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DOSSIER Mercoledì, 17 giugno 2015 DOSSIER Mercoledì, 17 giugno 2015 Articoli 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17 Centrale a biomasse, oggi giornata decisiva 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18 Cecot: Romoli prenda esempio da Romans 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18 Picco di profughi a Gorizia: sono 325 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20 De Marco (Ugl Polizia): «Rafforzare le frontiere con i nostri... 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 Altran: «Mai minimizzato sulla legalità» 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 22 La Provincia preme sulla Regione per le Terme romane 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 22 Referendum profusione a quota 3.500 firme 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 Gli "Incontri d' estate" si salvano in corner 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34 Il boom delle bici traina il Delfino verde 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34 I disservizi della Git in spiaggia approdano in Provincia 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 35 Palazzo della Provincia sindaco assente 17/06/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36 Inaugurata Corpi in movimento 17/06/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 21 Centrali biomasse, il comitato taglia i ponti con Gherghetta 17/06/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 21 Profughi: «Romoli prenda esempio da Romans» 17/06/2015 Primorski Kako bodo zadevo pojasnili svetniki, ki jim zaupajo obani slovenskega... 17/06/2015 Primorski »Zbirni center za prvo pomo naj bo v Gorici« 1 2 4 6 7 9 10 12 13 15 16 17 18 19 21 22 17 giugno 2015 Pagina 17 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Centrale a biomasse, oggi giornata decisiva La giunta dovrebbe deliberare. Il coordinamento: «Gherghetta si nasconde dietro i pareri tecnici» Oggi, dunque, dovrebbe essere il giorno della centrale a biomasse: il giorno del probabile "sì" da parte della giunta provinciale alla realizzazione dell' impianto. Intanto, il coordinamento Nobiomasse continua nella sua battaglia. «Gherghetta dice che abbiamo fatto terrorismo psicologico? Innanzitutto sbalordisce il fatto che chi aveva il dovere di fare una campagna di informazione, e non l' ha fatta, si rivolga a noi cittadini in questi termini. Ricordiamo che non spetta a noi, abitanti di Gorizia e destinatari delle emissioni sonore e in atmosfera dei 3 impianti, fare una campagna di informazione ma agli enti preposti alla cura della sanità pubblica, Ass e sindaco, al rilascio delle autorizzazioni a costruire impianti che la legge definisce insalubri, cioè la Provincia, e alla Regione, per quanto di competenza relativamente ai piani e ai programmi sulla qualità dell' aria. In secondo luogo crediamo che quello che il presidente chiama "terrorismo psicologico", noi lo definiamo strenua difesa del diritto alla salute e ad una vita dignitosa!». Secondo il coordinamento, «il presidente Gherghetta continua a nascondersi dietro i "pareri tecnici": dobbiamo allora pensare che per lui non esiste la discrezionalità amministrativa e la responsabilità dell' amministratore verso la collettività (ridotta dallo stesso a "corteo di manifestanti") e i suoi rappresentanti? Ricordiamo che il Consiglio comunale ha espresso in merito, parere urbanistico negativo: è anche questo terrorismo psicologico? A fronte di questo atteggiamento al limite del disprezzo nei nostri confronti, come cittadini non ci sentiamo più rappresentati da questa giunta e dalla parte dei consiglieri provinciali che la sostiene per un motivo molto semplice: noi non siamo numeri, che si possono leggere nella cronaca di una manifestazione o nelle statistiche elettorali, ma persone. Per quanto riguarda le condizioni della qualità dell' aria, continuiamo a rimanere stupiti dalla assicurazioni del presidente senza nessun fondamento empirico e scientifico: su quali analisi si poggiano? chi ha effettuato le analisi? quando, dove e con che modalità? Chi è stato informato di tutto questo? » Insomma, il coordinamento Nobiomasse è pronto a dare battaglia, anche nel caso di un "sì" della giunta provinciale. (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 17 giugno 2015 Pagina 18 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Cecot: Romoli prenda esempio da Romans L' assessore provinciale accusa il sindaco del capoluogo: manca un coordinamento a livello comunale. «Nella piccola Romans in appena quattro ore è stata trovata una soluzione dignitosa per i richiedenti asilo, cosa che a Gorizia non avviene perché il sindaco Romoli non governa la sua città». Netto affondo dell' assessore provinciale Ilaria Cecot, che torna sulla questione richiedenti asilo criticando duramente l' amministrazione comunale goriziana e proponendo il confronto con quanto accaduto nella "sua" Romans. Cecot ha parlato ieri mattina a margine della presentazione del programma della Giornata mondiale del rifugiato 2015, che si svolgerà tra Gorizia, Codroipo, Pordenone e Udine, in diverse giornate, da domani a venerdì 26 giugno. Con lei c' erano i rappresentanti dei vari enti gestori dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), di cui la Provincia è capofila, ma anche della Caritas e dei volontari che si stanno dando da fare per cercare di accogliere al meglio i richiedenti che arrivano quotidianamente sul territorio. Tutti hanno parlato di una "mancanza di coordinamento a livello comunale", a Gorizia, e criticato quelle che a loro dire sono le mancanze di Prefettura e Comune. «Dai tempi della tendopoli abbiamo fatto dei passi in avanti ha