un progetto realizzabile - Associazione Italia
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un progetto realizzabile - Associazione Italia
Aut. Trib. Roma n. 184 del 10-4-89 - Editore Ass. Italia-Australia - Direttore Responsabile Alberto Olivero - Pubblicità: Aurex Multicom (Milano): [email protected] - Tel./Fax 02.95360628 - Distribuzione gratuita Intervista esclusiva al Patron dell'Euro 3000! Pierlugi Corbari Periodico ufficiale dell'Associazione Italia-Australia Via Barberini, 86 - 00187 Roma - Tel. 06.4743565 - Fax 02.700426099 www.australiaitalia.it • [email protected] Numero doppio Mar.-Apr/Mag.-Giu. 2003 INOLTRE, IN QUESTO NUMERO: - BUSINESS SKILLS ENTRY - VISTO VACANZA LAVORO - STUDIARE IN AUSTRALIA - WESTERN AUSTRALIA - TROPFEST 2003 ..e molto ancora! UN PROGETTO REALIZZABILE Intervista a Pierluigi Corbari, Patron della Formula 3000 in Europa La Formula 3000 in Australia E' partito il progetto che porterà in Australia il campionato di Formula 3000, trampolino di lancio verso la Formula Uno. UNA VITA DI CORSA Un estimatore dell’Associazione ItaliaAustralia, Francesco Lorusso, oltre che a volgere il suo interesse professionale agli antipodi con una intrigante idea ci ha presentato uno dei punti di riferimento internazionali per il mondo delle corse automobilistiche: Pierluigi Corbari, promotore per l’Europa della Formula 3000 che da sempre è l’anticamera della Formula Uno. E così lo scrivente si è ritrovato con piacere, in una delle sere passate, nel paesello - circa 600 anime - che diede i natali al compianto giornalista sportivo Brera, che tutti abbiamo preso come punto di riferimento per quella sua capacità di unire alla “banale” cronaca sportiva, la cultura e i sentimenti. Curioso essere in un paese rurale la cui vita è scandita da sempre dal lento movimento del Po e parlare di esportare in Australia i simboli della velocità e del progresso, ne sarebbero stati contenti i futuristi. Per una serie di fortuite coincidenze, vero sale della vita, abbiamo nell’occasione conosciuto la signora Corbari e trovato conferma al detto che all’ombra di un grande uomo si trova spesso una grande donna. Buona sera Sig. Corbari, con che criteri ha valutato anni addietro la scelta di realizzare la formula 3000? Ho semplicemento cercato di occupare un settore che non esisteva in principio in Italia, poi per volontà di Bernie Ecclestone e della FIA, negli ultimi quattro anni abbiamo organizzato le gare in tutta Europa nonostante la crisi che attanaglia tutto il settore a partire dalla Formula Uno. Siamo fiduciosi in una ripresa per il 2004 in ogni caso. Da quello che mi dice i rapporti con Bernie Ecclestone sono buoni. Ottimi rapporti d’amicizia e di lavoro che ci legano da circa 27/28 anni, fin da quando io lavoravo in Formula 1 con l’Alfa di cui ero il Direttore Sportivo. In passato sia con l’Alfa che con la Brabham ho dato i motori ad Ecclestone. Ho gestito anche altri team, ma per la verità nel giro sono ancora sempre gli stessi che si fanno avanti: Piccinini, Ecclestone, Mosley e il sottoscritto. Quale livello tecnico e di professionalità può vantare in questo momento la formula 3000 rispetto al panorama automobilistico? Anche le altre categorie sono organizzate bene e sono interessanti ma la Formula 3000 è l’unica che utilizza un motore che deriva direttamente dalla Formula Uno dotato di circa 500 cavalli. Noi rappresentiamo la vera anticamera della Formula Uno; poi è chiaro che in casi eccezionali, se il pilota è molto dotato può arrivare ad esempio anche dalla Formula Tre. Se dovesse indicare dei piloti che le sono cari e che sono arrivati in F1 dalla F3000, su chi cadrebbe la sua scelta? Direttamente in F1 Felipe Massa ad esempio, poi abbiamo mandato altri piloti a fare il test drive come Riccardo Sperafico. Altri piloti ancora, grazie alla fama acquisita da noi sono riusciti ad approdare in altri campionati come Jaime Melo con la Renault o Victor Meira, brasiliano, che non è che qui vincesse molto ma è andato a correre in IRL (Indy Racing League) e ha fatto delle ottime cose: subito una pole position e un terzo posto che gli hanno fruttato un contratto in America. E comunque, è ovvio, in Formula Uno non c’è posto per tutti, ci vorrebbero 300 automobili ma ce ne sono solo 18! Mi faceva notare l’assoluta qualità tecnica delle vostre macchine. Sono macchine fatte molto bene. Il motore deve dare garanzie di affidabilità. Tranne in casi di incidente, se partono 18 macchine ne arrivano al traguardo normalmente sempre 18. I costi sono comunque contenuti grazie a un regolamento che evita ad un team di fare 20.000 km e ad un altro che ha meno soldi solo 200. La nostra è un categoria che vuole mettere in evidenza solo la bravura del pilota per cui bisogna mettere tutti i piloti nelle stesse condizioni per poter vedere qual’è il più bravo. Come lei sa Attualità Italia Australia è una pubblicazione rivolta ad una nicchia prestigiosa di lettori, tra privati, aziende ed Enti che hanno a che fare o che si occupano normalmente di Australia, un paese molto evoluto, con una cultura motoristica che ha prodotto nel tempo campioni come Alan Jones nel passato e nuovi talenti come Mark Webber o Rayan Briscoe per esempio. L’idea di portare la F3000 in Australia può essere l’estensione di un grande lavoro da Lei già svolto Dobbiamo spostare là dieci team, che significa far viaggiain Europa? re circa 50.000 chili. Quindi è tutto da verificare. Sì, però diciamo che l’Australia ha degli handicap: il fatto La cosa migliore poi sarebbe lasciare lì le macchine, che ad esempio che non ha case automobilistiche che costrui- possiamo fornire a prezzi ottimi - senza i motori - ed in scono. Noi le abbiamo per tradizione in Europa, così pure modo tale potrebbe nascere una struttura fissa in loco per le gare di tutta una stagione. in USA. In Australia corre ciò che arriva da altre parti. In Australia prevalgono le Il portare le nostre macchine lì gare V8; pensa che la F3000 può essere interessante. Quanpossa essere complementare do c’è la F1 vediamo un grana questa categoria? dissimo entusiasmo, e credo Complementare no, ma non ci che fare 2 o 3 gare di F3000 potrà fare molto piacere. infastidisce; è solo questione di organizzarsi con gli