Programmare il trattamento in base ai tre pilastri
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Programmare il trattamento in base ai tre pilastri IAH AC – Programmare il trattamento in base ai tre pilastri © IAH 2007 1 Sviluppo della malattia © IAH 2007 2 Quando si pianifica un approccio terapeutico per il trattamento di una patologia, è importante ricordare che una malattia ha una progressione ben definita all’interno dell’organismo. Innanzitutto, il corpo umano affronta qualsiasi disturbo presente a livello del sistema di autoregolazione; tuttavia, nel caso in cui tale sistema non funzioni correttamente oppure sia sovraccarico, il processo patologico colpisce la matrice e infine le cellule. In base allo stadio della malattia, si utilizzano in maniera diversa i cosiddetti tre pilastri del trattamento omotossicologico. Questo è l’argomento principale che verrà affrontato in questa lezione. 2 Ogni processo patologico di un paziente rappresenta una sorta di “viaggio” per il medico … • Per compiere un viaggio, è necessario: • Disporre di una carta geografica • Conoscere il territorio che si intende attraversare • Scegliere il mezzo di trasporto appropriato • Scegliere il combustibile adatto © IAH 2007 3 Al fine di elaborare un piano terapeutico strutturato, è necessario seguire le fasi convenzionali per potere formulare una diagnosi. Tuttavia, nell’ambito dell’omotossicologia, vengono presi in considerazione altri fattori, fra cui l’anamnesi tossicologica, nonché altri vari fattori che possono avere influito su tale paziente. Per elaborare qualsiasi piano terapeutico generale, bisogna sapere da dove iniziare ed è necessario disporre anche di uno strumento per monitorare i progressi o l’evoluzione dei pazienti. Tramite gli esami tradizionali del sangue, spesso non è possibile monitorare tutte le malattie in base a marker sierici oppure i risultati dei test non sono correlati allo stato patologico (es. fattore reumatoide in caso di artrite reumatoide oppure carica virale nell’epatite C). Pertanto, è utile disporre di uno strumento diverso per valutare i progressi di un paziente e per sapere quando è necessario aggiustare il trattamento. Nel campo dell’omotossicologia, si utilizza a tale scopo la Tavola delle sequenze patologiche (Disease Evolution Table - DET). Questa tavola è descritta nell’ambito di altre lezioni. 3 Programmare il trattamento con farmaci omotossicologici • La carta geografica − La Tavola delle sequenze patologiche • Il territorio − Il sistema immunitario potenziato • Il mezzo di trasporto − I tre pilastri • Il combustibile − I farmaci con diverse combinazioni • In base alle classi farmacologiche (sostanze vegetali, minerali, catalizzatori, ecc.) • In base alla composizione (farmaci di base, farmaci composti, homaccord, ecc.) © IAH 2007 4 Nell’ambito dell’omotossicologia, la DET rappresenta la carta geografica. Questa tavola è utile per un paio di motivi che verranno spiegati più avanti. Il territorio su cui si opera è il cosiddetto sistema immunitario potenziato, che include tutti gli organi coinvolti nei meccanismi di autoregolazione; pertanto, è il sistema effettivo in cui avvengono i processi di difesa. Si utilizzano i tre pilastri per controllare il sistema immunitario potenziato. I tre pilastri rappresentano il trattamento di fondo per i sistemi di regolazione nella DET. Infine, i farmaci possono essere impiegati più specificatamente per conseguire obiettivi differenti nell’ambito dei diversi pilastri ed è necessario prendere la decisione corretta a tale riguardo. 4 Perché la DET è uno strumento valido? • Consente di formulare la prognosi • • del paziente Consente di programmare e aggiustare la terapia Consente di monitorare i progressi dello stato di salute durante il trattamento © IAH 2007 5 La DET è uno strumento pratico: Innanzitutto, questa tavola può dare un’idea della capacità di regolazione di riserva di un paziente. Se la patologia si trova sul lato sinistro della divisione biologica, significa che è ancora in grado di attuare i sistemi di regolazione. Per contro, se la patologia si trova sul lato destro della divisione biologica, è risaputo che tale soggetto può soltanto disporre dei meccanismi di compensazione e in questi pazienti è necessario stimolare i sistemi di regolazione. Gli strumenti indicati nelle due parti distinte, separate dalla divisione, sono diversi. Pertanto, la DET è utile per programmare un trattamento e, inoltre, fornisce un’indicazione della prognosi e della necessità di impiegare terapie concomitanti, ma indica anche se un paziente deve ancora seguire in concomitanza la terapia allopatica adiuvante. Migliori sono le capacità di regolazione di un paziente, minore è la necessità del soggetto di ricorrere a un supporto supplementare fornito dai farmaci allopatici. Una volta scelta la terapia, la DET può essere utilizzata in realtà anche per monitorare il trattamento. Gli intervalli di tempo in cui i pazienti vengono riesaminati devono essere più lunghi, se la patologia sono classificati inizialmente a sinistra della divisione biologica. Un intervallo appropriato corrisponde a 6 settimane ogni volta, per potere constatare se il paziente ha fatto eventuali cambiamenti in direzione della progressione dello stato di salute o verso la guarigione. 5 Ev ol u zio ne © IAH 2007 de lla m ala tti a 6 La progressione della malattia rappresenta un peggioramento delle condizioni cliniche che determina uno spostamento verso il lato destro della DET. La progressione della malattia può essere monitorata in molte patologie moderne fra cui, per esempio, l’epatite C che evolve in steatosi epatica (fegato grasso), fibrosi e probabilmente persino in un tumore maligno. Anche nelle malattie quali la sindrome metabolica e il diabete, si osserva una progressione analoga (in caso di diabete si passa dall’infiammazione ad uno stato infiammatorio cronico, nonché un’incidenza più elevata di tumori maligni). 