spiegato Ilaria Cecot, sottolineando anche la necessità di lavorare per contrastare il "traffico di esseri umani" di cui spesso sono vittime i richiedenti asilo , ma tutto questo solo grazie alla buona volontà di singoli, volontari e associazioni. A Gorizia il sindaco Romoli non governa la città, e se il volontariato goriziano ha fatto e sta facendo miracoli, nessuno può sostituirsi a un obbligo previsto dalla legge, che è quello dell' accoglienza, di cui sono responsabili la Prefettura, e, specie per i minori, il sindaco. Gorizia dovrà essere punto di riferimento di una rete dell' accoglienza alla quale stiamo già lavorando, attendendo risposte in tal senso dalla Regione. Intanto, proprio per la difficile situazione che stiamo vivendo sul nostro territorio in questo periodo, quest' anno la Giornata mondiale del rifugiato assume un significato speciali». A proposito di questa ricorrenza, tra l' altro, i volontari presenti in Provincia hanno ricordato, con una provocazione polemica, che il Comune di Gorizia non dovrebbe poter ospitare la giornata, che andrebbe piuttosto trasferita a Romans d' Isonzo. Questo perché «a Gorizia l' amministrazione comunale è priva di qualsiasi presupposto etico dicono i volontari, citando anche il caso delle coperte della Caritas asportate al Parco della Rimembranza , e l' unica azione intrapresa è stata un' ordinanza che dice ai richiedenti asilo dove non possono stare, senza fornir loro alcuna alternativa». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 17 giugno 2015 Pagina 18 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Venendo infine al programma, per Gorizia, della Giornata del Rifugiato 2015, il primo appuntamento è quello di giovedì 18, al Kinemax di piazza Vittoria, dove alle 18 prenderà il via la conferenza "Altri Sguardi sull' immigrazione". Interverranno l' assessore Cecot, il docente dell' Università di Trieste Ezio Benedetti, la fotorepoter di guerra e giornalista freelance Astrid Pannullo, l' architetto Alberto Moretti. A seguire, dalle 19.30, inaugurazione della mostra fotografica "Altri sguardi", che propone la visione dei migranti sulla realtà che gli accoglie, e resterà visitabile fino al 25 giugno. Chiusura in musica con un dj set. Giovedì 25 alle 20.45 AL Kinemax sarà proiettato (con ingresso libero) il film documentario "Come il peso dell' acqua", di Giuseppe Battiston, Stefano Liberti, Marco Paolini e Andrea Segrè. Marco Bisiach. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 17 giugno 2015 Pagina 18 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Picco di profughi a Gorizia: sono 325 Senza precedenti anche il numero dei "privi di alloggio" che hanno raggiunto quota 112. Romoli: «Parchi come dormitori. Chiamerò il viceministro Bubbico» di Francesco Fain «Di questo passo, non so proprio dove andremo a finire». Il sindaco Romoli allarga le braccia e scuote la testa contrariato commentando i dati della Questura aggiornati al 13 giugno scorso e relativi alla presenza (crescente) dei migranti nella nostra città. «Sono dati ufficiali rimarca e, quindi, incontestabili». Gorizia ha raggiunto l' apice relativamente alla presenza di richiedentiasilo sul proprio territorio. Sino a ieri, la soglia psicologica era 300: più volte si era sfiorato questo tetto ma non lo si era mai raggiunto. Oggi, soltanto in città, ci sono... 325 profughi. Il dramma dei "senza convenzione" Duecentotré sono "alloggiati", hanno cioé una convenzione in tasca e, perciò, un tetto. Mentre i "privi di alloggio" sono 122 e dormono un po' dove capita: al Parco della Rimembranza, sotto i porticati dell' Agenzia delle entrate piuttosto che sulle rive dell' Isonzo o sotto qualche cavalcavia. Soluzioni di fortuna, precarie e igienicamente discutibili per non dire inammissibili. «Una cifra enorme e senza precedenti», commenta il primo cittadino. Al Cara di Gradisca d' Isonzo gli ospiti sono 256. «Un centro strutturato e costruito per tali finalità ospita oggi meno profughi rispetto a Gorizia. Che dire? La cosa incomprensibile è che i flussi sono inarrestabili, eppure cala il numero degli alloggiati. Questo non fa che alimentare, quantitativamente, le schiere di coloro che dormono per strada. In una grave situazione di emergenza, era poi così indispensabile ridurre la capienza dell' hotel Internazionale che, mi dicono, gradualmente non ospiterà più immigrati? » Il sindaco è un fiume in piena. «Sto cercando di contattare il viceministro Bubbico che si era dimostrato così aperto e efficiente nei confronti della città per vedere se c' è la possibilità di trasferire altrove almeno un centinaio di immigrati e riportare, per lo meno, la presenza che è sempre abnorme a 200 persone. Ma soprattutto mi chiedo: che fine ha fatto il pianoimmigrazione redatto e preparato dall' assessore regionale Gianni Torrenti? È un' esercitazione accademica o qualcuno sta cercando di metterlo in atto? » Ma Romoli non è intenzionato a replicare alle accuse (che riportiamo nell' articolo in basso) dell' assessore provinciale Cecot. «Nella mia vita taglia corto farò di tutto, meno che polemizzare con l' assessore di Gherghetta. Ma permettetemi ancora un' ultima osservazione: devo constatare che si stanno ampliando i concorrenti al "premio Erode" in quanto il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 17 giugno 2015 Pagina 18 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia sindaco Pisapia ha detto che non c' è più posto per i profughi a Milano. E non è certamente un primo cittadino espressione del Centrodestra...». Il concetto di "umanità" Romoli risfodera, poi, questo ragionamento. «Favorire l' arrivo nel nostro Paese di queste persone è irragionevole e irresponsabile perchè crea conseguenze gravissime sulla vivibilità