Programma - Orchestra Sinfonica Nazionale
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Programma - Orchestra Sinfonica Nazionale
19 GIOVEDÌ 11 APRILE 2013 ore 20.30 VENERDÌ 12 APRILE 2013 ore 20.30 Ottavio Dantone direttore Carolyn Sampson soprano Tim Mead controtenore Jeremy Ovenden tenore Josef Wagner basso Coro Maghini Claudio Chiavazza maestro del coro Händel 19 giovedì 11 aprile 2013 ore 20.30 venerdì 12 aprile 2013 ore 20.30 Ottavio Dantone direttore Carolyn Sampson soprano Tim Mead controtenore Jeremy Ovenden tenore Josef Wagner basso Coro Maghini Claudio Chiavazza maestro del coro Georg Friedrich Händel (1685-1759) The Messiah, oratorio in tre parti HWV 56 per soli, coro e orchestra, su libretto di Charles Jennens basato su testi biblici (1741/42) Durata: 2h 40’ ca. Ultime esecuzioni Rai a Torino: 19 aprile 1957 (versione originale), Ferdinand Leitner, Stich-Randall, Hoeffgen, Munteanu, von Rohr, Ruggero Maghini maestro del coro; 22 dicembre 1990 (versione Mozart), Aldo Ceccato, Schneider, Rappé, Johnson, Wild, Dario Indrigo maestro del coro. Il 30 e il 31 gennaio 1997, inserito nella stagione in abbonamento mentre l’OSN era in tournée all’estero, è stato eseguito Il Messia con i Münchener Bach-Chor und Orchester diretti da Hanns-Martin Schneidt. Solisti Nadelmann, Rappé, Davies, Stamm. L’intervallo avrà luogo dopo l’esecuzione della Parte I (durata 1h 10’ ca.) Redazione a cura di Irene Sala Il concerto di venerdì 12 aprile è trasmesso in collegamento diretto su Radio3 per il programma “Radio3 Suite” e in streaming audio-video su www.osn.rai.it. Georg Friedrich Händel The Messiah, oratorio in tre parti HWV 56 per soli, coro e orchestra La nascita del Messiah si deve a un piccolo tradimento. Händel era arrivato a Londra nel 1711 dalla Sassonia con tanto entusiasmo e poca voglia di tornare indietro a mani vuote, e aveva trovato in quella capitale con il vento in poppa un terreno perfetto in cui seminare fama e successo. La città stava cercando da più di un secolo un successore di Henry Purcell; da quelle parti si faceva teatro solo con generi d’importazione, e l’opera italiana, naturalmente, la faceva da padrone. Händel arrivò proprio nel momento giusto, ricevendo direttamente da re Giorgio I (rimasto sul trono fino alla morte, nel 1727) l’incarico di portare a Londra le migliori stelle della vocalità italiana: la corona voleva porre fine al sistema del teatro impresariale per sostenere un solo ente, la Royal Academy of Music, creato appositamente per sbaragliare la concorrenza. Ma ormai il tempo assegnato dalla storia ai teatri di corte era abbondantemente scaduto, e ben presto nacquero altre iniziative destinate ad assorbire tutto l’interesse del pubblico (la Beggar’s Opera, ad esempio, con il suo linguaggio satirico che faceva il verso alla paludata tradizione italiana). Händel, però, non si perse d’animo. Nonostante il fallimento della Royal Academy of Music, trovò un modo per continuare a rimanere sulla cresta dell’onda; semplicemente si limitò a spostare il suo interesse su un altro genere in forte crescita, l’oratorio, vale a dire quel tipo di composizione in cui gli inglesi vedevano un felice punto di incontro tra il linguaggio ufficiale degli inni celebrativi (gli anthems) e lo stile sublime dell’opera seria. L’unico vincolo era quello della verosimiglianza: il genere teatrale, con le sue scene e i suoi costumi, poteva permettersi bizzarrie e assurdità di ogni tipo, mentre l’oratorio doveva attenersi con maggiore fedeltà a vicende plausibili. Meglio ancora, poi, se il libretto poteva essere interpretato come un’allegoria dello splendore prodotto dal sovrano in carica. Il Messiah nel 1742 fu l’opera che consacrò il genere. Londra non sembrava ancora pronta per apprezzare quella novità (gli esperimenti precedenti non avevano sortito grande successo). Così Händel decise di tradire la sua patria elettiva, per esplorare le attese del pubblico irlandese. Un signore locale, Lord Cavendish, si fece avanti con un invito a Dublino: una serie di concerti per un’iniziativa benefica. Il Messiah venne eseguito il 13 aprile presso la Music Hall di Fishamble Street: l’incasso andò tutto al Mercer’s Hospital e alla Società per l’assistenza dei carcerati. E fu subito un enorme successo; il giorno dopo il «Dublin Journal» recensiva in questo modo l’evento: «Il Sublime, il Grande e il Tenero, adattati alle parole più elevate, maestose, commoventi, cospirano a trasportare e affascinare il Cuore e l’Orecchio estasiati». Il libretto era finito nelle mani di Händel nel giugno del 1741. Era un’antologia in tre sezioni del Prayer Book anglicano con testi tratti dall’Ufficio per il Natale, per la Settimana Santa, la Pasqua, l’Ascensione e la Pentecoste. L’autore era Charles Jennens, un ricco signore con l’ambizione di fare il letterato (già librettista in precedenza del dramma sacro Saul). E la stesura era avvenuta alla velocità della luce: tra il 22 agosto e il 14 settembre. Il successo di Dublino si replicò anche al Covent Garden di Londra, qualche mese dopo. Re Giorgio II, all’Allelujah, si alzò addirittura in piedi (in corrispondenza delle parole «For the Lord God Omnipotent reigneth»), inaugurando un gesto che sarebbe entrato stabilmente nelle abitudini degli inglesi. Solo una piccola polemica divampata sui giornali contribuì a raffreddare gli entusiasmi: una lettera edita sull’«Universal Spectator», il giornale di parte tory, condannava l’esecuzione dell’oratorio in un luogo così profano come il Covent Garden. Ma il genere ormai era entrato nella pelle della gente, e il primo maggio del 1750 la seconda esecuzione in favore del Foundling Hospital (l’orfanotrofio di Londra) ottenne consensi entusiastici: al punto da istituzionalizzare l’esecuzione, con la stessa finalità benefica, una volta all’anno. Da allora il Messiah non si è più fermato e ha prodotto decine di edizioni a stampa già nella seconda metà dell’Ottocento, influenzando numerosi lavori successivi: senza dubbio Le Stagioni e La Creazione di Haydn, ma anche Mozart, che rese esplicito il suo omaggio con la strumentazione K. 