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Rapporto Youth and Museums – Museo Golesti – Arges – Romania 12 – 16 Giugno 2014 Dal 13 al 16 Giugno si è svolto presso il Museo Golesti in Romania la conferenza internazionale atta a celebrare il “75 anniversario dalla fondazione del Museo di Golesti “. Gli organizzatori hanno voluto porre in primo piano il rapporto dei giovani con le realtà museali, mettendo in luce, tra l’altro, l’importanza dei musei che illustrano spaccati di storia delle tradizioni popolari. Location dell’evento è stato il Museo Golesti, Stefanesti, uno dei più importanti e attivi della Romania. Il tema della conferenza quest’anno verteva su “Mestieri e tradizioni delle minoranze nazionali dimenticati” Infatti, all’interno del Museo, a fianco dei tradizionali spazi espositivi sono stati creati laboratori didattici nei quali vengono riproposte antiche metodologie e tecniche produttive. In particolare le attività che vi si svolgono vanno dalla tessitura di abiti e tappeti, alla viticultura, alla produzione di ceramiche, all’intarsio del legno o alla preparazione di squisite confetture e liquori. Per l’occasione sono intervenuti, galleristi, curatori d’arte, artisti, ricercatori, critici e storici d`arte, provenienti oltre che dalla Romania da tredici paesi quali: Albania, Malta, Serbia, Francia, Italia, Spagna, Russia, Moldavia, Turchia, Bulgaria, Siria, India, Austria. In questa occasione sono state presentate la prima monografia del museo e l'anteprima della mostra permanente con oggetti appartenenti alla famiglia regnante Golescu, recentemente restaurati. I locali del museo, inoltre hanno ospitato la mostra itinerante di disegni eseguiti in diversi musei popolari del paese firmata dall'architetto rumeno Mugur Kreiss. La prima giornata della conferenza è stata dedicata alla didattica museale in cui sono intervenuti in qualità di relatori i direttori dei Musei in rappresentanza dei più prestigiosi musei della Romania. In questa sessione sono state discusse le problematiche che i musei sono tenuti ad affrontare con particolare attenzione alle strategie attrattive che essi devono attuare per rendere il Museo un luogo di incontro e di fruizione per i giovani, 1 così come sollecitato nelle raccomandazioni della Commissione Europea e dalla stessa UNESCO attraverso il progetto Methamorphosi. Si è poi discusso sul ruolo che possono svolgere i club e centri UNESCO affinchè i giovani siano fruitori attivi e non passivi dei Musei. In sintesi i principali argomenti trattati sono stati: il reperimento dei fondi anche attraverso programmi di auto – finanziamento e la messa a punto di programmi mirati alle nuove generazioni, atti a portare i giovani nei musei. Galleristi e direttori, oltre ad illustrare le principali caratteristiche individuali delle istituzioni che rappresentavano, hanno focalizzato i loro interventi sullo stato attuale del mercato dell'arte in Romania inserito in un più ampio contesto internazionale. Nella discussione hanno focalizzato l’attenzione sulla necessità di modernizzazione le realtà museali del paese al fine di adattarle alle esigenze degli utenti, sviluppando programmi interdisciplinari utilizzando forme di comunicazione che si adattino ad un pubblico giovane. Gli ospiti stranieri sono intervenuti sottolineando le problematiche che i musei devono affrontare nei rispettivi paesi, illustrando le soluzioni adottate allo scopo di attirare un maggior numero di visitatori. E’ stata inoltre messa in rilievo l’importanza dell’azione svolta dai club e centri UNESCO oltre che dalle scuole del territorio per rilanciare musei cosidetti minori ma non per questo meno significativi . La delegazione italiana formata da Annateresa Rondinella, Segretario generale FICLU e da 4 stagisti FICLU (Ana Maria Negoita, Adaine Saltel, Kim Kan Yuo, Alice Sentieri) tutti giovani storici dell’arte, insieme ai rappresentanti delle altre delegazioni straniere, è intervenuta