N° 30 del 12/08/2005
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N° 30 del 12/08/2005
12 agosto 2005 Anno VII N.30 € 1,00 Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 50 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 117 - Capaccio-Paestum (Sa) — Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Direzione Commerciale Business Salerno — Abbonamento annuale 20,00 € l’ Editoriale Pontecagnano L I B E R I D I VO L A R E Chi ammazza le bufale di O r e s t e M o t t o l a Piana del Sele, si abbattono bufale. Non per farne carne. La notizia è stata “sparata” con enfasi su alcuni quotidiani e rischia di danneggiare pesantemente la nostra filiera legata alla produzione della mozzarella. Il settore è ritenuto uno dei pochi capisaldi di un’economia che ancora stenta. Si inizierà con ottocento bufale, sono risultate illegalmente vaccinate. I primi allevamenti “pizzicati” sono tra Capaccio ed Albanella. Ma è solo la punta dell’iceberg. Ne troveranno altri, c’è da scommettere. Solo due, tre, anni fa la campagna per imporre la vaccinazione delle nostre bufale con l’Rb51, un vaccino americano efficace sui bisonti, fu portata avanti in maniera spregiudicata. Rb51 non debellava la brucellosi e “cancellava” la possibilità di poter distinguere tra animali malati e sani. Ed era questo secondo aspetto ad interessare a molti. E’ il caso di ricordare la pilatesca posizione dei nostri massimi esponenti politici. Cardiello e Fasolino davanti agli allevatori che erano per la legalità, al mondo scientifico che paventava il danno che è arrivato, se ne uscivano teorizzando la “libera opzione”, “del chi vuole vaccinare con Rb51 deve poterlo fare”. Quando si dice la casa delle libertà. Si arrivava a ironizzare su Luigi Zicarelli, massima autorità scientifica del settore. La verità era che chi aveva qualcosa da nascondere aveva stabilito un’alleanza di fatto con chi voleva eliminare l’anomalia dell’allevamento bufalino della Piana del Sele dove la brucellosi era sotto controllo e dove le bufale ammalate venivano abbattute. Un patto davvero scellerato. Pesava questo pezzo di Campania dove le leggi venivano osservate. Era evidente che il vantaggio competitivo della nostra mozzarella decantata da uomini di cultura (Maraini e Ravera, o i principali quotidiani americani) sono i primi due nomi che mi vengono in mente), ristoratori d’alta classe e grande stampa, rischiava di “danneggiare” quella di altre zone della regione. Sulle stesse modalità di diffusione della brucellosi sono stati nutriti sospetti. Ora che interessi esterni alla nostra Piana cerchino di darci addosso, passi. Fa parte del gioco. Che, scientemente, dobbiamo farci noi stessi del male, no. E’ stupefacente che oggi nessuno si ricordi di chi ha creato il disastro. Di chi ieri organizzava i convegni e di chi oggi pensa di lucrare sugli “smaltimenti” dei capi malati. Oggi Luigi Morena, presidente provinciale dei veterinari, definisce – senza mezzi termini – “truffatori” coloro che allora “presentarono il vaccino contro la brucellosi come un toccasana”. A quella emergenza si aggiunse (lo ricorda Renato Josca a pagina 4) la siccità e l’incremento sospetto dei prezzi di paglia, fieno e mangimi. Fu così che i nostri allevatori dovettero ridimensionarsi riducendo i ritmi di crescita dell’ultimo decennio. Con 50 Euro da Salerno a Milano Bartolo Scandizzo a pagina 2 CAPACCIO Bonifica ed Helenia ancora polemica Bartolo Scandizzo OLIVETO CITRA Manuela Cavalieri a pagina 3 e 14 “Il mio 7 luglio a Londra” pagina 6 I risultati degli esami di maturità ad Albanella, Roccadaspide, Eboli , Centola, Sapri, Piaggine e Campagna A PAGINA 11 E 12 ❚ 12 agosto 2005 PRIMO PIANO “Vi farò passare la paura di volare” Con Airsal , con cinquanta euro si andrà a Milano Luigi Scorziello Presidente coldiretti Salerno e Giuseppe Giorgianni, direttore Airsal Oggi lo conoscono gli addetti ai lavori, entro poco tempo lo riconosceranno in molti. Il motivo è che sarà l’uomo che ci renderà liberi di volare! Si chiama Giuseppe Giorgianni, nato a Salerno ma la sua parlata tradisce le sue origini siciliane, si è formato in Inghilterra e negli Stati Uniti lavorando nel settore aereo e facendo un’esperienza che ha deciso di spendere per realizzare il suo sogno: “Quando il sogno di un individuo diventa il sogno di una moltitudine, allora è probabile che si trasformi in realtà”. Intanto ha le idee chiare su cosa serve per far decollare la sua compagnia senza lasciare a terra il suo territorio di riferimento: “Bisogna fare sistema. Nessuno si deve chiamare fuori da questo progetto: né gli imprenditori né i produttori salernitani. A tutti dico: facciamo sistema.” Così descrive l’avventura che sta vivendo che è già realtà: “L’AirSal è dotata già di due aerei. “ Salerno e Provincia di Salerno” sono i nomi che si possono leggere sulla fusoliera che già naviga nei cieli del Mediterraneo per trasportare turisti da Malpensa, Napoli, Pisa, Bologna, Verona e Trieste ad Ibiza, Palma di Maiorca, Sardegna ed isole della Grecia.” Quanti passeggeri ha trasportato la compagnia finora? “Dal 4 giugno alla fine di luglio hanno volato con noi ottomila viaggiatori. Entro settembre prevediamo di arrivare a quarantamila.” Qual è il bacino d’utenza dell’AirSal? “Costiera Amalfitana, Cilento e Vallo di Diano, Paestum ed Agropoli, Basilicata e Provincia di Avellino. Un bacino d’utenza di oltre 2 milioni di persone.” Perchè ha scelto Salerno? “Sono attaccato alla mia terra e ho va- lutato che l’aeroporto di Pontecagnano è un diamante grezzo che, se lavorato con professionalità, può brillare come una stella nell’universo mondo del volare.” Quindi non è vero che ci sono problemi di pista troppo corta? “Atterriamo ogni giorno a Tortolì che ha una pista lunga 1200 m. Consideri che quella di Pontecagnano è lunga 1495 m. Tragga lei stesso le conclusioni.” Cos’è La AirSal? “E’ stata una Srl che ha predisposto il progetto di fattibilità di questa idea. Nella fase di realizzazione si è trasformata in Spa con 1 milione di Euro di capitale. Entro l’anno ci sarà una ricapitalizzazione che lo porterà a 2 milioni di Euro.” Chi è al timone dell’azienda? “Il sottoscritto, che ne è il direttore, e il presidente Antonio de Vita. Allo stato sono dodici soci.” Tutti privati o ci sono anche soci istituzionali? “Tutti privati. Altri potranno arrivare con nuovo aumento di capitale.” Fra quanto prevede il pareggio tra costi e ricavi? “Entro tre anni avremo il pareggio.” A proposito di costi. Quanto si spende per un aereo in un anno? “Tra leasing e spese di manutenzione le spese sono di 168.500 Euro al mese per ogni veivolo. Costi generali di produzione si aggireranno intorno ai 20 milioni di Euro all’anno.” Il 19 settembre, giorno della festa di S. Matteo patrono di Salerno, prevedete il volo inaugurale per Milano Malpensa. Quali saranno le altre rotte subito attive? “Avremmo un volo giornaliero per Catania che entro il 30 marzo 2006 diventeranno due insieme a Malpensa. Con l’acquisto del terzo aereo potremo assicurare anche voli giornalieri per Palermo, Bologna e Venezia. Il giovedì e la domenica, invece, si volerà per Parigi, mentre il lunedì e il venerdì per Bruxelles. Dal 1° aprile 2006 collegheremo Pontecagnano con Francoforte, Londra e Barcellona.” Quanto costerà volare da Salerno a Milano? “50 Euro basteranno. Tengo a precisare che la AirSal non è una compagnia low cost. A bordo avremo il catering, una nostra rivista e i giornali, anche quelli locali come Unico, per esempio. Inoltre abbiamo stipulato un accordo per stornare una parte del prezzo dei biglietti all’Unicef e stiamo pensando a forme di facilitazioni a sostegno di chi viaggia per fare sport. Soprattutto quelli minori.” Finora abbiamo parlato di passeggeri. Ma il nostro territorio ha anche una produzione agricola e alimentare di qualità. Che spazi ci sono per il trasporto merci? “Abbiamo anche 2000 Kg di cargo ogni volo. Quindi una situazione ottimale per prodotti di qualità che hanno bisogno di arrivare rapidamente sulle piazze delle grandi città italiane ed europee.” A questo punto potrebbe essere interessante anche per altre compagnie essere presenti a Pontecagnano? “Non temiamo la concorrenza. Anzi la auspichiamo. Traffico genera traffico. Se si opera in regime di monopolio non si cresce.” Parla di aerei e del suo sogno con passione. Ne sa qualcosa la sua “futura moglie” Consuelo che dedica a lui ogni attimo del suo tempo libero: risponde al telefono, gli segnala che è il momento di chiudere un discorso, lo sostiene incoraggiandolo nella realizzazione di un sogno che non è solo il suo ma è l’ambizione di un territorio che da sempre cerca di sottrarsi dalla condizione di isolamento in cui la natura, generosa per altri versi, ha relegato ai margini delle grandi vie di comunicazione. A A A cercasi... Cedesi in gestione attività commerciale alla via Fravita, 14 Matinella di Albanella “ LE SPOSE DI GIOVANNA.” Il magazzino è attrezzato per la vendita di abiti da sposa e cerimonia in genere (uomo donna). Per trattativa chiamare ai seguenti numeri telefonici 339/7540533 - 0828/984890 EBOLI Bivio di S. Cecilia Avrà un diametro di sessanta metri la rotatoria che sarà realizzata dall’Anas al Bivio di S. Cecilia su proposta del comune di Eboli. L’assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Consalvo e l’ing. Nicola Marzi, dell’Anas hanno già concordato i tempi di realizzazione dell’opera che dovrebbe snellire il traffico nel punto più congestionato della S.S.18: entro l’estate del 2006 sarà portata a termine unitamente alla realizzazione di parcheggi. Per far spazio all’opera sarà delocalizzata piazza Aristotele, in area da individuarsi da parte dell’Anas, sarà potenziata la viabilità alternativa per alleggerire il traffico urbano nel centro abitato, mediante la realizzazione di bretelle di interscambio che completeranno il sistema viario interno. L’importo necessario per la realizzazione delle opere, circa 21 milioni di Euro, sarà sostenuto interamente dall’Anas che si è impegnato a trasmettere il progetto definitivo per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, entro settembre. Compito dell’amministrazione Melchionda è quello di affrontare le preannunciate contrarietà da parte di alcuni commercianti della zona che vedrebbero penalizzate le proprie attività dalla costruzione della rotatoria. L’assessore e il sindaco incontreranno i cittadini e i comitati di quartiere per raccogliere eventuali indicazioni e per apportare modifiche al progetto. Resta però ferma l’intenzione di eliminare l’ingorgo permanente che si viene a creare nei pressi dei semafori di S. Cecilia. Infatti, tutti i pendolari devono mettere nel conto dei loro tempi di percorrenza necessari per raggiungere le mete che si trovano a Nord di Eboli almeno dieci minuti di coda difficilmente eludibili utilizzando percorsi alternativi. Nel periodo estivo e nelle ore di punta i tempi di attesa si raddoppiano creando problemi anche al traffico locale (per esempio quello che da Eboli è diretto verso il mare e viceversa). La realizzazione della rotatoria non è cosa che riguarda solo gli abitanti di quel rione, ma è un’esigenza anche delle migliaia di automobilisti che, quotidianamente, devono pagare il “pedaggio” alle “forche caudine” costituite dalla sosta forzata ai semafori del “bivio”. biesse CAPACCIO Consorzio di bonifica, a vuoto il consiglio per eleggere il presidente La Baratta convochi un “conclave” per mettere fine allo stallo che si è creato Eravamo stati facili profeti a prevedere il nulla di fatto nella seduta convocata per l’elezione del presidente del Consorzio di bonifica di Paestum. Infatti, dopo aver invocato, denunciato, imposto la proclamazione degli eletti da parte del vecchio consiglio; dopo aver combattuto una battaglia legale e ingaggiando i migliori avvocati sulla piazza; e un’altra senza esclusione di colpi, per accaparrarsi i tre posti a disposizione della provincia nel consiglio; dopo aver chiesto e ottenuto la convocazione dell’assemblea generale per l’elezione del presidente e del Cda; ecco che anche i nuovi eletti non trovano di meglio che far andare deserta la seduta per evitare di dover fare quello che da mesi loro stessi chiedono di poter fare: dare al consorzio i nuovi organismi dirigenti che programmino, che progettino e che diano risposte a tanti problemi che i consorziati pongono sul tappeto. Anche la Regione Campania ha nominato il suo delegato: Gerardino Cavaliere funzionario regionale in servizio all’ispettorato agrario di Salerno e sindaco U.d.e.u.r. di Rocca Gloriosa.! A questo punto il pallino torna nelle mani di Cecilia Baratta che, in qualità di presidente uscente, ha in mano la leva della convocazione di un nuovo consiglio con all’O.d.g. la nomina del presidente. La situazione si sta avvitando su se stessa. Da un lato la Baratta e dall’altra, gli altri tre candidati (Barlotti, Fraiese e Quaglia) che la vogliono scalzare dalla poltrona di presidente, continuerà a gestire l’ordinaria amministrazione posizione dalla quale, come lei stessa ha più volte ribadito, può spaziare in ogni direzione. Dall’altra i tre contendenti che, ognuno forte del suo pacchetto di voti, non hanno forze sufficienti per vincere, ma solamente per impedire agli altri di essere eletti. La situazione può rimanere bloccata per un lungo periodo anche perchè per rendere valida la seduta è necessaria la presenza di almeno sette eletti. Potrebbe passare anche agosto con l’enigma non sciolto e, se lo stallo dovesse permanere oltre, non resterebbe altra soluzione che un commissariamento e il ritorno alle urne. Sarebbe uno schiaffo forte sulle facce di chi, pur avendo avuto il suffragio degli elettori, non ha saputo dare un governo all’ente di bonifica di Paestum. Si rincorrono ancora voci di incontri politici per sbloccare la situazione ma non ci si rende conto del fatto che se non si trova un accordo all’interno dei rappresentanti dei eletti direttamente dai consorziati sarà estremamente difficile governare il consorzio. Inoltre, questo consiglio avrà il compito di predisporre gli atti e gestire l’allargamento dei suoi territori di competenza, così come prevede la nuova legge regionale: ai comuni della piana si aggiungeranno i comuni della Valle del Calore e degli Alburni. Questa fase nuova deve essere accompagnata da una gestione condivisa dell’ente. Insomma, c’è posto per tutti quelli che hanno tempo e voglia di essere protagonisti nel nuovo ente a cui la legge regionale riassegna il ruolo di bonificare i territori interni. E’ necessario solo che tutti facciano un passo avanti nella direzione giusta e un passo di lato per far posto a chi sarà capace di inventarsi la quadratura del cerchio di questa elezione. Per scherzo, tempo fa, con un po’ per ironia, abbiamo proposto un “conclave” tra tutti gli aventi titolo nell’elezione del nuovo presidente. Potrebbe essere opportuno cambiare metodo e attingere all’esperienza bimillenaria della Chiesa, che non ha mai fallito. La Baratta, che ha in mano la reggenza, a convocare una seduta non stop, magari nella sua accogliente azienda agricola. I nominati dalla provincia