Algebra 3
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Algebra 3
3 Problemi sui polinomi 3.1 Esercizi proposti Esercizio 1 (Italian IMO Team Selection Test 2008). Sia n > 1 un intero. Sia p(x) un polinomio a coefficienti interi di grado n. Sia A un insieme di n + 1 interi consecutivi. Dimostrare che esiste un elemento a 2 A tale che p(x) 6= a per ogni numero intero x. Soluzione. Dati p(x) = a0 + · · · + an xn e A = {y0 , . . . , yn } abbiamo yi = y0 + i per i = 0, . . . , n. Supponiamo che esistano n + 1 numeri interi x0 , . . . , xn tali che p(xi ) = yi = y0 + i. Poniamo hij = xi xj . Notiamo che, per le formule del binomio, si ha xki = (xj + hij )k = ✓ ◆ k k = xkj + hij x 1 j 1 = xkj + hij rijk , + ✓ ◆ k k x 2 j 2 hij + · · · + ✓ k 1 k ◆ xj hkij 2 + hkij 1 = dove rijk è un intero. Ne consegue che y0 + i = p(xi ) = a0 + · · · + an xni = = a0 + a1 (xj + hij rij1 ) + a2 (x2j + hij rij2 ) + · · · + an (xnj + hij rijn ) = = (a0 + · · · + an xnj ) + hij sij = = p(xj ) + hij sij = = y0 + j + hij sij , dove sij è un intero e quindi, per la precedente eguaglianza, si ha che hij divide i j. Ne deduciamo che |xi xj | = |hij | 6 |i j| e quindi che l’insieme B = {x0 , . . . , xn } è formato da n + 1 interi consecutivi (se non lo fossero almeno due di questi numeri avrebbero di↵erenza in valore assoluto maggiore di n). Abbiamo che xi+1 xi = hi,i+1 = ±1, pertanto, dato x0 , si ha x1 = x0 + 1 21 oppure x1 = x0 1. Supponiamo di essere nel primo caso (il secondo si tratta in modo analogo), avremo x2 = x1 + 1, visto che l’altra possibilità x2 = x1 1 porta alla contraddizione x2 = x0 . Iterando questo ragionamento si trova che xi = x0 + i oppure che xi = x0 i. Dal principio di identità dei polinomi sappiamo che esiste un unico polinomio p(x) di grado al più uguale a n tale che p(x0 +i) = y0 +i, ossia p(x) = (x x0 )+y0 , ed uno solo tale che p(x0 i) = y0 +i, ossia p(x) = (x x0 ) + y0 . Da questo si deduce che n = 1, contrariamente a quanto supposto. Esercizio 2. Determinare tutti i polinomi P (x) tali che P (0) = 0 e P x2 + 1 = (P (x))2 + 1, 8x 2 R Soluzione. Si verifica che P (0) = 0 P (1) = P (02 + 1) = (P (0))2 + 1 = 0 + 1 = 1 P (2) = P (12 + 1) = (P (1))2 + 1 = 1 + 1 = 2 P (5) = P (22 + 1) = (P (2))2 + 1 = 22 + 1 = 5 ed in generale, se P (k) = k, risulta P (k 2 + 1) = (P (k))2 + 1 = k 2 + 1 Di conseguenza vi sono infiniti k per cui P (k) = k per cui il polinomio Q(x) = P (x) x possiede infinite radici. principio di identità dei polinomi discende che Q(x) è il polinomio nullo, ossia P (x) = x. Esercizio 3 (Colombia MO). Siano m, n le radici del polinomio P (x) = ax2 + bx + c. Trovare un polinomio quadratico avente per radici m2 n ed n2 m. b a Soluzione. Si ha m + n = (m2 n) + (n2 e mn = ac . Pertanto otteniamo m) = (m + n)2 2mn (m + n) = b2 + ab 2ac a2 e (m2 n)(n2 m) = (mn)2 + mn = (mn)2 + mn (m3 + n3 ) = (m + n)3 + 3mn(m + n) = c2 c b3 cb + + 3 2 = 2 3 a a a a ac2 + a2 c + b3 3abc = . a3 = Il polinomio cercato è allora a3 x2 a(b2 + ab 2ac)x + (ac2 + a2 c + b3 22 3abc). Esercizio 4 (Colombia MO). Se ↵, sono le radici del polinomio P (x) = x2 + px + 1 e , sono le radici del polinomio x2 + qx + 1 dimostrare che (↵ )(↵ + )( + ) = p2 )( q2 Suggerimento. Sviluppare (↵ + )2 ( + )2 e (↵ tenendo conto che ↵ = )( )(↵ + )( + ) = 1. . . Esercizio 5 (Brazil MO). Trovare un polinomio di terzo grado P (x) tale che P (x) = x2 , P (x + 1) 8x 2 R Soluzione. Poniamo a(x) = (x + 1) Poiché 31 c(x) della forma x b(x) = (x + 1) 2 c(x) = (x + 1) 3 1 1 2 b(x)+ 6 a(x) P (x) = 1 3 x 3 = x 2 x 3 1 = = 3x 2 2x +1 +3x +1 = x2 , è immediato allora vedere che ogni polinomio 1 2 1 x + x+↵ 2 6 (dove ↵ 2 R è arbitrario) ha le proprietà richieste. Esercizio 6. Trovare, nel caso in cui esista, un polinomio P (x) tale che P (x) + P (2 x) = x2 + 3, 8x 2 R Suggerimento. Si ponga Q(x) = P (x) + P (2 x), allora Q(1 + x) = P (1 + x) + P (1 x) = Q(1 x), e quindi il grafico di Q(x) è simmetrico rispetto alla retta di equazione x = 1. Si può dire altrettanto di x2 + 3? Esercizio 7. Trovare un polinomio P (x) tale che P (x) + xP (2 x) = x2 + 3, 8x 2 R Soluzione. Se n è il grado di P (x), il polinomio Q(x) = P (x) + xP (2 x) ha grado n + 1. Dato che Q(x) = x2 + 3 si ha che n = 1 e quindi P (x) = ax + b per opportuni numeri reali a e b. Imponendo che P (x) soddisfi alla relazione richiesta si ha ax + b + x [a(2 x) + b] = x2 + 2 da cui, con facili calcoli, si trova che a = cercato è P (x) = x + 3. 23 1, b = 3. Pertanto il polinomio Esercizio 8. Trovare la somma dei coefficienti del polinomio P (x) = (x + 1)2003 (x + 1)2002 + (x 1)3000 Soluzione. Se P (x) = a0 + a1 x + · · · + an xn abbiamo a0 + a1 + · · · + an = P (1) = 22003 22002 = 22002 Esercizio 9. Trovare la somma dei coefficienti dei monomi di grado dispari del polinomio P (x) = ( 2x + 1)2000 Soluzione. Se P (x) = a0 + a1 x + · · · + an xn abbiamo a0 + a1 + · · · + a0 an = P (1) n a1 + · · · + ( 1) an = P ( 1) da cui segue che a1 + a3 + a5 + · · · = P (1) + P ( 1) 1 + 32000 = 2 2 Esercizio 10. Trovare il resto della divisione del polinomio x100 + x x2 1. 1 per Suggerimento. Essendo x100 + x 1 = x2 1 x98 + x96 + · · · + x2 + 1 + x il resto ed il quoziente della divisione sono rispettivamente . . . Esercizio 11. Trovare un polinomio di quinto grado P (x) tale che P (0) = P (1) = P (2) = P (3) = P (4) = 1 e P (5) = 0. 1 Suggerimento. Si noti che il polinomio Q(x) = 5! x(x 1)(x 2)(x 3)(x è tale che Q(0) = Q(1) = Q(2) = Q(3) = Q(4) = 0 e Q(5) = 1, pertanto. . . 