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i INDICE NOTIZIE SULLO SPAGNOLO ESQUEMAS DE GRAMÁTICA Y SINTAXIS Fonetica e ortografia Regole di accentazione in spagnolo El artículo español Alteración de las palabras Diminutivos y aumentativos Los verbos Ser / Estar Adjetivos y pronombres posesivos El verbo haber Adjetivos y pronombres demostrativos El verbo tener y las formas obligativas Los verbos españoles El acusativo personal Pronombres personales El presente de subjuntivo Ejercicios de repaso 1 4 7 10 14 17 23 25 29 33 36 46 48 57 59 Las perífrasis españolas Los numerales Las preposiciones Las preposiciones Por y Para Comparativos y superlativos Los adverbios Relativos e Interrogativos Adjetivos y pronombres indefinidos Ejercicios de gramática elemental Lecturas Prove d‘esame e chiave degli esercizi 61 62 65 72 75 77 81 86 91 99 109 ii Notizie sullo spagnolo La lingua spagnola è una delle grandi lingue del pianeta per diffusione e numero di parlanti. Lo spagnolo si chiama anche castigliano (castellano) dal nome della Castiglia, la regione ove nacque e si sviluppò in epoca medioevale. Si trattava di una zona di frontiera, montagnosa, selvaggia e poco romanizzata, in cui sorsero le contee che a partire dal secolo IX dovevano difendere la parte orientale del regno asturiano-leonese. dagli arabi, che avevano invaso e occupato stabilmente gran parte della penisola iberica nell’anno 711. Castiglia viene dal latino castella, plurale di castellum che durante il regno visigoto, anteriore all’invasione araba, indicava un “piccolo accampamento militare”(diminutivo di castrum) e quindi più tardi “terra di castelli”. Il castigliano fu dunque in origine un rozzo dialetto di montanari e guerrieri che divenne sempre più importante poiché furono proprio i castigliani a realizzare la Riconquista unificando i territori che le genti cristiane avevano perduto nei secoli precedenti sotto la spinta dei guerrieri dell’Islam. La base dell’ idioma é il latino volgare, diffuso in Spagna a partire dal III secolo a.C., che si impose sulle lingue di sostrato ( iberico, basco, celtico). Nei paesi ispanoamericani si è conservato il termine castigliano, anche per differenziarsi dalla madre patria. Comunque oggi i due termini, oggetto di accese polemiche tra linguisti, sono da considerarsi equivalenti. Lo spagnolo attuale è dunque il frutto di un processo di trasformazione durato per oltre un millennio e attraverso il quale le diverse lingue degli antichi abitanti della penisola iberica si vennero modificando per influenza degli invasori romani, goti e arabi. Verso la fine del XV secolo con l’unione dei regni di Castiglia e Aragona, il castigliano si impose definitivamente sugli altri dialetti della penisola e poco più tardi si diffuse anche nelle Americhe portatovi da conquistadores e missionari. La sua forza d’espansione fu davvero notevole, poiché non solo si caratterizzò come lingua dell’unità ma fu la prima lingua romanza ad avere una grammatica. In quello stesso memorabile anno 1492 che vide la conquista dell’ultimo regno arabo di Spagna, quello di Granada, e la scoperta dell’America usciva la Gramática de la lengua castellana di Antonio di Nebrija, seguita nel 1517 dalle Regole sull’ortografia castigliana dello stesso autore con cui lo spagnolo era ormai una lingua pienamente consolidata. Durante i secoli XV e XVI si verificò una vera rivoluzione consonantica che interessò soprattutto le sibilanti che si ridussero notevolmente e fu con questa la modalità che lo spagnolo si diffuse nel Nuovo Mondo arricchendosi grazie all’apporto delle lingue indigene d’America. Dal 1492 ad oggi lo spagnolo si è diffuso nei cinque continenti. Dopo l’inglese è certamente la lingua che ha acquisito maggiore importanza nel mondo occidentale. La parlano circa 400 milioni di persone. Oltre ai 19 paesi dell’America e dei Caraibi (Messico, Guatemala, Honduras, El Salvador, Cuba, Repubblica Dominicana, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Paraguay, Uruguay, Argentina, Cile e Puerto Rico, in quest’ultimo, insieme all’inglese) è anche la lingua nativa –almeno parzialmente- di determinate zone degli Stati Uniti (Nuovo Messico, Arizona Texas, California), paese in cui risulta la seconda lingua, con 23 milioni di parlanti. In città come Nuova York e Los Angeles lo parlano oltre un milione di persone.
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