e della regione potrebbero assumere il ruolo di mediatori: quelli che raccolgono le indi- Pasquale Quaglia, Vincenzo Fraiese, Cecilia Baratta e Gianluigi Barlotti cazioni e fanno opera di convinzione nei confronti dei papabili. Tutti gli altri si dovrebbero mettere in posizione di apertura mentale nei confronti dei candidati che, in quella sede, potrebbero argomentare perché sarebbe utile e importante, per il bene comune, che sia proprio lui il “capo”. Il tempo, la stanchezza, un colpo di genio di un candidato faranno il resto. Noi, fiduciosi, staremmo lì, davanti al piazzale ad attendere, due volte al giorno, la fumata bianca dell’avvenuta elezione. L’impegno che devono assumere tutti, però, è quello che chiunque prevalga, tutti gli altri inchinarsi al verdetto e “baciare” le mani al nuovo “papa” o “papessa” presidente in segno di rispetto e di riconoscimento del ruolo che avrà saputo conquistarsi. Il presidente stesso, non farà mancare a chi è entrato in conclave “papa” e ne è uscito “cardinale”, l’assegnazione del giusto ruolo per far esprimere al meglio le sue qualità. Bartolo Scandizzo Caro papà, la mia mostra nella tua stalla L’artista giura al padre che non esporrà mai più a Paestum La tua bicicletta è in studio, rimessa a nuovo, e mi tiene compagnia quando lavoro, soprattutto nelle notti d’inverno. In verità ore che non esiste più il passaggio a livello, la uso molto poco: a Paestum per comprare i giornali vado a piedi o, attraverso un lungo giro, in macchina. Non sei stato un eroe né scritto romanzi d’avventura ma non hai rotto le scatole a nessuno. Non hai rapinato né rubato nemmeno un centimetro di terra o un chiodo a qualcuno. Mi pare che basti e avanza per volerti bene. Mi dispiace che tu non abbia goduto del mio minimo benessere raggiunto. Eri abbastanza preoccupato del mio mestiere che, sin da bambino, avevo deciso d’intraprendere. Avevi subito intuito che sarei andato via da questi luoghi per trovare una “sistemazione” che tu auspicavi. Ora che ho deciso di stare qui per sem- pre, che sto riattando il mio studio/abitazione di te rimangono i tuoi attrezzi di lavoro, le tua cambiali regolarmente pagate,il tuo libretto di notes/spese e la tua bicicletta. Ancora oggi, quando mangio da mia madre, il tuo posto a tavola è vuoto. Avverto la tua presenza nel fruscio del vanto, nel canto ripetitivo della cicale, nel fischio del treno o quando la pioggia batte sui vetri: talvolta uscivi in bicicletta anche quando era cattivo tempo per fare la spesa. Non hai mai visto una mia mostra in Italia, nemmeno a Napoli o a Salerno. Ho giurato sulla tua tomba di non esporre più a Paestum. Al contrario di te, io le scatole le ho rotte, alle istituzioni, con gentilezza ma senza mai chinare il capo. A nessuno ha interessato il progetto di Archivio/laboratorio della stazione di Paestum e la donazione della mia raccolta. E allora ho deciso di chiudere i conti con chi è disinteressato alla mia proposta. Il mio Archivio/laboratorio è nella tua ex stalla e lo dedico alla tua memoria. Se fossi vivo avresti potuto vedere con quanto amore ho ordinato i materiali della raccolta. Ma non è questo che mi rattrista. Mi manca la tua compagnia, il tuo spartano modo di vivere senza fronzoli e orpelli. Non mi trovo in questo giardino di abbondanza in cui, in luogo di lettere s’inviano sms e si viaggia in internet e fuoristrada. Ora che potrei non potrò mai più ricambiare i tuoi biglietti che mi hai regalato per il circo, i gelati al pistacchio che mia hai offerto al bar della stazione. Sono stanco di portarti solo fiori. Vorrei dirti com’è duro il mio mestiere senza padrini e padroni. Poi mi ricordo che tu nemmeno in ospedale, ti sei mai lamentato ed io farò altrettanto, te lo prometto! Non ci incontreremo mai pi,. userò più spesso la tua bicicletta. Sergio Vecchio 4 N.30 ❚ 12 agosto 2005 ALTAVILLA Allevatori bufalini sul piede di guerra: qui arriva troppo latte dall’esterno Josca: “Troppi agricoltori indebitati”. Di Feo: “Prima di lanciare accuse riflettiamo” IL DIBATTITO. “Agricoltura in Festa”, manifestazione organizzata da Giovanni Mottola e Christian Sabia mette attorno ad un tavolo il sindaco di Altavilla (Di Feo), il consigliere provinciale Josca, il veterinario alimentarista Fantini, Correale del Mipaf e Cerrato delle università di Napoli e Catanzaro. A tutti lo stesso interrogativo: perchè mentre gli allevatori di bufale hanno difficoltà a vendere il loro latte la produzione della mozzarella “regge”? IL FATTO: Allevatori di bufale che non riescono a vendere il loro latte ai caseifici locali e denunciano un vorticoso giro di latte (e di cagliate) d’importazione. Altri allevatori, che qualche anni fa si fecero irretire dai propagandisti dell’Rb51 il miracoloso vaccino antibrucellosi, oggi devono abbattere i loro capi. Si prosegue per certe campagne ecologiche molto “interessate” su dove smaltire i capi bufalini a fine carriera o brucellotici. Anche la stampa sta come “ciucci in mezzo ai suoni” e spara cavolate a destra e a manca. In mezzo c’è il fuoco, non solo della polemica, ma degli incendi sospetti a fienili e depositi agricoli. Cresce il numero delle aziende agricole drammaticamente indebitate e preda dell’usura organizzata. E’ in questo quadro, assai poco tranquillizzante, che a Cerrelli si è discusso delle prospettive di mercato del latte bufalino oggi. Sì, oggi che la mozzarella al consumo continua ad avere buone prospettive di mercato mentre gli allevatori denunciano una drammatica erosione dei loro livelli di redditività. “I prezzi di paglia, fieno e mangime sono stati artatamenti tenuti alti”, ha denunciato Josca. Il SINDACO. Antonio Di Feo: “Sono qui pronto a receperire tutti i vostri suggerimenti che ci possano poi permettere di mettere in campo azioni concrete. E’ però difficile fare proposte per dare veramente una mano”. L’ALLEVATORE. Giovanni Mottola: “Il problema è quello del futuro del mercato del latte di bufala. Il settore rappresenta l’unico sostentamento per molte famiglie di questo territorio. E’ però in atto una fase recessiva che va analizzata e contrastata. E’ calata la richiesta di latte bufalino, così come della mozzarella. C’è il problema della stagionalizzione. Assistiamo alla pratica del congelamento del latte. C’è chi specula sul settore. I dubbi da sciogliere sono tanti. Al centro della scena dobbiamo mettere Renato Iosca, Alessandro Fantini, Michele Cerrato e Antonio Di Feo in un momento del dibattito l’allevatore serio e preparato”. “IL SORVEGLIANTE”. Ernesto Correale, del Mipaf. “Il settore è particolarmente esposto a pratiche di sofisticazione e clonazione. La denuncia fatta dagli allevatori questa sera fa intravedere scenari igienico – sanitari inquietanti e si va ad inficiare le caratteristiche igienico – sanitarie del latte. Il trasporto dall’estero presuppone una termizzazione che ha un’influenza sulle componenti aromatiche e sensoriale della mozzarella. Fuori dalla Dop è la pratica delle cagliate o della surgelazione”. IL CONSIGLIERE PROVINCIALE. Renato Josca: “Sono qui in duplice veste, da allevatore e da operatore politico. Ho iniziato quest’attività da alcuni anni perché ho voluto recuperare la vecchia azienda agricola di mio nonno. Conduco questo piccolo allevamento con passione e dedizione. Rappresento anche il consiglio provinciale. Stasera si parla della crisi della zootecnia nelle nostre zone. Io penso che dobbiamo andare a vedere questa difficoltà da dove arriva. Interroghiamoci pure su cosa l’ha scatenata. Sono stati diversi fattori. Due sono i più importanti, il resto è sullo sfondo. Il primo è stato quello legato alla grande emergenza epidemiologica legata alla brucellosi che ha messo in ginocchio tante aziende di Altavilla ed Albanella. Parlo di due anni fa. Contemporaneamente c’è stata un’altra situazione che ha acuito le nostre difficoltà. E’ stata la siccità che ha portato il costo delle materie “Colori e linguaggi di chi viene da lontano” È stato presentato il Progetto “Colori e linguaggi”.Entusiasta il sindaco Antonio Di Feo: “Non dimentichiamo che i nostri padri sono stati emigranti”. Il progetto “Colori e linguaggi” è stato realizzato dal dirigente del settore Affari Generali e Politiche Sociali, Giancarlo Peduto e dal sociologo coordinatore del S.I.S.T. “Eboli-Alburni”, Giovanni Russo. Colori e linguaggi ha i seguenti obiettivi: pari opportunità di accesso ai servizi, orientamento al lavoro, supporto all’inserimento lavorativo, bilancio di competenze ed incontro domanda offerta per la rea- lizzazione di un sistema integrato di risposte ai bisogni delle persone immigrate. Il progetto ha previsto al creazione di uno Sportello Informativo per Extracomunitari ha due sedi: la Biblioteca Comunale, nel centro storico, e la casa Comunale di Cerrelli. Ad Altavilla Silentina gli immigrati sono particolarmente numerosi, provengono dall’India, dalla Tunisia, dal Marocco e dalla Polonia. Il progetto è stato curato dal Giancarlo Peduto, da Giovanni Russo, da Sonia Acito, da Francesco Nigro, da Claudia Lettieri e dalla mediatrice culturale ucraina Lesya Hashkevych. prime a livelli esasperati. Abbiamo pagato la paglia a 20 euro il quintale. Il fieno è costato fino a 35 euro il quintale, così come il mangime. Molti di questi prezzi erano inventati, evidente fruito di una speculazione che veniva da fuori. Da una settimana all’altra i prezzi aumentavano a vista d’occhio. Ci sono agricoltori che si sono indebitati e che ancora stanno pagando per quella situazione. Oltre a queste situazioni ci sono alcuni cofattori. Penso all’aumento del costo della vita. Poi gli incrementi dei carburanti e del lavoro. Mettiamoci anche la burocrazia delle leggi e dei controlli. Ci siamo dovuti mettere in regola e quindi abbiamo dovuto spendere danaro. Tutte queste cose messe assieme ci hanno messo in ginocchio. Un’intera economia ne ha sofferto. Però nel frattempo, dall’altra parte, nel caseificio, cosa succedeva? Mentre il costo della produzione del latte aumentava per gli allevatori dall’altra parte o scendeva il prezzo o, peggio, non c’era proprio richiesta. I caseifici anche loro hanno avuto gli aumenti del costo della vita ma aumentava anche il prezzo di vendita della mozzarella. Hanno pagato poco le difficoltà congiunturali. Agli agricoltori sono andate le “mazzate”, i caseifici invece si sono tenuti a galla! Come hanno fatto? Hanno aumentato leggermente il costo di vendita della mozzarella al pubblico ma hanno escogitato dei sistemi diversi per accaparrarsi il latte. Guardate, non lo dico io, lo affermano gente più esperta di me: il latte arriva da fuori, a prezzi più bassi. Quel latte arriva già refrigerato o cagliato. E’ chiaro che al caseificio conviene prendere latte a più basso costo. Questa è la diagnosi. Veniamo alla terapia. Secondo è in una sigla che piace a tutti, ne parliamo, ma non la conosciamo o peggio non la facciamo rispettare. La sigla è Dop, doc. Di origine protetta o controllata. Signori miei, ditemi che cosa c’è di protetto e controllato nel settore oggi? Nulla!. Contradditemi!. Siamo degli ipocriti. Siamo diventati i peggiori nemici di noi stessi visto che non la facciamo rispettare. Dop vuol dire un prodotto fatto col latte fresco e crudo di bufala che abbia delle caratteristiche chimico – fisiche specifiche. Basterebbe il rispetto della normativa che è alla base della dop per stroncare tutte le situazioni anomale che si verificano. Continuare così vuol dire prima distruggere gli allevatori e poi gli stessi trasformatori. Questa è la realtà da guardare in faccia!. La parte più importante la deve fare il Consorzio di Tutela, che non dovrà avere paura di intervenire sulla qualità del latte che viene prodotto. E’ la prima cosa da fare. Poi viene l’associazionismo. Dobbiamo guardare a quello che si fa il Consorzio Grana Padano che difende coi denti quel prodotto. Noi non potremo impedire a nessuno né di produrre latte di bufala e nemmeno di farsi la mozzarella. Però possiamo difendere il nostro marchio e la qualità che vi associa. Noi dovremo fare una mozzarella così buona da invadere i mercati di nicchia. Nessuno ha la nostra esperienza secolare. Dobbiamo metterci assieme, rispettare le regole, riavviare un Consorzio. Coi caseifici va fatto un patto di lealtà. Dobbiamo portare la nostra mozzarella in quelle boutique gastronomiche capaci di venderla non a 20 ma a 40 euro al chilo. C’è bisogno di pensare ad un consorzio della Valle del Sele che promuova solo il nostro latte. Dobbiamo generalizzare quello che oggi fanno piccoli caseifici a conduzione familiare”. IL DOCENTE UNIVERSITARIO. Michele Cerrato Docente di economia delle risorse alimentari a Napoli e Catanzaro. “Negli ultimi dieci anni c’è stata una crescita impetuosa del settore. Ad Altavilla si può parlare di un raddoppio nel numero dei capi allevati. E’ evidente che così si creano delle disfunzionalità. E’ stato aperto un mercato che ha spazi che possono essere sfruttati anche dall’esterno, soprattutto dall’area balcanica. I nodi stanno venendo al pettine. Perché il latte non si vende? Per l’eccessiva concentrazione degli allevamenti in un territorio circoscritto alla Piana del Sele. Il capitale fondiario è alto e quindi condiziona i costi di produzione. Un altro fattore è il sovradimensionato carico di bestiame per ettaro. Erano 8 nel 1998, ora siamo al raddoppio. Il fatto che il latte prodotto è destinato alla sola mozzarella. Per la ridotta dimensione dei caseifici (quasi tutti a conduzione familiare). E, infine, i troppi capi adibiti alla rimonta. Questi sono gli elementi di debolezza. E quelli di forza? Si parte dalla “blindatura” della mozzarella di bufala campana dop che ne ha concentrato in Campania la produzione. Bisogna trovare nuovi mercati di sbocco. Abbiamo a disposizione il modello “Parmigiano Reggiano” a doppio canale di specializzazione: produzione e trasformazione. Sull’importazione del latte dall’esterno: nell’immediato i caseifici ci guadagnano visto che è la materia prima che incide dal 75 all’80% sui costi di produzione, nel medio e lungo periodo produrrà il disastro produttivo visto che così finirà questa nostra specificità produttiva. Oreste Mottola Cerrelli, XIX Edizione del Festival mini e grandi artisti A Cerrelli di Altavilla Silentina (SA) si terrà la XIX edizione del Festival Nazionale dei mini e grandi artisti, nei giorni 10-11-12 Agosto 2005; durante le serate si esibiranno concorrenti daii 5 anni in su con la partecipazione di un gruppo di organetti che parteciperà nella prima serata con l’avvicendamento del 2° gruppo cantanti, mentre la seconda serata sarà dedicata ai concorrentti del 3° gruppo con la partecipazione degli ospiti, la serata finale sarà dedicata ai concorrenti fiinalisti ed alla premiazione, con l’ intervento del gruppo canoro “ Na- pule ca se ne và”. Tra gli ideatori e promotori Francesco Saponara in qualità di presidente, Giovanni Russo, maestro Enzo Ter-lizzi, nonché Anna Zito, Caterina Terralavoro, Antonia Caretto, alle signorine Claudia Fusco e Giovanna Di Matteo ed ai generosi collaboratori per la perseveranza e lo spirito organizzativo con cui si impegnano per la buona riuscita del Festival. 