Lo Scarpone - ana valsusa
Transcript
Lo Scarpone - ana valsusa
N° 1 marzo 2016 Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NO/TORINO Lo Scarpone Valsusino STORIA E ATTUALITÀ dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione Val Susa GIANCARLO SIBILLE Granatieri di Sardegna LA NOSTRA VALLE, TEATR0 DEI CaSTA SUSA, ASSEMBLEA DEI DELEGATI Presentata la Relazione morale 2015 SACRIFICIO DELLA CUNEENSE A Ceva per non dimenticare RADUNO INTERSEZIONALE DEL 1° RAGGRUPPAMENTO • Susa - 10/11 settembre 2016 Pubblicazione trimestrale della Sezione A.N.A. Val Susa Lo Scarpone Valsusino Via Brunetta,45 - Susa www.anavalsusa.it - [email protected] Fondatore Franco Badò Presidente Giancarlo Sosello Direttore responsabile Mario Tonini Condirettore Dario Balbo Redazione Luca Barone, Davide Corona, Alain Garnier, Valerio Olivero Hanno collaborato a questo numero Amato Anselmetto, Luca Barone, Giovanni Baro, Michele Bosco, Renzo Gallo, Pier Paolo Giors, Nada Marangoni, Guido Marchisotto, Paolo Parisio, Mario Perotto, Mario Renna, Giancarlo Sibille. Referenze fotografiche Referenze fotografiche: Dario Balbo, Archivio Tonini, Ufficio Pubbliche Informazioni Truppe Alpine. Grafica e stampa Graffio, Borgone Susa (To) Questo numero è stato stampato in 3700 copie SEZIONE ANA VALSUSA Presidente Giancarlo Sosello Vice presidenti Dario Balbo, Gianfranco Bartolotti, Carlo Bert Consiglio sezionale Vittorio Amprimo, Amato Anselmetto, Mimmo Arcidiacono, Giovanni Baro, Luca Barone, Michele Bosco, Mario Botteselle, Aldo Calliero, Fiorenzo Combetto, Riccardo Demuti, Francesco Foglia, Alain Garnier, Pier Paolo Giors, Valerio Olivero, Paolo Parisio, Mario Perotto, Enrico Sacco, Ruggero Tisserand Autorizzazione del Tribunale di Torino nr. 2441 dell’8.10.1974 In questo numero 6 Premio Carena 2015 Santa Cecilia 7 9 Relazione morale 2015 Calendario manifestazioni 2016 ATTUALITÀ 14 La magia dei CaSTA 19 CRONACA DAI GRUPPI 26 OFFERTE 27 ANAGRAFE ALPINA 30 NOTIZIARIO SEZIONALE 31 LE VOSTRE LETTERE Rubriche 3 5 STORIA La prima esecuzione capitale in tempo di guerra Alpini nell’Impero Romano 10 PROTEZIONE CIVILE Relazione sul 2015 12 Rendiconto somme percepite 5‰ 13 ALTRE ASSOCIAZIONI L’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna 18 PRIMA GUERRA Cent’anni orsono, 1916 ...combattimenti ovunque 22 23 ESERCITO OGGI L’orrore dei bambini soldato Con il 1° da montagna sui monti del cuneese Taurinense: primo periodo in Libano 24 LE NOSTRE FOTO Cari lettori, immaginate due tavole di legno, delle cinghie di cuoio, un bastone lungo e nodoso ed eccoci con l’attrezzatura dei primi Alpini sciatori. Era il tempo delle scoperte, delle discese con gli Ski, erano i giorni delle ruzzolate giù per le colline torinesi e poi... sulle nostre discese in valle. È passato un secolo, dall’azzurro al grigio-verde e infine alla mimetica bianca; modi di vestire, attrezzature sempre più sofisticate e tanta storia patria. Sono cambiati i governi, gli eserciti e gli uomini, è cambiata la società e sono cambiate le regioni di provenienza delle truppe. Cosa non è cambiato è lo spirito di abnegazione, la forza oltre il limite, la voglia di condividere e la penna nera che allora, come oggi, rappresenta le Truppe Alpine in Patria e nel mondo. Da allora ad oggi anche il terreno di prova è sempre il medesimo: il Sestriere. Allora il colle era un semplice campo di prova, una frazione montana di Champlas du Col, oggi è il centro internazionale turistico centro delle Montagne Olimpiche conosciuto in tutto il mondo. Ecco dunque il luogo e la storia che lega i Campionati delle Truppe Alpine e la nostra valle, la nostra Sezione. I CaSTA che ci hanno fatto riabbracciare il generale Federico Bonato comandante delle Truppe Alpine, socio del Gruppo di Oulx, e tutti gli atleti che da 17 paesi del mondo hanno gareggiato. In questo numero troverete il resoconto del Presidente Sosello dell’ultima Assemblea dei delegati, notizie delle manifestazioni e d’interesse dei Gruppi. Chiudo ringraziando perché ci leggete sempre con interesse e ci sostenete con un grande contributo, ringrazio la redazione e quanti scrivono commentando e criticando; invito tutti a prendere carta e penna per comunicarci e condividere sentimenti, emozioni e pensieri. Siamo qui, non ci nascondiamo, anzi, aspettiamo sempre con gioia qualche calcio nel didietro. Ci fa sentire meglio e ci responsabilizza. Buona lettura Mario Tonini Direttore La prima escuzione capitale in tempo di guerra STORIA Qualche mese orsono Mario Tonini ha raccontato dei vari sistemi VII La legge dà i mezzi per ridurre od infrangere le volontà riottoche venivano utilizzati per sfuggire dalla prima linea o dal servizio se o ribelli: se ne valgano coloro cui spetta, con la coscienza militare in genere durante la prima guerra mondiale. Non c’era di adempiere al più alto dei doveri e il più sacro dei diritti. solo l’autolesionismo, ma probabilmente erano numerosi i casi VIII Il Comando supremo riterrà responsabili i Comandanti delle di diserzione, indisciplina o rilassatezza. Incuriosito ho cercato di grandi Unità che non sapessero, in tempo debito, servirsi documentarmi maggiormente e così sono venuto in possesso di dei mezzi che il Regolamento di disciplina e il Codice penaun interessante libro sull’argomento. Si tratta di “Fucilazioni di le militare conferiscono loro, o che si mostrassero titubanti guerra” di Luciano Viazzi, un libro uscito parecchi anni orsono. nell’assumere, senza indugio, l’iniziativa di applicare, quanLa lettura è stata interessante e utile per inquadrare il problema do il caso lo richieda, le estreme misure di coercizione e di che in quei giorni doveva aver assunto risvolti alquanto problerepressione. matici. L’Italia era appena entrata in guerra e già il Regio Esercito IX Alla inesorabile severità verso gli infingardi, i riottosi e i pupromulgava la prima, inquietante circolare. sillanimi, facciano riscontro la sollecitudine e il premio verso chiunque, fornendo consueta seria prova di attività, ardire, Circolare N. 1 - 24 Maggio 1915 energia e senso della responsabilità, mostri d’agire, non per Oggetto: Disciplina di guerra deleteria ambizione personale, ma pel bene comune. DebI Il Comando supremo vuole che, in ogni contingenza di luogo bono costoro essere sostenuti, anche quando la sorte non e di tempo regni sovrana in tutto l’esercito una ferrea discine assecondasse completamente l’opera: bisogna cercare plina. Essa è condizione indispensabile per conseguire quella di non sconfessarli o diminuire il prestigio e l’autorità. vittoria che il paese aspetta fidente ed il suo esercito deve dargli. Il Capo di S.M. dell’Esercito II Sia disciplina che si sprigioni dal fondo dell’anima, ma inL. Cadorna vesta altresì tutte le manifestazioni esteriori; sia disciplina spirituale ed insieme formale, poiché le due cose sono in- Evidentemente però questa circolare era sconosciuta a molti e scindibili e solo dall’intimo loro nesso disciplinare: l’ordine tra questi al ventitreenne De Battista Angelo di Natale che fu il perfetto e l’obbedienza assoluta. primo condannato alla pena capitale del Regio Esercito. Nato e III Fonte prima, la più perniciosa, dello scadimento della disci- vissuto in Germania, e quindi con uno scarso amore per la Patria plina è la colpevole e talvolta criminosa tolleranza di coloro che lo aveva chiamato alle armi, si lasciò andare a ripetuti atti che dovrebbero invece esserne i più vigili custodi. Nessuna di autolesionismo. Il primo già il 19 giugno con lesioni alla mano tolleranza mai, per nessun motivo, sia lasciata impunita; la destra. Curato senza sospetti tornò in linea quasi subito, ma già si colpisca anzi, con rigore esemplare, alla radice, appena si il 3 agosto, mentre si trovava di vedetta, si sparò un colpo di manifesti, sia qualunque il grado e la posizione di chi tolleri. fucile all’indice della mano già precedentemente ferita. Ferita IV Altra grave causa di rilasciatezza disciplinare sta nella defi- decisamente più grave che gli avrebbe impedito in questo modo cienza di controllo; lo si esiga perciò sempre: assiduo, vivo, di proseguire il servizio militare. Ma la voce che si trattasse di stimolante. autolesionismo arrivò sino al comando del IX Corpo d’Armata V Si prevenga con oculatezza e si reprima con inflessibile ri- che iniziò immediatamente le indagini. Il soldato venne arrestagore. Ufficiali e truppe sentano che i vincoli disciplinari sono to e processato secondo il codice militare di guerra, ed infine infrangibili e che qualunque attentato alla loro compagine è condannato alla pena capitale. La sentenza venne eseguita il 20 destinato a spezzarsi contro l’incrollabile fermezza dei prin- settembre 1915. cipi d’ordine, d’obbedienza d’autorità. La storia potrebbe finire qui, ma... ahimè Angelo De Battista VI La punizione intervenga pronta: l’immediatezza nel colpire riesce di salutare esempio, distrugge sul nascere i germi dell’indisciplina, scongiura mali peggiori e talvolta irreparabili. Crude immagini di esecuzioni capitali. 3 STORIA 4 era un alpino del 7°, della 206ª compagnia del battaglione “Val Cordevole” e la zona in cui si erano svolti i fatti era quella della Marmolada. Gli alpini così, oltre ad essere tra i più grandi ed eroici combattenti della grande guerra detengono anche il poco lusinghiero primato di aver fornito il primo condannato a morte del Regio Esercito. Era giusto parlarne, era giusto ricordarlo. Non sarà un vanto, ce ne saranno stati certamente altri a noi sconosciuti, ma come nello sport il primo fa sempre notizia. Ecco quindi il dispositivo della sentenza di condanna. Un documento veramente interessante: “In nome di S. M Vittorio Emanuele III, per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d’Italia, il tribunale militare del IX corpo d’armata, composto dai signori: Cao cav. Giambattista, colonnello, presidente; Borelli cav. Napoleone, maggiore, giudice; De Martino cav. Eduardo, maggiore, giudice; Togna sig. Giulio, capitano, giudice; Lattes cav. Benvenuto, capitano, giudice; Palombi sig. Abbondio, capitano, giudice; Fico avv. Italo, segretario estensore; ha pronunziato la seguente sentenza nella causa contro De Battista Angelo nato il 17 agosto 1892 in Elberfeld (Germania), soldato nel 7° reggimento alpini, battaglione Val Cordevole, detenuto dal 7 settembre 1915, accusato del reato di cui all’art. 92 del Codice penale per l’esercito, perché allo scopo di procurarsi infermità da renderlo incapace di proseguire nel militare servizio e sottrarsi così per codardia ai pericoli della guerra, il 19 giugno 1915 al passo delle Cirelle, dove trovavasi di servizio in faccia al nemico, si procurava lesioni all’anulare e medio della mano destra ed il 3 successivo agosto, mantenendo lo stesso proposito, mentre trovavasi in servizio di vedetta in località Costabella in faccia al nemico, si esplodeva un colpo del proprio fucile carico a pallottola, contro l’indice della stessa mano, determinando una grave ferita alla terza falange; lesioni che lo misero in condizione di non poter prestare col reparto alcun servizio di guerra e di fare occorrendo la possibile difesa. In pubblica udienza, udito il pubblico ministero e l’accusato che col suo difensore ha avuto ultimo la parola. Con rapporto in data 14 agosto 1915, il comando del battaglione Val Cordevole del 7° reggimento alpini, denunziava il soldato di quel reparto De Battista per essersi, nel precedente 4 agosto, procurato maliziosamente una infermità al dito indice della mano destra,esplodendosi un colpo di arma da fuoco, mentre era di vedetta ad una piccola guardia in località Costabella, in faccia al nemico. Alla denunzia accennata davano ulteriore suffragio numerosi rapporti di ufficiali e militari di quel reparto, dai quali in preciso e tristo rilievo emergeva la figura del giudicabile, così in ordine ai suoi sentimenti di cittadino e di soldato, come riguardo alle precedenti insidie da lui poste in opera, mosso da impulso codardo, a fine di sottrarsi alle rischiose fatiche di guerra alle quali il suo reparto era chiamato. Inoltre, nel precedente 19 giungo, detto soldato, trovandosi in servizio al passo delle Cirelle, zona di guerra, si allontanava dai compagni della sua squadra col pretesto di soddisfare un suo bisogno corporale e poco dopo tornava con la mano destra sanguinante per contusioni all’anulare e medio della stessa mano destra, asserendo di aver fortuitamente subita tale lesione a causa di un macigno rotolato dalla montagna sovrastante. Fin dal primo momento, simile versione apparve agli stessi compagni così poco attendibile da rimanerne dolorosamente impressionati, senza alcuna dubbiezza, nel 14 agosto anzidetto, quando il giudicabile, trovandosi di vedetta in località di notevole importanza strategica, a stretto contatto col nemico, si procurò la ferita che, ad onta dei dinieghi in primo tempo tentati dall’imputato, si rivelava come maliziosamente procurata, così per le modalità nelle quali era stata posta in essere, che per le inverosimili ragioni addotte dal ferito. Parimenti nei rapporti alligati alla denunzia il suo comandante di compagnia veniva in conclusioni tutt’altro che lusinghiere, circa il comportamento militare del giudicabile, nelle attuali circostanze: conclusioni conformi, del resto, ai sentimenti che guidavano detto soldato, che nato e vissuto gran tempo all’Estero, aveva perfino osato affermare, in presenza dei suoi compagni, di non avere nessun dovere verso l’Italia. Tutte le cennate circostanze di fatto risultano in modo incontrovertibile accertate dai numerosi elementi di prova avutisi in sede istruttoria e confermate all’udienza, per lettura di documenti e per le perspicue e precise deposizioni del capitano Magnaghi, suo comandante di battaglione, e di altro militare del suo reparto: ed innanzi a tante e così evidenti risultanze,il prevenuto non ha potuto che confermare l’esplicita confessione già resa in periodo istruttorio, dettagliando anche le modalità con le quali in tutte e due le volte aveva dato esecuzione alla sua persistente volontà delittuosa di sottrarsi per codardia alle fatiche di guerra e di porsi in condizione di non prestare la sua opera di contro al nemico, insieme con gli altri suoi compagni d’arme, che pure gli avevano così frequentemente offerto prove di ardimento, di abnegazione e di saldo sentimento del loro dovere. In diritto, nella specie accennata, la mutilazione perpetrata dall’inquisito presenta una entità morale e giuridica ben più grave di quella espressamente prevista e sanzionata dall’art. 174 che, pur conservando l’intrinseco carattere di viltà propria di simile reato, consiste nel fatto di colui che, dopo essere stato arruolato alla milizia, si renda in modo permanente o temporaneo incapace di proseguire nel militare servizio, fuori tuttavia della contingenza speciale di un servizio attuale contro il nemico; contingenza che rivela nell’autolesionatore il dolo specifico determinato nell’agente dal timore di un eventuale nocumento personale e che integra una delle forme estrinseche di codardia in atti previste dall’art. 92 del Codice penale citato. Alla stregua delle cennate considerazioni infatto ed in diritto, reputasi comminare la pena di morte col mezzo della fucilazione nel petto (art. 92, 4 n. 1 citato Codice). Il giudicabile è inoltre tenuto alla rifusione delle spese processuali e ad ogni altra conseguenza di legge. Per questi motivi, il tribunale, letti gli art. 92 1a parte, 4 n. 1, 27, 30 del Codice penale per l’esercito, dichiara colpevole De Battista Angelo, soldato nel 7° reggimento alpini, del reato a lui ascritto di codardia per essersi sottratto alla necessaria difesa in faccia al nemico, col mezzo della mutilazione volontaria, e lo condanna alla pena di morte della fucilazione nel petto. Ordina che la presente sentenza sia stampata per estratto, affissa e pubblicata in Agordo, presso il comando del 7° reggimento alpini e truppe del IX corpo d’armata. Agordo quindici Settembre millenovecentoquindici.” In originale firmati: IL PRESIDENTE: Cao I GIUDICI: Borelli, De Martino, Togna, Lattes, Palombi IL SEGRETARIO: Fico VISTO L’AVVOCATO FISCALE MILITARE: Dessy Visto per l’esecuzione della sentenza il 19 settembre 1915 S.E. IL TENENETE GENERALE COMANDANTE DEL IX CORPO D’ARMATA f.to Segato Eseguita sentenza addì 20 settembre 1915. Angelo De Battista non sarà certamente ricordato come esempio da seguire e non compete a noi giudicare se la pena sia stata esagerata o altro. Possiamo capire i patimenti del fronte, la paura della morte, gli stenti, la fame, il freddo, possiamo capire tutto, ma se potessimo vorremmo dire ad Angelo che gli alpini ne avrebbero fatto anche a meno delle sue bravate e della sua STORIA vigliaccheria. Già sul Monte Nero pochi giorni prima altri alpini come lui avevano interpretato il senso del dovere in altro modo e dopo ancora tanti altri avrebbero lasciato esempi luminosi nonostante, spesso, l’incapacità dei comandanti. O anche della crudeltà dei comandanti, quella crudeltà che nel novembre del 1917 portò il gen. Graziani a far fucilare sul posto l’artigliere da montagna Ruffini da Castelfidardo per il solo fatto di aver sfilato davanti a lui con un sigaro in bocca “con la faccia