N° 30 del 12/08/2005

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N° 30 del 12/08/2005
12 agosto 2005
Anno VII N.30 € 1,00
Editore: Calore s.r.l.
Sede Legale: Via S. Giovanni, 50 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 117 - Capaccio-Paestum (Sa) — Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Direzione Commerciale Business Salerno — Abbonamento annuale 20,00 €
l’ Editoriale
Pontecagnano
L I B E R I D I VO L A R E
Chi ammazza
le bufale
di O r e s t e M o t t o l a
Piana del Sele, si abbattono bufale. Non
per farne carne. La notizia è stata “sparata” con enfasi su alcuni quotidiani e rischia di danneggiare pesantemente la nostra filiera legata alla produzione della
mozzarella. Il settore è ritenuto uno dei
pochi capisaldi di un’economia che ancora stenta. Si inizierà con ottocento bufale,
sono risultate illegalmente vaccinate. I
primi allevamenti “pizzicati” sono tra Capaccio ed Albanella. Ma è solo la punta
dell’iceberg. Ne troveranno altri, c’è da
scommettere. Solo due, tre, anni fa la
campagna per imporre la vaccinazione
delle nostre bufale con l’Rb51, un vaccino americano efficace sui bisonti, fu portata avanti in maniera spregiudicata.
Rb51 non debellava la brucellosi e “cancellava” la possibilità di poter distinguere
tra animali malati e sani. Ed era questo
secondo aspetto ad interessare a molti. E’
il caso di ricordare la pilatesca posizione
dei nostri massimi esponenti politici. Cardiello e Fasolino davanti agli allevatori che
erano per la legalità, al mondo scientifico
che paventava il danno che è arrivato, se
ne uscivano teorizzando la “libera opzione”, “del chi vuole vaccinare con Rb51
deve poterlo fare”. Quando si dice la casa
delle libertà. Si arrivava a ironizzare su
Luigi Zicarelli, massima autorità scientifica del settore. La verità era che chi
aveva qualcosa da nascondere aveva stabilito un’alleanza di fatto con chi voleva
eliminare l’anomalia dell’allevamento bufalino della Piana del Sele dove la brucellosi era sotto controllo e dove le bufale
ammalate venivano abbattute. Un patto
davvero scellerato. Pesava questo pezzo
di Campania dove le leggi venivano osservate. Era evidente che il vantaggio competitivo della nostra mozzarella decantata da uomini di cultura (Maraini e Ravera, o i principali quotidiani americani)
sono i primi due nomi che mi vengono in
mente), ristoratori d’alta classe e grande
stampa, rischiava di “danneggiare” quella di altre zone della regione. Sulle stesse
modalità di diffusione della brucellosi
sono stati nutriti sospetti. Ora che interessi esterni alla nostra Piana cerchino di
darci addosso, passi. Fa parte del gioco.
Che, scientemente, dobbiamo farci noi
stessi del male, no. E’ stupefacente che
oggi nessuno si ricordi di chi ha creato il
disastro. Di chi ieri organizzava i convegni
e di chi oggi pensa di lucrare sugli “smaltimenti” dei capi malati. Oggi Luigi Morena, presidente provinciale dei veterinari,
definisce – senza mezzi termini – “truffatori” coloro che allora “presentarono il
vaccino contro la brucellosi come un toccasana”. A quella emergenza si aggiunse
(lo ricorda Renato Josca a pagina 4) la siccità e l’incremento sospetto dei prezzi di
paglia, fieno e mangimi. Fu così che i nostri allevatori dovettero ridimensionarsi
riducendo i ritmi di crescita dell’ultimo
decennio.
Con 50 Euro da Salerno a Milano
Bartolo Scandizzo
a pagina 2
CAPACCIO
Bonifica ed Helenia
ancora polemica
Bartolo Scandizzo
OLIVETO CITRA
Manuela Cavalieri
a pagina 3 e 14
“Il
mio
7
luglio
a
Londra”
pagina 6
I risultati degli esami di
maturità ad Albanella,
Roccadaspide, Eboli ,
Centola, Sapri,
Piaggine e Campagna
A PAGINA 11 E 12
❚ 12 agosto 2005
PRIMO PIANO
“Vi farò passare la paura di volare”
Con Airsal , con cinquanta euro si andrà a Milano
Luigi Scorziello Presidente coldiretti Salerno e Giuseppe Giorgianni,
direttore Airsal
Oggi lo conoscono gli addetti ai lavori, entro poco tempo lo riconosceranno in molti. Il motivo è che sarà l’uomo che ci renderà liberi di volare!
Si chiama Giuseppe Giorgianni, nato
a Salerno ma la sua parlata tradisce le
sue origini siciliane, si è formato in Inghilterra e negli Stati Uniti lavorando
nel settore aereo e facendo un’esperienza che ha deciso di spendere per realizzare il suo sogno:
“Quando il sogno di un individuo diventa il sogno di una moltitudine, allora è probabile che si trasformi in realtà”.
Intanto ha le idee chiare su cosa
serve per far decollare la sua compagnia senza lasciare a terra il suo territorio di riferimento:
“Bisogna fare sistema. Nessuno si
deve chiamare fuori da questo progetto: né gli imprenditori né i produttori salernitani. A tutti dico: facciamo sistema.”
Così descrive l’avventura che sta
vivendo che è già realtà:
“L’AirSal è dotata già di due aerei. “
Salerno e Provincia di Salerno” sono i
nomi che si possono leggere sulla fusoliera che già naviga nei cieli del Mediterraneo per trasportare turisti da Malpensa, Napoli, Pisa, Bologna, Verona e
Trieste ad Ibiza, Palma di Maiorca, Sardegna ed isole della Grecia.”
Quanti passeggeri ha trasportato la
compagnia finora?
“Dal 4 giugno alla fine di luglio
hanno volato con noi ottomila viaggiatori. Entro settembre prevediamo di arrivare a quarantamila.”
Qual è il bacino d’utenza dell’AirSal?
“Costiera Amalfitana, Cilento e Vallo
di Diano, Paestum ed Agropoli, Basilicata e Provincia di Avellino. Un bacino d’utenza di oltre 2 milioni di persone.”
Perchè ha scelto Salerno?
“Sono attaccato alla mia terra e ho va-
lutato che l’aeroporto di Pontecagnano
è un diamante grezzo che, se lavorato
con professionalità, può brillare come
una stella nell’universo mondo del volare.”
Quindi non è vero che ci sono problemi di pista troppo corta?
“Atterriamo ogni giorno a Tortolì che
ha una pista lunga 1200 m. Consideri
che quella di Pontecagnano è lunga
1495 m. Tragga lei stesso le conclusioni.”
Cos’è La AirSal?
“E’ stata una Srl che ha predisposto
il progetto di fattibilità di questa idea.
Nella fase di realizzazione si è trasformata in Spa con 1 milione di Euro di capitale. Entro l’anno ci sarà una ricapitalizzazione che lo porterà a 2 milioni
di Euro.”
Chi è al timone dell’azienda?
“Il sottoscritto, che ne è il direttore, e
il presidente Antonio de Vita. Allo stato
sono dodici soci.”
Tutti privati o ci sono anche soci
istituzionali?
“Tutti privati. Altri potranno arrivare
con nuovo aumento di capitale.”
Fra quanto prevede il pareggio tra
costi e ricavi?
“Entro tre anni avremo il pareggio.”
A proposito di costi. Quanto si
spende per un aereo in un anno?
“Tra leasing e spese di manutenzione le spese sono di 168.500 Euro al
mese per ogni veivolo. Costi generali di
produzione si aggireranno intorno ai 20
milioni di Euro all’anno.”
Il 19 settembre, giorno della festa
di S. Matteo patrono di Salerno, prevedete il volo inaugurale per Milano
Malpensa. Quali saranno le altre
rotte subito attive?
“Avremmo un volo giornaliero per
Catania che entro il 30 marzo 2006 diventeranno due insieme a Malpensa.
Con l’acquisto del terzo aereo potremo
assicurare anche voli giornalieri per Palermo, Bologna e Venezia. Il giovedì e
la domenica, invece, si volerà per Parigi, mentre il lunedì e il venerdì per Bruxelles. Dal 1° aprile 2006 collegheremo
Pontecagnano con Francoforte, Londra
e Barcellona.”
Quanto costerà volare da Salerno
a Milano?
“50 Euro basteranno. Tengo a precisare che la AirSal non è una compagnia
low cost. A bordo avremo il catering,
una nostra rivista e i giornali, anche
quelli locali come Unico, per esempio.
Inoltre abbiamo stipulato un accordo
per stornare una parte del prezzo dei biglietti all’Unicef e stiamo pensando a
forme di facilitazioni a sostegno di chi
viaggia per fare sport. Soprattutto quelli minori.”
Finora abbiamo parlato di passeggeri. Ma il nostro territorio ha anche
una produzione agricola e alimentare
di qualità. Che spazi ci sono per il trasporto merci?
“Abbiamo anche 2000 Kg di cargo
ogni volo. Quindi una situazione ottimale per prodotti di qualità che hanno
bisogno di arrivare rapidamente sulle
piazze delle grandi città italiane ed europee.”
A questo punto potrebbe essere interessante anche per altre compagnie
essere presenti a Pontecagnano?
“Non temiamo la concorrenza. Anzi
la auspichiamo. Traffico genera traffico.
Se si opera in regime di monopolio non
si cresce.”
Parla di aerei e del suo sogno con passione. Ne sa qualcosa la sua “futura moglie” Consuelo che dedica a lui ogni attimo del suo tempo libero: risponde al
telefono, gli segnala che è il momento di
chiudere un discorso, lo sostiene incoraggiandolo nella realizzazione di un
sogno che non è solo il suo ma è l’ambizione di un territorio che da sempre
cerca di sottrarsi dalla condizione di isolamento in cui la natura, generosa per
altri versi, ha relegato ai margini delle
grandi vie di comunicazione.
A A A cercasi...
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EBOLI
Bivio di S. Cecilia
Avrà un diametro di sessanta metri
la rotatoria che sarà realizzata dall’Anas al Bivio di S. Cecilia su proposta del
comune di Eboli.
L’assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Consalvo e l’ing. Nicola Marzi,
dell’Anas hanno già concordato i tempi
di realizzazione dell’opera che dovrebbe snellire il traffico nel punto più congestionato della S.S.18: entro l’estate
del 2006 sarà portata a termine unitamente alla realizzazione di parcheggi.
Per far spazio all’opera sarà delocalizzata piazza Aristotele, in area da individuarsi da parte dell’Anas, sarà potenziata la viabilità alternativa per alleggerire il traffico urbano nel centro
abitato, mediante la realizzazione di
bretelle di interscambio che completeranno il sistema viario interno.
L’importo necessario per la realizzazione delle opere, circa 21 milioni di
Euro, sarà sostenuto interamente dall’Anas che si è impegnato a trasmettere il progetto definitivo per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale,
entro settembre.
Compito dell’amministrazione Melchionda è quello di affrontare le preannunciate contrarietà da parte di alcuni
commercianti della zona che vedrebbero penalizzate le proprie attività dalla
costruzione della rotatoria.
L’assessore e il sindaco incontreranno i cittadini e i comitati di quartiere
per raccogliere eventuali indicazioni e
per apportare modifiche al progetto.
Resta però ferma l’intenzione di eliminare l’ingorgo permanente che si viene
a creare nei pressi dei semafori di S.
Cecilia.
Infatti, tutti i pendolari devono mettere nel conto dei loro tempi di percorrenza necessari per raggiungere le mete
che si trovano a Nord di Eboli almeno
dieci minuti di coda difficilmente eludibili utilizzando percorsi alternativi.
Nel periodo estivo e nelle ore di punta i
tempi di attesa si raddoppiano creando problemi anche al traffico locale
(per esempio quello che da Eboli è diretto verso il mare e viceversa).
La realizzazione della rotatoria non
è cosa che riguarda solo gli abitanti di
quel rione, ma è un’esigenza anche
delle migliaia di automobilisti che, quotidianamente, devono pagare il “pedaggio” alle “forche caudine” costituite dalla sosta forzata ai semafori del
“bivio”.
biesse
CAPACCIO
Consorzio di bonifica, a vuoto il consiglio per eleggere il presidente
La Baratta convochi un “conclave” per mettere fine allo stallo che si è creato
Eravamo stati facili profeti a prevedere il
nulla di fatto nella seduta convocata per
l’elezione del presidente del Consorzio di
bonifica di Paestum.
Infatti, dopo aver invocato, denunciato,
imposto la proclamazione degli eletti da
parte del vecchio consiglio; dopo aver
combattuto una battaglia legale e ingaggiando i migliori avvocati sulla piazza; e un’altra senza esclusione di colpi,
per accaparrarsi i tre posti a disposizione
della provincia nel consiglio; dopo aver
chiesto e ottenuto la convocazione dell’assemblea generale per l’elezione del
presidente e del Cda; ecco che anche i
nuovi eletti non trovano di meglio che
far andare deserta la seduta per evitare di
dover fare quello che da mesi loro stessi
chiedono di poter fare: dare al consorzio
i nuovi organismi dirigenti che programmino, che progettino e che diano risposte a tanti problemi che i consorziati pongono sul tappeto.
Anche la Regione Campania ha nominato il suo delegato: Gerardino Cavaliere
funzionario regionale in servizio all’ispettorato agrario di Salerno e sindaco
U.d.e.u.r. di Rocca Gloriosa.!
A questo punto il pallino torna nelle mani
di Cecilia Baratta che, in qualità di presidente uscente, ha in mano la leva della
convocazione di un nuovo consiglio con
all’O.d.g. la nomina del presidente.
La situazione si sta avvitando su se stessa. Da un lato la Baratta e dall’altra, gli
altri tre candidati (Barlotti, Fraiese e Quaglia) che la vogliono scalzare dalla poltrona di presidente, continuerà a gestire
l’ordinaria amministrazione posizione
dalla quale, come lei stessa ha più volte
ribadito, può spaziare in ogni direzione.
Dall’altra i tre contendenti che, ognuno
forte del suo pacchetto di voti, non
hanno forze sufficienti per vincere, ma
solamente per impedire agli altri di essere eletti. La situazione può rimanere bloccata per un lungo periodo anche perchè
per rendere valida la seduta è necessaria
la presenza di almeno sette eletti.
Potrebbe passare anche agosto con l’enigma non sciolto e, se lo stallo dovesse
permanere oltre, non resterebbe altra soluzione che un commissariamento e il ritorno alle urne.
Sarebbe uno schiaffo forte sulle facce di
chi, pur avendo avuto il suffragio degli
elettori, non ha saputo dare un governo
all’ente di bonifica di Paestum.
Si rincorrono ancora voci di incontri politici per sbloccare la situazione ma non ci
si rende conto del fatto che se non si
trova un accordo all’interno dei rappresentanti dei eletti direttamente dai consorziati sarà estremamente difficile governare il consorzio.
Inoltre, questo consiglio avrà il compito
di predisporre gli atti e gestire l’allargamento dei suoi territori di competenza,
così come prevede la nuova legge regionale: ai comuni della piana si aggiungeranno i comuni della Valle del Calore e
degli Alburni. Questa fase nuova deve essere accompagnata da una gestione condivisa dell’ente.
Insomma, c’è posto per tutti quelli che
hanno tempo e voglia di essere protagonisti nel nuovo ente a cui la legge regionale riassegna il ruolo di bonificare i territori interni. E’ necessario solo che tutti
facciano un passo avanti nella direzione
giusta e un passo di lato per far posto a
chi sarà capace di inventarsi la quadratura del cerchio di questa elezione.
Per scherzo, tempo fa, con un po’ per
ironia, abbiamo proposto un “conclave”
tra tutti gli aventi titolo nell’elezione del
nuovo presidente. Potrebbe essere opportuno cambiare metodo e attingere all’esperienza bimillenaria della Chiesa, che
non ha mai fallito.
La Baratta, che ha in mano la reggenza,
a convocare una seduta non stop, magari nella sua accogliente azienda agricola. I nominati dalla provincia e della regione potrebbero assumere il ruolo di
mediatori: quelli che raccolgono le indi-
Pasquale Quaglia, Vincenzo Fraiese, Cecilia Baratta e Gianluigi Barlotti
cazioni e fanno opera di convinzione nei
confronti dei papabili. Tutti gli altri si dovrebbero mettere in posizione di apertura mentale nei confronti dei candidati
che, in quella sede, potrebbero argomentare perché sarebbe utile e importante, per il bene comune, che sia proprio
lui il “capo”.
Il tempo, la stanchezza, un colpo di genio
di un candidato faranno il resto.
Noi, fiduciosi, staremmo lì, davanti al
piazzale ad attendere, due volte al giorno, la fumata bianca dell’avvenuta elezione.
L’impegno che devono assumere tutti,
però, è quello che chiunque prevalga,
tutti gli altri inchinarsi al verdetto e “baciare” le mani al nuovo “papa” o “papessa” presidente in segno di rispetto e di
riconoscimento del ruolo che avrà saputo conquistarsi.
Il presidente stesso, non farà mancare a
chi è entrato in conclave “papa” e ne è
uscito “cardinale”, l’assegnazione del
giusto ruolo per far esprimere al meglio
le sue qualità.
