Notiziario Modellistico3
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Notiziario Modellistico3
Volume 2, Numero 1 Notiziario Elettricaro... Data , 19/01/2009 a cura di: Giuseppe Traversa Notiziario dedicato ai modelli radiocomandati elettrici ...il nuovo anno... Come sempre, all’inizio di un nuovo anno, ci si augura tutto il bene possibile ed immaginabile, è un auspicio, naturalmente ma pensare positivo all’inizio dell’anno, in qualche maniera “porta bene”. Ognuno di noi ha aspettative diverse ma in questa sede ci possiamo limitare a parlare di modellismo radiocomandato, vediamo, allora, che cosa ci potrà portare questo nuovo anno: Notizie di rilievo: • 3^ prova RC/E 1:10 • Classifiche • Gli ammortizzatori Una certezza: anche da noi si corre con l’elettrico; Una fondata aspettativa: la nuova pista dovrebbe esser pronta per la prossima prima- vera; Un rammarico: qualcuno non ci ha creduto; Un invito: altri ci seguiranno; Un brindisi: a tutti quelli che ci hanno creduto, a chi ci seguirà e ...perchè no… a tutti quelli che non ci hanno seguito, perché c’è sempre tempo per riprendere la retta via… Buon Anno a tutti. Kyosho TF 5 RTR Sommario: Cronaca delle gara 8/12 2 Classifiche 3 Parliamo di ammortizzatori 4 L’importanza delle regole 5 Calendario gare 6 Proposte/offerte 6 Pagina 2 A cura di: Giuseppe Traversa Notiziario Elettricaro... Cronaca—Gara RC/E 1:10 del 18 gennaio 2009 ...e siamo giunti alla terza gara di un trittico che aveva come obbiettivo il rilancio dell’elettrico. Obbiettivo raggiunto? Bicchiere pieno o mezzo vuoto? Oggi in pista eravamo in 10, in termini assoluti il numero non dice molto ma se si considera che il tutto è nato da una iniziativa di Vito Pietroforte con una serie di telefonate, in un sabato sera autunnale, mettendo su un campionato sorto dal nulla più assoluto, ebbene si, il bicchiere e tutto pieno! E’ pieno perché 10 e meglio di zero, è pieno perché il gradimento di chi partecipa è altissimo, è pieno perché altri modellisti appaiono interessati e quasi meravigliati nell’osservare i modelli elettrici, senza che nessuno faccia poi troppo caso alla non eccessiva velocità dei modelli, è pieno perché il clima tra i partecipanti è quanto di più bello ci possa essere, è pieno, infine, perché tutti pensano già alla prossima gara. Veniamo alla gara, per questioni logistiche questa volta si è corso assieme ai cosiddetti “scoppiettari”, per carità, tutta gente simpatica, ma fumo e chiasso ancora li sento nel naso e nelle orecchie, per non parlare della gola. L’alto numero di concorrenti ha creato un sovraffollamento a cui non eravamo più abituati e soprattutto un allungamento dei tempi. Un paio di new entry particolarmente piacevoli tra i piloti, Nico Lonigro (bentornato) e Riccardo Pascazio (benvenuto) si sono dimostrati velocissimi, il primo è apparso ben in forma, il secondo ha fatto capire che sin dalla prossima gara si dovrà fare i conti anche con lui, nonostante sia praticamente un esordiente. In verità le new entry erano tre, Leo Cacciopoli è tornato a gareggiare dopo un bel po’ di tempo, purtroppo il suo modello non era ben a punto e per ora ha corso solo per onor di firma ma sono convinto che presto sarà anche lui all’altezza della situazione. L’organizzazione ha purtroppo dovuto rinunciare alle stampe dei cronologici, dovuto ad un problema tecnico alla stampante ma ci ha pensato il bravo Vito a tenere al corrente i concorrenti, di posizioni e tempi, nel corso delle manche. L’organizzatore ha anche mostrato una certa autorità nell’applicazione il regolamento in tema di batterie: Raimondo Roseto si è visto annullare