12 agosto 2005 ❚ CALORE Le Arti nel Borgo abbandonato Il giorno 13 e 14 agosto 2005 all’ombra del castello dei Principi Filomarino di Roccadaspide (SA) si svolgerà la X edizione del borgo delle Meraviglie. Durante questi anni scorsi, l’avvenimento, ideato dal primo gruppo formatosi nell’associazione.Shunt e portato avanti dall’artista Nera d’Auto, ha avuto come protagonista l’arte in tutte le sue forme. I vicoli del borgo sono stati, nel corso degli anni, occupati da interventi artistici, da esposizione di oggetti etnoantropologici conservati negli antichi cortili, da arte e mestieri ancora presenti in questa aspra e forte terra Cilentana territorio del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano. Uno spazio Polivalente è nato nel borgo, organizzato dall’associazione Shunt nei locali messi a disposizione dal Comune di questa cittadina, sui vecchi muri spesso fanno la loro comparsa dei Murales, che di anno in anno si moltiplicano nella “Città Museo” investita di questo titolo, anche attraverso una pubblicazione, nell’anno 2001. Il programma del 2005 tiene conto delle inadempienze e dai risultati conseguiti nelle edizioni precedenti: l’avvenimento nel borgo è stato ideato per valorizzare il centro medievale abbandonato, ma solo durante questa manifestazione esso si anima, in altri periodi è completamente lasciato a se stesso, emarginato anche dalle autorità ecclesiastiche. La parte più antica è poco accessibile ai mezzi di trasporto (automobili) ed è frequentata solo da poche persone anziane che ancora vi abitano, occorre conservare questo pezzo di storia creando economia e visibilità senza stravolgere. Il progetto di quest’anno prevede di utilizzare l’antico tratto, Via Rocchesano, o via dell’Anima, come è stata ribattezzata per l’occasione, per un happening artistico: musica, discussioni, espressioni artistiche in un’integrazione tra arte e vita. In un’atmosfera dove, naturalmente, è presente la musica di J. Cage si intende lanciare, nel programma 2005, agli enti preposti (sempre scarsamente disponibili), un programma per trasformare questo luogo in palcoscenico e contenitore d’arte all’aperto, una “Città Museo” che continui il suo programma per tutto l’anno, e faccia rivivere, anche attraverso il suo operato, le leggende fiorite intorno al maniero medievale, baluardo della valle del Calore. Un appello a tutti gli artisti affinché, ancora una volta rendano vivo il borgo, diversamente, abbandonato. Un appello agli Enti preposti affinché non venga eluso l’urlo che nasce dal cuore del centro storico di Roccadaspide Nera d’Auto NUOTO Belligno e Romano bronzo a Chianciano Il centro sportivo “Siocial Club Aquilone” di Roccadaspide si conferma come il trampolino di lancio per futuri campioni. Emanuele Belligno, 13 enne di Laurino e Vincenzo Romano, 12 enne di Capaccio Scalo hanno conquistato la medaglia di bronzo nel nuoto pinnato, a Chianciano Terme. I due giovanissimi atleti hanno rappresentato e onorato la provincia di Salerno, con un’importante affermazione, in una gara nazionale. Con grande gioia del preparatore Peter Zambrano, del professore Antonio Molinara e del direttore dell’impianto sportivo Angelo Antonio Gorrasi. Quest’ultimo, commercialista per professione, ma votato allo sport per passione afferma orgoglioso: “Tale risultato è il frutto di tanti sacrifici nel gestire un impianto del genere ed è uno stimolo a fare sempre meglio”. Il centro, difatti, rappresenta una delle rare opportunità di aggregazione sportiva giovanile e non, diventando un punto di riferimento, oltre il comprensorio, grazie all’avanguardia della struttura e alla professionalità dei suoi ope- ratori. In attesa di altri successi! Francesca Pazzanese MALATEMPORA Quel benedetto convento Il Convento dei frati Cappuccini di S. Francesco, a Capaccio, è divenuto un po’ il simbolo dello stato di completo abbandono del centro storico del paese, da parte degli Amministratori locali e delle competenti autorità religiose. Le Amministrazioni comunali si susseguono ormai con ritmo quinquennale, secondo la nuova legge elettorale (e di cose se ne potrebbero fare in un quinquennio!); ma il Convento e gli antichi palazzi del centro storico rimangono in uno stato di abbandono che va via via peggiorando, perché si sa, queste antiche costruzioni in mancanza di una efficace e continua manutenzione si deteriorano in modo progressivo e inarrestabile. Quante volte Sindaci ed Assessori di turno hanno affermato, anche perentoriamente, che il Comune aveva deciso di acquisire il Palazzo Stabile, il più degno del centro storico, o il Palazzo Marandino, il più antico; le somme occorrenti sarebbero state irrisorie per un’Amministrazione comunale (qualche centinaio di milioni delle vecchie lire) ma non si è trovato mai il modo di stanziarle e assicurare questi antichi palazzi al patrimonio comunale per restaurarli, salvaguardandoli dalla decadenza ed adibendoli ad uso pubblico dopo averli restituiti agli antichi splendori. E’ così che si tutela il patrimonio urbanistico più prezioso di una comunità! Quanto al Convento i guasti socioambientali sono ancora più gravi, perché esso rappresentava il centro religioso più vivo di Capaccio, assicurando alla comunità quella guida morale e spirituale che è venuta a mancare del tutto, a causa dell’abbandono da parte dei monaci, che ne rappresentavano il punto di riferimento più importante, soprattutto per la gioventù locale; ed oggi se ne avverte dolorosamente la mancanza. La responsabilità più pesante ricade, naturalmente, sulla competente autorità religiosa: il Padre Provinciale di Salerno dell’ordine dei Cappuccini, che ha abbandonato del tutto il Convento, affidandone una minima gestione agli esponenti del Terzo Ordine Francescano locale che (è sotto gli occhi di tutti) risulta del tutto impreparato a tale compito. Ma pesanti sono anche le responsabilità dell’amministrazione comunale, che dovrebbe far valere le condizioni alle quali, a suo tempo il Comune donò l’intero complesso religioso all’ordine francescano e, constatato che da tempo esse non vengono più rispettate rivendicarne, il possesso, con tutti i mezzi legali possibili. Ma oggi a questi danni si è aggiunta la beffa finale: si è appreso infatti che gli stanziamenti del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo del Diano destinati ai singoli Comuni per il recupero di un edificio del centro storico hanno consentito a ben 89 Comuni del Parco di ottenere un finanziamento di 2-3 miliardi di lire. Solo 5 Comuni ne sono stati esclusi per inadeguatezza del progetto presentato: tra questi Capaccio che aveva richiesto questi finanziamenti per la ristrutturazione del Convento, appunto. Ma il Convento, come è noto a tutti, ma, a quanto pare, non ai tecnici comunali che hanno redatto il progetto, non è di proprietà del Comune! Antonio Granato 6 N.30 ❚ 12 agosto 2005 ALTO SELE Anch’ io ero a Londra quel tragico 7 luglio La storia di Noemi Caputo, giovane olivetana fondamente sconvolta”. Ci racconta Noemi con emozione ancora percepibile. “È cambiato il mio modo di rapportarmi agli eventi che mi circondano, agli altri, a me stessi”. Noemi era a Londra quando quattro bombe colpirono il sistema di trasporti pubblici. Tre treni della Metropolitana di Londra furono colpiti quasi contemporaneamente e dopo poco meno di un’ora esplose un autobus. Gli attentati, attribuiti ad Al Qaida, spensero la vita di più di 50 persone. Tutto ciò avveniva mentre nei pressi di Edimburgo si stava tenendo il 31° vertice del G8, il giorno successivo ai festeggiamenti per la scelta di Londra come sede delle Olimpiadi del 2012. “Era un giorno come tutti gli altri. Presi il treno che da Dartford mi portava a Londra, per raggiungere il negozio in cui lavoravo.” Ma mentre Noemi percorreva i quarantacinque minuti del suo percorso abituale, a Londra era scoppiato l’inferno. “Mi trovavo a Regent Street, poco distante da Piccadilly Circus. Nessuno di noi aveva capito quanto stava Era il 2 agosto del 1980 quando l’orologio della stazione centrale di Bologna freddò le sue lancette alle 10.25. Oggi, dopo venticinque anni dalla strage, un minuto di silenzio preceduto dal triplice fischio di una locomotiva ricorderà le ottantacinque vittime dell’attentato. E mentre Bologna ricorda le vittime di tutte le stragi con manifestazioni e concerti, le immagini di ferocia e brutalità continuano a scorrere sotto i nostri occhi. È un copione già recitato quello che viviamo. È la solita piece che l’uomo da secoli interpreta: odio, violenza, terrore. E sangue. Tanto sangue innocente che irrora impietoso la nostra Storia. Eppure la frenesia del vivere quotidiano, l’incessante corsa al benessere, l’irrefrenabile bisogno di successo, pare abbiano narcotizzato la nostra capacità di comprendere la sofferenza. Sembra che nulla, oramai, riesca a scuotere le nostre coscienze sopite. Fin quando il dolore non bussa alla nostra porta. Distratti seguiamo in tv l’ennesimo servizio sulla solita strage. Morti, feriti, disperazione. Ma tutto è lontano, alieno da noi. La nostra commozione dura giusto il tempo del documentario. Poi ritorna la nostra piccola, sicura normalità. Per Noemi non è più così. Oggi il suo cuore batte più forte quando le si parla di stragi, di vittime, di violenza. Vi racconteremo la storia di questa deliziosa ragazza dagli occhi sorridenti, che lo scorso 7 luglio ha dovuto fare i conti con la paura, con la morte. Quella che abbiamo di fronte è una ragazza intimamente mutata da questa esperienza. “Questo evento mi ha pro- accadendo non lontano da noi. Soltanto guardando le edizioni dei telegiornali iniziammo a capire.” Noemi mi guarda e mi dice con un filo di commozione “È stato allora che ho realizzato di essere sopravissuta ad una tragedia”. Sì, perché i luoghi delle esplosioni erano posti che aveva frequentato, conosciuto. Ma le stesse angosce terrorizzavano la famiglia Caputo in Italia. Le linee telefoniche, difatti, restarono inagibili sino al pomeriggio. “Sono state ore di panico per i miei. Ma anche per me lì. Non riuscivo, infatti, a mettermi in contatto con la mia famiglia, né con gli amici inglesi di cui non avevo notizia”. È difficile spiegare le sensazioni intense che Noemi ci trasmette. È un misto confuso di gioia e di dolore: la gioia di esserci ancora per raccontare; l’angoscia di quanto sarebbe potuto accadere. “Non so se la mia incolumità sia frutto del caso o della grazia”. Quella che ho di fronte è una ragazza più consapevole della sua fragilità, ma è anche un essere umano capace di compenetrare il dolore di un suo simile. “Da allora, ogni volta che leggo i giornali o guardo la televisione, mi viene un groppo alla gola. Riesco a sentire la sofferenza, la paura.” Gli attentati come quello di Londra, di Madrid, di New York e di tanti altri taciuti o dimenticati sono solo i sintomi di un male profondo, subdolo, terribile, che lacera l’umanità. Fino a quando i potenti si contenderanno la ricchezza e la gente comune continuerà a pagare lo scotto di questa guerra senza regole e senza fine? Manuela Cavalieri “Campagna Medievale tra l’XI ed il XIII Secolo” Campagna - Nella serata di Sabato 13 agosto, nell’ambito delle iniziative culturali collegate allo “Agosto Campagnese”, sarà presentato, nello splendido e suggestivo chiostro del palazzo di città di Largo della Memoria, un libro, “Campagna Medievale tra l’XI ed il XIII secolo”, dell’Architetto Lucio Ganelli, già autore di un altro testo, finito di stampare nel Giugno 1999, di elevato spessore culturale e professionale, “Il Convento dei Cappuccini in S. Martino - Tra Storia e Recupero”. Trentottenne di Campagna, dove vive e lavora. Si è diplomato al Liceo Artistico “Carlo Levi” di Eboli ed è laureato in Architettura dal 1997, titolo conseguito alla Federico II di Napoli. Ha iniziato il suo percorso artistico come disegnatore agli inizi degli Anni Ottanta ed è stato presente in diverse attività artistiche (nel 1984 “A Chiena a Campagna”; nel 1985 una Mostra-Convegno nel Salone dei Marmi a Salerno, una Mostra Personale, “Il Costume nei Secoli”, a Campagna, e “A Chiena a Campagna” - Kermesse Nazionale d’Arte Contemporanea; nel 1987 una Mostra Personale “Paesaggi di Cam- pagna”). Negli Anni Novanta si è occupato principalmente di Design ed Architettura, con particolare riferimento alla Progettazione Computerizzata. Sempre nel 1997 realizza una delle prime Tesi di Laurea Sperimentali della Facoltà di Architettura di Napoli, con un Ipertesto Multimediale sul tema del “recupero e rifunzionalizzazione” dell’ex Convento dei Cappuccini, di cui già si è detto. Sono previsti gli Interventi del Professore Guido D’Agostino, Docente di Storia del Mezzogiorno nell’Università di Napoli - Dipartimento di Discipline Storiche, del professore Giuseppe Acone, Docente di Pedagogia Generale nell’Università di Salerno, dell’Architetto Giuseppe Zampino, Soprintendente ai Bappsae di Salerno, del Sindaco di Campagna, professor Biagio Luongo, dell’Assessore co- munale alla cultura, dottor Fioravante Paoletta, dell’Assessore provinciale al lavoro e alle politiche giovanili, dottor Massimo Cariello, dell’onorevole Ugo Carpinelli, Consigliere Regionale e Sindaco di Giffoni Valle Piana, del Presidente della Pro Loco, ing. Giuseppe Ruggiero, e dell’arch. Santino Campagna, Coordinatore del Progetto Culturale. Farà da Moderatore Mario Onesti, Corrispondente de “Il Salernitano”. Il Volume, patrocinato dal Comune di Campagna e pubblicato dalla prestigiosa Casa Editrice E.S.I., raccoglie una serie di notizie, di considerazioni e di ricerche, che l’autore ha approfondito nel corso degli anni, sulla storia della Città di Campagna e del suo territorio in epoca medievale. Il lavoro di Lucio Ganelli costituisce il Terzo Numero dei Quaderni di “Le Radici & il Futuro”, collana di studi, documenti, testimonianze dal e sul Sud diretta dal professore Guido D’Agostino, che ne ha curato anche la Prefazione. Le notizie e gli avvenimenti locali trattati nel periodo della media aetas, fino al XIII secolo, sono inseriti in un contesto più ampio dal punto di vista della storia, della cultura e del territorio delle nostre province. Le esposizioni delle dinamiche storiche generali permettono di contestualizzare e comprendere meglio gli aspetti delle vicende locali. Una prima parte è dedicata al periodo della dominazione longobarda, col ducato beneven- tano prima e il principato di Salerno poi; successivamente si è analizzato il contesto del Regno di Sicilia, dall’età normanno-sveva fino alla fase proto-angioina. Un capitolo è interamente dedicato ad uno dei monumenti più significativi dell’epoca, il castello Gerione, che rappresenta l’unica emergenza architettonica, risalente al periodo trattato, che meglio si è conservata nella gola attraversata dai torrenti Tenza ed Atri. Il testo è corredato, oltre che da puntuali note bibliografiche, da illustrazioni e fotografie significative, da una corposa appendice documentaria, da una cartografia storico-geografica, da un indice analitico e da una bibliografia generale. A conclusione, una riflessione ad alta voce: se Campagna è, come in