Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
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Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 EDITORIALE Di Alessandro Raimondi Salve a tutti i soci! Oramai siamo in pieno clima natalizio e quindi non posso che augurare Buon Natale e Felice anno nuovo a tutti voi da parte dell’intera redazione dell’Arecibo@Net! La prima novità è abbastanza evidente, il primo restayling del bollettino. È cambiato un po’ l’aspetto ma non temete, la sostanza è sempre la stessa! In questo periodo sarete tutti presi dai regali e quindi abbiamo pensato di presentarvi un articolo per guidarvi nell’acquisto di oggetti Trek da regalare ai vostri amici. Ammesso che siano appassionati! Ma tanto dove sta scritto che i regali vanno fatti solo agli altri? L’articolo è fatto in maniera tale che per ogni idea regalo vi sia un link diretto al sito internet che lo vende. Prosegue poi la serie “l’Etica di Star Trek” giunta al suo terzo appuntamento. Oggi si parla di Aristotele! Si inaugura, inoltre, la sezione news per tenervi sempre aggiornati sul mondo di Star Trek e della scienza. E poi, le sezioni dedicate completamente al mondo trek e il nuovo mercatino dell’associazione! Basta non vi dico altro, sfogliate o cliccate! REDAZIONE Arecibo@Net - Bollettino trimestrale dell’Associazione Culturale USSArecibo - Anno 0 n. 2 Dicembre 2005 Edito da: AreciboPress una sezione dell’Associazione Culturale USSArecibo Via Napoli 6/b 70050 Bari-S.Spirito Tel. 0805302092 - E-mail: [email protected] Sito: www.ussarecibo.it Redazione: Via Napoli 6/b Bari-S.Spirito Tel. 0805302092 E-mail: [email protected] Sito: http://xoomer.virgilio.it/arecibonet Direttore responsabile: Alessandro Raimondi Impaginazione e graca: Alessandro Raimondi Collaboratori: Agostino Abbaticchio Antonello Vilella Francesco Genchi Lazzaro Liuzzi Maurizio Mazzilli Maurizio Nasca Michele Masiello Riccardo Nuzzi Riccardo Simone Salvatore Vilella Valentino Pagliaroli Vito Lecci Arecibo@Net n. 2 Dicembre 2005 PAG 3 L’associazione in attività di Alessandro Raimondi PAG 3 Ferengi Christmas di Sara Raimondi PAG 4 Regali Trek di Alessandro Raimondi PAG 5 Trek and science news Mondo Trek: PAG 8 L’Etica di Star Trek - III parte di Alessandro Raimondi PAG 10 Servizi segreti: La Tal Shiar di Michele Masiello PAG 10 Motore a curvatura: Manutenzione, sicurezze ed emergenze di Francesco Genchi PAG 12 Montgomery Scott: In ricordo di uno di noi di Alessandro Raimondi PAG 13 Mezzi spaziali: La Soyuz di Giuseppe Picca PAG 15 Astronomia: Emozioni all’ombra della luna di Vito Lecci Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 2 L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’ Di Alessandro Raimondi Un ben rivisti a tutti voi lettori. L’Associazione, in questi ultimi tre mesi comincia ad essere sempre più presa dall’organizzazione dell’Apuliacon 2006. Eppure abbiamo trovato il tempo per organizzare il mercatino di natale! Il resoconto della giornata la trovate più avanti, quindi mi limiterò a dirvi che ha riscosso un buon successo e che abbiamo intenzione di ripeterlo altre volte. Un’esperienza sicuramente favorevole. Per quanto riguarda il bollettino, vi volevamo avvisare che l’uscita del prossimo numero, e precisamente il numero 3, previsto per il 19 Marzo, sarà anticipata al 12 Marzo, giornata dell’Apuliacon. Durante la manifestazione quindi, coloro che sceglieranno la formula dell’associazione avanzata, oltre al gadget previsto, riceveranno una copia cartacea del bollettino. Per quanto riguarda il sito dell’associazione le cosa stanno andando per il verso giusto. Mentre vi scrivo, stiamo per ultimare la messa a punto del sistema con l’integrazione dei nuovi database. In particolare, nel nuovo sito sarà possibile consultare on-line la propria situazione associativa, l’anzianità di grado, i punti promozione e le missioni in corso per gli iscritti al Siger. Per concludere, un invito per la prossima iniziativa dell’Associazione. Per il giorno 7 Gennaio è prevista un’Housecon Natalizia. Occasione per scambiarci gli auguri di buon anno! Se siete interessati, volete prenotarvi o semplicemente ricevere informazioni, telefonate allo 0805302092 e chiedete di Sara. Pace e lunga vita a tutti i soci! FERENGI CHRISTMAS Di Sara Raimondi Il 4 dicembre scorso ha avuto luogo un nuovo evento associativo: il “Ferengi Christmas”. Noi dello staff dell’Arecibo avevamo pensato di creare un’occasione d’incontro con i soci diverso dalle tradizionali Housecon o serate in pizzeria e dopo svariate vicissitudini è nato il Ferengi Christmas! Una giornata di proiezioni di telelm e momenti di scambio-vendita. Vista la presenza del mercatino, abbiamo pensato che denirla “Ferengi” sarebbe stato appropriato, vista la famigerata tendenza di questa civiltà al commercio. L’evento ha avuto luogo nella Sala messaci a disposizione dall’Unione Italiana Ciechi di Bari ed è iniziato alle 10:30 con l’apertura al pubblico del Mercatino dell’usato. In vendita si potevano trovare oggetti di ogni genere: dai fumetti ai giochi da tavola, dai libri ai videogiochi, addobbi natalizi, borse, borsoni e attrezzi da palestra… in poche parole: di tutto! I nostri ospiti hanno potuto sfruttare l’occasione per dare inizio alle tanto cervellotiche compere natalizie. Inoltre gli intervenuti hanno avuto la possibilità di guardarsi delle piacevoli puntate di Star Trek, rivivere le glorie passate della RAI con Spazio 1999 e conoscere meglio SG1, la serie tanto maltrattata dai palinsesti televisivi italiani. Chicca della giornata è stata la proiezione di un documentario riguardante i preparativi di una missione dello space-shuttle, che sembra aver interessato particolarmente i nostri ospiti: come sempre l’Arecibo vuole mettere in luce quel ponte immaginario che c’è tra la scienza (quindi la realtà) e la fantascienza (quindi la fantasia)! Il ricavato della giornata sarà anche utilizzato per nan- ziare la prossima Apuliacon, che si terrà a Bari il 12 marzo 2006; l’Associazione Culturale U.S.S.Arecibo si riserva di organizzare altri eventi per lo stesso scopo e spera di ricevere le adesioni di voi associati in primis, ma anche di amici, conoscenti e semplici simpatizzanti! Divulgate il verbo! Divulgate! Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 3 REGALI TREK di Alessandro Raimondi Un rito che ci accomuna tutti, in questo periodo di festa, è quello dei regali. Spesso ci aggiriamo tra negozi, bancarelle, ere, vediamo una quantità inverosimile di ipotetici doni ma non sappiamo scegliere. Ci facciamo assalire da mille dubbi ed incertezze e quello che dovrebbe essere un momento di gioia diventa un gravoso impegno. Fatta questa premessa, non crediate abbia chissà quale brillante idea da proporvi; posso solo dirvi che se la persona a cui dovete fare il regalo è un fan di Star Trek, allora questo articolo potrebbe esservi d’aiuto, senza contare il fatto che se seguirete le nostre idee, farete shopping comodamente da casa! Dimenticavo, non è detto che a natale i regali si debbano fare solo agli altri! :o) Un pensiero carino, per chi fa collezione i magneti da mettere sul frigorifero, potrebbe essere quello di regalarne qualcuno della nostra serie preferita. Vorreste i vostri beniamini a casa vostra? Magari in camera? Ebbene sempre sullo stesso sito, potrete acquistare una bellissima sagoma cartonata di dimensioni 1:1 da tenere sempre con voi! Il sito effettua spedizioni in tutto il mondo ed accettano pagamento con carte di credito Visa, Mastercard, American Express. h t t p : / / w w w. g i f t a p o l i s . c o m / startrekmag.html Se volete abbellire il vostro albero di natale con un tocco trek, ecco a voi Benjamin Sisko! Oppure Archer! O meglio il caccia scorpion di Star Trek Nemesis! Ma c’è tanto altro! Il negozio spedisce in tutto il mondo. Tempo di arrivo 7-14 giorni e il costo di spedizione è di circa 7 dollari per il primo pezzo più 2 dollari per ogni ulteriore oggetto. Forse costoso ma di sicuro effetto! h t t p : / / w w w. h o o k e d o n h a l l m a r k . c o m / view_category.asp?cat=186 E che ne dite di giocare a Star Trek con Barbie e Ken? Potrebbe essere un buon modo per trasformare la vostra piccola bimba in una Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 splendida fan di domani! http://www.toytokyo.com/shopping/index.php/page/ product/product_id/2768 Vi piacciono i Borg e volete abbellire un angolo della casa con un bel bambolotto Borgizzato? allora recatevi a questo indirizzo: http://www.starstore.com/acatalog/ Starstore_Catalogue_STAR_TREK_BORG_ASSIMILATION_ ACTION_FIGURES_1475.html troverete comunque altre action gures e anche qui potete reper i r e gli stand-up dei nostri eroi! Se poi da bambini uno dei vostri giochi preferiti erano le costruzioni, allora non potete perdervi l’Enterprise da costruire! Non un banale modellino, ma una fedele replica della più famosa classe Galaxy! Tutta in mattoncini della Mega Bloks! A proposito c’è anche Picard!! http://www.iqkids.net/prsttren.html E per nire, che ne dite di un bel cellulare tipo comunicatore trek? Non è ancora uscito ma potete prenotare un avviso quando sarà messo in vendita in maniera tale da accaparrarvelo appena esce e ancor prima che venga distribuito nei negozi!! Io l’ho già fatto! (vedi la sezione news) http://www.sonamobile.com/ themephones/main.asp 4 TREK AND SCIENCE NEWS CANCELLATA THRESHOLD Il brusco calo di ascolti dovuto allo spostamento dello show il venerdì sera, ha portato alla cancellazione di Threshold, la nuova serie di fantascienza di Brannon Braga da parte della CBS. La serie non è arrivata neanche ad un terzo degli episodi previsti ed è nita il 22 Novembre. Threshold recentemente aveva visto l’introduzione di un nuovo personaggio interpretato da Catherine Bell, già vista in JAG. La serie vedeva come protagonisti Carla Gugino e Brent Spiner. MIKE SUSSMAN PARLA DELLA QUARTA STAGIONE DI ENTERPRISE Mike Sussman, scrittore e sceneggiatore che dopo essersi unito allo staff di Voyager è rimasto a lavorare per Star Trek per dieci lunghi anni, ha ultimamente dichiarato: “La quarta stagione di Star Trek: Enterprise è stato il miglior anno da quando lavoro per questa serie”. Mike ha poi aggiunto che è grazie all’operato del produttore esecutivo Manny Coto, come lui fan della serie classica, che la quarta stagione di Enterprise è così godibile. “Manny ha portato una ventata d’aria fresca nella serie” ha dichiarato Sussman a Star Trek Magazine. “E’ stato veramente importante e creativo avere un fan della serie classica così sfegatato seduto al tavolo da lavoro degli scrittori” Nonostante Sussman abbia riconosciuto come parecchi “incredibili scrittori” siano stati i maggiori responsabili dello sviluppo della storia di Star Trek, come Brannon Braga e più tardi Michael Piller, ha aggiunto che tutti loro “si sono avvicinati alla Mike Sussman nel suo studio serie solo più tardi, con TNG”, invece con Coto, “era veramente interessante poter riprendere molte idee e temi della serie classica per svilupparle ulteriormente.” Sussman ha apprezzato in maniera particolare I tre episodi dedicati ai Vulcaniani. Puntate che hanno permesso di spiegare i motivi delle differenze esistenti tra i Vulcaniani di Enterprise e quelli della serie classica e i Klingon originali e quelli di TNG e serie successive. Mike ha detto di aver apprezzato anche la puntata in due parti “Through A Mirror, Darkly” (In uno specchio oscuro) che gli ha consentito di esplorare l’universo dello specchio della serie classica e Deep Space Nine. “Mentre ancora lavoravo seppi che, quasi certamente, quelli sarebbero stati gli ultimi episodi che avrei potuto scrivere per questa particolare incarnazione di Star Trek, quindi ho fatto tesoro di questa esperienza.” “Avevo l’opportunità di mettere la mia rma sul futuro di Archer e Hoshi e poi metterlo sullo schermo, mostrandolo a tutti. Decisi quindi di far divenire Archer comandante in capo della Flotta Stellare e poi presidente della Federazione, e che il pianeta Archer IV, menzionato in un episodio di TNG fosse a lui dedicato. Sussman ha anche detto che fu lui l’ideatore del montaggio nale di “These Are the Voyages...” la sigla iniziale in cui i capitani recitano “Spazio, ultima frontiera…” il monologo delle prime due serie che accompagnavano i titoli di testa del telelm. Se ci fosse stata una quinta stagione, gli sarebbe piaciuto esplorare il nuovo rapporto tra la Terra e Vulcano e la minaccia dei Romulani. Mike ha poi rivelato che Coto aveva intenzione di rendere Shran (l’andoriano interpretato da Jeffrey Combs) un personaggio regolare della serie. L’intervista completa di Sussman la potete trovare su Star trek Magazine, questi estratti sono stati tratti da Sci Fi Pulse.com Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 5 TREK AND SCIENCE NEWS STEWART - FORSE ANCORA UNA VOLTA PICARD Patrick Stewart In molte occasioni, durante la lavorazione di Star Trek Nemesis, Patrick Stewart aveva ripetutamente affermato che non era interessato ad interpretare ancora il Capitano Picard. Ultimamente però, sembra che le cose siano cambiate. SFX (rivista di sci-ction) ha riferito che, durante una conferenza stampa per il lancio della sua nuova serie Eleventh Hour (http://www.eleventhhour.tv/) Stewart ha accennato al fatto di aver partecipato a delle riunioni preliminari per un possibile nuovo lm su The Next Generation. L’attore ha aggiunto che in tali