03-Analisi delle sequenze: sintassi SDIS
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03-Analisi delle sequenze: sintassi SDIS
Tecniche statistiche di analisi del cambiamento 03-Analisi delle sequenze: sintassi SDIS (vers. 1.1a, 26 novembre 2016) Germano Rossi1 [email protected] 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2016-17 G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 1 / 58 Introduzione Questa è la tipica situazione dei dati di una ricerca Ogni colonna è una variabile misurata Ogni riga è un caso statistico Si tratta di una fotografia “istantanea” scattata al tempo T0 . Se ci sono (ci saranno) dei cambiamenti nelle misurazioni, noi non siamo interessati G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 2 / 58 Introduzione Questa è una situazione leggermente diversa, ma comune Una variabile è stata misurata più volte: all’inizio (_b [base]), prima (_p) e dopo (_d) un certo evento Ogni misurazione è una fotografia scattata al tempo T0 , T1 , T2 Si assume però che tutti i casi statistici abbiano le misurazioni per ciascun tempo Ti Se manca è perché in quel particolare Ti non si è potuto rilevare G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 3 / 58 Introduzione Immaginiamo di aver video-registrato delle mamme che parlano con il proprio bambino piccolo mentre stanno giocando Una madre potrebbe dire Un’altra potrebbe dire “Tesoro. Guarda i giocattoli, che belli. Ne vuoi uno? Sì che lo vuoi. Ecco prendi questo! Rosso. Bello vero?” Ecco i giocattoli. Questo è tutto colorato. Tieni! Prendilo! Ci sono delle differenze, una parla di più e l’altra di meno; una è affettuosa, l’altra sbrigativa. Tesoro è un vezzeggiativo; Tieni e prendi sono degli ordini; Ne vuoi uno? è una domanda G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 4 / 58 Introduzione Possiamo spezzare le frasi Madre 1 Madre 2 Tesoro. Guarda i giocattoli, che belli. Ne vuoi uno? Sì che lo vuoi. Ecco prendi questo! Rosso. Bello vero? Ci sono i giocattoli. Questo è tutto colorato. Tieni! Prendilo! Già così, la prima dice 7 frasi, la seconda 4. Se però pensiamo che la registrazione potrebbe essere di 10 minuti. . . . G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 5 / 58 Introduzione Ipotizziamo di aver codificato le frasi con delle sigle e di aver codificato 5 minuti dell’episodio di gioco. Potremmo avere: Madre 1 (83 unità) re ro qo da nc da re rm qo re c ad re da c da an qa nc c da qo ad da ad da c ad da nc da c re da c rm da c da c w da qo c da c da c nc da nc c da c da re nc w c da c da c da c qo ad da nc da nc c qe da w i da c qo c nc w nc Madre 2 (35 unità) qa qe re am da c an ae c da c da ae ad c qe an da c da re ae re c op da c da nc re qe da c da c w Non si tratta di una fotografia, ma di un flusso di misurazioni nel tempo poi codificate Non assumiamo che le sequenze temporali siano tutte di uguale durata Non assumiamo che le informazioni raccolte siano tutte sempre presenti G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 6 / 58 Introduzione Potremmo decidere di contare quante volte una madre ha detto ogni categoria Categ Madre1 Madre2 23 1 1 20 9 1 3 9 da qa qe c Significato Dirige l’azione del bambino Domanda su un’azione Domanda su oggetti dell’ambiente Parole convenzionali (“dai”) Ma perderemmo le informazioni temporali, la sequenza delle categorie L’analisi sequenziale si occupa proprio di questo. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 7 / 58 Introduzione: cos’è una sequenza Madre 1 (83 unità) re ro qo da nc da re rm qo re c ad re da c da an qa nc c da qo ad da ad da c ad da nc da c re da c rm da c da c w da qo c da c da c nc da nc c da c da re nc w c da c da c da c qo ad da nc da nc c qe da w i da c qo c nc w nc Madre 2 (35 unità) qa qe re am da c an ae c da c da ae ad c qe an da c da re ae re c op da c da nc re qe da c da c w da c (dirigere l’azione+parola convenzionale) è una “sequenza” che compare spesso, in entrambe le madri ma ce ne sono anche altre. . . (ad es. da nc, dirigere l’azione+non classificabile) G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 8 / 58 Introduzione Il comportamento si svolge nel tempo e studiare la sua dinamica temporale è preferibile che conoscere semplicemente le misure globali o il suo riassunto «Quando il comportamento è misurato tramite l’osservazione diretta e sistematica si ottengono sequenze di codici o categorie. Studiare il processo significa analizzare le contingenze temporali (strutture) presenti nelle sequenze. È sempre preferibile analizzare individui (diadi, ecc.) separatamente prima di aggregare dati di individui senza verificare se