6 Ev ol u zio ne de lla sa lu te © IAH 2007 7 L’evoluzione della salute implica un movimento opposto (o un miglioramento). Questo aspetto è molto importante nell’ambito del trattamento dei pazienti con farmaci omotossicologici. Pertanto, l’obiettivo del trattamento è vedere che la patologia si sposta da destra a sinistra sulla tavola. I soggetti collocati sul lato destro della tavola evidenziano spesso un “quadro di rigidità”, di conseguenza non sviluppano una banale malattia acuta durante uno stadio patologico cronico (es. artrite reumatoide e tumori maligni). L’infiammazione acuta in assenza di fibrosi è un fenomeno positivo, che ha uno scopo ben preciso. Pertanto, è un processo che si vorrebbe riscontrare quando i pazienti vengono sottoposti a una terapia biologica. Non tutti i soggetti si muovono verso l’evoluzione dello stato di salute in questo modo, poiché molti pazienti manifestano semplicemente alcuni fenomeni che rientrano nella fase di deposito, per esempio un aumento delle appendici cutanee, mentre l’infiammazione acuta è una manifestazione molto forte tramite la quale si può comprendere che le condizioni di un paziente stanno migliorando. In questo caso, il problema consiste spesso nell’indurre la comparsa di reazioni acute, che scompaiono senza cronicizzare e nel contempo risolvono l’infiammazione cronica non associata a fibrosi. 7 Classificazione del paziente nella DET • Vedere il diagramma di flusso riportato nella DET − Esercizi pratici (es. linfoma) Dedifferenziazione Linfodermale © IAH 2007 8 Pertanto, la prima fase consiste nel classificare il paziente nella tavola delle omotossicosi (DET), che è stata creata in base al seguente diagramma di flusso. (vedi la diapositiva successiva) 8 L’importanza dell’asse orizzontale • Dà un’idea della capacità di • • regolazione del paziente di fronte alla tossina e rispecchia le condizioni attuali del soggetto Attraverso l’anamnesi, si possono seguire le fasi precedenti del paziente Il trattamento è programmato sempre in base alla fase più distante indicata sul lato destro © IAH 2007 9 L’asse orizzontale dà un’idea della capacità di regolazione del paziente in presenza di un carico di tossine. La malattia, così come si manifesta, è un segno dei meccanismi mirati di difesa dell’organismo. Pertanto, la progressione della malattia è indice del successo o del fallimento dei meccanismi di regolazione del sistema immunitario. Prendendo in esame la classificazione riportata sul lato estremo destro della tavola, si registrano le condizioni attuali del soggetto in tempo reale. Pertanto, anche il trattamento inizia in questa fase. Fare riferimento alla lezione riguardante la DET per avere maggiori dettagli su come utilizzare questa tavola. 9 L’importanza dell’asse verticale • Fornisce un’indicazione del • • • tessuto maggiormente colpito nel paziente Potrebbe avere una predisposizione genetica La struttura di minore resistenza Gli strati embriologici consentono di trattare diversi strati nello stesso organo e di monitorare anche la malattia all’interno dello stesso organo © IAH 2007 10 L’asse verticale fornisce informazioni sul tessuto in cui il paziente è stato vulnerabile allo sviluppo della malattia. Pertanto, potrebbe essere determinato geneticamente. Le conoscenze acquisite sui cosiddetti polimorfismi di singoli nucleotidi (Single Nuclear Polymorphism – SNP) nell’ambito della genomica spiegano molti di questi effetti. In quanto razza umana, gli individui hanno sostanzialmente tutti i geni identici (99,99%), ad eccezione di una percentuale pari allo 0,01% che è variabile e spiega le risposte diverse dei vari soggetti nello stesso ambiente. Questi SNP stanno emergendo come possibili fattori predittivi della predisposizione dei pazienti a sviluppare determinate malattie. Per esempio, se diversi soggetti sono esposti al trattamento con cortisone nel corso di un periodo di tempo, non tutti i manifesteranno tutti gli effetti collaterali e allo stesso grado in tutti gli apparati dell’organismo. Per esempio, si vedrà che alcuni soggetti sviluppano un’ulcera gastrica, altri l’osteoporosi, altri ancora una sindrome metabolica e il diabete, mentre altri il morbo di Cushing. Suddividendo i tessuti in base alla loro rispettiva origine embriologica, è possibile anche monitorare le variazioni della malattia all’interno degli stessi organi. Per esempio, l’asma può spostarsi verso l’evoluzione dello stato di salute a partire dalla fase respiratoria endodermale e organodermale, passando attraverso la fase endodermale e mucodermale, come avviene in caso di bronchite acuta. Questa è una variazione positiva nell’ambito dell’evoluzione della malattia. 