in questa prima sessione presentando un video prodotto dal Segretariato Generale FICLU il cui contenuto ha mostrato come aperitivi culturali, serate di musica con DJ, caffè con l’arte, e cena d’autore, o presenze straordinarie di attori e cabarettisti, rappresentano alcune strade che i Musei Italiani hanno percorso con successo. In questo quadro, Rondinella, ha sottolineato che in Italia vi è un piccolo ma importante gruppo di club e centri che lavorano in maniera attiva con i Musei: dal club UNESCO di Caserta, Enna, Torino, Lucca, Arezzo, Cosenza, Udine, Vulture, Firenze, Biandronno sul Seprio, Bisceglie, Taranto, citando gli esempi virtuosi che questi club e centri UNESCO hanno realizzato all’interno dei territori di appartenenza e che possono essere emulati all’estero. Ha presentato anche le anteprime nazionali delle mostre che 2 questi club e centri hanno prodotto anche con il fine di rendere partecipi le nuove generazioni nella presa di coscienza delle radici del loro passato e del loro presente. Nella seconda giornata si sono tenute le relazioni del progetto “YOUTH and MUSEUMS” progetto ormai giunto alla VI edizione, avviato dalla Federazione Rumena delle Associazioni, Centri e Club per UNESCO, sotto l’alto Patrocinio della Commissione Nazionale per l’UNESCO della Romania e dall’UNESCO Parigi.Ogni rappresentante proveniente da: Albania, Malta, Serbia, Francia, Italia, Spagna, Russia, Moldavia, Turchia, Bulgaria, Siria, India, Austria, ha presentato la casistica di una importante realtà museale, esemplificando le strategie curatoriali programmatiche o idealiste, assieme alle strategie di comunicazione e marketing che queste istituzioni hanno sviluppato per il pubblico giovanile. Progetti quindi volti ad attirare i giovani al museo perlopiù attraverso eventi multi-mediali, laboratori di arte, ospiti e VIP, attori, musicisti, cineasti, DJ, che sono attraenti per il publico giovanile. La presentazione di Annateresa Rondinella dal titolo:” Youth and Museums: a case study in Italy which proves the unity of the componets” ha preso in esame il caso di tre musei italiani: La Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, il Palazzo Rosso di Genova,il Museo Mare di Napoli, che hanno avviato e adottato una serie di programmi speciali dedicati ad un pubblico giovanile. L’intervento della rappresentante della Federazione Italiana è stato molto apprezzato da tutti i partecipanti stimolando il loro interesse ad approfondire tutti quegli esempi di buone pratiche capaci di convertire l'immagine classica del museo, intangibile, immobile, in una istituzione dinamica, aperta a progetti innovativi, che nel tempo portano ricadute positive sul pubblico di nuova generazione. La dr.ssa Rondinella nella presentazione ben organizzata e molto obiettiva, ha mostrato anche altri casi di studio attuati dai musei italiani che hanno avuto il coraggio di innovare creando programmi didattici rivolti a giovani e finanche ai bambini.<< Poiché i Musei sono spazi diversi dalle aule scolastiche e lontani dalle regole e dalle coercizioni degli ambienti accademici, i musei devono essere considerati ambienti dove è più facile acquisire competenze come la comunicazione o la capacità di lavorare in gruppo. Inoltre il confronto con l'arte , con le sue tematiche alcune volte volutamente provocatorie, aiuta i giovani a capire la società e la cultura contemporanea o del passato promuovendo in tal 3 modo forme di cittadinanza attiva e di dialogo interculturale>>. ”Implementare e presentare programmi museali innovativi come quelli esemplificati dal Segretario Generale della FICLU, comporta un complesso percorso - ha dichiarato la direttrice del Museo di Golesti- volto a combinare i processi di elementi appartenenti a diverse aree di attività: divertimento, spettacolo, cucina, musica, cinema, pedagogia. Si tratta di un discorso contemporaneo che i musei dovrebbero gradualmente adottare per avviare un nuovo tipo di apertura