atteggiata a riso di scherno”. Disse poi Graziani “mi fissava in atto di sfida”. C’era stata pochi giorni prima la Caporetto dell’esercito, i soldati erano stanchi, tristi, ma a Noventa di Piave non lo si capì e così andò in scena sicuramente la Caporetto del buon senso. Dario Balbo A fianco: manifesto con la sentenza, l’accusa e l’esecuzione di un soldato condannato a morte per diserzione. Mario Perotto Capitano alpino Capogruppo di Meana Alpini nell’Impero Romano Normalmente si ritiene che il corpo degli Alpini abbia avuto origine nel 1872, anno della sua costituzione ufficiale ma, se si scava nelle vicende storiche, si trovano notizie dell’esistenza di una specie di reparti Alpini in epoche ben più lontane. Le Alpi furono l’ultimo territorio dell’attuale Italia ad essere sottomesso da Roma. La Valle di Susa ai tempi di Giulio Cesare, la Valle d’Aosta ai tempi di Augusto con la resa dei Salassi solo nell’anno 15 a.C. Fin da allora si presentò la necessità di avere dei soldati particolarmente addestrati per presidiare codesti territori. Quindi all’inizio dell’epoca imperiale vennero istituiti reparti militari specializzati per la guerra in montagna: le cohortes alpinorum. I primi Alpini furono inquadrati in reparti a piedi e a cavallo, infatti le suddette cohortes erano composte ognuna da 480 fanti a cui alcune aggiungevano 120 cavalieri ed erano denominate: 1° alpinorum aequitata - 1° alpinorum peditata - 2° alpinorum aequitata - 3° alpinorum ecc. Questi “ legionari di montagna” erano reclutati fra le popolazioni delle Alpi, mantenendone anche tradizioni ed equipaggiamento. Non ci sono documenti precedenti il 75 d.C. ma gli storici pensano che le coorti alpine siano state create già nella prima metà del 1° secolo. Il periodo di maggior fulgore sembra essere stato il 2° secolo d.C. Nell’epoca tardoimperiale abbiamo testimonianza dell’esistenza di ben 3 legioni: 1°-2°-3° legio julia alpina dislocate sulle Alpi fino alla Dalmazia delle quali però non abbiamo notizie sull’armamento ed equipaggiamento. Queste brevi note a significare come nella millenaria storia d’Italia sia costante la presenza degli Alpini o loro simili. Mario Perotto 5 ATTUALITÀ PREMIO CARENA 2015 Vince il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa Sabato 14 novembre si è svolta la premiazione del concorso “Giovanni Carena” presso il salone polivalente di Villar Dora. Un concorso voluto fortemente dalla famiglia Carena, in collaborazione con l’A.N.A. Valsusa, per ricordare un uomo amante della montagna e della sua alpinità dimostrata in tanti anni di vita associativa anche come capogruppo di Villar Dora. Mario Perotto, consigliere dell’Associazione Nazionale Alpini, già ufficiale in penna nera, con garbo e precisione ha diretto la serata. Dopo il saluto del capo gruppo Motatta ha preso la parola l’avvocato Mauro Carena nella doppia veste di sindaco e figlio del ricordato Giovanni, per ricordare i tragici fatti appena avvenuti a Parigi e chiedere un momento di silenzio per suffragio. Si è esibito il cantante dialettale Loris Gallo. Bella musica e simpatia per un buon primo tempo. Nell’intervallo ecco il momento ufficiale. I gagliardetti dei gruppi e il vessillo sezionale hanno fatto da cornice alla consegna del premio consegnato al presidente del consorzio Garavelli. “La nostra è una realtà particolare” ha esordito il presidente ringraziando del premio ricevuto “siamo un Ente che oltre produrre e attivare lavoro è in attivo e quindi reinveste le sue risorse”. È stata poi illustrata l’attività del Consorzio forestale Alta Valle di Susa, delle sue peculiarità della sua presenza sul territorio. Il presidente della Sezione Valsusa Giancarlo Sosello ha espresso gioia per il rinnovato appuntamento e ricordato l’attaccamento della famiglia Carena a quella alpina. Sosello ha anche ricordato i fatti delittuosi in Francia ricordando la fortissima amicizia con i cugini francesi con i quali si è trascorso insieme l’avvenimento della festa nazionale. È poi ripreso lo spettacolo-concerto che terminato ha concesso una bicchierata tra i numerosissimi presenti. Mario Tonini 6 SANTA CECILIA La festa della Fanfara A.N.A. Sezione Val Susa E come ogni gruppo musicale, anche la nostra fanfara sezionale, ha festeggiato quest’anno, il giorno 8 dicembre 2015, la patrona della musica e protettrice dei musicisti. La manifestazione ogni anno si tiene in comuni diversi della valle: quest’anno è toccata alla Sezione ANA di Rubiana. Alle ore 9.00 gli alpini si sono radunati nella sede ANA e hanno iniziato i festeggiamenti con una colazione alpina, successivamente è stata alzata al vento la bandiera Italiana con l’onore alla bandiera e a seguire l’inno Nazionale. A seguito di brevi discorsi da parte dei presidenti ANA presenti, si è svolta la sfilata nella via centrale del paese e si è arrivati alla piazza dove sono stati onorati i caduti con il Silenzio. La sfilata ha continuato per raggiungere la chiesa e a seguire fanfara, labari e gagliardetti hanno partecipato alla Santa Messa dove sono stati ricordati i defunti ed è stata letta la preghiera dell’Alpino. Al termine della Messa, la fanfara s è schierata sul piazzale rallegrando tutti i presenti con musiche allegre e canti alpini: e qui la vera festa ha inizio! La fanfara ANA Val Susa ha un compito importantissimo nella nostra valle: oltre a trasmettere i valori e la passione musicale, porta il simbolo alpino: il cappello con la penna nera. Questo deve essere percepito come simbolo di fratellanza, solidarietà, onore e rispetto, il tutto comprensibile a pieno nel momento in cui si frequenta una formazione musicale di questo tipo: qui le vecchie generazioni si incontrano con le più recenti andando a confrontarsi e, perchè no, al modificarsi di molti pensieri. I più anziani prendono sotto braccio i più giovani e servizio dopo servizio raccontano loro il passato, raccontano storie... le loro storie di vita... e i giovani imparano... si, perché il racconto e la parola, può sembrarci strano, ma è da sempre il modo migliore per imparare e per insegnare. La festa di Santa Cecilia ne è stata l’ennesima dimostrazione: la fanfara ANA Val Susa è anche questo. Nada Marangoni Cari Alpini Delegati, innanzi tutto rivolgo un affettuoso saluto a Voi qui presenti e, per vostro tramite, a tutti i soci ordinari e aggregati della Sezione Val Susa da Voi qui degnamente rappresentati. Già l’anno scorso mi ero ripromesso di comprimere la mia relazione con l’intento di renderla più snella e scorrevole anche ai fini della pubblicazione sul nostro giornale “Lo Scarpone Valsusino” che con dovizia di particolari ha sempre seguito e narrato della nostra vita associativa con i relativi avvenimenti. Rivolgo in piedi insieme a Voi, un reverente pensiero a tutti i Caduti vittime di guerre e di terrorismo non tralasciando un pensiero anche ai presidenti e a tutti gli alpini della Sezione “andati avanti”. Un abbraccio a tutti i nostri Reduci ai quali va la nostra gratitudine, la nostra stima ed il nostro affetto. Un saluto speciale agli alpini ammalati ai quali auguro una pronta definitiva guarigione e un cordiale saluto non posso mancare di rivolgerlo ai nostri alpini in servizio in Italia e all’estero e ai loro Comandanti. Un caloroso saluto ai nostri Consiglieri nazionali che estendiamo anche al Presidente nazionale Sebastiano Favero ed al Consiglio Direttivo Nazionale, a tutti i vertici associativi, alle autorità militari, civili e religiose, con un ringraziamento a chi ha collaborato alle nostre iniziative. Numerose ed interessanti come sempre sono state le tutte le altre varie manifestazioni dei Gruppi tutte riportate su “Lo Scarpone Valsusino” con la celebrazione di diversi anniversari organizzati stupendamente. Nel corso dell’anno abbiamo inoltre presenziato a tutte le riunioni indette dal 1° Raggruppamento e all’assemblea annuale nazionale dei delegati a Milano e abbiamo partecipato a molte altre manifestazioni il cui dettaglio avete trovato sul giornale con le relative presenze. Mi piace sottolineare e ricordare sempre però quelle attività considerate istituzionali quali Exilles, salita al Rocciamelone, 4 novembre e Santa Messa di Natale manifestazioni a cui avete partecipato numerosi, cosa di cui vi ringrazio. RELAZIONE MORALE Relazione Morale 2015 FANFARA SEZIONALE Anche il 2015 è stata impegnata su più fronti istituzionali e non. Sempre intenso e valido il suo operato che, grazie all’impegno del suo presidente Combetto, del maestro Bellando, del direttivo e dei musici ci consente una “nota” in più rispetto elle sezioni che ne sono sprovviste e che richiedono i loro servizi. Un particolare grazie per la ripetuta presenza di alcuni musici al Rocciamelone e come non ricordare la loro presenza ed interpretazione a Briançon nel ricordo dei caduti di entrambi i fronti. Al direttivo e ai componenti tutti vadano i nostri più sentiti ringraFORZA DELLA SEZIONE ziamenti per l’attività svolta e l’impegno profuso e un plauso per Nessuna novità riguardo ai Gruppi: sono 36 più fanfara e unità la loro competenza e capacità musicali. di P.C. Un augurio di buon lavoro lo rivolgo in modo particolare al gentil Il tesseramento 2015 si è così concluso: sesso che è entrato a far parte del nostro complesso musicale e che ha assunto impegni a livello di consiglio direttivo in seno Alpini 2311 ex 2394 -83 alla fanfara. Aiutanti 9 ex 8 1 Chiusura di stagione consueta con Santa Cecilia. Concerto e feAggregati 832 ex 868 -36 sta ospitati quest’anno a Rubiana. 3152 3270 -118 LO SCARPONE VALSUSINO CONSIGLIO DIRETTIVO SEZIONALE Il 3 aprile a Belluno durante il CISA restituiremo il trofeo della Come di regola, si è riunito puntualmente ogni mese alle date stampa alpina conquistato a Marostica nel 2014, premio alla fissate di volta in volta, con assidua partecipazione della quasi qualità, alla credibilità e soprattutto all’alpinità del nostro giortotalità dei consiglieri permettendo di esaminare e valutare tutte nale. Grazie quindi ancora una volta a Valerio Olivero che ci ha le casistiche sulle quali è stato necessario assumere delibere permesso con la sua attenzione e pignoleria di trionfare tra le atte a consentire lo svolgimento dell’attività sociale. Il presidente, ottanta testate alpine. i vicepresidenti e i consiglieri hanno presenziato alternativamen- Ora la direzione è nelle mani di Mario Tonini a cui va il nostro apte alle principali manifestazioni dei Gruppi nonché in rappresen- prezzamento per l’impegno profuso tra le sue innumerevoli altre tanza della Val Susa, alle manifestazioni di altre Sezioni e della attività. Siamo certi che il suo già bel giornale crescerà ancora Sede Nazionale e di reparti militari. per diventare ancor più bello ed interessante non dimenticando Gli stessi hanno mantenuto i contatti con i vari Gruppi e, quando mai l’alpinità più profonda che deve esserne alla base. possibile, sono intervenuti per dare assistenza nella risoluzione Ricordiamo ancora una volta che il giornale è di tutti e non solo di eventuali problemi. della redazione e questo è l’ennesimo appello a collaborare con Nell’anno si sono svolte nei termini prescritti l’Assemblea or- contributi editoriali vari, con le vostre opinioni, con i vostri racdinaria dei delegati e anche quella dei capigruppo ospitata per conti, con le vostre memorie, con le vostre lettere. Ribadiamo la prima volta con successo, e replicheremo, al Forte di Exilles. che il giornale, per scelta editoriale, non pubblicherà più nell’atAbbiamo iniziato l’anno presenziando alla commemorazione di tualità e nella cronaca dai Gruppi articoli che non siano inediti, Nowo Postojalowka, mentre a marzo abbiamo avuto la sfortu- o meglio articoli che siano già stati pubblicati su giornali locali.. nata edizione dei campionati ANA di sci rovinati dal maltempo Siamo certi che tra i nostri soci ci siano ottimi articolisti che forse e ancora una volta vogliamo complimentarci con il Gruppo di sono troppo spesso dominati da una forma di ritrosia e timidezChiomonte per la perfetta organizzazione e accoglienza. Ab- za. Non dimentichiamo che sino al 2018 vivremo di commemobiamo chiuso infine come da tradizione con la Santa Messa a razioni della Grande guerra. Quale occasione migliore per andare Mompantero. a scavare nella memoria collettiva dei nostri paesi ricordi e teIn mezzo, l’Adunata nazionale de L’Aquila che ci ha visti presenti stimonianze di allora. Vi preghiamo di andare a leggere le lapidi compatti e ordinati con un’ottima partecipazione di alpini e ga- ai caduti, di fotografarle, di recuperare notizie, ricordi di tutti gli gliardetti come pure al raduno di raggruppamento di Acqui dove alpini che hanno dato la loro vita per la Patria. Naturalmente da abbiamo raccolto la stecca. queste righe voglio ringraziare sentitamente tutti coloro che in- 7 RELAZIONE MORALE 8 vece contribuiscono materialmente con le loro offerte. Il tesoriere più avanti Vi relazionerà sulle cifre, sia dei costi che delle offerte. Prosegue la pubblicazione settimanale dello Scarponcino. Nato come tentativo di informazione puntuale pare abbia preso piede e ha già avuto un tentativo di imitazione. Se con lo Scarpone chiediamo cronache a posteriori per lo Scarponcino chiediamo notizie in tempo utile per la divulgazione. Ma come sempre senza notizie non si va da nessuna parte. Ora lo ricevono, esclusivamente via email, oltre centocinquanta persone. Chi fosse interessato ha solo da dare il proprio indirizzo e sarà accontentato. PROTEZIONE CIVILE Rimando alla relazione che vi terrà il coordinatore della nostra Protezione Civile Paolo Parisio sempre impeccabile alla guida della struttura. Da qui lo ringraziamo in attesa di maggiori ragguagli sulla struttura e sulle attività svolte e concludo dicendo solamente... Bravi Ragazzi continuate così! C.S.A. L’attività sportiva purtroppo continua ad essere una nota dolente per la Sezione e non mi dilungo oltre per non ripetere cose già sentite più volte ma senza successo. Il maresciallo, ora in penINFORMATICA sione, Giorgio Gambelli continua ad essere il referente per lo Come sempre il nostro sito internet cerca di essere sempre ag- sport presso la sede nazionale., giornato il più tempestivamente possibile su manifestazioni o comunicazioni varie. Pochi, vedi anche Scarpone, inviano resoconti VOLONTARIATO E SOLIDARIETÀ o documentazione fotografica in tempo. Il sito è di tutti. Se poi la Un grande grazie per la partecipazione alle iniziative di solidariegestione è in capo a pochi è marginale. tà promosse dalla Sezione o su iniziativa dei Gruppi. La parteServono le informazioni, le notizie, le immagini. Mentre nascono cipazione crescente al Banco Alimentare e alla raccolta di fondi queste note siamo a circa 51000 visite. Dallo scorso anno circa mediante vendita di mele, arance e gerani per la lotta contro 7000 in più. Grandi numeri, forse impensabili nel 2006 quando i tumori dimostrano quanto sia grande il vostro impegno ed il è nato. vostro altruismo. Continua la pubblicazione dello Scarpone in pdf sul sito, prima Oltre a quanto precede sono a conoscenza che ogni Gruppo prodella consegna postale, con ovvio consenso favorevole vista la muove nel suo ambito altre iniziative di solidarietà che meritesituazione delle Poste Italiane. E tramite questa via abbiamo ri- rebbero un lungo elenco fra cui spiccano l’aiuto alle persone più dotto il costo delle spedizioni postali verso l’estero. bisognose ed il restauro a volte del patrimonio storico dei nostri Prosegue il tesseramento online tramite l’applicazione GISA. paesi per mantenere viva la memoria. Preghiamo di usare la nuova modulistica e di completarla in Per quanto riguarda il Banco Alimentare vorremmo ricordare ai ogni sua parte, anche e soprattutto per quei tesseramenti che Gruppi che devono segnalare alla Sezione qualunque abboccaavvengono a chiusure già effettuate. I tesseramenti incompleti mento con personaggi che a vario titolo gravitano in quell’area. non verranno presi in considerazione e saranno rimandati ai ca- Anzi sarebbe opportuno che questi personaggi venissero diffidati pigruppo per il completamento. dal tenere simili atteggiamenti. Partecipazioni singole ed estemÈ possibile in qualunque momento effettuare variazioni di ogni poranee dovrebbero essere sempre autorizzate. genere, principalmente indirizzi, che purtroppo se non tempesti- L’andamento 2015 è stato soddisfacente, +1,60%, anche se le vamente comunicati, possono vanificare la spedizione dei perio- condizioni dell’economia continuano ad essere non brillanti. Per dici “L’Alpino” e “Lo Scarpone Valsusino”. Vogliamo sottolineare correttezza ricordiamo i punti in cui siamo impegnati: Avigliana, questo aspetto perché talvolta si verificano casi di lamentele. Bardonecchia, Chianocco, Oulx, Sant’Antonino-Villar Focchiardo, Come, e ce ne scusiamo, qualche lamentela può scaturire da Susa e Vaie errori in chi opera nell’introduzione dei dati. Il quantitativo dei generi alimentari raccolti per il Banco ammonQuasi tutti i Gruppi sono dotati di posta elettronica. Ne manca- tano a Kg. 15.179 (+1,60% rispetto all’anno precedente). Per no purtroppo ancora alcuni. Ricordiamo che ogni Gruppo è già curiosità la nostra raccolta vale l’1,74% sul totale Piemonte e