Alberto - San Felice Circeo
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Alberto - San Felice Circeo
Storia Turismo Una svolta per il Circeo di Alessia Bravo a pag. 3 a pag. 5 La sala parrocchiale di Cinzia Vastarella di E. Dantes La prima volta al Circeo Borgo Montenero Le torri costiere Lo zio d’America di Carlo Gallone di Giulio Andreotti Territorio Attualità Tiberio al Circeo di Piero Ricci a pag. 9 a pag. 7 a pag. 11 CENTRO STORICO ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENRO sotto STORICO” BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 2 N. 8 - O SAN FELICE CIRCEO TTOBRE 2004 VUOTI DI MEMORIA la notizia Il personaggio Ante mare, undae Un giovane dinamico, con un sorriso pronto ed aperto, pieno di interessi e di entusiasmo Avanti al mare, le onde L’effetto viene dopo la causa E’ finita l’estate 2004. Ora è tempo di considerazioni e bilanci sulla stagione trascorsa. A giugno e a luglio eravamo preoccupati e facevamo cattive previsioni, tutte confermate nel mese di agosto, solitamente indicativo dell’andamento delle presenze di turisti nelle località di villeggiatura e quindi anche a San Felice Circeo. Le presenze sono state in marcato calo rispetto agli anni precedenti, i turisti più fedeli hanno ulteriormente ridotto le loro vacanze. Questo è accaduto in tutta Italia, ma a noi interessa in particolare San Felice e, non volendo condividere la tendenza dei sanfeliciani a lamentarsi e piangersi addosso, vorremmo tentare di pensare e proporre idee e rimedi, che evitino il ripetersi in futuro di stagioni altrettanto fallimentari, esaminando anche le possibili cause di quanto accaduto. Ci sono Paesi che hanno puntato sulla quantità dei turisti creando infrastrutture numerose e adatte alla loro accoglienza e al loro intrattenimento. Non possiamo pensare di competere con loro e ciò perchè il Circeo, per salvaguardare ambiente e storia, deve avere una tipologia diversa di turista, culturalmente migliore. Si può puntare a tal fine alla valorizzazione del paesaggio e alla cura di accesso e fruibilità dei luoghi naturalmente validi o continua a pag. 6 Alberto Carlo Blanc lo ricordano le figlie Maria Cristina, Anna, Estella e Vera Per la serie “vuoti di memoria – i grandi personaggi legati a San Felice Circeo”, in questo numero parliamo di Alberto Carlo Blanc, genero di Luigi Aguet, di cui abbiamo parlato nel precedente numero di agosto. Dai ricordi delle figlie emerge un uomo di grande cultura, appassionato di scavi e per questo particolarmente interessato a San Felice Circeo, dove ha esplorato numerose grotte facendo sensazionali scoperte, tra tutte l’”Uomo di Neandertal”, che ha conferito al Circeo un motivo di attrazione e di notorietà a livello nazionale e internazionale. Parlando di lui vogliamo anche evitare che venga trascurato il centenario della sua nascita, che cadrà nel 2006. A.C. BLANC al Circeo - anno 1945 A lberto Carlo BLANC nasce a Chambery (Savoia) il 30 luglio 1906, figlio del Barone Gian Alberto Blanc, Professore di geochimica all’Università di Roma. La Savoia è stata italiana fino al 1860 e poi è diventata francese. La famiglia Blanc ha scelto di rimanere italiana. Era una famiglia influente, il nonno era stato Segretario di Cavour, e fu nobili- S tato Barone dal Re Vittorio Emmanuele II per i lavori eseguiti durante l’unificazione d’Italia. Il padre d’Alberto Carlo, attivo anche a 82 anni, aveva studiato fisica e chimica all’Università di Roma e fu uno dei primi in Italia a eseguire ricerche sulla radioattività. Era molto interessato alla fisica atomica e perciò andò a lavorare due anni nei laboratori Curie di Pa- o m Vuoti di memoria Carlo Alberto Blanc Turismo Una svolta per il Circeo Territorio L’agricoltura a San Felice Circeo Storia L’Imperatore Tiberio al Circeo Editoriale Ante mare, undae Attualitàà Lo zio d’America Ambiente L’isola del Circeo m 1,2 3 4 5 6 7 8 al professore A. Mochi (Firenze) a fondare il Comitato per le ricerche di Paleontologia umana in Italia. Questo fu probabilmente l’origine dell’Istituto italiano di paleontologia umana, che fu fondato nel 1928. Sezioni di quest’Istituto sono state create a Roma, Firenze, Pisa, e Napoli, ma poi la maggior parte delle sue attività si sono concentrate nella sezione romana. Suo figlio diventò Segretario generale dell’Istituto e direttore scientifico della sezione di Roma. rigi su invito di Marie Curie. Si concentrò poi su studi scientifici naturali, come la paleontologia e la geologia ed in particolare sui problemi di geochimica. Seguendo questi interessi diventò amico e collega di molti noti ricercatori di geologia, paleontologia e preistoria del pleistocene, e lavorò con loro in Spagna e in Francia nel Périgord (regione della Francia) dove fece le sue prime esperienze negli scavi. Nel 1911, facilitò un gruppo di scienziati assieme a r continua a pag. 2 i Territorio Le torri del Circeo Preistoria La grotta Barbara Territorio Borgo Montenero Dalla cittàà Delibere - Lettere Intrattenimento Personaggi - Oroscopo Sport Calcio - Tempo Libero Tempo libero Cucina - Poesia - Cinema o 9 10 11 12 13 14 15 Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti . Redazione Carlo Gallone, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 2 VUOTI DI MEMORIA Il personaggio cedere e visitare le numerosissime grotte sul litorale ed all’interno della montagna. Aguet, interessato all’argomento, aderisce alla sua richiesta. La giovane figlia Elena Aguet, anche lei incuriosita, offre di unirsi alle perlustrazioni e di fare da guida. Inizia così un’amicizia che si trasformerà in amore ed in matrimonio tra i due giovani. Nel febbraio del 1939 si Questo è l’ambiente nel quale Alberto Carlo è nato e sposeranno nella chiesetta di Torre Paola. cresciuto e tutto ciò ha certamente molto influito sulProprio in quei giorni erano iniziati ricerche e la sua crescita intellettuale. Suo padre l’interessò scavi in vari punti della costiera; il 25 febbraio presto ai suoi lavori e lo fece collaborare già quando Guattari, nel corso dei lavori di ristrutturazioera solo un ragazzo. Andò a Roma nello stesso liceo ne del suo albergo, scavando in una collina scopre l’apertura di una grotta proAlberto Carlo Blanc si presenta come neo-profes- fonda e oscura. Chiama urgentemensore universitario di geologia a Pisa e come ricercato- te Alberto Carlo Blanc. Il giovane ri- A.C. Blanc con le figlie - anno 1950 cercatore è il primo ad entrare carpore presso Luigi Aguet ni nella grotta. Il suolo, ricoperto di periodo della Guerra prima a Viareggio e poi, in mezossa a loro volta coperte da concrezione calzo a grandi sofferenze, nelle campagne della Maremdel padre. Poi entrò all’Università di Pisa dove Giucaree, sembra non essere stato toccato da anni (sema, Alberto Carlo e la moglie si stabilirono al Circeo seppe Stefanini era allora direttore dell’Istituto di coli in effetti). Nell’antro della grotta Guattari, Blanc dove il padre di Alberto Carlo aveva comprato a nome geologia. Stefanini era un rispettato collega di Gian scopre un teschio umano poggiato sulla fronte e cirdel figlio ad un’asta statale l’ex Villa Richter, oggi VilAlberto e suo buon amico, quando conobbe il figlio lo condato da grosse pietre. Non vi è traccia del resto la del Pino, tra la grande Villa Aguet ed il paese. volle come studente. Pisa era una città universitaria dell’individuo al quale il teschio appartiene. Alberto Durante la seconda parte della Guerra, entrambe le tranquilla della toscana ed un buon Carlo Blanc Ville (Richter e Aguet) sono occupate dai tedeschi e luogo per studiare, perché vicina alla nel febbraio del 1939 sposa Elena Aguet esce, tremante costantemente prese di mira dagli aerei alleati. La vicasa familiare estiva di Viareggio, e dall’emozione. ta è tutt’altro che facile: Blanc, ricercato dai fascisti, inoltre si trovava nel litorale toscano nella chiesetta di Torre Paola Lo scavo intrail cibo raro e spesso scadente. Nel 1942 nasce la seche è un posto molto interessante per preso subito chi si dedica alle ricerche geologiche. dopo, dato che i lavori dell’alAlberto Carlo studiò geologia a Pisa e presentò nel bergo non potevano rimanere 1934 la sua tesi di laurea intitolata : Contributo alla in sospeso, vede impegnati i conoscenza delle formazioni marine Quaternarie deldue giovani sposi per un lungo la Toscana e della Sardegna (293 pagine, con 21 patempo tanto che ad esso finisce gine di appendice). con il “collaborare” la figlioletDopo la laurea rimase a Pisa nell’ istituto di Geologia, ta Maria Cristina nata il 10 Magprima come assistente (1935 – 1936) e poi come asgio 1940, che dormiva tranquilsistente di ricerca (1936 – 1938). Nel 1936 – 1937 la tra una poppata e l’altra in studiò nel laboratorio di geografia fisica e geologia un’amaca fuori dalla grotta, in dinamica della Sorbonne a Parigi dove seguì anche modo da permettere alla giovaun corso all’Institut de Paléontologie humaine. ne sposina di partecipare attiNel 1938 – 1939 diventò Professore nell’Istituto di vamente ai lavori. Nel 1940-41 Geologia di Pisa, ma in seguito alla morte prematura Alberto Carlo Blanc consegue la di Giuseppe Stefanini si trasferì definitivamente a Rolibera docenza e diventa Proma. Nel 1939 – 1940, diventò dottore in Etnologia fessore Incaricato di Etnologia alla Facoltà di lettere e Filosofia all’Università di Roe di Paleontologia Umana all’Uma, poi nel 1940 prese la Docenza in Paleontologia A.C. Blanc - Grotta Guattari anno 1939 niversita di Roma. ed insegnò dal 1940 al 1957. Diventò Professore di Poco dopo la famigliola viene Paleontologia e Direttore dell’Istituto di Paleontolotrascinata dal vento tempestoso della Seconda Guerconda figlia Anna e nel 1945, alla fine della Guerra, gia nel novembre 1957. Nel 1940 - 1941 e poi dal ra Mondiale. Separato dai genitori, che trascorsero il quando già erano a Roma, Estella. Vera, la quarta fi1955 fu Professore di Paleontologia umana alla facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali di Roma. Abbiamo appreso solo recentemente durante uno scavo a Natale in Puglia in Alberto Carlo Blanc spese una grande parte della sua che il 17 luglio scorso è deceduta la signora Luun villaggio di pescatori a Leuca alla fine vita nello studio della stratigrafia e della paleoecolocilla de Fabii Negro, figlia di Lilly Aguet, che avedel 1 9588 cominciò a sentirsi stanco gia del Pleistocene, compresa la preistoria umana vamo avuto l’opportunità e il piacere di conoscedella costiera tirrenica dell’Italia, che amava e conore poco tempo prima in occasione di un’intervisceva così bene. sta, gentilmente concessaci, sulla storia della sua glia, nascerà nel 1948. Tra i primissimi ricordi di alfamiglia e in particolare sulla vita del nonno Jacune di noi, vi sono quelli di papà che si buttava giù mes Aguet, così come pubblicato nel numero di nell’’antro della grotta Guattari, Alberto dal carretto per proteggerci con il suo corpo quando giugno 2004 del nostro giornale. Di lei ricordiaCarlo Blanc scopre un teschio umano poggiasiamo stati presi di mira dalle mitragliatrici di un aemo la piacevole conversazione, la fervida memoto sulla fronte e circondato da grosse pietre reo su una stradina solitaria di campagna oppure di ria, la cultura (è autrice del libro “Ricordi in un papà che guidava un somaro con una figlia nella cequaderno”) e la simpatia e ci ripromettiamo di sta di destra ed un’altra nella cesta di sinistra e scenUn giovane dinamico, con un sorriso pronto ed aperportare avanti il suo desiderio di vedere sopra il deva alla Villa Tittoni per procurarsi sale ed altri eleto, pieno di interessi e di entusiasmo, Alberto Carlo cancello, che dà sulla piazza del Palazzo Comumenti essenziali per la sussistenza. Mamma faceva il Blanc si presenta come neo-professore universitario nale, semplicemente scritto “In questa casa visse sapone con acqua di mare ed altri ingredienti. Ed i di geologia a Pisa e come ricercatore presso Luigi e morì James Aguet Senior – Firenze 1848 – San tedeschi mettevano i nostri lettini nel rifugio adiacenAguet, nella sua bella villa del Circeo. E’ il 1938. Felice Circeo 1932”. te alla Villa del Pino dove si trovavano le trasmittenChiede il permesso di Aguet, proprietario dell’intera Ci rimane il rammarico che non abbia avuto il temti, quando si prevedevano incursioni aeree alleate. La costiera del monte Circeo, di fare una ricognizione po di incontrare, come aveva programmato, i rapopolazione locale ci proteggeva e papà faceva del geologica e paleontologica dei livelli marini (le varie gazzi delle scuole elementari e medie, per trasuo meglio per intercedere presso i tedeschi quando altezze del mare durante il