- Benvenuti in SAR Virtual
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Lockheed C130 Hercules (FS2004) Cenni storici Durante la seconda metà degli anni ’50 il Lockheed C130 Hercules, realizzato originariamente come aereo per il trasporto di truppe di assalto, fu adattato a vari scopi, come: missioni speciali a bassa quota, controllo e difesa dello spazio aereo, rifornimento in volo per elicotteri, guerra elettronica, soccorso aereo, meteorologia, antincendio, missioni di rifornimento per le basi polari, soccorso nelle catastrofi. Attualmente gli Hercules vengono impiegati soprattutto come aerei di trasporto tattico a medio lungo raggio in teatri operativi anche bellici. E’ in grado di operare su piste corte o superfici in genere ed è molto indicato per trasportare truppe da lancio o mezzi bellici. Il primo dei due aerei di prova denominati YC-130A volò il 23 agosto del 1954, da Burbank (Californi) alla base militare di Edwards pilotato dal comandante Stanley Beltz e dal copilota Roy Wimmer. Solo uno dei due fu assemblato presso la sede della Lockheed di Burbank. Più dei 2000 che seguirono sono stati costruiti a Marietta, in Georgia. La prima serie fu equipaggiata con 4 turboeliche Allison T56-A-9. I primi voli degli aerei prodotti inziarono nell’Aprile 1955. I primi furono chiamati GC-130A poi seguirono i DC130A. Tutti gli equipaggiamenti interni erano rimovibili permettendo così di configurare l’aereo all’occorrenza in trasposto cargo, trasporto di truppe da lancio o trasporti sanitari. Ormai sono passati più di 50 anni da quando l’USA Air Force lanciò il progetto, ma l’Hercules è ancora in produzione. Nel corso di tutto questo tempo il progetto iniziale ha subìto molte evoluzioni e così dopo il C130A, sono stati successivamente realizzati il C130B, il C130C, il C130D, il C130E, il C130F, il C130G, il C130H fino all’attuale C130J. Tutti gli approfondimenti sulla storia di questi modelli, compreso un vastissimo archivio fotografico e addirittura filmati, possono essere trovati sul sito: www.theaviationzone.com pagina: http://www.theaviationzone.com/factsheets/c130.asp dal quale sono state prese tutte le informazioni storiche e tecniche riportare in questo articolo. Acquisto ed installazione Il pacchetto, commercializzato come “Legendary C130” al momento può essere acquistato per 51,30 dollari direttamente dal sito www.captainsim.com e scaricato dopo aver ricevuto attraverso una mail una userid di accesso e un numero d’ordine per il download. In un primo momento era disponibile una versione più ridotta al prezzo di 41,30 dollari, che però conteneva un solo modello. Ora il pacchetto contiene 3 modelli (C-130E, C-130K, HC-130 'Hercules'), con 10 livree. In futuro è previsto il rilascio di altri 6 modelli tra cui il 130J. Dopo il download si ottiene un file dal quale si può avviare l’istallazione. Subito dopo l’avvio viene richiesto l’inserimento del numero d’ordine ricevuto via mail. Dal sito è possibile scaricare altre livree, recentemente aumentate in numero significativo. Il pacchetto istalla anche un’ utility denominata ACE (Aircraft Configuration Editor), che può © 2005 by Emilio Schiavetti 1 essere utilizzata per variare le configurazioni, compresi alcuni effetti. Va subito osservato che al momento questa utility non funziona come dovrebbe. La correzione entrerà in un service pack, insieme a tutta un’altra serie di bug segnalati, che la Captain Sim, come risulta dal sito, ha al momento in fase di test e che quindi si prevede di breve rilascio, almeno si spera. Il setup crea una directory Captain Sim sotto Fligth Simulator 9, all’interno della quale c’è una subdirectory C130. Sotto questa tante altre tra cui, quella dell’utility ACE, quella dei piani di volo nel formato FS, una di suoni, una per i manuali e altre contenenti file .bmp che servono a gestire altri aspetti grafici. Documentazione La