Dispensa Ing. Maurizio Lenzi rev 2
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Dispensa Ing. Maurizio Lenzi rev 2
ORDINE DEGLI INGEGNERI DI FORLI’ - CESENA p p - 28/10/2016 Forlimpopoli Meccanica dei Meccanica dei Terreni Richiami e Casi Studio I Ing. Maurizio M i i Lenzi L i [email protected] Richiami di Geotecnica ARGOMENTI • Proprietà dei terreni - Granulometria, Assortimento, Porosità, Indice dei vuoti, Classificazione Parametri di Resistenza e Rigidezza - Principio di Terzaghi delle tensioni efficaci g drenata e non drenata - Resistenza a taglio • Consolidazione e Decorso Cedimenti - Processo di sovrappressione e dissipazione • Condizioni di stabilità - Sicurezza a breve termine ed a lungo termine La Geotecnica è la disciplina che si occupa della Meccanica ecca ca de delle e Terre e e e de della a sua app applicazione ca o e alle Opere di Ingegneria nell’ambito dello studio della Interazione tra Terreno e Struttura. La Geologia studia natura, genesi, evoluzione, costituzione e stratigrafia delle rocce e dei terreni. Condizione necessaria per effettuare un’accurata analisi geotecnica è una chiara comprensione dei fenomeni geologici che hanno determinato la genesi e ll’evoluzione evoluzione del terreno in sito. Richiami di Geologia Area Romagnola Genesi e formazione dei terreni superficiali La pianura Padana costituisce un grande bacino che ha origine nel deposito millenario dei sedimenti fluviali. Nell’area romagnola si sono alternati gli effetti di epoche interglaciali, interglaciali con trasgressione del mare verso l’interno (ingressione marina) e di epoche glaciali (di regressione marina) nelle quali la linea di costa é nuovamente avanzata verso zone precedentemente sommerse. sommerse FORMAZIONE DELLA ZONA COSTIERA E DI BASSA PIANURA argille - limi sabbie argille – limi sabbie bbi argille - limi argille - limi sabbie sabbie argille - limi R argille - limi T sabbie Ciclo TR – Trasgressione (ingressione marina) e Regressione Le caratteristiche degli strati di terreno interessati dalla interazione con le costruzioni hanno origine a partire dalla glaciazione Wurmiana (18-10 ka B.P.) All epoca il Po sfociava tra All’epoca Ancona e Pescara. Il piano campagna era posizionato ad d una profondità f dità di circa i 20-25 m rispetto alla quota odierna (Forli’>Croazia). Con lo scioglimento dei ghiacciai il livello marino g si è rialzato di molti metri portando la linea di costa a retrocedere sino verso Conselice (Laguna di Lugo) Ciclo di formazione, trasporto e deposito dei sedimenti Apporto di sedimenti Fase di Regressione Nuovo avanzamento della linea di costa Ciclo di formazione, trasporto e deposito dei sedimenti Sabbie = erosione, trasporto e deposizione di arenarie Limi = erosione, trasporto e deposizione di calcari Argille = erosione, trasporto e deposizione di marne terra emersa Mare Adriatico Dopo l’ultima fase glaciale (fig. a, 18000 anni fa), con lo scioglimento dei ghiacciai la linea di costa ha raggiunto g gg la massima ingressione g marina (fig. b, 5500 anni fa). Il successivo apporto al mare dei sedimenti del Po e dei fiumi che scendevano dall’Appennino Romagnolo ha portato al nuovo avanzamento della linea di costa (fig.c,d, progradazione del delta del Po) sino alla configurazione attuale. Carta Geologica dell’Emilia Romagna depositi alluvionali cordone litorale Terreni di origine alluvionale La sedimentazione è avvenuta per effetto della gravità contrastata dalla spinta di galleggiamento Dipartimento Emergenza A Accettazione tt i Argilla n.c. Fiume Montone Abbandonato Ravenna Centro DEA Area di esondazione sabbia addensata M.Lenzi, P.Campana – A Non Linear Fractal Model For the Analysis of Pile Foundations ‐ DFI Annual Confer. – Oakland ‐ San Francisco ‐ 2015 “Trefolo” - New Campus of the University of Forli’ CPT Test CFA Pile Silty Clay Campus of Forlì – CPT Results Silt Sand Silty S d Valli, Pinete e Zone Costiere Dune e cordone sabbioso Palude Dune e cordone sabbioso Stratigrafia Zona Costiera sabbie argille n.c. nc Classificazione del terreni e Permeabilità Terreni a grana fine (argille e limi) bassa permeabilità, pe eab tà, materiali ate a p plastici, ast c , forme o e lamellari a e a Terreni a grana grossa (sabbie e ghiaie) alta permeabilità permeabilità, materiali non plastici plastici, forme angolari 0.002 0.002 – 0.074 Dimensioni relative dei grani g sabbia limo argilla Ghiaia Sabbia grossa U=D60/D10 Coeff. uniformità sedimetazione vagliatura b) materiale assortito c) mater. discont discont. a) materiale uniforme Fasi di deposizione dei terreni alluvionali Subsidenza tensione totale tensione efficace PROBLEMATICHE DEI TERRENI ALLUVONALI •I terreni di origine alluvionale sono terreni consolidati sotto il proprio peso ( (n.c.) ) contraddistinti t ddi ti ti da d elevate l t porosità ità •terreni t i poco consistenti, i t ti aventi ti bassa b resistenza, bassa permeabilità ed elevata compressibilità C di i i di sicurezza Condizioni i Criticità delle condizioni a breve termine nei rilevati Criticità delle condizioni a lungo termine negli scavi Elevati Cedimenti - Rilevanti deformazioni plastiche irreversibili PROPRIETA’ DEL TERRENO • Il terreno è un mezzo costituito da un sistema a più f i all’interno fasi ll’i t d l quale del l coesistono i t l scheletro lo h l t solido, l’acqua interstiziale allo stato liquido e nei terreni non completamente saturi, l’aria nei pori liberi. PROPRIETA’ DEL TERRENO • Lo scheletro solido fornisce resistenza e rigidezza e crea i vuoti interstiziali. I grani si scambiano tensioni tangenziali, che tendono a fare scorrere le particelle, particelle e tensioni normali, normali denominate pressioni efficaci, da cui dipende la resistenza del terreno allo scorrimento che viene attivata tramite un meccanismo di attrito • L’acqua e l’aria riempiono i vuoti interstiziali residui, intervenendo sulle resistenze iniziali, sui processi di consolidazione dei terreni saturi e di suzione nei terreni parzialmente saturi Tensioni efficaci tra i grani Se si assimila il terreno ad un insieme di sfere rigide, gli unici spostamenti possibili tra i grani sono gli scorrimenti lungo il piano i ttangente t A-A A A perpendicolare di l alla ll di direzione i di dicontatto t tt P P A A A ---- Piano di scorrimento A A Pressione efficace A OCR’p / ’vo vo ’vo ’ p ramo elastico ramo plastico B (preconsolidazione - P punto di snervamento)) p Piano campagna C ’vo In termini di pressioni applicate la risposta del terreno si distingue in a) un comportamento elastico (ramo A-B) (deformazioni reversibili) sino a quando le pressioni applicate sono inferiori a quelle massime già registrate in sito (punto B – pressione di preconsolidazione) che rappresenta il punto di snervamento e b) in un comportamento plastico (ramo B-C) durante il quale si vericano variazioni di volume irreversibili con riduzione id i vuotiti che h comporta t l’insorgere l’i di deformazioni d f i i permanenti. ti Precarico Log(p) Terreno N.C. Precarico A A B wAC wCD C B=D Scarico Costruzione w C D Cedimento (plastico) per effetto del precarico wAC C di Cedimento t ((elastico) l ti ) per effetto ff tt della d ll costruzione t i wCD Fondazione parzialmente compensata B Log(p) Terreno N.C. Scavo A C w A B C Costruzione Cedimento per effetto della costruzione wBC C di Cedimenti ti elastici l ti i ((wBA) e plastici l ti i (w ( AC) Fondazione compensata B Log(p) Terreno N.C. Scavo A=C A C w Costruzione Fondazione compensata pC≤pA Deformazioni elastiche B PROPRIETA’ DEL TERRENO Modello del terreno • Meccanica dei sistemi discreti, che tiene conto d ll natura della t particellare ti ll d l terreno del t • Meccanica dei fluidi, che tiene conto del comportamento dell’acqua interstiziale • Meccanica del continuo, per la valutazione dello stato tensionale nel terreno indotto dai carichi esterni Meccanica dei sistemi discreti Meccanica dei sistemi continui Meccanica dei fluidi Proprietà dei terreni P Porosità ità Indice dei Vuoti Grado di Saturazione Proprietà del terreno - Porosità Porosità (volume vuoti / volume totale) n = Vv / Vtot Indice dei vuoti e = Vv / Vp (volume vuoti / volume pieni) Grado di Saturazione (volume acqua/volume vuoti) Sr =Vw/Vv Proprietà del terreno - Porosità n = 47.6% 47 6% n = 26% reticolo reticolo cubico tetraedrico Proprietà del terreno – Peso specifico Proprietà del terreno E Esempio i numerico i n=0.45 n 0.45 g=27 27 KN/m3 d=(1-0.45)x27 = 14.85 KN/m3 n=0.45 Sr=0.50 w=10 KN/m3 n=14.85+0.45x0.5x10 = 17.10 KN/m3 n=0.45 n 0.45 Sr=1.00 1.00 w=10 10 KN/m3 s=14.85+0.45x10 = 19.35 KN/m3 n=0.45 Sr=1.0 w=10 KN/m3 i=(1-0.45)x(27-10) (1 0 45) (27 10) = 9 9.35 35 KN/m KN/ 3 T i i totali Tensioni t t li ed d efficaci ffi i 0 Pi Piano campagna zw falda sat z u = tensione totale u = pressione neutra H20 ‘= tensione efficace = sat z ‘= - u = sat z – w (z-zw) Principio delle tensioni efficaci ( Karl Terzaghi) La resistenza a taglio e la rigidezza meccanica di un terreno dipendono solo dalle tensioni che grani,, dette per p q questo tensioni si scambiano i g efficaci. In un terreno saturo le tensioni efficaci sono parii alla ll differenza diff t la tra l tensione t i t t l e la totale l pressione neutra nell’acqua interstiziale. q zw zw Incremento dei carichi a p.c. Esecuzione di scavi Abbassamento livello di falda Rialzamento livello di falda Incremento delle pressioni efficaci Decremento pressioni efficaci Riduzioni di volume Rigonfiamento Abb Abbassamenti i a piano i campagna Sollevamento piano campagna Variazioni di falda zw=0.75 m ’= 7.5 KPa Zcr = 7.5 75m E = 2500 KPa Palazzo Spreti Ravenna Quadri F Fessurativi ti i L1 L2w w = 2 cm sat ’= wZw o’ ’ ’’ tensioni efficaci finali tensioni efficaci iniziali ’ Var. percentuale ’/ o ’/ Zcr Zw / =10% zcr Var. perc. limite Profondità d ll strato dello t t Interessato dai cedimenti w’ Zcr / E Condizione di carico edometrica Scavo di sbancamento Terrapieno a monte pompa Pressione neutra a monte u Pressione neutra a valle pidr p idr Gradiente idraulico u Moto di filtrazione Incremento di pressione efficace per riduzione della pressione interstiziale a seguito del moto di filtrazione Riduzione di pressione efficace per Incremento della pressione interstiziale a seguito del moto di filtrazione Cedimento a monte del piano campagna Sollevamento del fondo scavo Leggi gg Costitutive d i Terreni dei T i Leggi gg costitutive Elasto plastica (Modello di Mohr-Coulomb) Le deformazioni si mantengono elastiche sino a rottura che coincide con lo snervamentoe poi si manifestano deformazioni plastiche a tensione costante di natura irreversibile Non Lineare N Li (El t Plastiche (Elasto Pl ti h Incrudenti) I d ti) Si manifestano deformazioni elastiche lontano dalla rottura, con superficie di p continuamente snervamento che si amplia (Modello Cam – Clay Leggi Costitutive del terreno q q a a Modello elasto plastico (Mohr-Coulomb) Modello non lineare (Cam - Clay) Comportamento elastico sino a rottura per plasticizzazione Comportamento incrudente con deformazioni plastiche anche lontano dalla rottura =N/A =T/A STATI TENSIONALI NEL TERRENO EFFETTI SULLE VARIAZIONI DI VOLUME E DI FORMA Prove di compressione Variazione di volume ma non di forma (1=2=3) (accorciamento isotropo nelle 3 dir.) Variazione di volume p con espansione laterale impedita (prova edometrica) Piastra di acciaio (accorciamento dir. verticale) Variazione di volume e di forma (1>2=3) (prova triassiale, e.l.l) (dilatazione orizzontale che produce la rottura del provino – sforzo dev.) isotropa [x=y=z] [x=y= [ [x=y≠z] y ] PRESSIONI ISOTROPE e SFORZI DEVIATORICI Stato tensionale isotropo nel terreno Z = tensione normale verticale x = tensione normale orizzontale Z = Y X Variazione di volume P=100 bar Testa di polistirolo Z = Y = X Effetti della pressione isotropa Riduzione omotetica di volume P=100 bar Effetti della pressione isotropa Riduzione omotetica di volume Stato tensionale anisotropo nel terreno Z Z x x Z = tensione normale verticale x = tensione normale orizzontale Z ≠ X Variazione di volume e di forma Stato tensionale nel terreno q p p p p q q + q p + x q – x Pressione media isotropa sforzo deviatorico Z Variazione di volume Z Variazione di forma Stato tensionale isotropo e deviatorico ’z p + x Z q p ’x Pressione media isotropa q – x q Z ssforzo o o dev deviatorico o co x z p ’z ’x p, q = sforzi isotropi e deviatorici ’’x ’z Stato di compressione isotropa p’ p’ p’’ p’’ p’’ p’ p’’ p’ p= pressione media isotropa Variazione di volume senza distorsione di forma V = p p’/K /Ks p’= Ks V Stato di sforzo deviatorico q q q q q qz – x sforzo deviatorico q q q V = xz] Variazione di forma ma non di volume ( d ll elastico) (modello l ti ) Stato di sforzo anisotropo nel terreno Variazioni di volume Variazioni di forma Superfici di rottura Inclinazione del piano di scorrimento =45°+/2 45 +/2 z Criterio di Rottura Mohr - Coulomb x n n’ n = n’ tan t Resistenza a taglio g del terreno piano di scorrimento n z x sin 2 2 cos2 sin 2 n z x L rottura sii manifesta La if l lungo un piano i di scorrimento i nell quale l il rapporto tra la tensione tangenziale n e la tensione efficace n’ eguaglia coefficiente di attrito f=tan. Superfici di scorrimento nel terreno tan stabilità pendii, scavi e rilevati Superfici di scorrimento nel terreno O Opere di sostegno t – spinta i t attiva tti Fondazioni dirette O Opere di sostegno t – spinta i t passiva i Pali di fondazioni SFORZI TANGENZIALI Resistenza taglio del terreno La resistenza dei terreni dipende dall’attrito attivitato lungo g le superfici p di scorrimento. T N piano di scorrimento Una analogia efficace è rappresentata da un mattone appoggiato su un tavolo soggetto ad un carico N ed ad una forza orizzontale T. E’ esperienza comune constatare che si mantiene ll’equilibrio equilibrio (ossia vi è assenza di movimento) sino a quando la forza T non supera un valore limite. Resistenza a taglio del terreno Quando la forza raggiunge un valore limite, definita resistenza di primo distacco, si verifica il movimento,, ossia lo slittamento o scorrimento, per mantenere il quale occorre applicare un forza leggermente minore (forza di attrito cinematico) N T piano di scorrimento T≤Nf f = tan(() f = coeffic. di attrito = angolo g di attrito Effetti delle sollecitazioni – deformazioni elastiche s 'tan tan 'c' c s ( u) tan'c' c Sin tanto che le tensioni tangenziali sollecitanti ll’interfaccia interfaccia tra i grani si mantiene inferiore alla resistenza a taglio, ossia alla resistenza che si oppone allo scorrimento, scorrimento i grani del terreno mantengono fissa la posizione relativa reciproca e sii manifestano if t pertanto t t solamente l t deformazioni d f i i elastiche l ti h (le variazioni di volume del terreno sono conseguenti