10 Il territorio Il sistema di autoregolazione © IAH 2007 11 Il sistema di autoregolazione Il sistema immunitario L’asse ormonale ipotalamicoipofisario Il sistema nervoso Respirazione cellulare I riflessi neurali Il fegato © IAH 2007 Le superfici mucosali 12 Il sistema di autoregolazione assicura l’omeostasi in un organismo aperto, come il corpo umano. Pertanto, quando un agente di disturbo penetra nell’organismo oppure è presente un’alterazione interna nell’omeostasi (es. sovrapproduzione di ormoni e neurotrasmettitori), l’intero organismo che è interconnesso reagisce contemporaneamente. Tuttavia, date le differenze individuali menzionate in precedenza, alcuni pazienti hanno un punto debole in uno apparato, altri soggetti in un altro. Per esempio, i pazienti sottoposti a un livello elevato di stress (per esempio bambini) avranno minori capacità di regolare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, quando saranno più grandi. Di conseguenza, questi soggetti possono essere maggiormente predisposti a manifestare un esaurimento delle ghiandole surrenali o persino lo sviluppo di sindromi immunitarie. In questi casi, spesso è meglio scegliere i prodotti previsti nel pilastro della regolazione immunitaria o del rafforzamento degli organi, per includere un estratto dell’ipotalamo e anche della ghiandola surrenale, come sono contenuti per esempio in Vis-Heel*, oppure impiegare Berberis-Homaccord per un periodo di tempo più lungo, dato che questo farmaco ha un tropismo per la ghiandola surrenale. *Vis-Heel è chiamato Tonsilla compositum in altri paesi 12 Sistemi di regolazione • Tre caratteristiche: • Interazione • Feedback • Oscillazione e ritmo • Si intende ripristinare e monitorare tutte e tre le funzioni © IAH 2007 13 I farmaci omotossicologici sono adatti per ripristinare la funzione del sistema di autoregolazione, poiché non interferiscono con i normali meccanismi di feedback negativo del sistema di autoregolazione (supportano semplicemente gli organi del sistema di autoregolazione). In caso di trattamento degli organi del sistema di autoregolazione, è necessario monitorare e ripristinare la seguente funzione: l’interazione tra i vari apparati organici. In realtà, è possibile intervenire nel sistema da qualsiasi punto, ad esempio attraverso il sistema immunitario, il sistema endocrino, la matrice oppure il fegato tramite il processo di disintossicazione. Nella maggior parte dei casi, si interviene nel fegato e nella matrice, poiché questa è la struttura che garantisce la comunicazione corretta tra i diversi sistemi di regolazione. In alcuni casi, si interviene nell’organismo attraverso innanzitutto il sistema immunitario, per esempio in presenza di una malattia che colpisce gli organi di disintossicazione (es. l’epatite C). In altri casi, è auspicabile supportare innanzitutto l’intero organismo, per esempio in molti pazienti deboli affetti da tumori maligni, in cui non si desidera indurre un’evoluzione dello stato di salute in maniera troppo aggressiva. In questi casi, è necessario innanzitutto fornire un supporto agli organi. 13 Sistemi di regolazione • Tre caratteristiche: • Interazione • Feedback • Oscillazione e ritmo • Si intende ripristinare e monitorare tutte e tre le funzioni © IAH 2007 14 È importante monitorare il sistema di feedback negativo. In presenza di condizioni fisiologiche normali, è prevista sempre una contromisura che viene attuata immediatamente tramite tutti i processi attivi dell’organismo. Di conseguenza, in presenza di infiammazione, si attivano le citochine proinfiammatorie ma, nel contempo, anche i meccanismi di riparazione (es. attivazione di TGF-beta). Una caratteristica molto importante degli organismi biologici aperti è l’oscillazione. Per esempio, nella maggior parte dei processi corporei è riscontrabile un bioritmo. Ad esempio, il cortisolo raggiunge un picco alle ore 08:00, mentre evidenzia un valore basso alle 00:00. Questo aspetto è importante anche per la matrice, che presenta una lieve forma di infiammazione quando il cortisolo è al livello minimo. Questo processo è bilanciato anche da una fase acida nella matrice. Questi tre eventi consentono inoltre la disintossicazione della matrice. In caso di trattamento di qualsiasi patologia, sarebbe auspicabile ripristinare i processi normali di interazione, di feedback e anche del bioritmo. È estremamente difficile ottenere questo risultato con qualsiasi sostanza che esplica un’azione soppressiva. 14 Sistemi di regolazione • Tre caratteristiche: • Interazione • Feedback • Oscillazione e ritmo • Si intende ripristinare e monitorare tutte e tre le funzioni © IAH 2007 15 Secondo quanto riportato in precedenza, una caratteristica peculiare molto importante degli organismi biologici aperti è l’oscillazione. Questo aspetto si riflette anche nel sistema immunitario, in cui le cellule TH1 prevalgono leggermente nelle prime ore del mattino, sostituite dalle cellule TH2 nelle ore più avanzate della giornata. Questa lieve oscillazione intorno al valore basale viene rilevata nella maggior parte dei sistemi fisiologici. In caso di trattamento di qualsiasi patologia, sarebbe auspicabile ripristinare i normali processi di interazione, di feedback e anche del bioritmo. È estremamente difficile ottenere questo risultato con qualsiasi farmaco dotato di un’azione soppressiva. I farmaci omotossicologici, che agiscono sul sistema immunitario sfruttando gli apparati dell’organismo, sono ideali per questo scopo. 