effetti lo è, un centro storico ed antico, come è possibile realizzare le gradinate, si dice temporaneamente (sic!), di una chiesa, posta tra l’altro in un punto centrale, con pietra lavica, la stessa del tracciato stradale?. Già il solo pensarlo è allucinante, metterlo in pratica, poi, è addirittura blasfemo. Chiaro il riferimento all’Annunziata, una vergognosa incompiuta a circa un quarto di secolo dall’ultimo terremoto, ma anche uno dei monumenti più significativi della storia culturale e religiosa della città. Per l’Annunziata ripropongo, ancora una volta , se proprio non si può o non si vuole restituirla alla funzione presisma, di sconsacrarla e di farne un centro culturale polifunzionale. Ma.On. 12 agosto 2005 ❚ N.30 GOLFO DI POLICASTRO Un problema serio e trascurato Tassa sui rifiuti per i natanti Il Comune di Ponza ha stabilito che anche le imbarcazioni devono pagare la tassa sui rifiuti. Il provvedimento, approvato dalla giunta comunale nel maggio scorso, è entrato in vigore con l’inizio dell’estate. In concreto, le imbarcazioni che si fermano in porto o anche quelle che restano in rada dovranno provvedere al pagamento del tributo calcolato in base alle loro dimensioni: fino a otto metri dovranno versare tre euro al giorno, da nove a dodici metri sette euro, da tredici a diciotto dieci euro e, oltre i diciotto, venticinque euro. Per quanti, poi, restano nelle acque ponzesi per oltre trenta giorni, è prevista una quota forfettaria, sempre commisurata alle dimensioni dei natanti. A riscuotere il dovuto provvede una apposita cooperativa. La notizia, riportata da alcuni quotidiani, mi ha incuriosito e interessato, facendo balenare l’idea che l’esempio di Ponza, ovviamente con le debite differenze nel rispetto delle peculiarità del fenomeno nel nostro territorio, potrebbe essere seguito anche dai Comuni costieri del Golfo di Policastro. Le acque del Golfo, infatti, da Palinuro fino a Sapri, a Maratea ed oltre, di questi tempi, presentano una situazione molto simile a quella di Ponza, con un numero significativo di imbarcazioni che ogni giorno gettano le ancore lungo la costa, le marine, nelle rade e nelle baie, usufruendo di un servizio di raccolta a cui non hanno mai con- tribuito. E che, invece, a terra, risulta sempre più oneroso per gli abitanti, costretti a pagare per smaltire in discarica anche i rifiuti dei diportisti. Molti, in verità, con correttezza e senso di civiltà, si preoccupano di raccogliere i rifiuti e di provvedere al loro deposito appena arrivati a terra. Altri, invece, privi delle più elementari regole del vivere civile, non si pongono proprio il problema e non esitano a disfarsi, direttamente via mare, dello scomodo e maleodorante “ingombro” di bordo, causando un notevole danno per l’ambiente, con conseguenze nocive per l’intera comunità. L’assessore al Turismo del Comune di Ponza è stato chiaro:”questa misura non è stata adottata per guadagnare, ma solo per coprire i costi dello smaltimento dei rifiuti in discarica, visto che ogni giorno stazionano in media 5-600 barche e non si poteva aumentare la tassa che pagano i residenti”. E’ stato previsto, infatti, un apposito capitolo del bilancio comunale per questa tassa riservata ai dipartisti, i quali sembra abbiano accettato senza particolari polemiche o lamen- tele la novità. La questione dello smaltimento dei rifiuti solidi - ma anche di quelli liquidi - prodotti dalle imbarcazioni è, innegabilmente, una realtà di stretta attualità anche per il Golfo di Policastro, da tempo alle prese, come noto, con l’emergenza rifiuti, triste e vergognoso primato della Campania. Attualmente, per quanto riguarda l’immondizia prodotta dai natanti, vanno distinte le situazioni di chi attracca nei porti turistici e di chi getta l’ancora al di fuori degli spazi attrezzati. Nel primo caso, il posto barca si paga e in quel prezzo dovrebbe essere prevista una serie di servizi, compreso lo smaltimento dei rifiuti depositati negli appositi contenitori a terra. E dovrebbe trattarsi della realtà più tranquillizzante, dal punto di vista della tutela dell’ambiente, giacchè tutto è organizzato e controllato. Nel secondo caso, invece, bisogna affidarsi all’educazione dei singoli, al loro senso civico, che dovrebbe portarli a disfarsi, sempre a terra e negli spazi stabiliti, dell’immondizia prodotta a bordo e non a gettarla a mare. Comunque, quando i sacchetti vengono portati a terra, al di fuori dei porti, si tratta, ovviamente, di rifiuti che entrano nel ciclo normale della raccolta e del trasporto in discarica con costi che ricadono sulla comunità locale. E’ il problema che si sta tentando di risolvere a Ponza e che sarebbe bene cominciare ad affrontare anche nel Golfo di Policastro. Una fruizione regolamentata e controllata del mare è ormai un’esigenza largamente sentita, che troverà una risposta appropriata e un positivo riscontro con l’istituzione dell’area marina protetta. Angelo Guzzo 7 Rofrano. Maria Mazzeo racconta quando raccoglieva sacchi di lavanda “Tempi duri, ma belli. A sera cantavamo e ballavamo.” “Volevano ingabbiarmi i piedi” dice subito con grinta Maria Mazzeo di Rofrano, vedendosi osservata dagli altri del gruppo trekking, di cui fanno parte anche due figli e una nuora. Porta le pantofole e la gonna, la borsa a tracolla. Sembra la meno attrezzata. Siamo sul monte Cervati e stiamo percorrendo i sentieri che portano all’affondatore di Vallivona. Cammina con disinvoltura precedendoci. “Queste montagne le conosco bene. Avevo tredici anni, ora ne ho sessantanove, quando iniziai a fare il lavoro della raccoglitrice di “spicadossola” (lavanda). Partivamo alle due o tre di notte e percorrevamo in lungo e in largo la montagna per riempire con i fiorellini il sacco. Pesavo appena trentacinque chili, ma portavo in testa un sacco di quaranta, cinquanta chili. Ci pagavano in base al peso del sacco. All’inizio guadagnavo 375 lire il giorno, in seguito quattrocento. Ho lavorato per nove anni. Quando avevamo riempito il sacco, io premevo i fiori per aumentare la capacità, tornavamo a sera bello ballare, anche se il giorno dopo all’alba riprendevamo il cammino. Anche oggi, se vado a un matrimonio, non resisto a stare seduta, devo ballare.”. Qual era il periodo della raccolta? “In estate, di questi tempi per due mesi”. Restavate sempre in montagna? “Tornavamo a casa la domenica, dopo aver raccolto ancora un sacco. Giunti a casa non sapevamo se lavarci, cucinare, preparare le provviste”. Per attraversare la galleria che porta all’affondatore Maria indossa un paio di scarpette. Racconta che allora, la galleria non c’era, arrivavano all’inghiottitoio dalla parte di sopra e tiravano le pietre per sentire il rumore che si prolungava e dava il senso della profondità”. “Perché venivate?” chiede un ragazzo del gruppo. “Perchè siamo venuti adesso?”risponde I ricordi si risvegliano e racconta episodi divertenti di pellegrinaggi al monte Gelbison, e, con Carlo Palum- alla baracca di legno. I fiori di lavanda venivano fatti bollire in una grossa caldaia per separare l’acqua dall’olio, per ricavarne profumi”. Quanti eravate? “Eravamo un centinaio. Ci voleva tanta fatica per riempire il sacco”. Dove mangiavate o dormivate? “C’era una capanna di legno, lì cucinavamo quello che avevamo portato da casa e dormivamo a terra. Ma i momenti più belli erano dopo cena, quando cantavamo canti cilentani e ballavamo. Come ci divertivamo” Ma non eravate stanchi? “La stanchezza passava, era troppo bo, intona canti cilentani. Quando vede una pianta di lavanda orgogliosamente ci mostra i fiori. “Eppure allora non ne potevo più. Con i gambi sottili intrecciavamo oggettini per abbellimento. Ne ho ancora, sono belli.” “Peccato, si è fatto tardi, Maria vorrebbe portarci a vedere la valle dove avveniva la raccolta, la baracca dove dormiva”. “Ora prendi quello che ho detto e portalo a casa” dice. “Penso di scriverlo su un giornale, se sei d’accordo”. Mi guarda perplessa e incredula. Enza Marandino ERRATA CORRIGE Nel numero 29 abbiamo commesso due errori: Carmine Tabano non si è laureato a Terni ma a Perugia. Il lido di Mauro Gnazzo non si chiama Arcobaleno ma Girasole. A Carmine e a Mauro le nostre scuse. 8 N.30 ❚ 12 agosto 2005 IN FARMACIA Tachipirina (paracetamolo) a rischio asmatico nei bambini? E’ sicuramente il farmaco antipiretico,analgesico ed anche “ antinfiammatorio” di prima scelta nelle donne in gravidanza e nei bambini. La sua indubbia efficacia e l’indiscussa innocuità recentemente è stata oggetto di uno studio che ha associato il rischio di asma nei bambini all’esposizione prenatale di paracetamolo. Lo studio ha verificato che i bambini di madri che hanno assunto con assiduità, nell’ultima fase della gravidanza, il paracetamolo hanno elevate probabilità di sviluppare difficoltà respiratorie intorno ai 3 anni e mezzo di età. Altri fattori di rischio in gravidanza per la comparsa di dispnea sono fumo materno, infezioni o altre complicazioni e l’uso materno di antibiotici. Dallo studio è stato possibile ricavare che un uso moderato del paracetamolo non determina asma e difficoltà respiratorie ma l’uso frequente durante le fasi tardive della gravidanza aumenta il rischio di asma e di dispnea transitoria. Gli ampi studi disponibili sull’esposizione al paracetamolo sia nel primo trimestre che negli altri periodi della gravidanza indicano che non vi sono effetti dannosi per il neonato. L’uso del paracetamolo a dosaggi terapeutici viene considerato privo di rischi neonatali e può essere considerato il farmaco di prima scelta per il trattamento di stati dolorosi di media gravità e come antipiretico. Resta comunque valida, alla luce delle recenti segnalazioni circa l’associazione con asma e dispnea, l’indicazione di non utilizzare il paracetamolo assiduamente (giornalmente o in più giorni) dopo la 20° settimana di gravidanza. Si ricorda inoltre l’importanza del dosaggio corretto in quanto il paracetamolo assunto a dosaggi tossici in gravidanza può determinare grave danno epatico fetale. L’utilizzo corretto prevede una somministrazione di 500mg di paracetamolo per via orale anche 3-4 volte al giorno. Inoltre soprattutto in gravidanza è fortemente sconsigliata sia l’automedicazione anche relativamente ai farmaci da banco sia le cosiddette terapie naturali perché anche queste non sono esenti da rischi. In questo caso il farmacista può essere un’importante figura di riferimento per fornire le giuste indicazioni e le avvertenze circa eventuali effetti collaterali. Alberto Di Muria [email protected] DIANO “Basket in piazza” a Prato Perillo di Teggiano Lo spettacolo dello sport con i campioni Mimmo Morena e Pino Corvo Il basket trova la sua più divertente rappresentazione di schiacciate e lotte sotto canestro sulla strada, l’ambiente più originale, più virtuoso, sportivamente eccentrico ed unico, che trova nei playground (spazi di gioco) della Grande Mela newyorchese il suo astro di riferimento. Questo è lo spirito di “Basket in piazza”, manifestazione svoltasi a Prato Perillo di Teggiano nella giornata del 30 luglio. Prima festa dello sport di questo genere nel Vallo di Diano, “Basket in piazza” è stata promossa dalla “Mimmo Morena sport events” e dai principali organi federali (Coni, Federazione italiana pallacanestro) e amministrativi di ambito territoriale. La festa, riscaldata dall’asfalto rovente e dal solleone di fine luglio, ha visto protagonisti i cestisti più forti del Vallo di Diano, che si sono sfidati in competizioni tecniche e agonistiche di spessore, guidati da due grandi campioni: il capitano della Carpisa Napoli Domenico Morena, e il leader della Acegas Trieste, formazione neopromossa in serie B1, Pino Corvo, originario di Battipaglia. I due campioni hanno mostrato, oltre che il loro consolidato talento, grandi capacità tecniche di movimento sull’asfalto, il che richiede concentrazione, prontezza di riflessi ed un’adeguata condizione fisica. Il pomeriggio di sabato è stato anche l’occasione per testimoniare la vicinanza di Morena ai temi del sociale, altro aspetto decisivo del campione nato a Nagold, in Germania, trentacinque anni fa. Infatti, il cestista teggianese, attraverso la Onlus (organizzazione senza fini di lucro) “Trame africane”, ha promosso una lodevole iniziativa a favore dei bambini africani del villaggio keniano di Machaka, con lo scopo di favorire migliori condizioni sanitarie ed igieniche ed un’adeguata formazione lavorativa e professionale, a cui è possibile contribuire mediante il sito www.trameafricane.org. Nelle parole di Morena si legge il significato della valorizzazione del basket in tutto il comprensorio valdianese: “Attraverso questa giornata di sport, e con la creazione della “Basket School”, che nascerà nel mese di ottobre, vogliamo avvicinare al basket tante giovani promesse. Il nostro programma prevede la presenza dei cestisti della Carpisa Napoli, già a partire dal mese di dicembre, e la possibilità, per gli iscritti a questa scuola di formazione cestistica, di assistere alle partite interne della formazione partenopea”. Elogia l’iniziativa anche il primo cittadino di Teggiano, Michele di Candia: “Questo è il segnale del grande rilancio dello sport a Teggiano, con la volontà di stabilire un ponte tra i giovani e le attività sportive, attraverso il compimento di opere strutturali atte a garantire lo svolgimento delle discipline minori”. Carmine Marino La gastronomia e l’artigianato in mostra a “Piatti Poveri” Prima serata concertistica ad Atena Lucana Nello scenario del centro storico di Atena Lucana, venerdì 12 agosto Il centro storico di Atena Lucana si prepara ad ospitare, per il dodicesimo anno consecutivo, la rassegna di gastronomia, artigianato e folclore “Piatti Poveri”,organizzata dal comitato feste e dal gruppo parrocchiale giovanile. La serata di rievocazione delle antiche tradizioni atenesi, prevista per venerdì 12 agosto, si inserisce sul più ampio sfondo di due avvenimenti di grande impatto storico e religioso all’interno della cittadina valdianese: il diciassettesimo centenario del martirio di San Biagio e l’arrivo delle reliquie del santo, giunte in paese esattamente trecento anni or sono. All’interno della manifestazione, sarà dato grande spazio alle risorse della cucina locale, che si arricchirà di gusti e sapori ricchi di fascino e storia, a testimonianza del grande valore che la festa sa ancora evocare nella comunità locale. Oltre al programma tipicamente gastronomico, “Piatti Poveri” proporrà un vero e pro- prio percorso storico e culturale, che avrà nelle rappresentazioni di antichi mestieri, nell’artigianato, nelle mostre fotografiche e nei colori della secolare tradizione popolare i suoi punti di riferimento. I turisti e i visitatori delle botteghe delle professioni di un tempo e degli scenari di rappresentazione della storia etnica del centro atenese potranno inoltre accedere, nella serata del 12 agosto, all’interno delle chiese dell’antica Atina (San Nicola, San Ciro e Santa Maria Maggiore) che costruiscono l’elemento di fascino architettonico e artistico della parte storica, ma viva e ricca di memorie, del paese. La rievocazione del