schede autori LETTORI DI CLASSE 2016_2017
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LETTORI DI CLASSE. GARA DI LETTURA 2016_2017 AUTORI IN GARA Paul Auster Libro in gara: Mr. Vertigo Paul Benjamin Auster (1947) è uno scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico statunitense Da ragazzino scopre in casa numerose casse di libri lasciate da uno zio che aveva viaggiato in Europa, si getta a capofitto nella lettura e inizia a scrivere. Dopo il divorzio dei genitori vive un'adolescenza inquieta, compiendo diversi viaggi in Europa. Studi, viaggi, lettura e scrittura e vari lavori improntano la prima parte della sua vita. La “carriera ufficiale” di scrittore inizia dopo il 1978 e diventa uno scrittore di fama internazionale con il romanzo City of glass, primo capitolo di New York trilogy Sulla scrittura: “L'influenza più grande sulle mie opere sono state le fiabe, ovvero la tradizione orale del racconto… Si tratta di narrazioni spoglie, scarne, narrazioni in gran parte prive di dettagli, enormi quantità di informazioni che vengono ancora trasmesse in un spazio molto breve, con pochissime parole. Quel che le fiabe dimostrano, credo, è che è il lettore - o l'ascoltatore - che in realtà racconta la storia a sé stesso. Il testo non è altro che un trampolino di lancio per l'immaginazione.” Scrittori che ama: Edgar Allen Poe, Nathaniel Hawthorne e, durante il liceo, Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, William Faulkner, John Dos Passos, J. D. Salinger Ispirazione del libro: “Se c’è un libro a cui Mr. Vertigo è collegato questo è Pinocchio, un libro su cui ho riflettuto profondamente nel corso degli anni. In qualche strano modo si potrebbe dire che Walt è Pinocchio, M. Yehudi è Mastro Geppetto e Mrs, Whiterspoon è la Fata Turchina.” Curiosità: A 16 anni voleva diventare giocatore professionista di baseball Inventa un gioco di carte denominato "Action baseball" Ha scritto anche con gli pseudonimi di Paul Queen e Paul Benjamin Oltre a poesie, saggi e sceneggiature ha scritto 19 romanzi, tra cui: L'invenzione della solitudine, 1982 Città di vetro, 1985 (1, Trilogia di New York) Fantasmi, 1986 (2, Trilogia di New York) La stanza chiusa, 1987 (3, Trilogia di New York) Leviatano, 1992 Il libro delle illusioni, 2002 Uomo nel buio, 2008 4 3 2 1, 2017 Mr. Vertigo è stato pubblicato nel 1994. Forrest Carter Libro in gara: Piccolo Albero Forrest Carter è lo pseudonimo di Asa Earl Carter (1925-1979), scrittore statunitense dalla vita equivoca e controversa, dichiaratamente razzista e segregazionista nonchè membro attivo del Ku Klux Klan. Lavorò come giornalista e scrittore di discorsi per il governatore dell’Alabama George Wallace. Dopo essersi candidato a sua volta come governatore dell’Alabama nel 1970, perse le elezioni, lasciò lo stato e scelse come nuova identità il nome di Bedford Forrest Carter. Sebbene smascherato dopo il successo di Piccolo Albero, negò che Forrest Carter e Asa Carter fossero la stessa persona e morì dopo qualche anno dall’uscita del libro. Storia del libro: Piccolo Albero fu presentato come la vera autobiografia di Forrest Carter, che racconta l’infanzia trascorsa con i nonni Cherokee sui monti Appalachi. Alla sua uscita fu accolto con relativo interesse, ma nel corso degli anni ottenne un successo sempre crescente grazie al messaggio ambientalista e al racconto dello stile di vita e dei valori dei Nativi Americani, fino ad entrare nel 1991 nella lista dei best seller del New York Times. In quello stesso anno però lo storico Dan T. Carter dimostrò che Forrest Carter era in realtà Asa Earl Carter e che la storia narrata in Piccolo Albero non era vera. Piccolo Albero si inserisce così tra le grandi bufale della letteratura americana, ma per la qualità della scrittura e il successo ottenuto ha una posizione unica tra i casi di false memorie. Curiosità: Clint Eastwood ha tratto il film Il texano dagli occhi di ghiaccio dal suo libro The Rebel Outlaw: Josey Wales Sotto il nome di Forrest Carter sono stati scritti 5 libri tra cui: The Rebel Outlaw: Josey Wales 1973 The Vengeance Trail of Josey Wales 1976 Watch for Me on the Mountain 1978 The Wanderings of Little Tree (incompiuto) Piccolo Albero (titolo originale The education of Little Tree) è stato pubblicato nel 1976. Nel 1991 vince il prestigioso Abby(American Booksellers Book of the