572. Parte del successo riscosso dal Messiah si deve anche al soggetto: una riflessione spirituale sulla natura messianica del Cristo che proprio in quegli anni appassionava deisti e ortodossi. Inoltre la diffusione del Metodismo, un movimento ispirato a ideali fortemente missionari, favoriva senza dubbio l’attaccamento a un’opera divenuta il simbolo della carità cristiana. Charles Burney disse: «il Messiah per decenni ha nutrito gli affamati, vestito gli ignudi, e dato protezione agli orfani». Nell’opera non c’è narrazione nel vero senso della parola. L’intento del libretto, come chiarì lo stesso autore del testo, è quello di fornire al pubblico «un fine intrattenimento». Il risultato è un polittico di scene diverse, che mirano a stimolare la riflessione sulla figura del Cristo: non una Passione, in stile bachiano, pensata per rievocare la vicenda biblica del Salvatore, ma un bagno di spiritualità in cui immergersi senza pensare troppo alla consecutio cronologica degli eventi. Protagonista assoluto è il coro, specialità di casa Händel. La varietà nei trattamenti della massa vocale è enorme: c’è l’attenzione per la fuga (da sempre territorio privilegiato per l’elaborazione dei lavori liturgici), c’è l’influenza derivata dalla tradizione tutta inglese degli anthems (brani celebrativi perfetti per esprimere in musica quella austera solennità che i regnanti inglesi hanno da sempre portato a Buckingham Palace), c’è un continuo interesse per la dialettica tra polifonia e omofonia (le parti ora si uniscono e ora si dividono come se fossero filamenti dello stesso tessuto), e c’è quella leggerezza dell’insieme che solo Händel sapeva dare anche alle più ampie masse vocali. L’Amen conclusivo spicca per la libertà che si prende da tutta la tradizione degli epiloghi fugati: non la solita frenetica rincorsa tra le varie voci, ma un solenne affresco in tempo moderato che si fa continuamente sorprendere da interventi compatti (blocchi unitari del tutto estranei al linguaggio disarticolato della fuga). Nelle arie si avverte tutta la competenza acquisita da Händel nel terreno dell’opera lirica. In genere la struttura evita la forma ABA’ (vale a dire bipartita con ripetizione variata della prima sezione), ormai in piena decadenza dopo decenni sulla cresta dell’onda. La partitura sembra privilegiare la varietà della scrittura solistica: arie tutte giocate attorno a un’idea portante, che evitano il “copia-incolla” delle sezioni già esposte. Naturalmente il linguaggio di Händel è ancora allineato alla teoria degli affetti, intesa come raffigurazione monocromatica di uno stadio emotivo fondamentale: esultanza gioiosa, dolcezza intima e cullante, collera, smarrimento, stupore. Ma il ventaglio di sfumature che Händel riesce a dare alle singole tinte è molto ampio; proprio in virtù di una fantasia inesauribile nell’elaborazione della materia prima. Una parola speciale, infine, va spesa per i recitativi accompagnati: forse i brani in cui la tensione emotiva raggiunge la maggiore carica elettrica. Sono questi i momenti in cui la scrittura raggiunge i massimi vertici della sperimentazione, dando all’armonia una pelle cangiante, che riesce a esprimere in maniera efficace anche emozioni complesse. Georg Friedrich Händel The Messiah Il Messia, oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra PART THE FIRST N.1 SYMPHONY PARTE PRIMA N.1 SINFONIA N. 2 RECITATIVO N. 2 RECITATIVO (TENORE) Comfort ye, comfort ye My people, saith your God. Speak ye comfortably to Jerusalem, and cry unto her, that her warfare is [accomplished, that her iniquity is pardoned. The voice of him that crieth in the [wilderness: prepare ye the way of the Lord; make straight in the desert a highway for our God. Consolati, consolati, popolo mio, dice il Dio vostro. Conforta Gerusalemme e grida a lei che la sua guerra è conclusa, che la sua malvagità è rimessa. N. 3 AIR N. 3 ARIA (TENORE) Ev’ry valley shall be exalted, and ev’ry mountain and hill made low; the crooked straight and the rough [places plain. Ogni valle sarà colmata, ogni montagna ed ogni collina abbassate; i sentieri tortuosi raddrizzati e [gli scoscesi appianati. N. 4 CHORUS N. 4 CORO And the glory of the Lord shall be [revealed, and all flesh shall see it together for the mouth of the Lord hath spoken it. E si manifesterà la gloria del Signore, e tutti gli uomini vedranno insieme quello che le labbra del Signore hanno [annunziato. Voce di colui che grida nel deserto: prepara la via del Signore, raddrizza nella solitudine il cammino per il nostro Dio! (Isaia 40:1-3) (lsaia40: 4) (Isaia 40:5) Andrea Malvano N. 5 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 5 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (BASSO) Thus saith the Lord of Hosts; Yet once a little while and I will shake the Heavens and the earth, the sea and the dry land. And I will shake all nations; and the desire of all nations shall come. Così disse il Signore degli Eserciti; Un altro poco ancora ed io scuoterò i cieli e la terra e il mare e il continente E muoverò tutte le genti e verrà il Desiderato da tutti i popoli. (Aggeo 2:71) The Lord, whom ye seek, shall suddenly come to His temple, even the messenger of the Covenant, whom ye delight in; [behold, He shall come saith the Lord of Hosts. Il Signore che voi cercate presto verrà al Suo tempio ed anche l’angelo dell’alleanza nella quale voi vi compiacete; ecco, [Egli verrà, dice il Signore degli Eserciti. (Malachia 3:1) N. 9 RECITATIVO ACCOMPAGNATO For behold, darkness shall cover the earth, and gross darkness the people; but the Lord shall arise upon thee, and His glory shall be seen upon thee. And the Gentiles shall come to thy light. and kings to the brightness of thy rising. N. 9 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (BASSO) Perché ecco, le tenebre copriranno la terra ed una grande oscurità avvolgerà le genti, ma sopra di te si ergerà il Signore e la Sua gloria si spanderà sopra di te. Ed i Gentili verranno alla tua luce ed i re allo splendore della tua ascesa. (Isaia 60:2-3) N. 6 AIR N. 6 ARIA (BASSO O CONTRALTO) But who may abide the