guida la tv!
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20 APRILE 2007 GUIDA LA TV! il Resegone DICONO DI LEI 19 Grandi e piccoli davanti alla televisione a cura di Michele Aglieri «C’è l’esperienza diffusa di non riuscire a spegnere la tv, o di accenderla per seguire un programma e continuare poi con i successivi. Il modo in cui è strutturato il flusso, senza intervalli segnalati, favorisce questo comportamento […]. Molti programmi sono pensati per questo: catturare l’attenzione con la reiterata promessa che vedremo qualcosa di emozionante, se rimarremo di fronte allo schermo». Chi l’ha detto? A. Roberto Gervaso, scrittore e storico. B. Claudio Lippi, presentatore televisivo. C. Raymond Williams, massmediologo. La soluzione nel prossimo numero! (Soluzione del numero precedente: Roald Dahl, scrittore). “Guida la tv!” ha ricevuto il Premio “Il Grillo” Alta qualità per l’infanzia e il Premio “Alberto Manzi” per la Comunicazione educativa Internet: www.medmediaeducation.it E-mail: [email protected] D OMANDE & RISPOSTE Pagina realizzata in collaborazione con il Med, Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione OGGI PARLIAMO DI… La violenza televisiva fa male Le famiglie nelle fiction M ia figlia (5 anni e mezzo) ha scelto di vedere il film su San Pietro (tra l’altro da voi segnalato). È stata molto colpita dalla storia, ma mi è sembrata turbata dalla scena della lapidazione di Stefano (morto sanguinante tra le braccia di Pietro) e da altre... Mi sono pentito di averglielo fatto vedere, ma ho pensato che comunque era parte della storia e che con la mia presenza avrebbe capito. Io e mia moglie evitiamo sempre la violenza fuori luogo in tv, privandoci di telegiornali, film polizieschi... Del resto anche storie e favole classiche, come quella di Pollicino e l’orco cattivo (che tagliò le teste dei bambini), contengono violenza, ma in effetti nelle favole non ci sono le immagini ed il racconto viene “filtrato” dal narratore/lettore. Mi vengono sempre dubbi sulla cosa migliore da farsi, vorrei proteggere mia figlia quanto più possibile da queste cose. È difficile fare il genitore, tanto più difficile se ci si deve difendere da un nemico subdolo ed a volte non riconoscibile: la violenza in tv. Francesco D. Risponde Lucio D’Abbicco. La riflessione del signor Francesco è di quelle che spiazzano per la loro disarmante semplicità, perché inquadrano una realtà sotto gli occhi di tutti e davanti alla quale avvertiamo spesso un senso di (arrabbiata) impotenza: c’è troppa violenza in tv. In verità dobbiamo ammettere che c’è tanta violenza nella società prima che in televisione, anche se oggi si dà un circuito diabolico per cui la rappresentazione della violenza (in tv e non solo) finisce per alimentare ulteriore violen- za. La televisione non rende assolutamente un buon servizio al pubblico quando utilizza la violenza a meri fini spettacolari; purtroppo dobbiamo rilevare che i telegiornali sono tra i programmi più “pericolosi” da questo punto di vista, perché triturano scene traboccanti violenza dentro una cornice narrativa frammentata, che rende complicata la loro collocazione in un orizzonte di senso. Per non parlare della violenza verbale (anticamera di altre ben più gravi) che continua ad animare troppi palcoscenici televisivi. È giusto far sentire la propria protesta e indignazione come cittadini prima ancora che come spettatori: ci auguriamo che anche questa nostra modesta ribalta possa servire allo scopo. Segnaliamo a tal proposito la raccolta di firme “contro la violenza in tv” promossa dall’Aiart (www.aiart.org). Entrando, però, nel merito dell’episodio segnalato dal lettore, cerchiamo di suggerire un “esercizio educativo”: che fare davanti a scene crude come la rappresentazione realistica del martirio di Stefano? Più che cambiare repentinamente canale, potremmo provare a orientare il giudizio verso quella violenza. Quella violenza che ci turba è, assolutamente e senza ombra di dubbio, male; e il male non può che ricevere un nostro chiaro giudizio di condanna. In questo modo l’emozione suscitata in maniera imprevedibile dallo “spettacolo” televisivo non viene tacitata, ma viene fatta emergere al fine di alimentare il proprio ordine di valori. Dopodichè siamo assolutamente d’accordo con il signor Francesco: è difficile fare il genitore (oggi più di ieri). Ma è anche una bella sfida! M a come sono irrealistiche, le famiglie fatte in “serie”. Sempre collocate fuori dal mondo e fuori dal tempo, giusto per esigenze di copione. Capita nelle soap alla Beautiful. Succede lo stesso nelle sit-com alla Friends. E nella fiction italiana? Quale modello familiare ricorre, in