Tunisia Libia Italia trading concept note pdf

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 TULIPartners Tunisia, Libia, Italia TRADE and DEVELOPMENT PLATFORM Concept note Premessa Con il novembre dello scorso anno ha preso inizio il progetto della cooperazione italiana dedicato allo sviluppo delle Regioni del Sud della Tunisia ‘Programme Intégré pour la Mise en Valeur des Régions du Sahara et du Sud de la Tunisie: Renforcement des Capacités de l’Office de Développement du Sud’. Il progetto, di cui SUDGESTAID è partner, durerà tre anni e il suo obiettivo principale è quello di promuovere lo sviluppo economico del Sud tunisino, attraverso l'assistenza alle imprese locali, ed in particolare alle piccole e micro imprese, il rafforzamento delle capacità dell'ODS, in quanto organismo preposto alla promozione dello sviluppo economico di quei territori, nonché ‐ e soprattutto ‐ l'incremento degli investimenti esteri, del commercio e delle altre forme di collaborazione con le imprese italiane ed europee. Le prime missioni realizzate nel quadro del progetto hanno potuto constatare che il conflitto libico, che ha portato alla caduta del regime di Gheddafi, nonché l'attuale processo di ricostruzione, conferiscono alle regioni del Sud della Tunisia una posizione strategica. La gran parte del flusso di commercio e scambi di beni e servizi passa infatti materialmente per le strade che collegano la Libia al Sud della Tunisia. Come non era certamente difficile da prevedere, una parte rilevante del commercio con la Libia passa attualmente ‐ e passerà certamente in futuro ‐ attraverso il corridoio Tunisia del Sud al quale l'Italia sta dedicando un notevole sforzo di cooperazione, in termini di risorse economiche ed umane. Per il momento, il flusso commerciale Tunisia‐Libia ha prevalentemente ad oggetto 1 beni di prima necessità e prodotti di consumo, ma si può facilmente prevedere che la Libia avrà bisogno di una gamma molto più vasta di prodotti e servizi, a partire da quelli relativi alle costruzioni, alle attrezzature di base, alla distribuzione commerciale, trasporti, etc. E' inoltre abbastanza chiaro che la Tunisia non possiede quel potenziale produttivo e di servizi che permetta di soddisfare completamente le crescenti esigenze del mercato libico. L'Italia invece, da parte sua, potrebbe continuare ad offrire alla Libia (come ha del resto fatto nel passato) beni e servizi utili alla ricostruzione e alla ripresa del Paese, proprio servendosi della piattaforma costituita dalle regioni del Sud della Tunisia e sfruttando quindi una tradizionale e storica sinergia fra gli operatori tunisini è qui i libici. Tra l'altro questa importante opportunità è stata ampiamente e evocata durante le prime missioni nel Sud tunisino, ed in particolare nell'incontro con la Camera di Commercio e la locale direzione dell'ODS di Gabes: gli spazi fisici di un locale aeroporto dismesso potrebbero essere almeno in parte utilizzati per ospitare una piattaforma di commercio Tunisia, Italia, Libia. L'idea di progetto Per poter operare in Paesi a diverso livello di sviluppo, o comunque in mercati non strutturati, è necessario disporre di una presenza stabile, che consenta di rispondere con rapidità ed efficacia a domande di prodotti e di servizi che sono difficili da prevedere ed organizzare. Più concretamente è necessario che i clienti possano vedere rapidamente più prodotti per poterli confrontare e decidere poi in funzione delle proprie esigenze, nonché beneficiare parallelamente di efficaci servizi post vendita, come progettazioni, montaggi, riparazioni, ampliamenti, etc. Si potrebbe quindi pensare ad una piattaforma commerciale trilaterale localizzata nel Sud tunisino, in grado di ospitare attività che possono coniugare il commercio e lo sviluppo o ed in particolare: 
show rooms per la presentazione dei prodotti ai compratori; 
magazzini per lo stoccaggio dei prodotti e la rapida risposta agli ordini d'acquisto; 
spazi dedicati all'assistenza ai clienti per progettazioni, montaggi e riparazioni, nonché alla formazione del personale tunisino e libico che eseguirà tali attività con l'assistenza la supervisione degli imprenditori e dei consulenti italiani, in varie forme di collaborazione e joint‐venture; 