day of His [coming, and who shall stand when He appeareth For He is like a refiner’s fire. Ma chi potrà sostenere il giorno della [Sua venuta? Chi potrà reggere alla Sua apparizione? Perché Egli è come il fuoco purificatore. (Malachia 3:2) N. 10 AIR N. 10 ARIA (BASSO) The people that walked in darkness have seen a great light: and they that dwell in the land of the shadow of death, upon them hath the light shined. Il popolo che camminava nelle tenebre vide un gran bagliore e per coloro che giacevano nella terra dell’ombra di morte, per essi la luce è spuntata. (Isaia 9:2) N. 7 CHORUS N. 7 CORO And He shall purify the sons of Levi, that they may offer unto the Lord an offering in righteousness. Egli purificherà i figli di Levi, così che essi renderanno al Signore offerte di giustizia. (Malachia 3:3) RECITATIVO RECITATIVO Behold a virgin shall conceive and bear a Son, and shall call His name Emmanuel, God with us. Ecco, una Vergine concepirà e partorirà un Figlio e lo chiamerà Emanuele, cioè “il Signore è con noi”. N. 11 CHORUS N. 11 CORO For unto us a child is born, unto us a Son is given, and the government shall be upon His shoulder and His name shall be called Wonderful, Counsellor the Mighty God, the Everlasting Father, The Prince [of Peace. È nato per noi un fanciullo, a noi fu dato un figlio, il governo è stato posto sulle Sue spalle; e sarà chiamato col nome di Ammirabile, di Consigliere di Dio nella Potenza, di Padre dell’Eterno, di Principe della Pace. (Isaia 9:6) (Isaia 7:14 - Matteo 1:23) N. 8 AIR AND CHORUS N. 8 ARIA E CORO (CONTRALTO E CORO) 0 thou that tellest good tidings to Zion, get thee up into the high mountain. 0 thou that tellest good tidings to [Jerusalem, lift up thy voice with strength; lift it up, be not afraid; say unto the cities of Judah, behold your God! O tu che rechi la buona novella a Sion, sali su un’altra montagna. O tu che rechi la buona novella a [Gerusalemme, alza la voce, levala con forza, non temere; proclama alle città di Giuda: ecco il vostro Dio! (Isaia 40:9) Arise, shine, for thy light is come, and the glory of the Lord is risen upon thee. Sorgi, risplendi, la tua luce è giunta e la gloria del Signore è sorta sopra di te! (lsaia 60:1) N. 12 PASTORAL SYMPHONY (“PIFA”) N. 12 SINFONIA PASTORALE (“PIFA”) RECITATIVO RECITATIVO (SOPRANO) There were shepherds abiding in the [field, keeping watch over their flocks by night. C’erano dei pastori che dimoravano [nei campi, che vegliavano di notte il loro gregge. (Luca 2:8) N. 13 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 13 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (SOPRANO) And Lo, the angel of the Lord came upon [them, and the glory of the Lord shone round about them, and they were sore afraid. Ed ecco, apparve l’angelo del Signore e la gloria del Signore rifulse attorno a loro ed essi temettero fortemente. (Luca 2:9) RECITATIVO RECITATIVO (SOPRANO) And the angel said unto them: Fear not, for behold, I bring you good tidings of [great joy, Which shall be to all people. For unto you is born this day in the city of David a Saviour, which is Christ the Lord. Ma l’angelo disse loro: non temete, perché ecco, io vi reco una buona novella [di grande allegrezza per tutto il popolo. Per voi è nato oggi nella città di David un Salvatore, che è Cristo Signore. Come unto Him, all ye that labour, ye that are heavy laden, and He will give you rest. Take His yoke upon you, and learn of Him, for He is meek and lowly of heart, and ye shall find rest unto your souls. Venite a Lui, voi tutti che siete affaticati, voi che siete pesantemente oppressi: Egli vi offrirà riposo Prendete su di voi il Suo giogo [e imparate da Lui, mansueto e umile di cuore, e troverete ristoro alle anime vostre. (Matteo 11:28-29) (Luca 2:IO-11) N. 14 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 14 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (SOPRANO) And suddenly there was with the angel a multitude of the heavenly host praising God, and saying: E subito apparve assieme all’angelo una moltitudine di schiere celesti che lodavano Dio dicendo: N. 15 CHORUS N. 15 CORO Glory to God in the highest, and peace on earth, good will towards men. Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in Terra agli uomini di buona [volontà. (Luca 2:14) N. 16 AIR N. 16 ARIA (SOPRANO) Rejoice greatly, 0 daughter of Zion; shout, 0 daughter of Jerusalem! Behold, thy King cometh unto thee; He is the righteous Saviour, and He shall speak peace unto the [heathen. Giubila altamente, o Figlia di Sion, esulta, Figlia di Gerusalemme! Ecco, a te giunge il tuo Re: Egli è il giusto Salvatore che annunzierà la pace ai pagani. RECITATIVO RECITATIVO (CONTRALTO) Then shall the eyes of the blind be [opened, and the ears of the deaf unstopped. Then shall the lame man leap as an hart, and the tongue of the dumb shall sing. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno le orecchie dei sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua dei muti si scioglierà in canto. (Zaccaria 9:9-10) (Isaia 35: 5-6) N. 17 DUETT N. 17 DUETTO (CONTRALTO/SOPRANO) He shall feed His flock like a shepherd: and He shall gather the lambs with His [arm, and carry them in His bosom, and gently lead those that are with [young. Come un pastore Egli pascerà il Suo [gregge e raccoglierà fra le braccia gli agnellini: se li recherà in seno e condurrà dolcemente le femmine gravide. (Isaia 40:11) N. 18 CHORUS N. 18 CORO His yoke is easy, and His burthen is light. Il suo gioco è dolce, leggero il Suo fardello. (Matteo 11:30) PART THE SECOND PARTE SECONDA N. 19 CHORUS N. 19 CORO Behold the Lamb of God, that taketh away the sin of the world. Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che prende su di sé i peccati del [mondo. N. 20 AIR N. 20 ARIA (CONTRALTO) He was despised and rejected of men, a man of sorrows and acquainted with grief. L’uomo che conosce il dolore e [la sofferenza è stato sprezzato come l’ultimo degli esseri umani. He gave His back to the smiters, and His cheeks to them that plucked off the hair: He gid not His face from shame and spitting. Egli offerse il Suo corpo agli aguzzini e le sue guance a coloro che gli strappavano la barba; non nascose il Suo volto di fronte a quelli che lo schernivano e sputacchiavano. N. 21 CHORUS N. 21 CORO Surely He hath borne our griefs, and carried our sorrows! Veramente Egli si è gravato delle nostre [afflizioni, e si è addossato i nostri dolori! Egli è stato trafitto per i nostri errori, è stato maltrattato per le nostre iniquità, a Lui è stato attribuito il castigo per [la nostra riappacificazione (Isaia 53:3) (Isaia 50:6) He was wounded for our transgressions, He was bruised for our iniquities the chastisement of our peace was upon [Him. (Isaia 53:4-5) N. 22 CHORUS N. 22 CORO And with His stripes we are healed. Per le Sue piaghe noi siamo stati risanati. (Isaia 53:5) N. 23 CHORUS N. 23 CORO N. 30 CHORUS N. 30 CORO All we like sheep have gone astray; we have turned every one to his own way. And the Lord hath laid on Him the iniquity of us all. Tutti noi come pecorelle ci eravamo smarriti; ciascuno si era sviato dal proprio cammino. E il Signore fece ricadere su di Lui la malvagità di tutti noi. Lift up your heads, O ye gates; and be ye lift up, ye everlasting doors; and the King of glory shall come in! Who is the King of glory? The Lord strong and mighty, the Lord mighty in battle! Lift up your heads, 0 ye gates; and be ye lift up, ye everlasting doors; and the King of glory shall come in! Who is the King of glory? The Lord of Hosts. He is the King of glory! Spalancate i vostri battenti, o portali, innalzatevi, o porte eterne, fate entrare il Re della gloria! Chi è il Re della gloria? Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia! Spalancate i vostri battenti, o portali, innalzatevi, o porte eterne, fate entrare il Re della gloria! Chi è il Re della gloria? Il Signore degli Eserciti, è lui il Signore della gloria! (Isaia 53:6) N. 24 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 24 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (TENORE) All they that see Him laugh Him to scorn; they shoot out their lips, and shake their heads, saying: E quelli che Lo vedono Lo scherniscono, protendono le labbra e scuotono i loro capi dicendo: N. 25 CHORUS N. 25 CORO He trusted in God that He would deliver [Him; let Him deliver Him, if He delight in Him. Ha sperato nel Signore di essere liberato; che lo salvi, giacché gli vuoi bene! N. 26 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 26 RECITATIVO ACCOMPAGNATO ( TENORE) Thy rebuke hath broken His heart; He is full of heaviness. He looked for some to have pity on Him, but here was no man, neither found He any to comfort Him. L’oltraggio verso di Te ha spezzato [il Suo cuore: Esso è colmo di amarezza. Attese qualcuno che avesse pietà di Lui, ma non ci fu nessuno, nessuno venne a consolarlo. (Salmi 16/15:IO) (Salmi 22-[21]: 9) (Salmi 69-[68]:21) N. 27 ARIOSO N. 27 ARIOSO (TENORE) Behold, and see if there be any sorrow like unto His sorrow. Guardate e vedete se c’è un dolore simile al Suo dolore. (Lamentazioni 1:12) N. 28 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 28 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (TENORE O SOPRANO) He was cut off out of the land of the [living: for the transgression of Thy people was He stricken. Egli fu strappato dalla terra dei viventi; per le colpe del Tuo popolo Egli fu percosso. (Isaia 53:8) N. 29 AIR N. 29 ARIA (TENORE O SOPRANO) But Thou didst not leave His soul in hell; nor didst Thou suffer Thy Holy one to see corruption. Ma Tu non abbandonerai la Sua anima [negli inferi; né permetterai che il Tuo Eterno partecipi alla corruzione. (Salmi 16-15: 10) (Salmi 24-23:7-10) RECITATIVO RECITATIVO (TENORE) Unto which of the angels said He at any time. Thou art My Son, this day have I begotten Thee. A quale mai degli angeli Egli disse: “Tu sei figlio mio. oggi ti ho generato”? N. 31 CHORUS N. 31 CORO Let all the angels of God worship Him. E s’inchinino a Lui tutti gli angeli di Dio. N. 32 AIR N. 32 ARIA (BASSO) Thou art gone up on high; Thou hast led captivity captive, and received gifts for men; yea, even from Thine enemies, that the Lord God might dwell among [them. Tu sei asceso in cielo, Tu hai trascinato in prigionia i ribelli ed hai ricevuto doni fra gli uomini; sì, anche fra i Tuoi nemici, affinché il Signore possa abitare fra loro. N. 33 CHORUS N. 33 CORO The Lord gave the world, great was the compagny of the preachers. Dio ha parlato e grande fu la schiera dei messaggeri. N. 34 DUET AND CHORUS N. 34 DUETTO E CORO (SOPRANO) How beautiful are the feet of Him That bringeth glad tidings of salvation; that saith unto Zion, Thy God reigneth! Quanto sono belli i piedi di colui che reca liete notizie di salvezza; che dice sino a Sion: regna il Tuo Dio! Break forth into joy, glad tidings, Thy God reigneth! Prorompete nella gioia, liete notizie: regna il Tuo Dio! (Ebrei 1:5) (Ebrei 1:6) (Salmi 68-[67]:19) (Salmi 68-[67]:12) (Isaia 52:7 - Romani 10:15) N. 35 ARIOSO N. 35 ARIOSO Their sound is gone out into all lands, and their words unto the ends of the [world. Il loro suono si diffonde per tutta la terra e le loro parole giungono sino ai confini [del mondo. (Romani 10:18 - Salmi 19-[18]:5) N. 36 AIR N. 36 ARIA (BASSO) Why do the nations so furiously rage [together, and why do the people imagine a vain [thing? The kings of the earth rise up, and the rulers take counsel together against the Lord, and against His Anointed. Perché le genti così furiosamente lottano fra di loro, perché i popoli ordiscono vane trame? N. 37 CHORUS N. 37 CORO Let us break their bonds asunder, and cast away their yokes from us. “Spezziamo le loro catene, gettiamo via il loro giogo”. RECITATIVO RECITATIVO (TENORE) He that dwelleth in heaven shall laugh them to scorn; the Lord shall have them in derision. Colui che dimora nei cieli si riderà di loro; il Signore li schernirà. N. 38 AIR N. 38 ARIA (TENORE) Thou shalt break them with a rod of iron; Thou shalt dash them in pieces like a potter’s vessel. Tu li spezzerai con scettro di ferro. Tu li manderai in frantumi come vasi di coccio. N. 39 CHORUS N. 39 CORO Hallelujah: for the Lord God Onnipotent [reigneth. Alleluja! perché il Signore Onnipotente [ha preso a regnare! The kingdom of this world is become the kingdom of our Lord, and of His Christ; and He shall reign for ever and ever. King of kings, and Lord of Lords. Hallelujah! Il regno di questo mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del Suo Cristo; Egli regnerà per i secoli dei secoli. Re dei Re, Signore dei Signori. Alleluja! l re della terra si levano e i principi si alleano contro il Signore e contro il Suo Unto. (Salmi 2:1-2) (Salmi 2:3) PART THE THIRD PARTE TERZA N. 40 AIR N. 40 ARIA (SOPRANO) l know that my Redeemer liveth, and that he shall stand at the latter day upon the earth. And though worms destroy this body, yet im my flesh shall l see God. lo so che il mio Redentore vive e che Egli nell’ultimo giorno si leverà al di sopra della terra. Ed anche se i vermi distruggeranno [questo mio corpo, nella carne mia vedrò Dio. For now is Christ risen from the dead. The first-fruits of them that sleep. Perché ora Cristo è risorto dalla morte, primizia di quelli che giacciono [addormentati. (Giobbe 19:25-26) (1a Corinti 15:20) N. 41 CHORUS N. 41 CORO Since by man came death, by man came also the resurrection [of the dead. For as in Adam all die, even so in Christ shall all be made alive. Poiché per via di un uomo giunge [la morte, anche per via di un uomo giunge la risurrezione dalla morte. Poiché come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti vivono. (1a Corinti 15:21-22) (Salmi 2:4) (Salmi 2: 9) (Apocalisse 19: 6) (Apocalisse 11:15) N. 42 RECITATIVO ACCOMPAGNATO N. 42 RECITATIVO ACCOMPAGNATO (BASSO) Behold, I tell you a mystery; we shall not all sleep, but we shall all be changed in a moment. in the twinkling of an eye, at the last trumpet. Ecco, io vi rivelo un mistero; non del tutto noi ci addormenteremo ma in un attimo saremo trasformati, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. N. 43 AIR N. 43 ARIA (BASSO) The trumpet shall sound, and the died shall be raised [incorruptible, and we shall be changed For this [corruptible must put on incorruption and this mortal must put on immortality. La tromba suonerà e i morti saranno resi incorruttibili e noi saremo trasformati. Perché questo corpo corruttibile deve rivestire l’incorruttibilità, questo corpo mortale deve rivestire [l’immortalità. RECITATIVO RECITATIVO (CONTRALTO) Then shall be brought to pass the saying that is written: Death is swallowed up in victory! E allora s’avvererà la parola scritta: la morte è stata assorbita nella vittoria! (1a Corinti 15:51-52) (1a Corinti 15: 52-53) (1a Corinti 15:54) N. 44 DUET N. 44 DUETTO (CONTRALTO E TENORE) 0 death, where is thy sting? 0 grave, where is thy victory? The sting of death is sin, and the strength of sin is the law. O morte, dov’è il tuo pungiglione? O sepolcro, dov’è la tua vittoria? Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. N. 45 CHORUS N. 45 CORO But thanks be to God, who giveth us the victory through our Lord Jesus Christ. Ma grazie siano rese a Dio che ci ha donato la vittoria attraverso il nostro Signore Gesù Cristo. N. 46 AIR N. 46 ARIA (SOPRANO) If God be for us, who can be against us? Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Ottavio Dantone (1a Corinti 15: 55-56) (1a Corinti 15: 57) (Romani 8:31) Who shall lay anything to the charge of God’s elect? It is God that justifieth, who is he that condemneth? It is Christ that died, yea rather, that is risen again, who is at the right hand of God, who makes intercession for us. Chi lancerà accuse agli alleati di Dio. Se Dio li giustifica, chi li condannerà? Cristo è colui che è morto, anzi, colui che è risuscitato: Egli sta alla destra di Dio intercede per noi. N. 47 CHORUS N. 47 CORO Worthy is the Lamb that was slain, and hath redeemed us to God by His blood, to receive power, and riches, and wisdom, and strength, and honour, and glory, and blessing. Blessing and honour, glory and power, be unto Him that sitteth upon the throne, and unto the Lamb, for ever and ever. L’Agnello che è stato sacrificato e che col Suo sangue ci ha restituito a Dio, è degno di ricevere potenza e ricchezza e sapienza e forza e onore e gloria e benedizione. Benedizione e onore, gloria e potenza siano a Colui che siede sul trono ed all’Agnello nei secoli dei secoli! CHORUS CORO Amen. Amen. (Romani 8: 33-34) (Apocalisse 5:9-12-13) Diplomato in organo e in clavicembalo al Conservatorio di Milano, è stato premiato al Concorso Internazionale di clavicembalo di Parigi e di Bruges e tiene corsi di perfezionamento di clavicembalo, musica da camera, basso continuo e improvvisazione. Dal 1996 è il direttore musicale dell’Orchestra Accademia Bizantina di Ravenna ed è ospite di: Barbican Center di Londra, Konzerthaus di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam, Cité de la Musique e Théâtre des Champs Elysées di Parigi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Festival de Musique di Montreux-Vevey, Festival Musicale Internazionale di Istanbul, Metropolitan Museum di New York, Auditorium del Lingotto di Torino, Ravenna e Bologna Festival, Accademia Chigiana di Siena. Come direttore d’orchestra collabora con “I Pomeriggi Musicali” di Milano, le orchestre ORT della Toscana, WDR di Colonia, Société Philharmonique di Bruxelles, Philharmonia Baroque di San Francisco, National de Lyon. È salito sul podio della Staatskapelle di Berlino in concerto alla Philarmonie e alla Konzerthaus. Nel 1999 ha il suo debutto operistico con la “prima” moderna del Giulio Sabino di Sarti e l’Accademia Bizantina al Teatro Alighieri di Ravenna. Ha inaugurato la stagione 2012/13 con l’Orchestra Haydn di Bolzano e ha debuttato sul podio dell’Opernhaus di Zurigo con il Messiah di Händel. Fra gli impegni recenti: Il viaggio a Reims, Così fan tutte e Rinaldo alla Scala, Rinaldo alla Royal Albert Hall di Londra e al Beaune Festival (oltre a Giulio Cesare e Orlando), L’arbore di Diana al Teatro Real di Madrid, Una cosa rara al Palau de les Arts diValencia, L’italiana in Algeri alla Staatsoper di Berlino e all’Opéra de Lausanne, Giulio