PSTVd Piano monitoraggio
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PSTVd - PIANO MONITORAGGIO Il monitoraggio sulla presenza del viroide del tubero fusiforme della patata (Potato spindle tuber viroid –PSTVd) si prefigge i seguenti scopi: • • • • dare continuità all’applicazione del D.M. di lotta obbligatoria del 28 gennaio 2008 che impone indagini su Solanum jasminoides e Brugmansia spp. e prevede, per queste due specie, l’effettuazione di specifiche analisi diagnostiche ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’uso del passaporto; svolgere indagini sulla presenza del viroide anche in altre solanacee ornamentali su cui il patogeno è già stato segnalato; controllare casi di possibile trasmissione dell’infezione da solanacee ornamentali a solanacee orticole alle quali il PSTVd causa sintomatologie evidenti e provoca ingenti danni; vigilare sui rischi di introduzione e diffusione del viroide tramite l’importazione di materiale di moltiplicazione e di semente infetta Il monitoraggio dovrà riguardare vegetali sensibili, prodotti e coltivati sia a scopo ornamentale che orticolo,e interesserà altresì il materiale di moltiplicazione e la semente (in particolare pomodoro) provenienti da aree geografiche in cui sia nota la presenza del viroide. Vegetali oggetto di indagine Ornamentali: Solanum jasminoides, Solanum rantonetii, Solanum seaforthianum, Brugmansia spp, Datura spp., Cestrum spp. e Petunia spp. Ortive: Solanum tuberosum, Solanum lycopersicum, Solanum melongena e Capsicum annuum. Sementi: Solanum lycopersicum, Capsicum annuum. 1 . MONITORAGGIO SOLANACEE ORNAMENTALI Le solanacee ornamentali dovranno essere indagate a livello di produzione vivaistica e/o nella fase commerciale nei Garden center e similari. Si dovrà far ricorso alle necessarie analisi di laboratorio dal momento che nei casi di infezione da viroide, come è noto, tali vegetali risultano asintomatici all’esame visivo. 1.a) Oggetto dei controlli: vegetali del genere Brugmansia spp. e della specie Solanum jasminoides (previste dal D.M. 28 gennaio 2008 di lotta obbligatoria); in aggiunta si dovranno indagare anche vegetali di Solanum rantonetii, Solanum seaforthianum, Datura spp e Petunia spp. 1.b) Ditte da sottoporre a controllo: • • vivai di produzione dei vegetali sopra indicati ; ditte commerciali (Garden center) che commercializzano al dettaglio piante prodotte da terzi. 1.c) Periodo di controllo: I controlli e le analisi presso i vivai di produzione dovrebbero essere effettuati, per ogni ciclo produttivo, prima che inizi la campagna di commercializzazione del materiale di propagazione. Presso le ditte commerciali, che effettuano vendita al dettaglio, possono essere eseguiti tutto l’anno 1 1.d) Procedure di controllo presso vivai di produzione di vegetali di Solanum jasminoides e Brugmansia spp; I vegetali in parola hanno, sotto il profilo fitosanitario relativo al PSTVd, una tracciabilità definita dal DM 28 gennaio 2008: tali piante per essere commercializzate e utilizzate nei processi produttivi, a prescindere che la produzione avvenga per moltiplicazione da piante madri o da materiale di potatura comunque prodotto in azienda oppure per solo accrescimento di giovani piantine acquistate da terzi, devono essere scortate da passaporto, attestante l’assenza del viroide per ogni singola pianta, emesso da aziende autorizzate sulla base di riscontri analitici periodici e puntuali ottenuti da laboratori accreditati. In una prima fase si procederà alla raccolta dei referti di analisi in possesso delle aziende autorizzate. Tali dati saranno integrati con le informazioni contenute nel modello allegato I. 1.e) Procedure di controllo presso ditte di sola commercializzazione di vegetali di Solanum jasminoides e Brugmansia spp, destinati al consumatore finale; E’ il caso dei Garden center in cui si possono trovare lotti di modesta consistenza delle solanacee ornamentali considerate, acquistate da fornitori autorizzati e che sono generalmente vendute al dettaglio senza l’emissione del passaporto. Campioni di queste piante sensibili, eventualmente suddivise per lotti e per fornitore, devono essere sottoposti ad analisi diagnostica presso laboratori accreditati o laboratori pubblici di cui all’art. 53 del D.lgs 214/2005 che attestino lo stato fitosanitario dei materiali. Si dovrà quindi procedere ad un prelievo di campioni e per avere un livello di confidenza del 99% supponendo un’infezione all’interno del lotto variabile dall’1 al 5%, il numero di campioni da prelevare, a seconda della consistenza del lotto, è calcolato con la seguente tabella: Numero di piante del lotto <500 501-5.000 5.001-10.000 