manualistica consta di 3 manuali in formato .pdf, corrispondenti ad altrettante parti. La prima parte, di 132 pagine, contiene oltre alle normali note introduttive il manuale dell’aereo. Più in particolare la descrizione generale, i sistemi e gli equipaggiamenti. In fondo viene illustrato l’uso dell’Utility ACE. La seconda parte, di 54 pagine, contiene tutte le procedure (ispezioni, checklist di dettaglio e sintetica, procedure di emergenza, guida alle operazioni in funzione del tempo atmosferico) e la terza, di 20 pagine, tutte le caratteristiche di volo dell’aereo e i dati tecnici. Il manuale è in lingua inglese. Volendo dare un giudizio globale si può affermare che la documentazione è veramente completa e molto dettagliata, ricca di foto che richiamano le parti del pannello cui le spiegazioni si riferiscono, il che ne agevola sicuramente lo studio e l’individuazione sullo schermo. Modello e Textures Passiamo ad analizzare la grafica esterna di questo Add On. E’ sicuramente di ottima fattura, tutte le parti sono riprodotte con una dovizia di particolari riscontrabile solo in Add On di livello qualitativo elevato. Non v’è dubbio che la realizzazione dei particolari di questo aereo è stata curatissima. Avvicinandosi si possono notare tutti i particolari, perfino le varie diciture scritte sulla carlinga, ed i particolari dell’interno, visibili con la porte aperte. Se si apre la piattaforma posteriore di carico e ci si avvicina con lo zoom si ha la sensazione di entrare effettivamente nell’aereo! Come è stato sopra evidenziato, nel pacchetto base sono disponibili 10 livree. Le più numerose sono per il modello C130E. Tra queste vi è quella dell’Aeronautica Militare Italiana, anche se questa, molto castigata nel colore, come del resto tutte le altre militari, forse non riesce a distanza normale a farci apprezzare bene l’ottima finitura delle texture. Quella della Guardia Costiera USA è senza dubbio la più variopinta e accattivante, soprattutto se si vuole godere della vista esterna dell’aereo mentre vola. © 2005 by Emilio Schiavetti 2 Pannello - Virtual Cockpit Entriamo in cabina e compiamo prima una disamina del pannello principale in versione 2D. Il pannello riproduce la vista del comandante, quindi di sinistra. La strumentazione, non essendo il modello C130J, è di tipo analogico, ma la prima impressione è ottima. Si ha quasi la sensazione di trovarsi di fronte ad un pannello 3D. La finitura di riproduzione è quasi certosina, ma può essere apprezzata con una risoluzione che sia minimo una 1280x1024, su uno schermo di almeno 19”. Al di sotto di questi limiti potrebbe diventare disagevole usare questo pannello. La prima peculiarità di questo pannello è la molteplicità delle viste che si possono ottenere. Sarebbe difficile ricordare tutti i comandi da tastiera, per alcune delle quali non sono neanche previsti. Ci viene però in aiuto un riquadro di icone, richiamabile con SHIFT+2, molto ricco e chiaro, con il quale tramite click è possibile avere molte viste parziali della strumentazione. E’ disponibile un numero notevole di switch, manopole e pulsanti, tutti simulati. Sempre tramite le icone si può osservare l’interno della cabina, secondo tutti i principali assi di movimento orizzontale, in avanti e indietro. In sostanza questo riquadro è un vero e proprio sistema di navigazione tra tutte le viste disponibili del pannello o dell’ambiente di cabina sia interno che esterno. Molto curiosa è la presenza “umana” in alcune viste interne. Se si guarda a destra o indietro, ci si accorge di essere in compagnia grazie alla riproduzione fotografica di persone dell’equipaggio. Dando un’occhiata indietro a sinistra si può invece avere una bellissima animazione del motore esterno di sinistra e di parte dei gruppo eliche di quello interno. Il quadro icone oltre alle viste può essere utilizzato per l’attivazione di effetti