cimicione delle conifere
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ERSA_5_02_41_46.qxd 11/12/2002 16.13 Pagina 44 SPERIMENTAZIONE E DIVULGAZIONE DIFESA DELLE PIANTE I. Bernardinelli, P. Zandigiacomo, Dipartimento di Biologia applicata alla Difesa delle Piante Università di Udine Prima segnalazione per il Friuli-Venezia Giulia del “cimicione delle conifere” (Leptoglossus occidentalis) Informazioni tecnico-applicative per il controllo di un nuovo insetto, legato per lo più ai pini, di recente rilevato in Friuli-Venezia Giulia eptoglossus occidentalis Heidemann, comunemente detto “cimicione delle conifere”, è un eterottero appartenente alla famiglia dei Coreidi originario dell’America settentrionale. Nell’autunno 1999 è stata accertata la sua presenza in Italia (Lombardia e Veneto); a partire dall’autunno 2001 esemplari di questa specie sono stati rinvenuti anche in Friuli-Venezia Giulia. Il cimicione, che si alimenta pungendo e succhiando i semi delle conifere, non arreca gravi danni alle piante ospiti; tuttavia, può destare allarme quando in autunno si presenta nelle abitazioni, talora in gruppi numerosi, alla ricerca di un riparo ove svernare. L Morfologia Adulto di Leptoglossus occidentalis su ramo di conifera Uova Le uova, di forma cilindrica, appena deposte sono di colore giallo-arancio; successivamente si scuriscono man mano che si avvicina il momento della schiusura. Giovani Le età giovanili sono cinque. I giovani neonati sono di colore giallo-aranciato; con le successive età assumono una colorazione bruno-rossiccia. Sull’addome sono presenti diversi tubercoli, più evidenti nelle neanidi. Adulti Gli adulti sono lunghi 9-18 mm; le femmine sono spesso NOTIZIARIO ERSA 5/2002 44 più grandi dei maschi. Il corpo è di colore bruno-rossiccio con un evidente motivo a zig-zag di colore chiaro sulle ali anteriori. Le antenne, relativamente lunghe, sono costituite da quattro articoli. Sulla parte dorsale dell’addome è presente un caratteristico motivo giallo e nero visibile durante il volo. Le tibie delle zampe posteriori hanno una tipica espansione a forma di foglia, da cui deriva il nome inglese di questo insetto (“leaf footed conifer seed bug”); i femori sono muniti di vistosi processi spinosi. Distribuzione Leptoglossus occidentalis è stato descritto nel 1910 su esemplari raccolti in California e Utah (America settentrionale); in quegli anni la specie risultava diffusa nelle regioni più ad ovest degli Stati Uniti (dal Colorado alla California e a nord fino al British Columbia). Nel giro di un secolo questo insetto ha ampliato notevolmente la sua area di diffusione; attualmente è presente in gran parte dell’America centro-settentrionale. Nel 1999 esemplari di questa specie sono stati rinvenuti per la prima volta in Europa, precisamente in Lombardia e Veneto. Nell’autunno 2001 alcuni adulti sono stati trovati anche in Friuli-Venezia Giulia a Udine e Lignano Sabbiadoro (loc. Pineta) (UD), nonché in Veneto a San Michele al Tagliamento (VE) non lontano dal confine con la provincia di Pordenone. Nell’estate e nell’autunno 2002 numerosi esemplari sono stati osservati nuovamente a Udine (in varie zone della città) e a Lignano Sabbiadoro (loc. Pineta e loc. Sabbiadoro), nonché a Pasian di Prato (UD). Pertanto la specie sembra ormai essersi insediata stabilmente anche nel territorio regionale. ERSA_5_02_41_46.qxd 11/12/2002 16.13 Pagina 45 Adulto di Leptoglossus occidentalis con ali aperte ad arte; si nota il caratteristico motivo giallo e nero sull’addome Piante ospiti Leptoglossus occidentalis si alimenta pungendo e succhiando gli strobili e i semi delle conifere appartenenti a più di 30 specie tra cui: pino strobo (Pinus strobus), pino silvestre (Pinus sylvestris), pino nero (Pinus nigra), Pino mugo (Pinus mugo), peccio (Picea spp.), abete di Douglas (Pseudotsuga sp.) e molte altre specie; è segnalato anche come fitofago dannoso alla coltura del pistacchio (Pistacia vera). Ciclo biologico Nel nord America Leptoglossus occidentalis compie una generazione all’anno, mentre in Messico sono segnalate fino a tre generazioni. In Italia pertanto potrebbe svolgere una o due generazioni all’anno. Gli adulti svernano in luoghi riparati dai rigori