Dicembre 2003 - Banca Centropadana
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Dicembre 2003 - Banca Centropadana
Anno 6 - N° Dicembre 2003 2 BancaInsieme Periodico edito dalla Banca Centropadana - Credito Cooperativo Autorizzazione Tribunale di Voghera n°137 del 3 agosto 1998. Spedizione in Abb. Post. Art. 2 comma 20/c L. 662/96 filiale di Lodi L’ARTICOLO DEL PRESIDENTE BANCAINSIEME DOSSIER LA COOPERAZIONE DI CREDITO COMPIE 120 anni 9 settembre 2003: nasce il progetto “PATTI CHIARI” a pag. 2 di Serafino Bassanetti a pag. 6 AREA FINANZA FILIALI IN VETRINA La Bussola dei mercati Copiano, sulle rive dell’Olona a pag. 3 UNA INIZIATIVA DEL WWF Banca del Clima: un progetto per l’ambiente ? ALL’INTERNO BANCA DEL CLIMA LE NOSTRE INIZIATIVE La Banca che vi fa viaggiare a pag. 16 a pag. 13 a pag. 15 Il Questionario di BancaInsieme Compila e riconsegna per aiutarci a costruire un giornale migliore BancaInsieme ANCHE LA NOSTRA BANCA FRA I PROMOTORI 9 settembre 2003: nasce il progetto “PATTI CHIARI” L’Associazione Bancaria Italiana durante la scorsa estate ha presentato ufficialmente il progetto “PattiChiari”. Questo progetto comprende otto iniziative con le quali le Banche intendono semplificare la vita ai propri clienti: famiglie e piccole imprese. L e otto iniziative sono fondate su due principi fondamentali: fornire informazioni chiare sui prodotti e servizi proposti e dare la possibilità di mettere a confronto in modo semplice le offerte di diverse banche, per poter scegliere la soluzione più adeguata e conveniente in base alle proprie esigenze. In questo modo le banche si “spingono oltre” agli obblighi delle norme sulla trasparenza previste dalla legge, puntando sulla chiarezza e sulla semplicità delle informazioni per renderle accessibili a tutti. gazioni a basso rischio – e di conseguenza di basso rendimento – per agevolare i risparmiatori privi di particolare esperienza finanziaria e che intendono investire in titoli particolarmente semplici da valutare. “Informazioni chiare sulle Obbligazioni bancarie strutturate e subordinate”: sempre dal 15 novembre 2003 chi intende investire in questo tipo di obbligazioni può apprezzare la chiarezza delle informazioni che verranno fornite grazie a nuove regole per la compilazione dei fogli informativi. In particolare viene utilizzato un lin- intendono favorire un dialogo aperto tra Banca e Impresa. “Conti correnti a confronto”: dal 15 gennaio 2004 sarà disponibile una “carta d’identità” comprendente caratteristiche, servizi e prezzi dei conti correnti. Sarà possibile confrontare le offerte delle diverse banche e, grazie ad una “guida alla scelta” su Internet, sarà possibile individuare il prodotto che meglio risponde alle proprie esigenze, considerando anche le filiali più vicine a casa o all’ufficio. “Servizio bancario di base”: molto mente una banca impiega per dare una risposta su una richiesta di prestito, per importo e per area geografica. Sarà possibile mettere a confronto immediatamente la velocità di risposta delle diverse banche in relazione alle proprie specifiche esigenze. “Tempi certi di disponibilità delle somme versate con assegno” : infine a partire dal 15 marzo 2004 tutti i clienti potranno contare su “tempi certi” e più rapidi per la disponibilità delle somme versate Banca Centropadana ha voluto partecipare al progetto fin dall’inizio e quindi figura tra le Banche che, il 9 settembre 2003, hanno costituito il Consorzio PATTI CHIARI. In questo modo anche Banca Centropadana vuole consolidare il legame con la propria clientela, impegnandosi in questa attività che tutto il sistema bancario vuole intraprendere per rafforzare il rapporto con la società. Ma vediamo più in dettaglio i contenuti delle otto iniziative in programma, che le singole Banche aderenti al progetto possono attuare anche solo singolarmente. Ulteriori informazioni possono essere raccolte direttamente dal sito Internet di Pattichiari, all’indirizzo www.pattichiari.it. “Faro (Funzionamento Atm Rilevato On line)”: operativo dal 15 ottobre 2003, questo servizio consente attraverso il proprio telefono cellulare o via internet, di ricevere informazioni sullo sportello automatico (Atm) funzionante più vicino, ovunque ci si trovi. È possibile anche conoscere qual è lo sportello della propria Banca più facile da raggiungere. “Obbligazioni a basso rischiorendimento”: con questo servizio è possibile, dal 15 novembre 2003, ottenere un elenco di obbli- 2 guaggio non tecnico e facilmente comprensibile e i fogli informativi sono accompagnati da un prospetto di confronto tra le caratteristiche del titolo e quelle di un tipico titolo a basso rischio con simile scadenza. “Criteri di valutazione della capacità di credito”: le piccole e medie imprese potranno apprezzare particolarmente questa iniziativa, attiva dal 15 dicembre 2003, che consentirà di avere indicazioni chiare e semplici dei criteri con cui le banche valutano generalmente i prestiti. I criteri indicano le principali variabili di valutazione della situazione finanziaria dell’azienda e interessante anche quanto verrà proposto a partire dal 15 febbraio 2004, cioè un conto che mette a disposizione tutti i servizi bancari di base – dal Bancomat all’accredito dello stipendio o della pensione, al pagamento delle bollette, ai bonifici, alle informazioni su saldo e movimenti – ad un costo molto limitato (pochi euro al mese). Un prodotto rivolto a tutte le persone che oggi non hanno un conto corrente. “Tempi medi di risposta sul credito alle piccole e medie imprese”: dal 15 marzo 2004 le piccole e medie imprese potranno conoscere in anticipo il numero di giorni che media- con assegni sul proprio conto. In particolare verrà semplificata l’attività di chi (commercianti, piccoli imprenditori) emette e riceve un gran numero di assegni. Come si può notare le Banche, nei diversi settori della propria attività, metteranno a disposizione una serie di strumenti che miglioreranno i rapporti con la propria clientela, e anche Banca Centropadana si sta impegnando per ottenere i migliori risultati. Serafino Bassanetti Presidente Banca Centropadana BancaInsieme FILIALI IN VETRINA UNA COMUNITÀ, LA SUA STORIA Copiano, sulle rive dell’Olona Le origini Gli ordinamenti Chi percorre la strada provinciale proveniente da Pavia, in direzione Lodi, giunto in località Buttirago, ha, la possibilità di scorgere il paese di Copiano, tutto adagiato sul verde terrapieno che si protende verso la vallata dell’Olona, affluente di sinistra del Po. Questo paesaggio era certamente più suggestivo e rilevabile molti anni fa, quando si scendeva al vecchio ponte sul fiume e allora si potevano osservare, sull’opposta sponda, le vecchie case del paese. Copiano si è venuto formando in questo punto del corso del fiume Olona, lungo una strada importante collegante Pavia con Lodi, e poi Piacenza, Roma. Da questa posizione e da questo fiume sono scaturiti per Copiano tanti motivi della sua lunga storia. Quando nacque Copiano? è difficile da definirsi per a mancanza pressoché totale di documenti. Si possono avanzare delle ipotesi sulla base di alcuni piccoli ma importanti elementi. Innanzi tutto il nome Copiano. Deriva certamente da un nome personale latino Copius o Coppius. Nel periodo del Basso Impero i grandi latifondi si disgregarono in lotti di terreno affidati a coloni residenti in luogo che in seguito ne divennero i proprietari. Dal nome del nuovo proprietario veniva il nome al suo fondo e così da Copius venne il Fondus Copii o Copianus. Anticamente Copiano fu un punto di passaggio di pellegrini ma purtroppo anche di eserciti, attratti proprio dalla sua posizione strategica. Le prime notizie di guerre riguardanti questo paese si riferiscono al 1449 quando infuriava la guerra tra i Milanesi ed i soldati del conte Francesco Sforza, che era divenuto loro aperto nemico. In quell’occasione i Milanesi devastarono tutto il territorio circostante. Poi si ristabilì la pace e la tranquillità; la campagna pavese ritornò ad essere ricca avviando i suoi prodotti verso la città che attraversava ormai un periodo di ripresa. Ma già alla fine del ‘400, si profilarono avvenimenti disastrosi che toccheranno il culmine della violenza nel primo trentennio del secolo successivo. Verso la metà del 1700 Copiano faceva parte della Campagna Sottana di Pavia (uno dei tre territori in cui era diviso il territorio pavese). Il paese contava 760 abitanti. Era un centro rurale e l’attività degli abitanti era quasi esclusivamente rivolta alla terra: c’erano un oste, un fabbroferraio, un mugnaio. Il paese era povero e ciò è provato dal fatto che la Giunta del censimento teresiano lo colloca nella quarta ed ultima categoria. La produzione rurale che dava i maggiori apporti al commercio era quella del burro e del formaggio che i “postari” trasportavano ai bottegai della città o ai proprietari terrieri residenti a Pavia, ai quali si consegnavano i cosiddetti “appendizi” in natura. Come organo amministrativo del Comune vi era il Consiglio Generale costituito dai proprietari terrieri, i fittabili e gli Ufficiali del Comune. Con l’unità d’Italia viene modificato il sistema amministrativo dello Stato; al tipo austriaco succede il tipo italiano e nascono i nostri comuni. Il primo sindaco di Copiano fu Luigi Vigorelli. venire incontro alle necessità del piccolo credito del mondo contadino, oppresso dalla grande piaga dell’usura. Il 12 maggio 1925, davanti al notaio Ferrari Giuseppe di Pavia, nasceva la “Cassa Rurale di Copiano”, società cooperativa in nome collettivo allo scopo di promuovere il miglioramento morale ed economico dei suoi membri mediante l’esercizio del credito al loro esclusivo vantaggio. Il primo Consiglio di Amministrazione era così composto: presidente Nai Francesco, Bianchi Marcello e Ripa Francesco, consiglieri; sindaci: rag. Dilani Carlo, Ripa Eugenio, Santo seguenti si presentava difficile e insostenibile. La costanza, la tenacia, il coraggio di una persona, quale fu il signor Raimondi Vincenzo, con l’aiuto di persone sensibili ebbero ragione delle avversità del momento. La Cassa Rurale di Copiano continuò a svolgere quella funzione di sostegno a favore delle famiglie più povere che si era proposta nel suo sorgere. Arrivati i giorni nostri, un’altra svolta segna la vita della Cassa. Nel 1999 avviene la fusione con la Banca di Credito Cooperativo del Basso Lodigiano e dei Colli Banini che diventerà, nell’anno successivo, l’attuale Boggi Lunghi Ernesto, Rovati Siro. Il capitale sottoscritto era di £. 