Bartolo Scandizzo
Caro papà, la mia mostra nella tua stalla
L’artista giura al padre che non esporrà mai più a Paestum
La tua bicicletta è in studio, rimessa a
nuovo, e mi tiene compagnia quando lavoro, soprattutto nelle notti d’inverno. In
verità ore che non esiste più il passaggio a livello, la uso molto poco: a Paestum per comprare i giornali vado a
piedi o, attraverso un lungo giro, in macchina.
Non sei stato un eroe né scritto romanzi
d’avventura ma non hai rotto le scatole
a nessuno. Non hai rapinato né rubato
nemmeno un centimetro di terra o un
chiodo a qualcuno. Mi pare che basti e
avanza per volerti bene. Mi dispiace che
tu non abbia goduto del mio minimo benessere raggiunto. Eri abbastanza preoccupato del mio mestiere che, sin da bambino, avevo deciso d’intraprendere.
Avevi subito intuito che sarei andato via
da questi luoghi per trovare una “sistemazione” che tu auspicavi.
Ora che ho deciso di stare qui per sem-
pre, che sto riattando il mio studio/abitazione di te rimangono i tuoi attrezzi di
lavoro, le tua cambiali regolarmente pagate,il tuo libretto di notes/spese e la tua
bicicletta. Ancora oggi, quando mangio
da mia madre, il tuo posto a tavola è
vuoto. Avverto la tua presenza nel fruscio del vanto, nel canto ripetitivo della
cicale, nel fischio del treno o quando la
pioggia batte sui vetri: talvolta uscivi in
bicicletta anche quando era cattivo
tempo per fare la spesa. Non hai mai
visto una mia mostra in Italia, nemmeno
a Napoli o a Salerno. Ho giurato sulla
tua tomba di non esporre più a Paestum.
Al contrario di te, io le scatole le ho rotte,
alle istituzioni, con gentilezza ma senza
mai chinare il capo. A nessuno ha interessato il progetto di Archivio/laboratorio della stazione di Paestum e la donazione della mia raccolta. E allora ho deciso di chiudere i conti con chi è disinteressato alla mia proposta. Il mio Archivio/laboratorio è nella tua ex stalla e lo
dedico alla tua memoria. Se fossi vivo
avresti potuto vedere con quanto amore
ho ordinato i materiali della raccolta.
Ma non è questo che mi rattrista. Mi
manca la tua compagnia, il tuo spartano
modo di vivere senza fronzoli e orpelli.
Non mi trovo in questo giardino di abbondanza in cui, in luogo di lettere s’inviano sms e si viaggia in internet e fuoristrada. Ora che potrei non potrò mai
più ricambiare i tuoi biglietti che mi hai
regalato per il circo, i gelati al pistacchio che mia hai offerto al bar della stazione. Sono stanco di portarti solo fiori.
Vorrei dirti com’è duro il mio mestiere
senza padrini e padroni. Poi mi ricordo
che tu nemmeno in ospedale, ti sei mai
lamentato ed io farò altrettanto, te lo
prometto!
Non ci incontreremo mai pi,. userò più
spesso la tua bicicletta.
Sergio Vecchio
4
N.30 ❚ 12 agosto 2005
ALTAVILLA
Allevatori bufalini sul piede di guerra: qui arriva troppo latte dall’esterno
Josca: “Troppi agricoltori indebitati”. Di Feo: “Prima di lanciare accuse riflettiamo”
IL DIBATTITO. “Agricoltura in
Festa”, manifestazione organizzata
da Giovanni Mottola e Christian
Sabia mette attorno ad un tavolo il
sindaco di Altavilla (Di Feo), il
consigliere provinciale Josca, il
veterinario alimentarista Fantini,
Correale del Mipaf e Cerrato delle
università di Napoli e Catanzaro. A
tutti lo stesso interrogativo: perchè
mentre gli allevatori di bufale hanno
difficoltà a vendere il loro latte la
produzione
della
mozzarella
“regge”?
IL FATTO: Allevatori di bufale che
non riescono a vendere il loro latte
ai caseifici locali e denunciano un
vorticoso giro di latte (e di cagliate)
d’importazione. Altri allevatori, che
qualche anni fa si fecero irretire dai
propagandisti
dell’Rb51
il
miracoloso vaccino antibrucellosi,
oggi devono abbattere i loro capi. Si
prosegue per certe campagne
ecologiche molto “interessate” su
dove smaltire i capi bufalini a fine
carriera o brucellotici. Anche la
stampa sta come “ciucci in mezzo ai
suoni” e spara cavolate a destra e a
manca. In mezzo c’è il fuoco, non
solo della polemica, ma degli
incendi sospetti a fienili e depositi
agricoli. Cresce il numero delle
aziende agricole drammaticamente
indebitate e preda dell’usura
organizzata. E’ in questo quadro,
assai poco tranquillizzante, che a
Cerrelli
si
è
discusso
delle
prospettive di mercato del latte
bufalino oggi. Sì, oggi che la
mozzarella al consumo continua ad
avere buone prospettive di mercato
mentre gli allevatori denunciano
una drammatica erosione dei loro
livelli di redditività. “I prezzi di
paglia, fieno e mangime sono stati
artatamenti
tenuti
alti”,
ha
denunciato Josca.
Il SINDACO. Antonio Di Feo:
“Sono qui pronto a receperire tutti i
vostri suggerimenti che ci possano
poi permettere di mettere in campo
azioni concrete. E’ però difficile fare
proposte per dare veramente una
mano”.
L’ALLEVATORE. Giovanni Mottola:
“Il problema è quello del futuro del
mercato del latte di bufala. Il settore
rappresenta l’unico sostentamento
per molte famiglie di questo
territorio. E’ però in atto una fase
recessiva che va analizzata e
contrastata. E’ calata la richiesta di
latte bufalino, così come della
mozzarella. C’è il problema della
stagionalizzione. Assistiamo alla
pratica del congelamento del latte.
C’è chi specula sul settore. I dubbi
da sciogliere sono tanti. Al centro
della scena dobbiamo mettere
Renato Iosca, Alessandro Fantini, Michele Cerrato e
Antonio Di Feo in un momento del dibattito
l’allevatore serio e preparato”.
“IL SORVEGLIANTE”. Ernesto
Correale, del Mipaf. “Il settore è
particolarmente esposto a pratiche
di sofisticazione e clonazione. La
denuncia fatta dagli allevatori
questa sera fa intravedere scenari
igienico – sanitari inquietanti e si va
ad inficiare le caratteristiche igienico
– sanitarie del latte. Il trasporto
dall’estero
presuppone
una
termizzazione che ha un’influenza
sulle componenti aromatiche e
sensoriale della mozzarella. Fuori
dalla Dop è la pratica delle cagliate
o della surgelazione”.
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE.
Renato Josca: “Sono qui in duplice
veste, da allevatore e da operatore
politico. Ho iniziato quest’attività da
alcuni anni perché ho voluto
recuperare la vecchia azienda
agricola di mio nonno. Conduco
questo piccolo allevamento con
passione e dedizione. Rappresento
anche il consiglio provinciale.
Stasera si parla della crisi della
zootecnia nelle nostre zone. Io
penso che dobbiamo andare a
vedere questa difficoltà da dove
arriva. Interroghiamoci pure su cosa
l’ha scatenata. Sono stati diversi
fattori. Due sono i più importanti, il
resto è sullo sfondo. Il primo è stato
quello legato alla grande emergenza
epidemiologica legata alla brucellosi
che ha messo in ginocchio tante
aziende di Altavilla ed Albanella.
Parlo
di
due
anni
fa.
Contemporaneamente c’è stata
un’altra situazione che ha acuito le
nostre difficoltà. E’ stata la siccità
che ha portato il costo delle materie
“Colori e linguaggi di chi viene da lontano”
È stato presentato il Progetto “Colori e linguaggi”.Entusiasta il sindaco
Antonio Di Feo: “Non dimentichiamo che i nostri padri sono stati emigranti”. Il progetto “Colori e linguaggi” è stato realizzato dal dirigente del settore Affari Generali e
Politiche Sociali, Giancarlo Peduto e
dal sociologo coordinatore del
S.I.S.T. “Eboli-Alburni”, Giovanni
Russo. Colori e linguaggi ha i seguenti obiettivi: pari opportunità di
accesso ai servizi, orientamento al lavoro, supporto all’inserimento lavorativo, bilancio di competenze ed incontro domanda offerta per la rea-
lizzazione di un sistema integrato di
risposte ai bisogni delle persone immigrate. Il progetto ha previsto al
creazione di uno Sportello Informativo per Extracomunitari ha due
sedi: la Biblioteca Comunale, nel
centro storico, e la casa Comunale di
Cerrelli. Ad Altavilla Silentina gli
immigrati sono particolarmente numerosi, provengono dall’India, dalla
Tunisia, dal Marocco e dalla Polonia.
Il progetto è stato curato dal Giancarlo Peduto, da Giovanni Russo, da
Sonia Acito, da Francesco Nigro, da
Claudia Lettieri e dalla mediatrice
culturale ucraina Lesya Hashkevych.
prime a livelli esasperati. Abbiamo
pagato la paglia a 20 euro il
quintale. Il fieno è costato fino a 35
euro il quintale, così come il
mangime. Molti di questi prezzi
erano inventati, evidente fruito di
una speculazione che veniva da
fuori. Da una settimana all’altra i
prezzi
aumentavano
a
vista
d’occhio. Ci sono agricoltori che si
sono indebitati e che ancora stanno
pagando per quella situazione.
Oltre a queste situazioni ci sono
alcuni cofattori. Penso all’aumento
del costo della vita. Poi gli
incrementi dei carburanti e del
lavoro.
Mettiamoci
anche
la
burocrazia delle leggi e dei controlli.
Ci siamo dovuti mettere in regola e
quindi abbiamo dovuto spendere
danaro. Tutte queste cose messe
assieme ci hanno messo in
ginocchio. Un’intera economia ne
ha sofferto. Però nel frattempo,
dall’altra parte, nel caseificio, cosa
succedeva? Mentre il costo della
produzione del latte aumentava per
gli allevatori dall’altra parte o
scendeva il prezzo o, peggio, non
c’era proprio richiesta. I caseifici
anche loro hanno avuto gli aumenti
del costo della vita ma aumentava
anche il prezzo di vendita della
mozzarella. Hanno pagato poco le
difficoltà
congiunturali.
Agli
agricoltori
sono
andate
le
“mazzate”, i caseifici invece si sono
tenuti a galla! Come hanno fatto?
Hanno aumentato leggermente il
costo di vendita della mozzarella al
pubblico ma hanno escogitato dei
sistemi diversi per accaparrarsi il
latte. Guardate, non lo dico io, lo
affermano gente più esperta di me:
il latte arriva da fuori, a prezzi più
bassi. Quel latte arriva già
refrigerato o cagliato. E’ chiaro che
al caseificio conviene prendere latte
a più basso costo. Questa è la
diagnosi.
Veniamo alla terapia. Secondo è
in una sigla che piace a tutti, ne
parliamo, ma non la conosciamo o
peggio non la facciamo rispettare.
La sigla è Dop, doc. Di origine
protetta o controllata. Signori miei,
ditemi che cosa c’è di protetto e
controllato nel settore oggi? Nulla!.
Contradditemi!. Siamo degli ipocriti.
Siamo diventati i peggiori nemici di
noi stessi visto che non la facciamo
rispettare. Dop vuol dire un
prodotto fatto col latte fresco e
crudo di bufala che abbia delle
caratteristiche chimico – fisiche
specifiche. Basterebbe il rispetto
della normativa che è alla base della
dop per stroncare tutte le situazioni
anomale
che
si
verificano.
Continuare così vuol dire prima
distruggere gli allevatori e poi gli
stessi trasformatori. Questa è la
realtà da guardare in faccia!. La
parte più importante la deve fare il
Consorzio di Tutela, che non dovrà
avere paura di intervenire sulla
qualità del latte che viene prodotto.
E’ la prima cosa da fare. Poi viene
l’associazionismo.
Dobbiamo
guardare a quello che si fa il
Consorzio Grana Padano che
difende coi denti quel prodotto. Noi
non potremo impedire a nessuno né
di produrre latte di bufala e
nemmeno di farsi la mozzarella.
Però possiamo difendere il nostro
marchio e la qualità che vi associa.
Noi dovremo fare una mozzarella
così buona da invadere i mercati di
nicchia. Nessuno ha la nostra
esperienza
secolare.
Dobbiamo
metterci assieme, rispettare le
regole, riavviare un Consorzio. Coi
caseifici va fatto un patto di lealtà.
Dobbiamo
portare
la
nostra
mozzarella in quelle boutique
gastronomiche capaci di venderla
non a 20 ma a 40 euro al chilo. C’è
bisogno di pensare ad un consorzio
della Valle del Sele che promuova
solo il nostro latte. Dobbiamo
generalizzare quello che oggi fanno
piccoli caseifici a conduzione
familiare”.
IL DOCENTE UNIVERSITARIO.
Michele
Cerrato
Docente
di
economia delle risorse alimentari a
Napoli e Catanzaro. “Negli ultimi
dieci anni c’è stata una crescita
impetuosa del settore. Ad Altavilla si
può parlare di un raddoppio nel
numero dei capi allevati. E’ evidente
che
così
si
creano
delle
disfunzionalità. E’ stato aperto un
mercato che ha spazi che possono
essere sfruttati anche dall’esterno,
soprattutto dall’area balcanica. I
nodi stanno venendo al pettine.
Perché il latte non si vende?
Per l’eccessiva concentrazione
degli allevamenti in un territorio
circoscritto alla Piana del Sele. Il
capitale fondiario è alto e quindi
condiziona i costi di produzione.
Un
altro
fattore
è
il
sovradimensionato
carico
di
bestiame per ettaro. Erano 8 nel
1998, ora siamo al raddoppio. Il
fatto che il latte prodotto è
destinato alla sola mozzarella. Per
la ridotta dimensione dei caseifici
(quasi tutti a conduzione familiare).
E, infine, i troppi capi adibiti alla
rimonta.
Questi sono gli elementi di
debolezza. E quelli di forza? Si parte
dalla “blindatura” della mozzarella
di bufala campana dop che ne ha
concentrato
in
Campania
la
produzione. Bisogna trovare nuovi
mercati di sbocco. Abbiamo a
disposizione il modello “Parmigiano
Reggiano” a doppio canale di
specializzazione:
produzione
e
trasformazione.
Sull’importazione
del
latte
dall’esterno:
nell’immediato
i
caseifici ci guadagnano visto che è
la materia prima che incide dal 75
all’80% sui costi di produzione, nel
medio e lungo periodo produrrà il
disastro produttivo visto che così
finirà questa nostra specificità
produttiva.
Oreste Mottola
Cerrelli, XIX Edizione del Festival
mini e grandi artisti
A Cerrelli di Altavilla Silentina (SA)
si terrà la XIX edizione del Festival Nazionale dei mini e grandi
artisti, nei giorni 10-11-12 Agosto 2005; durante le serate si esibiranno concorrenti daii 5 anni in
su con la partecipazione di un
gruppo di organetti che parteciperà nella prima serata con l’avvicendamento del 2° gruppo cantanti, mentre la seconda serata
sarà dedicata ai concorrentti del
3° gruppo con la partecipazione
degli ospiti, la serata finale sarà
dedicata ai concorrenti fiinalisti
ed alla premiazione, con l’ intervento del gruppo canoro “ Na-
pule ca se ne và”. Tra gli
ideatori e promotori Francesco Saponara in qualità
di presidente, Giovanni
Russo, maestro Enzo Ter-lizzi, nonché Anna Zito,
Caterina Terralavoro, Antonia Caretto, alle signorine Claudia Fusco e Giovanna Di Matteo ed ai generosi collaboratori per la
perseveranza e lo spirito
organizzativo con cui si
impegnano per la buona
riuscita del Festival.
12 agosto 2005 ❚
CALORE
Le Arti nel Borgo
abbandonato
Il giorno 13 e 14 agosto 2005 all’ombra del castello dei Principi Filomarino
di Roccadaspide (SA) si svolgerà la X
edizione del borgo delle Meraviglie.
Durante questi anni scorsi, l’avvenimento, ideato dal primo gruppo formatosi nell’associazione.Shunt e portato avanti dall’artista Nera d’Auto, ha
avuto come protagonista l’arte in tutte
le sue forme. I vicoli del borgo sono
stati, nel corso degli anni, occupati da
interventi artistici, da esposizione di
oggetti etnoantropologici conservati
negli antichi cortili, da arte e mestieri ancora presenti in questa aspra e
forte terra Cilentana territorio del
Parco Nazionale del Cilento Vallo di
Diano.
Uno spazio Polivalente è nato nel
borgo, organizzato dall’associazione
Shunt nei locali messi a disposizione
dal Comune di questa cittadina, sui
vecchi muri spesso fanno la loro comparsa dei Murales, che di anno in anno
si moltiplicano nella “Città Museo” investita di questo titolo, anche attraverso una pubblicazione, nell’anno
2001.
