Famiglia ACANTHURIDAE La famiglia Acanthuridae
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Famiglia ACANTHURIDAE La famiglia Acanthuridae
Acanthuridae Scritto da Administrator Domenica 21 Novembre 2010 21:39 - Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Novembre 2013 09:27 Famiglia ACANTHURIDAE La famiglia Acanthuridae appartiene al sottordine Acanthuroidei dell’ordine perciformes a cui appartengono le famiglie Zanclidae e Siganidae. A volte la famiglia Zanclidae viene classificata come una sottofamiglia (Zanclinae) della Acanthuridae. 1/6 Acanthuridae Scritto da Administrator Domenica 21 Novembre 2010 21:39 - Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Novembre 2013 09:27 Gli acanthuridi si distinguono per un aculeo affilato e lanceolato ai due lati del peduncolo caudale. Questi aculei, sviluppatisi da una squama, sono nascosti in un solco e possono essere eretti in modo che punte vengano orientate obliquamente in avanti. quando sono alzati costituiscono un’arma terribile contro gli attaccanti ai quali vengono inferti con la coda veloci colpi laterali. Questi aculei taglienti, possono provocare nell’epidermide dei pesci ferite profonde. In talune specie essi si contraddistiguono in maniera particolare per il colore del solco, quello dell’aculeo stesso oppure della pelle circostante. Probabilmente questa colorazione funge da “ammonizione”:il pesce che ha fatto conoscenza con quest’arma micidiale di un pesce chirurgo in futuro probaato che in natura la maggior parte degli acanthuridi vive in branchi più o meno grandi, all’interno di questi si combatte frequentemente soprattutto quando due individui si avvicinano troppo. Diregola pero silimitano ad atti intimidatori durante i quali i due avversari mostrano i fianchi ed accennano colpi di coda senza però toccarsi. Normalmente questo comportamento è sufficiente per allontanare i contendenti. Però in un acquario dove non ci sia spazio sufficiente per” scansarsi” si possono verificare tra acanthuridi di specie anche differente delle lotte con esito anche mortale, soprattutto quando la livrea è molto simile. Si può cosi assistere a combattimenti accaniti tra Aanthurus leucosternon e Acanthurus japonicus che si trovino nello stesso acquario. La stessa cosa si verifica tra Acanthurus lineatus e canthurus sohal. Anche i pesci non appartenenti alla famiglia degli Acanthuridi possono essere aggrediti quando arrivano in un acquario come nuovi ospiti. Di regola l’aggressività verso i pesci non appartenenti alla famiglia diminuisce dopo alcuni giorni se l’esemplare aggredito ha a disposizione un numero sufficiente di nascondigli. Pertanto esclusa l’aggressività contro esemplari della stessa specie o altri della propria famiglia con livrea simile, gli acanthuridi possono essere considerati relativamente pacifici. Essi possono convivere in acquario anche con pesci molto piccoli, ma non devono tuttavia essere introdotti in un acquario con inertebrati poiché si nutrono facilmente di spirografi, stelle marine, piccoli gamberetti e granchietti. L’aculeo alzato sul peduncolo caudale ricorda per la sua forma un bisturi e per questo volgarmente gli Acanthuridi vengono chiamati pesci chirurgo. Le specie dei generi Naso e Prionurus non sono pero dotati di un aculeo, ma di spine immobili che a volte sono soltanto piccole gibbosità ossee in grado tuttavia di provocare delle ferite. Proprio per tale differenza questi due generi sono classificati da alcuni scienziati una propria famiglia Nasidae. Quest’opinione tuttavia non è condivisa dalla maggior parte degli esperti di tassonomia. Gli Acanthuridi nuotano, come i Labridi e gli Scaridi, con lòe pinne pettorali determinando cosi un movimento natatorio ondeggiante. La pinna caudale viene invece usata come timone. Quando i pesci hanno raggiunto una certa velocità, usano le pinne pettiorali come “ali” muovendosi per un certo tempo come sospesi. Le pinne pettorali vengono usate anche per pulire gli occhi; addirittura i pesci possono con esse”grattarsi” sul capo, cosa che del resto si può osservare anche in altri pesci, come ad esempio nei labridi e in alcune specie della famiglia Nemipteridae. 2/6 Acanthuridae Scritto da Administrator Domenica 21 Novembre 2010 21:39 - Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Novembre 2013 09:27 In genere i pesci chirurgo sono animali molto vivaci, almeno quelli appartenenti ai generi Acanthurus e Paracanthurus e ogni tanto vogliono anche poter nuotare velocemente. Sono molto agili e possono nuotare a grande velocità tra gli ostacoli più svariati. Acquari larghi e lunghi sono per tanto ipiù adatti per le necessità vitali di questi pesci. Acquari piccoli sono assolutamente inadatti. I pesci appartenenti del genere Zebrasoma e ctenochaetus sono molto più tranquilli e si muvono con cautela tra i coralli per questo sono più adatti per piccoli acquari. Gli appartenenti del genere Naso sono da collocare tra i due gruppi sopra mensionati. In natura essi si trovano, come le specie Acanthurus e paracanthurus, nelle acque libere sovrastanti le barriere coralline;si ritiranomeno frequentemente tra i coralli e nuotano più lentamente