queste produzioni tv di medio-lungo periodo? Nella maggior parte dei casi, prevale qui la rappresentazione di una “famiglia-comunità”: un nucleo ampio, aperto alla società, molto vario al suo interno. Lo compongono genitori, figli grandi, figli piccoli, nonni, zii, cugini. Non di rado, si considerano “di casa” domestici fidati, vicini d’appartamento, amici stretti e chi più ne ha più ne metta. I protagonisti del video intrecciano relazioni personali influenzate anche dall’esterno, in particolare dall’ambiente lavorativo e dalla rete sociale d’appartenenza (associazioni, gruppi d’interesse e d’hobby comune). Titoli di richiamo quali Commesse, Il bello delle donne, Incantesimo hanno avviato la loro narrazione proprio a partire dalle tensioni che si manifestano tra sfera pubblica e sfera privata. E non solo a livello sentimentale: la fiction racconta della difficile conciliazione tra ruolo professionale e ruolo familiare, con particolare riferimento alla questione femminile. Dopo gli affari veri e propri e gli affari di famiglia, ci sono poi gli affari di cuore degli sceneggiati di casa nostra. Al di là del contorno delle scene d’azione, il reale piatto forte dei vari Carabinieri, RIS - Delitti imperfetti, La squadra, Distretto di polizia. Sarà forse per il fascino della divisa: fatto sta che tra caserme e questure è tutto un innamorarsi tra belli in uniforme, bravi giovani tanto bene intenzionati, quelli-che ancora-di-questi-tempi-hanno-voglia-di-metter-su-famiglia. Desiderio vano. Alla prova dei fatti dello schermo, legami che parevano indissolubili si sciolgono invece come neve al sole. Bastano piccoli cambiamenti nel cast. Grandi svolte previste dall’intreccio. E il sogno d’amore svanisce. Per dirla con Mariagrazia Fanchi e Paola Abbiezzi (“Noi. Genitori & figli”): possibile che ogni ipotesi di nucleo familiare definito venga “programmaticamente” arrestato, nelle serie poliziesche all’italiana? Francesco Vergani LA FAMIGLIA TELEMATTI 00I CONSIGLI DELLA SETTIMANA00 SABATO 21 14.00, LA 7, Vela. Louis Vuitton Cup (265') 14.50, RAI 3, Tgr Ambiente Italia, ATT. (60') 15.05, ITALIA 1, The Karate Kid III, FILM avv. (USA'89)(140') 15.50, RAI 3, Sabato Sport, Calcio. Canottaggio. Pallavolo. 17.50, RAI 1, Passaggio a Nord-O Ovest, DOC. (60') 19.00, ITALIA 1, Un furfante tra i boyscout, FILM avv. (USA'95)(110') 21.10, CANALE 5, La corrida, VAR. 21.30, RAI 3, Gaia, DOC. (115') DOMENICA 22 7.35, RAI 3, È domenica papà, VARIETA' PER FAMIGLIE (90') 9.05, RAI 3, Screensaver, VAR. (40') 9.45, RAI 3, Timbuctu, DOC. (90') 14.00, LA 7, Vela. Louis Vuitton Cup (185') 15.00, RAI 3, Alle falde del Kilimangiaro, VARIETA' (30') 15.30, RAI 3, Ciclismo. Amstel Gold Race 17.50, LA 7, 20.000 leghe sotto i mari, FILM avv. (USA'54) 18.00, RAI 3, Per un pugno di libri, QUIZ (60') 20.30, SAT 2000, Madre Teresa, FILMTV biogr. - 2°p. (90') LUNEDÌ 23 MARTEDÌ 24 MERCOLEDÌ 25 GIOVEDÌ 26 VENERDÌ 27 14.50, RAI 3, Tgr Leonardo. Tgr Neapolis, ATT. (20') 15.45, RAI 3, The Saddle Club 2, TF (30') 16.15, RAI 3, Gt Ragazzi (10') 17.00, RAI 3, Cose dell'altro Geo. Geo & Geo, DOC. (120') 14.50, RAI 3, Tgr Leonardo. Tgr Neapolis, ATT. (20') 15.45, RAI 3, The Saddle Club 2, TF (30') 16.15, RAI 3, Gt Ragazzi (10') 17.00, RAI 3, Cose dell'altro Geo. Geo & Geo, DOC. (120') 9.15, RAI 3, Un genio, due compari, un pollo, FILM western (Ita.'75)(120') 13.40, ITALIA 1, Mr. Bean, SITCOM 14.00, LA 7, Vela. Louis Vuitton Cup (180') 14.50, RAI 3, Tgr Leonardo. Tgr Neapolis, ATT. (20') 15.45, RAI 3, The Saddle Club 2, TF (30') 16.15, RAI 3, Gt Ragazzi (10') 17.00, RAI 3, Cose dell'altro Geo. Geo & Geo, DOC. (120') 17.00, LA 7, I cacciatori dei tesori perduti, DOC. (60') 20.20, RETE 4, Walker Texas Ranger, TF (45') 14.00, LA 7, Vela. Louis Vuitton Cup (180') 14.50, RAI 3, Tgr Leonardo. Tgr Neapolis, ATT. (20') 15.45, RAI 3, The Saddle Club 2, TF (30') 16.15, RAI 3, Gt Ragazzi (10') 17.00, RAI 3, Cose dell'altro Geo. Geo & Geo, DOC. (120') 17.00, LA 7, I cacciatori dei tesori perduti, DOC. (60') 20.20, RETE 4, Walker Texas Ranger, TF (45') 21.30, LA 7, Stargate, DOC. (125') 14.00, LA 7, Vela. Louis Vuitton Cup (180') 14.50, RAI 3, Tgr Leonardo. Tgr Neapolis, ATT. (20') 15.45, RAI 3, The Saddle Club 2, TF (30') 16.15, RAI 3, Gt Ragazzi (10') 17.00, RAI 3, Cose dell'altro Geo. Geo & Geo, DOC. (120') 17.00, LA 7, I cacciatori dei tesori perduti, DOC. (60') 20.20, RETE 4, Walker Texas Ranger, TF (45') 20.20, RETE 4, Walker Texas Ranger, TF (45') 21.05, RAI 2, Voyager, DOC. (120') 20.20, RETE 4, Walker Texas Ranger, TF (45') 21.05, RETE 4, Nostra Signora di Fatima, FILM storico (USA'52)
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