Quaternario, il periodo smettere loro ricordi di legami forti vissuti in fageologico occupato dall’uomo). Chiede anche di acmiglia a San Felice Circeo. segue a pag. 16 segue dalla pag. 1 Alberto Carlo Blanc “ ” “ ” “ “ ” ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 3 IL TERRITORIO Turismo Biodiversità e turismo Una svolta per il Circeo I risultati di una ricerca sociologica di Alessia Bravo agosto una presenza pari a cinque volte il numero dei normali residenti. In tal modo si vengono a creare problemi di traffico e di congestione urbana, cui difficilmente le amministrazioni comunali riescono a far fronte senza ricadute negative sui villeggianti. L’unica soluzione finora adottata è stata quella dei parcheggi a pagamento, per cernelle società postmoderne, il ruolo del care di scoraggiare l’uso dell’automobile e nelturismo non può essere pensato separatalo stesso tempo per incrementare le casse comente da quello della società ospitante munali e rinforzare i viaggi e le tratte del servizio pubblico, comunque inadeguato. E’ in crescita, pertanto, sia per la popolazione esso sta andando verso un inarrestabile “declino”, è ospitante che per gli ospitati, il ricorso a mostato lo spunto per esaminare, sotto l’aspetto sociotorini e biciclette. logico, la fisionomia delle popolazioni presenti sul La fisionomia del paese nei mesi estivi cambia territorio. Partendo dal presupposto che le relazioni totalmente per l’afflusso turistico, è stato turistiche non si instaurano fra realtà separate, diverquindi interessante indagare sull’influenza San Felice Circeo - La spiaggia se sul piano culturale e sociale, ma ospitante e ospiesercitata dalle differenti popolazioni presenti tato devono appartenere a culture e società che hansul territorio. no già instaurato fra loro relazioni di comunicazione I turisti sono concordi nel definire costoso il soggiorI risultati ottenuti dalla ricerca mostrano che per il turie di scambio, ho interrogato gli intervistati su cosa e no a San Felice Circeo in rapporto all’offerta dei sersta l’attrattiva non è rappresentata solo dal paesaggio quanto piace del Circeo, quali sono le aspettative per vizi, definita di livello medio-basso. vario e lussureggiante, ma anche dalla storia e dall’aril futuro e soprattutto i rapporti che sussistono tra le Tra le popolazioni cheologia per la presenza sul popolazioni che vi convivodi ospitanti e ospinon è adeguato il setterritorio di numerosi resti rino. tati non sussiste a San Felice C irceo l’ ’ affluenza di tusalenti a vari periodi storici. tore delle attività di svago Ribadisco che, nelle società risti si ha soprattutto in estate, periodo Scarso interesse viene mo- una netta separa- e ricreative postmoderne, il ruolo del zione, giacchè è strato invece nei confronti in cui la popolazione raddoppia turismo non può essere forte il loro legame dell’aspetto culturale, intenpensato separatamente da basato sulla stanzialità di entrambi. L’ospitante vive dendo con questo termine quello della società ospitanbene il confronto con il turista che si trattiene per tradizioni e consuetudini, perché ritenuto non valorizte, ed è con l’integrazione ed il confronto tra essa e lunghi periodi ed entra a far parte della comunità, zato. i turisti che un luogo, una località turistica può regdimostrando attaccamento e rispetto per il luogo. Il Da ciò emerge chiaramente che in linea di massima, gere all’impatto del tempo. turista che possiede una seconda abitazione e coloquello che piace di più del luogo è la qualità dell’amCome gli ecologi esaminano le diversità biologiche, ro che ne affittano una, sono considerati una sorta biente e la bellezza dei paesaggi naturali; quello che di geni e di specie, così questa stessa diversità, o di prolungamento della categoria dei residenti, proinvece si ritiene non adeguato è il settore delle attivimeglio biodiversità, può essere applicata alle popoprio perchè la stazionarietà crea legami, per lo più tà di svago e ricreative, che si vogliono incrementate. lazioni che vivono o soggiornano al Circeo, diversità positivi. Il tema della biodiversità si inserisce pertra ospitanti ed ospitati. tanto a pieno titolo nel Pertanto il tema della biodiversità è assolutamente fenomeno turistico, poipresente al Circeo, in tutte le sue manifestazioni, geché è stato dimostrato netica, biologica, ecologica, culturale e paesaggistiche possono sussistere e ca. convivere nello stesso Certo è che fu solo la bellezza del posto a far affluiluogo tipi di popolazioni re turisti della “Roma bene” durante gli anni sessandiverse socialmente e ta, poiché non è mai stato un segreto l’atteggiamenculturalmente. to poco ospitale della popolazione residente, che in E’ sulla base di tale bioditanti modi ha cercato di salvaguardare e conservare versità che il turismo non le proprie abitudini e il proprio stile di vita tipici di un può essere pensato solo paese di origini contadine. come manifestazione di atA San Felice Circeo l’affluenza di turisti si ha soprattrattive ludico-balneari tutto in estate, periodo in cui la popolazione raddop(mare, sole, spiaggia), ma pia, facendo registrare in particolare nel mese di occorre interpretarlo come L Lo splendore ed il fascino di San Felice Circeo hanno da tempo attratto numerosi turisti. Tuttavia gli anni d’oro del boom sono passati ed il Circeo lentamente sta perdendo il lustro di cui ha sempre goduto. La passione per il mio paese e la consapevolezza che “ ” “ “ quello che piace di piùù del luogo è la qualità dell’’ambiente e la bellezza dei paesaggi naturali “ ” San Felice Circeo - Il centro storico ” A ssociazione c ulturale “ I l C entro S torico” Sono ancora in corso le iscrizioni all’Associazione per l’anno 2004-2005 Se vuoi aderire telefona al n. 333 1904459 oppure invia una e-mail a: [email protected] ” un fenomeno complesso fatto di sovrapposizione di differenti forme di turismo. Una gestione sostenibile delle risorse del territorio dovrà quindi porre in atto una politica di salvaguardia dei beni naturali che presentano un valore di livello interrelazionale e nel contempo dovrà intraprendere iniziative in campo socio-culturale che possano soddisfare le sempre più ampie aspettative di “leisure” che caratterizzano il turista del XXI secolo. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 4 TERRITORIO Ambiente Economia/Agricoltura L’agricoltura a San Felice Circeo Brevi cenni storici. La bonifica e la II guerra mondiale – prima parte di Saverio Zanni A l termine della I guerra mondiale, l’economia nazionale si trova in difficoltà a causa della riconversione dell’industria bellica, del ritorno a casa di migliaia di soldati, della crisi agricola del 1926 e di quella economica del 1929, del sempre più forte potere dei grandi proprietari a danno dei più piccoli. La disoccupazione e la miseria, soprattutto nelle regioni agrarie della Val Padana, è la causa d’importanti lotte sindacali che il governo fascista di Mussolini cerca di calmare sia con la repressione violenta sia con una politica rurale e migratoria verso i territori di bonifica. Per quanto riguarda la bonifica pontina, nel periodo 1926-1931 giungono le prime unità di operai e tecnici addetti ai lavori di bonifica. Altri arrivano di propria iniziativa, trovando impiego spesso solo con imprese subappaltatrici che impongono un pesante sfruttamento e non rispettano alcuna legislazione previdenziale. Molti lavoratori non riescono ad adattarsi alle condizioni di vita e di lavoro nella zona e scelgono la via del rimpatrio. Alla fine del 1932, quando l’opera di bonifica è ancora in pieno svolgimento, cominciano a giungere anche i primi coloni soprattutto dalla Val Padana. Nello stesso periodo si verifica, nelle città di nuova formazione, un tipo di immigrazione dal meridione. La maggioranza delle famiglie coloniche sono originarie del Veneto e dell’Emilia; la popolazione locale costituisce solo il 10% del totale. Secondo le direttive e gli obiettivi della politica fascista ciò deve “ nel periodo 1926-119311 giungono le prime unità di operai e tecnici addetti ai lavori di bonifica della palude pontina ” significare popolamento e trasformazione agraria dei territori bonificati, secondo le aspirazioni dei coloni essenzialmente l’accesso alla terra, cosa che avverrà solo per alcuni e a partire dagli anni Cinquanta. La competenza del comprensorio del Circeo spetta all’Opera Nazionale Combattenti che provvede al coordi- namento ed al controllo delle singole aziende, alla programmazione delle colture ed alla manutenzione delle opere di bonifica. I poderi, dai dieci ai venticinque ettari, comprendono la casa colonica, la stalla, la concimaia, il pozzo, un abbeveratoio, un forno in muratura ed il porcile. Una volta sistemati i terreni, le unità poderali vengono dotate di bestiame, di macchine agricole e delle necessarie scorte per l’immediato inizio dell’attività. All’ONC spetta la radicale ripulitura delle superfici coltivabili, i lavori di dissodamento, la sistemazione delle reti viarie, la costruzione della casa colonica e dei fabbricati annessi, la fornitura delle attrezzature, la direzione tecnica ed amministrativa della colonia. Il “ alla fine del 1932 cominciarono a giungere anche i primi coloni soprattutto dalla Val Padana ” colono ha l’obbligo di residenza stabile nel podere, di curare la buona conservazione degli edifici, di eseguire l’espurgo delle scoline poderali in modo che il deflusso delle acque si mantenga sempre in piena efficienza, di coltivare il fondo disciplinatamente secondo le disposizioni impartite dalla stessa ONC, di mantenere sempre in buono stato le strade poderali. Copertina di libro scolastico - anno 1941 Al colono è inoltre concesso un appezzamento di circa mille mq per impiandotte in realtà. Gli effetti di tarvi un ortofrutteto detutto questo lavoro vengono stinato all’uso alimentai poderi comprendono la casa colonica, la annientati dalla furia degli re familiare e di sua stalla, la concimaia, il pozzo, un abbevera- scontri bellici. L’invasione esclusiva pertinenza. anglo-americana sorprende toio, un forno in muratura ed il porcile Le macchine, gli attrezla popolazione agricola delzi, le scorte morte pol’Agro Pontino, che subisce derali (fieno, stramaglie, lettiere, mangimi, letame, rovine e devastazioni. Inoltre, i coloni si trovano in sementi, ecc.), eccezion fatta per le scorte procurauna nuova situazione giuridica ed economica data te dal colono, sono sempre integrale proprietà deldalla stipulazione dei contratti per il riscatto dei pol’ONC. Le spese inerenti alla colonia sono divise deri dell’ONC. equamente tra le parti, così come i prodotti e gli utiPoco coinvolti ed interessati dalla bonifica, gli abili poderali. I coloni devono piantare le colture decitanti dell’ex feudo del Circeo vivono, fino a tutti gli se dall’ONC (grano, cotone, sorgo, ricino) e non anni ’50, di un’economia indirizzata unicamente alpossono piantare la vigna e alberi da frutto, almeno l’autoconsumo. In una economia agricolo-forestale fino al 1937. Terminato il lavoro nel podere cui sobasata sul latifondo, il mestiere più usuale è quello no assegnati, possono essere mandati a lavorare del bracciante; pochi possono permettersi il lusso di nei poderi vicini. In pratica sono dei alla vigilia del secondo conflitto mezzadri e per questo privi di un mondiale, buona parte delle opere ritenusalario; hanno dite indispensabili al risanamento ed alla ritto a delle cosidvalorizzazione dell’’agro Pontino sono dette “anticipaziostate tradotte in realtà ni” in grano ed in denaro. Alla vigilia del secoltivare un proprio pezzo di terra, ancora meno condo conflitto quelli che possono contare su un piccolo stipendio mondiale, buona dal Comune o dal Governo. Quasi tutti si arrangiano e parte delle opere risi specializzano nei mestieri più svariati (ranocchiaro, tenute indispensamignattaio, tellinaro, concolaro, lavandaie, portatrici bili al risanamento d’acqua). Molti, secondo la stagione, si dedicano aled alla valorizzaziola raccolta di funghi, nespole, ghiande, legna secca, ne dell’Agro Pontilumache. La caccia e la pesca sono pratiche quotidiano sono state trane (continua). “ ” “ ” Pianura pontina, piscina e lestre - anno 1928 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 5 TERRITORIO Storia Illustri antichi romani nell’area Pontina L’Imperatore Tiberio al Circeo di Carlo Gallone La prima volta al Circeo di Giulio Andreotti Abbiamo ricevuto dal Presidente Se natore Giulio Andreotti una breve no ta, che siamo lieti di pubblicare, nella quale è fatto cenno alle sue prime gite a San Felice Circeo parte dei contemporanei, invece, la sua crudeltà e l’ipocrisia, così