Viaggio studio Direttori SERBIA_Programma - DEF
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Viaggio studio Direttori SERBIA_Programma - DEF
LA FORMAZIONE PER I DIRETTORI DEL SISTEMA 2010 I VIAGGI STUDIO Il crocevia Serbia: nuovi orizzonti macroregionali per l’economia europea Belgrado - Novi Sad, 15/18 Luglio 2010 PROGRAMMA Premessa “Gli spazi balcanici contengono più storia di quanta ne possano consumare.” Così 50 anni fa Winston Churchill commentava la natura di quella che di lì a poco si sarebbe costituita come Yugoslavia. Da allora lo spazio balcanico ha continuato a “produrre storia” ad un ritmo frenetico, passando dalla costituzione della Repubblica Federale di Yugoslavia e dal sogno di una nazione all’avanguardia - socialista ma non allineata alla politica sovietica - al drammatico declino degli anni dello smembramento fino al riemergere dei nazionalismi e delle ostilità tra i singoli Stati. Lasciatasi alle spalle le sanguinose guerre nazionaliste, la Serbia oggi intende recuperare gli anni di isolamento internazionale riscoprendo la sua passata vocazione di collegamento tra Oriente ed Occidente. Per farlo guarda con speranza all’ Unione Europea che in questi anni ha investito molto nel Paese, in tutti i campi. La Serbia ha diversi atout da giocare per l’integrazione europea e tutti di grande interesse per la politica industriale italiana. Ha conservato un rapporto molto speciale con la Russia, con la quale condivide un accordo bilaterale di libero scambio dal 2000, gode di un posizionamento geo-politico che la rende una promettente “piattaforma” di lancio verso i mercati europei, mediorientali e asiatici; è un crocevia naturale e strategico per i “corridoi” euro-mediterranei e per l’energia di EuRussia. L’Italia è il terzo partner commerciale della Serbia e vi sono ancora molti spazi di cooperazione possibile: lo evidenziano i sempre più stretti rapporti tra i nostri Governi e la recente costituzione del Business Council italo-serbo per il coordinamento delle iniziative imprenditoriali e lo dimostrano i rilevanti investimenti economici e progettuali per lo sviluppo del Paese che il governo serbo ha affidato alla competenza ed al modello industriale di successo di alcuni gruppi italiani di spicco come Fiat, Maccaferri, Italferr. Come riesce la Serbia a far convivere oggi la sua difficile eredità con le sfide economiche moderne e globali e nello stesso tempo a favorire e incoraggiare l’avanzamento e il consolidamento della relativamente recente transizione democratica ed economica? Quali sono le opportunità di integrazione tra i nostri sistemi economici e imprenditoriali? Come si entra e si può crescere in questo mercato? Risponderemo a queste domande osservando da vicino un Paese che si sta muovendo dinamicamente verso la modernità, l’affidabilità e la competitività economica. Lo study tour di Luglio 2010 consentirà ai Direttori del Sistema di conoscere le problematiche rilevanti per lo sviluppo della Serbia a 360° e di comprendere, accanto alle opportunità in termini di business, anche le complesse matrici storico–culturali di un’area che continua a rivestire un’importanza cruciale per i destini dell’Europa. 2 GIOVEDÌ 15 LUGLIO 2010 Ore 16,00 – 19,00 Location: Istituto Italiano di Cultura di Belgrado Kneza Miloša, 56 - Belgrado APERTURA DEI LAVORI Interviene: • Giampaolo GALLI Direttore Generale Confindustria QUADRO GEO-POLITICO DELL’AREA I Balcani rappresentano una delle regioni di maggiore rilevanza internazionale e interesse geopolitico per Eurolandia. Lungo la fascia balcanica, che congiunge l’Adriatico al Mar Nero e poi al Mar Caspio, si gioca la grande partita per il controllo delle forniture del petrolio e del gas russo ai mercati europei e, più in generale, per la ricostruzione delle reti infrastrutturali interrotte da cinquant’anni di Guerra Fredda. Per questo, nel contesto geopolitico europeo, la stabilizzazione dei Balcani orientali rappresenta un interesse prioritario dell'Italia e dell'Europa, sia come via d'accesso al Caspio e all'Asia centrale, sia come snodo per i collegamenti energetici da queste due aree verso l'Alto Adriatico e l'Europa Centrale. Interviene: • Paolo QUERCIA Direttore di Ricerca per l'Europa Sud Orientale del Centro Alti Studi Difesa IL FUTURO DEI NAZIONALISMI BALCANICI E LA TENSIONE ALL’INTEGRAZIONE EUROPEA I Balcani possiedono un proprio spazio semantico che intreccia nozioni geografiche, storiche, antropologico-culturali, spesso in modo discontinuo e incoerente. La percezione europea dello spazio balcanico e, simmetricamente, il modo in cui popoli europei del sud est guardano alla propria identità, compongono un ricco immaginario, non privo di stereotipi o falsi miti, che spesso coesistono in modo contraddittorio. Per questo i Balcani affascinano, disorientano, a volte creano senso di rigetto e spavento sia fuori che al loro interno. Attraverso il confronto con una delle personalità più significative per la società civile e artistica dei Balcani come Predrag Matvejevic. con un profondo conoscitore della realtà serba come l’ex inviato speciale della Stampa ed oggi portavoce di Fiat Serbia, Giuseppe Zaccaria, intervistati dal noto editorialista del quotidiano serbo “Politika”, Bosko Jaksic, cercheremo di superare la visione di questo “confine” incerto, vissuto come scontro di identità (Oriente e Occidente) per andare alle radici dei conflitti e cercare di capire quali sono le prospettive future dell'area e dei popoli balcanici nei confronti dell’integrazione europea. 3 Intervengono: • Predrag MATVEJEVIĆ Scrittore e Accademico italiano di origine jugoslava • Giuseppe ZACCARIA Communication Manager - FIAT Serbia • Bosko JAKSIC Editorialista del quotidiano serbo “Politika” Ore 19,30 – 20,15 Mostra fotografica: “I grandi capolavori della galleria degli Uffizi e dei Musei fiorentini” Location: Fortezza di Kalemegdan, Savsko setaliste VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO IN SERBIA Tra i compiti tipici di un Istituto di Cultura, c’è quello di promuovere il patrimonio culturale italiano nelle sue diverse espressioni attraverso iniziative che possano presentare, da un lato, le molteplici anime della realtà italiana e dall’altro offrire occasioni di incontro e dialogo fra la realtà culturale locale e quella italiana, al fine di una valorizzazione reciproca risultante dall’interazione. Avremo la possibilità di toccare con mano uno dei risultati di questa dinamica interazione e vedere in che modo le nostre opere vengano valorizzate e apprezzate all’estero. All’interno del suggestivo parco Kalemegdan, nel cuore di Belgrado, parteciperemo all’inaugurazione di una mostra fotografica di 80 immagini di grandi dimensioni raffiguranti alcune tra le più belle opere provenienti dalla Galleria degli Uffizi e da altri musei fiorentini. L'evento è realizzato in collaborazione con il Polo Museale della Città di Firenze ed ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana e del Ministero per lo sviluppo scientifico e tecnologico serbo. Inaugureranno la mostra il Vice Premier Bozidar Djelic e l’Ambasciatore d’Italia Armando Varricchio. Ore 20,30 – 22,00 Location: Residenza dell’Ambasciatore Bircaninova Ulica, 9 - Belgrado INCONTRO CON L’AMBASCIATORE D’ITALIA IN SERBIA, ARMANDO VARRICCHIO L’Italia e la Serbia intrattengono fruttuosi rapporti diplomatici da 130 anni. Nel 2009 le relazioni fra i due Paesi si sono ulteriormente rafforzate. Lo scorso Novembre, in occasione della visita a Roma del Presidente serbo Tadic, sono stati firmati numerosi accordi bilaterali ed è’ stato inoltre istituito un Partenariato Strategico che prevede consultazioni annuali fra i due Governi sui più importanti temi politici ed economici. L’Italia e’ fortemente impegnata a sostenere il percorso di piena integrazione europea della Serbia e si adopera per un rapido accoglimento della sua domanda di adesione. L’incontro con l’Ambasciatore, evento di spicco di tutti i nostri viaggi studio, rappresenterà l’occasione per conoscere meglio lo stato dei rapporti tra i nostri due Paesi, sotto il profilo politico, economico e culturale, oltre che per approfondire le attività a sostegno delle imprese italiane che sono o intendono operare in Serbia. 