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FINANCE BANKING TRAINING MAP Proposte formative specialistiche per le aree funzionali della banca ANNO 2014 CUOA FINANCE SPECIALISTI NEL VOSTRO MERCATO, PER LAVORARE AL VOSTRO FIANCO fondazione cuoa la prima business school del nordest dal 1957 Da oltre 50 anni Fondazione CUOA forma la nuova classe manageriale e imprenditoriale. È la prima Business School del Nordest, una tra le più importanti in Italia, e si propone nel mercato nazionale e internazionale con prodotti e percorsi di formazione che rispondono alle nuove sfide professionali e promuovono lo sviluppo di nuovi modelli di business. Il punto di forza del CUOA è l’attenzione costante al valore delle persone, al ruolo delle istituzioni nazionali e internazionali, alla dimensione etica di ogni azione economica, all’importanza del merito nella vita economica e sociale. Il CUOA è sempre più un "incubatore" di idee, in cui vengono anticipate le esigenze, orientate le tendenze, grazie ad una costante attività di monitoraggio degli scenari e ad un’attenta ricerca sui temi del management, grazie all’ascolto diretto di professionisti, manager e imprenditori, in una collaborazione stretta e quotidiana. cuoa finance una attività ad alta specializzazione e ad alta personalizzazione L’area CUOA Finance presidia da 20 anni un mercato specifico: quello delle banche, delle assicurazioni e dei servizi finanziari alle imprese. Un mercato che si è recentemente ampliato con l’attivazione di un’ulteriore specifica area di attività, dedicata alla finanza d’impresa, rivolta al mondo delle professioni e delle aziende. La mission di CUOA Finance è diffondere nel settore conoscenze e competenze, specialistiche e manageriali, in grado di sostenere i processi di cambiamento e sviluppare capacità consulenziali. CUOA Finance intende farsi riconoscere come interlocutore privilegiato nel settore: propone interventi formativi e supporti operativi creati ad hoc, progettati in un rapporto di stretta collaborazione con i propri clienti e in grado di valorizzarne l’esclusività. Gli anni di lavoro quotidiano a fianco di operatori, istituti di credito e professionisti della finanza hanno permesso di conoscere approfonditamente il mercato, di adeguarsi ai suoi cambiamenti e di fornire risposte puntuali e efficaci. La specializzazione nel settore e la flessibilità nell’erogazione su tutto il territorio nazionale hanno consentito di maturare una fortissima esperienza, permettendo di raggiungere risultati concreti, ottimizzando risorse e tempi. 2 le community di cuoa finance il club finance Finanza & Impresa: è il network dell’eccellenza professionale, aperto a banche, imprese e professionisti. Propone incontri seminariali, incontri serali, di tipo conviviale, con relazione tematica e aperitivo a seguire, sito di progetto e community online, sconti e condizioni economiche agevolate, visibilità e immagine, networking. www.clubfinance.it l’osservatorio legislazione & mercati Il progetto, aperto a operatori di banche, intermediari, libere professioni e imprese, intende rappresentare un tavolo di confronto sulle dinamiche del rapporto banca-impresa e della tutela patrimoniale, favorendo una nuova base di dialogo tra mercato e legislatore. Propone seminari, convegni, pubblicazioni e indagini. www.olm-cuoa.it le survey di cuoa finance CUOA Finance svolge indagini di contesto socio-economico, instant service, ricerca e analisi di casi di eccellenza e best practice, individuazione di modelli e standard di riferimento, che sono ambiti di ricerca funzionali alla riprogettazione di sistemi e organizzazioni. 3 banking training map AREE TEMATICHE AREA STRATEGIA AREA CORPORATE AREA PRIVATE BANKING & WEALTH MANAGEMENT AREA RISK MANAGEMENT AREA ORGANIZZAZIONE AREA CONTROLLO DI GESTIONE AREA INSURANCE articolazione e impegno Ogni area tematica prevede uno sviluppo attraverso corsi che possono essere frequentati singolarmente, che hanno una durata di una o due giornate (ore 9.00 - 17.00) e che prevedono il rilascio di un attestato di partecipazione al termine delle attività. le opportunità per la banca • Adesione al singolo corso È possibile individuare soluzioni ad hoc in funzione di esigenze formative specialistiche mirate. •A desione al percorso completo È possibile scegliere un investimento formativo completo e coerente attraverso l’adesione a tutti i corsi della specifica area tematica. faculty Docenti universitari, professionisti ed esperti del mondo bancario e finanziario, con competenze specifiche in