Il programma del 2005 tiene conto
delle inadempienze e dai risultati conseguiti nelle edizioni precedenti: l’avvenimento nel borgo è stato ideato
per valorizzare il centro medievale abbandonato, ma solo durante questa
manifestazione esso si anima, in altri
periodi è completamente lasciato a se
stesso, emarginato anche dalle autorità ecclesiastiche. La parte più antica
è poco accessibile ai mezzi di trasporto (automobili) ed è frequentata solo
da poche persone
anziane che ancora vi abitano, occorre conservare
questo pezzo di
storia
creando
economia e visibilità senza stravolgere.
Il progetto di quest’anno prevede di
utilizzare l’antico
tratto, Via Rocchesano, o via dell’Anima, come è stata
ribattezzata per
l’occasione, per un
happening artistico: musica, discussioni, espressioni
artistiche in un’integrazione tra arte
e vita.
In un’atmosfera
dove, naturalmente, è presente la
musica di J. Cage
si intende lanciare,
nel programma
2005, agli enti
preposti (sempre
scarsamente disponibili), un programma per trasformare questo luogo
in palcoscenico e contenitore d’arte
all’aperto, una “Città Museo” che continui il suo programma per tutto l’anno, e faccia rivivere, anche attraverso
il suo operato, le leggende fiorite intorno al maniero medievale, baluardo
della valle del Calore. Un appello a
tutti gli artisti affinché, ancora una
volta rendano vivo il borgo, diversamente, abbandonato. Un appello agli
Enti preposti affinché non venga eluso
l’urlo che nasce dal cuore del centro
storico di Roccadaspide
Nera d’Auto
NUOTO
Belligno e Romano bronzo a Chianciano
Il centro sportivo “Siocial Club Aquilone” di Roccadaspide si conferma
come il trampolino di lancio per futuri campioni. Emanuele Belligno, 13
enne di Laurino e Vincenzo Romano,
12 enne di Capaccio Scalo hanno conquistato la medaglia di bronzo nel
nuoto pinnato, a Chianciano Terme. I
due giovanissimi atleti hanno rappresentato e onorato la provincia di Salerno, con un’importante affermazione, in una gara nazionale. Con grande gioia del preparatore Peter Zambrano, del professore Antonio Molinara e del direttore dell’impianto sportivo Angelo Antonio Gorrasi. Quest’ultimo, commercialista per professione, ma votato allo sport per passione afferma orgoglioso: “Tale risultato è il frutto di tanti sacrifici nel gestire un impianto del genere ed è uno
stimolo a fare sempre meglio”. Il centro, difatti, rappresenta una delle rare
opportunità di aggregazione sportiva
giovanile e non, diventando un punto
di riferimento, oltre il comprensorio, grazie all’avanguardia della struttura e alla professionalità dei suoi ope-
ratori. In attesa di altri successi!
Francesca Pazzanese
MALATEMPORA
Quel benedetto
convento
Il Convento dei frati Cappuccini di S.
Francesco, a Capaccio, è divenuto un po’
il simbolo dello stato di completo abbandono del centro storico del paese, da parte
degli Amministratori locali e delle competenti autorità religiose. Le Amministrazioni comunali si susseguono ormai con
ritmo quinquennale, secondo la nuova
legge elettorale (e di cose se ne potrebbero fare in un quinquennio!); ma il Convento e gli antichi palazzi del centro storico rimangono in uno stato di abbandono
che va via via peggiorando, perché si sa,
queste antiche costruzioni in mancanza di
una efficace e continua manutenzione si
deteriorano in modo progressivo e inarrestabile. Quante volte Sindaci ed Assessori di turno hanno affermato, anche perentoriamente, che il Comune aveva deciso
di acquisire il Palazzo Stabile, il più degno
del centro storico, o il Palazzo Marandino,
il più antico; le somme occorrenti sarebbero state irrisorie per un’Amministrazione comunale (qualche centinaio di milioni delle vecchie lire) ma non si è trovato mai il modo di stanziarle e assicurare questi antichi palazzi al patrimonio comunale per restaurarli, salvaguardandoli
dalla decadenza ed adibendoli ad uso pubblico dopo averli restituiti agli antichi
splendori. E’ così che si tutela il patrimonio urbanistico più prezioso di una comunità! Quanto al Convento i guasti socioambientali sono ancora più gravi, perché
esso rappresentava il centro religioso più
vivo di Capaccio, assicurando alla comunità quella guida morale e spirituale che è
venuta a mancare del tutto, a causa dell’abbandono da parte dei monaci, che ne
rappresentavano il punto di riferimento
più importante, soprattutto per la gioventù locale; ed oggi se ne avverte dolorosamente la mancanza. La responsabilità più
pesante ricade, naturalmente, sulla competente autorità religiosa: il Padre Provinciale di Salerno dell’ordine dei Cappuccini, che ha abbandonato del tutto il
Convento, affidandone una minima gestione agli esponenti del Terzo Ordine
Francescano locale che (è sotto gli occhi
di tutti) risulta del tutto impreparato a tale
compito. Ma pesanti sono anche le responsabilità dell’amministrazione comunale, che dovrebbe far valere le condizioni alle quali, a suo tempo il Comune donò
l’intero complesso religioso all’ordine
francescano e, constatato che da tempo
esse non vengono più rispettate rivendicarne, il possesso, con tutti i mezzi legali
possibili. Ma oggi a questi danni si è aggiunta la beffa finale: si è appreso infatti
che gli stanziamenti del Parco Nazionale
del Cilento e del Vallo del Diano destinati ai singoli Comuni per il recupero di un
edificio del centro storico hanno consentito a ben 89 Comuni del Parco di ottenere un finanziamento di 2-3 miliardi di lire.
Solo 5 Comuni ne sono stati esclusi per
inadeguatezza del progetto presentato: tra
questi Capaccio che aveva richiesto questi finanziamenti per la ristrutturazione del
Convento, appunto. Ma il Convento,
come è noto a tutti, ma, a quanto pare, non
ai tecnici comunali che hanno redatto il
progetto, non è di proprietà del Comune!
Antonio Granato
6
N.30 ❚ 12 agosto 2005
ALTO SELE
Anch’ io ero a Londra quel tragico 7 luglio
La storia di Noemi Caputo, giovane olivetana
fondamente sconvolta”. Ci
racconta Noemi con emozione ancora percepibile. “È
cambiato il mio modo di rapportarmi agli eventi che mi circondano, agli altri, a me stessi”. Noemi era a Londra quando quattro bombe colpirono il
sistema di trasporti pubblici.
Tre treni della Metropolitana
di Londra furono colpiti quasi
contemporaneamente e dopo
poco meno di un’ora esplose
un autobus. Gli attentati, attribuiti ad Al Qaida, spensero la
vita di più di 50 persone.
Tutto ciò avveniva mentre nei
pressi di Edimburgo si stava
tenendo il 31° vertice del G8,
il giorno successivo ai festeggiamenti per la scelta di Londra come sede delle Olimpiadi del 2012.
“Era un giorno come tutti gli
altri. Presi il treno che da Dartford mi portava a Londra, per
raggiungere il negozio in cui
lavoravo.” Ma mentre Noemi
percorreva i quarantacinque
minuti del suo percorso abituale, a Londra era scoppiato
l’inferno. “Mi trovavo a Regent Street, poco distante da
Piccadilly Circus. Nessuno di
noi aveva capito quanto stava
Era il 2 agosto del 1980 quando l’orologio
della stazione centrale di Bologna freddò le
sue lancette alle 10.25. Oggi, dopo venticinque anni dalla strage, un minuto di silenzio
preceduto dal triplice fischio di una locomotiva ricorderà le ottantacinque vittime dell’attentato. E mentre Bologna ricorda le vittime di
tutte le stragi con manifestazioni e concerti,
le immagini di ferocia e brutalità continuano
a scorrere sotto i nostri occhi.
È un copione già recitato quello che viviamo. È la solita piece che l’uomo da secoli interpreta: odio, violenza, terrore. E sangue.
Tanto sangue innocente che irrora impietoso
la nostra Storia. Eppure la frenesia del vivere
quotidiano, l’incessante corsa al benessere,
l’irrefrenabile bisogno di successo, pare abbiano narcotizzato la nostra capacità di comprendere la sofferenza. Sembra che nulla, oramai, riesca a scuotere le nostre coscienze sopite. Fin quando il dolore non bussa alla nostra porta. Distratti seguiamo in tv l’ennesimo servizio sulla solita strage. Morti, feriti,
disperazione. Ma tutto è lontano, alieno da
noi. La nostra commozione dura giusto il
tempo del documentario. Poi ritorna la nostra
piccola, sicura normalità. Per Noemi non è
più così. Oggi il suo cuore batte più forte
quando le si parla di stragi, di vittime, di violenza. Vi racconteremo la storia di questa deliziosa ragazza dagli occhi sorridenti, che lo
scorso 7 luglio ha dovuto fare i conti con la
paura, con la morte. Quella che abbiamo di
fronte è una ragazza intimamente mutata da
questa esperienza. “Questo evento mi ha pro-
accadendo non lontano da noi. Soltanto guardando le edizioni dei telegiornali iniziammo
a capire.” Noemi mi guarda e mi dice con un
filo di commozione “È stato allora che ho realizzato di essere sopravissuta ad una tragedia”. Sì, perché i luoghi delle esplosioni erano
posti che aveva frequentato, conosciuto. Ma le
stesse angosce terrorizzavano la famiglia Caputo in Italia. Le linee telefoniche, difatti, restarono inagibili sino al pomeriggio. “Sono
state ore di panico per i miei. Ma anche per
me lì. Non riuscivo, infatti, a mettermi in contatto con la mia famiglia, né con gli amici inglesi di cui non avevo notizia”. È difficile
spiegare le sensazioni intense che Noemi ci
trasmette. È un misto confuso di gioia e di dolore: la gioia di esserci ancora per raccontare;
l’angoscia di quanto sarebbe potuto accadere. “Non so se la mia incolumità sia frutto del
caso o della grazia”. Quella che ho di fronte
è una ragazza più consapevole della sua fragilità, ma è anche un essere umano capace di
compenetrare il dolore di un suo simile. “Da
allora, ogni volta che leggo i giornali o guardo la televisione, mi viene un groppo alla
gola. Riesco a sentire la sofferenza, la paura.”
Gli attentati come quello di Londra, di Madrid, di New York e di tanti altri taciuti o dimenticati sono solo i sintomi di un male profondo, subdolo, terribile, che lacera l’umanità. Fino a quando i potenti si contenderanno la
ricchezza e la gente comune continuerà a pagare lo scotto di questa guerra senza regole e
senza fine?
Manuela Cavalieri
“Campagna Medievale tra l’XI ed il XIII Secolo”
Campagna - Nella serata di Sabato 13 agosto, nell’ambito delle iniziative culturali collegate allo “Agosto Campagnese”, sarà presentato, nello splendido e suggestivo chiostro
del palazzo di città di Largo della Memoria,
un libro, “Campagna Medievale tra l’XI ed il
XIII secolo”, dell’Architetto Lucio Ganelli, già
autore di un altro testo, finito di stampare nel
Giugno 1999, di elevato spessore culturale e
professionale, “Il Convento dei Cappuccini in
S. Martino - Tra Storia e Recupero”.
Trentottenne di Campagna, dove vive e lavora. Si è diplomato al Liceo Artistico “Carlo
Levi” di Eboli ed è laureato in Architettura dal
1997, titolo conseguito alla Federico II di Napoli. Ha iniziato il suo percorso artistico come
disegnatore agli inizi degli Anni Ottanta ed è
stato presente in diverse attività artistiche (nel
1984 “A Chiena a Campagna”; nel 1985 una
Mostra-Convegno nel Salone dei Marmi a Salerno, una Mostra Personale, “Il Costume nei
Secoli”, a Campagna, e “A Chiena a Campagna” - Kermesse Nazionale d’Arte Contemporanea; nel 1987 una Mostra Personale “Paesaggi
di
Cam-
pagna”). Negli Anni Novanta si è occupato
principalmente di Design ed Architettura, con
particolare riferimento alla Progettazione
Computerizzata. Sempre nel 1997 realizza una
delle prime Tesi di Laurea Sperimentali della
Facoltà di Architettura di Napoli, con un Ipertesto Multimediale sul tema del “recupero e rifunzionalizzazione” dell’ex Convento dei Cappuccini, di cui già si è detto.
Sono previsti gli Interventi del Professore
Guido D’Agostino, Docente di Storia del Mezzogiorno nell’Università di Napoli - Dipartimento di Discipline Storiche, del professore
Giuseppe Acone, Docente di Pedagogia Generale nell’Università di Salerno, dell’Architetto Giuseppe Zampino, Soprintendente ai
Bappsae di Salerno, del Sindaco di Campagna,
professor Biagio Luongo, dell’Assessore co-
munale alla cultura, dottor Fioravante Paoletta, dell’Assessore provinciale al lavoro e alle
politiche giovanili, dottor Massimo Cariello,
dell’onorevole Ugo Carpinelli, Consigliere Regionale e Sindaco di Giffoni Valle Piana, del
Presidente della Pro Loco, ing. Giuseppe Ruggiero, e dell’arch. Santino Campagna, Coordinatore del Progetto Culturale. Farà da Moderatore Mario Onesti, Corrispondente de “Il Salernitano”.
Il Volume, patrocinato dal Comune di
Campagna e pubblicato dalla prestigiosa Casa
Editrice E.S.I., raccoglie una serie di notizie, di
considerazioni e di ricerche, che l’autore ha
approfondito nel corso degli anni, sulla storia
della Città di Campagna e del suo territorio in
epoca medievale.
Il lavoro di Lucio Ganelli costituisce il
Terzo Numero dei Quaderni di “Le Radici &
il Futuro”, collana di studi, documenti, testimonianze dal e sul Sud diretta dal professore
Guido D’Agostino, che ne ha curato anche la
Prefazione.
Le notizie e gli avvenimenti locali trattati
nel periodo della media aetas, fino al XIII secolo, sono inseriti in un contesto più ampio dal
punto di vista della storia, della cultura e del
territorio delle nostre province. Le esposizioni delle dinamiche storiche generali permettono di contestualizzare e comprendere meglio
gli aspetti delle vicende locali.
Una prima parte è dedicata al periodo della
dominazione longobarda, col ducato beneven-
tano prima e il principato di Salerno poi; successivamente si è analizzato il contesto del
Regno di Sicilia, dall’età normanno-sveva fino
alla fase proto-angioina. Un capitolo è interamente dedicato ad uno dei monumenti più significativi dell’epoca, il castello Gerione, che
rappresenta l’unica emergenza architettonica,
risalente al periodo trattato, che meglio si è
conservata nella gola attraversata dai torrenti
Tenza ed Atri. Il testo è corredato, oltre che da
puntuali note bibliografiche, da illustrazioni e
fotografie significative, da una corposa appendice documentaria, da una cartografia storico-geografica, da un indice analitico e da una
bibliografia generale.
A conclusione, una riflessione ad alta voce:
se Campagna è, come in effetti lo è, un centro
storico ed antico, come è possibile realizzare le
gradinate, si dice temporaneamente (sic!), di
una chiesa, posta tra l’altro in un punto centrale, con pietra lavica, la stessa del tracciato
stradale?. Già il solo pensarlo è allucinante,
metterlo in pratica, poi, è addirittura blasfemo.
Chiaro il riferimento all’Annunziata, una vergognosa incompiuta a circa un quarto di secolo dall’ultimo terremoto, ma anche uno dei monumenti più significativi della storia culturale
e religiosa della città. Per l’Annunziata ripropongo, ancora una volta , se proprio non si può
o non si vuole restituirla alla funzione presisma, di sconsacrarla e di farne un centro culturale polifunzionale.
Ma.On.
12 agosto 2005 ❚ N.30
GOLFO DI POLICASTRO
Un problema serio e trascurato
Tassa sui rifiuti per i natanti
Il Comune di Ponza ha stabilito
che anche le imbarcazioni devono
pagare la tassa sui rifiuti. Il provvedimento, approvato dalla giunta
comunale nel maggio scorso, è entrato in vigore con l’inizio dell’estate.
In concreto, le imbarcazioni che
si fermano in porto o anche quelle
che restano in rada dovranno provvedere al pagamento del tributo
calcolato in base alle loro dimensioni: fino a otto metri dovranno
versare tre euro al giorno, da nove
a dodici metri sette euro, da tredici a diciotto dieci euro e, oltre i diciotto, venticinque euro. Per quanti, poi, restano nelle acque ponzesi per oltre trenta giorni, è prevista
una quota forfettaria, sempre commisurata alle dimensioni dei natanti. A riscuotere il dovuto provvede una apposita cooperativa.
La notizia, riportata da alcuni
quotidiani, mi ha incuriosito e interessato, facendo balenare l’idea
che l’esempio di Ponza, ovviamente con le debite differenze nel
rispetto delle peculiarità del fenomeno nel nostro territorio, potrebbe essere seguito anche dai Comuni costieri del Golfo di Policastro.
Le acque del Golfo, infatti, da
Palinuro fino a Sapri, a Maratea ed
oltre, di questi tempi, presentano
una situazione molto simile a quella di Ponza, con un numero significativo di imbarcazioni che ogni
giorno gettano le ancore lungo la
costa, le marine, nelle rade e nelle
baie, usufruendo di un servizio di
raccolta a cui non hanno mai con-
tribuito. E che, invece, a terra, risulta sempre più oneroso per gli
abitanti, costretti a pagare per
smaltire in discarica anche i rifiuti dei diportisti.