e meno affannosamente. Tutti li acanthuridi adulti si nutrono di anghe e di piante marine. Insieme con altri pesci marini essi hanno cura di limitare la crescita delle alghe nel reef. Nelle barriere coralline, dove vivono molti pesci fitofagi, le alghe non superano la lunghezza di pochi millimetri. Se pero vengono protette da una rete metallica, in modo che i pesci non possano raggiungerle, esse nel giro di poche settimane diventano lunghe e grosse. Gli acanthuridi brucano le alghe per tutto il giorno. I loro denti a forma di spatola, con i margini seghettati, sono particolarmente adatti per falciare anche le alghe più piccole; quelle più lunghe presentano invece delle difficoltà poiché non si possono tagliare facilmente con questo tipo di denti. A causa della loro dieta vegetariana i pesci chirurgo hanno un apparato intestinale lungo. Mote specie inoltre hanno lo stomaco provvisto di una tonaca muscolare di eccezionale spessore, perché oltre allle alghe inghiottiscono alghe sabbia ed altre sostanze dure. Nello stomaco questo materiale viene usato per macinare le dure pareti cellulari delle alghe in modo da renderle più facilmente e più velocemente digeribili. Le specie che non dispongono di uno stomaco con tonaca muscolare spessa, non ingeriscono neppure sostanze solide e dure. In cattività tutti gli Acanthuridi devono essere nutriti con mangime vegetale se si vuole allevarli a lungo e in buona salute. In primo luogo si somministrano naturalmente alche finemente triturate. Al posto delle alghe o come mangime supplementare si anche offrire insalata spinaci sbollentati e cubetti di farina di alghe. Questi cubetti si possono anche realizzare in casa con farina di alghe e colla di pesce. La riproduzione degli acanthuridi a quanto si conosce avviene per mezzo di deposizione di uova in branchi abbandonandole semplicemente in acqua vicio la sua superficie. 3/6 Acanthuridae Scritto da Administrator Domenica 21 Novembre 2010 21:39 - Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Novembre 2013 09:27 Per molti acanthuridi esiste una livrea giovanile ed una adulta che viene cambiata alla lunghezza di circa di 8 cm di lunghezza dell’esemplare in età giovanile il colore della licrea è tendente al giallo. Fino ad ora sono state classificate circa 100 specie di questi magnifici pesci dal fare curioso e giocoso, sicuramente tra i più ben voluti ospiti dei nostri acquari. Acanthurus forskal (1775) - diffusione: Oceano atlantico, Mar dei Caraibi, Mar Rosso, oceano Pacifico, Oceano Indiano Acanthurus achilles(1803) 4/6 Acanthuridae Scritto da Administrator Domenica 21 Novembre 2010 21:39 - Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Novembre 2013 09:27 -- hawaii. diffusione: delle Oceano Pacifico, soprattutto intorno ad esemplari atolli alpiù centro zona tropicale lunghezza: fino a 18 cm;anche invive acquario rimane normalmente piccolo. biotopo: barriere principalmente nelle zone risacca edadidella forti comportamento incoralline, intenuto branchi di -40 acquario: esemplari Necessita della dièjaponicus(1930) mangime stessa animale specie. sein acquari di mangimevegetale in grandi acquari non piccoli èdisemplice è aggressivo tenere neicorrenti. confronti in gruppi.di solo Negli esemplari inferiorialle ainatura: 6 cmelaanche macchia caudale non è ancora visibile. Pesce se il pesce molto sensibile in buona salute. parassitosi in acquario, il30 suo colore cosi scuro viene mantenuto Acanthurus -- diffusione: diffusione è più con vicino alle isole Riu-Kiu edi nelle filippine.Probabilmente la sua lunghezza: finocertezza aina18 cm. comportamento natura: in piccoli branchi. Nuota distanza vive di 60 in grandi cm da branchi un esemplare circa all'altro. 60 esemplari. Raramente nuota acquario: stessa A.japonicus specie non e estesa. addirittura insieme ad con altripesci pesci indalla piccoli simili. simile acquari livrea, è molto per questo aggresivo motivo conè esemplari consigliato della allevare Acanthurus leucosternon(1832) -- diffusione: Oceano Indiano, Arcipelago Indo-Australiano. lunghezza: fino aincibo circa 30cm; in acquario rimane molto più piccolo barriere coralline con alghe o zone alghe natura: giovani vivono sovente acque basse vive inaddiritture grandi branchi inèrocciose pozze fino sotto acon esemplari ein gli esemplari comportamento acquario: appena alimentarlo animale Per simili accettando l'allevamento obiotopo: Acanthuridi importato maalmeno ilolivaceus(1801) prevalentemente cibo. si non in con consiglia quanto accetta congelato(artemia molto una vegetale,quando alimentazione vasca timido Questa disiadeguate specie rischia artificiale accettato salina) che difficile dimensioni per non anche cui poi aclimatamento si30 si passare ambienti spinacio consiglia ecosta. una convivenza ad deperendo sbollentato di un cominciare cibo cattività secco senza eonon broccoli. perchè ad sia pesci Acanthurus 5/6 Acanthuridae Scritto da Administrator Domenica 21 Novembre 2010 21:39 - Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Novembre 2013 09:27 Enciclopedia in per costruzione!!! lavorando voi !!!! -stiamo 6/6
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