Nessun titolo diapositiva - Laboratorio di Microbiologia e Virologia
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Nessun titolo diapositiva - Laboratorio di Microbiologia e Virologia
INFEZIONI DELLE VIE GENITALI Paolina Cavalcanti Microbiologia e Virologia Cosenza Infezioni sessualmente trasmesse (IST) Infezioni genitali non ST INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE (IST) Sono malattie che si diffondono attraverso il rapporto sessuale ……inteso come contatto diretto tra le mucose, i liquidi organici e lo sperma I S T CARATTERISTICHE GENERALI vasto gruppo di malattie infettive, diffuso in tutto il mondo trasmesse attraverso rapporti sessuali colpiscono l’apparato riproduttivo diffusione ad altri organi I S T EPIDEMIOLOGIA 340 milioni di nuovi casi/anno nel mondo in donne e uomini di età compresa tra 15-49 anni 2/3 dei casi interessano i giovani < 25 anni la maggior parte si verifica nei Paesi in via di sviluppo diffuse anche nei paesi sviluppati come l’Europa Occidentale, USA I S T EZIOLOGIA causate da circa 20 patogeni diversi tra batteri, miceti, protozoi e virus malattie infettive, sistemiche o localizzate a livello dei genitali o a carico delle vie urinarie (uretra e vescica) si conoscono oltre 30 quadri clinici causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine EZIOLOGIA 2007 Common bacterial infections Neisseria gonorrhoeae (causes gonorrhoea or gonococcal infection) Chlamydia trachomatis (causes chlamydial infections) Treponema pallidum (causes syphilis) Haemophilus ducreyi (causes chancroid) Calymmatobacterium granulomatis (causes granuloma inguinale or donovanosis). Common viral infections Human immunodeficiency virus (causes AIDS) Herpes simplex virus type 2 (causes genital herpes) Human papillomavirus (causes genital warts and certain subtypes lead to cervical cancer in women) Hepatitis B virus (causes hepatitis and chronic cases may lead to cancer of the liver) Cytomegalovirus (causes inflammation in a number of organs including: brain, eye, bowel). Parasitic organisms Trichomonas vaginalis (causes vaginal trichomoniasis) Candida albicans (causes vulvovaginitis in women; inflammation of the glans penis and foreskin [balano-posthitis] in men). XIX secolo Malattie veneree ulcera molle gonorrea linfogranuloma venereo XXI secolo IST di seconda generazione sifilide RIEMERGENZA HIV Papillomavirus Trichomonas vaginalis Herpes virus Chlamydia trachomatis IST Localizzazione Tratto Genitale Infiammazione definizione vagina vaginite vulva/vagina vulvo vaginite cervice cervicite uretra uretrite glande, solco, lamina interna del prepuzio balanopostite Cause più frequenti Cause meno frequenti infezione meccanica, chimica, allergica ormonale Essudative URETRITI - CERVICITI Neisseria g., Chlamydia t. VULVO-VAGINITI Trichomomas v., Candida sp. Ulcero-proliferative GENITALI Treponema p., Herpes s., Chlamydia t. GENITO-ANALI Papillomavirus Chlamydia trachomatis Chlamydia trachomatis SIEROTIPI PATOLOGIE ASSOCIATE L1 L2 e L3 linfogranuloma venereo A, B, Ba e C tracoma D, E, F, G, H, I, J e K congiuntivite, infezione genitale e polmonite del neonato Ciclo vitale costituito da due stadi cellulari corpo elementare corpo reticolare MANIFESTAZIONI CLINICHE L’infezione può presentarsi in modo: Asintomatico o paucisintomatico 25-30% delle infezioni maschili 70-80% delle infezioni femminili McIlhaney, 2000 NELLA DONNA: CERVICITE E URETRITE Indicatori clinici: ectopia ipertrofica leurorrea spotting dispareunia e algie pelviche disuria COMPLICANZE Malattia Infiammatoria Pelvica (PID) INFEZIONE ASCENDENTE 10-20% infertilità tubarica L’infezione si presenta in modo sintomatico in circa il 75% dei casi Uretriti non gonococciche (50% dei casi) Nell’uomo Prostatiti (20% dei casi) Epididimiti (50% dei casi) Nell’uomo: stenosi dell’epididimo, dei dotti deferenti ed eiaculatori Infertilità temporanea o permanente INFERTILITA’ mancanza di concepimento dopo un anno di rapporti sessuali costanti e non protetti, ricondotta a condizioni patologiche di uno o entrambi 30-40% 30-40% WHO 1991 Bhushan et al. J Reprod Imm 2009 CLAMYDIA TRACHOMATIS DIAGNOSI di LABORATORIO C. trachomatis Fase preanalitica Rimuovere accuratamente il muco dalla cervice uterina con un tampone secco. Inserire un secondo tampone per circa 1.5 cm, eseguire uno scraping per 10-20” (canale endocervicale) Inserire il tampone nell’uretra per circa 2 cm. e ruotare per 5-10” 1° getto urinario dell’urina del mattino C. trachomatis Sistemi di identificazione Metodo Sensibilità Specificità Coltura 70-85% 100% IFD 70-80% 95-100% EIA 60-80% 95-98% PCR/LCR 85-100% 98-100% CLAMYDIA TRACHOMATIS DIAGNOSI di LABORATORIO GOLD STANDARD TECNICHE di BIOLOGIA MOLECOLARE Su: tamponi cervicali tamponi uretrali 1° getto di urina Chlamydia trachomatis Terapia Infezione non complicata azitromicina 1gr in dose unica o doxiciclina 100mg x2/die per 7 giorni o eritromicina 2gr/die per 7 giorni Infezioni genitali femminili con salpingite/PID doxiciclina 100mgx2/ die per un minimo di 10 giorni o ofloxacina 400mgx2/ al dì + metronidazolo 200mgx4/die o 400mgx2/die per 7 giorni Neisseria gonorrhoeae Parassita esclusivo dell’uomo Localizzazione a livello dell’apparato genitale MANIFESTAZIONI CLINICHE C.trachomatis Nell’uomo uretrite purulenta Nella donna infezione primaria ghiandole del Bartolini e di Skene ed interessamento transitorio dell’uretra Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST 2008-2011 % prevalenza di N. gonorrhoeae 2.2 0.2 uomini donne Sintomi clinici e complicanze delle infezioni gonococciche Nella donna Cervicite Uretrite Ascessi delle ghiandole di Skene o di Bartolino Salpingite acuta o cronica Pelviperitonite FEMALE INFERTILITY Pellati, 2008 Sintomi clinici e complicanze delle infezioni gonococciche Nell’uomo Uretrite anteriore acuta sintomatica (95% dei casi) Ascesso periuretrale Prostatite acute o cronica Epididimite MALE INFERTILITY Pellati, 2008 Neisseria gonorrhoeae DIAGNOSI di LABORATORIO Neisseria gonorrhoeae Fase preanalitica INSERIRE LO SPECULUM Prelevare la secrezione a livello della cervice uterina con un tampone secco Inserire il tampone nell’uretra per circa 2 cm. e ruotare per 5-10” INVIO IMMEDIATO IN LABORATORIO Neisseria gonorrhoeae Fase Analitica Esame microscopico Esame colturale Tecniche di biologia molecolare colorazione di Gram colorazione con bleu di metilene Neisseria gonorrhoeae Leucociti polimorfonucleati Cocchi gram negativi extra-cellulari Cocchi gram negativi intra-cellulari Neisseria gonorrhoeae ESAME COLTURALE Semina su agar Thayer Martin Incubazione per 48 h a 37°C in microaerofilia colonie piccole, traslucide, a goccia di rugiada IDENTIFICAZIONE Colorazione di Gram Prova dell’ossidasi (positiva) Test di fermentazione degli zuccheri Test di agglutinazione Neisseria gonorrhoeae biologia molecolare : Vantaggi Screening di popolazioni a medio e basso rischio Pazienti asintomatici o paucisintomatici Test su 1° getto di urine Possibilità di valutare sullo stesso campione Ct e Ng Terapia Neisseria gonorrhoeae ceftriaxone (per il gonococco) spectinomicina, ciprofloxacina, ofloxacina, o