10.001-100.000 >100.000 Numero di campioni da prelevare 1 campione = 25 piante = 1 foglia per pianta = 25 foglie totali (*) 4 8 10 12 14 (*) le foglie devono essere prelevate dai rami semilegnosi, evitando le foglie apicali appena emesse (Fonte: International Standards for Phytosanitary Measures, ISPM n. 31, “Methodologies for sampling of consignments”, 2008). I campioni devono essere scelti ai bordi, al centro e lungo le diagonali della parcella del lotto. I campioni così costituiti devono essere contenuti in buste trasparenti opportunamente chiuse e contrassegnate con sigla riconducibile all’azienda e al lotto in cui è stato effettuato il prelievo. Il materiale dovrà essere recapitato entro 48 ore dal prelievo e conservate in frigo per un massimo di pari tempo prima delle analisi. Tali controlli sono realizzabili in tutte le regioni, anche in quelle in cui non sono presenti aziende di produzione. Per ogni regione, si prevede la raccolta di campioni di diversa provenienza per un minimo di 5 partite. I risultati diagnostici conseguiti saranno funzionali alla redazione della relazione annuale prevista dal DM 28 gennaio 2008 di lotta obbligatoria. Unitamente al prelievo dei campioni, gli addetti ai controlli avranno cura di registrare le informazioni contenute nel modello allegato II. 2 1.f) Procedure di controllo presso vivai di produzione di vegetali di Solanum rantonetii, Solanum seaforthianum, Datura spp e Petunia spp. destinati alla piantagione; I vegetali in parola hanno egualmente una tracciabilità definita ma non specifica per il PSTVd: suddette piante per essere prodotte e commercializzate devono essere scortate da passaporto emesso da aziende autorizzate e quindi iscritte al R.U.P. Per il rilascio dell’autorizzazione all’uso del passaporto non sono previste analisi diagnostiche propedeutiche per PSTVd, pertanto nelle aziende considerate in questo punto si prevede di procedere ad un campionamento di materiale da sottoporre ad analisi. A prescindere che la produzione avvenga per moltiplicazione da piante madri o da materiale di potatura comunque prodotto in azienda oppure per solo accrescimento di giovani piantine acquistate da terzi, la composizione del campione può essere realizzata con gli stessi criteri della tabella di cui al punto 1.e). Si prevede la raccolta in ogni regione di campioni di diversa provenienza per un minimo di 5 partite. Unitamente al prelievo dei campioni, gli addetti ai controlli avranno cura di registrare le informazioni contenute nelle prime 4 colonne del modello allegato I. 1.g) Procedure di controllo presso ditte di sola commercializzazione di vegetali di Solanum rantonetii, Solanum seaforthianum, Datura spp e Petunia spp. e destinati al consumatore finale; Le procedure sono le stesse enunciate al punto 1.e). 2 . MONITORAGGIO SOLANACEE ORTICOLE Diversamente dalle ornamentali, le solanacee orticole prese a riferimento, qualora risultassero infette dal viroide, potrebbero manifestare una sintomatologia riscontrabile con ispezioni visive anche se con le dovute eccezioni: • del peperone e della melanzana non si conoscono in letteratura descrizioni puntuali di un quadro sintomatologico riconducibile a PSTVd; • su pomodoro, a parte casi di infezione inoculata artificialmente in laboratorio su giovani piantine in vassoi sintomi della presenza del viroide si conclamano soprattutto nella fase di senescenza delle piante; • nella patata, invece, sintomi di infezione sono ampiamente descritti sia sulla parte epigea che in quella ipogea, l’affusolamento dei tuberi caratterizza, notoriamente, l’acronimo del patogeno. Il monitoraggio di campo è stato pertanto previsto solo su patata. Le piantagioni della solanacea saranno osservate congiuntamente alle ispezioni che i SS.FF.RR già pongono in essere per i diversi organismi nocivi oggetto di lotta obbligatoria (Ralstonia, Clavibacter, Nematodi cisticoli). In una prima fase le ispezioni visive interesseranno la vegetazione epigea ponendo l’attenzione a sintomi di nanismo, portamento assurgente del fogliame, ingiallimenti. Nei casi sospetti sarà necessario un approfondimento a livello ipogeo, mediante escavazione, alla ricerca delle tipiche deformazioni (affusolamento, nanismo) che il viroide provoca nei tuberi. Su patata saranno anche condotte osservazioni a campione su tuberi scartati in fase di raccolta e/o di prima lavorazione al fine di verificare nello scarto la eventuale presenza di tuberi fusiformi e di ridotte dimensioni. A tal proposito possono risultare efficaci attività di informazione e divulgazione nelle zone di produzione della patata, soprattutto dove operano centri di raccolta e di concentrazione