filtri solari solarmax - unitronitalia instruments
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FILTRI SOLARI SOLARMAX La luce del Sole ha una sua "firma" inconfondibile, derivante dai vari elementi che lo Quando se ne osserva lo spettro si possono notare molte linee scure (linee di CHE COSA E’ compongono. assorbimento) dovute all'azione di filtraggio esercitata sulla luce continua (quella che va dal lontano rosso al violetto) da quegli stessi elementi a diversi livelli della struttura solare mentre la luce procede verso lo spazio esterno. Alla lunghezza d'onda di 656.28 nanometri (nm) si ha l'emissione più importante: quella da parte dell’elemento Idrogeno (H). Poiché questa e stata la prima linea mappata nello spettro solare, gli si e dato il nome di Idrogeno-Alfa (Ha). Proseguendo nel profondo violetto, esiste un'altra importante riga di emissione: quella del Calcio-K (CaK) alla lunghezza d’onda di 393.3 nm. Queste due sole linee consentono di trarre informazioni sulla maggior parte dei fenomeni veramente importanti che avvengono nel Sole: le protuberanze, le strutture che circondano le macchie solari (facole), la granularita, i flare, e molte altre. Poiché l'elemento che costuisce in maggior misura il Sole e l’Idrogeno, la più importante di queste righe e proprio quella dell'Ha. Di seguito, la lista dei fenomeni visibili. Spicole - Sono strutture a forma di spighe osservabili nella cromosfera solo con i filtri halfa. Nella fattispecie, sono particolarmente visibili col filtro Solarmax 90. Cromosfera - E’ uno strato di gas che circonda la fotosfera, spesso alcune migliaia di chilometri. Può essere considerata la parte inferiore dell’atmosfera solare. Protuberanze - Sono enormi getti di gas che si innalzano dalla cromosfera e appaiono come gigantesche lingue di fuoco. E’ forse il fenomeno solare più spettacolare osservabile con i filtri halfa. Si vedono molto bene coi filtri SolarMax 40, 60 e 90, nonchè col telescopio solare MaxScope. Quando le protuberanze non si stagliano sullo sfondo del cielo, ma vengono proiettate verso l’osservatore, all’interno del disco solare, si parla di filamenti. Fotosfera – E’ uno strato di gas molto sottile (dello spessore di circa 200 Km), che circonda la zona interna e che emette radiazione nella banda ottica. Può essere considerata la superficie del Sole, anche se in realtà il Sole non possiede una superficie fisica ben definita, perché gassoso. La temperatura della fotosfera è di circa 4700K. Macchie solari - Sono fenomeni che compaiono sulla fotosfera, sulla quale sono facilmente visibili sia con i filtri in luce bianca (es. AstroSolar) sia con quelli h-alfa. Le macchie risultano più scure rispetto alla fotosfera perché la loro temperatura e più bassa (circa 4500K). Il loro numero sembra variare secondo un ciclo di 11 anni. Possono avere forma e dimensioni molto differenti. La loro origine sembra dovuta al campo magnetico solare: le macchie sono infatti caratterizzate da intensi campi magnetici. Facole - Sono aree brillanti visibili intorno alle macchie solari. Esse sono prodotte da gas convogliato dall'interno lungo le linee del campo magnetico. Brillamenti - Sono esplosioni di brevissima durata durante le quali dalla cromosfera (nelle vicinanze delle macchie) vengono emesse radiazioni e getti di gas a temperature elevatissime. La frequenza di questo fenomeno è legata all'attività solare, in particolare a quella magnetica. • TECNOLOGIA FILTRI SOLARMAX I filtri solari Coronado sono basati sul principio dell'interferometro di Fabry-Perot. Tale strumento e costituito sostanzialmente da due strati altamente riflettenti e non assorbenti, separati da uno spazio (gap) parallelo. Questa struttura viene chiamata "etalon". Se si fa passare un fascio parallelo di luce bianca attraverso un etalon, la maggior parte dell'energia verra riflessa dagli strati riflettenti ma, se il gap tra questi ultimi ha uno spessore esattamente uguale a un multiplo della meta della lunghezza d'onda della luce incidente, quest'ultima attraversera totalmente il sistema. I filtri Coronado sono progettati in modo tale che questo picco di trasmissione si verifichi in corrispondenza di una delle righe significative dello spettro, come ad esempio quella dell'Idrogeno alfa. Se poi la struttura del filtro e tale che il picco di trasmissione dell'etalon non sia piu largo della riga spettrale desiderata e vi sia la presenza di un filtro ausiliario che elimini tutti gli altri picchi di trasmissione, si ottiene un sistema che fa passare solo la luce dell'Idrogeno alfa. Queste strutture di tipo etalon sono componenti ottici fra i piu critici che si possano costruire. Pensate che, per isolare la sola lunghezza d'onda desiderata, le lastre su cui vengono depositati i trattamenti riflettenti e il gap parallelo fra di esse devono essere realizzati con tolleranze inferiori a 1/100 di lambda (lunghezza d'onda). In parole povere, nessuna