Cesare a Ferrara e a Modena, Juditha Triumphans alla Fenice di Venezia, Così fan tutte a Strasburgo, Adriano in Siria a Jesi, il Messiah ad Anversa, Tito Manlio al Barbican Centre, Le nozze di Teti e Peleo e L’Edipo Colono al Rossini Opera Festival, Ascanio in Alba a Bologna, Il ratto dal serraglio a Bari e a Trieste. Notevole il successo con Marin Faliero al Teatro Regio di Parma. Numerose le sue registrazioni televisive e radiofoniche; dal 2003 incide regolarmente per Decca e Naïve. Fra i prossimi impegni: Die Zauberflöte e La verità in cimento a Zurigo, la Petite Messe Solennelle con la Royal Liverpool Philharmonic, il Messiah di Händel con l’Orchestra di Melbourne, La clemenza di Tito a Venezia, Rinaldo a Glyndebourne, Tancredi a Losanna. Terrà concerti con la Filarmonica della Scala, di Amburgo e con l’Orchestra di Dallas. Carolyn Sampson Ha interpretato importanti ruoli per la English National Opera in titoli quali Semele, Il flauto magico, L’incoronazione di Poppea e The Fairy Queen di Pucell. Per il Glyndebourne Festival Opera ha cantato ancora in The Fairy Queen e nel 2012 Anne Truelove in The Rake’s Progress nella nuova produzione di David MacVicar per la Scottish Opera. In Francia è apparsa all’Opéra de Paris, de Lille, de Montpellier e National du Rhin. Ha inoltre cantato nel ruolo del titolo in Psyché di Lully per il festival Boston Early Music. Si è esibita in numerosi concerti nel Regno Unito ai BBC Proms e con l’Orchestra of the Age of Enlightenment, l’English Concert, il Bach Collegium Japan, la Manchester Camerata e The Sixteen. Viene spesso invitata ad esibirsi con l’Orchestra di Hallé e con le orchestre City of London Sinfonia, Scottish Chamber, Royal Liverpool Philharmonic e City of Birmingham Symphony. In Europa si è esibita con le orchestre Royal Concertgebouw, Orchestra Barocca di Friburgo, Bayerische Rundfunk, WDR Symphony, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gürzenich Orchester, Filarmonica di Rotterdam e Leipzig Gewandhaus. Negli Stati Uniti ha cantato come solista con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Boston, Detroit, Orchestra da camera di St. Paul, Washington Bach Consort e Music of the Baroque di Chicago. In recital appare di frequente alla Wigmore Hall: con Matthew Wadsworth al liuto ha inciso un acclamato disco per l’etichetta Wigmore Live. Inoltre, tiene recital ai Festival di Saintes e Aldeburgh e al Concertgebouw di Amsterdam. I dischi per Hyperion con The King’s Consort includono musiche di Kuhnau, Knüpfer, Vivaldi, Zelenka, Monteverdi e Händel, oltre al CD di musica sacra di Mozart selezionato come “Disco del mese” dalla rivista BBC Music. Ha registrato un apprezzato CD de Le nozze e della Messa di Stravinskij per Harmonia Mundi e l’Oratorio di Natale di Bach con la Leipzig Gewandhaus Orchestra e Riccardo Chailly per la Decca. La sua incisione di Purcell per BIS è stata selezionata nel dicembre 2007 dalla rivista Gramophone. Ha inciso, inoltre, per Virgin Classics, DG Archiv, Linn Records e Avie. I futuri impegni comprendono un concerto del Lucio Silla di J. C. Bach al Mozartwoche di Salisburgo, La Passione secondo Matteo di J. S. Bach con la Rotterdam Philharmonic Orchestra, una tournée di Dido and Aeneas con The King’s Consort, una serie di Cantate di Bach con l’Accademia di St.Martin in the Fields a Kings Place e un recital alla Carnegie Hall di New York. TIM MEAD Ha iniziato canto nel coro del King’s College di Cambridge con Charles Brett e vinto numerose borse di studio dal Royal College of Music di Londra, studiando con Robin Blaze. Si è distinto in: Ottone (Opera di Oslo e Opéra de Lyon), Tolomeo nel Giulio Cesare (Deutsche Oper am Rhein), Rinaldo (Bach Collegium Japan), Admeto (HändelFestspiele Göttingen e Festival di Edinburgo), Endimione ne La Calisto (Bayerische Staatsoper), Paggio e Ombra di Bussiride in Ercole amante (De Nederlandse Opera con Ivor Bolton), Clearte nel Niobe e in The Minotaur (con Sir Harrison Birtwistle) al Covent Garden, Orlando (Opera Scozzese e di Chicago), Eustazio nel Rinaldo e in Giulio Cesare (Glyndebourne Festival Opera), ne L’incoronazione di Poppea (con Emmanuelle Haïm a Digione e Lille), Licida ne L’Olympiade (Opera di Garsington), Orfeo (English National Opera e Händel e Haydn Society), Siroe (Oper der Zeit), David nel Saul (Opera North), Ometh nel Golem (Angers-Nantes Opéra), Trasimede in Admeto (Opernhaus Halle), Melo nel Sosarme, re di Media e Ezio (London Händel Festival), Farnace nel Mitridate (Classical Opera Company a St. John), Athamas in Semele (Beijing Youth Orchestra). In concerto si è esibito con: l’Akademie für Alte Musik di Amburgo, Le Concert d’Astrée, Les Arts Florissants, la Basel Kammerorchester, la Hanover Band, la Britten Sinfonia e The King’s Consort, la Nederlandse Bachverenigin. Oltre che per il Lufthansa Baroque Festival, ai Proms con l’Academy of Ancient Music e Goodwin, nel Messiah di Händel con la Manchester Camerata e Kraemer e con Curtis a Madrid. Tra le sue incisioni di Händel: Riccardo Primo (Sony BMG), Solomon con la FestspielOrchester Göttingen e McGegan, Israel in Egypt con l’Orchester der Deutschen, Haendel-Solisten (Brilliant Classics) Admeto con l’Händel-Festspiele Halle e Howard Arman (Arthaus Musik, DVD); oltre a Ode di Purcell e brani corali di Domenico Scarlatti con il Coro del King’s College e Cleobury (EMI). Fra i prossimi impegni: Boy/Angel in Written on Skin per il Théâtre du Capitole, Endimione alla Bayerische Staatsoper, Tolomeo nel Julius Caesar e la voce di Apollo in Death in Venice per l’English National Opera, il Messiah con l’Orchestra of the Age of Enlightenment, la New York Philharmonic, l’English Concert, Le Concert d’Astrée (Virgin Classics), la Messa in si minore (Hyperion), La Passione secondo Matteo con la Netherlands Bach Society, Bertarido in Rodelinda per Mercury Baroque, Goffredo nel Rinaldo per Glyndebourne. Jeremy Ovenden Ha studiato con Norman Bailey e Neil Mackie alla Royal College of Music and Drama di Londra. Ha vinto lo “Ian Fleming Trust Award” ed è arrivato finalista alla “Kathleen Ferrier Competition”. Si