Ciaccona - PreludioMusic

Transcript

Ciaccona - PreludioMusic
PLS22714
Johann
Sebastian
Bach
CIACCONA
Trascrizione
e
diteggiatura
a
cura
di
Paolo
Cherici
Realizzazione
grafica
della
copertina:
Clarissa
Cozzi
Proprietà
per
tutti
i
Paesi
Preludio
srl
edizioni
musicali
20125
Milano
-­
Viale
Monza
169
Tel
02-­26116308
©
2014
by
Preludio
srl
–
Milano
(Italy)
Tutti
i
diritti
sono
riservati.
All
rights
reserved
international
copyright
secured
www.preludiomusic.com
PREFAZIONE
Le linee entro le quali si configura la pratica della trascrizione possono essere definite
principalmente in base a tre indirizzi, vale a dire: l’assoluta fedeltà al testo che viene mantenuto
integralmente nella sua stesura originale; l’aggiunta o l’eliminazione di note e registri qualora la
trascrizione contempli strumenti o organici che non presentino una equivalenza di risorse tecniche e
musicali; infine, una libera rielaborazione che prendendo spunto dall’originale di fatto lo trasforma
in un nuovo brano. La storia della musica ci dimostra che i tre approcci sono stati praticati da
compositori e strumentisti in egual misura nelle varie epoche e a fare la differenza è stata
principalmente la capacità del trascrittore di rendere un brano musicalmente convincente nella
nuova versione. Nel caso della Ciaccona sorge tuttavia spontanea la domanda se, considerata
l’assoluta compiutezza del brano pur all’interno di una scrittura necessariamente scarna come quella
consentita dal violino, sia comunque preferibile non modificare l’originale e quindi orientarsi verso
un tipo di trascrizione riferita al primo indirizzo di quelli citati. È questa la tesi abbracciata oggi da
quei chitarristi che, probabilmente anche per una esigenza di rinnovamento nei confronti della
sontuosa trascrizione che ne fece Andrés Segovia (pubblicata nel 1935 dalla Schott) e che ha
rappresentato a lungo un riferimento indiscusso, propongono rielaborazioni ed esecuzioni che
rispettano integralmente o quasi il testo originale. In effetti, l’ordito compositivo della Ciaccona è
di per sé già sufficientemente denso, giocato com’è su un contrappunto lineare sorprendentemente
mobile nel richiamare i vari registri e contrassegnato da una straordinaria agilità e varietà del
disegno ritmico oltre che da contrappunti e armonizzazioni reali elargiti, compatibilmente con le
risorse di uno strumento ad arco, con estrema generosità. È noto tuttavia che quando Bach
trascriveva un brano lo modificava adattandolo alle possibilità offerte dal nuovo strumento. Risulta
inoltre evidente che in Bach la pratica della trascrizione investe tutti i possibili ambiti stilistici e
percorsi strumentali e si rivolge non solo alla propria produzione ma anche ad opere di altri
compositori. Valgano, a titolo di esempio, le riuscitissime rielaborazioni tastieristiche dei concerti
di Antonio Vivaldi, che evidenziano come in Bach l’esercizio della trascrizione si confronti fra
l’altro anche con composizioni orchestrali dove però, si badi bene, non viene operata una semplice
“riduzione” come si verifica per le moderne riduzioni pianistiche di lavori orchestrali o operistici,
ma si ri-compone l’originale all’interno di una concezione tesa a sviluppare ai limiti delle possibilità
strumentali le implicazioni armoniche e contrappuntistiche della scrittura vivaldiana.
Partendo da queste premesse, ritengo quindi sia legittimo avventurarsi nel complesso lavoro di
trascrizione della Ciaccona facendo propri i criteri che Bach stesso ci ha trasmesso con il suo
magistero compositivo e di conseguenza provare a formulare degli interventi che rileggano la
scrittura violinistica in chiave chitarristica. La direzione intrapresa nella presente edizione è stata
perciò quella di cogliere nelle pieghe melodiche del brano i sottintesi armonici e le implicazioni
contrappuntistiche compatibili con le risorse della chitarra. Al tempo stesso si è considerata la
diteggiatura come una componente essenziale al fine di suggerire un’ipotesi di fraseggio oltre che
di rendere tecnicamente plausibili le modifiche apportate. Questo lavoro non ha ovviamente la
pretesa di esaurire le possibilità di una ricerca che, con buona pace di chiunque voglia poi
ripercorrere gli stessi passi, dischiuderà sempre nuovi orizzonti. Piuttosto vuole semplicemente
fornire un punto di vista e, come tale, potrà essere accolto integralmente o parzialmente oltre che
servire come stimolo per eventuali future trascrizioni.
Paolo Cherici
PREFACE
The guidelines for transcribing can be mainly defined as attaining to three possible procedures:
the complete adherence to the text, which is then kept in its original writing; the adding or removing
of notes and registers whenever transcribing implies the use of instruments or groups of instruments
whose technical and musical resources are different from the original ones; and, last, a free
rendering of the original piece, thus actually transforming it into a new one. The history of music
shows that the three approaches have been equally used by composers and instrument players in
different ages, the main difference being the transcribers' capacity to obtain a musically convincing
new version. In the case of the Ciaccona a spontaneous question arises: considering the absolute
wholeness of this piece, notwithstanding the inevitably essential writing imposed by the violin,
wouldn't it be better to keep the original as it is, favouring the first of the transcribing procedures
above mentioned? Today's re-elaborations and executions that are completely (or almost
completely) faithful to the original text are probably also the result of some guitarists' need to create
something new and different from the sumptuous transcription by Andrés Segovia, published by
Schott in 1935 and undisputed point of reference for a long time. The composing texture of the
Ciaccona is actually thick enough as it is: it is characterised by an extraordinary agility and variety
of the rhythmic design, its linear counterpoint is surprisingly mobile in recalling the various
registers, and real counterpoints and harmonisations are lavished, though within the constraints of a
bowed string instrument. It is well known, nonetheless, that when transcribing a piece Bach used to
modify it, adapting it to the possibilities offered by the new instrument. It is also evident that Bach's
transcribing practice involves all possible style domains and instrumental paths, aimed as it is at his
own production as well as other composers'. A convincing example is given by the very successful
keyboard re-elaborations of Antonio Vivaldi's concertos, which are evidence of Bach's approach to
transcribing orchestral compositions: it's important to note that he doesn't simply "reduce" them, as
it happens with the modern piano reductions of operas or orchestra works, but he re-composes the
original piece so as to develop to the very limit of the instruments possibilities the harmony and
counterpoint implications of Vivaldi's writing.
