Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006
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Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 EDITORIALE di Alessandro Raimondi Un saluto a tutti i soci! Bentrovati ancora su queste pagine. Il numero di questo mese ha dei contenuti interessanti ed essendo l’ultimo, prima dell’Apuliacon, include delle importanti informazioni ed anticipazioni su quello che troverete in Convention il 3 e 4 Marzo 2007. Da questo numero inauguriamo una nuova rubrica curata da Riccardo Nuzzi, “Intervista al personaggio”. Una ipotetica intervista fatta ai vari personaggi di Star Trek. Attenzione, non una intervista all’attore, ma proprio al personaggio! Il resoconto dei Colonial Days farà rivivere, a chi era presente, i tre giorni della Convention dedicata a BSG e, a chi non c’era, magari farà venir voglia di essere presente al Galacticon One! La sezione delle news si dimostra molto ricca di contenuti mentre l’articolo sulla religione nelle dodici colonie ci consente di approfondire la conoscenza della nuova serie di Battlestar Galactica. La rubrica dedicata ai profili dei personaggi di BSG è anch’essa una novità che prende il via da questo numero. Si inizia con William Adama e si prosegue nel prossimo numero con Laura Roslin. Nella sezione Star Trek troviamo il consueto appuntamento con la tecnologia trek e un esauriente articolo dedicato ad una delle razze dell’universo Trek assieme più amate e più temute: I Borg. Per finire non può mancare la sezione scientifica con una intervista esclusiva dell’Arecibo@Net a Guion Bluford, il primo afroamericano nello spazio! Che altro dirvi se non... Buona lettura e alla prossima! Naturalmente non possiamo non augurarvi Buon Natale e Felice Anno Nuovo !! Possiate passare un sereno periodo festivo e che il nuovo anno ci porti una nuova serie di Star Trek e l'annuncio della quarta stagione di BSG!! La Redazione. Arecibo@Net n. 6 Dicembre 2006 PAG 3 PAG 4 PAG 8 PAG 8 PAG 10 PAG 13 PAG 16 PAG 18 PAG 19 PAG 23 PAG 27 PAG 30 PAG 32 PAG 33 PAG 37 2 L’associazione in attività News Houmor Speciale Convention: Colonial Days Sezione BSG La religione nelle dodici colonie Profilo: William Adama Speciale modellismo: I modelli di BSG Recensione: La colonna sonora della miniserie Intervista a Katee Sackhoff Sezione Star Trek Intervista al personaggio: William T. Riker Le razze di Star Trek: I Borg Guida agli episodi: Enterprise Tecnologia Trek: Generatori di gravità Sezione Scienza Intervista a Guion Bluford Le stelle giganti di Alessandro Raimondi di Riccardo Nuzzi di Alessandro Raimondi di Lia Mariani di Tcesko Genchi di Tcesko Genchi di Nicole Tistarelli di Alessandro Raimondi di Riccardo Nuzzi di Riccardo Nuzzi di Michele Masiello di Tcesko Genchi di Giuseppe Picca di Riccardo Simone Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 REDAZIONE Arecibo@Net - Bollettino trimestrale dell’Associazione Culturale USSArecibo - N.6 Dicembre 2006 Redazione: Via Napoli 6/b Bari-S.Spirito Tel. 0805302092 - E-mail: [email protected] Sito: http://www.battlestargalactica.it/arecibonet.asp Direttore responsabile: Alessandro Raimondi Impaginazione e grafica: Alessandro Raimondi Hanno contribuito alla realizzazione di questo numero: Giuseppe Picca Lia Mariani Michele Masiello Nicole Leila Tistarelli Riccardo Nuzzi Riccardo Simone Tcesko Genchi L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’ Di Alessandro Raimondi Salve a tutti! Benvenuti alla consueta sezione dedicata alle attività dell’associazione. Come ben sapete si sono appena conclusi i Colonial Days sui quali non mi dilungherò molto, visto l’esauriente resoconto che troverete nelle pagine seguenti. Vorrei solo chiamarli in causa per sottolinearne alcuni aspetti la cui sede di trattazione ideale credo sia proprio questa. Nel forum del sito www.battlestargalactica.it qualcuno chiedeva di realizzare una manifestazione dedicata a BSG in una location più facilmente raggiungibile per tutti i Fan della serie in Italia. Ora come allora mi sento di rispondere in maniera rapida e precisa. La posizione del Club è semplice. Per ora la Galacticon, la convention di BSG in Italia si realizza a Bari perché questa è la sede dove l’associazione organizza la sua manifestazione storica l’Apuliacon. L’organizzazione dell’Apuliacon come la sua ubicazione è per noi un “Format” ben conosciuto. Sappiamo a chi, come e quando rivolgerci. In altre parole, facendo ogni anno quasi la stessa cosa, qui abbiamo gran parte della manifestazione già pronta. Oltre a questo c’è da dire che praticamente quasi tutto il consiglio direttivo dell’Associazione risiede nella provincia di Bari. Consci delle difficoltà che voi fan possiate avere e della necessità di divulgare quanto più possibile una serie che per ora è stata trasmessa solo su canali satellitari, abbiamo deciso, almeno per il momento, di seguire una politica di partecipazione ed organizzazione a quanti più eventi possibili durante l’anno. Questo ci porta ad essere presenti a tutte le più importanti manifestazioni a tema che si svolgono sul territorio nazionale. Attualmente quindi la situazione è questa. In futuro le cose possono cambiare, sia con il cambiamento dei membri del consiglio direttivo (che risiedendo altrove potrebbero avere contatti diretti sul territorio), sia con la crescita del club che, trovando sempre più persone che collaborino in varie parti d’Italia, avrebbe delle persone di riferimento cui affidarsi per l’eventuale organizzazione di una Convention in altre Location. Esaurito questo argomento torniamo a noi e agli eventi in programma. La campagna “Adotta un tostapane” si è conclusa e il club è soddisfatto dei risultati ottenuti. Grazie a tutti i partecipanti siamo riusciti ad incrementare gli introiti dell’associazione che saranno impiegati per la realizzazione del Galacticon One. Sempre rimanendo in tema di Galacticon One e sempre grazie all’entusiasmo di tutti voi, c’è una notizia importantissima ed eccitante che ho da darvi. Siamo in contatto con il manager di Tahmoh Penikett (Helo)! Le trattative per averlo come ospite all’Apuliacon sono ad uno stato avanzato. A Gennaio sapremo per certo se avremo l’onore di averlo ospite per due giorni nelle sale dello Sheraton a disposizione di voi fan! Tenete sotto controllo i siti www. battlestargalactica.it e www.apuliacon.it ! Oltre a questa ottima notizia ve ne aggiungo un’altra. La certezza di un gradito ritorno. Anche quest’anno ospite dell’Apuliacon, avremo l’astronauta Umberto Guidoni! Chi l’anno scorso non è riuscito ad incontrarlo e a sentire la sua interessantissima relazione, non può lasciarsi sfuggire ancora una volta questa occasione. L’astronauta italiano si intratterrà con tutti noi il pomeriggio del sabato. Per la sera stiamo cercando di organizzare una cena con tutti i partecipanti alla Convention cui eventualmente Guidoni parteciperebbe. L’indomani sarà ancora con noi per poi lasciarci nel pomeriggio. Come potete vedere le novità sono tante e tutte estremamente ghiotte! Vorrei solo aggiungere un’ultima ma importantissima cosa. La manifestazione sarà comunque ad ingresso gratuito!! Naturalmente però, se dovessimo riuscire ad avere tra noi l’attore che interpreta Helo, per voi associati al club ci sarà un enorme vantaggio. Infatti sarete solo voi a poterlo incontrare! Per il periodo che va da qui a Marzo le attività dell’associazione saranno un po’ rallentate a causa dell’appros- Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 3 L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’ simarsi dell’Apuliacon. Ecco gli eventi di Dicembre – Gennaio - Febbraio: Domenica 28 Gennaio – Housecon presso la sede dell’Associazione. Concludiamo con la consueta segnalazione degli indirizzi del club: • [email protected] per questioni inerenti le iscrizioni del Fan Club di Star Trek – informazioni e collaborazioni con l’associazione e il sito www.ussarecibo.it – per info e partecipazioni ad eventi organizzati dall’associazione (entrambi i Fan Club) • [email protected] per questioni inerenti le iscrizioni del Fan Club di Battlestar Galactica – acquisto, informazioni e spedizioni dei gadgets e dei pacchetti associativi di entrambe le serie • [email protected] per informazioni e collaborazioni per il BSGIC (BSG Italian Club) – info e collaborazioni con il sito www.battlestargalactica.it • [email protected] per tutto quello che riguarda l’Arecibo@Net: informazioni, collaborazioni, contatto con la redazione, invio materiale • [email protected] per tutto quello che riguarda la manifestazione Apuliacon Ciao ed alle prossime iniziative! “Associazione Culturale USS Arecibo: una associazione fatta dai fans per i fans!” NEWS Star Trek XI, ancora indiscrezioni Numerose novità sull’undicesimo film di Star Trek. Philippe Dauman responsabile della Viacom ha confermato che nei piani della Paramount è prevista l’uscita del film in un paio d’anni. Tra il 2008 e il 2009. Riguardo il regista ci sono ancora voci contrastanti. La rivista Variety riporta che chi dirigerà il film sarà J.J. Abrams mentre precedentemente la casa cinematografica aveva confermato la sua partecipazione al progetto solo come produttore. Da parte sua Abrams aveva ultimamente affermato che fino a quando la sceneggiatura non fosse stata pronta, non voleva sbilanciarsi sul dichiarare se la direzione del film sarebbe stata affidata a lui o a qualcun’altro. Abrams ha inoltre continuato a negare di aver mai contattato Matt Damon per offrir- gli il ruolo del giovane Kirk. Ultimamente però, l’attore, durante una intervista a Sci-Fi Wire, ha affermato che “Se la sceneggiatura fosse di qualità, lo farei”. Damon, che è impegnato nella promozione del suo ultimo film “The Good Shepherd “ ha poi confermato che aveva sentito le voci secondo le quali era stato considerato per il ruolo di Kirk ma che in realtà non era mai stato contattato. Intanto al progetto si è unito Stratton Leopold come produttore esecutivo che in precedenza aveva già lavorato con Abrams in Mission: Impossible III. Leopold ha intenzione di mettersi subito al lavoro cercando di ridimensionare il budget previsto per il film. Potrà farlo a partire da Gennaio quando ci si aspetta che sia stata completata la prima stesura della sceneggiatura. Fonte: TrekToday.com Moore al lavoro sul remake di “The Thing From Another World” iF Magazine ha riportato la notizia che Ron Moore, scrittore di Star Trek e produttore di Battlestar Galactica sta scrivendo la sceneggiatura del remake di “The Thing From Another World”. Il film, diretto nel 1951 da Christian Nyby e prodotto da Howard Hawks, era basato su un racconto di W. Campbell intitolato “Who Goes There?”. Nel 1982 il film diretto da John Carpenter fu intitolato Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 4 NEWS La cosa (The Thing). La storia è ambientata in antartide dove un gruppo di scienziati si imbatte in una creatura aliena ostile in grado di assumere le sembianze di altre forme di vita. Fonte: TrekToday.com George Takei in “Heroes” Secondo E! Online George Takei (Sulu) interpreterà il padre di Hiro Nakamura, il giovane fan di Star Trek che nella serie della NBC “Heroes” ha la capacità di spostarsi attraverso il tempo e lo spazio a proprio piacimento. “E’ assolutamente magnifico” ha affermato Masi Oka che interpreta il giovane giapponese che cerca di salvare il mondo. Il padre di Hiro, scortato dalle sue guardie del corpo, volerà negli States per cercare di riportare il figlio in Giappone. “Vorrei solo avere una battuta del tipo: papà, Sulu è il mio eroe non il tuo!” ha aggiunto Oka “i fan di fantascienza ne andrebbero matti!” Fonte: TrekToday.com Richiamati in servizio? David Eick, produttore esecutivo della serie Battlestar Galactica, ha risposto alle molteplici domande dei fan riguardo la possibile apparizione nel nuovo show di altri attori della serie classica. Oltre a Richard Hatch, che interpreta il personaggio ricorrente Tom Zarek, Eick, in una intervista a iFmagazine.com, ha rivelato che stanno prendendo seriamente in considerazione l’introduzione nel cast di qualche attrice della serie originale. “Laurette Spang, che interpretava Cassiopeia nella serie originale mi ha mandato una email”, ha spiegato, “Penso sarebbe molto carino riuscire a trovare qualcosa anche per lei.” Eick ha anche confermato che la produzione sta fantasticando con l’idea di offrire un ruolo a Dirk Benedict, interprete di Starbuck nella serie originale. “Sarebbe molto bello e ne parliamo da moltissimo tempo” ha aggiunto. Fonte: The Official Magazine BSG Una nuova serie animata ambientata dopo ‘Nemesis’? La CBS, in collaborazione con David Rossi, un membro dello staff di star Trek da lungo tempo, sta considerando la possibilità di produrre una nuova serie animata per il web. Il progetto sarebbe una idea di Rossi e di altri suoi colleghi Doug Mirabello and José Muñoz. TrekMovie.com ha parlato con Rossi della proposta che si presenterebbe non molto dopo la cancellazione di Star Trek:Enterprise. “Noi vorremmo riuscire a riportare in vita Star Trek negli occhi della gente” ha detto Rossi. David pensa che la realizzazione di una serie animata sia molto meno dispendiosa di una serie per la tv e quindi più facilmente vendibile al network. Gli eventi dovrebbero svolgersi 150 anni dopo “Nemesis” in un oscuro futuro dell’universo di Star Trek. Essendo solo ad uno stadio preliminare, la CBS ha chiesto al team di produrre le sceneggiature di 5 episodi di Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 5 NEWS prova della durata di sei minuti ciascuno. Nello scenario, la Federazione è appena uscita da una devastante guerra con i romulani che ha lasciato vaste aree della Federazione inaccessibili alla propulsione warp. Rossi ha spiegato che il loro obiettivo è creare un’allegoria del post 11 settembre, un mondo di incertezze e paure. Il team spera di ottenere un riconoscimento ufficiale in maniera tale che la serie sia inserita nell’area del sito StarTrek.com dedicata alla storyline della serie, dopo il periodo di Picard e Janeway. Rossi ha aggiunto che le navi saranno riconoscibili come navi di Star Trek. Il Capitano Chase cercherà di lottare per poter tornare ai gloriosi giorni dell’esplorazione spaziale mentre il suo equipaggio vorrebbe continuare ad occuparsi delle solite missioni di pattugliamento. Gli episodi potrebbero essere facilmente scaricabili da StarTrek.com ma Rossi aggiunge che potrebbero anche essere trasmessi in televisione. La grafica del progetto e maggiori informazioni li trovate su TrekMovie.com Fonte: TrekToday.com BSG appassiona anche il maestro dell’horror Stephen King ha affermato di essere un fan di Battlestar Galactica. In