visitors - Telefilm Central
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• Alias • Eastwick • Desperate Housewives • Melrose Place tc fanzine la telefilm -central .org magazine amatoriale di www.telefilm-central.org • numero 08 - gennaio-febbraio-marzo 2010 White collar + Speciale Una visita agli studios televisivi di Los Angeles i personaggi del mese Abby Sciuto e Clark Kent visitors a volte ritornano arriva anche in Italia su DDT il remake della celebre serie cult degli anni ‘80 Editoriale è vero, anche questa volta pubblichiamo il numero della Telefilm Central Fanzine con qualche settimana di ritardo, ma c’è una ragione! Eravamo ansiosi e agitati perchè pensavamo fosse un numero troppo snello, che vi fossero pochi articoli di approfondimento sulle vostre (e nostre) serie televisive preferite e invece, al momento dell’impaginazione, ci siamo accordi che questo ottavo numero è a dir poco immenso! Partiamo con V - Visitors, la serie sci-fi remake della miniserie americana degli anni ‘80. La serie è finalmente giunta anche in Italia grazie a Mediaset Premium e non potevamo non dedicarvi l’articolo iniziale della Fanzine e la cover con l’angosciosa V sanguinante. Sul satellite sono tornate le amate Desperate Housewives con le (dis)avventure della sesta ed inedita stagione. Se pensavate che Wisteria Lane si fosse un po’ tranquillizzata, beh che dire? Vi siete completamente sbagliati! Magazine amatoriale gratuito a cura della redazione di Telefilm-Central.org Anno II Numero 08 www.telefilm-central.org [email protected] [email protected] Redazione: Valentina Colombo, Mara Dallefrate Progetto grafico e impaginazione: Valentina Colombo Hanno collaborato a questo numero: Beerok23, Claudio Buscaroli, Valentina Colombo, Mara Dallefrate, Fran, Pietro Iezzi, Giuseppe Meniconi, Jacopo Paliaga. © copyright 2010 Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione dei contenuti, totale o parziale, in ogni genere e linguaggio è espressamente vietata. Tutte le immagini e i marchi citati sono di proprietà dei rispettivi aventi diritto. L’angolo Serie Usa di questo mese l’abbiamo dedicato ad un gioiellino che quest’anno USA Network ha deciso di promuovere spendendo la bellezza di 10 milioni di dollari: White Collar. La serie è davvero una perla nel suo genere, tenendo poi conto che è nata dalla penna di un esordiente. Un tocco di magia e sovrannaturale, soprattutto in questo periodo dove i vampiri spopolano ovunque, non poteva mancare anche nella Telefilm Central Fanzine. Direttamente dalla ABC, ecco dunque un approfondimento su Eastwick, serial dedicato alle adoratrici del male: le streghe. La Serie Vintage è questa volta Alias, del guru cine-televisivo J.J. Abrams. In questo numero troverete un approfondimento di ben 16 pagine che vi farà rivivere tutto il telefilm minuto per minuto. L’articolo vi introdurrà inoltre a VirtuAlias, la stagione virtuale realizzata da alcuni fan italiani che potete leggere solo su Telefilm-Central.org Con Merlose Place 2.0 arriva dagli USA l’erede del vecchio teen drama Merlose Place, spin off del più celebre Beverly Hills 90210. In questo articolo troverete parallelismi tra i due serial. I personaggi di questo mese sono Abby Sciuto, l’analista di laboratorio un po’ dark queen di NCIS e Clark Kent, il supereroe di Smallville che esordì sul piccolo schermo ben 10 anni fa. A concludere la Fanzine il resoconto e le foto del viaggio a Los Angeles di due fan scatenate che vivono davvero a pane e telefilm: Valentina e Mara. Qualcuno ha potuto seguire la cronaca del loro viaggio tramite Facebook, tra commenti e fotografie che ritraevano ogni singolo sassolino che incontravano. Con l’ottavo numero della Telefilm Central Fanzine, Vale ha voluto raccontarvi più dettagliatamente la loro settimana all’insegna dei set e dei serial, facendovi vedere i set telefilmici degli studi cinematografici visitati durante la loro vacanzina californiana. Buona lettura e arrivederci al prossimo numero! Sommario n. 8 gennaio-febbraio-marzo 2010 PREVIEW delle serie o d n o m al i collabodedicato d o i s n o a r li e a it id l, portale rima esperienza, des a r t n e C p m nche alla i Telefil a d , e e z n z io a z g a ra La red ragazzi e a c r e c , e del sito. li ia r o televisiv it d ); ntenuti e e italiane rare ai co li a n io z a rn no: ; erial inte s i Le aree so magazine online d ie iz t o i serial) e n r d e e i t p im is li lt n o u o lle ag ) ; - artic te ai prot successo articoli su scelta, old e new) i is i d v v r e e r t lm b ( fi in s i le d te - new telefilm a ll’italiano odi per i a u is s e ( p s i e i n le t g io n s n u ’i ll ss - recen uzioni da chede, ria d s a i r t d ( o e t t n is e im rg - interv lm (inser fi le e central.o t e m s l a fi b e a l t e a t -d il a staff@ a m ’e n u da sato man s e r e t in i Se se 06 diV Giuseppe Meniconi Housewives 10 diDesperate Claudio Buscaroli Collar 14 diWhite Valentina Colombo Place 18 diMelrose Fran ALTRE SERIE Eastwick 22 diITalia: Pietro Iezzi Alias 26 diVintage: beerok23 ALTRE RUBRICHE Abby Sciuto 42 diPERSONAGGI: Mara Dallefrate Clark Kent 46 diPERSONAGGI: Jacopo Paliaga Tour agli Studios 50 diSPECIALE: Valentina Colombo 25 Home Video Serie Preview V so, sia in patria sia nel nostro Bel Paese, grazie ad effetti speciali, che oggi possono sembrare ingenui e primitivi ma che allora furono una novità assoluta per la televisione, a una certa larghezza di mezzi, anch’essa inusitata in televisione, ma soprattutto grazie ad una sceneggiatura stringente, approfondita e ben studiata ed a l l ’o t t i m a caratterizzazione dei di Giuseppe Meniconi personaggi, in special modo quella di uno dei “cattivi” più carismatici ed affascinanti che la storia della fantascienza televisiva ricordi: la temibile Diana (interpretata da Jane Badler). Il successo fu tale che ci fu anche un seguito, una serie TV di complessive 19 puntate trasmesse anch’esse con buon successo sia negli USA che in anche i visitatori a volte ritornano telefilm central E’ difficile trovare qualcuno quantomeno adolescente negli anni ’80 che non ricordi V: Visitors, una doppia miniserie TV americana di fantascienza di complessivi cinque episodi di un’ora e mezza ciascuno, prodotta nel 1983 e arrivata nel nostro paese l’anno successivo. La serie cominciava con l’arrivo, molto suggestivo, di alcune gigantesche astronavi aliene che andavano a posizionarsi sopra le principali città del mondo (un “incipit” che una dozzina d’anni dopo sarebbe stato copiato - pressoché pari pari - da Roland Emmerich per il suo roboante Indipendence Day). Gli alieni a bordo di tali navi si mostravano estremamente simili fisicamente agli umani, amichevoli e desiderosi di dividere conoscenze e tecnologie con gli abitanti della Terra. La realtà dietro la maschera (mai espressione fu più opportuna) si dimostrò presto ben diversa... Il prodotto ebbe enorme succes- Italia, anche se probabilmente tale prodotto non raggiunse la qualità della doppia miniserie precedente. Come tutte le serie TV di grande successo molto amate, Visitors ha sempre mantenuto un posto speciale nel cuore di chi l’ha seguita, anche a distanza di molti anni, ed è pertanto comprensibile che le prime reazioni all’annuncio di un remake della rete televisiva ABC siano state improntate ad un certo scetticismo. Dopo la visione dei primi quattro episodi di “V” (peraltro lo stesso semplice titolo dell’originale, rinominata Visitors in Italia) andati in onda negli USA a partire dal 3 novembre 2009, si può dire con assoluta certezza che tale scetticismo è completamente infondato. La nuova serie comincia in maniera molto simile all’originale (tanto che gli autori si sono permessi una sottile presa in giro, ovvero far esclamare ad un personaggio che “sembra di stare in Indipendence Day”), ma mostra subito una qua- telefilm central Serie Preview lità di effetti speciali che segnano una nuova frontiera per la fantascienza televisiva, nonché un impegno produttivo paragonabile soltanto ai serial più importanti dell’emittente, quali Lost o Flash Forward. Ma sarebbe ingiusto e riduttivo pensare che le qualità della nuova incarnazione di “V” si limiti- telefilm central no all’esperienza visiva. Il cast è azzeccato, un giusto mix di giovani ed attraenti volti come Logan Huffman (Tyler) e Laura Vandervoort (Lisa) e di attori di alta qualità già noti agli appassionati del piccolo schermo come Joel Gretsch (Padre Jack Landry ma in precedenza Tom Baldwin in 4400), Elizabeth Mitchell (Erica Evans meglio conosciuta come Juliet Burke in Lost) e Morena Baccarin (Anna, ma in precedenza Inara in Firefly). I personaggi sono complessi, ben caratterizzati e approfonditi e la sceneggiatura è contemporaneamente interessante, sorprendente e con il giusto quantitativo di colpi di scena. Se la trama della serie originale era fortemente basata sulla realtà storica della zone europee occupate dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, e sui movimenti di resistenza nati nelle stesse aree (ricordiamo che il creatore di Visitors stava in realtà scrivendo una soggetto sulla nascita e sulla presa del potere da parte di un movimento neofascista negli USA degli anni ’80 ed alla richiesta da parte della ABC di una serie di fan- tascienza l’ha soltanto adattato), quella del remake invece sembra mostrarci una presa di potere più sottile da parte dei nuovi arrivati, una dittatura “attualizzata” basata sulla manipolazione delle masse, sul potere dei media e sulla conoscenza delle tecniche di creazione e mantenimento del consenso più che sulla forza militare. Se chi non conosce l’originale rimarrà avvinto dallo svilupparsi della storia, il fan di vecchia data troverà sufficienti differenze per appassionarsi alla nuova serie, ma anche appaganti riferimenti e strizzate d’occhio a chi conosce bene la storia, in attesa di vedere cosa ci riserverà sotto questo punto di vista il proseguio della serie. Ricordiamo infatti che uno dei motivi del grande successo dell’originale risiede proprio nel forte impatto visivo di determinate situazioni e di particolari scene, che sono considerate tra quelle più d’impatto nella storia della fantascienza televisiva; se è giusto e normale che un remake debba avere sufficienti motivi di originalità per essere considerato una serie a sé stante è anche vero che è comprensibile aspettarsi qualche scena“storica” a sua volta anche dalla nuova serie. In patria gli ascolti sono partiti fortissimo per poi accusare un certo calo ma stabilizzarsi ad un livello sufficiente, intorno ai nove milioni e mezzo di spettatori, da garantire il proseguimento della serie dal 30 marzo e per tutta il primo blocco di episodi. La domande per il futuro sono es- senzialmente due: se, dopo una pausa cosi lunga, questi livelli di audience saranno sufficienti