orari e i Come possono essere orgaprogrammi. nizzate queste tre gare? Sarà ovviamente necessario Noi corriamo con chiunque. Dovremmo solo accordarci spostare i nostri team dall’Eusulla gestione degli spazi pubropa all'Australia - attrezzature blicitari, e offrire ai piloti le comprese, anche se solo per prove in pista al venerdì, che due o tre gare, come fosse un comporta due vantaggi: gli orpiccolo circo, come una piccoganizzatori incassano già dal la F1 che si muove. Data la distanza notevole valuteremo venerdì e nelle prove ufficiali il modo migliore per inviare là Il progetto e la sua fattibilità saranno portati avanti da Francesco del sabato i piloti conoscono macchine e mezzi, molto pro- Lorusso (nella foto a destra, durante alcuni test a Monza, con un meglio la pista. Bisogna poi giovane promettente) che nei prossimi mesi svilupperà, tramite babilmente via nave. fare un accordo con le televicontatti ed appuntamenti sia in Italia che direttamente a Sydney in Potranno essere queste gare Australia, il work-plane dell'intero progetto (anche con la consu- sioni a livello mondiale e regoe un futuro campionato di lenza di Aurex Multicom). Inizialmente è previsto il realizzo di due lamentare il retro podio che ho F3000 in Australia un valido o tre gare e successivamente un intero campionato australiano in da tempo predisposto in base ai consigli di Ecclestone. trampolino di lancio per i pi- pianta stabile, il tutto sotto la supervisione di Mr. Corbari. L’idea è sicuramente intrigante ma occorre lavorarci su. loti australiani? L’Australia potrebbe fare come il Brasile; il Brasile è Grazie Sig. Corbari, per parte nostra seguiremo questo diventato ultimamente una fabbrica di piloti perché ci sono ambizioso progetto per tenere informati i nostri lettori. degli sponsor che investono nell’automobilismo, che fanAlberto Olivero no correre i piloti in Europa o li fanno correre nelle piccole Attualmente i maggiori sponsor della Formula Uno in Australia sono Foster's e categorie che hanno lì ma sempre con l’obiettivo di arrivare Qantas. La birra australiana Foster's si può gustare in tutto il mondo, e quindi anche in Italia. Qantas è la compagnia di bandiera australiana che trasporta passeggeri e in Europa. merci internazionalmente e in ogni parte dell'Australia. L’Australia è sicuramente più ricca del Brasile come nazione ma le compagnie petrolifere, del caffè o anche le banche sono più generose e spendono di più in Brasile che non in Australia nei confronti del nostro settore. Le corse in automobile nascono perché qualcuno paga per far correre i piloti, addirittura molti di loro per andare in Formula 1 devono portare degli sponsor personali. Poi indubbiamente il pilota che si afferma guadagna molto ma non tutti sono come Schumacher… Parlando di sponsor - assolutamente necessari perché senza risorse finanziarie non si possono promuovere questo tipo di manifestazioni - quali sono le linee guida e quali investimenti minimi previsti per questa iniziativa che gli sponsor australiani dovrebbero seguire o affrontare? E’ un discorso difficile da fare. Dovremo considerare quali mezzi di trasporto usare, navi o aerei per spostare tutti i mezzi e poi trovare gli organizzatori e ovviamente gli sponsor in loco. In Brasile per esempio per due o tre gare si spendono 6-700.000 dollari americani. INVESTI IN AUSTRALIA CON LA FORMULA 3000 In Australia è più difficile perché una andata e ritorno di mezzi e uomini totalizza 32.000 Km senza parlare degli Per informazioni: Francesco Lorusso: [email protected] • mobile ph. +39 329 025 4863 spostamenti interni. UN BUON PROGETTO non parte a mani vuote VUOLE SPONSOR! Passaporto per l'Australia: affari e investimenti BUSINESS SKILLS ENTRY A cura dell'Avv. Guido Alvigini Il Ministro dell’Immigrazione australiano ha recentemente dichiarato che il flusso migratorio approvato per il biennio 2003/04 è di circa 100/110.000 persone e che esso rimarrà allo stesso livello fino al biennio 2005/06. Il numero degli emigranti “professionalmente qualificati” (skilled) aumenterà fino ad un totale di 63/68.000 persone (60% circa del flusso totale) e quello degli emigranti per affari fino a circa 8.000 (8% circa del totale). Dal 1 marzo 2003, il vigente programma Business Skills Migration è stato sostituito dal nuovo programma denominato Business Skills Entry. Lo scopo di tale programma è quello di attrarre emigranti con una notevole esperienza come imprenditori e/o investitori ed intenzionati a trasferire in Australia le loro risorse economiche e professionali. Sono previste tre categorie di emigranti per affari: 1) Business Owners; 2) Senior Executives; 3) Investors. Inizialmente, gli interessati entreranno in Australia con un visto temporaneo valevole 4 anni ed in seguito, dopo aver dimostrato di soddisfare particolari requisiti come imprenditori/investitori, potranno richiedere un visto permanente. Il governo australiano incoraggia coloro che intendono trasferire i loro affari in zone decentrate o poco abitate dell’Australia. Onde raggiungere tale obiettivo, ogni categoria di visto per affari prevede la possibilità di una sponsorizzazione da parte di appositi enti pubblici locali. In tal modo, le singole autorità regionali o comunali possono attrarre investimenti stranieri secondo i criteri che ritengono più opportuni per la realtà economica locale. In caso di iniziative economiche sponsorizzate, sono previste sostanziali concessioni per quanto riguarda i criteri previsti per il rilascio dei visti temporanei e permanenti. Infine, gli imprenditori/investitori di alto livello (Business Talents) hanno la possibilità di ottenere subito la residenza permanente, qualora intendano trasferire in Australia ingenti risorse economiche e siano sponsorizzati da un ente pubblico. La richiesta dei visti esaminati finora può essere fatta sia in Australia che all’estero. Il richiedente e tutti i familiari inclusi nella richiesta di visto permanente dovranno soddisfare i requisiti sanitari e di pubblica sicurezza previsti dalla legge e, in certi casi, avere una buona conoscenza della lingua inglese. Infine, dal 1 marzo 2003, non è più possibile richiedere all’estero il visto temporaneo Business Long Stay Independent