4) Esercizio 12. Sia P (x) è un polinomio a coefficienti interi. Dimostrare che, se P (x) ha esattamente 4 radici intere allora l’equazione P (x) = 2 non ha soluzioni intere. Suggerimento. Siano x1 , x2 , x3 e x4 quattro numeri interi distinti tali che P (xi ) = 0 per i = 1, . . . , 4 e y un numero intero tale P (y) = 2. Si mostri che y xi è un divisore di P (y) P (xi ) = 2. . . Esercizio 13. Il polinomio P (x) = x5 prodotto è 1. Trovare ↵ e . 24 2009x + 56 ha due radici ↵, il cui Suggerimento. Si utilizzi l’identità x5 = P (x) + 2009x (↵ )5 = ↵5 5 = · · · . 56 per calcolare 1 = Esercizio 14 (Incontri Olimpici, Firenze 2009). Dimostrare che il polinomio x50 50x49 + 49x48 ··· + 1 non ha 50 radici reali positive. Soluzione. Supponiamo per assurdo che P (x) abbia 50 radici positive a1 , a2 , . . . , a50 . Dalle formule di Viète abbiamo a1 + a2 + · · · + a50 = 50, a1 a2 · · · a50 = 1 per cui la media aritmetica e la media geometrica degli ai sono rispettivamente: AM = a1 + a2 + · + a50 =1 , 50 GM = p 50 a1 a2 · a50 = 1 Poiché la media geometrica e la media aritmetica di numeri positive sono uguali solo quando i numeri sono uguali, abbiamo che a1 = a2 = · · · = a50 = 1 ma questo è assurdo in quanto 1 non è radice di P (x). Soluzione alternativa. Supponiamo per assurdo che P (x) abbia 50 radici positive a1 , a2 , . . . , a50 . Dalle formule di Viète abbiamo 2 = a1 a2 · · · a49 + a1 a2 · · · a48 a50 + · · · + a2 a3 · · · a50 = ! X X 1 X 1 = ai = ai ai i i i da cui discende che la media armonica delle 50 radici è 50 HM = P 1 = 25 i (3.1) ai ma questo è assurdo in quanto la media aritmetica è uguale ad 1 ed è noto che la media armonica è minore o uguale della media aritmetica. Esercizio 15 (Incontri Olimpici, Firenze 2009). Dimostrare che il polinomio x2 + x + 1 divide il polinomio x2n + xn + 1 se e solo se n non è multiplo di 3. Soluzione. Posto P (x) = x2 + x + 1 sia ! una sua radice. Chiaramente ! 6= 0. Avremo ! 3 1 = (! 1)(! 2 + ! + 1) = (! 1)P (!) = 0 di modo che ! 3 = 1. Poniamo ✓ = ! 2 . Dal momento che ! 6= 1 si ha ✓ 6= !. Troviamo allora P (✓) = ✓2 + ✓ + 1 = ! 4 + ! 2 + 1 = (! 3 ) · ! + ! 2 + 1 = ! + ! 2 + 1 = P (!) = 0. Ne consegue che P (x) divide Q(x) = x2n + xn + 1 se e solo se ! e ✓ sono entrambe 25 radici di Q(x). Sia 0 6 r 6 2 il resto della divisione di n per 3, allora n = 3q + r, q cosicché ! n = ! 