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Bertoli Andrea Matr: 790934 RELAZIONE DEL PROGRAMMA DAIRY PLAN C21 Supporti avanzati per la gestione dell’allevamento (SUPAG) 1 INTRODUZIONE Tutti i settori della zootecnia italiana, in particolar modo l’allevamento della bovina da latte, sono da tempo in continua modificazione. L’andamento dei mercati e la diffusione delle grandi realtà produttive a discapito delle minori legate ad esempio alla conduzione familiare ha determinato una concentrazione di un elevato numero di animali all’interno dei nuovi allevamenti, dove il margine per l’imprenditore agricolo risulta determinato dall’abbattimento dei costi di produzione e conseguentemente dall’aumento del numero degli animali allevati in modo da aumentarne la redditività e permettere la giustificazione di enormi investimenti che possiamo definire industriali. L’organizzazione del personale, del lavoro e da non dimenticare della contabilità aziendale vengono sempre maggiormente affidati a supporti informatici per la gestione delle risorse e per valutare l’efficienza della produzione, in modo da garantire una corretta ed ideale panoramica sull’andamento aziendale. Ad oggi ogni allevatore di bovine da latte è conscio che per produrre latte in modo remunerativo è necessario avvalersi di un’accurata analisi dei punti critici aziendali e da una costante supervisione delle attività, in modo da possedere ogni informazione per pianificare e progettare investimenti e decisioni presenti e future, per mantenere la propria realtà sempre competitiva nei meandri della concorrenza e nell’instabilità del mercato. 2 RUOLO DELL’INFORMAZIONE E DECISIONI AZIENDALI 3 Tramite la raccolta dei dati e delle informazioni l’azienda può valutare e prendere delle decisioni di tipo strategico, direttivo e operativo. Il dato “grezzo” viene elaborato e può essere impiegato direttamente nell’organizzazione dell’azienda per la presa delle decisioni, come fattore di imput, venendo quindi utilizzato in ambito intra-aziendale. Questa tipologia di impiego è tipica del controllo operativo. L’utilizzo delle informazioni possiede tuttavia un importante utilizzo extraaziendale, nell’ambito di certificazione delle attività svolte e nella documentazione delle prestazioni. Questa strada riguarda le normali azioni di management, basate sugli obbiettivi del controllo direttivo; in questo caso l’informazione assume lo ruolo di prodotto, output dell’azienda. La raccolta dei dati può essere di tipo manuale o automatica; nel caso della manuale l’operatore, a seconda della frequenza della raccolta dei dati, deve svolgere direttamente delle operazioni di lettura e rilevazione, mentre nel caso della raccolta automatica essa verrà svolta tramite sistemi, sensori di controllo ed automazione. 4 DAIRY PLAN C21 CARATTERISTICHE DEL SOFTWARE Il Dairy Plan C21, versione 5.2, rappresenta un software gestionale per mandrie di bovine da latte creato dalla Westfalia Surge per affiancare e facilitare la gestione ed il management degli animali da parte dei clienti allevatori. L’immagine sopra riporta la schermata di presentazione del programma offerta al momento dell’accensione. Come è possibile notare sono presenti diverse voci che caratterizzano l’utilizzo delle varie possibilità ed operazioni di controllo e monitoraggio permesse dal software. Gli animali vengono identificati e riconosciuti sia tramite un podometro che con un collare, numerati e posizionati sugli stessi. Al momento dell’inserimento di un nuovo animale è possibile completare tutta una serie di dati ed informazioni relative sia alla genealogia e alla discendenza che ai parametri riproduttivi e storici delle bovine, per esempio è possibile inserire data di nascita dell’animale, prima fecondazione e relativo parto con l’entrata in produzione, ma risulta indispensabile inserire il numero di responder/podometro, collare per quanto riguarda il riconoscimento degli animali da parte del software e la marca auricolare per garantire l’effettiva corrispondenza di un soggetto e la tracciabilità e trasparenza dei dati. Il software presenta diverse liste e tabelle basate sui parametri produttivi e riproduttivi (con rilevazione dei calori), articolati e supplementati con la possibilità di impiego degli autoalimentatori e di monitoraggio dell’utilizzo e rifornimento di farmaci, garantendo, se usato scrupolosamente ed in modo attento un controllo 5 uniforme e totale riguardo ogni fattore gestionale e manageriale presente all’interno di ogni allevamento. Il computer comunica con la sala di mungitura attraverso il portale riportato nella figura, fornendo in diretta il numero aziendale riportato sul collare della vacca in posta di mungitura, il podometro, la durata dell’operazione di mungitura e la produzione in kg di latte della munta. Questo è reso possibile dal riconoscimento automatico degli animali al momento dell’entrata nella sala (pertanto la frequenza della rilevazione avverrà 2-3 volte al giorno il base al numero delle mungiture svolte), vincolati dal passaggio in un corridoio che permette l’ingresso ad un solo animale e l’ausilio di una sonda che rileva il responder dell’animale e trasferisce l’informazione sul lattometro installato in posta di mungitura. 