Dott.ssa Baraldi
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Bologna http://www.bo.ibimet.cnr.it Il verde, fonte di “nutrimento” per il benessere dell’uomo Risultati della ricerca scientifica e prospettive applicative RITA BARALDI Convegno Expo Assofloro Lombardia, Milano, 29/09/2015 IBIMET: RICERCA AMBIENTALE Analisi fisiologicabiochimica Ecofisiologia Analisi strutturale Fisica dell’atmosfera MicrometeorologiaMeteorologia Obiettivo generale: Obiettivo finale: sostenere ed incentivare lo sviluppo e la competitività del settore florovivaistico fornendo elementi innovativi e all’avanguardia per una maggiore valorizzazione del marchio di qualità delle piante provenienti da un territorio di eccellenza costruire una banca dati con schede innovative che offrano, assieme alle comuni indicazioni delle caratteristiche botaniche, agronomiche e colturali, informazioni aggiuntive inedite e specifiche sull’impatto ambientale che diverse specie in uso nelle città possono causare o subire in funzione delle loro caratteristiche fisiologiche e morfologiche L’energia che le piante spendono per i loro processi fisiologici ci può aiutare nella mitigazione ambientale e di conseguenza nel benessere dell’uomo: vediamo come Riduzione dell’isola di calore Temperatura del tardo pomeriggio Rurale Commerciale Residenziale sub-urbano Residenziale Residenziale sub-urbano urbano Rurale Parco Città-centro coltivato Assorbimento Emissione di Composti Organici Volatili VOC CO2 atmosferico POF: Potenziale di formazione dell’ozono July 2015: Italy's warmest July on record Luglio 2015 è stato, per l'Italia, un mese estremamente caldo, facendo segnare un'anomalia di circa +3.6°C sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000) e risultando pertanto il luglio più caldo dal 1800 ad oggi, ovvero da quando si eseguono osservazioni strumentali nel nostro Paese. L'anomalia ha addirittura superato di circa un grado quella del luglio 2003, che si fermò a +2.6°C. Le precipitazioni di luglio 2015 per l'Italia, infine, sono state piuttosto contenute, con anomalie negative sulla maggior parte del territorio. Riduzione dell’isola di calore Le piante: nutrimento per il benessere Temperatura del tardo pomeriggio Rurale Commerciale Residenziale sub-urbano Residenziale Residenziale sub-urbano urbano Rurale Parco Città-centro coltivato Riduzione della temperatura Sistema verde come mitigazione del clima un albero può traspirare fino a 450 litri di acqua al giorno diretta Riflessa (20%) Calore latente (48%) Calore sensibile (20%) (1000 MJ) Fotosintes i (2%) Per ogni g di H20 evaporata occorrono 633 cal. Trasmess a (10%) L’energia solare incidente viene in gran parte utilizzata dalla vegetazione per la traspirazione e la fotosintesi, favorendo l’abbassamento della temperatura dell’aria. Betula pendula Fagus Quercus In un parco di grandi dimensioni la temperatura può essere più bassa rispetto al centro di 1-3°c. L'impressionante vastità del centro urbano Central Park La concentrazione della CO2 atmosferica è aumentata del 30% dall’inizio della rivoluzione industriale e sta ancora aumentando Le piante rappresentano il migliore organismo capace di limitare l’aumento della CO2 Assorbimento CO2 atmosferico quantità di CO2 rimossa ANNUALMENTE 20 Kg di CO2/anno 1 ettaro: 5-6 ton/anno CO2 immagazzinata COME BIOMASSA sotto forma di carbonio 0.4-1 ton durante il suo ciclo vitale Alto Basso Salix fragilis (salice) Salix caprea Sequestro di CO2 Larix deciduous (larice) Malus domestica Chamaeciparis lowsoniana (cipresso) Tilia europea Sambucus niger Alnus incana pseudoplatanis Acer Ulmus campestris (olmo) Alnus cordata Acer platanoides Quercus robur Quercus rubra Pinus sylvestris Acer campestris Populus (pioppi) Betula pendula (betulla) Salix alba Fraxinus Prunus laurocerasus Alnus glutinosa Prunus avium Corynus avellana (nocciolo) Rex acquifolium (agrifoglio) Quercus petrea http://www.es.lancs.ac.uk/cnhgroup/iso-emissions.pdf INQUINAMENTO ATMOSFERICO O3 SO2 e SO3 NO e NO2 NH3 e NH4 Fe, Pb, Zn, Cd, Cu, Inquinanti gassosi Particolato Le polveri sottili sono