Molti, in verità, con correttezza
e senso di civiltà, si preoccupano
di raccogliere i rifiuti e di provvedere al loro deposito appena arrivati a terra. Altri, invece, privi
delle più elementari regole del vivere civile, non si pongono proprio
il problema e non esitano a disfarsi, direttamente via mare, dello
scomodo e maleodorante “ingombro” di bordo, causando un notevole danno per l’ambiente, con
conseguenze nocive per l’intera
comunità.
L’assessore al Turismo del Comune di Ponza
è stato chiaro:”questa misura non è stata
adottata
per
guadagnare, ma
solo per coprire
i costi dello
smaltimento dei
rifiuti in discarica, visto che
ogni giorno stazionano
in
media
5-600
barche e non si
poteva aumentare la tassa che
pagano i residenti”. E’ stato
previsto, infatti,
un apposito capitolo del bilancio comunale
per questa tassa
riservata ai dipartisti, i quali
sembra abbiano
accettato senza
particolari polemiche o lamen-
tele la novità.
La questione dello smaltimento
dei rifiuti solidi - ma anche di quelli liquidi - prodotti dalle imbarcazioni è, innegabilmente, una realtà
di stretta attualità anche per il
Golfo di Policastro, da tempo alle
prese, come noto, con l’emergenza
rifiuti, triste e vergognoso primato
della Campania.
Attualmente, per quanto riguarda l’immondizia prodotta dai natanti, vanno distinte le situazioni
di chi attracca nei porti turistici e di
chi getta l’ancora al di fuori degli
spazi attrezzati. Nel primo caso, il
posto barca si paga e in quel prezzo dovrebbe essere prevista una
serie di servizi, compreso lo smaltimento dei rifiuti depositati negli
appositi contenitori a terra. E dovrebbe trattarsi della realtà più
tranquillizzante, dal punto di vista
della tutela dell’ambiente, giacchè
tutto è organizzato e controllato.
Nel secondo caso, invece, bisogna
affidarsi all’educazione dei singoli, al loro senso civico, che dovrebbe portarli a disfarsi, sempre
a terra e negli spazi stabiliti, dell’immondizia prodotta a bordo e
non a gettarla a mare. Comunque,
quando i sacchetti vengono portati a terra, al di fuori dei porti, si
tratta, ovviamente, di rifiuti che entrano nel ciclo normale della raccolta e del trasporto in discarica
con costi che ricadono sulla comunità locale.
E’ il problema che si sta tentando di risolvere a Ponza e che sarebbe bene cominciare ad affrontare anche nel Golfo di Policastro.
Una fruizione regolamentata e
controllata del mare è ormai un’esigenza largamente sentita, che
troverà una risposta appropriata e
un positivo riscontro con l’istituzione dell’area marina protetta.
Angelo Guzzo
7
Rofrano. Maria Mazzeo racconta
quando raccoglieva sacchi di lavanda
“Tempi duri, ma belli. A sera cantavamo e ballavamo.”
“Volevano ingabbiarmi i piedi” dice
subito con grinta Maria Mazzeo di
Rofrano, vedendosi osservata dagli
altri del gruppo trekking, di cui
fanno parte anche due figli e una
nuora. Porta le pantofole e la gonna,
la borsa a tracolla. Sembra la meno
attrezzata. Siamo sul monte Cervati
e stiamo percorrendo i sentieri che
portano all’affondatore di Vallivona.
Cammina con disinvoltura precedendoci. “Queste montagne le conosco bene. Avevo tredici anni, ora ne
ho sessantanove, quando iniziai a
fare il lavoro della raccoglitrice di
“spicadossola” (lavanda). Partivamo
alle due o tre di notte e percorrevamo
in lungo e in largo la montagna per
riempire con i fiorellini il sacco. Pesavo appena trentacinque chili, ma
portavo in testa un sacco di quaranta, cinquanta chili. Ci pagavano in
base al peso del sacco. All’inizio guadagnavo 375 lire il giorno, in seguito
quattrocento. Ho lavorato per nove
anni. Quando avevamo riempito il
sacco, io premevo i fiori per aumentare la capacità, tornavamo a sera
bello ballare, anche se il giorno dopo
all’alba riprendevamo il cammino.
Anche oggi, se vado a un matrimonio, non resisto a stare seduta, devo
ballare.”.
Qual era il periodo della raccolta?
“In estate, di questi tempi per due
mesi”.
Restavate sempre in montagna?
“Tornavamo a casa la domenica,
dopo aver raccolto ancora un sacco.
Giunti a casa non sapevamo se lavarci, cucinare, preparare le provviste”.
Per attraversare la galleria che porta
all’affondatore Maria indossa un
paio di scarpette. Racconta che allora, la galleria non c’era, arrivavano
all’inghiottitoio dalla parte di sopra
e tiravano le pietre per sentire il rumore che si prolungava e dava il
senso della profondità”.
“Perché venivate?” chiede un ragazzo del gruppo. “Perchè siamo venuti
adesso?”risponde
I ricordi si risvegliano e racconta episodi divertenti di pellegrinaggi al
monte Gelbison, e, con Carlo Palum-
alla baracca di legno. I fiori di lavanda venivano fatti bollire in una
grossa caldaia per separare l’acqua
dall’olio, per ricavarne profumi”.
Quanti eravate? “Eravamo un centinaio. Ci voleva tanta fatica per riempire il sacco”.
Dove mangiavate o dormivate?
“C’era una capanna di legno, lì cucinavamo quello che avevamo portato
da casa e dormivamo a terra. Ma i
momenti più belli erano dopo cena,
quando cantavamo canti cilentani e
ballavamo. Come ci divertivamo”
Ma non eravate stanchi?
“La stanchezza passava, era troppo
bo, intona canti cilentani. Quando
vede una pianta di lavanda orgogliosamente ci mostra i fiori. “Eppure allora non ne potevo più. Con i gambi
sottili intrecciavamo oggettini per abbellimento. Ne ho ancora, sono belli.”
“Peccato, si è fatto tardi, Maria vorrebbe portarci a vedere la valle dove
avveniva la raccolta, la baracca dove
dormiva”. “Ora prendi quello che ho
detto e portalo a casa” dice. “Penso
di scriverlo su un giornale, se sei
d’accordo”. Mi guarda perplessa e
incredula.
Enza Marandino
ERRATA CORRIGE
Nel numero 29 abbiamo commesso due errori:
Carmine Tabano non si è laureato a Terni ma a Perugia.
Il lido di Mauro Gnazzo non si chiama Arcobaleno ma Girasole.
A Carmine e a Mauro le nostre scuse.
8
N.30 ❚ 12 agosto 2005
IN FARMACIA
Tachipirina
(paracetamolo) a rischio
asmatico nei bambini?
E’ sicuramente il
farmaco
antipiretico,analgesico
ed
anche
“
antinfiammatorio” di
prima
scelta
nelle
donne in gravidanza e
nei bambini. La sua
indubbia efficacia e
l’indiscussa innocuità
recentemente è stata oggetto di uno
studio che ha associato il rischio di
asma nei bambini all’esposizione
prenatale di paracetamolo. Lo studio
ha verificato che i bambini di madri
che hanno assunto con assiduità,
nell’ultima fase della gravidanza, il
paracetamolo
hanno
elevate
probabilità di sviluppare difficoltà
respiratorie intorno ai 3 anni e
mezzo di età. Altri fattori di rischio
in gravidanza per la comparsa di
dispnea sono fumo materno,
infezioni o altre complicazioni e l’uso
materno di antibiotici. Dallo studio è
stato possibile ricavare che un uso
moderato del paracetamolo non
determina
asma
e
difficoltà
respiratorie ma l’uso frequente
durante le fasi tardive della
gravidanza aumenta il rischio di
asma e di dispnea transitoria.
Gli
ampi
studi
disponibili
sull’esposizione al paracetamolo sia
nel primo trimestre che negli altri
periodi della gravidanza indicano
che non vi sono effetti dannosi per
il neonato. L’uso del paracetamolo a
dosaggi
terapeutici
viene
considerato privo di rischi neonatali
e può essere considerato il farmaco
di prima scelta per il trattamento di
stati dolorosi di media gravità e
come antipiretico. Resta comunque
valida, alla luce delle recenti
segnalazioni circa l’associazione con
asma e dispnea, l’indicazione di non
utilizzare
il
paracetamolo
assiduamente (giornalmente o in più
giorni) dopo la 20° settimana di
gravidanza. Si ricorda inoltre
l’importanza del dosaggio corretto
in quanto il paracetamolo assunto a
dosaggi tossici in gravidanza può
determinare grave danno epatico
fetale. L’utilizzo corretto prevede una
somministrazione di 500mg di
paracetamolo per via orale anche 3-4
volte al giorno. Inoltre soprattutto
in
gravidanza
è
fortemente
sconsigliata sia l’automedicazione
anche relativamente ai farmaci da
banco sia le cosiddette terapie
naturali perché anche queste non
sono esenti da rischi. In questo caso
il
farmacista
può
essere
un’importante figura di riferimento
per fornire le giuste indicazioni e le
avvertenze circa eventuali effetti
collaterali.
Alberto Di Muria
[email protected]
DIANO
“Basket in piazza” a Prato Perillo di Teggiano
Lo spettacolo dello sport con i campioni Mimmo Morena e Pino Corvo
Il basket trova la sua più divertente
rappresentazione di schiacciate e
lotte sotto canestro sulla strada,
l’ambiente
più
originale,
più
virtuoso, sportivamente eccentrico
ed unico, che trova nei playground
(spazi di gioco) della Grande Mela
newyorchese il suo astro di
riferimento. Questo è lo spirito di
“Basket in piazza”, manifestazione
svoltasi a Prato Perillo di Teggiano
nella giornata del 30 luglio. Prima
festa dello sport di questo genere nel
Vallo di Diano, “Basket in piazza” è
stata promossa dalla “Mimmo
Morena sport events” e dai principali
organi federali (Coni, Federazione
italiana
pallacanestro)
e
amministrativi di ambito territoriale.
La festa, riscaldata dall’asfalto
rovente e dal solleone di fine luglio,
ha visto protagonisti i cestisti più
forti del Vallo di Diano, che si sono
sfidati in competizioni tecniche e
agonistiche di spessore, guidati da
due grandi campioni: il capitano
della Carpisa Napoli Domenico
Morena, e il leader della Acegas
Trieste, formazione neopromossa in
serie B1, Pino Corvo, originario di
Battipaglia. I due campioni hanno
mostrato,
oltre
che
il
loro
consolidato talento, grandi capacità
tecniche di movimento sull’asfalto,
il che richiede concentrazione,
prontezza di riflessi ed un’adeguata
condizione fisica. Il pomeriggio di
sabato è stato anche
l’occasione
per
testimoniare la vicinanza
di Morena ai temi del
sociale, altro aspetto
decisivo del campione
nato a Nagold, in
Germania, trentacinque
anni fa. Infatti, il cestista
teggianese, attraverso la
Onlus (organizzazione
senza fini di lucro)
“Trame africane”, ha
promosso una lodevole
iniziativa a favore dei
bambini africani del
villaggio keniano di
Machaka, con lo scopo
di
favorire
migliori
condizioni sanitarie ed
igieniche ed un’adeguata
formazione lavorativa e
professionale, a cui è
possibile
contribuire
mediante
il
sito
www.trameafricane.org.
Nelle parole di Morena
si legge il significato
della valorizzazione del
basket in tutto il comprensorio
valdianese:
“Attraverso
questa
giornata di sport, e con la creazione
della “Basket School”, che nascerà
nel mese di ottobre, vogliamo
avvicinare al basket tante giovani
promesse. Il nostro programma
prevede la presenza dei cestisti della
Carpisa Napoli, già a partire dal
mese di dicembre, e la possibilità,
per gli iscritti a questa scuola di
formazione cestistica, di assistere
alle partite interne della formazione
partenopea”.
Elogia
l’iniziativa
anche il primo cittadino di Teggiano,
Michele di Candia: “Questo è il
segnale del grande rilancio dello
sport a Teggiano, con la volontà di
stabilire un ponte tra i giovani e le
attività
sportive,
attraverso
il
compimento di opere strutturali atte
a garantire lo svolgimento delle
discipline minori”.
Carmine Marino
La gastronomia e l’artigianato in mostra a “Piatti Poveri” Prima serata concertistica ad Atena Lucana
Nello scenario del centro storico di Atena Lucana, venerdì 12 agosto
Il centro storico di Atena Lucana si prepara ad ospitare, per il dodicesimo
anno consecutivo, la rassegna di gastronomia, artigianato e folclore “Piatti
Poveri”,organizzata dal comitato feste e dal gruppo parrocchiale giovanile. La serata di rievocazione delle antiche tradizioni atenesi, prevista per venerdì 12 agosto, si inserisce sul più ampio sfondo
di due avvenimenti
di grande impatto
storico e religioso
all’interno della cittadina valdianese: il
diciassettesimo centenario del martirio
di San Biagio e l’arrivo delle reliquie
del santo, giunte in
paese esattamente
trecento anni or
sono.
All’interno della
manifestazione,
sarà dato grande
spazio alle risorse
della
cucina locale, che si arricchirà di gusti e sapori ricchi di fascino e storia, a testimonianza del grande
valore che la festa sa ancora evocare nella comunità locale. Oltre al programma tipicamente gastronomico, “Piatti Poveri” proporrà un vero e pro-
prio percorso storico e culturale, che avrà nelle rappresentazioni di antichi mestieri, nell’artigianato,
nelle mostre fotografiche e nei colori della secolare tradizione popolare i suoi punti di riferimento.
I turisti e i visitatori delle botteghe delle professioni di un tempo e degli scenari di rappresentazione della storia etnica del centro atenese potranno inoltre accedere, nella serata del 12 agosto, all’interno delle chiese
dell’antica Atina (San
Nicola, San Ciro e
Santa Maria Maggiore) che costruiscono
l’elemento di fascino
architettonico e artistico della parte storica, ma viva e ricca di
memorie, del paese.
La rievocazione del
messaggio culturale e
popolare che “Piatti
Poveri” porta con sé
nella sua storia decennale, dallo spirito
e dall’ardore intenso,
vivrà un suggestivo
prologo nella serata di giovedì 11 agosto, con la
commedia “Non ti pago” di Eduardo de Filippo,
curata, nella sua realizzazione e rappresentazione,
dal gruppo parrocchiale giovanile.
Carmine Marino
Appuntamento con i musicisti dell’associazione
musicale “Piero Monaci”
Un terzetto di giovani, ma già affermati artisti ha aperto la seconda edizione dei “Concerti della Colomba”, organizzati dal Comune di Atena Lucana con la supervisione del M° Pasquale Tizzani. Il primo appuntamento
del ciclo di concerti (gli altri sono in programma per il 28 agosto e il 10 settembre) ha proposto l’esibizione del trio composto da Eduardo Caiazza
alla viola, Valeria La Vaccara al violino e Alfonso Tortora al pianoforte, che
ha proposto musiche di Clementi, Benedetto Marcello, Beethoven e Bach.
Ispirato e deciso, Alfonso Tortora si muove con dinamismo nelle opere
suonate, con un temperamento da pianista rodato e artisticamente impeccabile, capace di affrontare i cambi di ritmo, che le opere di Bach e
Clementi richiedono, con soave leggerezza. Anche nei duetti, accompagna
con disinvoltura le volute musicali degli altri due concertisti, imprimendo
energia e gusto ad opere che ritrovano una coriacea limpidità.
Artista di pregevole livello, Valeria La Vaccara si distingue per l’abilità di
spingersi ad una ricerca spontanea di nuovi orizzonti e riflessi musicali,
sempre in direzione di un lavoro mirato a ricercare inarcature attente ed
ispirate, che testimoniano l’ottima esecuzione dei brani in programma.
In coppia con Tortora, infine, riesce a dare alle opere di Bach e Beethoven una raffinatezza particolare, con la tipica eleganza delle suite. Eduardo Caiazza, nell’incrocio di viola e pianoforte compiuto assieme a Tortora,
completa con abilità l’esecuzione del pianista, aggiungendo sempre particolari che mirano ad un’indomita ricerca della lettura attenta,ricca di
sprazzi di contemporaneità musicale, garantendo così un’assoluta vicinanza all’ascoltatore, senza disdegnare vette oniriche ed elegiache, esaltando sempre l’impianto musicale di riferimento, acceso da scatti repentini e vivaci. Il prossimo appuntamento con i concerti di musica classica ad
Atena Lucana è fissato per il 28 agosto, con l’esecuzione di un repertorio
classico-napoletano.