per offrire ulteriore vita ad un serie che, a giudicare dalle prime quattro puntate, sembra veramente poter rinverdire i fasti di uno dei prodotti più amati dai fan della fantascienza televisiva, e se (in caso di risposta affermativa) l’inventiva degli autori sarà sufficiente a mantenere il livello cosi alto per un numero notevole di episodi, tenendo presente che tutti ci auguriamo che sia già presente quantomeno una traccia di come dovrà evolvere la vicenda sino alla conclusione. E’comunque innegabile che gli elementi per essere ottimisti ci sono tutti: non è facile fare il remake di una serie quasi leggendaria e riuscire ad ottenere un risultato dello stesso livello, ed almeno quest’antipasto dei primi episodi ci è riuscito pienamente. V sarà suoi nostri schermi televisivi da marzo, sul canale Joy del bouquet a pagamento di Mediaset su digitale terrestre, e presumibilmente a seguire ci sarà anche un passaggio sulle reti gratuite dello stesso gruppo televisivo. Per tanto buona visione a tutti e ricordate che non sempre i Visitatori sono quello che sembrano! telefilm central attenzione spoiler! Serie Preview Tremate, tremate, Le casalinghe sono tornate... di Claudio Buscaroli …e più disperate che mai! 10 telefilm central L e signore di mezza età che abitano a Wisteria Lane ne hanno fatta di strada... Hanno affrontato a testa alta quasi tutti i grandi problemi della vita, consce della forza che solo il reciproco supporto può dare; la costante che, stagione dopo stagione, ha permesso loro di superare le piccole e grandi insidie del vivere quotidiano è stata infatti il gruppo. Hanno vissuto litigi, tradimenti e persino morti inaspettate, eppure le nostre casalinghe non si sono mai date per vinte; hanno messo da parte i vecchi stupidi rancori e si sono unite di fronte ai problemi più importanti, facendosi coraggio e riuscendo ad arrivare, ancora una volta, tutte insieme fino alla nuova sesta stagione. è scomparso il timore secondo cui, nell’ormai lontano ottobre 2004, ci si chiedeva come l’America (e successivamente il resto del mondo) avrebbe potuto trovare interessanti le “avventure” di quattro casalinghe quarantenni sull’orlo della disperazione. Quello che Bree, Lynette, Susan e Gabrielle ci hanno insegnato è che i panni sporchi, prima o poi, bisogna certo lavarli, ma alla gente che ci guarda dall’esterno piacciono solo se non sono ben puliti. Ormai anche noi ci siamo trasferiti in quel di Wisteria Lane e troviamo stuzzicante vedere le complicate relazioni dei nostri vicini di casa “acquisiti”. Siamo felici di sbirciare fuori dalla nostra finestra, pronti a criticare e a fare il tifo prima per l’una e poi per l’altra quarantenne, rassicurati dal fatto che, per una volta, non saremo a nostra volta giudicati! Ma facciamo un po’ il punto della situazione. Marc Cherry, ideatore della serie, ci ha proposto con impareggiabile ironia le evoluzioni delle vite di queste quattro valchirie. L’algida Bree con alle spalle un marito defunto ha ora una figlia scomparsa dopo la gravidanza e un figlio omosessuale che, dopo l’abbandono, sembra essere tornato con la testa talmente sulle spalle da essere diventato suo assistente di lavoro e ad aver messo su famiglia. La sfortunata Susan che, con un figlio in più a carico, è sempre impegnata nel suo “tira e molla” con Mike ed ha intrapreso una dura lotta contro l’amica-nemica (nonché ex di Mike) Katherine. La prima donna Gabrielle è, in questa sesta stagione, mamma di due figlie che l’hanno portata a trascurarsi ma a recuperare finalmente il suo rapporto con il marito Carlos. Infine l’infaticabile Lynette, di nuovo disoccupata, con nuovi figli in arrivo e un marito che vuole ritrovare la sua perduta giovinezza. La serie ci ha ormai abituati a radicali cambiamenti; quando una delle quattro raggiunge un buon equilibrio, ecco infatti che irrompe qualcosa nella loro vita che crea disordine e stravolge il loro quotidiano. E’ accaduto quando, alla fine della quarta stagione, le loro avventure hanno fatto un salto in avanti di cinque anni e pure con la morte di Edie nel quinto capitolo. Il nuovo anno, ne siamo sicuri, non sarà certo da meno. Ricattata dal marito Orson, Bree si avvale per il divorzio dell’avvocato Karl con il quale si consola sotto le lenzuola. Susan, rivelatasi la misteriosa sposa di Mike, deve combattere la follia delirante di Katherine, caduta in depressione per aver perso l’amato vicino. Lynette, neoassunta da Carlos, deve mediare tra la sua nuova brillante carriera e l’ennesima imminente gravidanza. Gabrielle è invece alle prese con la sua nuova irrefrenabile figlioccia e sta pian piano perdendo il rapporto con quella più piccola. Come se non bastasse a Wisteria Lane si è trasferita infine una nuova misteriosa famiglia che sembra nascondere un terribile passato in ambito terroristico e che sta fuggendo addirittura dall’FBI. Per non parlare dell’inquietante presenza di un presunto serial killer, tentato omicida di Julie… Su FOX LIFE (canale 112 di Sky) siamo ormai al giro di boa. La stagione sei si avvia verso il gran finale. I segreti si stanno per svelare, i panni sporchi stanno per essere stesi in piazza, ma non prima dell’immancabile episodio catastrofe a cui negli ultimi anni siamo stati abituati. Dopo tornado, incendi, sequestri al supermercato, è infatti la volta di un incidente aereo. Durante l’abituale party di Natale, Karl decide di affittare un piccolo velivolo con annesso striscione per dichiarare il suo amore a Bree. Sarà catastrofe quando l’aereo, dopo la morte improvvisa del pilota, si ritroverà ad atterrare su Wisteria seminando il panico e distruggendo la casetta di Babbo Natale dentro alla quale Bree, Orson e Karl stanno litigando, provocando la morte certa di uno dei tre protagonisti. Ancora una volta gli equilibri si spezzano e le carte in tavola, ormai scoperte, vengono mischiate di nuovo. In che modo? Solo la seconda parte della stagione ce lo potrà rivelare… telefilm central 11 Serie Preview BREE LYNETTE KATHERINE ALTRI NOMI: il suo vero cognome è Lindquist ANNO DI NASCITA: 1966 OCCUPAZIONE: pubblicitaria, poi vice presidente dell’agenzia, co-proprietaria della pizzeria del marito e vice presidente nell’agenzia di Carlos. RESIDENZA: 4355 Wisteria Lane Stagione 1: Pressata dalla sua frenetica vita di casalinga, Lynette comincia ad avere visioni sulla defunta Mary Alice e a meditare il suicidio. In seguito licenzia l’attraente baby-sitter di cui il marito si invaghisce. Stagione 2: E’ una stagione che vede i ruoli invertiti; Lynette riprende infatti il suo lavoro in pubblicità mentre a Tom viene affidato l’onere dei figli. La donna abbandona poi Tom a causa di un’amante per poi scoprire che si tratta di un’ex compagna di Tom da cui quest’ultimo ha avuto una figlia. Stagione 3: Viene tenuta in ostaggio al supermercato dall’ex moglie di Tom, si invaghisce del cuoco della pizzeria del marito, scopre di avere il cancro e deve riprendere i complicati rapporti con la madre. Stagione 4: Affronta e vince la battaglia contro il cancro, scopre che i figli hanno appiccato l’incendio della nuova pizzeria dell’ex cuoco di Tom e viene accusata dalla figlia di molestie. Stagione 5: Suo figlio Porter ha una relazione con una donna più vecchia e viene falsamente accusato dell’incendio di un locale, atto ad opera invece di Dave. Lynette viene poi assunta da Carlos e scopre di essere nuovamente incinta di 2 gemelli. SUSAN GABRIELLE ALTRI NOMI: Susan Bremmer (nome di battesimo), Susan Mayer all’unione con Karl e Susan Delfino dopo il secondo matrimonio. ANNO DI NASCITA: 1964 OCCUPAZIONE: illustratrice di libri per bambini, maestra d’arte in una scuola elementare privata RESIDENZA: 4353 Wisteria Lane Stagione 1: Susan rimane chiusa fuori casa completamente nuda e dà accidentalmente fuoco alla casa di Edie. Stagione 2: Conosce il padre biologico che la rinnega e aspetta invano Mike per la proposta di matrimonio. Il suo futuro marito viene però investito da Orson. Stagione3: SusansifidanzaconilmedicoIan ma sposa Mike con una piccola cerimonia. Stagione 4: Durante un litigo con il marito, la donna cade dalle scale rischiano di perdere il futuro figlio. Cinque anni più tardi frequenta Jackson. Stagione 5: Susan e suo figlio M.J. sono minacciati dal nuovo vicino di casa: Dave. 12 telefilm central ALTRI NOMI: originariamente Bree Mason, diventa Van de Kamp grazie al primo (defunto) marito. Con il matrimonio con Orson diviene la signora Hodge. ANNO DI NASCITA: 1961 OCCUPAZIONE: casalinga e proprietaria di una ditta di catering RESIDENZA: 4354 Wisteria Lane Stagione 1: Bree mette in lavastoviglie le manette che userà poi con il marito Rex. Rimane poi vedova del marito avvelenato dal farmacista George, suo amante geloso. Stagione 2: Affronta la madre di Rex in una dura convivenza forzata, assiste al suicidio di George in preda ai sensi di colpa e si dà all’alcool innamorandosi del suo sponsor. Infine abbandona il figlio Andrew a causa del suo irrefrenabile comportamento. Stagione 3: Bree ritrova Andrew, costretto a vivere come un barbone e sposa Orson per poi partire in luna di miele. Stagione 4: Finge una gravidanza per coprire quella reale della figlia e pubblica il suo primo libro di ricette. Stagione 5: La donna avvia con successo un’agenzia di catering con l’aiuto del figlio. Scopre poi che il marito soffre di cleptomania e ne chiede il divorzio con l’aiuto di Karl, ex marito di Susan e uomo di cui ben presto si innamora. ALTRI NOMI: nasce come Marquez per diventare temporaneamente Lang durante il suo secondo matrimonio. Come moglie di Carlos è conosciuta come la signora Solis. ANNO DI NASCITA: 1976 OCCUPAZIONE: promoter, truccatrice, modella e ora casalinga RESIDENZA: 4349 Wisteria Lane Stagione 1: La sua relazione con il giardiniere John viene scoperta dalla suocera Juanita. Le sue pillole anticoncezionali vengono manomesse dal marito e rimane così incinta. Stagione 2: Aggredita dal vicino di casa, Gabrielle cade dalle scale e perde il bambino. Successivamente si ingelosisce della suora che ha riportato Carlos sulla retta via e, in accordo con il marito, decide di assumere una nuova domestica che diviene presto la loro madre surrogato. Stagione 3: Dopo il fallimento della seconda gravidanza e il divorzio da Carlos, Gabrielle torna a fare la modella e viene corteggiata da Zach. La donna sposa il sindaco Victor ma, resasi conto di essere stata usata per le elezioni, si riavvicina a Carlos. Stagione 4: Durante un tornado, Victor perde la vita nel tentativo di uccidere Carlos e Gabrielle riesce a risposare l’ex marito, reso cieco a causa di una ferita. Stagione 5: La donna è ora madre di due figlie, ma il suo aspetto ora è molto più trascurato e ciò la preoccupa soprattutto in vista della guarigione di Carlos. Infine decide di ospitare