15 Il mezzo di trasporto I tre pilastri dell’omotossicologia © IAH 2007 16 Tre pilastri dell’omotossicologia DISINTOSSICAZIONE E DRENAGGIO IMMUNOMODULAZIONE © IAH 2007 REGOLAZIONE ORGANICA E ATTIVAZIONE CELLULARE 17 I tre pilastri dell’omotossicologia rappresentano lo strumento che viene utilizzato per influire sul sistema immunitario e per orientare il paziente nella tavola delle omotossicosi. I tre pilastri vengono utilizzati singolarmente e, specialmente sul lato sinistro della divisione biologica, spesso è sufficiente attuare soltanto una disintossicazione e un drenaggio di base, una semplice immunomodulazione, nonché un supporto delle funzioni tropiche degli organi. Per questo motivo, si impiegano principalmente farmaci di base e homaccord. In presenza di una malattia più grave, come si riscontra sul lato destro della divisione biologica, si utilizzano il supporto organico con estratti tissutali e l’attivazione cellulare, nonché un supporto più profondo della disintossicazione e del drenaggio. L’immunomodulazione include spesso anche una componente del supporto tissutale. Non è strettamente necessario utilizzare i tre pilastri in un ordine preciso, ma solitamente la disintossicazione e il drenaggio rappresentano il primo intervento, dato che la tossicità svolge un ruolo molto importante in molti processi patologici. Talvolta, tuttavia, come indicato in precedenza, la disintossicazione e il drenaggio vengono attuati in una fase successiva, come accade nei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia e nei soggetti affetti da processi patologici a carico dei tessuti di disintossicazione e di drenaggio (es. epatite cronica attiva). 17 Tre pilastri dell’omotossicologia DISINTOSSICAZIONE E DRENAGGIO © IAH 2007 18 18 Disintossicazione e drenaggio Supporto funzionale e drenaggio © IAH 2007 Supporto organico degli organi di disintossicazione ed escrezione 19 Tutti e tre i pilastri prevedono un approccio di base e un approccio avanzato. In generale, l’approccio di base viene utilizzato principalmente per le patologie collocate sul lato sinistro della divisione biologica, mentre quello avanzato per le patologie situate a destra. Talvolta, si utilizzano alcuni strumenti (es. questionari), unitamente ad un diagramma di flusso, per scegliere la terapia. Questo argomento verrà trattato nell’ambito di seminari di livello più avanzato. Nei pazienti con un carico elevato di tossine, è opportuno innanzitutto supportare e rafforzare gli organi di disintossicazione e di drenaggio con farmaci organici, prima che le tossine defluiscano dai tessuti, per esempio con un prodotto come Lymphomyosot. Gli homaccord, contenuti nel detox kit (kit di disintossicazione), esplicano una funzione tropica; in altre parole, supportano la funzione dell’organo, anziché la struttura e le cellule. Si tratta pertanto di un rafforzamento degli organi ad un livello più funzionale. La diapositiva successiva contiene una sinossi dei vari prodotti impiegati per il supporto avanzato, il supporto di base e il drenaggio. 19 Disintossicazione e drenaggio Base Fegato Vie urinarie/ Rene Avanzato Sistema linfatico Cute Intestino Cistifellea Tessuto connettivo Vie respiratorie Detox-Kit Detox-Kit Detox-Kit - Detox-Kit ChelidoniumHomaccord Detox-Kit Tartarus-Heel Lycopodium comp. Solidago comp. Vis-Heel Thuja comp. Mucosa comp. Lycopodium comp. Fucus comp. Mucosa comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Glyoxal compositum © IAH 2007 20 Per ogni organo, esiste un prodotto che supporta i tessuti. Si tratta in prevalenza dei cosiddetti farmaci composti, che contengono anche estratti tissutali e spesso catalizzatori. Inoltre, esistono anche farmaci di base che sono combinazioni di sostanze vegetali e anche minerali, impiegati per contro prevalentemente (ma non solo) per stimolare il processo di eliminazione. Disintossicazione generale di base: Questo regime viene utilizzato spesso all’inizio nei pazienti con tossicità di entità da lieve a moderata. Con questo regime di base, si intende supportare il fegato, l’intestino e i reni, nonché eliminare le tossine dalla matrice mediante drenaggio e favorire il processo di escrezione. Questi farmaci sono presenti in commercio sotto forma di gocce; 30 gocce di ciascuno prodotto possono essere introdotte in una bottiglia d’acqua da 1,5 litri da assumere nell’arco della giornata. Pertanto, si tratta di un metodo pratico di somministrazione dei farmaci. Nome dei farmaci in altri paesi: Tartarus-Heel -> Bronchalis-Heel Lycopodium compositum -> Hepar compositum Vis-Heel -> Tonsilla compositum Thuja compositum -> Cutis compositum Fucus compositum -> Thyreoidea compositum 20 Disintossicazione e drenaggio Base Fegato Vie urinarie/ Rene Avanzato Sistema linfatico Cute Intestino Cistifellea Tessuto connettivo Vie respiratorie Detox-Kit Detox-Kit Detox-Kit - Detox-Kit ChelidoniumHomaccord Detox-Kit Tartarus-Heel Lycopodium comp. Solidago comp. Vis-Heel Thuja comp. Mucosa comp. Lycopodium comp. Fucus comp. Mucosa comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Coenzyme comp./ Ubichinon comp. Glyoxal compositum © IAH 2007 21 Disintossicazione generale avanzata: Lo scopo di questa forma avanzata di disintossicazione è fornire supporto agli organi di disintossicazione, specialmente nei pazienti con un carico elevato di tossine e nei soggetti in cui gli organi di disintossicazione e di drenaggio non funzionano in maniera ottimale. Questo discorso vale anche per i pazienti debilitati. In questi soggetti, è estremamente importante non aumentare troppo precocemente il carico di tossine, dato che questi pazienti presentano già spesso effetti genotossici indotti dalle tossine oppure un tumore maligno in fase attiva. Per esempio, se una donna affetta da carcinoma mammario presenta una contaminazione elevata con DDT (diclorodifenilcloretano), che è una sostanza ad azione simil-estrogenica, questo composto può fungere da promotore, favorendo lo sviluppo del tumore maligno. Esperimenti condotti su topi ovariectomizzati hanno dimostrato che questi animali possono sviluppare un carcinoma mammario se vengono intossicati con DDT e poi ovariectomizzati in modo che non vi sia presente alcuna fonte interna di estrogeni. Successivamente, i topi hanno manifestato l’insorgenza di un carcinoma mammario in seguito al rilascio di DDT dai tessuti. (Bigsby et al., 1997) Pertanto, è opportuno andare cauti con i pazienti che hanno una capacità ridotta di