è specializzato con Nicolai Gedda. È riconosciuto internazionalmente come uno dei maggiori interpreti del repertorio mozartiano e haendeliano. Il suo repertorio include ruoli quali Don Ottavio (Don Giovanni), Ferrando (Così fan tutte), Emilio (Il sogno di Scipione), Soliman (Zaide), Tito (La clemenza di Tito), Tamino (Die Zauberflöte), Biondello (L’oca del Cairo di Mozart) e Asdrubale (Lo sposo deluso di Mozart), Jupiter (Semele), Nerone (L’incoronazione di Poppea), Male Chorus (The Rape of Lucretia) e Egisto (L’Europa riconosciuta di Salieri). Ha collaborato con numerosi direttori, fra cui Alessandrini, Barenboim, Bicket, Biondi, Chung, Fasolis, Harnoncourt, Hickox, Jacobs, Koopman, Kraemer, Minkowski, Muti, Pinnock, Poppen, Rattle, Rousset, Webb e con orchestre quali l’Orchestra of the Age of Enlightenment e la Freiburger Barockorchester. È ospite dei principali teatri italiani (La Scala, La Fenice, Carlo Felice, Maggio Musicale Fiorentino, Regio di Torino), ed europei (Opera di Monaco, Berlino, Francoforte, Amsterdam, Champs Elysées di Parigi e Royal de la Monnaie di Bruxelles), in produzioni di Sellars, Carsen, McVicar, Alden, Audi, Scola, Pizzi, Ronconi e Daniele Abbado. È invitato regolarmente ai festival di Aix-en-Provence, Ambronay, Festival Sacré di Nizza, Glyndebourne, Salisburgo e BBC Proms. Ha cantato presso il Musikverein, Barbican Centre, Royal Festival Hall, Concertgebouw, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e St. David’s Hall. Fra i suoi ultimi successi si segnalano le interpretazioni di Lodoiska a Ingolstadt con la Münchner Rundfunkorchester, Così fan tutte alla Staatsoper di Berlino, La finta giardiniera alla Monnaie di Bruxelles, La Passione di Salieri con l’OSN Rai di Torino, L’incoronazione di Poppea al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Messiah di Händel all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Fra i prossimi impegni: un recital al Mozarteum di Salisburgo, L’incoronazione di Poppea all’Opéra National de Paris, Tamerlano alla Monnaie di Bruxelles. La sua discografia include pagine sacre di J. S. Bach; Missa Salisburgensis di Biber; Ode for St. Cecilia’s Day di Purcell e Saul Händel; Die Jahreszeiten e Die Schöpfung di Haydn; Il sogno di Scipione, Betulia liberata, La finta semplice, L’oca del Cairo, La finta giardiniera e Lo sposo deluso di Mozart, l’VIII Libro di Madrigali di Monteverdi. JOSEF WAGNER Nato in Austria nel 1975, ha iniziato gli studi di canto, violino e pianoforte. Ha proseguito canto all’Università per la musica e lo spettacolo di Vienna con Kurt Equiluz e Robert Holl e seguito masterclasses di Paul Esswood, Walter Berry e Christa Ludwig. Attualmente si perfeziona con il Prof. Wicus Slabbert. Dopo il debutto come Don Alfonso (Così fan tutte) e Dulcamara (L’Elisir d’amore) è diventato membro dell’ensemble della Volksoper di Vienna dal 2002 al 2005, cantando Publio (La Clemenza di Tito), Masetto (Don Giovanni), Alidoro (Cenerentola), Philebos (König Kandaules di Zemlinsky) e Colline (La Bohème). È stato chiamato come Figaro ne Le Nozze di Figaro al Salzburg Landestheater, come Guglielmo nel Così fan tutte al Festival “Mozart in Reinsberg”, come Lord Sidney (Viaggio à Reims) e Fra Melitone (La Forza del Destino) allo Stadttheater Bern. Nel 2006 ha debuttato al Festival di Salisburgo come Don Cassandro (La Finta Semplice). Nella stagione 2006/07 ha cantato Figaro alla Volksoper e in tournée in Olanda, Nachtigall (I Maestri cantori di Norimberga) all’Opera di Ginevra, Guglielmo all’Opera Ireland e Papageno all’Hyogo Performing Arts Center in Giappone. Nel 2007/08 si è esibito con il Concerto Köln e Hofstetter come Herkules nell’Alceste di Schweitzer, all’Opera d’Israele come Lord Sidney, all’Opéra de Nantes come Nick Shadow (The Rake’s Progress), con l’Het Gelders Orkest in Olanda come Don Giovanni, all’Opera di Ginevra come Frank nel Die Fledermaus, Eduard (nel Neues vom Tage di Hindemith) all’Opéra de Dijon, Leporello all’Opéra de Marseille, Papageno alla Volksoper, Assur (Semiramide), nel Viaggio à Reims alla Vlaamse Opera di Antwerp con Zedda. Tra i suoi progetti: Don Giovanni alla Volksoper, all’Opéra de Dijon e ad Antwerp, Elmiro nell’Otello di Rossini alla Vlaamse Opera, Publio ne La Clemenza di Tito a Marsiglia, Le Vaisseau Fantôme (di Dietsch) in concerto alla Deutsche Oper di Berlino, Jochanaan all’Opera di Stoccolma e una nuova produzione del Flauto magico al Festival di Aix-en-Provence. Ha collaborato con i direttori quali Ton Koopman, Dennis Russel Davies e Nikolaus Harnoncourt sia al Musikverein che alla Konzerthaus di Vienna. Ha cantato Der Sturm di Martin al Concertgebouw di Amsterdam e Die Schöpfung e The Messiah di Händel con l’Orchestra dell’Opera di Vlaamse. Ha in programma il Requiem di Verdi al Carinthian Summer Festival e concerti al Ludwigsburger Festspiele e al Musikverein. Coro Maghini Coro Maghini Soprani Chiara Albanese, Cristina Camoletto, Sonia Tedla Chebreab, Alessandra Foti, Nadia Kuprina, Teresa Nesci, Silvia Prot, Karin Selva, Arianna Stornello, Nozomi Sugiura Contralti Il Coro Maghini, intitolato a una delle figure più significative della vita musicale di Torino - Ruggero Maghini, direttore del Coro Rai dal 1950 per oltre vent’anni - si è costituito nel giugno 1995 in occasione di una produzione con l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai; da allora ha collaborato più volte con la stessa orchestra affrontando le pagine più significative del repertorio sinfonicocorale da Bach a Britten, da Mozart a Mahler. Dal 2006 collabora stabilmente anche con l’Academia Montis Regalis con la quale ha realizzato numerosi progetti concertistici nell’ambito delle stagioni dell’Unione Musicale di Torino, della Società del Quartetto di Milano ed ha partecipato alla 50ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Palermo) e al Festival di Musica Antica di Bruges (Belgio). Negli ultimi due anni ha partecipato all’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, dove è stato nuovamente invitato per l’edizione 2013 con La Clemenza di Tito di Mozart. Nell’ottobre 2012 