componente può avere imperfezioni o scostamenti dal parallelismo superiori a 0.005 micron! Gli etalon della Coronado sono disponibili in due versioni base: spaziato in aria oppure in solido. Partendo da queste due alternative fondamentali, sono disponibili una grande varietà di schemi e materiali speciali per ottenere una sintonizzazione stabilita, bande passanti modificate ed altre specifiche, cosi come modelli utilizzabili in zone dello spettro che vanno dal profondo UV (<190 nm) fino all’infrarosso lontano (>30mm). Qui di fianco si riporta una tabella che riassume i parametri fondamentali con le tolleranze. • Procedure di trattamento proprietarie per ottenere trattamenti a bassissima perdita Tolleranza di planarità superficiale Fino a 0.003 lambda Tolleranza di rugosità superficiale < 1 lambda RMS Tolleranza di parallelismo < 0.02 arcsec FILTRI CORONADO SOLARMAX (SM) Oltre ai telescopi solari per l’h-alpha denominati MaxScope, gia configurati e pronti all'uso, la Coronado produce una serie di filtri solari Halfa da applicare sui telescopi. Si tratta dei filtri SolarMax. Questi filtri, che vengono installati anteriormente al telescopio, sono caratterizzati da una struttura e un montaggio piuttosto semplici. Possono essere adattati a qualsiasi strumento, preferibilmente rifrattori a corta e media focale. Ideali per l’uso visuale, sono eccellenti anche per l’imaging con camere CCD e con le fotocamere digitali. Funzionano ottimamente anche con le videocamere per astronomia in b/n e con qualunque camera CCD. Sono utilizzabili (ad eccezione del SM40) anche sui telescopi SchmidtCassegrain, che normalmente presentano notevoli difficoltà di adattamento per i filtri Ha. Un altro vantaggio della serie SolarMax è che i filtri sono termicamente molto stabili e possono essere quindi utilizzati senza un dispositivo di controllo della temperatura. I filtri SolarMax (SM40, SM60 e SM90 aventi, rispettivamente, 40, 60 e 90mm di apertura libera) hanno una larghezza di banda <1 Å (Angstrom) centrata sulla lunghezza della riga Ha e sono ottimizzati per l'osservazione delle protuberanze solari e di altri fenomeni superficiali. • FUNZIONAMENTO FILTRI SOLARMAX (SM) I filtri CORONADO SolarMax sono costituiti da diversi elementi, ciascuno dei quali assolve una funzione particolare. Il gruppo anteriore (front cell) è costituito da 3 elementi: • Una lamina frontale che agisce da filtro di reiezione (ERF). Questo filtro taglia le lunghezze d'onda dell'infrarosso e del blu fino all'ultravioletto, evitando che il calore penetri all'interno dello strumento. Qui di seguito si riporta il diagramma di trasmissione. • Un elemento interno a banda stretta (etalon). Esso opera un secondo taglio, generando una serie di picchi di trasmissione con larghezza di banda ridottissima intorno alla lunghezza d'onda dell'H-alfa. • Il filtro di bloccaggio (BF) esegue un ultimo taglio, eliminando i picchi di trasmissione generati dall'etalon e lasciandone passare solo uno, quello centrato sulla riga dell’H-alfa. Il filtro di bloccaggio BF può essere scelto tra 3 possibili varianti: 1. I modelli BF5, BF10 e BF15 (rispettivamente con 5, 10 e 15mm di diametro) vengono montati all'interno di un diagonale da 1.25". Particolarmente indicati per l'uso visuale, sono meno costosi del modello BF30. Foto in basso a sinistra. 2. Del modello BF10 esiste una versione diretta, che puo' essere utilizzata esclusivamente con il Solarmax 40 nei telescopi Meade ETX 60 e 70. Foto in basso al centro. 3. Il modello BF30 a visione diretta da 2 pollici e molto utile nella fotografia e nell'imaging. Questo filtro consente infatti di evitare il fastidioso posizionamento del dispositivo di ripresa sul diagonale dei filtri di bloccaggio BF10 e BF15. Foto in basso a destra. I dispositivi di sintonia (T-MAX) sono dei sistemi meccanici che consentono di inclinare con precisione la cella frontale contenente il filtro a banda stretta in modo da sintonizzarlo alla perfezione. In questo modo e' possibile osservare anche i dettagli piu' critici di quei fenomeni che avvengono lungo l'asse di osservazione e che vanno fuori banda a causa dell'effetto Doppler. I dispositivi di sintonia T-Max vanno montati tra la cella frontale e la flangia di adattamento all'obiettivo del telescopio. Sono disponibili nei tre diametri da 40, 60 e 90 mm. Cromosfera solare. Cortesia Giovanni Quarra Sinistra - Immagine catturata in afocale con Nikon Coolpix 995 e SolarMax 60 Destra - Immagine catturata in afocale con Nikon Coolpix 995 e MaxScope 90 da 0.5A Tutte le foto e i testi contenuti e tradotti in questa scheda in lingua italiana sono di proprietà di UNITRONITALIA INSTRUMENTS Srl. Il contenuto delle pagine non può essere riprodotto, pubblicato, copiato o trasmesso in nessun modo incluso quello elettronico su internet o sul web, senza il permesso scritto della UNITRONITALIA INSTRUMENTS Srl.
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