relazione ai contenuti progettuali, con esperienza didattica, con capacità comunicative e di interazione con l’aula. I docenti vengono selezionati e valutati secondo le procedure interne previste dal Sistema di Gestione per la Qualità della Fondazione CUOA. 4 i corsi AREA STRATEGIA Il bilancio delle banche: principi contabili internazionali, modalità di presentazione dei risultati e analisi della performance AREA CORPORATE gg PAG. 2 6 gg PAG. L’analisi di affidabilità delle imprese nel settore agricolo 2 6 Analisi dei piani industriali d’impresa 2 7 Analisi della liquidità d’impresa e della sostenibilità del debito 2 7 Il presidio del credito deteriorato 1 8 Risanamenti e ristrutturazioni d’impresa 2 9 Lo strumento della cartolarizzazione: aspetti fiscali e legali 1 9 AREA PRIVATE BANKING & WEALTH MANAGEMENT gg PAG. La finanza comportamentale: aspetti tecnici e relazionali per gestire efficacemente la relazione con il cliente 1 10 Le frontiere dell’asset allocation strategica con mercati instabili 2 10 Scenari ed opportunità commerciali nella previdenza complementare 1 11 Tax planning e recenti novità fiscali 1 11 Pianificazione del patrimonio e strumenti per la tutela del passaggio generazionale aziendale 1 11 gg PAG. Architettura di un sistema unitario di risk management 1 12 Modelli e strumenti per il governo del rischio di liquidità 1 12 Modelli e strumenti di Credit Risk Management 1 12 IT Risk management 2 13 gg PAG. Nuove disposizioni di vigilanza sul sistema dei controlli interni 1 13 La funzione di compliance: profili normativi, organizzativi e funzionali 2 14 Data Governance 1 14 Il lean management nei servizi bancari e finanziari: principi di base 2 14 Audit del processo del credito alle imprese 1 15 Sviluppo organizzativo: strategia, strutture, strumenti 2 15 I nuovi strumenti di CRM e di business digitale 2 15 gg PAG. Sistemi per la pianificazione e controllo di gestione in banca 2 16 Strumenti e software per il controllo di gestione in banca 1 16 gg PAG. 2 17 AREA RISK MANAGEMENT AREA ORGANIZZAZIONE AREA CONTROLLO DI GESTIONE AREA INSURANCE Dagli obblighi informativi alla relazione e gestione commerciale del cliente (Corso per mantenimento certificazione IVASS) 5 area strategia AREA CORPORATE AREA STRATEGIA Il bilancio delle banche: principi contabili internazionali, modalità di presentazione dei risultati e analisi della performance • Le logiche alla base dei principi contabili internazionali e i criteri di rappresentazione dell’attività delle banche mediante il bilancio di esercizio • Le modalità di rappresentazione dell’attività di intermediazione creditizia: il trattamento dei crediti, i criteri di contabilizzazione, la gestione dei crediti problematici • Gli schemi di bilancio che consentono di apprezzare la performance economica e finanziaria di una banca • Le relazioni tra stato patrimoniale e conto economico utili per l’analisi della performance • Il sistema degli indicatori per l’analisi dei risultati dei bilancio di un intermediario finanziario • Performance e creazione di valore • I fattori capaci di differenziare le performance economiche di una banca rispetto ai propri competitors di settore Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area organizzazione e risorse umane. area corporate Analisi di affidabilità delle imprese nel settore agricolo Caratteristiche e funzionamento dell’impresa agricola nell’attuale quadro normativo • La normativa sul credito agrario e l’attuale quadro regolamentare • Il possibile assetto giuridico e societario dell’impresa agricola: ditta individuale, società di persone / società agricola semplice, società di capitali, società cooperative/consorzi • I possibili accordi tra imprese: le organizzazione di produttori, i gruppi di acquisto, i consorzi di tutela. La valutazione creditizia delle imprese agricole • Il "governo" delle condizioni di equilibrio economico nelle imprese del settore agricolo • Le garanzie tipiche del credito agrario • Il bilancio delle imprese agricole • I principali elementi informativi per redigere il bilancio di una azienda agricola - Capitale Fondiario - Capitale Agrario - Quote e Diritti (latte, diritti di impianto o reimpianto vigneto) - PLV (corrispettivi, anticipazioni colturali e rimanenze iniziali e finali, ricavi da attività collaterali) - Contributi - Costi (acquisiti, lavoro, imposte) - Crediti e Debiti Commerciali e Finanziari 6 Analisi dei piani industriali d'impresa (*) Analisi delle scelte strategiche e di mercato dell’impresa attraverso il business plan • La