lo ora dotato di indirizzo di posta generato dalla sede nazionale 0,17% della raccolta totale. che significa in sostanza nome [email protected]. Non è Abbiamo chiuso il libro verde comunicando a Milano i dati relaobbligatorio adottarlo, ma forse sarebbe meglio farlo per una tivi da cui risolta che e abbiamo prodotto impegni per 21.603 forma di standardizzazione ed è da sempre disponibile tramite ore lavorate (-4,87%) e una raccolta fondi per oltre 1.700 Euro comunicazione della password. (-61,89%). Ribadiamo in ogni caso l’importanza dell’uso corretto della posta elettronica. COMMISSIONE GIOVANI Da un paio di anni abbiamo Luca Barone, un baldo giovane del BIBLIOTECA Gruppo di Borgone, che ha dato la sua adesione a rappresentare È sempre funzionante la biblioteca. Ma francamente è stato uno i nostri giovani nell’ambito del 1° raggruppamento e di consesforzo vano... Non più di una decina di libri sono stati visionati sul guenza a livello nazionale. Ci complimentiamo per l’impegno e la centinaio a disposizione. passione profusi e successivamente gli lasceremo la parola per Chi volesse può rivolgersi nei pomeriggi del venerdì all’amico illustrare attività svolte. Bravo Luca!! Vittorio Amprimo che svolge il compito di bibliotecario. Se qualcuno volesse donare libri alla Sezione farebbe sicuramente cosa CONCLUSIONI gradita. Avete ascoltato la relazione del Presidente, le relazioni dei responsabili delle varie attività anche dei Gruppi ed in tutta onestà PREMIO CARENA penso che abbiamo fatto tanto e questo non sarebbe stato posParte a breve il bando per la terza edizione. Vi preghiamo di dif- sibile se alle spalle non ci fosse stata una Sezione ricca di idee fonderlo tra le vostre comunità in modo da ampliare la cerchia e di entusiasmo, una Sezione viva, unita e compatta, legata alle dei partecipanti. L’ultima premiazione ha avuto un significativo proprie tradizioni ed alla propria terra, una Sezione orgogliosa successo ed ha reso soddisfatto l’avv. Carena che ha, roba di di appartenere ad una Associazione in cui la storia, la cultura i questi giorni, aumentato l’entità del premio. valori alpini rappresentano dei principi irrinunciabili. In ambito sezionale nel corrente anno sono previste le consuete RELAZIONE MORALE manifestazioni, ma mi preme porre l’accento su alcuni particolari impegni a cui dobbiamo dedicare particolare cura. Non dobbiamo mollare, ma dobbiamo impegnarci a fondo perché penso ci sia ancora lo spazio per sollecitare e promuovere l’adesione dei tanti che, pur avendo svolto il servizio militare nelle truppe alpine, ancora non hanno sentito il richiamo della nostra magnifica Associazione. Abbiamo il dovere di tramandare lo spirito ed i valori che ci hanno affidato i nostri “Veci” soprattutto nel desolante decadimento morale che si riscontra spesso nella società attuale. Queste sono cose che Vi ho già ripetutamente dette ma che non mi stancherò di ripetere perché sono più che mai attuali. Tra poco, a conclusione della parte istituzionale dibatteremo sull’argomento Susa 2016 dove sarete informati su progressi, decisioni e criticità a dire il vero poche. Altri impegni importanti che vedranno la Sezione tutta impegnata nel mese di Giugno saranno la Festa sezionale del 12 giugno a Exilles. Ho finalmente finito di leggere la relazione relativa al mio nono anno come Vostro Presidente e con il solito spirito di servizio ora lascio a Voi il giudizio invitandoVi ad un sereno dibattito e conto per il futuro sul Vostro apporto collaborativo espresso nella massima serenità e spirito costruttivo che portino a gestire nel migliore dei modi la nostra sia pur piccola ma tosta Sezione. Concludo ringraziando ancora i Vice-Presidenti, i Consiglieri e Revisori dei conti, il nostro inossidabile alfiere Bruno Gallina e i capigruppo con un augurio di buon lavoro a tutti ma in particolare ai neo eletti. Grazie della Vostra attenzione. W GLI ALPINI W LA SEZIONE VAL SUSA Giancarlo Sosello CALENDARIO MANIFESTAZIONI 2016 6 marzo Giaglione • Festa del Gruppo 3 aprile Caprie • Festa del Gruppo 10 aprile Sant’Antonino • Festa del Gruppo 8 maggio Avigliana • 90° di fondazione del Gruppo 8 maggio Villar Dora • San Pancrazio 15 maggio Sezione • Raduno nazionale Asti 29 maggio Villarfocchiardo • Festa del Gruppo 12 giugno Sezione • Festa sezionale Exilles 19 giugno Sezione • Premiazione alpino dell’anno a Loano 3 luglio Cesana • Lago Nero 3 luglio Claviere • Festa del Gruppo 3 luglio Sezione • Commemorazione al Col di Nava 10 luglio Chiusa San Michele • 85° di fondazione 10 luglio Meana • Sacro Cuore 16 luglio Rubiana • Festa a Prà del colle 24 luglio Bardonecchia • Picreaux 31 luglio Borgone • Festa Borgata Achit 31 luglio Sezione • Salita pellegrinaggio alla madonna del Rocciamelone 5 agosto Mompantero • Processione trittico Santuario Mompantero Susa 5 agosto Sauze d’Oulx • Madonna della Neve 5 agosto Almese • Madonna della Neve 6 agosto Gravere • Festa al Deveis 7 agosto Sestriere • Monterotta 8 agosto Rubiana • Gara bocce 14 agosto Giaglione • Santa Chiara 16 agosto Cesana • Festa al Thuras 21 agosto Exilles • Festa del Gruppo 21 agosto Novalesa • Festa d’estate 21 agosto Vaie • Festa al Truc 28 agosto Cesana • Festa del Gruppo 11 settembre Sezione • Raduno intesezionale Susa 24 settembre Chiusa San Michele • Fiaccolata alla Sacra 4 novembre Sezione • Comm. defunti Novalesa 26 novembre Sezione • Raccolta alimentare 8 dicembre Fanfara • Santa Cecilia 10 dicembre Sezione • Termine ultimo per la presentazione delle candidature alla carica di Presidente sezionale 11 dicembre Sezione • Messa in Duomo a Milano 17 dicembre Sezione • Messa sezionale a Mompantero 9 PROTEZIONE CIVILE Paolo Parisio Coordinatore P.C. A.N.A. Val Susa Relazione sul 2015 Relazione sul 2015 all’assemblea dei delegati del 2016 Protezione Civile - A.N.A. Sezione Val Susa Grazie... Signori Capi Gruppi, Signori Delegati buon giorno. Il 2015 per quanto riguarda la nostra attività di Protezione Civile Sezionale è stato un anno tranquillo poiché non siamo stati chiamati a fare interventi di rilievo; vi sono state in Italia diverse situazioni calamitose soprattutto di carattere alluvionale ma sono state tutte in aree circoscritte e quindi sono state affrontate e risolte solo con l’impiego dei Volontari delle zone territoriali soggette all’evento quindi non vi è stata necessità di far confluire nelle zone colpite Personale di stanza in altre Regioni o Provincie e conseguentemente non siamo stati attivati. Da sottolineare che le Regioni hanno problemi di bilancio e quindi cercano di contenere le spese vive dei soccorsi consentendo ed incentivando tutti i cittadini, soprattutto studenti, ad intervenire spontaneamente “alla giornata” ecco il motivo per cui è ripreso il fenomeno degli “Angeli del fango”, dicitura nata durante l’alluvione di Firenze. Ma all’epoca non esisteva una struttura del volontariato organizzato come esiste oggi, non si erano fatti investimenti milionari (leggasi soldi dei cittadini) per dotare i Coordinamenti Provinciali e Presidi Regionali di automezzi pesanti, pale meccaniche, camion di ogni sorta e fatto conseguire ai Volontari patenti speciali per il loro utilizzo (con esborsi monetari anche delle Associazioni). Certo è molto bello vedere giovani che spalano e versano secchi di melma e d’acqua da case, garage e cantine alluvionate, inzuppati ed inzaccherati e contenti di essere utili alla società. Questo è un bel messaggio e vuol dire che la solidarietà spontanea in Italia non è andata perduta e continua anche con le giovani generazioni però, è anche triste sapere che spesso camion, pale meccaniche, idrovore e motopompe restano ferme nei depositi, inutilizzati come i Volontari organizzati e preparati pur sapendo che potrebbero realmente fare la differenza come tempestività, qualità dei soccorsi ed aiuto alla gente. Questo purtroppo avviene al solo fine del contenimento dei costi sulla movimentazione e vettovagliamento delle Organizzazioni stesse in quanto a carico dell’Ente chiamante. Molte Regioni e Province non chiedono aiuto al “sistema di protezione civile” per non dover far fronte a pagamenti successivi dovuti a rimborsi di spese vive che chi interviene sopporta e spesso anticipa. Preferiscono agire solo con aiuti locali anche se insufficienti e lasciare la Gente in maggior e prolungato disagio pur di “risparmiare”. Ormai il risparmio da parte di molte Regioni ma non solo, viene fatto soprattutto sui tagli alla spesa dei servizi essenziali o che comunque si interfacciano direttamente con la Gente, con la quotidianità di vita dell’individuo piuttosto che recidere su costi 10 di uffici interni d’amministrazione o ancora meglio sulle spese di rappresentanza politica e benefit di pochi a danno di molti senza reale potere. Questo è il quadro sintetico della situazione attuale ed il contesto in cui operano le Organizzazioni di Volontariato anche di protezione civile: speriamo che si inverta la rotta poiché alle condizioni attuali mi pare che si segua lentamente la rotta della nave “Concordia” verso l’Isola dei Giglio. Ritornando alla nostra struttura specifica, anche noi abbiamo avuto un’emergenza in Valle ma è stata risolta in poche ore poiché non era calamità naturale ma causata da fattore tecnico e mi riferisco all’interruzione della linea ferroviaria per la rottura della motrice del treno ad alta velocità Parigi-Milano. In quell’occasione abbiamo dimostrato ottima risposta alla chiamata sia come numero di Volontari impiegati e sia come automezzi. Abbiamo prima portato l’acqua ai passeggeri bloccati nei pressi della frazione Rodetti a Meana di Susa e poi, causa evento imprevisto, evacuato il convoglio nella tratta ferroviaria tra Bussoleno e Bruzolo. Anche la Prefettura ha fatto i complimenti per la prontezza e la volontaristica professionalità dimostrata. Da sottolineare che è stato un intervento richiesto dal Coordinamento protezione civile della Città Metropolitana dopo la sua attivazione da parte della Prefettura ed è stato espletato in concorso con altre forze del Volontariato locale di protezione civile ma il numero dei Volontari ed il numero degli automezzi impiegati degli Alpini di Val Susa sono stati maggiori della sommatoria di tutti gli altri Volontari ed automezzi presenti di altre Associazioni per cui possiamo dire che l’intervento è stato realizzato e condotto con successo, nei fatti, dall’ANA Val Susa con supporto di altre organizzazioni e ciò, al di là di ogni sterile polemica è dato rilevabile, rilevato e conosciuto. Molti viaggiatori hanno esternato parole di apprezzamento vedendo le divise gialle con Cappello Alpino, moltissimi i giapponesi, cinesi e stranieri in genere che ci hanno fotografato con questo “strano cappello in testa” ricordiamo che quello era il periodo dell’Expo a Milano ed il Tgv era al completo in ogni suo posto. Importante è stata l’esercitazione del 1° Rgp Rocciatori in quel di Novalesa che ha coinvolto tutti i Nuclei attivi del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. Bella esercitazione e ben condotta qui va il mio plauso a Ponti, poi diventato responsabile nazionale ANA dei rocciatori con incarico che dà lustro alla nostra Sezione, ringrazio Berruti di Torino e tutti i nostri Volontari Sezionali che hanno contribuito alla bella riuscita dell’incontro formativo sia dal punto di vista tecnico settoriale che umano. Grazie anche stato di fatto dei piloni sommersi del Ponte di Bassano, è grazie anche alla loro attività che sono partiti i lavori di bonifica, messa in sicurezza e lifting del famoso Ponte così caro agli Alpini. Vedremo i risultati alla prima occasione utile però è bello sapere che anche in questo, la nostra Sezione ci ha messo uno zampino!!! Ancora per finire un grazie per il sostegno che ci date nella campagna del 5 x 1000. Sul giornale e sul sito verrà pubblicata la rendicontazione spese relativo al 2012, l’ultimo chiuso per cui non mi dilungo qui a spiegarvi le linee di spesa. Avrete modo di leggere con la dovizia di particolari che ormai ci contraddistingue. è il sostegno che garantisce la nostra evoluzione, il nostro stare “al passo con i tempi” è ciò che ci permette di investire per una sempre migliore Struttura. Ormai è lontano il picco dei 25.943,56 euro ottenuto con 1.016 donazioni del 2009. Abbiamo quest’anno chiuso il 2012 con 693 donazioni per euro 16.898,30 mentre è in corso di spesa quello relativo alla devoluzione quota della dichiarazione redditi del 2013 pari ad euro 17.267,77 per 783 donazioni. Non è tanto l’importo calato che preoccupa - 8.675,79 rif 2009 con 2011, frutto anche delle difficoltà economiche in atto ma il numero delle donazioni: dal picco massimo delle 1.079 del 2006 alle 693 donazioni del 2012 ovvero -386 pari ad un -30% circa. Qualche errore sicuramente è a noi imputabile di “fidelizzazione del donatore”, forse non basta più il solo rendiconto annuale sul giornale, forse occorre una campagna informativa maggiore, una comunicativa più presente e puntuale nel tempo in qualche forma anche diversa. Perdere il 30% dei donatori è un dato che deve far riflettere tutti assieme e non è consolante il solo fatto di una maggior concorrenza tra le associazioni, Comuni, centri di ricerca sanitaria, società sportive e centri culturali vari. Vero nel 2009 erano forse la metà di oggi gli “aspiranti al 5x1000” ma è vero che noi contiamo 3.152 Soci e sommati a figli, genitori, mogli, parenti, amici, colleghi di lavoro o di pensione, vicini di casa abbiamo un potenziale bacino di utenza molto ampio e molto corposo. Ora termino con la certezza che il 2016 dimostrerà a tutti la forza della nostra Sezione con l’Adunata di Raggruppamento che sarà bella intensa e commovente, un obbiettivo ambizioso raggiunto, punto tappa di un lungo cammino iniziato tempo fa dal nostro Presidente che verrà coronato a Settembre e da lì ripartire con innato slancio verso altre tappe, altre mete che il futuro riserverà e ci farà scoprire. Il futuro associativo? dipende e dipenderà unicamente da noi portarlo avanti e forgiarlo secondo necessità poiché ognuno di noi è in gran parte artefice del proprio destino e anche le associazioni seguono questa regola universale. Gioco di squadra, forti Valori, ambizioni difficili e chiarezza di percorso sono gli ingredienti per non tramontare, la Protezione Civile degli Alpini conoscere queste regole, le applica e non teme per il suo futuro. Grazie della paziente attenzione PROTEZIONE CIVILE all’Amministrazione di Novalesa per la disponibilità avuta. Un pensiero doveroso va a Franco Candetti, nostro Rocciatore che in giugno durante un’ascensione sul Monviso Punta Venezia cadeva in cordata. Siamo certi che è sempre presente con la Squadra seppur da lassù, sulle montagne del Paradiso. Da rilevare che nei fatti è in Val Susa che si è avuta la prima uscita dimostrativa dei Droni, i nuovi apparecchi volanti a pilotaggio remoto, in ambito esercitativo della nostra protezione civile 1° Rgp.ANA. Un ambizioso progetto transfrontaliero avallato dall’ANA Nazionale che vede coinvolto come pilota di droni in formazione per la certificazione ENAV-Roma ed attualmente unico per intero Raggruppamento, il nostro volontario Michele, già referente delle TLC d’Unità Sezionale e Capo Gruppo Alpini di Sant’Ambrogio. Grazie per lo studio e l’impegno che darai e la disponibilità di tempo. Son certo che, assieme all’impegno di Gianni Gontero, nuovo referente PC ANA 1° Rgp realizzerete l’obiettivo ambizioso. Le Squadre hanno tutte proseguito la loro attività regolare con interventi programmati assieme alle rispettive Amministrazioni Comunali sul territorio, attività sia in ambito di prevenzioni alluvioni con pulizia sponde fiumi e bonifica canali, sia in supporto a manifestazioni di rilievo così come ha fatto l’Unità nel suo insieme per la Clavierissima, gara di mtb sulle montagne ItaloFrancesi di Claviere-Monginevro. Le Squadre svolgono spesso un lavoro che è meno visibile, più cadenzato e anche più faticoso la cui attività non richiama particolari citazioni ma è il loro lavoro che va a maggior beneficio della collettività. Sono i loro interventi di regolare prevenzione o di straordinaria bonifica che contribuiscono al mantenimento del Territorio, è con il loro supporto che alcuni importanti eventi possono essere svolti con maggior serenità da parte dei nostri Comuni. Sono l’ossatura portante della Protezione Civile e non può esistere questa Unità senza Squadre. Di qui un appello di sensibilizzazione a tutti Voi, uditori e lettori affinchè possiate farvi parte attiva nel reclutamento di nuovi Volontari. Abbiamo bisogno di nuove leve anche per contrastare l’avanzata dell’età anagrafica. Diversi Volontari non saranno più idonei per lo svolgimento di normali attività, le visite mediche programmate imporranno loro lo stop. Servono nuovi Alpini età compresa dai 18 ai 60 anni per rinvigorire le fila, grazie per le ricerche che farete in tale ambito. Anno importante anche per i Cinofili dopo alcune problematiche ormai passate. Segnato lo spartiacque tra passato e futuro, hanno visto una eccellente collaborazione con i Cinofili della CRI di Villar Dora, Amministrazione Comunale e Gruppo Alpini di Exilles che sentitamente tutti ringrazio, nell’organizzare