riunioni è emersa la reale fattibilità del progetto, infatti sembra si siano trovati dei potenziali produttori interessati a nanziare il lm. Comunque l’attore per i prossimi sedici mesi sarà impegnato con la Royal Shakespeare Company e quindi la sua partecipazione alle riprese del lm non ci potrà essere se non tra molto tempo. Eleventh Hour sarà trasmessa sulla ITV in gennaio, mentre il lancio del terzo capitolo della saga degli Xmen è previsto per Maggio 2006. Stewart riguardo quest’ultimo punto ha anche parlato (mantenendosi comunque sulla difensiva) del nuovo regista Brett Ratner. STAR TREK: SIAMO VERAMENTE ALLA FRUTTA? Lo Star Trek Communicator, la rivista ufciale dello Star Trek Fan Club, sembra cesserà di esistere e coloro che si sono abbonati, saranno risarciti. Ne ha dato notizia la stessa Decipher Inc. sul suo sito web. È lo stesso presidente della società Cindy Thornburg a scrivere “La Decipher Inc. non pubblicherà più lo Star Trek Communicator dopo il numero 155. Stiamo per avviare una campagna di risarcimento per tutti gli abbonati”. Il caporedattore Larry Nemecek ad una convention di questa estate aveva già preannunciato le intenzioni della Decipher ma aveva aggiunto che la Paramount non aveva nessuna intenzione di permettere che il Fan Club e la rivista ad esso connessa, cessassero la loro attività. Kevin Dilmore, uno degli articolisti più attivi del communicator, ha dichiarato che comunque il futuro della rivista non è ancora segnato. “Il punto di forza del communicator è sempre stato quello di essere una rivista fortemente voluta dai fan che assicuravano un buon livello di vendite. Quando questo Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 In una recente conferenza stampa ha affermato che potrebbe tornare ad interpretare il Capitano Jean Luc Picard. non è più avvenuto e le vendite sono calate, la società ha deciso di cessare la pubblicazione” Dilmore ha però aggiunto che la pubblicazione potrebbe riprendere con un altro editore sperando che i fan possano fornire valide indicazioni al nuovo mana- Larry Nemecek gement riguardo i contenuti che vorrebbero vedere nella nuova rivista. Come se non bastasse, dopo la chiusura del Communicator, sembra che anche Star trek.com sia in pericolo. Tim Gaskill, direttore editoriale del sito ufciale di Star Trek ha spedito una email a tutte le persone coinvolte in Star Trek avvisandole dell’intenzione della Paramount Digital Entertainment di chiudere, alla ne dell’anno, il sito lasciando in bilico il futuro di Star Trek.com. “Come se avessimo bisogno di un promemoria per sapere che il futuro di Star Trek è incerto, la Paramount Digital Entertainment ci ha annunciato che il sito ufciale di Star Trek sin dal 1996 STARTREK.COM, chiuderà i battenti il 31/12/2005” 6 TREK AND SCIENCE NEWS Nei giorni seguenti Larry Nemecek, ha detto che egli conda che l’attività del Fan Club continui nonostante l’annuncio della Decipher di cessazione della pubblicazione della fanzine. Egli, scrivendo su TrekNation, ha spiegato che spera che i fan possano capire che il fan club di Star Trek e la Decipher siano due entità ben separate e che quest’ultima detiene i diritti di pubblicazione del magazine solo dal 2001. Dal 1980 no al 2001 infatti è sempre stato il club il depositario dei diritti. Nemecek ha anche aggiunto che l’attuale operazione di divisione della Viacom-CBS che sta creando tanti problemi alla Paramount Digital Entertainment, contribuendo a mettere in crisi il futuro di Star Trek.com, potrebbe invece portare al rilancio del fan club e del suo magazine. Ci teniamo ad informarvi che non ci sono ancora notizie “Ufciali” riguardo la chiusura di Star Trek.com ma comunque vi terremo informati sul prosieguo di questa “crisi Trek” e speriamo, come voi, che le cose si risolvano per il meglio. IL CELLULARE DI STAR TREK! Sembra che la società Sona Mobile, abbia messo a punto un cellulare tutto particolare… Il comunicatore di Star Trek! Avete capito bene, il nuovo cellulare assomiglierà nell’aspetto e nei “contenuti” al mitico comunicatore della serie classica. In occasione del 40° anniversario di Star Trek verrà commercializzato un terminale dal design a clip con sistema operativo Windows Mobile. che vi consentirà di confrontarvi con altri possessori del communicator in un ambiente fatto di pianeti da esplorare e navi da combattere! Il lancio del nuovo telefono è previsto per il 2006 ma la società non ha ancora comunicato una data certa. Per ulteriori informazioni: http://www.sonamobile.com/themephones/ index.htm Quando riceverete una chiamata, sarà il Comandante Worf ad avvisarvi e appena aprirete lo sportellino, sentirete il familiare suono elettronico del communicator di Kirk & Co. Ma non è nita qui. Tutti i suoni, le immagini e tutto il sistema operativo avrà l’aspetto LCars ma un cuore Windows Mobile. Ovviamente i produttori hanno previsto dei forum mobili su Star Trek e servizi di news per essere sempre aggiornati sulle convention e le ultime novità. Dal punto di vista della multimedialità, il communicator permetterà di scaricare e riprodurre lmati tratti dalle puntate della serie e leggere Star Trek Vanguard: Harbinger, una versione e-book della collana pocket Star Trek. Tali funzionalità, per ora, non è dato sapere se funzioneranno anche con gli operatori italiani ma noi dell’Arecibo@Net vi terremo informati. A proposito, un’ultima chicca. Sul telefono vi sarà Fleet Wars, un gioco in multiplayer mobile LA NASA RIVELA IL NUOVO MEZZO SPAZIALE PER RAGGIUNGERE LA LUNA Svelato il piano della NASA per il ritorno sulla Luna La NASA ha svelato oggi il piano per il ritorno dell’uomo sulla Luna per il 2018 e lo sbarco su Marte alcuni anni dopo. Alla base di questa nuova iniziativa spaziale americana si trova il CEV (Crew Exploration Vehicle) che dovrebbe sostituire nel 2012 la navetta spaziale per il trasporto di equipaggi nello spazio, prima verso la Sta- Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 7 TREK AND SCIENCE NEWS zione Spaziale Internazionale ed in seguito verso la Luna e Marte. La concezione del CEV è quella di una versione più grande della capsula del progetto Apollo degli anni ‘60. A bordo di questo CEV potrebbero trovare posto sei astronauti per il viaggio verso la ISS e quattro per un viaggio lunare. Questo ambizioso progetto era stato lanciato dal Presidente Bush il 14 gennaio 2004 ed adesso la NASA ha nalmente chiarito alcuni punti chiave del piano. Il concetto, anche per accelerare il progetto e per problemi di costi, è quello di utilizzare molte strutture usate per la navetta spaziale. Infatti sarà costruito un grosso razzo per il trasporto del materiale nello spazio utilizzando due booster a combustibile solido accoppiati