Artisti . Corriere dell arte
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Artisti . Corriere dell arte
P e R I o D I C o D I C U L T U R A e I N F o R M A z I o N e I.P. Fondato da Carlo Accossato nel 1994 CORRIEREdell’ARTE Direzione e Redazione: p.za zara, 3 – 10133 Torino Tel. 011 6312666 - fax 011 6317243 email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.it Art. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale Anno XXI - n° 8 - Venerdì 15 Maggio 2015 € 3,00 COURRIER DES ARTS Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Leonardo da Vinci per Milano e per l’Expo A Palazzo Reale “il genio sta tornando” con capolavori provenienti dai maggiori musei italiani ed europei della mostra Leonardo da Vinci 1452-1519, Il disegno del Mondo. e così questo sguardo obliquo (non si sa se di Lucrezia Crivelli o di Cecilia Gallerani, entrambe comunque amanti di Ludovico il Moro) è stato scelto come logo di quella che è la rassegna di punta dell’expo, in corso a Palazzo Reale – che l’ha prodotta assieme a Skira per la cifra di 4 milioni di euro – e preceduta da A ANDReA D’AGoSTINo l centro dei manifesti che da settimane hanno invaso Milano, campeggiano due grandi occhi femminili con in basso la scritta “Il genio sta tornando”. Due occhi che non guardano direttamente lo spettatore: è il geniale espediente che Leonardo escogitò per il suo Ritratto di dama, uno dei prestiti più importanti ottenuto dagli organizzatori Leonardo da Vinci “Belle ferronière” olio su tavola di noce, 63x45 cm. Louvre, Parigi © 2014-2015 The Trustees of the British Museum c/o Scala, Firenze un battage pubblicitario senza precedenti. Non c’è l’Annunciazione degli Uffizi, in compenso ci sono tre capolavori dal Louvre: oltre alla dama di tre quarti, anche il San Giovanni Battista e l’altra piccola Annunciazione, più il San Girolamo dai Musei Vaticani, la Veduta della città ideale dalle Gallerie di Urbino e l’Uomo Vitruviano dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, solo per citare le altre opere più note. Non va poi dimenticato Alla luce di David Mach È Società Promotrice delle Belle Arti in Torino in corso fino al 28 giugno, presso la Promotrice di Belle Arti di Torino, Precious light, personale di David Mach, a cura di Patrizia Bottallo. David Mach, scozzese di nascita e londinese di adozione, è un artista geniale, David Mach “Hell, Disneyland”, 2011 diam. 172 cm. © l’artista considerato tra i più importanti nomi dell’arte contemporanea internazionale. Appartiene all’esclusivo e ristretto circolo dei Royal Academician della Royal Academy of che negli ultimi anni due capitali come Londra e Parigi hanno ospitato altre rassegne su Leonardo con prestiti eccezionali (le due Vergini delle rocce e un Salvator Mundi “nuovo” di zecca, riscoperto da poco) che qui non è stato possibile ripetere. Ma poco male: questa milanese ha l’obiettivo di essere la più completa possibile – duecento le opere esposte – grazie ad un percorso che affianca i tan- tissimi disegni esposti (da cui il sottotitolo della rassegna) alle altre opere nelle sale (sculture, pitture, strumenti e modellini lignei). I curatori, Maria Teresa Fiorio e Pietro C. Marani, hanno cercato di non “isolare” il genio, appunto, ma di contestualizzarlo nel suo tempo: dal periodo giovanile a Firenze agli anni della maturità a Milano alla corte di Ludovico il Moro, con continua a pag. 2 Il Doganiere e le Avanguardie P Henri Rousseau a Palazzo Ducale – Venezia LoReNzo ReGGIANI ersonalità centrale della cultura figurativa tra la fine del XIX secolo e il rivoluzionario periodo delle avanguardie, Henri Rousseau (Laval, 1844 - Parigi, 1910) è stato quasi un “pittore per caso”. Collocato a riposo dall’amministrazione doganale nella quale era stato impiegato Henri Rousseau, “La Guerra - La cavalcata della Discordia”, 1894 ca., olio su tela 195x1145 cm. © RMN Grand Palais - Musée d’Orsay / Tony Querrec Arts di Londra, di cui egli è anche stato professore di scultura. Nominato per il prestigioso Turner Prize nel 1988 (assieme a Lucian Freud e Richard Long, vincitore Tony Cragg) e vincitore di molti premi, tra cui nel 1992 il Lord Provost’s Prize di Glasgow e nel 2011 il Bank of Scotland Herald Angel Award, con questa mostra Mach rievoca al presente i grandi temi biblici, li fa agire e vivere nell’attualità, comprime e dilata il tempo in un costante hic et nunc, un qui e ora che sancisce il costante dibattersi dell’uomo, della sua fragilità, della sua finitezza. I collage dell’artista continua a pag. 2 come gabelliere del dazio, da cui gli deriva il soprannome erroneo “il doganiere” , è stato un artista eccentrico, autodidatta, vessato dai tribunali e insidiato dalla povertà. A Rousseau la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica una bellissima mostra, intitolata Henri Rousseau, il candore arcaico e ospitata nell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, con cento opere, di cui quaranta del Doganiere stesso e sessanta quadri di confronto. Il progetto, nato da un’idea di Gabriella Belli e Guy Cogeval, non vuole essere l’ennesima celebrazione della naïveté del pittore francese, ma piuttosto la continua a pag. 2 segue dalla prima pagina La pensosa immaginazione di Valmachino Andrea Valmachino, “Il muro” © aut./TeArt Personale alla TeArt di Torino A MASSIMo CeNTINI ttivamente impegnato nella ricerca di una propria precisa identità artistica, Andrea Valmachino si presenta per la prima volta al pubblico con una personale allestita presso TeArt. La rassegna, che emblematicamente s’intitola Immagini da pensieri, propone una selezione di opere che si distribuiscono in un arco temporale di circa un anno, concretizzandosi in soluzioni tecniche e poetiche anche molto diverse tra loro. Sviluppando la spirale formativa partendo da opere come L’albero, in cui è ancora molto evidente la volontà di mantenere un cordone ombelicate con modelli e tipologie saldamente correlate alla radice materica della pittura, Valmachino sguscia poi fuori dagli stereotipi per provare a sperimentare altre procedure espressive. Si concentra quindi in realizzazioni come Il muro e Città, dove ci pare sia più calibrata l’istanza pittorica e anche sul piano formale sia possibile avvertire una maggiore stabilità segnica. Globalmente, nella sua opere vi è tutta la fisiologica dinamicità di chi cerca, spinto da irrefrenabile vena creativa, di dare corpo a quei “pensieri” che l’artista sottolinea nel titolo della mostra e poi cerca di concretizzare in immagine. Si stabilizza in una presenza esteticamente vitale e provvista di una vivacità evocativa in cui si riflette l’istinto primario che di fatto è l’humus dell’azione pittorica. Andrea Valmachino ha davanti a sé una strada ancora lunga e non sempre facile, che in alcuni tratti si riduce a sentiero impervio, ma tant’è, perché la via della ricerca non è mai spianata e di facile accesso. Forse sta proprio nella difficoltà che la contraddistingue, il suo fascino e un po’ di quella magia da cui prende vita la creatività. Galleria TeArt Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino Andrea Valmachino “Immagini da pensieri” Mostra personale Fino al 13 maggio Info: 011 6966422 segue dalla prima pagina Leonardo da Vinci Alla luce di David Mach per Milano e per l’Expo sono ispirati alla Bibbia di King tanto di dipinti di altri ar- James, ossia la versione inglese anglitisti della stessa epoca – cana commissionata da Re Giacomo Sandro Botticelli, Filip- nel 1611; il luogo in cui si profilano le pino Lippi – di maestri – scene, a dispetto del testo sacro, sono Andrea del Verrocchio – le nostre metropoli, i grandi agglomeo di compagni di bottega rati urbani, distinguibili per il loro procome Lorenzo di Credi, filo, la skyline, per architetture o con cui Leonardo firmò palazzi noti. Le opere dell’artista brialcune opere. Insomma, tannico nascono per essere viste sotto una mostra di grande im- la luce calcolata degli allestimenti mupatto per far conoscere seali, esposte nel senso pieno del tertutti gli aspetti del ge- mine, costruite con minuziosa niale artista, ma che non attenzione in ogni dettaglio, eccessive è affatto facile, anzi. Bi- nella composizione come nei colori, sogna cogliere i rimandi frutto di un lavoro artigiano da bottega tra disegni e pitture: si rinascimentale e, più di