36 - Marinai d`Italia
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36 - Marinai d`Italia
Testimonianze I Laghi Amari Il Grande al-Buhayra al-Murra-al-Kubr è un lago salato situato tra l’Africa e il Sinai che si divide in una parte nord e in una parte sud il canale di Suez ed è unito al Piccolo al-Buhayra al-Murra al-Sughr. Come già detto nel numero precedente di “Marinai d’Italia”, per la Marina Militare questi luoghi rappresentano una triste tappa della sua storia, poco nota, e che il nostro periodico ha deciso di divulgare grazie a recenti lettere di soci che sono stati testimoni diretti di questi avvenimenti. Durante l’intervallo, graditissmo concerto della orchestra della nave allietato da esibizioni di un gruppo di “ballerine” che suscitano clamorosi applausi. Nella seconda parte l’antico marinaio fa ritorno al suo paese, accolto da sindaco, parroco, banda musicale e tutti i cittadini e festeggiato anche dal corpo di ballo femminile. In conclusione: uno spettacolo divertente e movimentato, condotto da attori bravissimi. Al termine della serata l’amm. Accorretti si congeda nel suo alloggio dagli invitati, i quali vengono riportati a terra molto felici e contenti. Sabato 1 gennaio 1944 A mezzanotte ieri, poche parole dell’amm. Accorretti e una semplice bicchierata. Oggi, giornata tranquilla. Mercoledì 12 Giovedì 13 gennaio 1944 Passaggio nel Canale di 2 portaerei e 3 corazzate inglesi, dirette in Oriente contro i giapponesi. Giovedì 4 gennaio 1944 Arriva da Suez l’Eugenio di Savoia e riparte subito per Taranto con l’amm. Accorretti e diverse altre persone di entrambe le ns. navi. Venerdì 14 Domenica 16 gennaio 1944 Arrivo del CT Da Recco con a bordo il Cap. Vasc. Rodolfo Del Minio, nuovo comandante Giovedì 9 dicembre 1943 Continua pertanto la pubblicazione delle testimonianze dirette, legate ai Laghi Amari e agli avvenimenti occorsi in questi luoghi subito dopo l’armistizio del 1943 Abbiamo ricevuto il primo numero di “Buona Guardia”, edito a Taranto dall’Ufficio Stampa e Propaganda della Marina. Sabato 11 dicembre 1943 RICORDI DAL MIO DIARIO Giovanni Caretti Socio del Gruppo di Torino e imbarcato per due anni su Vittorio Veneto destinato al Comando Divisione SANTA BARBARA Sabato 4 dicembre 1943 er la prima volta celebriamo questa nostra festa lontani dalla Patria. E lo P facciamo mettendocela tutta, sconfiggendo nostalgia, sconforto, tristezza. Dopo la Messa, l’ammiraglio Accorretti ha inaugurato le esposizioni nel grande locale adiacente alla Torre 3 g.c., battezzato Piazza Impero (anche se di Impero è scomparsa ogni traccia!). Tutti i modellisti e artisti di bordo hanno contribuito al successo di questa mostra. Su una tavola girevole si possono ammirare un modello del V. Veneto e di due cacciatorpediniere; di un sommergibile in bottiglia, di un veliero, di diversi aerei e sagome di navi. Vicino troviamo numerosi pregevoli lavori in legno: sculture, scatole, cornici. Non mancano anche quadri e dipinti artistici. Vi è pure un bossolo da 120 mm in ottone, magnificamente cesellato e bulinato con decorazione di fiori. Non lontano, su altra tavola con sfondo illuminato e accompagnamento sonoro, si assiste allo svolgimento di una battaglia navale, con tanto di lancio di siluri, abbattimento di un’aereo e scontro finale con nave nemica che colpita, finisce a picco. 