come la dissolutezza, di fatto sembrano inverosimili. Poco prima della sua morte Tiberio si affrettò a tornare nella sua villa di Capri per nascondere una maa bambino – anni venti – passavo una parlattia ma quando raggiunse la località di Astura, vicite dell’estate a Terracina dal nonno, canno Nettuno, la sua malattia si aggravò. Riavutosi un celliere in quella Pretura. poco non perse l’occasione di assistere ai giochi glaQualche volta mi conduceva in gita a San Felice Cirdiatori che si svolgevano nell’Arena della frazione ceo in un piccolo imperiale di Circei, più o meno carrozzino che dove oggi rimane la villa cosidattraversava una detta di Domiziano. Dall’alto distesa di vigne degli spalti, Tiberio, scagliò un lungo il mare, giavellotto contro un cinghiale per arrivare al dello spettacolo uccidendolo, porto di Ulisse ma questo sforzo, alla sua età, dove si faceva non fece che aggravare ultemerenda. Non riormente le sue già precarie credo di essere condizioni fisiche, tanto che, mai salito fino al proseguendo il suo viaggio, centro del Cosbarcato a Capo Miseno fu ragmune. giunto dalla morte. Fu negli anni Ma questa arena, o anfiteatro, Tiberio durante il suo ultimo viaggio vercinquanta che il dove si tenevano sanguinosi so Capri assistette ai giochi gladiatori Sindaco Italo Gespettacoli gladiatori e bestiari è nell’’arena della frazione imperiale di Circei mini, che avevo esistita davvero al Circeo? Semconosciuto come brerebbe di sì. Infatti, poco diPresidente delstante da Torre Paola, è stata L’atteggiamento riservato e l’estrema parsimonia l’AGIS (l’Assoritrovata un’iscrizione marmonelle questioni finanziarie dell’impero, che resero Ticiazione degli rea la quale attesta che Montaberio impopolare, unite alla sua presunta depravaesercenti di cinus (forse magistrato di Circei) zione morale, contribuirono a costruire di lui l’immanema), mi invitò a sue spese aveva fatto costruigine che fu tramandata nella tradizione storiografica a passare qui re un anfiteatro dove si potesdi Tacito e Svetonio. Nelle cronache della maggior una vacanza. sero tenere spettacoli venatori Italo Gemini e Giulio Andreotti - 19 giugno 1954 Insieme favoe gladiatori. Inaugurazione della Chiesa dell’Immacolata rimmo la coAttualmente questa struttura struzione della è scomparsa, forse perché Chiesa dell’Immacolata affidata alle Suore Beneoriginariamente costruita in legno, ma sembrerebdettine. be che durante il recupero dell’antico canale roNella relativa foresteria trascorremmo due stagioni mano il pavimento circolare di un piccolo anfiteaestive. Successivamente acquistammo una villetta di tro fosse stato casualmente dissotterrato dagli tre stanze più garage adattabile ad abitazione, ed il operai addetti ai lavori e contestualmente sotterralegame con San Felice è divenuto stabile. to perché, in quell’occasione, gli interessi e gli imMia moglie ed io, sconsigliataci la residenza in monpegni erano tutt’altro che favorevoli alle scoperte tagna (per decenni passavamo parte delle ferie dalarcheologiche che non avrebbero permesso un imle Suore Orsoline a Cortina d’Ampezzo), trascorriamo mediato realizzo in termini di “pecunia”. Nefasta qui al Circeo le nostre ferie. tradizione che si è purtroppo mantenuta fino ai noLa città è …. scesa a valle e la nuova parrocchia, destri giorni. dicata all’Assunta, contiene anche un suggestivo museo della Santa Sindone. Del vecchio parroco don Giacinto morto nell’ultimo sembrerebbe che un’’arena per spettacoanno conservo grata memoria di una amicizia cinli gladiatori in epoca romana esistesse quantennale. poco distante da T orre Paola Tiberio Sono onorato, ora, di presiedere la Giuria del Premio annuale che sta riscuotendo - attorno alla tematica del mare – crescente successo. Vedo però con particolarissimo piacere il giornale ssociazione ulturale l entro torico (n.d.r. Centro Storico) che tiene viva la memoria storica di San Felice Circeo. Se vuoi aderire all’Associazione Ed è unica la diffusione gratuita. telefona al n. 333 1904459 Spero di riceverlo anche io, a Roma, o con i numeri oppure invia una e-mail a: [email protected] arretrati durante le vacanze. L’ imperatore Tiberio (Roma 42 a.C. – Capo Miseno 37 d.Cr), fu un capace militare e un abile amministratore, che cercò di rispettare il più possibile, all’interno del principato, le tradizioni politiche del governo repubblicano. Succeduto ad Augusto nel 14 d.C., nel corso del suo regno consolidò ulteriormente il potere imperiale, impose una ferrea disciplina all’esercito, amministrò le finanze con grande abilità e riorganizzò il governo delle province, senza tuttavia riuscire a evitare che, col passare del tempo, in Pannonia, in Germania, in Gallia e in altre parti dell’impero, scoppiassero rivolte. L’ultimo periodo del suo regno fu dominato da un clima di cospirazione e terrore. Nel 26 d.C. lasciò Roma per ritirarsi in Campania. L’anno successivo si trasferì a Capri, mentre al governo nella capitale rimase Lucio Elio Seiano, prefetto del pretorio. Resosi conto che questo aspirava al trono imperiale, Tiberio lo fece giustiziare insieme ai suoi seguaci nel 31 d.C. Durante il suo regno venne crocefisso Gesù Cristo (33 d.C.). “ D ” “ A c “I C ” S ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 6 SOTTO LA NOTIZIA Editoriale segue dalla prima Ante mare, undae Avanti al mare, le onde L’effetto viene dopo la causa storicamente rilevanti. In qualsiasi azione da intraprendere va comunque tenuta presente la difficile situazione economica dell’Italia che dura almeno da due anni a questa parte, tanto da costringere i turisti ad accorciare il tempo delle loro vacanze. Sarebbe quindi opportuno che ristoranti, bar e stabilimenti rivedessero i loro prezzi, cosa che non sembra sia accaduta a San Felice Circeo. Sarebbe anche opportuno che le varie iniziative avessero un “coordinatore” esperto e competente. In un Paese come il Circeo dove il turismo rappresenta gran parte della fonte di lavoro e reddito, il settore non può essere trascurato. E’ necessario ed urgente confrontarsi con altre realtà, verificare esempi di località con elementi naturali e storici simili al Circeo, valutare ed eventualmente imitare quei Paesi che già hanno raggiunto risultati positivi. In tanti anni in cui ho trascorso sistematicamente le vacanze estive a San Felice Circeo, mio Paese d’origine, ho notato una diffusa tendenza a scaricare le responsabilità degli accadimenti negativi, colpevolizzando ora questo ora quello, ora il cattivo tempo o l’introduzione dell’euro, ora un provvedimento dell’Amministrazione comunale o una particolare iniziativa privata. Tutte queste lamentele, limitate a gruppi ristretti, non sono mai divenute massa critica, che potesse influenzare le scelte degli Amministratori. Finita la stagione, poi, ciascuno riprende i suoi normali ritmi di vita, si chiudono le case di villeggiatura di proprietà o in affitto, il Paese cade in letargo e dimentica i grandi problemi estivi, che inevitabilmente si ripresentano tali e quali l’anno successivo. Da ultimo ritengo importantissimo l’uso dei mezzi di comunicazione, in particolare dell’informatica, strumento moderno ormai indispensabile per diffondere la conoscenza del nostro Paese a livello nazionale e internazionale. Questi strumenti hanno costi contenuti, contribuiscono a fornire nuovi posti di lavoro, velocizzano ed ottimizzano i risultati di qualsiasi progetto. L’Associazione culturale “Il Centro Storico”, sia pure con le limitate risorse di cui dispone, ha realizzato due importanti mezzi di comunicazione, il giornale “Centro Storico” e il sito internet www.sanfelicecirceo.info, che hanno visto qualche mal riuscito tentativo di imitazione. Può essere che quanto detto non sia così utile e giusto come penso, ma almeno spero che induca i lettori a discuterne e semmai a suggerire qualcos’altro. Anticipo, comunque, che l’Associazione “Il Centro Storico” sarà presente al Circeo anche durante i prossimi mesi invernali con un’impegnativa iniziativa a grande valenza e rilevanza territoriale. Alessandro Cresti La corrispondenza con l’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo Ing. Domenico Mattacchioni Responsabile Settore Urbanistica Sede E p.c. Al Presidente dell’Associazione Centro Storico Corso Vittorio Emanuele III, 23 04017 San Felice Circeo (LT) Via Cavalletti, 2 00186 Roma e p.c. ai Capigruppo Consiliari Vincenzo Cerasoli Eugenio Saputo Maria Grazia Colambrosi Oggetto: Invio nota Associazione Centro Storico prot. N. 14476 del 10 luglio 2004 Si fa seguito alla precedente comunicazione dello scrivente prot. N. 9938 del 18 giugno 2004 con la quale veniva trasmessa per i provvedimenti di competenza la nota del Centro Storico di cui al prot. N. 9938 del 15 maggio 2004 a Lei assegnata quale responsabile del procedimento, per verificare e rispondere all’interessato nei termini di legge, in funzione anche della nuova nota dell’associazione prot. N. 14476 del 10 luglio 2004 che ad ogni buon fine si allega.. Cordialità San Felice Circeo, 13 luglio 2004 Il Sindaco Dott. Giuseppe Schiboni Oggetto: Interventi per il recupero architettonico e cromatico del Centro Storico di San Felice Circeo. Atto di messa in mora. Risposta nota prot. N. 14476 del 10 luglio 2004 Faccio seguito alla mia del 13 luglio 2004 prot. N. 14636 a Lei inviata per conoscenza per trasmetterLe la nota a firma dell’ing. Domenico Mattacchioni, unico responsabile del procedimento amministrativo di cui all’oggetto della presente. Cordialità San Felice Circeo, 09 agosto 2004 Il Sindaco Dott. Giuseppe Schiboni Spettabile Associazione “Il Centro Storico” Corso Vittorio Emanuele III, 23 04017 San Felice Circeo e p.c. Al Prefetto di Latina Dott. Salvatore La Rosa Piazza della Libertà, 48 04100 Latina e p.c. Soprintendente della Regione Lazio Arch. Costantino Centroni Lettera allegata San Felice Circeo 19 luglio 2004 Spett.le Sig. Sindaco Dr. Giuseppe Schiboni SEDE Oggetto: Risposta note prot. 9938 del 18/06/04 e prot. N. 14636 del 13/07/04 Con la presente si relaziona in merito alle note prot. N. 9938 del 18/06/04 e prot. N. 14636 del 13/07/04 di trasmissione da parte del Sindaco rispettivamente delle note prot. 9938 del 15/05/04 e prot. N. 14476 del 10/07/04 inviate dall’Associazio- ne culturale “Il Centro Storico” di San Felice Circeo. Relativamente alle stesse, si specifica che ad oggi non è stata convocata alcuna Conferenza dei Servizi inerente l’esame della progettazione per la redazione del Piano del Colore e Regolamento per la riqualificazione del Centro Storico. Si evidenzia che, il procedimento per l’adozione del Piano Colore e Regolamento prevede, prioritariamente, una deliberazione di Consiglio Comunale in merito, con atto da pubblicarsi all’Albo Pretorio e quindi visionabile da chiunque e verso il quale possono essere presentate osservazioni nei termini di legge. Nel caso in cui, successivamente la procedura preveda l’indizione di una Conferenza dei Servizi della stessa sarà data pubblicità mediante avviso pubblico all’Albo Pretorio. Comunque, sarà premura di questo Comune inviarne comunicazione anche all’Associazione culturale “Il Centro Storico”. Parimenti, nel caso in cui si procedesse all’acquisizione dei singoli pareri indipendenti, oltre agli atti pubblici disposti alla normativa vigente, ne verrà data comunicazione anche all’Associazione suddetta. Ad oggi, essendo l’iter ancora nella fase di realizzazione della documentazione progettuale da parte dei tecnici incaricati, non è stata trasmessa alcuna documentazione alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, che si provvederà a trasmettere nei modi e nei tempi previsti. Relativamente all’avanzamento del procedimento amministrativo, si ritiene che lo stesso debba essere sviluppato nelle apposite ed idonee sedi istituzionali (Commissioni Consiliari tecnico-consultive, Consiglio Comunale) e quindi con la produzione di atti pubblici visionabili. Gli interventi partecipativi previsti dalla legge 241/90, possono pertanto essere esercitati con le modalità ed i termini di legge previsti. segue a pagina 7 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 7 TERRITORIO Attualità Nicola e ... Lo zio d’America note a margine di un Bilancio del Comune di San Felice Circeo U n caro amico di mio padre, il signor Nicola, aveva un lontano parente emigrato in America negli anni ‘20 che, non avendo famiglia, aveva contatti solo con lui: gli scriveva ogni tanto, gli raccontava dei suoi sacrifici ma anche delle sue soddisfazioni e gli faceva capire di essere, in qualche modo, diventato molto ricco. Il signor Nicola gli rispondeva con premura sia perché gli era affezionato ma anche