la nipote acquisita Ana, portatrice di grossi problemi. ALTRI NOMI: il suo primo cognome è Simms, cambiato poi in Davis dopo il primo matrimonio. Katherine diviene poi la signora Mayfair dopo il matrimonio con il ginecologo Adam Mayfair. ANNO DI NASCITA: 1962 OCCUPAZIONE: è stata co-proprietaria della ditta di catering di Bree. RESIDENZA: 4356 Wisteria Lane Stagione 4: Ritorna dopo 12 anni a Wisteria con una figlia che apparentemente non ricorda nulla del suo passato e osteggia la malata zia Lilian per nascondere il segreto che riguarda proprio sua figlia. Katherine affronta in seguito lo scandalo della squilibrata amante del marito e durante un tornado, si barrica nel bagno di Bree. La donna viene infine tenuta in ostaggio assieme a Bree dall’ex marito Wayne Davis. Stagione 5: Viene abbandonata in aereoporto da Mike durante il viaggio a Las Vegas. telefilm central 13 Serie Preview di Valentina Colombo irresistibile canaglia L’espressione “white collar – colletti bianchi” si riferisce a quelle figure professionali che svolgono mansioni prettamente d’ufficio e sono contrapposte ai “colletti blu” che, al contrario, svolgono lavori manuali. I “colletti bianchi” sono per lo più diplomati e/o laureati e il loro lavoro richiede funzioni amministrative. L’origine del termine risale allo scrittore americano Upton Sinclair che coniò l’espressione per descrivere, durante gli anni ’30, il nuovo ceto professionale di amministratori e manager. Analogamente in criminologia, l’espressione “white collar crime” è stata definita da Edwin Sutherland come “un crimine commesso da una persona rispettabile di elevato status sociale nel corso della sua occupazione”. Sutherland credeva che il comportamento criminale fosse fortemente influenzato dall’interazione con gli altri individui. Per tale ragione, il “crimine dei colletti bianchi” coincide con il crimine aziendale in quanto le occasioni di frode, corruzione, insider trading, appropriazione indebita, furto di identità, contraffazione e crimine informatico sono largamente disponibili agli impiegati aziendali (detti appunto “colletti bianchi”). 14 telefilm central telefilm central 15 Serie Preview Q uesto mese vorrei presentarvi una serie che non molti di voi avranno sentito nominare, ma che tra tutti quei grossi prodotti delle enormi reti broadcast spicca per la sua freschezza: White Collar. Targata USA Network, che ha speso ben 10 milioni di bei dollaroni per promuoverla, White Collar è una piccola perla nata dalla penna dell’esordiente Jeff Eastin. Neal Caffrey è un ladro e falsario, quello che si direbbe un genio della truffa. Mentre sta scontando gli ultimi tre mesi di condanna in un 16 telefilm central carcere di massima sicurezza, l’uomo riesce all’improvviso ad evadere per mettersi alla ricerca della fidazata che teme essere in pericolo. Peter Burke, l’agente dell’FBI che lo aveva arrestato la prima volta, lo cattura nuovamente poche ore dopo l’evasione ma, approfittando di un caso su cui Peter sta lavorando, Neal propone al poliziotto un accordo: la sua “esperienza” a servizio del Bureau in cambio della libertà vigilata. La trama non è certo delle più originali, ricalca infatti il film Prova a Prendermi con Leonardo Di Caprio e Tom Hanks, ma non è questo il suo punto forte. Ciò che attrae lo spettatore sono sì i personaggi (non a caso lo slogan del network è “characters welcome”) ma ancor più la relazione che si instaura tra di essi. Il cast non poteva ricadere su scelte migliori, a partire da Matthew Bomer, una sorta di paladino delle serie sfortunate (da Tru Calling a Traveler, fino al più recente Chuck), che veste con estrema naturalezza gli eleganti abiti di Neal Caffrey: affascinante, ironico, abile e due occhi azzurri che gli donano quell’aria apparentemente innocente. Neal è il classico fuorilegge alla Robin Hood, con lo charme di Humphrey Bogart e la “faccia da schiaffi” di George Clooney. Romantico e innamoratissimo della sua Kate, pare proprio un uomo di un’altra epoca ed è intenzionato più che mai a ritrovare la sua fidanzata, nonostante la sua ricerca gli possa costare l’ergastolo. Tim DeKay, lasciato il cast di Carnivale e Tell Me You Love Me, dopo qualche apparizione in svariati show è ora l’agente dell’FBI Peter Burke: rigido, onesto, un uomo tutto d’un pezzo che segue sempre le regole e il protocollo e che, nonostante non lo voglia ammettere, dopo tre anni di inseguimenti si è a suo modo affezionato a Neal, sviluppando un’amicizia indubbiamente particolare. Ma la vera sorpresa è Tiffani Thiessen che, se per qualcuno può essere un motivo per il quale evitare a priori questa serie, sembra finalmente aver trovato il ruolo giusto per lei. Tiffani è Elizabeth Burke, la moglie di Peter. Premurosa e comprensiva, la sua presenza è marginale ma costante, tuttavia mai forzata. Infine Willie Garson è Mozzie, l’immancabile macchietta. (Unico) amico fidato di Neal, vanta una vasta rete di conoscenze e risorse di discutibile legalità. In questo quadretto, ogni settimana ci troviamo di fronte ad un crimine da risolvere di colletti bianchi e parallelamente un nuovo indizio che ci avvicina o ci allontana all’identità dell’uomo la cui misteriosa “mano con l’anello” sembra tenere in ostaggio Kate nel video della sorveglianza di un aeroporto. La trama orizzontale si svolge tuttavia in man i e r a quasi impercettibile: è sì il fattore comune che lega i vari episodi della stagione, ma non si impone come l’elemento principale della storia. Ogni singolo episodio è puro entertainment e il merito va proprio ai suoi personaggi e alla loro interazione: ciò che mi richiama ogni settimana alla New York di Neal è il rapporto di fiducia tra lui e Peter e vedere come si evolve, come Peter in realtà dipenda da Neal e non viceversa, gli allegri siparietti di Mozzie, la voce della coscienza di Elizabeth. White Collar è una serie fresca, spiritosa, immediata. Non pretende di essere il nuovo fenomeno televisivo o di districarsi tra complotti su complotti. Conosce i propri limiti e utilizza sapientemente il proprio materiale, tanto che dal suo debutto ad ottobre il venerdì sera, il network televisivo ha spostato l’appuntamento al martedì e i buoni risultati di audience hanno fatto sì che venisse rinnovato per una seconda stagione. telefilm central 17 Serie Preview Speciale M elrose Place debuttò nell’estate del 1992 sul canale americano FOX. La serie non brillò in ascolti e ben presto si aggiunse al cast un nuovo membro: l’attrice Heather Locklear che riuscì innegabilmente a far cambiare direzione al telefilm. Dai toni casti con cui era partita come spin-off di Beverly Hills 90210, la serie ebbe infatti una svolta soap con intrighi, scontri e addirittura catfight tra le protagoniste. La serie ebbe ben sette stagioni e 226 episodi: un vero e proprio successone. Il cast fisso restò fino alla quinta stagione quando alcuni attori lasciarono definitivamente il posto a nuovi protagonisti. Tra i più famosi che raggiunsero la fama anche grazie a Melrose Place ricordiamo Marcia Cross e Doug Savant (Bree Van De Kamp e Tom Scavo di Desperate Housewives), Kelly Rutherford (ora Lily in Gossip Girl), Kristin Davis che lasciò la serie per partecipare a Sex and the city e Courtney Thorne Smith che partecipò a Ally McBeal e a La vita secondo Jim appena dopo l’uscita dal cast. Dopo dieci anni, il network The CW ha dato inizio al remake-se- quel del vecchio Melrose Place. La nuova serie ha debuttato lo scorso settembre in America con nuovi protagonisti, nuove storie ma anche grandi ritorni come quello di Jane, Jo, Micheal e - uno fra tutti quello di Sydney Andrews. Sydney era, senza ombra di dubbio, uno dei personaggi migliori della vecchia serie. Problematica, introversa e a volte anche un pò ossessiva, Sydney morì alla fine della quinta stagione della vecchia serie, ma a quanto pare finse di morire... Ad aprire il remake è infatti iniziato proprio con la stessa situazione: Sydney morta in piscina. Chi ha ucciso Sydney Andrews? Proprio con il proposito di scoprire l’assassino, eccoci inseriti nel “nuovo/vecchio” condominio insieme ad Ella, pubblicitaria all’apparenza cinica, estroversa e divertente ma segretamente fragile e innamorata di Jonah Miller, aspirante regista promesso sposo della nuova “Jo” aka Riley, sensibile e onesta maestra d’asilo. Nello stesso condominio vivono anche Violet, giovane ragazza pronta a tutto per ottenere ciò che vuole, la studentessa di medicina Lauren, che per pagarsi gli studi lavora di notte come prostituta, il figlio illegittimo di Mi- di Fran 18 telefilm central telefilm central 19 Serie Preview cheal Mancini, David, e per finire il surfista ed ex alcolista Auggie. Nuovi intrighi, nuovi amori ma anche grandi ritorni come quello della mitica Amanda Woodward, una donna sempre pronta a portare scompiglio nelle vite dei vicini e specialmente in quella di Ella, sua collaboratrice nella WPK. Eredi o cloni? Fino adesso nel nuovo Melrose Place abbiamo trovato sicuramente degni eredi; Ella rappresenta infatti un po’ quello che era Amanda nelle prime stagioni della vecchia serie, ad eccezione del suo desiderio di avere storie anche con altre donne. Riley può definirsi invece la degna erede di Jo, una ragazza sempre pronta ad aiutare gli altri ma spesso insicura in amore. Violet è invece la figlia di Sydney e come sua madre, anche lei è una donna piena di problemi, ossesiva e basa le sue scelte sui sentimenti che prova, come l’amore per Auggie che la porta a farsi assumere nello stesso bar dell’uomo e compiere gesti non proprio consoni ad una ragazza della sua età. Il ritorno acclamato dalla critica di Heather Lockelear durerà per otto episodi e la sua prima apparizione avviene nella puntata 1.10 “Cahuenga”. La prima stagione di Melrose Place sarà composta da 18 episodi ma se gli ascolti resteranno bassi purtroppo non avremo un seguito e questo nonostante il remake abbia riproposto lo spirito del serial originale... Curiosità • Nella serie originale Jake ha un figlio di nome David; nel remake David è il figlio di Mancini. • Thimas Calabro (Michael Mancini) è l’unico del cast ad aver partecipato a tutte le stagioni di Melrose Place. • Courteney Cox, Calista Flockhart, Julianna Margulies, Paul Rudd, Robert Sean Leonarrd, Pamela Anderson e Noah Wyle parteciparono tutti all’audizione prima che lo show venisse trasmesso nel 1992. • Heather Locklear per sei stagioni comparve nei titoli di testa come “special guest star”. • Quando la serie terminò, le persone che lavoravano allo show misero su Ebay bottiglie d’acqua proveniente dalla piscina. 