12 agosto 2005 ❚ N.30
SPECIALE VACANZE 2005
Sc
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o
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ACCIAROLI
6 agosto
porto di Acciaroli
enoteca Dom Florigi ore 21.00
Dom 2004 Fiano Paestum 2004
AGROPOLI
Castello medioevale
7 agosto
La prima arte
funky e soul
9 agosto
Mekanè
corti e documentari sul tema
del mare e del Cilento
10 agosto
Jazz quartet
11 agosto INdué
Etnic music
12 agosto
Ultimi sognatori
rock&blues
14 agosto
Small Trouble
rock&blues
15 agosto
La prima arte
funky e soul
ASCEA
07agosto
Cabaret. Moda Ascea in&Out
le belle e le bestie
serata di moda particolare e vivace
Piazza Europa ore 21.00
ASCEA MARINA
dal 15luglio al 26 agosto
Venerdì in Jazz
Baku Bar via porta rosa
Ora 21:00:00 Tel. 3381934472
Evento
in
programma
il
16/08/2005
Titolo:
Alessandro Siani in Tutti bravi
16 agosto
Serata di cabaret con Alessandro
Siani
piazza europa Ora 21:00:00
Tel. 3381934472
ATENA LUCANA
Dal 03 al 07 Agosto
PizzaEstate2005
Piazzale Bowling
BELLIZZI
Sabato 6 agosto
Laboratorio Teatrale Comunale
presenta
A QUALCUNO PIACE CALDO
Arena M. Troisi ore 21:00
Domenica 7 agosto
MOSTRA DELL’ARTIGIANATO FEMMINILE
Piazza Giovanni XXII
7 agosto
CANTANDO VOLANDO
dal 12 al 14 agosto
Festa di quartiere
dal 12 al 14 agosto
SHrock festival
Piazza Giovanni XXII ore 20:30
BUCCINO
16 -17- 18 agosto
Sagra della pasta di casa
La strada dei sapori dell’Ager Volceianus
tel.3339155123
BUONABITACOLO
12agosto
NOMADI IN CONCERTO
Piazza Agorà Ora 21:00:00
Tel. 0522.935464
CAPACCIO – PAESTUM
Mostre
Dal 9 luglio al 31 agosto
ore 10.00 – 22.00
Paestum, cinta muraria contigua
alla Torre n.27
Mostra Arnaldo Pomodoro
“Sculture sulle mura di Paestum”
Ingresso euro 5
Dal 9 luglio al 28 agosto
Museo Archeologico Nazionale Paestum
Natale Addamiano “Verso Sera e
di Notte”
Ingresso 4 euro (2 euro ridotto)
con ingresso al Museo Archeologico incluso
Tutti i giorni 9-19
Paestum festival
Teatro dei Templi ore 21.45
7 agosto
Compagnia Teatro Studio
“Orestiadi”
tratto dalle opere di Eschilo,
Agamennone, Coefore, Eumenidi
8 agosto
“La Boheme”
di Giacomo Puccini
9 agosto
“Norma”
di Vincenzo Bellini
10 agosto
Vincenzo Salemme in
“Ridi che ti passa”
11 agosto
Pamela Villoresi in
“Lisistrata diAristofane
12 agosto
Antonio Marquez in
“Bolero di Ravel”
13 agosto
Gigi Finizio
in concerto
14 agosto
Raffaele Paganini in
“Sirtaki”
coreografie di Luigi Martelletta
15 agosto
Simone Schettino in
“Mamma mia ...che ipocrisia”
posto numerato euro 21.00
gradinata euro 16.00
Girocantando
6 agosto
Piazza della Basilica
Angelo Grey in concerto
con la partecipazione
del maestro Lancuba
7 agosto
contrada Tempa S.Paolo
Mario Inverso in concerto
7 agosto
contrada Chiorbo Cortigliano
Pasqualino Lancuba in concerto
8 agosto
CAPACCIO - CAPOLUOGO
8 agosto
Mario Inverso in concerto
con la partecipazione
del maestro Lancuba
10 agosto
Antiquasaxa in concerto
11 agosto
Angelo Grey in concerto
con la partecipazione
del maestro Lancuba
12 agosto
Spinazzo
Pasqualino Lancuba in concerto
13 agosto
Contrada Laura
Mario Inverso in concerto
14 agosto
contrada Licinella
Mario Inverso in concerto
7 agosto
Note di viaggio
Concerti d’estate
G.Carducci soprano contralto
M.Mondelli baso
C.Barlotti clavicembalo
Musiche di H.Purcell, G.F. Haendel, B.Marcello
Museo del Grand Tour
Convento S.Antonio ore 21.30
CASALBUONO
Domenica 7 Agosto 2005
Selezioni Miss Italia 2005
EBOLI
Dal 09 luglio al 25/agosto
Sala M. Mangrella
del complesso monumentale di San
Francesco
Le tele di Ugo Astone parlano d’Africa
dall’1 al 7 agosto
Borgo Cioffi
“Sagra della pasta e fagioli e del
pollo alla brace
4 - 11- 18 agosto
Arena S. Antonio
“Word music Eboli”
rassegna di musica underground e
multietnica
6 agosto
Concierto INti.mo di Max Berrù
(fondatore degli Inti-Illimani)
P.zza della Repubblica
7 agosto
“Concerto per la natura”
Parco di San Donato
9 agosto
Concerto in piazza
Piazza della Repubblica
10 agosto
Concerto per Eboli
del Maestro Scarpa
12 - 15 agosto
“Sorrisi e cartoni”
rassegan cinematografica per bambini
Piazza Carmine Calò
14 agosto
“7 note dal golfo”
serata di musica partenopea
P.zza della Repubblica
FELITTO
12-24 agosto
XXX edizione della
Sagra del fusillo felittese
Degustazione del fusillo
e di altri prodotti tipici,
Visite al centro storico e
all’oasi naturalistica Gole del calore
balli e musiche.
GIFFONI
dal 4 al 25 agosto
sabato 6 agosto
commedia di Andrea Lolli e Roberto D’Alessandro
Lunedì 8 agosto
Ballet de Cuba
mercoledì 10 agosto
Alba Parietti ed Ennio Coltorti in
“Nei panni di una bionda”.
Sabato 13 agosto
la Compagnia Stabile Salernitana
ArteInsieme CAM in
“Quel taccagno di papà”
con la partecipazione di Gaetano
Stella.
15 Agosto
Giovanni Mauriello
della Nuova Compagnia di Canto
Popolare
“Pulcinella e compagnia bella”
Associazione Giffoni Teatro 339
4611502
LAURINO
JAZZ IN LAURINO (6 - 13 agosto)
Intreccio tra arte, natura, cultura
6 agosto
12:30 NEW LAURIN BAND
Piazza A. Magliani
21:30 MARCO PEREIRA Trio
Piazza A. Magliani
7 agosto
19:00 CIMINO - SCHIAVO LINGARDO
Claude Bolling: Suite for flute and
piano jazz trio
The Beatles: Tema e variazioni
Piazza A. Magliani
21:30 ROBERTO ZECHINI “LIMANAQUEQUA”
Palazzo Ducale
00:30 Jam Session
al Pub “30 e 31”
8 agosto
12:30 NEW LAURIN BAND
Piazza A. Maglian
21:30 ARMANDO CORSI e ALBERTO NAPOLITANO
Piazza Plebiscito, Piaggine
22.00 GIANNI GUARRACINO
and Group
Piazza A. Magliani
00:30 Jam Session
al Pub “30 e 31”
9 agosto 2005
19:00 ATAMMUSIA (quartetto)
Piazza A. Magliani
21:30 STEFANO BOLLANI ARES TAVOLAZZI
WALTER PAOLI
Chiostro monastero S. Antonio
00:30 Jam Session
al Pub “30 e 31”
10 agosto 2005
12:30 NEW LAURIN BAND
Piazza A. Magliani
Escursione naturalistica al monte
Vesalo
22:00 ARMANDO CORSI e ALBERTO NAPOLITANO
NOVECENTO viaggio nella canzone d’autore
da “De Andre’ a Brassins”
Vesalo
11 agosto 2005
21:30 DANILO REA ROBERTO
GATTO
Piazza Plebiscito,Piaggine
[scheda Rea] [scheda Gatto]
23:00 CONCERTO FINALE SEMINARISTI
Piazza Magliani
13 agosto 2005
21:30 ATAMMUSIA (quartetto)
Villa Littorio
OLIVETO CITRA
6 agosto
Loc. Casale
Festa in onore di
“Santa Maria de Faris”
7 agosto
P.zza Garibaldi
Serata Etnos
Gruppo dalla Polonia -”KRAG”
8 agosto
P.zza Garibaldi
Gianfranco Tarsitano
Chitarra e Voce
9 agosto - P.zza Garibaldi
Mediterranea - Quartet
10 agosto
P.zza Garibaldi
“Universal”
11 agosto
P.zza Garibaldi
Serata di Solidarietà
Raccolta fondi pro SRY LANKA
12 agosto
Aula Consiliare ore 19.00
Associazione Anziani - Agroliveto
Corso “Olio e la Salute”
P.zza Garibaldi - ore 22.00
Piano Bar
13 agosto
P.zza Garibaldi
2° Edizione Festa della Birra
“Pink Eldorado”
14 agosto
P.zza Garibaldi
Musica in Piazza
15 agosto
Spazio Postino di Neruda
in ricordo di Massimo Troisi
Proiezione del film “Il Postino”
PADULA
“Scene reali”,
mostra di pittura
di Carmelo Di Feo e Rupert Gredler
Certosa di Padula dalle 18 alle 22
PALINURO
il 15/08/2005
Cabarettiamo
da Colorado Cafè Paolo Caiazzo in
Tonino Cardamone
Lido La Torre
Ora inizio: 21:00:00
Tel. 393.9927575
POLLA
01- 07 Agosto 2005 ore 21.00
Piazza Cristo Re
Seconda Rassegna Teatrale
“TEATRO AMORE MIO”
Ingresso libero.
Per informazioni ed adesioni 333
4305275
agosto
Fiera
ARTI E MESTIERI DELL’ANTICO CILENTO CONTADINO
FESTA DELLA GOLETTA
VERDE DI LEGAMBIENTE
PRAIANO
Evento
in
programma
il
12/08/2005 Titolo:
Festival della Tradizione 2005 Tenores Gòine in BOCHES ...
Categoria: Musica
Dove: Praiano (SA) - Piazza Antico Seggio
Ora inizio: 21:30:00
Descrizione
Venerdì 12 agosto
Tenores Gòine
BOCHES E SONOS DE SARDINNA
Piazza Antico Seggio ore 21.30
Tel. 089 874557
TORRE ORSAIA
domenica 7 agosto
ALMA MEGRETTA
Piazza Michelangelo
ROCCADASPIDE
12 e 13 agosto
X edizione Il borgo delle meraviglie
Roccadaspide in Arte
Il Museo Polivalente di Roccadaspide
dall’8 al 13 agosto
Roccadaspide in Arte
SALA CONSILINA
Arena Cappuccini
6 Agosto
Teatro d’Estate
Compagnia Kiosa in
“Lo Guarracino “ di Enzo D’Arco
9 agosto
Cinema all’arena
Noverlando. UN sogno per la vita
regia di Marc Forester
SAN MAURO CILENTO
MOSTRA DELL’ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI LOCALI
SANZA
6 Agosto
Eugenio Bennato in concerto
Dal 08 al 10 Agosto 05
Sagra dei cavatieddi e dell’arrosto
SAPRI
15agosto
Papaky Disco Live
Ora 23:30
SERRE
XII edizione “Alburni Jazz –.
Sabato 6 agosto
Nicola Arigliano
domenica 7 agosto
Trio GSM di Javier Girotto,
Peppe Servillo (voce degli Avion
Travel)
e Natalio Mangalavite.
stand espositivi
piatti tipici
concerti storici
di grandi musicisti jazz
SESSA CILENTO
6 agosto
SAGRA DEL CINGHIALE E
DEGLI STRANGOLAPRIEVETI
TEGGIANO
Fino al 7 agosto ingresso libero
Chiostro di San Francesco
Teggiano, Città museo, apre all’arte contemporanea
“Escape” … l’Uomo e i suoi spazi
Venerdì 5 e Sabato 6 Agosto a
Teggiano
TEGGIANO JAZZ
Sabato 6 agosto
documentario filamato
“Alla tavola della principessa Costanza”
Domenica 7 agosto
presso il giardino del Museo delle
Erbe
presentazione del libro
“La magia delle erbe”
ed. Simone relatore Nicola Di Novella
Dal 09 al 10 Agosto
Festival di Musica
e Danza Rinascimentale
V Edizione
lunedí 9 Agosto o
Chiostro di San Francesco ore
21:30
“nè fu altro che ballar...”
Saggio Spettacolo conclusivo
dei corsi di Danza e Scherma Antica
martedí 10 Agosto ore 21:30
Piazza Portello ore 21:30
intorno al falò
Spettacolo Zigano dei Ziganamama
Rituale Magico
“L’Oro della Vita” a cura di Laura
Tuan
11 - 12 -13 agosto
Alla tavola della Principessa Costanza
XII edizione
ore 17.00 Castello Sanseverino
partenza del corteo storico
Rievocazione storica- Palio dei casali Giostra dei ceri - mercato - Spettacoli medioevali
ore 20.30 Apertura taverne
7 Agosto
Anteprima della proiezione del filmato documentario “Alla Tavola
della Principessa Costanza” Centro storico
8 - 10 Agosto
Sagra della Lumaca Loc. Pantano
10 Agosto
Serata della Strega Danze e musiche propiziatorie per il rito della
fertilità Centro storico
11 - 13 Agosto
“Alla Tavola della Principessa Costanza” Centro Storico
14 Agosto
Benedetto Casillo in “Colpo Grosso a Villa Pignatelli” Centro storico
15 Agosto
Gianni Mauriello in Pulcinella e
Compagnia bella” Centro storico
TORCHIARA
6 agosto
Ora: Località: Torchiara (Sa) Tipologia: Concerto
Appuntamento: Luca Di Risio
TRENTINARA
6 e 11 agosto ore 21.00 cinema
all’aperto
7 agosto ore 21.00 groppo folk
9 agosto ore 21.00 facciamo cabaret
10 agosto corrida
12 agosto oer 15.00 terza festadella montagna Monte Vesole
VALLO DELLA LUCANIA
Parco Stella del Mattino ore 21.00
DaL 17/07/05 AL 28/08/05
Cabarettiamo
06 agosto I due per Duo (Telegaribaldi)
09 agosto Bianchi e Pulci (Bulldozer)
23 agosto Paolo Caiazzo (Colorado
Cafè)
28 agosto Ardone Pelluso Massa
(Colorado Cafè)
VATOLLA
sabato 6 agosto
Palazzo Vargas ore 20.00
Goldberg Ensemble
Clavicembalo, violino I,
violino II, violoncello
direttore artistico:
Carmen Barlotti
7 agosto
“L’ECO DEL PASSATO:
VATOLLA ALL’EPOCA VICHIANA”
10
N.30 ❚ 12 agosto 2005
STORIE
Il tribunale di Eboli è ingolfato
Paestum potrebbe essere la sede ideale
A Palermo i sostituti procuratori pagano di
tasca loro la Benzina per le auto di servizio, a
Napoli e Salerno alla carenza dell’organico si
somma l’atavica carenza delle strutture e nel
nostro Tribunale di Eboli dove – contrariamente al Cristo di Levi - neanche i giudici si
fermano sono presenti aspetti di tale incongruità, nel rapporto tra carico di lavoro e risorse umane, da apparire esemplare nel panorama
della realtà giudiziaria nazionale. I dati statistici evidenziano come la carenza di organico
della Sezione di Eboli rispetto allo stesso Tribunale capoluogo non sia affatto giustificata.
Il Tribunale di Salerno, ha giurisdizione su
circa 200 mila abitanti ed appena sei comuni ,
con la dotazione di sessantacinque magistrati
(oltre otto presidenti di sezione) ed un consistente numero di personale di cancelleria, la
Sezione di Eboli ha la competenza territoriale
su 39 comuni con una popolazione complessiva di circa 230 mila abitanti (censimento del
1991) ed è dotata di soli quattro magistrati togati e un irrisorio numero di addetti alla cancelleria. I dati relativi ai procedimenti pendenti
evidenziano l’insostenibilità di tale situazione.
Giustizia Civile:
__procedimenti civili pendenti all’1.1.2002
n.7.925
__procedimenti civili sopravvenuti nell’anno
2002
n.9.010
__eliminati
nel
n.4.724
__rimasti
pendenti
al
n.12.211
31.12.2002
Giustizia Penale:
__procedimenti penali pendenti all’1.1.2002
n.979
IL 7 AGOSTO, 2° PALIO DI SAN MICHELE
A Fonte di Roccadaspide, il 7 Agosto p.v. si ripete il II°
Palio di San Michele. L’ideatore della man
nifestazione è un
gruppo di giovani della borgata, riunitisi nel COMPARANCH CLUB, che unitamente ad un gruppo di volontari
daranno vita a questa lunga giornata di competizione
equestre, infatti è previista la partecipazione di circa 60
cavalli provenienti da tutta la Regione ed oltre. È previsto
per il primo classificato per ogni divisione un congruo contributo in euro, ma a vincere saranno tutti,, difatti la manifestazione si svolge nella rinomata località “Fonte” collocata tra il mare di Pa
aestum e le aspre colline del promontorio di Vesole ricoperte da verdi castagneti.
Altavilla Silentina.“Il miracolo
di S. Antonio” di Gaetano Stella
Nell’ambito della seconda edizione di “L’estate di noialtri”,
programma di manifestazioni
estive predisposto dall’Amministrazione comunale di Altavilla
Silentina, di particolare interesse
è la riproposizione del Miracolo
di S. Antonio, a cura di Gaetano
Stella, prevista per la sera del
prossimo 7 agosto.