6 Il funzionamento di principio è mostrato in seguito: Il tag passivo, o transponder, è un piccolo chip di silicio collegato a un’antenna da cui è contornato e da cui riceve l’energia necessaria per operare quando è investito da un campo elettromagnetico della frequenza opportuna. Chip ed antenna sono normalmente inserite in un rivestimento plastico che può assumere le forme più svariate, dalla carta di credito all’etichetta per abiti, nei settori industriali e commerciali, dal pulsante al bolo, in agricoltura. Il sistema di lettura è composto da un’antenna di dimensioni normalmente molto più ragguardevoli che, pilotata da un generatore a radiofrequenza, irradia un campo elettromagnetico. Nel momento in cui il tag entra nel campo suddetto e riceve l’energia sufficiente per attivarsi può iniziare a sua volta una trasmissione verso il lettore. Il sistema di lettura è in grado di rilevare questa interazione e si può avviare uno scambio di dati tra le due unità. Scambio che avviene sulle onde radio ed è quindi possibile anche se sistema e tag non sono in vista l’uno dell’altro. 7 Il transponder, denominato spesso tag, è costituto da una antenna che contorna un chip che ne costituisce il cuore. Quando il chip è inserito in un campo ellettromagnetico, si attiva e trasmette dati verso il lettore e da qui al sistema. All’interno del chip, dispositivo correntemente realizzato con la tecnologia dei componenti elettronici, sono memorizzati i dati che verranno scambiati con il lettore. Tali dati possono essere immodificabili, impiantati nel chip durante la sua produzione, e in questo caso rappresentano un codice identificativo univoco (simile a quello codificato in un codice a barre) oppure modificabili dal lettore ed avere un significato il più variabile e definito dall’applicazione. Il sistema di lettura (o Controller o Reader o Interrogator o Transceiver) gestisce da una parte la comunicazione con il Tag e dall’altra con la rete aziendale a cui trasmette i dati letti dal tag stesso. Il transponder è completato poi da un supporto in diversi materiali (plastica, ceramica o vetro) che contiene al suo interno la parte elettronica vera e propria. Dalla fossa il mungitore può accedere ai dati caratterizzanti ogni animale inserendo un codice con legenda riportata sullo strumento dal quale è possibile osservare la quantità di latte prodotta dalla munta precedente, se la bovina è gravida e i relativi giorni di gravidanza, i giorni di lattazione e svariati parametri produttivi e riproduttivi. 8 SITUAZIONE RIPRODUTTIVA L’applicazione più importante del programma è rappresentata sicuramente dal rilevamento dei calori mediante il monitoraggio dell’attività degli animali, reperita mediante il podometro, che, abbinata alla produzione lattea ed opportunamente mostrata mediante apposite liste e rappresentazioni grafiche, permette all’allevatore inizialmente di controllare le bovine e successivamente di inseminarle mediante la fecondazione artificiale. Il presunto calore è consultabile sul computer tuttavia viene segnalato al momento dell’identificazione degli animali sul lattometro in sala di mungitura, permettendo al mungitore di porre maggiore attenzione all’animale e verificare un possibile calo della produzione del latte o comunque possibili manifestazioni estrali. Nella tabella sovrastante viene indicata la lista fornita dal programma contenente i parametri relativi all’attività motoria degli animali, consultabile dall’allevatore sul pc. In questa lista, controllata giornalmente in modo da svolgere le mansioni operative, viene indicato il numero aziendale dell’animale, lo stato “fisiologico” al momento della misurazione che dovrebbe corrispondere ad una bovina vuota, ancora da fecondare, i relativi giorni di lattazione e vengono mostrati i valori relativi all’attività ed alla produzione di latte nelle ultime 24 ore. Questi animali verranno segnalati sul lattometro al momento della mungitura. Tuttavia è necessario premettere che l’aumento dell’attività