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EDUCAZIONE, SPORT DIVERSITÀ CULTURALE: NUOVI MODI PER
PROMUOVERE I DIRITTI UMANI NEL MONDO
RAPPORTO DEGLI STAGISTI DEL SEGRETARIATO GENERALE FICLU SULLA
CONFERENZA INTERNAZIONALE PER PROMUOVERE I DIRITTI UMANI NEL
MONDO TENUTASI AL QUARTIER GENERALE DELL’UNESCO A PARIGI IL 6
MARZO 2014.
PREMESSA
Desideriamo prima di tutto ringraziare il Segretario Generale FICLU Annateresa Rondinella che
con la consueta serietà e competenza con cui ci guida tutti i giorni, ci ha preparati a questo incontro,
anche se l’invito è giunto molto in ritardo da parte del Segretariato della WFUCA, abbiamo
accettato la sfida ed abbiamo organizzato la partecipazione. La nostra esperienza a questo incontro
si è resa possibile grazie al supporto economico che abbiamo ricevuto da parte della Presidente del
Club UNESCO Udine, Renata Capria D’Aronco, della Presidente del Club UNESCO Acicastello
Jolanda Palumbo Scelfo, della ditta per la produzione dell’Olio di Cesare Rocchi di Lucca e dallo
stesso Presidente del Club UNESCO Lucca, Raffaello Nardi. A tutti loro va la nostra gratitudine
per averci dato la possibilità di fare un primo importante incontro con l’UNESCO e con i giovani
provenienti da altre federazioni del mondo al fine di scambiarci esperienze, idee e buone pratiche.
RAPPORTO
Molti i giovani presenti alla conferenza tenutasi a Parigi il 6 marzo 2014 per promuovere i diritti
umani attraverso lo sport. Una giornata intensa, in cui sono stati presentati 10 progetti diversi,
realizzati da 10 stati differenti (Ecuador, Ghana, Haiti, India, Italia, Madagascar, Messico, Marocco,
Paraguay, Togo)
Il presidente du Comité de Laison ONG-UNESCO, Patrick Gallaud ha aperto la cerimonia
spiegando il rapporto tra ONG e UNESCO e quali sono le finalità. Il suo pensiero può essere
sintetizzato in due parole: Pace e Umanesimo due elementi che devono accompagnare i giovani di
tutto il mondo per la costruzione di un futuro rispettoso del prossimo, contro ogni forma di razzismo
e di violenza. E’ seguito l’intervento del Vice-direttore Generale per le relazioni esterne e la
pubblica informazione Eric Falt che si è rivolto ai giovani che si trovano ad affrontare una crisi di
valori e di identità, e devono essere capaci di costruire un mondo migliore di quello che hanno
trovato. E per far questo è necessario fornire loro un’educazione all’altezza delle sfide del XXI
secolo. “Oggi stiamo parlando di giovani - ci stiamo concentrando sulla metà della popolazione
mondiale di età compresa che ha meno di 25 anni . Dobbiamo trovare il modo di costruire con
loro la cittadinanza del 21 ° secolo - consentire loro di investire in una società , di avere un
lavoro , di vivere in pace e di promuovere i diritti umani”. E’ stata poi la volta dell’intervento del
presidente del Comitato intergovernativo per l’educazione fisica e lo sport Arnaldo Rivero Fuxa che
ha spiegato, come lo sport può avere un ruolo molto importante per l’educazione e soprattutto per
promuovere i diritti umani: “Lo sport non deve essere visto solo come un gioco, lo sport è quel
qualcosa che ci educa, che ci insegna la tolleranza e il rispetto”. “Lo sport serve a lottare
contro la violenza tra uomini e donne, lottare per coloro che sono caduti nel circuito della
droga e fa da supporto a coloro che hanno problemi sociali che attraverso lo sport possono
rintegrarsi e trovare una vita migliore.” In questo quadro cita soprattutto i paesi che hanno subito
traumi bellici che possono ritrovare una rieducazione alla pace e alla non violenza attraverso la
pratica dello sport.
La presidente Geneviève Garrigos di Amnesty International della Francia ha ricordato come è nata
la sua organizzazione che al momento è la più importante organizzazione non governativa al mondo
per la difesa dei Diritti Umani e delle tante persone che ogni giorno vedono i propri diritti violati;
come in Siria, Egitto, Tunisia, Yemen, Bharein e in altri paesi del Medio Oriente e Nord Africa
dove uomini, donne e bambini sono scesi nelle piazze per chiedere un futuro di libertà e diritti. Nel
suo discorso ha parlato delle conseguenze della seconda guerra mondiale, della lotta all’appathaid,
di ciò che oggigiorno sta succedendo nel mondo e di tutti i problemi che la nostra epoca illuminata
non dovrebbe avere, eppure ancora molto, moltissimo c’è da fare per garantire i diritti umani in tutti
i paesi del mondo. Conclude il discorso con un’unica domanda, Perché? Perché accede ancora
tutto questo?
E’ seguito un breve spettacolo di musica diretto da Mario Incudine con una band tutta siciliana che
ha portato, il colore, la musicalità di una terra straordinaria, crogiuolo in passato, come nel nostro
presente, di culture e genti provenienti da ogni dove. Gli intermezzi musicali si sono alternati
durante tutta la giornata. Emblematica è stata una canzone dedicata agli immigrati e alla tragedia
di Lampedusa, a cui è seguito un appello a non dimenticare i luoghi di approdo dei tanti naufraghi
che cercano migliori condizioni di vita, affinché tutti: governi, organizzazioni governative e non
governative siano impegnate in prima linea perché mai più possa replicarsi un simile orrore per
l’intera Umanità”
E’ stata poi la volta dell’invitato d’onore Andrea Agnelli, presidente della Juventus Football Club
che ha presentato il progetto ‘Un Calcio al Razzismo: gioca con me’ realizzato con il Centro
UNESCO di Torino. E’ intervenuta, per salutare Agnelli, direttamente la direttrice Generale
UNESCO Irina Bukova, che si è complimentata per questa importante azione che rappresenta una
concreta base per la lotta al razzismo. In allegato il discorso completo del Presidente della Juventus,
a cui è seguita la presentazione del progetto curato da Maria Paola Azzario. Il video e la presenza
sul palco di 20 ragazzi hanno mostrato il lavoro su questa tematica svolto da molti anni dal Centro
UNESCO di Torino.