ogni altra cosa, veda ad esempio la se- tumultuose. esse portano appunto allo zione scientifica con i spettatore la sensazione dell’irrefrenatanti modelli di macchi- bile tumulto della storia dell’Umanità. nari. Forse un po’ debole I personaggi che le popolano ci sono la parte finale dedicata simili, perché le figure sono ritagliate ai leonardeschi, dove dal presente, da giornali, riviste, web; però non manca qualche segue dalla prima pagina bella opera come la verIl Doganiere e le Avanguardie sione della Vergine con Sant’Anna del Louvre, presentazione di un lungo percorso di rifatta da Cesare da studi iniziato più di tre anni fa. Una riSesto. Anche l’ultima cerca che ha messo nella giusta luce parte dedicata alla Gio- critica e storiografica l’opera di Rousconda si sarebbe potuta seau, figura di riferimento per i grandi allargare ai tanti artisti protagonisti delle avanguardie storicontemporanei che l’- che, per intellettuali come Apollinaire hanno riprodotta nelle e Jarry, per grandi collezionisti come varianti più ironiche (in Wilhelm Uhde e Paul Guillaume, ma mostra ci sono Warhol, anche per tanti pittori che precedettero Baj e Duchamp); ma e superarono le avventure del cubiforse ci sarebbe stato bi- smo e del futurismo: da Cézanne a sogno di un’altra esposi- Gauguin, da Redon a Seurat, da Mozione. e già questa è più randi a Carrà, da Frida Kahlo a Diego che sufficiente a raccon- Rivera, per non dire di Kandinskij e tare il genio toscano. Picasso. Tutti artisti presenti in mostra. Accanto ad essi, una scelta miPalazzo Reale rata di lavori esemplari di antichi P.za Duomo 12 – Milano maestri, da Liberale da Verona al “Leonardo da Vinci Maestro della Fruttiera Lombarda, 1452-1519 dallo Scheggia a Goya. Un evento Il disegno del Mondo” mai realizzato prima d’ora in Italia, Fino al 19 luglio che attraverso otto sezioni tematiche Info: 02 8846 5230 consente di ammirare alcune delle www.skiragrandimostre.it opere più celebri del Doganiere, 0 dal 2 14 quindi il riconoscimento è privo di infingimenti e al tempo stesso paradossale. “Per me, avere a che fare con le storie bibliche – spiega l’artista – è stata la parte più difficile, tanto che a volte ho divagato, introducendo, per esempio, un tocco di Inferno e Paradiso e dalla versione cinematografica di Carol Reed del libro Il Tormento e l’estasi di Irving Stone, iniziando come una sorta di ‘battesimo di Cristo’ e passando poi a una scena più frenetica di nascite, morti e matrimoni”. Società Promotrice delle Belle Arti in Torino V.le Balsamo Crivelli 11 Parco del Valentino – Torino “Precious light” Mostra personale di David Mach A cura di Patrizia Bottallo Fino al 28 giugno Info: 011 6692545 www.promotrice.com come Io: ritratto paesaggio (188990), che l’artista considerava il primo “ritratto-paesaggio” della storia dell’arte; Il cortile (1896-98), acquistato personalmente da Kandinsky; La guerra o la cavalcata della Discordia (1894), dipinta da Henri Rousseau con quello sguardo innocente che Ardengo Soffici definiva ricco di “ingenuità da bambino”. Un “candore arcaico”, appunto, che emerge anche nelle opere dedicate alla natura selvaggia e nelle famosissime giungle. Quindi ecco esposte le nature morte e la serie sorprendente dei ritratti maschili e femminili che mostrano anche la capacità di cogliere la vita della piccola borghesia. Nel percorso della mostra il visitatore rivive l’emozione del famoso banchetto che Pablo Picasso organizzò in onore proprio di Rousseau nel 1908, in occasione dell’acquisto del Ritratto di donna. Il dipinto è esposto di fronte a La bouteille de Bass di Picasso, in una saletta animata dal poema che Apollinaire pure dedicò a Rousseau durante il convivio e immersa nella musica del valzer Clemence, composto dallo stesso Doganiere e suonato in quell’occasione. Palazzo Ducale P.za S. Marco 1 – Venezia “Henri Rousseau Il candore arcaico” Fino al 5 luglio Info: 041 0988169 www.ticket.it/rousseau palazzoducale.visitmuve.it 3 CORRIEREdell’ARTE Finalmente Expo! Aperta a Milano l’Esposizione Universale C RoBeRTo RoVeDA i siamo: dopo anni di parole, annunci, polemiche e ritardi il 1° di maggio si è aperta expo 2015. Il giorno dell’inaugurazione i cantieri del grande spazio espositivo alle porte di Milano erano più o meno completati e ben duecentomila persone si sono assiepate per assistere alla cerimonia inaugurale e poter essere tra i primi a visitare i tanti padiglioni. Non sono mancate purtroppo le proteste e la giornata inaugurale è stata funestata anche da incidenti e devastazioni da parte di gruppi di estremisti Noexpo. Le tensioni, però, sono durate lo spazio di un giorno: nei fatti oramai Milano è la città di expo, piaccia o no e i 145 Paesi partecipanti hanno potuto aprire le loro “vetrine” dove mettere in mostra i loro prodotti e raccontare le loro tradizioni gastronomiche e culinarie. Il tema del grande evento milanese è, infatti, il cibo, declinato in tutte le sue infinite variabili culturali e etniche e per questo motivo i padiglioni di expo assomiglieranno a una variegata serie di grandi supermercati figli della globalizzazione. Supermercati nelle cui corsie sarà possibile trovare e testare un po’ di tutto, dal biologico all’entomologico… nel senso che sarà possibile assaggiare anche piatti a base di insetti! expo, però, almeno nelle migliori intenzioni, non vuole essere solo gigantismo da kermesse accompagnato da spruzzate di folklore pacchiano. Nasce con un obbiettivo “alto”, quello di coinvolgere più “attori” possibile attorno ai temi del cibo e dell’alimentazione, non semplicemente sciorinando un menù planetario ma provando a riflettere e confrontarsi su come trovare soluzioni alle contraddizioni “alimentari” del nostro mondo. Nel momento in cui expo apre i battenti, infatti, ci sono circa 800 milioni di persone in tutto il mondo che soffrono di denutrizione mentre in altre parti del pianeta si muore per alimentazione scorretta ed eccessiva. Vere e proprie schizofrenie e per questa ragione “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”, il tema al centro della manifestazione, vuole essere il punto partenza per ragionare, durante i sei mesi di expo, su scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili, educazione alimentare, innovazione e utilizzo di tecnologie all’avanguardia che permettano di trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. Al di là dei padiglioni espositivi, infatti, expo ospiterà dibattiti e convegni dedicati all’alimentazione sostenibile, presentando Clara Marchitelli Rosa Clot espone dal 23 maggio al 7 giugno 2015 nella Collettiva La Sindone: la Passione di Cristo quattro aree tematiche, in cui viene sviluppato il tema dell’evento: il Padiglione zero, che racconta la storia dell’uomo sulla Terra attraverso il suo rapporto con il cibo, il Future Food District, che spiega come la tecnologia cambierà le modalità di conservazione, distribuzione, acquisto e consumo di cibo. Poi il Children Park, lo spazio in cui bambini imparano a conoscere i temi di expo Milano 2015 divertendosi, e il Parco della Biodiversità, un grande giardino in cui viene riprodotta la varietà degli ecosistemi che si trovano sul nostro Pianeta. I motivi per visitare il sito espositivo quindi non mancano e per chi vuole vedere il tema dell’expo declinato in maniera artistica dal 9 aprile e fino al 1° di novembre è aperta alla Triennale di Milano Arts & Foods, Rituali dal 1851. La mostra, a cura di Germano Celant, porta lo spettatore a immergersi fisicamente in un percorso in cui opere d’arte, disegni e maquettes di architetti, film, oggetti, documenti, libri, menu e copertine di dischi articolano una narrazione che cala l’opera e l’immagine nel proprio contesto storico, sociologico e antropologico. Negli spazi interni ed esterni della Triennale – 7.000 metri quadri circa tra edificio e giardino – Arts & Foods metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Info: www.expo2015.org/it Mostra curata da Maria Antonietta Claretto e presentata da Gian Giorgio Massara presso l’Abbazia della Novalesa (To) orario: da venerdì a domenica dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,30 Chiostro dell’Abbazia Benedettina dei Santi Pietro e Andrea a Novalesa (To), in Val di Susa, foto © aut. / Diocesi di Susa Il Sacro e il Mistero nell’Arte di oggi 15 Maggio 2015 