al pubblico con un profilo speciale: più dinamico, collegato alla tecnologia, ai consumatori di divertimento” Come ha osservato, il Segretario Generale Rondinella nel corso dei dibattiti che sono seguiti, solo grazie alla commistione di più linguaggi si creano quelle soluzioni così dette ideali che contribuiscono a rendere il Museo vivo gettando così un ponte tra gioventù e Museo. La direttrice del Museo di Golesti, Filoftteia Pally, si è complimentata con la Rappresentante della Federazione Italiana per l’importante contributo scientifico innovatore che ha portato al convegno internazionale donando una targa e oggetti di artigianto locale. In questa giornata complimenti ad Annateresa Rondinella sono arrivati anche dal deputato del Parlamento della Romania, Andi Grosaru presidente dell’Associazione Italiani in Romania rappresentante della minoranza Italiana nel parlamento Rumeno, (incarico che detenne anche il padre Mircea Grosaru da pochi mesi deceduto). Il Presidente Grosaru insieme ad un gruppo di soci dell’Associazione Italiani in Romania ha preso parte ai lavori della giornata presentando un video, che partendo dagli inizi del novecento, ha mostrato gli antichi mestieri in cui gli Italiani erano maestri, e come in passato erano gli italiani che emigravano in Romania che all’epoca presentava migliori condizioni di vita rispetto all’Italia. Nella riunione preliminare, il Segretario Generale FICLU Rondinella, ha assicurato al Presidente Grosaru che in Settembre, sentiti i pareri del Consiglio Direttivo FICLU, si potrà attivare in seno alla Commissione Europea una progettazione atta a sviluppare una piena collaborazione tra FICLU, Federazione Club, Centri e Associazioni della Romania, con l’Associazione Italiani in Romania. “Tanto più, ha dichiarato Rondinella durante la Conferenza Stampa congiunta, che gli scopi statutari dell’Associazione Italiani in Romania (RO.AS.IT) vale a dire la conservazione della lingua, della cultura, delle 4 tradizioni, in questo caso di quelle Italiane in Romania, così come la promozione per il rispetto della dichiarazione dei diritti dell’Uomo, la diversità culturale quale valore aggiunto, la difesa dei diritti e delle libertà, sono elementi comuni alla mission della FICLU. Ha auspicato che il Consiglio Direttivo della FICLU accolga con piacere questa nuova collaborazione. Ha poi aggiunto, che da sempre grazie al lavoro di Marialuisa Stringa, i rapporti tra la Federazione Italiana e la Federazione Rumena, sono improntati alla piena collaborazione e sicuramente la presenza di questa prestigiosa associazione (RO.AS.IT) riconosciuta dal Parlamento Rumeno con uno statuto speciale, non può che produrre rapporti propositivi, sia per gli Italiani in Romania sia per i Rumeni in Italia”. Il Segretario Generale Rondinella ha poi incontrato il neo-eletto Segretario Generale della Federazione di Malta, Mattocks Charle, invitandolo a prendere parte al concorso Italiano “La Fabbrica nel Paesaggio” che dopo anni di positiva sperimentazione sul territorio nazionale apre per la prima volta le porte all’Europa, “affinchè tutti insieme come società civile possiamo contribuire alla salvaguardia dell’ ambiente e alla sua difesa così come insegna a tutte le Commissioni UNESCO del Mondo la campagna DESS attuata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO con grandissimo successo”. L’invito è stato poi pubblicamente esteso a tutti i paesi presenti. Tudor Anghel rappresentante della minoranza etnica Bulgara in Romania e consigliere presso il parlamento della Romania, ha invitato il Segretario Rondinella a prendere parte al festival delle tradizioni popolari Bulgare che si svolge a Sofia nel mese di Agosto alla presenza della Signora Bukova direttrice dell’UNESCO, ritenendo importante la presenza della testimonianza italiana e di un autorevole intervento della FICLU al convegno che precede il festival. Richiesta di collaborazione con la FICLU è pervenuta anche dal