Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2001
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Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2001
Divinis® Bar à Vins è lieto di proporvi “La Vertigine del Tempo” Martedì 4/10/2011 Lo Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques di Denis Mortet Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2000 Denis Mortet ~ Gevrey-Chambertin (F) Gevrey-Chambertin 1er Cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 13° ~ Euro 90,00 Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2001 Denis Mortet ~ Gevrey-Chambertin (F) Gevrey-Chambertin 1er Cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 13° ~ Euro 100,00 Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2003 Denis Mortet ~ Gevrey-Chambertin (F) Gevrey-Chambertin 1er Cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 13,5° ~ Euro 140,00 Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2004 Denis Mortet ~ Gevrey-Chambertin (F) Gevrey-Chambertin 1er Cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 13° ~ Euro 140,00 Gevrey-Chambertin 1er cru Lavaux Saint-Jacques 2005 Denis Mortet ~ Gevrey-Chambertin (F) Gevrey-Chambertin 1er Cru A.O.C. ~ Pinot Noir ~ 13,5° ~ Euro 150,00 Esclusivamente in occasione della serata a chi desidera acquistare i vini per l’asporto, riserviamo uno sconto del 10%. Le nostre iniziative sono dirette a favorire un consumo moderato e consapevole del vino. Qualità e non quantità. Gevrey-Chambertin Il primo comune di grande reputazione della Côte d’Or partendo da nord, appena fuori le porte di Digione. È considerato il modello del Borgogna rosso di classe. La struttura dei suoi Pinot Noir è leggendaria, tanto da avere attratto anche l’ammirazione di Napoleone Bonaparte. Le condizioni climatiche e la particolare struttura del sottosuolo fanno, ovviamente, la differenza. A Nord-Ovest del centro abitato di Gevrey-Chambertin si apre una valle che contribuisce a far fluire masse di aria fresca ed asciutta dal Nord, forzando in questo modo le escursioni termiche giorno/notte che tanto fanno bene al Pinot Noir ed alle uve in generale. Inoltre il flusso di aria asciutta aiuta non poco a tenere pulite le vigne da muffe indesiderate. Il contrasto che questo flusso di aria fredda impone ai venti caldi del Sud crea in annate climaticamente sfortunate condizioni più difficili per la maturazione delle uve, contrariamente a quanto succede nei comuni più a Sud, segnatamente a Vosne-Romanée, che gode di una clima quasi mediterraneo. Sul versante Nord della vallata, troviamo la Côte Saint Jacques, esposta a Sud, ma fredda e delicata; eppure i vini di queste vigne sono di una eleganza straordinaria e meritano, a parere di molti, lo status di Grand Cru. In alcuni punti del pendio la profondità dei terreni non supera i 25 cm e le radici affondano direttamente sulla roccia madre. Attraversato il centro abitato, verso Sud, troviamo l’inizio della Côte des Grands Crus, esposta a Est/Sud-Est. Questa collina prosegue verso Sud e attraverso i comuni di MoreySaint-Denis, Chambolle-Musigny, Vougeot, Flagey-Echezeaux, Vosne-Romanée e Nuits SaintGeorges raccoglie alcune tra le vigne più rinomate della Borgogna vinicola. I Grand Cru del comune di Gevrey-Chambertin sono situati lungo questa collina, a metà pendio, su terreni poco profondi, installati direttamente sulla roccia madre di origine marnosa. Questo contribuisce non poco alla purezza dei Pinot Noir raccolti in questa vigne. Se si aggiunge l’esposizione a Est che dona alle vigne i raggi mattutini del sole, i più dolci e benefici, il gioco è fatto. Lo Chambertin è indubbiamente il più strutturato dei Grand Cru del comune, ma gli altri non sono da meno. Domaine Denis Mortet Nel 1993 Denis Mortet, dopo un periodo di affiancamento, succede al padre Charles che aveva fondato il Domaine nel 1956. Fino alla degli anni ’90 si succedono le acquisizioni di parcelle di terroir sempre più importanti, culminata con lo Chambertin nel 1999. Contemporaneamente Denis mette a punto un proprio stile fatto di grande densità e concentrazione che lo fa amare in tutto il mondo. Ma l’animo inquieto e mai pago dei traguardi raggiunti lo spingono a ricerche sempre più estreme che lo portano a commettere anche qualche errore nella maturazione di annate