cefixime + dossiciclina o azitromicina + dossiciclina o azitromicina (per la clamidia) 100% sensibili a ceftriaxone e spectinomicina 99% sensibili all’azitrocina 18% ridotta sensibilità alla ciprofloxacina (63% dei ceppi “asiatici”) ► 40% resistenti alla penicillina ► Resistenza ai fluorochinoloni: 0% (‘90) - 27% (’99) Berglund - 2002 Hoffmann - 2001 Trichomonas vaginalis MANIFESTAZIONI CLINICHE Cerviciti Vaginiti Bruciore Prurito Perdite grigio-giallastre schiumose e fluide Raramente dispareunia e disuria Rara trasmissione: asciugamani o indumenti intimi infetti, inquinamento dei servizi igienici ecc Trichomonas vaginalis Fase preanalitica INSERIRE LO SPECULUM Prelevare la secrezione a livello della cervice uterina con un tampone secco Prelevare la secrezione vulvo vaginale Inserire il tampone nell’uretra per circa 2 cm. e ruotare per 5-10” 1° getto urinario dell’urina del mattino INVIO IMMEDIATO IN LABORATORIO Trichomonas vaginalis Fase Analitica Esame microscopico “A fresco” Colorazione di May Grumwald Giemsa Colorazione violetto di genziana (0.1%) Colorazione acridin-orange Immunofluorescenza diretta Coltura in brodo con incubazione a 37°C per 5 giorni Ricerca diretta dell’antigene di T.vaginalis Trichomonas vaginalis Terapia Metronidazolo, Tinidazolo e Clotrimazolo NOTA : La terapia deve essere effettuata anche al partner “Strawberry cervix” da T.vaginalis “Vaginal discharge” da T.vaginalis Candida spp. Candida sp. (albicans, glabrata, krusei, ecc.) alberga normalmente nell'ambiente vaginale Condizioni di stress, immunodepressione, uso di antibiotici, possono determinarne la proliferazione e l’insorgenza di una infezione MANIFESTAZIONI CLINICHE Vulvo-vaginite Cervicite Balanopostite Bruciore Prurito intenso Perdite biancastre simili a ricotta L'infezione può venire contratta anche con rapporti sessuali non protetti con un partner infetto Candida spp. Fase preanalitica INSERIRE LO SPECULUM Prelevare la secrezione a livello della cervice uterina con un tampone secco Prelevare la secrezione vulvo vaginale prelevare l’essudato in sede balano-prepuziale Candida spp. Fase Analitica Esame microscopico “A fresco” Colorazione Gram o Blu di metilene Esame colturale Agar Sabouraud incubazione 37°C per 24-48 h Agar Cromogenico Candida spp. Terapia Clotrimazolo, Fluconazolo, Miconazolo, Econazolo, Itraconazolo NOTA : La terapia deve essere effettuata anche al partner Infezioni genitali NON ST VAGINOSI BATTERICA CARATTERISTICHE AMBIENTE VAGINALE Età’ pH Glicogeno Microrganismi Neonatale Acido Presente nelle prime due settimane Lattobacilli tendenti a scomparire Prepubere 7- 8 Assente Rari di vario genere Fertile 3.5- 4.5 Presente Predominano i Lattobacilli Climaterio >8 Assente Spesso assenti dismicrobismo vaginale Minore presenza della “flora normale” e valori di acidità vaginale non compatibili con la normale fisiologia MANIFESTAZIONI CLINICHE VAGINOSI BATTERICA (BV) Leucorrea trasparente tendente al grigio e maleodorante VAGINOSI BATTERICA Fase Preanalitica fishy-odor Prodotti di degradazione degli aminoacidi responsabili del fishy-odor: Putrescina Cadaverina Tyramina VAGINOSI BATTERICA Fase ANALITICA Esame microscopico “A fresco” Colorazione sec. Gram Score di Nugent SCORE DI NUGENT Quantità per campo (obiettivo ad immersione) > 30 6 - 30 1-5 <1 0 Morfotipo lattobacilli (L) Bacilli Gram + 0 1 2 3 4 Morfotipi Gardnerella e anaerobi (G) : Bacilli Gram variabile 4 3 2 1 0 Morfotipo Mobiluncus (M) : Bacilli ricurvi, Gram variabili (taglio di unghia) 2 2 1 1 0 SCORE DI NUGENT: Interpretazione Gruppo 1 (score