alla sola compressione dei grani). Stato di tensione tangenziale tangen iale puro p ro C T LINEA DITRAZIONE LINEA DI FESSURAZIONE T C V = Distorsione di forma senza variazione di volume ((modello elastico – assenza di scorrimento)) Effetti delle sollecitazioni – deformazioni plastiche s 'tan'c' s ( u) tan'c' Quando invece le tensioni tangenziali sollecitanti l’interfaccia tra i grani eguagliano la resistenza che si oppone allo scorrimento, i grani del terreno iniziano a muoversi verso uno stato di maggior addensamento sino a quando ll’incremento addensamento, incremento delle tensioni efficaci di contatto tra i grani aumenta la resistenza a taglio sino ad un li ll in livello i grado d di ripristinare i i ti l’ l’equilibrio. ilib i L’indice L’i di dei d i vuoti ti sii riduce id in conseguenza della variazione di assetto raggiunta dai grani nella nuova configurazione di equilibrio. Le deformazioni associate alle variazioni volumetriche sono plastiche ossia irreversibili poiché non scompaiono rimuovendo la sollecitazione esterna [deformazione permanente] Forza scorrimento i t piano di scorrimento Superfici di scorrimento Comportamento contraente a) b) Comportamento dilatante ---- Piano Pi di scorrimento i t a b Comportamento contraente – riduzione di volume b a Comportamento dilatante – aumento di volume Deformazione plastiche di un sistema di sfere dallo stato di minimo addensamento a quello di massimo addensamento Deformazioni permanenti per taglio a) Un terreno inizialmente molto addensato tende a dilatare se sottoposto a sforzi di taglio (aumento di volume) b) Un terreno inizialmente poco addensato tende a contrarre se sottoposto tt t a sforzi f i di taglio t li (riduzione ( id i di volume) l ) Parametri di R i t Resistenza a Taglio T li Angolo di attrito del terreno L’angolo di attrito è definito anche angolo di natural declivio rappresentando l’angolo di massima inclinazione che un terreno può R può assumere. T= W sin i N=W cos T ≤ R =N tan() tan() ≤ tan() ≤ Resistenza a taglio (scorrimento) del terreno = T/A = N/A N T t R 'tan'c' ' u ’ = tensione efficace (addensamento) ’ = angolo l di attrito tt it ( (angolo l di natural t l declivio) d li i ) c’ = coesione efficace (adesione in assenza di pressione) = tensione totale u = pressione neutra nell’acqua Parametri di Resistenza a Taglio g Valori dell dell’angolo angolo di attrito Coesione efficace cc’ = 0÷20 KPa (N.C.)/40÷80 (N C )/40÷80 KPa (OC) Ruolo della coesione I terreni dotati di coesione efficace presentano una resistenza a trazione |t|=c’/tan che: a) consente di mantenere in equilibrio pendii inclinati con pendenze superiori all’angolo di natural declivio e di ridurre le spinte; b) C Consente t di diffondere diff d i carichi i hi applicati li ti su aree limitate Sforzi di trazione La diffusione del carico concentrato P nelle tensioni distribuite x implica che il materiale resista a sforzi di trazione r orizzontali Diffusione di un carico concentrato in sommità all’interno di un materiale non resistente a trazione Diffusione di carichi Cedimenti nelle aree limitrofe Winkler Modello di Boussinesq Mod. di Gibson Terreni sovraconsolidati con matrice coesiva con buona resistenza a trazione → diffusione del carico Terreni normalconsolidati, modesta coesione e ridotta resistenza a trazione → scarsa diffusione del carico Resistenza a taglio del terreno in presenza di acqua Condizioni drenate a breve termine terreni molto permeabili Condizioni non drenate a breve termine terreni poco permeabili PERMEABILITA’ PERMEABILITA del terreno Condizioni di Drenaggio L’acqua presente nei vuoti interstiziali di un terreno saturo si comporta come presenza di un mezzo continuo che in p un gradiente idraulico fluisce da zone a pressione idraulica maggiore verso le zone a pressione idraulica minore. La velocità di filtrazione con la quale l’acqua fluisce dipende dalla natura del pori ed terreno e dalle dimensioni dei p è maggiore nei terreni a grana grossa e minore nei terreni a grana fine. fine Coefficiente di permeabilità v=ki (velocità di filtrazione -Legge di Darcy) v = velocità di filtrazione k = coefficiente di permeabilità del terreno (m/s) i = gradente idraulico (i (i=h/L) h/L) v L h ANALOGIA DELLA SPUGNA ANALOGIA DELLASPUGNA mattone ((carico sul terreno)) spugna bagnata (terreno saturo) acqua espulsa acqua espulsa SITUAZIONI LIMITE DI DRENAGGIO a)) Permeabilità infinita ((terreni a g grana g gr ossa) b) Permeabilità trascurabile (terreni a grana fine) cedimento lento con espulsione d'acqua (consolidazione) carico iniziale pressione geostatica C O N D I Z I O N E D R (terreno saturo) E applicazione del carico sul terreno N A T A (terreno saturo) acqua espulsa tensioni nei grani = tensione totale Cedimento con variazione di volume acqua espulsa cedimento con espulsione p d'acqua q tensione applicata sui grani = pressione nell'acqua interstiziale = 0 pressione nell’acqua U=0 Variazione di volume non nulla C O N D I Z I O N E carico iniziale pressione geostatica Contorno impermeabile Contorno impermeabile (terreno saturo) applicazione del carico sul terreno Contorno impermeabile tensioni nei grani = tensione iniziale Cedimento per variazione di forma Contorno impermeabile (terreno saturo) u cedimento senza espulsione d'acqua = pressione nell'acqua interstiziale = tensione applicata sui grani N O N D R E N A T A pressione nell’acqua = tensione applicata Variazione di volume nulla CONSOLIDAZIONE ANALOGIA Effetto etto de dell’acqua acquaDELLA – Permeabilità eSPUGNA eab tà finita ta mattone (carico sul terreno) mattone (carico sul terreno) v = ki spugna asciutta spugna bagnata (terreno asciutto) (terreno saturo) acqua espulsa cedimento immediato acqua espulsa cedimento lento con espulsione d'acqua (consolidazione) Il cedimento finale è il medesimo nei due casi, cambia invece la velocità con cui si manifesta All’atto dell’applicazione del carico la pressione isotropa viene equilibrata dalla sovrapressione nell nell’acqua acqua interstiziale se il drenaggio è impedito o ridotto come nei terreni a grana fine. In seguito si instaura poi un moto di filtrazione e la pressione nell’acqua ll’ sii riduce id all crescere d della ll portata, t t mentre t i granii cominciano a sopportare un aliquota sempre maggiore del questo costante [p [p=p’(t)+u(t)=cost] p() () ] carico esterno essendo q La presenza dell’acqua crea un ritardo idraulico nella nella risposta del terreno, che influenza la velocità di t f i trasferimento t della d ll pressione i esterna t sullo ll scheletro h l t solido. Cio’ comporta: - Modifica della resistenza a taglio iniziale del terreno - Modifica della velocità dei cedimenti Ritardo Idraulico Il ritardo idraulico comporta che il cedimento del terreno si manifesti nei nei terreni a grana fine lentamente nel tempo, mano a mano che il carico viene trasferito ai grani del terreno a seguito p della sovrappressione pp di dissipazione nell’acqua interstiziale che fluisce verso zone in equilibrio a pressione idrostatica. idrostatica Ripartizione Ri ti i delle azioni esterne (ipotesi di regime elastico) Il carico esterno induce nell’elemento nell elemento di terreno: a)sforzi deviatorici, deviatorici che vengono assorbiti dallo scheletro solido non avendo l’acqua interstiziale rigidezza a taglio b) pressioni i i isotrope i t che h sii ripartiscono i ti t tra lo scheletro