4 VENERDÌ 16 LUGLIO Ore 9,00 – 13,00 Location: Sava Center – sala 2 Milentija Popovića 9 - Belgrado LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DELLA SERBIA ED IL RAPPORTO CON L’ITALIA La Serbia come piattaforma strategica per tutti i Balcani e, grazie agli accordi doganali già firmati da Belgrado, anche per Turchia, Russia, Bielorussia e Kazakistan, dove si può esportare senza costi aggiuntivi. La Serbia come partner per gli investimenti di un’Italia che vuole crescere. La Serbia come tassello della politica energetica italiana che punta a diventare un hub di riferimento del Mediterraneo che prende, ma anche ridistribuisce, energia. Sono questi i punti cardine di un rapporto, che negli ultimi anni si è rafforzato particolarmente e che promette sviluppi sempre più interessanti. Introduce e modera: • Giampaolo GALLI Direttore Generale Confindustria Intervengono: • Bozidar DJELIC • Armando VARRICCHIO Vice Primo Ministro serbo e Ministro per l’Integrazione Europea e la Ricerca Scientifica Ambasciatore d’Italia a Belgrado IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA L'integrazione europea è una delle priorità indicate dal Governo serbo. Grandi progressi sono stati compiuti con la firma dell’ Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) nel Maggio 2008 e più recentemente con l’abolizione del regime dei visti per i viaggi di turismo non superiori a tre mesi. L'integrazione europea è un obiettivo sostenuto da quasi due terzi della società economica e civile, tuttavia, la situazione politica e il processo di adesione all'Unione europea in Serbia rimangono influenzati dalla storia recente del Paese. Mentre l'ASA è stato firmato e ratificato dal Parlamento serbo, l’UE ha rinviato la sua efficacia, condizionandola ad una più stretta cooperazione da parte della Serbia con il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY). Quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare per una piena integrazione della Serbia nella UE? Key note speech: • Vincent DEGERT Capo della Delegazione Europea in Serbia 5 FOCUS: ECONOMIA I parametri macroeconomici della Serbia negli anni di transizione (2001 – 2008) sono stati caratterizzati da una crescita costante del PIL, dall’andamento altalenante dell'inflazione, da una forte crescita dell’interscambio commerciale con l’estero, ma anche da un forte deficit della bilancia commerciale, dall’aumento del debito estero e da una crescita delle retribuzioni superiore a quella della produttività. La crisi mondiale ovviamente ha fatto sentire i suoi effetti anche qui, interrompendo la sostenuta crescita degli ultimi otto anni. Ciononostante, le riforme volte a consolidare la stabilità del Dinaro, a contenere la spesa pubblica e ad attrarre gli investimenti esteri, insieme al perdurante sostegno delle istituzioni finanziarie internazionali, lasciano ben sperare per l’uscita del Paese dalla recessione già nel 2010. In questa sessione cercheremo di indagare più in profondità il sistema produttivo serbo, la sua struttura imprenditoriale, le prospettive di crescita del mercato interno e le linee strategiche della sua politica economica ed industriale. Parallelamente, attraverso la testimonianza di Banca Intesa Beograd, la prima banca in Serbia per totale attivo, cercheremo di comprendere quali sono gli elementi di interesse che il Paese riveste per il sistema imprenditoriale italiano e quali gli strumenti finanziari a disposizione delle aziende italiane che vogliono aprirsi all’internazionalizzazione in Serbia. Introduce e modera: • Daniel KRAUS Vice Direttore Generale Confindustria Intervengono: • Aleksandar VLAHOVIĆ Partner and Co-Chairman EKI Investment • Branislav GRUJIC Presidente Serbian Club Privrednik • Giancarlo MIRANDA Vice Presidente Banca Intesa Beograd Ore 13,00 – 14,00 Colazione Ore 14,30 – 18,30 Ripresa dei Lavori 6 L’ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI ESTERI L’Italia con una quota di capitale investito stimata intorno ai 92 milioni di dollari, è tra i primi quattro investitori in Serbia. Per i prossimi anni il Governo serbo considera la crescita degli investimenti greenfield come una delle priorità da perseguire per lo sviluppo dell’economia e per l’aumento dell’occupazione. La creazione delle zone franche