compreso tra 0 e 3) : flora normale, con predominanza di lattobacilli, a volte associata ad altri morfotipi batterici presenti tuttavia in piccola quantità Gruppo 2 (score compreso tra 4 e 6) : Scarsa quantità di Lattobacilli associati ad altri morfotipi batterici poco differenziati in piccola quantità. Si tratta di una flora vaginale alterata ma non completamente deponente per una vaginosi batterica Gruppo 3 (score compreso tra 7 e 10) : Flora evocatrice di una vaginosi batterica. I lattobacilli scompaiono a favore di una flora anaerobia abbondante e polimorfa MOBILUNCUS VAGINOSI BATTERICA Fase ANALITICA Esame colturale Agar Columbia addizionato di sangue umano incubazione 37°C Atmosfera con il 5% di CO2 Tempo di incubazione: 24 - 48 h Identificazione presuntiva di Gardnerella vaginalis in agar con sangue umano Presenza di beta emolisi Inibizione della crescita con Metronidazolo Assenza di inibizione di crescita con sulfonamide Micoplasmi uro-genitali Micoplasmi Sono i più piccoli organismi (200nm) dotati di autonomia riproduttiva Hanno DNA bielicoidale circolare e si distinguono dai batteri per l’assenza di parete cellulare Presenza di membrana cellulare che conferisce un elevato pleiomorfismo e plasticità (capacità di attraversare i filtri sterilizzanti) Malattie genitali a sospetta o accertata eziologia da Mycoplasma PATOLOGIA GENITALE Cervicite Salpingite* PID Corioamniotite Ascesso tubo-ovarico Parto prematuro Aborto spontaneo Vaginosi batterica Infertilità femminile e maschile Uretrite non gonococcica Prostatite acuta o cronica *Presenza di anticorpi specifici U. urealyticum M. hominis M. genitalium ++ ± + + ++ + + + ++ ± ? ± ± ? ++ ++ ? ++ ++ ? ++ +++ + ± + + ± ? Meccanismo d’azione nel maschio • Azione diretta come “parassiti di superficie” sull’epitelio uretrale • Dimostrazione della loro presenza sulla membrana degli spermatozoi con diminuzione della mobilità e possibile insorgenza della sterilità Identificazione di Mycoplasma urogenitali Sierotipi At.metabolica A U G Colonie su agar Tempo (g) /CO2 M.hominis (14 sier.) + - - Uovo (300) 1-4 / ++ M.fermentans (1 sier.) + - + Uovo (300) 3-15 / + An.++ M.genitalium (?) - - + Uovo (300) 4-20 / ++ U.urealyticum (11 sier.) - + - Riccio (30) 1-4 / ++ Diagnostica Mycoplasma Vaginite in donne in età fertile RICHIESTA TAMPONE VAGINALE Esame microscopico a fresco, pH, fish odor test pH ≥4.5 Fish odor test pos/neg Presenza di PMN >10 pc Esame microscopico dopo colorazione di Gram pH ≥ 4.5 Fish odor positivo Presenza clue cells pH < 4.5 Fish odor test neg Ricerca Candida spp Ricerca Trichomonas vaginalis Osservazione di blastospore e/o pseudoife Osservazione di protozoi flagellati mobili SI SI Esame colturale o Ricerca Diretta antigeni o tecniche molecolari Positivo Vaginite da Trichomonas vaginalis Score di Nugent NO Esame colturale con identificazione NO Negativo Probabile Vaginosi Batterica Positivo Negativo 7-10 4-7 Vaginosi batterica Vaginite micotica Ricerca Trichomonas negativa 0-3 Assenza di vaginosi Ricerca Candida negativa Esame colturale di 2° livello Ricerca di altri patogeni TRATTO GENITALE MASCHILE INFEZIONI (DIVERSE da IST) patologia Prostatite Epididimite Orchite Balanopostite Ag. eziologici cause diagnosi infiammazione della prostata acute e croniche Test di Meares Stamey La diagnosi è posta esaminando l’urina da mitto intermedio e la quota finale e la secrezione prostatica indotta Enterobacteriaceae, C. trachomatis, N. Gonorrhoeae Pseudomonas M. tuberculosis Si manifesta in conseguenza a trauma o irritazione chimica associata