solido e l’acqua interstiziale, che hanno entrambe una rigidezza volumetrica. Sforzi deviatorici Sforzi isotropi p q p p q q Tensioni tangenziali q p S ll it i i sullo Sollecitazioni ll scheletro h l t solido lid p Vs Vw Ks scheletro solido Kw>>Ks p' Kw acqua q interstiziale u p delle p pressioni isotrope p Ripartizione t=0 p’=0 u=p t=tcons p’=p u=0 SOVRAPPRESSIONI nell’acqua interstiziale Assenza di portata (t=0) Permeabilità finita del terreno Sovrappressioni indotte nell’acqua Durante il processo di carico le pressioni isotrope esterne vengono assorbite dall’acqua interstiziale. La variazione di volume l d dello ll scheletro h l solido lid è infatti i f i impedita i di a causa d della ll presenza dell’acqua interstiziale, che non può defluire istantaneamente in assenza di un gradiente idraulico. idraulico La risposta iniziale è quindi quella di un sistema chiuso che non scambia massa con l’esterno. Essendo l’acqua q di fatto incompressibile, e quindi più rigida dello scheletro solido, essa assorbe interamente la pressione isotropa esterna. Si genera cosìì sovrappressione i nell’acqua ll’ iinterstiziale t ti i l che h genera il gradiente idraulico che innesca la portata in uscita. SOVRAPPRESSIONE NELL’ACQUA INTERSTIZIALE piezometrica t = 0 qw = 0 piezometrica t = 0+ qw = 0 piezometrica qw piezometrica t > 0 qw > 0 t = ∞ qw = 0 Sovrapressione p nell’acqua q interstiziale Per effetto della p pressione efficace p p’=p-u p lo scheletro solido subirebbe una riduzione di volume pari a V V=p’/Ks p /Ks che può avvenire solo a seguito dell’espulsione di un egual volume di acqua acqua. Se il drenaggio è impedito nasce una pressione u nell’acqua interstiziale di intensità tale da azzerare questa riduzione volumetrica V=u/Kw. Per la congruenza: (p-u)/Ks=u/Kw u=p Kw/(Ks+Kw) u=p Ripartizione p pressione isotropa p p esterna tra scheletro solido e acqua interstizale p Vs Vw sistema chiuso t=0 Ks scheletro solido lid acqua i t ti i l interstiziale p' Kw>>Ks → Kw u=p p u V=0 p’=0 p Coeff.di Poisson pari a quello di un mezzo incomprimibile Sovrappressione nell’acqua interstiziale pari alla pressione media totale CONSOLIDAZIONE Incremento di Resistenza a Taglio Essendo il terreno permeabile si innesca poi un flusso verso zone in equilibrio q idraulico. Si avvia così il processo di consolidazione nel quale la pressione nell’acqua p q interstiziale viene dissipata p fluendo verso zone a pressione neutra minore. Al termine della consolidazione tutta la pressione isotropa p esterna è trasferita sui g grani. La p pressione efficace si è incrementata e con essa anche la resistenza a taglio g del terreno. La riduzione di volume dello scheletro dà luogo ai cedimenti Risposta del terreno saturo a breve termine Gli sforzi deviatorici esterni sono assorbiti dallo scheletro solido Si manifestano cedimenti immediati per variazione di forma La resistenza a taglio in assenza di drenaggio rimane quella antecedente all’applicazione del carico FS min (t=0) Le pressioni isotrope sono assorbite dalla acqua interstiziale Si manifestano nel tempo cedimenti per consolid. per variazione di volume La resistenza a taglio si incrementa con il trasferimento del carico sullo scheletro solido FS max (t=∞) Pressione nell nell’acqua acqua interstiziale u (0+) = valore massimo Assenza di portata Condizione non drenata Pressione nell’acqua interstiziale u (t) = valore alore variabile ariabile nel tempo (Fase di dissipazione e di consol.) Condizione parzialm. drenata Pressione P i nell’acqua ll’ i t ti i l interstiziale u (t) = valore stazionario costante Condizione drenata Tempi di dissipazione delle sovrapressione neutre Tcons = decine di secondi o minuti per le l ghiaie hi i e le l sabbie bbi (terreni a grana grossa ad alta l permeabilità) bili à) Condizione iniziale drenata Tcons = mesi per limi ed argille (terreni a grana fine a bassa permeabilità) Condizione iniziale non drenata CONDIZIONE NON DRENATA Terreni saturi a bassa permeabilità (grana fine) Si considera non drenata quella condizione nella quale la velocità di filtrazione connessa con la p permeabilità del terreno è molto minore della velocità di applicazione dei carichi. All atto dell All’atto dell’applicazione applicazione di un carico lo schiacciamento dello scheletro solido può avvenire con riduzione di volume inizialmente occupato, nei terreni saturi, dall’acqua interstiziale che deve essere pertanto espulsa. Non essendo questo possibile istantaneamente a causa della ridotta permeabilità del terreno nasce una sovrapressione nell’acqua che assorbe b inizialmente i i i l il carico i esterno essendo d essa incomprimibile i i ibil e quindi più rigida dello scheletro solido. Comportamento dei terreni saturi a grana fine Condizioni non drenate ( (condizioni di i i a breve b t termine) i ) La pressione associata al carico esterno agisce sull’acqua interstiziale essendo il drenaggio impedito o ridotto (terreni a grana fine a bassa permeabilità). La pressione efficace p p’((pre) agente sui grani non può cambiare nel breve termine e quindi nemmeno la resistenza del terreno inizialmente può mutare. res = cu (p (p’pre) pre) [ cu = 0.25 ’v (pre) OCR0.8] Criterio di Mohr-Coulomb Condizioni non drenate No T N1 No N3 N2 T No T No stato consolidato tensioni efficaci tensioni totali (cerchi coincidenti) Cu (coesione non drenata ) è il parametro di resistenza a taglio i condizioni in di i i non drenate d espressa in i termini i i di tensioni i i totali li CONDIZIONE DRENATA Terreni saturi ad alta permeabilità (grana grossa) Si considera drenata quella condizione nella quale la velocità di filtrazione dei g gradienti idrici connessa con la p permeabilità del terreno è maggiore della velocità di applicazione dei carichi. All atto dell All’atto dell’applicazione applicazione di un carico lo schiacciamento dello scheletro solido avviene con riduzione di volume inizialmente occupato nei terreni saturi dall’acqua interstiziale, che deve essere espulsa affinché questa riduzione possa avvenire. avvenire Data l’elevata permeabilità del terreno l’acqua fluisce rapidamente verso zone a pressione i minore. i N Nasce una portata di acqua verso tali zone mentre il carico estreno viene trasferito direttamente sullo scheletro solido. Comportamento dei terreni saturi a grana grossa Condizioni drenate La pressione indotta dal carico esterno è applicata sui grani essendo il drenaggio libero (terreno ad alta permeabilità). La tensione efficace ’(post) è pari alla somma della pressione iniziale più quella indotta dal carico esterno. La resistenza del terreno è incrementata alla fine del processo di carico res = ’(post) tan tan’ + cc’ Criterio di Mohr-Coulomb Condizioni drenate tensioni efficacI = tensioni totali c’e ’ sono i parametri di resistenza a taglio del terreno espressa in termini di tensioni efficaci Terreni molto permeabili Terreni poco permeabili u P Parametri t i di resistenza it a taglio t li • Condizioni drenate (tensioni efficaci) ’ = angolo l di attrito tt it c’ = coesione efficace • Condizioni non drenate (tensioni totali) u = 0 cu = coesione non drenata Fondazioni Superficiali Dati B=1.0 m qo= 20 Kpa ’= 9 KN/mc c’ =10 KPa cu = 48 Kpa =24° Nc=19 Nq = 9.5 N = 7.6 Capacità Portante qlim = (2+) cu + qo = 266 Kpa [Condizione non drenate (u=0)] qlim = c’N ’Nc + qo Nq + ½ ’B N N = 414 Kpa K [Condizione drenata] Percorsi