20 telefilm central Roma 2-4 aprile 2010 Jus in Bello con at our signal, unleash Heaven telefilm central 21 O ggigiorno i prodotti televisivi e cinematografici sono incentrati su una sola tematica: i vampiri. Tutto ebbe inizio da Twilight, passando poi per Moonlight, True Blood, The Vampire Diaries. Eppure, non molto tempo fa, tra le “creature” più affascinanti e presenti del piccolo schermo e non c’erano loro: le adoratrici del male, le Streghe. Eastwick, serie televisiva della ABC creata da Maggie Friedman e in arrivo sul canale DTT a pagamento Mya di Mediaset Premium), ha l’arduo compito di riportare in auge le streghe sul piccolo schermo dopo i fasti di Charmed, andando a rivisitare quello che ormai è un classico della letteratura e, soprattutto, della storia del cinema: Le Streghe di Eastwick. Originariamente portato in scena da mostri sacri del cinema (i premi oscar Cher, Susan Sarandon e Jack Nicholson e la famosissima Michelle Pfiffer) per questa versione televisiva sono state scelte delle attrici sicuramente meno famose e totalmente imparagonabili alle loro ben più illustri colleghe ma brave e sicuramente adeguate e credibili nei loro ruoli. Rebecca Romijn, bellissima attrice che ricordiamo in film come Femme Fatal e X-Men nonché in produzioni televisive come Pepper Dennis e Ugly Betty, dà il volto a Roxanne “Roxie” Torcoletti, una giovane artigiana rimasta vedova e conosciuta come la ‘sgualdrina’ del paese per via della sua relazione con un ragazzo più giovane di lei. Ben presto, grazie alla conoscenza con altre sue compaesane, scoprirà che la sua vita è piena….di magia. Serie Italia 22 Eastwick telefilm central di Pietro Iezzi telefilm central 23 Serie Italia Jaime Ray Newman, fresca di serie come Mental è nel ruolo di Katherine ‘Kat’ Gardner, una giovane casalinga e madre di famiglia. Un marito dispotico e immaturo, cinque figli da mantenere ed un lavoro da infermiera. Ben presto le cose per lei si complicheranno quando, insoddisfatta della sua vita, cercherà di cambiarla a cominciare dal ma- rito, grazie all’aiuto di misteriosi poteri che lei stessa fa fatica ad accettare. Nelle vesti di Joanna Frankel è Lindsay Price, reduce dal recente flop di Lipstick Jungle. Joanna è una giornalista locale molto ambiziosa (sogna di scri- 24 telefilm central vere cronaca), un po’ imbranata e sognatrice, segretamente innamorata di un fotografo collaboratore del quotidiano per cui lavora. Tutte queste donne avranno la possibilità di cambiare le proprie vite e scoprire letteralmente la ‘magia’ che risiede dentro di loro all’arrivo in città di uno strano personaggio: Darryl Van Horne è interpretato da Paul Gross, perfetto nel ruolo di piacione tentatore. Così, mentre Joanna imparerà a trarre vantaggi dal suo potere ‘ipnotico’ a cui nessun uomo può sfuggire dopo averla guardata negli occhi, Kat dovrà imparare a controllare il suo umore che sembra influenzare il tempo atmosferico e la natura circostante. Ma, spesso e volentieri, sarà il potere di Roxie a fornire i cliffhanger a fine episodio più sconvolgenti: il suo potere di sognare il futuro non mostra immagini rassicuranti. La guerra tra ‘vampiri’ e ‘streghe’ però si conclude con una vittoria schiacciante per i primi. Mentre Twilight e il resto della saga sbanca ai botteghini, mentre True Blood continua a confermarsi uno degli show di punta della HBO, questo Eastwick ha, purtroppo, il destino segnato: solo tredici episodi, a causa di ascolti insoddisfacenti. Che sia per colpa di poca pubblicità o scarso interesse nel pubblico, una cosa è certa: la serie aveva davvero delle potenzialità notevoli. Un ottimo mix di drama, comicità e magia. Ottima la trama orizzontale, intrigante e appassionante. Ciononostante, questo nuovo e inconcluso telefilm, non è esente da difetti. Forse, anche a causa di ‘ambizioni a lungo termine’ dell’autrice, c’è troppa lentezza per le protagoniste nel ‘prendere coscienza’ dei loro poteri e vengono aperte troppe questioni che, probabilmente, rischieranno di rimanere irrisolte. Consiglio caldamente la visione comunque per chi cerca un nuovo serial spensierato e allo stesso tempo interessante e misterioso, cercando di non disperarsi per i pochi episodi realizzati, ma di goderli appieno in maniera rilassata. Eastwick è in onda su Mya ogni venerdì alle 21.00 con un doppio episodio a partire dall’8 febbraio. Don’t miss it. Homevideo ite Le ultime usc 13 gennaio TRUE BLOOD stagione 1 Box: 5 dvd Video: 1.78:1 Anamorfico Durata: 720’ Distribuzione: Warner Bros. Extra: Focus Vampiri in America; 6 commenti audio con il cast e la troupe, compresi quelli del creatore e produttore esecutivo della serie Alan Ball, Anna Paquin e Stephen Moyer. WEEDS, stagione 2 20 gennaio SONS OF ANARCHY, stagione 1 3 febbraio GLEE - IL FILM 9 febbraio CALIFORNICATION, stagione 2 10 febbraio LEVERAGE, stagione 1 vol.2 GLEE - IL FILM Video: 1.78:1 Anamorfico Durata: 49’ Distribuzione: Fox Extra: Shomance, anteprima non ufficiale del secondo episodio; “Preparare gLee”: un’intervista esclusiva al regista sul processo di realizzazione e sui retroscena della serie tv; Scuola di Ballo; Opinioni; Audizione di Rachel “On My Own”; Audizione di Mercedes “Respect”. 23 febbraio THE MENTALIST, stagione 1 16 marzo SLEEPER CELL, stagione 2 23 marzo TRUE BLOOD, stagione 1 24 marzo CSI, stagione 8 vol.2 DESPERATE HOUSEWIVES, stagione 5 MY NAME IS EARL, stagione 3 telefilm central 25 SYDNEY BRISTOW segni particolari: agente segreto Serie Vintage aliaS di beerok23 26 telefilm central Così Sydney Bristow si rivolge a Suit and Glasses nella prima puntata di Alias, chiarendo immediatamente a chi sta guardando la televisione che in questo telefilm si sta facendo sul serio. Alias è un telefilm creato da J.J. Abrams (autore di serie di successo quali Felicity, Lost e Fringe, nonché regista di Mission: Impossible III e Star Trek) e trasmesso dalla ABC dal settembre del 2001 al maggio del 2006. La protagonista della serie è Sydney Bristow (Jennifer Garner), agente segreto della C.I.A. che tenta di barcamenarsi fra missioni ad alto rischio che la portano a viaggiare in tutto il mondo e la sua vita di tutti i giorni, nella quale lei è solamente una studentessa universitaria che lavora in banca. Sydney lavora per l’SD-6, il cui capo è Arvin Sloane (Ron Rifkin), un uomo senza scrupoli che sfrutta il lavoro dei suoi sottoposti guidato da un unico obiettivo: scoprire il mistero che si cela dietro ai manufatti di Milo Rambaldi. Si tratta di un inventore italiano del Rinascimento descritto come un incrocio fra Leonardo da Vinci e Nostradamus, viste la sua genialità nel concepire scoperte scientifiche innovative e il suo enunciare profezie che si sono sempre avverate. Quando Sydney rivela la sua vera identità di agente segreto al suo fidanzato Danny, Arvin Sloane lo fa uccidere: da quel momento le cose nella vita di Sydney precipitano. Dapprima scopre che l’agenzia SYDNEY: “Ho delle brutte notizie per te: sono il tuo peggior nemico. Io non ho niente da perdere, tesoro!” SUIT AND GLASSES “Dici cose non esatte: hai ancora denti!” telefilm central 27 del loro tradimento, li farebbe uccidere senza esitazione, nonostante si consideri come un padre per Serie Vintage 28 telefilm central “ “ presso la quale lavora, l’SD-6, non appartiene realmente alla C.I.A. come lei credeva, ma è una branca dell’Alleanza dei Dodici, organizzazione nemica degli Stati Uniti e contro la quale lei era convinta di combattere. La scoperta della vera natura dell’SD-6 è seguita da quella sulla vera identità di suo padre: anch’egli è un agente segreto che lavora per l’Alleanza, e non un venditore di ricambi per aerei, come aveva sempre sostenuto. A questo punto Sydney si rende conto che l’unico modo per vendicare la morte del suo fidanzato, è consegnare l’Alleanza alla giustizia, e l’unico modo per farlo è diventare una doppiogiochista per la C.I.A.. Sydney pensa di dover svolgere questo compito da sola, ma ben presto scopre che anche suo padre, Jack Bristow (Victor Garber) è solo apparentemente legato ad Arvin Sloane: in realtà fa il doppiogioco per la C.I.A., e si ritrova così a dover collaborare con una figlia che conosce pochissimo e con la quale ha sempre avuto un rapporto complesso. Qui non è sufficiente tagliare un tentacolo del mostro, bisogna per forza ucciderlo. E il lavoro che ti aspetta e il lavoro che ha da fare tuo padre è complicato, un gioco politico e a lungo termine. MICHAEL VAUGHN qualcuno di cui fidarsi La prima e la seconda serie del telefilm hanno come principale obiettivo proprio il porre termine all’SD-6. Vi sono dodici cellule dell’Alleanza in tutto il mondo e quella con la quale hanno a che fare Sydney e Jack è quella di Los Angeles. Ecco perché il loro lavoro è complicato e pericoloso, non possono permettersi di sbagliare o di scoprire troppo le loro carte: se Arvin Sloane sospettasse qualcosa Sydney e un caro amico per Jack. In una tela così intricata diventa fondamentale la cooperazione con persone di cui ci si possa fidare, e Sydney trova il suo contraltare ideale nella figura di Michael Vaughn (Michael Vartan), un giovane agente della C.I.A. a cui viene affidato l’incarico di farle da supervisore. Il rapporto fra i due è burrascoso in un primo momento, dato che Sydney si ritrova a voler fare di testa sua e ha una spiccata tendenza a disobbedire agli ordini per comportarsi come meglio crede; tuttavia la ragazza si rende ben presto conto che Vaughn (così come lo chiamerà per tutto il resto della serie) è l’unica persona di cui possa fidarsi ciecamente, nonché l’unico con cui possa essere davvero sincera. Nella sua vita, infatti, convive con la sua migliore amica, Francie (Merrin Dungey), e ha un tenero rapporto d’amicizia con Will (Bradley Cooper), un giornalista troppo curioso che sta indagando sulla morte del fidanzato di Sydney, apparentemente priva di spiegazioni. Nonostante Sydney li ami moltissimo, non può rivelare loro la sua vera identità di agente segreto, dato che l’esperienza avuta con Danny le ha fatto capire che è essenziale mantenere il segreto per l ’i n c o l u m i t à delle persone che ama. Di conseguenza la sua unica ancora di salvezza quando ha bisogno di sfogarsi con qualcuno o di confrontarsi su argomenti relativi al lavoro è proprio Vaughn. Fra i due nasce un’intesa profonda, che si sviluppa fino a diventare amore. I loro incontri avvengono sempre in posti sicuri o in luoghi pubblici nei quali non possono nemmeno guardarsi in faccia: infatti se l’Alleanza li scoprisse insieme sarebbe la fine per entrambi. La loro relazione culmina nella seconda serie, quando possono finalmente cominciare a frequentarsi alla luce del giorno. Curiosità • La presenza del numero 47 è ricorrente nell’intera serie. • La quarta serie fu trasmessa in ordine scorretto rispetto alla volontà originale degli autori. Il vero ordine, infatti, segue molto più l’evolversi degli eventi della stagione. • Sydney è nata il 17 aprile 1975, Jennifer Garner il medesimo giorno nel 1972. • Nella sigla del