L’allestimento teatrale fa riferimento ad un evento accaduto ai
tempi della Rivoluzione Napoletana del 1799. Altavilla, che
aveva parteggiato con i repubblicani, era sotto l’assedio dei
controrivoluzionari borbonici e la
situazione si era fatta insostenibile. Memori della grande devozione per il Santo di Padova, in
paese si pensò di portare sopra le
2002
mura la statua di S. Antonio, vestito con giberna e bandoliera. Il
capo degli assediati, volendo abbattere quel simulacro, “streppone formucoloso”, con una
cannonata, si ritrovò con l’arma
ridotta in tredici pezzi. La gente
gridò al miracolo ed i sanfedisti
tolsero l’assedio al paese.
La prima rappresentazione, effettuata lo scorso anno in piazza
Umberto I°, riscosse grande successo di pubblico, non solo altavillese. Per quest’anno, si spera
in un bis, anche per la bravura di
Gaetano Stella, che, sulla scorta
di approfondite ricerche, ha reso
pienamente fruibile sotto l’aspetto teatrale l’episodio.
Fernando Iuliano
__procedimenti
penali
sopravvenuti
n.1.476
__eliminati
nel
2002
n.928
__rimasti
pendenti
al
31.12.2002
n.1.527
Tale condizione di generale disagio è aggravato poi dall’assoluta mancanza
di spazi vitali. La giustizia è esercitata in quel
di Eboli in un fabbricato simile a una casa
popolare, collocata in vicoli insalubri, senza
possibilità di parcheggio, è amministrata in
nome del popolo in 4 piccoli locali angusti e
spogli ( uno per il penale e tre per il civile)
senza sedie, senza tavoli e senza neanche crocifisso. Tutti gli operatori del diritto convocati a iosa – in alcune sedute si contano anche
400 operatori del diritto - si accalcano in tale
stanze in cui l’aria è irrespirabile, il vociare
degno dei migliori mercati popolari. Non ho
incontrato mai un teste o una parte che non sia
rimasta inorridita e tramortita dallo stato pietoso nel quale vengono trattate i lori affari e
deciso il loro destino. A questo stato di cose si
contrappone poco più in là, nell’aristocratica
oasi rurale di Vallo della Lucania, un Tribunale super moderno, spazioso dove gli ambienti
sono abbondanti, ricchi di tavoli, sedie,scranni per il decoro della giustizia, in aule ultramoderne e capienti, climatizzate e insonoriz-
zate, con uffici però vuoti sia perché troppi abbondanti rispetto al personale assegnato, sia
perché troppi rispetto ai pochi affari di cui
quel Tribunale è investito e per affari che si
potrebbero, nella loro quasi totalità, concludersi e definire con una stretta di mano. Tribunale quest’ultimo inaugurato in pompa
magna dal ministro Castelli che magari avrà
pensato che anche nel “sud” si è creata una
struttura “civile” come quelle che si trovano
nel suo “nord”, e che la provincia di Salerno è
dotata di Tribunali degni e moderni ma senza
capire che quella realtà rappresenta un’altra
grande contraddizione della giustizia locale sull’asse Eboli-Roccadaspide-Capaccio-Agropoli.
Una realtà quella di questo territorio che per
numeri di cause ed importanza degli affari richiede da sola un Tribunale autonomo con necessità di una struttura moderna e funzionante,
da collocare nella baricentrica città di Paestum e che una volta realizzato sarebbe più
grande anche del concorrente Tribunale di Salerno.
Questo dovrebbe essere l’impegno della nostra classe politica parlamentare e delle nostre
Amministrazioni locali che invito a discutere
questa mia proposta.
Michele Gorga
Altavilla: Carlo Sassi, scultore e cardiochirurgo
Carlo Sassi nasce ad Altavilla Silentina nel
‘48. Cardiochirurgo, scultore e pittore, vive
da sempre a Siena. Numerose sono le opere
artistiche cui ha dato vita (bassorilievi in
marmo, pietra serena e bronzo si trovano
presso il Policlinico Universitario ‘Le Scotte’ di Siena, ma pure molte delle chiese senesi contengono sue sculture ‘sacre’). Negli
ultimi anni, la sua attività artistica è in costante crescita. La grande statua monumentale dedicata a Santa Caterina da Siena,
opera in bronzo, rappresenta una delle sue
creazioni più significative: oggi la si può
ammirare a lato della celebre Rocca a Tentennano nel Parco Naturale della Val d’Orcia. Suo è anche il grande monumento a
Salvo D’Acquisto, in travertino, dell’altezza di tre metri. Fra le sue opere principali
vari bozzetti in bronzo per la realizzazione
del Cavallo del Palio di Siena. Molte sono
le personali e le collettive allestite in varie
parti d’Italia.
auguri
Il 27 luglio Paola Torre e
Claudio Coluccia si sono
uniti in matrimonio. Dagli
amici e dai colleghi l'augul'augurio di una lunga e felice
vita insieme.
Ha scritto di lui ancora Madioni: “Cardiochirurgo, Sassi alterna l’attività quotidiana
in camice bianco e sala operatoria all’altra
della scultura con grafica e pittura preparatoria. Del resto, la capacità di eseguire interventi sui grossi e piccoli vasi e sul cuore
non solo è dovuta alla pratica e allo studio,
ma è al tempo stesso affidata alla grande
fantasia ed al genio del chirurgo, così come
avviene con l’arte. Il maestro senese non
appena lascia il bisturi, lo si può trovare nel
suo studio alle prese con il marmo, creta da
plasmare, travertino, per dare vita a quelle
forme (suoi elementi preferiti le figure) che
egli affronta forte della conoscenza dell’anatomia umana. Una trasformazione totale
quella di Sassi, quasi da Dottor Jekill a Mr.
Hyde, due personalità diverse, accomunate
da una grande dote, la pazienza e il grande
amore per ciò che egli fa e per ciò che egli
affronta. E se nella sala operatoria cerca, riuscendoci, di salvare la vita al suo prossimo,
in arte Sassi rianima la creta, la carezza, la
trasforma, dando vita a personaggi, siano
uomini, donne o animali, facendo riferimento ad episodi legati alla classicità, sia
essa profana che sacra, con una creatività e
fantasia che non ha uguali”.
MATURITÀ EBOLI E CAMPAGNA
I “super votati” dell’ex Magistrale e dell’Ipia di San Vito
Due istituti di istruzione superiore, uno
piuttosto vecchio, infatti risale al 1935-36 e
proprio a settembre prossimo spegnerà la sua
settantesima candelina, ed un altro alquanto
giovane, perché nato nel dopo-sisma dal
gemellaggio con i Comuni della Brianza e
fortemente voluto soprattutto dal “Comitato
Campagnesi in Lombardia”.
Il primo è l’Istituto Magistrale “Teresa
Confalonieri” del Centro Storico (Dirigente
Gerardo Gentile), diviso in due Indirizzi di
Studio, il Socio-Psico-Pedagogico ed il
Linguistico. Circa 490 gli iscritti, per il
prossimo anno scolastico, al mitico exmagistrale e 23 Classi (Sede di Zappino: 5
Classi Corso B del SPP e 9 del Linguistico, di
cui 5 Corso A e I, II, III e IV Corso B; Palazzo
“Tercasio” di Piazza Guerriero: 5 Classi Corso
A e I,II,III e IV Corso C, tutte ad Indirizzo
SPP). Il perché dei “due istituti” per il
“Confalonieri”, quello di Largo Giulio Cesare
Capaccio, Sede Centrale, e quello di Piazza
Melchiorre Guerriero, Sede Staccata, ha una
valida motivazione: si è in attesa di dotarlo, e
sembra che il Miur sia prossimo ad emettere il
decreto, di un ulteriore indirizzo, quello
musicale e l’ex monastero di Piazza della
Chiena ben si presta a tale scopo.
L’altro, funzionante già dall’81 in abitazioni
private e nell’attuale sede dal 1985, è l’Ipia
“Giordano Bruno” (per Tecnici del Mobile e
dell’Arredamento) di San Vito (sede aggregata
dell’Isis Gian Camillo Gloriosi di Battipaglia dirigente Michele Di Filippo), le cui iscrizioni si
attestano, ormai, intorno ai livelli standard delle
140 unità. Il primo ad essere istituito nel
Mezzogiorno e secondo solo a quello di Lissone,
trova il suo maggiore bacino di utenza nei
comuni di Eboli, Battipaglia, Olevano e Serre e,
paradossalmente, non nella sua città, sia perché
un po’ sottovalutato per ciò che pure
rappresenta e sia perché mal pubblicizzato. E
qui ci piace ricordare, proprio a riprova di
quanto sia sbagliato perseverare in un simile
atteggiamento, che alla gara annuale nazionale
degli operatori dell’industria del mobile e
dell’arredamento d’Italia, tra gli alunni che,
nell’anno scolastico 2003-2004, nei loro
rispettivi istituti, al diploma di qualifica
avevano ottenuto il punteggio più alto, svoltasi
dal 7 al 9 Maggio scorso a Chiavenna (Sondrio),
città detentrice del titolo, un suo alunno, Nicola
Ferrara, accompagnato da un professore-ex
alunno
dello
stesso
istituto,
Antonino
D’Ambrosio, si è classificato terzo, dopo le
scuole di Lissone e Brescia, aggiudicandosi una
borsa di studio di 516,00 Euro.
Riportiamo ora i nominativi, con relativa
votazione, della “meglio gioventù”, a partire da
85/100, che si è diplomata in questa torrida
estate.
A) EX ISTITUTO MAGISTRALE “TERESA
CONFALONIERI”
* LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
5 A: Busillo Monica 94/100; Cuozzo Maria
Pia 86/100; D’Ambrosio Angelica 100/100; Di
Fede Valentina 86/100; Luongo Federica
92/100; Meola Roberta 89/100; Nigro Maria
93/100; Saponara Monica 94/100; Vece Rosaria
86/100 e Visconti Carla 90/100.
5 B: Busillo Tiziana 92/100; De Angelis
Cosimo 88/100; De Simone Eleonora 94/100;
Elefante Teresa 100/110; Fuoco Tiziana
100/100; Granito Gerarda 90/100; Napoli
Valentina 86/100; Paternoster Antonella 89/100;
Rufolo Anna 87/100; Urgo Rosaria 92/100.
5 C: Amoroso Francesca 88/100; Cioffoletti
Adelina 86/100; Coglianese Linda 100/100; Del
Vecchio Nadia Lucia 90/100; Dell’Orto Maria
100/100; Di Guida Mariangela 100/100; Maiale
Sofia
90/100;
Morcaldi
Anna
86/100;
Scannapieco Federica 93/100.
* LICEO LINGUISTICO
5 A: Burrone Liliana 100/100; Cupo Maria
100/100; Della Rocca Luisa 90/100; Di Canto
Giovanna 100/100; Di Rosa Maria Carmela
100/100; Iuorio Gina 92/100; Mandia Jessica
100/100; Moscariello Carla 100/100; Rosolia
Valentina 85/100; Sgroia Miriam 95/100.
5 B: Buccella Stefania 100/100; Capone Anna
95/100; Coscia Sara 90/100; De Luna Domenico
91/100; Foti Marco 86/100; Fresolone Lucia
85/100; Gagliardi Marica 85/100; Iurio Maria
Laura 100/100; Maiorano Elisa 85/100; Palazzo
Maria 100/100; Piccirillo Serena 85/100; Pollice
Valentina 100/100.
B) ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
“GIORDANO BRUNO”:
5 A: Adelizzi Antonio 80/100; Centola
Cristian 61/100; Ceriale Vito 71/100; Graudo
Francesco 61/100; Denza Michele 93/100;
Letteriello Cosimo 82/100; Natale Patrizia
87/100; Scannapieco Jacopo 72/100; Taddeo
Alessio 61/100; Scapellato Loredana 60/100. Su
14 Alunni ben 4 sono stati respinti, 3 non sono
andati oltre il 61 ed una addirittura si è fermata
a 60. È un quadro certamente disarmante, che
deve far riflettere tutti.
Mario Onesti
Il 100 è una promessa
AD EBOLI
Guida alla nuova leva di maturati
“Perché piangi, non sei contenta?” chiede
lui. “No- risponde lei- non è giusto!!!” e
batte a terra i piedi. Nessuna lite amorosa,
siamo nell’androne di un liceo ebolitano,
vuoto e bianco. Sui muri campeggiano i risultati della maturità 2005. Lui è un papà,
lei una figlia, studentessa, maturanda, promossa con un voto “neanche tanto basso,
ma che non è giusto”. Accanto al suo nome,
lì, sul muro, tantissimi altri, e, ad un primo
colpo d’occhio, viene da pensare e chiedersi
: com’è che a scuola, son tutti più bravi?”.
Rispetto
agli anni
passati, infatti, il numero dei
novelli provetti primi
della classe, tirate le
somme, si
è quantomeno amplificato:
tutti, tanti.
Facendo
due conti, ad esempio, scopriamo che al
Liceo Classico “E. Perito” di Eboli, su quattro sezioni, la A, B, C e D, sono in 29 a superare la soglia dell’ottantacinque. Tra loro,
nove 100, con la vetta della IIIA in cui ben
5 studenti hanno fatto l’en plein.
Trionfo delle humanae litterae? Non pro-
prio. Anche gli “scienziati” dello Scientifico “Gallotta” meritano menzione con diciassette 100 (boom nelle sezioni A e D) e
ben 54 studenti con una votazione superiore all’ottantacinque. A 31 si ferma la conta
al Liceo Artistico “Levi”, i 100 sono la
metà, quindici.
Cosa è successo, si studia forse di più, magari meglio? La ragazzina di cui sopra si è
forse dimenticata di dirci qualcosa? Oppure vale quello che racconta l’altra metà del
cielo, i ragazzi che all’ottantacinque non ci
sono arrivati, fermi al giro di boa di un 64
risicato, di un 70 non meritato? Gli esami di
maturità servono a poco, dicono. E tutto già
deciso, sparano. Fanno nomi e cognomi, indicano, sottolineano. Poi ci ripensano:
“vabbè, lasciamo perdere, basta che è finita”. “So che probabilmente molti penseranno che sono invidiosa- racconta C. – ma
non è così. Il mio voto (ottanta centesimi)
mi sta benissimo. A farmi rabbia è il voto
degli altri”. Gli altri sono i suoi compagni di
classe. Secondo C. alcuni votazioni sarebbero lievitate. “L’aiutino, non ho vergogna
di dirlo, c’è stato”. Un altro punto di vista
è quello di Marco, ex liceale ebolitano: “ho
fatto gli esami di maturità alcuni anni fa.
Mi hanno promosso con un voto molto
basso, anche se ero un tipo studioso. Ci
sono rimasto malissimo”. E poi? “Poi mi
sono iscritto all’università e mi sono laureato, due mesi fa. Centodieci e lode. Nessuno dei miei compagni, nessuno di quelli
che avevano preso 100 ci è ancora riuscito”. “Non è vero- interviene Gianmatteo
Funicelli, diplomato al Liceo Artistico penso che la votazione degli esami di maturità sia abbastanza oggettiva. Si raccoglie
quello che si è seminato”. Lui che lo scorso Natale vinse il concorso dei presepi organizzato dalla Pro Loco, ha presentato alla
commissione esaminatrice un quadro tematico sui vizi dell’uomo, partendo da
Francisco Goya, ‘mettendo insieme’ 86
centesimi. E spiega: “il voto della maturità
è un punto di partenza, non di arrivo”.
In pratica, il cento, così rotondo e orgoglioso sui quadri, tra mille aule vuote e fresche, è una promessa.
“I voti sono bollette da pagare” dice lui
prendendo per mano sua figlia.
Raffaella Rosaria Ferrè
LICEO SCIENTIFICO
Ciaglia Valeria
VA
Naimoli Chiara
VA
Nunziante Valentina
VA
Onnembo Anna
VA
Vitale Erica
VA
Glielmi Damiano
VB
Parro
Nunzia
VB
Taglianetti Stefano
VB
Buccella Giuseppe
VC
Pizzicara Antonella
VC
Baldino Lucia
VD
Masillo Vincenzo
VD
Scarpa Daniele
VD
Tedesco Gennaro
VD
Viviano Emanuele
VD
D'Elia Rossella
VE
Gaeta Damiana
VE
LICEO CLASSICO
Bambino Martina
III A
Bruno Natalia
III A
De Vita Vittorio
III A
Marrone Cinzia
III A
Sada
Lidia
III A
Bufano Maria Cristina III B
Cerione Francesco
III C
Laurino Flora Maria
III C
ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Ferrante Giuseppe
VA
SicaGiuseppe
VB
Chiumiento Francesco
VC
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Anzisi Jacopo
VB
Caciano Domenico
VC
LIC
CEO ARTISTICO
Capuozzolo Francesca
IV A
Giuliano Ilaria
IV A
Santoro Veronica
IV A
Bellissimo Arcangelo
IV B
Galiano Lucia
IV B
Flavio Francesco
VC
Paolino Maria Rosaria
VC
Adesso Valentina
VD
Cerrone Liberato
VD
Naimoli Francesco
VD
Erra Consolata
VG
12
N.30 ❚ 12 agosto 2005
GLI ESAMI
La meglio gioventù fa cento alla maturità
A CENTOLA
LICEO SCIENTIFICO “CARLO PISACANE”
I 100 alla maturità:
Chirichiello Ramona;
Contrada Francesca;
D’Onofrio Angelo;
Greco Raffaele;
Valente Federica;
Di questi cinque in cui, come vedi sono
compreso anch’io: Francesca Contrada
ha partecipato anche ad importanti
concorsi di narrativa ottenendo importanti riconoscimenti;Angelo D’Onofrio
ha partecipato a concorso di poesia a
livello provinciale, regionale e nazionale ottenendo numerosi successi, menzioni d’onore e piazzamenti vari, nonchè la pubblicazione di qualche lirica in
alcune narrative.Raffaele Greco è attivo
nel campo giornalistico, collabora con
alcune testate locali e provinciali.