disintossicazione oppure carichi elevati di tossine, nonché con i soggetti obesi che potrebbero accumulare diverse tossine lipofile. Per questo motivo, si deve evitare il digiuno nella maggior parte dei pazienti, poiché tale condizione causa un rilascio estremamente rapido di tossine dai compartimenti di immagazzinamento nella circolazione ematica, in seguito al fatto che non vengono introdotte tossine immediate tramite il cibo e, di conseguenza, gli organi di disintossicazione ed escrezione volgono la loro attenzione verso le tossine accumulate in precedenza, che poi possono essere rilasciate in quantità elevate e immediatamente. I prodotti per la disintossicazione avanzata sono mirati a supportare i principali organi di disintossicazione e di drenaggio. Questi prodotti sono in prevalenza farmaci composti, pertanto hanno una formulazione speciale contenente sostanze vegetali e minerali, ma anche estratti organici degli specifici organi bersaglio o del tessuto che supporta gli organi bersaglio, nonché catalizzatori e talvolta vitamine in diluizione. 21 Immunomodulazione clinica Possibile con aminoacidi: sostanze vegetali, sostanze organiche di origina suina, veleni di origine animale, nosodi © IAH 2007 Il pilastro successivo è l’immunomodulazione. Di solito, si intende controllare l’immunità cellulare e, di conseguenza, i linfociti T che svolgono anche una funzione di memoria immunitaria negli animali superiori. Solitamente, questo risultato può essere ottenuto soltanto con l’impiego di aminoacidi, ma anche per esempio con lipopolisaccaridi ricavati dalle pareti delle cellule batteriche. Gli aminoacidi contenuti nei farmaci omotossicologici sono presenti nelle piante, nelle sostanze di origine animale fra cui organi di suino, nosodi e veleni. In questo caso, anche la diluizione è importante, poiché si ottiene l’induzione delle cellule Treg in una diluizione di D1 -D14. (vedi lezione riguardante l’immunomodulazione) 22 Immunomodulazione Funzionale di base Con supporto organico © IAH 2007 23 Anche in questo caso esiste un’immunomodulazione di base e una forma avanzata. L’immunomodulazione di base viene ottenuta spesso soltanto con l’impiego di sostanze vegetali e/o veleni di animali, come in Aconitum-Heel* o Arnica comp.Heel*, mentre in presenza di patologie più gravi (es. autoimmunità), è necessario un supporto più profondo fornito sotto forma di tessuti organici, al fine di ottenere la tolleranza orale all’organo interessato. L’immunomodulazione di base è combinata spesso con gli estratti organici, dato che anch’essi sono sostanze che supportano i tessuti e vengono impiegate nel regime di supporto organico. Esempi di supporto di base sono Arnica comp.-Heel e Lymphomyosot, due farmaci che riducono l’infiammazione (sottoregolazione delle cellule TH1), e Engystol, che induce la sovraregolazione delle cellule TH1 (vedi diapositiva successiva). Esempi di supporto avanzato sono Vis-Heel, che contiene un estratto tissutale di tutti gli organi principali e induce la sovraregolazione delle cellule TH1, ed Echinacea comp., che anche in questo caso causa la sottoregolazione delle cellule TH1. *Aconitum-Heel è chiamato Gripp-Heel in altri paesi, Arnica comp.-Heel -> Traumeel 23 TH0 DH EA Co rti s olo TH3 TH2 TH1 IL-2 IL-4, 13 IFN gamma TGF-beta IL-5 IL-10 TNF Per indurre la sottoregolazione impiegare Arnica comp.-Heel, Echinacea compositum © IAH 2007 Per indurre la sottoregolazione, impiegare Engystol, Vis-Heel 24 Esiste ovviamente un altro aspetto riguardante la regolazione immunitaria, che è stato descritto nell’ambito della lezione relativa all’immunomodulazione. Questo aspetto è la rigidità del sistema immunitario, per cui un paziente favorisce una sottoclasse specifica di cellule CD4. I soggetti allergici presentano una prevalenza di cellule TH2, mentre i pazienti affetti da malattie infiammatorie hanno una predominanza di cellule TH1. Per produrre la sottoregolazione delle diverse sottoclassi e la sovraregolazione delle altre, si utilizzano farmaci regolatori e, di conseguenza, si inducono le cellule TH3 (T-reg), al fine di bilanciare l’equazione TH1-TH2. Pertanto, Arnica comp.-Heel è un farmaco di regolazione dell’infiammazione di questo genere. 24 Tre pilastri dell’omotossicologia: REGOLAZIONE DEGLI ORGANI © IAH 2007 25 La regolazione degli organi presenta due aspetti: in particolare, il supporto del tessuto e della funzione degli organi ed, elemento estremamente importante, l’attivazione dell’energia cellulare. Dalla lezione riguardante la regolazione degli organi, deve emergere chiaramente l’importanza di questo aspetto. 25 Regolazione degli organi e supporto delle cellule Funzione tropica © IAH 2007 Funzione organotropica 26 Il supporto delle funzioni tropiche è ottenuto principalmente mediante l’impiego di farmaci di base e di homaccord, di conseguenza con sostanze vegetali e minerali, mentre il supporto organotropico è fornito con estratti tissutali, presenti nei farmaci composti. Alcuni homaccord di base, fra cui Hepeel, hanno dimostrato di produrre un effetto antiossidante e antiproliferativo in vitro e, in quanto tali, svolgono anche una funzione protettiva a livello degli organi in molti casi, fra cui nell’ambito della disintossicazione e nelle malattie virali. (Gebhardt 2004) 26 Regolazione degli organi e supporto delle cellule Attivazione dell’energia cellulare Base Avanzata © IAH 2007 27 Anche nell’ambito dell’attivazione cellulare, esistono i catalizzatori di base, che promuovono il ciclo di Krebs, nonché catalizzatori più avanzati, che supportano la catena respiratoria e conferiscono persino una protezione, in termini ipotetici, contro la respirazione glicolica, secondo quanto osservato in cellule tumorali (Glyoxal comp). Di conseguenza, questi ultimi due hanno un impiego effettivo nelle terapie antitumorali e nelle malattie degenerative, mentre Coenzyme comp. è un valido supporto di base dell’energia cellulare. 