una manche per aver usato una batteria non autorizzata, anche se si trattava di una vecchissima Tamiya da 1700 mAh, incredibile che funzionasse ancora! Lonigro, invece, ha spacchettato le Orion stick imposte dal regola- mento, cosa non consentita, quindi il richiamo è scattato inesorabile e per la prossima gara non potrà utilizzarle. Qualifiche: Giornata non particolarmente fredda ma la pista è particolarmente umida mentre il sole è troppo pallido per asciugarla velocemente. I dieci concorrenti vengono divisi in due batterie, sia per mancanza di frequenze libere sia per garantire i recuperi: 1^ Manche: nella prima batteria Roseto R. parte già col piede giusto anche se i tempi sono ancora alti, tutti gli altri vanno un po’ a rilento. Dopo Roseto si vede proprio l’esordiente Pascazio seguito a distanza da Cacciopoli, mentre Lonigro si ferma al 5° giro e Pietroforte resta ai box per problemi tecnici. Nella seconda batteria le cose non vanno molto meglio, 12 giri per Roseto A., Vulpio e Giorgio, restano ai box, per problemi tecnici, Traversa e Cici 2^ manche: Nella prima batteria Roseto sfrutta bene il miglioramento della pista, i tempi scendono e stampa un bel 14 giri seguito a 4” da Pietroforte. Lonigro comincia ad entrare in forma ma si deve accontentare di 13 giri, seguito da vicino dal sempre più sorprendente Pascazio, Cacciopoli , invece, è restato ai box. Nella seconda batteria, migliorano un po’ tutti ma senza impressionare, Giorgio e Vulpio chiudono nei 13 giri, mentre Roseto e Traversa si fermano a 12, qualche problema lo accusa ancora Cici che si ferma a 10 giri. 3^ Manche: La pista è ormai asciutta e i tempi scendono ancora, 14 giri per Pietroforte seguito a 4” da Lonigro, Roseto R questa volta non si ripete, causa una pessima partenza ed una sbavatura al 2° giro, 13 giri per lui. Questa volta, qualche problema anche per Pascazio che chiude in 12 giri. La seconda batteria è sempre la più lenta, tuttavia Traversa riesce a darsi una mossa e piazza un tempo che gli vale il 5° tempo assoluto, seguono vicinissimi Roseto A, Vulpio e Giorgio. Anche Cici si migliora ma senza andare oltre i 12 giri. Qui al lato, il prospetto della griglia di partenza, dopo le tre manche di qualifica. La classifica è stilata in base ad un criterio a punti che ha creato qualche piccola discrepanza, visto che considerando la prestazione migliore di ciascun concorrente, la griglia sarebbe stata differente: Classifica virtuale delle qualifiche: 1° Pietroforte in 14 5:14.667—2° Lonigro in 14 5:17.983— 3° Roseto R. in 14 5:18.934— 4° Traversa in 13 5:06.984— 5° Roseto A. in 13 5:07.199—6° Giorgio in 13 5:16.419—7° Vulpio in 13 5:18.062—8° Pascazio in 13 5:18.368— 9° Cici in 12 5:04.044—10° Cacciopoli in 10 5:27.638 Poche differenza che comunque non avrebbero cambiato la configurazione delle finali A e B. Ma torniamo alla gara per commentare le finali. Finale A 1^ manche: Manche estremamente tirata, con Pietroforte con un passo decisamente più rapido, equilibrio, invece tra Roseto R, Roseto A e Traversa che seguono nell’ordine, mentre Lonigro ha accusato un problema all’undicesimo giro. Finale A 2^ manche: Pietroforte e Roseto R. danno vita ad un duello che vede prevalere il primo per soli 2”, a seguire, racchiusi in pochi secondi Lonigro che al passaggio n° 11 ha lasciato 10” per un errore di guida, poi Traversa che alterna giri veloci con errori da principiante, chiude a 2” Roseto A. Degno di nota il record sul giro assoluto di Raimondo Roseto, 20.188! Finale A 3^ manche: Pietroforte ha messo in cassaforte il risultato ma Roseto R. e Lonigro sono più agguerriti che mai, danno