Year) Award. Giuseppe Catozzella Libro in gara: Non dirmi che hai paura Giuseppe Catozzella (1976) è uno scrittore e giornalista italiano, ed ha lavorato come editor per la casa editrice Feltrinelli. Dopo la laurea in filosofia si è trasferito per un lungo periodo in Australia, a Sydney, e oggi vive e lavora a Milano. Sulla scrittura: “Io credo che il compito di uno scrittore sia innanzitutto essere onesto con se stesso e con le proprie urgenze. Penso che il compito della letteratura sia raccontare il mondo, ovvero ricrearlo in una forma bella, compiuta, addomesticata e quindi fruibile. Masticare il mondo, ingoiarlo con dolore e gioia insieme per poi cercare di restituirlo sotto forma di energia sublimata, pronta a essere utilizzata da altri, a entrare in circolo.” Scrittori che ama: Antonio Tabucchi, Beppe Fenoglio, Cesare Pavese Ispirazione del libro: “Stavo facendo delle ricerche per un altro libro che doveva trattare dei i campi talebani e per questo mi trovavo in Kenya. Una mattina, mentre facevo colazione, ho sentito parlare della vita e della tragica morte di Samia e in me sono accadute due cose: da un lato sono stato investito dalla potenza di questa storia e dall’altro mi sono sentito responsabile, in quanto italiano, per la morte di questo talento.” Curiosità: “A dodici anni ho avuto una specie di folgorazione. La professoressa ci aveva dato da leggere Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse e mentre leggevo ho saputo che quello sarebbe stato il mio mestiere, che avrei vissuto la mia vita tra le parole.” Da ragazzino amava leggere Emilio Salgari Ha scritto 6 libri tra cui: La scimmia scrive, 2007 Alveare. Il dominio invisibile e spietato della 'ndrangheta del Nord, 2011 Espianti, 2008 Il grande futuro, 2016 Non dirmi che hai paura, pubblicato nel 2014, ha vinto il Premio Strega Giovani 2014 E. L. Konigsburg Libro in gara: L’alfabeto del silenzio Elaine Lobl Konigsburg (1930-2013) è stata una scrittrice e illustratrice statunitense. La sua famiglia, di origini modeste, viveva in Pennsylvania dove Elaine crebbe, studiò e lavorò per pagarsi l’università. Si laureò in chimica, si sposò e insegnò Scienze in un istituto femminile. L’esperienza dell’insegnamento le aprì un nuovo mondo, dandole la possibilità di conoscere il punto di vista degli adolescenti. Quando i tre figli andarono a scuola cominciò a dedicarsi alla scrittura e al disegno, pubblicando libri che ebbero grande successo e vinsero per due volte la Newbery Medal, il più importante premio letterario per ragazzi degli Stati Uniti. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in Florida, dove passava la maggior parte del suo tempo curando il giardino, dipingendo, disegnando e camminando sulla spiaggia Sulla scrittura: “Cerco di fare in modo che la narrazione sia come un gelato variegato. Cominci gustando la crema, ma ogni tanto arrivi a qualcosa di più ricco e profondo, con un gusto più intenso.” Scrittori che amava: Francis Hodgson Burnett, Louisa May Alcott, Oscar Wilde, William Shakespeare Curiosità: Amava camminare sulla spiaggia in cerca di denti di squalo Era totalmente negata per la musica e lo sport Ha scritto 20 libri, tra cui: Fuga al museo, 1967 A Proud Taste for Scarlet and Miniver, 1973 L’enigma della Gioconda, 1975 Father’s Arcane Daughter, 1976 Un cammello di troppo, 1982 T-Backs, T-Shirts, COAT, and Suit, 1993 Un sabato di gloria, 1996 Un’estate nella città vecchia, 2004 The Mysterious Edge of the Heroic World, 2007 L’alfabeto del silenzio (titolo originale Silent to the bone) è stato pubblicato nel 2000. Alessandro Mari Libro in gara: L’anonima fine di Radice Quadrata Alessandro Mari (1980) è uno scrittore italiano; vive e lavora a Milano. Ha frequentato la Scuola Holden (per aspiranti scrittori) cominciando a lavorare per l’editoria come lettore, traduttore e ghostwriter. Dopo la laurea in Lingue decide di impegnarsi come scrittore Sulla scrittura: “La passione per la scrittura è nata tardi. Da bambino non scrivevo né poesie né racconti, come invece si sente spesso dire degli scrittori… mi interessava soprattutto la musica: avevo una band, suonavo, semmai mi limitavo a scrivere testi di canzoni. La passione per le storie però è sempre stata con me: mi piaceva ascoltare chi raccontava la sua vita, le cose viste, i fatti di cui era stato testimone. E per mia fortuna ho