ha collaborato con il Teatro Regio di Torino per l’allestimento di Der Fliegende Holländer di Wagner. Accanto alla produzione con orchestra il Coro Maghini ha affrontato una buona parte del più significativo repertorio per coro a cappella, dal barocco alla musica contemporanea. A fianco del Coro, è sorta nel 2005 l’Accademia Maghini, la cui attività istituzionale è indirizzata prevalentemente alla formazione vocale dei coristi, sia amatoriali che professionisti, e all’organizzazione di eventi quali la rassegna Musica nei luoghi dello spirito. Collaborano alla preparazione del coro il pianista Sergio Merletti e il maestro assistente Elena Camoletto. Eisa Brizzolari, Elena Camoletto, Manuela Cattaneo, Maria Chiara Gallo, Laurenti, Chiara Longobardi, Annalisa Mazzoni, Maria Russo, Chistine Streubühr, Svetlana Skvortzova Tenori Alessandro Baudino, Pasquale Bottalico, Giancarlo Cicero, Michele Concato, Federico Kaftal, Massimo Lombardi, Corrado Margutti, Fabrizio Nasali, Phillip Peterson, Marco Tozzi Bassi Sergio Alcamo, Riccardo Bertalmio, Riccardo Bovina, Cesare Costamagna, Luciano Fava, Ermanno Lo Gatto, Pietro Numico, Adriano Popolani, Dario Previato, Silvestro Roatta Claudio Chiavazza partecipano al concerto VIOLINI PRIMI *Alessandro Milani (di spalla), °Marco Lamberti, Antonio Bassi, Valerio Iaccio, Elfrida Kani, Kazimierz Kwiecien, Martina Mazzon, Matteo Ruffo, Lynn Westerberg, Laura Vignato. VIOLINI SECONDI Ha studiato presso il Conservatorio di Torino diplomandosi in Clarinetto, Musica Corale e Direzione di Coro. Si è poi perfezionato in direzione corale con Peter Erdei presso l’“Istituto Kodály” di Kecskemét in Ungheria; in qualità di direttore ha tenuto concerti in Italia, Austria, Belgio, Ungheria, Francia, Svizzera, Grecia, Repubblica Ceca, Ex Yugoslavia, affrontando un repertorio che spazia dal canto gregoriano alla polifonia vocale contemporanea con diverse prime esecuzioni. Fin dalla sua fondazione, è direttore del Coro Maghini con cui ha affrontato le più importanti pagine del repertorio sinfonico-corale collaborando con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristjan Järvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Alessandro De Marchi. Ha diretto diversi complessi partecipando ad importanti festival quali MiTo-Settembre Musica, Tempus Paschale di Torino, Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, Armoniche Fantasie dell’Accademia Montis Regalis di Mondovì (CN), Musica Recercata di Genova, Festival dei Saraceni, Festival Musicale della Via Francigena, Les Baroquiales di Sospel, Musique Sacrée en Avignon, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik. *Roberto Righetti, Enrichetta Martellono, Maria Dolores Cattaneo, Antonello Molteni, Vincenzo Prota, Francesco Sanna, Elisa Schack, Isabella Tarchetti. VIOLE *Ula Ulijona, Geri Brown, Matilde Scarponi, Massimo De Franceschi, Federico Maria Fabbris, Margherita Sarchini. VIOLONCELLI *Pierpaolo Toso, Ermanno Franco, Giacomo Berutti, Pietro Di Somma. CONTRABBASSI *Augusto Salentini, Silvio Albesiano. OBOI *Carlo Romano, Sandro Mastrangeli. FAGOTTO *Andrea Corsi TROMBE PICCOLE *Marco Braito, Ercole Ceretta. TIMPANI *Stefano Cantarelli CLAVICEMBALO Giorgio Paronuzzi ORGANO Stefano Demicheli *prime parti ° concertini Alessandro Milani suona un violino “Francesco Gobetti” del 1711, messo gentilmente a disposizione dalla Fondazione Pro Canale di Milano. CONVENZIONE OSN RAI - GTT GTT concede agli Abbonati della Stagione Sinfonica OSN Rai 2012/13 una riduzione del 10% sulle Cene e Apericene organizzate a bordo dei tram Ristocolor, Gustotram e sui battelli Valentina e Valentino. PER INFORMAZIONI: www.osn.rai.it (sezione Biglietti e abbonamenti, “Vantaggi per il pubblico”); presso la Biglietteria dell’Auditorium, oppure ai numeri telefonici GTT 011 5764750 – 011 5764733. CONVENZIONE OSN RAI - VITTORIO PARK Tutti gli Abbonati, i possessori di Carnet e gli acquirenti dei singoli Concerti per la Stagione Sinfonica OSN Rai 2012/13 che utilizzeranno il VITTORIO PARK DI PIAZZA VITTORIO VENETO nelle serate previste dal cartellone, vidimando il biglietto di sosta nell’apposita macchinetta installata nel foyer dell’Auditorium Toscanini, avranno diritto allo sconto del 25% sulla tariffa oraria ordinaria. PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL PERSONALE DI SALA O IN BIGLIETTERIA. Conferenza su Le Sacre du Printemps (La Sagra della Primavera) di Igor’ Stravinskij In occasione del centenario della 1° rappresentazione Giovedì 2 maggio 2013 alle ore 18.30 presso l’Auditorium Rai Con la partecipazione di Michele dall’Ongaro e Giorgio Pestelli In collaborazione con l’Università di Torino Ingresso libero Ascoltare, conoscere, incontrare, ricevere inviti per concerti fuori abbonamento, scoprire pezzi d’archivio, seguire le tournée dell’Orchestra, avere sconti e facilitazioni. In una parola, diventare AMICI. Sono molti i vantaggi offerti dall’associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: scegliete la quota associativa che preferite e iscrivetevi subito! Tutte le informazioni e gli appuntamenti sono disponibili sul sito www.amiciosnrai.it o scrivendo a [email protected]. La Segreteria degli AMICI dell’OSN Rai è attiva mezz’ora prima di ogni concerto presso la Biglietteria dell’Auditorium Rai, oppure il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12, telefonando al 335 6944539. 20 GIOVEDì 18 APRILE 2013 ore 20.30 VENERDì 19 APRILE 2013 ore 20.30 John Axelrod direttore Sol Gabetta violoncello Edward Elgar Concerto in mi minore op. 85 per violoncello e orchestra Antonín Dvorák Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88 CARNET da un minimo di 6 concerti scelti fra i due turni e in tutti i settori Adulti: 24,00 euro a concerto Giovani: 5,00 euro a concerto SINGOLO CONCERTO Poltrona numerata: da 30,00 a 15,00 euro (ridotto giovani) INGRESSO Posto non assegnato: da 20,00 a 9,00 euro (ridotto giovani) BIGLIETTERIA Tel. 011/8104653 - 8104961 - Fax 011/8170861 [email protected] - www.osn.rai.it www.facebook.com/osnrai @OrchestraRai
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