A SAPRI
POLO LICEALE “CARLO PISACANE”
Indirizzo Classico: 2 Sezioni - 3A e
3B - per 33 maturandi tutti promossi
I 100 sono stati 4 nella sezione A:
DI POLITO Giusy
PASSARELLI Anna
PUGLIESE Raffaele
SOPRANO Paolo Maria
e 6 nella sezione B:
BRUNO Marina (con lode)
CATALDO Monica
FILIZOLA Marina
SAVINO Antonella
SICA Eleonora
VASSALLI Quirino Attilio
Indirizzo Scientifico: 4 sezioni – 5°-
ALBANELLA, ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI TURISTÌCI
Fernanda Antico 65, Daniele Baione 68, Anna Bello 70, Simona Bonfrisco 84, Piercarlo Carrano 100; Giuseppe Cembalo 70, Maria Giuseppina Ciamba 60, Sonia
Corcillo 67, Concetta Crisci 80, Patrizia De Cristoforo 70, Serafina De felice 68,
Rosita Guarracino 60, Domenico Lettieri 60, Daiana Mazzarella 100, Antonio Morra
64, Antonella Nigro 66, Domenico Pingaro 98, Fabiano Postiglione 77, Carmine
Michele Poto 77, Veronica Raimo 60, Rosangela Saponara 60, Pietro Scarpelli 81,
Marina Scorzelli 65, Maria Luigia Vincenzo 65, Donatella Vitolo 67, Renato Di
Lucia 65
PIAGGINE, LICEO LINGUISTICO SOCIO PSICO – PEDAGOGICO
Maria Bianco 80, Angela Bruno 100, Adalgisa Campeglia 100, Giovanna Di Nome
95, Stella Fella 80, Nina Luisi 90, Monica Novellino 100, Nicoletta Resciniti 84,
Paola Santangelo 84, Monica Stabile 90, Antonio Schettini 65.
CAPACCIO, LICEO SCIENTIFICO “PIRANESI”
VA
Diamante Barlotti 60, Marco Beyene 60, Paola Caramante 70, Valentina Cupolo 76,
Annalisa Gallo 78, Vincenzo Grattacaso 70, Speranza Landi 62, Angela Macellaro 78, Antonio Mastandrea 92, Maria Rosaria Meola 100, Annalisa Palmieri 74, Angelica Paolino 62, Giovanna Paolino 65, Rina Penta 82, Alessio Pepe 100, Sabrina
Sarno 70, Eugenio Tabano 60
VB
Margherita Castelluccio 65, Sara Catauro 74, Christian Luciano Ciuccio 74, Teresa Criscuolo 72, Francesca Daniele 100, Tiziana Di Filippo 72, Giampiero Fasano
60, Domenico Fraiese 82, Sefora Generosa 95, Alessandra Greco 62, Esther Maria
Irene Marino 60, Mirko Marino 64, Sabina Mauro 96, Silvia Miozzi 96, Claudio Passaro 74, Viviana Passaro 100, Antonio Pecora 72, Massimo Tardio 90, Marina Taurone 96, Roberta Tommasini 70, Valerio Voza 75
VC
Nicola Andreozzi 63, Michelina Anzisi 60, Giuseppe Atrigna 62, Angelo Bavoso 62,
Veronica De Felice 82, Antonella Galardi 82, Chiara Gallo 94, Manuela Grippa 93,
Vincenzo La Mura 60, Greta Amalia Lo Schiavo 97, Giovanna Monaco 89, Felicia
Nappi 63, Carmine Nigro 70, Paola Paolino 68, Valentina Pierno 75, Loredana
Torre 60
VD
Antonietta Belmonte 67, Francesco Belmonte 95, Maria Teresa Serena Bitonte 64, Maria Grazia D’Angelo 64, Anna De Rosa 73, Emanuela
Esposito 64, Donata Ferrara 89, Rosaria Filiuli 72, Stefania Grompone
78, Maria Assunta Longobardi 100, Martina Monzo 74, Roberta
Monzo 74, Teresa Noce 70, Stefany Pascale 96, Luca Rispoli 67, Andrea Ruggiero 69, Antonio Vitale 100.
5B-5C-5D – per 81
maturandi, tutti promossi I 100 sono stati 9:
2 nella sezione A:
PARADISO Francesca
SORRENTINO
Giusy
2 nella sezione B:
PASCALE Severina
SPALTRO Marilina
3 nella sezione C:
CALICCHIO Giuseppe
CARTOLANO Pir Paolo
LOMBARDO Antonio
e 2 nella sezione D:
MUCCIOLO Dario Pasquale
ROMANO Pietro
ISTITUTO TECNICO
COMMERCIALE E PER
GEOMETRI “LEONARDO DA VINCI” DI
SAPRI
Indirizzo
Giuridico-economicoaziendale: 4 sezioni - 5A-5B-5C-5D per
81 diplomandi - 77 promossi e 4 bocciati (i bocciati tutti nella sezione D)
I 100 sono stati solo 2, nella sezione
A:
CARUSO Domenico
MANGANIELLO Debora
Indirizzo Geometra: 3 sezioni - 5A5B-5C - per 66 diplomandi tutti pro-
CURIOSITÀ
Dove le donne
battono gli
uomini
A ROCCADASPIDE
21 a 15
VC
Accarino Angela
Cammardella Giovanna
Capo Alfredo
Capo Carmelina
Comentale Antonia
Croce Giuseppe
De Chiara Luigi
Doto Antonio
Fabiano Giuseppe
Fiorito Giovanni
Giancristiano Paola
Iacovino Alessio
Iuliano Martina
Lavecchia Sara
Maffeo MariaCristina
Maffeo Marisa Maddalena
Mangone Elvira
Marisa Maddalena
Mazza Antonio
Miano Rosario
Passante Alessandra
Pecoraro Fabio
Pepe Rosa
Perrotta Luca
Poppiti Francesco
Ricco Giusi
Ricco Romina
Stoppiello Carmine
Valiante Lucia
Valletta Elita
Verlotta Antonio
VA
Brenca Domenico
Croce Fiorella
Croce Luigi
De Gregorio Pasquale
D’Urso Angelo
Gnazzo Anna
Gorga Luigi
Incerto Antonella
Lettieri MariaRosaria
Nigro Anna Paola
Nisi Antonio
Parente Rossella
Perrotta Nicoletta
Reina Letizia
Verrone Antonella
80
70
60
90
88
100
66
80
77
85
100
65
75
85
91
80
80
80
80
80
65
72
65
94
66
100
90
91
90
100
85
65
100
84
80
62
78
84
90
75
63
84
65
75
84
72
mossi
I 100 sono stati 4:
2 nella sezione A:
DETTA Gennaro
SPERANZA Orlando
1 nella sezione B:
GUIDA Vincenzo
1 nella sezione C:
CAVALIERE Alessandro
POLO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE IPSIA-IPAA DI SAPRI
Indirizzo Agrario 5A - Indirizzo
Elettronico 5A e 5B - Indirizzo Meccanico 5C
Per un totale di 64 diplomandi –
L’unico 100 nella 5C:
FITTIPALDI Maurizio
Gli studenti del liceo
scientifico
Parmenide
di
Roccadaspide si confermano
allievi meritevoli. I risultati degli
ultimi esami di Stato, infatti, lo
dimostrano. Su 90 maturi, 21
hanno ottenuto il fatidico 100,
sfiorando la percentuale del
24%. La palma d’oro, a
riguardo, spetta alla V sez.E,
che si rivela una classe da
record: su 22 studenti, ben 10
hanno raggiunto il massimo dei
voti! Molti ragazzi dell’istituto,
inoltre,
hanno
ottenuto
punteggi elevati. C’è un dato
per cui il liceo conferma un
orientamento nazionale, in
quanto, il 100 si tinge di rosa!
Si, sono le ragazze a fregiarsi,
nella maggioranza dei casi, del
titolo di ‘centine’. Le liceali di
Roccadaspide, difatti, hanno
sbaragliato i colleghi maschi
con 15 ‘centri’ su 21. Le dirette
interessate sono restie a parlare
per eccesso di modestia. Dalla
loro voce traspaiono un
genuino imbarazzo, insieme
alla decisione di proseguire gli
studi: sono ragazzine per l’età,
ma grandi per la volontà.
“Andrò all’Università”, risponde
laconica una centina riservata.
C’è chi, invece, si espone come
Giusi Ricco di Roccadaspide, ex
studentessa della V C. Per lei il
100 era nell’aria: “ Avevo
ottenuto 98 punti di credito e
me l’aspettavo, ma è stata,
ugualmente,
una
grande
emozione”. La giovane ha
sempre avuto le idee chiare sul
proprio futuro: “Già da piccola
ho capito che lo studio sarebbe
stato importante per me sia
come arricchimento culturale,
che come sbocco lavorativo. Mi
iscriverò a Biotecnologia a
Firenze, per affermarmi nel
campo della ricerca”. La scelta
comporterà,
inevitabilmente,
l’allontanamento
da
Roccadaspide: “Da un lato, mi
dispiace lasciare la famiglia e gli
amici, ma, lontano da casa,
avrò molte opportunità” E qui
ritorna il tema della fuga dei
giovani dalla nostre zone, per
realizzarsi altrove. Se da un
lato, inorgoglisce la presenza di
giovani talenti nel nostro
territorio, dall’altro è amaro
costatarne
l’allontanamento.
Chissà se un giorno, potranno
realizzare i loro sogni nella terra
d’origine! In ogni caso, la
preside Luisa Burti può essere
orgogliosa dei suoi studenti.
Francesca Pazzanese
12 agosto 2005 ❚
VARIA
PAESTUM
Sun-Sea-Fun
2005
Si è conclusa la prima fase del
progetto Sun-Sea-Fun 2005 che si
è tenuto presso i Bagni MithosPaestum.
Il progetto, ideato dal dott. Dario
Costantino, presidente della Professional Organization, è l’associazione che lo sviluppa.
Nella prima parte, del Sun-SeaFun 2005, si è avuto un divertente
spazio musicale in spiaggia dove
molti turisti si sono aggregati in
“energizzanti” balli di gruppo.
Mentre il torneo notturno di beach
volley ha visto I^ classificata la
squadra Crono di Bellizzi (SA).
Il prosieguo è stato con la diretta musicale in spiaggia domenica
31 luglio condotta da Radio Italia.
Si è avuta poi una maratona di
spiaggia dove i concorrenti giunti
da diversi parti della provincia,
hanno messo in competizione la
propria resistenza.
Con il Sun-Sea-Fun 2005 seguiranno altre attività come falò per i
più giovani. Domenica 14 agosto
una serata anni ’60, condotta in diretta con Radio Italia e il 15 agosto
Intensive-Animation.
Un sms che
informa
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La Paestum moderna di
Umberto Zanotti Bianco
“Voi sapete che siamo in cerca
dei resti di un santuario antico
e l’inseguimento vostro è veramente ridicolo; ma veramente
credete che sono venuto a complottare con le bufale?”, scriveva così Umberto Zanotti
Bianco, il 4 aprile del 1934, al
Prefetto che gli aveva messo
due poliziotti alle calcagna che
lo sorvegliavano mentre si
muoveva, con Paola Zancani
Montuoro, tra gli acquitrini e i
boschi di canne ed altre piante
acquatiche di Gromola. “Dopo
due giornate tra le paludi e le
boscaglie, animate soltanto da
mandrie di bufale e da torme di
uccelli migranti…”, scriverà
dopo. Era il 1934 quando i due
archeologi alla ricerca del famoso Heraion, presso questo
manufatto iniziarono alcuni
saggi di scavo: «La mia collega ... aveva tenuto a far subito un
piccolo scavo presso la chiesetta diruta, poco lungi dalla mozza
torre secentesca di guardia». “Sopportato” e discretamente
sorvegliato nel 1941 verrà direttamente inviato al confino.
La scoperta di Hera Argiva arriverà dopo vari tentativi. Dopo
qualche decennio ci sarà quel “Museo Narrante” che tanto
piace agli eterodossi tanto fa storcere la bocca ai puristi dell’archeologia. Chi oggi visita l’area archeologica di Paestum
quasi certamente ignora che le attuali condizioni di tutela furono garantite dalla legge 220, fortemente voluta, nel 1957,
proprio da Umberto Zanotti Bianco. È facile immaginare che,
senza quella legge, i templi sarebbero stati sommersi da milioni di metri cubi di cemento, generosamente versati in nome
di un improbabile sviluppo turistico. Non è un’iperbole, Agrigento è lì e suona come monito. E come monito echeggia, ancora oggi, l’ultimo, appassionato discorso pronunciato in Parlamento da Mario Alicata, allora direttore de l’Unità, al culmine della sua drammatica campagna di denuncia del sacco
edilizio perpetrato nella Valle dei Templi. Se ancora non è così
il merito è di Umberto Zanotti Bianco, che con Giustino Fortunato e Gaetano Salvemini, è stato uno dei principali protagonisti del Novecento nell’azione per il riscatto e il rinnovamento del Mezzogiorno. Erede della tradizione risorgimentale
di Mazzini e Cattaneo, il liberale Zanotti Bianco nel 1910 aveva
fondato l’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia con altri due personalità animate dai suoi stessi ideali, Pasquale Villani e Leopoldo Franchetti, e aveva poi
contribuito a far nascere, nel 1955, «Italia Nostra», benemerita nella difesa del paesaggio e dei monumenti.
Oreste Mottola
L’INTERVISTA
“Ho lavorato per lui. Alberto Barlotti, racconta..
“Umberto Zanotti Bianco è stato una
risorsa per Paestum. E’ stato un grande, per questo lo hanno nominato senatore a vita. Senza di lui tanti l’avrebbero depredata”. E’ una frase che
Alberto Barlotti (nella foto) ripete
come intercalare a sottolineare l’orgoglio di aver lavorato con l’archeologo che scoprì l’Heraion alla foce del
Sele. Alberto Barlotti, operaio del Comune dal 1972 dal 2000, ora in pensione. Prima del 1972 ha svolto vari
lavori ed è stato emigrante in Germania.
Che cosa ricorda di quel periodo?
“Avevo diciotto o diciannove anni.
Erano i primi anni cinquanta e c’era
tanta miseria. Non era il mio primo lavoro, avevo già lavorato per tre anni al
Consorzio nel cantiere, e svolto altri
lavori. Ero contento di poter guadagnare. ”
Com’era Umberto Zanotti Bianco?
“ Era alto, forse due metri, snello. Si
sedeva all’ombra di un fico. Da una
palizzata vedevamo sporgere la testa.
Alfonso Perillo il guardiano gli portava le uova. Era molto severo, osservava i lavori, ma parlava poco. Non si
avvicinava mai a noi, né ci rivolgeva la
parola”.
E Paola Zancani Montuoro?
”Era una bella donna, un po’ zoppa.
Aveva una villa a Sorrento. Era lei che
seguiva i lavori. Si avvicinava a noi con
la sua ‘coscia battente’, accompagnata da una giovane studiosa francese”.
Ricorda qualche episodio particolare.
Come era il loro rapporto?
“Arrivavano insieme verso le 9.30, con
il taxi di Enea Santomauro. Se ne andavano verso le 12.00 e tornavano alle
14.00 per fermarsi fino a sera. Noi lavoravamo dalle 7.00 alle 16.00. Una
volta, non so per quale motivo, Enea
Santomauro, che era un tipo un po’
irascibile, li lasciò a piedi”
In quanti eravate e in che cosa co
onsisteva il vostro lavoro?
“Eravamo una quindicina, sorvegliati
dal caposquadra Peppe Capo, che era
molto severo.
Tra i compagni ricordo Pietro Daniele
e Pietro Cavallo, più anziani di noi.
Germano D’Alessandro, mio coetaneo, con cui condividevo tutto. Il lavoro era duro consisteva nello scavare piano piano, sotto il sole, faceva
caldo”
Vi sembrava ingiusto essere trattati
così?
“No, i capisquadra devono essere bruschi, è giusto che sia così”
Ricorda di aver ritrova
ato qualche
pezzo importante?
“Sì, ma noi toglievamo solo il fango,
i più esperti rifinivano. I reperti ritrovati
venivano caricati su dei carrelli che
percorrevano i binari. Venivano scaricati in una baracca, abitata da Alfonso Perillo, che era il custode.”.
Quanto guadagnava?
“Non ricordo, poco, dalle duecento
alle trecento lire il giorno”.
