13/12/2010 corriere adriatico
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13/12/2010 corriere adriatico
Scavolini e Chateau d'Ax, una sconfitta tira l'altra GIACOMO MARIOTTI Due sconfitte per le rappresentanti marchigiane nell'Olimpo del volley femminile: la Scavolini è stata superata al tie-break in casa dalla Norda Foppapedretti Bergamo, mentre la Chateau d'Ax ha perso in quattro set sul campo della Spes Conegliano, sorprendente capolista per un giorno. Contro la rivale di sempre, la Scavolini ha pagato a caro prezzo la mancanza di affiatamento, limite ancora evidente nonostante l'ottimo approccio alla partita dell'esordiente Destinee Hooker. La pantera americana ha mostrato in soli tre set (gli ultimi della partita, nei quali ha rilevato Laura Saccomani) tutto il suo campionario di qualità tecniche e atletiche e si è subito capito che può fare davvero la differenza. Resta il fatto che sia lei che Manon Flier (sparita negli ultimi due set, ma protagonista di una splendida prima parte di partita) richiedono un gioco di palla alta che per tre anni la Scavolini ha fuggito come il diavolo. A Francesca Ferretti, per prima, è richiesto di resettare tutto in poche settimane e chiunque può capire che non è facile farlo di botto, da un giorno all'altro, e specialmente con compagne che arrivano a spizzichi e bocconi. Il lato buono della partita? Le prove delle nuove arrivate, chi più chi meno, confermano che anche quest'anno la Scavolini ha pescato benissimo sul mercato: Elisa Manzano mura che è un piacere, Monica De Gennaro in difesa è disarmante per gli attacchi avversari, Manon Flier è un'attaccante completa in ogni aspetto del gioco (un opposto che difende: il massimo dei desideri). Di Destinee Hooker si è detto e di sicuro non è stata quella con la Foppa la sua versione deluxe. Domani alle 16.30, a Bucarest, quarto turno della pool E di Champions League: partita da vincere, ovviamente, per restare in corsa per il primo posto e mettere al sicuro la qualificazione alla fase a playoff. Quanto alla Chateau d'Ax, la sconfitta di Conegliano lascia l'amaro in bocca soprattutto per un primo set ceduto di un soffio, a causa di episodi sfortunati come la doppia fischiata a Makare Wilson che ha regalato due palle set alla Spes, brava a chiudere subito i giochi con un muro di Frauke Dirickx. Secondo e quarto set sono stati dominati dalla Spes, mentre Urbino ha fatto altrettanto nel terzo. Un lungo applauso dei 2700 spettatori della Zoppas Arena ha accolto il ritorno del coach locale Dragan Nesic, ex-Monteschiavo Jesi, dopo il lutto per la morte del pa- Destinee Hooker al debutto con la Scavolini dre. Prima dello starting six Marika Serafin e Dobriana Rabadzhieva hanno accompagnato il direttore della cantina di Ponte di Piave nell'omaggio alla capitana urbinate Chiara Di Mio del prodotto simbolo del territorio veneto, il Prosecco. Il passo falso di Petrauskaite e socie, che mantiene la squadra di Salvagni a quota 2 in classifica, arriva alla vigilia della partita di Coppa Cev di domani alle 14, in cui le ducali si giocheranno la qualificazione europea in Siberia contro l'Uralochka Ekaterinburg, uscita vincente ad Urbino per 3-1 nella gara di andata disputata la scorsa settimana. Alla Chateau d'Ax servirà una doppia impresa: la vittoria con qualsiasi punteggio, e poi un'altra nel golden set. In caso di eliminazione, la Chateau d'Ax non abbandonerebbe la ribalta europea, ma sarebbe recuperata nella Challenge Cup.
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poi diventa difficile rimontare. Bene nel terzo, poi nel
quarto siamo scesi in attacco.
Peccato, perchè questa squadra dimostra di avere dei picchi di gioco molto alti ma manca ancora la continuità ...