invernali, quali abitazioni o altri edifici, spesso in gruppi numerosi. In primavera essi abbandonano i ricoveri invernali per dirigersi sulle piante ospiti su cui iniziano ad alimentarsi a spese dei semi contenuti negli strobili in maturazione. Dopo l’accoppiamento le femmine depongono le uova per lo più in fila sugli aghi oppure a gruppi in prossimità di coni o gemme; ogni femmina può deporre fino ad una settantina di uova. Una decina di giorni dopo la deposizione compaiono i giovani che successivamente attraversano cinque stadi preimmaginali, durante i quali continuano ad alimentarsi sui coni in formazione. Anche gli adulti neosfarfallati si alimentano a spese dei semi di conifera fino all’autunno, quando cercano i siti per lo svernamento. Particolare del motivo giallo e nero sulla parte dorsale dell’addome di Leptoglossus occidentalis rale risulta difficile, mentre in impianti da seme si possono avere perdite di raccolto anche superiori al 40%. I semi poco o moderatamente danneggiati da L. occidentalis hanno una germinabilità fortemente ridotta, ma le piantine che riescono a emergere non sembrano manifestare in seguito problemi di sviluppo. Non causa danni sensibili alle piante adulte; pertanto, in ambiente urbano (parchi e giardini) i problemi legati alla sua presenza derivano esclusivamente dal fatto che cerca rifugio dai rigori invernali all’interno delle abitazioni. L. occidentalis è un tipico esempio di “intruso accidentale”. Gli adulti a inizio autunno penetrano nelle case per trovare un riparo dove trascorrere la stagione invernale. Sono particolarmente attratti dalle pareti esposte a sud dove si crogiolano agli ultimi raggi di sole della tarda estate; al calar del sole cercano riparo in crepe, fessure, attorno a finestre, porte, comignoli, ecc., formando anche gruppi numerosi e talora creando grande allarme. Come molti altri intrusi che entrano in casa, quali la ben nota Nezara viridula (L.) o “cimice verde” (eterottero, fam. Pentatomidi), il cimicione delle conifere non punge o morde, e non è vettore di agenti patogeni; pertanto, non arreca danni alle persone, agli animali da compagnia o ai contenuti della casa (mobili, ecc.). Non si può riprodurre all’interno degli edifici, poiché per deporre le uova e per potersi sviluppare ha bisogno delle piante ospiti (conifere) su cui alimentarsi. L’unico inconveniente è che, se toccati o molestati, gli adulti possono emettere un odore sgradevole prima di fuggire via volando rumorosamente (anche in questo caso l’accostamento alla cimice verde è pertinente). Controllo Tipica espansione a foglia della tibia della zampa posteriore di Leptoglossus occidentalis Campionamento In autunno gli esemplari adulti sono facilmente reperibili sulle pareti degli edifici nelle zone infestate. Attualmente si stanno mettendo a punto metodi di monitoraggio con trappole a feromoni (v. oltre). Mezzi chimici In America non sono ritenuti necessari interventi fitosanitari a difesa delle alberature dell’arredo urbano e dei boschi con presenza di conifere, in quanto il cimicione non è considerato particolarmente dannoso; d’altra parte, non ci sono insetticidi specificamente registrati contro questo fitofago su conifere. Il trattamento chimico delle pareti esterne con insetticidi a base di piretroidi con ef- Danni e molestie Leptoglossus occidentalis punge sia semi in via di sviluppo, che collassano non avendo ancora il tegumento indurito, sia semi con tegumento già indurito, provocando l’alterazione dell’endosperma che assume una consistenza spugnosa. La quantificazione dei danni in ambiente natu45 NOTIZIARIO ERSA 5/2002 ERSA_5_02_41_46.qxd 11/12/2002 16.13 Pagina 46 durante il periodo autunno-invernale provocandone la morte. In Italia questo parassitoide, accidentalmente introdotto, è stato osservato in Umbria e Lazio su cimice verde. Attualmente si sta conducendo uno studio per accertare la sua eventuale pre senza anche nell’Italia settentrionale. Pagine web di interesse fetto residuale e repellente potrebbe ridurre l’ingresso degli insetti in casa; in questo caso si devono impiegare prodotti registrati per uso civile. Vengono comunque vivamente sconsigliati i trattamenti insetticidi generalizzati all’interno delle abitazioni, in