Executive. Tuttavia, i possessori di tale visto possono ancora richiedere l’estensione dello stesso in Australia o richiedere un visto permanente per affari in alcune categorie sia del vecchio - Business Skills Migration - che del nuovo programma - Business Skills Entry. Avv. Guido Alvigini - Alvigini & Associates Immigration and Business Law Consultants © Alvigini & Associates. Questo articolo intende fornire alcune informazioni di carattere generale e si basa su norme e regolamenti in vigore al 31 marzo 2003. Alvigini & Associates non è responsabile per azioni, o conseguenze di esse, intraprese sulla base delle informazioni contenute in tale articolo, né per alcun errore ed/od omissione contenutivi. Alvigini & Associates non intende, per mezzo di tale articolo, fornire alcun parere legale. I lettori sono invitati a consultare un professionista accreditato ed iscritto all’albo degli Agenti d’Immigrazione per qualsiasi consulenza in Diritto dell’Immigrazione. Alvigini & Associates - ABN 78 126 641 887 Level 67 - MLC Centre - 19-29 Martin Place - Sydney NSW 2000 Tel: +61 2 9238 2241 - Fax: +61 2 9238 2242 [email protected] - www.guidoalvigini.com RINNOVA LA TUA ISCRIZIONE, ISCRIVITI ALL'ASSOCIAZIONE ITALIA-AUSTRALIA NESSUNO HA MAI DETTO CHE ...l’Associazione Italia-Australia è leader! E non lo diciamo neanche noi. Infatti è unica! Ci siamo dal 1976, viviamo l’Australia ogni giorno e creiamo opportunità a privati o aziende; aiutiamo a comprendere l’Australia, per averla sempre a portata di mano, con consulenze, informazioni, convenzioni, servizi. Per iscrizioni/informazioni: Associazione Italia-Australia - Via Barberini 86 - 00187 Roma Tel. 06 4743565 - Fax 06 233201031/02 700426090 [email protected] - www.australiaitalia.it c/c n. 23541006 intestato a: Associazione Italia-Australia In Italia è già previsto un visto per chi, viaggiando, voglia mantenersi lavorando SCHEMA VACANZA-LAVORO Che fine ha fatto? L’Australia di questo schema denominato Working Holiday Makers se ne serve molto nella stipula di accordi di reciprocità con diversi Paesi e tra questi anche alcuni che fanno parte della Unione Europea, ma non con l’Italia. L’Associazione Italia-Australia ne ha fatto un punto di impegno per promuovere e stimolare il governo italiano a sottoscrivere un accordo del genere. Manca un regolamento alla legge italiana sull’immigrazione che pur prevede questo schema. Ci siamo messi quindi alla ricerca di dove si fosse arenato l’iter per arrivare ad un regolamento e ad una stipula con l’Australia per l’attivazione di questo tipo di visto. Dai vari incontri avuti con funzionari italiani ed anche australiani è emerso uno scenario nuovo ed interessante che probabilmente non concede spazio ad un accordo di questo genere in quanto praticamente inutile. In effetti per gli australiani l’applicazione di un accordo di visto per “Vacanza lavoro” non è poi così necessario e per l’ordinamento attuale italiano in materia di visti sarebbe una complicazione inutile perché la legge sull’immigrazione italiana prevede che il visto di lavoro sia concesso dietro presentazione di un contratto di lavoro anche per tempo determinato. Con il contratto di lavoro in mano l’interessato si presenta presso il consolato italiano e richiede il visto di ingresso in Italia per lavoro. Questa è una enorme semplificazione rispetto alla normativa australiana nella stessa materia. L’Australia prevede che il datore di lavoro australiano dia dimostrazione alle competenti autorità australiane, prima di fare un contratto, che il posto non possa essere coperto da chi sia già residente. Inoltre esiste una scala di valori di valutazione per chi voglia entrare in Australia per lavoro che sono molto, ma molto al di là di ogni facile aspettativa. Invece la normativa italiana si riduce all’essenziale e cioè al contratto di lavoro con l’impegno del datore di lavoro di dare una paga adeguata che assicuri vitto ed alloggio e il viaggio di ritorno in caso di cessazione di rapporto. Ma non solo; proprio in caso di cessazione del rapporto prima della scadenza contrattuale dovuta sia per licenziamento che per dimissioni, il lavoratore australiano ha almeno sei mesi di tempo per trovarsi un altro lavoro e quindi un altro contratto senza dover ritornare in Australia. Questa situazione rende praticamente inutile inserire nel sistema italiano anche lo schema vacanza lavoro. Ma si potrebbe arguire: lo schema “Vacanza lavoro” sarebbe utile agli italiani interessati all’Australia. Questo è vero, ma l’Australia da parte sua, già come ha fatto alcuni anni fa, potrebbe sempre unilateralmente adottare lo schema “Vacanza lavoro” per dare una possibilità ai giovani italiani, in considerazione del fatto che il suo sistema immigratorio è così corazzato da rendere necessaria una alternativa più flessibile. In effetti l’Australia qualche iniziativa l’ha presa per consentire un accesso a chi voglia fare una esperienza australiana più approfondita da quella permessa con il visto turistico. Lo schema relativo al “Visto di Studio” risulta essere molto più accessibile di quello italiano. Per entrare nel sistema di soggiorno australiano molto simile a quello previsto dallo schema “Vacanza lavoro” il visto di studio previsto dalle norme australiane è molto più semplice e flessibile dello stesso schema previsto dalle norme italiane per gli stranieri. A questo punto l’impegno di proseguire una campagna per fare introdurre tra i due Paesi un accordo sullo schema “Vacanza Lavoro” si è rivelato obsoleto. Per l’Associazione Italia-Australia è stato quindi molto più pratico dedicarsi da una parte allo sviluppo di una adeguata assistenza e consulenza per il visto di studio verso l’Australia e dall’altra ad una approfondita informazione agli australiani sulla normativa italiana in materia di visto di soggiorno per lavoro. Questo è importante per gli australiani i quali senza una opportuna informazione potrebbero restare irretiti in un concetto, quello dell’immigrazione, di cui sono maestri ed alfieri nel mondo ma che tutto sommato è molto diverso da quello italiano e non è lo stesso concetto che guida la normativa italiana in materia di immigrazione. L’Associzione Italia-Australia ha quindi creato per gli australiani, il