ad un grosso serbatoio con ben cinque motori Il Crew Exploration Vehicle - CEV dello shuttle. Questo nuovo super-razzo potrebbe portare in orbita bassa ben 125 tonnellate di materiale. Il CEV invece verrebbe portato in orbita da un razzo composto da un primo stadio a combustibile solido (in pratica un booster dello shuttle) ed un secondo stadio composto da un motore della navetta. Per la missione lunare un CEV con equipaggio attraccherebbe in orbita terrestre con un Modulo Lunare lanciato separatamente. A questo punto un grosso motore spingerebbe il complesso verso la Luna. Una volta in orbita lunare tutto l’equipaggio si trasferirebbe dal CEV al Modulo Lunare che scenderebbe sulla supercie selenica. Una volta sulla Luna l’equipaggio potrebbe esplorare per una settimana prima di risalire sul modulo di rientro che poi attraccherebbe nuovamente al CEV rimasto in orbita. Il rientro sulla Terra con i paracadute e degli airbag atterrando in un deserto degli USA, forse White Sand in New Mexico. Non viene escluso, in caso di emergenza, la possibilità di un ammaraggio. La capsula sarebbe riutilizzabile per almeno 10 lanci. L’amministratore della NASA Grifn ha denito il CEV come “un Apollo con gli steroidi”. in effetti il diametro del CEV sarebbe di 5,5 metri contro i 3.9 della vecchia capsula Apollo. Come si vede, dalla foto, quindi un ritorno al passato ma forse più realistico di certi spazioplani rimasti soltanto sugli schermi dei computer. Fonti Trek News: TrekNation.com, TrekToday.com, sonamobile.com Fonti Scienza: Dati ufciali NASA Se siete interessati a divenire reporter e cacciatore di notizie dell’Arecibo@Net non esitate a contattare la redazione! [email protected] MONDO TREK L’ETICA DI STAR TREK - III PARTE Di Alessandro Raimondi Nello scorso numero dell’Arecibo@Net avevamo assodato che l’etica non è un concetto relativo ma universale, ma che anche essendo così comunque le azioni guidate dall’etica non sono universali, ma variano enormemente in base alle circostanze. In altre parole eravamo arrivati ad introdurre la seconda regola: Analizzare attentamente il contesto. Se decidiamo di vivere e compiere tutte le nostre azioni Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 in base all’etica, una delle prime cose da considerare, quando dobbiamo scegliere come comportarci, è quella di analizzare attentamente la situazione perché non sempre un’azione che in una circostanza si è rilevata etica, rimane tale in altre situazioni. Tale concetto fu espresso da Aristotele. Vediamo ora la terza regola : Usare la ragione controllando le emozioni (soprattutto quelle violente) Secondo Aristotele l’azione virtuosa si riduce ad una 8 MONDO TREK sola cosa: il controllo razionale della parte irrazionale della mente. Su questo punto il nostro amico Spock sarebbe completamente d’accordo. Nel considerare una situazione infatti è indispensabile razionalizzare il contesto e non farsi prendere dalle emozioni, che potrebbero fuorviare la nostra decisione. Sicuramente sarà capitato anche a voi di prendere decisioni dettate dalle emozioni. A volte è molto romantico farlo, a patto che questo non ci porti a compiere azioni amorali. Su questo punto voglio esser chiaro. Aristotele non dice che bisogna bandire le emozioni dalla nostra vita, ma che in un contesto morale, le emozioni devono essere messe da parte. Egli inoltre aggiungeva che sono proprio le emozioni che fanno nascere i problemi morali soverchiando la ragione. In effetti se ci pensate bene, un qualunque problema morale è legato alle emozioni. Se non ne avessimo, probabilmente una qualunque azione per noi sarebbe indifferente, né morale né amorale. Ma andiamo avanti, nella regola, tra parentesi si dice “soprattutto quelle violente”. Una affermazione che si spiega quasi da sola. Nel momento in cui d’innanzi ad un problema morale ci lasciamo andare alle emozioni, è molto probabile faremo scelte sbagliate, ma se poi ci facciamo prendere, per esempio, dalla collera, potremmo fare cose assolutamente inconcepibili in condizioni normali. Un esempio molto calzante è la pena di morte. Dinanzi al problema di come punire un omicida, molte persone non esitano a rispondere che gli darebbero la morte. Ma se ci lasciamo guidare dalla ragione, ci rendiamo subito conto che tale soluzione è assolutamente amorale. Infatti siamo tutti d’accordo nell’affermare che uccidere un’altra persona sia sbagliato. Se per punire un omicida, si ricorre alla pena di morte, noi stessi ci macchieremmo di omicidio. È evidente che tale soluzione è del tutto illogica. Perché allora tanta gente, che considera l’omicidio un’azione assolutamente amorale, è disposta ad accettare la pena di morte? Perché, il più delle volte, si fa dominare dalle emozioni. Lascia che l’ira domini le proprie scelte, lascia che il dolore per la perdita di una persona, di un bambino, di un amico o anche solo di un membro della sua comunità, guidi la sua vita. Qualcuno di voi sicuramente starà pensando “dominare le emozioni? Facile a dirsi ma non a farsi!”. Infatti, non è una cosa facile da fare. A volte siamo convinti di compiere una scelta con obiettività assoluta ma poi, se ci fermiamo a ragionare, può capitare di accorgersi che una semplice simpatia può aver fatto pendere la bilancia da un lato piuttosto che dall’altro. Nessuno ha mai asserito sia semplice vivere eticamente! La cosa importante è essere disposti ad imparare dai propri errori, farne tesoro e divenire più saggi. La persona giusta infatti, quando si accorge di avere sbagliato, li ammette e cerca di rimediare ai propri errori. Oggi è difcile imbattersi in persone che si comportino così. Se vi capita di incontrarle non lasciatevele sfuggire, fatele entrare nella vostra vita, vi arricchirete sicuramente. Tutto questo è strettamente legato alla regola successiva. Essa enuncia: Considerare i doveri morali Prima Facie che possono essere soppiantati da doveri morali più pressanti. Seguire il giusto mezzo. Saltiamo la prima parte della regola e andiamo alla seconda: Seguire il giusto mezzo. Abbiamo assodato che per compiere un scelta virtuosa, dobbiamo cercare di dominare le emozioni con la ragione. Ma tutto è sempre vero? O le emozioni, in un certo qual modo, possono darci degli spunti per poter compiere scelte più giuste? Sempre Aristotele si rese conto che, anche se la regola generale era cercare di eliminare le emozioni, indubbiamente l’uomo ha la sfera emozionale molto forte. Per noi, come abbiamo detto in precedenza, è quasi impossibile eliminarle del tutto. Si deve quindi cercare il giusto mezzo. Si deve mediare tra la logica e le emozioni. Non dobbiamo quindi demonizzare le emozioni, dobbiamo ascoltare il nostro cuore ma badando bene a controllarlo con la forza della ragione. In questa continua mediazione tra mente e cuore si può trovare la giusta via. L’esempio perfetto in Star Trek è dato dal trio Spock, Kirk, McCoy. Il primo rappresenta la logica, il dottore rappresenta le emozioni. Kirk tiene molto in considerazione i pareri dei suoi due amici perché essi danno voce ai suo ragionamenti interni, consentendogli poi di mediare tra i due e scegliere il giusto mezzo. Per la prima parte della regola, richiedendo una trattazione un po’ più lunga, vi rimando al prossimo numero dell’Arecibo@Net. Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 9 MONDO TREK SERVIZI SEGRETI: LA TAL SHIAR Di Michele Masiello La Tal Shiar è responsabile della prevenzione dell’inquinamento dell’Impero da parte di culture aliene e del mantenimento della lealtà di tutti i cittadini romulani. Tra i suoi compiti c’è quello di condurre relazioni diplomatiche con mondi alieni, fare in modo che tutti i cittadini rispettino le leggi Imperiali ed acquisire informazioni su razze aliene da sfruttare a vantaggio dell’Impero. La Tal Shiar è un’agenzia segreta indipendente che si occupa anche di “rafforzare la lealtà” nei confronti dell’Impero sia nei civili sia nei militari. Gli agenti della Tal Shiar possono sollevare dal comando ufciali comandanti e godono di una certa discrezionalità nell’esercitare il proprio potere, potendo tranquillamente ignorare alte cariche come senatori o governatori di colonie, il tutto nel bene dell’Impero. Svariati elementi della società romulana, militari inclusi, non apprezzano l’eccessivo zelo con cui l’agenzia opera, ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo pubblicamente per timore di ripercussioni, come “misteriose sparizioni” di parenti o afni. Quando lo desiderano, gli agenti dell’agenzia sono riconoscibili o dalla doppia bandoliera sulla spalla, oppure da una spilla posta a scelta sul lato destro del colletto o sulla manica destra. La Tal Shiar è gestita dallo Shiar’Fvillha, o Comandante Supremo, che presiede tutte le sedute del Pretorato ed è incaricato di prendere decisioni al posto dell’Impero in caso d’emergenza. Lo Shiar’Fvillha è afancato da un Vice Direttore, normalmente il Segretario del Consiglio di Guerra, un senatore, che si occupa del coordinamento delle varie sezioni dell’agenzia, le quali fanno capo ad altrettanti colonnelli. La Tal Shiar ha una struttura organizzativa molto agile e lascia molto spazio all’iniziativa dei singoli agenti, a patto che le loro azioni portino beneci all’Impero oppure all’agenzia stessa. Un piano azzardato effettuato senza autorizzazione è tollerato solo se riesce senza problemi, altrimenti la Tal Shiar ed il Governo romulano negheranno ogni coinvolgimento abbandonando chi ha fallito al proprio destino, o, in alcuni casi, ne pretenderanno la restituzione per poterlo giustiziare. Nella Tal Shiar si fallisce una sola volta. L’ingresso nell’organico dell’agenzia è possibile dietro presentazione da parte di un membro del candidato ad una commissione giudicante o ad un alto ufciale, non importa che il candidato sia civile o militare. Spesso gli ufciali della Tal Shiar servono come assistenti personali dei Proconsoli, raccogliendo informazioni, coordinando la sicurezza, consigliando le azioni da intraprendere e sorvegliando le azioni del Proconsole stesso: non di rado sono visti come una presenza inquietante da questi politici. Il motto della Tal Shiar è “Per Proteggere e Servire... Noi!” IL MOTORE A CURVATURA: MANUTENZIONE, SICUREZZA ED EMERGENZE Di Francesco Genchi Dopo aver descritto a grandi linee i componenti di un motore a curvatura, vorrei aggiungere qualche informazione ‘di contorno’ per completare questo piccolo servizio. D’altronde dal capitano all’ingegnere di una nave della Federazione è bene che tutti sappiano come funziona quest’apparato. MANUTENZIONE Come tutti i motori, anche il motore a curvatura richiede alcune operazioni di manutenzione: gli iniettori dei reagenti, i condotti PTC, gli avvolgimenti, la camera di reazione stessa a lungo andare mostrano segni di usura. E, Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 tenute a mente le reazioni siche che avvengono al loro interno, ci sembra persino normale che dopo 5000 - 10000 ore sia necessario fare un tagliando. Nonostante tutti i componenti siano garantiti dagli alti standard della Flotta Stellare, gli ingegneri pretendono che siano rispettati gli intervalli di manutenzione: lo sforzo sico-meccanico a cui sono sottoposte le parti non ammettono trascuratezza. Per poter ispezionare ed eventualmente riparare il nucleo di curvatura (iniettori, segmenti di costrizione magnetica, camera di reazione) questo deve essere spento e freddo; il vascello deve essere assolutamente ormeggiato ad una stazione equipaggiata con manutentori di classe 5. In questo modo, tutto il gruppo del motore a curvatura può essere completamente smontato, controllato e rimontato, i pezzi possono essere sostituiti e i rivestimenti protettivi 10 interni possono essere rigenerati. Un ciclo di manutenzione di questo genere è previsto ogni 10000 ore operative. A motore spento e freddo è possibile anche ispezionare ed eventualmente sostituire i pezzi degli iniettori dei reagenti e dell’articolazione del cristallo di dilitio. A queste condizioni, l’ispezione è condotta da squadre di ingegneri specializzati, addestrati a svolgere queste mansioni, debitamente protetti. Tutti gli altri componenti che formano il motore a curvatura (i serbatoi dei reagenti, gli avvolgimenti delle gondole, gli iniettori del plasma) possono essere controllati, riparati e/o sostituiti anche in volo. Le operazioni di manutenzione relative possono essere svolte o da mezzi automatici coordinati dal computer centrale o dagli stessi ingegneri imbarcati a bordo del vascello. E’ possibile un certo grado di cooperazione, ovviamente. Per le operazioni sulle gondole, è necessario che gli iniettori siano chiusi e che tutto il plasma sia stato espulso dalle gondole. Per le operazioni sui serbatoi, sono necessari equipaggiamenti e attenzioni particolari da parte del manutentore: non dobbiamo dimenticarci che i reagenti nei serbatoi sono mantenuti a temperature prossime allo zero assoluto. Un diretto intervento umano è però raro: sui serbatoi, in genere, operano mezzi comandati a distanza. Tutti i sensori e gli apparati elettronici che vegliano e operano sulle componenti del motore possono essere ispezionati e riparati in ogni momento dagli ingegneri a bordo della nave. SICUREZZA Le norme di sicurezza relative ai motori a curvatura stilate dagli ingegneri della Flotta Stellare sono completamente afdate al computer centrale del vascello, che le rispetta in funzione