dei centri cittadini. Quando si parla di umanità si dovrebbero tener presenti questi aspetti e non favorire, come si sta facendo, l' arrivo sul nostro territorio di immigrati che, visto il nostro atteggiamento, giungono anche dagli altri Stati europei, gli stessi che, poi, come sta accadendo con la Francia, chiudono le frontiere. Prima che sia troppo tardi, quindi, l' Italia deve modificare radicalmente la politica sull' immigrazione, da una parte intensificando i controlli ai confini di terra, mettendo in atto gli opportuni respingimenti e bloccando gli arrivi via mare e, dall' altra, accelerando le pratiche per la concessione o meno dello status di rifugiati politici. L' esperienza di Gorizia avrebbe dovuto insegnare qualcosa ma, purtroppo, le nostre grida d' allarme sono rimaste inascoltate e oggi tutti stiamo pagando pesantemente questa ingenuità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 17 giugno 2015 Pagina 20 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia sicurezza. De Marco (Ugl Polizia): «Rafforzare le frontiere con i nostri agenti» «La segreteria provinciale della Ugl Polizia di Stato, dopo aver appreso la volontà del ministero degli Interni, a seguito della gravissima situazione riguardo i clandestini, di inviare rinforzi in regione ai reparti di frontiera, esprime tutto il suo sconcerto», dichiara Mario De Marco, segretario provinciale, che non mette in discussione la decisione degli alti vertici regionali del ministero dell' Interno, che anzi condivide, ma esprime tutta la propria perplessità circa l' attuazione della stessa. De Marco: «A tutt' oggi molti poliziotti in servizio a Gorizia e nella regione sono aggregati a Milano per l' Expo, e nei prossimi giorni ne partiranno altri. Ci pare assurdo da una parte sguarnire la sicurezza in regione e dall' altra chiedere rinforzi». De Marco si chiede se proprio si deve aggregare qualcuno, se non sia meglio aggregare alla frontiera poliziotti goriziani in considerazione soprattutto del fatto che molti di questi erano già in servizio alla frontiera e che sarebbero dei professionisti in quanto molti di loro sono titolari del corso di polizia di frontiera». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 17 giugno 2015 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Altran: «Mai minimizzato sulla legalità» Il sindaco a Belci (Cgil): «Massimo impegno a sostenere protocollo e accesso libero in Fincantieri» Promette il massimo impegno sulla legalità, sostiene la richiesta di «accesso libero» delle forze dell' ordine al cantiere e ribadisce la necessità di un protocollo di trasparenza versione 2.0. In sintesi sono i tre punti esibiti dal sindaco Silvia Altran in risposta al segretario regionale della Cgil, Franco Belci, che ieri aveva asserito come Altran si preoccupasse di minimizzare (affermando che Bindi ha parlato di «Fincantieri in generale») la questione scoppiata dopo la visita a Trieste della commissione parlamentare Antimafia. «Sono sorpresa che le mie dichiarazioni siano state interpretate come una "minimizzazione" attacca Altran , quando ben si sa che questa amministrazione, come le precedenti, è sempre stata impegnata a promuovere la legalità, anche tramite la partecipazione a tutti i tavoli istituzionali nei quali ho più volte sollecitato un impegno deciso ed efficace per contrastare qualsiasi fenomeno di illegalità». A queste riunioni si aggiungono «i frequenti incontri con le rappresentanze sindacali e la direzione Fincantieri», dove «abbiamo più volte ribadito che avere un tessuto economico privo di illegalità è un bene per l' intera comunità e per lo sviluppo economico del territorio». Il sindaco Altran ricorda anche «le molte volte in cui Fincantieri è stata richiamata alla responsabilità sociale d' impresa». «In particolare conclude , ho sostenuto chiaramente che tutti gli organismi di controllo e verifica devono poter accedere liberamente allo stabilimento per svolgere le loro funzioni e ho anche convenuto che è necessario un aggiornamento dei protocolli di legalità e trasparenza». Di tutt' altro tenore l' intervento di Enrico Gherghetta, presidente della Provincia, affidato a una nota stampa. «Emergenza mafia in cantiere a Monfalcone? Sinceramente non la vedo», esordisce. Salvo poi aprire una parentesi possibilista: «In ogni caso è sempre bene tenere alta la guardia perché anche a Milano dicevano che la mafia non c' era e poi sappiamo come è finita». Per Gherghetta «non abbiamo bisogno di allarmismi inutili», «né tantomeno sono sempre le sue parole di ridicole e offensive frasi sui meridionali». «Monfalcone è una città forte e democratica, che da sempre ha tenuto insieme tanta gente onesta e lavoratrice proveniente da varie parti d' Italia e del mondo aggiunge il presidente provinciale nella nota . In molti casi, persone che hanno fatto grande la città». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 17 giugno 2015 Pagina 21 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Non abbiamo nemmeno bisogno di sottovalutare quanto espresso dalla Commissione Antimafia, seppur a livello generale conclude . Quello di cui, invece, abbiamo bisogno è un lavoro serio e continuo, come le nostre forze dell' ordine sanno fare, in piena sintonia con le istituzioni e le forze sociali. Perché è sempre meglio prevenire che curare». (t.c. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 17 giugno 2015 Pagina 22 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia La Provincia preme sulla Regione per le Terme romane Sulle Terme romane la Provincia deve fare pressing sulla Regione, lo sostiene il consigliere della giunta Gherghetta ed ex assessore alla Cultura di Monfalcone, Fabio Del Bello. Che già alcuni giorni fa aveva presentato sul punto una dettagliata interrogazione, per sapere se il presidente «intende affiancare il Comune di Monfalcone in palese difficoltà sul tema». Per Del Bello, «vale il principio aureo della continuità amministrativa»: «Ciò che è stato impostato da una giunta regionale, quella di Tondo, con un notevolissimo esborso di fondi pubblici, va completato dalla giunta che segue, vale a dire da Serracchiani, a prescindere dal colore politico». «Lo stabilimento monfalconese ragiona Del Bello per le sue peculiarità, è un unicum sanitarionaturalisticoarcheologico in Regione e nel Triveneto; inoltre si abbina a un Parco nautico che è un vero e proprio Distretto della Nautica di diporto costituito da approdi nautici di prestigio, cioè Marine lungo il canale Est ovest, e dai Cantieri nautici più importanti in Regione, basti citare MonteCarlo Yacht, alla pari con Viareggio e Fano, che sono gli altri due principali poli nautici nazionali». «L' accreditamento regionale sottolinea è una minuscola compensazione che l' ente deve ad una comunità che ospita da decenni stabilimenti industriali ed energetici di importanza strategica nazionale e regionale e che hanno creato impatti pesantissimi di carattere sia sociale che ambientalesanitario nel raggio di pochi chiilometri dal loro insediamento». «In conclusione perciò termina il consigliere provinciale del Pd , il tentennamento della Regione è un fatto inaccettabile che deve vedere unite le amministrazioni locali nell' ottenimento di quanto è dovuto senza se e senza ma». Gherghetta ha risposto concordando con quanto esposto nell' interrogazione e ha affermato che se il sindaco di Monfalcone lo "vorrà chiamare" sosterrà la posizione del Comune nei confronti della Regione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 17 giugno 2015 Pagina 22 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Referendum profusione a quota 3.500 firme Volpato di Città Comune: «A un passo dall' obiettivo». Oggi la raccolta nella difficile realtà di Ronchi. Per Maurizio Volpato, presidente di "CittàComune per... ", ormai è fatta. L' ottimismo, come diceva una vecchia pubblicità, è il sale della vita, ma per il proponente la triplice fusione di ottimismo non si tratta, bensì di calcolo matematico. Superata ormai anche la boa delle 3.500 firme, soprattutto grazie al grande impulso dei banchetti strategicamente posizionati di fronte al San Polo, e procedendo a una media di oltre 300 adesioni a settimana, il bersaglio «sarà sicuramente centrato entro il fatidico 5 agosto». «Mancano meno di sei settimane e 2mila firme chiarisce Volpato : possiamo farcela tranquillamente, anche perché all' ospedale c' è un flusso continuo di persone che provengono da tutti e tre i Comuni in questione». Ormai il tema è ampiamente noto alla cittadinanza, che proprio in questi giorni è stata raggiunta da una letteradépliant inviata dall' associazione per spiegare le ragioni del referendum. Ammontano a 23.350 i pieghevoli dati alle stampe. «Abbiamo dovuto constatare la sfiducia della gente verso le istituzioni e la politica: c' è molto scetticismo verso tutti osserva Volpato . Sembra però che la nostra iniziativa sia percepita positivamente e ora finalmente c' è un costante aumento di adesione e direi anche di conoscenza sull' argomento. Ora stiamo presidiando l' ospedale con un turno di 5 ore, dalle 7 alle 12, ogni giorno da lunedì a venerdì, con più certificatori». Certificatori che, come noto, sono trasversali. CittàComunque ha fatto una capatina anche alla Festa del vino, dove in una sera sono state raccolte 130 firme. «Il numero necessario è 5.200 sottolinea Volpato , ma noi puntiamo a 6mila per avere comunque un margine adeguato anche in caso di errori o doppie firme, come si può verificare. Nei prossimi giorni ci concentreremo maggiormente a Staranzano e Ronchi, dove la raccolta è più lenta perché ci sono meno iniziative e dunque occasioni di trovare la grande massa cui rivolgersi». Punti privilegiati, pertanto, saranno i supermercati. Intanto i democratici per la fusione si sono impegnati a promuovere l' attività di banchetto fuori dalle fabbriche. La scorsa settimana ha avuto luogo un incontro con i rappresentanti dei vari partiti e schieramenti che si sono attivati nella raccolta delle firme, così da fare un primo punto sulle effettive sottoscrizioni, con tanto di moduli esibiti. Ne è emerso, sempre stando a Volpato, un «buon risultato». Intanto oggi alla Tenuta Blasig di Ronchi si terrà un incontro coi cittadini sul referendum popolare per la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 17 giugno 2015 Pagina 22 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia fusione di Monfalcone, Ronchi e Staranzano. «Avevamo chiesto l' Auditorium spiega il presidente , ma l' assenso della giunta Fontanot è pervenuto a distanza di appena una settimana dall' evento: nel frattempo ci eravamo già rivolti altrove, visto che era necessario stampare i manifestini per tempo». La tavola rotonda comincerà alle 20.15: tra i relatori, Guido Baggi del direttivo di CittàComune, Gianpiero Fasola, consigliere di CambiAmo Monfalcone e direttore del dipartimento di Oncologia dell' azienda ospedaliera di Udine, Leopoldo Coen, docente universitario, e Anna Raspar, consigliere Pd. Il dibattito si aprirà al pubblico alle 21.30. Non si tratta dell' unica iniziativa in serbo. Per coinvolgere anche i giovani "CittàComune per..." sta allestendo un concerto rock al parco feste di Selz, che si terrà sabato 27 giugno. «Una serata particolare per celebrare la fantastica idea di costituire una nuova e moderna città»: è il leitmotiv scelto dagli organizzatori. Sul palco due band: i Kaustika, che eseguiranno pezzi storici rivisitati in chiave acustica, e i Pat heaven, che invece si cimenteranno nell' hard rock anni '70 e '80. L' ingresso sarà aperto al pubblico. E, inutile dirlo, ci saranno i banchetti per firmare la richiesta di referendum. (ti.c.