20. Il parroco di allora, Don Luigi Ramaioli, svolgeva le funzioni di segretario della cassa nella sede provvisoria della parrocchia. Gli eventi bellici e la persistente miseria del tempo costrinsero il parroco a rivolgersi alla Federazione delle Casse Agrarie, per risollevare le sorti della Cassa. La situazione economica della Cassa negli anni 1935/36/37 e Banca Centropadana. Oggi la “Cassa” di Copiano è una delle 29 filiali di Centropadana (una delle più importanti dell’area pavese). Agli sportelli, siti in via Don Emilio Marchesi, 3, i soci e i clienti possono contare sulla professionalità, serietà ed esperienza di 6 addetti e sulla vasta gamma di prodotti e servizi che da anni offre Banca Centropadana. segue a pag. 4 La vita sociale Copiano era un paese agricolo e gli agricoltori lasciarono in ogni tempo poche memorie della loro vita perché la voce non riusciva a valicare le soglie delle loro capanne. Chi abitava a Copiano era solitamente addetto alla coltivazione della terra e tutta la vita del paese era certamente legata alle necessità della coltivazione. La chiesa era il centro della vita rustica; intorno ad essa si svolgeva tutta la vita pubblica del villaggio. Nei primi decenni del 1900 a Copiano si incominciano a realizzare alcune opere sociali; una di queste, probabilmente la prima, fu un asilo per accogliervi i bambini del paese e dei paesi limitrofi. Nel 1925 nasce a Copiano un’altra iniziativa benefica: la Cassa Rurale. Era questa un’istituzione introdotta in Italia, sull’esempio delle casse rurali tedesche, sul finire del secolo XIX. Essa aveva lo scopo di 3 BancaInsieme FILIALI IN VETRINA INTERVISTA A DON PAOLINO MASCHERPA PARROCO DI COPIANO Un grande legame fra territorio e persone Incontriamo Don Paolino Mascherpa, da poco più di 1 anno parroco della parrocchia Santa Croce e Conversione di San Paolo in Copiano. Con Lui cerchiamo di tracciare un quadro della comunità di Copiano. Da poco più di un anno è stato nominato parroco qui a Copiano, che tipo di comunità ha incontrato? Quali talenti e quali difficoltà? Ho trovato qui a Copiano una comunità in forte espansione rappresentata dal “vecchio nucleo storico” cioè da persone abbastanza legate alla tradizione e all’aspetto religioso e un “nuovo nucleo” con alcuni elementi legati alla vita religiosa ma per la maggior parte lontana dall’interesse nei confronti della Chiesa. Tra coloro che possiamo considerare i più vicini è però forte l’impegno verso la comunità e il volontariato. Le maggiori difficoltà che si incontrano sono quelle a livello organizzativo. Quali sono oggi i valori umani e cristiani che ricercano le persone e in particolare i suoi parrocchiani? Certamente i valori sul senso della vita e del vivere quotidiano in questo mondo in forte trasformazione. Molti ricercano nel sociale le risposte e le motivazioni per continuare a “costruire” il bene, la pace, la solidarietà. L’ambiente giovanile e familiare sono in genere quelli dove si richiede il “lavoro” più intenso in una parrocchia. Ci può dire cosa ne pensa alla luce della sua esperienza? Per quanto riguarda l’ambito giovanile sono ancora agli inizi dei miei contatti. Cerco di avvicinare il maggior 4 numero di ragazzi e giovani per capire le loro esigenze e i loro bisogni anche se non posso negare che spesso incontro qualche difficoltà oggettiva in questi approcci, ma non mi lascio prendere dallo scoraggiamento. Come in tante parrocchie, anche nella comunità di Copiano, l’ambiente familiare sta attraversando una profonda crisi, una crisi di identità che inevitabilmente si ripercuote sull’educazione dei figli. Il mio impegno anche in questo ambito sarà incessante, ho bisogno infatti di insi- stere e di continuare a “seminare” per raccogliere frutti abbondanti. Come vede inserita Banca Centropadana e il movimento del Credito Cooperativo nella sua comunità? La Vostra è da sempre una banca legata al territorio essendo per sua natura una “banca locale”. Occorre perciò mantenere sempre fede a questa caratteristica cercando di intensificare il legame fra il territorio e le persone che lo animano. Cosa si sente di “chiedere” o di augurare ad una banca che punta la sua azione sui valori di solidarietà e di vicinanza al territorio e alle persone? Mi auguro che Banca Centropadana mantenga per il futuro una autentica eticità favorendo il rapporto con le persone più deboli. Nel contempo auspico anche ad ogni “attore” dell’istituto (amministrazione, direzione, personale dipendente,…) il raggiungimento degli ottimi risultati economici che consentono l’investimento nel sociale e possono offrire alle comunità quello di cui hanno più bisogno. BancaInsieme AZIENDE IN VETRINA Come di consueto lasciamo spazio a due importanti aziende che operano nell’area di competenza della nostra filiale di Copiano Salumi Gallotti Pavia Ponteggi Buoni Tecnologia per natura per l’edilizia Albuzzano, un borgo nel cuore della campagna pavese, patria di illustri scrittori: cascine, campi di riso, allevamenti, filari di pioppi e, in cucina e sulla tavola, la tradizione e il culto della genuinità Da generazioni la Famiglia Gallotti prepara prodotti sani e naturali, con la semplicità che può derivare solo dalla consuetudine alla professionalità più elevata e dall'amore per il proprio lavoro. Scelti con attenzione estrema, solo i tagli migliori, di suini di alta qualità vengono trasformati nei tipici salumi lombardi e nel rinomato salame crudo, sottoposti ad accurata stagionatura commercializzati nei migliori negozi, non solo in Provincia di Pavia. Nello stabilimento Gallotti sono le tecnologie d'avanguardia che interpretano la più classica lavorazione artigiana, frutto di oltre mezzo secolo di esperienza. Nata alla metà degli anni novanta come Pavia Ponteggi s.n.c. da un'intuizione di uno dei Soci fondatori, Sig. Piero Toselli, la neonata società prende vita con una limitata dotazione di materiali, ma con una gran voglia di crescere. Anno 2003: la dotazione di materiali e mezzi è cresciuta nel frattempo in misura esponenziale ed il sogno nel cassetto, ovvero una sede adeguata alle nuove e mutate esigenze, prende forma grazie all'interessamento ed al concreto sostegno della Banca Centropadana - Credito Cooperativo, Filiale di Copiano (PV). Questa collaborazione ci dà la tranquillità per poter ambire a nuovi e più elevati obiettivi. ATTIVITÀ SVOLTA: Noleggio ponteggi con eventuale montaggio e smontaggio ed operazioni immobiliari. ZONE DI INTERVENTO: Pavia e provincia, Milano, Basso Lodigiano, Cremona e provincia, Piacenza e provincia, Alessandria e provincia. VALORI NUTRIZIONALI DEL SALAME NOSTRANO GALLOTTI Valori medi per 100 gr. di prodotto Valore energetico Proteine Carboidrati Grassi (lipidi) 365 Kcal/1.515 Kj 26 gr 29 gr SALUMI GALLOTTI srl Via Alessandrina, 58 - 27010 Albuzzano (PV) Tel. 0382 484063/4 - Fax 0382 58045040 www.gallottisalumi.it - [email protected] Restauro della Chiesa San Michele di Pavia 5 BancaInsieme BANCAINSIEME DOSSIER A cura di Giancarlo Rossi LA COOPERAZIONE DI CREDITO COMPIE 120 anni Con questo "dossier" intendiamo compiere una panoramica nella cooperazione di credito che nel nostro Paese compie 120 anni. Attraverso una finestra aperta sul mondo delle Casse Rurali/ Banche di Credito Cooperativo, seppur sinteticamente perché contenuto in un articolo che intende risultare leggibile, andiamo a scoprire: 1 da dove provengono, come nascono, quali motivazioni ideali le sostengono; 2 quale cammino compiono attraverso oltre un secolo per giungere fino ai giorni nostri; quale dimensione e incidenza nel mercato hanno raggiunto; come l'idea della cooperazione nel credito si diffonde anche in altri paesi, non solo europei; 3 verso quale nuovo modello organizzativo si sta orientando quello che è ormai divenuto un network, per affrontare nuove sfide. E, in questo contesto, come si colloca e come intende agire la nostra BCC Centropadana. DA DOVE PROVENGONO Ispirato dalla esperienza cooperativa nel settore del credito, che già da alcuni decenni si era concretamente manifestata nei paesi più avanzati d'Europa ( in Francia, in Austria e in Germania), Leone 6 Wollenborg il 20 giugno 1883 fondò in Italia la prima "Cassa Cooperativa di Prestiti". Nel tracciare il suo progetto, 120 anni fa, egli intendeva "pareggiare nel credito ai grandi gli imprenditori più minuti...redimendoli dall'usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell'onestà, stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita" . Concretamente quindi l'anelito dal quale i suoi fondatori trassero ispirazione era quello di migliorare le condizioni morali e materiali di milioni di cittadini (allontanandoli dalla piaga dell'usura, rendendo produttive risorse finanziarie destinate a rimanere altrimenti inoperose). L'ispirazione alla quale esplicitamente si richiamavano in Italia i promotori della cooperazione di credito era quella delle Casse Raiffeisen, che nei paesi di lingua tedesca, facendo leva sulla coesione sociale delle piccole comunità rurali, avevano realizzato un modello di intermediario in grado di mobilitare risorse finanziarie in ambiti strettamente locali. (Tracce di questi ideali, di questi valori e di queste speranze abbiamo trovato anche negli statuti giunti fino a noi). Sotto l'impulso del rinnovato impegno sociale, sollecitato dall'Enciclica Rerum Novarum del 1891, in Italia si assistette in pochi anni al moltiplicarsi delle iniziative di costruzione di Casse Rurali: nel 1897 se ne contavano 904, nel 1905 ve ne erano 1340. Grazie anche all'aiuto delle prime strutture federali, ma soprattutto degli uomini che le animavano, fu dato un notevole impulso alla costituzione di Casse Rurali in aeree geografiche sempre più estese: le iniziative, dapprima concentrate nel