avuto un nonno cantastorie, cioè capace di raccontare storie e aneddoti coinvolgenti, veri o inventati. Negli ultimi anni di liceo, poi, ho incontrato alcuni romanzi che mi hanno aiutato a capire che lì si nascondeva qualcosa che mi parlava, … qualcosa da condividere intimamente con gli amici migliori, qualcosa che trasformava in momenti preziosi le ore di solitudine. Ho sempre avuto due anime: una socievole, di comunanza, e una più solitaria, di momenti privati. Da allora vado mano nella mano coi libri. È un’alleanza che non si è mai incrinata, una storia d’amore. Scrittori che ama: Thomas Pynchon, Don DeLillo, Maurizio Maggiani, José Saramago, Gabriel García Marquez, Charles Dickens, Fedor Dostoevskij, Honoré de Balzac Ispirazione del libro: “l’ispirazione definitiva è arrivata da mio nipote Federico. Un giorno, lui era ancora un bimbo di 2 anni, lo tenevo sulle ginocchia e intanto cercavo di leggere un quotidiano; trovandosi davanti tutti quei caratteri minuscoli e ancora incomprensibili, Federico ha fatto un gesto curioso: ha puntato tre dita minuscole e cicciute verso la piccola fotografia nell’angolo della pagina e, poggiando i polpastrelli, ha cercato di allargarla. Come fosse lo schermo di un cellulare o di un tablet. Sul momento ho riso, poi ho capito che tra me e lui, tra la mia infanzia e la sua, era accaduto qualcosa: la rivoluzione digitale. In altre parole, il suo modo di pensare non avrebbe mai potuto combaciare col mio.” Curiosità: è un ex giocatore di pallanuoto il suo libro Banduna è stato scritto in 12 puntate, come un romanzo d’appendice dell’800; usciva una puntata alla settimana, scritta tenendo conto dei commenti che i lettori esprimevano in un sito dedicato Ha scritto 5 libri tra cui: Troppo umana speranza, 2011 Banduna, 2012 Gli alberi hanno il tuo nome, 2013 Randagi, 2016 L’anonima fine di Radice Quadrata è stato pubblicato nel 2015. Irène Némirovsky Libro in gara: Il ballo Irène Némirovsky (1903-1942) è stata una scrittrice francese. Nata a Kiev, figlia di un ricco banchiere ebreo, sin dall’infanzia attraversò e visse i più tragici eventi della storia. A tre anni sopravvisse ad un pogrom che sconvolse la città di Kiev grazie alla cuoca che le mise al collo la sua croce ortodossa e la nascose sotto il letto. Nel 1918, a causa della rivoluzione sovietica, la famiglia fu costretta a scappare dalla Russia e, dopo avere passato un anno in Finlandia e uno in Svezia, si stabilì a Parigi. A 18 anni pubblicò il suo primo racconto e con la pubblicazione del suo primo romanzo nel 1929 divenne un caso letterario. Si sposò con Michel Epstein, ebbe due figlie e visse fino al 1942 la vita agiata propria della sua classe sociale affermandosi come scrittrice (scrisse sempre in francese), ma lei e il marito non ottennero mai la cittadinanza francese. In base alle leggi razziali la coppia fu considerata ebrea ma, contando sulla fama letteraria, le relazioni sociali e la conversione al cattolicesimo di tutta la famiglia, nonostante il pericolo ormai evidente i coniugi Epstein decisero di non scappare. Affidarono le figlie ad un’amica francese e nel 1942 furono catturati e deportati ad Auschwitz, dove morirono lo stesso anno. Le figlie salvarono alcuni documenti che rimasero chiusi in una valigia che per molti anni non fu aperta: si trattava di opere inedite della madre che, una volta ristampate, hanno portato la scrittrice alla fama internazionale. Sulla scrittura: Prima di iniziare a scrivere, riempiva interi quaderni di dati biografici su ogni singolo personaggio, la fase che lei definiva la “vita anteriore del romanzo”. Scrittori che amava: Lev Tolstoj, Katherine Mansfield, Marcel Proust Ispirazione del libro: Il racconto ha forti componenti autobiografiche. La scrittrice fu allevata dalla governante francese poiché la madre non era interessata alla sua educazione, era infastidita dalla figlia e dai suoi problemi di salute. La figura di una madre egoista, avida e infedele è raccontata in più libri (La nemica, Jezabel). La scrittrice non volle più vedere la madre dopo la morte del padre nel 1932. Da parte sua, la madre non volle accogliere le nipoti dopo la morte dei genitori, a cui sopravvisse fino al 1972. Curiosità: parlava sette lingue scriveva con inchiostro azzurro Ha scritto 25 libri tra cui: Il malinteso, 1923 Un bambino prodigio, 1927 David Golder, 1929 