speciali. Questo riquadro di icone è ovviamente utilizzabile anche nelle altre viste generali: 3D, e viste esterne. In questo modo si possono apprezzare tutti i comandi che hanno effetti sull’esterno dell’aereo, in particolare le porte e la piattaforma. Passando al Virtual Cockpit, l’ambiente è talmente ben riprodotto che si ha la sensazione di esserci veramente dentro. Una piccola sorpresa. E’ sparita la compagnia! I sedili sono tutti vuoti! Nel pannello VC sono simulati in pratica tutti i comandi disponibili nel pannello 2D, anzi, ci sono addirittura comandi simulati solo nella vista 3D. Questi sono: Il sistema NWS (Nose Wheel Steering System), cioè il volantino per cambiare la direzione di rullaggio. Si trova sulla sinistra del Pilota. Il volantino direzionale può essere manovrato mantenendo il puntatore del mouse sul pomello, con il tasto sinistro premuto, e muovendo il mouse in modo da far girare il volantino. Gli switch di controllo dei Trim che si trova sul pedestal lato pilota dietro al gruppo manette; I 4 pulsanti del Low Speed Ground Idle (LSGI) che si trovano sul lato destro a fianco del gruppo manette; servono a ridurre al 72% i giri al minuto delle turboeliche. Questi agiscono fino a che le manette si trovano tra i 9° e 30°, infatti se si va oltre i pulsanti premuti tornano automaticamente su. Il sistema di inversione del passo delle eliche; Lo switch per attivare il tergicristallo, disponibile sul lato co-pilota; © 2005 by Emilio Schiavetti 3 Lo switch, disponibile sia sul lato pilota che su quello del copilota, per aprire i deflettori dell’aria che si trovano sulle fiancate esterne laterali della carlinga subito dopo i carrelli, utilizzati nei lanci laterali. Nella vista 3D è stata inclusa anche la possibilità di muoversi all’interno del vano Cargo, dove ci si arriva attraverso una scaletta interna di discesa dalla cabina che si trova ad un livello più alto. Per apprezzare il tutto si può “camminare” all’interno dell’aereo attraverso l’uso del tool “Active Camera” che, come è noto a molti, ci consente “spostamenti” nelle viste in un modo che non è possibile con le funzionalità di base di FS. Prova in volo Tutta questa bella strumentazione stimola una prova pratica, per cui ci accingiamo a mettere in moto e a prepararci per una piccola tratta, cercando di effettuare tutte le principali manovre che l’aereo consente sia in manuale che con il controllo automatico. Per questo volo di prova abbiamo scelto di simulare un trasporto da Pisa a Ciampino. Ci posizioniamo pertanto al parcheggio 3, rampa grande, di Pisa, in condizioni di Cold & Dark, pronti ad iniziare le operazioni di imbarco. Voleremo con il pannello 2D. Oltre al personale militare prevediamo di imbarcare un mezzo che, nel caso specifico, è rappresentato da un Hammer (lo faremo comparire nella nostra vista esterna con la relativa icona). Sfruttando sempre le relative icone previste, aggiungiamo all’aereo sia i dust che i blocchi alle ruote dei carrelli. Arriviamo sulla pista e facciamo il nostro giro di verifica. Eseguiamo tutti i controlli esterni così come indicato nei manuali. Questi controlli prevedono un giro completo dell’aereo molto particolareggiato. Va subito precisato che questo aereo prevede un equipaggio di cabina in cui oltre ai due piloti ci sono il navigatore, l’operatore radio, e l’ingegnere di volo. Le procedure prevedono che ognuno effettui i controlli di propria competenza. Ancora prima di salire a bordo rimuoviamo i dust. Saliamo con tutti i membri dell’equipaggio e aspettiamo che vengano completate le operazioni di carico. Dopo chiudiamo le porte, il portellone e la piattaforma posteriore utilizzando gli specifici comandi previsti sul pannello. Nel frattempo iniziamo i controlli interni sia in cabina che nel vano cargo, assicurandoci che tutto sia correttamente ancorato e che tutte le chiusure siano garantite. Questo