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 17 giugno 2015 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Gli "Incontri d' estate" si salvano in corner La biblioteca di Ronchi, nonostante le difficoltà, allestisce un cartellone fra letture di libri e cinema. RONCHI DEI LEGIONARI Un' estate in formato ridotto. Ma pur sempre occasioni per viverla con proposte la cui organizzazione non viene lasciata al caso. Torna dal 22 giugno e sino al 15 luglio "Incontri d' estate in biblioteca", la rassegna promossa dalla biblioteca comunale e dall' assessorato alla Cultura, con la collaborazione della Banca di credito cooperativo di Turriaco, giunta alla sua quindicesima edizione. Il via lunedì prossimo, con il primo appuntamento di "Storie d' estate", incontri di lettura per i bambini che si svilupperanno con inizio alle 18 alla "Sandro Pertini". Il primo "round" avverrà con le storie in lingua slovena condotte da Vesna Prijateljica, mentre lunedì 29 ecco che Sabina e Sara accompagneranno i bambini nello "Yoga della risata". Ed ancora, il 6 luglio, "Storie divertenti e strampalate" con Margherita e Paola, mentre il 9 luglio, alle 20.30, nella piazzetta della biblioteca, letture sotto le stelle con le educatrici del nido per l' infanzia "L' Aquilone" Cristina e Serena. Coordina l' iniziativa Donatella Fumis. Dal al 15 luglio ci si trasferisce al parco Excelsior per sette appuntamenti con il cinema, tutti con inizio alle 21.15. Si parte con "Si alza il vento" di Hayao Miyazaki, quindi, il 3 luglio arriva "The Imitation Game" di Morten Tyldum, il 6 "Il giovane favoloso" di Mario Martone, il 7 "Il nome del figlio" di Francesca Archibugi, il 10 "Torneranno i prati" di Ermanno Olmi e questo per ricordare il centenario della Grande Guerra, quindi il 13 ed il 15 luglio saranno proposte le pellicole "Nessuno si salva da solo" di Sergio Castellito e "Paddington" di Paul King. La rassegna cinematografica viene proposta con la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. All' interno dell' estate ronchese, ancora, si inserisce la prima edizione di "Leali delle Notizie", il festival del giornalismo che viene proposto da venerdì 26 a domenica 28 giugno. Cinque gli incontri promossi in piazzetta Francesco Giuseppe, con nomi della carta stampata e della televisione quali Bruno Pizzul, Francesca Spangaro, Daniele Damele, Roberto Degrassi, Madgi Cristiano Allam, Gabriele Polo, Gigi Di Meo, Roberto Covaz, Claudio Fabbro, Bepi Pucciarelli, Nicolò Gambarotto e Stefano Cosma, Rossano Cattivello, Gianpaolo Carbonetto, Fausto Biloslavo, Chiara Giannini e Alberto di Caporiacco. Ospiti che saranno presentati da Omar Costantini, Cristina Visintini, Ciro Vitiello e Cristiano Degano. (lu.pe.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 17 giugno 2015 Pagina 34 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Il boom delle bici traina il Delfino verde Nella prima metà di giugno, sulla tratta GradoTrieste, passeggeri aumentati del 30 per cento in entrambe le direzioni. di Antonio Boemo wGRADO È boom di biciclette a Grado. I cicloturisti arrivano via mare e via terra. I primi dati stagionali dell' Azienda provinciale trasporti, relativi al trasporto delle due ruote con "bicibus" e Delfino Verde, sono ottimi se paragonati a quelli "miseri" dello scorso anno. Il debutto del servizio con il bus era stato fiacco, mentre quello per il collegamento via mare Grado Trieste nel 2014 doveva fare i conti con un trasporto di sole due biciclette alla volta. Ma non è questo l' unico dato positivo. C' è anche quello relativo ai 2.314 passeggeri trasportati in questo periodo (dall' inizio e sino al 14 giugno) lo scorso anno a bordo del Delfino Verde contro i 3.048 di quest' anno. Il 31,72 per cento in più. Ecco che da Trieste nel 2015 sono partiti 1.533 passeggeri contro i 1.173 dello scorso anno. Un aumento è del 30,69 per cento. Da Grado sono invece partiti in 1.515 contro i 1.141 del 2014. Un incremento pari al 32,78 per cento. Ma dove vanno tutte queste biciclette? Oltre a spostarsi nelle varie spiagge, sono le piste ciclabili (in particolar modo quella da Grado fino alle oasi faunistiche della Cavanata e del Caneo e la translagunare che dall' Isola porta a Belvedere e prosegue per Aquileia) a farla da padrone. Tre i fattori che contribuiscono a questi primi successi: le condizioni meteo che, tranne in due giornate, è stato sempre ottimo; la voglia di lasciare l' automobile a casa senza l' assillo di cercare un parcheggio; il fenomeno del cicloturismo, per chi non si accontenta unicamente della vacanza in spiaggia. Le parole d' ordine sono intermodalità e rispetto per l' ambiente. Ecco che il binomio bici + bus consente di abbattere le spese della benzina senza essere dei ciclisti provetti e permette spostamenti decisamente più agevoli una volta arrivati a destinazione, con un costo di trasporto per la bicicletta corrispondente alla tariffa di un biglietto di fascia E01 acquistato a terra (1,25 euro, come lo scorso anno). Il servizio bicibus è iniziato il 13 giugno e si concluderà il 12 settembre, ogni sabato e domenica, su tre corse diurne della Linea 1 (GoriziaGrado) dove nelle fermate abilitate si può caricare la bici nell' apposito carrello (per un massimo di 28 posti). Anche chi preferisce spostarsi via mare lo può fare con la bici al seguito: da martedì a domenica e sino al 30 agosto (compreso anche il 17 agosto). La linea marittima che collega Grado e Trieste quest' anno consente il trasporto a bordo del Delfino Verde di 16 biciclette a corsa. Nelle prime due settimane