27 Il combustibile I farmaci omotossicologici © IAH 2007 28 Classificazione dei farmaci in base ai componenti • Per classi farmacologiche (PG): • Sostanze vegetali (PPG) • Minerali (MPG) • Catalizzatori (CPG) • Classe farmacologica dei regolatori organici (ORPG) • Include farmaci organici (regolatori organici e • • immunomodulatori) Veleni di origine animale (immunomodulatori) Nosodi (immunomodulatori potenti) © IAH 2007 29 Per stabilire se si dispone di una ‘potenza di attivazione’ sufficiente per il trattamento della malattia in base alla gravità (fare riferimento sempre alla DET), si può verificare due volte la prescrizione, una volta fatta la scelta. In generale, si utilizzano sostanze vegetali e minerali (i cosiddetti PPG e MPG) nella parte sinistra della divisione biologica, mentre non appena ci si sposta verso destra della divisione, è necessario aggiungere i catalizzatori (CPG) e i regolatori organici (ORPG). Più la malattia viene classificata a destra della tavola, più è necessario aggiungere tutte le classi farmacologiche. Se si decide di utilizzare il trattamento di base oppure quello avanzato nell’ambito di ogni pilastro, questa scelta è quasi sempre automaticamente corretta, ma è meglio “controllare” la prescrizione. 29 Classificazione dei farmaci in base alla composizione • In base al tipo: • Composti semplici • Homaccord • Compositum • Catalizzatori • Injeel composti • Injeel unitari © IAH 2007 30 Un’altra verifica della prescrizione viene effettuata in base ai gruppi di farmaci, dato che si utilizzano farmaci di base e homaccord nella parte sinistra della DET, mentre si aggiungono i catalizzatori e i farmaci composti a destra. 30 Piano terapeutico elaborato in base alla tavola delle sequenze patologiche Attivazione cellulare Disintossicazione e drenaggio Immunomodulazione di base Regolazione organica e immunomodulazione avanzata SOST. VEGETALI MINERALI SARCODI NOSODI VELENI CATALIZZATORI Combinazioni di base Homaccord Catalizzatori Farmaci composti © IAH 2007 Questa diapositiva riassume i concetti già illustrati in precedenza. Fasi di pianificazione del trattamento 1. Classificare la patologia nella DET 2. Scegliere il pilastro adeguato per la malattia 3. Scegliere il farmaco appropriato 4. Verificare l’adeguatezza della prescrizione © IAH 2007 32 Pertanto, una volta raccolta l’anamnesi completa, si devono seguire le seguenti fasi: La patologia viene classificata nella DET e si utilizza principalmente la classificazione riportata sul lato estremo destro per programmare il trattamento. Di conseguenza, se un paziente affetto da cirrosi epatica ha attraversato le fasi di infiltrazione di tessuto adiposo (deposito) e di infiammazione cronica attiva (impregnazione), ma al momento si presenta nella fase degenerativa con presenza di cirrosi, si deve iniziare da questo punto, benché possano essere ancora presenti segni di altri stadi precursori. Dopodiché, è necessario vedere se bisogna utilizzare uno, due oppure tutte e tre i pilastri. In genere, più la malattia del paziente viene classificata a sinistra, meno pilastri sono necessari e più è richiesto un trattamento di base. Una volta scelto(i) il(i) pilastro(i), è necessario stabilire il trattamento appropriato all’interno del(i) pilastro(i), ovvero l’approccio di base oppure quello avanzato. Alla fine, si può controllare due volte la prescrizione: Per esempio, si utilizzano i farmaci composti e i catalizzatori se la malattia è collocata sul lato destro della divisione e si può disporre di tutte le classi farmacologiche (ovvero PPG, MPG, CPG e ORPG)? 32 Diagramma di flusso Classificare nella DET Scegliere il pilastro Scegliere il farmaco Controllare due volte la prescrizione © IAH 2007 33 33 Trattamento con i tre pilastri In base all’indicazione Sintomatico Farmaco di base Homaccord + Supporto regolazione Tre pilastri Disintossicazione e drenaggio Immunomodulazione Regolazione degli organi e supporto cellulare © IAH 2007 34 Per ogni indicazione, è previsto un trattamento di base, che è specifico per tale indicazione. Di conseguenza, il trattamento varia sempre in base alla malattia in cura e può essere specifico per un organo o un tessuto, ma non è un rimedio tissutale in generale. Tuttavia, i pilastri di regolazione sono spesso gli stessi nelle varie patologie, dato che viene trattato il sistema di regolazione, che è identico in tutte le malattie. L’unica differenza nei pilastri è il fatto se viene attuato un trattamento di base oppure avanzato e se viene aggiustato in base ad altre differenze (fra cui TH1 o TH2). Pertanto, si può fare un paragone con un iceberg. Il trattamento sintomatico di base è focalizzato sulla parte situata al di sopra dell’acqua, mentre i tre pilastri si occupano della grande porzione situata al di sotto. Nelle diapositive successive è riportato un esempio per ogni fase. 34 Esempio 1: Paziente con aumento della sudorazione associata a cattivo odore • Classificare sulla DET Escrezione Epidermale • Scegliere il pilastro appropriato • Drenaggio, quindi • Farmaco di base: Schwef-Heel • Drenaggio: Detox Kit • Verificare l’adeguatezza dei farmaci: 9PPG, MPG 9Combinazione speciale di Heel © IAH 2007 35 35 Esempio 2: Paziente con foruncolosi ricorrente • Classificare sulla DET Infiammazione Epidermale • Scegliere il pilastro appropriato • Trattamento di base: Belladonna-Homaccord • Immunomodulazione di base: Arnica comp.