un insieme eterogeneo di particelle, sia solide sia liquide, che restano sospese nell’aria ( compreso il fumo e l’aereosol) di differente origine, composizione chimica e dimensione che prende il nome di “particolato”(PM) Sorgenti antropiche di particolato Particolarmente importanti le particelle molto piccole (0.1 µm) Quelle emesse da combustione contengono la quantità più elevata di composti organici cancerogeni e mutageni e penetrano all’interno degli alveoli polmonari. In un' area urbana si riscontra una prevalenza di sintomi respiratorii tre volte superiore rispetto ad una zona rurale (asma, bronchiti, enfisema, allergie…) Sorgenti naturali di particolato Nord Italia coperta da smog Concentrazione annuale di PM10 Air Quality Guidelines, World Health Organization 2006, 39 Gli alberi: non solo un polmone ma anche un ‘fegato verde’ Le piante hanno un “fegato verde” capace di inattivare i contaminanti organici BENZENE, TOLUENE OSSIDI DI AZOTO, OZONO DIOSSINA, FURANI ANIDRIDE SOLFOROSA effettiva rimozione del particolato e degli inquinanti gassosi attraverso le foglie per ASSORBIMENTO STOMI ADSORBIMENTO CUTICOLA ACCUMULO E DISATTIVAZIONE OSSIDAZIONE METABOLICA Assorbimento Metabolismo Sequestro La capacità metabolica dipende dal sistema enzimatico che è specifico per ogni specie Riducendo l’inquinamento da particolato (PM10) da 70 a 20 microgrammi per metro cubo, le morti correlate alla qualità dell’aria possono essere ridotte di circa il 15%. POTENZIALITA’ DI ASSORBIMENTO DEGLI INQUINANTI ATMOSFERICI STIMA STUDI ISTOLOGICI QUANTIFICAZIONE STUDI MICRO-MORFOLOGICI OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO OTTICO OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO A SCANSIONE ELETTRONICA STUDIO DELL’ANATOMIA FOGLIARE Gli alberi sono più efficienti nella rimozione degli inquinanti rispetto agli arbusti Stewart et al., 2003 Percentuale di aree con piante Riduzione del particolato Reduction of 140 deaths/year caused by airborne particle PM10 degli doubling tree Raddoppiando il numero alberi si number può raggiungere una riduzione di 140 morti/anno PARTICOLATO DENSITA’ DEI PELI FOGLIARI Liquidambar styraciflua Parrotia persica Quercus cerris Malus domestica “Evereste” MICRO-RUGOSITA’ DELLE FOGLIE PARTICOLATO Liriodendron tulipifera Crataegus monogyna Scabrosità cuticolari Parrotia persica Superficie liscia Quercus cerris Quantità di PM depositate sulla superficie fogliare di 22 specie 45 µg·cm-2 30 0,2 -2,5 µm 2,5 -10 µm 10-100 µm HSD0,05 for species = 2,97 HSD0,05 for filter = 0,71 15 0 Species By the courtesy of Gawronski Stanislaw Emissione di Composti Organici Volatili VOC L’albero dei VOC POF: Potenziale di formazione dell’ozono I VOC emessi dai diversi organi vegetali delle piante sono circa 1700 L’emissione biogenica stimata attorno a 800-1500 Tg (1012g)/anno è maggiore di quella antropogenica L’ 80% dei BVOC sono estremamente reattivi in atmosfera -pinene β-pinene Le piante producono e rilasciano nell’aria sostanze organiche volatili (VOC) limonene Le sostanze odorose vengono percepite dall’uomo…. ……..ed anche dagli insetti VOC come MESSAGGERI CHIMICI … ATTRATTIVO percepito dagli INSETTI IMPOLLINATORI… …ma anche repellente e deterrente per INSETTI che sono DANNOSI alle stesse piante Perché i VOC sono importanti per l’ambiente? I VOC modificano le proprietà chimiche e fisiche dell’atmosfera In ambiente naturale In ambiente urbano I VOC possono rimuovere O3 e altri inquinanti per assorbimento all’interno delle foglie e/o per reazioni chimiche nella canopy. Ma cosa succede quando i VOC sono rilasciati nella troposfera? BVOC “puliscono” l’atmosfera dall’ozono In presenza di alte concentrazioni di NOx i VOC iniziano delle reazioni che portano ad aumentare l’ozono troposferico Scambi gassosi tra Atmosfera – Città – Foresta Urbana: Gli inquinanti prodotti in ambiente urbano e la CO2 presente in atmosfera possono essere assorbiti dalla Foresta urbana, la quale può d'altro canto immettere VOCs in grado di interagire con gli inquinanti presenti incrementando la concentrazione degli inquinanti