una importante esercitazione settoriale con la partecipazione di altre importanti associazioni a tema cinofilia. Interessanti prospettive di collaborazioni operative Associative d’Arma stanno nascendo nel campo cinofilo e ciò per rispondere meglio alle esigenze della gente, di chi si perde nella natura magari andando a funghi, magari perché malato d’alzaimer, magari perché depresso da problemi di vita che sembrano insormontabili. Vedremo più avanti ciò che nascerà e come meglio si potrà rispondere alle richieste di soccorso. Di certo è che le procedure per far nascere in Avigliana un nuovo campo addestrativo cinofilo sono in atto e ciò anche grazie al Gruppo Alpini di Avigliana e allamico Gallo che qui pubblicamente ringrazio come ringrazio anche il geom Rocci che segue i lavori dal punto di vista professionale e l’Amministrazione Comunale che si è dimostrata particolarmente sensibile al tema. I nostri Sommozzatori, infine, sono stati utili nel rilevamento dello Susa, 29 febbraio 2016 Il Coordinatore Sez.le alla PC Parisio Paolo 11 PROTEZIONE CIVILE Rendiconto somme percepite 5‰ Riferimento anno 2012 Con la presente, si vuole evidenziare le “linee programmatiche di spesa” che hanno contraddistinto l’Unità Sezionale della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione Val Susa per quanto riguarda la somma percepita quale erogazione quote spettanti 5‰ anno 2012 accreditate nel 2014 con termine spesa 2015. Da subito si evidenzia che l’impegno finanziario maggiore è stato legato agli automezzi con il potenziamento del parco veicoli mediante acquisizione di automezzo, usato garantito, 4WD ideale per movimentare il Nucleo Rocciatori ovvero un “Defender 110” allestito in economia dai Volontari per portare la loro specifica attrezzatura. Detto automezzo dispone di idoneo spazio da carico usufruibile anche per porre un generatore o motopompa o zaini Volontari permettendo contemporaneo trasporto di 5 Volontari anche di Squadre logistiche multiruolo, in caso di necessità e quindi può essere di uso multiplo all’occorrenza. Giubbetti alta visibilità e magliette estive di rappresentanza segnano attenzione verso i Volontari poiché sono indumenti da loro profondamente attesi e desiderati. Riparazioni ad attrezzature ed automezzi segnano altro costo cumulativamente importante mentre i costi inerenti la ristrutturazione sede sono in decisa discesa visto i grandi lavori già fatti in precedenza. Il costo RC auto è stato solo segnato per quanto di competenza contabile essendo riusciti quest’anno a far fronte con risorse diverse. Nel prossimo esercizio si proseguirà se possibile nella medesima direzione essendo il parco automezzi di vitale e primaria importanza per la struttura di protezione civile con automezzi che devono essere affidabili anche per lunghi tragitti e rispettosi delle normative sull’ambiente. Si investirà ancora sulle divise associative in quanto necessitano di nuovi capi in sostituzione di altri ormai logori e si investirà ancora una somma importante per il potenziamento delle comunicazioni radio ovvero nelle TLC senza tralasciare investimenti su personal computer moderni con collegamento ad internet poiché di queste attrezzature se ne sente necessità. Altre spese seguiranno a seconda della programmazione nel dettaglio e delle necessità contingenti. Dettaglio spese: RIFERIMENTO ANNO 5‰ IMPORTO PERCEPITO - Accreditato in C/C in data 28/10/2014 Revisione ex art 80 automezzi EH932DS e BM969XF fattura 73 del 12/03/2015 Auto Village Acquisto automezzo usato mod Land Rover Defender 110 targa ZA669YF ditta Ipercar srl fattura n° 425/14 del 01/12/2014 16.898,30 140,00 13.500,00 Riparazione attrezzatura motopompa – idrovora fattura n° 1/b dal 08/01/2015 ditta Agriservice sas 109,00 Acquisto materiali per ristrutturazione sede - tettoia e miglioria automezzo attrezzato pronta partenza: fatture n° 2242 del 10/12/2014 e 2248 del 11/12/2014 ditta Siderco srl 652,74 Acquisto magliette di rappresentanza estive per squadre logistiche e rocciatori con logatura automezzo ZA669YF fattura n° 101 del 26/02/2015 Esa snc 730,78 Riparazione automezzo Mazda Bt 50 targa DG702GR fattura n° 3 del 09/02/2015 Carrozzeria Belmondo Marco 268,40 Acquisto materiale ristrutturazione Sede fattura n° 982 del 21/03/2015 Cossa srl 113,02 Sostituzione parabrezza danneggiato automezzo EH932DS Fiat Ducato, fattura n° 74 del 17/03/2015 Auto Village 310,00 Acquisto magliette di rappresentanza estive per cinofili fattura n° 297 del 16/04/2015 ditta Esa snc Acquisto n° 10 giubbetti tecnici smanicati ad alta visibilità per rocciatori fattura del 26/06/2015 ditta Tasci srl - Montura Pagamento RC auto automezzi protezione civile per quota di nostra competenza assicurazione CAP – Regione Piemonte assicuratore AXA quota inseribile a chiusura di quadratura contabile 5‰ TOTALE SPESE 12 2012 187,27 679,93 207,16 16.898,30 ALTRE ASSOCIAZIONI L’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna Sezione di Torino e Nucleo Val Susa L’A.N.G.S. (Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna) nacque in Milano per iniziativa del Granatiere Enrico Torrani il 14 marzo 1911. Scopo dell’Associazione, allora come oggi, era di mantenere vivo il sentimento di fratellanza e di cameratismo creatosi sotto le armi tra quanti avevano avuto l’onore di servire l’Italia indossando i Bianchi Alamari dei Granatieri, discendenti diretti di quel Reggimento Guardie creato a Torino dal Duca Carlo Emanuele II di Savoia il 18 aprile 1659, cosa che rende i Granatieri la più antica Unità permanente di tutte le Forze Armate Italiane e tra le più antiche d’Europa. L’Associazione mantiene altresì vivo l’enorme patrimonio storico e culturale derivante dai 357 anni di storia del Reggimento, e cura l’organizzazione dei momenti aggregativi tra cui spiccano in primis i Raduni Nazionali seguiti da moltissime attività a livelli Regionali e Comunali, partecipando alle analoghe attività delle altre Associazioni d’Arma. La Sezione di Torino dell’A.N.G.S. è stata costituita nel 1913 ed è quindi la seconda d’Italia: tra le più attive del Paese, include il Nucleo A.N.G.S. Val Susa, piccolo per numero di iscritti ma grande per dinamismo. I Valle c’è una figura che l’associazione ricorda: Eldo Parile. Caporale al 3° battaglione del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, è una delle prime vittime della Resistenza al nazifascismo. Eldo, come recita la targa ricordo nel Cimitero di Foresto, cadde combattendo contro i tedeschi alla difesa di Roma il 9 settembre 1943. Nato a Foresto nel 1920 dopo le scuole elementari, frequentate a Foresto, è rimasto ad aiutare i suoi famigliari nei lavori di campagna fino all’età di 15 anni, poi ha iniziato a lavorare alle dipendenze della ditta Pietro Mosca dove rimase fino alla chiamata alle armi, che arrivò a fine marzo 1940 e fu arruolato nei Granatieri di Sardegna. Negli anni 1940-42 partecipò alle campagne di guerra in Jugoslavia e in Albania. Rientrò a Roma nel febbraio 1943 con il grado di caporale e fu destinato alle mansioni ordinarie dei Granatieri di Sardegna, cioè protezione alla Famiglia Reale. La notte tra l’8 e il 9 settembre 1943, dopo quella confusa giornata in cui era stato dichiarato lo scioglimento dell’Esercito Italiano, è stato ordinato a lui e ad altri suoi commilitoni un servizio di guardia ad un ponte sul Tevere in Roma, quartiere Monte Mario. Verso l’alba del giorno 9 settembre sopraggiunse una folta pattuglia di tedeschi. Quest’ultimi intimarono di arrendersi e consegnare le armi. I granatieri risposero sparando, ma in breve tempo i tedeschi ebbero la meglio in quanto più numerosi e meglio armati. In quello scontro persero la vita Eldo e due suoi commilitoni, forse prime vittime di quella che diventerà poi la guerra di resistenza contro il nazifascismo. Giancarlo Sibille In alto da sinistra: nucleo Granatieri di Sardegna e gruppo storico Val Susa; Giancarlo Sibille al 37° Corso ACS Tr. Mecc. e corazzieri Caserma Pico, Lecce 16 ottobre ’72. In basso da sinistra: foto di gruppo in posa granatieresca; Giacomo Godone, classe 1898. 13 ATTUALITÀ La magia dei CaSTA Tornati al Colle del Sestriere... Tanto sole, montagne meravigliose, moltissimi alpini e forte senso di appartenenza. Ecco la semplice ricetta per creare la magia di una settimana a contatto con la realtà dello sport e con le capacità e la preparazione delle nostre Truppe alpine. Forse nella ricetta sarebbe servita un po’ di più di neve ma alla fin fine grazie a tutti nessuno se ne accorto. I CaSTa sono tornati così per la seconda volta al Sestriere come base ed nelle vicine Pragelato, Cesana, e Claviere quali sedi di partenza e arrivo o, nel caso di San Sicario, di un apprezzato atto tattico dall’evocativo nome “Volpe bianca”. Lunedì 25 l’avventura comincia con la cerimonia di apertura al Sestriere alla presenza delle maggiori autorità militari e di tanti alpini accorsi ad assistervi con vessilli e gagliardetti. La Val Susa è stata encomiabile nella partecipazione, segno che quando si vuole non si è secondi a nessuno. Bella e coinvolgente la cerimonia con l’afflusso degli atleti, con il susseguirsi degli alzabandiera e con la commovente accensione del braciere, dopo avvicinamento al suono dell’inno olimpico, da parte del caporalmaggiore Ferdinando Giannini, Medaglia d’argento al valor civile, e come ben noto amputato ad una gamba. Poi i discorsi di circostanza del sindaco Marin, del gen. Bonato comandante delle TT.AA. e del gen. Errico capo di Stato Maggiore esercito. Martedì partiva da Cesana la gara regina, quella dei plotoni, impegnati a salire verso Claviere tra fatica, prove speciali e zaini affardellati. E mentre i nostri alpini faticavano, sempre a Cesana si teneva la cerimonia degli Onori ai caduti. Serata con concerto della “Taurinense” a Sestriere con pubblico attento e forse anche sorpreso per la mutazione del repertorio da parte della fanfara che si faceva coinvolgere da opera e jazz. Mercoledì i plotoni salgono da Pragelato al Fraiteve per poi scendere verso Sestriere. Se ieri alla partenza i volti erano sereni e spensierati talvolta oggi invece sono il ritratto della fatica. La prova di topografia sulla punta del monte allevierà per un at- 14 timo lo sforzo ma quanto vissuto nella salita lo si legge perfettamente nei loro volti. Calano le ombre della sera ed inizia la sci-alpinistica. Spettacolare il colpo d’occhio con la massa di atleti che dotati della sola pila frontale salgono sulla pista dell’Alpette per ridiscendere e ricominciare per un secondo giro. Chi poteva vincere? Ovviamente il nostro, di Sauze d’Oulx, Matteo Eydallin fenomenale campione della specialità. Giovedì siamo a San Sicario per la “Volpe bianca”. Il “Susa” in bianco mimetico si muove nella neve, dagli elicotteri scendono mortai e alpini mentre i fucilieri attaccano le postazioni nemiche con il supporto dei mezzi controcarro. Un vero scenario operativo con spettacolare uso degli elicotteri. Serata invece con la grande fiaccolata che scende dall’Alpette. È il saluto notturno al Sestriere. Domani tutto finirà e commiato più spettacolare non poteva esserci. Ore 7,30 del venerdì. Partenza dell’ultima prova dei plotoni. La staffetta, l’ultimo sforzo. Salita, discesa, cambi... ed alla fine vince l’8° con il 2° alla piazza d’onore. Grande gioia, in libertà a dispetto del protocollo meno severo del solito. Intanto è arrivato il ministro Pinotti che assisterà alla cerimonia di chiusura. C’è commozione, si intravede la fatica sui volti degli atleti, si alzano i trofei al cielo. Piano piano scendono le bandiere e si spegne il braciere. Scambio di saluti, Sestriere intitola la piazza alla “Taurinense” ed il gen. Bonato consegna a Tiziana Nasi un assegno frutto della raccolta fondi finalizzata alla F.I.S.I.P. (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) e a cui i Gruppi di Cesana, Oulx e Sestriere hanno contribuito con la distribuzione del vin brulè. Cala il sipario, gli atleti tornano ai reparti a noi resta la gioia di cinque giornate meravigliose, di una full immersion in un mondo che, in modo certo diverso, è stato anche nostro. Speriamo nel 2018, noi non ci muoviamo e aspettiamo con gioia il momento di riaccoglierli. Dario Balbo ATTUALITÀ SEMPRE “FUARCE CIVIDAT” Batte ancora forte il cuore del “Cividale”, battaglione alpino mai arresosi allo sciagurato provvedimento che ne decretò, nel 1995, la soppressione. Compagnie e reparti della gloriosa unità militare (inquadrata nella mitica brigata “Julia”) hanno testimoniato per l’ennesima volta il senso e la profondità di un legame con il passato che non accenna ad affievolirsi. Venti ne sono trascorsi di anni, dalla prima adunata degli ex. Tanto tempo. Eppure l’intensità della circostanza non si smorza e le presenze non registrano flessioni né fra i diretti protagonisti delle due giornate che con le tappe del sabato a Chiusaforte e della domenica nell’antica città longobarda rinsaldano un vincolo di appartenenza e perpetuano l’epopea di una realtà sempre distintasi per valore e spirito di servizio, né, fra gli spettatori. Risultato: la piccola Chiusaforte letteralmente invasa da alpini ed il centro storico di Cividale trasformato in un’autentica spianata di cappelli con la penna. Il presidente della locale Sezione A.N.A Moretti, nel suo discorso di saluto, ha giustamente detto: “continuiamo ad essere una grande famiglia che si riunisce nel segno del ricordo. Il raduno degli ex non è la mesta commemorazione di qualcosa che non c’è più; ma, al contrario, occasione per ribadire l’esistenza del battaglione e l’orgoglio di averne fatto parte. Ci spinga questo momento a riflettere e capire cosa è la vera alpinità che qui tutti voi state dimostrando”. Il Generale Blais, che al Cividale è stato comandante di battaglione ed il capitano. Perotto che vi ha svolto il servizio da sottotenente, potevano forse mancare ad un simile evento, esibendo con orgoglio il vessillo della sezione Val Susa?... ovviamente no. Mario Perotto BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA Organizzata dalla Sezione di Torino in occasione del 73° anniversario, si è svolta domenica 24 gennaio 2016 a Superga, la commemorazione della battaglia di Nikolajewka, avvenuta in Russia il 26 gennaio 1943. Si sono ritrovati sul piazzale antistante la Basilica veramente tanti alpini, 8 vessilli sezionali e oltre 100 gagliardetti. La nostra Sezione ha partecipato con il vessillo sezionale. Presente la fanfara alpina “Montenero” che ha dato lustro alla manifestazione. Dopo l’ingresso ufficiale del vessillo della Sezione di Torino, sfilata sul piazzale antistante la Basilica di Superga, deposizione omaggi floreali e poi SS. Messa in suffragio di tutti i caduti, officiata dal cappellano militare don Ribero. Al termine della funzione religiosa ha preso la parola il presidente della Sezione di Torino Revello che ha tracciato un quadro molto preciso della battaglia di Nikolajewka, descrivendo le varie azioni e fu proprio durante queste azioni che il generale Reverberi, comandante della “Tridentina”, per rompere l’accerchiamento, gridò la famosa frase “Tridentina avanti”, che trascinò gli alpini all’assalto e consentì di travolgere la linea di resistenza sovietica. Il prezzo pagato dagli alpini però fu enorme: sul terreno infatti rimasero migliaia di caduti. Il microfono è poi passato al gen. Berto, Comandante della Scuola di Applicazione di Torino, che ha sottolineato il grande coraggio, lo spirito di sacrificio e l’alto senso del dovere degli alpini. Quindi, all’uscita della Basilica, cerimonia conclusiva con l’Ammainabandiera. Amato Anselmetto In alto da sinistra: il gen. Blais, il cons. Perotto e il sindaco di Chiusaforte; gli alpini alla basilica di Superga. In basso: immagini della ritirata. 