messaggio culturale e popolare che “Piatti Poveri” porta con sé nella sua storia decennale, dallo spirito e dall’ardore intenso, vivrà un suggestivo prologo nella serata di giovedì 11 agosto, con la commedia “Non ti pago” di Eduardo de Filippo, curata, nella sua realizzazione e rappresentazione, dal gruppo parrocchiale giovanile. Carmine Marino Appuntamento con i musicisti dell’associazione musicale “Piero Monaci” Un terzetto di giovani, ma già affermati artisti ha aperto la seconda edizione dei “Concerti della Colomba”, organizzati dal Comune di Atena Lucana con la supervisione del M° Pasquale Tizzani. Il primo appuntamento del ciclo di concerti (gli altri sono in programma per il 28 agosto e il 10 settembre) ha proposto l’esibizione del trio composto da Eduardo Caiazza alla viola, Valeria La Vaccara al violino e Alfonso Tortora al pianoforte, che ha proposto musiche di Clementi, Benedetto Marcello, Beethoven e Bach. Ispirato e deciso, Alfonso Tortora si muove con dinamismo nelle opere suonate, con un temperamento da pianista rodato e artisticamente impeccabile, capace di affrontare i cambi di ritmo, che le opere di Bach e Clementi richiedono, con soave leggerezza. Anche nei duetti, accompagna con disinvoltura le volute musicali degli altri due concertisti, imprimendo energia e gusto ad opere che ritrovano una coriacea limpidità. Artista di pregevole livello, Valeria La Vaccara si distingue per l’abilità di spingersi ad una ricerca spontanea di nuovi orizzonti e riflessi musicali, sempre in direzione di un lavoro mirato a ricercare inarcature attente ed ispirate, che testimoniano l’ottima esecuzione dei brani in programma. In coppia con Tortora, infine, riesce a dare alle opere di Bach e Beethoven una raffinatezza particolare, con la tipica eleganza delle suite. Eduardo Caiazza, nell’incrocio di viola e pianoforte compiuto assieme a Tortora, completa con abilità l’esecuzione del pianista, aggiungendo sempre particolari che mirano ad un’indomita ricerca della lettura attenta,ricca di sprazzi di contemporaneità musicale, garantendo così un’assoluta vicinanza all’ascoltatore, senza disdegnare vette oniriche ed elegiache, esaltando sempre l’impianto musicale di riferimento, acceso da scatti repentini e vivaci. Il prossimo appuntamento con i concerti di musica classica ad Atena Lucana è fissato per il 28 agosto, con l’esecuzione di un repertorio classico-napoletano. 12 agosto 2005 ❚ N.30 SPECIALE VACANZE 2005 Sc 9 am ta e p i l’ s o r o e t ACCIAROLI 6 agosto porto di Acciaroli enoteca Dom Florigi ore 21.00 Dom 2004 Fiano Paestum 2004 AGROPOLI Castello medioevale 7 agosto La prima arte funky e soul 9 agosto Mekanè corti e documentari sul tema del mare e del Cilento 10 agosto Jazz quartet 11 agosto INdué Etnic music 12 agosto Ultimi sognatori rock&blues 14 agosto Small Trouble rock&blues 15 agosto La prima arte funky e soul ASCEA 07agosto Cabaret. Moda Ascea in&Out le belle e le bestie serata di moda particolare e vivace Piazza Europa ore 21.00 ASCEA MARINA dal 15luglio al 26 agosto Venerdì in Jazz Baku Bar via porta rosa Ora 21:00:00 Tel. 3381934472 Evento in programma il 16/08/2005 Titolo: Alessandro Siani in Tutti bravi 16 agosto Serata di cabaret con Alessandro Siani piazza europa Ora 21:00:00 Tel. 3381934472 ATENA LUCANA Dal 03 al 07 Agosto PizzaEstate2005 Piazzale Bowling BELLIZZI Sabato 6 agosto Laboratorio Teatrale Comunale presenta A QUALCUNO PIACE CALDO Arena M. Troisi ore 21:00 Domenica 7 agosto MOSTRA DELL’ARTIGIANATO FEMMINILE Piazza Giovanni XXII 7 agosto CANTANDO VOLANDO dal 12 al 14 agosto Festa di quartiere dal 12 al 14 agosto SHrock festival Piazza Giovanni XXII ore 20:30 BUCCINO 16 -17- 18 agosto Sagra della pasta di casa La strada dei sapori dell’Ager Volceianus tel.3339155123 BUONABITACOLO 12agosto NOMADI IN CONCERTO Piazza Agorà Ora 21:00:00 Tel. 0522.935464 CAPACCIO – PAESTUM Mostre Dal 9 luglio al 31 agosto ore 10.00 – 22.00 Paestum, cinta muraria contigua alla Torre n.27 Mostra Arnaldo Pomodoro “Sculture sulle mura di Paestum” Ingresso euro 5 Dal 9 luglio al 28 agosto Museo Archeologico Nazionale Paestum Natale Addamiano “Verso Sera e di Notte” Ingresso 4 euro (2 euro ridotto) con ingresso al Museo Archeologico incluso Tutti i giorni 9-19 Paestum festival Teatro dei Templi ore 21.45 7 agosto Compagnia Teatro Studio “Orestiadi” tratto dalle opere di Eschilo, Agamennone, Coefore, Eumenidi 8 agosto “La Boheme” di Giacomo Puccini 9 agosto “Norma” di Vincenzo Bellini 10 agosto Vincenzo Salemme in “Ridi che ti passa” 11 agosto Pamela Villoresi in “Lisistrata diAristofane 12 agosto Antonio Marquez in “Bolero di Ravel” 13 agosto Gigi Finizio in concerto 14 agosto Raffaele Paganini in “Sirtaki” coreografie di Luigi Martelletta 15 agosto Simone Schettino in “Mamma mia ...che ipocrisia” posto numerato euro 21.00 gradinata euro 16.00 Girocantando 6 agosto Piazza della Basilica Angelo Grey in concerto con la partecipazione del maestro Lancuba 7 agosto contrada Tempa S.Paolo Mario Inverso in concerto 7 agosto contrada Chiorbo Cortigliano Pasqualino Lancuba in concerto 8 agosto CAPACCIO - CAPOLUOGO 8 agosto Mario Inverso in concerto con la partecipazione del maestro Lancuba 10 agosto Antiquasaxa in concerto 11 agosto Angelo Grey in concerto con la partecipazione del maestro Lancuba 12 agosto Spinazzo Pasqualino Lancuba in concerto 13 agosto Contrada Laura Mario Inverso in concerto 14 agosto contrada Licinella Mario Inverso in concerto 7 agosto Note di viaggio Concerti d’estate G.Carducci soprano contralto M.Mondelli baso C.Barlotti clavicembalo Musiche di H.Purcell, G.F. Haendel, B.Marcello Museo del Grand Tour Convento S.Antonio ore 21.30 CASALBUONO Domenica 7 Agosto 2005 Selezioni Miss Italia 2005 EBOLI Dal 09 luglio al 25/agosto Sala M. Mangrella del complesso monumentale di San Francesco Le tele di Ugo Astone parlano d’Africa dall’1 al 7 agosto Borgo Cioffi “Sagra della pasta e fagioli e del pollo alla brace 4 - 11- 18 agosto Arena S. Antonio “Word music Eboli” rassegna di musica underground e multietnica 6 agosto Concierto INti.mo di Max Berrù (fondatore degli Inti-Illimani) P.zza della Repubblica 7 agosto “Concerto per la natura” Parco di San Donato 9 agosto Concerto in piazza Piazza della Repubblica 10 agosto Concerto per Eboli del Maestro Scarpa 12 - 15 agosto “Sorrisi e cartoni” rassegan cinematografica per bambini Piazza Carmine Calò 14 agosto “7 note dal golfo” serata di musica partenopea P.zza della Repubblica FELITTO 12-24 agosto XXX edizione della Sagra del fusillo felittese Degustazione del fusillo e di altri prodotti tipici, Visite al centro storico e all’oasi naturalistica Gole del calore balli e musiche. GIFFONI dal 4 al 25 agosto sabato 6 agosto commedia di Andrea Lolli e Roberto D’Alessandro Lunedì 8 agosto Ballet de Cuba mercoledì 10 agosto Alba Parietti ed Ennio Coltorti in “Nei panni di una bionda”. Sabato 13 agosto la Compagnia Stabile Salernitana ArteInsieme CAM in “Quel taccagno di papà” con la partecipazione di Gaetano Stella. 15 Agosto Giovanni Mauriello della Nuova Compagnia di Canto Popolare “Pulcinella e compagnia bella” Associazione Giffoni Teatro 339 4611502 LAURINO JAZZ IN LAURINO (6 - 13 agosto) Intreccio tra arte, natura, cultura 6 agosto 12:30 NEW LAURIN BAND Piazza A. Magliani 21:30 MARCO PEREIRA Trio Piazza A. Magliani 7 agosto 19:00 CIMINO - SCHIAVO LINGARDO Claude Bolling: Suite for flute and piano jazz trio The Beatles: Tema e variazioni Piazza A. Magliani 21:30 ROBERTO ZECHINI “LIMANAQUEQUA” Palazzo Ducale 00:30 Jam Session al Pub “30 e 31” 8 agosto 12:30 NEW LAURIN BAND Piazza A. Maglian 21:30 ARMANDO CORSI e ALBERTO NAPOLITANO Piazza Plebiscito, Piaggine 22.00 GIANNI GUARRACINO and Group Piazza A. Magliani 00:30 Jam Session al Pub “30 e 31” 9 agosto 2005 19:00 ATAMMUSIA (quartetto) Piazza A. Magliani 21:30 STEFANO BOLLANI ARES TAVOLAZZI WALTER PAOLI Chiostro monastero S. Antonio 00:30 Jam Session al Pub “30 e 31” 10 agosto 2005 12:30 NEW LAURIN BAND Piazza A. Magliani Escursione naturalistica al monte Vesalo 22:00 ARMANDO CORSI e ALBERTO NAPOLITANO NOVECENTO viaggio nella canzone d’autore da “De Andre’ a Brassins” Vesalo 11 agosto 2005 21:30 DANILO REA ROBERTO GATTO Piazza Plebiscito,Piaggine [scheda Rea] [scheda Gatto] 23:00 CONCERTO FINALE SEMINARISTI Piazza Magliani 13 agosto 2005 21:30 ATAMMUSIA (quartetto) Villa Littorio OLIVETO CITRA 6 agosto Loc. Casale Festa in onore di “Santa Maria de Faris” 7 agosto P.zza Garibaldi Serata Etnos Gruppo dalla Polonia -”KRAG” 8 agosto P.zza Garibaldi Gianfranco Tarsitano Chitarra e Voce 9 agosto - P.zza Garibaldi Mediterranea - Quartet 10 agosto P.zza Garibaldi “Universal” 11 agosto P.zza Garibaldi Serata di Solidarietà Raccolta fondi pro SRY LANKA 12 agosto Aula Consiliare ore 19.00 Associazione Anziani - Agroliveto Corso “Olio e la Salute” P.zza Garibaldi - ore 22.00 Piano Bar 13 agosto P.zza Garibaldi 2° Edizione Festa della Birra “Pink Eldorado” 14 agosto P.zza Garibaldi Musica in Piazza 15 agosto Spazio Postino di Neruda in ricordo di Massimo Troisi Proiezione del film “Il Postino” PADULA “Scene reali”, mostra di pittura di Carmelo Di Feo e Rupert Gredler Certosa di Padula dalle 18 alle 22 PALINURO il 15/08/2005 Cabarettiamo da Colorado Cafè Paolo Caiazzo in Tonino Cardamone Lido La Torre Ora inizio: 21:00:00 Tel. 393.9927575 POLLA 01- 07 Agosto 2005 ore 21.00 Piazza Cristo Re Seconda Rassegna Teatrale “TEATRO AMORE MIO” Ingresso libero. Per informazioni ed adesioni 333 4305275 agosto Fiera ARTI E MESTIERI DELL’ANTICO CILENTO CONTADINO FESTA DELLA GOLETTA VERDE DI LEGAMBIENTE PRAIANO Evento in programma il 12/08/2005 Titolo: Festival della Tradizione 2005 Tenores Gòine in BOCHES ... Categoria: Musica Dove: Praiano (SA) - Piazza Antico Seggio Ora inizio: 21:30:00 Descrizione Venerdì 12 agosto Tenores Gòine BOCHES E SONOS DE SARDINNA Piazza Antico Seggio ore 21.30 Tel. 089 874557 TORRE ORSAIA domenica 7 agosto ALMA MEGRETTA Piazza Michelangelo ROCCADASPIDE 12 e 13 agosto X edizione Il borgo delle meraviglie Roccadaspide in Arte Il Museo Polivalente di Roccadaspide dall’8 al 13 agosto Roccadaspide in Arte SALA CONSILINA Arena Cappuccini 6 Agosto Teatro d’Estate Compagnia Kiosa in “Lo Guarracino “ di Enzo D’Arco 9 agosto Cinema all’arena Noverlando. UN sogno per la vita regia di Marc Forester SAN MAURO CILENTO MOSTRA DELL’ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI LOCALI SANZA 6 Agosto Eugenio Bennato in concerto Dal 08 al 10 Agosto 05 Sagra dei cavatieddi e dell’arrosto SAPRI 15agosto Papaky Disco Live Ora 23:30 SERRE XII edizione “Alburni Jazz –. Sabato 6 agosto Nicola Arigliano domenica 7 agosto Trio GSM di Javier Girotto, Peppe Servillo (voce degli Avion Travel) e Natalio Mangalavite. stand espositivi piatti tipici concerti storici di grandi musicisti jazz SESSA CILENTO 6 agosto SAGRA DEL CINGHIALE E DEGLI STRANGOLAPRIEVETI TEGGIANO Fino al 7 agosto ingresso libero Chiostro di San Francesco Teggiano, Città museo, apre all’arte contemporanea “Escape” … l’Uomo e i suoi spazi Venerdì 5 e Sabato 6 Agosto a Teggiano TEGGIANO JAZZ Sabato 6 agosto documentario filamato “Alla tavola della principessa Costanza” Domenica 7 agosto presso il giardino del Museo delle Erbe presentazione del libro “La magia delle erbe” ed. Simone relatore Nicola Di Novella Dal 09 al 10 Agosto Festival di Musica e Danza Rinascimentale V Edizione lunedí 9 Agosto o Chiostro di San Francesco ore 21:30 “nè fu altro che ballar...” Saggio Spettacolo conclusivo dei corsi di Danza e Scherma Antica martedí 10 Agosto ore 21:30 Piazza Portello ore 21:30 intorno al falò Spettacolo Zigano dei Ziganamama Rituale Magico “L’Oro della Vita” a cura di Laura Tuan 11 - 12 -13 agosto Alla tavola della Principessa Costanza XII edizione ore 17.00 Castello Sanseverino partenza del corteo storico Rievocazione storica- Palio dei casali Giostra dei ceri - mercato - Spettacoli medioevali ore 20.30 Apertura taverne 7 Agosto Anteprima della proiezione del filmato documentario “Alla Tavola della Principessa Costanza” Centro storico 8 - 10 Agosto Sagra della Lumaca Loc. Pantano 10 Agosto Serata della Strega Danze e musiche propiziatorie per il rito della fertilità Centro storico 11 - 13 Agosto “Alla Tavola della Principessa Costanza” Centro Storico 14 Agosto Benedetto Casillo in “Colpo Grosso a Villa Pignatelli” Centro storico 15 Agosto Gianni Mauriello in Pulcinella e Compagnia bella” Centro storico TORCHIARA 6 agosto Ora: Località: Torchiara (Sa) Tipologia: Concerto Appuntamento: Luca Di Risio TRENTINARA 6 e 11 agosto ore 21.00 cinema all’aperto 7 agosto ore 21.00 groppo folk 9 agosto ore 21.00 facciamo cabaret 10 agosto corrida 12 agosto oer 15.00 terza festadella montagna Monte Vesole VALLO DELLA LUCANIA Parco Stella del Mattino ore 21.00 DaL 17/07/05 AL 28/08/05 Cabarettiamo 06 agosto I due per Duo (Telegaribaldi) 09 agosto Bianchi e Pulci (Bulldozer) 23 agosto Paolo Caiazzo (Colorado Cafè) 28 agosto Ardone Pelluso Massa (Colorado Cafè) VATOLLA sabato 6 agosto Palazzo Vargas ore 20.00 Goldberg Ensemble Clavicembalo, violino I, violino II, violoncello direttore artistico: Carmen Barlotti 7 agosto “L’ECO DEL PASSATO: VATOLLA ALL’EPOCA VICHIANA” 10 N.30 ❚ 12 agosto 2005 STORIE Il tribunale di Eboli è ingolfato Paestum potrebbe essere la sede ideale A Palermo i sostituti procuratori pagano di tasca loro la Benzina per le auto di servizio, a Napoli e Salerno alla carenza dell’organico si somma l’atavica carenza delle strutture e nel nostro Tribunale di Eboli dove – contrariamente al Cristo di Levi - neanche i giudici si fermano sono presenti aspetti di tale incongruità, nel rapporto tra carico di lavoro e risorse umane, da apparire esemplare nel panorama della realtà giudiziaria nazionale. I dati statistici evidenziano come la carenza di organico della Sezione di Eboli rispetto allo stesso Tribunale capoluogo non sia affatto giustificata. Il Tribunale di Salerno, ha giurisdizione su circa 200 mila abitanti ed appena sei comuni , con la dotazione di sessantacinque magistrati (oltre otto presidenti di sezione) ed un consistente numero di personale di cancelleria, la Sezione di Eboli ha la competenza territoriale su 39 comuni con una popolazione complessiva di circa 230 mila abitanti (censimento del 1991) ed è dotata di soli quattro magistrati togati e un irrisorio numero di addetti alla cancelleria. I dati relativi ai procedimenti pendenti evidenziano l’insostenibilità di tale situazione. Giustizia Civile: __procedimenti civili pendenti all’1.1.2002 n.7.925 __procedimenti civili sopravvenuti nell’anno 2002 n.9.010 __eliminati nel n.4.724 __rimasti pendenti al n.12.211 31.12.2002 Giustizia Penale: __procedimenti penali pendenti all’1.1.2002 n.979 IL 7 AGOSTO, 2° PALIO DI SAN MICHELE A Fonte di Roccadaspide, il 7 Agosto p.v. si ripete il II° Palio di San Michele. L’ideatore della man nifestazione è un gruppo di giovani della borgata, riunitisi nel COMPARANCH CLUB, che unitamente ad un gruppo di volontari daranno vita a questa lunga giornata di competizione equestre, infatti è previista la partecipazione di circa 60 cavalli provenienti da tutta la Regione ed oltre. È previsto per il primo classificato per ogni divisione un congruo contributo in euro, ma a vincere saranno tutti,, difatti la manifestazione si svolge nella rinomata località “Fonte” collocata tra il mare di Pa aestum e le aspre colline del promontorio di Vesole ricoperte da verdi castagneti. Altavilla Silentina.