sono omogenei.» (Quera) Da qui in avanti, parte dei lucidi è adattato da quelli di Vinçenc Quera (2003) per un corso su SDIS, tenutosi presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 9 / 58 Standard SDIS Per gestire i dati sequenziali serve un modo diverso dalla tabella dei dati “solita” (ad es. quelle usate in SPSS) Bakeman & Quera (1992) hanno “inventato” un modo per gestire questo tipo di dati e hanno creato delle norme per lo scambio di dati sequenziali, Sequential Data Interchange Standard (o SDIS) Nonché un software con cui si possono fare statistiche (GSEQ, http://www.ub.edu/gcai/gseq/soft/GSEQ51Setup.exe) disponibile solo in Windows Altri programmi che si occupano di registrare e codificare sequenze video, esportano i dati in SDIS vedi anche cap. 4 di Gnisci, Bakeman (2000) G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 10 / 58 Standard SDIS Il file che contiene le informazioni sequenziali è un semplice file di testo (con estensione .SDS) Può essere scritto con qualsiasi editor di testo (Notepad, Blocco note o simili) oppure anche con Word, WordPad, EditPad. . . La cosa importante è salvare il file in formato testo con estensione .SDS Se il software non permette di usare un’estensione diversa da .TXT, bisogna rinominare successivamente come .SDS Ogni file dati va scritto seguendo una sintassi precisa Ogni file deve contenere tutti i dati da analizzare I dati sono relativi a una o più sequenze (o flussi) codificate A seconda di ciò che è stato rilevato, si usano formati diversi (o tipi) per esprimerli G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 11 / 58 Standard SDIS Il formato SDIS prevede 5 tipi di dati: Senza indicazioni di tempo Eventi singoli (Event Sequential Data, ESD) Eventi multipli (Multievent Sequential Data, MSD) Con indicazioni di tempo Stati (State Sequential Data, SSD) Eventi con tempo (Timed event Sequential Data, TSD) Intervalli (Interval Sequential Data, ISD) Il tipo di dati dipende dal tipo di schema di codifica che viene applicata La categoria si applica ad una unità rilevata G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 12 / 58 Eventi singoli Ogni evento è un’entità a sé stante senza indicazioni di tempo Ha un inizio e una fine. Ha una natura unitaria (discreto) Si applica un solo schema di codifica Esempio Event; <1> HApp WEmp WEmo HEmp WEmp WNeg WNeg HApp WEmo HEmo WEmp HEmp WCom HCom WCom HCom WEmo HEmo WEmo HEmo WEmp HEmo WEmo HApp WEmp WEmo HApp HApp WApp HEmo WEmp HEmp / G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 13 / 58 Eventi multipli Ogni evento è un’entità a sé stante: ha un inizio e una fine e una natura unitaria discreta (ma non temporale) Si applicano due o più schemi di codifica contemporaneamente Esempio Multievent; <001> PI.Q CP1 PI.Q CP2 PI7.R CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.ASS CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.Q CP1 PI.ASS CP1 PI.Q CP1 PI2.Q CP2 PI.Q CP1 PI.Q CP1 / G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 14 / 58 Stati Eventi che hanno un’unità temporale prefissata (non necessariamente un’unità di tempo) Esempio State; <I001VPB > I=1 E=1 I=11 E=1 I=15 E=1 I=45 F=1 I=6 E=1 I=6 F=1 I=7 F=1 I=11 F=1 I=25 C=1 C=1 I=1 C=1 I=55 E=1 I=82 C=1 I=43 C=1 I=61 C=1 I=45 C=1 I=22 C=1 I=1 C=1 C=1 I=2 C=1 I=2 C=1 I=77 A=1 I=1 A=1 I=13 A=1 I=266 C=1 I=11 C=1 I=20 / G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 15 / 58 Intervalli Come gli stati, ma sono possibili più codifiche contemporanee Esempio Interval; <S01> *10, nr, *15, nr, *21, oo nr, , nr*2, *28, nr, , nr, , nv*23, nr, , nr*2, *2, nr*3, nr*20, oo*6, oo no, oo*3, no nr, *9, no*2, *19 / G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 16 / 58 Eventi con tempo Ogni evento è delimitato da un preciso intervallo di tempo con un inizio e una fine sono possibili più codifiche contemporanee Esempio Timed; <311596> ,09:25:47 mal4,09:25:49 mal5,09:25:50 hab2,09:25:58 ent2,09:26:06 ent2,09:26:12 ent2,09:26:15 anr1,09:26:20 exp2,09:26:25 G. Rossi (Dip. Psicologia) anr1,09:25:55-09:26:06 ent2,09:26:08 ent2,09:26:09 anr1,09:26:17 ent2,09:26:19 ,09:26:27 / Tsac 2016-17 17 / 58 Parti di un file SDIS Un file SDIS segue delle regole ed è composto da 2 parti principali Ogni parte può contenere delle informazioni diverse (alcune obbligatorie, altre opzionali) Dichiarazione iniziale o intestazione: 1 2 3 Tipo di dati (obbligatorio) Elenco di codici o categorie di comportamento (opzionale) Elenco di variabili e loro condizioni (opzionale) Corpo dei dati: Sequenze di codici secondo il tipo dei dati (obbligatorio) Organizzate per condizioni delle