15 ATTUALITÀ I PRESIDENTI A GENOVA Riunione dei vertici del 1° Raggruppamento Sabato 6 febbraio, presso la sede della Sezione di Genova, si è svolta la riunione dei presidenti del 1° raggruppamento. Puntualmente alle ore 9,30 il nostro presidente sezionale Sosello, in qualità di referente del 1° raggruppamento, ha aperto la seduta con il saluto alla bandiera e con un cordiale benvenuto a tutti i partecipanti, in particolare al presidente della Sezione di Genova, al vice presidente nazionale e ai 5 consiglieri nazionali presenti. Dopo la nomina del segretario verbalizzante la riunione nella persona di Lumello ed il saluto da parte del presidente della Sezione di Genova, si è proceduto all’appello delle Sezioni presenti e all’approvazione del verbale della seduta precedente. A seguire il punto relativo al raduno di raggruppamento a Susa 2016, con la distribuzione ai presidenti della brochure della manifestazione, presentata inizialmente da parte del consigliere sezionale Anselmetto e poi con ulteriori dettagli da parte del presidente Sosello. Da segnalare il favorevole accoglimento di questa brochure, alla quale erano stati allegati depliants turistici e informazioni sugli alberghi della Val Susa Quindi passaggio ai successivi argomenti all’ordine del giorno: dalla Protezione Civile con intervento di Gontero, coordinatore del raggruppamento e di Bonaldi, coordinatore nazionale e poi il punto relativo al “Tema assicurativo” che come sempre ha generato un dibattito piuttosto acceso. A seguire la votazione per le candidature a consiglieri nazionali per il 2016: Franza in sostituzione di Greco, Bosetti in sostituzione di Pighin e poi come revisori: Ferretti in sostituzione di Botteselle e Ciocchetti in sostituzione di Sala. Si è poi parlato di adunata ad Asti e delle prossime città candidate alle adunate nazionali; quindi votazioni per scegliere la città che ospiterà il raduno di raggruppamento 2018 viste le candidature di Aosta e Vercelli. La maggioranza si è espressa a favore di Vercelli. Infine ultimi punti all’ordine del giorno: ripristino riunione referen- 16 ti centro studi in concomitanza alle riunioni di raggruppamento, futuro associativo, per il quale le Sezioni dovranno comunicare le loro decisioni alla sede nazionale entro la fine di questo mese, giovani e chiusura con notizie di carattere generale. Una riunione questa certamente importante, che ha permesso ai vari Presidenti di esprimere la loro opinione in un clima veramente “alpino” e cordiale. Amato Anselmetto SACRIFICIO DELLA CUNEENSE A ceva per non dimenticare Nel consueto freddo dell’inverno cebano domenica 17 gennaio si è tenuta l’annuale commemorazione della sanguinosa battaglia di Nowo Postojalowka del 20 gennaio 1943. Fu una battaglia cruenta, crudele, lunga oltre trenta ore e fu praticamente la battaglia che sancì il sacrificio della “Cuneense”. Come sappiamo della divisione “martire” ben pochi tornarono e di quei pochi sopravvissuti quattro erano ancora presenti a testimonianza del sacrificio dei loro compagni. Ed oltre a loro c’era anche il cappello del tenente Giuseppe Navone portato lungo tutto il percorso da mani premurose su di un cuscino da cerimonia a simboleggiare idealmente tutti i caduti. Per la cronaca Giuseppe Navone fu l’autore dell’inno del “Ceva” “Andouma prou”. A detta di parecchi, l’edizione di quest’anno è stata particolarmente partecipata. Il corteo che si snodava per le vie di Ceva era veramente lungo, ricco di vessilli e gagliardetti. Chi li ha contati parla di quasi quaranta vessilli e di circa duecento gagliardetti per una stima totale di quasi duemila persone oltre i simpatici muli della sezione salmerie della Sezione di Mondovì. Ritrovo consueto nella Piazza d’armi. Di fronte, la storica caserma “Galliano” che sino alla chiusura del ’73 ospitò il BAR della “Cadore” con la compagnia “Pieve di Cadore”. Ora è nella disponibilità del Corpo forestale. La fanfara di Ceva accompagnava l’ingresso nello schieramento del Labaro nazionale scortato dal presidente Favero e dal gen. ATTUALITÀ Panizzi e con gli onori ai caduti sui due monumenti della piazza iniziava la celebrazione ufficiale. Seguiva il corteo aperto dalle autorità, dalle crocerossine, dagli alpini, dai reduci e dai due ultimi striscioni commemorativi che continuo a non capire perché debbano essere sempre relegati nella retrovia della sfilata. Tappa nella piazza del municipio dove si tenevano i discorsi ufficiali e la commovente consegna alla famiglia della piastrina dell’alpino Giuseppe Perotti, classe 1921 da Barge, 6° alpini e disperso. Poche centinaia di metri ancora e poi tutti nel Duono per la SS.Messa officiata dal cappellano del 2° don Umberto Borello. Prossimo anno appuntamento per tutti a Mondovì. Dario Balbo LUCA BARONE In gara al poligono di Vercelli Si è svolto domenica 15 novembre il 3° Trofeo ANA Vercelli di Tiro a segno nel poligono della città del riso. La gara di tiro a segno con armi ad aria compressa di categoria C10 e P10 con due classifiche finali divise tra Alpini e Amici degli Alpini e squadre. Il socio del Gruppo di Borgone ha partecipato alla gara di Pistola che si è disputata in due turni differenti mettendo a bersagli tutti i colpi sui 10 tabelloni di gara. Luca Barone si è dovuto confrontare con un campione di categoria riuscendo comunque a piazzare il colpo finale agguantando una medaglia d’argento. “Non è stato affatto semplice”, ha detto Barone, “un’esperienza che voglio ripetere magari migliorando ancora. Ho vissuto una bellissima giornata organizzata in modo egregio dagli amici della Sezione di Vercelli”. Michele Bosco I “LUPI” FESTEGGIANO IL NATALE Giovedì 17 dicembre si è svolto presso la Caserma “Assietta” di Oulx il tradizionale precetto organizzato dalla 34^ compagnia alpini. Quest’anno, a differenza delle passate edizioni, la celebrazione della SS. Messa, officiata per l’occorrenza da Parroco di Oulx don Sandro Federici, si è svolta nella suggestiva ed accogliente atmosfera all’interno della chiesa dell’Abbadia dei padri salesiani, ai quali va un sentito riconoscimento per l’accoglienza dimostrata. Alla funzione, culminata con la recitazione della preghiera dell’alpino è seguita la cena natalizia presso il locale mensa della caserma durante la quale il comandante del reggimento, col. Alberto Vezzoli, ed il comandante della compagnia, cap. Fabio Salducco, hanno portato a tutti i convenuti il loro saluto ed i loro auguri per le imminenti festività natalizie e di fine anno. Un piacevolissimo momento d’intrattenimento ha coinvolto inoltre i vari bimbi dei militari presenti con le proprie famiglie, quando un alpino della compagnia, vestito all’occorrenza da babbo natale, si è presentato tra i tavoli e nello stupore di tutti ha distribuito a ciascuno di loro un piccolo dono natalizio, predisposto all’occorrenza dal comando di compagnia come ricordo del bel momento di festa passato insieme. Anche in questa occasione la partecipazione al precetto non poteva che essere numerosa e partecipata: infatti oltre alla presenza del comandante del 3° reggimento alpini e del comandante del battaglione “Susa”, ten. col. Gualtieri, sono intervenuti il vicesindaco di Oulx Terzolo ed i sindaci dei comuni di Exilles e Salbertrand, Castellano e Joannas, il ten. col. Piccoli comandante del soggiorno militare di Bardonecchia, il cap. Pieroni ed il 1° mar. lgt. Genovese per l’arma dei carabinieri, il cap. Altieri per la compagnia della. guardia di finanza di Susa, ed in rappresentanza dell’intera sezione Val Susa il presidente Sosello accompagnato da numerosi alpini provenienti dai vari gruppi della valle, primo fra tutti quello di Oulx guidato dal capogruppo Bernard. Un sentito ringraziamento come sempre va inoltre alla sezione UNUCI di Borgosesia rappresentata per l’occasione dai primi capitani Zignone e Barbonaglia ed al responsabile del comitato organizzatore del tradizionale raduno dei lupi, s.ten. Simonetti. Davide Corona Nella pagina precedente in alto da sinistra: i presidenti del 1° Raggruppamento in riunione a Genova; reduci della battaglia di Nowo Postojalowka. In basso: striscione commemorativo in ricordo del sacrificio della Cuneense. In questa pagina da sinistra: Il cappello del tenente Navone; a destra: onore ai caduti. 17 PRIMA GUERRA Diario di guerra CENTO ANNI ORSONO, 1916... Combattimenti ovunque GENNAIO 11 Fronte italiano - Comincia la quinta battaglia dell’Isonzo per venire incontro alle richieste dei francesi, che temevano il 4 Vienna - Il generale Conrad, capo di stato maggiore trasferimento di truppe austriache sul fronte di Verdun. Ancora dell’esercito austro-ungarico auspica una pace in tempi inattaccabile il Calvario, qualche progresso sul Sabotino, abbastanza rapidi per non indebolirsi fatalmente e, forse, conquistato solo per poche ore San Martino del Carso. La essere distrutti. battaglia viene interrotta dopo cinque giorni, quando una 8 Fronte serbo - L’Austria attacca il Montenegro. Preceduti da un nevicata improvvisa e la pioggia trasformano il terreno bombardamento dell’artiglieria, 45.000 soldati austriaci, 5.000 montuoso in un pantano. L’Italia perde 16.000 uomini. bosniaci e 3.000 italiani, sudditi dell’Impero austro-ungarico, 15 El Paso (Stati Uniti) - Il generale John Pershing con 4.000 invadono il piccolo paese vicino e alleato della Serbia. soldati americani varca il confine con il Messico per dare la 17 Fronte serbo - Il Montenegro si arrende all’Austria-Ungheria. Il caccia a Francisco «Pancho» Villa. re Nikita è fugge a Scutari e da lì si imbarca per Brindisi. 26 Fronte italiano - Battaglia sulle nevi delle Alpi Carniche. 21 Fronte mesopotamico - Battaglia di Hanna. Gli inglesi Combattimenti intensi per tre giorni, anche nella notte e attaccano i turchi. Scarsi i risultati, difese turche pressoché durante una tormenta di neve, tra italiani e austriaci intorno al intatte. Tra morti e feriti i britannici perdono 2.600 uomini. passo di Monte Croce Carnico. Alla fine gli italiani riprendono le posizioni perdute nel primo assalto austriaco, ma hanno 22 Roma - Il presidente del Consiglio Salandra si dichiara perso quasi mille uomini. insoddisfatto di Cadorna in una lettera ai ministri Sonnino e Zupelli. 31 Fronte orientale - Si conclude l’offensiva russa lanciata il 18 marzo. I russi perdono 100.000 uomini (12.000 sono morti 29 Londra - Dopo oltre un anno dalle sollecitazioni di Churchill si per le durissime condizioni atmosferiche), i tedeschi circa collauda il primo carro armato inglese. 20.000. 31 Nove Zeppelin tedeschi lanciano 389 bombe sull’Inghilterra centrale. Cinquantaquattro i morti, più di sessanta i feriti. Durante il rientro, un dirigibile precipita in mare. FEBBRAIO 1 Mare del Nord - Vicino la foce del Tamigi, un velivolo tedesco colpisce e affonda il mercantile inglese Franz Fischer (13 le vittime). È la prima nave affondata da un attacco aereo. 14 Milano - Primo bombardamento austriaco su Milano. Alle nove del mattino, su Porta Romana e Porta Volta. Dodici morti. I bombardamenti finora si erano limitati ad alcune città della costa adriatica, a Verona e alla pianura lombarda. 21 Fronte occidentale - Inizia la battaglia di Verdun. Offensiva massiccia e preparata con cura: due milioni e mezzo di granate trasportate al fronte da 1.300 treni. I francesi resistono anche a 140.000 uomini che avanzano verso di loro su un fronte di sette chilometri. I tedeschi usano i gas ma non sfondano. 25 Fronte occidentale - Continua la battaglia di Verdun. I tedeschi espugnano Fort Douaumont, tra i meglio difesi del mondo. Usati anche i lanciafiamme. I francesi affidano il comando delle operazioni di difesa al generale Philippe Pétain, che intende resistere a ogni costo all’attacco tedesco. MARZO Parco della Rimembranza 2 Fronte del Caucaso - Prosegue la campagna del Caucaso: le truppe zariste conquistano la città di Bitlis con un assalto all’arma bianca. Combatte con i russi un nutrito contingente di volontari armeni. Alpino Stefano Pognant, San Giorio classe 1894, appartenente al 3° alpini e deceduto il 6 febbraio 1916 nell’ospedale 18 per ferite riportate in combattimento 6 Fronte occidentale - A Verdun un numero di vittime impressionante da entrambe le parti. I tedeschi attaccano l’altipiano di Mort-Homme. Gli scontri andranno avanti per più di un mese. Moriranno migliaia di soldati da una parte e dall’altra, ma l’altipiano non verrà conquistato. Nelle prime cinque settimane cadrà un tedesco ogni quarantacinque secondi. I morti francesi ancora più numerosi. 18 La morte eroica del giornalista Garibaldi Franceschi. Alpino Marcolino Ainardi, Mattie classe 1893, appartenente al 3° alpini e deceduto il 23 febbraio 1916 a Milano in ospedale per malattia Alpino Enrico Turbine, Rubiana classe 1894, appartenente al 3° alpini e deceduto il 2 marzo 1916 a Roma per ferite riportate in combattimento CRONACA DAI GRUPPI GRUPPO DI AVIGLIANA Ricordando Silvio Tutti i cappelli alpini sono uguali, con penne un po’ più lunghe o un po’ più corte, un po’ più nere o un poco meno, si distinguono uno dall’altro solo per il diverso colore delle nappine. Blu, il colore del cielo terso in alta quota in una giornata senza nuvole, verde, il colore dei prati erbosi che si estendono fino ai piedi delle rocce,viola, il colore delle delicate campanule sparse nel verde dei prati,bianco, il candido manto che ricopre le montagne smussandone le asperità, rosso, il colore dell’ardore dell’alpino che compie il proprio dovere con convinzione, determinazione ed umiltà. E la nappina del tuo cappello, caro Silvio non a caso é rossa, rossa di quell’ardore che ha caratterizzato la tua esistenza: ardore nella partecipazione alle attività del nostro Gruppo, nel ritrovarci al mercoledì sera, nello sfilare alla nostre adunate, nel collaborare fattivamente alle iniziative di piazza a servizio delle associazioni che si dedicano alla collettività, non per ultima la raccolta annuale del banco alimentare a cui hai sempre dato il tuo importante e insostituibile contributo sul “campo”. Si parla molto dei valori rappresentati e contenuti nel cappello alpino, ma quei valori bisogna viverli ogni giorno, tenerli stretti e crederci. Il cappello alpino prima di indossarlo sul capo bisogna saperlo portare nel cuore e tu caro Silvio il tuo cappello alpino lo stringevi stretto in te, in ogni momento della tua esistenza, con quella semplicità ma anche con quella convinta determinazione che ti rendevano così unico, così “amico”. E così, proprio con quella tua caratteristica semplicità ed umiltà sei andato avanti, quasi in silenzio, pochi giorni dopo la nostra ultima sfilata, a cui ancora hai partecipato e che ci aveva fatto sperare che rimanessi con noi ancora per altri incontri. Resterai nel nostro cuore così, con la tua umiltà, con la tua pacata ironia, con la tua semplicità, e con quell’ardore che ha caratterizzato tutta la tua esistenza. Renzo Gallo Da sinistra: il capogruppo di Caprie Nello Bert; il caporale Alice Rocci della 36a compagnia. no San Maurizio; fino ad ora nessuno aveva mai pensato che il Santo è il protettore e patrono degli alpini. Riflettendo su tale deficienza si è provveduto a segnalare ai soci la necessità di rimediare; la risposta è stata immediata e positiva, infatti il giorno dei festeggiamenti, erano presenti un notevole gruppo di alpini in divisa sezionale che hanno partecipato alle funzioni religiose scortando in processione la statua del Santo. Questa nostra iniziativa ha avuto il plauso sia dalle autorità religiose che da quelle comunali, con l’invito di continuare la tradizione per il futuro. Guido Marchisotto Gli alpini al servizio della cultura Ancora una volta, gli alpini buttiglieresi sono stati oggetto dell’attenzione del consiglio comunale, ed in particolar modo dall’assessorato della cultura. La motivazione è stata la nostra partecipazione organizzativa e logistica per tutte le manifestazioni nazionali e locali, ed ultimamente per le celebrazioni sui 100 anni della grande guerra. Per ricordare questo evento in modo particolare, visibile e significativo, è stata fatta una rappresentazione teatrale con i Principi dal Pozzo dal titolo “Emilio va alla guerra”; per questa serata l’assessore Laura Saccenti, ci ha voluto tutti presenti, ovviamente con cappello e camicia sezionale, avendo l’attenzione di riservarci le primi file del teatro. Anche se i nostri interventi sono sempre fatti con spirito collaborativo e senza secondi fini, ci auguriamo che questo stimoli i nostri soci “dormienti” Guido Marchisotto GRUPPO DI CAPRIE Nello Bert confermato Nella giornata di domenica 24 gennaio 2016, dedicata al tesseramento, si sono svolte le votazioni per il rinnovo delle cariche GRUPPO DI BRUZOLO sociali per il triennio 01.02.2016 - 01.02.2019. A seguito delle Bruzolesi ai CaSTA votazioni, il nuovo consiglio direttivo del Gruppo risulta così comAbbiamo avuto notizia che nel plotone del 3° reggimento di posto: capogruppo Bert Nello, vice capogruppo Anselmetto AmaPinerolo, medaglia d’argento ai recenti Ca.STA nella suddetta to, segretario Moretta Marco, alfiere Vinassa Remigio, consiglieri specialità, faceva parte anche il caporale Alice Rocci, 36ª com- Bar Sergio, Cugno Ugo, De Marchi Carlo, Pera Pier Carlo e Versino pagnia, figlia del nostro socio Renzo. Piero. Al nuovo consiglio direttivo gli auguri per un proficuo lavoro. Siamo fieri ed orgogliosi di questo traguardo raggiunto dalla nostra concittadina con la quale ci congratuliamo, augurandole nel contempo di poter raggiungere altri prestigiosi traguardi. Forza Alice! GRUPPO DI SAN GIORIO Conferma per Mauro Pognant Gros Si sono svolte le elezioni per il nuovo consiglio del Gruppo. EraGRUPPO DI BUTTIGLIERA no candidati alla carica di capogruppo Mauro Pognant Gros e a San Maurizio patrono degli alpini quella di consigliere Franco Ala, Franco Becchio, Firmino BonauLo scorso mese di settembre, il nostro Gruppo si è fatto promotore do, Piergiorgio Martin, Fabio Tomassone. di un’iniziativa che finora non era mai stata presa in considerazione. A seguito delle votazioni il nuovo consiglio sarà così composto: La frazione Ferriera del nostro comune festeggia il suo patro- capogruppo: Mauro Pognant Gros eletto con 15 voti, vice ca19 CRONACA DAI GRUPPI pogruppo: Fabio Tomassone con voti 15 e consiglieri: Franco Becchio e Piergiorgio Martin (13 voti), Firmino Bonaudo (voti 12), Franco Ala (voti 10). Primi esclusi con 1 voto Antonio Palermo e Lorenzo Pognant Gros. Congratulazioni a Mauro per la meritata conferma ed al nuovo consiglio l’auspicio di un proficuo lavoro. GRUPPO DI MATTIE Conferma per Riffero Il 17 gennaio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo del Gruppo. Al termine delle