nord est del Paese, si allargarono al Piemonte, alla Lombardia, ed alle regioni del Mezzogiorno. Così alla fine del 1920 le Casse erano 3347. Le difficoltà economiche del primo dopoguerra, i provvedimenti governativi volti a frenare il proliferare disordinato di banche, l'orientamento politico ostile al movimento cooperativo, soprattutto la grande crisi degli anni '30, che tanto influì sul sistema industriale e sul sistema bancario portarono una marcata riduzione del numero delle Casse Rurali, sceso a 1202 nel 1936. Nell'anno successivo, il 1937, la disciplina normativa delle Casse venne interamente rivista con un apposito Testo Unico, che segnò l'estensione dell'operatività delle Casse a sostegno dell'artigianato. Il numero delle Casse Rurali toccò, nel 1951, un minimo di 680. Il movimento cooperativo tornò ad accrescere la sua presenza sul territorio nel corso dei decenni '70 e '80, così da raggiungere quota 728 aziende alla fine del 1989. Le Banche di Credito Cooperativo, secondo la nuova denominazione utilizzata dal Testo Unico bancario del 1993, condividono ormai con il resto del sistema la tendenza verso l'ampliamento dell'articolazione territoriale e delle dimensioni operative delle singole aziende; sperimentano crescenti pressioni concorrenziali. Anche tra le Banche di Credito Cooperativo si è realizzato un consistente processo di concentrazione. Le oltre 200 aggregazioni condotte a partire dal 1990 ad oggi, hanno avuto come principale finalità quella di dar vita a intermediari in grado di competere meglio con le altre banche. A giugno 2003 il numero delle BCC è diminuito a 460. Quello che abbiamo velocemente e sinteticamente percorso è un lungo arco temporale attraversato anche da fasi di difficoltà, in cui può comunque dirsi soddisfatto l'anelito dal quale i soci fondatori della CRA/BCC trassero ispirazione. Davvero quindi in questi anni le BCC hanno contribuito allo sviluppo di milioni di famiglie, di micro, piccole e medie imprese, di intere comunità locali. Questa funzione, così come si è andata concretamente costruendo, è stata autorevolmente riconosciuta dai massimi esponenti delle nostre istituzioni e dai vertici della Chiesa, come documentiamo a margine di quest'articolo. BancaInsieme BANCAINSIEME DOSSIER COSA RAPPRESENTANO ATTUALMENTE In virtù delle caratteristiche che abbiamo riportato, quelle piccole banche di periferia sono cresciute ed oggi rappresentano, come sistema di credito cooperativo, la seconda realtà in termini patrimoniali; la terza rete bancaria; si posizionano al quarto posto secondo l'indicatore degli utili realizzati; è il quinto gruppo creditizio in termini di raccolta da clientela; il settimo per importo dei crediti erogati e per dimensione dell'attivo. A maggio 2003 la raccolta diretta delle Banche di Credito Cooperati- Le ragioni del perdurare del successo sta nella forte modernità del modello; l'impresa cooperativa garantisce infatti in concreto la possibilità di partecipare, di determinare e indirizzare l'attività economica; è un'impresa che mantiene un forte radicamento nel territorio e quindi che è davvero locale (nella proprietà, nell'intera operatività, nell'interesse e nel radicamento). E' moderna perché è mutualistica, intendendo fornire vantaggi ai soci e che non avendo scopo di lucro, persegue l'utilità e la redditività come strumento e non come fine. Fin qui l'analisi e il panorama della situazione italiana. Ma lo stesso modello è presente in misura altrettanto visiva e incisiva nei principali I NUMERI DEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO IN LOMBARDIA NUMERO TOTALE BCC LOMBARDIA 48 NUMERO SOCI NUMERO DIPENDENTI NUMERO CLIENTI AFFIDATI IMPIEGHI TOTALI RACCOLTA DA CLIENTELA RACCOLTA IND. 99.470 4.970 213.045 euro 12.777.497.343,00 euro 15.958.926.380,00 euro 7.543.770.995,00 (dati aggregati a settembre 2003 di tutte le Banche di Credito Cooperativo Lombarde) vo ha superato gli 80.160 milioni di euro, con un incremento del 14.7% su base annua, per una quota di mercato del 7,1%; mentre gli impieghi economici hanno sfiorato i 60.400 milioni di euro, con una crescita del 18.2% su base annua, che consente alla BCC di detenere una "fetta" pari al 5.4% del mercato. Con riguardo alle principali informazioni di carattere strutturale, alla fine del secondo semestre del 2003 si registrano 460 BCC con un numero complessivo di 3239 sportelli. I numero dei soci delle Banche di Credito Cooperativo è pari a 652.810. E' proseguita, infine, all'interno della categoria la crescita del numero dei dipendenti, che erano 24.679 a fine marzo 2003 (+ 3.3%). Le diverse analisi e valutazioni compiute sia all'interno che all'esterno del movimento convergono nel far dipendere il successo delle BCC anche dalle caratteristiche distintive ed originali di tali aziende, del loro essere imprese cooperative, mutualistiche e radicate nel territorio, nonché, nella loro attuale articolazione, del loro essere parte di un sistema. paesi europei (Austria, Irlanda, Lussemburgo, Belgio, Finlandia, Germania, Olanda, Francia, Spagna e Portogallo); mentre diffuse iniziative di microcredito e credito cooperativo si stanno sviluppando, diffondendo e radicando nei paesi più lontani. Qui il riferimento e il richiamo vanno all'esperienza equadoregna di Codesarrollo, con le sue 800 società cooperative (di cui parleremo più diffusamente nell’articolo inserito in questo dossier) e ai villaggi del Bangladesh che dal 1997 hanno visto concretizzarsi e dilagare un'idea nuova (e vecchia al tempo stesso): che l'accesso al credito, normalmente un tabù per i meno abbienti, costituisce lo strumento chiave per uscire dell'indigenza. Come avvenuto nel nostro Paese centovent'anni fa, i traguardi sociali ed economici che il modello del credito cooperativo e del microcredito si pone (laddove è ancora allo stato embrionale e sta muovendo i primi passi) restano quelli di promuovere un'inedita cultura di sviluppo delle potenzialità, fatta di imprenditorialità, di formazione e di educazione alla gestione responsabile del risparmio; di superare la logica assisten- zialistica; di prevenire l'usura. Il credito cooperativo, quindi, è quello che tiene vive reti intere di piccoli paesi, reti interi di piccoli interessi, rimuovendo gli ostacoli alla creazione delle microimprese. LE NUOVE SFIDE Ma nuove sfide si pongono al sistema del Credito Cooperativo per gli anni a venire. Punti di attenzione saranno elementi quali: la capacità di ascolto e interpretazione delle esigenze finanziarie della clientela, l'ampliarsi della quota dei crediti erogati; il presidio della qualità del credito; la necessità di attrarre e mantenere raccolta la compressione di margini; l'aumento dei costi operativi e la necessità di una razionalizzazione della loro struttura; la necessità di diffondere l'adozione di strumenti di pianificazione strategica, di gestione, di auditing e di controllo; l'ampliamento della gamma dei servizi (e delle fonti di reddito da essi derivanti); l'individuazione di nuovi modelli distributivi; il riorientamento delle strategie commerciali; il contributo delle strutture di categoria, della tecnologia, del personale. Dalla capacità di innovare modelli di intermediazione ereditati dal passato dipendono largamente le prospettive di crescita del sistema del Credito Cooperativo. Consapevole di ciò il movimento ha avviato un'ampia riflessione al suo interno (a cui anche noi abbiamo e continueremo a contribuire) che ha trovato un importante momento istituzionale nel convegno tenutosi a Varsavia dal 25 al 28 settembre 2003 in cui si è dibattuto sull'"evoluzione dei modelli organizzativi nelle BCC". Gli argomenti trattati hanno ruotato intorno al tema più generale del mutamento organizzativo e sottolineato l'irrinunciabilità per il sistema bancario, ed in particolare per il Credito Cooperativo, di evolvere nel tempo, attraverso azioni e progetti innovativi, tali da garantire efficacia commerciale, efficienza organizzativa, gestione sana e prudente, come richiedono le nostre leggi, ma come è comunque necessario che sia. Riconoscendo la stringente attualità ed importanza di quanto dibattuto, nonché condividendo nella sostan- za l'analisi e gli spunti di riflessione “portati” in quella sede, prendiamo anche noi spunto per tracciare il percorso di miglioramento per la nostra azienda; percorso che si dovrà fondare su diversi fattori che non potranno tuttavia prescindere da un "elemento fondante", da una premessa: cioè che l'esigenza di evoluzione di Centropadana e più in generale, dell'intero sistema del Credito Cooperativo, deve e può realizzarsi senza venir meno alle peculiarità e specificità che sono proprie della categoria, le cui connotazioni, storiche e di valore, debbono trovare nuovi stimoli per rivitalizzarsi, per rinnovarsi e per crescere, perché la nostra Banca di Credito Cooperativo sempre più e sempre meglio si ponga come attore e promotore dello sviluppo economico e sociale per le nostre comunità, volano di economie più ampie ed espressione autentica del territorio. Concretamente dovremo: • "migrare" verso formule organizzative sempre più orientate ad una gestione per processi e alla soddisfazione del cliente; • proseguire nel consolidamento strutturale e nel potenziamento del presidio territoriale, che nell'ultimo quinquennio è avvenuto anche attraverso quattro diverse operazioni di concentrazione; • ricercare nella qualità il fattore di successo dell'impresa; • rivisitare e reingegnerizzare i processi fondamentali della banca, come Finanza e Credito (con servizi di finanza innovativa e consulenza alle imprese) potenziando e consolidando 7 BancaInsieme BANCAINSIEME DOSSIER munication Technology); • guidare una sempre maggiore diffusione della cultura cooperativa, per far leva sulle nostre specificità, quali fattori competitivi di successo; • mantenere le nostre specificità distintive (cultura, duttilità, qualità, rapidità, competenza, vicinanza,...) coniugando al meglio efficienza ed efficacia; • saper ascoltare le esigenze di coloro che hanno interesse nella gestione ( i cosiddetti stakeholder): soci, clienti, comunità, collaboratori, autorità, ecc. ... Proporre