-Heel • Disintossicazione e drenaggio di base: Detox-Kit per 6 settimane • Verificare l’adeguatezza dei farmaci: 9PPG, MPG 9Combinazione speciale di Heel 9Homaccord © IAH 2007 36 Se un paziente è nella fase di infiammazione, si intende stimolare l’escrezione e modulare il processo flogistico, in modo che non cronicizzi o diventi troppo forte (vedi BT Primavera 2007 – Esiste una forma buona e una forma cattiva di infiammazione?) Anche in questo esempio, il paziente si colloca nella parte superiore sinistra della DET. Si deve impiegare un farmaco di base, un immunomodulatore di base e un detox kit di base. Come controprova, è necessario includere un PPG, un MPG e un farmaco consigliato, una combinazione di base e/o un homaccord (Detox Kit, trattamento di base). 36 Esempio 3: Paziente con calcoli renali • Classificare sulla DET Deposito Mesodermale nefrodermale • Scegliere il pilastro di appropriato • Farmaco di base: Pareira-Heel • Drenaggio: Detox-Kit per 2 settimane, aggiungere • Supporto organico: Berberis-Homaccord, Coenzyme compositum • (supporto funzionale e catalizzatori) Verificare l’adeguatezza dei farmaci: 9PPG, MPG, CPG 9Combinazione speciale di Heel 9Homaccord 9Catalizzatore © IAH 2007 37 In caso di trattamento di malattie che sono nella fase di deposito, si aggiunge spesso un catalizzatore, dato che questo farmaco produce un effetto attivante sui tessuti. Talvolta, se il deposito è presente da un periodo di tempo più lungo, si aggiungono anche prodotti organici, ma di solito è sufficiente il supporto funzionale. 37 Esempio 4: Paziente con porpora trombocitopenica idiopatica (PTI) • Classificare sulla DET Impregnazione Mesodermale Emodermale Sangue • Scegliere il pilastro appropriato • Farmaco di base: Ceanothus-Homaccord • Disintossicazione e drenaggio: supporto avanzato per 6 settimane poi • Detox-Kit per 12 settimane, • Supporto organico: Vis-Heel (regolazione immunitaria e supporto organico) Coenzyme compositum + Ubichinon compositum Verificare l’adeguatezza dei farmaci: 9PPG, MPG, CPG, ORPG 9Combinazione di base, Homaccord, farmaco composto, catalizzatore © IAH 2007 38 In caso di trattamento di pazienti che sono nella fase di impregnazione, è necessario attuare una terapia aggressiva, dato che in questo caso esiste effettivamente una possibilità di passare dalla compensazione alla regolazione. Pertanto, sarebbe necessario aggiungere due catalizzatori, un farmaco composto con estratti organici, nonché attuare un regime di disintossicazione avanzata e uno di base. In questo caso, Ceanothus Homaccord è un farmaco specifico per la milza, che favorisce il sequestro splenico delle piastrine, mentre Tonsilla viene impiegato per tentare di indurre la tolleranza orale nel midollo osseo (contiene midollo osseo di origine suina). Poi, si prevede che il paziente manifesti i fenomeni indicati sul lato sinistro della divisione biologica – fra cui appendici cutanee, (deposito), infiammazione acuta (es. tendinite o dermatite) ed escrezione (banale raffreddore, sudorazione, diarrea di entità lieve, ecc.). Solitamente, sono necessari due dei tre cicli previsti da questo trattamento di regolazione prima che si verifichi la remissione della malattia. In questo caso, le petecchie diminuiscono e la conta piastrinica dovrebbe aumentare e stabilizzarsi. 38 Esempio 5: Paziente con una malattia respiratoria cronica ostruttiva • Classificare sulla DET degenerazione Mesodermale Cavodermale • Scegliere il pilastro appropriato • Farmaco di base: Tartarus-Heel, Tartephedreel • Disintossicazione e drenaggio: supporto organico per 6 settimane e • poi Detox-Kit per 12 settimane • Regolazione immunitaria e supporto organico: Mucosa compositum • Attivazione cellulare: Coenzyme compositum + Ubichinon comp Verificare l’adeguatezza dei farmaci: 9PPG, MPG, CPG, ORPG 9Combinazione di base di Heel, Homaccord, farmaco composto, catalizzatore © IAH 2007 39 Pertanto, lo schema dovrebbe essere chiaro: Più si procede verso destra e in basso della tavola, più si devono aggiungere farmaci tissutali e catalizzatori. I pilastri diventano di livello più avanzato e la durata del trattamento si allunga. In questi casi, in cui è riscontrabile un processo di distruzione tissutale, si tenta di fornire un supporto agli organi. In questo caso, si può impiegare anche Funiculus umbilicalis suis-Injeel, se disponibile in commercio (è contenuto anche in Solanum compositum*) per supportare il tessuto connettivo. È obbligatorio impiegare i catalizzatori nelle malattie classificate in questa fase. *Solanum compositum è chiamato Placenta compositum in altri paesi 39 Esempio 6: Paziente con carcinoma mammario Dedifferenziazione • Classificare sulla DET Endodermale Esocrino sessuale • Scegliere il pilastro appropriato • Farmaco di base: Ginseng compositum • Disintossicazione e drenaggio: supporto organico per 6 settimane e poi Detox-Kit per 12 settimane (iniziare la disintossicazione e il drenaggio a distanza di 6 settimane dalla chemioterapia e NON durante il trattamento) • Regolazione immunitaria: Viscum compositum • Supporto organico: Mamma suis-Injeel • Catalizzatore: Glyoxal compositum, seguito da Coenzyme compositum e Ubichinon compositum • Verificare l’adeguatezza dei farmaci: 9PPG, MPG, CPG, ORPG 9Combinazione di base di Heel, Homaccord, farmaco composto, catalizzatore, Injeel © IAH 2007 40 Per una patologia collocata nell’ultima fase a destra, è necessario fare tutto il possibile per ripristinare i sistemi di regolazione. Pertanto, in un soggetto di questo tipo si utilizzano tutti i pilastri di livello avanzato. In questo caso, è