operazioni di voto sono risultati eletti, Andrea Riffero come capogruppo e Stefano Malengo come vice-capogruppo. Per il ruolo di consiglieri invece dall’urna sono usciti i nomi di Augusto Davì, Bruno Tonda, Marco Belmondo, Luca Riffero, Lino Polibio e Diego Martoia. Al confermato Riffero le più vive congratulazioni per la conferma e al nuovo consiglio auguri per un proficuo lavoro. GRUPPO DI MOMPANTERO Durbiano confermato In seguito all’esito delle votazioni del 7 febbraio per la nomina del consiglio direttivo per il triennio 2016-2018 sono risultati eletti: capogruppo Ezio Durbiano, vice capogruppo Aldo Rocci, alfiere Valdo Bruno, segretario Dario Favretto, revisori: Fabio Capri, Carlo Favretto, Diego Vigna, Vittorio Vigna e consiglieri: Luigi Bar, Maurizio Nicolas e Germano Remo Nurisso. Ad Ezio, confermato nel suo impegno, vadano le più vive congratulazioni per la conferma e al nuovo consiglio auguri per un proficuo lavoro. sotto l’albero i doni portati da Babbo Natale. Ma è anche la festa della solidarietà che vede gli uomini dotati di buona volontà rivolgersi a quelli più bisognosi per portare loro conforto, amore e amicizia. Fra questi ecco eccellere gli alpini che nel proprio paese si prestano a queste opere di grande valore. A Novalesa gli alpini da anni si recano presso la Casa di Riposo per anziani e la Scuola dell’Infanzia per portare un pensiero natalizio. È piacevole e commovente vedere questi vecchietti gioire e sorridere nello scambiare poche parole con gli alpini, ognuno rivive le proprie fatiche nel crescere la loro famiglia e le dure giornate di lavoro per portare a casa qualche soldino. Occhi lucidi e cuore pieno di commozione in questi anziani accuditi amorevolmente da infermiere ed assistenti della Casa di Riposo. Altra aria si respira alla Scuola per l’Infanzia dove queste giovani promesse si sono presentate in maniera gioiosa e allegra. Apprezzatissimi i loro canti natalizi che questa volta hanno commosso gli alpini. Un grande lavoro di preparazione fatto dalle insegnanti che grazie alla loro costanza hanno saputo ricavare il massimo risultato dai bambini. Chissà forse qualcuno di loro diventerà un alpino. La visita si conclude lasciando in ognuno di noi un piacevole senso di appagamento e l’impegno di ripetersi negli anni a venire con lo stesso spirito alpino. Giovanni Baro GRUPPO DI OULX Un alpino a scolpire il ghiaccio Anche quest’anno Maurizio Perron è salito a Jukkasjärvi, 14 km a est di Kiruna, la città più settentrionale della Svezia per contribuire alla costruzione tra i ghiacci del famoso Icehotel che, ricordiamo, è stato il primo hotel di ghiaccio del mondo ed è ricostruito ogni anno con blocchi prelevati dal vicino fiume Torne, contestualmente GRUPPO DI NOVALESA allo svolgimento dell’annuale festival di scultura del ghiaccio. La Natale a Novalesa struttura svolge la sua regolare attività alberghiera da dicembre ad È Natale, la festa più bella dell’anno dove grandi e piccini si aprile di ciascun anno e ospita annualmente circa 50.000 visitatori. uniscono per festeggiare la nascita di Gesù Bambino e scoprire Artisti del ghiaccio provenienti da tutto il mondo, hanno il compito 20 CRONACA DAI GRUPPI di scolpire le circa 10.000 tonnellate di blocchi per realizzare tavoli, sedie, divani, letti, vari arredi e tutte le altre sculture che completeranno l’hotel. Solo i migliori quindi e Maurizio Perron è uno di questi oltre ad essere altrettanto abile con la pietra e con il legno. Sezione, e ha inoltre elencato gli eventi più importanti avvenuti nel 2015: l’80 anniversario di fondazione del Gruppo, la presenza per l’8 dicembre della Fanfara sezionale che ha voluto festeggiare Santa Cecilia presso il Gruppo, i lavori di insufflaggio delle murature esterne della sede di borgata Paschero allo scopo La serata dei CaSTA ospita un campione di ridurre la dispersione energetica. E con l’augurio di un buon Nella serata dei CaSTA dedicata allo sci alpinismo in notturna, 2016 a tutti accompagnato dal Viva gli Alpini e Viva l’Italia è il vincitore Matteo Eydallin, socio del Gruppo di Sauze d’Oulx, è iniziato il pranzo. venuto a far visita agli alpini del Gruppo impegnati nel vin brulè. Grande l’emozione nell’ospitare un così grande campione che pur- Compleanno Socio Fostinelli troppo, causa i suoi impegni sportivi, raramente può essere ospite Festa a sorpresa per il consigliere del Gruppo Piero Fostinelli, delle nostre manifestazioni. per il compimento dei suoi 80 anni. Tutto il consiglio direttivo si è radunato, presso la sede del Gruppo, per festeggiare Piero, che da anni milita come consigliere e con la sua disponibilità e colGRUPPO DI RUBIANA laborazione aiuta il Gruppo a mantenersi vivo. Ancora un grande Festa del tesseramento augurio di buon compleanno Piero da tutto il Gruppo. La tradizionale festa annuale del tesseramento del Gruppo si è svolta domenica 24 gennaio, con il raduno al mattino presso la sede “Mario Aiassa” dei soci alpini, simpatizzanti e famigliari. GRUPPO DI VILLAR FOCCHIARDO L’alzabandiera presso il monumento della Rimembranza ha dato Cambio al vertice del Gruppo inizio alla cerimonia con la sfilata lungo le vie del paese delle A seguito delle votazioni svoltesi nei gg 23 e 24 gennaio alla penne nere accompagnate dalla Filarmonica “don Ariosto Re”, e presenza del consigliere sezionale Michele Bosco, è stato eletto con il seguito del gonfalone del Comune, delle numerose asso- il nuovo direttivo del Gruppo per il triennio a venire. Capogrupciazioni locali, del sindaco Gianluca Blandino con i rappresentan- po è stato eletto Enrico Monetti che si avvarrà di Davide Astolfi ti della giunta comunale, del vice comandante della stazione dei quale vice-capogruppo. Segretario sarà Domenico Baritello, teCarabinieri di Almese Maresciallo Giorgio Franco e da numerosi soriere Renato Bottala e alfiere Remo Bellone. I consiglieri sarangagliardetti dei Gruppi vicini. no invece Mario Ressiore, Mauro Chelli, Valerio Miletto, Stefano Dopo gli Onori ai caduti presso il Municipio, il corteo si è diret- Belmondo, Enrico Baritello, Luigi Bottala, Matteo Larosa e Piero to alla chiesa parrocchiale di Sant’Egidio, dove il parroco padre Arbrun. A Mario Ressiore vadano l’apprezzamento e le congratuSergio Merlo ha officiato la celebrazione in suffragio degli alpini lazioni per l’importante lavoro svolto in questi anni, mentre al neo “andati avanti”. Prima di iniziare il pranzo sociale presso il risto- eletto Enrico Monetti gli auguri per il nuovo prestigioso incarico. rante “Stella Alpina” di Favella, il capogruppo Remo Blandino ha premiato, con una targa ricordo come tradizione, i settant’an- Nella pagina precedente in alto: gli alpini di Novalesa presso la casa di riposo e in basso la visita degli alpini alla scuola dell’ifanzia; ni compiuti dal socio Gianni Carmagnola, sottolineando inoltre Maurizio Perron e immagini dell’hotel dell’Icehotel svedese. come il Gruppo sia, come soci iscritti, uno dei più numerosi della In basso: il Gruppo di Rubiana in festa. 21 L’ESERCITO OGGI L’orrore dei bambini soldato Roma, 12 febbraio 2016 - Nell’ultimo decennio il fenomeno dei bambini-soldato ha conosciuto uno sviluppo impressionante: stime dell’UNICEF parlano di 300.000 minori in armi nel mondo. Nell’ultimo decennio il fenomeno dei bambini-soldato ha seguito di pari passo la proliferazione legata ai bassi costi delle armi da fuoco, divenute oltre tutto sempre più leggere e facili da adoperare (per fare un esempio, dal ’47 a oggi sono stati venduti circa 60 milioni di Kalashnikov). L’UNICEF stima che nelle zone calde del mondo - in modo particolare in Africa ma pure in Asia e America del Sud - siano 300.000 i giovani con meno di 16 anni (a volte si tratta di bimbi di appena 8 anni) ad aver partecipato attivamente ad un conflitto con diversi ruoli: portatori di viveri e di acqua, cucinieri, spie, porta-ordini ma anche guerrieri veri e propri, costretti ad atti inimmaginabili per la loro età. In non pochi casi, addirittura le forze armate regolari di diverse nazioni hanno fatto imbracciare un’arma a un bambino destinandolo alla prima linea, con la formazione di unità costituite da soli minori. Tutto questo senza contare gli scandali delle bambine (e i bambini) in stato di schiavitù sessuale che accompagnano le milizie in combattimento, e il recente verificarsi di attacchi suicidi condotti da minorenni. Arruolati con la violenza oppure ceduti dalle famiglie alle milizie armate, i minori sono facilmente manipolabili, obbediscono di più (anche perché sottoposti ad un addestramento severissimo se non brutale, cui si aggiunge la somministrazione di droghe), costano meno e hanno una tendenza minore alla fuga rispetto agli adulti. I danni che ricevono sono irreversibili nella maggioranza dei casi. Cresciuti nella consuetudine alla violenza, talvolta gratuita e truce, la maggior parte dei bambini-soldato non intravede un modo diverso di vivere. Le testimonianze raccolte dalle organizzazioni che si occupano di questa piaga sono a dir poco agghiaccianti, ad esempio quelle pubblicate dal quotidiano britannico Telegraph in occasione di una delle giornate dedicate dall’ONU alla lotta al fenomeno dei bambini-soldato (ogni 12 febbraio dal 2002 in poi). Storie di adolescenti che vengono picchiati selvaggiamente per essere poi indotti a uccidere, in gruppo, dei coetanei a colpi di coltello e di machete, in una sorta di rito di iniziazione per entrare a far parte della milizia. Molti finiscono per vedere nel proprio gruppo armato una sorta di surrogato della famiglia dalla quale sono stati staccati con la forza, se non l’unico rifugio in grado di garantire loro la sopravvivenza, il che rende lunghissimo e difficile qualsiasi percorso di recupero, specie in contesti fortemente degradati da guerre sanguinose in cui la pulizia etnica e il genocidio sono stati all’ordine del giorno. Nei conflitti che durano da generazioni, molti bambini sono addirittura da considerarsi opzionati per la guerra, 22 esperienza alla quale sono stati “educati” e alla quale si abbandonano in nome di un sentimento cieco di vendetta e di giustizia. Carnefici e vittime al tempo stesso, dunque. I bambini-soldato rappresentano un gruppo trasversale delle drammatiche statistiche dell’UNICEF che riguardano l’impatto dei conflitti sull’infanzia, frutto avvelenato del coinvolgimento sempre più esteso della popolazione civile nelle guerre, oggi diventata in numerosi frangenti (quelli delle guerre intra-statali) un obiettivo deliberato: • 2 milioni di bambini morti; • 4-5 milioni di invalidi; • 12 milioni di sfollati; • oltre un milione di orfani o di minori separati dalle famiglie; • oltre 10 milioni di bimbi traumatizzati psicologicamente. Oltre all’UNICEF sono numerose le organizzazioni e le associazioni scese in campo per contrastare il fenomeno dei bambinisoldato sul piano dell’advocacy, della prevenzione e del recupero dei minori coinvolti. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha emanato nel 2005 un’apposita risoluzione, e il Palazzo di Vetro ha lanciato, in rete con altre organizzazioni, la campagna Children, not Soldiers attraverso l’Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’ONU per i minori nei conflitti armati, Leila Zerrougui. Una delle priorità è costituita dall’intensificare gli sforzi per accompagnare entro quest’anno gli otto Stati che ancora reclutano minori (Afghanistan, Ciad, Sud Sudan, Myanmar, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Sudan e Yemen) nel processo di smobilitazione e reinserimento alla vita civile dei bambini reclutati e nell’adozione di misure di prevenzione del fenomeno. In concreto la campagna fornisce non solo consulenza tecnica ma pure risorse per la realizzazione di tali misure. Anche la Nato, dopo il summit di Chicago nel 2012, ha elaborato un documento intitolato Military Guidelines on Children and Armed Conflict, che contiene indicazioni su procedure e comportamenti da adottare quando si riscontrano violazioni dei diritti dei minori. Il documento è frutto anche delle lezioni apprese dalla missione International Security and Assistance Force in Afghanistan (ISAF). Proprio in Afghanistan, nell’ambito della missione Resolute Support, la Nato ha previsto la figura del Child Protection Advisor con l’obiettivo di incoraggiare i valori della protezione dei minori presso le forze di sicurezza afghane. Ma da un punto di vista operativo, per un soldato regolare rimane aperta la questione di come eventualmente rispondere ad una minaccia immediata sul campo da parte di bambini-soldato addestrati a uccidere. Oltre ai risvolti etici e giuridici ci sono anche quelli psicologici: un carnefice difficilmente lo si immagina con il volto di un ragazzino. Ten. Col. Mario Renna L’ESERCITO OGGI CON IL 1° DA MONTAGNA SUI MONTI DEL CUNEESE Il 1° reggimento Artiglieria della brigata alpina “Taurinense” ha concluso le due settimane di addestramento al movimento in montagna iniziate lo scorso 2 novembre. L’attività, momento formativo essenziale per ogni reparto alpino, si è sviluppata in 11 escursioni di difficoltà crescente che hanno coperto un dislivello di circa 17 mila metri su un percorso complessivo di 122 km. L’addestramento ha compreso, fra l’altro, tre pernotti in quota, una marcia notturna e una ferrata. La consueta ascensione, che rappresenta il culmine dell’impegno fisico e tecnico, ha raggiunto Cima Crosa, a 2531 metri di quota. Le escursioni sono partite, nella prima settimana di attività, da Paesana, in Val Po, e da Melle, Val Varaita, nella seconda. In entrambe le località, gli alpini hanno costituito delle basi in grado di supportare logisticamente il personale in marcia. Le escursioni rappresentano un’ottima occasione di addestramento anche per la componente di supporto del reggimento, che deve dimostrare di saper operare per il personale in marcia in marcia senza fare affidamento alle strutture normalmente presenti in caserma e ricorrendo così a delle soluzioni campali. Nella mattinata di domenica 8 novembre, a Paesana, è stata svolta una breve cerimonia in cui il personale del 1° reggimento ha reso gli onori ai Caduti presso il locale monumento commemorativo. TAURINENSE: PRIMO PERIODO IN LIBANO Nel primo mese di responsabilità i caschi blu italiani della brigata alpina “Taurinense”, hanno assicurato il rispetto della risoluzione ONU 1701 attraverso il controllo continuativo del territorio, impegnando giornalmente i propri assetti sia in attività congiunte con le Forze Armate Libanesi (LAF), sia con pattugliamenti indipendenti. Italbatt, l’unità di manovra su base Reggimento Nizza Cavalleria (1°) e rinforzata con gli alpini battaglione “L’Aquila” ha effettuato nei primi 30 giorni di operazione oltre 1300 pattuglie, molte delle quali congiunte alle LAF, e sta garantendo con posti di osservazioni avanzati diurni e notturni un efficace controllo delle aree più impervie del territorio libanese, caratterizzato da gole, elevate quote e da una difficile viabilità nelle aree prossime alla blue line. Il lavoro quotidianamente svolto dai caschi blu della “Taurinense” contribuisce al conseguimento di un elevato livello di sicurezza, indispensabile per il rilancio dello sviluppo economico dell’area e per assicurare le normali condizioni di vita e convivenza nel sud del Libano. In alto: gli artiglieri del 1° da montagna sui monti del cuneense. In basso: alpini della Taurinense in servizio in Libano. 