comprensione della strategia e del modello di business dell’impresa • Analisi del posizionamento settoriale dell’azienda: - punti di forza e debolezza - il punto di vista della banca rispetto a possibili rischi di settore • Le origini del vantaggio competitivo e possibili politiche competitive di settore - strategie di differenziazione - strategie di leadership di costo - il punto di vista della banca nella sostenibilità delle politiche competitive rilevate Analisi delle previsioni finanziarie nei business plan • L’analisi delle proiezioni finanziarie di breve e medio-lungo termine • Verifica della capacità di produzione di flussi di cassa del piano • Valutazione del fabbisogno finanziario previsionale • Verifica del debito finanziario sostenibile di medio-lungo termine e individuazione delle forme opportune di finanziamento Credibilità e coerenza del business plan • Coerenza tra dati previsionali dell’azienda e dati medi del settore - coerenza tra stime di ricavi e investimenti programmati - coerenza tra politiche di gestione del magazzino, fornitori, clienti e stima del fabbisogno finanziario di capitale circolante netto - coerenza investimenti strutturali programmati e stima del fabbisogno finanziario di capitale immobilizzato - coerenza tra stima del fabbisogno finanziario e scelte di copertura Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area corporate e crediti. Analisi della liquidità d'impresa e sostenibilità finanziaria del debito (*) • Dinamiche reddituali e finanziarie dell’attività di impresa • Analisi delle misure di sintesi in grado di rappresentare gli equilibri reddituali e finanziari: focus sul ciclo monetario e sul capitale circolante netto • Il rischio liquidità come conseguenza del rischio operativo di business • Il rischio default come conseguenza del rischio liquidità • La gestione della liquidità all’interno delle imprese • Modalità attraverso cui viene generata o assorbita la liquidità in condizioni di normalità gestionale • Significato e calcolo del cash flow attraverso il rendiconto finanziario: - informazioni sull’eventuale produzione o assorbimento di liquidità - informazioni sul possibile utilizzo della liquidità generata nella gestione dell'impresa - informazioni sulle scelte effettuate per la copertura del fabbisogno finanziario • Riflessioni in merito al calcolo del debito finanziario sostenibile di medio/lungo termine 7 AREA CORPORATE • Gli indicatori di bilancio specifici per l’analisi economico-finanziaria delle imprese agricole - valore della produzione: la Produzione Lorda Totale e la Produzione Lorda Vendibile - valore della ricchezza generata: Prodotto Netto Sociale, Valore Aggiunto, Reddito netto Aziendale. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area corporate e crediti. • Le scelte gestionali dell’impresa per incrementare la capacità di sostenibilità del debito. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area corporate e crediti. AREA CORPORATE Il presidio del credito deteriorato (*) • Introduzione: i crediti deteriorati nel contesto normativo di riferimento • Il controllo andamentale e i segnali di crisi • L’importanza della verifica dell’analisi andamentale e la necessità di un comportamento proattivo da parte del gestore • I segnali andamentali interni della crisi: l’andamento del rapporto e la Centrale dei Rischi • I segnali andamentali esterni della crisi • Il riesame del rapporto • Il riesame e controllo delle garanzie -L a valutazione del perimetro di fallibilità - La gestione del problema connesso al consolidamento delle garanzie e le diverse fattispecie derivanti dalla legge fallimentare -L e problematiche sui conflitti di interesse degli esponenti nelle diverse fattispecie societarie -L a gestione delle problematiche sulle novazioni e delle possibili cause di liberazione -P erdita della surroga nelle garanzie reali - I controlli e le verifiche sulla cessione del credito -L a valutazione dei rischi di revocatoria fallimentare -L e fattispecie di revocatoria nella legge fallimentare -L e fattispecie rilevanti di revocatoria ai fini bancari • Provvedimenti a seguito del riesame del rapporto - Provvedimenti bonari volti al mantenimento della relazione: riarticolazione, riduzione, sospensione dei fidi - I piani di rientro bonari: modalità operative ed errori da evitare - Provvedimenti per l’interruzione della relazione: revoca dei fidi, invio della lettera di revoca e relativi effetti. • Scenari post revoca - Recuperi stragiudiziali individuali e collettivi - Piani di decurtazione o di rientro - Proposte transattive - Remissione debito con liberazione dei garanti fidejussori, art. 1236 - Transazione a saldo e stralcio art.1965 - Compensazione - Realizzo garanzie (pegni, ipoteche, fidejussioni) - Consolidamenti con garanzie immobiliari. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area corporate e crediti. 8 Lo strumento per la cartolarizzazione: aspetti fiscali e legali (*) • Aspetti legali - La Cartolarizzazione in Italia - Normativa di riferimento - La società veicolo e il Servicer - Attivi cartolarizzabili - Struttura contrattuale standard - Il processo di quotazione - Il Covered Bond • Aspetti finanziari e strutturali - Il ruolo delle Agenzia di Rating - Strumenti di Credit Enhancement - Rapporto fra Cartolarizzazione e Covered Bond - Operazioni di cartolarizzazione a fini BCE - Operazioni di trade receivables - I “minibond” e la cartolarizzazione - I “minibond” e il Covered Bond. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area corporate e crediti. (*) Inserito nel corso "La visione globale nel rapporto con le imprese". 9 AREA CORPORATE Risanamenti e ristrutturazioni d'impresa (*) • L’approccio alla crisi d’impresa: percezione del declino e tempestività nella comunicazione • Gli strumenti per la soluzione della crisi: piani attestato, accordi di ristrutturazione, concordato preventivo • Il processo di turnaround finanziario: - piano di business e previsioni a medio termine, valutazione degli assets in difficoltà - ristrutturazione e consolidamento del debito, logiche di economicità e dei flussi di cassa - la formulazione dei covenants e loro applicazione • L’applicazione dell’art. 67 e 67 bis della legge fallimentare: - le conseguenze in tema di risanamenti: l'esenzione da revocatoria per gli atti di esecuzione degli accordi di ristrutturazione dei debiti e il contenuto del piano di risanamento - l’attestazione di ragionevolezza nel piano di risanamento stragiudiziale attestato • Il concordato preventivo: - ammissione alla procedura art. 160 legge fallimentare - effetti per il debitore, per i creditori, sui rapporti preesistenti sui soci illimitatamente responsabili - effetti del concordato omologato • Il ricorso all’art. 182 bis legge fallimentare: - la disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti - logiche del procedimento, presupposti soggettivi ed oggettivi - tipologia degli accordi di ristrutturazione dei debiti. Durata: 2 giornate Destinatari: Risorse dell’area corporate e crediti. area private banking e wealth management AREA PRIVATE BANKING & WEALTH MANAGEMENT La finanza comportamentale: aspetti tecnici e relazionali per gestire efficacemente la relazione con il cliente • Il comportamento dei mercati finanziari con logiche fondamentali e logiche irrazionali ed emotive • La situazione relazionale tra Promotore Finanziario e Cliente nell’offerta finanziaria • Regole tecniche e comportamenti emotivi del cliente: il contributo della finanza comportamentale • Scelte d’investimento in condizioni d’incertezza: approccio razionale e comportamenti alternativi • Saper leggere lo stile negoziale del Cliente e saper gestire efficacemente la relazione con stili diversi • Possibili profili e strategie relazionali • La caduta dell’ipotesi dell’investitore razionale nelle fasi di forte volatilità • Individuazione dei “gap di razionalità” per passare dai processi irrazionali alle decisioni razionali • Avversione al rischio: razionalità, percezioni e comunicazione • Teoria del “contagio dei pensieri” e impatto sulle scelte di investimento dei clienti • Comportamenti imitativi nelle scelte d’investimento • Applicazioni e casi operativi: - ancoraggio: sottoreazione a fatti e dati che contraddicono ancora iniziale - dissonanza cognitiva-diniego - sovrareazione: una catena di ribassi porta a eccesso di reazione - ragionare per tangenti - sovraccarico cognitivo: incapacità di gestire troppe informazioni (lettura di tanti dati e siti specialistici, senza riuscire a fare sintesi e prendere decisioni) - convinzione che a ribasso segua rialzo e viceversa (regressione verso la media): tutti si sentono esperti di statistica - avversione alle perdite: si vendono le azioni che guadagnano e si tengono quelle che perdono • Conclusioni: come guidare il cliente verso meccanismi di razionalità: “elementi chiave”. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area finanza, wealth management e private. Le frontiere dell’asset allocation strategica con mercati instabili (*) • Il processo di asset allocation strategica e la costruzione dei portafogli efficienti • Rendimento e rischio: tipologie e misure • La gestione di un portafoglio: gestione del rischio sistematico e specifico • La diversificazione: settoriale, geografica, style • La diversificazione e la correlazione • La misura della volatilità del portafoglio • L’asset allocation strategica e tattica • Le scelte di lungo periodo: VAR e stock picking • Le scelte di breve periodo: market timing e outlook sulle variabili macro • I criteri di selezione dei titoli: multipli di analisi fondamentale • La scelta dei settori di attività: parametri di riferimento e criteri di selezione • La costruzione di portafogli aggressivi e difensivi 10 Scenari ed opportunità commerciali nella previdenza complementare • Il comparto assicurazioni vita: contratti, profilo rischio-rendimento • Le pensioni, enti pubblici e casse privatizzate, forme pensionistiche complementari e forme private, legami con le assicurazioni vita, il trattamento fiscale delle pensioni, il profilo civilistico e giuslavoristico • La pianificazione previdenziale nell’ambito del ciclo vitale • L’etica e i conflitti di interesse nella pianificazione previdenziale • Le tipologie di forme pensionistiche complementari • La quantificazione dell’investimento ottimale nelle forme di previdenza complementare • Le strategie di definizione del piano previdenziale. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area finanza, wealth management e private. Tax planning e recenti novità fiscali (*) • Approccio al tema fiscale in materia di investimenti: la leva fiscale come strumento di consulenza nel rapporto con il cliente • I prodotti finanziari e i redditi di natura finanziaria • Le rendite finanziarie e i capital gains: il quadro generale del sistema di tassazione dei proventi finanziari • La tassazione dei dividendi: regole e casistiche operative (cenni) • La tassazione degli interessi: regole e casistiche operative (cenni) • La tassazione delle plusvalenze: regole e casistiche operative • I regimi di tassazione • Le caratteristiche comparate dei regimi di tassazione • Valutazioni di convenienza e di arbitraggio fiscale Durata:1 giornata Destinatari: risorse dell’area finanza, wealth management e private. Pianificazione del patrimonio e strumenti per la tutela del passaggio generazionale aziendale (*) • Le regole generali successorie in cui inquadrare il tema del passaggio generazionale • Gli strumenti per la tutela del patrimonio: • Fondo patrimoniale, polizze assicurative, fiduciarie, trust • Il trust nel contesto attuale: inquadramento ed opportunità - Concetto e struttura del trust - Tipologie di trust • Il ruolo del trust nel passaggio generazionale e nella tutela del patrimonio Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area finanza, wealth management e private. (*) Inserito nel corso "Gestione e tutela dei patrimoni". 11 AREA PRIVATE BANKING & WEALTH MANAGEMENT • Immunizzazione di un portafoglio tramite strumenti derivati • La diversificazione e i portafogli efficienti: il contributo degli strumenti di risparmio gestito • Utilizzo di strumenti innovativi: ETF, ETC, benchmark, ecc. • La gestione del rapporto con il cliente: revisioni periodiche e ribilanciamenti. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area finanza, wealth management e private. area risk management AREA RISK MANAGEMENT Architettura di un sistema unitario di risk management • L’impianto regolamentare: Basilea 2 e Circolare 263/2006 - Adeguatezza Patrimoniale - Risk Weight Assets • Mappa dei Rischi • Rischi di Primo Pilastro: - Focus Rischio Credito Modelli IRB • Rischi di Secondo Pilastro: - Processo ICAAP - Tassonomia dei Rischi • Basilea 3: cosa cambierà. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse di risk management, organizzazione, controlli interni. Modelli e strumenti per il governo del rischio di liquidità • Concetti e analisi degli elementi che influiscono sul rischio di liquidità • L’azione delle banche centrali e la segmentazione dei tassi a breve termine • Sistemi di misurazione dei “gap” di liquidità a breve e a medio-lungo termine • La definizione delle situazioni di “stress” e di “crisi” • La gestione del portafoglio titoli come strumento di riserva di liquidità • Modalità di attenuazione del rischio di liquidità: il Contingency Funding Plan • Il rischio di tasso e la sua gestione • Sistemi di misurazione del rischio di tasso di interesse nell’ottica “ALM” • Analisi di scenario sull’inclinazione prospettica della “curva dei rendimenti” • Strategie di gestione del rischio di tasso di interesse con l’uso dei derivati. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse di risk management, organizzazione, controlli interni. Modelli e strumenti di Credit Risk Management • Governo del rischio di credito, definizioni e processo • Politiche del credito e processo • Credito deteriorato e monitoraggio • Normativa prudenziale e gestione del rischio di credito • Rischio di credito: reporting (analisi di portafoglio) • Rischio di credito: da Basilea 2 a Basilea 3. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse di risk management, crediti, organizzazione, controlli interni. 12 AREA RISK MANAGEMENT AREA ORGANIZZAZIONE IT Risk management • Gli adempimenti richiesti dall’aggiornamento della Circ. 263 per il governo del rischio tecnologico • Le peculiarità che distinguono il rischio IT dagli altri rischi • Caratterizzare il rischio IT: risk driver, risk factor, risk events, potential point of failure • Risk assessment, risk analisys, risk mitigation • Per quantificare servono dati. Cosa serve, cosa non serve e cosa è meglio evitare (e perché). Come e dove raccoglierli, come organizzarli. • Incident management e rischio IT: costruire la base dati per la rilevazione, il monitoraggio e la quantificazione dei costi indotti e dell’impatto business • Enterprise Risk Management e rischio IT • Gli standard internazionali emergenti: ISO31000, ISO31010 e Cobit 5 • Progettare la funzione di IT Risk Management • Introduzione alle tecniche statistiche e probabilistiche per la misurazione del rischio IT: • Distribuzione di probabilità e loro utilizzo • Analisi delle cause e statistica bayesiana • Eventi rari e simulazioni montecarlo applicate all’IT • Tecniche di campionamento, carte e diagrammi di controllo, intervalli di confidenza • Quantificare e monitorare il rischio IT. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse di risk management, organizzazione, controlli interni. area organizzazione Nuove disposizioni di vigilanza sul sistema dei controlli interni • Il sistema dei controlli interni: evoluzione normativa, Banca d’Italia e Basilea • Razionalizzazione del quadro normativo - il nuovo schema normativo - norme abrogate • Visione di sintesi - ruolo degli organi aziendali - funzioni aziendali di controllo: impostazione e requisiti - modelli di interazione e di outsourcing • Principali aspetti innovativi e rassegna delle novità introdotte • Adeguamento alle nuove disposizioni - interpretazione della disciplina e principio di proporzionalità - la cultura del controllo - interventi organizzativi - interventi formativi (destinatari e contenuti). Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. 13 AREA ORGANIZZAZIONE La funzione di compliance: profili normativi, organizzativi e funzionali • Il rischio di conformità • Profili normativi e organizzativi - inquadramento normativo: comitato di Basilea, Banca d'Italia, Consob - la nuova disciplina del sistema dei controlli interni -c ollocazione organizzativa della funzione -a utonomia e indipendenza - r apporti con le altre funzioni di controllo - r isorse: profili e competenze - s oluzioni di esternalizzazione per banche di piccole dimensioni - s oluzioni di coordinamento per gruppi bancari • Il presidio sul rischio di conformità - ambito di intervento e i rapporti con l'internal auditing - presidio sull'evoluzione del quadro normativo, sulla conformità, sul cambiamento aziendale e sul sistema incentivante • Il presidio sul rischio reputazionale - un rischio "collaterale": problemi di quantificazione - rapporto con l'operational risk manager - possibili approcci • La relazione annuale: struttura e contenuti. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. Data Governance • Gli adempimenti richiesti dal nuovo dettato normativo • Tecniche qualitative e quantitative di misurazione e monitoraggio • Costruire il framework organizzativo ed i processi di data governance • Valutare il costo della qualità dei dati: come, dove e se indirizzare investimenti di miglioramento della qualità dei dati. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. Il lean management nei servizi bancari e finanziari - principi di base • I principi e la filosofia Lean • I vantaggi del Lean Management nella gestione organizzativa e nella riduzione degli sprechi • Riuscire a percepire i vantaggi competitivi derivanti dall’implementazione dei principi lean • Dall’azienda alla banca: riflessioni sull’applicazione delle tecniche lean in banca • Cenni sugli strumenti del Lean Management: - 5S (gioco dei numeri) - VSM (Value Stream Mapping) - standard work - visual management. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. 14 Audit del processo del credito alle imprese • Le criticità di posizione nel processo del credito • Il processo del credito in tutte le sue fasi • Le politiche di credit risk mitigation e le verifiche da attuare • Auditing creditizio e rischio audit • Tecniche quantitative di valutazione dei risultati dell’audit • L’audit del processo di concessione del credito • L’audit del processo di valutazione delle garanzie • L’audit sul monitoraggio e gestione delle partite anomale • Casi e applicazioni. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. AREA ORGANIZZAZIONE Sviluppo organizzativo: strategia, strutture, strumenti • Strategia e sviluppo organizzativo - Evoluzione del sistema bancario - Strategia e struttura - Le variabili organizzative - La funzione "sviluppo organizzativo" in banca e i progetti di cambiamento • Strumenti operativi per lo sviluppo organizzativo in banca - La mappatura dei processi - Il BPR (business process reengineering) - Il project management • Applicazioni concrete - Strategie di efficientamento: esternalizzazione - Strategie di segmentazione commerciale: implicazioni organizzative - Macro-organizzazione: assetti organizzativi di direzione - Micro-organizzazione: la filiale - Sistema dei Controlli Interni: implicazioni organizzative - La separatezza organizzativa. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. I nuovi strumenti di CRM e di business digitale • Il fenomeno digitale: tecnologie, numeri, valori in gioco, prospettive evolutive • La galassia social: gli attori, l’evoluzione, i trend • Fare business con i social network: Facebook, Twitter, Linkedin. Come si fa “in pratica”. • Il fenomeno emergente dei social network finanziari • I rischi connessi, i costi di esserci e i costi del non esserci • I nuovi strumenti digitali: dal “vecchio” call center alla digital customer esperience • Le opportunità digitali • Gli impatti organizzativi indotti dall’adozione dei nuovi paradigmi digitali come strumento di relazione • Chi l’ha già fatto? La parola ad un player “visioning” per “vedere dal vivo” esperienze innovative reali che non mancheranno di stupire (ma sono tutte vere). Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area organizzazione, audit e controlli interni. 15 area controllo di gestione AREA CONTROLLO DI GESTIONE Sistemi per la pianificazione e controllo di gestione in banca • Elementi di base: -o biettivi del controllo di gestione, mappa dati e flussi informativi -w ork flow del controllo: processo e regole. Classificazione e allocazione costi: ABC e ABM -a nalisi processi: BPR, Lean, Six Sigma • Le dimensioni (prospettive) di analisi: - struttura organizzativa: banca sportello - matrice Prodotti: forma tecnica prodotto - marketing: segmento/filiera cliente - strategiche: business unit • Le misure (obiettivi) del controllo: - volumi, ricavi, costi e margini - rischio: di credito, di mercato e operativo - efficienza/produttività, impiego risorse, efficacia, customer satisfaction. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse dell’area controllo di gestione ed information technology. Strumenti e software per il controllo di gestione in banca • Metodologie del controllo di gestione: inquadramento • Tecniche di ribaltamento dei costi • Direct cost vs full cost: utilizzi possibili • Budget e analisi degli scostamenti: effetto prezzo, volume, costo, mix • Conto economico multidimensionale: navigazione per livello e prospettiva di analisi • Stato patrimoniale: alcune strutture e riclassificazioni • Sistemi integrati delle misurazioni delle performance • I livelli: impresa, business unit, processi, persone • Strategic map e balanced scorecard: introduzione • Indicatori direzionali: quadro di riferimento • Indicatori di processo: KPI. Albero integrato di indicatori direzionali e operativi • Business Intelligence: software per il controllo direzionale e operativo • Esempi e casi. Durata: 1 giornata Destinatari: risorse dell’area controllo di gestione ed information technology. 