rappresentate della Federazione Spagnola Munoz Arbona David, che ha invitato la FICLU nella città di Ceuta al fine di attivare un percorso tra studenti attraverso il progetto: “Arte e storia in Ceuta. Progetto di Educazione al Patrimonio”. Il Segretario FICLU Rondinella nel dibattito ha espresso lodi per questo progetto e ha dichiarato: “In settembre il progetto potrà essere inviato a tutti i club e centri UNESCO Italiani, previa l’approvazione da parte del consiglio direttivo della FICLU” 5 Il terzo giorno è stato dedicato alla visita ad una perla dell’arte sacra rumena, “La chiesa museo di Curtea de Arges”, che rappresenta un esempio di buona pratica nell’attirare i giovani verso l'arte soprattutto l'arte sacra, solitamente difficile da comprendere e percepita dalle nuove generazioni come una forma d’arte lontana. L’arte sacra ha una impostazione museale molto canonica, ma grazie al direttore che ha curato molto i giardini esterni che sono diventati percorsi di passeggiate con l’arte attraverso l’uso di supporti multimediali moderni ed interattivi si è costruito un ponte per il dialogo con i giovani . Questa conferenza internazionale è stato una preziosa occasione per rinsaldare i legami di amicizia e di collaborazione con le Federazioni e i rappresentanti dei paesi presenti. L’esperienza è stata significativa per giovani che hanno potuto apprendere quanto accade negli altri paesi oltre che per i bei rapporti di affetto, di stima, di amicizia che si sono creati con tutti i rappresentanti dei paesi presenti. I dibattiti, le discussioni, lo scambio di buone pratiche con i direttori dei Musei, ricercatori, insegnanti, museografi, critici e storici dell’arte, provenienti dalla Romania e dai paesi partecipanti ha davvero creato quelle basi possibili affinché in ogni paese si attuino politiche attrattive e processi educativi che portano le nuove generazioni ai Musei; in questa maniera i Musei diventano spazi vitali, dove ogni singolo individuo può percepire, immaginare, lo spazio espositivo come un luogo confortevole dove è possibile intrattenersi, ma anche come un luogo di apprendimento e di educazione alla conservazione, tutela, salvaguardia, e rispetto del patrimonio artistico universale, così come insegna l’UNESCO. E’ doveroso riferire che l’accoglienza riservataci da Daniela Pupescu, Presidente della Federazione Europea e Rumena è stata eccezionale, ogni partecipante si è sentito non un ospite ma una persona che da sempre si trova a casa sua. Da parte delle delegazione Italiana un sentito ringraziamento va oltre che alla Presidente della Federazione Rumena a tutti i club italiani che hanno sostenuto il gruppo di giovani ad essere presenti grazie soprattutto all’iniziativa attuata dalla Presidente del Club UNESCO Bisceglie Pina Catino, che ha coinvolto i club di Cerignola, Cassano delle Murge, e Francavilla Fontana. L’auspicio è che sempre più i giovani possano essere protagonisti di questi incontri internazionali che sono sostanziali per la crescita culturale e umana e ripagano del lavoro 6 che ogni giorno svolgiamo, gratuitamente e volontariamente, presso il Segretariato Generale della FICLU. In conclusione vi informiamo che gli atti del convegno internazionale sono in fase di pubblicazione, sarà nostra cura inviare informativa sull’uscita. Ricordiamo che le politiche UNESCO mirano a far si che il Museo venga considerato un ambiente che facilita l'autoapprendimento e l'autodeterminazione nei giovani, l'inclusione dell'educazione permanente e del coinvolgimento dei giovani nell'ambito delle politiche culturali e in questa linea richiama l’attenzione della società civile e quindi dei club e centri UNESCO affinché tutti insieme riusciamo a realizzare questi obiettivi1. 1 Il presente rapporto è stato curato dalla Storica dell’Arte Ana Maria Negoita stagista della Federazione Rumena e della Federazione Italiana sotto la direzione del Segretario Generale FICLU Annateresa Rondinella. 7