vita ad un bel duello che vede prevalere il primo per un paio di secondi, Pietroforte, forse un po’ appagato ed una pessima partenza, si accontenta di un terzo posto staccato di 8”. Fotofinish tra Roseto A e Traversa con il secondo staccato di 2 decimi. Volume 2, Numero 1 Pagina 3 La classifica finale rispecchia esattamente le stesse posizioni della griglia di partenza. Finale B 1^ Manche: Giorgio quest’oggi è apparso sotto tono ma in questa finalina non di concede distrazioni e grazie ad una maggiore regolarità regola di 2” un sempre positivo Vulpio, poi Pascazio e Cici, autori di una serie di sportellate non sempre ortodosse. Finale B 2^ manche: Particolarmente veloce questa manche, degna di una finale A, Vulpio mostra i muscoli e va a vincere con un gran tempo davanti ad un altrettanto velocissimo Pascazio, veloce ma non abbastanza, Giorgio che si deve accontentare della terza piazza. Velocissimo anche Cici che finalmente ha girato in tempi eccellenti e negli stessi giri dei primi. Finale B 3^ manche: La sfida per la vittoria finale è tra Giorgio e Vulpio che si sono alternati al comando ma che alla fine ha visto Giorgio prevalere per soli 5 decimi. Ancora veloci Pascazio e Cici ma staccati di una diecina di secondi dai primi due. La classifica finale vede, infine, prevalere Giorgio su Vulpio poi Pascazio ed infine Cici, da segnalare che Cacciopoli non ha disputato le finali. Conclusioni: Divertenti, rilassate, insomma… tutto bene? Nessuna polemica? Sembra di no ma ...sotto sotto, qualcuno, a denti stretti, qualche dubbio lo ha sollevato. Di che si tratta? Di quello che io definirei agonismo, tutti si lamentano del proprio motore… il mio è più spompato… tizio mi ha passato sul rettilineo ma che ha fatto al motore? Commenti simili si son sempre sentiti sulle piste, soprattutto quando tutti hanno lo stesso materiale. La verità è che pur con gli stessi materiali, le variabili restano comunque tante, se esaminiamo i tempi di ciascun concorrente ci si rende conto che la differenza sul giro tra un pilota e un altro, si aggira su pochi decimi e considerando che un giro si percorre mediamente in 22” si può capire che alla fine i distacchi sono la somma di pochi decimi conquistati giro dopo giro. La guida, certo, fa la differenza più sostanziale, tra il percorso più corto e quello più lungo di una pista ci sono metri di differenza e il trucco sta sempre nel percorrere meno strada possibile, cosa che non sempre riesce. Oltre a questo va detto che una diversa gestione delle batterie, per esempio, può rendere più rapido un motore, come le si carica, quando le si cari- ca come le si scari- CLASSIFICA FINALE 3^ PROVA ca, può fare la differenza. I motori 1 PIETROFORTE ANTONIO fatti a macchina ed 2 ROSETO RAIMONDO in grande serie, poi, presentano tra 3 LONIGRO NICO di essi delle piccole ma sostanziali 4 ROSETO ANGELO differenze, la sua 5 TRAVERSA GIUSEPPE pulizia, la lubrifica6 GIORGIO GIANLUCA zione dei cuscinet7 VULPIO DOMENICO ti, l’uso di liquidi per la manutenzio8 PASCAZIO RICCARDO ne ne condiziona9 CICI ANTONIO no le prestazioni. 10 CACCIOPOLI LEO La pulizia del modello, la lubrificazione dei cuscinetti, la riduzione dei giochi, la curare nel mantenere la massima scorrevolezza di tutto il modello può fare anch’essa la differenza e poi, infine, il setup. Ampissima la serie delle regolazioni, quasi infinite, direi, e soprattutto, il setup deve essere adattato al pilota, quindi non basta copiare il setup di un altro se poi si ha una guida differente ed un giusto setup determina differenze abissali in termini di tempi sul giro. Insomma le variabili, come detto, sono tante ma è pur sempre la guida che conta e poiché è dura ammettere che l’altro è più bravo di te, ci sarà sempre chi avrà un “motore più veloce” anche se il rettilineo è lungo solo un quinto dell’intero percorso! Sotto potete leggere la classifica finale del mini campionato ma chi medita rivincite, non si preoccupi, l’8 febbraio riparte il nuovo campionato! 