Pagina COURRIER DES ARTS Centro Congressi Santo Volto – Torino G MASSIMo CeNTINI iocando sul doppio significato di mister/y la mostra Holy MisterY, Il Sacro e il Mistero nell’Arte Contemporanea, il curatore, Giuseppe Tassone, ha voluto far rastremare due parole (Mistero e Signore) al fine di creare un unico focus per questa singolare rassegna. Gli artisti invitati sono riusciti, con l’ausilio di strumenti, materiali e intenti poetici molto diversi, a trasferire nel linguaggio dell’arte un soggetto innegabilmente molto problematico, intriso di luoghi comuni iconografici. Il complesso di opere è sorretto da un’eterogenea e magmatica visibilità, tesa tra estetica e teologia, che riesce brillantemente a far cortocircuitare un certo voyeurismo che domina le rappresentazioni di Cristo, in particolare quelle connesse alla Passione. “Che cosa importa attraverso quale sapienza ciascuno di noi arriva alla verità? Non è possibile pervenire per un unico cammino a un mistero così sublime”. Parole che sembrano giungere da un manifesto del relativismo religioso moderno, ma che in realtà sono state pronunciate dal senatore pagano Quinto Aurelio Simmaco, nel 384 d.C. Parole che ci aiutano a capire perché, per esempio, si possa provare a guardare il mistero attraverso il linguaggio dell’arte. Nella rassegna qui proposta ci troviamo al cospetto di una serie di opere d’arte pensate e realizzate da artisti contemporanei, per i quali il mistero ha assunto il ruolo di catalizzatore nelle dinamiche poste alla base delle diverse poetiche e personalità. L’arte ci consente di creare una specie di anello di congiunzione tra fisico e metafisico, pur con la consapevolezza dei nostri limiti, che spesso ci legano ai ceppi delle convenzioni e a consuetudini visive. Gli artisti presenti in questa mostra, nella quale dagli echi del realismo si giunge alle traiettorie più innovative delle sperimentazione estetica, senza dubbio hanno cercato, nella maggioranza, di affrancarsi da ogni dipendenza dalla tradizione, andando quindi oltre la retorica, senza però perdere mai il legame con i misteri del sacro. Gli artisti in mostra sono: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta, Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, M. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle Monache, C. D’Oria, A. Demetz, F. Dominici, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G. Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C. Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G. Rubbio, S. Sacomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N. Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola e quindici madonnari. Centro Congressi Santo Volto Via Borgaro 1 – Torino “Holy MisterY Il Sacro ed il Mistero nell’Arte Contemporanea” Mostra collettiva Fino al 19 giugno orario: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.30 Veduta dell’inaugurazione della mostra “Holy MisterY” foto © aut./CCSV 4 CORRIEREdell’ARTE Pagina 15 Maggio 2015 COURRIER DES ARTS In mostra gli artisti del Cedas Settanta autori danno forma al sogno L a passione che accomuna i Soci della Sezione Arti Figurative del Cedas si percepisce in questa rassegna che ha avuto come protagoniste opere a matita, acquerelli, dipinti a olio e incisioni: una sorta di suggestivo racconto che si intreccia alla storia personale di ciascun autore. I maestri del CeDAS - da Alex ognianoff a Piera Luisolo, da Marco Piva a Giulia Gallo - contribuiscono in modo determinante alla formazione e alla definizione di un discorso sensibile ai valori culturali del nuovo Millennio. In mostra le opere di Giuseppe Arizzio, Margherita Baldelli, Piero Balossino, Nadia Bellezza, Giulio Benedetti, Domenico Beninati, Giliola Biesuz, Barbara Borini, Carla Bovi, Graziella Caccia, Saverio Cappiello, Barbara Caricchi, Vainer Cavazzoni, Mario Chieppa, Antonio Costantin, Donato De Ieso, Ebe De Mitri, Michele De Stefano, Rosanna Di Corato, Cosetta Falchero, Rocco Ferri, Nicoletta Filigheddu, Silvia Finetti, Adriano Franco, Marianne Freiesleben, Corrado Fronte, Luigi Garelli, Grazietta Garzena, AnnaMaria Gianguzzo, Galleria ‘Arte Città Amica’ – Torino Liliana Giovo, Claudio Guasti, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia Korneva, Sara Li Gregni, Anna Rosa Lisanti, Donata Magario, Valter E. Maggiora, Marisa Manis, Immacolata Martina, Nazzarena Nebiolo, Alfredo Negro, Loretta Pasta, Claudio Pellegrino, Daniela Pensalfini, Marta Perlo, Graziella Pinosa, Sergio Porta, Michele Privileggi, Francesca Rabellino, Salvatore Ravazzolo, Sergio Ribotta, Laura Rodino, Pasquale Rossi, Eliana Saglietto, Rita Scotellaro, Oleksii Skorokhod, Maria E. Swart Susara, Laura Luigia Torta, Luigi Valentino, Pietro Giorgio Viotto, Elda Visca, Brunella Viscardi, Giangiorgio Zaca’, Giovanna Zuccone. Galleria ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Mostra degli Artisti della Sezione Arti Figurative CEDAS 2015 opere selezionate da Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo Conclusa I naugura il 15 maggio presso gli spazi della Galleria d’Arte Città Amica la Mostra collettiva L’arte è sogno. L’esposizione vede la partecipazione di circa settanta autori, con opere di ottima esecuzione, che vanno dall’informale al figurativo, all’astrattismo, all’incisione e alle installazioni: ognuno si è espresso con il proprio stile e carattere, creando così un appassionante giostra di forme e di colore. In mostra gli artisti Actis Giampiero, Aimasso Sergio, Albanese Egidio, Alderucci Corrado Astakhova Angelika Azzarita Mauro, Benedetti Giulio, Berardi Enrica, Botezatu Eugenia, Branca Antonio, Brazzale Fabrizio, Caldera Valeria, Castelli Gian Luigi “Giancastelli”, Cervellera Anna ,Cottino Isidoro, De Leonardis Alfredo, De Mattei Elsa, De Stefano Michele, Ducato Piero, Facello Valeria, Fassone Fanco, Ferrari Renata, Finetti Silvia, Fortino Antonello, Francone Luciana, Gentile Carla, Gotta Franco, Isaia Fiorenzo, Lanatà Gaetano, Lazzaretto Elda, Lucatello Gabriella, Luchino France- sco, Magaddino Giovanna, Manolio Giuseppe, Mauri Graziella, Mendola Mirella, Miletto Piera, Mosca Laura, Moscatelli Giovanni, Murlo Francesco, Novella Cristina, Obertino G. Pietro “Ober”, Passaro Amalia, Piras Angelo, Piras Davide, Pirrone Paolo, Ribero Mirella, Rignanese Paola, Rizzari Gaetano, Robella Antonio, Rossotto Alberto, Russo Giovanni, Sacco Fernanda, Samira Hasseinzadeh, Sanino Giuseppe, Sartori Anna, Scalia Maria, Sconfienza Lucia, Scotellaro Rita, Seccatore Renata, Sesia Della Merla Gianni, Solange Carlucci Serena, Spinelli Maria, Spinnler Maria Teresa, Valensin Luciano, Valeri Oliveri Franca, Vindigni Claudio, Viotto Pietro Giorgio, Zecchini Laura, Zucca Loredana. Galleria ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino “L’arte è sogno” Collettiva Dal 15 al 26 maggio Info: 011 7717471 www.artecittaamica.it Pittura e scultura al femminile tra antico e contemporaneo “Della donna e della seduzione” alla Galleria ‘Arte per Voi’ e presso la Chiesa di Santa Croce ad Avigliana (To) L MANUeLA MARASCIo ’Associazione “Arte per Voi”, con la Mostra collettiva Della donna e della seduzione, Rassegna d’Arte antica e contemporanea, intende ripetere l’esperimento dello scorso anno (che portava il titolo Peccati di gola). L’esposizione relativa all’arte contemporanea sarà ospitata fino al 31 maggio presso l’ex Chiesa di Santa Croce , ove saranno presenti i lavori dei seguenti autori: Anna Maria Abagnale, Silvana Alasia, Antonella Avataneo, Carlo Barbero, Arnaldo Benedetto, Tiziana Berrola, Alessia Bertea, Ines Daniela Bertolino, Angela Betta Casale, Ivo Bonino, Anna Branciari, Nadia Brunori, Raffaella Brusaglino, Nadia Burci, Maurizio Burco, Valeria Caldera, Enrica Campi, Alfredo Ciocca, Luisella Cottino, Mara Cozzolino, Giuliana Cusino, Renata Ferrari, Maria Pia Fransos, Luca Germena, Olivia Giarrusso, Gabriel Girardi, Sonia Girotto, Gabriella Grasso, Lia Laterza, Giancarlo Laurenti, Paolo Lazzari, Melina Leandro, Paola Levi Opezzi, Vera Marchini, Antonio Melato, Mario Menardi, Laura Morra, Giusy Musso, Nicoletta Nava, Rosa Quaglieri, Silvia Rege Cambrin, Maurizio Rivetti, Fabrizio Roccatello, Pier Luigi Rubinetti, Luigi Pierre Mignard, “Fanciulla con perle”, olio su tavola Collezione privata © ApV Saiu, Sonia Salton, Marco Scaletti, Tita Signorelli, Magda Tardon, Valeria Tomasi, Simone Carlo Toniato Toso, Nino Ventura, Elisabetta Viarengo Miniotti, Francesco Visentin, Massimo Voghera, Mara Zennaro, Eva Zurbriggen. Alla sede della stessa Galleria “Arte per Voi” sa- ranno invece ospitate - sempre fino al 31 maggio le opere antiche, con pregiati dipinti del periodo tra la fine del XVI e l’inizio del XVIII secolo, provenienti da una prestigiosa collezione privata. Tra gli autori: Trophime Bigot, Giacinto Brandi, Giovanni Antonio Burrini, Francesco Cairo, De Bois, Giorgio Di Giovanni, Luca Giordano, Godfrey Kneller, Nicolas Lancret, Pierre Mignard. Il curatore Paolo Nesta, con il sostegno critico di Paolo Roccato, offre uno spunto di riflessione sul tema della mostra: “Il termine ‘seduzione’ha acquisito molteplici significati, dal corteggiamento alla realizzazione di un rapporto sessuale, dall’ingannevole e, perché no, perverso, irretire amoroso, all’indurre in altri desideri, sempre però relazionali, fino, modernamente, alla seduzione in cui l’altra persona sarebbe soltanto strumento per realizzare esclusivamente aspetti di sé”. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i sabati e le domeniche dalle 15 alle 19. Galleria ‘Arte per Voi’ Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To) Chiesa di Santa Croce P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To) “Della donna e della seduzione” Rassegna d’Arte antica e contemporanea Fino al 31 maggio - Info: [email protected] Veduta parziale della Sala espositiva del Circolo, con le opere di Chirone, Zaccaria, Crosio, Migliotti, foto © aut./CdA Sensorialità del commestibile “I piaceri della tavola” al Circolo degli Artisti di Torino L eNzo PAPA e mostre di pittura tematica offrono sempre spunti creativi originali e accattivanti, anche se non sempre le soluzioni sono strettamente pertinenti all’argomento, e non sempre gli elaborati si connotano per l’universalità del contenuto. I piaceri della tavola è il titolo della rassegna di gruppo che si dispiega nelle sale del Circolo degli Artisti di Torino, ed esibisce i lavori di ventotto artisti che hanno risposto alla proposta del titolo con dipinti e sculture meritevoli di attenzione artistica e tecnica, giacché tutte le opere si pregiano delle qualità specifiche e canoniche della buona arte, pittura e scultura. I limiti di spazio non consentono un commento circostanziato delle singole opere, le cui caratteristiche possono solo essere rias- sunte in un giudizio critico generale, all’interno del quale ogni artista coglierà il senso del proprio contributo offerto alla collettiva. La mostra esibisce tutte opere figurative, non solo perché il tema suggerisce l’oggettualità della raffigurazione, ma anche perché è probabile che l’arte contemporanea, stanca e confusa di “modernismi antichi” si orienta al recupero delle forme intellegibili, come è dimostrato da alcune mostre attuali, in cui prevale il simbolismo della forma figurativa. Altra caratteristica della rassegna presso il Circolo degli Artisti è la matura soluzione tecnica di ogni opera, il che dimostra la serietà dell’impegno profuso nello studio e nella preparazione dell’elaborato. Non mancano allusioni dirette o velate tra i piaceri della tavola (in cui i vocaboli “piacere” e “tavola” possono assumere diversi valori semantici) e altri fatti, Le Isole che ci sono 15 Maggio 2015 Pagina COURRIER DES ARTS situazioni, avvenimenti della quotidianità, resi riassuntivamente in metafore pittoriche, anche truculente (Sirena sezionata su un tavolo). Tutte le opere (di pittura, con una scultura e una fotografia) valgono come soggetti della rassegna tematica alla quale partecipano, ma vivono anche di vita propria autonoma, a prescindere dalla destinazione ispiratrice specifica, vale a dire che ogni esemplare mantiene le valenze proprie ed universali anche oltre l’inquadramento nel contesto tematico in cui si trova. Si evidenzia e si apprezza, inoltre, che la mostra presenta opere eseguite con le più svariate tecniche di rappresentazione pittorica, dal disegno monocromatico, al grafico, al pastello, dall’acquarello all’olio, all’acrilico, dalla fattura compendiaria, alla pittura descrittiva e all’impressione meramente percettiva. Lodevoli anche le proposte figurative di artisti tradizionalmente informali, come anche il superamento della manieristica “natura morta” in rappresentazioni più aderenti ai Piaceri della tavola. La mostra merita la visita, anche per il giudizio soggettivo che i visitatori, differentemente orientati, possono formulare ad integrazione delle note testé esposte. Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino “I piaceri della tavola” Collettiva Mostra conclusa l’8 maggio Info: 011 8128718 www.circolodegliartistitorino.it L’incanto paesaggistico nelle classiche vedute pittoriche del Lago Maggiore e dei domini Borromeo Q ANDReA D’AGoSTINo uando tutto sarà finito, questo luogo sembrerà un’isola incantata”. La previsione di Gilbert Burnet, un pastore anglicano che visitò le Isole Borromee sul Lago Maggiore nel 1686, è stata scelta come titolo della mostra allestita all’interno del Palazzo sull’Isola Bella: Le Isole incantate, Vedute dei domini Borromeo da Gaspar van Wittel a Luigi Ashton, “prima di una serie di iniziative promosse dalla famiglia Borromeo per far conoscere aspetti poco noti delle proprie raccolte”. e la rassegna è la dimostrazione di come si possa costruire un progetto originale senza dover fare mostre eccessive con tanti prestiti e troppe opere; quasi tutte le opere esposte provengono dalla collezione di famiglia, eccetto tre vedute di Gaspar van Wittel (due dalla Galleria Colonna di Roma e una da una raccolta privata) che rappresentano l’Isola Bella, con quella precisione topografica tipica del “padre” olandese del vedutismo. “La strategia promozionale” della famiglia, volta a celebrare i suoi possedimenti con vedute d’effetto, risalta in molte altre opere esposte: Alessandro Antoniani, Antonio Joli per il 1700, quelle romantiche di Luigi Ashton e Johann Jakob Wetzel di metà ’800. Al toscano Fran- 5 CORRIEREdell’ARTE cesco zuccarelli è affidato invece l’intermezzo “arcadico” nella saletta a lui dedicata, con sette vedute delle proprietà Borromeo ognuna con il suo “nume tutelare”, come Cerere per la tenuta agricola di Peschiera Borromeo o Bacco per la villa di Senago dove si produceva il Gaspar van Wittel, “Veduta del Golfo Borromeo” vino. La mostra presenta © Galleria Colonna, Roma anche numerosi disegni, incisioni, fotografie e un curioso documento, il re- giardino sulla terra? No, ma nemmeno le montagistro dei visitatori dell’Isola Bella, un elenco incre- gne e le sponde che li circondano sono simili alle dibile dei nomi più noti che soggiornarono qui: altre montagne e sponde sulla terra. Sono come il critici d’arte (Ruskin, Berenson), musicisti (Wa- giardino di Armida, ancorato in un lago di sogno”. gner), scrittori (Hemingway), persino due presidenti americani (Grant e Roosvelt). Il catalogo si chiude Palazzo Borromeo con una testimonianza di edith Wharton, giunta qui Isola Bella - Lago Maggiore – Stresa (Vb) nel 1903: “Vi è una gaiezza quasi forzata nel pae- “Le Isole incantate saggio dei laghi – riporta la scrittrice americana – Vedute dei domini Borromeo un sorriso immobile di perenne bellezza. ed è in da Gaspar van Wittel a Luigi Ashton” questo contesto che i giardini Borromeo si giustifi- Collettiva retrospettiva cano. Sono reali? No, ma non lo è neppure lo sce- Fino al 25 ottobre nario che li circonda. Assomigliano a qualsiasi altro Info: www.borromeoturismo.it 6 Artisti scelti dal CORRIEREdell’ARTE Pagina P 15 Maggio 2015 COURRIER DES ARTS Note critiche Clotilde BARLETTA PIOVANO cell. 347 2500780 artendo dalle teorie positiviste bili. L’era del petrolio è giunta al di Herbert Spencer nei Primi suo apogeo. Una civiltà che diPrincipi (1862), in cui il filosofo strugge sé stessa. Pensate: quando britannico distinazionate la vostra gueva darwiniaautomobile brun a m e n t e ciate combustimomenti evolubile che viene tivi della società estratto dalla da momenti disterra, bruciate la solutivi, posvostra storia in siamo affermare un’era in cui difche alla luce dei ferenti ideologie fatti storici in annientano temcorso, la nostra pli sacri del patriciviltà stia vimonio mondiale, vendo un moin cui le tecnolom e n