perché, in cuor suo, sperava di ricevere prima o poi l’eredità di questo Zio d’America, il quale nel frattempo aveva anche raggiunto le ottanta primavere. Così, ogni anno, faceva progetti ambiziosi su quello che avrebbe fatto con quei soldi e quindi prevedeva ora di cambiare la macchina, ora di andare a vivere in una zona esclusiva della città, ora di andare in crociera in giro per il mondo. Ma, regolarmente, tutti i progetti andavano in fumo perchè l’eredità non arrivava; anzi, per dirla tutta, non arrivò mai; forse lo Zio d’America aveva trovato famiglia o chissa’... Questa storia mi è tornata alla mente dando uno sguardo al Bilancio Consuntivo del nostro Comune. Bisogna sapere che il Consuntivo è quel Bilancio con cui chi gestisce dà ragione di come ha utilizzato i soldi pubblici e, soprattutto, ci dice se le previsioni fatte l’anno precedente sono state rispettate. Non voglio assolutamente tediare i cortesi lettori con numeri e formule matematiche ma vorrei solo sottoporre alla attenzione di tutti il dato complessivo in questione. Dunque, con il Bilancio di Previsione era stata prevista un’entrata di 26.368.605,14 di Euro, aumentati poi, nel corso dell’anno, a 29.263.665,98; a questi, nel Bilancio Consuntivo, hanno fatto riscontro solo 6.946.719,35 di Euro riscossi e 5.374.540,00 di Euro accertati e riportati nei residui attivi per essere riscossi nel corso dell’anno 2004, per un totale di 12.321.259,35 di Euro, quindi con un minore introito di 16.942.406,63 di Euro. In pratica l’assessore al Bilancio ha sbagliato la previsione di entrata per circa 32 Miliardi di Lire! Un dato così eclatante si commenta da solo e dà anche la misura delle capacità gestionali di chi ci go- verna o, meglio, di chi ci comanda. Evidentemente l’assessore (che, guarda caso si chiama Nicola anche lui) doveva aver pensato che qualche Zio d’America avrebbe elargito al Comune un bel pacco di dollari ma, anche in questa occasione, siamo rimasti tutti con un palmo di naso. Eppure il nostro eroe, che deve ricevere abitualmente pochi complimenti, ha letto, durante il Consiglio Comunale, una relazione piena di lodi per sè stesso e per i suoi collaboratori ed ha liquidato l’errore di cui sopra dicendo che è vero che quei soldi non sono entrati ma che questo è successo solo perchè molti lavori pubblici previsti non sono partiti e, di conseguenza, non sono arrivati i finanziamenti relativi alle opere! Anche a volerla cercare, una giustificazione peggiore non si poteva trovare. La verità è che una amministrazione poco capace, per farsi bella agli occhi del popolo, promette la realizzazione di opere faraoniche e, quindi, prevede un certo tipo di finanziamento in entrata; poi quelle di E. Dantes stesse opere restano nel libro dei sogni e quando è l’ora di portare i conti si fanno delle pessime figure, così come è successo alla premiata Ditta Schiboni & Co. Però, state tranquilli, l’anno prossimo le promesse saranno le stesse. Ma la gente abboccherà ancora? Si farà prendere in giro nuovamente? Speriamo di no, anche perchè, come ha potuto constatare il signor Nicola, lo Zio d’America resta sempre soltanto un miraggio. segue da pagina 6 La corrispondenza con l’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo Ad ogni buon conto, visto che questo Comune intende dare ampia diffusione e partecipazione agli interventi urbanistici in fase di progettazione, la documentazione tecnica, una volta redatta, verrà discussa anche con le associazioni presenti nell’area e con i tecnici locali operanti nella stessa, al fine di addivenire ad un apporto fattivo di suggerimenti e collaborazione da parte degli stessi per il corretto inquadramento dell’intervento. Le operazioni di progettazione ad oggi sono nella fase del rilievo della situazione attuale dell’acquisizione dei caratteri storico-architettonici specifici dell’urbanistica e degli edifici del Centro Storico, a seguito delle deliberazioni di Giunta Municipale n. 17 del 30/01/04 e n. 61 del 22/04/04, nonché della Determinazione n. 27 del 11/06/04, atti pubblicati all’Albo Pretorio. In quest’ottica non si comprende il carattere delle note dell’Associazione culturale “Il Centro Storico” richiamate in oggetto, in quanto la suddetta Associazione potrà partecipare agli atti del procedimento solo nei termini previsti dalla normativa vigente. Il Resp. Settore Urbanistico ing. Domenico Matacchioni n.d.r. – Tante parole per non dare alcuna risposta. Riteniamo di conoscere bene quali sono i nostri diritti e quali sono i doveri dell’Amministrazione comunale in base alla legge definita “legge sulla trasparenza degli atti amministrativi”. Pertanto daremo seguito alla nota del Responsabile del Settore Urbanistico. Non dimentichiamo poi che presso la Procura della Repubblica di Latina è pendente un esposto per violazione degli artt.10/22/24/25 della legge 241/1990, con la richiesta che venga ravvisato il reato previsto e punito dall’art. 328 c.p. (omissione di atti di ufficio). Infine, eviterei ogni ironia (“In quest’ottica, non si comprende il carattere delle note dell’Associazione culturale “Il Centro Storico” richiamate in oggetto, …”) in quanto ritengo che l’attuale Amministrazione non possa farne uso, considerati i gravi e urgenti problemi, che suo malgrado, sarà costretta ad affrontare. Alessandro Cresti IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 8 TERRITORIO Ambiente Un’illusione ottica L’isola del Circeo Osservando il promontorio si ha l’impressione di vedere un’isola di Stefano Pagliaroli C hi osservi il promontorio Circeo dalla pianura Pontina o da qualcuna delle colline più lontane può avere l’impressione di trovarsi davanti ad un’isola. Per i viaggiatori antichi l’illusione visiva sarà stata anche maggiore, quando le acque della palude ristagnavano sulle terre circostanti. E se è vero, come scrive Plinio il Vecchio, che «miraculum a Cerceis palus Pomptina est» (Storia naturale, III 59), è d’altra parte innegabile che, se c’è un’altra grande meraviglia, quella sia proprio rappresentata dal promontorio: la sua enigmatica presenza ha attratto per secoli la curiosità di storici, geografi, poeti, curiosità anche accresciuta dal racconto omerico della sosta di Ulisse e dei sortilegi di Circe, che non pochi autori hanno localizzato, come è noto, proprio al Circeo. Poiché le fonti antiche che toccano il per i viaggiatori tema della somiglianantichi l’’illusione visiva za del Circeo ad un’idi trovarsi di fronte ad sola e le sue connesun’’isola sarà stata an- sioni con il mito omeche maggiore, quando rico esercitano la loro le acque della palude suggestione ancora ristagnavano sulle ter- oggi su noi moderni, ne riporto qui brevere circostanti mente alcune che mi sono parse particolarmente interessanti. Teofrasto (nato tra il 372 e il 370 e morto tra il 288 e il 286 a. C.) – famoso scienziato e filosofo della scuola peripatetica, allievo di Aristotele (380-322 a. C.) – scrive (Sulla storia delle piante, V 8, 3 ed. S. Amigues; questa e le seguenti traduzioni italiane di testi greci qui riportate sono mie): «Si dice che quello che chiamano Circeo sia un alto promontorio, fittissimo di boschi e che vi si trovino querce, gran quantità di lauri, mirti. Quelli del posto raccontano che qui abitava Circe e viene da loro mostrata la tomba di Elpenore, dove crescono mirti simili a quelli con cui si fanno le corone, mentre gli altri sono di dimensioni maggiori. Dicono che anche questo luogo ha subito un recente interramento, perché prima il Circeo “ ” Il Circeo e la Palude Pontina Quadro di Aristite Sartorio anche oggi a chi vi si diriga o lo osservi da qualunque punto della pianura il Circeo appare come un’’isola poco distante dalla costa “ ” era un’isola, ma adesso, avendo le alluvioni di alcuni fiumi provocato l’accumularsi della terra, è diventato una parte del litorale. Le dimensioni dell’isola sarebbero di circa ottanta stadi». La flora mediterranea appena menzionata ci richiama alla memoria la curiosa testimonianza di uno scritto intitolato Delle storie incredibili, che l’antichità ci ha tramandato sotto il nome di Aristotele, ma che è con ogni probabilità da ricondurre alla cerchia degli allievi del filosofo o comunque alla sua scuola, nel quale leggiamo (835b-836a ed. I. Bekker): «Si dice che dalle parti dell’Italia sul monte Circeo si produce un farmaco mortale talmente potente che, se viene spruzzato addosso a qualcuno, lo fa crollare per terra all’istante e gli fa cadere tutti i peli del corpo, con la conseguenza che l’aspetto di quelli che periscono a causa di quel veleno suscita davvero compassione». È chiaro che queste affermazioni siano esposte al sospetto di essere state modellate sul mito omerico di Ulisse e Circe, celebre, quest’ultima, proprio per la preparazione di veleni mortali. Saremmo tuttavia tentati di supporre che nel riferimento a una pianta dalla quale si ricava un veleno mortale – perché è assai probabile che si tratti proprio di una pianta, quella da cui si ricava il veleno, benché il greco abbia il più ge- nerico pharmakon ti phyesthai thanasimon, cioè «vi si produce un filtro mortale» – possa essere contenuta una parte di verità, considerato che sul promontorio del Circeo ci sono ancora oggi varietà di piante molto rare, alcune anche velenose. Più tardi troviamo la testimonianza del geografo Strabone (nato il 64/63 a. C. e morto dopo il 23 d. C.), il quale, descrivendo questa parte dell’Italia, viene in questo modo a discorrere del Circeo (Geografia, V 3, 6, ed. F. Lasserre) : «Dopo Anzio, a duecento novanta stadi di distanza, c’è il Circeo, che è come un’isola in mezzo al mare e alle paludi. Dicono anche che sia ricco di radici, forse ricollegando il fatto al mito di Circe. Vi si trova una cittadella, un santuario di Circe e un altare di Atena. Viene anche mostrata una coppa che si dice sia appartenuta ad Odisseo». Ancora dunque un riferimento alla somiglianza ad un’isola, questione sulla quale torna lo storico Procopio di Cesarea – vissuto tra la fine del V e dopo la metà del VI sec. d. C. – in una pagina che merita di essere riportata (Sulle guerre, V 11, ed. G. Wirth): «Vicinissimo [alla città di Terracina] si trova il monte Circeo, dove dicono che Ulisse si unì a Circe. Quello che raccontano per me non è credibile, perché Omero sostiene che la dimora di Circe era su un’isola. Una cosa tuttavia mi sento di farla presente, e cioè che il Circeo in questione, trovandosi per la gran parte in mezzo al mare, è simile ad un’isola, e a chi vi naviga molto da presso o vi si dirige lungo il litorale sembra appunto un’isola a tutti gli effetti. Ma poi, quando uno arriva lì, si rende conto che prima era stato vittima di un’illusione. Forse per la stessa ragione anche Omero dice che il luogo era un’isola». Anche oggi a chi vi si diriga o lo osservi da qualunque punto della pianura il Circeo appare sulle prime come un’isola poco distante dalla costa. E tale dovette apparire anche a Giulio Aristide Sartorio (1860-1932), che lo ritrasse circondato dalle acque, in una luce misteriosa e quasi di sogno, nel dipinto che qui riproponiamo. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 9 TERRITORIO Ambiente Come ci si difendeva dai pirati Le torri del Circeo I Caetani iniziarono la costruzione delle torri nel 1562 – 1° parte di Cinzia Vastarella* Torre Paola. Il nome di Torre Paola deriva dalla chiesetta dedicata a San Paolo, costruita nel XIII secolo tra lago e mare. Sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare è di forma circolare ed ha una base a scarpa non molto alta. Si sviluppa su due piani, più la piazza d’armi, dotata di uno scudo. L’ingresso era situato al primo piano e vi si accedeva mediante una lunga passerella, poggiata sul pendio roccioso retrostante. Nel 1569 scoppiò una rissa tra il torriere e alcuni soldati. Tra questi rimase ferito il soldato Giovannello i Caetani iniziarono nel 1562 a costruire delle Fratte che in seguito diventò famoso per le sue Torre Paola e Torre Fico alle due estremalefatte. mità del promontorio Tra le imprese che videro protagonista Torre Paola molte furono quelle legate ad azioni di pirateria. Il promontorio fu teatro di frequenti incursioni già a Urbe, ma anche agli altri cristiani che navigano da partire dai secoli IX e X. Il Grillo, “provveditore geneogni parte il nostro mare, i quali, catturati ogni giorrale della flotta pontificia”, che visitò tutte le torri del no e depredati delle loro merci, o vengono uccisi e promontorio dal 1618 al 1624, ci informa a proposigettati in mare o vengono condotti, infelici, come to che «dalli pirati il monte era chiamato prima che vi schiavi nelle lontane prigioni della Barbaria e della fossero edificate le torri, Turchia...Per la sicurezza Monte dell’Oro per le codelle navi che da Napoli e il nome di Torre Paola deriva dalla chie- piose prede che in esso dalla Sicilia veleggiano setta dedicata a San Paolo, costruita nel facevano giornalmente». verso Roma e così pure Alla fine del XVII secolo la per quelle che da Roma XIII secolo tra lago e mare torre fu ispezionata dal vanno verso Napoli e la “Visitatore e Revisore Sicilia, vi ordiniamo di codelle fortezze e torri nella spiaggia romana”, Giusepstruire a vostre spese una torre di difesa presso il Lape Miselli detto Burattino. go di Paola, un’altra sulla rupe del Fico, un’altra alla Nel 1701 la custodia della torre era affidata al torrieCala Cervia e una quarta alla Cala Moresca o Concolire Cristoforo Terre a cui spettavano 14,5 scudi al meno, tutte idonee ad accogliere guarnigioni di Soldase per sè e per i due soldati che lo affiancavano. Nel ti». 