di carico Stress Path sforzi deviatorici spinta attiva costruzione sforzi isotropi spinta passiva scavo Piano degli sforzi deviatorici ed isotropi retta limite retta limite Confronto tra la resistenza a taglio di un terreno saturo in condizioni drenate e in condizioni non drenate Origine delle Sovrapressioni Variazione di volume indotta dalle pressioni isotrope, impedita in condizioni non drenate p p p S V (p) → u (p) regime di deformazioni elastiche p Variazione di volume indotta dalle tensioni deviatoriche ed impedita in condiz.non drenate V (q) → u (q) S regime di deformazioi plastiche Confronto tra resistenza drenata e non drenata q Retta limite q=Mp’ q=Mp criterio di rottura stress path p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici Fase di consolidazione isotropa p iniziale Retta limite q po’ po’ drenaggio aperto Consolidazione isotropa po’ p’ Piano degli g sforzi isotropi p e deviatorici stress path 1) Prova drenata q po’+ Retta limite resistenza a taglio in condizioni drenate a) Condizioni drenate Percorso drenato po’ p=p’ drenaggio aperto p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici stress path 2) Prova non drenata – Modello E.P. Mohr-Coulomb q po’+ Retta Limite resistenza a taglio in condizioni drenate Mohr Coulomb Mod. E.P. b) Condizioni non drenate a) Condizioni drenate Percorso drenato po’ p=p’ drenaggio chiuso p’=cost p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici stress path 2) Prova non drenata – Modello E.P. Mohr-Coulomb q po’+ Retta Limite resistenza a taglio in condizioni drenate Mohr Coulomb Mod. E.P. b) Condizioni non drenate a) Condizioni drenate Percorso drenato po’ p=p’ Sovrapressione acqua interstiziale p’=cost drenaggio chiuso p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici stress path Prova non drenata – Modello Non Lineare Cam Clay q po’+ Retta Limite resistenza a taglio in condizioni drenate Mohr Coulomb Mod. E.P. b) Condizioni non drenate Cam Clay S2 S1 a) Condizioni drenate Percorso drenato po’ p=p’ Sovrapressione acqua interstiziale p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici drenaggio chiuso stress path Prova non drenata – Modello Non Lineare Cam Clay resistenza a taglio in condizioni drenate q resistenza a taglio in condizioni drenate Mohr Coulomb Mod. E.P. resistenza a taglio non drenata cu po’+ Retta Limite b) Condizioni non drenate Cam Clay S2 S1 a) Condizioni drenate Percorso drenato po’ p=p’ Sovrapressione acqua interstiziale p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici drenaggio chiuso stress path Mile Stone La resistenza non drenata cu non è una caratteristica intrinseca del terreno ma bensì è un parametro di stato che dipende dall’indice dei vuoti (ossia dall’addensamento) e dalle condizioni idrauliche al contorno. La resistenza a taglio non drenata continua a dipendere dalle pressioni efficaci esistenti in sito, (ossia dal grado di addensamento, esso stesso parametro di stato) ed é attivata tramite un meccanismo per attrito anche in condizioni non drenate. Condizioni di sicurezza - Fase di Costruzione • Durante la fase di costruzione la condizione di verifica ifi più iù gravosa neii terreni t i a grana fine si è quella a breve termine, quando si è già manifestato ll’incremento incremento di tensioni tangenziali indotte dai carichi esterni mentre la resistenza a taglio (non drenata) del terreno è ancora pari a quella antecedente alla costruzione. Condizioni di sicurezza - Fase di Costruzione • Nel breve termine si verifica un incremento di pressioni neutre ma variazioni di pressioni efficaci (’v) trascurabili. res = cu = 0.25 ’v (pre) OCR0.8 La resistenza a taglio non può pertanto cambiare non essendo variate le tensioni efficaci i grani. Rilevato = cu(v’pre) Sollecitazioni tangenziali lungo la superficie di scorrimento (ver. stabilità) Sovrappressione nell’acqua interstiziale Coefficiente di sicurezza Stress path Costruzione di un rilevato q = tensione d i t i deviatorica p = pressione Isotropa totale p’ = pressione Isotropa efficace In presenza di terreni con modesta resistenza a taglio si può procedere alla costruzioni in più fasi , migliorare il terreno con vibroflottazione (sabbie) o vibrocompattazione (argille) oppure accelerare il processo di consolidazione con un precarico e l’utilizzo di dreni verticali. carico consol. carico Ko Costruzione di un rilevato i più in iù fasi f i Prova non drenata – Liquefazione statica resistenza a taglio in condizioni drenate q resistenza a taglio in condizioni drenate Mohr Coulomb Mod. E.P. cu Instabilità Li Liquefazione f i statica po’+ Retta Limite b) Condizioni non drenate Cam Clay S2 S1 a) Condizioni drenate Percorso drenato po’ p=p’ Sovrapressione acqua interstiziale drenaggio chiuso p’ Piano degli sforzi isotropi e deviatorici stress path Liquefazione q statica - Instabilità del terreno Terreno saturo imbevuto d’acqua sino in superficie Fronti di scavo q Fase di scavo Percorso drenato ’v Ko A ’h Percorso non drenato p’ resistenza a taglio drenata ’v Depressione Acqua interstiziale C resistenza a taglio non drenata Scavo ’h=Ko ’v B stress path q Fase di scavo Percorso drenato Ko A C resistenza a taglio drenata ’v ’h Percorso non drenato Depressione acqua interstiziale p’’ ’h=Ko ’v ’v B equalizzazione delle pressioni scavo stress path Fondo F d scavo W flusso d’acqua verso lo scavo ’v flusso d’acqua verso lo scavo ’h t = 0 R max F.S. = max Condizione drenata t = inf R min F.S. = min Cond non drenata Cond. R F[ F[’v(ante scavo)] R F[’v(post scavo)] Nella fase di scavo è l’acqua l acqua interstiziale che si scarica mentre le pressioni efficaci tra i grani rimangono quelle ante scavo, ossia massime cosi come la resistenza a taglio. Nel tempo le pressioni neutre si equalizzano con ll’afflusso afflusso d d’acqua acqua verso lo scavo, scavo le pressioni efficaci si riducono essendo quelle totali costanti riducendosi anche la resistenza a taglio a fondo scavo. Stabilità degli scavi hscavo = altezza massima dello scavo hscavo 2cu t hscavo cu =0 Cu = resistenza a taglio del terreno in fase di scarico in condizioni NON DRENATE cu = 50 KPa , t = 18.0 KN/m3 , hs = 5.55 m Stabilità degli scavi a lungo termine hscavo = altezza massima dello scavo hscavo 2c' 2c t tan(45 / 2) hscavo c’, ’ c’,’ = parametri di resistenza a taglio del terreno c a lungo termine in condizioni DRENATE c’ = 20 KPa , =24°, t = 18.0 KN/m3, hs = 3.35 m Condizioni di sicurezza • Durante la fase di scavo le condizioni di sicurezza più gravose nei terreni a grana g termine,, a seguito g fine si verificano a lungo di una possibile modifica delle condizioni di saturazione che riducono la pressione tra i grani efficace in condizioni non drenate presente t subito bit dopo d lo l scavo. CARATTERIZZAZIONE DEL TERRENO (Cenni) PROVE IN SITO Prove CPT - CPTU S d Sondaggi i Indagini in sito Prove Penetrometriche CPT, CPTU, SPT PENETROMETRO STATICO Prova con misura della R i Resistenza alla ll punta (qc) ( ) Resistenza laterale (fs) INDAGINI IN SITO Prova Penetrometrica CPT, CPTU Resistenza alla punta (qc) e Resist. Laterale (fs) vs Profondità qc fs INDAGINI IN SITO qc/fs Prova Penetrometrica CPT argilla ill limosa li n.c. Rapporto tra Resistenza alla Punta e Resistenza Laterale vs Profondità Sabbia addensata INDAGINI IN SITO P Prova qc falda macerie Penetrometrica CPT, CPTU argilla limosa n.c. Resistenza