sito www.italyaustralia.com.au. Vale la pena per gli italiani consultarlo perché prima o poi potranno utilizzarlo per offire opportunità di lavoro e impiego agli australiani. STUDIARE IN AUSTRALIA. PROSPETTIVE Le domande per l’ottenimento del visto di studio per corsi presso università australiane territorialmente decentrate saranno molto più facilmente accolte. Post-universitari che completano dei corsi di qualificazione o di dottorato in almeno due anni consecutivi di studio in Australia hanno la possibilità di richiedere un permesso permanente di soggiorno in Australia senza dover tornare in Italia per fare la domanda di emigrazione. Ma, aggiunge il Ministro per l’Immigrazione Philip Ruddock, gli studenti che optano per le università di Adelaide, Darwin e Hobart e si qualificano per i benefici ammessi dalla legge dei due anni consecutivi di studio riceveranno ulteriori punti nella graduatoria prevista dalla legge australiana per le domande di soggiorno permanente. Le nuove disposizioni decorrono dal 1 luglio 2003 e includono i collegi TAFE (Technical and Further Education) che si trovano in tutte le città australiane, specialmente quelle sopra indicate e con i quali l’Associazione Italia-Australia ha stabilito per i propri associati speciali accordi per accelerarne l’ammissione. Non rientrano in questo schema le città di Newcastle, Wollongong e Gold Coast. Dal TAFE di Perth, Olivier Chapernay e Martin McDonnell confermano la loro più assoluta disponibilità nei confronti dei Soci dell’Associazione Italia-Australia per consigliarli ed assisterli nelle loro scelte di corsi di studio in Australia. A parte il fatto come dicevamo che i collegi TAFE sono in ogni città australiana comprese quindi quelle particolarmente favorite per corsi di studio di due anni e più, Perth - specialmente se si sceglie per fare una esperienza in Australia per un periodo di studio breve - è certamente quella più favorita in quanto qui si trova un ufficio dell’Associazione ItaliaAustralia specializzato in materia di visti e di soggiorni permanenti sia per affari che per lavoro. Christine Knight che dirige il Meridien Migration Australia, una delle più qualificate agenzie registrate con il governo australiano, è a disposizione dei Soci che scelgono Perth per fare una esperienza in Australia e che partendo da questa esperienza intendono iniziare a discutere e valutare le prospettive di un futuro insediamento industriale e commerciale o di impiego in qualsiasi parte del vasto continente. Perth e il Western Australia sono oggetto di un più vasto articolo alle pagg. 8 e 9 Contributo per dare un senso pratico alla legge sul voto degli italiani all'estero. RADICI Il riconoscimento dell’importanza che gli italiani all’estero hanno è un conto, il significato che questo riconoscimento dovrebbe avere per i diretti interessati ed i loro discendenti è un altro. Su una proposta di legge ispirata dal Centro di Rinascita Europea s.r.l ed attualmente allo studio del Parlamento Italiano stanno lavorando tale società,l’Asvim Onlus ed anche l’Associazione Italia-Australia. Uno degli obbiettivi di tale iniziativa è quello di consentire agli “italiani di oltre mare di riscoprire le proprie radici, di riprendere i legami con la loro terra di origine e di usufruire delle migliori condizioni per un ritorno, anche temporaneo, ma regolare e costante, nella loro Patria. Un altro obbiettivo che riguarda soprattutto gli italo australiani, ma non solo loro, è quello di riprendersi quello che essi od i loro avi nella loro odissea emigrativa hanno dovuto lasciare e di vederlo pian piano fruttare. La maggioranza assoluta degli italiani emigrati in Australia nei decenni che vanno dai primi del novecento alla fine degli anni 50 almeno è letteralmente scappata dalla disperazione e dalla miseria, con la sola tradizionale valigia di cartone o coi fagotti lasciando alle spalle immobili e soprattutto la terra, di cui forse conserva la proprietà ma non il possesso e probabilmente nemmeno la cognizione giuridica esatta per rivendicarne l’appartenenza. Sono loro infatti, gli emigrati d’oltre mare; quelli che soprattutto hanno dovuto a causa delle enormi distanze, tagliare i ponti con il loro paese di origine e “scordarsi” di tutto. Altro e molto importante obbiettivo della proposta di legge è quello di consentire a quanti hanno dovuto - per forza di cose - rinunciare alla loro cittadinanza italiana, di riprendersela. Sono favoriti gli italiani in Australia in quanto in questo paese è diventata finalmente attuale da pochi mesi la possibilità di godere della doppia cittadinanza. L’obbligo di dover rinunciare alla cittadinanza italiana per acquisire quella australiana ha costretto la maggior parte degli oriundi a dare un taglio con il paese di origine in modo da poter vivere, lavorare e prosperare nella nuova patria. Questo ha facilitato l’oblio di tutto quanto, moltissimi se non tutti, si erano lasciati alle spalle. Magari solo un fazzoletto di terra, all’epoca senza valore, poi sparito dalle mappe catastali. Si concretizza così quello che è lo spirito animatore di questa proposta che all’articolo 2 enuncia: “Gli emigranti che risiedono nei paesi transoceanici ed i loro discendenti, in possesso di cittadinanza italiana, hanno diritto all’assistenza gratuita per l’effettuazione di ricerche sulle origini italiane, per far valere diritti tralasciati, per recuperare proprietà abbandonate, ripristinarle e valorizzarle. Si accede a questo diritto presentando alle Ambasciate o ai Consolati italiani del paese di residenza una apposita domanda con allegato il progetto di intervento corredato dall’indicazione dei costi già sostenuti o da sostenere per il proseguimento dello scopo. Saranno oggetto di rimborso nei limiti indicati nell’apposito regolamento, tutte le spese documentate relative alle richieste, agli atti amministrativi e giudiziari necessari nonché agli studi delle possibilità di ripristino e valorizzazione dei beni. La domanda si intenderà accolta se entro tre mesi dalla sua presentazione non sarà pervenuta nessuna indicazione motivata di rigetto.” Si stanno creando le premesse operative per far funzionare gli aspetti tecnico-legali affinché tali diritti vengano fatti valere