Textilities Once Removed
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Textilities ... Once Removed A cura di Gregorio Magnani, in dialogo con Rike Frank Inaugurazione secondo tempo: 5 marzo 2016, ore 18.30 (performance ore 19) 6 marzo 2016 – 17 aprile 2016 Fondazione Antonio Ratti – Villa Sucota, Como La Fondazione Antonio Ratti è lieta di presentare Textilities…Once Removed, la seconda parte della mostra che celebra il trentesimo anniversario della Fondazione e il centenario della nascita del suo fondatore: il designer tessile, imprenditore e collezionista Antonio Ratti (1915-2002). Textilities…Once Removed riconfigura un gruppo di opere di Charlotte Posenenske, già esposte nella prima parte della mostra, e le mette a confronto con un ampio nucleo di poesia concreta a due e tre dimensioni creata negli anni ‘50 e ‘60 dal gruppo brasiliano Noigandres, con opere di André Cadere, Hilary Lloyd e Janice Kerbel e con una selezione di matrici di stampa katagami ottocentesche e di tessuti tinti ‘a riserva’ appartenenti alla collezione della FAR. La giustapposizione rivela inaspettate coincidenze di interessi e procedure. In ciascuno dei casi una struttura astratta rigida e un senso di disobbedienza sono portatori di valori semantici. E’ attraverso l’attenzione alla struttura significante, intesa al tempo stesso come strumento espressivo e oggetto di analisi, che ciascun artista mette in primo piano la materialità e la presenza fisica dell’opera. E’ nella cesura autoriflessiva innescata all’interno dell’opera da questo processo che si annida e materializza una significazione ‘a due dita dalla pagina’. Date secondo tempo: 6 marzo – 17 aprile 2016 Orari aperture e informazioni: mar-dom: 14.30-17.30 Ingresso libero Aperure speciali: domenica 27 marzo, lunedì 28 marzo e domenica 3, 10 e 17 aprile dalle ore 10 alle 18 Sede: Fondazione Antonio Ratti Villa Sucota via per Cernobbio 19, Como +39 0313384976 www.fondazioneratti.org Info stampa: Anna Castelli [email protected] Nel Brasile dei primi anni ‘50 – alla soglia del boom economico che porterà alla creazione di Brasilia e Petrobrás e al crescente influsso degli interessi statunitensi sull’economia del paese - i Niogandres (Décio Pignatari e i fratelli Augusto e Haroldo de Campos) investigano le qualità sovversive ‘verbivocovisuali’ del linguaggio e le capacita generative dello spazio grafico. Per loro “solo nella misura in cui essa è un linguaggio espresso materialmente, una concrezione di segni, ‘forma significante’, la poesia è poesia”. E’ questo approccio che trova eco nella volontà di Posenenske di scomparire dalla propria opera ed offrire ‘una dimostrazione dei principi di modificazione razionalizzata’ e nei sistemi infetti delle Barre de Bois Rond di André Cadere. La mostra accomuna gli interessi che guidano questi artisti a quelli che dominano l’opera recente di Janice Kerbel e Hilary Lloyd. Kerbel persegue un’alternanza fra analisi forensica e coinvolgimento totale per avvicinarsi a linguaggi a lei precedentemente ignoti. Lloyd adotta metodi di composizione ideogrammatici per articolare un’osservazione complessa, ma apparentemente distaccata, dello svolgersi delle forme e dei tempi del visibile in un’indagine autoriflessiva sulla superfice dell’immagine. Nel contesto della FAR queste ricerche trovano un’ulteriore assonanza metodologica negli ikat - tessuti contraddistinti da un processo di tintura ‘a riserva’ che permette al colore di penetrare solo alcuni segmenti del filo mentre altri sono protetti da una legatura impermeabile - e nella matrici di stampa katagami che danno origine a una decorazione di altissima precisione, sistemica ma esterna alla fibra tessile. La mostra si inaugura il 5 marzo con una performance di Doug, il ciclo a 6 voci composto da Janice Kerbel. FAR riceve il supporto continuativo di:
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Comunicato stampa Corso Superiore di Design del Tessuto
Tessuto
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Villa Sucota
Via per Cernobbio,19
22100 Como, I
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fax +39 031.233249
[email protected]
www.fondazioneratti.org
Comunicazione:
Teresa S...
comunicato stampa
Open Mind(s) sarà accompagnata da un catalogo realizzato da Cattaneo Paolo Grafiche che conterrà
un testo del curatore e documenterà le opere allestite in situ.