This preamble made, I feel confident in venturing into the complex work of transcribing the
Ciaccona by adopting Bach's own criteria (which he has passed on to us through his composing
mastery) in an attempt to identify the interventions aimed to adapt the violin writing to the guitar.
The direction undertaken in the present edition is, therefore, to detect in the melody folds of this
piece the harmony and counterpoint implications that are consistent with the resources of the
guitar. At the same time, the fingering has been considered as an essential component to suggest a
possible phrasing and make the modifications technically feasible. This work doesn't obviously
have the ambition to be exhaustive of all research: whoever should decide to go along the same
path would probably disclose new horizons. My only aim is rather to provide a point of view,
which can be entirely or partially embraced and inducive to possible future transcriptions.
Translation by Orietta Colombai
Frontespizio autografo del manoscritto contenente le Sonate e Partite a Violino solo
(Berlino, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz, Mus. ms. Bach P 967)
2
Ciaccona
dalla Partita n. 2 in re min. per violino solo BWV 1004
Trascrizione e diteggiatura di Paolo Cherici
(
in Re
(
15
)
II
I
5
10
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
a)
)
II
I
II
III
20
25
b)
a)
III
I
30
II
[
V
35
II
39
(
a) ossia semplificato
)
( )
a) altra versione
b) altra versione
I
Manoscritto autografo della Ciaccona
(Berlino, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz, Mus. ms. Bach P 967)
...la lira d’Orfeo...
Collana di musiche per il liuto e la chitarra a cura di Paolo Cherici
Edizioni per chitarra
Edizioni per liuto
Fernando Sor
Studi per chitarra – edizione integrale
Op. 6-29-31-35-44-60-Studi dal Metodo
Revisione e diteggiatura di P. Cherici
PLS23014
Johann Sebastian Bach
Opere scelte trascritte per liuto - Vol. I
“Lo stile italiano”
(BWV 989-1021-1023-1033-1034-1035)
Intavolatura per arciliuto in sol a cura di P. Cherici
Mauro Giuliani
Tre Sonatine op. 71
Revisione e diteggiatura di P. Cherici
Prefazione di Marco Riboni
PLS23114
La chitarra di Haydn
Trascrizioni dell’Ottocento di
Matiegka, de Fossa,Coste, Carulli, Giuliani
Revisione e diteggiatura di P. Cherici
Prefazione di Leopoldo Saracino
PLS23214
Johann Sebastian Bach
Opere scelte trascritte per chitarra
Le suites per violoncello
Trascrizione e diteggiatura di P. Cherici
PLS23314
Johann Sebastian Bach
Opere scelte trascritte per chitarra
Ciaccona
dalla Partita n. 2 in re min. per violino solo BWV 1004
Trascrizione e diteggiatura di P. Cherici
PLS22714
Non ti spiacqua l’ascoltar
Antologia dal libro di intavolatura di
Vincenzo Capirola (1517)
Trascrizione per chitarra a cura di P. Cherici
Prefazione di Pinuccia Carrer
PLS23414
Rose e Viole
Antologia dalle intavolature di
P. P. Borrono da Milano e Francesco da Milano
Trascrizione per chitarra a cura di P. Cherici
PLS23514
La chitarra di Schubert
Trascrizioni dell’Ottocento di
Mertz, Aleksandrov, Tarrega
Revisione e diteggiatura di P. Cherici
Prefazione di Nicoletta Confalone
PLS23614
Joseph Kreutzer
Quattro Trii op. 9 per flauto, violino e chitarra
Revisione di P. Cherici
Prefazione di Francesco Biraghi
PLS23714
PLS0307
Johann Sebastian Bach
Opere scelte trascritte per liuto – Vol. II
“Lo stile francese”
(BWV 820-821-822-823-832-992)
Intavolatura per arciliuto in sol a cura di P. Cherici
PLS6108
Johann Sebastian Bach
Le opere per liuto – Vol. III
(BWV 995-996-997-998-999-1000-1006a)
Intavolatura per arciliuto in sol a cura di P. Cherici
PLS23914
Johann Sebastian Bach
Opere scelte trascritte per liuto – Vol. IV
Le suites per violoncello
Intavolatura per arciliuto in sol a cura di P. Cherici
PLS24014
Johann Sebastian Bach
Opere scelte trascritte per liuto – Vol. IV
Le suites per violoncello
Trascrizione in notazione su doppio rigo
PLS24114
Non ti spiacqua l’ascoltar
Antologia dal libro di intavolatura di
Vincenzo Capirola (1517)
Revisione delle intavolature a cura di P. Cherici
Prefazione di Pinuccia Carrer
PLS24214
Rose e Viole
Antologia dalle intavolature
P. P. Borrono da Milano e Francesco da Milano
Revisione delle intavolature a cura di P. Cherici
PLS24314
PLS22714
www.preludiomusic.com