centro servizi specificamente dedicato all'assistenza e alla promozione dell'artigianato tunisino e libico nonché delle micro imprese (il centro 2 
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dovrebbe essere finalizzato a mettere a disposizione degli artigiani e delle piccolissime imprese libiche tunisine l'esperienza professionale, ma anche il design delle omologhe strutture italiane, per consentire eventualmente anche la produzione in subfornitura); spazi specificamente dedicati ad ospitare gli uffici delle strutture di servizio delle imprese, come l'ODS, le Camere di Commercio, le Associazioni imprenditoriali, etc; uno spazio dedicato ad ospitare i più importanti prestatori di servizi, come le banche, le assicurazioni, i trasporti gli spedizionieri ma anche i consulenti legali e commerciali; un servizio informatico centralizzato a disposizione di tutte le imprese e le strutture che opereranno nella piattaforma. Realizzazione Al fine di evitare le vecchie logiche assistenziali, che hanno spesso ridotto o addirittura vanificato la valenza economica e di sviluppo imprenditoriale di molte iniziative, la piattaforma commerciale Tunisia, Libia, Italia dovrà essere interamente finanziata da privati imprenditori, che assumeranno il ruolo di promotori‐investitori, secondo una dimensione di partecipazione finanziaria che rispecchierà gli spazi fisici e i servizi richiesti da ciascun operatore economico, appartenente ad uno dei tre paesi coinvolti, che intenda entrare a far parte della piattaforma commerciale. La logica sarà quindi quella ben nota che viene seguita per la realizzazione e la gestione dei cosiddetti parchi industriali o 'free zones', ove si compra, si realizza o si affitta lo spazio fisico (uffici o magazzini), si paga una quota di gestione comune, e si acquistano poi i servizi ritenuti necessari. Non è impossibile, naturalmente, che promotori immobiliari si occupino degli aspetti costruttivi, realizzando uffici e capannoni da poi rivendere oppure li realizzino per conto dei beneficiari. Gli imprenditori italiani potrebbero per alcune azioni promozionali beneficiare, ad esempio, del credito agevolato offerto dalla legge 394. Un notevole contributo potrebbe poi derivare naturalmente dalle banche e istituti finanziari tunisini libici o italiani, che potrebbero disporre nella piattaforma commerciale di una importante base strategica di prossimità alla clientela, ma anche di un osservatorio efficace sui bisogni che deriveranno dallo sviluppo economico della Tunisia ed alla ricostruzione della Libia. Tempi di realizzazione e falsi Inutile dire che un elemento chiave per il successo dell'iniziativa è certamente la sua 3 realizzazione in tempi brevi, se si intende acquisire una posizione strategica nella ricostruzione della Libia. È possibile quindi immaginare, pur se approssimativamente, le seguenti fasi, almeno in parte supportate da un contributo del MAE: 
individuazione con la collaborazione di ODS, del Governo tunisino e delle Autorità dei territori del Sud della Tunisia di una localizzazione adeguata per la piattaforma commerciale, che possibilmente già disponga di immobili e servizi adeguati per la realizzazione di show rooms, magazzini e uffici. Potrebbe trattarsi di aree già esistenti, anche di dimensione limitata, purché in grado di offrire negli spazi circostanti buone possibilità di sviluppo; 
preparazione di una idea provvisoria di progetto; 
diffusione dell'idea di progetto alle strutture di servizi alle imprese ed alle imprese stesse in Tunisia Libia ed Italia al fine di raccogliere le manifestazioni di interesse; 
creazione del comitato promotore composto da tutte le imprese e le strutture che abbiano manifestato interesse, che verseranno una quota per la realizzazione dello studio di fattibilità; 
realizzazione e diffusione dello studio di fattibilità e marketing degli spazi; 
creazione della piattaforma commerciale sotto forma di società commerciale di diritto tunisino. 4