aereo prevede pressurizzazione anche del vano cargo, quindi bisogna essere molto attenti a verificare tutti i punti di chiusura. Prendiamo posto in cabina e procediamo con tutti i controlli previsti prima dello start dei motori. Nel frattempo il nostro navigatore ha preparato il piano di volo. Si prevede un decollo dalla pista 4R di Pisa, una rapida salita con virata a destra molto stretta verso il VOR di Siena per poi puntare sul VOR di Bolsena e quindi cercare l’allineamento di Ciampino attraversando il VOR di Campagnano. Vista la breve tratta, saliremo a livello 150 per poi cominciare la nostra discesa così come ci verrà indicata dal controllo del traffico aereo. Siamo su un aereo militare, quindi, proprio come accade nella realtà, il nostro volo si svolgerà sotto il controllo del traffico aereo dell’Aeronautica Militare per il Centro Italia che, sempre a Ciampino, opera nella stessa sala controllo di Roma Centro. Eseguiremo quindi, sfruttando l’autopilota, un volo VOR-to-VOR. Questo aereo non prevede FMC. Si spera che quando verrà rilasciato il modello 130J, in questo sia presente, oltre alla strumentazione digitale, anche l’FMC, proprio come nella realtà . © 2005 by Emilio Schiavetti 4 Prima di iniziare le procedure, aprendo il pannello navigatore o il pannello radio, impostiamo sia le frequenze di comunicazione che quelle dei primi due VOR verso i quali ci dirigeremo. Procediamo con il controllo del radar e di tutti gli altri strumenti di navigazione. Per chi non avesse la pazienza di seguire tutti i passi per lo start dei motori, questo aereo consente comunque il comodo avvio automatico con il solito comando standard Ctrl+E. Accendiamo le luci come richiesto, togliamo i blocchi alle ruote del carrelli e, ottenuta la clearance, effettuiamo il pushback sfruttando l’inversione delle eliche (si può usare il tasto F2). Per la manovra di pushback è preferibile che un membro dell’equipaggio, collegato via radio interna si porti sulla rampa di coda che il pilota lascia un po’ aperta per accertarsi che la manovra avvenga senza problemi. E’ importante che il pushback venga effettuato usando in maniera simmetrica i motori e che per fermarsi non si usino i freni, ma le manette riportandole di nuovo in avanti. Finito il pushback chiudiamo definitivamente la piattaforma e iniziamo il taxi per il punto di attesa della pista 4R. Configuriamo i flap al 50% e procediamo. Otteniamo l’autorizzazione all’allineamento e al decollo. Completiamo la configurazione luci come richiesto: Durante l’allineamento facciamo gli ultimi controlli, accertandoci in particolare che l’heading sia posizionato sulla direzione di decollo. Teniamo l’aereo frenato e diamo tutta manetta. Subito dopo lasciamo andare i freni in modo che l’aereo cominci la sua corsa. Raggiunti i 120 nodi tiriamo su l’aereo e proseguiamo la salita con una inclinazione tra i 20 e 25 gradi, La nostra salita dovrà essere molto veloce in quanto di fronte a noi abbiamo i monti sopra Pisa. Ci sorprende subito la capacità di salita di questo aereo, nonostante la forma, le dimensioni e i pesi che può trasportare. Subito dopo aver ritirato il carrello iniziamo anche una dolce virata sulla destra per andare a cercare il primo VOR (Siena), previsto dal nostro piano di volo. Raggiunti i 1000 piedi attiviamo l’autopilota e configuriamo le luci come richiesto. Trimmiamo in modo da salire a 2000 piedi al minuto con una velocità di 220 nodi. Attiviamo la navigazione automatica sul VOR di Siena. Con questo assetto saliremo a livello 150 che manterremo come livello di crociera, attivando l’apposita opzione sull’autopilota. Raggiunto il livello 150 riduciamo manetta e manteniamo una velocità di 270 nodi, godendoci una vista esterna di questa meravigliosa macchina. Passiamo Siena e attiviamo l’autopilota sul secondo VOR, quello di Bolsena. Su Bolsena puntiamo il VOR di Campagnano e