curando naturalmente anche le giuste aspirazioni degli italiani all’estero che non vengano fru- strate dagli inevitabili costi di cui dovrebbe invece farsi carico la comunità di origine, a dimostrazione che la legge che istituisce il dicastero degli Italiani all’Estero non è pura retorica ma coglie situazioni reali per portarle a soluzioni concrete. Il contributo dello Stato dovrebbe servire ad incoraggiare l’avvio delle prime fasi quali: - individuazione del bene o del diritto - accertamento della sua piena disponibilità o nel caso del diritto della sua rivendicabilità - accertamento della loro consistenza economica e fiscale - individuazione delle eventuali limitazioni alla piena disponibilità del bene o nel caso del diritto alla sua capacità di essere rivendicato Gli interessati, al più, dovrebbero farsi carico dei costi della eventuale trasformazione del bene e della massima utilizzazione del medesimo ovvero, e della rivendicazione del relativo diritto. Noi ci auguriamo che la legge che stiamo appoggiando ed abbiamo cercato di illustrare venga subito varata e trovi immediata applicazione ma nel frattempo quanti volessero segnalarci il loro interesse possono cominciare a farlo. Abbiamo pertanto pregato l’ing. Francesco Morfini, amministratore unico del Centro di Rinascita Europea s.r.l. e promotore della legge, a voler raccogliere tali segnalazioni, osservazioni e istanze iniziando eventualmente ad operare per la soddisfazione dei bisogni che venissero espressi. Egli ha accettato di buon grado. Potrete pertanto rivolgervi per le incombenze del caso al recapito indicato. Centro Rinascita Europea s.r.l Via Paolo Uccello ,8 –20148 Milano Tel.+39 02 4984 681 Telefax +39 02 4986 415 [email protected] SARS: MISURE E PRECAUZIONI ANTIEPIDEMICHE IN AUSTRALIA Nel periodo come l’attuale in cui il virus della polmonite atipica imperversa, è opportuno fare un quadro della situazione sul versante australiano. Nella immediata prevenzione l’Australia è stata la prima perché da sempre organizzata nel sistema di disinfezione all’interno delle cabine dei voli provenienti dall’estero. Il passaggio del personale lungo la cabina dell’aereo a spruzzare con le bombolette spray all’arrivo dei voli in Australia è stato sempre una caratteristica aussie la quale era stata sospesa qualche anno fa. Ma l’Australia, alle primissime avvisaglie del nuovo pericolo proveniente dalla Cina ha ripristinato immediatamente questo servizio ed in effetti è stato il primo Paese a prendere le dovute precauzioni. Sin da dicembre scorso era stato ripristinato il noto “spruzzamento” a bordo. A maggio in Australia ci sono state solo quattro persone con sintomi della SARS che tenute sotto osservazione in ospedali di alcune città australiane sono state poi dimesse perché risultate non infette. Le autorità sanitarie sono sin dalla fine dell’anno scorso in stato di massima allerta. Nei laboratori di ricerca australiani sono in corso importanti test sul virus della polmonite atipica. Un campione del virus messo a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è allo studio del Victorian Infections Deseases Research Laboratory di Melbourne. Una speciale “task force” è in azione in tutto il continente per impedire l’ingresso della SARS in Australia e tutto è pronto da parte dell’organizzazione sanitaria australiana per bloccare ogni possibilità di contagio. Questa situazione ha un effetto immediato intanto sulla questione dei voli. Tutti i collegamenti aerei tra Europa e Australia passano obbligatoriamente attraverso almeno una sosta in una delle aeree più colpite dalla SARS come Singapore, Hong Kong, Manila, Bangkok. Prima conseguenza è stata una drastica riduzione di passeggeri dall’ Europa verso queste aree e quindi una drastica riduzione del numero dei voli dovuta questa anche al fatto che il numero di passeggeri dall’Australia per queste mete asiatiche scelte per vacanza soprattutto, è diminuito di circa il 50%. Per mantenere comunque un livello di traffico almeno minimo, le compagnie aeree di questi Paesi hanno ridotto notevolmente il costo del biglietto aereo. Mentre scriviamo la quotazione di un biglietto aereo in classe economica dall’ Italia verso l’Australia A/R non supera di molto i 1000 euro. La compagnia più gettonata è la Emirates che vola da Roma per Dubay, - area non infetta - e da qui per Perth. La tariffa aerea non supera la media suddetta. Di questo passo, nel perdurare dei rischi di epidemia SARS, Perth potrebbe diventare lo scalo australiano più importante. IDEE IN PRATICA. DUE NUOVI PRODOTTI PER MOTOCICLISTI La creatività australiana per le cose pratiche, specialmente sportive, dovrebbe essere osservata meglio perché si potrebbero scoprire interessanti articoli che gli aussie riescono a realizzare facendo perno sulla praticità e convenienza. Negli anni '70 i giacconi in “Montone” rovesciato erano un'idea nata e prodotta in Australia, fruttarono fortune commerciali agli importatori italiani così come negli anni '80 e '90 i “Driza-Bone” gli ancora oggi famosi impermeabili in tela cerata. Sempre negli anni '80 circolava in Italia la “Californian”, una jeepettina di fabbricazione australiana. E’ il caso di due nuovi articoli che dall’Australia sono adesso acquistabili anche in Italia nei principali negozi di accessori sportivi specialmente per motociclisti: Rollastand Un accessorio di facile utilizzo per consentire la pulizia delle ruote e la lubrificazione della catena. www.rollastand.it Draggin’Jeans Jeans per motociclisti che antepongono la sicurezza senza rinunciare all’eleganza ed alla praticità. www.dragginjeans.it PROTEGGERE L'AGRICOLTURA Sequestrati all’arrivo in Australia 175 pacchi dall’Italia contenenti sementi. Questo è quanto hanno denunciato le autorità doganali australiane nei primi mesi del 2003. L’Australian Quarantine and Inspection Service (AQIS) ha confiscato circa 10 mila partite di sementi ed altro materiale vegetale contenuti in pacchi postali provenienti dall’estero. Di questi almeno 175 sono quelli provenienti dall’Italia. Tra le più comuni sementi di verdure come lattuga, cipolle e cicoria anche decorazioni realizzate con tipi di frumento vario, vegetali freschi come vitigni, fiori e addirittura foglie di uva. Il