e guidare cambiamenti per rispondere a tali esigenze: • valorizzare i collaboratori, che dovranno avere una consapevolezza diffusa delle esigenze, degli obiettivi e delle criticità aziendali; • mantenere un forte radicamento nel territorio; • fare progetti (non solo economici) con il territorio: scuole, associazioni non profit, imprese, enti locali (non possiamo crescere in un territorio in crisi) continuando a sostenere i diversi attori che in esso si muovono. comunque la capacità distintiva che ci vede tradizionalmente concreti sostenitori delle iniziative imprenditoriali del territorio (motore di sviluppo del sistema PMI); • privilegiare rapidità, efficienza, competenze, soddisfazione della clientela; • professionalizzare le risorse su temi quali il marketing, la pianificazione e il controllo; di segmentazione della clientela, per un indirizzo dei prodotti più mirato e coerente con le esigenze; • ricercare una migliore diversificazione delle forme di ricavo, realizzando inoltre adeguati margini di recupero sul versante dei costi; • sviluppare sistemi più evoluti di controllo di gestione; • accrescere un utilizzo migliore del sistema informativo aziendale ed, in generale, un utilizzo intelligente dell'ICT (Information and Com• valutare soluzioni di esternalizzazione, parziale o totale, presso centri dedicati, specie di carattere federativo, di alcune attività, beneficiando così di sinergie di costo. Le iniziative di outsourcing, già sperimentate con successo nell'area delle tecnologie informatiche, si stanno ora rafforzando nell'Internal Audit e nei processi di back office. Sarà inoltre necessaria la continua ricerca di economie si scala, raggiungibili solo attraverso accentramenti di funzioni, realizzabili nell'ambito del "sistema di rete". Da qui la necessità di rafforzare tale "sistema a rete" inteso come “sistema coordinato di autonomie, basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte, ma complementari tra loro e saldato insieme da regole e meccanismi condivisi e rispettati di indirizzo strategico e di coordinamento” (così veniva infatti definito nel convegno nazionale di Riva del Garda nel dicembre del 1999) • attuare nuove e più significative strategie di mercato relative alle politiche territoriali e incentrate su nuovi e più moderni criteri 8 Appare evidente come tali obbiettivi possano essere raggiunti soltanto agendo sulla motivazione e sulle competenze delle persone e con una marcata evoluzione dei modelli organizzativi e culturali. Da qui la necessità di un potenziamento delle conoscenze e delle competenze professionali a tutti i livelli della banca e in particolare delle capacità di indirizzo, coordinamento e controllo. BancaInsieme BANCAINSIEME DOSSIER Autorevoli voci sulla cooperazione Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in visita a Bergamo Festeggiati a Roma, lo scorso 28.11 in occasione dell'Assemblea Federcasse, i 120 anni dalla costituzione della 1° Cassa Rurale. Nella foto la delegazione di Centropadana ricevuta dal "lodigiano" Mons. Rino Fisichella Vescovo Ausiliario di Roma e Rettore della Pontifica Università lateranense DA 120 ANNI DIFFERENTI PER FORZA Il "format" della campagna di comunicazione 2003 del Credito Cooperativo che si sta sviluppando in queste settimane, richiamando le sue origini ultra centenarie, recita "da 120 anni differenti per forza". Con questo articolo-dossier abbiamo voluto richiamare le tappe schematiche e fondamentali di questa esperienza imprenditoriale ed umana unica. Da questo lavoro abbiamo rafforzato due convinzioni: 1. le piccole Casse Rurali (banche di paese) hanno attraversato indenni un travagliato secolo di storia economica e sociale dimostrando come chi sopravvive, anche in economia, non è mai e sempre il più forte, ma chi si sa meglio adattare al cambiamento; 2. non esiste, in senso astratto, un'azienda grande o piccola, ma la dimensione è determinata in relazione al mercato in cui opera ed alle quote che di questo mercato essa detiene. Per tutte le considerazioni sopra esposte ritengo esistano le condizioni perché il movimento del Credito Cooperativo e Centropadana, come suo importante anello, possano compiere ulteriori progressi. Le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono, come sempre, particolarmente impegnative. Le condizioni perché esse siano affrontate al meglio e vinte sono sempre le stesse: obiettivi e strategie chiari e condivisi, impegno e disponibilità di tutti gli attori in gioco, ciascuno nel suo ambito e nella sua sfera di azione (comunità, clienti, soci, amministratori, personale dipendente). (7 Maggio ‘98) "Portate giustamente vanto delle vostre Casse Rurali e del più ampio movimento cooperativo: hanno avuto un ruolo decisivo nel sospingere lo sviluppo vigoroso del tessuto produttivo di quest'area" "... solo il sostegno cooperativo poteva consentire a tanti giovani occupati nei campi o in botteghe artigiane di creare le loro piccole imprese. La Banca locale è tale non perché di dimensioni in generale contenute, ma perché si caratterizza per la capacità di identificarsi con l'economia locale, per la conoscenza diretta dei problemi degli operatori, da ciò trae motivo per svolgere un ruolo determinante per lo sviluppo della realtà provinciale" L’Arcivescovo di Milano Cardinale Dionigi Tettamanzi all’assemblea di Confcooperative Lombardia (Milano, 4 ottobre 2003) "...Mi riferisco a quanto si è realizzato soprattutto nella storia dell'ultimo secolo. Con notevoli sforzi di creatività e di adattabilità ai tempi e alle mutevoli condizioni sociali e personali di molti, la cooperazione ha saputo toccare, con un'azione benefica, settori vitali e decisivi per una società articolata e vivace come quella lombarda. Basti pensare alla capacità dell'azione cooperativa di inserirsi efficacemente in ambiti che spaziano da quello agricolo e agroalimentare a quello edilizio e abitativo, nel campo creditizio - si pensi all'apporto delle Casse Rurali... Ed è proprio in questi ambiti sociali che i frutti prodotti dal movimento cooperativo appaiono abbondanti ed evidenti. Così abbondanti ed evidenti da trovare un riconoscimento e un apprezzamento espliciti da parte della Chiesa, come testimonia anche l'ultima, grande enciclica sociale di Giovanni Paolo II, la Centesimus Annus, che così si esprime: "E' da ricordare qui la multiforme attività, con un notevole contributo dei cristiani nella fondazione di cooperative di produzione, di consumo e di credito". segue a pag. 10 9 BancaInsieme BANCAINSIEME DOSSIER Il Presidente della Banca d’Italia Antonio Fazio (Dalla prefazione al volume sulla storia del Credito Cooperativo) "Il rapporto di collaborazione con il sistema del Credito Cooperativo ha consentito a tante imprese piccole e medie di crescere a ritmi elevati, contribuendo a sostenere l'occupazione; ha permesso loro di superare fasi congiunturali avverse senza contraccolpi sulla disponibilità di risorse finanziarie; ha facilitato la realizzazioni di programmi di spesa delle famiglie". Papa Giovanni Paolo II “Banche a misura d’uomo” (Città del Vaticano, 26 giugno 1998) "[...] la forma della cooperazione e della tradizione di solidarietà nell'ambito del credito bancario, ben radicata nella società italiana da oltre un secolo, costituisce una stimolante esperienza di partecipazione e, insieme, uno strumento efficace per il raggiungimento di un livello più alto di giustizia. Nel rispetto dell'esigenza dell'imprenditorialità, la vostra attività cerca di promuovere una reale democrazia economica con l'offerta di un credito a misura d'uomo. [...] La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale. Il capillare radicamento nel territorio, poi, permette ai soci di conoscere le reciproche possibilità e capacità, come anche di intervenire efficacemente nell'ambito della realtà locale. Un significativo servizio viene così reso all'armonia e al benessere dell'intera società che può avvalersi di qualità e risorse personali, altrimenti esposte ad essere trascurate. [...]" 10 CODESAROLLO Banca Centropadana esporta e sostiene il modello del Credito Cooperativo in Ecuador A fine settembre una delegazione italiana di 7 Banche di Credito Cooperativo in rappresentanza di altre 70 consorelle che hanno aderito al progetto, ha partecipato ad una serie di incontri operativi in Ecuador per consolidare le basi e i rapporti economici e finanziari con la neonata realtà del credito cooperativo in quel paese: Codesarrollo (Cooperazione per lo sviluppo). Tra esse l’importante realtà cooperativa lodigiana di Centropadana. In Ecuador si sta vivendo oggi quel passaggio storico che ha fatto nascere le Casse Rurali italiane agli inizi del ‘900 dove la chiesa e il rispetto delle fasce economicamente più deboli sono al centro di storie parallele. La chiesa: allora il potente messaggio di Leone XIII° con l’enciclica Rerum Novarum, ora la realtà missionaria (Salesiani in primis) e del volontariato (operazione Mato Grosso) unita ad organizzazioni locali di sviluppo (FEPP: Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio). Il mondo rurale e artigiano: allora in cerca di riscatto e dignità accanto allo sviluppo industriale, alla piaga dell’usura; oggi per contrastare lo sfruttamento internazionale, per dare dignità, lavoro e ruolo al popolo indios e ai campesinos nella loro terra stupenda. Così il Credito Cooperativo italiano non è intervenuto solo per “dare soldi” nella duplice forma di azioni di donazione (per creare Patrimonio) e finanziamenti (per stimolare il concetto economico di creare valore), ma anche per dare Know How bancario (in un sistema finanziario del Paese ancora “senza regole”) e sostegno alla commercializzazione dei prodotti di quella Terra e di quelle Popolazioni (in ciò coinvolgendo catene di Commercio Equo e Solidale). Già in sede Assembleare i soci della Banca erano stati coinvolti in questo importante “passaggio” di solidarietà e che la realtà agricola del nostro territorio può ben essere coinvolta in un gemellaggio formativo e di crescita “reciproca” tra le due realtà. Inoltre, Banca Centropadana