dell’omeostasi della nave. Per fare ciò, gli ingegneri informatici hanno dotato il computer di un software ‘iper-protettivo’ nei confronti della Vita. E’ possibile scavalcare i comandi del computer in una ristretta gamma di condizioni e per una ristretta scelta di operazioni. L’intento è quello di evitare conitti uomo- macchina; comunque il personale è addestrato a sfruttare al massimo la prassi operativa fornita dal software della sicurezza. Il computer attiva i protocolli di sicurezza non appena i suoi sensori registrano valori MONDO TREK di temperatura e/o pressione supra-normali nel nucleo a curvatura. Immediatamente si chiudono le valvole dei serbatoi - per interrompere il usso dei reagenti - sono fermati gli iniettori e tutto il plasma residuo è espulso dalle gondole; entro dieci minuti il nucleo sarà freddo. Qualora il vascello dovesse affrontare forze esterne che richiedano particolari spese energetiche, il computer stesso è programmato per gestire sovraccarichi ‘sicuri’, prima di ridurre l’efcienza del motore e addirittura spegnerlo. EMERGENZE In determinate situazioni, il motore a curvatura può subire danni più o meno estesi, ma quando il danno è totale, irreparabile ed improvviso, si può parlare di scenario catastroco. In queste condizioni, il computer attiva tutti i protocolli di sicurezza - interruzione dell’alimentazione, scarico del plasma - compresi il contenimento del motore all’interno di un campo magnetico multistrato, l’evacuazione del personale e l’isolamento degli ambienti minacciati con paratie. Solo e soltanto il personale addestrato e qualicato può rientrare nei locali isolati, dopo aver indossato tute antiradiazioni pressurizzate e rinforzate; il loro compito consiste nell’assicurarsi della messa in sicurezza dei principali sistemi e componenti e, eventualmente, cercare di tamponare l’emergenza. Qualora il danno sia considerato una minaccia alla sopravvivenza dell’equipaggio e del vascello, è ordinata l’espulsione di tutto il nucleo di curvatura e/o dei serbatoi di antimateria: la prima manovra è sotto il controllo umano, la seconda può essere ordinata direttamente dal computer. E’ anche vero che, se la situazione lo richiede, la salvezza dell’equipaggio e della nave può essere sacricata a favore del completamento della missione. Se i motori ad impulso sono ancora operativi e funzionanti, è consigliato sfruttarli per aumentare le probabilità di sopravvivenza allontanandosi dal nucleo in rottura; tra l’altro, è possibile anche comandare a distanza l’autodistruzione del nucleo, una volta volontariamente espulso. Le stesse considerazioni valgono nei confronti dei serbatoi di antimateria. Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 11 MONTGOMERY SCOTT IN RICORDO DI UNO DI NOI Scrivere un articolo su un artista scomparso l’ho sempre ritenuto un compito gravoso. E’ facile sbagliare e far nascere nel lettore il sospetto che non si sia mai veramente apprezzato o addirittura considerato, l’uomo e l’artista e che invece ci si lanci in mille elogi solo perché “l’etichetta dovuta alla circostanza” lo impone. Io questo errore, per rispetto di James Doohan, non voglio e non posso farlo. Purtroppo capita molto spesso di accorgerci di quanto apprezziamo qualcuno solo dopo che l’abbiamo perso. Per me, quando ho saputo della morte di James, è successo esattamente questo. Per me Montgomery Scotty era scontato, come un personaggio immortale. E’ vero James Doohan vivrà per sempre attraverso Scotty. Vivrà attraverso le sue battute, attraverso il suo sorriso, la sua bonarietà, ma la realtà è che colui che gli dava l’anima non c’è più. zione che dedica alla sua nave, anche a scapito della sua vita. Sorridendo, sarebbe capace di parlarle come se fosse viva. Ci sono tanti bravi ingegneri, ma solo pochi sono “grandi” ingegneri. E per essere come Scotty si deve avere orecchio per sentire ciò che gli strumenti non sentono, intuire ciò che i dpad non possono dirti, una innata predilezione per la meccanica e la sica e una “simpatia” per tutto quello che è elettronico. Scotty, in denitiva, dà la sua anima all’Enterprise e lei lo ricambia. Ma esisterebbe Scotty senza Doohan? Probabilmente no. Lui ha creato e plasmato il personaggio, lo ha reso vivo ed umano. Gli ha dato tanto di se e quello che ne ha ricevuto in cambio lo ha donato al pubblico. James Doohan è morto di un male incurabile che ce lo ha portato via, il 20 luglio 2005 a Washington. Egli rimarrà vivo nei nostri cuori e, ogni volta che lo rivedremo sullo schermo, ci ricorderemo di lui e lo ringrazieremo per quello che ci ha dato. Montgomery Scott, l’ingenere dei miracoli. Quando mi sono messo d’avanti al computer per scrivere questo articolo, ho cercato di immaginare qual’era quel qualcosa di intangibile che rendeva Scotty, agli occhi di tutti noi appassionati, tanto “unico”. La risposta mi è venuta dopo un momento di riessione. Senza nulla togliere a tutti gli altri “ingegneri capo” venuti dopo di lui, Scotty aveva quel qualcosa che lo distingueva nettamente da tutti gli altri. Immaginandomelo in tutte le sue apparizioni, tutte le volte che l’abbiamo visto nella nostra serie quello che Scotty trasmetteva era la comunione perfetta con la “sua” nave. Un bravo direttore di macchina di una nave è colui che “ama” la propria nave. Ne intuisce le intenzioni, Conosce a memoria i suoi “rumori”. Capisce al volo qual è il problema solo ascoltando il “suono” del motore. Si getta in terra con gli arnesi da lavoro in un attimo e affronta il problema. Nella sua passione è inclusa l’attenzione e la dediArecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 12 MONTGOMERY SCOTT Montgomery Edward Scott VITA E CARRIERA L’Ingegnere Capo Montgomery Scott (soprannominato “Scotty” o “Ingegnere dei miracoli”) è nato ad Aberdeen in Scozia il 2 marzo 2222 (data stellare 1268.5), Scotty è stato ingegnere capo sulla U.S.S. Enterprise, ma ha prestato servizio su undici navi diverse. La sua efcenza è strabiliante e conosce i motori della sua nave in ogni piccola parte. Spesso si è trovato in situazioni difcili, ma ha sfruttato il suo grande intuito e l’improvvisazione per trovare una soluzione, a volte sdando le leggi della sica. Scotty ha partecipato con il suo amico Jim Kirk a tutte le missioni dell’Enterprise, comprese quelle “non ufciali” che avrebbero potuto portarlo davanti alla corte marziale. Al termine della sua carriera, nel 2294, Scotty ha deciso di ritirarsi, ma nel viaggio verso la colonia di Norphin, dove avrebbe dovuto trascorrere pacicamente il resto dei suoi giorni,la sua nave è stata vittima di una Sfera di Dyson e Scotty, unico sopravvissuto, si è inserito nel buffer del teletrasporto dove è rimasto sospeso per 75 anni