a reflusso urinario, o più frequentemente come complicanza di un’infezione uretrale od urinaria. La diagnosi è ottenuta con l’esame delle urine o dei tamponi uretrali. Enterobacteriaceae Pseudomonas Stafilococchi Streptococchi M. tuberculosis Di solito è causata da un’infezione virale di origine ematica (parotite). Le infezioni batteriche sono di solito conseguenti a diffusione per contiguità. La diagnosi è ottenuta di consuetudine con l’esame delle urine o dei tamponi uretrali. lieviti HSV streptococco di gruppo A S. aureus streptococco di gruppo B anaerobi infezione del prepuzio e del glande del pene Tampone del prepuzio e del glande del pene Enterobacteriaceae, C. trachomatis, N. Gonorrhoeae Streptococchi Esame microscopico a fresco (T. vaginalis) Aspetti clinici/ condizioni T. balanoprepuziale sperma Incubazione Terreni standard Temp C° Atmosfera Lettura colture Tempo Agar sangue 35-37 5 -10% CO2 16 -24 ore Agar Sabouraud 35-37 aria 40 -48† ore Agar sangue 35-37 Agar Sabouraud 35-37 Thayer Martin 35-37 5 -10% CO2 aria 5-10% CO2 16 -24 ore 16 -24 ore 40 ore 16-24 ore Germi ricercati S. aureus(??) Streptococchi gr A, C, G Altri microrganismi Lieviti S. aureus(??) Streptococchi gr A, C, G Altri microrganismi 40-48 ore 40 ore Lieviti 40-48 ore 40 ore N. gonorrhoeae Test di biologia molecolare (NAATs specifiche) ulteriori indagini:specie Mycoplasma e virus C.trachomatis Test di Meares Stamey GRAVIDANZA Background on Group B Streptococcal (GBS) Disease and Prevention National Center for Immunization & Respiratory Diseases Division of Bacterial Disease Group B Streptococcus Gram positive, beta hemolytic bacteria Common colonizer of human gastrointestinal and genitourinary tracts Recognized as causing disease in humans in the 1930s Causes serious disease in young infants, pregnant women and older adults Emerged as most common cause of sepsis and meningitis in infants <3 months in the 1970s GBS Disease in Infants Before Prevention Efforts Early-onset: 0-6 days of life Late onset: 7-89 days of life A Schuchat. Clin Micro Rev 1998;11:497-513. Early-onset GBS Disease (EOGBS) • Leading infectious cause of neonatal sepsis in U.S. – Annual incidence in 2008: 0.28 cases / 1,000 live births – Estimated 1,200 cases in 2008 • Clinical presentation – Typically symptoms appear on day 0 or day 1 of life – Respiratory distress, apnea, signs of sepsis most common symptoms – Bacteremia most common form of disease (app. 80% of cases) – Pneumonia and meningitis less common • Case fatality rate – 1970s: As high as 50% – 4-6% in recent years •Here is an 18-hour-old-infant with GBS bacteremia and pneumonia The infant’s condition has stabilized, but the infant remains on mechanical ventilation and vasopressors Photo courtesy of Dr. Carol Baker Baylor College of Medicine, Houston, TX Kind of vascular compromise that can result from GBS sepsis, with extensive purpura on the legs and perineum on this 2-day-old term male infant This infant was born to a mother with no clinical risk factors for GBS On the second day of life, the infant developed apnea, shock, disseminated intravascular coagulopathy (DIC) and peripheral gangrene and subsequently died Photo courtesy of Dr. Carol Baker Baylor College of Medicine, Houston, TX Mother to Infant Transmission of GBS GBS colonized mother 50% 50% Non-colonized newborn Colonized newborn 98% Asymptomatic 2% Early-onset sepsis, pneumonia, meningitis Prevention of Early-onset GBS Disease • Intrapartum antibiotics (IAP) – Highly effective at preventing early-onset disease in women at risk