in queste iniziative riscopre i suoi valori centenari quali mutualità, solidarietà, sostegno ai meno abbienti, alla ricerca di una seconda giovinezza, di quell’essere “differenti per forza” in un mondo globalizzato guidato da forze egoistiche. BancaInsieme BANCAINSIEME DOSSIER VERSO IL TRIENNIO 2004-2006 Un Piano Strategico per il Territorio Il Consiglio di Amministrazione della nostra Banca ha approvato il Piano Strategico per il prossimo triennio 2004-2006. Un documento corposo che fa la fotografia della nostra Banca oggi e che disegna ‘un Sogno’ per il futuro. Ogni strategia infatti è necessariamente basata su ‘buoni propositi’ e su ‘grandi desideri’ che abbiano a guidare tutti gli ‘attori’coinvolti al successo di Centropadana.. di Giancarlo Villa direttore generale Banca Centropadana I n un mondo che è cambiato, in periodi di grande incertezza, la voglia di essere ‘differenti per forza’ abbiamo concentrato la nostra attenzione intorno alla creazione di Valore per il Territorio e per gli uomini che lo abitano e lo animano. Abbiamo pensato ai Valori Intangibili prima che ai volumi e alle percentuali. Abbiamo dato ascolto ai recenti messaggi pervenuti dal nostro Governatore, dalla Chiesa, dalla crescente necessità di (ri)trovare i Valori legati alla Responsabilità Sociale e al messaggio dei nostri Fondatori. Dal nostro Governatore In un recente Convegno il Governatore Fazio rimarcava come “..la ricchezza di una nazione non si misura solo con la crescita del Pil …occorre una migliore qualità della vita …la salute …la cultura…” e in un altro passo ricordava come servisse “…una migliore classe dirigente che abbia capacità e doti morali secundum virtutem…”. Parafrasando questo messaggio al nostro Piano Strategico e alla nostra Banca trovo molti elementi comuni e molta affinità: che cosa sarebbero l’utile o la raccolta diretta ‘da soli’ se non venissero coniugati con l’altra parte del Valore generato dalla nostra Banca alla sua Comunità? Abbiamo così fatto uno sforzo, un Sogno appunto, per dare corpo a ciò che vogliamo fare intorno al risultato del nostro lavoro e al valore così creato: • da Distribuire • alla Comunità e agli attori del suo Territorio in termini di beneficenza, mutualità, sponsorizzazioni e contributi indirizzati al No Profit, al Tempo Libero, alla Cultura e all’Arte • a Soci attraverso il dividendo e alla rivalutazione (premio al Capitale) piuttosto che al Ristorno (premio alla fedeltà ex post) • da Capitalizzare • a favore dei Dipendenti attraverso la formazione professionale, la motivazione al sociale/cooperativo, • a favore della Crescita culturale e professionale del territorio attraverso la Scuola, le associazioni di categoria, per mantenere nel territorio il governo delle nostre aziende e contribuire a dare loro un futuro e quindi al futuro dei nostri giovani • per la Creazione e Valorizzazione di altri Valori Intangibili del Territorio quali la tradizione, l’identità, i Prodotti Tipici, i luoghi e la natura • per sviluppare l’Etica negli affari e favorire la crescita della Responsabilità Sociale • dando corpo ai principi contenuti nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo, scegliendo nel nostro operare tutte quelle attività, prodotti e servizi a “valore duraturo”, sacrificando l’effimero e il volatile, perchè anche le nuove generazioni abbiano diritto ad essere interessate positivamente alle nostre scelte e abbiano a cogliere il senso della continuità dei nostri padri. Patti Chiari è l’impegno assunto di recente dal Sistema Bancario in tema di autoregolamentazione ed autodisciplina del ‘nuovo modo di essere e di rapportarsi’ con la clientela in “alcune attività”. Il Credito Cooperativo, e in esso Banca Centropadana, è coinvolto ‘da sempre’ e a 360°, anzi è stato talmente copiato dal resto del Sistema dall’acquisirne persino lo slogan (ndr slogan registrato da una B.C.C. bresciana): gloriarsi? Sarebbe ‘vana gloria’ se pensassimo anche noi di essere esenti da difetti nel- l’evangelico messaggio dello ‘scagliare la prima pietra’. Noi vogliamo andare ‘oltre’ con il nostro virtuoso modello cooperativo che opera con efficienza e efficacia, con il nostro modello democratico di governance diretta e responsabile, con la nostra ‘anima’ innovatrice e pronta alle sfide del nuovo millennio. Dalla Chiesa Colgo in alcuni recenti messaggi della Chiesa (non ultimi quelli del Cardinale E. Tonini e del Cardinale D. Tettamanzi) un forte richiamo alla ‘centralità dell’uomo’ nelle scelte di chi opera in Finanza ed in Economia. E che il messaggio sia forte lo abbiamo intuito da tempo, noi che parliamo ‘da sempre’ con il linguaggio del Bilancio Sociale ma anche noi, cittadini di questo mondo che si è globalizzato all’insegna dello ‘sciacallaggio’ morale ed economico e delle relative ‘scorribande finanziarie’. Che sia urgente lo abbiamo intuito laddove assistiamo ‘impotenti nell’egoismo’ allo ‘sprofondamento del continente africano’ o alla moderna ‘conquista’ dei paesi ricchi di minerali e materie prime ‘per’ il solo mondo occidentale. Adoperarsi per la centralità dell’uomo significa però ‘cambiare qualcosa’ senza deragliare: è una consapevolezza che deve coinvolgere tutti, perché tutti siamo intrisi di egoismo ‘dell’avere’ piuttosto che ‘del dare’, delle regole fatte per non essere rispettate. La Chiesa quindi si pone nuovamente come censore e conseguentemente come moralizzatrice delle nostre azioni: “servire l’uomo’ a partire ‘dal più debole”. E qui Banca Centropadana accoglie ancora una volta, ringiovanito, il messaggio rassicurante della Rerum Novarum di papa Leone XIII di fine ottocento che l’ha vista nascere. Dai nostri Fondatori Banca Centropadana sta riscoprendo in questi anni la sua veneranda età centenaria. Dopo Codevilla (1901) sono prossime le scadenze di S. Colombano (1907), di Maleo (1909), Meleti (1908) e Guardamiglio (1908). Una seconda giovinezza? Certamente sì se pensiamo al crescente bisogno di fare davvero cooperazione in un mondo che ha enfatizzato troppo gli egoismi personali. Certamente sì, se pensiamo al grande disegno dello ‘stare insieme’ estremizzato all’Europa Unita. Certamente sì, se pensiamo che la globalizzazione ha bisogno di micro realtà saldamente ‘unite’ e nello stesso tempo ‘generose’. Ecco perché Centropadana ha partecipato con entusiasmo ad un Progetto Internazionale per la ‘clonazione’ della centenaria e vincente esperienza del credito cooperativo in Ecuador. Certamente sì, se sapremo davvero valorizzare il ‘locale dal respiro globale’, nel cuore del territorio e delle relazioni tra i diversi soggetti che lo animano ed insieme all’incrocio dei flussi che rinviano ad una dimensione globale, dove anche là vi è certamente qualcuno cui portare il giusto messaggio, il concreto aiuto, il pensiero positivo di un mondo più ‘a portata dell’uomo e per l’uomo’.. Certamente sì, se pensiamo che tra i progetti realizzati in questi anni vi è quello della completa ‘intermediazione di tutto il risparmio’ generato ‘dal’ nostro Territorio ‘per’ lo sviluppo del proprio Territorio. Ma non solo: attraverso un progetto di cartolarizzazione di ‘crediti in bonis’ abbiamo rifinanziato altri 52 milioni di Euro per lo sviluppo delle imprese e per sostenere le famiglie nell’acquisto della prima casa, pronti a continuare nel sostegno alla piccola e media impresa – agricola compresa – rassicurandola che non verrà ulteriormente meno il nostro impegno, nonostante Basilea2. Anzi, Basilea2 sarà per la nostra Banca una grossa opportunità, come dimostra il consenso avuto in questi anni. Ci riusciremo? Il nostro Piano Strategico mentre è pessimista sulle ‘cose di questo mondo’ in termini di vera ripresa economica, è certamente ottimista in termini di relazioni con i suoi soci, con i suoi collaboratori, con i suoi clienti, con le sue Istituzioni, con i suoi fornitori; è ottimista sulla possibilità di porre in essere attività che creino continuità tra le generazioni, che non sprechino il Patrimonio ‘rinunciato’ dai nostri Soci, che il testimone ricevuto possa essere davvero riceduto senza averne disperso il suo valore. E questo con l’umiltà che caratterizza chi ha posto al centro l’uomo, la sua gente, la sua Comunità o ancora chi da sempre si è posto all’ascolto del cliente e dei suoi bisogni, chi fa della consulenza e del contatto umano il momento centrale del rapporto bancario anche in termini di lay out delle proprie strutture, di prodotti e servizi offerti nell’ambito del Sistema a Rete del Credito Cooperativo e di simpatia e calore umano dei propri collaboratori. 11 BancaInsieme AREA FINANZA UN NUOVO PRODOTTO BCC VITA Dopo Modus, il nuovo Modus. Soci Box Secondo le proiezioni della Ragioneria Generale dello Stato, quando l’attuale classe dei quarantenni (lavoratori dipendenti sia privati che pubblici) andrà in quiescenza nel 2025, percepirà una pensione integrativa, quindi, riguarda tutti; ecco come risponde Banca Centropadana Autore. Da più di 10 anni il dibattito politico e i continui interventi normativi hanno incentrato fra i loro obiettivi la spinta della Previdenza Complementare. I cittadini, però, non sono stati informati pienamente sulle regole e sull’impatto economico individuale. In assenza di conoscenze puntuali la ta di prolungare la vita lavorativa; emerge, quindi sempre di più, l’idea di prolungare la vita lavorativa. Emerge, ed è qui che si inserisce il concetto di “complementare” l’idea di dover integrare la pensione pubblica con soluzioni private. Secondo le proiezioni della Ragioneria Generale dello Stato, quando l'attuale classe dei quarantenni (lavoratori dipendenti sia privati che pubblici) andrà in quiescenza nel 2025, percepirà una pensione di poco superiore al 50% dell'ultima retribuzione media. Quanto ai lavoratori autonomi, la rendita vitalizia non andrà oltre il 30% del reddito medio. Altro aspetto di enfasi è rappresentato dal peso ancora elevato dai costi contrattuali, disegnati in modo tale da condizionare l’uscita dallo schema indivi- consapevolezza dei problemi non si è trasformata in domanda di Previdenza Complementare. Diversi studi, di orientamento Statale e non, hanno dimostrato