1° TROFEO PDM RC/E 1:10 2008/09 ‐ CLASSIFICA FINALE 1^ 2^ 3^ TOT. 1 2 PIETROFORTE ANTONIO ROSETO RAIMONDO 400 340 400 340 400 370 1200 1050 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 TRAVERSA GIUSEPPE VULPIO DOMENICO ROSETO ANGELO CICI ANTONIO GIORGIO GIANLUCA CATALETTO NICO DE ROBERTIS FRANCESCO LONIGRO NICO PASCAZIO RICCARDO CACCIOPOLI LEO 280 250 200 220 310 180 370 310 370 250 280 280 220 310 180 250 870 840 760 680 560 400 370 340 200 160 220 340 200 160 Pagina 4 Titolo notiziario ...par liamo di ammor tizza tori Gli ammortizzatori sono un elemento importantissimo per il corretto funzionamento del nostro modello, basti pensare che su di essi grava il difficile compito di assorbire tutte le sconnessioni del terreno e del corretto appoggio delle gomme in curva. Su questi importanti organi deve essere posta particolare cura fin dal loro montaggio, eliminando, qualora fosse necessario, le eventuali imperfezioni della lavorazione per assicurargli una perfetta scorrevolezza, inoltre, si deve prestare molta attenzione al riempimento dell’olio facendo in modo di eliminare tutte le bolle d’aria che si formano in questa delicata fase e Molle più dure=Auto più reattiva, maggiore prontezza nei cambiamenti di direzione, consigliate su manti lisci e con tanta aderenza, aumento del raggio di sterzata, riduzione del rollio e quindi del trasferimento di peso; Molle più morbide=Miglioramento del comportamento sui manti ondulati e con poca aderenza, risposta ai comandi più lenta (aumenta rollio e beccheggio); Regolazione molle anteriori: Molle posteriori più dure=Meno trazione al posteriore, aumento della sterzata nella parte centrale e in uscita delle curve, Consigliate sui circuiti minima che può essere trascurata. In commercio esistono molle progressive usate soprattutto in campo off road e sono riconoscibili dal passo elicoidale variabile. La durezza delle molle è spesso catalogata tramite numeri (associati a colori per un rapido riconoscimento a vista) che indicano il peso che deve essere applicato alla molla per comprimerla di un determinato valore. Una molla con un numero più alto (per esempio 25lbs) è più dura di una molla con numero più basso (per esempio 20lbs). La catalogazione tramite colori non è standardizzata tra le diverse case produttrici, quindi una molla rossa di un modello X può essere profondamente diversa da una molla rossa del modello Y. Precarico delle molle: Il precarico è usato solo per regolare l’altezza del l ’a u to da ter ra. Posizione ed inclinazione degli ammortizzatori La posizione d’attacco superiore ed inferiore degli ammortizzatori determina il differente leveraggio delle sospensioni e quindi la loro progressività. che se non tolte porterebbero a un funzionamento non ottimale. Il comportamento degli ammortizzatori può essere cambiato agendo sui seguenti elementi: La molla, il precarico, la posizione d’attacco e l’inclinazione, i fori del piattello. Le molle Le molle supportano il peso dell’auto e la differente tensione (coefficiente elastico) determina il modo in cui il peso viene trasmesso alle ruote e quindi all’asfalto. La scelta delle molle dipende da diversi fattori, principalmente dalle condizioni del manto (più o meno grip) e dalle caratteristiche