“Il miracolo di S. Antonio” di Gaetano Stella Nell’ambito della seconda edizione di “L’estate di noialtri”, programma di manifestazioni estive predisposto dall’Amministrazione comunale di Altavilla Silentina, di particolare interesse è la riproposizione del Miracolo di S. Antonio, a cura di Gaetano Stella, prevista per la sera del prossimo 7 agosto. L’allestimento teatrale fa riferimento ad un evento accaduto ai tempi della Rivoluzione Napoletana del 1799. Altavilla, che aveva parteggiato con i repubblicani, era sotto l’assedio dei controrivoluzionari borbonici e la situazione si era fatta insostenibile. Memori della grande devozione per il Santo di Padova, in paese si pensò di portare sopra le 2002 mura la statua di S. Antonio, vestito con giberna e bandoliera. Il capo degli assediati, volendo abbattere quel simulacro, “streppone formucoloso”, con una cannonata, si ritrovò con l’arma ridotta in tredici pezzi. La gente gridò al miracolo ed i sanfedisti tolsero l’assedio al paese. La prima rappresentazione, effettuata lo scorso anno in piazza Umberto I°, riscosse grande successo di pubblico, non solo altavillese. Per quest’anno, si spera in un bis, anche per la bravura di Gaetano Stella, che, sulla scorta di approfondite ricerche, ha reso pienamente fruibile sotto l’aspetto teatrale l’episodio. Fernando Iuliano __procedimenti penali sopravvenuti n.1.476 __eliminati nel 2002 n.928 __rimasti pendenti al 31.12.2002 n.1.527 Tale condizione di generale disagio è aggravato poi dall’assoluta mancanza di spazi vitali. La giustizia è esercitata in quel di Eboli in un fabbricato simile a una casa popolare, collocata in vicoli insalubri, senza possibilità di parcheggio, è amministrata in nome del popolo in 4 piccoli locali angusti e spogli ( uno per il penale e tre per il civile) senza sedie, senza tavoli e senza neanche crocifisso. Tutti gli operatori del diritto convocati a iosa – in alcune sedute si contano anche 400 operatori del diritto - si accalcano in tale stanze in cui l’aria è irrespirabile, il vociare degno dei migliori mercati popolari. Non ho incontrato mai un teste o una parte che non sia rimasta inorridita e tramortita dallo stato pietoso nel quale vengono trattate i lori affari e deciso il loro destino. A questo stato di cose si contrappone poco più in là, nell’aristocratica oasi rurale di Vallo della Lucania, un Tribunale super moderno, spazioso dove gli ambienti sono abbondanti, ricchi di tavoli, sedie,scranni per il decoro della giustizia, in aule ultramoderne e capienti, climatizzate e insonoriz- zate, con uffici però vuoti sia perché troppi abbondanti rispetto al personale assegnato, sia perché troppi rispetto ai pochi affari di cui quel Tribunale è investito e per affari che si potrebbero, nella loro quasi totalità, concludersi e definire con una stretta di mano. Tribunale quest’ultimo inaugurato in pompa magna dal ministro Castelli che magari avrà pensato che anche nel “sud” si è creata una struttura “civile” come quelle che si trovano nel suo “nord”, e che la provincia di Salerno è dotata di Tribunali degni e moderni ma senza capire che quella realtà rappresenta un’altra grande contraddizione della giustizia locale sull’asse Eboli-Roccadaspide-Capaccio-Agropoli. Una realtà quella di questo territorio che per numeri di cause ed importanza degli affari richiede da sola un Tribunale autonomo con necessità di una struttura moderna e funzionante, da collocare nella baricentrica città di Paestum e che una volta realizzato sarebbe più grande anche del concorrente Tribunale di Salerno. Questo dovrebbe essere l’impegno della nostra classe politica parlamentare e delle nostre Amministrazioni locali che invito a discutere questa mia proposta. Michele Gorga Altavilla: Carlo Sassi, scultore e cardiochirurgo Carlo Sassi nasce ad Altavilla Silentina nel ‘48. Cardiochirurgo, scultore e pittore, vive da sempre a Siena. Numerose sono le opere artistiche cui ha dato vita (bassorilievi in marmo, pietra serena e bronzo si trovano presso il Policlinico Universitario ‘Le Scotte’ di Siena, ma pure molte delle chiese senesi contengono sue sculture ‘sacre’). Negli ultimi anni, la sua attività artistica è in costante crescita. La grande statua monumentale dedicata a Santa Caterina da Siena, opera in bronzo, rappresenta una delle sue creazioni più significative: oggi la si può ammirare a lato della celebre Rocca a Tentennano nel Parco Naturale della Val d’Orcia. Suo è anche il grande monumento a Salvo D’Acquisto, in travertino, dell’altezza di tre metri. Fra le sue opere principali vari bozzetti in bronzo per la realizzazione del Cavallo del Palio di Siena. Molte sono le personali e le collettive allestite in varie parti d’Italia. auguri Il 27 luglio Paola Torre e Claudio Coluccia si sono uniti in matrimonio. Dagli amici e dai colleghi l'augul'augurio di una lunga e felice vita insieme. Ha scritto di lui ancora Madioni: “Cardiochirurgo, Sassi alterna l’attività quotidiana in camice bianco e sala operatoria all’altra della scultura con grafica e pittura preparatoria. Del resto, la capacità di eseguire interventi sui grossi e piccoli vasi e sul cuore non solo è dovuta alla pratica e allo studio, ma è al tempo stesso affidata alla grande fantasia ed al genio del chirurgo, così come avviene con l’arte. Il maestro senese non appena lascia il bisturi, lo si può trovare nel suo studio alle prese con il marmo, creta da plasmare, travertino, per dare vita a quelle forme (suoi elementi preferiti le figure) che egli affronta forte della conoscenza dell’anatomia umana. Una trasformazione totale quella di Sassi, quasi da Dottor Jekill a Mr. Hyde, due personalità diverse, accomunate da una grande dote, la pazienza e il grande amore per ciò che egli fa e per ciò che egli affronta. E se nella sala operatoria cerca, riuscendoci, di salvare la vita al suo prossimo, in arte Sassi rianima la creta, la carezza, la trasforma, dando vita a personaggi, siano uomini, donne o animali, facendo riferimento ad episodi legati alla classicità, sia essa profana che sacra, con una creatività e fantasia che non ha uguali”. MATURITÀ EBOLI E CAMPAGNA I “super votati” dell’ex Magistrale e dell’Ipia di San Vito Due istituti di istruzione superiore, uno piuttosto vecchio, infatti risale al 1935-36 e proprio a settembre prossimo spegnerà la sua settantesima candelina, ed un altro alquanto giovane, perché nato nel dopo-sisma dal gemellaggio con i Comuni della Brianza e fortemente voluto soprattutto dal “Comitato Campagnesi in Lombardia”. Il primo è l’Istituto Magistrale “Teresa Confalonieri” del Centro Storico (Dirigente Gerardo Gentile), diviso in due Indirizzi di Studio, il Socio-Psico-Pedagogico ed il Linguistico. Circa 490 gli iscritti, per il prossimo anno scolastico, al mitico exmagistrale e 23 Classi (Sede di Zappino: 5 Classi Corso B del SPP e 9 del Linguistico, di cui 5 Corso A e I, II, III e IV Corso B; Palazzo “Tercasio” di Piazza Guerriero: 5 Classi Corso A e I,II,III e IV Corso C, tutte ad Indirizzo SPP). Il perché dei “due istituti” per il “Confalonieri”, quello di Largo Giulio Cesare Capaccio, Sede Centrale, e quello di Piazza Melchiorre Guerriero, Sede Staccata, ha una valida motivazione: si è in attesa di dotarlo, e sembra che il Miur sia prossimo ad emettere il decreto, di un ulteriore indirizzo, quello musicale e l’ex monastero di Piazza della Chiena ben si presta a tale scopo. L’altro, funzionante già dall’81 in abitazioni private e nell’attuale sede dal 1985, è l’Ipia “Giordano Bruno” (per Tecnici del Mobile e dell’Arredamento) di San Vito (sede aggregata dell’Isis Gian Camillo Gloriosi di Battipaglia dirigente Michele Di Filippo), le cui iscrizioni si attestano, ormai, intorno ai livelli standard delle 140 unità. Il primo ad essere istituito nel Mezzogiorno e secondo solo a quello di Lissone, trova il suo maggiore bacino di utenza nei comuni di Eboli, Battipaglia, Olevano e Serre e, paradossalmente, non nella sua città, sia perché un po’ sottovalutato per ciò che pure rappresenta e sia perché mal pubblicizzato. E qui ci piace ricordare, proprio a riprova di quanto sia sbagliato perseverare in un simile atteggiamento, che alla gara annuale nazionale degli operatori dell’industria del mobile e dell’arredamento d’Italia, tra gli alunni che, nell’anno scolastico 2003-2004, nei loro rispettivi istituti, al diploma di qualifica avevano ottenuto il punteggio più alto, svoltasi dal 7 al 9 Maggio scorso a Chiavenna (Sondrio), città detentrice del titolo, un suo alunno, Nicola Ferrara, accompagnato da un professore-ex alunno dello stesso istituto, Antonino D’Ambrosio, si è classificato terzo, dopo le scuole di Lissone e Brescia, aggiudicandosi una borsa di studio di 516,00 Euro. Riportiamo ora i nominativi, con relativa votazione, della “meglio gioventù”, a partire da 85/100, che si è diplomata in questa torrida estate. A) EX ISTITUTO MAGISTRALE “TERESA CONFALONIERI” * LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO 5 A: Busillo Monica 94/100; Cuozzo Maria Pia 86/100; D’Ambrosio Angelica 100/100; Di Fede Valentina 86/100; Luongo Federica 92/100; Meola Roberta 89/100; Nigro Maria 93/100; Saponara Monica 94/100; Vece Rosaria 86/100 e Visconti Carla 90/100. 5 B: Busillo Tiziana 92/100; De Angelis Cosimo 88/100; De Simone Eleonora 94/100; Elefante Teresa 100/110; Fuoco Tiziana 100/100; Granito Gerarda 90/100; Napoli Valentina 86/100; Paternoster Antonella 89/100; Rufolo Anna 87/100; Urgo Rosaria 92/100. 5 C: Amoroso Francesca 88/100; Cioffoletti Adelina 86/100; Coglianese Linda 100/100; Del Vecchio Nadia Lucia 90/100; Dell’Orto Maria 100/100; Di Guida Mariangela 100/100; Maiale Sofia 90/100; Morcaldi Anna 86/100; Scannapieco Federica 93/100. * LICEO LINGUISTICO 5 A: Burrone Liliana 100/100; Cupo Maria 100/100; Della Rocca Luisa 90/100; Di Canto Giovanna 100/100; Di Rosa Maria Carmela 100/100; Iuorio Gina 92/100; Mandia Jessica 100/100; Moscariello Carla 100/100; Rosolia Valentina 85/100; Sgroia Miriam 95/100. 5 B: Buccella Stefania 100/100; Capone Anna 95/100; Coscia Sara 90/100; De Luna Domenico 91/100; Foti Marco 86/100; Fresolone Lucia 85/100; Gagliardi Marica 85/100; Iurio Maria Laura 100/100; Maiorano Elisa 85/100; Palazzo Maria 100/100; Piccirillo Serena 85/100; Pollice Valentina 100/100. B) ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO “GIORDANO BRUNO”: 5 A: Adelizzi Antonio 80/100; Centola Cristian 61/100; Ceriale Vito 71/100; Graudo Francesco 61/100; Denza Michele 93/100; Letteriello Cosimo 82/100; Natale Patrizia 87/100; Scannapieco Jacopo 72/100; Taddeo Alessio 61/100; Scapellato Loredana 60/100. Su 14 Alunni ben 4 sono stati respinti, 3 non sono andati oltre il 61 ed una addirittura si è fermata a 60. È un quadro certamente disarmante, che deve far riflettere tutti. Mario Onesti Il 100 è una promessa AD EBOLI Guida alla nuova leva di maturati “Perché piangi, non sei contenta?” chiede lui. “No- risponde lei- non è giusto!!!” e batte a terra i piedi. Nessuna lite amorosa, siamo nell’androne di un liceo ebolitano, vuoto e bianco. Sui muri campeggiano i risultati della maturità 2005. Lui è un papà, lei una figlia, studentessa, maturanda, promossa con un voto “neanche tanto basso, ma che non è giusto”. Accanto al suo nome, lì, sul muro, tantissimi altri, e, ad un primo colpo d’occhio, viene da pensare e chiedersi : com’è che a scuola, son tutti più bravi?”. Rispetto agli anni passati, infatti, il numero dei novelli provetti primi della classe, tirate le somme, si è quantomeno amplificato: tutti, tanti. Facendo due conti, ad esempio, scopriamo che al Liceo Classico “E. Perito” di Eboli, su quattro sezioni, la A, B, C e D, sono in 29 a superare la soglia dell’ottantacinque. Tra loro, nove 100, con la vetta della IIIA in cui ben 5 studenti hanno fatto l’en plein. Trionfo delle humanae litterae? Non pro- prio. Anche gli “scienziati” dello Scientifico “Gallotta” meritano menzione con diciassette 100 (boom nelle sezioni A e D) e ben 54 studenti con una votazione superiore all’ottantacinque. A 31 si ferma la conta al Liceo Artistico “Levi”, i 100 sono la metà, quindici. Cosa è successo, si studia forse di più, magari meglio? La ragazzina di cui sopra si è forse dimenticata di dirci qualcosa? Oppure vale quello che racconta l’altra metà del cielo, i ragazzi che all’ottantacinque non ci sono arrivati, fermi al giro di boa di un 64 risicato, di un 70 non meritato? Gli esami di maturità servono a poco, dicono. E tutto già deciso, sparano. Fanno nomi e cognomi, indicano, sottolineano. Poi ci ripensano: “vabbè, lasciamo perdere, basta che è finita”. “So che probabilmente molti penseranno che sono invidiosa- racconta C. – ma non è così. Il mio voto (ottanta centesimi) mi sta benissimo. A farmi rabbia è il voto degli altri”. Gli altri sono i suoi compagni di classe. Secondo C. alcuni votazioni sarebbero lievitate. “L’aiutino, non ho vergogna di dirlo, c’è stato”. Un altro punto di vista è quello di Marco, ex liceale ebolitano: “ho fatto gli esami di maturità alcuni anni fa. Mi hanno promosso con un voto molto basso, anche se ero un tipo studioso. Ci sono rimasto malissimo”. E poi? “Poi mi sono iscritto all’università e mi sono laureato, due mesi fa. Centodieci e lode. Nessuno dei miei compagni, nessuno di quelli che avevano preso 100 ci è ancora riuscito”. “Non è vero- interviene Gianmatteo Funicelli, diplomato al Liceo Artistico penso che la votazione degli esami di maturità sia abbastanza oggettiva. Si raccoglie quello che si è seminato”. Lui che lo scorso Natale vinse il concorso dei presepi organizzato dalla Pro Loco, ha presentato alla commissione esaminatrice un quadro tematico sui vizi dell’uomo, partendo da Francisco Goya, ‘mettendo insieme’ 86 centesimi. E spiega: “il voto della maturità è un punto di partenza, non di arrivo”. In pratica, il cento, così rotondo e orgoglioso sui quadri, tra mille aule vuote e fresche, è una promessa. “I voti sono bollette da pagare” dice lui prendendo per mano sua figlia. Raffaella Rosaria Ferrè LICEO SCIENTIFICO Ciaglia Valeria VA Naimoli Chiara VA Nunziante Valentina VA Onnembo Anna VA Vitale Erica VA Glielmi Damiano VB Parro Nunzia VB Taglianetti Stefano VB Buccella Giuseppe VC Pizzicara Antonella VC Baldino Lucia VD Masillo Vincenzo VD Scarpa Daniele VD Tedesco Gennaro VD Viviano Emanuele VD D'Elia Rossella VE Gaeta Damiana VE LICEO CLASSICO Bambino Martina III A Bruno Natalia III A De Vita Vittorio III A Marrone Cinzia III A Sada Lidia III A Bufano Maria Cristina III B Cerione Francesco III C Laurino Flora Maria III C ISTITUTO TECNICO AGRARIO Ferrante Giuseppe VA SicaGiuseppe VB Chiumiento Francesco VC ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Anzisi Jacopo VB Caciano Domenico VC LIC CEO ARTISTICO Capuozzolo Francesca IV A Giuliano Ilaria IV A Santoro Veronica IV A Bellissimo Arcangelo IV B Galiano Lucia