che la speranza di vita in buona salute per gli anziani cresce molto più rapidamente della semplice longevità. Idea. 12 Dagli studi intrapresi in questi ultimi tempi è emerso che andare in pensione oggi significa affrontare una fase che rappresenta quasi un terzo dell’intera vita umana, caratterizzata dal mantenimento delle capacità psico-fisiche e delle esigenze di valorizzazione personale. Il tenore di vita, non il reddito, è il metro di valutazione per pianificare la copertura pensionistica. Il benessere e l’evoluzione socio-culturale ne modificano profondamente la struttura. I cittadini hanno una visione realistica del cambiamento in corso. Le riforme sino ad ora attuate non sono considerate risolutive. Ferme restando le esigenze di rendere socialmente accettabile (o per lo meno condivisibile) l’impatto di una riforma previdenziale pressoché vicina, la grande maggioranza si aspet- Modus. BancaInsieme AREA FINANZA duale, per alcuni prodotti si registrano anche costi di trasferimento e di riscatto particolarmente penalizzanti che mediamente arrivano al 40% del versato, con picchi massimi del 50%. Nello scenario fino ad ora delineato emerge con oggettiva chiarezza l’elevato grado di concorrenzialità di Modus., il Piano Previdenziale Individuale di BCC Vita. Con un caricamento iniziale del 7%, decrescente in funzione del cumulo dei premi raggiunto, Modus., si colloca sotto la media di mercato dell’11,3% sopra esposta. Se a questo si aggiunge la possibilità di allocazione del premio investito nella Gestione Separata BCC Vita Garantita che garantisce un rendimento minimo dell’1% annuo e l’innovativo meccanismo di consolidamento della rendita annua maturata, che pone il risparmiatore al sicuro da eventuali modificazioni dei coefficienti di conversione della rendita, non si può far altro che definire Modus. come un prodotto garantito, protetto e conveniente. Modus. Soci Bcc All’ormai conosciuto ed apprezzato Fip Modus., si aggiunge il nuovo Modus. Soci Bcc, creato nell’ottica di un’offerta di soluzioni assicurative riservate in esclusiva ai Soci delle Banche di Credito Cooperativo ed ai loro famigliari. Il nuovo Modus. Soci Bcc, si presenta come perfetto connubio tra competitività di costo, salvaguardia degli interessi dei Soci ed innovazione. Il prodotto offre in particolare due elementi distintivi: • una sostanziale riduzione dei caricamenti rispetto al Fip Modus. standard, che lo pone ancora di più nella fascia di low-cost per questa categoria di prodotti; ed inoltre: • per la prima volta sul mercato italiano, una particolare assicurazione complementare a prestazioni aggiuntive, senza alcun costo aggiuntivo per il Contraente. Con questo prodotto la Compagnia ha voluto dare una risposta concreta all’ esigenza di copertura previdenziale complementare nell’ottica di massima tutela del Soggetto fondamentale alla base del Movimento delle Banche di Credito Cooperativo: il Socio. Per questi ed altri prodotti dell’offerta di BCC Vita, operatori specializzati sono a Vostra disposizione presso la Banca Centropadana per aiutarVi a valutare l’opportunità e la convenienza di un investimento assicurativo 100% Credito Cooperativo. Maurizio Grungo BCC Vita La Bussola dei mercati Fortunatamente le condizioni geopolitiche mondiali paiono essere oggi, a 6 mesi di distanza dall’ultima mia apparizione su questo house organ, decisamente più chiare, e con esse anche le prospettive di un investitore che abbia volontà, mezzi e predisposizione per ancora avvicinarsi ad una qualsivoglia tipologia di investimento rischioso: rischio dei mercati azionari in modo particolare. Allora si parlava di “mercato pulito” e si ragionava di “ricostruzione” cioè delle prospettive in termini di rischio/rendimento per chi avesse voluto da allora partecipare alle opere della stessa “ricostruzione” (invito chiunque abbia curiosità e puntiglio a riprendere le considerazioni delineate nell’ultimo mio intervento rintracciabili, nel sito internet dell’ISTITUTO – www.centropadana.bcc.it - al menù di spalla sinistra INIZIATIVE - sottomenù BANCAINSIEME- ). Che cosa è successo da allora? Come potete vedere dai grafici relativi all’indice S&P500 americano (indice relativo all’andamento dei prezzi delle 500 società a maggiore capitalizzazione dei listini USA) e all’andamento dei mercati obbligazionari europei (future decennale BUND che esprime, in buona sostanza, l’andamento del prezzo dei titoli governativi europei con vita residua pari a 10 anni) da marzo in poi abbiamo assistito ad un film dalla trama piuttosto semplice: a) I mercati azionari hanno iniziato a prezzare come sempre più probabile una ripresa del ciclo economico dai livelli di profonda depressione raggiunti a fine 2002 b) contestualmente i money manager internazionali hanno agito per un riposizionamento a favore dei mer- Un bull market austero: ovvero come si possa essere infelici nel bel mezzo di un mercato azionario toro. Comprereste in ogni caso qualcosa che nei prossimi 18 mesi potrebbe rendere più del BOT e sarà meno volatile del tasso fisso? cati azionari a discapito della tranquillità offerta dai mercati di cedola. Quali sono stati gli attori e le principali controfigure del film? Tra gli attori principali abbiamo visto l’amministrazione BUSH e la Banca Centrale Americana, due bulldozer scatenati, votati alla ripresa a tutti i costi. Si sono tagliati i ponti dietro le spalle e sanno che se sbagliano non ci sarà pietà per loro: non verranno rieletti (Bush) oppure finiranno sui libri di storia, dove finora hanno prenotato pagine di encomio, per non essere stati capaci di evi- to con Clinton, pur facendo sempre il volere proprio. Quello che va notato è che Bush e la Fed partono da agende diverse e parallele, ma convergono alla perfezione nell’attuazione pratica e nel grado di determinazione. In parte è fede, in parte è lotta per la sopravvivenza, in parte è disperazione. Negli ultimi mesi l’amministrazione ha raddoppiato la posta sull’Irak e si è impegnata allo spasimo per la svalutazione del dollaro erga omnes in modo da bloccare sul nascere qualsiasi affievolimento del ciclo. La Fed, dal canto suo, ha prodotto uno sforzo notevole di comunicazio- GRAFICO SETTIMANALE INDICE S&P 500 OGGI SOLUZIONE GUERRA tare stagnazione e deflazione per gli anni che verranno (la Fed). Tra loro non si amano particolarmente. Nella Fed, in particolare, siedono anche uomini di simpatie democratiche o bipartisan, poco propensi a sposare il Bush pensiero. Greenspan, dal canto suo, ha tratti “talleyrandeschi” che gli hanno permesso di navigare benissimo tanto nell’amministrazione di Bush padre quan- ne, soprattutto nei giorni in cui la fede dei mercati nella ripresa è sembrata vacillare: tutti i governatori regionali si sono avvicendati per proclamare con voce stentorea che il 4% di crescita è praticamente una certezza per il 2004 e che si sta lavorando alacremente per arrivare a molto di più. Colpisce la con- segue a pag. 14 13 BancaInsieme AREA FINANZA da pag. 13 La Bussola dei mercati tinua “certificazione” del fatto che l’inflazione se ne starà tranquilla all’1.25% per almeno 18 mesi, che i tassi USA resteranno all’1% per almeno altrettanto tempo e che la crescita sarà almeno del 4% di qui alla fine dell’anno prossimo. Sarà un gridare per farsi coraggio, ma evitare i mercati azionari sembra essere diventato, nei prossimi mesi, un po’ come sfidare un carro armato a mani nude, in stile Tienanmen. Tra le controfigure hanno spiccato i giapponesi che, per il sostegno offerto nella campagna anti-Saddam, sono trattati da Washington meglio del solito. La rivalutazione dello yen non avrà il volto disumano di quella degli anni Ottanta ma sarà moderata e graduale. Il Giappone, in cambio, si sta impegnando a continuare sulla strada delle riforme strutturali e del rilancio della domanda interna. Per questo lo yen è in fase di acclimatamento sotto la barriera di 110 in attesa di riprendere il cammino verso 105 o 100 a seconda che la Cina rivaluti o meno. Da rimarcare, per la difficoltà espressiva che presentava, il ruolo dei cinesi, per niente entusiasti di dovere rivalutare, estremamente seccati di ricevere ordini dall’esterno, ma consapevoli di dovere fare qualcosa se vogliono evitare ritorsioni protezionistiche da parte americana. Hanno fatto le cose a metà. Invece di essere agganciati solo al dollaro stanno discutendo se agganciare il loro rembimbi ad un paniere di valute. In questo modo, se euro e yen continueranno a rafforzarsi, anche loro cresceranno (anche se un po’ meno) contro dollaro. Sarà un modo elegante di venire incontro a Washington e l’orgoglio sarà salvo. Deludenti gli attori europei a recitare la parte dei rassegnati, cioè di quelli che hanno subito la situazione e sembrano chiedere solo di non rivalutare anche contro l’Asia essendo l’accordo di Dubai di fine settembre stato pensato per l’Asia, non per l’Europa; i mercati hanno però spinto per il rialzo dell’euro, anche più dello yen, perchè la Banca Centrale Europea non ha fatto resistenza come la Banca del Giappone. Rassegnati sono sembrati anche i politici europei. Con il cambio che sale, l’acqua sale alla gola e le sgraditissime riforme paiono inevitabili, a partire dall’incubo delle pensioni. Tra i volti nuovi degna di menzione è parsa l’apparizione dei ragazzi dei paesi emergenti. Hanno infatti beneficiato del dollaro in discesa, cui sono agganciati, e della forte crescita di Asia e America. Nonostante il miglioramento di RATING (leggasi UPGRADING), che rende oggi la vecchia cara Russia (ricordate la crisi del 1998?) di nuovo collocabile, per Moody’s, nei portafogli 14 GRAFICO SETTIMANALE FUTURE TITOLO DECENNALE TEDESCO di vedove ed orfani, le opportunità che offrono questi attori sono comunque ad oggi solo modeste, se confrontate con i lussuosi e scandalosi guadagni su cambio, borsa e bonds che hanno offerto nell’ultimo scorcio di anno. Proseguendo in metafora: il film ci è piaciuto? Ne abbiamo condiviso i valori? Il “pensiero debole” è, oggi, una rubrica di un blasonato quotidiano, in origine è stato l’identificativo del contributo italiano degli anni Ottanta