stessi INDICE OFP: POTENZIALE DI FORMAZIONE DELL’OZONO OFPspecie: B*[(Eiso*Riso) + (Emono*Rmono)] B=BIOMASSA FOGLIARE E=TASSO DI EMISSIONE R=REATTIVITA’composti emessi In ambiente urbano è importante usare specie con basso OFP per la mitigazione dell’aria Tratto da: “Le piante e l’inquinamento dell’aria. G. Lorenzini e C. Nali. Springer VOC LAB Caratterizzazione dell’impatto ambientale di specie vegetali di utilizzo in ambito urbano mediante la stima dell’emissione di composti organici volatili (VOC) e dell’assorbimento di CO2 e inquinanti atmosferici Quercus cerris Tilia cordata Prunus avium Malus everest Liquidambar styraciflua Liriodendrum tulipifera Acer platanoides Fraxinus ornus Fraxinus excelsior Carpinus betulus Acer campestre Crataegus monogina Cercis siliquastrum Catalpa bungei Betula pendula “Youngii” Koelreuteria paniculata Parrotia persica Robinia pseudoacacia Morus alba “Pendula” Sophora japonica Ginkgo biloba Tilia platyphyllos Ulmus campestris Celtis australis Prunus cerasifera ‘pissardii‘ Sambucus nigra Alnus glutinosa Ligustrum japonica Photinia red robin Viburnum tinus Laurus nobilis Indice di POF: potenziale di formazione dell’ozono (g O3 pianta-1 giorno-1) Basso <1 Fraxinus ornus Quercus cerris Crataegus monogyna Fraxinus excelsior Acer campestre Acer platanoides Prunus avium Malus everest Carpinus betulus Tilia cordata Cercis siliquastrum Catalpa bungei Morus alba “Pendula” Parrotia persica Betula pendula “Youngii” Koelreuteria paniculata Medio 1 - 10 Alto > 10 Liquidambar styraciflua Robinia pseudoacacia Liriodendron tulipifera Sophora japonica Caratteristiche botaniche-agronomiche-colturali Olmo comune Famiglia: Ulmaceae Specie: Ulmus minor Assorbimento di CO2 Ottima capacità di mitigazione ambientale Piante di 10 anni al momento dell’impianto Alta (2,8t/20a) capacità di accumulare CO2 atmosferica nella biomassa (103Kg/a per i primi 5 anni, 155Kg/a per i successivi 15 anni) Formazione potenziale di O3 Bassa emissione di VOC e un basso potenziale di formazione di Ozono (< 1g O3/p/g) Assorbimento potenziale di inquinanti gassosi Alta capacità potenziale di assorbire gli inquinanti gassosi Potenziale di cattura delle polveri Medio potenziale di cattura delle polveri sottili Ricerca effettuata dall’istituto di Biometeorologia (IBIMET) del CNR di Bologna t: tonellata a: anno p: pianta g:giorno Storace Famiglia: Hamamelidaceae Specie: Liquidambar styraciflua Piante di 10 anni al momento dell’impianto Media capacità di mitigazione ambientale Limitare l’uso su larga scala in aree con inquinamento atmosferico Assorbimento di CO2 Alta (2,8t/20a) capacità di accumulare CO2 atmosferica nella biomassa (103Kg/a per i primi 5 anni, 155Kg/a per i successivi 15 anni) Formazione potenziale di O3 Alta emissione di VOC e un Alto potenziale di formazione di Ozono (>10g O3/p/g) Assorbimento potenziale di inquinanti gassosi Alta capacità potenziale di assorbire gli inquinanti gassosi Potenziale di cattura delle polveri Basso potenziale di cattura delle polveri sottili Ricerca effettuata dall’istituto di Biometeorologia (IBIMET) del CNR di Bologna t: tonellata a: anno p: pianta g:giorno ASSORBIMEN TO DI CO2* Effetto di mitigazione sull’ambiente* * OTTIMO Elevato SPECIE ARBOREE o ARBUSTIVE Bagolaro, Olmo, Frassino comune, Tiglio selvatico, Ontano nero, Acero riccio, Cerro, Betulla verrucosa, Ginkgo, Tiglio nostrano BUONO Carpino bianco, Liriodendro, Robinia, Sofora MEDIO Storace >2 t OTTIMO Medio 1-2 t BUONO Acero campestre, Mirabolano, Orniello, Ciliegio, Parrozia MEDIO Koeleuteria OTTIMO Basso <1t * Calcolato per 20 anni per piante con 10 anni al momento dell’impianto BUONO Melo da fiore, Biancospino nostrano, Alloro, Viburno tino, Fotinia red robin, Ligustro del giappone MEDIO Sambuco, Gelso piangente, Catalpa nana, Albero di giuda **Considerando la potenzialità di mitigare inquinanti atmosferici e di formare ozono evidenziate in rosso le specie con medio/alto potenziale di formare ozono Ricerca effettuata dall’istituto di Biometeorologia (IBIMET) del CNR di Bologna UN BOSCO PER KYOTO, premio internazionale