alla punta (qc) e Sabbia addensata Resist. Laterale (fs) vs Profondità argilla o.c. fs Correlazione tra resistenza alla punta e parametri meccanici del terreno Identificazione della litologia qc Correlazioni tra i parametri di resistenza a taglio e di rigidezza con la l resistenza i t penetrometrica t ti Modulo edometrico E d qc = 2÷3 per sabbie = 4÷5 per argille NC Coesione non drenata qc vo cu 14 z Angolo di attrito f’v,q c qc Correlazioni tra i parametri di resistenza a taglio e di rigidezza con la l resistenza i t penetrometrica t ti Modulo edometrico E d qc Coesione non drenata cu z qc vo 14 20 Angolo di attrito f’v,q c Indagini in sito • Sondaggi • Prelievo di campioni per analisi e prove di laboratorio Campioni da quota -5.00 m a quota -10.00 m Terreno a grana fine in suzione Campioni da quota -15.00 m a quota -20.00 m Terreno a grana grossa Qualità Campioni e Prove di Laboratorio Analisi Granulometrica P Porosità, ità Contenuto C t t d’acqua, d’ Pesi P i specifici, ifi i Limiti Li iti Prove di taglio diretto Prove triassiali (dreante e non drenate) Prove con espansione laterale libera Prove edometriche con espansione impedita PROVE DI LABORATORIO VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA VALUTAZIONE DELLA RIGIDEZZA VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA ESPANSIONE LATERALE LIBERA (NON DRENATA) PROVE DI TAGLIO DIRETTO (DRENATA E NON DRENATA) PROVE TRIASSIALI (DRENATE E NON DRENATE) VALUTAZIONE DELLA RIGIDEZZA PROVE EDOMETRICHE (DRENATE) Riproduzione in laboratorio delle condizioni di sollecitazione in sito Riproduzione in laboratorio delle condizioni di sollecitazione in sito Campionamento Il prelievo ideale del campione avviene senza variazione del contenuto d’acqua d acqua con scarico tensionale elastico. La pressione efficace rimane pertanto invariata (V (V=0 0;p p’=cost) cost) anche dopo il campionamento e pari al valore in sito. sito Essendo la pressione totale nulla dopo il prelievo ed azzerandosi anchelo sfrozo deviatorico il campione è soggetto ad solo deviatorico, una pressione isotropa pari a quella in sito che conente di matenere la forma mentre la pressione interstizale è negativa Campionamento estrazione t i q retta limite sondaggio ’v tensioni totali 0 Ko tensioni efficaci (scarico elastico) p’eff p’ p p’eff,, sito = ’v((1+2Ko))/3 = p p p’ppost,camp , p ppost,camp = 0 u=-p’ u p post,camp ’h ’h=Ko ’v ’v Prova con espansione laterale libera ( =0) 3 R Cu R R Resistenza non drenata CU = R/2 PROVA A TAGLIO DIRETTO Prova a taglio diretto Rottura (drenata e non drenata) PROVA O TRIASSIALE SS po’ po’+ TCU TCD po’ Drenaggio aperto 1° fase consolidazione isotropa po’ po’ Drenaggio chiuso – prova non drenata Drenaggio aperto – prova drenata 2° fase Incremento del carico assiale Prova condizioni non drenate cu Prova condizioni drenate ’ c’’ c’’ prova in condizioni drenate Curva edometrica pressione pressione-cedimenti cedimenti (scala semi logaritmica) C Curva di consolidazione lid i PARAMETRI DELLA PROVAEDOMETRICA Coefficienti di compressibilità CR,Cc,Cs ((calcolo dei cedimenti - scala logaritmica) g ) Modulo edometrico Edd=p/ (calcolo dei cedimenti - scala naturale) pp H Ed Coeff. di consolidazione Cv t T h2 / c (calcolo dei tempi di consolidazione) w V v Rilevato Stradale Stato tensionale Cedimenti immediati Cedimenti p per consolidazione Stato tensionale sotto il rilevato Bs Hr Hr p=Hr Bi R2 R1 i s H x i z z z s x Stato t e ensionale s o a e tota totale e ed efficace e cace in asse rilevato e ato Bs Hr Hr p=Hr R1 Bi R2 i s H Tensioni totali x i z z s x z sovrapressioni Sezione tipica Tensioni efficaci Bs Hr Hr p=Hr Bi i H i s z x z s x z La condizione di carico in asse al rilevato non è edometrica ( v=0 ( 0 ; y=0; 0 x=z) Condiz. non drenata;;Modello piano Sforzo deviatorico q z – x sforzo deviatorico in asse rilevato q = (v’-h’)/2 Stato tensionale totale ed efficace in asse rilevato Cedimenti in asse rilevato Stato tensionale efficace z 1 ' z '(( x' y' ) E w z dz d 0 Bs Tensioni totali Hr Hr p=Hr Bi sovrapressioni i s H Tensioni efficaci x i z z z s x CEDIMENTI IMMEDIATI E DIFFERITI wi = cedimento immediato ((u=p; p; modulo non drenato)) wc = cedimento per consolidazione = wf-wi (modulo edometrico) wf = cedimento finale (u=0) Coefficiente di Consolidazione La consolidazione idraulica consiste nella dissipazione della sovrappressione interstiziale che nasce all’applicazione del carico i a causa del d l drenaggio d i impedito i dit e che h contrasta t t la l riduzione id i di volume dello scheletro solido. In assenza di acqua interstiziale la variazione dell’indice dei vuoti è tanto minore quanto maggiore è il modulo edometrico del terreno (Ed). D’altro lato la dissipazione sarà tanto più rapida quanto più facile è la possibilità di filtrazione ossia quanto maggiore è la permeabilità del terreno (K). Si intuisce pertanto che il decorso dei cedimenti sarà funzione dellaa ggrandezza de a de a de denominata o ata Coe Coefficiente c e te di d Co Consolidazione: so da o e: cv K v Ed w Filtrazione verticale w ch K h Ed Filtrazione orizzontale Tempi di Consolidazione Il decorso nel tempo del cedimento dipende inoltre dal quadrato della lunghezza di filtrazione che l’acqua percorre verso zone a pressione neutra q idrostatico. In p particolare: in equilibrio Tvh2 t cv Filtrazione verticale Tv=T Tv(Uv) t Tr d 2e ch Filtrazione orizzontale Th=T Th(Uh) Grado di Consolidazione U w(t) / w w(t) U (t) w Si definisce Grado di Consolidazione U(t) il rapporto t tra t il cedimento di t corrente t w(t) (t) ed d il cedimento finale a tempo infinito w∞ che si manifesta in condizioni drenate (0<U<1). CONSOLIDAZIONE DEI TERRENI CON DRENI VERTICALI Caso di Studio Rilevato Stradale Viadotto Senio Variante SS 16 Alfonsine (RA) Viadotto Senio Fiume Senio Rampa di accesso Alfonsine Variante SS. 16 Viadotto Ferrovia Rampa di Accesso e Viadotto Fiume Senio Rampa di accesso Incremento di pressione in asse rilevato Hril = 6.00 m ns w i1 Argilla limosa Argilla Sabbia Sabbia limosa h = 6.25 m Percorso di filtrazione pi H i Edi cv 0.001 cm2 / s Pressioni P i i rilevanti il ti su terreni t i di scadenti d ti caratteristiche meccaniche 1) Problemi di portanza a breve termine 2) Problemi di stabilità a breve termine 3) Cedimenti elevati 4) Lunghi tempi di consolidazione ns Cedimenti w i1 pi H i Edi Stratigrafia Argilla cv 0.001 cm 2 / s ch 0.003 cm 2 / s Pressioni rilevato DIAGRAMMA DI FLUSSO PER LA VALUTAZIONE DEL DECORSO DEI CEDIMENTI PER CONSOLIDAZIONE 1) Si fissa il grado di consolidazione Uv UV 2) Si calcola il parametro Tv (1U (1 U2) TV V 4 (1U V5.6 )0.357 3) Si determina il tempo t t TV h 2 / cv 4)) Si determina il cedimento corrente w(t () w(t) Uv w w Cedimenti per consolidazione DRENI VERTICALI ANASTRO h h de de Consolidazione con flusso idrico orizzontale Dreni verticali Percorsi a bassa resistenza ed alta portata idraulica Planimetria dreni a nastro Viadotto Fiume Senio Disposizione dei dreni a maglia quadrata lati 2.50 x 2.50 m con file allineate asse strada Posizione dreui Viadotto Ferrovia Caratteristiche C tt i ti h dreni d i Dreno verticale prefabbricato a nastro in polipropilene sagomato della larghezza g di 100 mm avvolto in geotessile non tessuto - L= 14 m Dreni verticali a) quinconce - de=1.05 s dr flusso idrico dreno a nastro dw 2 (a b) n = de / dw F Ln(n) ( ) diametro equivalente