23 LE NOSTRE FOTO Potete mandarci le vostre fotografie o dei vostri cari, indicandoci (se possibile) il luogo e la data dello scatto. Le immagini possono essere spedite per posta a: A.N.A. Sezione Val Susa Via Brunetta, 45 10059 Susa (TO) oppure via mail a: [email protected] Car Bra 1950. A destra Luciano Souberan, classe 1929 Bardonecchia, e a sinistra Genesio Guiffrey, Bardonecchia, andato avanti. Emilio Pelissero Angelo Novarese Caserma Fior di Roccia, Val Vény - Courmayeur (giugno 1964) Enzo Pelissero 24 Franco Pelissero LE NOSTRE FOTO CaSTA anni ‘60 Candido Chareun da Beaulard (nella foto il primo sciatore da sinistra). VEDIAMO SE TI RICONOSCI? Torna la caccia all’uomo... Altre tre foto misteriose... Vi riconoscete o li riconoscete? Chi sa, parli!!! Altre tre volti da indovinare. Sembrano tutti giovanissimi ma la carta di identità dice classi 47, 35 e 38. Chi saranno mai? Sveliamo le loro identità... I giovanotti in questione ci facciano poi sapere se si sono riconosciuti. Un brindisi in Sezione sarà il premio alla notorietà! Gli sconosciuti sullo scorso numero erano: Renzo Perron (Oulx), Roberto Pourpour (Salbertrand), Sergio Rocci (Condove). Seguiteci su: Ana Valsusa www.anavalsusa.it LS lo scarponcino valsusino 25 OFFERTE ALPINI SCRITTORI Giovanni Frattini, Gruppo di Almese, e Aldo Cubito, Gruppo di ALDO CUBITO Susa, sono due alpini che hanno affidato alla penna, ma questa L’ULTIMA AVVENTURA... ASSISTERE AL MIO FUNERALE volta non quella del cappello, i loro ricordi e le loro riflessioni. Saggio semi-fanta-serio Dal sito www.libreriauniversitaria.it GIOVANNI FRATTINI “La Ragione dice che tutto ha una fine. La Fede afferma che RICORDANDO IL PASSATO solo una parte ha fine. La nostra Speranza s’illude che niente Dalla prefazione di Anna Olivero abbia fine. “Giovanni Frattini, 92 anni alpino. La penna sul cappello è uno Perché non cercare un compromesso, dando la possibilità al stile di vita, così tanto che oggi, nonostante l’importante data Pensiero di superare le barriere limitative della Ragione o i anagrafica, Giovanni mantiene con viva lucidità i ricordi della gradini d’inciampo della Fede, per dilagare in una valle paralsua gioventù e del suo servizio militare negli anni della Secon- lela, seppur illusoria della Speranza? da guerra mondiale... Sono ricordi scritti Chissà quante cose potremmo scopricon semplicità e passione, volutamente re e finalmente guardare, senza paure, intonsi, senza l’intervento di correzioni tabù o superstizioni oltre il semplice che li avrebbero snaturati. ...Contano “vedere” di tutti i giorni e, perché no, la determinazione e la tenacia con cui divertirci a sbirciare da dietro le quinte Giovanni Frattini, classe 1923, ha voluto lo spettacolo che ci riguarda da vicino, riesumare i suoi ricordi, alcuni così nitidi ma al quale partecipiamo tramite i geda farci entrare con lui nella storia. Nella sti e le bocche degli altri.” sua storia di alpino.” Offerte pro Scarpone Il direttore, la redazione e il consiglio sezionale ringraziano quanti con le donazioni aiutano il lavoro che permette l’uscita del nostro giornale sezionale. Le donazioni si posso fare direttamente tramite i Gruppi o per posta sul CONTO CORRENTE POSTALE 83325274 OFFERTE POSTA • Abbà Renzo - Chiomonte € 10,00 • Aloi Mauriglio - Buttigliera Alta € 20,00 • Amprino Franco - Bussoleno € 20,00 • Ardizzone Giovanni - Milano (MI) € 100,00 • Baudino Bruno - Torino € 15,00 • Belmondo Ferruccio, per il Raduno € 30,00 • Beltrani Remigio - Almese € 50,00 • Bernard Rinaldo - Sauxe d’Oulx € 10,00 • Bertinetti Sergio - Buttigliera Alta € 10,00 • Berto Giovanni - Sant’Ambrogio € 20,00 • Bessone Adalberto - Rivoli/Cascine Vica € 15,00 • Betti Oscar - Condove € 15,00 • Bianco Prevot Gino - Susa € 20,00 • Blais Gen. Giorgio - Susa €50,00 • Bolla Giuseppe Rorà € 30,00 • Borella Bruno - Villarfocchiardo € 20,00 • Bosio Giuliano - Almese € 30,00 • Bronzino Elio - Sant’Ambrogio € 20,00 • Bruno Angelo - Meana € 10,00 • Bugnone Franco - Chiusa S. Michele € 20,00 • Carello Giuseppe - Caprie € 45,00 • Carlino Adalberto - Trana € 100,00 • Chiabaudo Mauro - Venaus € 20,00 • Cislaghi Mario - Montegrotto/Terme (PD) € 50,00 • Claretto Franco - Susa € 10,00 • Conca Silvio - Novalesa € 10,00 • Cordero Michele - Alpignano € 50,00 • Cortessa Vladimiro - Piasco (CN) € 15,00 • Demarie Giovanni - S. Antonino € 20,00 • Deyme Mauro - Susa € 25,00 • Don Calliero Enzo - Villardora € 10,00 • Dosio Emilio - Villardora € 20,00 • Favario Mauro - Caprie € 10,00 • Florio Luciano - Almese € 10,00 • Franza Giovanni - Chieri € 25,00 • Gallo Renzo - Avigliana € 20,00 • Gendre Ermanno - Torino € 20,00 • Gennaro Giovanni - Torino € 20,00 • Ghiotto Adriano Novalesa € 10,00 • Gioberto Margherita - Susa € 20,00 • Gioberto Piero - San Didero € 20,00 • Giorda Arnaldo - Savona (SV) € 20,00 • Giorio Pierangelo - Bussoleno € 30,00 • Giraldo Francesco - Bussoleno € 20,00 • Gr. A.N.A. di Cumiana - Cumiana € 10,00 • Leschiera Roberto - Mompantero € 20,00 • Marzo Angelo - Venaus € 20,00 • Meano Gen. Piercorrado - Torino € 50,00 • Michelon Umberto - Susa € 30,00 • Mondani Cristina - Bussoleno € 20,00 • Muco Vincenzo - Torino € 20,00 • Mussa Alessandro - Chiomonte € 20,00 • N.N. - Bardonecchia € 15,00 • Nervo Renato - Bardonecchia € 50,00 • Novalesa € 100,00 • Paris Bruno - Chianocco € 40,00 • Parisio Sergio - Susa € 20,00 • Parroco di Borgone - Borgone € 10,00 • Perron Cabus Francesco - Oulx € 10,00 • Picciau Sandro - Grugliasco € 20,00 • Quirico Pierino - Sant’Ambrogio € 10,00 • Raimondo Silvio - Avigliana € 20,00 • Re Viglietti Vilaliano - San Giorio € 10,00 • Rey Aldo - Susa € 10,00 • Rey Emiliano - Avigliana € 10,00 • Riva Carlo - Rubiana € 10,00 • Riva Guido - Chiusa S. Michele € 10,00 • Roccia Remo - Novalesa € 20,00 • Savarino Angelo - Sant’Ambrogio € 20,00 • Sereno Valerio - Giaglione € 10,00 • Tavano Riccardo - Montalfia (AT) € 50,00 • Telmon Gen. Luigi - Vigo di Fassa (TN) € 50,00 • Telmuri Lilia - Almese € 30,00 • Tognone Ettore - Oulx € 10,00 • Tournoud Piero - Oulx € 20,00 • Turnour Dante - Gravere € 10,00 • Turbil Aventino - San Giorio € 25,00 • Arda Aldo - Nus (AO) € 50,00 • Versino Piero - Alpignano € 15,00 • Viffredo Bruna - Novalesa € 20,00 • Vigna Luigi - Canelli (AT) € 20,00 • Virano Secondo - Torino € 20,00 • Vitton Arnaldo - Sauxe d’Oulx € 50,00 • Votta Enrico - Collegno € 20,00 • Totale € 1.990,00 OFFERTE MANO • Villarfocchiardo - In memoria del socio Fantato Alfredo € 20,00 • Bussoleno € 50,00 • Borgone, in memoria di Girard Elmo € 100,00 • S. Antonino € 100,00 • Exilles € 100,00 • ANPI di Borgone € 20,00 • Arbrun Piero - Villarfocchiardo € 10,00 • Baritello Domenico - Villarfocchiardo € 20,00 • Bellando Valter - Bussoleno € 20,00 • Belmondo Ferruccio - Novalesa € 20,00 • Bianco Dolino Iride - Mompantero, in memoria dei fratelli Leonardo e Nello € 20,00 • Bramante Luciano - Villarfocchiardo € 30,00 • Famiglia Giuglard - Condove, in ricordo del fratello gemello Ivano € 20,00 • Famiglia Durando - Caprie, in memoria di Francesco (Franco) € 50,00 • Famiglia Pognant Viù - San Didero, in ricordo del papà Firmino e mamma Clelia € 30,00 • Favro Giuliano - Mompantero € 20,00 • Lombardi Aldo - Loano € 30,00 • Montabone Michele - Villarfocchiardo, per la nascita della pronipote € 20,00 • Mout Silvio - Exilles, nel 50° anniversario di matrimonio € 50,00 • Novarese Angelo - Gravere € 10,00 • Pazé Giulio - Exilles € 50,00 • Perotto Piero - Borgone € 10,00 • Reteuna Livio, offerta per la rivista € 25,00 • Sibille Augusto - Rubiana € 35,00 • Vinassa Claudio - Caprie € 30,00 • Vottero Adriano - Mompantero € 10,00 • Vottero Ilva - Mompantero, in memoria del marito Favro Bonet Fedele € 20,00 • Totale € 920,00 26 Nascite direttivo e il Gruppo porgono ai genitori e ai nonni il migliori auguri per un futuro alpino in casa Sosello. • Il 22 dicembre a Rivoli è nata Beatrice Cordova figlia primogenita del nostro socio Francesco. Il direttivo e il Gruppo porgono i migliori auguri a papà Francesco e alla mamma Elisa Arbrun. tata dalla nascita di Margherita, una nuova stella alpina che si è aggiunta alla sorellina Teresa. Al papà Fabio, nostro socio alpino e alla mamma Valentina, felicitazioni e auguri dagli alpini del Gruppo. Gruppo di Novalesa • L’alpino Michele Reynaud con la moglie Marina annunciano la nascita della nipotina Vittoria. Alla mamma Valentina ed al papà Roberto giungano le più vive felicitazioni da tutto il Gruppo ed alla novella alpina auguriamo un mondo di bene e di felicità. Gruppo di Bussoleno • Il 2 dicembre 2015 a Torino è nato Edoardo Sosello, figlio del nostro socio Roberto, e nipote del nostro presidente Giancarlo, per la gioia di mamma Ambra, del papà Roberto e della sorellina Greta. Il Gruppo di Caprie • Festeggiamenti nella famiglia Croce dove, il 30.06.2015, è nato Federico, figlio del nostro. socio alpino Luca Croce e di Lisa Ricci. Tantissimi auguri al piccolo alpino e fervide felicitazioni al papà, alla mamma e ai nonni, da parte degli alpini del Gruppo. • La famiglia Boggia, il 25 settembre 2015, è stata allie- Matrimoni Laurea Anniversari Gruppo di Villar Focchiardo • Il 29 agosto il signor Piercarlo Monticone, nostro socio, si è unito in matrimonio con la signora Cristiana Bosco. Il Gruppo augura una felice vita coniugale. • Il 14 novembre la signora Stefania Re, figlia del socio aggregato Emilio si è unita in matrimonio con il signor Igor Leschiera. Il Gruppo porge ai novelli sposi tanti auguri. Gruppo di Vaie • Il giorno 24 novembre Valentina Riva, nostro socio aggregato e figlia dell’alpino Alessandro, ha conseguito la laurea in infermieristica il con il punteggio di 107/110. Il Gruppo si complimenta con la neo laureata e le augura un sereno e proficuo inserimento nel mondo del lavoro. Gruppo di Exilles • Il socio Giulio Pazè con la consorte Giuseppina il 9 gennaio hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio attorniati da figli, nipoti, sorelle e tanti parenti. Il Gruppo porge agli sposi le più sentite congratulazioni e auguri per tanti altri anni felici. Gruppo di San Giorio • Complimenti al nostro socio aggregato Luigi Pognant Gros che, a fine novembre è diventato nonno di Mattia! Felicitazioni a mamma Elisa, papà Cristian e auguri di ogni bene al piccolo nuovo Pognant Gros. Nota dolente, Mattia è l’ultimo nato a Susa prima della chiusura del reparto maternità. Gruppo di Venaus • Fiocco rosa in casa Chiabaudo; il 15 gennaio è arrivata Alice ad allietare nonno Mauro, nostro socio! Il Gruppo partecipa alla gioia dei genitori Tiziano e Roberta, della piccola Gaia ed augura un sereno futuro a tutta la famiglia. ANAGRAFE ALPINA Gruppo di Bardonecchia • Vivissime congratulazioni al nostro socio alpino Beppe Guiguet con la moglie Anna per la nascita, il 13 ottobre, del loro secondo nipotino Giovanni. Tanti auguri al nuovo arrivato ed al fratellino Lorenzo con papà Cesare e mamma Romina. • Con gioia il Gruppo dà il benvenuto al Giorgio, nato a Torino il 29 dicembre 2015. Tanti auguri al neo-papà alpino Livio Cantone ed alla neomamma Paola. Gruppo di Villar Focchiardo • Il 4 dicembre è nata una bella bimba di nome Tara Nicla Joan Contadi Veronica e di Daniele, pronipote del socio Michele Montabone. Auguri vivissimi da parte di tutto il Gruppo. Gruppo di Villar Focchiardo • Il 22 dicembre il nostro socio aggregato Emilio Re e la signora Giovanna hanno festeggiato 30 anni di matrimonio. Vive felicitazioni da tutto il Gruppo. Decessi Gruppo di Avigliana Resterai nel nostro cuore così, • È “andato avanti” il nostro con la tua umiltà, con la tua socio, componente del diretti- pacata ironia, con la tua semvo, Silvio Raimondo. plicità, e con quell’ardore che ha caratterizzato tutta la tua esistenza. Alla tua signora Carla, ai tuoi figli Alessandro e Marco con le mogli Clara e Celine e ai tuoi adorati nipoti Efrem, Mattia e Lorenzo le più sentite condoglianze da tutto il Gruppo che si stringe a loro in un sentito abbraccio. • Il 13 ottobre 2015 alla nostra socia, amica degli alpini, Adriana Viale è mancata la figlia Daniela Rainero. Alla nostra socia e a tutti i pa- renti, le più sentite condoglian- Gruppo di Borgone ze da parte di tutto il Gruppo. • È mancato Giovanni Doleatti, fratello del nostro iscritto Carlo. Gruppo di Bardonecchia A Carlo ed alla famiglia vanno • Scusandoci per non essere le più sentite condoglianze da riusciti ad inserirle nel numero parte del Gruppo. precedente, il Gruppo intende • L’artigliere alpino Elmo Giesprimere le più sentite con- rard non ce l’ha fatta: è “andoglianze al marito Luciano ed dato avanti” e nel Paradiso di al figlio Silvio, entrambi nostri Cantore ha raggiunto gli amici soci alpini, per la scompar- Germano e Giuseppe. sa della signora Maria Cecilia Il Gruppo piange il suo alfiere, Souberan. parte attiva dello zoccolo duro • Il Gruppo annuncia con cor- del consiglio, e immancabile doglio la scomparsa dell’alpino presenza a tutti i raduni sino a Josè Carlos Montalenti, classe quando la salute glielo ha per1946, “andato avanti” nella messo. notte del 30 ottobre scorso. A sua moglie Lucia e ai figli e famigliari le più sentite condo- 27 ANAGRAFE ALPINA glianze da parte del Gruppo. Ciao Elmo! Gruppo di Bruzolo • Il 25 dicembre scorso, la sera di Natale, dopo breve ricovero ospedaliero è mancato all’età di 95 anni il nostro socio alpino Emilio Schiari. Ex combattente in Albania, Grecia e Montenegro, all’inizio di dicembre del 1942 rientra in Italia e dopo vari spostamenti, il 9 settembre 1943 si trova a Pontremoli dove il comandante, radunata la compagnia dice loro di tornarsene a casa. Emilio con altri 5 commilitoni parte e dopo varie peripezie riesce ad arrivarci ed in seguito a salvarsi dai rastrellamenti tedeschi. Al suo funerale un buon numero di gagliardetti, che ringraziamo, lo ha accompagnato all’ultima dimora uniti al dolore della moglie Adelia e delle figlie Cristina e Maria Luisa alle quali rinnoviamo le espressioni del nostro fraterno cordoglio Gruppo di Bussoleno • Il giorno 27 novembre 2015 è “andato avanti” il nostro socio Armando Brangetto di anni 82 artigliere al sesto reggimento alpino di San Candido negli anni ‘50. Il direttivo e il Gruppo porgono le più sentite condoglianze alla moglie Clara, alle figlie Maria Grazia con Claudio, Alessandra con Ivano ai nipoti Diego e Marco. • Il 17 gennaio 2016 presso la casa famiglia di Sant’Antonino è mancata la signora Maria Combetto vedova Sosello di anni 93 mamma del nostro socio e presidente della Sezione Giancarlo e nonna del nostro socio Roberto. Il Gruppo e il direttivo si uniscono al dolore dei figli Mario con Mariateresa, Giancarlo con Daniela dei nipoti Lauretta con William, Roberto con Ambra, Diego con Sara e dei pronipoti Giulia, Marco, Greta e Edoardo. I funerali si sono svolti a Foresto il 19 gennaio 2016 con la partecipazione di molti alpini e della fanfara sezionale. Il direttivo e il Gruppo porgono le più sentite condoglianze. Il Consiglio direttivo e tutti gli alpini della Sezione A.N.A. Val Susa partecipano al lutto che ha colpito il presidente Sosello e si associano alle più sincere condoglianze. • Il giorno 8 febbraio 2016 è mancata la signora Gabrielle Tardy vedova Cassard di anni 95 nonna della nostra socia aggregata Cristina e di Gianluigi. Il direttivo e il Gruppo porgono le più sentite condoglianze al figlio Jean ai nipoti Cristina con Gianluigi e Patrizia con Vito e ai pronipoti. Gruppo di Caprie • Francesco Durando, classe 1932, è “andato avanti” e mercoledì 3 febbraio 2016 si sono svolti i suoi funerali. Abitava con la moglie Maria a Caprie, in Via Peroldrado, 29 e quest’anno avrebbe raggiunto il traguardo dei 59 anni di matrimonio. Due figlie: Marinella e Anna e tre nipoti: Valentina, Luca e Fabio. Artigliere alpino, ha svolto il servizio militare presso la ca- 28 serma Ceccaroni di Rivoli. Franco, così veniva chiamato da tutti, ha iniziato a lavorare molto presto, a 14 anni, presso la Ditta Del Savio a Condove, poi alle officine Bronzino di Novaretto e infine alla Fiat, prima a Torino e poi alle Ferriere di Avigliana, dove ha lavorato fino al 1986, quando ha raggiunto la pensione. Una persona molto impegnata nelle attività sociali: Fidas Condove Caprie, due medaglie d’oro, Società Filarmonica, prima come musicante prima e poi come portabandiera, Cantoria Parrocchiale, Società Operaie di Mutuo Soccorso di Caprie e di Novaretto, Associazione anziani 2R, Associazione Brusciajro, Associazione anziani FIAT. Una grande passione per i lavori di campagna, con impegno quotidiano, in particolare per la vigna. L’anno scorso, quando le condizioni di salute non gli avevano più consentito di svolgere a pieno i lavori, aveva deciso di togliere le viti: una decisione molto sofferta. Una persona che ha sempre lavorato per il bene della famiglia, ma che ha anche lavorato tanto per gli altri. Ha lasciato un grande vuoto nel paese. Molte le persone che hanno partecipato al suo funerale e che gli hanno dimostrato affetto. Il Gruppo porge le più sentite condoglianze alla moglie, alle figlie e a tutti i famigliari. Un ringraziamento ai numerosi Gruppi alpini che sono intervenuti alle esequie con i loro gagliardetti e alla Sezione che ha partecipato con il vessillo sezionale. Gruppo di Cesana • Domenica 31 gennaio 2016 è “andato avanti” l’alpino Gabriele Armand, classe 1922, residente a Bousson, iscritto al nostro Gruppo. Arruolato nel gennaio 1942 venne inquadrato nel battaglione “Fenestrelle”, 28ª compagnia del 3° reggimento alpini. Nel settembre dello stesso anno fu destinato nei Balcani, ove prese parte a tutte le operazione belliche fino all’8 settembre 1943. Rientrato in Italia prese parte alla Guerra di Liberazione 1943-1945 e fu insignito del Diploma d’onore della Repubblica Italiana quale combattente per la libertà. Congedato a luglio del 1946 mantenne sempre la sua residenza nel paese natio, ove creò la sua famiglia e si distinse per laboriosità ed attaccamento alla montagna. Ai suoi figli e nipoti, a suo fratello Pino, a tutti i famigliari il Gruppo e la Sezione porgono le più sentite condoglianze ed esprimono il rimpianto per la perdita di una persona il cui modello di vita e di lavoro resterà sempre nel cuore di chi l’ha conosciuto. Gruppo di Chianocco • Il 24 dicembre 2015 è mancata la signora Giuliana moglie del socio e membro del consiglio direttivo Valerio Medolago. Il Gruppo porge sentite condoglianze. • Il 20 gennaio è “andato avanti” il nostro socio alpino Aldo Bergamaschi. Il funerale celebrato il 24 gennaio ha visto la presenza di 8 gagliardetti dei Gruppi dei paesi vicini più il vessillo sezionale. Il Gruppo • Nel mese di dicembre è “andato avanti” prematuramente e repentinamente il nostro socio Gilberto Talmelli classe 1955 Alla moglie Giovanna giungano le condoglianze del Gruppo • È mancata la signora Maria Bettinelli mamma del nostro socio aggregato Renato Surini. A lui e alla sua famiglia giungano le condoglianze del Gruppo Gruppo di Giaglione • Il giorno 2 dicembre 2015 il Gruppo ha accompagnato il feretro di Agostino Belletto classe 1923 