of transmitting GBS to their newborns – Efficacy in clinical trials: 100% – Effectiveness in observational studies: 86-89% • Challenge: How best to identify women who should receive IAP? 2010 GBS Guidelines: Methods • Key stakeholders convened late 2008 – American Academy of Pediatrics, American Academy of Family Physicians, American College of Nurse-midwives, American College of Obstetricians and Gynecologists, Centers for Disease Control and Prevention, Society for Hospital Epidemiology of America, American Society for Microbiology, microbiologists, pharmacologists, state health departments, parent organizations • Reviewed relevant data • Identified areas of guidelines that needed changes or clarifications • Made evidence-based revisions to guidelines The Recommendations MMWR, Vol 59 (RR-10) Bacteriuria • GBS in urine during pregnancy – – – – GBS found in urine of 2%-7% of pregnant women Marker of heavy vaginal-rectal colonization Risk factor for early-onset GBS disease in the newborn Antibiotic treatment of GBS bacteriuria during pregnancy does not eliminate GBS from the genitourinary and gastrointestinal tracts, and recolonization after a course of antibiotics is typical • Clinicians must inform laboratories when submitted urine specimens are from pregnant women • Women with symptomatic or asymptomatic GBS urinary tract infections detected during pregnancy should be treated according to current standards of care • Women with GBS isolated from the urine at any time during the current pregnancy should receive IAP Prenatal GBS Sample Collection • Site: vagina and rectum – – – – – Single swab or two swabs Lower 1/3 of vagina Through anal sphincter Collection: NOT by speculum Self collection an option • Timing: 35 to 37 weeks • Transport: Nonnutritive transport medium – Examples - Stuart’s or Amies – With or without charcoal – Results most sensitive if processed within 24 hours of collection – Results most sensitive if refrigerated before processing INFEZIONI GENITALI DELL’INFANZIA Fattori che predispongono a una vulvo-vaginite in età pre-pubere FISIO-ANATOMICI •Mucosa vulvo-vaginale sottile e delicata (mancanza di estrogeni) •Basso contenuto di glicogeno; assenza di muco cervicale •Assenza di peli pubici e di cuscinetti adiposi delle grandi labbra (entrambi protettivi); piccole labbra molto piccole •pH vaginale alcalino •Sistema immunitario locale ancora fragile e in crescita •Vicinanza vagina-ano COMPORTAMENTALI/PERSONALI •Igiene scarsa, scorretta o eccessiva •Naturale curiosità all’esplorazione del proprio corpo •Costipazione, stipsi •Predisposizione • indumenti e biancheria occlusiva di fibre sintetiche • costumini da piscina o da bagno lasciati addosso troppo a lungo I sintomi della vaginite • Irritazione, arrossamento (82%), escoriazioni, eventuale gonfiore e intenso prurito (45-58% dei casi) nella zona genitale •Fastidio o dolore alla minzione o dolore vulvare (più raro) •Perdite vaginali verdastre o verde-giallastra in caso di infezione batterica (62-92% dei casi), in rari casi sanguinamento (5-10%) •Secrezioni biancastre e dense se causate da Candida (più rara nell’età prepuberale, diventa frequente dopo il menarca) Infezioni genitali ( più frequenti da 2 a 9-10 anni ): Vulvovaginiti batteriche aspecifiche ( E. Coli, Streptococco ecc.) Dermatite vulvoperineale (miconazolo o clotrimazolo) Vulvovaginiti specifiche (Trichomonas, Candida, Gardenerella) Vulvovaginite gonococcica (rara) Vulvovaginiti virali (HPV, Herpes) Parassitosi grazie
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