del dreno sm = dr / dw Kh Ln(s ( m) 0.75 Kr r = zona rimaneggiata (dr, Kr) b) quadrata – de=1.13 s DIAGRAMMA DI FLUSSO PER LA VALUTAZIONE DEL DECORSO DEI CEDIMENTI PER CONSOLIDAZIONE 1) Si fissa il grado di consolidazione Uh Uh 2) Si calcola il parametro Th Th 3) Si determina il tempo t t T d2 /c 4)) Si determina il cedimento corrente w(t () w(t) ( ) Uh w Ln 1 8 1U h F h e h Consolidazione con dreni Consolidazione con filtrazione bidirezionale 1-U= (1-Uv)(1-Uh) Metodo di Carillo Tv t cv h2 Uv Consolidazione verticale 4Tv / 1 (4T / ) 2.8 0.179 v Th t ch d e2 Consolidazione orizzontale U h 1 e (8Th / F ) U 1 (1U v )(1U h ) w(t) U (t) w Interasse dei dreni s = 2.50 m 180 Monitoraggio della consolidazione Piezometri elettrici celle per la misura della pressione interstiziale intersti iale A Assestimetri ti t i a piastra i t misura dei cedimenti del p.c. Assestimetri magnetici misura dei cedimenti dei vari strati Monitoraggio pressioni interstiziali e cedimenti Sovrappasso Standiana – E45 ‐ Ravenna Ponte a tre campate Sovrappasso E45 – SP101 Standiana Ravenna Dreni Verticali a nastro L 25 L=25m i =1.80 m AaYsEs4o5SRtAaVnEdNNiaAn-aCE–SEEN4A5 ‐ Ravenna SoMvOrTaOpRWpSTANDIANA BRIDGE LONGITUDINAL SECTION 2650 ABUTMENT 2650 3400 PIER FOUNDATION 300 FIG 13 - DESIGN EXAMPLE FIG. 360 360 Ubicazione prove penetrometriche piezometri i t i elettrici l tt i i ed d assestimetri ti t i piezometri Sovrappasso Standiana – E45 ‐ Ravenna Sovrappasso Standiana – E45 ‐ Ravenna Sovrappressioni piezocono piezocono argilla g pressione idrostatica sabbia Schema dreni a nastro I t ll i Installazione di Piezometri Pi ti sovrapressione Posizione piezometri elettrici Bs Hr Hr p=Hr Bi i H i s z x z z s x Schema di installazione SOVRAPPASSO E45 - S.P. S P STANDIANA - SEZ. SEZ NR. NR 54 - SOVRAPRESSIONI 250 Pressione del rilevato a p.c. Piezometro a q. -9.00 m Pi Piezometro t a q. -13.0 13 0 m Piezometro a q. -17.0 m Piezometro a q. -28.5m Effetto Mandel-Cryer 200 Sovrapressioni [KPa] sovrapressione pressione del rilevato a p.c. Bs Hr 150 Hr p=Hr Bi i H i s z x z s x z 100 50 0 0 20 40 60 80 100 tempo [gg} 120 140 160 180 200 Altezza del rilevato Cedimenti al piede Cedimenti al ciglio Bs Hr Hr p=Hr Bi i H i s z x z z s x Bs Hr Hr p=Hr Bi i s H x i z z z s x t Legge di interpolazione w Modello inversa p pendenza t m n t w m n t 1/n w(t) Bs Hr Hr p=Hr Bi i H i s z x z z 1/m w (t 0) 1 m s x 1 n Bs Hr Hr p=Hr Bi i H i s z x z z s x w t m n t w(t ) 1 90 cm n Meccanica dei Terreni P i l Parzialmente t Saturi S t i Ruolo della Acqua sulla Resistenza e Rigidezza del Terreno Meccanica dei Terreni Parzialmente Saturi Durante i mesi estivi l’aria calda è parzialmente satura di vapore acqueo e tende a sottrarlo al terreno q quando lambisce il p piano campagna p g facendo evaporare l’acqua interstiziale. Gli strati più superficiali del terreno si essicano riducendo il proprio grado di saturazione sino a quando la fase liquida non è più continua. L’acqua interstiziale residua si lega ai grani dando così origine al fenomeno della suzione. menischi = ventose Terreni parzialmente saturi “4 4 fasi fasi” Pressione interstiziale negativa meniscus water air SUCTION suction force Suction is an additional pressure that tighten the grains together. It is induced by links between water particles and solid grains It is i actived ti d iin the th soilil when h it is i in partially satured conditions . - Increase of strength & stiffness - Reduction of voids & permeability Proprietà del terreno - Suzione Ciclo di Isteresi idraulica Curva di saturazione Curva di evaporazione (essicazione) terreno saturo Suzione → terreno secco Materiale I Incoerente t a grana grossa ANGOLO DI NATURAL DECLIVIO Materiale Incoerente Parzialmente Saturo (SUZIONE) Accademia della sabbia Proprietà del terreno parzialmente saturo La suzione nei terreni a grana fine fornisce una resistenza a taglio aggiuntiva spesso denominata coesione apparente in condizioni di parziale saturazione . Si manifesta in una azione attrattiva tt tti che h serra ttra loro l i granii iinducendo d d un iincremento t di pressione efficace e quindi di resistenza a taglio. Ne consegue, per la maggiore resistenza a taglio, che i pendii possano sostenersi anche su inclinazioni maggiori dell’angolo di natural declivio sinatnto che permangono le condizioni di parziale saturazione. La successiva saturazione fà perdere completamente la suzione Prove a taglio g diretto - terreno secco o saturo Suzione - terreno parzialmente saturo N T EFFETTI DELLA SUZIONE TERRENI A GRANA FINE NON SATURI RESISTENZA A TAGLIO vs GRADO DI SATURAZIONE Terreno saturo Stabilità dei pendii e degli scavi La stabilità degli scavi per inclinazioni superiori all’angolo di natural declivio è possibile solo in presenza di coesione. coesione In condizioni di parziale saturazione, l’acqua interstiziale non sii comporta t più iù un mezzo continuo ti e tende t d a formare f neii porii dei legami equivalenti a minuscole e numerose ventose, dette menischi, che forniscono una coesione apparente al terreno (suzione). Il pendio può pertanto sostenersi sino a quando la condizione di saturazione viene ripristinata. Quando l’acqua interstiziale raggiunge un grado di saturazione per il quale si comporta di nuovo come un mezzo fluido la suzione svanisce e con essa la forza che teneva saldati tra loro i grani di terreno. SLOPE OF THE EXCAVATION without i h suction i natural slope = angle of natural slope with suction sub vertical slope p = angle of natural slope Stabilità degli scavi hscavo = altezza massima dello scavo hscavo 2c app t hscavo cu =0 Capp = resistenza a taglio del terreno per coesione apparente indotta da SUZIONE capp = 60 KPa , t = 18.0 KN/m3 , hs = 6.65 m Stabilità degli scavi a lungo termine hscavo = altezza massima dello scavo hscavo 2c' 2c t tan(45 / 2) hscavo c’, ’ c’,’ = parametri di resistenza a taglio del terreno c a lungo termine in condizioni DRENATE c’ = 20 KPa , =24°, t = 18.0 KN/m3, hs = 3.35 m Peridta di stabilità a lungo termine per riduzione della suzione Proprietà del terreno - Suzione In presenza di terreni coesivi (limi ed argille) le condizioni di stabilità t bilità degli d li scavii più iù gravose sono quelle ll a lungo l termine t i quando la saturazione successiva all’esecuzione dello scavo può far perdere la coesione apparente indotta dalla suzione Condizioni di sicurezza • Durante la fase di scavo le condizioni di sicurezza più gravose nei terreni a grana fine si verificano a lungo termine, a seguito di una possibile modifica delle condizioni di saturazione che riducono e/o eliminano la coesione apparente indotta dalla suzione nel terreno e la pressione efficace in condizioni non drenate. Proprietà del terreno parzialmente saturo La suzione nei terreni a grana fine fornisce una coesione apparente in condizioni di parziale saturazione . Si manifesta in una azione attrattiva che serra tra loro i grani inducendo un incremento di pressione efficace e quindi di resistenza a taglio. L’effetto sui grani della suzione consiste in una riduzione di volume del terreno, che si manifesta sotto forma di ritiro Se la variazione volumetrica è impedita durante l’essicamento insorgono per congruenza interna tensioni di trazione nel terreno Se il grado di saturazione è ridotto le sollecitazioni possono superare la l resistenza i t a ttrazione i d dell