un articolo scritto per la rivista Entertainment Weekly, il leggendario maestro dell’horror ha incluso BSG tra le sei serie televisive che lo stanno appassionando. “E’ uno show scritto benissimo in cui i personaggi contano più degli effetti, che comunque rimangono eccezionali” ha scritto. “E credo che in televisione sia la migliore troupe al lavoro.” Mentre da una parte dichiara che Battlestar Galactica “non è tanto bella quanto Lost” dall’altra afferma che “è molto meglio di Star Trek e di qualsiasi altra sua incarnazione.” Inoltre rivela che guarda gli episodi prelevandoli dalla rete e scherza affermando che il web non è altro che “L’impero Cylon!” Queste dichiarazioni di apprezzamento nei riguardi della serie, sono state accolte con molto piacere dalla produzione, specialmente da David Eick. “Sono un accanito consumatore di qualsiasi cosa scriva Stephen King, da Carrie a Tommyknockers“ ha spiegato Eick. “Ma non avevo idea che gurdasse BSG, così leggere di quell’articolo sull’Entertainment Weekly mi ha fatto molto piacere.” A seguito della pubblicazione dell’articolo, Eick ha preso in considerazione l’idea di invitare lo scrittore a scrivere un’episodio per BSG. “Non so se accetterà o meno” ha ammesso, “ma penso potrebbe essere molto carino riuscire a convincerlo a scrivere una storia per noi.” Battlestar Galactica e Lost sono in buona compagnia nella lista di King. Le altre serie che preferisce sono The Shield, Veronica Mars, The Sopranos, e 24. Fonte: The Official Magazine BSG Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 6 NEWS Star Trek: Uscita la serie animata in DVD Dopo lunghissima attesa, il 21 Novembre 2006, è finalmente uscita in DVD Star Trek: The Animated Series. Il cofanetto, che ha dimensioni e aspetto simili a quelli dei cofanetti della serie classica, comprende tutti i 22 episodi della due stagioni della serie. Un box molto bello che racchiude una serie ricca di chicche inclusa la presenza dei personaggi di Sarek e Harry Mudd con le voci originali degli attori. Una vera gemma per gli appassionati della serie classica di Star Trek. 500 minuti totali con numerosi contenuti speciali e commenti. I personaggi della serie hanno le voci originali del cast. Alcuni di essi diedero le voci ad altri personaggi della serie. Per esempio Doohan interpretò numerosi alieni oltre ad altri per- sonaggi regolari come il Tenente Arex e l’Edoano a tre braccia, mentre la Barrett interpretò il Tenente M’Ress, e la Caitiana. (Se non lo sapete, Arex e M’Ress torneranno molti anni dopo nella serie di romanzi New Frontier, scritti da Peter David per la Pocket Books.) Tra i contenuti speciali c’è il making-of “Drawn to the Final Frontier”, varie interviste e commenti di Okuda, gli scrittori David Gerrold, David Wise ed interviste al produttore Lou Scheimer, al regista Hal Sutherland e alla scrittrice D.C. Fontana, più storyboard, gallery e sottotitoli. Star Trek: The Complete Animated Series, uscì nel Settembre del 1973, ora è acquistabile in DVD anche in Italia. Fonte: TrekToday.com In BSG tutto e' possibile ATTENZIONE: LA PRESENTE NOTIZIA CONTIENE SPOILER DELLA TERZA STAGIONE DI BSG Sembra che una delle caratteristiche principali di “Battlestar Galactica,” sia sacrificare i personaggi. Nell'episodio andato in onda questo Venerdi su Sci-Fi ci sono tutti presupposti per una perdita importante. In questa terza stagione abbiamo già visto il secondo in comando del Glactica, Saul Tigh, dover sacrificare sua moglie perché una traditrice. Successivamente abbiamo visto l'eroico sacrificio di Kat ora, in questo episodio Adama è disposto ad accettare un sacrificio enorme pur di salvare l'umanità. Il Galactica e il resto della flotta trovano un pianeta sul quale è custodita una reliquia sacra, L'occhio di Giove che potrebbe condurre ciò che rimane della civiltà umana, alla Terra. Il problema è che ci sono altissime possibilità che i Cylon possano riuscire a trovare la reliquia prima di loro. Questo non è assolutamente accettabile per Adama che quindi, nonostante ci sia qualcuno sulla superficie, considera la possibilità di distruggere il pianeta. In una recente intervista Roon Moore ha detto che "In "Eye of Jupiter" molti membri dell'equipaggio del Galactica sono sulla superficie del pianeta. Apollo, Starbuck, Dualla e Anders che oltre tutto stanno avendo problemi personali gli uni con gli altri". Moore ha poi aggiunto che "Adama è determinato ad evitare che i Cylon riescano a trovare il modo di raggiungere la Terra e se questo vuol dire sacrificare delle persone, è pronto a farlo". L'episodio di Venerdi è in due parti e si concluderà Domenica 21 Gennaio. Moore, ha ribadito che quando in Gennaio la serie riprenderà, ci “saranno molti sacrifici” Come qualcuno ha già ipotizzato, probabilmente si tratterà della morte di un membro del cast principale. Ma la morte di uno dei personaggi principali non potrebbe cambiare la natura delle serie? “Potrebbe essere” ha risposto Moore “Ma io non ho mai detto che lo faremo. Ho solo detto che ci saranno importanti perdite prima della fine della terza stagione". Moore ha poi concluso dicendo che nei prossimi episodi affronteranno molti aspetti legati alla flotta civile fin'ora mai visti, parleranno dei cinque modelli Cylon rimanenti e di Hera la bambina Cylon/Umana, mentre Gaius Baltar troverà ancora una volta il modo di sopravvivere. In parole povere sembra che in BSG non ci sia mai nulla di scontato, incluso il sacrificio del cast fisso. “Ci sono una gran quantità di cose che si possono fare e che influenzerebbero la serie,” ha detto Moore. “Il nostro dilemma è proprio questo, vorremmo rendere l'idea che la morte di uno dei personaggi principali è un qualcosa di possibile senza distruggere completamente il senso dello show, per noi è una specie di sfida.” Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 7 HOUMOR IL TUZZO Di Riccardo Nuzzi LA VOSTRA “TESTATA” UMORISTICA IL TUZZO ha visto per voi cose che voi umani non potete neppure immaginare… Ho visto: • macchine fotografiche senza obiettivi, e quindi senza scopi nella vita, • ghigliottine da far perdere la testa, • le stelle con un grosso telescopio, quando mi è caduto • persone morire dal ridere alle battute de IL TUZZO (O delle persone si sono suicidate dopo aver letto le battute de IL TUZZO, la cosa è ancora da verificare) Le vie delle città nella Galassia di Star Trek Città terrestre: Via della Resistenza Città Borg: Via della Resistenza Inutile Convention Di Alessandro Raimondi L’8 9 e 10 Dicembre si sono svolti all’interno del Palazzo delle Stelline a Milano, compresi nella manifestazione Giochi Sforzeschi 2006, i primi Colonial Days. Tre giorni di proiezioni e giochi dedicati a Battlestar Galactica. Gli organizzatori dell’evento sono stati il BSGIC e il BAIC (Buffy and Angel Italian Club) cui va tutto il nostro ringraziamento per la passione e l’aiuto con cui ci hanno aiutato nell’organizzazione e dell’averci messo a disposizione gli spazi per la convention. Un altro doveroso ringraziamento va agli organizzatori della StarconTrek che con la loro passione hanno reso possibile, ancora una volta, una manifestazione bella e divertente come quella appena conclusasi. La giornata del Venerdi era, per così dire, dedicata alle 8 • tende da sole, in compagnia, IL TUZZO Trek • pomodori ballare la salsa, Speciale sul piede, proiezioni. Episodi della serie classica, speciali e le prime due inedite puntate della terza stagione. Un overdose di BSG che si è conclusa solo verso sera. Durante tutta la giornata però c’era il banchino del BSGIC aperto e pronto ad accogliere i fan della serie. Inoltre abbiamo condotto delle partite dimostrative del Pyramid (gioco di carte della serie classica simile al Poker) e del Gioco di carte Collezionabile di BSG edito dalla Wizkids. I due giochi sono entrambi giochi di carte ma completamente diversi l’uno dall’altro. Il Pyramid è un gioco d’azzardo ai cui tavoli è quasi obbligatorio, oltre ad avere un buon numero di cubiti da giocarsi, presentarsi con un buon sigaro e della buona ambrosia (in mancanza della banale birra terrestre può andar bene). Il BSGCCG invece è un gioco di carte collezionabile Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net COLONIAL DAYS: RESOCONTO uscito circa un anno fa, dedicato a BSG. Nel pomeriggio quindi c’è stato, con la collaborazione della Wizkids, il primo torneo di BSGCCG in Italia. I partecipanti si sono sfidati con un mazzo di 31 carte su di un tabellone di gioco appositamente creato per l’occasione. Era semplicemente fenomenale! Pochi partecipanti, ma decisamente buoni! Chissà che in futuro il numero dei giocatori possa crescere e il gioco prendere sempre più piede in Italia. Noi del BSGIC ci impegneremo in merito organizzando il secondo torneo al Galacticon One! Chi fosse interessato può già iscriversi contattando l’organizzazione all’indirizzo [email protected] . Le sfide sono state divertenti ma cruente e in un clima gioviale e leggero abbiamo concluso il torneo con le premiazioni di rito. Il premio era la collezione completa di carte incluse le più rare e tutte le carte Foil!! Un mega premio! Ma non è finita qui! C’erano premi fino al settimo posto!! Carte rare a Go Go! Dopo le premiazioni la serata si avviava alla conclusione, non prima di aver giocato tutti assieme a “Chi vuol essere ammiraglio” in versione BSG. Per l’occasione il videoproiettore della sala proiezioni è stato collegato al portatile del sottoscritto e con un tabellone elettronico a disposizione, più di 20 partecipanti si sono cimentati nella sfida, tentando di arrivare all’ambito premio che sarebbe stato consegnato a chi sarebbe divenuto ammiraglio: Un abbonamento annuale alla rivista Series! Le domande si sono dimostrate sempre più difficili e, nonostante i tre possibili aiuti a disposizione dei concorrenti (aiuto del pubblico, telefonata a casa e 50:50) nessuno è riuscito a divenire ammiraglio lasciando sul piatto il bellissimo premio. La conduttrice del quiz però (Paola Pittoni del BAIC) Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net elargiva poster di Serenity ai partecipanti e a chi saliva maggiormente di livello, carte da collezione di BSG. Insomma, oltre a divertirsi e passare due piacevoli ore assieme, i concorrenti se ne andavano soddisfatti. Finito il gioco a quiz la prima giornata dei Colonial Days si concludeva sul serio e tutti, stanchi ma soddisfatti, ce ne andavamo a nanna. Il secondo giorno è stato dedicato al secondo torneo in programma, quello di Pyramid. Risolto un primo problema riguardante le regole, si dava inizio alle danze. Due tavoli composti da cinque persone Carte di Pyramid in cui, distribuiti i cubiti, chi perdeva tutto, veniva eliminato. Il notevole successo riscontrato dal gioco è diventato evidente quando, dopo il torneo, molti giocatori si sono intrattenuti fino a sera a suon di puntate, rilanci e scherzi. Il Primo torneo Italiano di Pyramid alla fine se lo aggiudica un nostro associato, Valentino Pagliaroli che, visto il premio consistente in un anno di associazione gratuita al BSGIC, con gesto cavalleresco, lo cedeva alla seconda classificata: Elisa Lissandrini La Domenica è stato un giorno tranquillo in cui il banchino è rimasto a disposizione dei fan per informazioni, iscrizioni e gadget. Una giornata piacevole trascorsa tra chi apprezza la serie, conclusasi con la visione del decimo episodio della terza stagione in lingua originale. Una conclusione degna dei Colonial Days. Un saluto a tutti coloro che sono venuti a trovarci e a conoscerci e anche a chi, sarebbe voluto venire ma non ha potuto per motivi di salute, per lavoro e per qualunque altro motivo. Un saluto a tutti con l’augurio di rivedervi presto al Galacticon One !! So say we all !! 9 GOVERNO DELLE DODICI COLONIE BATTLESTAR GALACTICA LA RELIGIONE NELLE DODICI COLONIE La religione nelle Dodici Colonie La religione delle Dodici Colonie, che i personaggi di Battlestar Galactica praticano ognuno in diversa misura, è un credo politeistico che ci riporta in gran parte alla nostra mitologia Greca, con grande enfasi sulla filosofia dell’eterno ritorno Origini Ci sono ragionevoli prove, per quanto circostanziali, che gli abitanti di Kobol abbiano avuto origine sul pianeta Terra, ed è anche noto che una delle tredici tribù abbia deciso di tornare sul pianeta madre. La somiglianza tra le fedi religiose dei Coloni e quelle degli antichi Greci probabilmente non è una coincidenza, nonostante non sia chiaro ancora quale abbia dato origine all’ altra. Per un’ analisi più dettagliata fare riferimento a “La Storia delle Dodici Colonie “ e alle “Sacre Pergamene”. Nella scena del funerale vista nella “Miniserie” Adama dichiara “La vita è cominciata là fuori”, ricordando all’assemblea la prima riga delle antiche scritture tramandate loro, molti secoli fa, dagli Dei di Kobol. Credo Religioso Gli Dei di Kobol La religione dei Coloni è centrata sugli Dei di Kobol, analoghi agli Dei Greci. Al momento, nel corso della serie, sono stati esplicitamente identificati sei Dei Di Kobol: • Zeus - Padre degli Dei. Tom Zarek ha fatto riferimento due volte al Comandante Adama chiamandolo “Zeus” (“Bastille Day”, “The Farm”) • Artemis – (“Flesh And Bone”) • Aphrodite – (“Flesh And Bone”) • Athena – Si è suicidata “per la disperazione dell’ Esodo delle Tredici Colonie” (“Home, Part II”). La sua tomba custodisce una mappa per la Terra (“Kobol’s Last Gleaming, Part I”) • Hera – (“Home, Part II”) Secondo le Sacre Pergamene, gli dei una volta condividevano un’esistenza semi-paradisiaca con gli abitanti di Kobol. In seguito circostanze ancora da chiarire costrinsero all’Esodo la popolazione umana di Kobol verso le Dodici Colonie e la Terra, cosa che portò al suicidio di Athena. Per maggiori dettagli fare riferimento a “La Storia 10 delle Dodici Colonie”. L’esistenza degli Dei di Kobol è attestata dalla numerosa presenza di artefatti, come la Freccia di Apollo, la Tomba di Athena e la Porta di Hera. Comunque, nonostante accetti la loro storicità, Sharon Valerii, un cylon, ha messo in dubbio la loro divinità. Tra i fan circola l’idea che ci siano dodici Dei di Kobol , in analogia ai dodici modelli Cylon e alle dodici Colonie, e forse ai Dodici Dei dell’Olimpo (che nella mitologia greca erano considerati i principali Dei del pantheon greco). Un post nel blog di RDM (Ronald D. Moore, scrittore e produttore di BG 2003) fa velatamente accenno alla cosa. D: “Dodici modelli cylon e dodici divinità dell’Olimpo mi sembrano un po’ più di una coincidenza. C’è qualche connessione?” RDM: “E Dodici Colonie. Coincidenza…?” (RDM, 12 Marzo 2005) Il Dio Geloso In uno spezzone dall’episodio “Kobol’s Last Gleaming, Part I”, Elosha afferma che l’esodo da Kobol venne accelerato quando “un dio geloso cominciò a desiderare di elevare se stesso sopra gli altri dei, e così la guerra su Kobol ebbe inizio” La Via per l’ Olimpo Tom Zarek aggiorna il presidente e i membri del suo staff della ripresa del comando del Galactica da parte di Adama dopo l’attentato alla sua vita dicendo: “Zeus è tornato sull’Olimpo”. (“The Farm”). Nella mitologia greca, la casa degli dei sulla Terra era situata sulla vetta della montagna più alta della Grecia, il Monte Olimpo, in un tempo in cui l’accesso alla cima della montagna sarebbe stato praticamente impossibile alla tecnologia umana del tempo. Dal commento di Zarek possiamo dedurre che la religione Coloniale sembra riconoscere l’esistenza di un posto chiamato Olimpo. Non è ancora possibile determinare, comunque, se l’ Olimpo sia considerato la residenza degli dei, con una specifica locazione geografica o metafisica su Kobol, poiché non c’è nessun altro accenno all’ Olimpo nella serie. Se ne fosse confermata l’ esistenza come di un posto non raggiungibile dagli umani, questo potrebbe contraddire l’affermazione di Elosha su umani e dei che vivevano insieme in armonia su Kobol. Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net GOVERNO DELLE DODICI COLONIE BSG -SCHEDA TECNICA VIPER MARKII L'interno della tomba di Athena. Kara posiziona la freccia di Apollo per scoprire la rotta che li condurrà alla Terra. Altri Nomi Mitologici nella Cultura Coloniale Sono stati identificati numerosi elementi che sono stati chiamati con nomi di dei o di figure leggendarie, anche se nessuno di questi nomi è stato esplicitamente identificato come appartenente a qualcuno degli Dei di Kobol. • Triton – (Miniserie) - Nome di una battlestar persa nella Caduta delle Dodici Colonie • Atlantia – (Miniserie) – Nome di una amadriade (ninfa dei boschi) e nome di un’ altra battlestar persa nella Caduta delle Dodici Colonie • Pegasus – Un leggendario cavallo alato e nome della battlestar di classe Mercury dell’ Ammiraglio Melena Cain • Zephir – (“Fragged”) – Una nave della Flotta chiamata col nome di questo Dio • Mercury – La nave ammiraglia della classe Mercury, chiamata col nome della versione Romana del dio greco Hermes • Pluto – Nome dell’elemento chimico Plutonio menzionato nell’ episodio “Bastille Day”, e versione Romana del dio greco Hades. Il Ciclo del Tempo “Tutto ciò è accaduto prima, e tutto ciò accadrà ancora” Secondo Gaius Baltar questo verso tratto dalla Profezia di Pythia è molto ben conosciuto (“The Hand Of God”). Laura Roslin più in là espande il suo concetto, ricordando Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net a Kara Thrace che : “Se credi negli dei, allora credi nel ciclo del tempo e che noi tutti stiamo recitando la nostra parte in una storia che è narrata ancora, e ancora, e ancora attraverso l’eternità” (“Kobol’s Last Gleaming, Part I”) La nozione di una progressione circolare del tempo (anche conosciuta come l’ eterno ritorno) è un tema comune in molte fedi, in particolare nella mitologia Maya, ed è una pietra angolare delle fedi Hindu e Buddista. Inoltre, la filosofia Stoica credeva nel concetto di “ekpyrosis”, il fuoco che consuma il vecchio mondo e segnala la nascita di uno nuovo, identico al vecchio, in un continuo ciclo di nascita, morte e rinascita. Diversi eventi durante la serie hanno portato alcuni dei personaggi a credere di stare partecipando ad un altro giro di questo ciclo. Vedere “Sacre Pergamene” per un’ analisi più dettagliata. Santità della Vita Secondo le Sacre Pergamene, l’aborto è “un abominio agli occhi degli Dei”. I più fondamentalisti, i Coloni di Geminon, aderiscono strettamente a questo comandamento, comunque le colonie più antiche come Caprica non lo seguono così strettamente: ufficialmente, la legge Federale delle Colonie garantiva alla donna il diritto di abortire, almeno al tempo della Caduta delle Dodici Colonie (“The Captain’s Hand”). Pratiche Individuali 11 LA RELIGIONE NELLE DODICI COLONIE I Coloniali mostrano un ampio spettro nella pratica religiosa, variando dall’ ateismo di Billy Keykeya (“Home, Part II”) fino alla letterale interpretazione delle Sacre Pergamene del caporale Venner. I Coloniali esprimono la loro fede in diversi modi. Idoli Alla fine dell’ episodio “Flesh And Bone”, Kara Thrace, devota ad Artemis e Aphrodite (come già detto da Leoben Conoy nello stesso episodio), prega le due dee per Conoy usando statuette che recano una certa somiglianza con la rappresentazione classica di Artemis e Athena. Artemis è rappresentata con arco e frecce, e Athena con il suo elmo da guerra. cato potrà essere trovato nell’ articolo sulla “Lingua nelle Dodici Colonie” di prossima pubblicazione. Artefatti Nonostante il clima fondamentalista su Gemenon, la città di Delphi su Caprica era dell’ idea di conservare un importante artefatto religioso, la Freccia di Apollo in un museo, piuttosto che in un luogo di culto. Il Sacerdozio La separazione tra stato e chiesa è meno rigorosa nelle Colonie di quanto lo sia negli Stati Uniti. Laura Roslin presta giuramento per la presidenza ad un prete, la sacerdotessa Elosha, che le resterà accanto in veste di consulente durante la sua amministrazione. I preti inoltre presiedono i funerali militari, senza tener conto del credo religioso dei defunti. Che questa sia la regola è forse indicativo della omogeneità religiosa delle Colonie. I preti nelle Dodici Colonie non sono tenuti al celibato, come accade per esempio nella chiesa Cristiana cattolica. Nell’ episodio “Resistance”, il Capo Galen Tyrol dichiara che suo padre era un prete e sua madre un oracolo. Rosari Quando Roslin comincia a soffrire di crisi di astinenza dal Chamalla in “Fragged”, il Caporale Venner, un fondamentalista di Gemenon , afferra ansiosamente una collana di bianche perline da preghiera. Secondo Billy Keykeya, alcuni preti usano la pianta di Chamalla per le sue proprietà allucinogene. Il fatto che questa pianta induca sogni premonitori a Laura Roslin può implicare l’uso di qualcosa di molto simile da parte di Pythia, un’antica profetessa. Articolo ricavato da “http://www.battlestarwiki.org” Gruppi di preghiera Alcuni prigionieri sulla Astral Queen che cercano riabilitazione si sono raccolti in un gruppo di preghiera. Nell’ episodio “The Farm” essi salutano Laura Roslin come una profetessa e lei li benedice. La sacerdotessa Elosha canta una preghiera durante il servizio funebre per i morti nella parte finale della Miniserie. Piuttosto curiosamente, la lingua in cui canta è Sanscrito, una lingua classica dei popoli Hindu e Indiani della nostra Terra. Maggiori ragguagli sui versi che canta e il loro signifi- 12 Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net PROFILO:WILLIAM ADAMA L’ammiraglio William Adama, un veterano della guerra contro i Cylon, è l’ufficiale comandante del Battlestar Galactica e il più alto ufficiale rimasto nella flotta coloniale. Retrospettiva William Adama è nato su Caprica, da Joseph Adama. Suo padre fu un avvocato/procuratore specializzato in cause civili (Litmus). Adama prese parte alla guerra contro i Cylon piuttosto tardi, come pilota di Viper. Si guadagnò il soprane di ‘Husker’ (Voce roca) presumibilmente a causa della sua imbarazzate voce baritonale. Si mostrò subito essere un pilota dotato, abbattendo il suo primo Cylon durante la sua prima, vera missione. Raggiunse la cifra di 1.000 appontaggi mentre era di servizio presso la Battlestar Atlantia, con il grado di tenente (Act of contrition). Durante l’ultima settimana di battaglia contro i Cylon, Adama prese servizio sulla Battlestar Galactica, quando la nave fu abbordata dai Cylon. Ricordò al suo amico e commilitone Saul Tigh della tattica dei Cylon di ritorcere contro la nave stessa, la potente forza della Galactica (Scattered). Dopo l’armistizio, Adama si sposò con Caroline Adama, dalla quale ebbe due figli, Lee e Zak, prima che il peso della carriera e i lunghi periodi lontani da casa minassero profondamente il matrimonio, che si sfaldò fino al divorzio. Età: Il giovane William Adama e i suoi due figli N.D. Colonia: Nome: Caprica William Adama Nome di battaglia: Prima apparizione: Genitori: Figli: Miniserie Joseph Adama (padre) Adama (in vita), Zak Adama (deceduto) Stato civile: Incarico: Grado: Husker divorziato (Caroline Adama) risposato con Anne Adama Ufficiale Comandante Battlestar Galactica; Comandante supremo della flotta coloniale Ammiraglio Interpretato da Edward James Olmos Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net Congedato dalla Flotta Coloniale dopo la guerra contro i Cylon, Adama trovò lavoro presso un trasporto coloniale, dove incontrò Saul Tigh, iniziando così un lungo rapporto di amicizia. Adama si sposò in seconde nozze con Anna Adama. La famiglia di Anna aveva forti influenze sulla Commissione Difesa, il che permise ad Adama di riconquistare un posto nella Flotta Coloniale. Lo stesso Adama fece reintegrare Tigh pochi anni dopo. Mentre il primogenito Lee dimostrava le grandi capacità di un pilota di Viper, il figlio più giovane Zak dimostrava scarse abilità. Kara Thrace, istruttrice di volo e amante di Zak, gli concesse il brevetto di volo, nonostante le capacità di Zak fossero molto povere. In seguito Zak Adama morì 13 PROFILO:WILLIAM ADAMA durante un operazione di volo normale. Questo evento creò un profondo spacco tra William e Lee Adama, che durò quasi tre anni finché Kara Thrace non confessò il suo errore a William Adama. la prima reazione dopo il nuovo attacco dei Cylon fu di sconforto (per la ferocia dell’attacco e per aver perduto la moglie Anna su Caprica), William Adama si adoperò per portare alla salvezza quello che restava dell’Umanità. William Adama riassume in sé le rare qualità che lo rendono un ottimo leader: intuito, rispetto per le gerarchie, la capacità di relazionarsi con tutto il personale ai suoi ordini, intelligenza, forte convinzione delle proprie capacità e la capacità di accettare i consigli degli altri. A seguito della notizia della distruzione del Quartier Generale della Flotta su Picon e della morte dell’ammiraglio Nagala, William Adama non esita a prendere il comando della flotta superstite e a prepararsi al contrattacco. La neo-presidente Roslin riesce a convincerlo della futilità del confronto contro una forza militare enormemente superiore: Adama cambia la sua tattica a favore di un continuo gioco di anticipo sulle manovre dei Cylon. Dal principio, Adama ebbe il buon senso di dare ad ogni sopravvissuto al devastante attacco un motivo per sperare nel futuro: la leggenda della Terra. Questa menzogna perseguiterà Adama per tutte le settimane a venire anche se il presidente Roslin, conscia della bugia rivolta all’equipaggio, glielo confesserà privatamente. L'incontro con Tigh. L'inizio di una lunga amicizia. Queste qualità si riflettono nel fatto che tutti sulla Galactica osservano un gran riguardo e rispetto nei suoi confronti. Adama da’ molto credito ai politici e qualche volta da’ troppo peso al senso di lealtà che pone nei confronti dei suoi familiari e amici. Dal disagio nei confronti dell’elezione a Presidente di Laura Roslin alla pazienza e tolleranza verso il suo amico Saul Tigh fino all’ostinazione per salvare Kara Thrace (You can’t go home again), Adama mostra una determinazione con cui pochi altri possono confrontarsi. Breve storia del personaggio Sharon Valerii, un fidato pilota di Raptor che ha servito Adama per due anni, si rivela essere un agente Cylon dormiente e spara a bruciapelo ad Adama. Il dottor Cottle riesce a guarire le ferite sul corpo di Adama, ma al suo risveglio è la sua psiche che sembra aver subito il colpo più profondo. Il tradimento di Sharon e di suo figlio Lee che si è schierato con il Presidente, lo feriscono profondamente, mentre la divisione della flotta e l'operato di Tigh hanno creato una situazione critica al limite del Boomer spara ad Adama. collasso. Ai tempi della Miniserie, William Adama prestava l’ultima settimana di servizio come comandante a bordo della Battlestar Galactica, prima che questa venisse messa in disarmo: il suo ultimo compito era quello di presidiare al passaggio del vascello dalla Flotta Coloniale al Ministero della Cultura delle Colonie, dove il Galactica avrebbe continuato la sua vita come museo commemorativo della guerra contro i Cylon. Come regalo di pensionamento, numerosi meccanici di Galen Tyrol trovarono e ripararono il caccia Viper tipo II che fu di Adama. Nonostante 14 Adama continua ad fronteggiare il problema delle infiltrazioni di agenti Cylon all’interno della flotta, così come non accetta chi protesta o terrorizza gli altri minandone il morale. Ridefinisce continuamente i confini delle competenze militari e civili ma dopo le prime incomprensioni con il presidente Roslin, i due diventano amici e le due sfere, quella militare e quella civile, iniziano ad influenzarsi vicendevolmente. Nel cercare di recuperare la situazione inizialmente Adama prende una posizione simile a Tigh nel presupporre una posizione militare dura, una conversazione con Dualla però lo aiuta a rendersi conto che, malgrado i problemi, la flotta è la sua famiglia e una famiglia deve rimanere sempre unita. Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net PROFILO:WILLIAM ADAMA Dopo l’individuazione della tomba di Atena con la Roslin e dopo aver riunito la fazione distaccata della flotta, Adama seppellisce definitivamente le ostilità sorte fra lui e la Roslin. Per realizzare un piano disperato, Adama non avesse fatto un errore. Gli ultimi avvenimenti… Un anno più tardi, Adama comanda un Galactica a mezzo servizio. Gran parte dell'equipaggio si è trasferito su New Caprica ma lui rimane al comando della Battlestar assieme a quella parte di flotta che ha deciso di non scendere sulla superficie. Adama convince Tigh a riunirsi ad Ellen (sua moglie) nella nuova città di New Caprica rassicurandolo che Helo prenderebbe il suo posto di XO. Poco dopo la partenza di Tigh, una voluminosa flotta Cylon conquista New Caprica. Dopo un breve confronto con il comandante Lee Adama (a bordo della Pegasus), William ordina alla flotta di riunirsi alle coordinate prestabilite per il salto. L’ammiraglio annuncia l’ordine di salto e poi aggiunge: “Stiamo andando… ma torneremo„ L'Ammiraglio Cain assume il comando della flotta. si fida della seconda Valerii per evitare una voluminosa flotta Cylon. Egli (The flight of Phoenix), malgrado le sue antipatie istintive verso il cylon Valerii, trova spesso argomentazioni in comune con lei: arriva persino a chiederle scusa dopo un avvenimento molto spiacevole. Quando la flotta si ricongiunge con la Pegasus, Adama accetta stoicamente la presa del comando da parte dell’ammiraglio Helena Cain. Lo stile di comando insolitamente totalitario di Cain e la sua decisione di condannare a morte dei membri del suo equipaggio senza un equo processo, spingono Adama ad affrontare apertamente la Battlestar Pegasus e il suo comando in una sfida militare. Note supplementari Mentre la situazione è temporaneamente disinnescata, Il presidente Roslin dice ad Adama che Cain è una minaccia alla sicurezza dei cittadini della flotta e deve essere eliminato. Adama evita l’uccisione di Cain dopo essersi resi conto che sarebbe diventato il tipo di mostro che i Cylon vedono negli uomini, ignaro che anche Cain aveva progettato la sua eliminazione. Con il destino di Cain segnato non da Adama ma da Gina (la replica del cylon Numero Sei), il presidente Roslin promuove Adama al grado di ammiraglio. Adama (anche conosciuto come Nazareth) è il nome di una grande città dell'Etiopia. Il nome è inoltre una variazione di “Adam„ secondo il libro della Genesi della Bibbia, il primo uomo mai generato. In ebraico, la parola “Adama„ significa Terra. Edward James Olmos ha occhi marroni, ma porta le lenti a contatto che rendono gli occhi blu quando interpreta William Adama. Ciò è stato fatto di modo che Olmos e Jamie Bamber, che interpreta il ruolo di suo figlio Apollo, si assomiglino di più. Il senso di giustizia che lo accomuna con la Roslin viene messo alla prova quando devono affrontare una cospirazione che coinvolge la sua rielezione. Roslin ammette la cospirazione ma è sicura che il disastro si avvererà se Gaius Baltar viene eletto alla carica di presidente. Quando la nave Cloud Nine e altre due scoppiano come conseguenza di un ultimo sforzo del sabotaggio di Gina, Adama, privatamente infuriato nei confronti del nuovo rifiuto del presidente Baltar di investigare sulla situazione, comincia a domandarsi se I telespettatori più attenti ricorderanno Edward James Olmos dividere lo schermo con i realistici robot umanoidi come Gaff nel classico film di fantascienza “Blade Runner„. Inoltre Edward Olmos è accomunato all’attore William Shatner per aver entrambi partecipato come protagonisti in serie TV poliziesche (“Miami Vice” per Olmos, “T.J.Hooker” per Shatner). Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net Articolo ricavato da “http://www.battlestarwiki.org” Traduzione di Tcesko Genchi 15 SPECIALE MODELLISMO GUIDA AGLI EPISODI A NATELE ? UN MODELLO DI BSG! di Tcesko Genchi La nuova serie Tv di fantascienza “Battestar Galactica” è stata (e sarà ancora) molto coinvolgente e ricca di effetti visivi e di emozioni; al contrario è ancora piuttosto avara di oggetti da collezionismo ufficiali, rilasciati e certificati dalla casa produttrice – la Universal Studios. L’universo sconfiato delle rete Internet ci permette di cercare e magari contattare qualche appassionato d’oltreoceano che si è divertito a ricreare con i propri mezzi gli oggetti di scena (“props” in gergo): si possono trovare le pistole, i gradi, le uniformi addirittura modellini in scala ridotta. Shuttle serie classica. Vorrei approfittare del peculiare periodo dell’anno e della mia passione per il modellismo in scala per suggerire a tutti voi, amici e amiche, un apprezzatissimo dono di Natale da regalare a chi, come me, coniuga la passione per la fantascienza con l’abilità manuale del modellista: ecco, quindi, i modellini di Battestar Galattica, serie classica e rivisitata. Amiche appassionate, mi rendo conto come alle volte regalare qualcosa di originale all’amico del cuore o al proprio compagno possa essere un vero e proprio dramma: ad ogni ricorrenza, la mia Sara si dispera per cercarmi qualcosa che non sia un portafogli o un gadget elettronico. D’altra parte, amici fantascientifici, il dettaglio con cui questi modellini sono realizzati sorprenderà la vostra amica modellista e la vostra compagna. Permettetemi, quindi, di presentarvi il sito web www. federationmodels.com. 16 È il consueto sito che si offre di far da tramite fra i produttori di modelli in scala fatti in resina o in materiale acrilico e i modellisti sparsi per il mondo. Questi produttori lavorano rispettando una qualità artigianale, il che vuol dire che non producono grandi quantità di pezzi (come potrebbe fare al contrario la Bandai giapponese, per esempio), ma ogni pezzo è diverso dagli altri…e tende a finire: dopo un po’ di tempo, il deposito si esaurisce e bisogna attendere che le richieste giustifichino la replica. Entriamo adesso nel sito: sulla sinistra, cliccate alla voce “Model Kits”, che vi porterà direttamente all’elenco delle aziende (o officine) che il sito tratta e distribuisce. Noterete subito che alcuni nomi sono di colore rosso: sono le aziende che in questo periodo, hanno ritoccato al ribasso il loro listino prezzi. Fortuna che la maggior parte dei modellini di BSG sono a prezzi scontati! Iniziamo dalla seconda. La Alliance propone tre modelli: lo shuttle coloniale della serie classica, il Colonial Movers presente in entrambe le serie e la Battlestar Galactica (!!!) della serie rivisitata. A mio giudizio, i prezzi non sono affatto male: 55US$ per lo shuttle, 25US$ per il movers e Il Galactica della Alliance. 45US$ per la Galactica. Badate: i prezzi sono in dollari americani e visto il cambio favorevole di 1.33US$ per 1 €, un pensierino lo farei. Le dimensioni dei modelli si aggirano intorno ai 16cm per il movers e la Galactica (scala 1:9600) e ai 24cm (scala 1:72) per lo shuttle. Non lasciatevi trarre in inganno dalle dimensioni ridotte della Galactica: il dettaglio riprodotto è incredibile! Passiamo subito ad uno dei pezzi forti: la Howling Wolf che presenta solo due modelli, ma di grande impatto…e anche abbastanza costosi. Eccovi il Caccia Cylon del 2003 e la sua Basestar Cylon relativa. Togliamoci subito il dente: costano la bellezza di 125US$ il caccia e 250US$ (!!!) la base. Il perché di un tale costo è subito spiegato: il caccia Cylon, costituito da 34 pezzi e 7 tutori di ottone) è grande circa 40cm, mentre la Basestar arriva a quasi 60cm di Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net SPECIALE MODELLISMO diametro (scala 1:2500) ed è progettato per un sistema di illuminazione interna. Notevole, vi pare? Piuttosto se volete sbalordire il destinatario del regalo (persona fortunata!!!), pensate alle importanti dimensioni di questi modelli: non è un dettaglio da trascurare. La Replicas Unlimited offre un solo modello, ma ha una caratteristica importante: il rapporto di riduzione uguale a quello di un altro modello già presentato in questo articolo. Il modello offerto è la Cylon Basestar nella stessa scala (1:9600) della Battlestar Galactica costruita della Alliance. Anche il prezzo ha mantenuto lo stesso rapporto: 35US$ per quasi 27cm di modello. Dedicato a chi si sente più colone, ma è anche una persona d’azione: il caccia Viper markII, costruito dalla Sci High. È un modello dalle dimensioni modeste con i suoi 10cm scarsi (scala 1:72), ma il dettaglio dei pezzi e la linea filante lo rende un pezzo da montare, personalizzare e collezionare. Non seppi resistere e lo acquistati immediatamente. Un avvertimento: alcuni pezzi sono molto piccoli (il quadro comandi, il pilota, il carrello di appontaggio) e inoltre c’è la carlinga trasparente da ritagliare. gio. possibilità di montare o meno il carrello di atterrag- Per chi, invece, è rimasto legato alla serie classica di BSG ecco una rapida carrellata di quattro modelli: da parte della Styrene General, il Viper e il caccia Cylon, rispettivamente a 75US$ e a 55US$. Eh sì, la Flotta dei coloni ha bisogno di fondi per la sopravvivenza! La Time Slip Creation presenta invece la classica Battlestar Galactica, con un dettaglio ben rifinito ad un prezzo di soli 40US$, e porta anche la Prison Barge, il vascello-prigione, al prezzo di 35US$. Non mi sento di obbligarvi a scegliere i modelli della serie odierna che costano lo stesso prezzo: i dettagli dei modelli sono paragonabili. È meglio che sia il vostro cuore a scegliere. È possibile ordinare via web, via posta e via telefono (321-409-9465; ricordatevi il prefisso internazionale ItaUSA che dovrebbe essere 001). Il sito offre tre diverse opzioni di spedizione: economic parcel post a 23,50US$ con tempi di consegna di 3-10 giorni; airmail parcel post, per pacchi di qualsiasi dimensione, a 24,05US$ con consegna entro 5-12 giorni; global express mail, la più rapida (2-3 giorni), ma la più costosa con 34,55US$. Quando comprai il mio modellini del Viper scelsi questa via: il modello arrivò a casa mia (Bari) in meno di sei giorni lavorativi…con mia grande sorpresa e gioia! Dimenticavo: il pagamento accettato è carte di credito (tutte le principali carte) e PayPal. Andate tranquilli! Ecco il secondo pezzo forte del sito: il Colonial Heavy 798 prodotto dalla Starcraft Models. Non mi dite che non sapete di che si tratta!?!? Ma lo seguite Battlestar Galactica? Il Colonial Heavy 798 è la nave che trasporta il ministro dell’Istruzione sulla Galactica e scampa alla distruzione di Caprica. In seguito, il ministro, come unico rappresentate ufficiale rimasto, diventerà il presidente delle Colonie…e il vascello sarà ribattezzato Colonial One. Speravo che qualcuno si dedicasse alla replica di questo modello, particolare per storia e per design. Sarà per questi motivi che lo fanno pagare 155US$... credo forse per il fatto che sono 45cm di modello con la Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net 17 RECENSIONE:LA COLONNA SONORA DI BSG LA COLONNA SONORA DELLA MINISERIE di Nicole Tistarelli ([email protected]) Da questo numero cominciamo a pubblicare le recensioni dei cd musicali delle colonne sonore di BSG sin'ora uscite. Per ora quindi stiamo parlando di tre pubblicazioni. Il Cd della miniserie e quelli delle prima e della seconda stagione. Cominciamo subito con il parlare del CD della miniserie. Buona lettura e buon ascolto! Il disco non è il migliore della nuova Battlestar Galactica perché è stato penalizzato dal numero delle puntate su cui si basa. 26 tracce sono effettivamente troppe, tendono ad annoiare l’ascoltatore dopo un po’, anche perché, spesso, il compositore tende a ripetersi nelle variazioni dei diversi temi/brani. La cosa molto interessante sono le due correnti, che sembrano attraversare l’intera colonna sonora e il telefilm. C’è sia la corrente oscura, minacciosa, frenetica e “militare” che sottolinea le scene dinamiche e i combattimenti, spesso girati con una fotografia “grezza”, sia quella più triste, malinconica, ma con un fondo di speranza che caratterizza i momenti più emotivi della mini-serie; questi ultimi delineati, anche se non sempre, da colori vividi e da atmosfere surreali. Basti pensare alla differenza tra le scene nello spazio e quelle su Caprica. Nel disco, comunque, Richard Gibbs ha saputo indubbiamente sottolineare tutti i momenti con la musica adeguata. [I Cylon furono creati dall’uomo…] Il disco inizia con la canzone che apre, sin dall’inizio, ogni puntata della nuova Battlestar Galactica. “Are You Alive?” riassume l’essenza della mini-serie; qui, infatti, le correnti si fon- 18 Tracklist 01. Are You Alive? / Battlestar Galactica™ Main Title 02. Goodbye, Baby 03. Starbuck Buck Buck 04. To Kiss Or Not To Kiss 05. Six Sex 06. Deep Sixed 07. The Day Comes 08. Counterattack 09. Cylons Fire 10. A Call To Arms 11. Apollo To The Rescue 12. Launch Vipers 13. Seal The Bulkheads 14. The Lottery Ticket 15. Eighty-five Dead 16. Inbound 17. Apollo Is Gone / Starbuck Returns 18. The Storm And The Dead 19. Thousands Left Behind 20. Silica Pathways 21. Reunited 22. The Sense Of Six 23. Starbuck’s Recon 24. Battle 25. Good Night 26. By Your Command dono dando vita alla chiave di volta su cui poggia l’intero lavoro di Gibbs. Questo brano viene rielaborato in più di una traccia, tanto che “Goodbye, Baby” lo riprende quasi totalmente. “Starbuck Buck Buck” è più ritmata, ma sa posizionare al suo interno dei cori che sembrano richiamare quelli dei monaci tibetani. “To Kiss Or Not To Kiss” è una chicca. Con la sua melodia evoca atmosfere africane che, insieme a quelle orientali, sono alla base delle più belle musiche composte per le nuove serie di Battlestar Galactica sia da Gibbs sia da McCreary. La quinta traccia è un riassunto delle prime due, mentre “Deep Sixed” fonde “Are You Alive?” con “To Kiss Or Not To Kiss”. Il salto tra “The Day Comes” e “Counterattack” è ben evidente: mentre “The Day Comes” è un brano speranzoso, le atmosfere di “Counterattack” sono cupe e minacciose. “Cylon Fire” segue la corrente di “Counterattack” diventando però, più frenetica. “A Call To Arms” riprende il settimo brano completandolo con una splendida voce femminile. Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net 19 RECENSIONE:LA COLONNA SONORA DI BSG “Apollo To The Rescue” e “Launch Vipers” si accodano all’ottava e alla nona traccia evolvendosi quasi in marce militari, facendo da sfondo a quei combattimenti spaziali, a noi fan tanto cari. “Seal The Bulkheads” e “The Lottery Ticket” sono canzoni profondamente tristi, rispecchiano il dolore dei superstiti che hanno perso tutto durante l’attacco Cylon e che si pongono domande su come potranno sopravvivere. Con la quindicesima e la sedicesima traccia ci si immerge nuovamente in atmosfere cupe, mentre l’inizio malinconico di “Apollo Is Gone / Starbuck Returns” si fonde dopo poco con il bellissimo tema contenuto in “To Kiss Or Not To Kiss”. Segue quella che, secondo me, è la migliore traccia del disco. In “The Storm And The Dead” Richard Gibbs ha saputo unire “Are You Alive?” con la corrente più ottimista della colonna sonora. “Thousands Left Behind” e “Silica Pathways” seguono il filone oscuro e misterioso del disco, che ci porta nelle atmosfere più dark. E se “Reunited” riprende il quarto brano, sia in “The Sense Of Six” che in “Starbuck’s Recon” il compositore sa reinventare “Are You Alive?” immergendola in uno “strato di nebbia” tanto da rendere il suono ovattato nella prima e rendendola più ritmata nella seconda. “Battle”, grazie al sapiente uso delle percussioni unite alla ripresa di alcuni dei temi principali, resi però più frenetici per mezzo di stupendi cambi di ritmo, è il brano più completo. Le ultime due tracce vogliono riprendere i temi della corrente più ottimista: ci lasciano capire che non è tutto finito… INTERVISTA A KATEE SACKHOFF ATTENZIONE: L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER DELLA TERZA STAGIONE Intervista di Sharon Gosling per il Battlestar Galactica The Official Magazine Traduzione di Alessandro Raimondi in questo show. La storia era meravigliosa. Penso che il mio episodio preferito sia proprio quello che ho avuto più difficoltà a girare, Scar. Dopo aver assistito al continuo susseguirsi di eventi che hanno accompagnato la Battlestar Galactica nella sua fuga dal proprio sistema natale, la conclusione della seconda stagione sembrava suggerire che forse ma badate bene, forse, Kara Thrace avesse finalmente trovato la felicità grazie al ricongiungimento con Samuel Anders. L’anno che segue però sembra cambiare tutto. Amori infranti, tensioni e disastri per tutti i membri dell’equipaggio e la scoperta dei come e dei perché è affidato alla nuova stagione. Durante le riprese della terza stagione, l’attrice Katee Sackhoff ha trovato il tempo per concederci un’intervista e parlare di cosa pensa della direzione presa dalla serie e degli avvenimenti che coinvolgeranno Starbuck. Ho impiegato molto tempo nel cercare di capire come, il mio personaggio, potesse passare da un estremo all’altro. Se comincia a bere tanto e ad ubriacarsi perché gli manca Anders, perché ha dovuto aspettare nove episodi o comunque tanti episodi, prima di avere questa reazione? Perché non é successo subito? Avevo una certa difficoltà ad accettarlo e quindi anche a renderlo nella recitazione. Ho odiato questo episodio, non lo capivo. Non riuscivo a capire come potesse una recluta tutto d’un tratto divenire più brava di Starbuck. Non era possibile. Lei volava da soli sei mesi, non era assolutamente possibile! Adesso che puoi guardare con maggiore distacco quello che avete realizzato nella seconda stagione, cosa pensi dell’anno appena trascorso? E’ stato magnifico. Avevamo un team di scrittori straordinario, Ron Moore é magnifico, David Eick é magnifico e tutti gli attori che abbiamo avuto sono stati semplicemente eccezionali. Penso di essere fortunata a lavorare Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net Avevo quindi problemi ad accettarlo ma quando vidi l’episodio montato il finale mi piacque tantissimo. Questo è un episodio per il quale mi sono sentita molto orgogliosa di me stessa, per il solo fatto che c’era molto da dire su Starbuck e l’abbiamo fatto nel migliore dei modi. E’ un ottimo episodio. Mi piace tantissimo. La seconda stagione si è conclusa con un grande salto temporale di un anno. Cosa ne pensi di questo? Penso che il salto avanti di un anno sia stata una 19 INTERVISTA A KATEE SACKHOFF introduzione ha comportato per il mio personaggio, tremendamente contenta ed impaziente di sapere come si evolverà la situazione. Eppure alla conclusione della seconda stagione Starbuck potrebbe ritrovarsi ad affrontare un’altra tragedia. Potrebbe perdere Anders per malattia. Come la vedi questa situazione? La considero come ho sempre considerato tutte le cose negative successe a Starbuck - “Allora Okay”. L’ho detto già tante volte, questo personaggio fa un passo avanti e poi due indietro. Sembra che cerchi sempre di capire il motivo per cui combatte, il perché combatte. Penso che l’aspetto più interessante è che con l’introduzione di Anders lei abbia raggiunto la felicità e quindi un motivo per combattere - o non combattere, in qualunque modo lei voglia vederlo e che ora, quel motivo glielo toglierebbero di nuovo. Sarà quindi molto interessante sapere come andrà a finire e come lei si comporterà. Cosa farebbe in quella situazione? Combatterebbe o si arrenderebbe? magnifica idea perché ci ha dato la possibilità di esplorare nuove strade narrative che altrimenti non vedo perché avremmo dovuto seguire. Mostrando ciò che è accaduto, ha dato modo a Ron e agli altri scrittori di inventarsi il come si è arrivati a quel punto. E’ interessante partire dal risultato finale e lavorare sul come si è arrivati ad esso. Ho pensato molto a questo perché sapevo già come andava a finire - ma ho cominciato ad immaginare come sarei potuta arrivare a quella fine. Qualsiasi cosa è possibile, è una bellissima cosa. Sono molto contenta di come si è evoluta la situazione per il mio personaggio. Non ho avuto alcun problema ad esprimere tutto il mio compiacimento nell’avere Michael Trucco nel cast della serie. Penso sia straordinario. E’ perfetto per quel ruolo. La sua presenza ci ha consentito di provare nuove strade narrative per Starbuck, infatti voi sapete bene del feeling che c’è tra lei e Lee e della indecisione che ha su cosa vuole realmente da lui. Introdurre un personaggio di cui lei possa innamorarsi o comunque credere di essere innamorata, apre ancora altre possibilità. Sono veramente molto contenta di quello che la sua 20 Penso che farebbe un po’ entrambe le cose. L’abbiamo vista nei primi due episodi o alla fine della seconda stagione non combattere più. Non ha motivo di farlo. Sembra, così per dire, rinfoderare la propria arma e addirittura sotterrare l’ascia di guerra. Sembra abbia fatto la sua scelta. Le circostanze però cambiano e così si trova a dover scegliere. La domanda é, cosa deve fare per difendere al meglio la persona che amo? Stargli sempre accanto e proteggerla rimanendo a casa, o uscendo ed andando a combattere, difendendo tutti? Penso che Starbuck si porrebbe quest’interrogativo e alla fine sceglierebbe di andare là fuori e combattere per loro. Naturalmente! Lei è Starbuck! Come potrebbe non combattere? E’ la cosa che sa fare meglio! Alla fine della seconda stagione, era evidente che tutto il cast fosse veramente molto stanco. E’ stato un anno molto lungo ed emozionante. Quanto é stato difficile tornare al lavoro dopo il periodo di pausa e riprendere da dove avevi lasciato? Non lo è stato affatto. Un mio amico Greg, tecnico del suono nello show, un giorno mi disse, “E’ così interessante che ti far venir voglia che qualcuno prema il bottone della pausa”. Era come dire “Okay, bello ma... adesso pausa e ci rivediamo alla terza stagione”. Tutti avevano un certo attaccamento alla serie, nel cast c’è sempre stato un gran cameratismo, tra attori, tecnici e scrittori; erano tutti conquistati dallo show. Nonostante fossi molto stanca é stato veramente eccitante tornare al lavoro. Non ho mai smesso di lavorare e Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net INTERVISTA A KATEE SACKHOFF in questo periodo sto anche girando un film (White Noise 2: The Light), quindi come puoi immaginare sono molto stanca e mi sono anche presa un’influenza! Da questo puoi ben capire quanto io sia presa dalla serie. Sono così stanca che potrei andare a casa, mettermi a dormire per un intero anno e probabilmente piangere tutto il tempo, non posso aspettare di tornare al lavoro! Ho appena finito di girare il primo e secondo episodio e di leggere il terzo. Non ho lavorato per nove giorni di fila e mi ha fatto piacere, ma voglio girare il terzo episodio, ora! Per favore, è così bello che voglio farlo ora! Questa serie mi ha veramente presa. In quest’inizio di terza stagione, come hai gestito il vuoto narrativo lasciato dal salto temporale della stagione appena conclusa? Ho immaginato tutto nella mia testa. Come attrice non sapevo come poter interpretare un qualcosa di cui non avevo alcun indizio. Io sono molto razionale, devo avere un motivo per qualsiasi cosa. Così la ragione dell’allontanamento tra Kara e Lee che mi sono immaginata io, si è rivelata essere completamente diversa da quella che hanno deciso di girare. Era comunque una motivazione, il senso di colpa, una linea narrativa completamente diversa da quella che io avevo immaginato. Ho fatto lo stesso ragionamento anche per altre cose. Per esempio ho immaginato che il mio matrimonio con Anders fosse stato il motivo per cui ora Kara e Tigh siano diventati amici, un qualcosa come rapporto padre-figlia. Una cosa che ho immaginato solo nella mia testa e che ancora una volta non si è rivelata corretta! (Ride). Ma gli scrittori sanno sempre quale è la cosa migliore. Ecco, avere un background narrativo che non corrisponde poi a quello che viene scritto, può crearti dei problemi? Arecibo@Net--Anno Anno11Num. Num.66--Dicembre Dicembre2006 2006 Arecibo@Net No, non credo. Penso che questo sia una delle cose migliori dell’essere un attore. Può cambiare tutto,21è INTERVISTA A KATEE SACKHOFF molto affascinante. Non ti annoi mai perché quando pensi ad una ragione per qualcosa come al rapporto con Lee e Kara, una volta che ti sei fatta un’idea, non riesci a pensare a nessun’altra possibilità. Mentre gli scrittori hanno questa grande capacità di inventarsi cose nuove ed originali, a volte penso “Grazie a Dio abbiamo degli scrittori! Perché questa idea è molto meglio della mia!” (Ride). Alla fine della seconda e parte della terza stagione, Kara Thrace si trova su New Caprica, mentre fino ad ora eravamo abituati a vederla nello spazio sul Galactica. Questa cosa può averla cambiata? In effetti, la Starbuck su un pianeta è sempre totalmente diversa da una Starbuck nella carlinga di un Viper. Quando si trova su di una nave esce il lato più militare del suo carattere. E’ sicura di se e cammina a testa alta. Quando invece si trova su un pianeta come in “You Can’t Go Home Again”, la vediamo molto più vulnerabile. Ci sono ancora alcuni aspetti del carattere di questo personaggio che sto ancora scoprendo e che la rendono così interessante. Penso che Kara, sia per me che per gli scrittori, sia un personaggio in continua evoluzione che cresce giorno dopo giorno. Non sappiamo ancora nulla di questo personaggio, incluso il pubblico. Quindi a volte io stessa non so perché faccia determinate cose. So come si comporta ora, ma domani potrebbe comportarsi in maniera del tutto differente. Cosa ne pensi della terza stagione? Meravigliosa! Penso che abbiano trovato una fantastica spiegazione per spiegare l’allontanamento che c’è stato tra Starbuck e Apollo, una spiegazione che scioccherà i fan. Ha scioccato anche me! Ma ha perfettamente senso. Quando ho letto la scena del flashback, ho pianto. Perché è un qualcosa che il personaggio vorrebbe fare e che sono sicura la maggior parte del pubblico vorrebbe che facesse. Dimostrera quanto lei ami Apollo ma anche quanto lei sia terrorizzata da questa cosa, il che mi è piaciuto molto. Veramente, non so come esprimervi al meglio quanto io sia felice di fare questa stagione! Il rapporto che Kara ha con Tigh, c’è un motivo per cui ora sono amici. E’ una semplice ma commovente ragione legata al rapporto tra Apollo e Starbuck. Gli scrittori hanno fatto un ottimo lavoro. Nel materiale girato fin’ora ho molte scene con Leoben (Callum Keith Rennie), una piccola bambina di nome Madeline che si suppone sia mia figlia e con Anders la cui relazione si fa sempre più interessante. Questo perché il pubblico scoprirà un qualcosa di cui non era a conoscenza. Almeno penso che sia così, non ne sono sicura. Stanno cercando tutti di tornare a casa “Non potete perdervela!”. Immaginare Starbuck come madre è interessante, riesci a vederla in quel ruolo? Penso che se al mondo possa esistere qualcosa in grado di calmare questa donna, far emergere la parte più dolce di lei, un amore incondizionato tipo “Farei qualunque cosa per te”, questo sia proprio un bambino. Io penso che potrebbe essere la sola 22 Arecibo@Net -- Anno Anno 11 Num. Num. 66 -- Dicembre Dicembre 2006 2006 Arecibo@Net INTERVISTA A KATEE SACKHOFF cosa per cui, non dico che darebbe la vita, perché Kara abbiamo visto più volte che è disposta a donare la propria vita per proteggere tante altre persone, ma sarebbe la sola cosa a cui donerebbe completamente il proprio cuore e la propria anima. Pensi che la frattura nei rapporti tra Kara e Lee possa essere ricucita? Noi abbiamo due persone che provano semplicemente un grandissimo rispetto, amore ed ammirazione l’uno verso l’altro indipendentemente da qualunque cosa entrambi possano fare. Uno dei miei migliori amici a Los Angeles è un ragazzo, siamo grandi amici da otto lunghi anni. Ci sono stati momenti in cui abbiamo litigato e non ci siamo parlati per tre mesi perché non volevo più né sentirlo né vederlo, credevo di odiarlo. Ma so anche che se in qualunque momento dovessi aver bisogno di lui, potrei prendere il telefono e dire “Ho bisogno di te” e lui sarebbe da me in cinque secondi. Anche se dovesse avere una ragazza, la qual cosa probabilmente sarebbe una buona cosa! (Ride). Del resto, poiché è il mio migliore amico, sarei disposta a buttarmi sotto un autobus per lui, anche adesso che sono arrabbiata con lui. Quando si ha un rapporto di questo tipo con una persona, lì c’è sempre amore, sempre. A volte ti arrabbi perché vedi in lui un qualcosa che lui stesso non vede. Tu vedi quello che potrebbe essere e potrebbe fare, il suo reale valore. E quando lui non si comporta in maniera tale da valorizzarsi ti arrabbi perché non vive al massimo delle sue potenzialità. Cosa speri di vedere per Starbuck in questa stagione? Non ne ho proprio idea. Ho paura nel dire cosa mi aspetto per il mio personaggio perché ogni stagione dico “Mi piacerebbe vedere questo o quello” e ogni volta è come dicevo io! E gli altri dicono “Katee ottiene sempre ciò che vuole!” quando in realtà io rispondo “No, non è così, io semplicemente indovino!” (Ride). Sono stata contenta di poter tirar fuori la parte più dolce di Kara. Amo le scene con sua figlia e vedere la devozione e l’amore che prova per questo piccolo essere da lei stessa creato. Ma mi piace anche quando, armi in pugno, difende le cose o le persone che gli sono più care, siano esse Tigh, Anders, Lee, Adama o chiunque altro, mi piace anche questo aspetto del suo carattere. Sono esattamente due facce della stessa moneta, ma sono due aspetti comunque molto vicini che hanno lo stesso scopo. Mi piacciono entrambi questi aspetti del suo carattere. So che gli scrittori hanno fatto un fantastico lavoro cercando di dar vita ad una storia avvincente anche perché lo hanno già dimostrato in passato scrivendo cose che erano al di là delle mie più rosee aspettative. Quindi sono molto felice ed eccitata di girare questa nuova stagione di Battlestar Galactica. INTERVISTA AL PERSONAGGIO DI RICCARDO NUZZI WILLIAM T. RIKER Vi siete mai chiesti come sarebbe un’intervista ad un personaggio di Star Trek? Notate bene, però, non la solita intervista all’attore, ma al personaggio vero e proprio appartenente all’universo di Star Trek. Con questa rubrica, “INTERVISTA AL PERSONAGGIO”, si vuole immaginare (inventandola) una simpatica conversazione con un personaggio della serie, al fine di raccontarlo, conoscerne le passioni, il modo di pensare, attraverso una serie di domande e risposte; perché, come recita il motto della nostra Associazione: “La nostra più grande risorsa è il coraggio di immaginare alternative”. William Riker (Giornalista AreciboNet (GAN) ): Capitano Riker, le do il benvenuto alla nostra nuova rubrica “Intervista al Personaggio”. Lei è il nostro primo ospite. (Capitano Riker (CR) ): Grazie, sono molto lusingato! Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 23 INTERVISTA AL PERSONAGGIO (GAN): Siamo noi che ringraziamo lei per essere qui con noi. E, d’altronde, non poteva essere diversamente, dato che lei è stato per diverso tempo il “Numero 1”, sull’Enterprise. comunque, qualche partitina l’ho fatta con gli amici dell’Enterprise in collegamento sub-spaziale. Una volta abbiamo giocato anche con Worf collegato direttamente dall’Impero Klingon. (CR): Ma io sono sempre il numero 1 (sorride e fa l’occhiolino), anche se adesso sono il capitano della Titan. (GAN): Essere diventato capitano deve aver comportato un aumento delle responsabilità. E’ molto differente il nuovo grado rispetto al precedente? Per certi versi, anche prima, come comandante, aveva degli uomini al suo comando e, spesso, faceva le veci del capitano Picard quando questi non era in plancia. (CR): E’ vero, ma l’avere una nave tutta propria è un’altra cosa! La decisione finale spetta solamente a te, e tutto l’equipaggio fa affidamento su di te per sapere come comportarsi in ogni situazione. Comunque, ammetto che l’aver svolto per diversi anni il comandante su una nave grande ed importante come L’enterprise mi ha preparato a questo passo successivo. (GAN): E chi ha vinto? (CR): Puoi immaginarlo… (sorridendo). (GAN): Non tu (sorridendo a mia volta)! (CR): Mamma mia, sto diventando vecchio, sto perdendo la mia faccia da poker! (GAN): No, è solo che ho voluto provocarti…. (sorridendo). (GAN): Dal suo tono e da come ha descritto l’Enterprise mi sembra di scorgere che ha una certa nostalgia per la sua vecchia nave: non sarà voglia di tornare indietro? (CR): No (ridendo)! L’Enterprise ha rappresentato un periodo molto bello della mia vita e della mia carriera; con l’Enterprise ho vissuto molte avventure e conosciuto delle persone stupende, ma la Titan è comunque una gran bella nave e, soprattutto, è la MIA nave! Spero di poter vivere avventure altrettanto meravigliose con essa ed il mio nuovo equipaggio. (GAN): Una piccola provocazione: le piacerebbe fare una sfida con l’Enterprise e con il capitano Picard? (CR): La nuova Enterprise - E è l’ammiraglia della Flotta Stellare, è difficile competere con una nave del genere, ma noi siamo più maneggevoli e a bordo vi è un capitano più giovane: chissà….. (con un sorriso sornione) (GAN): Capitano Riker, lei… (CR): Will. E dammi del tu. (GAN): Grazie, noto che hai sempre un comportamento gioviale! Continui ancora a fare le tue partite di poker con i nuovi ufficiali a bordo della tua nave? (CR): A dire il vero non ho più molto tempo, l’attività di capitano, come dicevamo prima, mi tiene impegnato, Andrew Robinson interpreta Elim Garak Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 24 INTERVISTA AL PERSONAGGIO (CR): Adesso, comunque, come capitano non posso svelare i miei “trucchi” agli altri ufficiali; E poi ancora non li conosco benissimo, l’incarico è ancora fresco. In futuro, chissà! che Deanna è il consigliere di bordo? (CR): Avere la propria moglie vicino è senza dubbio molto piacevole e no, nessun conflitto di interessi. Ormai io e Deanna ci conosciamo da moltissimo tempo e abbiamo imparato a distinguere la nostra via privata da quella professionale. Anche l’equipaggio, non ha sollevato problemi al riguardo. (GAN): Per certi versi stai diventando simile a Picard. (CR): Dici? (GAN): Sì, e chissà, col tempo, in cos’altro gli assomiglierai (guardandogli la testa e nascondendo con la mano un sorriso trattenuto a stento). (CR): Oh cavolo (passandosi una mano tra i capelli con aria preoccupata)! (GAN): Invece, come altro hobby, oltre al poker avevi anche la passione per il trombone: lo suoni ancora? (CR): Sì, mi sto migliorando, ma trovo ancora qualche piccola difficoltà con i pezzi più difficili. Dall’Enterprise mi sono portato il programma olografico del locale jazz del XIX secolo e, ogni tanto, vi faccio un salto. La cosa che mi ha sorpreso piacevolmente, comunque, è che alcuni componenti del mio equipaggio hanno composto una banda jazz e, a volte, mi ritrovo con loro per qualche serata musicale. Visto che sei qui, stasera potremmo ritrovarci sulla Titan per un concerto: Cosa ne dici? Sei dei nostri? (GAN): Grazie! Accetto con molto piacere! E, aggiungo, questo Picard non lo avrebbe fatto! (CR): Invitarti sull’Enterprise? (GAN): No, il concerto con gli ufficiali di bordo. (CR): Vero, ma Picard ha partecipato a delle rappresentazioni teatrali, a volte. (GAN): Tornando a te, come è avere la propria moglie a bordo della nave? Qualche conflitto di interessi, dato (GAN): Come vi siete conosciuti tu e Deanna? (CR): La conobbi quando ero di stanza su Betazed. Ero un giovane ufficiale alle prime armi e Betazed fu uno dei primi pianeti sul quale fui assegnato. All’inizio il nostro rapporto fu abbastanza conflittuale, lei era una giovane e brillante studentessa in psicologia ed io un intraprendente ufficiale della Flotta Stellare che aveva in mente solo la carriera. Ci è voluto un po’ perché i nostri due caratteri si adeguassero uno a quello dell’altra. Ma quando questo è successo, tra di noi è nato un fortissimo legame. (GAN): Solo un “legame”? (CR): Fui richiamato dalla Flotta per essere assegnato a nuovi incarichi e non ebbi la possibilità di costruire un rapporto più solido. Ma, come ho detto, allora avevo in mente principalmente la carriera: volevo diventare capitano di una mia nave. (GAN): E poi il rincontro sull’Enterprise. (CR): Sì, fu una sorpresa per tutti e due. Devo dire che fu bello ritrovarla dopo del tempo. (GAN): Ma il vostro rapporto sull’Enterprise è stato altalenante, direi quasi di “indecisione” su quali dovessero essere i vostri sentimenti reciproci. (CR): Sì, è vero, ma, nonostante tutto, credo che il legame che ci unì all’inizio non si sia mai sciolto. Siamo sempre stati l’uno dell’altra. Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 25 INTERVISTA AL PERSONAGGIO (GAN): E poi ci fu Worf…. (CR): Ma dobbiamo dire proprio tutto? Non potremmo omettere qualche dettaglio insignificante qua e là? (GAN): Cambiando discorso. Durante una anomalia ad un teletrasporto, in passato, sei stato duplicato. Il tuo doppio, che assunse il tuo, il vostro, secondo nome, Tomas, si unì ai Maquis e fu arrestato dai cardassiani mentre stava conducendo una missione di terrorismo. Hai più avuto sue notizie? (GAN): Mi spiace, ma i nostri lettori vogliono sapere! E poi la storia di Deanna con Worf non fu proprio un evento insignificante…… (CR): Deanna e Worf stettero insieme per un certo periodo quando lavoravamo tutti quanti sull’Enterprise, ma il loro rapporto finì presto. (GAN): E fu allora che ti accorgesti di essere ancora innamorato di lei? Il vederla con un altro ha scatenato in te una certa gelosia? (CR): Avevamo deciso di comune accordo di essere solo buoni amici e che ognuno poteva avere una vita sentimentale con chi voleva. Devo ammettere, però, che sono stato felice quando si è lasciata. Non fraintendermi: non ho qualcosa contro Worf che, anzi, stimo e considero un ottimo amico, ma quando Deanna è tornata libera ho riconsiderato alcuni aspetti della mia vita. La situazione che ci ha fatto tornare insieme, però, è stata la missione intrapresa per fermare Data sul pianeta dei Ba’ku. La regione di spazio attorno a quel pianeta era caratterizzata da particelle di una particolare materia che riuscivano a bloccare l’invecchiamento e a ridonarti la giovinezza. In quell’occasione, anche se siamo stati esposti per poco tempo, le radiazioni di quella regione ci hanno fatto tornare con la mente a quando eravamo più giovani, a quando ci siamo conosciuti da ragazzi e, in quell’occasione, ci siamo riuniti. Da quel punto in poi, abbiamo capito che eravamo destinati a rimanere insieme per la vita. La decisione del matrimonio, avvenuta tempo dopo quando gli effetti della regione del pianeta Ba’ku erano finiti da un pezzo, è venuta spontaneamente. (GAN): Che cosa è rimasto del giovane comandante Riker nell’attuale Capitano Riker? (CR): Wow che domanda! Di sicuro adesso ho più esperienza di un tempo. Ho acquisito maggiori conoscenze e, spero, maggiore saggezza. Come disse una volta Deanna, sono diventato più maturo. Una volta consideravo questo termine come qualcosa di bruttissimo da dire ad un uomo, ma devo dire, a distanza di tempo, che non è una cosa negativa. Ho ancora, dentro di me, il giovane Riker, ma adesso è più attento, meno avventato. Le sue scelte sono dettate più dalla riflessione che dall’impulso. E, d’altronde, non potrebbe essere diversamente quando ti assumi le responsabilità di una nave e del suo equipaggio. Inoltre, anche se la carriera è sempre importante, adesso al primo posto c’è la mia famiglia. (CR): Non direttamente, ma so che la Flotta e la Federazione stanno ancora seguendo le vie diplomatiche per un suo rilascio. (GAN): Pensi che al suo posto avresti fato lo stesso? (CR): Credo che ognuno sia artefice del proprio destino e della propria vita. In tutta sincerità non so come mi sarei comportato al suo posto, tuttavia ritengo che, da quando ci separammo durante il teletrasporto, ognuno di noi si sia formato una vita indipendente. Siamo uguali, ma abbiamo scelto vite differenti. Spero, comuque, che possa tornare in libertà o, almeno, scontare la sua detenzione in una colonia federale. (GAN): Tornando al presente, so che quando hai tempo ti piace cucinare senza l’uso dei replicatori. Lo fai ancora? (CR): Certo! Da quando mi sono sposato cucino spesso per Deanna. Oltre alla frittata, uno dei miei piatti preferiti, ho imparato a cucinare diversi altri manicaretti. Le ho perfino preparato una torta di mia invenzione: la “Torta del Consigliere”, con sei tipi differenti di cioccolato. (GAN): E Deanna è sopravvissuta (sorridendo)? (CR): Certo (sorridendo di rimando)! Anzi, visto che stasera devi assistere al mio concerto, ti invito nel nostro alloggio per farti assaggiare la mia cucina e, ovviamente, la Torta del Consigliere. (GAN): Non vedo l’ora! Anzi, l’ora la vedo ed è proprio quella di cena! Will, ti ringrazio per aver partecipato a questa intervista e per la tua cortesia. Ci vediamo a bordo della Titan. (CR): DI niente! E’ stato un piacere! Sto risalendo anch’ io: vuoi un passaggio? (GAN): OK, grazie! (CR): (Dopo aver attivato il comunicatore) Riker a Titan: due da teletrasportare. Energia! Andrew Robinson interpreta Elim Garak Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 26 LE RAZZE DI STAR TREK: I BORG NOI SIAMO BORG: LA RESISTENZA E’ INUTILE! Sono potenti! Sono inarrestabili! E stanno venendo per assimilarci! La resistenza è inutile! Nel variegato universo di razze presenti in Star Trek, una razza, in particolare, si distingue da tutte le altre: i Borg. I Borg sono una razza cibernetica, esseri biologici di carne ed ossa, che hanno imparato a sostituire parti del loro corpo con componenti tecnologiche e meccaniche, fino ad arrivare ad un grado di integrazione tale di biologia e meccanica, da non poter più vivere senza le loro parti artificiali. Nonostante siano composti da miliardi di soggetti, i Borg agiscono come una sola mente, ogni singolo componente opera per il bene della collettività e, per fare questo, qualsiasi traccia di individualità viene repressa. Il loro scopo primario è la ricerca della perfezione e della conoscenza. A qualsiasi costo! Ma come nascono i Borg? Come sono arrivati a creare la loro collettività? La loro origine non è molto dettagliata, tuttavia, si hanno delle informazioni abbastanza realistiche che ne spiegano l’evoluzione ed il comportamento. Immaginiamo degli esseri totalmente biologici che, spinti dalla volontà di migliorarsi, decidano di sostituire alcune parti del loro corpo con componenti meccaniche e tecnologiche, al fine di andare oltre i limiti naturali del proprio corpo. All’inizio si tratta solo di qualche arto per di facilitare alcuni lavori ma, in seguito, la sostituzione diventa sempre più invasiva, coinvolgendo parti vitali come gli organi interni, fino ad arrivare al cervello. Con modifiche a livello celebrale, i Borg riescono ad instaurare un dialogo mentale migliore del “semplice” linguaggio orale, creando un metodo comunicativo simile a quello telepatico di alcune altre specie presenti in Star Trek, ma più rapido e completo. Con questa nuova possibilità, ogni singolo individuo dà il suo apporto di conoscenze per il bene della collettività. Ma in un gruppo composto da molteplici individui, chiamati “droni”, ogni singolo pensiero individuale rischia di “ingolfare” la rete di trasmissione della collettività, riempiendola di inutili, quanto irrilevanti, dati. Per questo motivo, al fine di migliorare il raggiungimento dello scopo comune, i pensieri individuali vengono soppressi. Ogni singolo componente diviene come un neurone di un vastissimo sistema celebrale, facendo funzionare al meglio la mente dell’intero gruppo. Anche nella collettività più disciplinata, comunque, occorre un soggetto di riferimento, una figura che renda chiari gli obiettivi da raggiungere. Nei Borg, questa figura viene svolta della loro componente primaria, “l’Unimatrice dei Borg”, la loro Regina. Parte integrante della collettività, la Regina è la prima tra pari che ha la funzione di portare ordine nel caos. Anche se unica nel suo genere, la Regina Borg riesce a gestire l’intera collettività e, quando muore, viene sostituita da una nuova Regina dotata delle stesse memorie della precedente. In una specie dotata di memorie naturali e, soprattutto, artificiali, infatti, ogni singola traccia celebrale dei vari componenti, rimane a vita nella collettività, anche dopo la scomparsa del singolo componente. Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 27 RECENSIONE: STARFLEET COMMAND 3 In questo modo, la Regina riesce a “tramandarsi” in nuovi soggetti dopo la propria fine, perpetuando la continuità e la funzionalità della collettività. Ma come si rinnova un gruppo che ha abrogato i pensieri individuali, comprese le “superflue” emozioni? Spinti dalla loro sete di conoscenza, i Borg accrescono il loro gruppo conquistando con forza le specie che ritengono più utili nel loro cammino verso la perfezione, “assimilandone” le peculiarità biologiche e tecnologiche, e la resistenza contro la loro azione è inutile. L’assimilazione consiste nel catturare altre specie e impiantare loro le componenti tecnologiche e meccaniche per renderle Borg. Come principale mezzo di assimilazione sono utilizzate le nano sonde, delle macchine piccolissime che vengono iniettate dai Borg nel flusso sanguino delle specie da assimilare; in questo modo, l’assimilazione avviene in poco tempo ed in maniera efficiente. Le nano sonde servono, inoltre, anche per la modifica delle astronavi conquistate. Attraverso l’assimilazione, riescono ad acquisire l’itera conoscenza di un popolo in brevissimo tempo, e questo è l’unico modo che hanno di perpetuarsi ed aumentare il loro numero, poiché non si riproducono biologicamente tra loro come la maggior parte delle altre specie. Nel loro schema di acquisizione delle conoscenze di altre civiltà, assimilano solo pianeti interi e, raramente, singoli individui, almeno ché non costituiscano per loro un interesse rilevante. Anche quando degli estranei salgono a bordo delle loro navi, vengono ignorati fino a quando non costituiscono un pericolo per i droni o la nave. Una mente lineare come quella dei Borg, volta solo all’utile ed al pratico, si può riscontrare anche osservando la foggia delle loro astronavi, principalmente a forma di cubi e, in generale, figure geometriche semplici, ottenute con le parti delle astronavi assimilate. La forma a cubo, in particolare, permette loro di poter unire facilmente più navi per formarne una più grossa e potente. All’interno delle loro astronavi, non vi sono una plancia per il comando, gli alloggi dell’equipaggio ed altre parti individuabili, ma tutta la nave è dotata di “alcove”, postazioni rigenerative, dove ogni individuo si ricarica quando non è in servizio. I Borg, infatti, non mangiano e non dormono, ma si rigenerano assumendo l’energia direttamente dalla nave attraverso le loro parti cibernetiche: un dispositivo a mo’ di presa impiantato vicino alla mano, si aggancia ad una fonte di energia dell’alcova, ricevendo quanto basta per mantenere attive le funzioni biologiche e meccaniche. Solo in casi d’emergenza, possono assumere cibo oralmente. Le zone destinate al motore e alla sua fonte di alimentazione si trovano sparse in maniera più o meno uniforme in tutta la nave, in modo tale che, se questa viene danneggiata in una sua parte, può continuare a funzionare lo stesso con il resto dello scafo non danneggiato. All’interno del cubo, tutte le decisioni sono prese dall’intero gruppo, senza contrasti o conflitti di alcun genere. Con un modo di agire siffatto, i Borg hanno conquistato ed assimilato gran parte del Quadrante Delta, presumibilmente il loro punto di origine. E non solo: nella loro continua ricerca di perfezionamento, i Borg si sono spinti anche in nuovi territori, compresi spazi ultradimensionali. In particolare, nello spazio fluido i Borg incontrano forse l’unica specie in grado di sconfiggerli: la specie 8472 (i Borg classificano le specie con numeri progressivi, mentre, tra loro, si distinguono mediante una denominazione, anche questa numerica, che dipende dal gruppo di appartenenza: ad es. 3 di 5 è la denominazione che identifica il terzo componente di una squadra di 5). La vittoria contro questa specie viene loro fornita eccezionalmente dalla collaborazione temporanea con una Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 28 nave della Flotta Stellare, che suggerisce loro un modo di modificare le loro nano sonde per renderle efficaci anche contro la nuova specie. Freddi, determinati, decisi, con loro non è possibile parlare, la trattativa è irrilevante, la resistenza è inutile! gior pericolo che la Flotta Stellare, e molte delle specie della Galassia, dovranno affrontare. Ma infondo, i Borg sono poi così diversi da noi? Qualcuno, ha paragonato i Borg alle api o alle formiche che, con fare meticoloso e operando per il bene della collettività, agiscono in maniera precisa e puntigliosa, rispettando la scala gerarchica interna e i compiti assegnati. Ma se l’esempio in parte si avvicina al modo di operare dei Borg, dall’altro si discosta sulle motivazioni. Gli insetti, infatti, agiscono in maniera istintiva e non mutano le loro abitudini se non quando devono adattarsi ad eventuali nuove circostanze in cui possono venire a trovarsi; i Borg, invece, agiscono per la volontà di migliorare, e questo mette in evidenza la mente più complessa di esseri superiori rispetto agli insetti. Pur di raggiungere la perfezione e una grandissima conoscenza, tutto è permesso, anche il sacrificio di alcuni droni, le cui memorie, dopo la loro scomparsa, continueranno a rimanere nella memoria collettiva in eterno. Esseri imbattibili dunque? L’intera Galassia è destinata a soccombere a loro e ad essere assimilata? Non proprio. Nonostante la loro forza e determinazione, i Borg rimangono comunque battibili, anche se molto raramente. Quello a cui i Borg non sono preparati è la capacità di inventiva del singolo individuo, a cui hanno rinunciato per portare ordine nel loro funzionamento. Inoltre, anche dopo esser stati assimilati, a volte succede che alcuni droni ritrovino la loro individualità, portando scompiglio nella collettività e, per questo motivo, vengono eliminati. Ma la loro determinazione li rende comunque il mag- Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 In una civiltà dove l’imperativo è dominare il prossimo, anche il proprio miglioramento diventa essenziale. Ritocchi di chirurgia estetica come l’impianto di protesi estetiche sono poi così diversi dall’impianto di componenti artificiali di altro scopo? E’ cronaca attuale la notizia secondo la quale alcune persone si sono fatte impiantare dei chip di controllo, all’interno della loro mano, per accedere più facilmente ad alcune funzioni di apparecchiature elettroniche: ricorda qualche specie in particolare? Se fossimo a capo di una squadra di operai che devono realizzare un’opera, non vorremmo che questi lavorassero senza distrarsi con vicende personali? Potendo comunicare con loro attraverso il pensiero, anziché usare molte parole, non lo faremmo? Non licenzieremmo gli operai che, distraendosi di più, producono meno? E se un domani qualcuno ci proponesse di poter usare il cellulare e la televisione direttamente all’interno del nostro cervello, semplicemente impiantandoci un componente elettronico in testa, rifiuteremmo? Fin dove può spingersi la ricerca del miglioramento, oggi? E nel futuro? Quale sarà il successivo paso evolutivo di una specie che ha fatto della perfezione il suo unico motivo di esistere? Difficile dirlo, probabilmente dovremo resistere alla curiosità di porci una simile domanda e limitarci ad aspettare lo svolgersi naturale degli eventi. Ma, si sa, la resistenza è inutile! GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE Stagione: Puntata n. Titolo Originale: Titolo in Italiano: 1 6 Terra Nova Terra Nova La puntata si apre con Mayweather che controlla, sulla propria console, le informazioni, contenute nel database della nostra nave, su Terra Nova la prima colonia terrestre costruita al di fuori del Sistema Solare e di cui, da almeno un decennio, non si hanno più notizie. Giunti in orbita standard, Archer tenta di contattare la colonia, ma non ricevendo risposta decide di scendere sulla superficie con una squadra esplorativa. Appena toccano terra la scena che si presenta ai loro occhi è quella di un insediamento abbandonato ed ormai in rovina, ad una prima analisi si potrebbe dire che la colonia sia stata distrutta da qualcosa, ma la mancanza di cadaveri solleva altre domande nella mente del nostro capitano. DI MICHELE MASIELLO Questi Novani esprimono tutto il loro odio per gli umani colpevoli della “pioggia velenosa” di molti anni prima che li ha costretti a vivere nell’oscurità. Il nostro capitano cerca di convincere Jamin e Nadet (leader dei Novani) che in realtà essi stessi sono umani e vuole aiutarli a determinare la vera origine delle radiazioni. Nel frattempo lo scanner del nostro medico scopre che Nadet è ammalata di cancro ai polmoni, ed allora Archer si presta di farla curare sulla sua “nave dei cieli”, sotto la condizione che Reed rimanga ostaggio Jamin acconsente ed assieme a Nadet, Archer e Phlox parte alla volta dell’ Enterprise. Mentre, una volta a bordo, Archer cerca di convincere i due Novani delle loro effettive origini mostrando loro foto dei primi coloni, T’Pol scopre un cratere sulla superficie Lo scanner di T’Pol indica livelli bassi di radioattività, e dalle successive analisi risulta che tali radiazioni si erano sprigionate circa settant’anni prima, nel frattempo Reed, impegnato nell’esplorazione della colonia individua una figura umanoide che fugge, inseguendolo, insieme alla squadra esplorativa, giunge davanti all’ingresso di una caverna. Archer, Malcom, Travis e T’Pol entrano nella caverna e fanno il loro incontro con degli umanoidi, che reagiscono sparando, ferendo il tenente. Archer è costretto, suo malgrado, ad abbandonare il tenente, così la squadra esplorativa rientra nella navetta e decollano alla volta dell’Enterprise. Una volta a bordo T’Pol analizza i dati del tricorder, e scopre che gli umanoidi che gli hanno attaccati sono umani, per giunta i sensori dell’ Enterprise permettono di individuare cinquantadue umani nascosti nelle gallerie, probabilmente discendenti dei primi coloni. Archer e Plox scendono sulla superficie e decidono di farsi catturare spontaneamente per poter parlare con loro e per curare Reed, dopo non poche difficoltà Archer scopre che gli abitanti si definiscono Novani. del pianeta, originato dall’impatto di un asteroide circa settant’anni prima , sempre secondo le analisi dell’Ufficiale Scientifico tale impatto deve aver generato una nube radioattiva che ha ricoperto l’emisfero settentrionale del pianeta ove era situata la colonia. A questo punto Archer capisce che solo i bambini dei primi coloni sono sopravvissuti alle radiazioni, convincendosi che era stata la Terra a causare la “pioggia velenosa”, nel frattempo Phlox scopre che i Novani soffrono di un decadimento cellulare causato all’acqua contaminata, e che non può curare questa malattia finchè i Novani vivono in quella zona. Nel frattempo Archer cerca di convincere Jamin e Nadet Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 30 ad andare sulla Terra mostrando a quest’ultima una foto con lei bambini assieme alla madre, ma Jamin è irremovibile, vuole tornare sulla superficie minacciando spiacevoli conseguenze per Reed se ciò non verrà permesso, a questo punto T’Pol suggerisce di trasferire i Novani nell’emisfero meridionale del pianeta dove la caduta dell’asteroide non ha causato la nube radioattiva. Archer accetta di riportare i due leader Novani sulla superficie, ma una volta che la navetta tocca terra il terreno cede facendola precipitare, tutti gli occupati riescono ad uscirne illesi e Jamin guida Archer verso il luogo in cui si trova Reed. Ma nel tragitto il piccolo gruppo si imbatte in un Novano incastrato da un grosso tronco in una pozza che man mano si stà riempiendo d’acqua. Vincendo la diffidenza di Jamin, il nostro capitano collabora con quest’ultimo alla liberazione del malcapitato, più tardi è però Nadet che invita i suoi ad ascoltare gli umani, ed ad accettare il trasferimento della loro comunità nell’emisfero meridionale del pianeta, con l’aiuto dell’equipaggio dell’ Enterprise. Stagione: Puntata n. Titolo Originale: Titolo in Italiano: 1 7 The Andorian Incident L’ Incidente Andoriano La puntata si apre con Arcer e Trip che stanno consultando la mappa stellare su cui viaggia attualmente l’ Enterprise, decidendo la prossima tappa, quando il nostro capitano scopre la presenza di un pianeta di classe M e a tal proposito richiede la presenza di T’Pol, l’ufficiale scientifico rivela che quel pianeta si chiama P’Jem ed è la sede di un antichissimo monastero vulcaniano. alieni, e di finire a lora volta nel gruppo dei prigionieri. Il nostro capitano dopo essere stato “interrogato” dal capo degli assalitori che lo accusa di cospirare con i Vulcaniani, lo rimanda nella stanza in cui sono confinati i monaci insieme alla squadra di sbarco. Lì Archer viene informato da T’Pol che gli assalitori sono Andoriani una razza assai irrispettosa ed irascibile, convinta che i Vulcaniani siano in procinto di invadere il loro pianeta natale nonostante i trattati siglati tra le parti, inoltre il capo dei monaci informa Archer che non è la prima volta che gli Andoriani assaltano i monaci, ed inoltre lo informa che Shran (il nome del comandante degli assalitori n.d.r.) sospetta che il monastero nasconda un dispositivo di rilevamento a lungo raggio atto a spiare i loro territori, i monaci respingono il sospetto, affermando che sull’intero pianeta non vi è alcuna forma di tecnologia; anzi, accusano Archer di aver peggiorato la situazione con la sua visita. Sull’Enterprise, Reed rileva una nave non di origine sconosciuta sul pianeta, e cerca di contattare il capitano. Gli risponde Shran, affermando che Archer è prigioniero della Guardia Imperiale Andoriana, e minacciando la morte degli ostaggi al minimo tentativo di liberarli. Archer nel frattempo cerca di convincere i monaci a dargli una mano per rovesciare la situazione, e uno di essi ammette alla fine l’esistenza di un vecchio trasmettitore, nelle catacombe sotto il tempio A questo punto Trip ed il giovane iniziato si introducono in un intrivo di gallerie fino al dispositivo, il nostro ingegnere una voltra riparata la trasmittente contatta Reed e lo informa della situazione e gli comunica di preparare una squadra di recupero. Una volta in orbita sul pianeta T’Pol informa il nostro capitano e Trip dei cerimoniali cui dovranno attenersi nella visita al luogo sacro, quindi scende con loro sul pianeta, I monaci cercano di respingerli, affermando che sono impegnati nel rito del “Kolinahr”, la purificazione dalle emozioni. Ciò non impedisce ai tre di scoprire che in realtà i monaci sono ostaggi di un gruppo di bellicosi Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 31 GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE Archer richiama l’attenzione degli Andoriani dicendo di voler confessare, poi, una volta interrogato, ammette di aver mentito per sottrarsi all’insopportabile vicinanza con tutti quei vulcaniani. In realtà, mentre distrae con le sue menzogne gli Andoriani, riesce a infilare un piccolo artefatto in un buco su una grossa faccia scolpita sul muro dell’atrio del tempio. Reed e altri due membri dell’equipaggio si teletrasportano nella stanza dei prigionieri, e vanno a piazzare dell’esplosivo nella galleria dietro la faccia scolpita. L’esplosione che ne segue coglie di sorpresa gli Andoriani, che ingaggiano uno scontro a fuoco con la squadra di salvataggio; solo Shran e un suo compagno riescono a fuggire, e s’infilano nelle catacombe A questo punto il ns capitano prende il comando della squadra, e anche l’Iniziato viene con loro. Gli Andoriani vengono individuati nel Reliquiario, e nonostante le obiezioni dell’Iniziato, timoroso del fatto che le antichissime reliquie lì contenute vengano