telefilm, il cui tema è stato scritto da J.J. Abrams, appare per un istante il simbolo di Rambaldi < O >. • Michael Vartan è un abile giocatore di hockey, tant’è vero che il suo personaggio, Michael Vaughn, gioca spesso con Sydney sul ghiaccio nel tempo libero. • Molti degli oggetti e dei vestiti all’interno della serie sono di colore rosso. • Vi sono parecchi riferimenti in Alias che rimandano ad Alice nel Paese delle Meraviglie. telefilm central 29 Serie Vintage IRINA: “Come si fa a dire grazie a chi ha ucciso tuo padre?” VAUGHN: “Non si dice.” IRINA DEREVKO un’opportunista asociale patologica Sydney è convinta che sua madre fosse un insegnante, devota alla sua famiglia e morta anni prima in un incidente d’auto. Non potrebbe essere più lontana dalla verità: il più grande colpo di scena della prima serie, infatti, è la scoperta che la madre di Sydney è in realtà un’agente del KGB che aveva sposato Jack con l’unico obiettivo di sottrarre informazioni alla C.I.A. 30 telefilm central La figura di Irina Derevko è, come quella di tutti i personaggi di Alias, caratterizzata da più sfaccettature. Da un lato è la traditrice che ha ucciso molti agenti della C.I.A., fra i quali il padre di Vaughn; dall’altro è la tenera madre che ha dovuto abbandonare Sydney e Jack per obbedire agli ordini dei suoi superiori. Nel corso delle cinque serie di Alias, la figura di Irina si fa sempre più complessa e dinamica: dapprima collabora con la C.I.A. per porre fine all’Alleanza; in seguito si allea con Arvin Sloane per costruire “Il Dire”, una macchina che assembla tutti i manufatti di Rambaldi; sparisce nella terza serie, apparendovi solamente come un “jolly” per aiutare Jack nelle situazioni più pericolose, sempre senza farsi vedere; si scopre che ha avuto una seconda figlia, Nadia, insieme ad Arvin Sloane; infine rivela i suoi veri intenti nell’ultima serie, quando è pronta a sacrificare tutto ciò a cui tiene per ottenere l’immortalità concessa da Rambaldi. Irina e Sloane sono certamente due fra i personaggi che rendono questo telefilm indimenticabile: i cattivi di J.J. Abrams non sono mai banali, né scimmiottature di altri “bad guys”. Si tratta di persone provviste di un lato buono e di un lato oscuro, a cui tendono inevitabilmente a causa della loro fede nel progetto di Rambaldi. Senza le loro ossessioni, Alias non sarebbe stato lo stesso. Sydney soffre molto per il tradimento di sua madre, ma mai quanto Jack: la sua fama da agente privo di scrupoli e abile manipolatore è dovuta in gran parte all’abbandono di sua moglie, che l’ha distrutto a livello emotivo. Il suo rapporto s c o stante c o n Sydney è causato proprio dalla sua poca capacità di manifestarle quanto in realtà la ami e dal fatto che spesso le tiene nascoste verità che per lei potrebbero essere troppo dure da affrontare. SARK E LAUREN una coppia esplosiva La terza serie è la più particolare delle cinque, sicuramente la più diversa rispetto alle altre. Forse questo è ciò che la rende anche la più avvincente. Sydney si risveglia in un incubo che la vede privata di tutto ciò che ama di più quando si rende conto che sono passati due anni dall’ultimo avvenimento che riesce a ricordare e che tutti nel frattempo l’hanno creduta morta. Si è svegliata in un mondo in cui Michael Va u g h n è sposato con Lauren R e e d (Melissa George), suo padre è in prigione e i suoi a m i ci non sono più accanto a lei per consolarla (Will è un testimone protetto e Francie è morta). Inizia così una corsa contro il tempo per trovare le cause della sua amnesia prima che ci riesca la Convenzione, il “nuovo nemico” da combattere. Fra i capi di questa nuova associazione troviamo una vecchia conoscenza di Sydney, Julian Sark (David Anders), un mercenario senza scrupoli il cui unico scopo nella vita è acquistare potere. Sydney provvede a far liberare Jack, e insieme indagano sul suo passato, venendo a conoscenza telefilm central 31 Serie Vintage di avvenimenti sorprendenti. Nel frattempo la donna deve riuscire ad accettare il fatto che Michael sia sposato con un’altra; fra lei e Lau- astio reciproco, portato agli eccessi quando Vaughn si rende conto di essere ancora innamorato di Sydney. Per gli spettatori la terza serie è stata un continuo susseguirsi di momenti di nervosismo e agonia, si sono ritrovati a soffrire empaticamente insieme a Sydney ogni volta che vedeva Lauren e Michael insieme. Tuttavia sono stati premiati da uno dei colpi di scena più eccitanti dell’intera serie: il momento in cui si scopre che Lauren Reed è in realtà affiliata alla Convenzione. Il periodo che sussegue a tale scoperta è uno dei più brillanti dell’intera serie: mentre Lauren tradisce Michael, intraSYDNEY: “Non lo so…non credo che chiederebbe il divorzio per me, insomma se, se capitasse prendendo una è perché non sono fatti l’uno per l’altra!” relazione con BARNETT: “E voi due invece si?” Sark, il rapporSYDNEY: “Lei ha mai incontrato l’anima gemella?” to fra Sydney e Vaughn torna ren si manifesta fin dall’inizio un ad essere intenso. La terza è la serie 32 telefilm central IL PASSEGGERO: NADIA la sorella di Sydney degli sguardi languidi e degli abbracci passionali; i sentimenti dei due protagonisti rimangono celati nella prima metà della serie, ma tornano alla superficie quando si ritrovano a rischiare la vita insieme nella memorabile puntata “Incroci”. Sydney e Vaughn sono senza dubbio una fra le coppie migliori dei telefilm: il loro amore, nonostante ostacolato dal loro mondo di spionaggio e tradimenti, è stato intenso e sincero fin dal primo istante. La terza serie è l’apice di un rapporto praticamente platonico, nel quale non occorre manifestare apertamente i propri sentimenti con baci o effusioni; sono le sensazioni, i dialoghi a fil di voce e le espressioni affrante derivate dalla loro lontananza, che rendono questa serie così intensa agli occhi dello spettatore. Il confronto fra la “Doppia Coppia” (citando il titolo italiano di una puntata della serie) è il tema più coinvolgente della terza stagione: da un lato Sark e Lauren che tramano per trovare il Passeggero prima della C.I.A., dall’altro Sydney e Vaughn, che devono fare i conti con il proprio orgoglio e lavorare l’uno al fianco dell’altra. Il Passeggero non è altro che la sorellastra di Sydney, Nadia (Mia Maestro). Nata dalla relazione extra-coniugale di Irina e Sloane, la ragazza ha vissuto per anni in un orfanotrofio per poi entrare a far parte dei Servizi Segreti argentini. Come la sorella, Nadia ha un carattere forte e tenace, un’abilità innata per il combattimento e un certo istinto. Fra le due nasce fin dal loro primo incontro una tenera intesa: finalmente Sydney ha la sorella che avrebbe sempre desiderato. Se la terza serie si chiude con la sparizione di Nadia e Sloane, che vanno alla ricerca di un manufatto di Rambaldi, la quarta si apre con il ritorno di Nadia a Los Angeles per lavorare all’A.P.O., una nuova sezione occulta della C.I.A., diretta da Arvin Sloane e di cui fanno parte NADIA: “Non avevo nessuno: niente famiglia, niente legami... non potevo essere compromessa perché ero sola... ho sempre pensato che fosse quello a rendermi una buona spia.” SYDNEY: “E adesso?” NADIA: “Forse mi sbagliavo!” tutti i protagonisti. Sydney accetta di lavorare nuovamente alle sue dipendenze solo per tenerlo d’occhio, ma allo stesso tempo cerca di fidarsi di lui per il bene di sua sorella, che va a vivere con lei. La quarta serie è un “ritorno agli albori”: Sydney e Vaughn tornano a stare insieme, anche se all’inizio sono tormentati entrambi dai fantasmi del passato. Lei dall’angoscia costante e dall’incapacità di fidarsi completamente di Michael, che l’aveva tradita sposando Lauren; lui dal senso di colpa per avere ucciso sua moglie, nonostante meritasse di pagare per i suoi sbagli. Rilevante ai fini della loro relazione è la loro missione in Russia nella puntata “Benvenuti al Liberty Village”, durante la quale il pubblico si rende conto che poco prima che Sydney sparisse nei due anni in cui è stata creduta morta, Vaughn stava per chiederle di sposarlo. È questo il momento in cui la donna abbandona completamente le sue paure: la loro relazione torna a splendere come in precedenza e per i due si prospetta anche il matrimonio quando Michael, al termine della stagione, chiede a Sydney di sposarlo.. La quarta, tuttavia, è soprattutto la serie della redenzione di Sloane, che abbandona tutto ciò che riguarda Rambaldi per il bene di Nadia, la figlia che finalmente ha ritrovato. Il vero “cattivo” di questa stagione, infatti, è la terza delle sorelle Derevko, Elena, spietata e diabolica, pronta a portare a termine il grande piano di Rambaldi. telefilm central 33 Serie Vintage La quinta stagione è la più corta e la meno amata dell’intera serie; la fretta di chiudere lo show da parte della ABC ha infatti portato gli autori a compiere scelte poco riuscite, come quelle di concludere il telefilm con un’Irina Derevko nuovamente “cattiva”, la non presenza di Michael Vartan per quasi tutta la stagione e molti punti lasciati in sospeso. Ciò che ha dato vigore alla stagione è stata la presenza di due nuovi personaggi principali: Tom e Rachel. Il primo è un agente scelto da MARSHALL, WEISS E DIXON i personaggi “secondari” TOM E RACHEL i nuovi agenti della quinta serie Jack per sostituire Vaughn quando, all’inizio della stagione, muore. Si scoprirà in seguito che in realtà la sua sparizione è stata architettata per permettergli di rifugiarsi dal Quinto Profeta (l’organizzazione nemica che caratterizza l’intera serie). Il personaggio di Tom Grace (Balthazar Getty) ha una doppia natura: da un lato è arrogante e apparentemente fuori controllo, dall’altro è sensibile e segnato dal rimpianto per la perdita di sua moglie. Rachel Gibson (Rachel Nichols), invece, è la “nuova Sydney”. Un genio del computer assoldato dal capo del Quinto Profeta facendole credere di lavorare per la C.I.A. Fin dal primo momento Sydney la prende sotto la sua protezione, vedendo in lei la se stessa di pochi anni prima, quando lavorava all’SD-6. Rachel compie un percorso di crescita, passando dall’essere insicura e impaurita al diventare una spia capace di cambiare Alias, così come ha sempre fatto Sydney. La quinta stagione non sarebbe stata la stessa senza questi due perso- TOM: “Tutto ok?” RACHEL: “Se per ok intendi spaventata e imbarazzata…Allora sì, tutto ok…” 34 telefilm central naggi, anche perché l’avvenimento più importante, ossia la nascita della figlia di Sydney e Vaughn, porta la donna a essere – ovviamente – impossibilitata a compiere missioni ad alto rischio; ecco perché l’A.P.O. trova in Rachel una degna sostituta. La serie si conclude come ogni storia che si rispetti, un E vissero per sempre felici e contenti in piena regola per Sydney e Vaughn, sposati e con