deve essere comunque interpretato dall’allevatore: è possibile che con un cambio di gruppo, presenza di personale estraneo o di interventi extra-routinari determinino maggior attività degli animali pur in assenza di calore e, come in ogni software, la supervisione dell’uomo risulta 9 necessaria e determinante per render efficiente e soprattutto utilizzabile ogni dato fornito da una applicazione come questa. Vantaggi derivanti dall’impiego di questa tecnologia: ottimizzazione della rilevazione dei calori, minor intervallo parto-concepimento, minor interparto, migliore gestione riproduttiva e pianificazione delle scelte aziendali, controllo della fertilità ed identificazione precoce delle bovine problema e di conseguenza più vitelli nati. GESTIONE DEGLI ANIMALI In ogni momento è possibile interrogare il software sullo stato e sui parametri relativi ad ogni singolo animale, mediante la funzione riportata nella figura sottostante. Tramite questa schermata è possibile raggiungere ed inserire ogni dato relativo ad ogni animale dell’allevamento; questa procedura deve necessariamente essere svolta manualmente, ovvero l’operatore inserisce i dati manualmente sul pc. Si accede a questa funzione inserendo il numero di collare della vacca, come mostrato nella casella a destra, dove il software indica animale richiesto, e 10 da questo pannello è possibile visualizzare direttamente alcune informazioni, ma con l’ausilio delle funzioni riportate in basso è possibile raggiungere la schermata di sinistra. Da questa parte sono inseribili tutti gli eventi riguardanti la carriera produttiva della bovina ed è possibile modificare tutti i dati introdotti in precedenza. Come è possibile osservare il menù si articola in varie alternative: sulla sezione delle azioni veterinarie vengono evidenziati tutti gli eventi riproduttivi e manageriali inseriti per una determinata vacca e possono esserne aggiunti nuovi, in progressione. E’ inoltre importante sottolineare la pre-impostazione del programma che autonomamente stima eventi futuri al momento dell’introduzione di determinati avvenimenti: dopo un parto autonomamente il software indica la ripresa calore dopo un mese; al momento della messa in asciutta, da 25 giorni prima della data del parto il programma avverte e posiziona in un’apposita lista le vacche in attesa parto, fornendo una data previdenziale riguardo all’evento, dopo una fecondazione stima la data di messa in asciutta etc. Un’altra applicazione degna di nota è costituita dal grafico a “torta” mostrato nella pagina successiva: con l’ausilio di questo strumento è possibile monitorare visivamente ed in tempo reale la situazione gestionale della stalla, con la ripartizione della mandria nelle diverse fasi di allevamento. Vengono suddivisi, con relativa legenda, gli animali in relazione allo stato riproduttivo, con riferimento principale alla data attesa di parto. Inoltre da questo portale è possibile accedere direttamente ai dati degli animali posizionandosi col puntatore sulla casella, che ne identifica il numero aziendale, per essere rimandati alla schermata relativa agli animali singoli della quale si è parlato in precedenza. Per poter sfruttare nel migliore dei modi questa funzione, sintetica ma efficace per fornire un quadro sulla situazione dell’allevamento, risulta indispensabile la tempestiva introduzione di ogni evento riguardante le bovine, in modo da ottenere una rappresentazione reale, sincera e soprattutto non ingannevole dell’andamento aziendale. 11 12 MILK MANAGEMENT Il controllo della produzione del latte fornito dal software, mediante l’utilizzo dei lattometri METATRON 21, permette un costante e totale controllo del processo produttivo direttamente dalla sala di mungitura. I dati rilevati riguardano la quantità del latte prodotto, la bimodalità e pertanto le curve di flusso del latte, la durata della mungitura e vengono segnalate anche anomalie riscontrate in termini di conducibilità. I dati rielaborati vengono introdotti nelle diverse liste che riguardano le performance degli animali e della mungitura. La lista seguente rappresenta le performance relative alla mungitura avvenuta in una stalla con 2 gruppi di animali, dove è possibile visualizzare ogni parametro relativo alle singole bovine riguardante la lattazione in corso. Vengono indicate media giornaliera, eventuale variabilità in termini produttivi, giorni di lattazione e lo stato manageriale delle bovine, errori riscontrati durante la mungitura. 