conferito ogni anno a personalità scientifiche e politiche che più di altre si sono distinte nella difesa dell’ambiente e della qualità dell’aria nel loro Paese, per il 2010 è stato assegnato all’ IBIMET-BO Soluzioni applicative dei risultati della ricerca scientifica Il progetto prevedeva di piantare 3000 alberi I benefici dell’intervento sono quindi rivolti al miglioramento della qualità della vita della comunità locale. Specie Specie selezionate Abacus CO2 (t in 30 anni) CO2 (t in 50 anni) Sambucus nigra 0,58 0,80 Malus domestica «Evereste» 0,58 0,80 Acer campestre 2,49 3,40 Fraxinus ornus 2,16 2,99 Prunus avium 2,16 2,99 Prunus cerasifera «Pissardii» 2,16 2,99 Morus alba 2,16 2,99 Celtis australis 3,66 5,07 Fraxinus excelsior 3,66 5,07 Tilia cordata 3,66 5,07 Ulmus minor 3,66 5,07 Acer platanoides 4,81 6,60 Specie Specie selezionate Abacus CO2 (t in 30 anni) CO2 (t in 50 anni) Catalpa bungei 0,58 0,80 Cercis siliquastrum 0,58 0,80 Koelreuteria paniculata 2,16 2,99 Quercus cerris 4,00 5,50 Zelkova serrata 3,66 5,07 Sophora japonica 3,66 5,07 Tilia platyphyllos 3,66 5,07 Ginko biloba 3,66 5,07 Viburnum tinus 0,58 0,80 Photinia x Frasei “red robin” 0,58 0,80 Laurus nobilis 0,58 0,80 Ligustrum japonicum 0,58 0,80 Un giardino pubblico per ridurre le PM10: IBIMET ai Giardini Margherita 26 ha di Tigli, Querce,Tassi,Cedri, Platani, Pini, Ippocastani, Magnolie EFFETTO DI UN GIARDINO PUBBLICO SUI PM10 µg m-1 44.291 44.2905 100 90 44.29 80 44.2895 70 44.289 60 50 44.2885 40 44.288 30 44.2875 20 10 44.287 0 44.2865 11.209 11.21 11.211 11.212 11.213 11.214 11.215 MODELLISTICA ECOFISIOLOGICA UFORE. "Urban Forest Effects" STRATUM (Street Tree Resource Analysis Tool for Urban-Forest Managers) dai dati di un censimento, la struttura del popolamento in esame (disposizione, composizione, copertura), consentono di QUANTIFICARE i benefici ambientali ed economici derivanti dalla mitigazione da parte delle piante. Forest Service dell’USDA-USA Parco Ducale (22 ha) Tree number (4975) Tilia spp Acer campestris Ulmus minor Aesculus hippocastanum Species 20 - 40 cm Diameter 40 - 80 cm COMPENSAZIONE ANNUALE DEL PARCO DUCALE + uso auto giornaliero (= 1,10 t CO2) emette in totale 1,1 t CO2 1 auto emette 110g CO2 / km uso giornaliero = 10000 km / anno CO2 sequestrata: 160 t/anno 145 NO2: 100 Kg/anno 20 SO2: 83 Kg/anno 18 PM10: 228 Kg/anno 2200 SENSE: Sostenibilità Ambientale Urbana e Involucro Edilizio migliorare la qualità di vita nell’ambiente costruito: potenzialità dei tetti verdi rispetto all’effetto isola di calore, alla compensazione della CO2 e alla dispersione degli inquinanti, in modo da definire uno strumento in grado di supportare le Amministrazioni nella validazione dei progetti urbanistici, nella pianificazione degli interventi di riqualificazione e di nuova costruzione L’IBIMET valuta l’efficienza di mitigazione delle coperture vegetali con tecniche micrometeorologiche ed ecofisiologiche Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" Ibimet-CNR Bologna Politecnico di MILANO Soluzioni per la qualità dell’ambiente urbano: Tetti verdi per mitigare l’isola di calore In Italia la necessità di FRIGORIE può superare quella delle CALORIE Giardino pensile di alberi di leccio sulla Torre Guinigi a Lucca Il giardino dell'hotel ecologico 4 stelle a Vienna Hotel Athenaeum, Londra Musée du Quai Branly, Parigi California Academy of Sciences in San Francisco – Renzo Piano California Accademia della Scienza in San Francisco – Renzo Piano INTERNO Fotocatalisi con biossido di titanio: reazione ossidante LE PIANTE NON INQUINANO ci possono aiutare a trovare risposte economiche eco-compatibili ma i loro benefici ambientali non possono essere considerati una panacea in grado di risolvere tutti i problemi delle nostre città, …. E’ indispensabile affiancare politiche di riduzione dell’inquinamento per conseguire effettivi benefici sulla nostra salute e, di conseguenza, sulla vivibilità delle nostre città. “FIGHT POLLUTION: PLANT A TREE” GRAZIE PER L’ATTENZIONE [email protected]
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