due figli, finalmente liberi di condurre una “vita normale”. Tuttavia la morte di troppi protagonisti ha lasciato il segno negli appassionati dello show, letteralmente annichiliti dalla perdita di personaggi come Jack, Nadia, Irina e molti altri. Il mio nome è Marshall J. Flinkman e sono qui per salvarla! Ad arricchire la trama di Alias appaiono alcuni personaggi che, anche se apparentemente secondari, sono in realtà fondamentali. Il primo di essi è Marcus Dixon (Carl Lumbly), partner di Sydney all’SD6, nonché suo caro amico. La figura di Dixon è quella di un uomo d’onore, pronto a rischiare sempre la vita per il proprio paese. E’ padre di due figli, avuti dalla moglie Diane che muore nel corso della serie, per mano di Sloane. E’ sicuramente il collega con il quale Sydney si trova maggiormente a suo agio sul campo; nella terza serie, tuttavia, lo vediamo nella veste del direttore della task force, ruolo che “non faceva per lui”, come ci specifica all’inizio della quarta. Marshall Flinkman (Kevin Weisman) è il genio della squadra: crea i dispositivi da usare durante le missioni e spesso prepara anche gli Alias di Sydney; sa forzare qualunque genere di allarme o cassaforte, può inserirsi in qualunque network di sicurezza per neutralizzarlo. È la figura fondamentale affinché le missioni di Sydney abbiano successo. La sua genialità sul lavoro va di pari passo con il suo carattere bizzarro, che lo porta a fare monologhi lunghi e incoerenti e ad avere esitazioni nella sua vita amorosa, per lo meno finché non incontra Carrie, che diventa in seguito sua moglie. Infine Eric Weiss (Greg Grunberg) è un agente della C.I.A., nonché migliore amico di Michael Vaughn. La sua figura può sembrare grottesca e banale, se paragonata a quella degli altri; tuttavia la sua presenza è essenziale per spezzare momenti di tensione con battute o affermazioni sferzanti nei confronti del suo amico. Eric segue Michael in tutte le fasi della sua storia con Sydney, si ritrova ad essere il confidente della donna nella terza serie, quando Michael è sposato con un’altra, e si innamora di Nadia nella quarta, diventando un personaggio importante nella vita della ragazza. telefilm central 35 Serie Vintage Jennifer Garner è stata la protagonista indiscussa di Alias. Dopo aver recitato in Felicity, di J.J. Abrams, è stata da lui scelta per il ruolo di Sydney Bristow. La sua recitazione nella serie le è valsa quattro nomination consecutive ai Golden Globe e agli Emmy Awards e la vittoria di quattro premi (un Golden Globe, un Saturn Award, uno Screen Actors Guild Award e un Teen Choice Award). Il trampolino di lancio per la sua carriera di attrice è stato proprio il telefilm, che l’ha portata a recitare dapprima in Pearl Harbor e Catch me if you can interpretando ruoli marginali, poi in Daredevil ed Elektra come protagonista. Più recenti sono le ottime interpreta- 36 telefilm central IL CAST ARTISTICO E GLI OSPITI D’ECCEZIONE zioni in Juno, The Kingdom e Ghosts of Girlfriends Past. La sua vita privata è stata segnata principalmente da tre uomini: il primo è Scott Foley (incontrato sul set di Felicity), con il quale si è sposata nel 2000 e dal quale ha divorziato nel 2004. In seguito lei e Michael Vartan hanno stupito favorevolmente tutti i fan della serie rivelando una relazione che in realtà durò solo alcuni mesi, disilludendo mandrie di ragazzine sognanti. Infine Ben Affleck, suo attuale marito, nonché padre delle sue due figlie (Violet e Seraphina). Victor Garber è l’uomo d’eccellenza del telefilm: la sua apparizione più rinomata è certamente quella in Titanic, nella parte dell’amorevole signor Andrews; ma la sua carriera da attore e cantante di Broadway è costellata di successi e favolose interpretazioni. Dopo Alias fra le più recenti apparizioni vediamo quella in Milk (al fianco di Sean Penn premio oscar) e quella in Eli Stone, telefilm conclusosi alla seconda stagione, ma particolarmente brillante per la scelta dei temi. Michael Vartan ha delle origini miste: bulgare da parte di padre e polacche da parte di madre; è nato in Francia e ha vissuto sia lì che in America nel corso di tutta la sua adolescenza, decidendo di trasfe- rirsi definitivamente a Los Angeles per poter diventare un attore. Dopo le sue apparizioni in due episodi di Friends e Ally McBeal è diventato celebre per la sua interpretazione del professor Sam Coulson in Mai stata baciata, al fianco di Drew Barrymore. Dopo essere diventato l’agente Michael Vaughn in Alias, ha recitato al fianco di Jennifer Lopez in Quel mostro di suocera e in seguito in One our Photo. È tornato in televisione con Big Shots, una serie che non ha avuto successo, al punto da essere cancellata; infine dal 2009 è il dottor Tom Wakefield in Hawthorne, al fianco di Jada Pinkett Smith. Quest’ultima è una serie ancora inedita in Italia, ma le fan dell’attore potranno esserne molto soddisfatte nel caso vogliano seguirla in lingua originale. Le guest stars di Alias sono sempre state scelte con cura per non deludere le aspettative del pubblico. Fin dalla prima serie, nell’elenco degli attori ad apparire per una puntata o poche più, vi sono nomi di calibro elevato: Roger Moore, capo della cellula dell’SD inglese, se possibile ancora più spietato di Arvin Sloane; Terry O’ Quinn, entrato poi nel cast artistico nella seconda serie come il direttore Kendall; Quentin Tarantino, presente in due episodi memorabili, nella parte di un personaggio fra i più riusciti dell’intera serie, McKenas Cole; Gina Torres, nei panni della più temibile avversaria di Sydney, Anna Espinosa; infine John Hannah nel ruolo di Martin Shepard, killer di Danny man i p o l a to dall’SD6 e con il quale Sydney ha alcuni fra i dialoghi più toccanti della prima serie. Nella sec o n d a stagione, invece, sono rilevanti le interpretazioni di Christian Slater, nei panni del matematico Neil Caplan, Ethan Hawke, l’agente duplicato Jim Lennox, David Carradine, un misterioso monaco seguace di Rambaldi e Rutger Hauer, il folle torturatore Anthony Geiger. È nella terza serie, invece, che appare per la prima volta Isabella Rossellini, nei panni della zia di Sydney Katya Derevko; Djimon_Hounsou, invece, interpreta il terribile Kazari Bomani, mentre Ricky Gervais abbandona le solite scene comiche per interpretare il folle creatore di bombe Daniel Ryan; infine brillante è anche l’interpretazione di Vivica A. Fox nel ruolo di Toni Cummings, affascinante esperta di sistemi d’allarme. Nella penultima serie subentrano i personaggi del direttore Hayden Chase, interpretata da Angela Bassett, e di Elena Derevko, la più crudele delle tre sorelle russe, il cui volto è quello di Sonia Braga. Infine nella quinta stagione appaiono gli attori Tyrees Allen, lo spietato killer di Vaughn, Gordon Dean, e Patrick Bauchau nei panni del dottor Aldo Desantis. telefilm central 37 Serie Vintage ALIAS: UNA SPY-STORY DRAMMATICA SARK: “Nessun problema. Il mio concetto di fedeltà è molto flessibile.” Episodi da non perdere • 1.04 Dritti al cuore (A Broken Heart) • 1.12-13 La scatola, Prima e Seconda parte (The Box 1 & 2) • 2.13 Fase Uno (Phase One) • 3.09 Cosciente (Conscious) • 3.12 Incroci (Crossings) • 3.15 Facciata (Façade) • 4.05 Benvenuti al Liberty Village (Welcome to Liberty Village) • 4.13 Quarantena (Tuesday) • 4.22 Prima del Diluvio (Before the Flood) • 5.09 L’Orizzonte (The Horizon) • 5.14 Vedo i morti (I See Dead People) • 5.17 Tutto il tempo del mondo (All the Time in the World) 38 telefilm central Alias è stato un telefilm caratterizzato dalle più svariate tematiche. Nelle prime due serie, in particolare, sono gli “Alias” di Sydney a farla da padrone: il titolo della serie, infatti, è determinato dai continui cambi di look dell’agente per cercare di mascherare la sua vera identità durante le sue missioni in giro per il mondo. Il pubblico sembra pensare “Così è troppo facile!” ogni volta che la mitica Sydney riesce a ottenere qualcosa mostrando il suo bel faccino o facendo gli occhi dolci al cattivone di turno, per poi magari dargliele di santa ragione. Fulcro dell’attenzione della C.I.A. è il recupero dei manufatti di Rambaldi per fare sì che non cadano nelle mani sbagliate (a seconda del momento Arvin Sloane, Irina Derevko, la Covenzione…); il grande piano di Rambaldi prevede che un uomo capirà il suo messaggio e dovrà riferirlo al mondo, portando così a una nuova evoluzione della razza umana. Inoltre Rambaldi è stato l’unico a scoprire il segreto dell’immortalità, alla quale agognano tutti i “bad guys” del telefilm. Sydney, Vaughn e Jack devono districarsi in un labirinto di follia e ossessioni per cercare di mantenere la lucidità in un mondo costellato da eventi paranormali e al limite della verosimiglianza. Sydney è inoltre la “Prescelta” designata dalla Profezia di Rambaldi, colei che “farà della maggior potenza scempio totale”. Un altro elemento sempre costante nella serie è la presenza di doppiogioco e tradimento: in ogni stagione vediamo personaggi che cambiano alleanze e che tradiscono i protagonisti senza pudore. Persino chi sembra realmente ravveduto può tornare a rappresenta- re una minaccia nel mondo di Sydney. Ecco perché deve essere ben costruita la macchina dei personaggi: nessuno di essi è mai completamente buono o completamente cattivo. Il termine più utilizzabile per descriverli potrebbe essere proprio “ambiguità”. Persino Michael Vaughn, uomo perfetto e anima gemella di Sydney, a un certo punto rivela una seconda vita di cui non potevamo avere alcuna idea fino a quel m o mento. In Alias non esistono bene e male distinti l’uno dall’altro: esistono solo il potere e coloro che sono troppo deboli per ottenerlo. Tema rilevante per tutta la serie è il rapporto fra Sydney e suo padre Jack; lei è cresciuta praticamente da sola, spesso affidata a balie nei periodi in cui suo padre era in missione per conto della C.I.A. Paradossalmente nella sua infanzia le veniva elargita una certa dose di sicurezza dalla presenza di Arvin Sloane e sua moglie Emily, che Sydney ha sempre considerato come una madre. Da quando Sydney scopre che suo padre è in realtà un agente segreto, impara a conoscerlo di nuovo: costruisce con lui un rapporto conflittuale, che a seconda dei periodi si rivela più intenso o più distaccato. Un altro rapporto che vivacizza notevolmente il telefilm è quello fra Jack Bristow e Michael Vaughn. Jack non aveva avuto minimamente a che fare con Danny, il primo fidanzato di Sydney, ma conosce Vaughn intimamente e ne scorge pregi e difetti fin dal loro primo incontro, nell’episodio “Daltonico”. Jack non sembra mai approvare telefilm central 39 Serie Vintage appieno la scelta di Sydney, e l’apice dell’astio fra i due si ha agli albori della terza stagione: quando Jack scopre che Vaughn si è sposato, lo considera “un immaturo, che