Shoulder pain and disability index - II parte
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Shoulder pain and disability index - II parte
OUTCOME MEASURES & CLINIMETRIC ASSESSMENT Estratto da Il Fisioterapista 4-2012 Shoulder pain and disability index II parte a cura della Redazione di Riabilita.org “Il crescente interesse nel documentare in modo oggettivo l’efficacia di una terapia in Medicina ha portato negli ultimi anni a una progressiva e maggiore attenzione verso l’analisi e l’uso di strumenti clinici di misura. In medicina riabilitativa si hanno a disposizione particolari misure di outcome (inteso come risultato degli interventi terapeutici), in grado di confrontare lo stato attuale del paziente con quello relativo a una situazione precedente. I principali indicatori di outcome che vengono valutati e misurati in riabilitazione sono il dolore, la funzionalità, lo stato di salute, la soddisfazione verso il trattamento, le abilità occupazionali, il livello di partecipazione alle attività familiari e alle attività sociali. La misurazione è la procedura attraverso la quale si assegnano parole o numeri a una priorità posseduta dagli elementi analizzati, in modo da poter attribuire a tale priorità alcune caratteristiche dei numeri, raffinando così le priorità dei dati raccolti (Bailey 1986). Attraverso specifici strumenti, che verranno analizzati nel corso dei prossimi numeri, è possibile misurare gli outcome di specifico interesse del riabilitatore. N el n. 3/2012 è stato presentato il ruolo del Shoulder Pain and Disability Index (SPADI)1-2, questionario autosomministrato, un valido strumento di misura per persone affette da dolori cronici di spalla3; è diviso in due parti che esaminano i rispettivi item: il dolore e la disabilità specifica per le patologie di spalla. Lo SPADI si basa sull’assunto che la severità del dolore o della disabilità, dovuti alle patologie di spalla, è funzione del numero di situazioni nelle quali dolore o disabilità compaiono, così come della loro intensità in tali occasioni. I primi cinque item indagano sulla gravità del sintomo “dolore”, in posizioni specifiche e nello Il Fisioterapista 4 – Luglio/Agosto 2012 Nel prossimo numero Assessment Shoulder Elbow Scale svolgere determinate azioni; gli altri otto item misurano le difficoltà che si hanno nello svolgere le varie attività della vita quotidiana che richiedono l’uso degli arti superiori. Per semplificare l’oggettivazione del risultato è usata la scala di valutazione numerica (NRS)4. Per tutti gli item è prevista una griglia di risposte su dieci livelli (in genere da 0 “nessun dolore” o “nessuna difficoltà” a 10 “peggior dolore immaginabile” o “così difficile da richiedere aiuto”). OGGETTIVAZIONE DEI DATI RACCOLTI e per trasformarla in percentuale si moltiplica il risultato per 100. somma dei punteggi delle risposte ——————————— × 100 valore massimo delle risposte date In questo modo si ottiene il punteggio finale in percentuale della sezione “dolore”. Questa trasformazione è fatta per rendere il punteggio più facilmente confrontabile con le altre scale di valutazione. Se il soggetto non risponde a un item, il punteggio è ancora calcolabile, ma la somma dei puntegi alle risposte si deve dividere per 40 e non per 50: Anche per il calcolo del punteggio si divide il questionario in due sezioni: dolore e disabilità specifica per le patologie di spalla. somma dei punteggi delle risposte ——————————— × 100 40 Calcolo per la “prima sezione” Se, invece, il paziente lascia due item senza risposta, il punteggio non è calcolabile. Il metodo è molto semplice. Si calcola la media tra i punteggi indicati nelle risposte (che si ottiene dividendo la somma ottenuta per il valore complessivo delle singole risposte; questo per la prima sezione è pari a 50) Calcolo per la “seconda sezione” Il metodo di calcolo per la sezione – dedicata alla durabilità specifica per le patologie di spalla 42 29-68_guide.indd 42 24/07/12 14:52 Estratto da Il Fisioterapista 4-2012 Shoulder pain and disability index - II parte Se il paziente lascia solo un item senza risposta, il punteggio è ancora calcolabile, ma la somma dei punteggi delle risposte si deve dividere per 70 e non per 80 (la seconda sezione consta di otto domande): somma dei punteggi delle risposte ——————————— × 100 70 Se, invece, il paziente non risponde a due item, il punteggio non è calcolabile. Anche in questo caso se un item è lasciato senza risposta, si deve dividere la somma delle risposte per quelle effettivamente date, ovvero 120. ESEMPIO PRATICO Al fine di comprendere e imparare ad applicare il metodo del calcolo, è utile ipotizzare un esempio pratico, prendendo di riferimento la prima sezione (figura 1). Gli item totali sono cinque, l’ipotetico soggetto valutato ha risposto a tutti gli item, come ripor tato nella tabella 1, in cui si esegue la somma dei punteggi ottenuti. Il punteggio finale è 33. Per ottenere il valore percentuale si applica la formula: 33 ——— × 100 = 66% 50 Punteggio totale Per ottenere il punteggio finale si calcola la media delle due sottoscale (data dalla sommatoria dei punteggi ottenuti nella sezione 1 e nella sezione 2 da dividere con la sommatoria del valore massimo della prima sezione – 50 – con il valore massimo della seconda sezione – 80): punteggi punteggi sezione 1 sezione 2 ——————————— × 100 130 ∑( + ) SENSIBILITÀ O RESPONSIVITÀ DI UNA SCALA Per essere uno strumento valido deve rispondere a determinate proprietà psicometriche: validità, sensibilità, affidabilità, appropriatezza, precisione, interpretabilità, accettabilità e praticità§. OUTCOME MEASURES & CLINIMETRIC ASSESSMENT – è il medesimo utilizzato nella prima sezione: somma dei punteggi delle risposte ——————————— × 100 valore massimo delle risposte date La responsività o sensibilità5 ai cambiamenti è la capacità di cogliere i cambiamenti dell’attributo che si sta valutando. Parlando di questionari di autovalutazione, durante la verifica clinica è possibile testare la capacità dello strumento di restituire valori differenti al mutare delle condizioni del paziente. Tale valutazione è indispensabile quando s’intende utilizzare il questionario per seguire un gruppo di pazienti nel tempo (studi longitudinali). Per quantificare tale capacità si possono confrontare le modificazioni che il punteggio subisce nei soggetti in cui siano intervenute una modificazione clinicamente rilevante e la corrispondente modificazione in altri pazienti, omogenei ai primi rispetto ai fattori prognostici, ma nei quali la suddetta modificazione non sia intervenuta. È opportuno che la sensibilità ai cambiamenti venga valutata durante la verifica clinica perché è nell’applicazione alle diverse patologie che uno strumento, seppur valido, potrebbe rivelarsi poco responsivo alle modificazioni di questa o quella dimensione. Ciò può avvenire per un’eccessiva genericità dello strumento rispetto alla specifica patologia studiata, oppure an- Rispondere alle varie domande collocando una crocetta su una delle caselle, indicando in tal modo l’intensità del dolore provata nelle ultime 48 ore. Metta un segno sul numero che meglio rappresenta la sua esperienza. “Quanto è grave il suo dolore....” 0 = nessun dolore 10 = peggior dolore immaginabile 0 1 2 3 4 5 6 7 Nel momento peggiore 9 10 x Quando è coricato sul lato che le fa male x Quando deve prendere qualcosa su uno scaffale in alto x Quando deve toccarsi la nuca x Figura 1 SPADI – prima sezione “Gravità del sintomo dolore”: si sommano i punteggi indicati dal soggetto (8 + 7 + 7 + 6 + 5) e si divide per il valore complessivo delle risposte (in questo caso 50). il risultato va trasformato in valore percentuale. 4 – Luglio/Agosto 2012 x Il Fisioterapista Quando deve spingere con il braccio dello stesso lato 8 43 29-68_guide.indd 43 24/07/12 14:52 OUTCOME MEASURES & CLINIMETRIC ASSESSMENT Shoulder pain and disability index - II parte Estratto da Il Fisioterapista 4-2012 cora per la staticità delle dimensioni prese in esame rispetto al periodo di tempo studiato (per esempio, i cambiamenti nelle relazioni sociali in un adolescente affetto da scoliosi possono richiedere anni prima di poter essere rilevati con i questionari non appositamente disegnati). Può inoltre succedere che i livelli di punteggio più alto non siano sufficientemente differenziati, e che pertanto un questionario non riesca a registrare dei 10 RACCOMANDAZIONI UTILI PER UNA MIGLIORE PRATICA CLINICA miglioramenti in pazienti che di partenza stanno comunque piuttosto bene (effetto soffitto). A tutti questi inconvenienti si può porre rimedio con opportune modifiche nel numero e nella specificità degli item. BIBLIOGRAFIA Spiegare correttamente lo scopo, il questionario non interferisce con il processo diagnostico* 1. ROACH KE, BUDIMAN-MAK E, SONGSIRIDEJ N, LERTRATANAKUL Y. Development of a shoulder pain and disability index. Arthritis Care Res. 1991; 4(4): 143-9. 2. BRECKENRIDGE JD, MC AULEY JH. Shoulder pain and disability index (SPADI). J Physiother. 2011; 57(3): 197. 3. HILL CL, LESTER S, TAYLOR AW, SHANAHAN ME, GILL TK. Factor structure and validity of the shoulder pain and disability index in a population-based study of people with shoulder symptoms. BMC Musculoskelet Disord. 2011; 12: 8. 4. WILLIAMS JW, HOLLEMAN DR, SIMEL DL. Measuring shoulder function with the shoulder pain and disability index. Journal of Rheumatology. 1995; 22(4): 727-32. 5. PADUA R, ROMANICI E, Z ANOLI G. L’analisi dei risultati nella patologia dell’apparato locomotore. Milano: A. Guerini e Associati, 1998. Una volta consegnato il questionario al paziente, rimanere a disposizione evitando di creare ansia o fretta* Ulteriori approfondimenti sono disponibili in Tutte le scale devono essere validate; in caso di validità sovrapponibile si preferisce la versione ufficiale in italiano (cfr n. 2/2012) È importante selezionare il questionario più indicato al proprio scopo e spiegarlo al paziente* Tutti i questionari autocompilati, per rispondere ai necessari requisiti di rigore scientifico, devono essere somministrati secondo precise regole metodologiche* Per essere uno strumento valido deve rispondere a determinate proprietà psicometriche§ (cfr anche n. 3/2012) La somministrazione dei questionari patologia-specifici e settoriali avviene dopo l’esame clinico* È richiesta la capacità del paziente nel comprendere le domande; se ci sono incapacità cognitive non utilizzare il questionario* Non influenzare le risposte del paziente, incoraggiando una compilazione completa e attenta, senza aiuti esterni* Il paziente deve essere informato dello scopo, della libertà di non compilazione, della tutela della privacy, del non utilizzo del questionario per scopi di tipo medico-legali* *Le tematiche sopra menzionate sono state e saranno ampiamente analizzate e discusse nei diversi numeri della rivista www.ilfisioterapista.it 44 29-68_guide.indd 44 24/07/12 14:52
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