36 Marinai d’Italia Maggio 2014 Che peccato, non ho pellicole foto per immortalare questa bella mostra! Dopo il rancio speciale, grande tombola con premi dell’ammiraglio Accorretti . E in seguito, gare e competizioni diverse; soprattutto animate le corse nei sacchi e l’albero della cuccagna da salire a coppie, coronato da regali difficilmente afferrabili. Dopo molti tentativi falliti, alcuni più abili, incitati da noi tutti, giungono in cima. Verso le h 18,30 iniziano ad arrivare i nostri invitati per la serata. Sono: un gruppo di graduati e comuni del Centurion (la vecchia corazzata descritta nel mio Cap. II), che i nostri sottufficiali accompagnano alle loro mense; un Cap Corv. Genio Navale, un Tenente Medico e un Tenente Commissario, tutti della base aeronavale “Phoenix”; e il Maggiore Cook, Sea Transport Officer (Direttore Genio Trasporti Marittimi) dello scalo di Fanara, con due suoi capitani. Il Com.te Sotgiu riceve tutti gli ufficiali invitati nel suo alloggio, dopodichè visitano la mostra e alcuni locali di bordo. Come nelle altre occasioni, questi ospiti, abituati ad alloggi di gran lunga più spartani, rimangono stupefatti e ammirati. Più grande ancora la loro sorpresa quando li portiamo a pranzo nel quadrato, dove li attendono tutti i nostri compagni in tenuta n. 1, attorno ai tavoli dalle candide tovaglie e cristallerie lucenti. Gli ufficiali superiori vengono fatti accomodare al tavolo del Com.te Sotgiu, gli altri ai diversi tavoli laterali. Terminato il pranzo ci spostiamo al ponte di poppa, dove è stato allestito un teatrino completo di scene e sipario. La commedia s’intitola È Arrivato un Marinaio ed è opera di molti valenti artisti di bordo, aiutati dai TV Palomba e Taglietti. Un marinaio della fregata Buttafuoco, giunta a Fanara 80 anni addietro, si ubriaca a terra, addormentandosi in un campo dove viene seppellito per errore da un “fellah” (contadino). Molti anni dopo, lo scopre un’altro “fellah” che lo consegna a bordo del V. Veneto. Primo incontro con un feroce aiutante maggiore, seguito da scene comiche con i vari servizi di bordo. 1944/45 – Laghi Amari. Il Sottocapo Musicante Giovanni Burzi di Cogoleto, addetto al Comando Gruppo NNBB L’amm. Accorretti, accompagnato dal ns. SCSM C.te Basile ed io, è stato convocato a Ismailia per un incontro con il Vice Admiral (Amm. Sq.) Sir Algernon Willis, Flag Officer Levant (Comandante in Capo Levante) proveniente da Alessandria per un giro nella nostra zona. Oggetto dell’incontro è sempre l’argomento che sta più a cuore agli inglesi: la riduzione dei ns. equipaggi ed il passaggio delle ns. due navi allo stato di “Care and Maintenance” (accudire con manutenzione – v. Cap. I dei Ricordi), allo scopo di ridurre la necessità di rifornimenti di ogni natura. Viene deciso che l’amm. Accorretti, non potendo assumersi impegni in merito, si recherà in Italia per ottenere decisioni da parte del Ministero della Marina. Venerdì 24 Sabato 25 dicembre 1943 Assistiamo tutti alla Messa di Mezzanotte, celebrata dal nostro Cappellano Don Giuseppe. Nel raccoglimento generale, ognuno pensa alle famiglie lontane e ai molti compagni che non sono più con noi. “Tu scendi dalle stelle…”canta il coro, lento e solenne: e su più di un viso compare qualche lacrima. In tutti gli anni della mia vita non mi capiterà mai più di partecipare ad una funzione religiosa con tanto fervore e commozione. Giornata natalizia tranquilla, con pranzo e partita di calcio Veneto-Italia a terra nel pomeriggio. Marinai d’Italia Maggio 2014 37 Testimonianze del Veneto. Domenica: cerimonia di assunzione comando. Giugno 1945 – Laghi Amari R.N. V. Veneto con affianco mezzo da sbarco della base HMS “Saunders” di Kabrit Lunedì 24 gennaio 1944 Ritorno dell’Eugenio di Savoia da Taranto, con ns. personale e molti viveri e materiali. Riparte subito per Suez, per riprendere le esercitazioni con aerosiluranti. Ai Laghi Amari avevamo anche noi ufficiali di collegamento BNLO che furono i seguenti: Lunedì 31 gennaio 1944 V. Veneto 17/10 - 10/12/1943 Sub-Lieut. (STV) Edward Salisbury Bancario da civile, sommergibilista in guerra , molto motivato e anti-nazista. Ammirava la sciarpa azzurra dei ns. ufficiali di guardia e trovava giusto avere i medesimi galloni sulla manica (come da noi) sia per effettivi che per complemento, mentre i volontari inglesi RNVR dovevano accontentarsi di galloni “wavy-lines” (ondeggianti) differenti da quelli rotondi degli ufficiali di carriera. In uno dei locali wc di prora è stata rinvenuto un foglio di cartone con la scritta “Non gridate Viva il Re a poppa” (ossia, in coperta dopo la Messa, domenica). Convocata l’assemblea generale, il C.te in 2° ha parlato del fatto, illustrando le gravi conseguenze di diritto penale militare alle quali i colpevoli potrebbero andare incontro. Eh, sì! In questo Lago, i tempi sono cambiati! Prima di oggi nessun incitamento alla indisciplina aveva mai avuto luogo sul Veneto. Italia 17/10/1943 - 02/08/1944 Sub-Lieut. (STV) John Lundman Commerciante in vini e liquori da civile, simpatico e tranquillo. Gustava volentieri gli alcoolici italiani, senza esagerare. Alla sua promozione a TV venne trasferito senza rimpiazzo, in quanto il Comando di Ismailia ritenne sufficiente un solo BNLO, sul Veneto. Giovedì 10 febbraio 1944 Settimane fa gli inglesi ci proposero di rilevare per nostro uso due motozattere italiane, la 722 e la 729, giacenti a Porto Said in disarmo. Una ns. commissione, recatasi oggi sul posto, ha però constatato che lo stato di deterioramento dei due natanti non ne consente l’impiego senza totale rimessa in efficienza. Mercoledì 16 Sabato 19 febbraio 1944 Arrivo del vecchio CT Augusto Riboty da Taranto con diversi ufficiali destinati all’Eugenio a Suez, compreso il nuovo C.te in 2° C.F. Lucchesini. Li trabordiamo con i ns. mezzi perchè il Lago è talmente agitato con forte vento da impedire al Riboty di accostare. Ripartirà sabato. Domenica 20 febbraio 1944 Visita di Monsignor Hughes, Delegato Apostolico per l’Egitto e la Palestina, con sede al Cairo. Corto di statura, con capelli e barba bianchi, questo alto prelato veste da semplice frate missionario ed è di una simpatìa estrema. È accompagnato dal suo distinto Segretario, Mons. Perego. Padre Hughes celebra Messa solenne in coperta a poppa, assistito dal ns. Don Giuseppe e da Padre Culkin, il Cappellano cattolico della HMS Saunders (la base per mezzi da sbarco 38 Marinai d’Italia Maggio 2014 Presso le maggiori basi britanniche esisteva poi l’ufficio di Admiral Liaison (ammiraglio di collegamento), come ad esempio ad Alessandria d’Egitto nel sett.-ott. 1943, retto dal Rear Admiral (Amm. Div.) Poland. R.N. V. Veneto, Laghi Amari 1945. L’Uff. di Collegamento BNLO SubLieut. RNVR (STV) John Brydon a Kabrit – v. Cap II). In perfetto italiano, Padre Hughes si rivolge a noi con parole affettuose d’incoraggiamento e di fiducia nel futuro, che confortano ed arrecano gran bene a tutti, ufficiali ed equipaggio. Allo stesso tempo il Segretario Mons. Perego celebra Messa sulla Italia con discorso simile. Molte le Cresime su entrambe le navi. Dopo pranzo Mons. Hughes visita l’Italia, rivolgendosi a tutti anche là con entusiastica accoglienza. Martedì 22 febbraio 1944 Transitano con frequenza nel Canale grossi convogli di mercantili tipo “Liberty” (quelli costruiti in grandi serie da dozzine di cantieri in USA), tutti diretti nel Golfo Persico, carichi di armi e rifornimenti americani per l’esercito sovietico. Questa sera un gruppo di queste navi si ancora nel Lago, lontano da noi nella parte settentrionale, per consentire il transito in senso opposto di altro naviglio. Perché non tentare di abbordarle per comprare sigarette? Detto fatto; attraversato il Lago con la nostra diesel-barca, ci avviciniamo ad un “Liberty” dal nome molto americano di Joseph S. Sedley. Sorpresa! Appena sottobordo veniamo accolti da grandi urla :”Paisà! Uei, paisà!” Sono i marinai del mercantile, perlopiù italo-americani, che vorrebbero attaccare discorso con i nostri nocchieri. Ma non è facile, perché i nostri sono settentrionali e loro, invece, parlano solo il siciliano, pugliese o napoletano dei loro nonni! Comunque, scherzare si può: uno di loro ci propone di barattare la diesel-barca