non sarebbe mai stato all’altezza di Sydney”. Tuttavia Jack finisce per l’approvare il rapporto fra i due agenti, rendendosi conto che lui e Michael sono in realtà molto simili e che si trovava a detestare in lui quelli che in realtà erano suoi difetti. VIRTUALIAS La fine quinta serie aveva lasciato molti fan perplessi e colmi di rimpianti; in 18 episodi si era cercato di far concludere una serie che aveva probabilmente bisogno di più tempo per trovare un degno finale. Troppi personaggi principali morti “per niente”, troppi tornati cattivi senza una giusta motivazione o per cause poco verosimili. In particolare il tradimento finale di Irina Derevko è stato visto da molti appassionati della serie come privo di fondamento, soprattutto perché alla conclu- sione della quarta stagione la madre di Sydney era scomparsa lasciando una scia di serenità e bonismo (anche se forse un po’ troppo) dietro di sé. Per questi e per altri motivi alcuni degli utenti del forum di Alias SomethingGood, guidati dalla moderatrice Fran- 40 telefilm central cesca, hanno deciso di continuare da dove Alias ci aveva lasciato e portare avanti una stagione virtuale del telefilm. La prima stagione virtuale è formata da dieci episodi; il livello di scrittura e sceneggiatura è diventato sempre più particolareggiato e veritiero col passare del tempo e con l’affiatarsi di un piccolo gruppo di autori che stanno tuttora lavorando alla scrittura di nuovi episodi. Gli autori principali lavorano sul sito con i seguenti soprannomi: alex64, Iri- naxx83, MacSloane87, Montanaro87 e Sarax. Posso confermare in prima persona che il lavoro di scrittura degli episodi è eseguito da veri fan della serie, e io sono una di essi. Il lavoro che dobbiamo compiere è doppiamente complesso: da una parte perché dobbiamo mantenere viva l’attenzione dei lettori con nuovi colpi di scena e procedendo con una trama che sia intrigante, misteriosa e ricca di suspance (proprio come Alias); dall’altra perché il ricordo della serie “reale” deve essere mantenuto vivo nella nostra. E’ per questo motivo che continui rimandi alla serie regolare sono presenti nei nostri episodi, sia tramite flashback, sia tramite accenno da parte dei personaggi durante le discussioni. Gli episodi sono pubblicati a cadenza bimestrale, utilizzando un blog di wordpress raggiungibile al sito http://www.telefilm-central.org/virtuAlias. Ogni post di tale blog non è altro che un episodio della stagione virtuale, che può in tal modo essere commentato dai lettori, ma anche criticato e persino votato. La lettura viene resa più accattivan- te grazie alla presenza di immagini (prese, ovviamente, dalla serie regolare) che vanno ad esprimere gli stati d’animo dei personaggi: momenti di discussione, pianti, sorrisi, baci, persino le sparatorie! Inoltre laddove vi siano dei personaggi creati da noi provvediamo sempre ad associarli a un attore che, a nostro avviso, sarebbe valido per interpretarli. Il tutto per rendere la nostra serie virtuale il più veritiera possibile. L’invito che posso fare agli appassionati di Alias, al termine di questo articolo, è di andare a leggere le serie virtuali sul nostro sito. Vi assicuro che non ve ne pentirete e potrete tornare a vivere le avventure di Sydney, Vaughn e tutti gli altri, anche se solo con la forza della vostra immaginazione. telefilm central 41 Abby Sciuto una dark queen dal cuore d’oro N el corso degli anni, NCIS ha introdotto nel cast svariati personaggi, alcuni dei quali – confessiamolo - davvero “particolari”. Tra gli agenti speciali del quartier generale della Naval Criminal Investigative Service ai telespettatori non è passata di certo inosservata l’addetta alle analisi forense Abby Sciuto che, grazie alla sua natura techno, dark, geek e il suo gusto davvero particolare per la moda, è riuscita facilmente a distinguersi dagli altri suoi colleghi sin dal primo episodio. Abby Sciuto è una ragazza spiritosa e amabile, responsabile di svariate competenze scientifiche che per questo la rendono un tassello fondamentale nelle indagini dell’agente Gibbs e del di Mara Dallefrate 42 telefilm central suo team. Nella Stagione Sette si conclude però dopo qualche attualmente in onda in America, episodio. Nonostante siano degli Anthony “Tony” DiNozzo ha defi- “ex”, Abby e Tim sono molto aminito la sua collega “un paradosso ci e spesso si confidano a vicenda. avvolto in un ossimoro soffocato Con Leroy Jethro Gibbs, capo delin una contraddizioni di termini”. la squadra, Abby condivide la pasAbby è infatti una persona gotica, sione per la caffeina. Solo due volma nonostante si vesta completa- te Gibbs ha lasciato cadere il suo mente di nero, dorma in una bara, caffè ed entrambe le volte Abby abbia le borchie, si diletti nella pra- Sciuto era in grave pericolo; la pritica del voodoo e sia ricoperta di ma volta è stata nell’episodio “Uctatuaggi, è il membro più felice e cidete Ari” (3.01 – 3.02), quando un gioioso della squadra cecchino dell’NCIS. Abby: Oh, mi ricordo di quei giorni. Quando ero entra nel Abby ha sempre il laborapiena di …Ti invidio Tony. Tony: Perchè sei vestita da funerale, Abby? sorriso in volto e torio di McGee: E’ tutto ok? la sua felicità rimediciAbby: No. Frank è malato. sulta essere conZiva: Chi è Frank? tagiosa per tutto Abby: Il mio secondo molare. Mi sta uccidendo il team. Il rapda una settimana. Finalmente sto andando dal dentista. porto con i colle- Tony: Dai nomi ai denti? Abby: Perché (6.21 “Toxic”) ghi è poi ottimo, anche se alcune volte na legale di Abby metrasenta la stramberia più totale. tendo la donna in pericolo, mentre Grazie alle sue abilità da hacker e al la seconda volta è stata nell’episosuo nerdismo, Abby ha un rappor- dio chiamato “Driven” (4.11) quanto molto stretto con Timothy do Abby rischia di soffocare a cau“Tim Pivello” McGee. Du- sa del gas di scarico in un Humvee rante la prima stagione, sperimentale. Il rapporto tra Jethro Abby e Timothy hanno e Abby ricorda molto una relauna relazione che zione padre/figlia in quanto non “ gioia “ Personaggi del mese tu no? telefilm central 43 Personaggi del mese passa episodio senza che Jethro non protegga - o si preoccupi di progettere - la giovane collega. Il dottor Donald “Ducky” Mallard, medico legale incaricato delle autopsie e dei rilevamenti sui cadaveri, è l’unico all’NCIS a chiamare Abby con il suo nome di battesimo: Abigail. E’ molto affezionato alla ragazza e anche Abby è molto legata al suo “Ducky”, tanto da dirgli spesso che lui è l’unico vero uomo che lei abbia mai conosciuto. Quando Ziva David, agente del Mossad, entra a far parte della squadra dell’NCIS, Abby inizia ad avere alcuni problemi. Nonostante una diffidenza iniziale e qualche screzio, la ragazza riesce comunque ad accettare la nuova arrivata e ben presto le due donne diventano grandi amiche. La stessa Ziva sceglie spesso Abby per confidarsi ed è lei che chiama quando finisce nei guai con il Mossad e l’FBI in “Shalom” (4.01). Tony DiNozzo ha un rapporto amichevole con Abby e durante le missioni la stessa scienziata Carta di Identità non nasconNome: Abigail “Abby” Sciuto de la sua Occupazione: specialista forense e assistente di laboratorio. Istruzione: tripla laurea alla Louisiana State University (LSU) in Socioforte preoclogia, Criminologia e Psicologia. Master alla Georgia State University in cupazione Criminologia e in Scienze Forensi. per le sorti Abilità speciali: analisi dei materiali, scienza informatica, analisi di tessuti e sangue, analisi del DNA. dell’amico. Segni particolari: parla con le macchine di laboratorio, ha 9 tatuaggi, Come la parla correttamente il linguaggio dei segni americano. maggior parte degli attori, Pauley Perrette si identifica positivamente con il suo ruolo e 44 telefilm central ne condivide anche alcuni tratti. Per prima cosa, Abby Sciuto e Pauley Perrette possiedono entrambe dei tatuaggi. Mentre Abby ne ha almeno nove sul collo, sulle braccia, sulla schiena e sulla caviglia, l’attrice di NCIS rivela che la sua “body art” supera di gran lunga quella del suo personaggio televisivo. “Penso di essere a quota 13 o 14. A NCIS non solo amano i miei tatuaggi, ma generalmente me ne applicano di nuovi. Quello sul collo è un’applicazione che necessita solamente di pochi minuti, ma con quella cosa sul collo ci si sente come una vecchia gomma da masticare” ha confessato l’attrice durante un’intervista a TV Guide. Sebbene molti descrivano Abby come “gotica”, Pauley è in forte disaccordo con questa percezione. In realtà nonostante sembri l’opposto, il suo personaggio incarna l’entusiasmo di una cheerleader. “Don Bellisario, l’ideatore di NCIS, mi ha detto che quando ha creato Magnum PI ha voluto introdurre un veterano del Vietnam per sfidare i vari stereotipi negativi che ruotavano intorno a queste persone. Così ha fatto con Abby dove ha voluto introdurre una persona in stile dark e piena di tatuaggi, ma sempre sorridente e con la gioia di vivere. Tutte le sue scene dovevano essere incentrate sui suoi capelli neri, sulla sua intelligenza e sulla sua dipendenza dalla caffeina. Inoltre Abby doveva risultare completamente ignara al fatto che qualcuno potesse ritenerla una tipa strana. Lei pensa di essere carina e non chiede altro se non essere felice. E anch’io combatto per questo” ha spiegato l’attrice in una recente intervista. Chi non conosce bene NCIS o non ha seguito Abby sin dai suoi esordi, troverà questo personaggio alquanto strano e noioso, ma la sua natura contraddittoria e il suo modo davvero buffo di colloquiare con gli altri hanno reso Abby un personaggio importante nel serial. E’ una ragazza in grado di infondere allegria non solo nel gruppo di agenti speciali protagonisti del telefilm, ma nei telespettatori stessi che non mancano mai di seguire le sue (dis)avventure con affetto e simpatia. Curiosità • Pauley Perrette era la cantante di una punk band femminile di nome Lo-Ball. • E’ anche una poetessa. • Divorziata dal primo marito Coyote Shivers nel 2004, il 14 febbraio scorso si è sposata col fidanzato Michael Bosman. • Se la sua carriera non dovesse durae a lungo, il suo piano di “riserva” sarebbe diventare una guardia di sicurezza. • I suoi album preferiti sono Distorted Lullabies e Precious. • Analogamente al suo personaggio in NCIS, Pauley si è laureata con lode in criminologia. Ha inoltre studiato psicologia e sociologia ed è sempre stata letteralmente ossessionata dalla scienza forense. • Possiede una casa discografica, GO Records. • VIve a Los Angeles con due cani e un gatto. • Ha una sorella che vive in Tennessee. telefilm central 45 Clark Kent Personaggi del mese di Jacopo Paliaga 46 telefilm central “Somebody save me!” Con queste parole quasi dieci anni fa esordiva Smallville, serie basata sulla giovinezza di Clark Kent (interpretato da Tom