rappresenta attualmente la forma di agevolazione più specifica per gli investitori esteri; in Serbia ne esistono 5 (Subotica, Novi Sad, Pirot, Zrenjanin, Kragujevac) ed altre 4 sono in previsione di ottenere lo status. Scopriamo più da vicino quali sono le opportunità per le aziende che decidono di investire in Serbia. Intervengono: • Vesna ARSIC State Secretary for Economic Relations • Marko ZELENOVIC Export Promotion Department Coordinator FOCUS INFRASTRUTTURE ED ENERGIA La Serbia sta puntando moltissimo su questi due vettori di sviluppo, anche in virtù della propria posizione di collegamento tra Est e Ovest. Da qui dovrà passare l’asse di collegamento statale e ferroviario tra la Germania e Salonicco (Corridoio X) e un braccio del gasdotto South Stream proveniente dal Mar Nero e diretto in Austria. Anche su questo versante, la collaborazione italo-serba è ricchissima di spunti, come evidenziato a fine Aprile dalla missione del nostro Ministero dello Sviluppo Economico, che ha posto le basi per una collaborazione strategica nel settore energetico. Attraverso l’esperienza di due gruppi italiani di spicco come Italferr e Maccaferri, osserveremo da vicino le opportunità per le imprese italiane in questi due settori. Intervengono: • Laurent FRANCIOSI Area Manager ITALFERR • Raimondo CINTI Amministratore Delegato Seci Spa – Gruppo Industriale MACCAFERRI AVERE SUCCESSO IN SERBIA: ESPERIENZE A CONFRONTO L’Italia è il terzo partner commerciale della Serbia. Sono circa 200 le aziende italiane presenti nel Paese, per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro. L’Italia può già vantare numerose storie di successo imprenditoriale che possono farci comprendere le concrete prospettive per le piccole e medie aziende italiane che vogliano investire in questa area. Attraverso le testimonianze di tre storie di successo approfondiremo gli strumenti e le risorse attivabili a supporto dell’internazionalizzazione nel Paese. Intervengono: • Giovanni DE FILIPPIS Amministratore Delegato Fiat Serbia • Carlo MARIOTTI Group Subsidiary Director Golden Lady • Mario RICIPUTI Presidente SFIR Ore 21,00 – 23,00 Networking dinner Ospiti del Serbian Business Club “Privrednik” – Club degli imprenditori serbi di successo 7 SABATO 17 LUGLIO 2010 Ore 10,00 – 15,30 Location: Assembly of the Autonomous Province of Vojvodina Vladike Platona bb 21000 Novi Sad NOVI SAD E LA REGIONE DELLA VOJVODINA La giornata di sabato sarà dedicata a conoscere più da vicino la Regione autonoma della Vojvodina ed il suo capoluogo Novi Sad, importante centro culturale ed economico serbo. La visita ci consentirà di ammirare le ricchezze naturali, culturali ed economiche di una delle regioni più affascinanti del Paese. La Vojvodina contemporanea si fonda sulle rovine di diversi imperi: quello Romano, quello Bizantino, quello Ottomano e quello Austro-ungarico. Anche i tedeschi si sono fermati qui. I greci, gli armeni, gli ebrei, gli ungheresi sono solamente passati per queste terre. Questa è la ragione per cui l’eredità della regione è così ricca e affascinante. La Vojodina riesce a far convivere il primato di regione economicamente più avanzata della Serbia con uno spiccato dinamismo culturale e una attenzione all’importante patrimonio naturalistico ereditato. L’occasione consentirà anche la visita della Fortezza Petrovaradin, tra le più grandi in Europa, costruita nell'XIII sec su precedenti fortificazioni romane e binzantine. La regione della Vojvodina è interessata da un processo di delocalizzazione e di privatizzazione di piccole e medie imprese, in particolar modo nel settore agrofood, al quale le aziende italiane guardano con molta attenzione. Saremo ospiti del Governatore della Regione, Bojan Pajtic, che ci illustrerà, insieme al fondo di promozione della Vojvodina, le opportunità di investimento nella regione. Introduce e modera: • Giampaolo GALLI Direttore Generale Confindustria Intervengono: • Bojan PAJTIC Presidente della Regione Autonoma della Vojvodina • Branislav BUGARSKI General Manager Vojvodina Investment Promotion – VIP Fund DOMENICA 18 LUGLIO 2010 Rientro in Italia 8
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