1705 una nuova ispezione condotta dal Capitano L’importante documento conservato nell’archivio Leonardo Forlini. Caetani detta altre norme: Nel mese di maggio del 1720 una nave tunisina riuscì la Camera Apostolica si Torre Moresca, impegnava a fornire alle ad approdare sulla costa settentrionale del Circeo. Lo chiamata anche torri le armi di cui aveva- sbarco fu reso possibile, grazie alla complicità del Torre Falconara, era no bisogno e i soldi ne- guardiano di Torre Paola e del Deputato Sanitario di piùù adatta all’’avvista- cessari al pagamento del- San Felice che accompagnò i pirati fin sotto le mura mento e alla segnala- le guarnigioni mentre ai del paese. Con l’aiuto del traditore i turchi depredarono il paese delle merci presenti e rapirono donne e Caetani spettava il diritto zione bambini. Senza incontrare alcuna resistenza i pirati e di scegliere e di cambiare i due traditori tornarono alla loro nave e ripartirono. i torrieri. Solo alcuni anni dopo grazie all’interessamento di I Caetani iniziarono nello stesso anno a costruire Torre Paola e Torre Fico, alle due estremità del promontorio. I lavori erano guidati dal capo mastro Bernardino da Udine e sorvegliati dall’architetto Bartolomeo Brecciali, che nulla poterono fare per salvare ciò che già era stato costruito delle due torri, allorquando furono attaccati dall’alto da alcuni pirati sbarcati non lontano. La sventura non capitò invano poiché si capì di essere vulnerabili anche dagli attacchi provenienti da terra, così si decise di munire la piazza d’armi delle torri di uno scudo cioè di un alto parapetto rivolto verso terra, che proteggesse le armi e i soldati. I lavori ripresero e le torri furono ultimate entro il primo semestre del 1563. Per ricavare la somma necessaria al pagamento delle due guarnigioni, 80 scudi mensili per 20 soldati e due sergenti, il Pontefice diede ordine nello stesso anno che si tassassero 53 centri della Campagna e Marittima (attuali provincie di Frosinone e di Latina). L’ 8 gennaio del 1562 il Papa Pio IV inviò una lettera a Nicolò e Bonifacio Caetani che così diceva: «Non senza grave angoscia d’animo, considerando quanto numerose e quanto frequenti calamità, iattura e danno i pirati turchi e africani abbiano apportato non solo ai naviganti e ai mercanti, che trasportano generi alimentari ed altre merci necessarie all’Alma “ ” “ “ ” ” Torre Paola Papa Innocenzo XIII, i prigionieri riuscirono a tornare a casa dietro pagamento di un riscatto. Verso la fine del secolo XVIII la guarnigione della torre fu rafforzata portando il numero dei soldati a sei più il torriere che nel 1793 era Nicola Carocci. Nel 1809 Torre Paola fu attaccata dagli inglesi che dopo aver preso e distrutto le altre torri del promontorio, cercarono invano di impossessarsi anche di quest’ultima. Il preciso e micidiale fuoco della torre ebbe la meglio sugli assalitori, che furono costretti ad abbandonare l’impresa e a ritirarsi definitivamente. Torre Moresca. Chiamata anche Torre Falconara perchè secondo il Grillo è «...posta nel più aspro luogo del Monte che per essere...solitario li falconi vi fanno li nidi et alevano li loro figlioli senza timore...». Fu costruita successivamente a Torre Paola e Torre Fico e non fu certamente ultimata prima del 1574. Nel 1623 custode della torre era il Caporale Masino. Nel 1705 la torre fu visitata dal Capitano Leonardo Forlini che la trovò scarsamente armata. Per la posizione arretrata rispetto alla linea di costa, Torre Moresca era più adatta, rispetto alle altre, all’avvistamento e alla segnalazione che alla difesa effettiva. Attualmente arroccato su di una roccia sotto il picco di Circe, è conservato solo il troncone circolare della torre che fu distrutta dagli inglesi nel 1809 e mai più ricostruita (continua). Resti di Torre Moresca * Fondazione M. Zei IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 10 PREISTORIA Ambiente Grotta Barbara Abitata dall’uomo di Neandertal e poi dai primi Homo Sapiens di Michelangelo La Rosa* Q uesta piccola cavità si apre su un tratto di Grotta Barbara si apre costa molto scosceso poco oltre l’insenatusu un tratto di costa ra della Cava d’Alabastro sulla quale si afmolto scosceso faccia il Riparo Blanc. Non sembra che la grotta, denominata così, negli anni 70, dal prof. Marcello Zei, ro al Circeo (cultura Aurignasia compresa in quelle segnalate da A.C. Blanc. ziana). La base della grotta si trova a circa 7 metri sul livello Nei livelli musteriani gli strudel mare su cui si affaccia direttamente esponendo il menti rinvenuti in situ sono riempimento interno all’azione delle mareggiate da S circa un centinaio: i raschiatoi e SW. Il piano interno in leggera ascesa è costituito sono rari, molto più numerosi da pietrame calcareo a spigoli molto smussati; le pai denticolati e i coltelli a dorso. reti della grotta sono interessate fino all’altezza di I resti di fauna più frequenti circa 2 metri e mezzo dal piano della grotta stessa da sono riferibili al Cervo e al Dailembi di breccia e di spiaggia fossili tenacemente ceno, seguiti da quelli di Stammentati, relitti di un antico sedimento asportato dalle becco. Le ossa sono molto azioni dinamiche costiere. Sulle stesse pareti a circa m. 1,20 dalla superficie della grotta e quindi ad oltre 8 metri dal livello del mare, si osservano numerose perforazioni di molluschi litodomi che appartengono, come è stato altrove più volte rilevato, al mare Tirreniano che nell’interglaciale Riss-Wurm (OIS 5e) bagnava le nostre coste alcuni metri sopra l’attuale livello. Dal 1982 al 1989 sono stati effettuati dall’Istituto di Paletnologia dell’Università di Roma alcuni saggi nel riempimento della grotta su di una superficie totale di circa 12 mq. e ad una profondità variabile, senza però mai raggiungere la base del deposito. Lo scavo ha dimostrato che grotta Barbara fu dapprima abitata dall’Uomo di Neandertal (“cultura” Musteriana) e poi dai Industria Aurignaziana primi Homo Sapiens che giunse- “ PRINCIPE Ristorante Caffè Piazza V. Veneto – S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.547962 Supermarket CARLETTO di Lucci Evasio & C. s.a.s. V.le T. Tittoni, 70/72 – S. Felice Circeo La Cona Tel. 0773.540497 – Fax 0773.541102 ” Industria Mosteriana frammentate e le strie di macellazione frequenti. La microfauna a mammiferi (i piccoli roditori riflettono l’ambiente immediatamente circostante con più precisione Il Gelatone Al Circeo Gelateria Pasticceria Bar Viale Tittoni, 160 S Felice Circeo La Cona tel. 0773.540601 Ristorante “peperoncino e cioccolata” Via Terracina Km 11.700 – Golfo Sereno Tel. 339.8583110 che non i grandi animali) è composta principalmente dal topo campagnolo e dall’arvicola dei prati. Lo studio della macrofauna e della microfauna, quindi, indica un ambiente misto a prateria e bosco ed un clima non particolarmente freddo. L’analisi tipologica degli strumenti litici e i dati stratigrafici concordano per un’età probabilmente avanzata per il Musteriano di grotta Barbara, un momento leggermente antecedente all’Aurignaziano. L’Aurignaziano è rappresentato da un centinaio di strumenti ritoccati e da abbondanti scarti di lavorazione. Gli strumenti sono principalmente rappresentati da grattatoi, i bulini non sono numerosi ed accompagnati da incavi, denticolati, becchi, troncature, lame ritoccate, “ la grotta fu scagliati. Sono denominata “Grotta Barbastate ritrovate ra””, negli anni ’70, dal nove punte in osprof. Marcello Zei so, più o meno frammentarie. Nella fauna la scoperta dell’asino idruntino (il cosiddetto asino delle steppe) in questo livello indica un ambiente più aperto e dunque un clima più arido rispetto a quello che aveva accompagnato la deposizione del livello musteriano. ” * Fondazione M. Zei G io iel l eri a Luigina Bartelloni Piazza Vittorio Veneto - S. Felice Circeo Centro Storico tel. 0773.548292 Pasta all’uovo di Federico Fedeli V.le T. Tittoni, 113 – S. Felice Circeo La Cona Tutti i tipi di pasta della migliore qualità Tel. 0773.540608 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 11 TERRITORIO Il Borgo del Circeo Borgo Montenero 1954 - 2004 dopo cinquant’anni la trasformazione della Sala Parrocchiale di Piero Ricci ti e di raduni a larga partecipazione popolare; tempo occasione dell’attuale ristrutturazione deldi offrire una struttura valida e moderna non solo alla Sala Parrocchiale ha dato lo spunto per la comunità parrocchiale ma anche disponibile per delinearne un po’ di storia, inserita pienaogni altra iniziativa <oltre la parrocchia>. mente nella storia di quella “gente semplice” giunta re. Quindi un’altra tappa della vita della nostra Sala, Con questi presupposti nasce l’idea del “Cinema qui dal nord nel lontano 1934. il restauro, senza toccarne la struttura, durante le ceMontenero” che con l’Asilo e il Campo Sportivo furo1934 - 2004 sì, i conti tornano: stiamo entrando nel lebrazioni cinquantenarie. Ciò, dobbiamo ricordarlo, no poi realizzati su quei terreni avuti, come ricordato 70° di fondazione di Borgo Montenero (fondato nel è stato possibile grazie all’interessamento e al granprima, in donazione dall’ONC. ‘34 e ufficialmente inaugurato il 4 ottobre 1935); ma de contributo dell’Amministrazione Provinciale di LaSi decise così di realizzare questo non è questo il tema di queste poche righe. tina; al desiderio del Comitato del edificio su progetto del Geom. Silvio Torniamo allora alla cronistoria della nostra Sala Paroggi diventa neces- 50° che si è prodigato per lasciare Meneghel, un progetto moderno e rocchiale. Non avendo avuto, per il poco tempo a dissario trovare nuove forme un segno tangibile delle celebradi notevole ampiezza con i suoi ben posizione, l’opportunità di ascoltare i racconti dalla di aggregazione e l’’attuale zioni; al Parroco don Giancarlo che 400 posti. viva voce dei testimoni diretti, ho pensato di trarre ristrutturazione della Sala è stato l’animatore principale di <Lacrime, sudore, fatica>, questo è notizie e spunti da scritti di coloro che hanno realizParrocchiale viene realiz- questo progetto di restauro. stato il prezzo pagato per questa zato questa opera, unica nel suo genere tra tutti i Mi ritornano alla mente tutte quelle zata in questa ottica opera parrocchiale. Era il 1954 Borghi dell’Agro Pontino. iniziative svolte in Sala, anche ai tempi duri, povertà estrema; quando Ci troviamo negli anni cinquanta, agli inizi, quantempi di don Giovanni, e tese a far la buona volontà non è do la presidenza dell’Opera Nazionaconoscere problematiche attuali, a dare un contribusufficiente a realizzare sogni e le Combattenti (ONC) decide di to culturale, a far incontrare la gente e a fargli riscoprogetti arditi. Eppure! Gran donare alle Parrocchie che prire quei valori della fraternità, della socialità, del giorno fu quello della operano sul territorio di sentirsi comunità; valori di cui ancora oggi si sente il inaugurazione con Bonifica un appezbisogno. popolo ed autorità zamento di terreOggi diventa necessario trovare nuove forme di agpresenti. no per le opere gregazione, nuovi modi di stare insieme, nuove iniL’entusiasmo di parrocchiali; ziative affinchè la nostra sala riviva con la gente denquei momenti cede gli editro, le sue mura devono poter sentire le voci delle belli pian piafici sacri alpersone, devono poter pensare che non sono state no si attela Curia. La innalzate per niente. nuò per far Curia VeE l’attuale ristrutturazione va, in un certo senso, in spazio alla scovile di questa ottica. cruda realTerracina Questa volta si è voluto toccare la struttura interna tà: il debidelega il della sala; tutti ricordano la ex-galleria, uno spazio to e i proparroco sopraelevato da decenni inutilizzato e inutilizzabile, testi bandi B.go è in questa zona che si è pensato di trarre locali per cari; ma Montenela Catechesi e per l’aggregazione e la crescita dei nograzie alla ro (don stri ragazzi (oratorio). tenacia e alAugusto Almeno la parte alta della sala certamente tornerà la disponibiliBonelli) a presto a rivivere. Quella idea di Oratorio su cui don tà di alcuni, e firmare l’Atto Gianfranco da anni insisteva, credo che inizi a farsi ad una buona di donazione strada concretamente. dose di provvidenper conto della E’ stato dato l’incarico all’Arch. Roberto Cicconi di veza (on. Giulio AnMensa Vescovile il rificare il modo migliore di intervento nella ex-galledreotti), anche quei 02 febbraio 1951. ria. L’architetto ha presentato un progetto che abbiaSala cinema Montenero momenti brutti passarono Contestualmente la parmo accettato ed è iniziata la trafila burocratica per le e quella Sala è patrimonio delrocchia di Montenero ottenne varie autorizzazioni; è stata indetta una gara di apla Parrocchia per sempre. dalla Federconsorzi per una sompalto e i lavori sono stati affidati alla Ditta Rapone CoDiremmo che la Sala “Cinema Montenero” ma modesta il fabbricato aggiunto all’edifistruzioni. è come un sigillo e una bandiera: storia sofferta e cio del Consorzio Agrario (commissario Dott. Mira Certo per fare questo tipo di intervento in una sala gloriosa. 