Welling) ormai entrata nella storia. Dopo nove stagioni vissute nella “cittadina dei meteoriti” accanto all’azzurronefuturo-Supes diventa quasi obbligatorio chiederci: Superman ha davvero bisogno di essere salvato? Luogo comune vuole che, ogni qualvolta si pensi a Superman, la mente vada a focalizzarsi sui possenti bicipiti, sulle spalle larghissime, sulla forza di un Dio. La verità è che sotto la spessa corazza dell’uomo d’acciaio c’è ben altro. Sotto la corazza c’è Clark Kent. Nato sul pianeta Krypton, Kal-El è stato inviato sulla Terra con una navetta spaziale prima dell’esplosione del suo pianeta d’origine. Figlio di Jor-El e di Lara-El, il piccolo Kal purtroppo possiede un destino già scritto. Dopo un atterraggio di fortuna sulla Terra il Kryptoniano viene trovato da Jonathan e Martha Kent, due tenerissimi proprietari di una fattoria che adotteranno il piccolo Kal e gli offriranno così una casa, una famiglia ma soprattutto dei solidi valori con i quali Clark (come verrà chiamato da sua madre) costruirà la sua vita. Inoltre CK sarà costretto a mantenere il se- greto sulla sua identità per sempre, persino con i suoi più cari amici, anche se con qualche oculata eccezione. Inizia così l’avventura a Smallville, questa piccola cittadina del Kansas. Piccola si, ma piuttosto famosa! Kal infatti non è giunto da solo sul nostro pianeta: si è trascinato dietro una scia di rocce meteoritiche portatrici di sventura, in grado di donare agli umani poteri mutanti. Queste rocce provengono dal centro del pianeta Krypton mente) il suo unico punto debole, il suo tallone d’achille che troppo spesso è stato sfruttato dai suoi nemici per far vacillare il possente uomo d’acciaio. Come già detto però, la Kryptonite può sembrare essere l’unico punto debole di Supes ma, appunto, non lo è. La vera debolezza dell’eroe per eccellenza è il cuore, ovvero tutti i sentimenti che il giovane Clark prova per le persone a lui vicine. Persone che con il passare del tempo imparerà a conoscere meglio e dalle quali, a volte, sarà costretto e furono scagliate nello spazio dopo la grande esplosione (questo materiale è chiamato appunto “Kryptonite”). Questa particolare sostanza verde fosforescente è ormai un elemento storico delle avventure di Clark: è (apparente- a guardarsi le spalle. Questo è il caso di Lex Luthor (Michael Rosenbaum) nemesi storica e nemico per antonomasia di Superman e, più in generale, di moltissimi personaggi del multiverdo DC. Lex nella serie non è ancora il cinico telefilm central 47 Personaggi del mese spietato uomo d’affari che il mondo conosce grazie ai comics, ma si presenta come un ragazzo problematico, lievemente disturbato ed ossessivo che cerca in Clark un rapporto che non ha mai trovato in nessuno, nemmeno in famiglia. Con il passare del tempo però, Lex passa al lato oscuro. Rompe il suo legame con Clark, diventa più falso e meschino di quanto non lo fosse già stato inconsapevolmente in passato e finisce col bramare sempre più potere. Questa pazzia lo porta ad assemblare un esercito di super-mutanti pronti ad essere utilizzati per gli scopi più ignobili. Il nostro Clark però, rappresentazione moderna di un cavaliere senza macchia, vede sempre nel buono in tutti; sarà a causa del suo nobile sangue Kryptoniano, sarà 48 telefilm central a causa dei valori tramandati dai Kent, fatto sta che Kal-El, pur essendosi sforzato di capire il mondo che lo circonda, non racconta il segreto della sua storia a nessuno. Fato vuole che il padre di Lex, Lionel Luthor (John Glover) dopo aver passato anni a tentare di scoprire cosa si nascondesse dietro al sorriso da bravo ragazzo di Clark, viene a sapere del suo passato. Sorprendentemente non succede nulla di ciò che ci si potesse aspettare da un imprenditore subdolo come Lionel. Questi diventa il tramite con il padre biologico di Clark, Jor-El, offrendo spesso aiuto e protezione al giovane e arrivando a sacrificare persino la sua vita per proteggerlo. Sono avvenimenti come che questi fanno aprire gli occhi a Clark. Il giovane Superboy deciderà di offrire al mondo il suo potere, di rendersi utile per aiutare le persone. Deciderà dunque di spostarsi in una città più adatta alle sue necessità di eroe: Metropolis. Qui i fan del fumetto potranno ritrovare tanti degli elementi celebri e caratterizzanti dell’azzurrone, partendo dai luoghi storici, come il Daily Planet e continuando con alcuni dei nemici più famosi e potenti come Brainiac (interpretato da un bravissimo James Marsters), Bizarro e il cattivissimo Doomsday. Con il passare del tempo i rapporti di Clark con le persone che lo circondano si fanno sempre più profondi. La morte del padre Jonathan lo spinge verso un buio angolo malinconico, lasciando nel suo cuore un posto vacante. Una mancanza che verrà presto colmata dall’amore di Lana Lang (Kristin Kreuk), il primo vero amore che riu- scirà a scalfire l’indistruttibile corpo di Kal-El. Altra confidente di Clark è la giovane Chloe Sullivan (Allison Mack), cugina della ben più nota Lois Lane (Erica Durance) e migliore amica dell’uomo d’acciaio. Il rapporto di Chloe e Clark è uno tra i più solidi e sinceri di tutto il telefilm. Un legame formatosi con anni di amicizia tra i due. Un legame che purtroppo, come gli amanti dei comics sanno, è destinato a sciogliersi in qualche modo. Il personaggio di Chloe è stato infatti creato appositamente per la serie televisiva, concepita come un adattamento televisivo delle avventure di Superboy, il giovane Superman. Ma qual’è il motivo di tanto successo? Insomma, qual’è il fattore “X” del telefilm? Sarà forse la presenza di un attore come Tom Welling, modello statunitense e sex symbol con all’attivo pure qualche pellicola cinematografica? Sarà che gli alieni attirano gli spettatori? No, il punto di forza dello show è proprio Clark Kent. Stiamo parlando di un personaggio che, se solo lo volesse, potrebbe radere al suolo mezzo mondo nella metà del tempo che s’impiega a leggere questo articolo, ma che nonostante tutte le difficoltà non esita nemmeno un secondo e tiene a mente il suo compito. Essere un supereroe non è un lavoro da tutti, ma ciò che pochi sanno è che Clark Kent non ha bisogno di un’identità segreta. Clark Kent è un’identità segreta! Al contrario di eroi quali Batman, The Flash o Green Arrow, Superman è il vero essere di CK. Il giovane reporter un po’ sbadato è solamente una copertura per compiere in tranquillità i suoi salvataggi. Superman non può cambiare. E’ nato così e così resterà. Per sempre. Il Clark Kent smallvilleiano si distacca dalla cronologia classica del comic ma rimane pur sempre una di quelle icone che gli americani affiancherebbero alla bandiera a stelle e strisce. Una di quelle icone che rassicurerebbero gli abitanti dell’intero pianeta e farebbero dormire sogni tranquilli, soprattutto in un momento come questo dove, per come vanno le cose, il mondo avrebbe più che mai bisogno di eroi disposti a lottare per la giustizia... telefilm central 49 Wisteria Lane, Desperate Housewives Speciale A L m o r f s g n i t e gre testo e foto di Valentina Colombo Wisteria Lane, Desperate Housewives La Guerra de i Mondi Dovete sapere che lo scorso Natale la redazione di TC Fanzine, nelle persone di Mara e della sottoscritta, è migrata nella “soleggiata” California, fulcro della maggiori produzioni cinematografiche e televisive. Un tour per la cittè e le ville di Beverly Hills, un’escursione al mostodontico Getty Center e una passeggiata su Rodeo Drive e la Walk of Fame non possono comunque essere paragonate all’emozione di entrare in un set che per anni hai “vissuto” solo sulla tv di casa. La prima immersione nella “finzione” è stata la visita agli Universal Studios, una vera e propria città alle porte di Los Angeles, con negozi e attrazioni per grandi e bambini ma, soprattutto, sede di famosissimi set quali Psycho, Cabot Cove de La signora in giallo, Ghost Whisperer, La guerra dei mondi e, ciliegina sulla torta, la ricca Wisteria Lane delle tanto amate Desperate Housewives. Un delizioso tour tra veri e finti set, deserti a causa delle festività, gallerie dell’orrore e un’accurata esposizione delle auto più famose utilizzate in scena. Ma il meglio doveva ancora arrivare. Wisteria Lane, Desperate Housewives Cabot Cove, La Signora rate Housewives Wisteria Lane, Despe 50 telefilm central in Giallo Serenity telefilm central 51 Speciale Interstardita sul ‘dobbiamo andare a Burbank’, che era ormai diventato il mio ritornello da giorni, ci siamo avventurate in questa cittadina un po’ desolata un lunedì mattina alla volta dei Warner Bros. Studios che, sebbene non fossero pubblicizzati quanto gli Universal, la sola idea di vedere il gazebo di Stars Hollow o le porte del Central Perk era un motivo più che sufficiente a percorrere a piedi il perimetro della città in cerca dell’entrata giusta. Passati i controlli di sicurezza, gli ultimi due posti disponibili erano nostri e dopo una ventina di minuti un altro viaggio è iniziato. Dean, la nostra guida, ci ha mostrato ogni singolo set ed edificio, spiegando orgoglioso i loro utilizzi più comuni ed episodi di backstage altrettanto divertenti. Non voglio dilungarmi più del necessario, mi limiterò a dirvi che siamo entrate a casa di Sookie, abbiamo visto il gazebo (ormai inutilizzato) e la casa di Lorelai a Stars Hollow, abbiamo attraversato il vicolo dove a di Lorelai) Spiderman ha baciato M.J. per la prima volta sotto la pioggia, siamo enStars Hollow, Gilmore Girls (cas trate nel cortile di Chuck passando per il soggiorno di Casey e la nuova cucina di Chuck e Morgan e...sì, siamo entrate al Central Perk, ancora intatto e completamente arredato, curato fin nei minimi dettagli. Al termine del tour, la tappa finale consisteva in un museo esclusivo che raccoglie abiti originali e oggetti di scena purtroppo vietate a videocamere e macchine fotografiche. Tra questi: gli abiti di Sam e Dean di Supernatural (e sì, il manichino di Dean portava la collanina al collo), un intero piano dedicato alla saga di Harry Potter, i costumi di Willy Wonka, The Matrix e Casablanca. E ora, finalmente, la parola alle immagini. 52 telefilm central okie) re Girls (casa di So Stars Hollow, Gilmo Chuck Stars Hollow, Gilmore Girls (Jumbo Mart) telefilm central 53 Speciale a nell’episodio 5.08) Friends (casa di Monic Spider Man diare ry si fermava a stu ro di Yale dove Ro Gilmore Girls (albe Stars Hollow, Gilmore Girls (Luke’s) Central Perk, Friends Stars Hollow, Gilmore Stars Hollow, Gilmore Girls (scuola di danza di Miss Girls (gazebo) Patty) Central Perk, Friends Archivio prop Central Perk, Friends Genitori in Blue Jeans (casa dei Seaver) 54 telefilm central telefilm central 55 ...l’avventura continua su www.telefilm-central.org D E D A RELO
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