di operatività i riscontri sono già più che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 17 giugno 2015 Pagina 34 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia positivi, non solo in termini di passeggeri trasportati, ma è la formula "bicinbarca" ad essere vincente con 193 bici trasportate in pochi giorni. La linea marittima sul Delfino Verde consente il collegamento via mare con tre corse giornaliere in partenza, rispettivamente, dal Molo Audace del capoluogo giuliano e dal Molo Torpediniere nell' Isola d' Oro. Numerose le facilitazioni stabilite dall' Apt: l' acquisto a bordo del biglietto del bus urbano per Grado, stante la prossimità della linea che collega il centro con le spiagge dell' isola, e le agevolazioni per i possessori della Fvg card. Mare permettendo, ovviamente, e fermo restando che l' Apt garantisce, in caso di blocco della motonave, un servizio sostitutivo in bus con il carrello portabici. Sempre a Grado c' è la possibilità di utilizzare, indifferentemente se con biglietto urbano o extraurbano di fascia E01, le corse serali che collegano i campeggi con l' autostazione, passando e fermando a Pineta e, di fatto, Città Giardino, nella fascia oraria tra le 21 e le 0.45. Tutte le informazioni sui servizi, orari, fermate e tariffe sono reperibili nelle biglietterie e rivendite autorizzate oppure consultando il sito www. aptgorizia.it o rivolgendosi al numero verde 800955957. ©RIPRODUZIONE RISERVATA @anboemo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 17 giugno 2015 Pagina 34 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia I disservizi della Git in spiaggia approdano in Provincia GRADO I problemi iniziali della nuova gestione della Git sono rimbalzati anche alla Provincia di Gorizia. «Tralasciando i penosi attacchi personali del sindaco Maricchio nei confronti dell' avvocato Marino De Grassi, il giorno dell' apertura della stagione turistica il nuovo presidente Alessandro Lovato ha annunciato dei cambiamenti, che ci sono stati, ma peggiorativi», dice il consigliere provinciale Stefano Cosma. Un intervento fatto in aula lunedì scorso, durante lo spazio dedicato dal Consiglio provinciale alle interrogazioni e interpellanze. Il consigliere Cosma ha affrontato il tema della nuova gestione della Grado Impianti Turistici spa, aggiungendo inoltre che «pochi giorni dopo, alle 9 del mattino l' accesso alla spiaggia era ancora chiuso. Mentre nel successivo weekend lungo, che ha compreso anche martedì 2 giugno, si sono formate file interminabili causate dalla riduzione di personale alle casse». Tra l' altro, ricorda sempre Cosma, nel momento dell' interrogazione a dirigere i lavori dell' assemblea c' era il vicepresidente vicario Giorgio Clama, che da gradese ha condiviso le lamentele del collega. Ad oggi, ha sempre precisato Cosma, non sono state ancora attivate le attività di animazione per bambini, i giochi sono danneggiati e privi di sicurezza, né sono stati ancora messi a disposizione quotidiani italiani e stranieri, come negli ultimi anni. «Risparmiando in questo modo ha rimarcato si allontanano i turisti e si scontentano i più fedeli frequentatori della spiaggia, dai gradesi che non hanno più gli sconti ai corregionali che preferiscono Lignano». Il consigliere provinciale ha concluso il suo intervento chiedendo all' assessore Mara Cernic di approfondire l' argomento e di far pervenire al nuovo consiglio di amministrazione della Git le critiche emerse dal Consiglio provinciale. (an.bo. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 17 giugno 2015 Pagina 35 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Palazzo della Provincia sindaco assente polemica Palazzo della Provincia sindaco assente nLa guerra continua. Per fortuna non mi riferisco a quella guerra che causa morti, distruzione e miseria ma a una guerra che, come tutte le guerre, provoca lo stesso danni. In occasione della riapertura del palazzo della sede della Provincia, edificio ritornato alla città nella sua ristrutturazione, edificio impossibile ad essere trasferito come tante cose nella vita, si è verificata un' altra scaramuccia tra i comandanti che, lontani dai propri eserciti, continuano a giocare a farsi del male fregandosene di tutte le altre comparse. Le comparse siamo noi che figli di una stessa famiglia (città) ci siamo trovati sgomenti e perplessi nel constatare che invece di vedere il proprio padre (sindaco) all' inaugurazione si è presentato, a rappresentare la famiglia, un lontano parente capitato più per caso che per scelta. Questa situazione, ragionata nella strategia, non fa altro che indebolire le rappresentatività della famiglia con soddisfazione di altre famiglie che soddisfatte, verificano la debolezza, il disinteresse, il piacere del farsi del male o fare del male che non giova a nessuno se non solo a chi lo decide. Noi, intanto figli che solo per il caso di non essere della stessa madre, siamo considerati figli illegittimi, ma sempre figli restano, a non comprendere queste decisioni che, troveranno inevitabilmente scusanti di tutti i tipi per continuare ad avere ragione rispetto alle lamentele ridicole e inutili. Non è importante la battaglia ma la guerra finale quella guerra che allontana sempre di più i contendenti e non li fa ragionare sulla cosa più importante non il proprio casato ma l' allargamento di esso che verrà ricordato inevitabilmente con l' avvicinarsi delle elezioni dove ci si ricorderà anche dei figli illegittimi. Tutto ha avuto inizio con un gesto e, come i bambini, si continua ad aumentare il dissidio soddisfatti nel farlo. Complimenti. Noi, intanto, rimaniamo sul fronte a non comprendere ma anche a dover tacere perché soldati ubbidienti, anche se contrari, alle decisioni di chi ci comanda che continueranno nelle loro strategie mandando a morire non persone ma la dignità della famiglia che in questo caso chiamerò fortemente la mia città. Importante è che la guerra continui. Mauro Mazzoni Gorizia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 17 giugno 2015 Pagina 36 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Inaugurata Corpi in movimento nnRimarrà aperta fino al 24 giugno negli spazi della galleria Art open Space della Provincia di Gorizia (via Diaz 6) la mostra "Corpi in movimento", della fotografa goriziana Orietta Masala. Attraverso la fotografia, l' artista esplora il movimento del corpo e le sue espressioni. A ingresso libero, la mostra sarà visitabile con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20; la domenica dalle 18 alle 20. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 17 giugno 2015 Pagina 21 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia il caso. Centrali biomasse, il comitato taglia i ponti con Gherghetta Il coordinamento #noBiomasseGo risponde al presidente della Provincia Enrico Gherghetta, che nel corso dell' ultima seduta del Consiglio aveva duramente contestato l' atteggiamento delle associazioni costituitesi in comitato. «Sbalordisce scrive in una nota il coordinamento il fatto che chi aveva il dovere di fare una campagna di informazione, e non l' ha fatta, si rivolga a noi cittadini in questi termini. Ricordiamo che non spetta a noi, abitanti di Gorizia e destinatari delle emissioni sonore e in atmosfera dei tre impianti, fare una campagna di informazione, ma agli enti preposti alla cura della sanità pubblica, Azienda sanitaria e sindaco, al rilascio delle autorizzazioni a costruire impianti che la legge definisce insalubri, cioè la Provincia, e alla Regione, per quanto di competenza relativamente ai piani e ai programmi sulla qualità dell' aria». Il coordinamento risponde poi alle accuse di «terrorismo psicologico». «Noi lo definiamo strenua difesa del diritto alla salute e ad una vita dignitosa, considerato che i nostri fini sono la difesa delle nostre famiglie, dei nostri figli, delle case sulle quali abbiamo investito con sacrificio e onestà, della salubrità del territorio, inteso nella più larga accezione del termine, comprensivo dell' aria, dell' acqua e della terra, al quale siamo legati da un vincolo indissolubile essendoci nati o avendo qui vissuto gran parte delle nostre vicende esistenziali». «Il presidente Gherghetta prosegue la nota continua a nascondersi dietro i "pareri tecnici": dobbiamo allora pensare che per lui non esiste la discrezionalità amministrativa e la responsabilità dell' amministratore verso la collettività (ridotta dallo stesso a "corteo di manifestanti") e i suoi rappresentanti? Ricordiamo che il Consiglio comunale ha espresso in merito, parere urbanistico negativo: è anche questo terrorismo psicologico? A fronte di questo atteggiamento al limite del disprezzo nei nostri confronti, come cittadini non ci sentiamo più rappresentati da questa giunta e dalla parte dei consiglieri provinciali che la sostiene per un motivo molto semplice: noi non siamo numeri, che si possono leggere nella cronaca di una manifestazione o nelle statistiche elettorali, ma persone». Oggi, intanto, la giunta regionale dovrebbe approvare la delibera che darà il via libera definitivo alla costruzione della centrale in via Duca d' Aosta. (chr.s. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 17 giugno 2015 Pagina 21 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Profughi: «Romoli prenda esempio da Romans» L' assessore provinciale Cecot accusa il sindaco: «Non governa il suo territorio» Polemiche in vista della Giornata mondiale del rifugiato presentata ieri. di Vincenzo Compagnone Doveva essere un incontro atto a presentare le iniziative in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, ma quello indetto ieri dalla Provincia presenti esponenti del volontariato e dell' associazionismo si è tramutato in una nuova occasione, per l' assessore Ilaria Cecot, per attaccare pesantemente le istituzioni e, in particolare, il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, "reo" a suo giudizio di «non governare il territorio della sua città». Cecot ha additato a modello di accoglienza ed efficienza Davide Furlan, il sindaco del suo paese, Romans, «che in poche ore ha fronteggiato l' arrivo di 45 richiedenti asilo, allestendo una tendopoli nel campo sportivo». A proposito di Romans, Cecot ha confermato che i 24 minori saranno sistemati già oggi in una struttura di Trieste, mentre sotto le tende sono rimasti poco più di una dozzina di profughi. «Erano diretti altrove, e alcuni se ne sono andati di loro iniziativa ha precisato io stessa ho trovato un foglietto con l' indicazione di recarsi alla stazione ferroviaria di Cervignano in modo da prendere il treno per Milano». L' assessore ha poi ricordato che l' altra notte più di 80 immigrati fuori convenzione a Gorizia hanno dormito all' addiaccio mentre imperversava un forte nubifragio (per lo più sotto i porticati dell' ex Agenzia delle entrate di via Buonarroti, come documentato dal Messaggero Veneto, ndr) e che le coperte sono state fornite dai comuni di Staranzano e Romans, dopo che quelle date dalla Caritas agli afghani, e depositate al Parco, «sono state mandate al macero con un gesto crudele come l' ordinanza antibivacco, che intima lo sgombero ma non offre alcuna alternativa». Cecot ha elogiato l' operato della Caritas, della Croce rossa e dei volontari, «che però non possono sostituirsi sempre, tra l' altro in un clima difficile e ostile, a chi ha degli obblighi di legge, come il prefetto, per quel che riguarda la prima accoglienza ai profughi, e il sindaco, primo responsabile della salute e dell' igiene pubblica». Infine l' assessore ha ricordato di essere in attesa, da parte dell' assessore regionale Torrenti, di una risposta circa la richiesta di costituire un hub, cioè un centro per la prima accoglienza, al Nazareno. Martina Luciani, per il volontariato, ha rincarato la dose affermando che a Gorizia "non ci sono i presupposti etici per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato: meglio sarebbe farlo a Romans, mentre nel capoluogo sarebbe urgente una riflessione sulle ragioni di tanta xenofobia e sul rancore che nel corso del tempo si è trasferito a tante categorie e che ora colpisce i richiedenti asilo". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 17 giugno 2015 Pagina 21 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Infine, ecco il programma della Giornata del rifugiato, che prevede per giovedì alle 18 al Kinemax un dibattito su "Altri sguardi sull' immigrazione" cui seguirà, alle 19.30, l' inaugurazione in corte Bratina della mostra fotografica "Altri sguardi". ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 17 giugno 2015 Primorski Gorizia Kako bodo zadevo pojasnili svetniki, ki jim zaupajo obani slovenskega jezika? Pokrajinska uprava naj bi se pred vidoma danes izrekla o nartu za elek trarno na biomaso, ki jo podjetje Rail Ser vice hoe zgraditi na zemljiu ob ne kdanji restavraciji McDonald's v Traki ulici v Gorici. O termoelektrarni je bil go vor tudi na ponedeljkovem zasedanju po krajinskega sveta; udeleila se ga je tudi skupina predstavnikov odbora #noBio massaGo, ki nasprotu jejo gradnji spor nega objekta. »Pokrajinski predsednik Enrico Gherghetta je med zasedanjem dejal, da na odbor ni vodil informacij ske kampanje, temve naj bi bil odgovo ren za psiholoki terorizem. Njegove iz jave so res presenetljive, saj bi moral ra vno on poskrbeti za informacijsko kam panjo, vendar tega ni storil,« poudarjajo lani odbora in opozarjajo, da se Gherg hetta skriva zgolj za tehninimi mnenji. »A ni kot upravitelj odgovoren do skup nosti, ki je zanj postala le sprevod mani festantov? Spomniti ga moramo, da je ob inski svet izrekel negativno urbanistino mnenje nartu za elektrarno. Gre tudi v tem primeru za psiholoki terorizem?« lani odbora so razoarani nad beseda mi predsednika pokrajine, e zlasti se jim zdi hudo to, da Gherghetta noe doda tnih analiz zraku, ker »predstavljajo stroek in bi podaljale postopek za iz dajo okoljskega dovoljenja«. Nad Gherg hettovimi izjavami je razoaran tudi ob inski svetnik Italije vrednot Stefano Abrami. »Zakaj hoejo zaititi oitno korist zasebnika, medtem ko bo negati vne uinke termoelektrarne obutila ce la skupnost?« Abrami opozarja e na dol go vrsto odprtih vpraanj. »Kako bo Gherghetta upraviil svojo odloitev pred obani, ki so bili ves as izven uprav nega postopka? Katere razloge bodo na vedli prebivalcem tandrea, e zlasti ka ko bodo zadevo pojasnili pokrajinski svet niki, ki jim zaupajo obani slovenskega jezika?« se sprauje Abrami in poziva predsednika Gherghetto, naj bodo nje govi odgovori prepriljiveji kot doslej. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 17 giugno 2015 Primorski Gorizia »Zbirni center za prvo pomo naj bo v Gorici« Z upani iz Gradia, Krmina, Ro mansa in e iz nekaterih obin, ki so ob utljiveji na stisko beguncev, se dogovar jamo za ustanovitev zbirnega centra za nu denje prve pomoi pribenikom. Ker ima vse potrebne storitve na dosegu roke od kvesture in prefekture do bolninice in drugih ustanov, smo prepriani, da je tre ba tovrstni center urediti v Gorici.« Po krajinska odbornica Ilaria Cecot je pre priana, da je treba bolje koordinirati po mo, ki jo tako posamezniki kot nekatere krajevne uprave hoejo nuditi prosilcem azila. Po njenih besedah je treba im prej odpreti zbirni center, v katerem nuditi prvo pomo pribenikom, pri emer se je tre ba odloiti za Gorico. »Ne nazadnje gre za glavno mesto pokrajine,« poudarja Ceco tova, ki e vnaprej ve, da njen predlog ne bo nikakor po godu gorikim obinskim upraviteljem, ki se beguncev odlono otepajo, hkrati pa pojasnjuje, da deela na merava odpreti pet tovrstnih centrov, med katerimi bo eden na Trbiu. »Potre bujemo kulturni zasuk, e zlasti v Gorici, ki se v teh dneh kae v svoji najslabi lu i,« pravi Cecotova, ki se nanaa na u panski odlok proti bivakiranju na javnih povrinah. »Osemdeset beguncev je prej njo no preivelo pod dejem; premikati so se morali z enega konca mesta na dru gi, poleg tega so jim vzeli celo odeje, s ka terimi so se greli. Tolikne hudobije si ti ubogi revei res ne zasluijo. Zamisliti se moramo, zakaj je Gorica tako ksenofob no mesto,« poudarja Cecotova in opozarja, da se je v prejnjih izkazal upan iz Ro mansa Davide Furlan. »V Romansu, ki ima 3700 prebivalcev, so v enem dnevu po skrbeli za nudenje pomoi 46 prebeni kom; Gorica, ki je deset krat veja, ne uspe poskrbeti niti za sto beguncev,« pravi Ce cotova in pojasnjuje, da so v Romansu ta koj namestili gazebe in otore; ko deuje, pa priseljencem omogoijo, da spijo v ma li telovadnici ob nogometnem igriu. Ce cotova bo sicer med govorniki okrogle mi ze, ki jo prirejajo jutri ob 18. uri v gorikem Kinemaxu ob svetovnem dnevu beguncev. Poleg nje bodo spregovorili prof. Ezio Be nedetti, vojna novinarka Astrid Pannullo in arhitekt Alberto Moretti. Ob 19.30 bo do na dvoru Bratina odprli razstavo »Al tri sguardi«. V etrtek, 25. junija, ob 20.45 bodo v Kinemaxu predvajali dokumen tarni film »Come il peso dell'acqua« Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22
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Effettivamente sembra che ancora una volta
Gradisca sia lasciata a fare la cenerentola
della Regione in fatto di immigrazione, è stato
più volte rimarcato il lodevole lavoro fatto con
gli immigrati...