Come raggiungevate il posto di lavoro
“Io e il mio amico Germano partivamo a piedi da Capaccio paese alle cinque. I più fortunati avevano una bicicletta. Ma il ritorno in salita era duro
anche per loro. Un giorno venne un
ingegnere tedesco per picchettare e
lo aiutammo, sempre con Germano, a
misurare la lunghezza delle mura,
quattro chilometri e …”
Le mura sono lunghe cinque chilometri.
“No, un po’ meno”.
Vi rendevate conto dell’importanza
del vostro lavoro?
“Allora no. Era un lavoro come un
altro. Non si capiva l’importanza. Quest’uomo è stato un grande. La sua
legge andava fatta rispettare.”
Sa dellla legge proposta da Fasolino di
superare la legge per sistemare l’area?
“Non la conosco ma ritengo che dovrebbero sgombrare tutta l’area dentro e intorno le mura, anche se so che
costerebbe troppo.
Cosa pensa del museo di Hera, sorto
nel luogo dei ritrovamenti.
”Non mi piace, sembra una bufalara”.
L’avete visitato?
“No” risponde la moglie “dovremmo
andarci”.
Enza Marandino
❚ 12 agosto 2005
CAPACCIO
Helenia Paestum, l’opposizione non è con Sica ed esprime solidarietà ai licenziati
“Faremo un monitoraggio giornaliero sui disservizi prodotti dalla scelta di esternalizzare la raccolta dei rifiuti”
“Daremo anche l’acqua ed il gas all’Helenia”. C’è ancora chi ricorda quell’avviso mandato dal municipio ai giovani imprenditori dell’Assogips: “Il Comune di
Capaccio, intende rinnovare la base societaria di “Helenia – Paestum”, la S.p.a.
multiservizi a maggioranza pubblica comunale per la gestione dei servizi pubblici quali l’igiene ambientale, la distribuzione del gas metano, il ciclo integrato
delle acque e degli altri servizi pubblici
locali. Chiunque fosse interessato… “. Era
solo verso l’inizio di dicembre dell’anno
scorso. Allora l’amministrazione Sica che
voleva aggiungere ai tradizionali servizi
affidati alla “mista” anche il metano e l’acquedotto. In poco più di sei mesi è cambiato tutto. Perché? E’ l’interrogativo delle
opposizioni consiliari. “Nella vicenda Helenia siamo di fronte a troppe giravolte
nella linea di chi oggi governa il comune
di Capaccio. E’ il caso di essere sospettosi. Chiedersi cosa c’è dietro”, dicono in
coro Nicola Ragni, Lorenzo Tarallo, Paolo
Paolino e Pietro Desimone. Sono l’opposizione, e quindi ben consci di esprimere
un punto di vista di parte. “Alla gara è
stata finanche invitata l’Ecomont, una società che fa ben altro”, aggiunge Ragni.
“Dalla selezione sono stati fatti fuori i lavoratori senza santi in paradiso”, rincara.
“Sono state formate delle cooperative ad
hoc. Che c’entra poi il montaggio e smontaggio palchi con la possibile emergenza
sanitaria?”, chiede sempre Ragni. L’ex assessore si spinge ancora oltre e preannuncia la spedizione delle “carte” alla magistratura sia ordinaria che contabile.
Diverge sulla prospettiva ma non sulla diagnosi Lorenzo Tarallo, che si è accasato
con la Margherita salutando l’Udeur:
“Anche Sica, Cetta, Mazza e Paolillo sono
tra i padri dell’Helenia ed un figlio non si
ammazza. Non si può far finta di non vedere il dramma di 20 famiglie che non
sanno come mettere il piatto in tavola. Eticamente inaccettabile è la scelta di Barboni, presidente uscente della società, di
farsi nominare liquidatore della stessa.”
Sulla prospettiva Tarallo è per formare una
municipalizzata evitando l’esternalizzazione dei servizi.
Ragni invece ritiene che è ancora possibile ritornare sulle decisioni prese.
Per Pietro Desimone, che ribadisce i suoi
dubbi sulle capacità amministrative del
sindaco e della
su maggioranza,
è necessario:
“fare un’analisi
seria dei costi.
Programmare
bene il servizio
a medio termine
e affidare la direzione dell’azienda a persone
capaci ed esper-
te del settore. Le conseguenze delle scelte fatte finora stanno mettendo l’economia
capaccese in ginocchio e non è sufficiente convocare un tavolo tecnico per dare risposte serie all’emergenza continua che
abbiamo sotto gli occhi.”
Ed è proprio per testimoniare visivamente lo stato in cui versa la raccolta dei rifiuti, il gruppo consiliare d’opposizione è
reduce da un giro d’ispezione con fotografo ufficiale al seguito “Abbiamo foto
con la data e l’ora in cui sono state scattate - dice Paolo Paolino – Noi saremo ogni
giorno sul comune a chiedere conto del
perché Capaccio – Paestum vive nell’immondizia sia con l’Helenia che con la
S.a.r.i.m. Esprime solidarietà ai lavoratori dell’Helenia licenziati e ribadisce quanto detto in campagna elettorale: “Siamo
per la costituzione di una municipalizzata
che garantisca al comune un servizio efficace ed efficiente. L’amministrazione non
può abdicare al suo ruolo di garanzia di un
servizio primario come l’igiene pubblica.
Presente all’incontro anche Gerardo Rega,
designato al tavolo tecnico come uno degli
esperti della minoranza. Oltre a ribadire la
necessità di avviare la differenziata come
scelta strategica che può comportare economie e rendere disponibili risorse per mi-
PAESTUM
“Sono disposto ad
innaffiare i vostri fiori”
La protesta di Carmine Bilotti
gliorare il servizio o per contenere i costi, punta il dito sul
danno provocato dalle scelte
dell’amministrazione in conseguenza del licenziamento
di 20 persone formate per lo
svolgimento di un servizio
delicato: “Oggi a Capaccio
Paestum sarebbe difficile
trovare venti operai che accettino il tipo di lavoro usurante come lo è quello di “carichino” dietro ad un camion.”
L’incontro si conclude con l’impegno da
parte di tutti i presenti ad incalzare l’amministrazione affinché non si abbassi la
guardia nei confronti del problema spazzatura per far sì che, oltre al danno provocato finora, non si aggiunga la beffa di migliaia di turisti che saranno a Paestum nel
mese di agosto tornino a casa con negli
occhi l’immagine di sacchetti colorati che,
accatastati più o meno ordinatamente nelle
vicinanze dei cassonetti, cancellano quanto di bello pure esiste sul nostro territorio.
E’ il passaparola che sta distruggendo
l’immagine di Paestum nel mondo ed è
anche la maggior causa del calo delle presenze straniere negli alberghi.
Durante l’incontro ci giunge la notizia che
stanno bruciando i cassonetti posti all’incrocio di via Feudo al Petrale. Il gruppo
riparte, con il fotografo al seguito, per testimoniare anche questo nuovo episodio.
“Non daremo tregua. Registreremo tutto,
giorno per giorno, il disastro in cui ci sta
trascinando questa amministrazione” Ribadisce Paolino.
RedAzione
Con Fabio De Rosa per parlare della Cina che è molto vicina
L’11 agosto a Borgo San Cesareo
Con la Banca Intesa (ne è responsabile per tutta l’Asia) e con
la Camera di Commercio italiana
di Hong Kong, Fabio De Rosa
(nella foto) napoletano sposato ad
Albanella c’è di casa. Una presenza importante in un’area del
mondo deove il Pil cresce del
9.5% nel 2004. Un ritmo che secondo le previsioni dovrebbe essere confermato anche quest’anno. L’11 agosto, alle ore 20, al
“Persano Country Club” di San
Cesareo (Albanella) incontrerà gli
imprenditori della zona e quanti
vorranno capire “in presa diretta” qualcosa in più della Cina.
“Dove quello che si racconta e
scrive spesso non è vero. Hanno
voglia di lavorare e di uscire dalla
povertà”. Fabio De Rosa ci tiene
anche a sottolineare che le istituzioni italiane sono molto vicine a
chi vuole esportare in quell’area.
Paestum costiera dei fiori? Si, ma
secchi. I pini di Porta Sirena “sacrificati” per interrare dei fili. Carmine Bilotti ambientalista, residente a
Giffoni valle Piana, è un fedele villeggiante a Paestum, e, nonostante
tutto, dall’anno scorso nel parco Felice di Licinella abita anche in inverno. Nonostante tutto perché di
proteste ne ha tante oltre a quella
generale dei rifiuti. Iniziamo dall’accesso alla spiaggia, aperta al
pubblico solo per il 10 per cento. Il
resto è un susseguirsi di case recinzioni e cancelli. La pista ciclabile: un
enorme scempio di materiale di
legno “per delimitare i bidoni della
spazzatura”, una pista in stato di abbandono. Porta Sirena: dei lavori di
una violenza inaudita, che rischiano
di rovinare alcuni pini secolari, sono
stati eseguiti negli anni scorsi per interrare pochi metri di filo (mostra
le foto). Stazione di Paestum “località leggendaria, mitica” offre un
servizio marginale ed è poco collegata. In via Magna Graecia suggerisce la presenza di un vigile che conosca l’inglese e sappia dare precise
informazioni. Mostra delle foto dove
si evidenziano vasi con fiori secchi,
altri rotti e si chiede come mai dopo
aver speso dei soldi pubblici per il
progetto “Paestum costiera dei
fiori”, viene vanificato quanto realizzato per incuria e abbandono. E
afferma “Io sono disposto ad innaffiare le piante lungo la via Magna
Grascia se il comune mette a mia
disposizione un furgone con i bidoni con l’acqua, nella speranza di recuperare i fiori secchi”. Ma verrà
ancora a villeggiare a Paestum? “Mi
auguro di continuare, perché ci sono
dei legami, e non vorrei rinunciare
alla profonda emozione di passeggiare con la visione dei templi”.
A Carmine Bilotti abbiamo dato
voce, ma vorremmo sottolineare che
quasi tutti i problemi da lui segnalati
sono stati da noi posti all’attenzione
dei lettori, e, spesso, la nostra redazione è stata accusata di offrire in
tal modo un’immagine poco edificante di Capaccio - Paestum. Purtroppo, ancora più umiliante per noi
residenti, la mancanza di servizi e di
rispetto per l’ambiente e di tante
inadempienze non la offrono i giornalisti, ma come dimostra la voce del
turista, è sotto gli occhi di tutti, per
cui sarebbe opportuno valutare
sempre costruttivamente le critiche.
Enza Marandino
LA SETTIMANA
12 agosto
a cura di Diodato Buonora
[email protected]
Viaggi e assaggi
Il “Green Park” si conferma un’ottima tavola
Avevamo già visitato l’agriturismo
“Green Park” di Trentinara nel
gennaio 2003, ed eravamo stati
bene. Ci siamo ritornati ed abbiamo
trovato che il locale è migliorato
sotto tutti i profili. Sì, difatti
l’atmosfera invernale era diversa, in
quei periodi l’esterno era curato
fino ad un certo punto. A fine
luglio, invece, abbiamo trovato
tutto in ordine ed abbiamo visto
che il locale si è ingrandito ed
abbellito con diversi gazebo ed una
piscina molto funzionale. Carmine
Marino (sulla foto con la moglie
Lucia e le due figliole), titolare della
struttura, ha creato un ambiente
ideale per chi vuol trascorrere
qualche giorno contro il logorio
della vita moderna. Abbiamo
visitato le camere ed abbiamo
notato come siano dotate di ogni
comfort, tutte arredate in stile arte
povera, curate con raffinatezza,
alcune romanticamente con letti a
baldacchino, altre dedicate ai nuclei
familiari. Per raggiungere il “Green
Park” è semplicissimo: da Paestum
si
prosegue
per
Capaccio
Capoluogo e successivamente,
verso Trentinara. A metà strada tra
le due località un’insegna ben
visibile indica di svoltare a sinistra.
Poche centinaia di metri, con
un’immersione in piena natura
all’ombra
di
un
castagneto
secolare, e si raggiunge il posto.
Entrati, si nota che l’interno è più
ristorante che agriturismo. Tutto
arredato con cura e professionalità.
Vediamo una bella esposizione di
Tel 0828.720114 Fax 0828.720859
e-mail: [email protected]
url: www.ilvalcalore.it
prodotti che sono in vendita. Si
tratta di specialità preparate in
azienda ed ottenute da agricoltura
biologica
come
vino,
olio,
confetture,
conserve,
pesche
sciroppate,
zucca
marinata,
limoncello e tante altre cosine
sfiziose. Comunque, l’interno è
caldo ed accogliente. Per la scelta
del menu lasciamo fare (anche se
avevamo notato su una lavagnetta
all’entrata che l’offerta era oltre che
mediterranea
anche
con
elaborazioni innovative) ed ecco
che ci servono un antipasto
“fantasia” composto da prosciutto
crudo, fichi, melone, frittelle ai fiori
di zucca, pecorino stagionato e
anguria gialla. Quest’ultima, molto
particolare, sembrava ananas invece
era della squisita anguria prodotta
in piccole quantità da un’azienda
nei dintorni. A seguire, un “Tris
casereccio”, in un unico grande
piatto tre tipi di pasta, tutti
rigorosamente preparati in azienda:
“cavatelli al ragù”, “pannocchie con
zucchine e salsiccia” e “cestelli con
ricotta di bufala e funghi porcini”.
Tutti buoni e gustosi. Abbiamo
continuato con una saporita
salsiccia stagionata alla griglia con
provola affumicata. Sazi, non
abbiamo potuto rinunciare al dolce,
un generoso e calorico cannolo alla
siciliana, anche questo come tutto il
resto, preparato dalla brava signora
Lucia, che a fine serata per farsi
apprezzare ulteriormente si è
seduta al bel pianoforte a coda in
sala e ha suonato e cantato, per la
Grafica ed Impaginazione
Grafica
Direttore Responsabile
Il Valcalore / Il Diano
Bartolo Scandizzo
Direttore Responsabile
Il Sele
Stampa
Grafiche Letizia - Roccadaspide (Sa)
Oreste Mottola
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In Redazione
Iscritto nel Registro della Stampa periodica
del Tribunale di Salerno il 24.4.1999 al n.1047
Vincenzo Cuoco, Enza Marandino, Anna Vairo
Corrispondenti:
Eboli:
Raffaella R. Ferrè
Oliveto Citra:
Manuela Cavalieri
Golfo Policastro:
Salvatore Paradiso
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Mario Onesti
Francesca Pazzanese
Roccadaspide:
Vallo di Diano:
Carmine Marino
Gian Paolo Calzolaro
Battipaglia:
Segreteria di Redazione
Gina Chiacchiaro
Tiratura: 5000 copie
Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di
Vallo della Lucania al n. 109 del 27/6/2003
Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di
Vallo della Lucania al n. 101 del 27/11/2002
Responsabile Trattamento Dati
Bartolo Scandizzo
Abbonamento annuale 20,00 Euro
Conto corrente postale num. 53071494
intestato a Calore s.r.l.
gioia dei presenti, alcune tra le più
famose canzoni napoletane, mentre
sorseggiavamo
un
fresco
finocchietto, naturalmente preparato
in casa. Anche il vino merita una
menzione particolare. In azienda
sono disponibili alcune etichette
cimentane; noi, consigliati da
Carmine abbiamo bevuto il
“Foria 2002”, vino (15 gradi)
prodotto in azienda, etichettato
e confezionato come un grande
vino
ed
ottenuto
dalla
vinificazione
di
aglianico,
sangiovese e barbera. Un vino
che aveva poco da invidiare a
quelli prodotti dai viticoltori della
zona. Una bella serata che ha il
solo rammarico di non averci
dato la possibilità di assaggiare
l’ottima pizza che abbiamo visto
girare per la sala. Questo sarà un
buon motivo per ritornarci
quanto prima….
In quattro, abbiamo pagato 107
euro.
Agriturismo Green Park di
Carmine Marino, Contrada Foria,
84070 Trentinara. Tel. & fax
0828.831486 / 0828.821117.
Sito
Web:
www.agriturismogreenpark.it. Email:
[email protected].
Voto 74/100.
LA PROPOSTA GASTRONOMICA
Con questo caldo prepariamoci una:
Insalata di riso
Ingredienti per 4 persone:
500 g riso che non scuoce –
6 cucchiai olio extravergine
d’oliva – 4 cucchiai aceto di
vino bianco – sale q.b. –
pepe q.b. – 12 olive nere – 3
cucchiai capperi già pronti –
6 carciofini sott’olio – 250 g
tonno sott’olio – 100 g
filetti di acciuga – 12
pomodorini.
Procedimento: lessare il riso
al dente in abbondante
acqua salata, raffreddarlo
sotto
l’acqua
corrente,
quindi, condirlo, con l’olio e
parte
dell’aceto.
In
un’insalatiera mettere l’olio,
l’aceto, il sale, il pepe, le olive
nere snocciolate, i capperi, i
carciofini tagliati a spicchi, il
tonno sminuzzato, i filetti
d’acciuga spezzettati e i
pomodorini tagliati a metà.
Aggiungete il riso, mescolate
bene il tutto e servite.
Vino
consigliato:
Cilento
Bianco Doc, Azienda Barone
di Rutino Cilento.