1952) e fu la prima Sala cinematografica parrocchiaaperta al pubblico, ci si è dovuti attenere alle vigenti Lasciamo gli anni cinquanta-sessanta e facciamo un le di Montenero. Il vecchio magazzino richiese opere leggi sulla sicurezza e sottoporre al controllo finale salto a Domenica 16 giugno 1985: è l’anno delle cedi aggiornamento; fu concessa alla Parrocchia la lidei Vigili del Fuoco che attesteranno ciò che è di lolebrazioni del 50° di fondazione di B.go Montenero, cenza cinematografica delle Sale Parrocchiali; fu praro competenza. è il giorno in cui si inaugura, perché restaurato, l’ex ticamente la prima opera realizzata nell’ambito della Alla riapertura della sala penso che tutti potremo staCinema Montenero, ribattezzandolo come “Sala Parpastorale giovanile. re tranquilli sotto l’aspetto “sicurezza”! rocchiale”. Era il tempo delle Sale cinematografiche parrocchiali, Al momento i lavori stanno continuando per cui non “Cinema Montenero” “Sala Parrocchiale” non è difdel cinema come svago serale; tempo delle attività risi può dare con precisione una data di inaugurazioficile capire questo passaggio avvenuto nel corso dei creative culturali della gioventù; tempo di avvenimenne, l’augurio è che in quel momento importante ci sadecenni: la trasformazione della società, la remo tutti perché non dimentichiamolo: “la sala è pamaggiore capacità di spostarsi da un luogo aldomenica 16 giugno 19885 viene l’altro, l’arrivo della cosiddetta “civiltà moder- trimonio della comunità parrocchiale per sempre”! inaugurato l’’ex Cinema Montenero, ribattezzato co- na”, hanno fatto sì che una Sala Cinematografi(Le frasi in corsivo sono di don Augusto Bonelli e me “Sala Parrocchiale”” tratte dal libro “B.go Montenero 50/68”) ca in un borgo non avesse più motivo di esse- L’ “ ” “ ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 12 CENTRO STORICO Lettere - Delibere ✉ Alcune richieste al Sindaco Caro Direttore, comprendo perfettamente le grandi responsabilità che ha il nostro Sindaco, ma so anche che viene consigliato da diversi collaboratori i quali l’aggiornano sui problemi, bisogni, e necessità della comunità, sennò che consiglieri sono? Però non avendo ricevuta risposta alcuna da chi di dovere, mi rivolgo a Lei sperando che queste poche richieste, vengano esaudite. Il Centro Anziani molti mesi fa chiese se si potevano collocare alcune pensiline nei tragitti dei pulmini, onde riparare dall’acqua e dal sole i gruppetti di anziani che aspettano. Stesso discorso dicasi per quelle panchine sderenate in via Tittoni e al Centro storico che vedono tante persone anziane attendere, con i pacchi della spesa in mano e in piedi, il bus che verrà. Quando ancora il “belvedere” dell’antica posta lasciava vedere la valle sottostante, scrivemmo al sig. Sindaco pregandolo di intervenire presso il privato che aveva acquistato il terreno sottostante la piazzola, affinché vietasse la copertura del cancello di delimitazione con edera ed altro. Il proprietario in definitiva ha oscurato quello che era il punto più bello di San Felice Circeo, patrimonio di scolaresche, turisti, ecc.: ma simili luoghi non si dovrebbero tutelare come il Pincio di Roma? Saluti cari Aldo Alessandrelli Vice Presidente “Centro Anziani - Centro Storico” Delibbere dell’’Amminisstrazione Comuunale di San Felice Circeo N. 36/G.C. Data Oggetto 01/03/04 Approvazione progetto preliminare lavori completamento e ampliamento struttura sportiva Ballarin. Presentazione domanda per l’ammissione ai benefici di cui all’art.1 legge 65/87 117/G.C. 30 /06/04 L.R. 29/92. Diritto allo studio: Richiesta contributi 118/G.C. 30 /06/04 Incarico Centro Operativo Circe per sorveglianza e tutela patrimonio boschivo estate 2004 (4.500,00 €). 119/G.C. 01/07/04 Approvazione piano esecutivo di esercizio 2004. 120/G.C. 01/07/04 Patrocinio all Venta Club Events e compartecipazione alle spese di organizzazione della manifestazione – Torneo “beach soccer” (25.000,00 €). 121/G.C. 10/07/04 Partecipazione organizzazione raduno bandistico (3.215,00 €). 122/G.C. 13/07/04 Variazione n. 2 al bilancio di previsione. Anno 2004 123/G.C. 13/07/04 Assistenza medico turistica ai cittadini non residenti. Prelivo dal fondo di riserva. 124/G.C. 13/07/04 Presa d’atto graduatoria tirocinanti personale e operatori progetto L. 328/2000. 125/G.C. 14/07/04 Progetto c.s.l. anno 2004. Nomina commissione esaminatrice. 126/G.C. 14/07/04 Attivazione servizio raccolta rifiuti da imballaggio e affidamento periodo 10/07/04 – 31/12/04. 127/G.C. 16/07/04 Patrocinio e contributo alla manifestazione “la più bella del mondo” (4.000,00 €) 128/G.C. 17/07/04 Opposizione decreto ing. Soc. Ind.. Eco/Comune San Felice Circeo. Nomina legale (3.638,26 €) 129/G.C. 14/05/04 Istituzione servizio parcheggio a pagamento aree sedime scuole centro storico. 130/G.C. 20/07/04 Patrocinio e contributo alla manifestazione “Circeo Comix” (5.000,00 €) 131/G.C. 21/07/04 Somme non soggette a pignoramento. 132/G.C. 21/07/04 Variazione n. 3 al Bilancio anno 2004. 133/G.C. 21/07/04 Manifestazioni estate 2004. Approvazione di parte del calendario e impegno di spesa per contributi (59.103,00 €) 134/G.C. 21/07/04 Costituzione in giudizio atto di citazione Telecom s.p.a./Comune. Nomina legale (1.819,13 €) 135/G.C. 21/07/04 Concessione in comodato d’uso all’A.S. Montenero di area di pertinenza della Scuola “G. Capitanio” 136/G.C. 28/07/04 Intervento ad adiuvandum Ministero Beni Culturali/N. Tranquilli presso C.d.S. (4.183,60 €) 137/G.C. 28/07/04 Pagamento spese CTU prof. Emanuele Conte causa Pinotti Cinthia c/Comune di San Felice Circeo. Ord.. 1091/2003. Comm.to Usi Civici Lazio. (1.000,00 €) 138/G.C. 28/07/04 Patrocinio morale ad artisti per esposizione di proprie opere. 139/G.C. 28/07/04 Patrocinio al movimento artistico Logos e Bidoni “Esasperatismo” per collettiva pittori. 140/G.C. 04/08/04 Prelievo dal fondo di riserva per fini sociali. (245,00 €) 141/G.C. 04/08/04 Prelievo dal fondo di riserva per progetto “Centro diurno per minori” (850,00 €) 142/G.C. 04/08/04 Prelievo dal fondo di riserva per incremento capitolo finalità culturali. (5.500,00 €) 143/G.C. 04/08/04 Richiesta finanziamento alla Regione Lazio legge 42/97. 144/G.C. 04/08/04 Presa d’atto dei verbali e della graduatoria finale progetto C.S.L. approvato con delibera G.C. n. 55/04 e 87/04. 145/G.C. 04/08/04 Concessione patrocinio e contributo economico soc. Just Eventi s.r.l. per manifestazioni di mora e spettacolo.(5.500,00 €) 146/G.C. 07/08/04 Variazione n. 4 al bilancio dell’esercizio anno 2004 147/G.C. 07/08/04 Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Fissazione gettone di presenza. 148/G.C. 07/08/04 Istituzione commissione consultiva servizio noleggio con conducente. 149/G.C. 09/08/04 Patrocinio manifestazione di moda P.zza Lanzuisi. 150/G.C. 13/08/04 Contributo per il permesso di costruire – art. 16 DPR n. 380/01 E S.M.I. adeguamento ISTAT costo di costruzione e tabelle parametriche oneri di urbanizzazione. 151/G.C. 13/08/04 Progetto sorveglianza e vigilanza aree comunale. Contributo Associazione nazionale Carabinieri – Nucleo protezione civile (6.000,00 €). 152/G.C. 20/08/04 Lavori di recupero palazzo baronale. Approvazione progetto definitivo. 153/G.C. 23/08/04 L.R. n. 30 del 16.7.98. Integrazione servizi minimi trasporto pubblico urbano. 154/G.C. 25/08/04 Approvazione patrocinio e contributo concerto lirico e concerto Napoli a modo mio. (600,00 €) 155/G.C. 25/08/04 Erogazione finanziamento Congresso internazionale sulla Sindone (4.000,00 €). 156/G.C. 25/08/04 Approvazione patrocinio sommerfest e caccia alla lepre meccanica. 48/C.C. 17/06/04 Realizzazione di Parco Pubblico Villa M. E. Lepido. Determinazione e avvio procedimento. 49/C.C. 17/06/04 Servizi Parcheggi a pagamento stagionale. Modifiche aree pubblice e strade adibite alla sosta. 50/C.C. 01/07/04 Risposta ad interrogazioni. 51/C.C. 01/07/04 Ratifica variazione n.1 al bilancio di previsione 2004. 52/C.C. 01/07/04 Comunicazione prelievi dal fondo di riserva. 53/C.C. 01/07/04 Concessione della cittadinanza onoraria al sc. Don Augusto Bonelli. 54/C.C. 01/07/04 Approvazione perizia alienazione sig.ra Piacenti Paola. 55/C.C. 01/07/04 Approvazione perizia di alienazione sigg. Cestra Vincenzo, Roberta Virginia, Daniela e Valeria. 56/C.C. 01/07/04 Approvazione protocollo d’intesa AUSL di Latina per svolgimento attività risocializzanti da parte dei disagiati mentali. 57/C.C. 01/07/04 Regolamento comunale sulla tutela della riservatezza di dati personali. 58/C.C. 01/07/04 Intitolazione largo stradale a Gino Superti. 59/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada Giuseppe Ceccarelli. 60/C.C. 01/07/04 Intitolazione largo Enrico Fabrizi. 61/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada don Giuseppe Capitanio. 62/C.C. 01/07/04 Intitolazione piazzola Norberto Campioni. segue a pagina 13 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 13 PERSONAGGI TIPICI Anneddoti Duméneche, assessore anziano D omenico era un contadino un po’ rozzo, analfabeta, ma benestante. Un tempo, quando qualcuno possedeva più di un vigneto era considerato ricco. Domenico era uno di questi. La moglie, “Fulumena” era più scaltra di lui. Aveva frequentato la seconda elementare e pertanto sapeva scribacchiare e leggicchiare. Essendo anche alquanto ambiziosa, aveva convinto il marito a presentarsi candidato alle prossime elezioni comunali e, poiché per concorrere a qualsiasi elezione il candidato doveva saper eseguire la propria firma, Filomena si improvvisò maestra. La sera, dopo cena, impartiva lezioni al coniuge. Iniziò con le aste, poi con i quadretti, indi con i cerchietti e così via. Per Domenico una sofferenza. La penna gli pesava molto più della zappa. Comunque, un po’ con le lusinghe, un po’ con le minacce, Filomena raggiunse lo scopo: suo marito imparò a fare la propria firma, sia pure approssimativamente e così fu eletto assessore anziano. Per i profani precisiamo che l’assessore anziano era colui che, dopo il sindaco, aveva ricevuto più voti dai consiglieri; pertanto diventava vice-sindaco di diritto. Siamo agli inizi degli anni venti e non essendo ancora in vigore il concordato tra lo Stato italiano ed il Va- ticano, il matrimonio celebrato in Chiesa non aveva alcun effetto civile. Era stata fissata una certa data per la celebrazione di un matrimonio sul Municipio, ma proprio pochi giorni prima dell’avvenimento il sindaco si ammalò e pertanto l’incombenza cadde sull’assessore anziano. Il povero Domenico, essendo analfabeta, non sapeva come cavarsela. Era imbarazzatissimo e al solo pensiero del rito, sudava freddo. da O’KEA’MUS di Andrea De Sisti segue da pagina 12 DELIBERE 63/C.C. 64/C.C. 65/C.C. 66/C.C. 67/C.C. 68/C.C. 69/C.C. 70/C.C. 71/C.C. 72/C.C. 73/C.C. 01/07/04 01/07/04 01/07/04 01/07/04 01/07/04 09/08/04 09/08/04 09/08/04 09/08/04 Intitolazione strada Raffaele Risaliti. Intitolazione piazzale Giampaolo Cresci. Intitolazione strada don Giacinto Tacconi. Intitolazione strada Rocco Capponi. Intitolazione strada Edvige Seripa. Interrogazioni Porto turistico. Determinazioni. Piano di lottizzazione “Le Magnolie” soc. Ventidue. Determinazioni. Parametri e modalità per la misura dell’indennità risarcitoria del danno ambientale per le opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo. 09/08/04 Ratifica variazione n. 2 di bilancio di previsione anno 2004. 