iniziamo la nostra discesa verso Roma Ciampino per intercettare l’ILS della pista 15, a 3000 piedi. Inseriamo la sua frequenza sul NAV2 in modo che appena il segnale sarà rilevato passeremo la stessa sul NAV1 ed eseguiremo prima l’allineamento poi la stabilizzazione. La considerazione più importante è che questo aereo è fatto per essere pilotato e non lasciato all’autopilota. La discesa infatti è un continuo lavorare di trim e manetta. Notiamo che dando tutto trim a scendere e tenendo le manette in idle, l’aereo mantiene una velocità che oscilla tra i 200 e i 220 nodi e perde quota con un rateo massimo di 2000 piedi al minuto. Del resto questo è un aereo che può trasportare carichi impegnativi, quindi tutte le manovre debbono essere fatte all’insegna della dolcezza. Quando invece è vuoto si possono compiere evoluzioni che, vedendo la forma e le dimensioni, sarebbe difficile immaginare. Subito dopo Campagnano intercettiamo l’ILS della pista 15 di Ciampino. Per attivare l’approccio con l’autopilota nel gruppo comandi attiviamo la switch in alto a sinistra in posizione normal, inseriamo la frequenza sul NAV1, che avevamo già impostata sul NAV2 e ruotiamo la modalità di controllo navigazione sulla posizione VOR/ILS1. Tutto fila liscio. L’aereo si allinea e ormai raggiunti i 3000 piedi proseguiamo l’approccio a Ciampino. Roma è ormai alla nostra destra. Appena il Glide comincia a scendere (è visibile sia con una linea orizzontale con sul lato con scala graduata sullo strumento principale di © 2005 by Emilio Schiavetti 5 Fligh Director, attiviamo il commando di stabilizzazione, premendo l’apposito pomello “Glide” sull’autopilota. Ormai ci siamo, vediamo la pista, tiriamo giù il carrello, l’aereo comincia a perdere velocità. Appena scende al di sotto dei 140 nodi cominciamo a incrementare l’apertura dei flap. Mai per un attimo bisogna perdere il controllo della velocità, lavorando di manetta. Con l’aereo molto carico è preferibile, per l’atterraggio, mantenere una discreta velocità usando meno flap. Una velocità sostenuta infatti sarebbe vantaggiosa in caso di Go Around e ci farebbe correre meno rischi. L’aereo tocca pista a 130 nodi. Basta una bella inversione a tutto motore (tasto F2) per fermarsi rapidamente. E’ consigliabile ridurre l’uso dei freni il più possibile, questi con l’aereo carico potrebbero soffrire. La torre ci dà il percorso del taxi fino al parcheggio dove arriviamo soddisfatti di aver compiuto la nostra missione senza inconvenienti. Il comportamento dell’equipaggio è stato inappuntabile, del resto è un equipaggio militare! Arriviamo ai blocchi, spegniamo i motori e ad eliche ormai ferme, il pollice alzato del comandante dal finestrino autorizza il personale di terra ad avvicinarsi e ad iniziare le operazioni di scarico, per le quali stiamo già eseguendo le aperture sia laterali che della piattaforma posteriore. Suoni Per quanto riguarda i suoni, nulla da eccepire. Sono molto realistici. Sono simulati anche i suoni di allarme, quelli dei VOR e quelli per le operazioni di lancio paracadutisti. In sostanza un pacchetto completo. Anche il suono riprodotto su vista esterna è molto realistico. Conclusioni La considerazione generale tratta dai vari test è che questa versione del C130 (ce ne sono alte free) merita un giudizio sicuramente positivo. Anche il prezzo, abbastanza caro, è in linea con gli Add On di questo livello. Del resto il prodotto non è rivolto ai principianti. Ma proprio perché per l’acquisto vengono chiesti ben 51,30 dollari, corre l’obbligo essere obiettivi fino in fondo e anche abbastanza severi. Dobbiamo, infatti, porre in giusta evidenza aspetti problematici che, almeno nella versione utilizzata, sono emersi durante i test. La grafica di questo Add On, sia interna che esterna, è di ottimo livello, ma pone un serio problema di performance su postazioni di media potenzialità. In