alla filosofia detta “continentale”. E’ in sostanza il pensiero che nasce sulle ceneri dei grandi sistemi classici come può nascere un arbusto in un deserto salato. Arrivare ad una conclusione nell’ambito del “pensierodebolismo” significa arrivare a giustificare una tesi partendo da ipotesi certe e seguendo un procedimento di progressiva esclusione delle soluzioni alternative. Oggi, in effetti, presentare una visione positiva forte e compiuta sulle Borse, come erano a loro modo le teorizzazioni sulla New Economy di quattro anni fa, suonerebbe stridente e ridicolo: nessuno la sposerebbe. In linea con lo spirito del tempo, sommesso e sussurrante, proponiamo una visione pro-equity esclusivamente residuale: per alzare il telefono e tornare a comprare un’azione non ci occorre disegnare ampi orizzonti di gloria per lo sviluppo delle forze produttive ma ci basta guardare alle alternative. La prima, classicamente, è il BOT o il pronti contro termine o tutto ciò che in finanza viene identificato come “cash”. Il rendimento modesto (al netto dell’inflazione addirittura ben negativo) di questa tipologia di investimenti potrebbe languire su questi livelli ancora per parecchio tempo essendo strumentale ad una ripresa economica voluta da più parti. Sul tasso fisso e quindi sui bonds d’altronde abbiamo visto (e vedremo) discese esagerate, di quelle che invitano a non dimenticare mai la massima per cui non si deve mai cercare di afferrare un coltello che sta cadendo. Nel quarto trimestre, quando vedremo dati americani finalmente e inequivocabilmente robusti, succederà di nuovo. I bonds si spaventeranno e, a un certo punto, saranno anche da comprare: ma nel frattempo? In generale la vita del possessore di tasso fisso sarà molto agitata a breve e medio termine; ci saranno bellissime occasioni di trading, ma anche per perdere soldi. Si oscillerà per mesi con l’orrore che i bonds provano per la crescita. Se il cash sarà noia costosa e i bonds saranno un lungo viaggio nella nevrosi, i mercati azionari saranno la forza tranquilla. Per restare in un contesto di pensiero debole, però, non faremo ipotesi sull’entità del possibile rialzo dell’azionario: ci limiteremo a pensare che, con una crescita economica in forte accelerazione per sei trimestri e con utili che, da tre trimestri, battono le stime e che, nei prossimi cinque, non riusciamo a concepire in discesa, l’equity non scenderà. Ci piace pensare, per le borse, ad un “bull market austero” cioè ad un tranquillo e graduale rialzo: se anche le Borse dovessero fare un solo 1% di performance al mese, in termini annui sarebbe in ogni caso pari a 6 volte il rendimento lordo del BOT a 3 mesi. Con questo approccio giustifichiamo e consoliamo i tanti scontenti che vediamo intorno a noi, trovando per ognuno la giusta parola di conforto. In questi ultimi due mesi infatti ci siamo più volte imbattuti in investitori infelici a cui abbiamo parlato così: a) Coloro che le Borse le hanno vendute a Marzo: abbiamo loro consigliato di attendere le correzioni superficiali che ci saranno sino alla fine dell’anno per rientrare; semel in anno licet insanire! b) Coloro che le borse le hanno comprate in primavera e che ora si rimproverano di non averne comprate abbastanza o si dilaniano di notte sul quando prendere profitto: abbiamo loro distribuito il “manuale del piccolo masochista” consigliandone una lettura attenta. Nel frattempo li abbiamo iscritti all’esame di Economia Politica II all’Università Cattolica di Piacenza (Facoltà di Economia e Commercio) affinché acquisiscano consapevolezza sulla durata dei cicli macro-economici . c) Quelli che sono rimasti a guardare ed ora cominciano a rodersi dai dubbi: abbiamo loro consigliato la rilettura del canto degli “accidiosi” dell’opera summa di Dante. Fabrizio Periti BancaInsieme CREDITO E SOCIETÀ UNA INIZIATIVA DEL WWF “BANCA DEL CLIMA” un progetto per l’ambiente BANCA DEL CLIMA Da alcuni anni stiamo vivendo in un paese dal clima assolutamente anomalo e instabile. Solo pochi mesi ci separano da una estate che passerà alla storia come una delle estati più torride dell’ultimo secolo. Colpa dell’inquinamento? Dell’ambiente deteriorato, del buco nell’ozono….o dell’uomo che ha deciso di diventare nemico della natura? Qualcuno nel leggere queste righe si starà chiedendo cosa c’entra la banca con tutto questo…Non c’è da stupirsi però se queste considerazioni vengono da una banca eticamente orientata alla responsabilità sociale e attenta alla salvaguardia dell’ambiente, come la nostra. Come tante banche di credito cooperativo, anche Centropadana, si è presa a cuore questa problematica aderendo ad un progetto che ha lo scopo di sensibilizzare le persone a ridurre i consumi energetici e conseguentemente correggere i com- portamenti per diffondere una corretta cultura ecologica. E per fare questo basta veramente poco: cominciando a preferire tecnologie eco-compatibili, oppure prestando attenzione alle piccole cose di ogni giorno: lo smaltimento dei rifiuti, il risparmio di energia elettrica, l’utilizzo di materiali d’ufficio riciclati e/o riciclabili o a basso contenuto inquinante. Il progetto di cui stiamo parlando è stato denominato Banca del Clima, l’iniziativa è organizzata dal WWF (la più grande, diffusa e autorevole organizzazione per la difesa dell’ambiente nel mondo. In Italia questa associazione conta 300.000 soci e altrettanti sostenitori) e da Cittadinanzattiva (movimento di partecipazione civica che opera per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini in Italia, in Europa e nel mondo) allo scopo di sensibilizzare le persone. Banca del Clima, presentata a Ro- ma il 3 luglio scorso, è un progetto che intende sensibilizzare in primo luogo le famiglie (protagoniste di oltre il 30% dei consumi energetici totali nel nostro paese), ma anche le imprese, a ridurre i consumi energetici, nella consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa per rallentare il grave riscaldamento in atto del Pianeta. Chiunque condivida questa filosofia, può aderire al progetto. Collegandosi al sito www.bancadelclima.it ogni cittadino potrà “calcolare” il proprio contributo alle emissioni di gas serra, conoscere il proprio “peso” energetico e l’impatto sul clima, valutando il comportamento personale e familiare nei seguenti settori di consumo: riscaldamento e condizionamento ambienti, produzione di acqua calda, illuminazione, elettrodomestici e apparecchi elettronici, trasporti, beni di consumo; ma anche ricevere indicazioni su come migliorare i propri standard, e diventare così “risparmiatore di energia”. Quando si aderisce alla Banca del Clima ognuno diventa possessore “virtuale” di un “libretto di risparmio energetico” la cui unità di misura è l’unica che non conosce pericoli di inflazione o di rincari: il “chiloclima” (ovvero 1 Kg di anidride carbonica non emessa). Un calcolatore tradurrà ogni nostro buon comportamento adottato in punti guadagnati che andranno ad arricchire il “libretto di risparmio energetico” e ci trasformeranno in speciali “risparmiatori”. Con il progetto Banca del Clima, Banca Centropadana, come tutto il credito cooperativo ribadisce il ruolo fondamentale di ogni famiglia e impresa nella strategia di uno sviluppo sostenibile. Tutti noi risparmiando energia possiamo contribuire alla salute del nostro pianeta e di conseguenza al bene comune. Anna Dadda 15 BancaInsieme banca che vi fa ggiare LE NOSTRE INIZIATIVE 2004 La via Un viaggio può essere la realizzazione di un sogno. Ed ognuno ha il proprio. Per aiutarvi a realizzarlo abbiamo scelto per voi le proposte più accattivanti. Per informazioni: Basso Lodigiano Ricreazione - tel. 0377 419275 e-mail: [email protected] 16 BancaInsieme LE NOSTRE INIZIATIVE Mete da sogno per il 2004 di BCC Viaggi Aperte le iscrizioni Da qualche giorno è in distribuzione nelle nostre filiali il CATALOGO VIAGGI del prossimo anno. CUBA (dal 21 al 29 marzo 2004) Varadero, Sol Palmeras Beach Resort **** Sole, Mare, Musica, Allegria e tanta, tanta Cultura... Autentica e vera, non solo paradiso per le vacanze, l'isola prende l'anima regalando indimenticabili emozioni. Ideale anteprima all'estate, adatta sopratutto a chi vuole fondersi con il suo territorio e la sua cultura. La nostra Domenica Insieme SOUSSE Costa della Tunisia (dal 22 al 29 Febbraio 2004) Hotel tej Marhaba **** Il cuore del Mediterraneo... Grandiosa struttura, appositamente selezionata per la clientela italiana grazie ai particolari servizi offerti. In pieno centro turistico a 200 mt. MANTOVA (23 maggio 2004) dallo splendido lungomare di Sousse in zona molto animata ricca di locali e ristoranti in prossimità del Casino Caribe per consentire alla clientela invernale, che non può godere appieno della vita di spiaggia, di effettuare piacevoli passeggiate e visite ai vari negozi. L'hotel inoltre dispone al suo interno di un moderno centro commerciale di notevoli dimensioni. Visita guidata della città di Mantova, città d’arte. Pranzo presso ristorante tipico. Per gli appassionati dell'opera lirica torna a grande richiesta VERONA (20 giugno 2004) Aida - Arena di Verona Biglietti di gradinata numerata. SALISBURGO (dal 4 al 6 giugno 2004) Godiamoci l'inizio dell'estate concedendoci un distensivo e corroborante fine settimana nella città di Mozart! MOSCA E SAN PIETROBURGO CRETA (dal 24 giugno al 1 luglio 2004) Creta Paradise - Bravo Club Sensazionale... per il nostro soggiorno marino, dopo il meraviglioso mare di Sicilia, non poteva mancare... la Grecia. Direttamente sulla spiaggia lunghissima e sabbiosa cullata dalle splendide acque del suo incontaminato mare blu. (dal 3 al 10 settembre 2004) Le due perle di quella Russia che ha finalmente ricominciato a sognare e a vestire le sue città di quei colori e di quelle luci che le rendono uniche al mondo JACK LONDON Anniversari romantici, speciali eventi da ricordare, riunione con amici... ogni volta che hai bisogno di concederti una salutare evasione: una crociera sul Po. 17 BancaInsieme IN BREVE Auguri Santità In occasione del 25° anniversario di pontificato di Sua Santità Giovanni Paolo II la nostra Banca ha voluto far pervenire