09/08/04 Comunicazioni prelievi dal fondo di riserva. Oroscopo di Ottobre 2004 stessi e potete dirigervi in molte direzioni. La vostra mente vi aiuterà a raggiungere obiettivi concreti e soddisfacenti. (dal 24/8 al 22/9) di Aldebaran Ariete Le influenze di Mercurio, Marte e Giove sono in opposizione al vostro segno. Se non fate attenzione questo mese potrebbe rivelarsi pieno di contrarietà di ogni genere. Prestate un particolare riguardo alle ossa e all’artrosi. (dal 21/3 al 20/4) Toro Il mese comincia bene: la Luna è nel vostro segno! Anche l’amore è stabile e le relazioni personali sono favorite. Ottimo momento per fare progetti di lavoro anche in campo creativo. I nativi del Toro nascondono quasi sempre un lato artistico. (dal 21/4 al 21/5) Gemelli Le energie sono alte. Vi sentite pieni di voglia di fare e ciò è già positivo. Ottimi i rapporti d’amore. Buono l’equilibrio che esiste tra i vostri bisogni e quelli della persona amata. Momento favorevole per le questioni economiche. (dal 22/5 al 21/6) Cancro Nell’aria di ottobre è presente qualche difficoltà. Cercate di essere pazienti (so che ne siete capaci) e fatevi assorbire dal lavoro che state svolgendo e non pensate, per il momento, a cose nuove. Concentrate bene l’energia, non disperdetela. (dal 22/6 al 22/7) Leone Generalmente voi, così leali, vi fidate degli altri: fate attenzione, in questo periodo, a non sopravvalutare chi non merita. Desiderio di fare nuove esperienze anche in campo esoterico. Bene l’amore e ottima la forma fisica. (dal 23/7 al 23/8) Vergine Intervenne la moglie Filomena, la quale prese accordi con il segretario comunale. Questi avrebbe pensato a tutto il rituale, compresa la lettura degli articoli di legge e l’assessore anziano, ad un cenno, rivolgendosi agli sposi, doveva soltanto pronunciare la seguente frase: “In nome della legge, vi dichiaro marito e moglie”. Purtroppo, nel momento cruciale, l’assessore anziano, alquanto emozionato, forse anche a causa della fascia tricolore a tracolla, s’ingarbugliò, cosicché, invece di pronunciare la frase fatidica, disse: “A nome de mogliema, vi dichiaro marito e legge”. Il matrimonio, ormai nullo, fu rinviato e celebrato a guarigione avvenuta del sindaco. Godete ancora del benefico effetto che vi ha lasciato Giove. Siete più sicuri di voi Bilancia Mese eccellente! Straordinarie energie planetarie vi accompagnano favorevolmente. Dovete esprimervi al meglio, senza fare confusione; riuscirete a conseguire ciò che desiderate in armonia con voi stessi e con il mondo esterno. (dal 23/9 al 23/10) Scorpione Anche se avete sempre pensato di sapere che cosa fare, in questo periodo potreste mettere in dubbio la validità delle vostre idee. Siete un po’ sotto tono. Evitate quindi inutili sforzi. Siate sinceri con voi stessi. (dal 24/10 al 21/11) Sagittario Siete molto produttivi e intraprendenti in questo periodo. Avete una speciale capacità di giudizio che vi fa andare a fondo nelle cose. Portate avanti progetti e nuovi impegni. Avrete buon esito. (dal 22/11 al 21/12) Capricorno Ci sono un po’ di ostacoli, al momento, poiché sono molte le energie celesti in dissonanza, ma non lasciatevi prendere dalla tristezza: supererete tutto. Prendete coscienza che gli ostacoli sono necessari per imparare a superarli. (dal 22/12 al 20/1) Acquario Buone prospettive di lavoro o di nuova occupazione. In questo mese tutto va alla grande. Mercurio, Marte e Giove vi sono amici e quindi sappiate cogliere possibili vantaggi nello studio, nella “carica” energetica e perché no … … in possibili entrate di denaro. (dal 21/1 al 19/2) Pesci Qualche contrasto nella vita sentimentale, ma passeggero. Siete spinti da un rinnovato senso di libertà. Molto bene, ma che sia un sentimento che vi aiuta a crescere e non ad evitare le vostre responsabilità. (dal 20/2 al 20/3) IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 14 SPORT Calcio e Tempo Libero Inizia il campionato 2004 - 2005 Pesca d’altura La Nuova Circe è pronta di Tommaso Di Prospero L a Nuova Circe è pronta ai blocchi di partenza per una nuova stagione agonistica nel campionato di Promozione e questa volta non ha alcuna intenzione di soffrire, come nella scorsa stagione, quando la salvezza è arrivata a poche giornate dal termine. Quest’anno è inserita nel girone C, nel quale sono assenti le formazioni della provincia ciociara, mentre ci sono diverse squadre del comprensorio romano ed in particolare dei Castelli Romani. L’inserimento in questo girone è stato accolto con grande soddisfazione dalla dirigenza, presidente Ciampa in testa. Benché il livello tecnico di questo campionato sia certamente più alto, siamo certi che al cospetto di squadre più preparate tecnicamente, ma dall’agonismo meno esasperato rispetto a quelle del comprensorio ciociaro, una Nuova Circe potenziata in tutti i reparti, possa fare la sua bella figura. Il presidente Ciampa non ha badato a spese prendendo sul mercato alcuni ottimi elementi che hanno militato anche nei campionati di categoria superiore, gettando così le basi per un campionato di vertice. Quest’anno sono previsti due soli elementi in campo in età di lega, un ragazzo del 1985 ed uno del 1986, questa nuova regola condivisa dalla gran parte degli addetti ai lavori dovrebbe proporre un campionato qualitativamente migliore rispetto a quello della scorsa stagione. Le partenze un po’ a sorpresa di Ruggiero e del bomber Ezio Vecchio, oltre a quelle di Calisi e Argentesi, non hanno messo in crisi la dirigenza sanfeliciana che ha preso i difensori Macone (ex Gaeta) e Di Pinto (ex Bassiano), i centrocampisti Dosio (già alla corte di mister Ceccarelli nella trionfale cavalcata che portò la Nuova Circe in Promozione), Isotton (ex B. Hermada), Pecchia (ex Priverno) e Reggio (ex Terracina 1925), gli attaccanti Monti (ex Aprilia), Mancini (elemento locale in età di lega su cui la Nuova Circe è pronta a scommettere) e Maragoni (elemento esperto che ben conosce l’ambiente sanfeliciano), per concludere con l’estremo difensore Percolo (ex Vis Terracina), nella rosa della squadra sono altresì integrati alcuni elementi in età di lega ed altri tornati da vari prestiti. Si comincia con la Coppa Italia, però il vero obiettivo resta senz’altro il campionato che inizia il 3 ottobre a B. S. Maria contro il Real Latina per uno dei tanti derby che ci verranno proposti in questa stagione. Le squadre maggiormente accreditate alla vittoria finale sono il Pomezia, già vicino al salto di categoria nella passata stagione, la Vis Artena, il Sezze del presidente Bucciarelli, il Pontinia di mister Cencia ed ovviamente la Nuova Circe. L’impegno finora profuso dal presidente Ciampa e dal direttore sportivo Senesi, non si è limitato al rafforzamento della squadra ma è andato ben oltre visto che in questa stagione agonistica l’ingresso all’Aldo Ballarin sarà gratuito per tutti, nella speranza di vedere finalmente il pubblico sanfeliciano pronto a sostenere l’undici di mister Ceccarelli. A breve scadenza verrà effettuata una copertura parziale delle gradinate dell’Aldo Ballarin che metterà al riparo gli spettatori nelle giornate di cattivo tempo. Il nostro augurio è che l’indiscutibile impegno e dedizione della dirigenza sanfeliciana venga premiata con un campionato di vertice, sostenuto da una collettività finalmente presente e pronta a tifare per un sodalizio, quello rosso blu della Nuova Circe, nato nell’ormai lontano 1959, che rappresenta da qualche anno, una delle realtà calcistiche più fulgide della nostra provincia. La rosa della squadra per la stagione 2004/2005 Portieri: Magnanti e Percolo. Difensori: Macciacchera, Macone, Tulli, Senesi, D’Andrea, Tramentozzi, Di Pinto, Capponi R. Centrocampisti: Dosio, Benetti(cap); Amato, Iannitti, Isotton, Pecchia, Reggio, Bracciale, Macchiusi, Capponi A, Palmerio, Martufi, Egidi. Attaccanti: Rossi, Mancini, Maragoni, Monti, Percoco M. Al Circeo una tappa del circuito internazionale di drifting di Ennio Bravo ra il 1989 quando appena 36 soci, mossi dalla passione per il mare e per la pesca sportiva davano vita all’Associazione “Circeo Fishing Club”, il cui scopo era quello di promuovere e di sviluppare la pratica di sport connessi con il mare, la pesca sportiva, la motonautica e la vela. Ulteriori motivazioni erano quelle di sensibilizzare i giovani verso tali attività, impegnarsi per la tutela della Cultura locale del Mare, organizzando manifestazioni ed eventi volti al monitoraggio delle risorse ambientali e paesaggistiche, impegnandosi in attività anche di alto rilievo sociale, come consentire ai disabili e/o portatori di handicap, quando possibile, la pratica di sport nautici. Numerose le competizioni svolte negli anni e ancor più numerosi i successi ottenuti, anche in campo nazionale, hanno attratto sempre più persone all’As- E zatori e dei partecipanti delle scorse edizioni, l’estate 2004 vede la mancanza della settima edizione “ragazzi a pesca”, poiché l’impegno e le risorse sono state finalizzate a far entrare il Circeo Big Game in un circuito internazionale di pesca d’altura in drifting, l’Italian Sportfishing Master Circuit. La presentazione del programma si è tenuta venerdì 3 settembre alla presenza della stampa e degli sponsor presso l’Hotel Maga Circe, mentre il raduno degli equipaggi, con la consegna dei materiali e del regolamento, è avvenuto sabato 11 settembre nel pomeriggio. Lo svolgimento della gara invece si è tenuta dalle ore 8.00 alle ore 16.00 di domenica 12 settembre. Dopo il rientro, fissato alle ore 16.00, si è dato inizio alla pesatura del pescato sociazione, tanto che il numero dei soci saliva a 150 già nel 1995. Le iniziative cui l’Associazione si è dedicata non si sono limitate all’organizzazione di eventi puramente sportivi, ma anche alla raccolta della memoria storica del primo pescatore del Circeo, Amedeo Pagliaroli, la cui autobiografia, curata, documentata ed edita dall’Associazione è stata donata agli alunni della scuola media “Leonardo da Vinci.” I ragazzi, per ben 6 anni consecutivi, inoltre, sono stati i protagonisti della manifestazione “ragazzi a pesca” che ha visto l’entusiasta partecipazione di giovani dai 6 ai 14 anni. Con grande rammarico degli organiz- ed all’immediata stesura della classifica. Vincitore della gara è risultato il team “Scarola” dell’Associazione Circeo Fishing Club con un pescato di 37 Kg – capitano: Enzo Lanzuisi; equipaggio: Egle Lanzuisi, Erminio D’Ambrosio, Pino Tartufi. Il ricavato del pescato è stato devoluto in beneficenza alla Parrocchia S. Maria degli Angeli. Tuttavia le speranze per un prossimo futuro sono quelle di veder realizzati entrambi gli eventi, ”Circeo Big Game” e “Ragazzi a pesca”, nella stessa giornata, per creare un unico grande evento che risponda alle esigenze di piccoli e grandi pescatori. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 15 TEMPO LIBERO Lo spazio della città Polenta con funghi e caccia I film più visti Le chiavi di casa di Alessia Bravo Incredienti 600 grammi di farina di mais 500 grammi di funghi galletti o lattarini 10 pezzi di piccola caccia (tordi, beccafichi, allodole) 5 salsicce fresche piccanti 50 grammi di pecorino 50 grammi di parmigiano vino rosso olio pomodoro Fate rosolare la cacciagione e le salsicce con olio e aglio, poi versate mezzo bicchiere di vino rosso e fatelo evaporare. Aggiungete i funghi interi (precedentemente mondati e lavati) e i pelati, salate e lasciate cuocere sul fuoco dolce per circa un’ora. Nel frattempo avrete cotto la polenta per 45 minuti. A cottura ultimata, versate la polenta sulla spianatoia, copritela con il sugo e cospargetela di pecorino e parmigiano. da la “LA VISCOTTA Ricette di San Felice Circeo” di Angela Bassani Piste ciclabili - Raccolta Firme Sul prossimo numero di Dicembre 2004, verrà dato conto delle firme raccolte per la richiesta di piste ciclabili a San Felice Circeo. ORA LEGALE di Fabio Serrecchia e Antonio di Salvo Riceviamo da un lettore una lunga lettera che in sintesi pone la seguente domanda: quando si considera tacitamente accettata dal committente l’opera dell’appaltatore? Riportiamo di seguito la risposta del legale. Si segnala all’attenzione del lettore una recentissima sentenza della Corte di Cassazione in materia di appalto. L’Art. 1655 c.c. definisce l’appalto <<… il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro. …>> (cfr. art. rich.). L’art. 1665 c.c. prevede che <<… il committente, prima di ricevere la consegna, ha diritto di verificare l’opera compiuta. La verifica deve essere fatta dal committente appena l’appaltatore lo mette in condizione di poterla eseguire. Se, nonostante l’invito fattogli dall’appaltatore, il committente tralascia di procedere alla verifica senza giusti motivi, ovvero non ne comunica il risultato entro un breve termine, l’opera si considera accettata. Se il committente riceve senza riserve la consegna dell’opera, questa si considera accettata ancorché non si sia proceduto alla verifica. Salvo diversa pattuizione o uso contrario, l’appaltatore ha diritto al pagamento del corrispettivo quando l’opera è accettata dal committente. …>> (cfr. art. 1665 c.c.) Dalla semplice lettura dell’articolo ult. richiamato, si comprende agevolmente l’importanza che riveste in materia di appalto, l’accettazione dell’opera da parte del committente; rappresenta, infatti, un passaggio necessario affinché si producano effetti giuridici ben determinati tra i quali, il diritto dell’appaltatore al pagamento del prezzo. Va da se che la disciplina di tale “passaggio” debba essere particolarmente rigida al fine di evitare strumentalizzazioni tese, ad esempio, a procrastinare nel tempo il pagamento del corrispettivo dovuto. In quest’ottica di “rigidità” trova il proprio fondamento l’”accettazione tacita”. Il terzo comma dell’art. 1665 c.c. prevede che in mancanza di accettazione per fatto e colpa imputabile al committente, l’opera si intende accettata e, conseguentemente, sorge il diritto dell’appaltatore a ricevere il corrispettivo pattuito. La Corte di Cassazione con la sentenza 17.06.2004 n. 11349 che si segnala, offre un contributo autorevolissimo in materia di accettazione tacita. La sentenza, infatti, afferma che <<Affinché possa parlarsi di accettazione tacita dell’opera commissionata occorre che il committente accetti senza riserve la consegna dell’opera oppure compia un atto che presupponga necessariamente la volontà di accettarla e che sarebbe incompatibile con quella di rifiutarla o di accettarla condizionalmente. In particolare l’art. 1665 c.c., pur non enunciando la nozione di accettazione tacita dell’opera, indica i fatti ed i comportamenti dai quali deve presumersi la sussistenza dell’accettazione continua a pag. 16 Gianni Amelio fa il bis alla mostra del cinema di Venezia con la toccante opera “Le chiavi di casa”, . Tratto dal romanzo “ Nati due volte” di Giuseppe Pontigia, il film si addentra nel complesso rapporto tra un padre (Kim Rossi Stuart) e il figlio Paolo (Andrea Rossi), un adolescente handicappato dalla nascita a causa di complicazioni sopravvenute durante il parto, in cui la madre perse la vita. Cresciuto dagli zii, perché il padre, sconvolto dalla tragedia, lo ha abbandonato a sé stesso, i due si rivedranno solo quando Paolo dovrà recarsi a Berlino per delle visite specialistiche. u Un tema difficile da portare sugli schermi, ma Amelio è stato abile a guardare l’evolversi del rapporto intimo tra padre e figlio dall’esterno, quasi in punta di piedi ma senza esitazioni nel mostrare l’handicap anche nei momenti più duri. Non deve essere stato semplice per il regista dirigere Andrea Rossi (che è disabile non solo sulla scena), ma il ragazzo mostra una spontaneità eccezionale, oltre a una carica di simpatia trascinante grazie anche al suo accento romanesco. Kim Rossi Stuart è bravissimo a calarsi nei panni del padre pieno di sensi di colpa, e trasmette uno smarrimento interno senza eccessi esteriori. A completare il terzetto Charlotte Rampling, nei panni della madre di una bambina con un handicap più grave di quello di Paolo e ricoverata nello stesso ospedale, che sarà una sorta di guida dei sentimenti per il confuso e spaesato Gianni. Colpo di scena finale a VENEZIA 2004 “Le chiavi di casa”, indicato come il superfavorito, rimane a mani vuote. Poesie Povera EEA1 Omero, greco illustre der passato, d’Atene venne qui pe stì paraggi, e ne restò così meravijato, che ner guardà li boschi, li paesaggi – nella capoccia se formò er poema. Chiamò lo scribba2 e ije dettò quer tema. S’emmagginò che ‘ngiorno ‘ndio potente presa ‘na stella su ner firmamento l’appoggiava sur mare dolcemente che l’abbracciò spruzzandola d’argento. Nasceva er promontorio der Circeo e Circe ce fa ‘rprimo gineceo. Fu proprio stà marvaggia fattucchiera che vede sulli scogli er prode Ulisse, te vede li compagni sta meggera e co’na formuletta li sconfisse. Te li trasforma ‘ngrassi maialetti, se cucca Ulisse e mette li paletti. Secondo er testo antico, qualche mese ce vorze a Ulisse pe ripijà le forze, ma finarmente quanno se riprese de sta drento ‘ngiardino lui s’accorse. Appena er sole lo baciò sur viso guardò ‘rcielo e strillò: stò n’paradiso. Poi triste, se ricorda l’altri siti, le coste greche, i mari de corallo. Ma più paragonava i patri lidi, e più na filigrana d’oro giallo ije se snodava li davanti all’occhi: sentì nà tremarella alli ginocchi. Nun serve questo a discorpallo, è vero. Ma immaginamo ‘npò ch’era stò scoijo, continua a pag. 16 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 16 VARIE Annunci - Numeri Utili segue dalla pag. 2 A.C. Blanc vi erano problemi o malintesi, parlando perfettamente il tedesco. Dopo la Guerra e la ripresa dell’insegnamento a Roma, la fama internazionale di Alberto Carlo Blanc cresce rapidamente. Diventa Segretario-Generale dell’Istituto di Paleontologia Umana di Roma, Presidente della Commissione per le Linee di Riva del IV e V Congresso Internazionale del Quaternario (INQUA) 1953-1961, Redattore della Rivista di fama internazionale multilingue “Quaternaria. Storia Naturale e Culturale del Quaternario”. Le sue scoperte sui movimenti delle linee di riva del Mediterraneo (Lazio, Genova, Versilia, Calabria, Puglie) e le informazioni sul clima date dalla fauna e dalla flora dei giacimenti scavati sono diventate storiche. I suoi lavori sulle abitudini di vita delle più antiche genti laziali (crani di Neanderthal del Circeo e di Sacco Pastore, disegni della Basua e di Grotta Romanelli, ricostruzioni di cerimonie religiose e di riti Neandertaliani) hanno tutti contribuito a che Alberto Carlo Blanc acquistasse fama internazionale. Viaggiava spesso, accompagnato quando possibile dalla famiglia. Ricordiamo tutte i nostri viaggi con papà in Africa negli anni cinquanta (Algeria, Tunisia, Libia). Il nostro percorso verso il Congresso INQUA a Barcelona e Madrid nel 1953 in una Chevrolet rossa attraverso il Sud della Francia e la Spagna. Gli intensi periodi di scavo nelle grotte del Circeo e le ore che tutte noi figlie trascorravamo pulendo teschi e segnando la posizione precisa negli strati di scavo di ogni selce o sasso lavorato od ossa. Un lavoro da certosini che papà ci pagava con qualche lira da spendere durante la festa del paese al Circeo, ma che facevamo con gioia, perché in tal modo sentivamo di far parte del suo mondo. Alberto Carlo Blanc ha avuto diversi incarichi, tra i quali quello di consigliere della Wenner Gren Foundation for Anthropological Research di New York e di Presidente Eletto della Unione Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche per il quadriennio 1958-1962, che doveva culminare con il VI Congresso Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche da lui organizzato a Roma, 29 agosto 3 settembre 1962. Il destino non voleva che ciò avvenisse! Durante uno scavo a Natale in Puglia in un villaggio di pescatori a Leuca alla fine del 1958 comincia a sentirsi stanco. Un esame clinico scopre che anni di tensione altissima non controllata avevano consumato vari organi essenziali (reni, fegato milza, ecc). Il cuore era forte, ma i migliori specialisti da noi consultati prevedevano che non sarebbe durato più di un anno. La moglie Elena affranta nasconde la verità al marito così pieno di progetti e di speranze. La figlia Maria Cristina parte con lui per tre mesi negli Stati Uniti, (primavera 1959) viaggio già programmato, durante il quale viene visitato alla famosa Mayo Clinic di Rochester ed all’Ospedale Universitario di Chicago. Il responso rimane lo stesso! Il 3 luglio 1960 dopo un lungo periodo di incoscienza dovuta al rallentato funzionamento dei reni, Alberto Carlo Blanc si spegne a Roma assistito dalla moglie e dalle figlie ancora giovani, all’età di 54 anni. Gli erano sopravissuti entrambi i genitori, per i quali questo fu un terribile dolore. E’ stato seppellito nel piccolo cimitero del Circeo, dove aveva trascorso molte delle sue ore più belle e dove aveva fatto tante delle sue scoperte piu importanti, di fronte alla pianura pontina da lui tanto amata. Annunci gratuiti Annunci gratuiti Annunci gratuiti Annunci gratuiti Anniversario • Il 24 settembre è stato l’anniversario del matrimonio dei coniugi Nunzia e Giovanni Aquino. Sono passati 17 anni e sono sempre un esempio d’amore. Auguri dagli amici. • Il 14 ottobre sono 15 anni di matrimonio di Augusta e Silvano Nicoletti. Auguri dagli amici. • Il 26 settembre si sono sposati Genni Frascadore e Davide Voncini. Auguri e felice matrimonio da Anna Rognoni. Compleanni • Il 19 agosto, Amedeo Calisi ha compiuto 99 anni (è nato il 19 agosto 1905 a San Felice Circeo). Auguri affettuosi da Antonietta, Dante e Elena. • Auguri a Fabiola Di Maggio. Il 18 settembre è stato il suo compleanno. Gli amici dall’Associazione “Il Centro Storico” • Il 4 settembre Franco Coccia ha compiuto 56 anni. Auguri dagli amici dell’Associazione “Il Centro Storico” • Le cognate augurano buon compleanno (22 settembre) a Fernando Ciammaruconi. • Il 23 settembre è stato il compleanno di Antonio Ferraioli. Auguri dalle sorelle. • I nipoti Chiara e Samuele augurano buon compleanno (27 settembre) ad Anna Rognoni. • Il 30 settembre è stato il compleanno di Simona Donnarumma. Auguri dalla zia Anna. • Il 1 ottobre è stato il compleanno di Emiliano Di Maggio. Auguri dalla nonna, dalle zie e dalle cuginette. • 1° compleanno di Michela Brizzi il 2 ottobre 2004. Tanti auguri alla piccola, ai genitori e ai nonni dai Soci dell’Associzione “Il Centro Storico”. • Buon compleanno (8 ottobre) a Floriana Caddeo dalle nonne e dalle zie. • Rossano Mestrinaro il 27 ottobre compie 8 anni. Auguri dalla sorellina Giulia e dalla cuginetta Giordana. Cerco/offro • Vendo seggiolone, fasciatoio, box, lettino campeggio come nuovi. Giovanna 335.5729595 • Offro gratuitamente timida gattina nera di 4 mesi bisognosa d’affetto. Giulia 333.4119328 Per pubblicare il tuo annuncio invia una e-mail a: [email protected] o un fax al n. 06.51985217 oppure telefona al 333.1904459 continua da pag. 15 continua da pag. 15 ORA LEGALE Poesie ‘sto mare verde, bello pe ‘rdavero, che ‘nconosceva l’unto der petroijo. Che nun ciaveva sparzo sur fondale, buste, monnezza e scarti ‘durinale. Perciò pure s’aitaca aspettava li proci, r’cane, e la paziente moije lui troppo imbambolato ‘ncè penzava, preso da stò contorno che distoije. E ijè ce vorze più de quarche annetto pe riportà a Penelope l’affetto. Questo pe divve che r’Circeo d’allora posato sopra un mare de cristallo è stato pe millenni la dimora de gente c’ha lottato pe sarvallo. Ma ‘nce l’ha fatta cor moderno avvento de questi proci3, maghi der cemento. Pasquino del Circeo 1 EEA - Circeo 2 Scriba – emanuenze, scrivano 3 Proci moderni – vedi “il sacco del Circeo” Gioielleria Oreficeria Maria Grazia Colambrosi C.so V. Emanuele, 20 – S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.548580 EDILIMMOBILIARE Via Terracina Km 11.700 n. 126 tel. 0773.542053 – fax 0773.542053 cell. 338.9586023 04010 Borgo Montenero – Circeo (LT) www.edilimmobiliare - [email protected] Vendite-Affitti-Valutazioni-Manutenzioni da parte del committente. Le prime due ipotesi (commi 1 e 2) ricorrono allorché il committente cui sia pervenuto l’invito a procedere alla verifica dell’opera, tralasci di provvedervi senza giusti motivi oppure, avendo a tanto provveduto, non comunichi i risultati all’appaltatore entro un breve termine. Il comma 4 dell’art. 1665 c.c. prevede come presupposto dell’accettazione la consegna dell’opera parte al committente e come fatto concludente la ricezione senza riserve di quest’ultimo anche se non si è proceduto alla verifica. Mentre la consegna costituisce un atto puramente materiale che si attua mediante la messa a disposizione del bene a favore del committente, l’accettazione esige, al contrario, che il committente esprima il gradimento dell’opera stessa, con conseguente manifestazione negoziale che comporta l’esonero dell’appaltatore da ogni responsabilità per vizi e difformità dell’opera ed il conseguente suo diritto al pagamento del prezzo. …>> (cfr. Cass. 17.6.2004 n. 11349). PAOLA Parrucchiera Via XXIV Maggio, 18 - S. Felice Circeo tel. 0773.549010 - riceve per appuntamento Rinomata Macelleria COCCIA Via XX Settembre, 13 S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.546454