no al momento in cui è stato salvato dall’Enterprise NCC-1701-D nel 2369. Ha ripreso poi a viaggiare per la galassia grazie ad una navetta prestatagli, a tempo indeterminato, dal Capitano Picard. IL PERSONAGGIO Scotty, come già detto, è un ingegnere che conosce alla perfezione la sua nave. I potenti motori dell’Enterprise non hanno segreti per lui. Scotty, di origine scozzese, è un’amante del buon Whiskey e dei liquori in generale; naturalmente questa sua passione lo porta a ripudiare il “syntalcool” che viene distribuito sulle astronavi della Federazione. La sua origine scozzese è piuttosto radicata anche nelle tradizioni; in occasione della morte di Spock (Star Trek II - L’ira di Khan) Scotty ha suonato la cornamusa in onore dell’amico. L’ATTORE James Doohan è il nome del bravissimo attore che impersona il mitico Scotty. Nato a Vancouver, in Canada, il 3 marzo 1920, Doohan è glio di un ingegnere diventato abbastanza famoso per l’aver sviluppato un progetto riguardante la benzina ad alto contenuto di ottani. Doohan ha frequentato la scuola nell’Ontario e in questa nazione ha incominciato anche la sua carriera d’attore. Durante la seconda guerra mondiale è stato capitano della artiglieria canadese e dopo essere stato ferito in battaglia ha ripreso il suo lavoro come pilota di aereo in qualità di osservatore. Nel 1946 si è traferito a New York e dopo uno studio di due anni alla Neighborhood Playhouse ha cominciato ad insegnare recitazione. Nel 1953, poi, è tornato in Canada dove ha interpretato diversi ruoli per la radio, la televisione e il cinema. Trasferitosi a Hollywood ha lavorato in diverse serie televisive ed è stato scelto per intepretare Scotty in Star Trek. La scelta è ricaduta su di lui perché, in lingua originale, Doohan ha un forte accento scozzese che era adatto al personaggio che è stato chiamato ad interpretare. Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 13 SCIENZA I MEZZI SPAZIALI: LA SOYUZ di Giuseppe Picca La capsula Soyuz (Unione), originariamente concepita per i voli circumlunari, è stata sviluppata nel corso degli anni secondo un concetto di “famiglia” che ha condotto ad un gran numero di sottotipi specializzati in determinate missioni sia civili sia militari. La capsula Soyuz ha dimostrato una eccezionale essibilità progettuale ed operativa, considerando che è stata progettata nella prima metà degli anni ‘60 del 20° secolo ed è tuttora impiegata avendo servito quale veicolo per voli liberi, come veicolo di servizio per laboratori e stazioni spaziali (Salyut da 1 a 7, Mir ed ISS). La Soyuz appardelle capsule spaziali tro di tipo semiportante, servare, grazie alla sua capacita di manovra l’atmosfera. La Soyuz è, certa misura, di determinato punto cendo un limitato “g”) sugli astronauti a pero. Una sezione posteriore cilindrica che funge da modulo di servizio, il quale ospita i motori principali e quelli per il controllo dell’assetto, sistemi di guida, serbatoi e i pannelli solari (oppure le batterie) per il sistema elettrico. Il vettore che lancia, in orbita, le capsule della serie Soyuz è chiamato Soyuz-FG. Il vettore è diviso in tre grandi stadi. Il primo, il secondo e il terzo stadio sono usati per far alzare il veicolo spaziale della Soyuz TMA. tiene alla categoria che effettuano un rienin grado, cioe’, di conforma, una residua durante il rientro nelquindi, capace, in una dirigersi verso un d’atterraggio, inducarico (in termini di bordo. La capsula Soyuz è composta essenzialmente da tre componenti: Una sezione sferoidale anteriore pressurizzata, che ospita l’equipaggio durante le operazioni orbitali e dispone del sistema di attracco, il sistema di guida, i sistemi di supporto vitale e che (all’occorrenza) può fungere anche da camera di decompressione. Una sezione centrale pressurizzata a forma di campana, che ospita l’equipaggio durante le fasi di lancio e rientro, è dotata di scudo termico e paracadute per il recuArecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 Il primo stadio consiste di 4 razzi ausiliari per il decollo, usati per fornire la potenza propulsiva massima per la parte iniziale del lancio. I motori sono la prima parte del razzo ad esser sganciati. Essi cadono presso un punto preciso della Terra dove non possono fare danno. Durante il lancio, la Soyuz TMA è ospitata nella carenatura. In caso di pericolo, il razzo di salvataggio può essere usato per spingere via la Soyuz dal razzo. Una volta in orbita, il terzo stadio provvede alla spinta nale della Soyuz prima di lasciarla e seguendo alla propria orbita. Alla ne, il terzo stadio cade verso la Terra ed è distrutto mentre entra in contatto con l’atmosfera. 14 SCIENZA In 35 anni di servizio la Soyuz è stata protagonista di soli due incidenti mortali: Soyuz 1, in cui morì il cosmonauta V. Komarov a causa del cattivo funzionamento dei paracadute. Soyuz 11, in cui morirono i cosmonauti Dobrovolsky, Patsayev e Volkov a causa della decompressione improvvisa del modulo di rientro. ASTRONOMIA: EMOZIONI ALL’OMBRA DELLA LUNA di Vito Lecci Era quasi mezzogiorno in quella splendida giornata d’agosto a Bucharest. Gli spalti erano vuoti, lo stadio completamente deserto. Nessuno, tranne noi, sul terrazzo della tribuna, dal quale si dominava l’intero impianto sportivo. Ogni raggio di sole picchiava come una martellata sulla nostra pelle e sul suolo oramai arroventato, ma ognuno degli otto del team continuava incurante ad armeggiare intorno al proprio strumento ottico, alle prese con continui aggiustamenti, ritocchi, migliorie. Ogni sforzo, ogni movimento avevano un preciso scopo: trarre il massimo vantaggio ottenibile da quell’avvenimento che di lì a poco avrebbe profondamente e irreversibilmente segnato l’animo di ognuno di noi. Ad un certo punto, nonostante il cielo limpido ed il sole altissimo nel cielo, la luce divenne così bassa e oca da dipingere uno scenario quasi spettrale tutto intorno, dove ogni oggetto appariva cupo e dai colori spenti e sbiaditi. In quella realtà così insolita e sinistra alzammo gli occhi al cielo, il disco solare appariva vistosamente “morsicato” da quello della Luna che sopraggiungeva lenta ed inesorabile. Il tempo era oramai vicino, ma noi eravamo pronti. Qualsiasi cosa stesse per accadere avevamo dalla nostra mesi di preparazione e i nostri telescopi erano puntati all’unisono, come una batteria contraerea sul bersaglio da abbattere. Ognuno era preparato ad affrontare una particolare sfaccettatura dell’evento, ed ogni contributo avrebbe permesso di ricostruirlo nella sua interezza, come tanti tasselli in un perfetto mosaico. Fu allora che, improvvisamente, fummo investiti da una Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 15 SCIENZA brezza fresca