sostanza per usare questo aereo è consigliabile assicurarsi almeno 512 Mega di RAM, un processore con frequenza almeno di 3 Ghtz, una scheda grafica da 256 mega di recente generazione e, soprattutto, un monitor di almeno 19 pollici e capace di risoluzioni superiori alla solita 1024x768. Sotto questi prerequisiti, l’Add On può funzionare, ma si corre il rischio di spiacevoli sorprese sul frame rate. D’altro canto né sulla documentazione né sul sito vengono forniti requisiti minimi relativamente alla configurazione hardware. Altro problema che può insorgere con l’uso di questo aereo è l’impossibilità di utilizzo contemporaneo di scenari complessi. Nel fare i nostri test abbiamo registrato un inconveniente. Nonostante la potenza elaborativa della postazione utilizzata fosse al top, appena l’aereo si avvicinava a Roma, dove FS caricava dinamicamente lo scenario LIRF-ISD, si generava la segnalazione di errore di © 2005 by Emilio Schiavetti 6 Windows che, in genere, viene causata proprio nei casi in cui FS non riesce a caricare velocemente tutti i file .bmp degli scenari e/o degli aerei. La conferma è venuta dal fatto che, disabilitato lo scenario, il problema non si è più ripresentato. Ovviamente questa è la nostra ipotesi. Alcuni problemi li abbiamo registrati anche nella dinamica, in quanto in una situazione in cui abbiamo cercato di intercettare il Glide da sopra anziché da sotto, perché arrivati sopra il livello di stabilizzazione. Appena intercettato il Glide l’aereo ha iniziato una discesa vorticosa e non più controllabile. Non siamo riusciti a stabilire se ciò è da ascrivere a una non corretta simulazione della dinamica o della strumentazione. In definitiva di problemi da risolvere ce ne sono ancora diversi, a cominciare da quello più eclatante, del non funzionamento dell’utility di configurazione ACE. Noi siamo dell’avviso che un Add On non debba essere posto sul mercato con inconvenienti anche così grossolani. Con tutto il rispetto per la Captain Sim, che resta tra i produttori di Add On più validi, non si può rilasciare un pacchetto e subito dopo annunciarne un sostanzioso Service Pack, come è già accaduto anche per altri produttori. Meglio ritardare l’uscita, spendendo un po’ più di tempo nei test, soprattutto quando si tratta di prodotti rivolti a utenti esperti ed esigenti che, oltre a dover già profondere un notevole impegno nella iniziale lettura di corposi manuali, sono anche costretti a doversi districare tra non trascurabili anomalie di funzionamento. . Emilio Schiavetti SAR Virtual icp2807, I-EMSC -------------------------------------------------------------------------------------- Le Configurazioni Ruolo Principale Modello specializzato/Variante Trasporto Tattico All models, including the new C-130J Attacco e Fuoco AC-130 (Spectre/Spooky II) Controllo Radar DC-130 Guerra TLC C-130B (Talking Bird) Commando e Controllo Aereo EC-130E (ABCCC / Commando Solo) Guerra Elettronica EC-130H (Compass Call) Pattugliamento Marino HC-130H, EC-130V Supporto Basi Polari LC-130 (formerly C-130D) Operazioni Speciali MC-130E/H (Combat Talon), MC-130P (Combat Shadow) Antincendio HC-130N/P, MC-130E, MC-130P, KC-130 Ricerca e Soccorso (SAR) HC-130N/P, HC-130H, EC-130V Osservazioni Meteo WC-130 © 2005 by Emilio Schiavetti 7 In aggiunta alle suddette configurazioni vale la pena ricordare due casi speciali. Una configurazione che riuscì ad appontare sulla portaerei Forrestal e un’altra che aveva come obiettivo quello di far atterrare e ripartire l’aereo quasi come un elicottero, aggiungendo sistemi di razzi per l’orientamento, la frenata e il decollo. Quest’ultimo tentativo, ideato per tentare un atterraggio e una ripartenza veloce nello stadio di calcio di Teheran, per recuperare i 53 ostaggi americani trattenuti in Iran, non ebbe successo. Dei due modelli realizzati in brevissimo tempo, uno andò distrutto durante