quanto il potenziale rischio sanitario derivante dall’uso di tali prodotti in ambiente domestico è superiore al danno oggettivo causato dall’insetto; inoltre, non ci sono prove sperimentali sull’efficacia di questi prodotti. Distribuzione accertata di Leptoglossus occidentalis nell’Italia settentrionale Abstract First record of Leptoglossus occidentalis in Friuli-Venezia Giulia (north-eastern Italy) Mezzi fisico-meccanici Gli unici consigli di controllo presi in considerazione nella letteratura proveniente dal continente americano riguardano metodi fisico-meccanici per ridurre l’ingresso in casa di questi insetti: - chiusura delle fessure di porte, finestre, ecc., - schermatura di finestre, camini, sottotetti e altro con reti o zanzariere, - eliminazione meccanica di eventuali insetti entrati nelle case. Questi semplici accorgimenti possono rivelarsi molto utili nel ridurre il numero di insetti che entra nelle abitazioni e quindi il disagio provocato dall’insetto. Mezzi biotecnici Un potenziale mezzo per ridurre le infestazioni domestiche potrebbe derivare dall’impiego di trappole innescate con il feromone di aggregazione, non appena questa sostanza verrà resa disponibile in commercio. Attualmente sono in atto prove di cattura massale con trappole innescate con individui adulti vivi. Mezzi biologici In America gli adulti di L. occidentalis sono parassitizzati dal dittero Tachinide Trichopoda pennipes (Fabricius) che colpisce anche Nezara viridula. Le larve di questo dittero si sviluppano all’interno dell’ospite NOTIZIARIO ERSA 5/2002 Bernardinelli I., Zandigiacomo P., 2001 - A Leaf-footed conifer seed bug recently found in northern Italy: Leptoglossus occidentalis Heidemann (Heteroptera, Coreidae). http://www.uniud.it/entomoinfo/index.htm Jacobs S., Emmen D., 1995 - Western conifer seed bug. Pennsylvania State Entomology Fact Sheet http://www.ento.psu.edu/extension/factsheet/western_conifer_seed_bug.htm Klass C., Kowalsick T., 2000 - Western conifer seed bug. An unwantet houseguest. http:// www.cee.coronell.edu/suffok/grownet/insectpest/westernconifer.htm Ridge-O’Connor G.E., 2000 - Western conifer seed bug, Leptoglossus occidentalis Heidemann. EN016[6/00]. http://www.caes.state. ct.us/FactSheetFiles/Entomology/fsen016f.htm The “leaf-footed conifer seed bug” Leptoglossus occidentalis Heidemann (Heteroptera, Coreidae), found in northern Italy in 1999, was observed in Friuli-Venezia Giulia (northeastern Italy) from autumn 2001. This insect comes from north America and feeds on seeds of many conifer species. It can create great alarm when large number of adults suddenly invade houses looking for overwintering sites. Morphology, biology, damage and control of this species are briefly described. Principali riferimenti bibliografici Bates S.L., Borden J.H., Kermode A.R., Bennett R.G., 2000 - Impact of Leptoglossus occidentalis (Hemiptera: Coreidae) on Duglas-fir seed production. J. Econ. Entomol., 93 (5): 1444-1451. Bernardinelli I., Zandigiacomo P., 2001 - Leptoglossus occidentalis Heidemann (Heteroptera, Coreidae): a Conifer seed bug recently found in northern Italy - J. Forest Science, 47 (special Issue No. 2): 56-58. Cibrián-Tovar D., Ebel B.H., Yates H.O., MéndezMontiel J.T., 1986 - Cone 46 and seed insects of the Mexican conifers. General Technical Report, Southeastern Forest Experiment Service, USDA Forest Service, No. SE-40, viii + 110 pp. Colazza, S., Giangiuliani, G., Bin, F., 1996 Fortuitous introduction and successful establishment of Trichopoda pennipes F.: adult parasitoid of Nezara viridula (L.). Biological Control, 6 (3): 409411. McPherson J.E., Packauskas R.J., Taylor S.J., O’Brien M.F., 1990 Eastern range extension of Leptoglossus occidentalis with a key to Leptoglossus species of America North of Mexico (Heteroptera: Coreidae). The Great Lakes Entomologist, 23 (2): 99-104. Rice R.E., Uyemoto J.K., Ogawa J.M., Pemberton W.M., 1985 - New findings in pistachio problems. California Agriculture, 39 (1/2): 15-18. Tescari G., 2001 - Leptoglossus occidentalis, coreide neartico rinvenuto in Italia (Heteroptera, Coreidae). Lavori della Società Veneziana di Scienze Naturali, 26: 3-5.
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