velocistiche del tracciato. Effetti delle molle: con veloci e lunghi curvoni; Molle posteriori più morbide=Miglioramento della trazione in curva, nei tratti sconnessi e nelle accelerazioni; Tensione delle molle:La tensione, o coefficiente elastico delle molle, determina come la molla stessa, si oppone alla compressione. In gergo questa caratteristica viene definita “durezza”. L’elemento che caratterizza la durezza è lo spessore e il tipo di metallo con cui è costruita la molla e non, come erroneamente spesso si crede, il precarico. In realtà ogni molla reagisce alla compressione progressivamente, in altre parole la resistenza aumenta a l l ’ a u m e n t a r e d e l l o “schiacciamento”. Ma nel nostro caso questa variazione è talmente Ammortizzatori più inclinati = rende progressiva la risposta di molla e sospensione, l’auto tende a scivolare; Ammortizzatori più verticali = rende lineare la risposta di molla e sospensione, maggior tenuta laterale. Inclinazione relativa anteriore/ posteriore: Ammortizzatori posteriori più inclinati di quelli anteriori=Sterzata dolce e migliore nella parte centrale delle curve; Ammortizzatori posteriori troppo inclinati posso portare ad un posteriore nervoso e imprevedibile in curva. Ammortizzatori anteriori più inclinati di quelli posteriori = Auto più aggressiva in inserimento di curva, ma aumento del raggio di sterzata, aumento dell’aderenza al posteriore, che può portare a sottosterzo; Volume 2, Numero 1 La durezza dell’ammortizzatore è un parametro che entra in gioco esclusivamente quando la sospensione è in movimento (sia per fondo sconnesso, che in curva o per rollio dello chassis) e cessa la sua funzione quando la sospensione ha raggiunto una posizione stabile. Quando l’ammortizzatore si comprime o si decomprime, l’olio al suo interno tende ad apporsi al movimento passando per i fori dei piattelli tanto più lentamente quanto è viscoso. Quanto sia forte questa resistenza al movimento dipende dalla durezza dell’olio, dal numero di fori del piattello e dalla loro dimensione e dalla velocità del pompante. Olio più denso = rende i movimenti dell’ammortizzatore più lenti, un più immediato trasferimento di peso sia longitudinalmente che parallelamente. In generale questo significa che la macchina risponderà in maniera più decisa ed immediata alle sollecitazioni Pagina 5 di sterzo e renderà la guida più nervosa dando allo stesso tempo benefici di rapidità di cambio direzione soprattutto nell’affrontare chicanes. In altre parole si utilizza un’olio denso quando si desidera far perdere la completa trazione al veicolo più facilmente, ridurre il rollio ed incrementare la prontezza nell’affrontare curve strette magari in rapida successione. Un olio meno denso, al contrario, da la possibilità all’ammortizzatore di raggiungere il fondo corsa più velocemente. Un comportamento di questo tipo implica che la sospensione può lavorare molto velocemente e mantenere la ruota a contatto con la superficie della pista meglio, regalando trazione al modello. Allo stesso tempo però questo tipo di setup rende lo chassis più esposto a fenomeni di rollio e beccheggio, rendendo difficile e lenta la guida in presenze di tornantini stretti. Riassumendo, con un olio poco denso si vuole cercare di avere più grip, a scapito di un aumento di rollio e raggio di sterzata. L’IMPORTANZA DEL REGOLAMENTO Perché esistono le regole non v’è bisogno di spiegarlo, eppure a volte l’applicazione delle regole cala inesorabile come una mannaia, al punto da sembrarci esagerata... perché, un po’ di elasticità ci vuole sempre, non è vero? Odioso, poi, ci appare