t o gie virtualizzano implosivo. L’im- Herbert Spencer, nel ritratto eseguito nel 1872 la manualità, perialismo plurit r a s f ormando ad olio su tela, 117x95 cm. secolare ha rapporti sociali da John Bagnold Burgess © National Portrait Gallery, Londra cambiato nome: od i principi si parla infatti di Globalizzazione, della tradizione. L’Arte, in tutto ovvero di stravolgimenti geopolitici questo disegno ne paga lo scotto atti ad uniformare culture e politi- ma ha il compito di mantenere inche divergenti, a volte incompati- tatti i sacri valori della Bellezza. W.A. Mozart e la Biblioteca Musicale: questo il significativo titolo dell’incisione a stampa ed acquaforte realizzata da Clotilde Barletta Piovano. La caratteristica di questo lavoro consiste nell’introdurre raffigurato sullo sfondo l’imponente edificio della Tesoriera su un supporto col pentagramma sul quale si vedono scritte le note della partitura autografa del genio di Salisburgo. Una sorta di opera “pittomelodica” scandita dal divenire temporale della melodia che ingloba i luoghi e le dimensioni in cui l’artista desidera proiettare il fruitore stesso. L’esperimento creativo giunge al suo culmine grazie ai tipici mezzi espressivi novecenteschi: si pensi alla dissolvenza del cinema, ritmata dalla colonna sonora, così come ad una sovraimpressione foto, “W.A. Mozart e la Biblioteca Musicale”, 2014, stampa e acquaforte, 25x35 cm. in cui elementi divergenti entrano in relazione e contrasto fra loro. Queste varianti metalinguistiche indotte concettualmente in pittura ottengono un effetto tanto suggestivo. tel. 011 4154925 tel. 011 9352907 Gabriella MALFATTI Si intitola Il Giudizio l’acrilico su tela eseguito nel 2014 da Gabriella Malfatti: opera dinamica, complessa, in cui i vettori gestuali dell’espressione pura trovano una razionalizzazione in punti fermi intesi come orbite gravitazionali che risucchiano il colore in coacervati organici capaci di fissare il gesto in forma definita. Proprio da questo connubio cromatico-dimensionale origina il senso onirico di una rappresentazione spuria tra astrazione emotiva e figurazione simbolica. ecco, dal nulla appare concretizzarsi il profilo di una figura umana che sovrasta un cavallo, mentre sullo sfondo compare inoltre l’immagine di un essere arcaico. Da tale fulcro oggettivante s’origina una “Il Giudizio”, 2014, acrilico su tela, 70x70 cm. progressione di icone e segni metamorfici/metaforici, che scavano in profondità sino a svelare i sottesi gradi della coscienza, nei reconditi recessi dell’animo individuale, nonché della psiche collettiva della civiltà, colta nei suoi eterni significati mitici ancestrali. P.za zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Clara MARCHITELLI ROSA CLOT Nell’acquerello Vicino a San Rocco, insignito del Premio “Pianezza 2000”, l’artista Clara Marchitelli Rosa Clot rappresenta un antro avvolto nell’ombra, con la luce diurna che promana da fuori, un ingresso strutturato in diversi registri architettonici: la porzione inferiore, infatti, descrive il portico che si articola nella sua lunghezza sino ad essere sbarrato dal cancello, visto in profondità prospettica; al piano mediano soprastante, s’osserva una finestra chiusa; ad un ulteriore livello, in alto, si intravede un’altra finestrella, innanzi alla quale son disposti dei vasi di fiori. In questo caso, la figura umana è dunque totalmente esclusa dall’opera, almeno fisicamente, benché coinvolta indirettamente, per evocazione, nei caratteri generali della significazione strutturale del lavoro. Il contrasto tra dentro e fuori spinge lo spettatore a sentirsi parte integrante del contesto formale, vivendone direttamente quell’atmosfera quasi sospesa, sino alla convergenza temporale che rinvia ad una spiritualità soffusa. “Vicino a San Rocco”, 2000, acquerello CORRIEREd Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti d Corriere dell’Arte A CURA DI 15 Maggio 2015 ANDREA DOMENICO TARICCO Graziella CACCIA cell. 347 4617007 Pagina COURRIER DES ARTS Rosanna DAMIANI tel. 011 6051442 Le opere di Gabriella Caccia sono polimorfiche emanazioni del suo rigore compositivo, atto figurativamente ad esprimere un senso estatico della posa, sia da un punto di vista tecnico che stilistico. Vediamo infatti che le sue opere pittoriche mantengono viva la preponderanza plastica e tridimensionale tipica della scultura, così come proprio dalle sculture è evidente una stretta correlazione alla stessa dimensione pittorica, ove l’armonia delle forme rinvia al senso emotivo dei colori: associazioni psichiche dedotte dall’implicita volontà di descrivere la complessa anima umana, purificandola dal di dentro. Il suo ultimo lavoro, intitolato Amici (2015), è un olio su tela, in mostra alla Galleria ‘Arte Città Amica’: ne emerge l’accuratezza “Amici”, 2015, olio su tela formale tipica di una ritrattista che sa cogliere il senso profondo della realtà attraverso figure umane, animali o paesaggi. Altri suoi quadri sono esposti presso Allegro Bio, in via Petrarca a Torino. L’olio su tela Maternità africana esprime figurativamente il senso protettivo della madre/matrona che accudisce la propria prole con uno sguardo attento e sicuro. Il “cucciolo d’uomo” è al sicuro, protetto dalla genitrice che troneggia fiera alle sue spalle: bellissime, con gli elaborati ornamenti tribali, le due creature son sedute a terra, nel cuore del loro “Maternità africana”, 2013, olio su tela, 120x80 cm. mondo. Fa impressione osservare l’eleganza di un’opera sincera che mostra una scena di vita quotidiana in quello che oggi viene negativamente identificato quale “Terzo Mondo”. Noi “ricchi” l’abbiam reso così povero materialmente, costringendo migliaia di persone a fuggire dalle loro terre d’origine ed abbandonare le loro usanze, i loro colori, i loro profumi... La donna che veglia su quell’innocente è proprio Mamma Africa stessa, che ama i suoi figli ma non potrà accudirli per sempre. Sorride come una Monna Lisa nera, cosciente di quello che accade o di ciò che dovrà affrontare la figlia quando sarà adulta. tel. 011 6275015 cell. 331 3450332 Marina MONZEGLIO Davvero interessante l’opera realizzata da Marina Monzeglio, dal titolo Light & Dark (“One more Night I will wait the Light”) n. 1, in cui torna dominante la dimensione archetipica attuata dall’artista. L’insieme dei valori plastici scanditi dalla trasparenza dei materiali realizzativi impone un flusso dinamico di forze in costante espansione direzionate fisicamente mediante una calibrata simmetria strutturale. In questo divenire spazio-temporale la luce prende corpo e scoordina i vuoti sino a generare l’oscurità. ecco svelato il senso archetipico sopraddetto: dalla chiarità origina la tenebra, dal Bene si snoda il Male - e viceversa -, quasi come se dalla medesima forza originaria scaturisse un’altra complementare. e ciò nella stessa misura in cui le proiezioni futuribili al limite dell’avveniristico prendono via via slancio nello spazio sino ad occuparlo e ad entrare in armonia/contrasto con esso, in vista della sintesi successiva, per ricominciare il “Light & Dark” perenne ciclo (‘One more Night I will wait evolutivo the Light’)” n. 1 (part.), 2010 dell’essere. grisaille e smalti su vetro legatura a stagno dell’ARTE 7 CORRIEREdell’ARTE Antida TÀMMARO Mater dolorosa, Sindone (2015) raffigura e rappresenta giustappunto il dolore straziante di una madre che soffre per la perdita di suo figlio: Gesù. Non si trova nel Vocabolario della Lingua Italiana uno specifico sostantivo che possa definire questo stato: esiste “vedova”, per la perdita del proprio consorte; “orfano”, per la perdita di un genitore; ma per la perdita di un figlio non esiste unsingolo termine lessicale. Io invento “defiliato/a” per esprimermi in tal senso. e proprio di defiliazione narra l’opera della Tàmmaro: l’angoscia senza tregua di una mamma che vede il “frutto del suo ventre” martoriato dal genere umano, sino alla tragica “Mater dolorosa, Sindone”, 2015 morte sul Calvario. In quel gesto di estrema sofferenza rivedo le madri di quei poveri ragazzi disgraziati che periscono come mosche per ragioni storico-politiche o per i misteriosi intrecci di un destino avverso che li ha tristemente allontanati dal dono sublime dell’esistenza. Calando verso il basso, il bianco diviene rosso come il sangue della