alpino del 3° reggimento alpini, battaglione “Exilles”. Mandato non ancora ventenne a combattere sul fronte Jugoslavo fu fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e deportato nei campi di concentramento. Figlio di Pietro Belletto, anche lui alpino reduce del primo conflitto mondiale e dell’ultima classe di quei giovani mandati a combattere al fronte: ‘’i ra- gazzi del 99’’. Con lui scompare l’ultimo reduce giaglionese della seconda guerra mondiale. Per innumerevoli anni è stato l’alfiere del nostro Gruppo, e nel 2005 ha voluto farci dono di un nuovo gagliardetto. Sempre presente e attivo alle nostre manifestazioni, da pochi anni era ospite di “Casa Boretto” a Susa. Al suo funerale erano presenti il vessillo sezionale, i Gruppi di Chiomonte, Novalesa, Mompantero, Susa e Venaus. Ai famigliari e al nipote Maurizio Cervellin nostro iscritto, giungano le più sentite condoglianze dal Gruppo. Pier Paolo Giors Gruppo di Mompantero • Il giorno 4 novembre si sono svolti i funerali di Valeria Martinasso mamma del nostro alpino Franco Favro e zia del nostro vicecapo gruppo Aldo Rocci. A Franco, ad Aldo e a tutti i famigliari giungano le più sentite condoglianze dal Gruppo. • Sabato 19 dicembre si sono svolti i funerali di Pierangelo Favro di anni 55 fratello del nostro socio Adriano Favro e Olga Favro madrina del nostro Gruppo. Ai famigliari giungano le più sentite condoglianze da noi tutti. • Il 23 dicembre si sono svolti i funerali Adriana Vottero di anni 74 moglie del nostro socio Fiorindo Alpe che per molti anni è stato consigliere nel direttivo del Gruppo. Ai famigliari sincere condoglianze da parte di tutto il Gruppo. Gruppo di Rubiana • L’alfiere del Gruppo Gianni Trossello è “andato avanti” e porterà le nostre insegne nel Paradiso di Cantore. Gianni, il Gruppo sentirà la tua mancanza, per la tua silenziosa e costante collaborazione, per i tuoi consigli e dritte, da gran artigiano edile quale eri, quando era necessario ristrutturare o costruire nuove opere; per organizzare le nostre feste di Gruppo e per essere sempre presente, in prima fila, con il nostro gagliardetto alle adunate degli alpini. Adesso che hai raggiunto il tuo amato fratello Bruno, gli amici fraterni Firmino e Rensin che ti hanno preceduto, potrai ricordare con loro i bei momenti trascorsi insieme, le ascensioni fatte al Rocciamelone e le memorabili adunate. Gianni ti ricorderemo sempre per quanto ai fatto per il Gruppo e per l’amicizia che ci hai concesso. Grazie, “penna bianca”, dal Gruppo e dai tuoi amici. ANAGRAFE ALPINA porge le più sentite condo- Gruppo di Exilles glianze alla famiglia. • Il giorno 11 novembre 2015 è mancata la signora Luisa Gruppo di Chiomonte Merici vedova Abbà, cognata • Il giorno 12 novembre è “an- del nostro socio Silvio Abbà e dato avanti” l’alpino del batta- nonna del socio Giuliano. glione “Aosta” Luciano Abbà, Il Gruppo porge sentite conclasse 1938. Ai famigliari va- doglianze a loro, ai figli della dano le più sentite condoglian- signora Luisa: Marco, Livio, ze da parte del Gruppo Giorgio con le rispettive famiglie, a nipoti e pronipoti ed ai Gruppo di Chiusa S.Michele parenti tutti. • Il 28 novembre 2015 è “an- • Il giorno 8 di gennaio è mandato avanti” il nostro socio Giu- cato l’alpino Silvio Abbà di anni seppe Novarino classe 1938 77. Ai suoi funerali, l’11 genFece il militare nell’8° reggi- naio, sono intervenuti numeromento alpini brigata “Julia” con si gagliardetti ed il vessillo seil grado di caporal maggiore. zionale scortato dal presidente Dal 1971 era iscritto al nostro Sosello. Gruppo e per molti anni fece Silvio per molti anni è stato un parte del consiglio direttivo. attivo consigliere del Gruppo Finche la salute glielo ha per- che ora si stringe ai famigliari, messo è stato anche con orgo- in particolare al pronipote alpiglio nostro alfiere. no Giuliano Abbà, porgendo le Sempre pronto a collaborare a più sentite condoglianze. qualunque iniziativa promossa • Il 15 gennaio è mancato dal Gruppo, la sua scomparsa Augusto Odiard cognato del per noi è stata una grande per- nostro capogruppo Silvio Mout. dita, ma siamo sicuri che nel Il Gruppo porge sentite conParadiso di Cantore, con Ma- doglianze alle figlie Graziella e rio e Guido e Bruno starà già Marina con le rispettive famiorganizzando un nuovo Gruppo glie, a Silvio e a tutti i famigliari. alpini. Caro Beppe non ti di- • Il 21 gennaio è “andato menticheremo mai. avanti” l’alpino Adriano LamIl consiglio direttivo e i soci del bert di anni 81. Gruppo porgono le più sentite • Il Gruppo porge sentite concondoglianze alla moglie Eu- doglianze al figlio Franco, nogenia. stro socio e alfiere, a Paola e a tutti i famigliari. • Il 29 febbraio è mancata Giuseppina Mout, vedova Odiard, sorella del nostro capogruppo Silvio. Tutto il Gruppo porge le più sentite e calorose condoglianze a Silvio, alle figlie ed ai parenti tutti. • Il Gruppo porge le più sentite condoglianze al socio alpino Angelo Angeloni per la scomparsa della mamma Cina Amato ved. Angeloni. • Il Gruppo porge le più sentite condoglianze al socio amico Alberto Girardi per la scomparsa del papà Domenico. • Condoglianze dal Gruppo ai famigliari per la scomparsa del nostro socio amico Michelino Girodo. • Condoglianze dal Gruppo ai famigliari per la scomparsa del nostro socio alpino Arsenio Bruno. 29 ANAGRAFE ALPINA Gruppo di San Didero • È mancato il signor Claudio Davì, nostro socio e papà del nostro alpino Gilberto. A lui e tutta la famiglia il Gruppo porge sentite condoglianze. Gruppo di Sant’Antonino • Il giorno 17 novembre è andato avanti il nostro socio Giovanni Miello. Ai suoi familiari, colpiti da questo grave lutto, il Gruppo porge le più sentite condoglianze. • Il 6 luglio ci ha lasciati Giovanni Reynaud, suocero del socio Alfonso Marzo. Il Gruppo porge sentite condoglianze al socio ed alla sua famiglia • Il 13 settembre è scomparso Salvatore Scichilone, suocero del socio Michele Reynaud e consuocero del socio aggregato Mario Reynaud. A loro ed alla famiglia vanno le più sentite condoglianze. • Il 3 ottobre è andato avanti il socio Oreste Bar, membro della ANCR di Venaus. Fino all’ultimo ha partecipato alle manifestazioni organizzate dalla Associazione Combattenti e dal nostro Gruppo. Alla moglie Onorina ed alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze. • Il 12 ottobre è andato avanti il socio Vittorio Caffo. Sempre presente alle manifestazioni del Gruppo, mancherà a tutti per la sua allegria. Al fratello Enzo ed alla sua famiglia giungano le più sentite condoglianze. Finché la salute glielo ha permesso ha sempre partecipato con la moglie alle feste sociali e ad altre iniziative del Gruppo. Ciao Mario, riposa in pace e veglia sulla tua famiglia. Alla moglie Emma, al figlio Marco e alla sua famiglia giungano le nostre più sentite condoglianze! Gruppo di Vaie • Dante Girardi nostro socio alpino ha terminato il viaggio terreno all’età di 85 anni. Per i vaiesi era Dante u sartur ovviamente per la professione molto apprezzata che esercitò per tantissimi anni per concludere poi l’attività lavorativa alla Gruppo di Villar Focchiardo FIAT. • Il 6 ottobre è mancato a ToPersona semplice e mite era rino, dove risiedeva, il socio Almolto conosciuto in paese ed era orgoglioso di appartenere agli alpini ed al nostro Gruppo. Ai famigliari giungano le sincere condoglianze del Gruppo. Gruppo di Villar Dora • Lunedì 15 febbraio Mario Gruppo di Venaus Margaira è “andato avanti”. • Il 24 giugno è mancata Vit- Classe 1924, era uno dei notorina Lambert ved. Claretto, stri soci più anziani. suocera del socio Igino Vayr. Persona affabile, grande laIl Gruppo partecipa al dolore e voratore, ha vissuto in prima porge sentite condoglianze alla persona la 2a guerra mondiale famiglia. entrando poi nella resistenza. fredo Fantato di anni 87. Tutto il Gruppo partecipa unanime al dolore e porge sentite condoglianze. • Il 7 ottobre è mancato il signor Mario Rege, di anni 58, fratello del socio aggregato Angelo. Il Gruppo porge alla famiglia sentite condoglianze. • L’11 novembre è mancata la signora Virginia Miletto, ved Miletto, di anni 81, suocera e nonna dei soci Giuseppe e Matteo Larosa. In questa triste circostanza giunga il nostro più profondo cordoglio da parte di tutto il Gruppo. • Il 22 dicembre è mancato il signor Renato Bottala di anni 71 fratello e zio dei consiglieri del Gruppo Luigi e Renato. Il Gruppo porge sentite condoglianze. • Il 31 gennaio è mancata la mamma del socio Bruno Borella, signora Elsa Trivellato vedova Borella di anni 90. Rinnoviamo le più sentite condoglianze da parte di tutti i soci del Gruppo • Il 5 febbraio è mancata la signora Rosa Girardi (Rosina) vedova Miletto di anni 90, nonna del nostro vicecapogruppo Davide Astolfi. Partecipe al dolore della famiglia il Gruppo porge le più sentite condoglianze. Notiziario sezionale NOVEMBRE 30 novembre Susa • CDS 11 gennaio Susa • CDS 17 gennaio Ceva • Commemorazione. Nowo Postojalowka. Presenti; presidente Sosello con l’alfiere Gallina, vicepresidenti Balbo e Bartolotti, consiglieri Anselmetto, Bosco, Botteselle, Olivero, Sacco. 24 gennaio Superga • Commemorazione Nikolajewka. Presente: consigliere Anselmetto. 25 gennaio Sestriere • Cerimonia di apertura dei CaSTA. Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina e tutto il CDS al completo più la quasi totalità dei Gruppi. 29 gennaio Sestriere • Cerimonia di chiusura dei CaSTA. Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina ed una significativa presenza del CDS e dei Gruppi. DICEMBRE 8 dicembre Rubiana • Santa Cecilia della fanfara sezionale. Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina, vicepresidenti Balbo, Bartolotti e Bert, consiglieri Anselmetto, Baro, Bosco, Calliero, e Sacco, fanfara sezionale guidata dal presidente Combetto e dal maestro Bellando. 13 dicembre Milano • Santa Messa di Natale. Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina, viceperesidente Bartolotti ed i presidente della fanfara Combetto. 18 dicembre Susa • Presentazione libro Tonini. Presenti: presidente Sosello ed una significativa presenza del CDS. FEBBRAIO 19 dicembre Mompantero • Santa Messa sezionale. Presenti: presidente Sosello con l’alfiere Gallina e Gallina ed 8 febbraio Susa • CDS una significativa presenza del CDS e dei Gruppi. 28 febbraio Susa • Assemblea annuale dei delegati. Presenti: CDS al completo e la quasi totalità dei Gruppi GENNAIO 6 gennaio Chiusa S.Michele • Festa del Gruppo. Presenti: vicepresidenti Balbo e Bert, consiglieri Amprimo, Anselmetto e Baro. 30 LE VOSTRE LETTERE E gregio direttore e redazione del periodico sezionale “Lo Scarpone Valsusino”, quando ho trovato sul web il numero 3 di settembre 2015 del vostro periodico, mi sono con piacere soffermato a leggerlo, ma arrivato all’articolo sul Gen. Cantore, non ho potuto che provare un certo disagio nel leggere la solita trita e ritrita, e aggiungo fantasiosa storia, sulla sua morte, che sarebbe stata opera dei suoi stessi soldati, terrorizzati dai modi brutali del loro comandante che li mandava all’assalto fregandosene della loro incolumità. Dico fantasiosa perchè questa ipotesi non è suffragata da nessuna fonte ufficiale e autorevole, e mi stupisce vederle pubblicate su un periodico sezionale dell’Associazione di cui anch’io faccio parte. Anche le due pubblicazioni che avete citato e inserito in calce all’articolo, non portano a sostegno di quello che avete scritto nessuna testimonianza o prova tangibile. Comincio a pensare che forse sarebbe meglio per l’A.N.A. proibire ogni riferimento e citazione del Gen. Cantore e sul suo proverbiale “Paradiso” se anche gli stessi soci dubitano della rettitudine della sua figura e lasciare che sbiadisca piano piano fino all’oblio. Luca Parenti Gruppo di Cogoleto Sezione di Genova Caro Luca, grazie aver avere preso carta e penna per esprimere la tua opinione. Non si hanno prove, hai ragione, ne è possibile averne. Cantore, povero lui, siccome è ad esempio per i morti con il suo Paradiso, lo è anche per i vivi. Una riflessione sull’esercito durante la Prima Guerra Mondiale è necessaria e il Generale come “protagonista” e per ciò che rappresentò ne diventa una facile preda. Non so chi sparò all’ufficiale, ma era in guerra e ciò mi basta per rendergli gli onori che si merita; a giudicare se poi operò bene e male non rientra nelle mie facoltà di direttore, credo che entrando nel suo Paradiso l’abbiamo già fatto. I n merito alla pubblicazione sullo Scarpone valsusino n.4 dicembre 2015 nella rubrica “Vediamo se ti riconosci” l’ultima foto a destra è dell’alpino Sergio Luca Rocci di Condove iscritto nel Gruppo di Condove. Grazie della bella sorpresa. Mi ha fatto molto piacere. Complimenti per il vostro continuo impegno. Con affetto Sergio Luca Rocci Grazie a te per l’attenta lettura del giornale. Ci fa molto piacere e naturalmente il nostro impegno è sempre rivolto a fare un giornale sempre migliore. Futuro associativo. La risposta del Gen. Meano al pastpresident Perona H o riflettuto molto prima di prendere ancora la penna per cercare di puntualizzare il mio pensiero sull’argomento “ANA”. Ho pensato a lungo perché non vorrei che qualcuno dei soliti “benpensanti” (di cui è pieno il mondo e, pertanto, anche la nostra Associazione) possa minimamente intravvedere una polemica con il Presidente Emerito Corrado Perona, che stimo e apprezzo e al quale va tutta la mia considerazione per il lavoro svolto a salvaguardia dell’ANA. Ma una precisazione, per la migliore comprensione di quanto ho scritto nell’articolo “incriminato” la debbo fare. Io non contesto minimamente le iniziative intraprese nella salvaguardia delle nostre tradizioni, della montagna e nel campo della protezione civile; contesto la deriva assunta sulla possibilità che viene data a chi alpino non è e non è mai stato di entrare a fare parte della nostra famiglia “alpina”. Dando la possibilità di associarsi a tutti, o quasi (e al giorno d’oggi, per la trasformazione dei Distretti in Centri Documentali e per una malintesa “privacy” non è possibile fare alcun controllo in merito), inevitabilmente abbiamo accolto anche chi, al tempo della leva, si era dichiarato “obiettore di coscienza” e questo, per una Associazione d’Arma, è francamente troppo! Il Presidente Emerito cita la cifra di 8000 “dormienti” recuperati annualmente; benissimo! Ma vorrei anche sapere quanti, tra amici e affiancati, sono, o meglio erano, obiettori di coscienza, ovviamente la stragrande maggioranza per pura convenienza personale. Si sta verificando il paradosso che qualcuno di quelli che un tempo hanno rifiutato il servizio militare, adesso è tra noi con la ventilata possibilità, così si sente dire in giro, che quanto prima sia autorizzato a sfilare alle adunate, nazionali e non, con in testa un cappello che può ricordare il cappello della “vidôa” (Guardia alla Frontiera). Assurdo! Per quanto attiene, poi, al nostro giornale “L’Alpino” non credo che sia un caso se negli ultimi numeri la rubrica “Lettere al Direttore” sia quasi del tutto occupata dalla diatriba sulla “Preghiera dell’Alpino”; argomento sicuramente interessante ma non credo cruciale per la nostra Associazione. Queste sono le mie preoccupazioni, caro Presidente Emerito, non altro, e questo perché ci tengo alla nostra Associazione, nella quale hanno militato mio Nonno, Ufficiale di Complemento di artiglieria da montagna nella Grande Guerra, mio Padre, Ufficiale Generale in s.p.e di artiglieria da montagna nella Seconda Guerra Mondiale – 40 anni di servizio e 2 nei campi di concentramento tedeschi, e, più modestamente, io, Ufficiale Generale in s.p.e. degli alpini, 40 anni di servizio attivo. Cordiali saluti alpini. Gen. D. Piercorrado Meano Riteniamo con questa risposta che si debba chiudere il dibattito sull’argomento. Chiuso tra due grandi personalità quali Meano e Perona, ma apertissimo tra coloro che immedesimandosi in una delle due posizioni voglia far sentire la propria voce. Scrivete le vostre lettere a: A.N.A. Sezione Val Susa • Via Brunetta, 45 - 10059 Susa (TO) oppure [email protected] 31 5x1000 All’Unità Sezionale della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione Val Susa Destina a noi il cinque per mille dell’imposta sul reddito CODICE FISCALE: 96024000018 PROGETTI REALIZZATI grazie alle vostre DONAZIONI del 5x1000 del 2015 • Potenziamento del parco veicoli mediante acquisizione di automezzo, usato garantito, 4WD ideale per movimentare il Nucleo Rocciatori ovvero un “Defender 110”. Detto automezzo dispone di idoneo spazio da carico usufruibile anche per porre un generatore o motopompa o zaini volontari permettendo contemporaneo trasporto di 5 volontari anche di Squadre logistiche multiruolo, in caso di necessità e quindi può essere di uso multiplo all’occorrenza. • Acquisto di giubbetti alta visibilità e magliette estive per i volontari. • Acquisto materiali per ristrutturazione sede. • Riparazioni ad attrezzature ed automezzi. 96024000018
Documenti analoghi
genova - Coro Soreghina
PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA
Direzione e Amministrazione:
Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova - Tel.: 010 587236 - Fax: 010 5709480
e-mail: [email protected]
Autorizzazione...