con la loro nave! ...Salito a bordo, rimango meravigliato dall’ampia dotazione di buone attrezzature di una di queste navi, costruite di regola in meno di 45 giorni, presso numerosi cantieri vari, con maestranze eterogenee anche femminili. Mi accoglie molto gentilmente il comandante, offrendomi della birra. È un capitano di lungo corso anziano, in passato pilota nel Canale di Panama e anche comandante in Pacifico di “cargo-liners” della nota Dollar Steamship Company. Acconsente a vendermi 100 cartoni di ottime “Chesterfield”, “Lucky Strike” ecc., al prezzo modestissimo di 1,60 piastre egiziane al pacchetto, equivalenti a 5 nostre lire e 36 centesimi. Lo stesso pacchetto il sig. Ibrahim a Fanara lo fa pagare lire 20,50. Un vero peccato non poterci rifornire più spesso da questi piroscafi americani: trovarne uno fermo nel Lago, come oggi, non è niente facile. I nostri Ufficiali di Collegamento Nel Diario ho accennato più volte a questi nostri ufficiali di collegamento. Penso sia utile spiegare chi furono, da dove venivano, quali i loro compiti e funzioni. La necessità di avere ufficiali di collegamento risale alla Grande Guerra 1914-18 e probabilmente anche prima. Come infatti poter svolgere operazioni congiunte con unità navali appartenenti a più nazioni, senza una stessa lingua e con codici segnali diversi? Oggi, con la NATO e gli organismi comunitari europei, non è più così. Ma durante tutto l’ultimo conflitto mondiale, poter comunicare con modalità rapida e comune si rivelò problema essenziale. Ne pagarano duramente le conseguenze l’ammiraglio olandese Karel Doorman e le sue unità male assortite olandesi, americane, inglesi e australiane, distrutte dai giapponesi nelle sei fasi della Battaglia di Giava (27/02/-1/03/1942) e successiva Battaglia degli Stretti di Sunda (1/03/1942). I primi a provvedere furono gli inglesi, allorchè dovettero accogliere nelle loro basi nel 1940-41 numeroso naviglio militare olandese, polacco, greco, in fuga dopo l’occupazione tedesca dei loro territori nazionali. Venne creato un corpo di BNLO (British Naval Liaison Officers – ufficiali di collegamento britannici), tutti provenienti dalla RNVR (Royal Naval Volunteer Reserve – riserva navale volontaria), un corpo questo non dissimile dal nostro degli ottimi Preliminari Navali (Mariponave) di allora, ma raccolto non solo come da noi dalle università, bensì con grande affluenza da ogni professione e attività civile. Le funzioni dei BNLO erano di provvedere alle comunicazioni ed ai contatti con i propri comandi inglesi, sia nel corso di operazioni che in porto. Dopo l’Armistizio, anche alle unità della R. Marina operanti all’estero furono destinati BNLO, i migliori fra i quali impararono l’italiano, integrandosi presto negli usi di bordo. V. Veneto 10/12/1943 - 28/06/1944 Sub-Lieut. (STV) James Ramsey Scozzese, impiegato. L’unico, sia come educazione che portamento, non all’altezza della sua funzione.Viveva nel terrore del burbero Captain (CV) Bush (Capo di Stato Maggiore a Suez e poi a Ismailia), al quale non osava neppure telefonare per le primarie necessità! Fu causa di una grave incomprensione con il ns. Comando per un fatto che verrà riportato nei prossimi Ricordi. V. Veneto 28/06 - 30/11/1944 Sub-Lieut. (STV) Donald Budge Scozzese, insegnante, agiato, molto attaccato alla madre. Prestò servizio sulla corazzata Malaya in Oceano Indiano. Da noi si adattò facilmente e lavorò molto bene. V. Veneto 30/11/1944 - 11/1945 Sub-Lieut. (STV) John Brydon Emigrato in Argentina, allevatore di bestiame. Arrivato a bordo parlando inglese e il “castijano” argentino, si ambientò subito e passò presto alla nostra lingua, imparandone anche le parolacce. Fu di gran lunga il migliore ufficiale di collegamento ai Laghi Amari. nnn Marinai d’Italia Maggio 2014 39
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