importanti come la 1996 e la 1999, che hanno dimostrato nel tempo di non reggere alla maturazione in bottiglia. Ma i successi continuano e le bottiglie delle prime annate degli anni 2000 vanno letteralmente a ruba. Eppure, il malessere della vita porta Denis al suicidio nei primi giorni del 2006. Gli succede il figlio Arnaud, che lo aveva già affiancato, sia nella conduzione della vigna, che in cantina. Rimangono i suoi vini. Le annate che assaggiamo sono le ultime prodotte da Denis. Questa vigna, che imprime una maggiore personalità ai vini, è una dei gioielli dell’azienda. Qui, la forza di vini e lo stile dell’uomo si incontrano e giocano una partita di alto livello. I commenti di Maurizio Landi In questo caso la presenza della vigna è molto più importante. Il Lavaux Saint-Jacques si delinea in tutta la sua eleganza con grande forza. Purtroppo nel finale dopo avere assaggiato i cinque vini, la sensazione della presenza eccessiva del legno torna inesorabilmente a farsi viva a confermare una sensazione di pesantezza che non mi fa amare questi vini. Il 2000 si concede con notevole esuberanza su un tono balsamico e con una sensazione dominante di liquirizia di grande freschezza. Una bellissima interpretazione di un’annata minore che, però, comincia a mostrare qualche difficoltà, ed al riassaggio le componenti principali si separano e prendono strade diverse. Il 2001, più denso e serrato, pur presentando un tannino un po’ duro, mostra una struttura ed una complessità superiori che fanno di questo vino “il vino” della serata. Fine, elegante nonostante il tannino ruvido, e complesso, questo vino darà ancora grandi soddisfazioni nel tempo. Se solo ne avremo conservato qualche bottiglia. Bellissima prestazione anche del 2003. Fruttato, pieno, con una dimensione superiore, non è certo il vino delle grandi occasioni, ma si concede con generosità e, nell’immediato, si tratta di un vino di grande piacevolezza. Una interpretazione magistrale di un’annata, come sappiamo molto calda, che indubbiamente si confà allo stile di Denis Mortet. Il 2004 torna sui toni del 2001, non avendone, però, la forza. Lo si nota per un’acidità un po’ troppo selvaggia che domina un vino un po’ sgarbato. Infine il 2005: purtroppo un vino di passaggio. Denis Mortet è morto nel gennaio 2006 ed il figlio Arnaud ha preso in mano la situazione di cantina con il vino appena fatto ed ha dovuto procedere con l’affinamento in botte. Nonostante l’annata fosse di quelle da antologia, purtroppo il vino non si mostra con altrettanta forza. Chiuso, serrato, non sembra avere qualcosa da regalare ancora. Una delusione. Devo dire che, dopo anni di assaggi dei vini di Denis Mortet, e dopo aver aspettato pazientemente che le annate mostrassero la loro forza nel tempo, la delusione è ancora più cocente. Non posso dire che i vini siano fatti male, ma il loro stile è troppo autoreferenziale. La ricerca di estrazione esasperata ed un uso eccessivo del legno fanno si che i vini mi risultino un po’ grevi e che la degustazione non mi dia nessun piacere. L’assaggio di alcuni vini del figlio Arnaud mi indica che la strada ha subito qualche correzione, ma prima di pagare certe cifre per questi vini ci ripenserò bene sopra. Gevrey-Chambertin Immagine tratta da: "Nouvel Atlas des Grands Vignobles de Bourgogne" di Sylvain Pitiot e Pierre Poupon edizioni Collection Pierre Poupon Gevrey-Chambertin (395 ha) Pinot Nero Gradazione alcolica: 10,5 - 13,5 % Rendimento massimo: 40 hl/ha Lavaux Saint-Jacques Chambertin Grand Cru (87,20 ha) Aux Combottes Chambertin Gevrey-Chambertin 1er Cru (86 ha) Chambertin-Clos de Bèze La Bossière, La Romanée, Poissenot, Estournelles-Saint-Jacques, Chapelle-Chambertin Clos des Varoilles, Lavaut Saint-Jacques, Les Cazetiers, Charmes-Chambertin (Mazoyères-Chambertin) Clos du Chapitre, Clos Saint-Jacques, Champeaux, Petit Cazetiers, Combe au Moine, Les Goulots, Aux Combottes, Griotte-Chambertin Bel Air, Cherbaudes, Petite Chapelle, En Ergot, Clos Prieur, Latricières-Chambertin La Perrière, Au Closeau, Issarts, Les Corbeaux, Craipillot, Mazis-Chambertin Fonteny, Champonnet Ruchottes-Chambertin Pinot Nero Gradazione alcolica: 11,5 - 14,5 % Gradazione alcolica: 11 - 14 % Rendimento massimo: 37 hl/ha Rendimento massimo: 40 hl/ha
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