3 ! r = ! r e 8 > se r = 0, <3 r 2 r Q(!) = (! ) + ! + 1 = P (!) = 0 se r = 1, > : P (✓) = 0 se r = 2. Analogamente si mostra che 8 > se r = 0, <3 r 2 r Q(✓) = (✓ ) + ✓ + 1 = P (✓) = 0 se r = 1, > : P (!) = 0 se r = 2. Pertanto P (x) divide Q(x) se e solo se r 6= 0. Esercizio 16 (Incontri Olimpici, Cetraro 2010). Sia p(x) un polinomio a coefficienti interi con p(0) e p(5) dispari. Puó p(x) avere radici intere? Se si, quante? Soluzione. Se k è intero troviamo che ( p(0) ⌘ 1 mod 2 p(k) ⌘ p(5) ⌘ 1 mod 2 se k è pari se k è dispari In nessun caso p(k) può essere uguale a 0. Soluzione alternativa. Per risolvere l’esercizio usiamo il seguente lemma la cui semplice dimostrazione è proposta come esercizio Lemma. Se P (x) è un polinomio a coefficienti interi ed a, b sono numeri interi allora a b divide P (a) P (b). Dimostriamo che P (x) non ha radici intere: se ↵ fosse una radice intera di P (x) si avrebbe • ↵ 0 | P (↵) P (0) = • ↵ 5 | P (↵) ) ↵ pari. P (5) = P (0) ) ↵ è dispari (essendo P (0) è dispari); P (5) ) ↵ 5 è dispari (essendoP (5) è dispari) il che è assurdo. Esercizio 17 (Incontri Olimpici, Cetraro 2010). (a) Sia p(x) un polinomio di grado al più 2010 tale che p(i) = 0 per ogni i 2 {0, 1, . . . , 2009} e p(2010) = 1. Quanto vale p(2011)? (b) Sia p(x) un polinomio di grado al più 2010 tale che p(i) = i per ogni i 2 {0, 1, . . . , 2009} e p(2010) = 2011. Quanto vale p(2011)? 26 Soluzione. (a) Il polinomio p(x) è della forma p(x) = Ax(x 1)(x 2) · · · (x 2009), quindi 1 = p(2010) = A · 2010! per cui A = 1/2010! e p(2011) = 2011!/2010! = 2011. (b) Il polinomio q(x) = x + 1 x(x 2010! 1)(x 2) · · · (x 2009) è tale che q(i) = i per ogni i 2 {0, 1, . . . , 2009} e q(2010) = 2011. Dal principio di identità dei polinomi segue che p(x) = q(x) e quindi p(2011) = 2011 + 2011! = 2011 + 2011 = 4022 2010! Esercizio 18 (Incontri Olimpici, Cetraro 2011). Siano ↵, le radici del polinomio x2 2011x + 1102. Dimostrare che ↵2011 + 2011 è un numero intero. Soluzione. Posto Sn = ↵n + n , dobbiamo dimostrare che S2011 è intero. Dalle note relazioni tra le radici e i coefficienti di un equazione di secondo grado segue che: ↵ + = 2011, ↵ · = 1102 e quindi Sn+2 = ↵n+2 + = ↵ n+1 n+2 = n+1 + = 2011Sn+1 (↵ + ) ↵ (↵n + n )= 1102Sn Pertanto, essendo: S0 = ↵ 0 + 0 = 2, S1 = ↵ + = 2011 ne segue (per induzione) che Sn è intero per ogni n 2 N. ⇤ Esercizio 19 (Incontri Olimpici, Cetraro 2011). Siano a, b numeri interi. Dimostrare che il polinomio F (x) = (x a)2 (x b)2 + 1 non si può scrivere come prodotto di polinomi a coefficienti interi di grado minore. 27 Soluzione. F (x) non è divisibile per nessun polinomio di primo grado in quanto non ha radici reali. Pertanto basta dimostrare che F (x) non può essere scritto come prodotto di due polinomi di secondo grado a coefficienti interi. Supponiamo per assurdo che esistano due polinomi di secondo grado p(x), q(x) a coefficienti interi tali che a)2 (x (x b)2 + 1 = p(x)q(x) (1) e, senza perdita di generalità, possiamo supporre che i coefficienti di grado massimo di p(x), q(x) siano uguali ad 1. Distinguiamo due casi: • Se a = b abbiamo: (x a)4 + 1 = p(x)q(x) Dalla (2) e↵ettuando il cambio di variabile x p(X + a), Q(x) = q(X + a) abbiamo: X 4 + 1 = P (X)Q(X) = X 2 + aX + b (2) a = X e ponendo P (x) = X 2 + cX + d X 4 + 1 = X 4 + (a + c)X 3 + (b + d)X 2 + (ad + bc)X + bd (3) Dalla (3) segue che bd = 1, b + d = 0 e ciò è impossibile per b, d 2 Z. • Se a 6= b abbiamo p(a)q(a) = 1, p(b)q(b) = 1. Pertanto p(a), p(b), q(a), q(b) 2 { 1, 1} Se p(a) = p(b) = 1 si ha che q(a) = q(b) = 1 e quindi: p(x) 1 = (x a)(x b) q(x) 1 = (x a)(x b) ) ) p(x) = (x a)(x b) + 1 q(x) = (x a)(x b) + 1 per cui p(x)q(x) = x4 2(a+b)x3 + a2 + b2 + 4ab + 2 x2 2(a+b)(ab+1)x+a2 b2 +2ab+1 ed è facile verificare che la (1) non può essere verificata con a, b 2 Z. Negli altri casi: (p(a) = 1, p(b) = 1) _ (p(a) = 1, p(b) = 1) _ (p(a) = 1, p(b) = 1) si dimostra nello stesso modo che la (1) non può essere verificata con a, b 2 Z. Esercizio 20 (Gara di Febbraio 2007). Sia P (x) = x3 + ax2 + bx + c. Sapendo che la somma di due delle radici del polinomio vale zero, quale delle seguenti relazioni tra i coefficienti di P (x) è sempre vera? (A) abc = 0 (B) c = ab (C) c = a + b 28 (D) b2 = ac (E) nessuna Soluzione. La risposta è (B). Dette ↵, aversi, per ogni x, che (x ↵)(x e le radici del polinomio, deve )(x + ) = x3 + ax2 + bx + c Svolgendo i prodotti e uguagliando i coefficienti dei termini dello stesso grado (principio di identità dei polinomi), si ha 2 ↵ = a, = b, 2 ↵ =c ⇤ ) ab = c Esercizio 21 (Cesenatico 2002). Determinare per quali valori di n tutte le soluzioni dell’equazione x3 3x + n = 0 sono numeri interi. Soluzione. Se a, b, c sono le tre soluzioni (non necessariamente distinte) dell’equazione x3 3x + n = 0, allora x3 3x + n = (x a)(x b)(x c) = x3 (a + b + c)x2 + (ab + bc + ca)x abc Dal principio di identità dei polinomi ne segue che 8 > <a + b + c = 0 ab + bc + ca = 3 > : abc = n Essendo (a + b + c)2 = a2 + b2 + c2 + 2(ab + bc + ca), si ottiene a2 + b2 + c2 = 6. Se a, b, c sono interi, questo è possibile solo se due dei quadrati sono uguali ad 1 ed il terzo è uguale a 4. Pertanto possiamo assumere, per simmetria, che a = ±1, b = ±1, c = ±2. Poichè inoltre si deve avere a + b + c = 0, le sole possibilità sono a = b = 1, c = 2 e a = b = 1, c = 2, da cui si ricava che n = 2 oppure n = 2. Per quanto abbiamo appena osservato, x3 3x + 2 = (x e quindi n = 2 ed n = 1)2 (x + 2), x3 3x 2 = (x + 1)2 (x 2) 2 sono e↵ettivamente soluzioni del problema. Esercizio 22 (Incontri Olimpici, Cetraro 2012). Il polinomio P (x) soddisfa la relazione P ( x) = P (x), per ogni numero reale x. Se dividendo P (x) per x 2 si ottiene resto 5, qual è il resto della divisione di P (x) per x2 4? Soluzione. Detti Q(x) ed R(x) = ax + b il quoziente ed il resto della divisione di P (x) per x2 4 abbiamo P (x) = x2 4 Q(x) + ax + b Dal teorema del resto segue che P (2) = 5 e inoltre, dato che P (x) è un polinomio dispari, risulta P ( 2) = P (2) = 5. Pertanto ⇢ 2a + b = 5 2a + b = 5 da cui con un semplice calcolo si ottiene a = 52 , b = 0 ed R(x) = 52 x. 29 Esercizio 23 (Incontri Olimpici, Cetraro 2012). Trovare tutti i polinomi P (x) tali che 16(x 1)P (x) = (x 16)P (2x), 8x 2 R (*) Soluzione. Ponendo x = 1, 2, 4, 8 nella relazione (*) otteniamo • x = 1 ) P (2) = 0; • x = 2 ) P (4) = 0; • x = 4 ) P (8) = 0; • x = 8 ) P (16) = 0; Dato che 2,4,8,16 sono radici di P (x), esiste un polinomio Q(x) tale che P (x) = Q(x)(x 2)(x 4)(x 8)(x 16) Sostituendo nella relazione (*) abbiamo 16(x 1)Q(x)(x 2)(x 4)(x = (x 8)(x 16) = 16)Q(2x)(2x 2)(2x 4)(2x 8)(2x 16) da cui segue che Q(x) = Q(2x) per ogni x 2 R. Pertanto per ogni i 2 Z risulta Q(1) = Q(2) = Q(4) = · · · = Q(2i ) il che significa che il polinomio R(x) = Q(x) Q(1) ammette infinite radici e, di conseguenza, R(x) è il polinomio nullo. Questo significa che Q(x) è un polinomio costante, cioè esiste k 2 R tale che Q(x) = k per ogni x 2 R. Abbiamo dimostrato che tutti i polinomi P (x) che verificano la (⇤) sono della forma P (x) = k(x 2)(x 4)(x 8)(x 16) (**) per un opportuno k 2 R. Viceversa è un facile esercizio verificare che tutti i polinomi della forma (**) verificano la (*). Soluzione alternativa. Posto P (x) = n P ai xi uguagliando i termini di grado i=0 massimo nei due membri dell’espressione 16(x 1) n X ai xi = (x i=0 16) n X a i 2i x i i=0 si ottiene 16 = 2n . Pertanto n = 4 e P (x) = a+bx+cx2 +dx3 +ex4 per opportuni numeri reali a, b, c, d, e. Sostituendo P (x) nella relazione (*) con alcuni calcoli (un po’ noiosi!) si possono trovare i coefficienti a, b, c, d, e. Esercizio 24 (Stage Olimpico, Teramo 2012). Siano ↵, , le radici del polinomio x3 6x2 + 12x 15. Si determini un polinomio di terzo grado avente come radici ↵ , ,↵ . 30 Soluzione. Sia x3 + ax2 + bx + c il polinomio richiesto. Dalle relazioni tra i coefficienti e le radici di un polinomio abbiamo ↵+ + = 6, ↵ +↵ + = 12, ↵ = 15 da cui segue che a= (↵ + ↵ + b=↵ 2 c= ↵ +↵ = 2 +↵ 2 2 2 )= 2 12 2 15 = =↵ + ) = 15 · 6 = 90 (↵ + 225 Pertanto il polinomio richiesto è x3 12x2 + 90x 225. Esercizio 25 (Stage Olimpico, Teramo 2012). Dire per quante coppie (p, q) di numeri primi (positivi) il polinomio x2 + px + q ha due radici intere. Soluzione. Indicate con ↵, le radici del polinomio si ha che ↵ = q e, dato che q è primo, possono presentarsi due casi: • ↵ = 1, • ↵= =q )q+1= 1, = q) q p, impossibile; 1= p ) p = q + 1 ) q = 2, p = 3. Pertanto x2 + px + q ha due radici intere solo se q = 2 e p = 3. Esercizio 26 (Stage Olimpico, Teramo 2012). Dimostrare che non esiste