16 Dagli obblighi informativi alla relazione e gestione commerciale del cliente • L'attività di consulenza assicurativo-previdenziale nei confronti del cliente famiglia • Obblighi comportamentali e relazionali con il cliente • Come sfruttare le informazioni raccolte nei questionari, resi obbligatori dal Regolamento, per una adeguata attività di pianificazione assicurativo-previdenziale • Riflessioni in merito alla possibilità di trasformare un obbligo informativo in una più efficace fidelizzazione del cliente • Come strutturare l’offerta assicurativa sulla base delle informazioni raccolte attraverso il rispetto degli adempimenti normativi • La conoscenza dei prodotti assicurativi e finanziari in un'ottica commerciale • La tecnica di proposizione dell’offerta • Il cliente: la determinazione dei bisogni assicurativi e finanziari in base alle variabili oggettive e soggettive • I parametri di valutazione commerciale dei prodotti assicurativi e finanziari più diffusi • La scelta delle informazioni finalizzate alla valutazione commerciale • Il passaggio dalle caratteristiche tecniche dei prodotti assicurativi e finanziari agli elementi essenziali alla loro valutazione commerciale • Metodologie per trasformare i parametri assicurativi e finanziari in elementi di valutazione commerciale • Esempi e casi costruiti sul servizio assicurativo-previdenziale La situazione relazionale tra Operatore e Cliente nell’offerta assicurativo-previdenziale • Come gestire la negoziazione • Saper leggere lo stile negoziale dell’interlocutore • Gestire efficacemente la relazione con stili diversi • La comunicazione negoziale • Il valore della comunicazione non verbale nel processo di negoziazione • Profili e strategie relazionali • Simulazioni ed esercitazioni. Durata: 2 giornate Destinatari: risorse della banca che hanno necessità di mantenere la Certificazione IVASS. 17 AREA INSURANCE area insurance costi e agevolazioni • Corsi della durata di 1 giorno: e 400,00 + I.V.A. per partecipante • Corsi della durata di 2 giorni: e 750,00 + I.V.A. per partecipante. Per informazioni su sconti e agevolazioni economiche www.cuoa.it/banking_training_map sede e college Sede della Fondazione CUOA è Villa Valmarana Morosini, maestoso edificio settecentesco situato ad Altavilla Vicentina, nelle immediate vicinanze di Vicenza. La Villa, progettata dall’architetto Francesco Muttoni (scuola del Palladio), è dotata di una struttura didattica idonea allo svolgimento di attività culturali, congressuali e formative. Dispone di un’Aula Magna per incontri e convegni, con capienza di 210 persone, aule master, numerose aule e salette per gruppi di lavoro, aule informatiche, biblioteca e offre la possibilità di navigare in Internet nelle zone coperte dalla rete wi-fi. Adiacente al corpo centrale della Villa, il College Valmarana Morosini costituisce, come nei campus delle Università straniere, il completamento della vita di una moderna scuola di management. Dispone di 52 camere singole e di un servizio di ristorazione e di bed & breakfast. Per informazioni, tel. 0444 573988. La Fondazione CUOA ha sede in una villa storica. Per eventuali segnalazioni connesse alla presenza di barriere architettoniche, contattare la Segreteria CUOA Finance, tel. 0444 333708. come raggiungere la fondazione cuoa La Fondazione CUOA, situata ad Altavilla Vicentina in Via Marconi 103, ad ovest di Vicenza, è raggiungibile: • dall’autostrada Serenissima MI-VE, a circa 5 km dalle uscite di Vicenza Ovest o Montecchio Maggiore • dalla Stazione FS di Vicenza, autobus di linea n. 12, direzione Altavilla, o circolare n. 14, direzione Creazzo. La Fondazione CUOA si trova a 70 km dall’Aeroporto Marco Polo di Venezia e a 60 km dall’Aeroporto Valerio Catullo di Verona. 18 le collaborazioni di cuoa finance* Anasf - Associazione Nazionale Promotori Finanziari Assicurazioni Generali Banca Antonveneta Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Banca di Monastier e del Sile Banca Generali Banca Ifis Banca Nazionale del Lavoro Banca Padovana Banca Popolare dell’Alto Adige Banca Popolare di Cividale Banca Popolare Etica Banca San Giorgio Quinto e Valle Agno Banco delle Tre Venezie Banco Popolare Banca Rurale di Rovereto Banca Sella Cassa Rurale e Artigiana di Brendola Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella Credito Trevigiano Crediveneto Engineering Ingegneria Informatica Fata Assicurazione Federazione Banche di Credito Cooperativo del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Fiditalia Gruppo Banca Popolare di Vicenza Gruppo Veneto Banca Gruppo Zurich Italia Hypo Alpe-Adria-Bank IBM Intesa Sanpaolo Neafidi Nexen Oracle Italia Sparkasse - Cassa di Risparmio di Bolzano UBI Banca Unicredit Vittoria Assicurazione * negli ultimi 5 anni 19 Segui il CUOA sui social network CUOA space Fondazione CUOA CUOA Finance Villa Valmarana Morosini Altavilla Vicentina (VI) tel. 0444 333739 fax 0444 333995 [email protected] www.cuoafinance.it www.cuoa.it