capo della dogana australiana ha sottolineato che le sanzioni prevedono anche la reclusione oltre che salate multe a chiunque tenti di importare in Australia sementi e piante senza una preventiva autorizzazione, ma anche qualsiasi tipo di alimento. Rimanendo nell’ambito dell’importazione a mezzo posta o cargo, il materiale vegetale può essere importato in Australia in modo lecito. Basta contattare preventivamente l’AQIS. Sementi, bulbi e piante importate in Australia devono soddisfare dei precisi requisiti tra cui: ispezione obbligatoria, fumigazione e provenienza da strutture estere autorizzate in modo da assicurare l’autorità sanitaria australiana che esse siano esenti da malattie. L’Australia è un Paese molto geloso della propria immunità sanitaria anche perché gli equilibri ecologici sono estremamente fragili. L’importazione di sementi e materiale vegetale potrebbe sembrare innocua, ma ci si deve rendere conto che la spedizione in Australia di tali prodotti senza il nulla osta dell'autorità di quarantena può introdurre nel continente organismi nocivi all’agricoltura e alla flora. Anche l’invio per pacco di qualsiasi tipo di alimento viene immediatamente bloccato dalla dogana che presso gli uffici postali di arrivo in Australia esamina tutto ai raggi X e con squadre cinofile. Al minimo sospetto che il contenuto abbia elementi di provenienza agricola o alimentare in genere il pacco viene immediatamente distrutto. Per regalare alimenti italiani caratteristici con Internet adesso è molto semplice, facile ed economico. Certamente il prodotto non sarà come quello fatto in casa ma il pensiero sarà sempre gradito e giungerà subito a destinazione. Sono numerosi ormai i siti internet australiani che offrono prodotti alimentari italiani già legalmente presenti sul territorio australiano. Lo stesso dicasi per piante e fiori. Western Australia LO STATO “GIGANTE” Perfino la Cina si rifornisce di prodotti alimentari dall'Australia Occidentale Il Direttore Generale per lo Sviluppo della Piccola e Media Impresa nell’Australia Occidentale Gorge Etrelezis ci informa che la nuova legislazione australiana in vigore da marzo 2003 per quanto riguarda i visti di immigrazione per affari (vedere articolo dell'Avv. Guido Alvigini alla pag. 4), può favorire notevolmente lo Stato di cui Perth è la capitale. Lo stato del Western Australia (Australia Occidentale) può intervenire raccomandandone l’accettazione. La cosiddetta “sponsorship” statale, prevista dalle norme per la concessione di permessi di soggiorno per affari, è agli effetti pratici una forma di “raccomandazione” che lo Stato concede a quei progetti richiesti per formare parte integrante della domanda di permesso di ingresso e soggiorno in Australia che viene esaminata dal ministero dell’ Immigrazione del governo centrale. Christine Knight, che rappresenta la Meridien Migration Australia, intervistata dal nostro corrispondente di Perth in occasione di un incontro presso la camera di commercio italiana dell’Australia Occidentale, per illustrare la nuova legge sulla emigrazione di affari ci ha sottolineato che ottenere la “raccomandazione” da parte del governo dello Stato è possibile preparando un progetto che evidenzi: - Capacità e competenza negli affari. - Che sia stato sviluppato uno studio di mercato dal quale si rilevi la fattibilità del progetto e i vantaggi che ne derivano sia a chi vuole attuarlo sia allo Stato. Charles e Christine Knight della Meridien Migration Australia di Perth, sono esperti molto bene introdotti negli ambienti governativi dell’Australia Occidentale e sono in grado di assistere gli interessati italiani, uomini di affari e investitori che intendano iniziare il cammino verso un insediamento in Australia. L’Australia Occidentale è uno Stato che merita l’appellativo di “Gigante” perché oltre ad essere in assoluto il più vasto del continente è anche il più ricco di materie prime. Questo Stato offre opportunità di insediamento in un ambiente dotato di infrastrutture industriali molto solide e un sistema interessante sia dal punto di vista ambientale che finanziario. E’ sempre difficile fare paragoni perché gli interessi e le preferenze individuali sono notevoli ma Perth, per capirla bene ed a fondo, deve essere visitata e molti progetti che preconcettualmente erano stati concepiti per la loro attuazione altrove in Australia possono trovare da qui un sicuro varco di ingresso nel continente. Tanto per farsi una idea della enorme solidità di questo autentico “Stato Gigante” ecco di seguito alcuni fatti recenti di notevole rilevanza tali da indurre a ponderare bene lo spessore economico, industriale e finanziario dell’Australia Occidentale: - il cantiere navale per scafi da diporto “Oceanfast” di Perth ha varato nel dicembre 2002 il più grande yacht a motore in alluminio mai messo in mare al mondo. Il valore di questo gioiello della navigazione da diporto è di 70 milioni di dollari australiani. - Esperante, località sulla costa meridionale dello Stato a circa 1000 km a sud di Perth costituisce un altro esempio sullo scenario degli investimenti australiani. Qui è appena iniziata la costruzione di una delle tante centrali elettriche dell’Australia Occidentale alimentate da energia eolica. La società privata Western Power, fornitrice di energia elettrica si è aggiudicata l’appalto della costruzione della centrale ad energia eolica del valore di 11 milioni di dollari australiani. Le sei turbine produrranno 3.6 megawatts. La tedesca Enercon si è aggiudicata la fornitura delle turbine. Meridien Migration Australia mette a disposizione una consulenza flessibile e adeguata alle esigenze più svariate: dai visti di studio ai contatti intergovernativi per l’esame di proposte di investimenti ed affari. [email protected] wwww.australiaitalia.it/lavoro.htm - L’industria del latte è destinata a svilupparsi del 50% durante il prossimo quinquennio. La Dairy Cooperative investirà almeno 50 milioni di dollari australiani per costruire una nuova industria casearia a Capel, nell’Australia Occidentale. Una decisione presa a seguito del contratto con la Cina, appena stipulato, per la fornitura di prodotti del latte, per l’equivalente di 200 milioni di dollari australiani