variabili, unità e sessioni di osservazione Tipo codici * variabili; ... flusso di dati dell’unità di analisi 1 ... / G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 18 / 58 Commenti Si possono inserire commenti in qualunque parte del file. Il testo che appare nei commenti non fa parte dei dati ed è ignorato quando il file viene analizzato. Tipo di commento si scrive fra parte di una linea parte di una linea più righe % ... % da qui % a fine riga ! ... ! G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 19 / 58 Commenti Si possono inserire commenti in qualunque parte del file Il testo che appare nei commenti non fa parte dei dati ed è ignorato quando il file viene analizzato All’interno di una riga Da ”qui” alla fine della riga Su più righe Commenti di una linea Righe multiple Event; % Registrato 25/1/1998 C C A B % forse D dopo B %; A B C D; B A C B B A B C; C A D / % File modificato % manualmente Event; ! Questo file è stato modificato manualmente ! C A B D B A C/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 20 / 58 Commenti Si possono inserire commenti in qualunque parte del file Il testo che appare nei commenti non fa parte dei dati ed è ignorato quando il file viene analizzato All’interno di una riga Da ”qui” alla fine della riga Su più righe Commenti di una linea Righe multiple Event; % Registrato 25/1/1998 C C A B % forse D dopo B %; A B C D; B A C B B A B C; C A D / % File modificato % manualmente Event; ! Questo file è stato modificato manualmente ! C A B D B A C/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 20 / 58 Commenti Si possono inserire commenti in qualunque parte del file Il testo che appare nei commenti non fa parte dei dati ed è ignorato quando il file viene analizzato All’interno di una riga Da ”qui” alla fine della riga Su più righe Commenti di una linea Righe multiple Event; % Registrato 25/1/1998 C C A B % forse D dopo B %; A B C D; B A C B B A B C; C A D / % File modificato % manualmente Event; ! Questo file è stato modificato manualmente ! C A B D B A C/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 20 / 58 Struttura fondamentale SDIS Tipo; ... flusso di dati dell’unità di analisi 1 ... / ... flusso di dati dell’unità di analisi 2 ... / ... Il tipo di dati è Event, Multi, State, Interval, Timed. Il punto e virgola (;) chiude la dichiarazione. Ogni flusso di dati è una sequenza. Ogni flusso di dati termina con una barra inclinata (/). Un flusso di dati contiene codici di comportamento G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 21 / 58 Struttura fondamentale SDIS Tipo; ... flusso di dati dell’unità di analisi 1 ... / ... flusso di dati dell’unità di analisi 2 ... / ... Il tipo di dati è Event, Multi, State, Interval, Timed. Il punto e virgola (;) chiude la dichiarazione. Ogni flusso di dati è una sequenza. Ogni flusso di dati termina con una barra inclinata (/). Un flusso di dati contiene codici di comportamento G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 21 / 58 Struttura fondamentale SDIS Tipo; ... flusso di dati dell’unità di analisi 1 ... / ... flusso di dati dell’unità di analisi 2 ... / ... Il tipo di dati è Event, Multi, State, Interval, Timed. Il punto e virgola (;) chiude la dichiarazione. Ogni flusso di dati è una sequenza. Ogni flusso di dati termina con una barra inclinata (/). Un flusso di dati contiene codici di comportamento G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 21 / 58 Struttura fondamentale SDIS Tipo; ... flusso di dati dell’unità di analisi 1 ... / ... flusso di dati dell’unità di analisi 2 ... / ... Il tipo di dati è Event, Multi, State, Interval, Timed. Il punto e virgola (;) chiude la dichiarazione. Ogni flusso di dati è una sequenza. Ogni flusso di dati termina con una barra inclinata (/). Un flusso di dati contiene codici di comportamento G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 21 / 58 Codici di comportamento Rappresentano la schema di codifica che abbiamo fatto sulla sequenza temporale Sono formati da numeri, lettere o caratteri speciali, da soli o combinati fra loro. Questi caratteri non si possono usare: $ % & ; . , ’ ” < > ! ( ) = / - + : Massimo numero di caratteri per codice: 80 (ma è molto meglio usare codici più corti) Massimo numero di codici in un file SDIS: 999 Per default, maiuscole e minuscole sono considerate diverse Esempi 24 A MCom Exp Llora X6 NVoc MADRE_20 G_misc G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 22 / 58 Dichiarazione di codici I codici di comportamento possono essere dichiarati di seguito alla dichiarazione del tipo dei dati Event A B C D; Dichiarando i