colui che è incaricato di applicare quel regolamento, eppure è proprio il regolamento che rende credibile una competizione, quindi la prima cosa da imparare è proprio il “regolamento” la sua conoscenza ci aiuterà a evitare di commettere irregolarità e nello stesso tempo ci consente di sapere se gli altri sono altrettanto rispettosi delle regole. L’applicazione rigida del regolamento è una garanzia per tutti, ragion per cui al fine di evitare che un giorno la mannaia possa colpire anche te, impara il regolamento che troverai allegato a questo numero del noti- ziario elettricaro. CALENDARIO GARE 2009 (provvisorio) Notiziario Elettricaro... Redattore: Giuseppe Traversa -1^ prova: 08/02/09 2^ prova: 01/03/09 3^ prova: 12/04/09 4^ prova: 01/05/09 5^ prova: 12/07/09 6^ prova: 02/08/09 PROPOSTE/OFFERTE : La partecipazione al campionato PDM Rc/e 1:10 come ben sapete è riservata alle Kyosho TF5, tuttavia, per ampliare l’offerta di modelli di tipo Low Cost, sarà possibile partecipare anche con un nuovo modello, si tratta di una Himoto modello low cost interessante, 4WD e trasmissione a cardano, sia pure con un livello qualitativo inferiore alla TF5. Per il prossimo Cambionato RC/E 1:10 che vede la prima prova il giorno 08/02/2009, sarà ammesso in gara l’utilizzo del Motore Brusheless VORTEX COMBO BL EXPERIENCE TOURING MIT 4 della Orion, si tratta di un motore di nuova generazione, equivalente ad un 13 spire tradizionale, venduto in kit assieme al suo variatore, al prezzo assai interessante di 115,00 €. Ovviamente chi lo vorrà, potrà continuare a gareggiare con il motore di scatola fornito nei rispettivi kit. In gara saranno stilate classifiche separate per le due catagorie (sport e standard) e una classifica assoluta, sulla falsa riga di quanto avviene nelle gare reali di rally e/o Les Mans. Questo per dare modo a tutti di gareggiare come preferiscono e senza condizionamenti. Il modello viene proposto ad un prezzo interessantissimo, 115,00 €. Il kit RTR comprende, oltre al modello completo di motore, variatore, ricevente e radio, anche una batteria ed un caricabatteria. Si tratta di un entry level molto interessante che consentirà di accedere alle nostre gare con una spesa assai contenuta. Le batterie LiPo rappresentano una specie di rivoluzione nel campo delle ricaricabili, sono più leggere e sono facili da utilizzare, hanno una bassissima auto scarica e quindi puoi caricarle anche qualche giorno prima della gara ma hanno la necessità di essere caricate con un caricabatteria che ne preveda l’uso. Nulla di particolare, visto che tutti i recenti modelli di Carichini sono provvisti della modalità LiPo. Unica importante controindicazione è che il voltaggio della batteria non deve mai scendere al di sotto di 3,2 Volt altrimenti sono da buttare! L’utilizzo in gara potrà essere consentito per i modelli approvati e punzonati dall’organizzatore, a patto che venga rispettato il peso minimo dell’automodello imposto del regolamento. Trattandosi, pertanto, di batterie molto più leggere delle tradizionali NiMh, occorrerà zavorrare il modello per rientrare nel peso minimo! Sono disponibili presso la PDM le batterie Orion Rocketpack (omologate per il campionato Pdm) al prezzo di 30,00€ COSA OCCORRE PER ESSERE DAVVERO COMPETITIVI NELLE GARE PDM RC/E 1:10 automodello (kit completo) Batterie (2 pz) Caricabatteria 12V (NiMh/LiPo) Gomme (1 treno) Kyosho TF5 240,00 60,00 75,00 12,00 Himoto 115,00 60,00 75,00 12,00 Totale cat. Standard Brusheless Orion Ricevente AM 387,00 115,00 15,00 262,00 115,00 Totale cat. Sport 517,00 377,00
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