all’anno. Il consumo in Cina di prodotti derivati dal latte cresce del 20 % ogni anno. L’Australia Occidentale fornirà formaggi, burro, latte in polvere e altri prodotti del settore. L’industria lattiera dello Stato crescerà del 100 % nei prossimi dieci anni. - La produzione di grano nello Stato dell’Australia occidentale è la maggiore di tutto il continente. Viene esportato in tutto il mondo così come raccolto, senza alcuna lavorazione preventiva. Si tratta di 11 milioni di tonnellate all’anno. Le opportunità di investimento nel settore della lavorazione del frumento sono enormi. Per incoraggiare questi investimenti, vicino a Perth sono state create infrastrutture capaci di immagazzinare frumento sino ad un valore di 100 milioni di dollari australiani, per una capacità effettiva 210.000 tonnellate. - La regione Gascoyne, nel nord ovest dell’Australia Occidentale, 10 mila abitanti in un ambiente naturale da sogno, tra l’Oceano ad ovest e il deserto ad est, ha un enorme potenziale per investimenti nel settore del turismo e del piccolo e medio commercio. Nel 2001 si sono avute 200.000 presenze turistiche che per una regione australiana a circa duemila km a nord di Perth è un primato. Questo esempio indica quanto accurata debba essere un'analisi di mercato per chi intenda stabilirsi per affari le cui “nicchie” da prendere in considerazione sono innumerevoli e molto decentrate rispetto alle grandi città che nell’insieme rappresentano solo un primo facile assaggio di quello che veramente è l’Australia e di ciò che il continente può rappresentare per chi abbia progetti seri e ponderati. ECCELLENTI OPPORTUNITA' NEL WESTERN AUSTRALIA La Camera di Commercio Italiana di Perth, il 1 maggio 2003, ha organizzato una importante colazione di affari. Ospite d'onore il Capo del Governo del Western Australia, il Premier Dr. Geoff Gallop (nella foto). Tra i numerosi esponenti del mondo degli affari italo-australiani era presente anche la rappresentanza dell’agenzia di consulenza di fiducia dell’Associazione Italia-Australia: Meridien Migration Australia. Foto in alto George Etrelezis, Direttore del Business Migration Centre a Perth, Clive Brown, Ministro del WA per le Piccole Imprese, e Stephen Moir , Direttore Servizi per le Piccole Medie Imprese Foto a destra Il Premier del WA, Dr. Geoff Gallop Perth - Inaugurato il nuovo Business Migration Centre, che è situato presso lo Small Business Development Corporation (SBDC) del governo statale, nella city di Perth. Una iniziativa governativa per dare il massimo appoggio pratico ed istituzionale alle piccole e medie imprese che intendano stabilirsi nell’Australia Occidentale. Per dare un maggiore appoggio agli imprenditori italiani che vogliono visitare questo Paese per esaminare le possibilità di insediamenti ed investimenti in Australia, l'Associazione Italia-Australia ha aperto con l’agenzia specializzata in emigrazione di affari, Meridien Migration Australia, un efficente rapporto di fiducia a vantaggio dei propri associati. L'undicesima edizione del più grande festival di cortometraggi al mondo TROPFEST 2003 in Italia di Carlo Paramidani L’intel.TROPFEST giunto ormai alla undicesima edizione è il più grande festival di cortometraggi al mondo ed è un appuntamento di riferimento per ogni filmaker australiano e non solo, attestando di anno in anno la vitalità della cinematografia downunder. Alla passata edizione che si è tenuta a Sydney lo scorso 23 Febbraio 2003 hanno assistito alle proiezioni ben 120.000 spettatori, una serata magica nella splendida cornice naturale del Domain del Royal Botanic Gardens nella quale le nuove promesse della cinematografia australiana si mescolavano a moviestars di indiscussa fama mondiale come Russel Crowe, Claudia Karvan e Gillian Armstrong, presenti in qualità di giurati. Contemporaneamente i 16 corto-metraggi finalisti venivano proiettati su maxischermi anche nelle città di Melbourne, Canberra, Hobart, Brisbane e Perth. Le serate di presentazione dell’intel. TROPFEST 2003 in Italia hanno avuto luogo a Roma giovedì 3 Aprile al Cinema Nuovo Olimpia; a Milano la proiezione si è tenuta giovedì 17 Aprile al Cinema Gnomo mentre in quel di Terni Mercoledì 4 Giugno al Cinema Fiamma, tutte serate ad ingresso rigorosamente libero. Tutto ciò grazie ad una idea di Stefano Negri, organizzatore della rassegna, che con la Bartlebyfilm ed il Patrocinio della Ambasciata di Australia, dell’Assessorato delle Politiche Culturali del Comune di Roma, del Settore Cultura Musei e Spettacolo del Comune di Milano hanno reso tutto ciò una realtà. Alle proiezioni italiane, i 16 cortometraggi finalisti dell’intel.TROPFEST 2003, tutti sul tema del Rock infusion e della durata massima di 7 minuti ciascuno, sono stati sottotitolati in italiano ed inoltre veniva distribuito gratuitamente un catalogo della rassegna con le schede informative relative ai 16 shorts films. Alle proiezioni di Roma e Milano in sala era presente il regista Daniel Pront, vincitore del terzo premio con il suo cortometraggio “CA-CHI-PUN”. Fantasiosi, intensi, esagerati, introspettivi, animati e quasi sempre mossi da idee originali, i 16 cortometraggi finalisti dell’intel.TROPFEST 2003 sono immediati, alla portata di tutti, capaci di comunicare emozioni in pochi minuti; e non è forse da qui che il cinema ha avuto inizio?! L’obiettivo dell' intel.TROPFEST è quello di incrementare la produzione di cortometraggi, garantendo visibilità in particolare ai registi emergenti e si rivelato negli anni un trampolino di lancio per la nuova generazione di filmmakers australiani. Questa rassegna ha avuto quindi lo scopo di far conoscere meglio la cinematografia australiana contemporanea nel nostro Paese, offrendo allo stesso tempo un momento di contatto e di stimolo ai giovani autori italiani, aprendo quindi nuove possibiltà di scambio e collaborazione. Alle proiezione il pubblico è accorso numeroso, un audience fatta di addetti ai lavori, così giovani filmakers italiani che si integravano ad un’altra parte di pubblico che era costituita da persone della comunità australiana che vivono in queste città, felici di potersi sentire per una sera un pò meno lontani dalla loro sempre amata Australia. BURIED: a volte disporre di un