Passione. Nella luce dimora tuttavia la speranza, la promessa della Resurrezione, alla destra del Padre. da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno [email protected] www.corrieredellarte.it 8 CORRIEREdell’ARTE Tris d’assi italiani al Festival di Cannes Pagina N 15 Maggio 2015 COURRIER DES ARTS MANUeLA MARASCIo on capitava da oltre vent’anni. Tre italiani in concorso per la Palma d’oro al Festival di Cannes: Nanni Moretti con Mia madre, Paolo Sorrentino con Youth, La Giovinezza e Matteo Garrone con Tale of Tales, Il Racconto dei racconti. Già in passato i registi si erano incontrati sulla Croisette: nel 2008 Il divo si era aggiudicato il Premio della Giuria, Gomorra il Grand Prix; nel 2011 This Must be the Place e Habemus Papam non avevano ottenuto alcun riconoscimento, mentre nel 2012 Reality vinse il Premio della Giuria presieduta da Nanni Moretti, per non parlare del film premio oscar La Grande Bellezza, che scatenò passioni contrastanti tra la critica all’edizione del 2013. Destini intrecciati, dunque, che ora ripercorrono un terreno già calpestato per portare nuovamente la regia italiana sotto i riflettori internazionali e l’occhio dei fratelli Coen, Presidenti della Giuria. Il film di Moretti vede protagonista Margherita Buy nei panni di una regista in crisi divisa fra il set di un film sull’occupazione di una fabbrica (in cui John Turturro interpreta un attore italoamericano indisciplinato) e il capezzale della madre (Giulia Lazzarini). Altri problemi che minano la sua serenità sono il rapporto con la figlia adolescente (la tredicenne Beatrice Mancini) e una relazione giunta ormai al capolinea. Moretti interpreta il fratello Giovanni. Sorrentino ci rac- conta lo scorrere del tempo in un’età ben lontana dalla giovinezza, dirigendo un cast stellare: Michael Caine, nei panni di Fred, compositore e direttore d’orchestra in pensione, e Harvey Keitel, un suo amico regista, sono in vacanza in un albergo sulle Alpi, il Schatzalp Hotel di Davos (lo stesso di La montagna incantata di Thomas Mann); tra le figure che animano la vita del luogo, Rachel Weisz, Jane Fonda, Paul Dano e la giovane modella e attrice romena Madalina Ghenea. Per la seconda volta Sorrentino lavora a un film in inglese, girato tra Svizzera, Italia e Inghilterra, dopo This Must be the Place del 2011, con Sean Penn. Così come la pellicola di Garrone, una produzione internazionale che vanta nel cast star come Salma Hayek, Vincent Cassel e John C. Reilly. Liberamente ispirato a Lo Cunto de li cunti di Giambattista Basile, autore napoletano del XVII secolo, precursore della letteratura fiabesca dei secoli successivi, il film intreccia tre storie ambientate in tre differenti regni. Nel cast ricchissimo un ruolo anche per Alba Rohrwacher che lo scorso anno ha accompagnato al Festival la sorella Alice nel trionfo di Le meraviglie, premiato con il Grand Prix. I tre registi si sono dichiarati orgogliosi di rappresentare insieme l’Italia a Cannes, augurandosi inoltre di fornire lo stimolo giusto a tutti gli altri colleghi italiani che cercano strade nuove e non convenzionali da intraprendere con il proprio lavoro. Maria Pia Galato Fransos “MIMESIS”, opera composta da 4 tavole 40x40 cm., acquerello e gesso per la selezione artistica Expo 2015 Spettacoli / Editoria In cartellone per Torino Spettacoli A teatro tre ritorni a grande richiesta o spite ormai fisso del cartellone di Torino Spettacoli, il talentuoso Marco Cavallaro sarà in scena al Teatro Gioiello dal 14 al 17 maggio con That’s amore, spettacolo al secondo anno di repliche. Il racconto di un Lui e una Lei che, dopo la rottura delle loro rispettive relazioni, vengono sbattuti fuori di casa dai compagni, e, per uno strano scherzo del destino, si ritrovano a condividere lo stesso appartamento per un intero weekend. Una storia d’amore divertente ed emozionante che riconferma la bravura dell’autore della pluripremiata commedia Pericolo di coppia. Lunedì 18 maggio al Teatro Alfieri Massimo Ranieri replicherà il grandioso successo di Sogno e son desto, show musicale e teatrale ideato e scritto con Gualtiero Peirce, dedicato agli ultimi e ai sognatori: canzoni e monologhi si intrecciano un racconto giocoso e provocatorio, un inno alla vita, all’amore e alla speranza. Con sen- sibilità artistica e singolare capacità interpretativa, Ranieri vestirà il duplice ruolo di attore e cantante, per riunire sulla scena il suo amatissimo repertorio, da Perdere l’amore a Se bruciasse la città, il teatro umoristico di Nino Taranto, i personaggi di eduardo De Filippo e i brani di cantautori come De Andrè, Tenco, De Gregori, Battisti, Modugno. Anticipiamo infine il ritorno, a grande richiesta, di Forbici Follia, dopo il grande e ancora una volta confermato successo dei mesi scorsi. Da anni questa brillante commedia interattiva incolla alla poltrona gli spettatori, rendendoli pienamente partecipi di un caso di omicidio da risolvere all’interno di un vivacissimo negozio di parrucchieri; l’aiuto richiesto dal commissario al pubblico sarà fondamentale per sciogliere il mistero. La Compagnia Torino Spettacoli riproporrà lo spettacolo dal 21 al 24 maggio e dal 4 al 7 giugno al Teatro Gioiello. (ma. ma.) Volere (davvero) è potere? “Cambio vita con il coaching” di Luciano Di Pasquale D ove voglio andare? Che cosa posso fare per migliorare la mia vita? Queste e molte altre le domande a cui il lettore, attraverso le tecniche e le competenze apprese pagina dopo pagina, avrà dato una risposta. L’autore, appartenente alle forze dell’ordine e diplomato al Master Internazionale di Coaching ad Alte Prestazioni, racconta come un uomo semplice sia stato capace di evadere da una situazione di rigidità e di incamminarsi verso la realizzazione professionale, il benessere psicofisico e la libertà finanziaria. Nel libro Luciano Di Pasquale racconta la sua esperienza e fornisce le linee guida che permettono al lettore di definire e conseguire i propri scopi in modo pratico e veloce. Avvicina alla capacità di gestire al meglio se stessi, i propri stati d’animo, le relazioni affettive, le finanze, i figli, i problemi interpersonali e lavorativi in modo da af- frontare, con coraggio e responsabilità, le interferenze esterne. Partendo da esempi e strumenti validi, aiuta il lettore a definire il proprio scopo, l’obiettivo da perseguire e a strutturare una migliore comunicazione secondo i diversi contesti e interlocutori. Con questo libro l’autore vuole motivare le persone che, insoddisfatte della propria situazione personale e professionale, non sanno come cambiare e quale direzione seguire; offre gli strumenti e le competenze necessarie agli artigiani, commercianti e giovani che vogliono affrontare una realtà imprenditoriale ma non hanno le idee chiare su come approcciarla. Luciano Di Pasquale Cambio vita con il coaching Collana “Se Vuoi Puoi” Mind edizioni pagg. 11; euro 8,90 (acquistabile su Amazon) NEWYORK NEWYORK C DAL NoSTRo CoRRISPoNDeNTe MAURo LUCeNTINI Grandeur all’americana 15 Maggio 2015 Pagina COURRIER DES ARTS Whitney Museum, festa d’apertura per la nuova sede, costruita da Renzo Piano foto © aut. on un’immensa mostra retrospettiva dedicata non a questo o quell’artista, ma addirittura all’America come fonte di un’estetica nuova, il Museo Whitney di Arte Contemporanea Americana si è ripresentato in forma poco meno che esplosiva alla popolazione newyorkese nella sua sede nuova di zecca costruita sulle rive dell’Hudson nella bassa Manhattan dall’architetto Renzo Piano. La mostra si chiama America, hard to see, cioè “l’America è difficile da vedere,” un verso del poeta Robert Frost qui reinterpretato a significare che essendo l’arte americana contemporanea e moderna tanto prolifica, versatile e multiforme, nulla meno di questo nuovo gigantesco edificio costato 453 milioni di dollari poteva darne un’idea minimamente adeguata. Di questa tesi parlo più avanti, ma intanto riferisco almeno in parte le stupefacenti manifestazioni e feste che hanno accompagnato l’apertura della nuova casa incui il Whitney si è installato dopo aver ceduto in affitto a lungo termine la vecchia al Metropolitan Museum of Art. ecco. L’empire State Building, grattacielo “iconico” di New York, un tempo il più alto del mondo, quello su cui si arrampicava King Kong, si è acceso di luci LeD multicolori