Durante la pausa, accompagnati dai membri della Divisione ERI, abbiamo visitato tutto il quartier
generale dell’UNESCO, incontrato il Direttore per le Commissioni Nazionali e la Società Civile
Genc Seiti e siamo stati accolti dall’Ambasciatore Italiano presso la delegazione permanente S.E.
Vincenza Lomonaco che ci ha dato il benvenuto all’UNESCO.
In seguito è stato presento il progetto del Paraguay: “Il Diritto ad una vita senza violenza per i
bambini lavoratori e / o bambini di strada nel quartiere di Asuncion”. Progetto realizzato dall’
Ufficio Cattolico Internazionale per l'Infanzia (BICE) che ha creato un ostello dove i diritti dei
minori siano salvaguardati. Il progetto viene realizzato in collaborazione con "Callescuela" (scuola
Street), una associazione locale e permette ai bambini di sentirsi rispettati e fornisce loro obiettivi
condivisi per la tutela dei diritti umani. Il Segretario Generale FICLU Rondinella si è
complimentato con la direttrice del progetto sottolineando come queste realtà ci appaiono così
distanti, ma invece i casi tristi di bambini lavoratori cinesi ad esempio o anche italiani, ci devono far
riflettere molto e senza dubbio questo progetto rappresenta una buona pratica da attuare in molti
contesti italiani.
Il Madagascar, ha presentato il progetto “ Valorizzo la mia Lingua” realizzato dagli Scaut del
Madagascar. Abbiamo stabilito rapporti di amicizia con i rappresentati e li abbiamo invitati presso il
nostro segretariato generale, convinti che il progetto possa essere emulato presso le scuole italiane,
questo al fine di valorizzare ogni singola realtà linguistica, come ci insegna la campagna in favore
delle lingue madri che l’UNESCO persegue da anni per proteggere e salvaguardare tutte le
minoranze linguistiche presenti sul nostro pianeta.
Nel pomeriggio sono stati presentati i progetti (Messico, Francia, India, Nepal, Marocco ed
Equador). Il progetto del Messico ha posto in luce la mancanza d’acqua nei paesi del terzo mondo
e in particolare in tre comuni dello stato di Morelos.
La Francia con “Le ragazze al top”, ha visto sul paco un momento più giocoso, la presenza di due
giovani ragazze francesi che praticano sport estremi in montagna e sulla neve. A cui è seguita una
breve interruzione dei lavori con l’esibizione di un gruppo di ragazzi francesi che hanno cantato e
ballato, Main noire d’Afrik.
Dopo la pausa i lavori sono ripresi con il Marocco che ha presentato, “ La forza delle donne”, un
progetto diretto dalla Presidente dell’Unione Nazionale delle Donne in Marocco, in cui viene messo
in evidenza il problema della violenza sulle donne e come formazione ed alfabetizzazione possono
prevenire e aiutare comportamenti errati. Il Segretario Generale FICLU e la stagista FICLU Henen
Grine proveniente dal Marocco si sono complimentate con la Presidente Zahra ricevendo l’invito
per una conferenza in Marocco che veda uno scambio tra le giovani italiane e marocchine. In questa
linea il Segretario Generale FICLU ha dichiarato che porterà l’idea in consiglio direttivo nella
speranza che possa essere accolta e che si sviluppi una progettualità comune.
Si sono alternati tutti i video con la presentazione di progetti di cui vi alleghiamo un estratto. In
ultimo l’Equador ha presentato: “Agua Riobamba”, mettendo in luce il problema della cattiva
distribuzione dell’acqua; infatti, in questa area è possibile avere dell’acqua potabile per non più di 8
ore al giorno, e i bambini sono costretti tutti i giorni a camminare a piedi per un ora per poter bere
dell’acqua potabile. Questo progetto ci ha fatto comprendere quanto noi siamo fortunati e ci ha fatto
riflettere sulle difficoltà che in altre realtà hanno giovani come noi. Sì è così conclusa la giornata
per promuovere i diritti umani attraverso lo sport, con la consegna dei certificati a coloro che hanno
coordinato e lavorato ai progetti. Calorosi ringraziamenti sono giunti, da parte del presidente du
Comité de Laison ONG-UNESCO Patrick Gallaud, a tutti gli intervenuti e dal rappresentante della
Direttrice Generale, Eric Falt di cui vi alleghiamo il discorso di conclusione.
Alla fine dei ringraziamenti un’ultima esibizione del gruppo siciliano diretto da Mario Incudine ha
chiuso l’importante giornata.
Questa è stata sicuramente per noi una giornata impegnativa e molto significativa , non ci sono state
solo parole, ma atti concreti che ci hanno dato quella spinta, per costruire un mondo migliore, un
mondo dove un bambino di 6 anni non debba camminare sotto il sole per cercarsi dell’acqua per
sopravvivere.
GRAZIE FICLU per averci aperto nuovi mondi, lontani dal nostro, ma che ormai ci sono entrati nel
cuore!!!!
Gruppo Stagisti FICLU
Hanane Grine
Roberto Mori
Hann Lui
Alice Sentieri