corpo può essere un vero tormento 6-FORBIDDEN di Jeremy Angerson durata 6,58 mins 7-ROCK HARD di Rob Kiely - durata 3 mins 8-NOT WHAT I EXPECTED di Timber Dean – 9-JOHN “ROCKY” ROBINSON - ROLL WITH THE PUNCHES di Andelko Jurin durata 6,30 mins 10-GUSTO di Craig Irvin - durata 6,57 mins 11-EFFECTIVE TOWEL FLICKING - INTRODUCTORY TECHNIQUES di Mike Sharman durata 4,31 mins EFFECTIVE TOWEL FLICKING - INTRODUCTORY TECHNIQUES: Volete imparare come si fa veramente a far male a qualcuno? Programma delle proiezioni: 1-EDGE OF REALTY di Priscilla Cameron durata 7 mins 12-LULLABY di Pat Stevens - durata 7 mins 2-MEDUSA di Pierce Davison durata 5 mins 3-THE REFEREES di Katrina Mathers durata 7 mins 14-BY NIGHT di Paul Alexandrou durata 6,59 mins 4-CA-CHI-PUN di Daniel Pront durata 7 mins 13-GROUND HERO di Damian McDermott durata 7 mins 15-YOU ARE SO DEAD di Mike Foxal durata 5,40 mins 16-ALL SHOOK UP di Samantha Rebillet durata 7 mins CA-CHI-PUN: le osservazioni sull'amicizia, l'amore e la felicità di un ragazzo che vive nella piccola città di Vina del Mar, in Cile 5-BURIED di Tim Bullock durata 6,45 mins ALL SHOOK UP: una ragazza di campagna si ferma ad aiutare un neo-rockabilly in difficoltà. L'attrazione aumenta, fino a quando non si rivelano false identità. Videocassetta o DVD con la rassegna dei 16 cortometraggi presentati sono acquistabili on-line sul sito www.tropfest.com Dal 26 giugno al 10 agosto 2003 all'Isola Tiberina CINEMA AUSTRALIANO Giorgio Ginori presenta la 9° edizione de: L'ISOLA DEL CINEMA, International Film Festival All’Isola Tiberina -Roma - dal 26 giugno Giorgio Ginori presenta la 9° edizione de: L’ISOLA DEL CINEMA International Film Festival che durerà fino al 10 Agosto 2003. In questa cornice l’Australia è stata sempre presente con i suoi film più premiati e significativi. Giorgio Ginori sta organizzando per l’Estate Romana 2003, la presentazione nel suggestivo scenario offerto dall’ Isola Tiberina a Roma, “Australian Rules” del regista Paul Goldman. Aggiornamenti disponibili consultando www.isoladelcinema.com oppure telefonando allo +39 06 5833 3113. L'Isola Tiberina - Roma; in alto Giorgio Ginori, in basso Antonio Zeccola “Australian Rules” diretto da Paul Goldman, tratto da una storia semibiografica di Phillip Gwynne, prodotto da Palace Films di Antonio Zeccola. Nathan Phillip, Lisa Flanagan e Luke Carroll E’ una appassionata esposizione di razzismo e bigotteria ambientati in uno sperduto paesino australiano e dalle tragiche conseguenze. La storia si svolge a Prospect Bay, un piccolo villaggio di pescatori nel Sud Australia, vede come personaggi e protagonisti principali Gary Black (interpretato da Nathan Phillips) un ragazzino bianco di 16 anni il cui migliore amico è Dumby Red (per l’interpretazione di Luke Carroll) un aborigeno ed anche campione di football, Australian Rules. Uno scenario inedito e avvincente sui delicati rapporti attuali tra bianchi e aborigeni. “Australia Rules” è la prima opera cinematografica diretta da Paul Goldman realizzata con una spesa equivalente a circa 2 milioni di Euro, un'inezia rispetto allo standard medio. I protagonisti Nathan Phillip, Lisa Flanagan e Luke Carroll che offrono un'interpretazione calda, umana e convincente dei personaggi di primo piano, sono al primo esordio nel cinema. Un film controverso sin dalla sua presentazione all’Adelaide Film Festival del 2001 e poi a Cannes nel 2002. Antonio Zeccola – Da oltre 30 anni in Australia è l’italiano più importante della cinematografia internazionale. Dal 2001 è nel Comitato Direttivo dell’ Australian Film Commission, l’Ente per lo sviluppo della cinematografia e produzione televisiva australiana nel mondo (www.afc.gov.au). Antonio Zeccola è proprietario ed Amministratore Unico di una catena di sale cinematografiche australiane: Palace Cinemas e Palace Films: 60 sale in 20 località in ogni parte del continente australiano. Il successo di Antonio Zeccola è nella distribuzione in Australia di film stranieri, ma anche negli impegni assunti nella produzione di film australiani. Antonio Zeccola mantiene stretti contatti con l’ Istituto Luce e con la RAI. Il film ultimo prodotto da Zeccola “Australian Rules” sarà quest’anno sugli schermi europei. TEATRO AUSTRALIANO Di australiani che contano nell’arte e nella cultura ce ne sono e molti, e tutti prima o poi un salto in Italia lo fanno. Un canale di informazione si conferma sempre essere l’Associazione ItaliaAustralia, un’altra buona ragione quindi per entrare a far parte dell’organizzazione, unica in Italia che tiene aggiornati sulla realtà australiana. Joanna MurraySmith a Roma, durante il mese di maggio ha presentato la sua opera teatrale “Nightfall” per l’organizzazione di Gaby Ford . Una grande figura di spicco sulla scena della nuova giovane cultura tea- trale australiana quella di Joanna le cui opere teatrali sono attualmente di scena al The Royal National Theatre di Londra con la sua applaudita commedia “Honour”, un successo di pubblico e di critica. Le opere di Murray-Smith hanno calcato le scene dei più grandi teatri australiani e all’ estero principalmente a Broadway e Londra ma anche in Croazia, Malesia, Brasile, Canada e Messico. Gaby Ford del romano “Arte del Teatro” ci ha permesso di coglierla al volo durante il suo transito qui e così abbiamo potuto gustare il sapore del teatro australiano anche se fugacemente, augurandoci che con questa iniziativa presto inizi a circolare anche in Italia il volto di un’Australia grande ed impa- reggiabile nell’arte e nella cultura, non quella solita dei canguri e dei koala. Le opere teatrali di Murray-Smith sono interessanti ed importanti perché come in quella attualmente a Londra “Honour” e quella presentata a Roma “Nightfall” con la partecipazione di un cast di cui fanno parte anche attrici australiane, Jiannina Solvetti e Bianca Galipò sono uno spaccato di vita australiana. Il teatro australiano è un ottimo modo per capire l'Australia. Ci auguriamo che Gaby Ford, che oggi ha preso al volo la presenza a Roma di Joanna Murray – Smith, in futuro ci offra molte altre occasioni come questa per far conoscere l’Australia agli italiani. Gaby Ford: [email protected]
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