un polinomio a coefficienti interi P (x) tale che P (1) = e P (5) = 3. Soluzione. Per il teorema del resto esiste un polinomio ma coefficienti interi Q(x) tale che P (x) = (x 1)Q(x) + 2. Pertanto 3 = P (5) = (5 1)Q(5) + 2 ) Q(5) = 1 5 il che è impossibile in quanto Q(5) è un intero. Esercizio 27 (Stage Olimpico, Teramo 2012). Sia P (x) un polinomio a coefficienti interi tale che P (1) = P (2) = P (3) = 1. Dimostrare che non esiste nessun intero n tale che P (n) = 4. Soluzione. Il polinomio P (x) 1 ammette le radici 1, 2 e 3, quindi esiste un polinomio Q(x) a coefficienti interi tale che P (x) 1 = (x 1)(x 2)(x 3)Q(x) e quindi P (x) = (x 1)(x 2)(x 31 3)Q(x) + 1 Se esistesse un intero n tale che P (n) = 4 si avrebbe 1 + (n 1)(n 2)(n 3)Q(n) = 4 3 = (n 1)(n 2)(n 3)Q(n), e quindi ma questo è impossibile in quanto 3 non è divisibile per tre interi distinti consecutivi. Esercizio 28 (Incontri Olimpici, Cetraro 2012). Siano a1 , a2 , . . . , an degli interi distinti. Dimostrare che il polinomio P (x) = (x a2 ) · · · (x a1 ) (x an ) 1 è irriducibile su Z. Soluzione. Per assurdo supponiamo che esistano due polinomi s(x), t(x) di grado minore di n tali che P (x) = s(x)t(x). Pertanto (x a1 ) (x a2 ) · · · (x an ) = s(x)t(x) + 1 (1) Dalla (1) segue che 1 8i 2 {1, 2, . . . , n} s(ai ) + t(ai ) = 0 8i 2 {1, 2, . . . , n} s(ai )t(ai ) = (2) e, poichè s(ai ), t(ai ) 2 Z abbiamo e ciò implica che s(x) + t(x) è il polinomio nullo (in quanto ha grado minore 2 di n ed ammette n radici) e quindi s(x) = t(x). Pertanto P (x) = (t(x)) e, di conseguenza, P (x) non assume mai valori positivi. Questo però è assurdo perché se x > max (a1 , a2 , . . . , an ) + 1 si verifica facilmente che P (x) > 0. Esercizio 29 (Ontario Annual Examination 1956). Se le radici del polinomio x3 + ax2 + bc + c sono in progressione geometrica, dimostrare che a3 c = b3 . Soluzione. Possiamo supporre, senza perdita di generalità che le radici ↵, , del polinomio P (x) soddisfano la relazione ↵ = . Applicando le formule di Viète. . . Esercizio 30 (Russia MO 2004). Il polinomio a coefficienti interi f (x) = xn + a1 xn 1 + a2 xn 2 + · · · + an 1 x + an ha n radici intere distinte. Dimostrare che se le radici sono a due a due coprime allora an 1 ed an sono coprimi. 32 Suggerimento. Dalle formule di Viète sappiamo che an = ( 1)n x1 · · · xn , dove x1 , . . . , xn sono le radici di f (x). Se p è un numero primo che divide an allora deve dividere una delle radici di f (x), senza perdita di generalità possiamo supporre che p divida x1 . Possiamo scrivere: an 1 = ( 1)n 1 n X i=1 = ( 1) n 1 x1 · · · xi 1 · xi+1 · · · xn x2 · · · xn + x1 · n X i=2 x2 · · · xi Se per assurdo supponiamo che p divida anche an 33 1 1 · xi+1 · · · xn allora. . . !