gettandone fasci non solo sul rinato Whitney ma sull’intera, antica parte dell’isola che risale alla secentesca dominazione olandese (il nuovo indiririzzo è, infatti, il 99 di una strada che si chiama, da allora, Gansevoort Street); zona poi trasformata in centro di macelleria del bestiame (il Meatpacking District); infine, da una ventina d’anni, quartiere di atmosfera bohème popolato da dozzine di gallerie d’arte d’avanguardia. Michelle obama, Bill De Blasio, Renzo Piano e decine di altre eccelse personalità si sono avvicendate a parlare del futuro dell’arte americana nella nuova culla; intanto, una fila di gruppuscoli artistici festosi, come la sottostazione urbanistico-televisiva Una città che scaturisce dalla folla di Liz 9 CORRIEREdell’ARTE La nuova sede del Museo Whitney, sulle rive del fiume Hudson imponente edificio progettato dall’archistar Renzo Piano, foto © aut./Whitney Mogel, tre diverse compagnie di balletto, almeno quattro installation con esseri umani gesticolanti o in contorsione, un’immenso schermo stradale che sul fianco del museo srotolava e continuerà a srotolare video e scene computerizzate di dimensioni gigantesche e infine un fiume di gente si riversava dentro il nuovo edificio e fuori su Gansevoort e vie adiacenti. Insomma un carnevale come non se n’erano mai visti a New York, perlomeno a mia memoria. Quanto al nuovo edificio - che adesso si allunga come una gran cetaceo arenato sulla riva del fiume Hudson, con la testa adagiata a martello sopra la High Line (l’ex ferrovia per lo scarico del bestiame da macello, resuscitata pochi anni fa, come passeggiata popolare, dall’ex sindaco Bloomberg) e con le membra, le piacevoli scale esterne, le terrazze sovrapposte, stese come tante pinne lucenti sopra il nuovo quartiere appunto bohèmien delle arti , ciò che se ne può dire con sicurezza è che è molto grande. Sull’orlo del collasso fisico nel caos festivo e cedendo alle tendenze di scocciatore per cui a molti sono noto, ho chiesto a Renzo Piano lì presente perché mai, a parte la grandezza, il nuovo edificio si fosse reso necessario come successore di quello celeberrimo costruito da Marcel Breuer quarant’anni fa. Lui ha risposto: “Non è solo questione di grandezza. È il fatto che d’ora innanzi tutti i curator potranno starci dentro insieme...”. Non ho fatto in tempo a replicargli di non aver mai visto in precedenza i conservatori del museo accampati per la strada fuori del palazzo di Breuer, quando il maestro è stato trascinato via dalla folla. Un’altra tesi che ho udito o letto in risposta al mio quesito è che coi prezzi dell’arte sempre più alle stelle era giunto il momento per il Whitney, una fondazione che per statuto deve rivendere sul mercato, col passaggio delle generazioni, le opere non più “contemporanee” del suo patrimonio, di trovare lo spazio necessario per valorizzare ancor di più le sue opere, incluse le minori, quelle, cioè, che teneva finora in cantina. Mi pare infine anche necessario menzionare un potenziale punto dolente della nuova avventura del museo. La sua nuova sede si trova a un buon quarto d’ora di distanza, da farsi a piedi, dalla più vicina stazione della metropolitana. oggi le folle ci sono arrivate per le festività inaugurali, ma domani? Se non arrivassero, il titolo della mostra d’apertura, “America, difficile da vedere”, acquisterebbe un altro, paradossale significato. Withney Museum of American Art Gansevoort Str. 99 – New York (NY) “America, Hard to See” Mostra collettiva inaugurale Fino al 27 settembre Info: 001 212 5703600 http://whitney.org CINEMA Box Office USA, i supereroi continuano a spopolare Azione per lui, romanticismo per lei Il cinema d’azione prediletto dalle folle maschili in giovane e media età è tornato sugli schermi americani con vasto successo (ma non da record) nel week-end del 1° maggio, con il film The Avengers, Age of Ultron, che ha incassato quasi 190 milioni di dollari nelle sole sale americane. È il sequel - creato dalla Marvel, sussidiaria della Walt Disney - della omonima serie Avengers iniziata tre anni fa e che al suo esordio aveva realizzato oltre 200 milioni, un primato assoluto che i produttori speravano si sarebbe ripetuto. Non hanno tuttavia di che lamentarsi, se si pensa che la pellicola, costata 250 milioni, ne ha incassato altri 439 nei primi 12 giorni di circolazione all’estero; e ciò mentre sono ancora da rimpatriare gli incassi da Cina e Giappone. A parziale compenso per il pubblico femminile, si è piazzato al secondo posto il film romantico The Age of Adaline, con un incasso di oltre 23 milioni nelle due prime settimane. (ma. lu.) [i dati sugli incassi nei cinema USA sono forniti dall’Agenzia Rentrak ©] Un’immagine di “The Avengers, Age of Ultron” della Walt Disney © Disney/Marvel 10 CORRIEREdell’ARTE Pagina 15 Maggio 2015 COURRIER DES ARTS TORINO e PIEMONTE “Precious Light” di David Mach Società Promotrice delle Belle Arti in Torino V.le Balsamo Crivelli 11 Parco del Valentino – Torino Fino al 28 giugno Info: 347 6908968 Mostra a cura di Patrizia Bottallo per MartinArte Internazionale “Astrazioni Metropolitane” di Silvano Pupella Galleria Davico Arte Gall. Subalpina 21 – Torino Mirafiori Galerie P.za Cattaneo – Torino Fino al 31 maggio Per Pupella la fotografia è creazione di forme inaspettate, visione inusuale di oggetti quotidiani. (c.s.) Eva Frapiccini “Selective Memory Selective Amnesia” Alberto Peola Arte Contemporanea Via della Rocca 29 – Torino Fino al 30 maggio Info: 011 8124460 Pedro Cabrita Reis “Il palazzo vuoto” Galleria Giorgio Persano Via P.sa Clotilde 45 – Torino Fino al 20 giugno Info: 011 835527 “Street Portraits” Studio Fotografico di Renato Verdone e Lino Marino Via S. Donato 82 – Torino Immagini di giovani donne e uomini sul cui volto il trascorrere della vita ha lasciato un segno. (g.g.m.) “Flying Books” Personale di Luisa Raffaelli Associazione Culturale Febo & Dafne c/o Innerspace Via Battisti 17 – Torino Fino al 24 maggio Info: 340 3405184 A cura di Melanie Zefferino Raffaelli accende il dialogo fra arte e parola scritta nella mostra Flying Books, evento off del Salone del Libro; intanto, presso Innerspace, sono previste visite guidate e un incontro-dialogo con l’artista mercoledì 20 maggio alle ore 18, cui seguirà lo spettacolo Bestiario Etimologico di e con Marco Gobetti. "Il Cuore Sacro dell'Arte La dimensione spirituale nell'arte piemontese contemporanea" BAM - Biennale d'Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte Castello di Moncalieri Giardino delle Rose P.za Baden Baden – Moncalieri (To) Fino al 31 maggio Info: 349 4665091 “Binario Italia” Personale di Alex Rampini PHOS - Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive diretto da Enzo Obiso Via Garibaldi 35bis – Chieri (To) Fino al 29 maggio Info: 011 7604867 www.phosfotografia.com Strada (ferrata) facendo, un viaggio per immagini lungo i binari, dentro treni, gallerie e stazioni del Belpaese, dal Nord al Centro al Sud, “tra meraviglie ed ecomostri”. (c.s./e.l.) su questa pagina il Corriere dell’Arte dedica uno spazio agli APPUNTAMENTI d’ARTE. È possibile segnalare eventi, mostre, vernissage, iniziative culturali ecc. per informazioni e tariffe : >>> tel. 011 6312666 <<< Vernissage Venerdì 15 maggio - ore 18,00 Galleria ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino “L’arte è sogno” Collettiva Sabato 23 maggio - ore 18,00 Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino “Svelate” Mostra personale di Paolo Bovino Rosa SoRDA Dopo la Laurea in Lettere Moderne e un corso di specializzazione in Psicopedagogia, Rosa Sorda ha cominciato a frequentare diversi studi di artisti. Dal 1996 inizia la sua attività espositiva, riscuotendo numerosi apprezzamenti. Rosa Sorda, “Tra spazi e luce”, 2015 tecnica mista su tela, 80x80 cm. Segnalazioni in ITALIA “Il fascino e il mito dell’Italia dal Cinquecento al contemporaneo” Villa Reale di Monza V.le Brianza 1 – Monza Fino al 6 settembre Info: 039 39464213 www.reggiadimonza.com Mario Merz “Città Irreale” Gallerie dell’Accademia C.po Carità 1050 – Venezia Fino al 20 settembre Info: www.gallerieaccademia.org “Flags” I. Barlafante, F. Cotognini R. Di Martino, R. Montini D. Rickard, A. Sambini E. Strinna Serra dei Giardini V.le Garibaldi 1254 – Venezia Fino al 2 agosto Info: 041 2960360 www.serradeigiardini.org “Anche le sculture muoiono” Mostra collettiva Centro di Cultura Contemporanea Strozzina Palazzo Strozzi P.za degli Strozzi – Firenze Fino al 26 luglio Info: 055 3917122 www.palazzostrozzi.org “L'officina immaginifica di Jir i Kolár” Museo di Pittura Murale in San Domenico P.za S. Domenico 8 – Prato Galleria Open Art V.le Repubblica 24 – Prato Fino al 28 giugno CORRIEREdell’ARTE COURRIER DES ARTS Direttore Editoriale Pietro Panacci Direttore Responsabile Virginia Colacino Caporedattore Chiara Pittavino Comitato Editoriale Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Corrispondente da New York Mauro Lucentini [email protected] Corrispondente da Berlino Sabatino Cersosimo Hanno collaborato A. D’Agostino, C. Gallo, M. Marascio E.S. Laterza, C. Pittavino, R. Roveda, A.D. Taricco, D. Tauro, M. Valverde Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza Fotografo ufficiale Antonio Attini Redazioni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa e distribuzione EditService S.r.l. Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) Editore Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Torino P.IVA 06956300013 Abbonamenti Annuale (22 nn.): euro 60,00 per l’Italia euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 5,00 “La quarta dimensione nella fotografia di Mario Giacomelli e Mario Vespasiani” Idill'Io Arte Contemporanea P.za Leopardi 15 – Recanati (Mc) Info: 339 8777521 “Food Dal cucchiaio al Mondo” Dal 29 maggio l’8 novembre “Olivo Barbieri Immagini 1978-2014” Dal 29 maggio al 15 novembre MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo Info: 06 3201954 www.fondazionemaxxi.it Food racconta visioni, tradizioni ed esperienze diverse, alternando progetti architettonici, storie e opere d’arte. Si passa dalla chashitsu, la stanza per la cerimonia giapponese del tè, alle immagini della celebre performance Pig Roast, realizzata a New York nel 1971, eccetera. L’antologica personale dedicata a Barbieri, invece, presenta una selezione di oltre cento opere che illustrano il percorso artistico del fotografo dalla fine degli Anni ’70 a oggi, ed è occasione anche per la realizzazione di un nuovo lavoro dedicato alla costa adriatica, realizzato per il MAXXI. (c.s./c.p.) “Una infinita primavera” Mostra personale antologica di Clara Garesio Museo della Ceramica Vietrense Villa Guariglia Via Nuova Raito - fraz. Raito Vietri s/Mare (Sa) Dal 17 maggio al 28 giugno Info: 089 22 55 78 c.c. postale n. 45958055 intestato a Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Aut. Tribunale di Torino n. 4818 del 28/07/1995 ABBÒNATI al f or ma to t ab loi CORRIEREdell’ ARTE a 60 euro per un anno 22 numeri a casa tua offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130 tel. 011 6312666 d Gallerie ACCADEMIA Galleria Via Accademia Albertina 3/e – Torino Tel. 011 885408 email: [email protected] www.galleriaaccademia.it orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì Collettiva degli Artisti della Galleria ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845 email: [email protected] www.artecittaamica.it orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso Dal 15 al 26/5 “L’arte è sogno” Collettiva Fino al 30/5 Mostra sociale di Arti figurative del CEDAS a cura di T.G. Viotto ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To) Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 Cell. 339 2523791 email: [email protected] www.artepervoi.it Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 Cell. 333 8710636 email: [email protected] orario: sab. - dom. 15,00-19,00 Fino al 31/5 “Della donna e della seduzione” Rassegna di Arte contemporanea c/o Chiesa di S. Croce (p.za Conte Rosso 1) Fino al 31/5 “Della donna e della seduzione” Rassegna di Arte antica in galleria (p.za Conte Rosso 3 – Avigliana) CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ ) Tel./fax 011 8128718 email: [email protected] www.circolodegliartistitorino.it orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Dal 23/5 al 6/6 “Svelate” Mostra personale di Paolo Bovino LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore Artistico: Livio Pezzato Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To) Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 email: [email protected] www.lalanternaarte.com orario: mart. - sab. 15,30-18,30 A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli, E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, G. Valerioti inoltre pittori ucraini, naïf croati grafica nazionale ed internazionale LA LUNA Art Gallery Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) Cell. 339 7108501 email: [email protected] www.artgallerylaluna.com orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00 L’INDACO Arte e Cultura Via Ferrucci 7/b – Collegno (To) Cell. 340 9403183 email: [email protected] orario: mar. - sab.14,00-18,00 Fino al 22/5 “Espressioni” Mostra collettiva con P. D’Onofrio, M. Giacobbi, F. Luchino, M. Morgillo, M. Ruggiu, D. Scarcifino, R. Strignano, P. Stoppa, N. Tatullo, G. Valerioti 11 CORRIEREdell’ARTE LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) Tel./Fax 011 9492688 email: [email protected] www.luna-art-collection.com orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17,30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara Cell. 328 6979208 email:[email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 30/5 “Human. Tra conscio e inconscio” Personale di Rita Rinaldelli SENESI Arte Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn) orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30 Tel. 0172 712922 email: [email protected] www.senesiarte.it SILVY BASSANESE Arte Contemporanea Via Galileo Galilei 45 – Biella Tel./Fax 015 355414 email: [email protected] www.silvybassanese.it orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntament STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (To) Tel. 0121 76235 orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino Tel. 011 6966422 email: [email protected] orario: mart. - sab.17,00-19,00 TINBER Art Gallery @ Pragelato Via Albergian 20 - Souchères Hautes Pragelato (To) Tel. 0122 78461 email: [email protected] www.tinberartgallery.it orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot M.ro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via Servais 56 – Torino Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 email: [email protected] www.raulviglione.it A.L.P.G.A.M.C. 15 Maggio 2015 BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – Torino Tel. 011 8173511 www.biasuttiebiasutti.com orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30 LA TESORIERA Centro Arte C.so Francia 268 – Torino Tel. 011 7792147 www.tesoriera.com orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento) Arte Antica AVERSA Galleria Dipinti dell’800 e del Primo ’900 Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino Tel. 011 532662 email: [email protected] www.aversa-galleria.it orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 DELLA ROCCA Casa d’Aste Via della Rocca 33 – Torino Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244 email: [email protected] www.dellarocca.net LUIGI CARETTO Galleria dal 1911 Dipinti Antichi Via Maria Vittoria 10 – Torino Tel. 011 537274 email: [email protected] www.galleriacaretto.com orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 SANT’AGOSTINO Casa d’Aste a Torino dal 1969 C.so Tassoni 56 – Torino Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 www.santagostinoaste.it orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30 Pagina COURRIER DES ARTS foto © aut. / La Torre della Filanda CORRIERE dell’ARTE - 15 Maggio 2015 La TORRE della FILANDA Nel centro storico di Rivoli in una antica torre medievale si propongono in locazione spazi finemente ristrutturati ideali per gallerie d’arte eventi e attività artistiche Tutti i piani della Torre sono collegati tra loro oltre che dalla scala da un ascensore interno Il piano soppalcato situato al di sopra del salone principale è adibito ad uso ufficio privato La Torre dispone al piano terra di uno spazio esterno privato e di una piccola caffetteria La TORRE della FILANDA Via al Castello, 8 – RIVOLI (To) Tel. 011-9576960 - cell. 335-6961890 [email protected] www.torredellafilanda.it
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