in Vaticano, anche a nome di tutti i suoi soci e clienti, un messaggio di auguri e di ringraziamento per questo quarto di secolo “segnato” dalla figura e dall’opera instancabile del nostro Papa. In questi giorni ci è pervenuta una lettera di risposta al nostro messaggio che ci ha riempito di gioia e, con un pizzico di orgoglio, abbiamo il piacere di condividerla con Voi. Nel web con un nuovo look Gli abituali “navigatori” della rete già dal alcuni mesi si saranno accorti che il nostro sito web www.centropadana.bcc.it si è “vestito” di nuovo. Un cambiamento per dare una impostazione del tutto nuova, “a portale”, più dinamica e di migliore consultazione e consentire a tutta la clientela (anche ai meno esperti) di conoscere meglio ed in maniera più immediata Banca Centropadana, la sua storia, il territorio in cui opera, le finalità sociali a cui si ispira, i suoi servizi, i suoi prodotti, l’angolo riservato ai soci. In modo particolare, con questa nuova impostazione, le informazioni sono state suddivise in modo ordinato per categorie: tutto ciò che riguarda i clienti privati e famiglie è raccolto in una apposita sezione così come tutto quanto concerne le Imprese, le notizie sugli Investimenti o sulle Assicurazioni. Un’ altra novità che abbiamo inserito è la possibilità per chi ci visita di “dialogare” direttamente con i nostri uffici. Attraverso la sezione “Contattaci” è possibile dare suggerimenti, richiedere informazioni, inviarci i Vostri curriculum. Ci auguriamo che con queste novità Vi avremo presto tra i nostri più assidui visitatori. www.centropadana.bcc.it Una Agenzia per il Marketing territoriale Banca Centropadana assieme alle consorelle lodigiane è tra i soci fondatori dell’Agenzia per il Marketing e lo sviluppo integrato. La Srl costituitasi da poche settimane con l’adesione dei principali “attori del territorio” lodigiano (Provincia, CCIAA, Associazione dei comuni, Associazioni di categoria, Istituti di credito locali) svilupperà azioni tese all’implementazione di politiche di marketing territoriale, realizzando azioni mirate ad accelerare il processo di rafforzamento delle performance del sistema imprenditoriale attraverso azioni di accompagnamento ai progetti strategici espressi nel “contratto per lo sviluppo della provincia di Lodi”. 18 L’agenzia sosterrà l’inserimento del lodigiano nella competizione internazionale fra sistemi territoriali evidenziando e sostenendo lo sviluppo dei fattori di attrattività, ovvero i fattori di offerta territoriale che meglio possono incentivare l’insediamento di investitori anche esteri. Si svilupperanno quindi, presto, azioni concrete di sviluppo delle attività sul territorio lodigiano (produttive, turistiche, formative, di marketing nazionale ed internazionale, di valorizzazione delle tipicità del territorio, ecc…). Anche attraverso questo importante strumento Centropadana contribuirà quindi all’ulteriore sviluppo del territorio in cui opera. BancaInsieme IN BREVE Graditi ritorni... Tornano quest’anno due bellissime iniziative, per tanti anni, fiore all’occhiello della nostra banca: Il concerto di Natale Per “accendere” l’atmosfera delle prossime festività natalizie, a grande richiesta, riproponiamo un concerto Gospel e Spiritual e, per consentire a tutti i nostri soci e clienti di gustare questa bellissima manifestazione abbiamo pensato di proporlo in due diversi appuntamenti: venerdì 12 dicembre alle ore 21.00 nel Duomo di Voghera e sabato 13 dicembre sempre alle ore 21.00 presso la Chiesa Parrocchiale di Codogno. Il gruppo Black Harmony saprà certamente entusiasmarci e farci trascorrere un’indimenticabile serata. Il calendario artistico 2004 In questo periodo di fine anno, insieme agli auguri, ai regali, puntuale arriva il calendario. Dopo una breve pausa ritorna anche il “nostro” calendario artistico. Questo semplice strumento vuole farci rivivere, anche se per pochi istanti, attraverso dodici splendide fotografie la narrazione della nostra vita e di quella dei nostri padri. Per questo motivo abbiamo scelto un argomento particolare: le mani che lavorano e l’abbiamo intitolato “Liturgie di mani” per non dimenticare il lavoro offerto e sofferto dei nostri padri e dalle nostre madri. L’occhio attento di Giuseppe Rocca e i versi poetici di Marco Raja hanno permesso di realizzare quest’opera semplice e spontanea ma intensa per i contenuti. Sarà solo un piacere rivivere in queste immagini un passato non troppo lontano che ancora ci appartiene. Mostra itinerante “Beppe Novello” Quante volte entrando in banca abbiamo pensato “..oh noo la fila allo sportello!!...che noia dover aspettare …ci vorrebbe qualcosa di bello da vedere per allietare l’ attesa”. Noi ci abbiamo pensato! Ed ecco cosa Vi proponiamo. Potrete entrare in Banca Centropadana e, in attesa del Vostro turno allo sportello, avrete la possibilità di “lustrarvi” gli occhi ammirando i quadri di celebri disegnatori e caricaturisti. Queste opere sono le stesse che hanno partecipato al concorso di illustrazione di satira umoristica che annualmente la città di Codogno dedica al suo artista più illustre: Beppe Novello famosissimo vignettista e caricaturista nativo della cittadina codognese ma di fama ormai internazionale. La proposta di far conoscere l’arte particolare di Novello ci è stata suggerita dal comune di Codogno e subito l’abbiamo accolta interpretandola come un’opportunità per i nostri clienti di prendersi uno spazio culturale e artistico, nella loro banca, proprio mentre stanno compiendo operazioni che di artistico hanno proprio un po’ poco. La nostra scelta è caduta su una mostra itinerante che permetterà a tutti di conoscere le opere che hanno partecipato al concorso internazionale di umorismo e che rispecchiano la vena artistica di Beppe Novello. La mostra sarà proposta inizialmente presso gli sportelli di Banca Centropadana a: Guardamiglio, Codogno, Corno Giovine, Casalpusterlengo, Castiglione D’Adda, Broni e Voghera. Visitate queste filiali…. mettetevi comodi e prendetevi tutto il tempo che volete! Anche in questo la nostra banca è davvero differente! Tre nuove filiali per Banca Centropadana Dopo l'autorizzazione dell' Organo di Vigilanza alla trasformazione di tre sportelli di Tesoreria in filiali si è arricchita di altre 3 unità operative la presenza sul territorio di Banca Centropadana. San Fiorano (LO) - Chignolo Po (PV) e Santa Cristina e Bissone (PV), queste le tre nuove nate. Sono ormai operative a tutti gli effetti dal 1° agosto scorso e sono in grado di offrire la vasta gamma di prodotti e servizi di Centropadana. Grazie a queste “nuove entrate” l’operatività della nostra banca viene allargata ad altri cinque Comuni: Badia Pavese, Corteolona, Costa dè Nobili, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone. 19 BancaInsieme IN BREVE Nuovi sportelli Bancomat Banca Centropadana, nell’intento di potenziare i servizi verso la clientela ha dotato alcuni paesi del territorio di competenza di nuovi sportelli Bancomat. Le ultime installazioni sono state effettuate presso i comuni di San Rocco al Porto (LO), San Fiorano (LO) e Chignolo Po (PV). Anche in queste comunità attraverso i nuovi sportelli ATM sarà possibile avere a disposizione denaro contante 24 ore su 24 ed effettuare tutte le altre operazioni previste come interrogazione del saldo del proprio conto corrente, la ricarica dei telefoni cellulari Tim, Omnitel, Wind e Blu. Un progetto per il Grande Fiume Il Po va recuperato e riconsegnato alla sua tradizione di straordinario equilibratore della natura e di servizio alle genti rivierasche. A fare questa promessa preoccupandosi di definire un grande progetto di rivalorizzazione e rivalutazione del “Grande Fiume” è il Consorzio del Po sorto per iniziativa di un gruppo di istituzioni rivierasche. La nostra Banca Centropadana, nello spirito della sua “Mission”, che la vede protagonista sul territorio, ha contribuito al progetto del Consorzio del Po (elaborato in collaborazione con l’Università catto20 lica di Piacenza) sostenendo economicamente con importanti contributi, le varie iniziative in calendario. Ultima iniziativa in ordine di tempo è stata il a convegno Orio Litta che ha chiamato a raccolta gli esperti in materia per delineare le linee-guida al fine di preservare il Grande Fiume dai pesanti inquinamenti e dalla rischiosità alluvionale che purtroppo negli ultimi anni hanno costituito un grande problema. L’adesione da parte nostra a questo progetto si affianca all’altra bella iniziativa da noi sostenuta per far conoscere le bellezze naturali del Grande Fiume: la navigazione con Jack London, la motonave turistica che permette di vivere attimo per attimo le emozioni di una navigazione tutta particolare. Borse di studio BCC E’ scaduto il 15 novembre scorso il termine ultimo per la presentazione della domanda al concorso di assegnazione Borse di Studio indetto da Banca Centropadana per l’anno scolastico 2002-2003. Ancora una volta tanti studenti di scuola media inferiore e superiore e neo laureati hanno risposto al nostro invito facendo si che anche questa 4’ edizione del concorso, come le precedenti, chiudesse con grande successo. Le domande pervenute presso i nostri uffici sono state ben 83 (13 di scuola media inferiore, 45 di scuola superiore e 25 di studenti universitari), molte di più di quello messe in palio. Proprio in questi giorni è in corso la valutazione delle domande, secondo il regolamento del concorso, per stilare la graduatoria di quelle che si saranno aggiudicate i premi in palio. Agli studenti meritevoli sarà riservato un momento particolare per la consegna dei premi. In attesa di incontrarli personalmente facciamo già da ora le congratulazioni a tutti gli studenti che hanno conseguito questi brillanti risultati. Anno 6 - N° 2 Dicembre 2003 - Trimestrale BancaInsieme Autorizzazione Tribunale di Voghera n° 137 del 3 agosto 1998 Editore: Banca Centropadana Credito Cooperativo Direttore responsabile: Roberto G. Sacchi Consulenza editoriale, realizzazione grafica e stampa: Bell&Tany - Voghera Chiuso in redazione il: 09/12/2003
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