che sofò sulla nostra pelle arsa, quasi a volerne alleviare la calura subita da un’intera mattinata di sole cocente. Era il vento d’eclisse, un naturale spostamento d’aria prodotto dalla variazione di temperatura localizzata all’interno dell’ombra della Luna che avanza sul nostro pianeta. Ma, dopo la frescura del vento d’eclisse, fu il fenomeno successivo a raggelarci ancor più: improvvisamente apparvero centinaia di ombre che, come spettri d’oltretomba, correvano, saltavano, volteggiavano intorno a noi che rimanemmo a guardarci attorno immobili, increduli, stupiti. Fu la prima volta nella vita che assistevamo allo spettacolo delle ombre volanti, un bizzarro fenomeno della natura che si manifesta pochissimi minuti prima della fase di totalità di un eclisse di sole. Scomparse, con la stessa velocità della loro apparizione, le ombre volanti lasciarono il campo e la nostra mente libera di concentrarsi sulla fase clou dell’evento astronomico. Oramai il disco lunare aveva coperto quasi del tutto quello del Sole e, poco prima di sovrapporvisi completamente, potemmo ammirare l’apparizione delle Perle di Baily: gli ultimi raggi di sole che, attraversando vallate e insenature in prossimità del bordo lunare, per una frazione di secondo danno vita ad una collana di perle, i cui grani infuocati si adagiano sul bordo del nostro astro della notte. Fu questo il preludio che ci introdusse nella fase di totalità dell’eclisse. D’un tratto ci trovammo completamente avvolti nell’ombra della Luna. Era una sensazione davvero insolita e magica, vedere in un cielo di pece la Corona Solare stagliarsi in tutto il suo splendore attorno alla sagoma nera di una luna invisibile. Come in un balletto celeste essa era attorniata dal Leone, da Orione, dal Cane Maggiore, dal Toro e da altre costellazioni, prevalentemente invernali, che in quella magica circostanza apparivano ai nostri occhi al mezzodì di un giorno d’estate. Ad accentuare lo stupore di tutto ciò un ebile ed irreale crepuscolo di un insolito color antracite che, a 360°, copriva tutto l’orizzonte in ogni direzione. Era la tenue luce che oca e leggera proveniva dalle regioni al di fuori dell’ombra della Luna, le regioni interessate da una fase di sola parzialità. Nonostante lo stupore di quello spettacolo così intenso e magnico riuscimmo comunque a portare a termine la nostra missione, intenti a riprendere l’evento con rafche di scatti fotograci al telescopio, foto a largo campo, riprese video, ognuno secondo la propria mansione. Nei pochi minuti di durata dell’evento riuscimmo comunque a concederci appena trenta secondi di visione diretta di quel magnico spettacolo che solo la Natura sa elargire. Il cronometrista scandiva scrupolosamente ogni istante dell’evento, faro sicuro, nella burrasca di emozioni che no a quel momento sferzò le nostre menti. Nello smarrimento e nella perdita della cognizione del tempo, la sua regolare e puntuale scansione, ci aiutò a trovare la giusta rotta per affrontare preparati l’ultimo bellissimo fenomeno di questa affascinante avventura. Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005 Fu così che, quando i primi raggi di sole irruppero violentemente a squarciare l’oscurità, essi apparvero come una gemma brillantissima incastonata su un anello di luce. Era il tanto atteso Anello di Diamante, frontiera tra questa bellissima esperienza e l’indelebile ricordo di essa. Un ricordo ancora oggi scolpito nella nostra mente e nei nostri cuori. Ma dopo quella magnica esperienza, che queste poche righe possono descrivere malamente e in maniera davvero sbiadita, qualcosa cambiò in ognuno di noi. Nei minuti immediatamente successivi nessuno fu in grado di proferire parola, l’entità di quell’emozione fu tanta e tale che occorse un po’ di tempo prima di riuscire ad organizzare razionalmente quella mole di magnici eventi, concentrati in un lasso di tempo così breve. Da quel momento sentimmo i nostri cuori saturi di una gioia indicibile e gon di gratitudine nei confronti di Madre Natura. Quel giorno fummo toccati dall’ombra della Luna e nessuno di noi fu più lo stesso. Era l’11 Agosto 1999, ma i nostri pensieri corsero immediatamente all’appuntamento successivo con uno spettacolo così intenso e appagante, essi corsero al 29 Marzo 2006. Eclisse Totale di Sole del 29 marzo 2006 Sarà questa l’eclisse in grado di regalarci nuovamente tutte le emozioni già vissute in Romania, a Bucharest. In questo caso, come si può notare dalla cartina, la fascia di totalità attraverserà buona parte dell’Africa: Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Niger, Ciad, Libia ed un piccolissimo lembo di suolo egiziano. Poi, attraversato il Mediterraneo, continuerà in Turchia e quindi in Russia. La durata della fase di totalità varierà a seconda del luogo di osservazione, in ogni caso approssimativamente sarà compresa tra i 3 e i 4 minuti. L’Italia sarà interessata da una fase di parzialità dal 70% nel meridione no a scendere al 50% nelle regioni settentrionali. Per chi, già avendo vissuto una fase di parzialità, magari in occasione della scorsa eclisse del 3 ottobre 2005, volesse provare le emozioni di un’eclisse Totale, credo che questo prossimo appuntamento sia irrinunciabile. Si tratterebbe infatti dell’ultima eclisse che si vericherà sull’uscio di casa nostra, almeno per un po’ di tempo. Infatti, sebbene altre eclissi si vericheranno nei prossimi anni, esse saranno visibili negli oceani o presso i poli. Solo nel 2009 potremmo assistere a qualcosa di interessante, ma in quel caso dovremmo recarci in Cina o in India, sicuramente Paesi bellissimi da visitare, ma decisamente fuori mano e costosi da raggiungere. In occasione di questa prossima eclisse invece, numerosi sono i viaggi organizzati per assistere all’evento dall’Egitto o da altre località Africane, dalla Turchia e, addirittura, crociere organizzate appositamente per toccare più porti del Mediterraneo e trovarsi anche sulla scia della 16 SCIENZA totalità in piena navigazione, per godersi l’eclisse tra cielo e mare. In ogni caso, qualunque sia la decisione che prenderete in merito, al ritorno dall’eclisse, vi porteremo un intero e dettagliato resoconto dell’evento (con immagini, lmati ecc…) da condividere con chiunque voglia partecipare, anche a posteriori, all’emozione di quello che noi riteniamo essere il più bello spettacolo della Natura. Per ora non mi rimane che augurarvi un Buon Natale ed un fantastico 2006. Vito Lecci SIDEREUS Complesso Astronomico VUOI COLLABORARE CON L’ARECIBO@NET ? Sei uno scrittore in erba o un aspirante reporter?, o sei semplicemente appassionato di Star Trek, fantascienza, scienza, giochi ? CONTATTACI !! 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