tterreno (fessurazione.) (f i ) Modello Meccanico Equivalente Terreno parzialmente saturo (riduzione di volume del terreno) -T L -T L L = - L T / 2 N N N = EA T Asta libera soggetta ad una variazione termica<0 (riduzione di lunghezza) Asta vincolata soggetta ad una variazione termica<0 (riduz. lungh. impedita) Asta non sollecitata Accorciamento max Asta in trazione Accorciamento nullo Modello Meccanico Equivalente (riduzione di volume del terreno) N>R -T crack N>R N=0 -T -T N=0 L A Quando la contrazione è impedita insorge uno sforzo di trazione (N). Si verifica poi lo scarico tensionale ed il libero accorciamento dell dell’asta asta -V B Se esso supera la resistenza (R) del materiale si produce la fessurazione p.c. - max evap. C D Elemento di terreno soggetto a trazione indotta da suzione (A-B ; C-D piani di simmetria e di fessurazione) Modello Meccanico Equivalente (riduzione di volume del terreno) Piano campagna Parziale saturazione A u B - V Piano campagna C max evaporazione u D Elemento di terreno soggetto a trazione indotta da suzione Piani di traccia A-B e C-D Stato iniziale: piani di simmetria Stato finale: piani di di fessurazione Parziale saturazione Effetti ff della riduzione di volume per suzione Se la variazione volumetrica è impedita insorgono tensioni di trazione che quando superano la resistenza del terreno ne producono la fessurazione (tension cracks) Effetti della riduzione di volume per suzione Effetto della fessurazione sulla stabilità dei fronti di scavo tension crack Modifica delle dimensioni del cuneo di spinta Lf Li Modifica M difi d della ll estensione della superficie resistente per attrito e coesione p LIQUEFAZIONE IN CONDIZIONI SISMICHE INTERAZIONE TRATERRENO E ACQUA INTERSTIZIALE IN CONDIZIONI SISMICHE LIQUEFAZIONE DEI TERRENI SOTTO FALDA Azione sismica Risposta dei terreni alle azioni impulsive Mecccanismo resistente - Pressioni efficaci Azione sismica Risposta dei terreni alle azioni impulsive Liquefazione dei terreni Azione sismica Risposta dei terreni alle azioni impulsive A fronte della azione sismica solo la ghiaia mantiene un comportamento che si può ritenere drenato essendo i tempi di dissipazione delle sovrapressioni molto bassi. bassi Le sabbie manifestano un comportamento non drenato dato che il periodo delle oscillazioni sismiche, dell’ordine di 0.2-0.5 sec, è molto più breve dell’intervallo di tempo necessario per il drenaggio delle sovrapressioni. Limi e argille sono invece escluse dal fenomeno della liquefazione in quanto la coesione tra i grani tende ad contrastarne il distacco, condizione che si manifesta a seguito dell’annullarsi delle tensioni efficaci. Azione Sismica Uc=d60/d10 Terreni poco assortiti Fusi granulometrici di terreni suscettibili di liquefazione – Uc < 3.5 Azione Sismica Uc = d60/d10 Terreni assortiti Fusi granulometrici di terreni suscettibili di liquefazione – Uc>3.5 Uc>3 5 Azione Sismica Percuotendo P t d un secchio hi pieno i di sabbia bbi immersa i in acqua si produce la liquefazione del terreno Azione sismica Liquefazione dei terreni sotto falda Azione sismica Per effetto del sisma la sabbia posta sopra la quota di falda si addensa andando ad occupare un volume via via minore al crescere del numero dei cicli sismici impressi al terreno. (effetto bustina di zucchero) Sotto falda invece questa riduzione di volume non é libera di avvenire in quanto l’acqua non può fluire in virtù delle condizioni al contorno (vincolo cinematico). Nasce perciò una sovrapressione interstiziale cui intensità aumenta al crescere del numero di cicli (v. (v prova triassiale cicilica). cicilica) Se la sovrapressione u così generata eguaglia la pressione efficace pre-esistente in sito, la resistenza a taglio del terreno si azzera completamente, p trasformandosi in una sabbia mobile. Azione sismica Piano campagna riduzione di volume u Livello di falda sovra pressione Accelerazione sismica ag(t) 1° ciclo Piano campagna u riduzione di volume Livello di falda sovra pressione Accelerazione sismica ag(t) n-esimo ciclo Azione sismica Liquefazione q nr. cicli Liquefazione nr. cicli Azione sismica Liquefazione dei terreni Azione sismica Liquefazione dei terreni sotto falda Perdita di capacità portante per liquefazione Azione sismica Liquefazione dei terreni Azione Sismica Resistenza ciclica alla Liquefazione Influenza della percentuale di parti fini Azione Sismica Verifica alla Liquefazione > Resistenza Ciclica > Sollecitazione Ciclica FS = CRR/CSR FL=1-FS FL= 0 per Fs<1 per Fs>1 Indice del Potenziale di Liquefazione q Azione sismica INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEL TERRENO VIBROFLOTTAZIONE – Compattazione profonda COLONNE DI GHIAIA – Dissipazione sovra pressioni s = interasse dei dreni d = diametro dei dreni eo= indice dei vuoti iniziale e = indice dei vuoti finale d s 2 (1 eo ) (eo e) Azione sismica Intervento di miglioramento Vib fl tt i Vibroflottazione = Compattazione C tt i profonda f d Azione sismica Compattazione profonda del terreno Azione sismica Vibroflotta ione Vibroflottazione Cono di depressione Azione sismica VIBROFLOTTAZIONE riempimento riempimeto Caso di studio Vibroflottazione dei terreni a tergo di una banchina Pialassa Piomboni Porto di Ravenna Case Histories Case Histories Banchina SAIPEM - COLACEM Vista da terra del palancolato Fasi di infissione del palancolato Case Histories Case Histories Case Histories Case Histories Schema planimetrico delle colonne di ghiaia Densità relativa Case Histories Ante operam p Post operam RESISTENZE PENETROMICHE ANTE E POST OPERAM Case Histories Sabbia molto addensata C Comportamento t t dil dilatante t t Sovrapressioni negative Sabbia sciolta C Comportamento t t contraente t t Sovrapressioni positive Case Histories SISMICA A RIFRAZIONE Case Histories BANCHINA SAIPEM-COLACEM - TI RAN TE DI PR OVA N R . 1 Prove a trazione dei tiranti 2100 112 6 112.6 1950 1800 95.6 82.2 1500 71.2 1350 60.0 1200 49 5.12.1 1050 42.2 900 303.23.57.0 750 22.328.7 600 16.4 450 28.8 10.3 19.5 5.4 5.1 300 150 0.0 0 10 15.1 9.1 20 BANCHINA SAIPEM - COLACEM. TIRANTE DI PROVA NR. 2 METODO DELL'INVERSA PENDENZA 27.8 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 ALLUNGAMENTO MEDIO DEI TREFOLI [mm] [ ] 0.040 /F puntisperimentali rettainterpolante 0.035 n /F =m+n m Diagramma flessibilità-allungamento Flesssibilità a / F [mm / K KN] SFORZO APPLICAT TO [KN] 1650 2000 KN 1800 KN 0.030 1650 KN 0.025 1500 KN 0.020 1350 KN 1200 KN 0.015 2° ciclo i l - allungamento ll t ddell tratto t tt attivo tti 0.010 0.005 0.000 0 10 20 30 40 50 Allungamenti del tratto attivo, a [mm] 60 70 80 Case Histories Fig. 33 Fase di tesatura di un tirante diprova Fig. 33 Load Test Operations Fig .34 Lunghezza libera equivalente del tirante Fig .34 Equivalent free length of theanchor. Tab. IV Stima della capacit portante dei tiranti di prova con il metodo dell inversa pendenza Tab. IV Evaluation of the ultimate load of the test anchors by means of the Inverse Slope Method Carico max di prova [KN] Carico asintotico Fu [KN] Carico limite [2] [KN] Nota 1 2000 2717 2445 Terreno vibroflottato 2 2000 2681 2413 Terreno vibroflottato 3 1350 1350 1215 Terreno non trattato Tirante CONCLUSIONI VALIDAZIONE E SPERIMENTAZIONE Piero Pozzati. “ Teoria e Tecnica delle Strutture “ ,Vol. 1, Cap. III – “Azioni dovute al terreno “ - Ed. UTET - Torino GRAZIE PER L’ATTENZIONE