Come le mosche d'autunno, 1931 L'affare Kutilov, 1933 Jezabel, 1936 Suite francese, 2004 La nemica, 2011 Il ballo (titolo originale Le Bal) è stato pubblicato nel 1930. Michele Petrucci Libro in gara: Metauro Michele Petrucci (1973) è un letterista ed autore di fumetti italiano. E’ nato a Fano, dove vive e lavora, trascorrendo l’infanzia nei boschi. L’amore per i fumetti inizia presto, con gli albi Disney comperati in edicola. Frequenta il Centro Sperimentale di Design di Ancona, inizia a disegnare fumetti da autodidatta e pubblica il suo primo romanzo a fumetti nel 1999. Sulla scrittura: “Di solito dopo aver scritto un breve soggetto aspetto almeno un anno per vedere se ancora l´idea mi convince. Poi mi servono un anno o due per la realizzazione. Lavoro per strati quindi ci sono sempre elementi diversi che si sommano sui miei personaggi. Nella vita di tutti i giorni ci sono sempre cose che ti rimangono attaccate, riflessi di persone che conosci o cose che leggi o vedi che finiscono nella stesura di un romanzo.” Scrittori che ama: Paul Auster, Raymond Carver, Cormac Mc Carthy, Gianluca Morozzi Ispirazione del libro: “Considero la storia un bene prezioso per gli uomini. Solo guardando al passato possiamo capire chi siamo veramente. Mi sembrava importante e allo stesso tempo affascinante raccontare della calata dell’esercito formato da africani e iberici che dopo la battaglia si stanziarono in quelle terre cambiandole per sempre. Al Metauro inoltre sono legato fin da piccolo, essendo cresciuto vicino alle sue sponde. Quindi in generale direi che sono stati motivi di tipo affettivo. Scrivere e disegnare Metauro è stato un po’ raccontare di me.” Curiosità: E’ appassionato di storia La copertina di Numeri è riprodotta in una tavola del Batman di Jim Lee Ha scritto 9 libri, tra cui: Numeri, 2003 Il brigrante Grossi e la sua miserabile banda, 2010 A caccia di rane, 2012 I pesci non hanno sentimenti, 2015 Metauro è stato pubblicato nel 2009 ed ha vinto il premio Micheluzzi per la migliore sceneggiatura al Napoli Comicon. Maggie Stiefvater Libro in gara: Shiver Maggie Stiefvater (1981) è una scrittrice, musicista e pittrice statunitense. Durante l’università fonda una band di musica celtica. Una volta laureata lavora come ritrattista e, provato anche il lavoro d’ufficio, decide definitivamente di fare l’artista. Dopo avere fatto l’istruttrice di calligrafia, la musicista ai matrimoni e l’editor oggi è una scrittrice a tempo pieno o, come si definisce nel suo sito, scrittrice di giorno e artista di notte. Sulla scrittura: “Ecco come creo i miei personaggi. Parto da una persona reale, poi ne gratto via le caratteristiche e alla fine arrivo a qualcuno che è solo opera della mia scrittura. Ma tutti i miei personaggi nascono con un cuore umano” Scrittori che ama: Diana Wynne Jones, Susan Cooper, M.T. Anderson, Jane Hyatt, Yolen Mary Lawson, Sue Kidd, Audrey Niffenegger Ispirazione del libro: “Da tempo volevo scrivere una storia d’amore agrodolce, qualcosa che facesse piangere i lettori, ma non sapevo come svilupparla. Poi il mio editore mi chiese un racconto come pubblicità per il mio libro Whisper [che parla di fate] e l’unica cosa che mi venne in mente era qualcosa con lupi mannari. Ma io non c’entro niente con i lupi mannari, non sono fighi, fanno la muta … non hanno fascino per me. Ma, mi sono detta, 2.000 parole sui lupi mannari posso anche scriverle. Invece non potevo. Ci ho pensato a lungo senza arrivare a niente ma, andando a dormire, il mio cervello ha continuato a lavorarci sopra e ho fatto un sogno con un’atmosfera deliziosa, con lupi in un bosco d’inverno e una ragazza con un segreto, un segreto che io non conoscevo. Via via che il sogno continuava, mi era chiaro che questi lupi erano licantropi. Mi sono svegliata, ho scritto il racconto (che era orribile) e ho capito che era il contesto che cercavo per la mia storia d’amore” Curiosità: Ha una grande passione per gli animali e da bambina passava ore davanti alla tivù a guardare i documentari del National Geographic Ama le macchine da corsa Suona la cornamusa Ha scritto 16 libri tra cui: Deeper, 2010 Forever, 2011 La corsa delle onde, 2011 Raven Boys, 2012 Ladri di Sogni, 2013 Sinner, 2014 The Raven King, 2016, Shiver è stato pubblicato nel 2009 ed è stato inserito nella Bestseller List del New York Times per 40 settimane.