dell’offerta (cooperative, associazioni produttori, ecc.), ciò al fine di sensibilizzare gli addetti sulla pericolosità della malattia e promuovere tra gli stessi la capacità di riconoscimento di sintomi anomali sui tuberi, funzionale a segnalazioni tempestive ai SS.FF.RR. 3 Analisi diagnostiche su patata saranno effettuate su campioni sintomatici. Ultimamente si è avvertita l’esigenza di indagare anche sulla possibilità di trasmissione del patogeno da piante ornamentali infette a colture orticole in pieno campo. In Liguria si è verificato il caso di piante di pomodoro risultate infettate dallo stesso identico ceppo di PSTVd riscontrato su Solanum jasminoides in un vivaio posto nelle vicinanze. Sulla scorta di quanto detto sarà necessario, qualora si riscontrino casi positivi su ornamentali in vivaio e/o garden center, estendere il monitoraggio alle solanacee orticole presenti in un raggio di 500 metri attorno al focolaio. Nella suddetta area andranno effettuate ispezioni visive su colture orticole (Pomodoro, Patata, Peperone e Melanzana) e, se del caso, prelevare a campione materiale da sottoporre ad analisi. 3 . MONITORAGGIO E CONTROLLI AI PUNTI DI ENTRATA UE L’attività di controllo su solanacee destinate alla piantagione specifica per PSTVd nei punti di entrata, è disciplinata dal punto 25.6 dell’allegato IV parte A, sezione I del DLgs 214/2005 e, limitatamente a vegetali Solanum jasminoides e Brugmansia spp la lettera b) dell’art. 3 del DM di lotta obbligatoria del 28 gennaio 2008, prevede le analisi sui materiali importati. Ciò nonostante, anche in presenza degli altri vegetali comunque sensibili e provenienti da Paesi Terzi si ritiene opportuna l’esecuzione di prelievi a campione di materiale importato da sottoporre ad analisi per PSTVd. Ai SS.FF.RR. competenti per i punti di entrata è demandato il compito di stabilire, sulla base dei quantitativi e della frequenza delle importazioni, un numero congruo di prelievi da effettuare. In considerazione della possibilità di trasmissione del viroide per seme, ai punti di entrata saranno altresì effettuati prelievi a campione su partite di sementi di pomodoro provenienti da Paesi Terzi, i particolare Cina, India, USA, da sottoporre ad analisi diagnostica. 4. PROCEDURE DI DIAGNOSI Il campionamento e le analisi sulle piante di S. jasminoides, Brugmansia spp e sulle altre solanacee ornamentali e non, sono effettuate secondo le indicazioni e la metodologia stabilite dal CRA – Centro Ricerca per la Patologia Vegetale di Roma. La diagnosi per PSTVd può essere effettuata solamente mediante tecniche molecolari: Sono stati validati (tramite ring test) protocolli diagnostici, che utilizzano le seguenti tecniche: • • • One step RT-PCR: prevede l’utilizzo di primer specifici per l’isolato di PSTVd tipico delle solanacee ornamentali (esistono differenze molecolari specifiche tra l’isolato rinvenuto in patata e pomodoro e quello rinvenuto su solanacee ornamentali); Ibridazione mediante sonde molecolari “full-length”: questo metodo consente di controllare un elevato numero di campioni in tempi brevi. Tuttavia, risulta meno sensibile del metodo precedente nel rilevare basse concentrazioni del patogeno nei campioni; Real Time RT-PCR: è un test previsto anche dalla EPPO, molto sensibile ma in uso solo in laboratori altamente specializzati. 4 ALLEGATO I - Scheda di rilevazione e trasmissione dati di aziende di produzione solanacee ornamentali (1) Data del referto diagnostico di supporto (allegare in copia) Laboratorio diagnostico (denominazione/ubicazione) (2) (3) (4) Esito Comune / Provincia Materiale di partenza Ditta vivaistica (denominazione) Tipo vegetale REGIONE __________________________________________________________ (1) SJ = S.jasminoides – B = Brugmansia – SR = Solanum rantonetii – SS = Solanum seaforthianum – P = Petunia – D = Datura - C = Cestrum (2) PM = Piante madri – T = talee da residui di potatura – AC = Accrescimento piantine acquistate da terzi (3)/(4) registrare solo per Solanum jasminoides e Brugmansia spp 5 P/N ALLEGATO II - Scheda di rilevazione e trasmissione dati di aziende di commercializzazione di solanacee ornamentali Provenienza (Fornitore /regione o statoUE) Estremi passaporto fornitore (n. / data) Campioni prelevati Comune / Provincia Consistenza lotto Ditta vivaistica (denominazione) Tipo vegetale REGIONE __________________________________________________________ n. n. Laboratorio scelto (Denominazione / Indirizzo) (3) SJ = S.jasminoides – B = Brugmansia – SR = Solanum rantonetii – SS = Solanum seaforthianum – P = Petunia – D = Datura - C = Cestrum 6
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