particolarmente importante impiegare i catalizzatori. Viene utilizzato anche il rimedio tissutale appropriato, se è disponibile in commercio, altrimenti si può impiegare una farmaco ricco di tessuto embrionale, fra cui Solanum compositum o Fucus compositum*. I pazienti trattati con la chemioterapia non devono MAI essere sottoposti al regime di disintossicazione e di drenaggio durante la fase chemioterapica attiva, dato che i farmaci devono agire all’interno dei tessuti. A distanza di sei settimane dall’ultima chemioterapia, è possibile iniziare la disintossicazione e il drenaggio. Durante la fase chemioterapica, il paziente può essere supportato con Hepar comp. per il fegato, con Vis-Heel per il sistema immunitario e il midollo osseo, e con Mucosa comp. per le membrane mucose. Questi prodotti di supporto avanzato non esplicano una funzione drenante, ma supportano prevalentemente gli organi. *Nome dei farmaci in altri paesi: Fucus compositum -> Thyreoidea compositum Lycopodium compositum -> Hepar compositum Vis-Heel -> Tonsilla compositum 40 Per quanto tempo si devono utilizzare i tre pilastri? • I tre pilastri sono stati concepiti per indurre la regolazione • Pertanto, stimolano la capacità di regolazione del paziente • Non vengono utilizzati per un periodo di tempo indeterminato, ma in cicli, con una valutazione prevista tra due cicli consecutivi • Se il paziente inizia ad attuare i meccanismi di regolazione, i pilastri • • • possono essere aggiustati oppure possono essere mantenuti tali e quali, in base a quanto tempo il paziente rimane a sinistra della divisione biologica Spesso l’organismo deve compiere alcuni tentativi per preparare effettivamente una risposta di regolazione duratura La regolazione deve continuare finché non si osservano almeno tre dei quattro episodi di autoregolazione (vedi diapositiva successiva) Il farmaco sintomatico di base viene somministrato spesso per periodi di tempo più lunghi © IAH 2007 41 Infine, ci si chiede spesso: per quanto tempo si devono utilizzare i pilastri? Per rispondere a questa domanda, si usa la DET come carta geografica per orientarsi. La regolazione viene attuata in cicli (di solito 6-12 settimane di trattamento continuato e 6 settimane di sospensione), e poi si osserva se il paziente si autoregola da solo, il che può avvenire sia durante il trattamento attivo sia nella fase di sospensione. Più il paziente si sposta verso destra sulla tavola, minori sono le malattie acute che tale soggetto contrae. Una malattia acuta di forte intensità è indice di una regolazione adeguata ed è prevalentemente nella fase di infiammazione. Pertanto, si tenta di indurre il paziente a innescare un’infiammazione acuta oppure a ritornare almeno alla fase di deposito e, come scenario migliore, a passare direttamente all’escrezione. Talvolta, i pazienti rimangono sul lato sinistro della divisione per un periodo di tempo estremamente breve all’inizio, ma è auspicabile che tale lasso di tempo duri sempre di più e aumenti anche in termini di frequenza (almeno per un po’ di tempo, dato che anche le infezioni acute recidivanti sono un segno di disfunzione dei sistemi di regolazione). Talvolta, sono necessari diversi cicli prima che un paziente “si regoli”, in altri soggetti questo risultato può essere conseguito molto rapidamente, anche se sono rimasti a sinistra della divisione biologica per molti anni; pertanto, è necessario informare il paziente in merito a quanto ci si aspetta e di prepararlo a qualsiasi evento. 41 Fenomeni di regolazione • I fenomeni di regolazione indicano gli eventi che si verificano a sinistra del punto in cui è collocato il paziente nella DET: • Includono per esempio: • Le infezioni e le infiammazioni acute classificate nella fase di infiammazione (es. tendinite, bronchite acuta o raffreddore) • Peggioramento dei fenomeni di deposito nei pazienti che si presentano nella fase di impregnazione (es. un soggetto con allergie croniche manifesta un aumento temporaneo della poliposi oppure un paziente che si trova nella fase di impregnazione evidenzia un aumento delle cosiddette verruche morbide o appendici cutanee) © IAH 2007 42 42 Trattamento delle malattie classificate a sinistra della divisione biologica Fasi umorali Fase di escrezione Fasi della matrice Fase di infiammazione Fase di deposito Fase di impregnazione Fasi cellulari Fase di degenerazione Fase di dedifferenziazione Ectodermale Endodermale Mesenchimale Il(i) pilastro viene(vengono) utilizzato(i) per un periodo di tempo più breve, finché non si osserva una variazione. Nella fase 1 e 2 spesso sono sufficienti 6 settimane, nella fase 3 possono essere necessari diversi cicli Mesodermale Tessuto Divisione biologica © IAH 2007 43 Il trattamento è più breve se il paziente è collocato sul lato sinistro della divisione biologica. 43 L’importanza della divisione biologica Fasi umorali Fase di escrezione Fasi della matrice Fase di infiammazione Fase di deposito Fase di impregnazione Fasi cellulari Fase di degenerazione Fase di dedifferenziazione Ectodermale I tre pilastri vengono utilizzati in cicli, della durata prevalentemente di tre mesi con un periodo di pausa di 6 settimane tra due cicli consecutivi, finché non si osserva una variazione sulla DET verso sinistra (vedi sopra) Endodermale Mesenchimale Mesodermale Tessuto Divisione biologica © IAH 2007 44 Può essere necessario attuare diversi cicli. L’esperienza ha dimostrato che i pazienti nella fase di impregnazione possono richiedere fino ad un anno per spostarsi verso l’evoluzione dello stato di salute o la guarigione completa. 44
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