IV B Flavio Francesco VC Paolino Maria Rosaria VC Adesso Valentina VD Cerrone Liberato VD Naimoli Francesco VD Erra Consolata VG 12 N.30 ❚ 12 agosto 2005 GLI ESAMI La meglio gioventù fa cento alla maturità A CENTOLA LICEO SCIENTIFICO “CARLO PISACANE” I 100 alla maturità: Chirichiello Ramona; Contrada Francesca; D’Onofrio Angelo; Greco Raffaele; Valente Federica; Di questi cinque in cui, come vedi sono compreso anch’io: Francesca Contrada ha partecipato anche ad importanti concorsi di narrativa ottenendo importanti riconoscimenti;Angelo D’Onofrio ha partecipato a concorso di poesia a livello provinciale, regionale e nazionale ottenendo numerosi successi, menzioni d’onore e piazzamenti vari, nonchè la pubblicazione di qualche lirica in alcune narrative.Raffaele Greco è attivo nel campo giornalistico, collabora con alcune testate locali e provinciali. A SAPRI POLO LICEALE “CARLO PISACANE” Indirizzo Classico: 2 Sezioni - 3A e 3B - per 33 maturandi tutti promossi I 100 sono stati 4 nella sezione A: DI POLITO Giusy PASSARELLI Anna PUGLIESE Raffaele SOPRANO Paolo Maria e 6 nella sezione B: BRUNO Marina (con lode) CATALDO Monica FILIZOLA Marina SAVINO Antonella SICA Eleonora VASSALLI Quirino Attilio Indirizzo Scientifico: 4 sezioni – 5°- ALBANELLA, ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI TURISTÌCI Fernanda Antico 65, Daniele Baione 68, Anna Bello 70, Simona Bonfrisco 84, Piercarlo Carrano 100; Giuseppe Cembalo 70, Maria Giuseppina Ciamba 60, Sonia Corcillo 67, Concetta Crisci 80, Patrizia De Cristoforo 70, Serafina De felice 68, Rosita Guarracino 60, Domenico Lettieri 60, Daiana Mazzarella 100, Antonio Morra 64, Antonella Nigro 66, Domenico Pingaro 98, Fabiano Postiglione 77, Carmine Michele Poto 77, Veronica Raimo 60, Rosangela Saponara 60, Pietro Scarpelli 81, Marina Scorzelli 65, Maria Luigia Vincenzo 65, Donatella Vitolo 67, Renato Di Lucia 65 PIAGGINE, LICEO LINGUISTICO SOCIO PSICO – PEDAGOGICO Maria Bianco 80, Angela Bruno 100, Adalgisa Campeglia 100, Giovanna Di Nome 95, Stella Fella 80, Nina Luisi 90, Monica Novellino 100, Nicoletta Resciniti 84, Paola Santangelo 84, Monica Stabile 90, Antonio Schettini 65. CAPACCIO, LICEO SCIENTIFICO “PIRANESI” VA Diamante Barlotti 60, Marco Beyene 60, Paola Caramante 70, Valentina Cupolo 76, Annalisa Gallo 78, Vincenzo Grattacaso 70, Speranza Landi 62, Angela Macellaro 78, Antonio Mastandrea 92, Maria Rosaria Meola 100, Annalisa Palmieri 74, Angelica Paolino 62, Giovanna Paolino 65, Rina Penta 82, Alessio Pepe 100, Sabrina Sarno 70, Eugenio Tabano 60 VB Margherita Castelluccio 65, Sara Catauro 74, Christian Luciano Ciuccio 74, Teresa Criscuolo 72, Francesca Daniele 100, Tiziana Di Filippo 72, Giampiero Fasano 60, Domenico Fraiese 82, Sefora Generosa 95, Alessandra Greco 62, Esther Maria Irene Marino 60, Mirko Marino 64, Sabina Mauro 96, Silvia Miozzi 96, Claudio Passaro 74, Viviana Passaro 100, Antonio Pecora 72, Massimo Tardio 90, Marina Taurone 96, Roberta Tommasini 70, Valerio Voza 75 VC Nicola Andreozzi 63, Michelina Anzisi 60, Giuseppe Atrigna 62, Angelo Bavoso 62, Veronica De Felice 82, Antonella Galardi 82, Chiara Gallo 94, Manuela Grippa 93, Vincenzo La Mura 60, Greta Amalia Lo Schiavo 97, Giovanna Monaco 89, Felicia Nappi 63, Carmine Nigro 70, Paola Paolino 68, Valentina Pierno 75, Loredana Torre 60 VD Antonietta Belmonte 67, Francesco Belmonte 95, Maria Teresa Serena Bitonte 64, Maria Grazia D’Angelo 64, Anna De Rosa 73, Emanuela Esposito 64, Donata Ferrara 89, Rosaria Filiuli 72, Stefania Grompone 78, Maria Assunta Longobardi 100, Martina Monzo 74, Roberta Monzo 74, Teresa Noce 70, Stefany Pascale 96, Luca Rispoli 67, Andrea Ruggiero 69, Antonio Vitale 100. 5B-5C-5D – per 81 maturandi, tutti promossi I 100 sono stati 9: 2 nella sezione A: PARADISO Francesca SORRENTINO Giusy 2 nella sezione B: PASCALE Severina SPALTRO Marilina 3 nella sezione C: CALICCHIO Giuseppe CARTOLANO Pir Paolo LOMBARDO Antonio e 2 nella sezione D: MUCCIOLO Dario Pasquale ROMANO Pietro ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI “LEONARDO DA VINCI” DI SAPRI Indirizzo Giuridico-economicoaziendale: 4 sezioni - 5A-5B-5C-5D per 81 diplomandi - 77 promossi e 4 bocciati (i bocciati tutti nella sezione D) I 100 sono stati solo 2, nella sezione A: CARUSO Domenico MANGANIELLO Debora Indirizzo Geometra: 3 sezioni - 5A5B-5C - per 66 diplomandi tutti pro- CURIOSITÀ Dove le donne battono gli uomini A ROCCADASPIDE 21 a 15 VC Accarino Angela Cammardella Giovanna Capo Alfredo Capo Carmelina Comentale Antonia Croce Giuseppe De Chiara Luigi Doto Antonio Fabiano Giuseppe Fiorito Giovanni Giancristiano Paola Iacovino Alessio Iuliano Martina Lavecchia Sara Maffeo MariaCristina Maffeo Marisa Maddalena Mangone Elvira Marisa Maddalena Mazza Antonio Miano Rosario Passante Alessandra Pecoraro Fabio Pepe Rosa Perrotta Luca Poppiti Francesco Ricco Giusi Ricco Romina Stoppiello Carmine Valiante Lucia Valletta Elita Verlotta Antonio VA Brenca Domenico Croce Fiorella Croce Luigi De Gregorio Pasquale D’Urso Angelo Gnazzo Anna Gorga Luigi Incerto Antonella Lettieri MariaRosaria Nigro Anna Paola Nisi Antonio Parente Rossella Perrotta Nicoletta Reina Letizia Verrone Antonella 80 70 60 90 88 100 66 80 77 85 100 65 75 85 91 80 80 80 80 80 65 72 65 94 66 100 90 91 90 100 85 65 100 84 80 62 78 84 90 75 63 84 65 75 84 72 mossi I 100 sono stati 4: 2 nella sezione A: DETTA Gennaro SPERANZA Orlando 1 nella sezione B: GUIDA Vincenzo 1 nella sezione C: CAVALIERE Alessandro POLO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE IPSIA-IPAA DI SAPRI Indirizzo Agrario 5A - Indirizzo Elettronico 5A e 5B - Indirizzo Meccanico 5C Per un totale di 64 diplomandi – L’unico 100 nella 5C: FITTIPALDI Maurizio Gli studenti del liceo scientifico Parmenide di Roccadaspide si confermano allievi meritevoli. I risultati degli ultimi esami di Stato, infatti, lo dimostrano. Su 90 maturi, 21 hanno ottenuto il fatidico 100, sfiorando la percentuale del 24%. La palma d’oro, a riguardo, spetta alla V sez.E, che si rivela una classe da record: su 22 studenti, ben 10 hanno raggiunto il massimo dei voti! Molti ragazzi dell’istituto, inoltre, hanno ottenuto punteggi elevati. C’è un dato per cui il liceo conferma un orientamento nazionale, in quanto, il 100 si tinge di rosa! Si, sono le ragazze a fregiarsi, nella maggioranza dei casi, del titolo di ‘centine’. Le liceali di Roccadaspide, difatti, hanno sbaragliato i colleghi maschi con 15 ‘centri’ su 21. Le dirette interessate sono restie a parlare per eccesso di modestia. Dalla loro voce traspaiono un genuino imbarazzo, insieme alla decisione di proseguire gli studi: sono ragazzine per l’età, ma grandi per la volontà. “Andrò all’Università”, risponde laconica una centina riservata. C’è chi, invece, si espone come Giusi Ricco di Roccadaspide, ex studentessa della V C. Per lei il 100 era nell’aria: “ Avevo ottenuto 98 punti di credito e me l’aspettavo, ma è stata, ugualmente, una grande emozione”. La giovane ha sempre avuto le idee chiare sul proprio futuro: “Già da piccola ho capito che lo studio sarebbe stato importante per me sia come arricchimento culturale, che come sbocco lavorativo. Mi iscriverò a Biotecnologia a Firenze, per affermarmi nel campo della ricerca”. La scelta comporterà, inevitabilmente, l’allontanamento da Roccadaspide: “Da un lato, mi dispiace lasciare la famiglia e gli amici, ma, lontano da casa, avrò molte opportunità” E qui ritorna il tema della fuga dei giovani dalla nostre zone, per realizzarsi altrove. Se da un lato, inorgoglisce la presenza di giovani talenti nel nostro territorio, dall’altro è amaro costatarne l’allontanamento. Chissà se un giorno, potranno realizzare i loro sogni nella terra d’origine! In ogni caso, la preside Luisa Burti può essere orgogliosa dei suoi studenti. Francesca Pazzanese 12 agosto 2005 ❚ VARIA PAESTUM Sun-Sea-Fun 2005 Si è conclusa la prima fase del progetto Sun-Sea-Fun 2005 che si è tenuto presso i Bagni MithosPaestum. Il progetto, ideato dal dott. Dario Costantino, presidente della Professional Organization, è l’associazione che lo sviluppa. Nella prima parte, del Sun-SeaFun 2005, si è avuto un divertente spazio musicale in spiaggia dove molti turisti si sono aggregati in “energizzanti” balli di gruppo. Mentre il torneo notturno di beach volley ha visto I^ classificata la squadra Crono di Bellizzi (SA). Il prosieguo è stato con la diretta musicale in spiaggia domenica 31 luglio condotta da Radio Italia. Si è avuta poi una maratona di spiaggia dove i concorrenti giunti da diversi parti della provincia, hanno messo in competizione la propria resistenza. Con il Sun-Sea-Fun 2005 seguiranno altre attività come falò per i più giovani. Domenica 14 agosto una serata anni ’60, condotta in diretta con Radio Italia e il 15 agosto Intensive-Animation. Un sms che informa Richiedi la programmazione dell’Estate 2005 di Paestum al 380.380.2000 al costo di un solo sms! Invia trova.sms seguito da paestum e la data a cui sei interessato (es.: trova.sms paestum 23 luglio). Vuoi conoscere orari e costi per visitare l’area archeologica di Paestum? Chiedilo al 380.380.2000 al costo di un solo sms! Invia trova.sms seguito da paestum e: templi luglio oppure templi agosto oppure museo oppure museo argiva (es.: trova.sms paestum templi luglio). Vuoi conoscere le previsioni meteo di Capaccio Paestum? Chiedilo al 380.380.2000 al costo di un solo sms! Invia trova.sms seguito da paestum meteo e dalla data che ti interessa (es.: trova.sms paestum meteo 15 agosto). Trova.sms Paestum meteo ha la previsione di 3gg. Vuoi conoscere gli orari del trasporto estivo di Capaccio Paestum? Chiedilo al 380.380.2000 al costo di un solo sms! Invia trova.sms seguito da paestum e la località che vuoi raggiungere (Agropoli Capaccio Scalo - Laura - Licinella - Gromola - Torre - Foce Sele - Linora - Salerno) Es.: trova.sms paestum capaccio scalo La Paestum moderna di Umberto Zanotti Bianco “Voi sapete che siamo in cerca dei resti di un santuario antico e l’inseguimento vostro è veramente ridicolo; ma veramente credete che sono venuto a complottare con le bufale?”, scriveva così Umberto Zanotti Bianco, il 4 aprile del 1934, al Prefetto che gli aveva messo due poliziotti alle calcagna che lo sorvegliavano mentre si muoveva, con Paola Zancani Montuoro, tra gli acquitrini e i boschi di canne ed altre piante acquatiche di Gromola. “Dopo due giornate tra le paludi e le boscaglie, animate soltanto da mandrie di bufale e da torme di uccelli migranti…”, scriverà dopo. Era il 1934 quando i due archeologi alla ricerca del famoso Heraion, presso questo manufatto iniziarono alcuni saggi di scavo: «La mia collega ... aveva tenuto a far subito un piccolo scavo presso la chiesetta diruta, poco lungi dalla mozza torre secentesca di guardia». “Sopportato” e discretamente sorvegliato nel 1941 verrà direttamente inviato al confino. La scoperta di Hera Argiva arriverà dopo vari tentativi. Dopo qualche decennio ci sarà quel “Museo Narrante” che tanto piace agli eterodossi tanto fa storcere la bocca ai puristi dell’archeologia. Chi oggi visita l’area archeologica di Paestum quasi certamente ignora che le attuali condizioni di tutela furono garantite dalla legge 220, fortemente voluta, nel 1957, proprio da Umberto Zanotti Bianco. È facile immaginare che, senza quella legge, i templi sarebbero stati sommersi da milioni di metri cubi di cemento, generosamente versati in nome di un improbabile sviluppo turistico. Non è un’iperbole, Agrigento è lì e suona come monito. E come monito echeggia, ancora oggi, l’ultimo, appassionato discorso pronunciato in Parlamento da Mario Alicata, allora direttore de l’Unità, al culmine della sua drammatica campagna di denuncia del sacco edilizio perpetrato nella Valle dei Templi. Se ancora non è così il merito è di Umberto Zanotti Bianco, che con Giustino Fortunato e Gaetano Salvemini, è stato uno dei principali protagonisti del Novecento nell’azione per il riscatto e il rinnovamento del Mezzogiorno. Erede della tradizione risorgimentale di Mazzini e Cattaneo, il liberale Zanotti Bianco nel 1910 aveva fondato l’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia con altri due personalità animate dai suoi stessi ideali, Pasquale Villani e Leopoldo Franchetti, e aveva poi contribuito a far nascere, nel 1955, «Italia Nostra», benemerita nella difesa del paesaggio e dei monumenti. Oreste Mottola L’INTERVISTA “Ho lavorato per lui. Alberto Barlotti, racconta.. “Umberto Zanotti Bianco è stato una risorsa per Paestum. E’ stato un grande, per questo lo hanno nominato senatore a vita. Senza di lui tanti l’avrebbero depredata”. E’ una frase che Alberto Barlotti (nella foto) ripete come intercalare a sottolineare l’orgoglio di aver lavorato con l’archeologo che scoprì l’Heraion alla foce del Sele. Alberto Barlotti, operaio del Comune dal 1972 dal 2000, ora in pensione. Prima del 1972 ha svolto vari lavori ed è stato emigrante in Germania. Che cosa ricorda di quel periodo? “Avevo diciotto o diciannove anni. Erano i primi anni cinquanta e c’era tanta miseria. Non era il mio primo lavoro, avevo già lavorato per tre anni al Consorzio nel cantiere, e svolto altri lavori. Ero contento di poter guadagnare. ” Com’era Umberto Zanotti Bianco? “ Era alto, forse due metri, snello. Si sedeva all’ombra di un fico. Da una palizzata vedevamo sporgere la testa. Alfonso Perillo il guardiano gli portava le uova. Era molto severo, osservava i lavori, ma parlava poco. Non si avvicinava mai a noi, né ci rivolgeva la parola”. E Paola Zancani Montuoro? ”Era una bella donna, un po’ zoppa. Aveva una villa a Sorrento. Era lei che seguiva i lavori. Si avvicinava a noi con la sua ‘coscia battente’, accompagnata da una giovane studiosa francese”. Ricorda qualche episodio particolare. Come era il loro rapporto? “Arrivavano insieme verso le 9.30, con il taxi di Enea Santomauro. Se ne andavano verso le 12.00 e tornavano alle 14.00 per fermarsi fino a sera. Noi lavoravamo dalle 7.00 alle 16.00. Una volta, non so per quale motivo, Enea Santomauro, che era un tipo un po’ irascibile, li lasciò a piedi” In quanti eravate e in che cosa co onsisteva il vostro lavoro? “Eravamo una quindicina, sorvegliati dal caposquadra Peppe Capo, che era molto severo. Tra i compagni ricordo Pietro Daniele e Pietro Cavallo, più anziani di noi. Germano D’Alessandro, mio coetaneo, con cui condividevo tutto. Il lavoro era duro consisteva nello scavare piano piano, sotto il sole, faceva caldo” Vi sembrava ingiusto essere trattati così? “No, i capisquadra devono essere bruschi, è giusto che sia così” Ricorda di aver ritrova ato qualche pezzo importante? “Sì, ma noi toglievamo solo il fango, i più esperti rifinivano. I reperti ritrovati venivano caricati su dei carrelli che percorrevano i binari. Venivano scaricati in una baracca, abitata da Alfonso Perillo, che era il custode.”