13 Il sistema sopra descritto, per le diverse funzioni implementate supporta le decisioni di gestione aziendale sintetizzati nella successiva tabella. LIVELLO OPERATIVO LIVELLO DIRETTIVO LIVELLO STRATEGICO PRODUZIONE GIORNALIERA +++ ++ ++ CONTROLLO ATTIVITA’ +++ ++ + CURVE FLUSSO LATTE + ++ ++ GRAFICO A TORTA + +++ +++ DATI ANIMALI SINGOLI +++ ++ + LISTA O REPORT MOTORIA 1) Osservando giornalmente le produzione per ogni singolo animale si potrà notare se l’animale ha prodotto di più o di meno rispetto al dato medio. Se si osserva quindi che l’animale ha prodotto di meno, si potrà intervenire cercando di capire se la sua minore produzione sia dovuta a una minore assunzione di alimento, perché è possibile che sia in atto una mastite o perché l’animale è in calore o perché sia in atto una dismetabolia metabolica. Quindi se l’animale mangia di meno (osservando dalla scheda personale dell’animale), l’allevatore dovrà intervenire cercando di capire se le cause di una minore assunzione di alimento possono essere dovute per esempio a dismetabolie ruminali (acidosi, chetosi), quindi intervenire per curare l’animale ed evitarle in futuro nella mandria modificando la dieta. Se invece l’allevatore nota che l’animale mangia normalmente ma la produzione cala può pensare che ci sia in atto una mastite. Questo deve quindi portare l’allevatore a migliorare l’igiene di stalla, cercare di capire se la routine di mungitura (pre e post-dipping) è fatta correttamente, migliorare la gestione delle strutture e intervenire in modo tempestivo per ridurre i costi della mastite che sono molto elevati. 2) Il report relativo al controllo dell’attività motoria degli animali fornisce giornalmente il numero aziendale degli animali che hanno manifestato un aumento dell’attività motoria, ascrivibile a diversa natura. Nel caso in cui si nota che la produzione è calata per quel dato animale, ma l’assunzione di alimento è normale e si escludono mastiti, si può pensare che l’animale sia in calore e procedere con l’operazione di fecondazione. L’allevatore dovrà 14 intersecare i dati del lattometro con quelli dell’attivometro o del podometro di quel dato animale. 3) Le curve relative al flusso del latte, unitamente ai dati relativi alle performance di mungitura, permettono il monitoraggio e il controllo delle operazioni di mungitura. La bi odalità, i tempi di mungitura e quindi la tipologia della curva di flusso del latte possono essere indicatori di una scorretta routine di mungitura, per esempio dovuta a un errata preparazione della mammella o della riduzione dei tempi di attesa per l’attacco del gruppo all’animale, determinando un alterato e quindi non ottimale rilascio dell’ossitocina, e conseguentemente ad uno scorretto svuotamento della ghiandola mammaria. Se invece i tempi di stacco sono ritardati è possibile imbattersi in casi di sovramungitura e pertanto sarebbe opportuno controllare il livello del vuoto dell’impianto, per esempio accertarsene con un controllo esterno. Attraverso questo strumento pertanto è possibile controllare sia la routine di mungitura ma soprattutto pianificare opportuni interventi di manutenzione e controllo dell’impianto. 4) La rappresentazione grafica a torta permette una migliore gestione riproduttiva e pianificazione delle scelte aziendali, controllo della fertilità ed identificazione precoce delle bovine problema e di conseguenza più vitelli nati. Essa fornisce un quadro sulla situazione dell’allevamento e pertanto sulla numerosità delle diverse fasi costituenti la mandria. Questo permette per esempio una corretta identificazione del numero delle bovine in attesa parto e quindi può essere un indice temporale per la preparazione e disinfezione della sala parto e sulla pianificazione delle operazioni di spostamento degli animali giovani per il normale ciclo di rimonta. Inoltre sono tempestivamente identificabili bovine con problemi riproduttivi, non ancora gravide ma con elevati giorni di lattazione. 5) I dati relativi ai singoli animali costituiscono praticamente l’inventario delle informazioni di ogni bovina. I dati singoli non presentano importante valenza dal punto di vista dell’intera mandria, tuttavia questo rappresenta il portale con il quale vengono manualmente introdotti sia i dati anagrafici e genealogici di un animale, sia tutti gli eventi che lo caratterizzano. Consultando questo quadro è possibile ricavare ogni informazione sull’animale e pertanto valutare la sua produttività dal momento della nascita e dell’ingresso in azienda; permette per esempio di adottare decisioni di convenienza come la vendita in caso di improduttività, recupero dati genealogici e cancellazione dal software e quindi scarico della bovina. 15 16 17
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