le prove sulla pista e l’altro non fu mai usato ed ora è visibile alla base di Robbins in Georgia. Questi due eventi sono ampiamente documentati, anche con dei filmati, scaricabili dal sito sopra indicato. -------------------------------------------------------------------------------------- I dati tecnici Tra le caratteristiche principali di questo aereo, va evidenziata la facilità di riconfigurazione del vano centrale di carico accessibile attraverso una piattaforma apribile sulla coda che agevola tutte le operazioni di carico e scarico. Il vano cargo è pressurizzato. Può caricare 19 tonnellate di materiale oppure trasportare 92 soldati in assetto di combattimento o 64 paracadutisti pronti al lancio o in caso di servizio sanitario 74 lettighe più due assistenti. Il cargo può essere lanciato con paracadute con diverse tecniche sia in quota che a volo basso fino a 3 metri dal suolo. I carrelli, a scomparsa verticale quelli centrali e in avanti quello di prua, consentono atterraggi e decolli su piste corte e di fortuna. I generatori di elettricità sono 5, in grado di erogare 40 KVA, 4 mossi dalle turboeliche e il quinto dall’APU. 4 pompe idrauliche sono mosse dai 4 motori. Ad esse si aggiunge una pompa elettrica che fornisce pressione ai sistemi ausiliari. Per questa, in caso di emergenza, si dispone di una pompa manuale. Disegni: © 2005 by Emilio Schiavetti 8 Scheda tecnica del modello iniziale: Denominazione Ufficiale C-130H Hercules Nomignoli Herk, Herky Bird, Slick, Fat Albert Primary Role Intratheater tactical airlift Costruttore Lockheed Aeronautical Systems Co. Utilizzatori Più di 60 nazioni, compresi gli Stati Uniti Apertura alare 132 piedi e 7 pollici (40.4m) Lunghezza 97 piedi e 9 pollici (29.7m) Altezza alla coda 38 piedi e 3 pollici (11.6m) Vano Cargo Lunghezza: 52 piedi (15.8m); Larghezza: 10 piedi, 3 inches (3.1m); Altezza: 9 piedi (2.7m) Motori 4 Allison T56-A-15 turboprops Potenza 4,300 shp per motore Velocità di crociera 374 mph (602km/h; Mach 0.5) Velocità massima Dato non noto Raggio di azione 2,047 nm (3,791km) con carico massimo payload; 4,522 nm (8,375km) a vuoto Quota massima 33,000 feet (10,058m) Peso Operativo 83,000 pounds (37,648kg) Capacità Carburante 60,000 pounds (27,216kg) Carico Massimo 45,000 pounds (20,412kg) Numero di 463L Pallets 5, più un bagaglio pallet sulla rampa Massimo peso al decollo 155,000 pounds (70,307kg) Equipaggio base Five (pilot, co-pilot, navigator, flight engineer, loadmaster) Date di Rilascio April 1955 © 2005 by Emilio Schiavetti 9 -------------------------------------------------------------------------------------- Quadro incone -------------------------------------------------------------------------------------- © 2005 by Emilio Schiavetti 10 NOME AEREO Produttore o Autore Formato e dimensioni Captain Sim File zip - Download dal sito www.captainsim.com (78,7 Mb) Tipo e piattaforma Costo Add-on - FS2004 51,30 Dollari per direct download Al momento non disponibile la boxed version Giudizio 1- modello di volo 8 2345- 9 9 9 7 texture animazioni e suoni cockpit e vc rapporto prezzo/qual Requisiti di sistema Richiesti minimi Non trovate Compilare i campi se specificati nel pacchetto Utilizzati • Processore AMD Athlon 64 3500+ • RAM 1 Gb • Hard-disk 120 Gb 7200 RPM • 2 Schede video in parallelo Nvidia GeForce 6600 SLI • Monitor 21“ 1280x1024 • Sistema operativo XP Professional Inserire le caratt. del pc utilizzato • Versione simulatore FS2004 (IT) per la prova • Periferiche di volo: Saitek X52 La recensione di questo prodotto è un giudizio personale della redazione di Takeoff. Non ci sono accordi commerciali tra il produttore e la redazione, e il giudizio rispecchia solo le impressioni date da una prova libera del prodotto. Riferimenti Bibliografici: www.theaviationzone.com © 2005 by Emilio Schiavetti 11
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