. Quanto guadagnava? “Non ricordo, poco, dalle duecento alle trecento lire il giorno”. Come raggiungevate il posto di lavoro “Io e il mio amico Germano partivamo a piedi da Capaccio paese alle cinque. I più fortunati avevano una bicicletta. Ma il ritorno in salita era duro anche per loro. Un giorno venne un ingegnere tedesco per picchettare e lo aiutammo, sempre con Germano, a misurare la lunghezza delle mura, quattro chilometri e …” Le mura sono lunghe cinque chilometri. “No, un po’ meno”. Vi rendevate conto dell’importanza del vostro lavoro? “Allora no. Era un lavoro come un altro. Non si capiva l’importanza. Quest’uomo è stato un grande. La sua legge andava fatta rispettare.” Sa dellla legge proposta da Fasolino di superare la legge per sistemare l’area? “Non la conosco ma ritengo che dovrebbero sgombrare tutta l’area dentro e intorno le mura, anche se so che costerebbe troppo. Cosa pensa del museo di Hera, sorto nel luogo dei ritrovamenti. ”Non mi piace, sembra una bufalara”. L’avete visitato? “No” risponde la moglie “dovremmo andarci”. Enza Marandino ❚ 12 agosto 2005 CAPACCIO Helenia Paestum, l’opposizione non è con Sica ed esprime solidarietà ai licenziati “Faremo un monitoraggio giornaliero sui disservizi prodotti dalla scelta di esternalizzare la raccolta dei rifiuti” “Daremo anche l’acqua ed il gas all’Helenia”. C’è ancora chi ricorda quell’avviso mandato dal municipio ai giovani imprenditori dell’Assogips: “Il Comune di Capaccio, intende rinnovare la base societaria di “Helenia – Paestum”, la S.p.a. multiservizi a maggioranza pubblica comunale per la gestione dei servizi pubblici quali l’igiene ambientale, la distribuzione del gas metano, il ciclo integrato delle acque e degli altri servizi pubblici locali. Chiunque fosse interessato… “. Era solo verso l’inizio di dicembre dell’anno scorso. Allora l’amministrazione Sica che voleva aggiungere ai tradizionali servizi affidati alla “mista” anche il metano e l’acquedotto. In poco più di sei mesi è cambiato tutto. Perché? E’ l’interrogativo delle opposizioni consiliari. “Nella vicenda Helenia siamo di fronte a troppe giravolte nella linea di chi oggi governa il comune di Capaccio. E’ il caso di essere sospettosi. Chiedersi cosa c’è dietro”, dicono in coro Nicola Ragni, Lorenzo Tarallo, Paolo Paolino e Pietro Desimone. Sono l’opposizione, e quindi ben consci di esprimere un punto di vista di parte. “Alla gara è stata finanche invitata l’Ecomont, una società che fa ben altro”, aggiunge Ragni. “Dalla selezione sono stati fatti fuori i lavoratori senza santi in paradiso”, rincara. “Sono state formate delle cooperative ad hoc. Che c’entra poi il montaggio e smontaggio palchi con la possibile emergenza sanitaria?”, chiede sempre Ragni. L’ex assessore si spinge ancora oltre e preannuncia la spedizione delle “carte” alla magistratura sia ordinaria che contabile. Diverge sulla prospettiva ma non sulla diagnosi Lorenzo Tarallo, che si è accasato con la Margherita salutando l’Udeur: “Anche Sica, Cetta, Mazza e Paolillo sono tra i padri dell’Helenia ed un figlio non si ammazza. Non si può far finta di non vedere il dramma di 20 famiglie che non sanno come mettere il piatto in tavola. Eticamente inaccettabile è la scelta di Barboni, presidente uscente della società, di farsi nominare liquidatore della stessa.” Sulla prospettiva Tarallo è per formare una municipalizzata evitando l’esternalizzazione dei servizi. Ragni invece ritiene che è ancora possibile ritornare sulle decisioni prese. Per Pietro Desimone, che ribadisce i suoi dubbi sulle capacità amministrative del sindaco e della su maggioranza, è necessario: “fare un’analisi seria dei costi. Programmare bene il servizio a medio termine e affidare la direzione dell’azienda a persone capaci ed esper- te del settore. Le conseguenze delle scelte fatte finora stanno mettendo l’economia capaccese in ginocchio e non è sufficiente convocare un tavolo tecnico per dare risposte serie all’emergenza continua che abbiamo sotto gli occhi.” Ed è proprio per testimoniare visivamente lo stato in cui versa la raccolta dei rifiuti, il gruppo consiliare d’opposizione è reduce da un giro d’ispezione con fotografo ufficiale al seguito “Abbiamo foto con la data e l’ora in cui sono state scattate - dice Paolo Paolino – Noi saremo ogni giorno sul comune a chiedere conto del perché Capaccio – Paestum vive nell’immondizia sia con l’Helenia che con la S.a.r.i.m. Esprime solidarietà ai lavoratori dell’Helenia licenziati e ribadisce quanto detto in campagna elettorale: “Siamo per la costituzione di una municipalizzata che garantisca al comune un servizio efficace ed efficiente. L’amministrazione non può abdicare al suo ruolo di garanzia di un servizio primario come l’igiene pubblica. Presente all’incontro anche Gerardo Rega, designato al tavolo tecnico come uno degli esperti della minoranza. Oltre a ribadire la necessità di avviare la differenziata come scelta strategica che può comportare economie e rendere disponibili risorse per mi- PAESTUM “Sono disposto ad innaffiare i vostri fiori” La protesta di Carmine Bilotti gliorare il servizio o per contenere i costi, punta il dito sul danno provocato dalle scelte dell’amministrazione in conseguenza del licenziamento di 20 persone formate per lo svolgimento di un servizio delicato: “Oggi a Capaccio Paestum sarebbe difficile trovare venti operai che accettino il tipo di lavoro usurante come lo è quello di “carichino” dietro ad un camion.” L’incontro si conclude con l’impegno da parte di tutti i presenti ad incalzare l’amministrazione affinché non si abbassi la guardia nei confronti del problema spazzatura per far sì che, oltre al danno provocato finora, non si aggiunga la beffa di migliaia di turisti che saranno a Paestum nel mese di agosto tornino a casa con negli occhi l’immagine di sacchetti colorati che, accatastati più o meno ordinatamente nelle vicinanze dei cassonetti, cancellano quanto di bello pure esiste sul nostro territorio. E’ il passaparola che sta distruggendo l’immagine di Paestum nel mondo ed è anche la maggior causa del calo delle presenze straniere negli alberghi. Durante l’incontro ci giunge la notizia che stanno bruciando i cassonetti posti all’incrocio di via Feudo al Petrale. Il gruppo riparte, con il fotografo al seguito, per testimoniare anche questo nuovo episodio. “Non daremo tregua. Registreremo tutto, giorno per giorno, il disastro in cui ci sta trascinando questa amministrazione” Ribadisce Paolino. RedAzione Con Fabio De Rosa per parlare della Cina che è molto vicina L’11 agosto a Borgo San Cesareo Con la Banca Intesa (ne è responsabile per tutta l’Asia) e con la Camera di Commercio italiana di Hong Kong, Fabio De Rosa (nella foto) napoletano sposato ad Albanella c’è di casa. Una presenza importante in un’area del mondo deove il Pil cresce del 9.5% nel 2004. Un ritmo che secondo le previsioni dovrebbe essere confermato anche quest’anno. L’11 agosto, alle ore 20, al “Persano Country Club” di San Cesareo (Albanella) incontrerà gli imprenditori della zona e quanti vorranno capire “in presa diretta” qualcosa in più della Cina. “Dove quello che si racconta e scrive spesso non è vero. Hanno voglia di lavorare e di uscire dalla povertà”. Fabio De Rosa ci tiene anche a sottolineare che le istituzioni italiane sono molto vicine a chi vuole esportare in quell’area. Paestum costiera dei fiori? Si, ma secchi. I pini di Porta Sirena “sacrificati” per interrare dei fili. Carmine Bilotti ambientalista, residente a Giffoni valle Piana, è un fedele villeggiante a Paestum, e, nonostante tutto, dall’anno scorso nel parco Felice di Licinella abita anche in inverno. Nonostante tutto perché di proteste ne ha tante oltre a quella generale dei rifiuti. Iniziamo dall’accesso alla spiaggia, aperta al pubblico solo per il 10 per cento. Il resto è un susseguirsi di case recinzioni e cancelli. La pista ciclabile: un enorme scempio di materiale di legno “per delimitare i bidoni della spazzatura”, una pista in stato di abbandono. Porta Sirena: dei lavori di una violenza inaudita, che rischiano di rovinare alcuni pini secolari, sono stati eseguiti negli anni scorsi per interrare pochi metri di filo (mostra le foto). Stazione di Paestum “località leggendaria, mitica” offre un servizio marginale ed è poco collegata. In via Magna Graecia suggerisce la presenza di un vigile che conosca l’inglese e sappia dare precise informazioni. Mostra delle foto dove si evidenziano vasi con fiori secchi, altri rotti e si chiede come mai dopo aver speso dei soldi pubblici per il progetto “Paestum costiera dei fiori”, viene vanificato quanto realizzato per incuria e abbandono. E afferma “Io sono disposto ad innaffiare le piante lungo la via Magna Grascia se il comune mette a mia disposizione un furgone con i bidoni con l’acqua, nella speranza di recuperare i fiori secchi”. Ma verrà ancora a villeggiare a Paestum? “Mi auguro di continuare, perché ci sono dei legami, e non vorrei rinunciare alla profonda emozione di passeggiare con la visione dei templi”. A Carmine Bilotti abbiamo dato voce, ma vorremmo sottolineare che quasi tutti i problemi da lui segnalati sono stati da noi posti all’attenzione dei lettori, e, spesso, la nostra redazione è stata accusata di offrire in tal modo un’immagine poco edificante di Capaccio - Paestum. Purtroppo, ancora più umiliante per noi residenti, la mancanza di servizi e di rispetto per l’ambiente e di tante inadempienze non la offrono i giornalisti, ma come dimostra la voce del turista, è sotto gli occhi di tutti, per cui sarebbe opportuno valutare sempre costruttivamente le critiche. Enza Marandino LA SETTIMANA 12 agosto a cura di Diodato Buonora [email protected] Viaggi e assaggi Il “Green Park” si conferma un’ottima tavola Avevamo già visitato l’agriturismo “Green Park” di Trentinara nel gennaio 2003, ed eravamo stati bene. Ci siamo ritornati ed abbiamo trovato che il locale è migliorato sotto tutti i profili. Sì, difatti l’atmosfera invernale era diversa, in quei periodi l’esterno era curato fino ad un certo punto. A fine luglio, invece, abbiamo trovato tutto in ordine ed abbiamo visto che il locale si è ingrandito ed abbellito con diversi gazebo ed una piscina molto funzionale. Carmine Marino (sulla foto con la moglie Lucia e le due figliole), titolare della struttura, ha creato un ambiente ideale per chi vuol trascorrere qualche giorno contro il logorio della vita moderna. Abbiamo visitato le camere ed abbiamo notato come siano dotate di ogni comfort, tutte arredate in stile arte povera, curate con raffinatezza, alcune romanticamente con letti a baldacchino, altre dedicate ai nuclei familiari. Per raggiungere il “Green Park” è semplicissimo: da Paestum si prosegue per Capaccio Capoluogo e successivamente, verso Trentinara. A metà strada tra le due località un’insegna ben visibile indica di svoltare a sinistra. Poche centinaia di metri, con un’immersione in piena natura all’ombra di un castagneto secolare, e si raggiunge il posto. Entrati, si nota che l’interno è più ristorante che agriturismo. Tutto arredato con cura e professionalità. Vediamo una bella esposizione di Tel 0828.720114 Fax 0828.720859 e-mail: [email protected] url: www.ilvalcalore.it prodotti che sono in vendita. Si tratta di specialità preparate in azienda ed ottenute da agricoltura biologica come vino, olio, confetture, conserve, pesche sciroppate, zucca marinata, limoncello e tante altre cosine sfiziose. Comunque, l’interno è caldo ed accogliente. Per la scelta del menu lasciamo fare (anche se avevamo notato su una lavagnetta all’entrata che l’offerta era oltre che mediterranea anche con elaborazioni innovative) ed ecco che ci servono un antipasto “fantasia” composto da prosciutto crudo, fichi, melone, frittelle ai fiori di zucca, pecorino stagionato e anguria gialla. Quest’ultima, molto particolare, sembrava ananas invece era della squisita anguria prodotta in piccole quantità da un’azienda nei dintorni. A seguire, un “Tris casereccio”, in un unico grande piatto tre tipi di pasta, tutti rigorosamente preparati in azienda: “cavatelli al ragù”, “pannocchie con zucchine e salsiccia” e “cestelli con ricotta di bufala e funghi porcini”. Tutti buoni e gustosi. Abbiamo continuato con una saporita salsiccia stagionata alla griglia con provola affumicata. Sazi, non abbiamo potuto rinunciare al dolce, un generoso e calorico cannolo alla siciliana, anche questo come tutto il resto, preparato dalla brava signora Lucia, che a fine serata per farsi apprezzare ulteriormente si è seduta al bel pianoforte a coda in sala e ha suonato e cantato, per la Grafica ed Impaginazione Grafica Direttore Responsabile Il Valcalore / Il Diano Bartolo Scandizzo Direttore Responsabile Il Sele Stampa Grafiche Letizia - Roccadaspide (Sa) Oreste Mottola [email protected] In Redazione Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Salerno il 24.4.1999 al n.1047 Vincenzo Cuoco, Enza Marandino, Anna Vairo Corrispondenti: Eboli: Raffaella R. Ferrè Oliveto Citra: Manuela Cavalieri Golfo Policastro: Salvatore Paradiso Campagna: Mario Onesti Francesca Pazzanese Roccadaspide: Vallo di Diano: Carmine Marino Gian Paolo Calzolaro Battipaglia: Segreteria di Redazione Gina Chiacchiaro Tiratura: 5000 copie Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Vallo della Lucania al n. 109 del 27/6/2003 Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Vallo della Lucania al n. 101 del 27/11/2002 Responsabile Trattamento Dati Bartolo Scandizzo Abbonamento annuale 20,00 Euro Conto corrente postale num. 53071494 intestato a Calore s.r.l. gioia dei presenti, alcune tra le più famose canzoni napoletane, mentre sorseggiavamo un fresco finocchietto, naturalmente preparato in casa. Anche il vino merita una menzione particolare. In azienda sono disponibili alcune etichette cimentane; noi, consigliati da Carmine abbiamo bevuto il “Foria 2002”, vino (15 gradi) prodotto in azienda, etichettato e confezionato come un grande vino ed ottenuto dalla vinificazione di aglianico, sangiovese e barbera. Un vino che aveva poco da invidiare a quelli prodotti dai viticoltori della zona. Una bella serata che ha il solo rammarico di non averci dato la possibilità di assaggiare l’ottima pizza che abbiamo visto girare per la sala. Questo sarà un buon motivo per ritornarci quanto prima…. In quattro, abbiamo pagato 107 euro. Agriturismo Green Park di Carmine Marino, Contrada Foria, 84070 Trentinara. Tel. & fax 0828.831486 / 0828.821117. Sito Web: www.agriturismogreenpark.it. Email: [email protected]. Voto 74/100. LA PROPOSTA GASTRONOMICA Con questo caldo prepariamoci una: Insalata di riso Ingredienti per 4 persone: 500 g riso che non scuoce – 6 cucchiai olio extravergine d’oliva – 4 cucchiai aceto di vino bianco – sale q.b. – pepe q.b. – 12 olive nere – 3 cucchiai capperi già pronti – 6 carciofini sott’olio – 250 g tonno sott’olio – 100 g filetti di acciuga – 12 pomodorini. Procedimento: lessare il riso al dente in abbondante acqua salata, raffreddarlo sotto l’acqua corrente, quindi, condirlo, con l’olio e parte dell’aceto. In un’insalatiera mettere l’olio, l’aceto, il sale, il pepe, le olive nere snocciolate, i capperi, i carciofini tagliati a spicchi, il tonno sminuzzato, i filetti d’acciuga spezzettati e i pomodorini tagliati a metà. Aggiungete il riso, mescolate bene il tutto e servite. Vino consigliato: Cilento Bianco Doc, Azienda Barone di Rutino Cilento.