distrutte, la squadra di salvataggio li insegue, dando il via ad un’altra sparatoria. Nel mezzo del combattimento, Archer trova una porta la cui tecnologia avanzata è decisamente sospetta… una volta aperta, essa infatti rivela un’ imponente stazione di monitoraggio vulcaniana. Raggiunto un cessate il fuoco, Archer ordina a T’Pol di fare delle foto alla prova delle menzogne dei monaci… e consegna lo scanner con le foto a Shran. Questi si congeda da Archer, affermando di aver contratto un debito con lui. TECNOLOGIA TREK: GENERATORI DI GRAVITA' Di Francesco Genchi A partire dalle prime stazioni di ricerca orbitali nel sistema solare, le difficoltà come pure i benefici presentati dalle situazioni di microgravità sono state documentate esaurientemente. Gli equipaggi delle prime installazioni interstellari costruite dall’Uomo del ventunesimo secolo hanno fatto fronte alle situazioni di zero-g e di accelerazioni gravitazionali con l’uso di rotazioni centrifughe dei settori abitabili, soluzioni accettabili al momento. I sistemi organici umanoidi richiedono campi gravitazionali ed elettromagnetici per assicurare l’adeguato sviluppo e la sopravvivenza delle cellule che simulino le condizioni naturali presenti sulla maggior parte dei mondi di classe M. I dispositivi a basso impatto del campo gravitazionale hanno simulato l’energia elettrica e magnetica di un pianeta ed i discendenti dei pionieri dei voli spaziali sono cresciuti in sano stato di salute. La concezione generale di un’astronave di classe Galaxy rinvia ad un’esistenza più naturale in quanto la gente è libera di muoversi al suo interno sulle superfici planari con gravità costante che li tiene a contatto con il piano. A bordo del vascello, questo compito è portato a termine con l’uso di una rete di piccoli generatori di gravità. La rete è divisa in quattro regioni, due all’interno della sezione a disco e due all’interno della sezione di battaglia. Tutte e quattro le regioni lavorano per garantire il senso adeguato di “giù„ e inoltre sono attivamente legate al sistema del campo di assorbimento inerziale per minimizzare gli improvvisi scartamenti durante il volo. Le due reti di gravità della sezione a disco contano 400 generatori; quelli nella sezione di battaglia ne contano 200. I campi gravitazionali si sovrappongono un po’ fra i generatori, ma questo si nota a malapena. Il campo di gravità stesso è generato tramite un flusso controllato di gravitoni, molto simili a quelli prodotti nel raggio traente. Infatti, la fisica di base è la stessa. L’alimentazione dal sistema di elettroplasma (EPS) è incanalata all’interno di una camera vuota di titaniuro di anicio 454, un cilindro sigillato che misura 50 centimetri di diametro e 25 centimetri d’altezza. Sospeso nel centro del cilindro, in presenza di crylon ad alta pressione, prende posto uno statore superconduttore di arkeniuro di toronio. Lo statore, una volta regolato Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 32 alla velocità di rotazione superiore a 125540 giri/minuto, genera un campo di gravitoni della durata molto breve, dell’ordine di alcuni picosecondi. Questo tempo di deperimento rende necessaria la presenza della seconda griglia di generatori entro 30 metri di distanza. Il campo è abbastanza delicato da permettere di camminare in maniera naturale senza una gradiente di gravità dalla testa ai piedi, un problema incontrato nei sistemi centripeti. Lo statore superconduttore rimane sospeso dal momento in cui viene costruito e richiede normalmente una volta soltanto un impulso di sincronizzazione occasionale dall'EPS, ogni sessanta minuti. In caso di guasto dell'EPS, lo statore continuerà a fornire un campo gravitazionale per 240 minuti, nonostante una certa degradazione a circa 0.8g sia stata rilevata. Ogni movimento percepito dalla nave che potrebbe disturbare lo statore dal punto di vista giroscopico sono ammortizzati dalle nervature sinusoidali presenti sulla superficie interna del cilindro di titaniuro di anicio, che assorbe efficacemente gli spostamenti improvvisi di ampiezza inferiore o uguale a di 6 cm/sec. Tutti i movimenti di ampiezza superiore sono ammortizzati dal sistema di assorbimento inerziale della nave. I generatori di gravità sono situati lungo tutto il volume abitabile del vascello spaziale. A causa di questo, il potenziale inerziale può variare da una posizione all’interno della nave ad un altro, specialmente durante manovre di virata stretta. Per permettere il trasferimento di potenziale inerziale eccedente da una parte della nave ad un altro, i generatori di gravità sono collegati insieme tramite una rete di piccoli condotti a onda-guida che permettono lo sfogo dell’eccesso del campo in favore della stabilità gravitazionale. INTERVISTA A GUION BLUFORD DI GIUSEPPE PICCA CHI E’ GUION BLUFORD Guion “Guy” Bluford nasce a Philadelphia il 22 novembre del 1942. E’ stato Colonnello dell’aeronautica militare USA e astronauta. D) Grazie per aver concesso questa piccola intervista. R) Prego, fa sempre un certo effetto che delle persone si ricordino di te! Soprattutto se queste sono di una nazione diversa dalla tua. D) Lei è stato “reclutato” da un personaggio famoso della sci-fiction. Vuole dirci qualcosa?! R) La NASA, a cavallo degli anni ‘70, dette l’incarico, ad una personaggio famoso e carismatico di quel periodo, di reclutare astronauti appartenenti, soprattutto, alle minoranze etniche. Questo personaggio mi convinse che l’astronauta poteva essere il mio futuro. Entrai all’ente spaziale con il “1978 NASA Group”. Quindi, dopo varie prove di ammissione, nell’agosto 1979 entrai nel programma astronauti NASA. Il personaggio che mi Dal 1983 al 1992 ha partecipato a quattro voli (STS8, STS-61-A, STS-39 e STS-53) sulle navette spaziali. Guy Bluford é entrato nella storia dell’astronautica mondiale perché é stato, nella missione STS-8, il primo astronauta afroamericano a volare nello spazio. reclutò fu Nichelle Nichols (ndr - interprete del personaggio di “Uhura” nella serie classica e in sei film della saga di Star Trek). D) Le piace la fantascienza? R) Certo. Amo il genere sin dalla mia tenera età. Posso dire che sono cresciuto, sotto il profilo della passione, con Star Trek e con le avventure che, di settimana in settimana, andavano facendosi strada sui network della mia città. Vedere Kirk&Co. viaggiare nello spazio senza confini, ti faceva sentire partecipe di quello che, in quel periodo, era “l’american dream” del nostro popolo: la conquista della spazio. Star Trek è rimasto sempre nel mio cuore e amo tutte le serie sin qui fatte. Speriamo che in futuro vi possa essere una nuova serie e, magari, anche un lungometraggio. Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 33 INTERVISTA A GUION BLUFORD D) Ci vuole parlare della sua esperienza sullo shuttle nella prima missione. R) La mia prima missione, la STS-8, viene ricordata perché conquistò diversi importanti primati; record che sono rimasti nella storia della NASA. Il Challenger, oltre ad effettuare, per la prima volta nella storia di queste navette “riutilizzabili”, il primo decollo e il primo atterraggio di notte, portava con se il primo dispaccio di posta spaziale americano. Inoltre a bordo vi era il primo astronauta nero, il sottoscritto. In quella missione ero uno specialista di missione. In pratica assolvevo ad una serie di compiti ed esperimenti scientifici che erano stati, preventivamente, preparati a Terra e che io dovevo, a gravità zero, svolgere. Volare nello spazio ti da una delle sensazioni più particolari che un essere umano possa provare. Una libertà e una sensazione di benessere che non trovano paragoni a terra. D) Quanto tempo, complessivamente nelle sue quattro missioni, è stato nello spazio? R) Sono stato nello spazio per ben 688 ore. In pratica la mia permanenza nello spazio è durata, complessivamente, per oltre 28 giorni. Posso dire che lo spazio è la mia seconda casa! D) Vuole dire qualcosa ai giovani che intendono intraprendere l’attività di astronauta? R) L’astronauta non è una professione come le altre… l’astronauta non è un modo per divenire ricchi o famosi… l’astronauta non è un superuomo. L’astronauta è un comune mortale che vuole guardare arditamente al futuro per giungere là dove i suoi predecessori, dei secoli scorsi, non sono stati in grado di arrivare. Studiate e siate fieri di voi… ecco cosa posso dire alle generazioni future di giovani che intendono intraprendere la carriera di astronauti. D) Cosa pensa del nuovo progetto di portare gli uomini sulla Luna? R) Penso che sia una bella impresa. Questa volta, al contrario delle missioni Apollo, il progetto prevede la collaborazione di molte agenzie spaziali e quindi la possibilità di vedere impegnati tutti in questa che sarà una importante impresa per l’intera umanità. I riscontri saranno moltissimi e i benefici per il pianeta potranno essere concreti. La base sulla Luna porterà, quindi, ad una nuova forma di collaborazione che non si è mai vista prima. Diciamo che sarà come il progetto della ISS, ma sviluppato all’ennesima potenza. D)La ringrazio per il tempo e l’intervista concessa? R) Si figuri, è stato un piacere. A presto… e mi saluti l’Italia! COS’E’ LA NASA Nel 1958, grazie all’impegno e alla volontà del Presidente Americano J.F. Kennedy, nasceva il National Aeronautics and Space Administration, la NASA. L’ente spaziale americano, sin dall’inizio, aveva come priorità quella di far giungere un uomo sulla Luna. Il 5 Maggio del 1961 la NASA invio il primo americano nello spazio, Alan Shepard. Prima che terminasse il decennio, il 16 Luglio del 1969, il mezzo Apollo 11 portava sulla Luna Armstrong e Aldrin. Una nuova era si apriva per la conquista dello spazio e, soprattutto, per la NASA che aveva creduto in questo progetto. Ufficialmente iniziato nel 1973 il programma Shuttle, il primo sistema spaziale riutilizzabile, ha avuto il suo battesimo con il lancio del Columbia il 12 Aprile del 1981. Ancora continuano, dopo due tragiche vicende, i lanci della navetta spaziale. Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 34 LE STELLE GIGANTI DI RICCARDO SIMONE Le stelle presenti nell’universo hanno dimensioni che sono comprese in un intervallo molto vasto: le più piccole possono avere dimensioni dell’ordine di qualche chilometro mentre le più grandi possono arrivare ad estendersi fino alle dimensioni del nostro sistema solare. Queste ultime stelle vengono annoverate nella categoria delle stelle cosiddette ‘supergiganti’. Nonostante la caratteristica che accomuna queste stelle sia la loro dimensione altri parametri come temperatura e massa invece variano da stella a stella. Una supergigante blu, infatti, è una stella con una temperatura superficiale elevatissima mentre una supergigante rossa è una stella relativamente fredda, con temperature superficiali nettamente inferiori a quelle del nostro Sole. Ma soffermiamoci in particolar modo sulle supergiganti rosse. Le supergiganti sono stelle che nei primi stadi della loro evoluzione avevano una massa complessiva di decine di masse solari e che, rispetto alla nostra stella, hanno una vita molto più breve. Una stella della grandezza del Sole rimane nella sequenza principale, sul diagramma H-R, per circa 10 miliardi di anni, ma una stella di 15 masse solari non riesce a durare più di 100 milioni di anni e una di 30 masse solari non più di 7 milioni di anni. Una volta uscite dalla sequenza principale la loro evoluzione procede in maniera ancora più rapida: mentre esaurisce l’idrogeno diventa prima una supergigante blu, poi gialla ed infine rossa. In questo lasso di tempo si calcola che la stella abbia perso circa la metà della sua massa iniziale. Questo tipo di corpi celesti non sono molto comuni, si ipotizza che nella Via Lattea vi sia un supergigante rossa ogni milione di stelle e di fatto se ne conoscono circa 200. ma la loro luminosità è tale che ad occhio nudo ne riusciamo a distinguere almeno una dozzina. Le due supergiganti rosse più splendenti nel nostro cielo sono Betelgeuse, nella costellazione di Orione ed Antares, nella costellazione dello Scorpione. È curioso notare che queste stelle appartengono a due costella- zioni mitologicamente antagoniste. La leggenda vuole, infatti, che fu proprio lo scorpione ad uccidere il cacciatore Orione con il suo veleno e, conseguenza di ciò, le due costellazioni non le vediamo mai in cielo contemporaneamente. Orione è una costellazione appartenente al cielo invernale mentre lo scorpione a quello estivo. Le principali supergiganti rosse Stella Magnitudine Classe spettrale Betelgeuse 0,50 M2 Antares 0,96 M1 Ras Algethi 3,48 M5 H Persei 3,76 M3 M Cephei 4,08 M2 CE Tauri 4,38 M2 F Aurigae 4,91 M0 VV Cephei 4,91 M2 Come si può ben notare tutte le stelle appartengono alla classe spettrale M e questo sta ad indicare che le loro temperature generalmente si aggirano tra i 39003600 °C. Le prime tre stelle, in particolar modo, hanno dimensioni davvero eccezionali. Betelgeuse, distante da noi circa 620 anni luce, risulta essere 900 volte più grande del Sole, il che vuol dire che se messa al posto della nostra stella la sua superficie si estenderebbe fino all’orbita di Giove. Antares, invece, distante 420 anni luce è grande la metà di Betelgeuse e dimensioni simili le ha anche Ras Algethi, distante 500 anni luce. Queste tre stelle comunque, non riescono a competere con m Cephei che, ad una distanza approssimativa di 2700 anni luce, risulta avere un diametro di 11 Unita Astronomiche (1 U.A.= 150 milioni di km.), ovvero superiore all’orbita di Saturno. Nel volume che questa stella occupa ci starebbero dentro 10 miliardi di stelle delle dimensioni del Sole. Si pensi soltanto che per mandare una sonda su Saturno ci si impiega 10 anni, i quali sarebbero sufficienti per attraversare solo la metà del diametro della stella. Altre caratteristiche particolari di queste stelle sono i fenomeni di instabilità che le accompagnano. Esse, infatti, sono soggette a rapide variazioni della loro luminosità e nell’arco di mesi, settimane o addirittura giorni possono aumentare o ridurre il loro splendore. Tutto questo continuerà finché queste stelle non esauriranno il loro combustibile, allora la pressione interna non sarà più sufficiente a contrastare la forza di gravità e tutto avrà termine in un enorme esplosione, chiamata supernova, nella quale la stella brillerà, per un breve periodo, con un’intensità pari a quella di miliardi di soli, ultimo grido di una vita vissuta sempre all’estremo. Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 35 STAR TREK XI - RUMORS Arecibo@Net - Anno 1 Num. 6 - Dicembre 2006 20
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