codici, tutti quelli non dichiarati sono errati Event A B C D; A B E C D S / Non dichiarando i codici, sono tutti validi Event A B C D; A B E C D S / È consigliabile dichiarare i codici perché facilita la scoperta dei codici errati G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 23 / 58 Dichiarazione di insiemi di codici Gruppi di codici possono essere dichiarati come parte di un insieme: Event ($Madre = A B C D) ($Figlio = X e Z); L’insieme si scrive tra parentesi tonde. I codici appartenenti all’insieme si considerano mutuamente escludentisi. I codici che appartengono a insiemi differenti (o che non appartengono a nessun insieme) non sono mutuamente escludentisi. Gli insiemi possono avere un’etichetta identificata dal segno $. I nomi di un insieme non sono codici di condotta. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 24 / 58 Dichiarazione di insiemi di codici Gruppi di codici possono essere dichiarati come parte di un insieme: Event ($Madre = A B C D) ($Figlio = X e Z); L’insieme si scrive tra parentesi tonde. I codici appartenenti all’insieme si considerano mutuamente escludentisi. I codici che appartengono a insiemi differenti (o che non appartengono a nessun insieme) non sono mutuamente escludentisi. Gli insiemi possono avere un’etichetta identificata dal segno $. I nomi di un insieme non sono codici di condotta. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 24 / 58 Dichiarazione di insiemi di codici Gruppi di codici possono essere dichiarati come parte di un insieme: Event ($Madre = A B C D) ($Figlio = X e Z); L’insieme si scrive tra parentesi tonde. I codici appartenenti all’insieme si considerano mutuamente escludentisi. I codici che appartengono a insiemi differenti (o che non appartengono a nessun insieme) non sono mutuamente escludentisi. Gli insiemi possono avere un’etichetta identificata dal segno $. I nomi di un insieme non sono codici di condotta. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 24 / 58 Dichiarazione di insiemi di codici Gruppi di codici possono essere dichiarati come parte di un insieme: Event ($Madre = A B C D) ($Figlio = X e Z); L’insieme si scrive tra parentesi tonde. I codici appartenenti all’insieme si considerano mutuamente escludentisi. I codici che appartengono a insiemi differenti (o che non appartengono a nessun insieme) non sono mutuamente escludentisi. Gli insiemi possono avere un’etichetta identificata dal segno $. I nomi di un insieme non sono codici di condotta. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 24 / 58 Dichiarazione di insiemi di codici Gli insiemi senza nomi si chiamano automaticamente Set_1, Set_2, etc. I codici non assegnati ad alcun insieme appartengono a NO_SET. Nelle sequenze di eventi (ESD) i codici sono sempre, per definizione mutuamente escludentisi. Negli altri tipi di dati, definire insiemi è utile per identificare codici che co-occorrono erroneamente nel corpo dei dati. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 25 / 58 Dichiarazione duale di codici Esempio Timed ($Madre = MPasiva=mp MActiva=ma MRedirige=mr) ($Hijo = HQuieto=hq HActivo=ha HAgita=hg); I codici possono essere dichiarati con due nomi equivalenti Nel corpo dei dati si può utilizzare uno qualsiasi dei due nomi del codice per fare riferimento allo stesso comportamento. È consigliabile che uno dei codici duali sia corto, per poterlo utilizzare con maggior comodità nell’introdurre i dati. Il primo nome in una dichiarazione duale è quello che verrà usato nelle tabelle dei risultati. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 26 / 58 Dichiarazione duale di codici Esempio Timed ($Madre = MPasiva=mp MActiva=ma MRedirige=mr) ($Hijo = HQuieto=hq HActivo=ha HAgita=hg); I codici possono essere dichiarati con due nomi equivalenti Nel corpo dei dati si può utilizzare uno qualsiasi dei due nomi del codice per fare riferimento allo stesso comportamento. È consigliabile che uno dei codici duali sia corto, per poterlo utilizzare con maggior comodità nell’introdurre i dati. Il primo nome in una dichiarazione duale è quello che verrà usato nelle tabelle dei risultati. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 26 / 58 Dichiarazione di variabili Esempio: Event Event (md mv mp mf mc mi) (hd hv hp hf hc hi) * Tipo (Control Clínica) Edad (Joven Adulta); Le variabili [indipendenti] e i loro livelli possono essere dichiarate all’inizio del file SDIS, dopo la dichiarazione dei codici e prima del punto e virgola. L’asterisco separa le dichiarazioni dei codici e delle variabili Mentre si dichiarano le variabili e i loro livelli, si attribuiscono anche i nomi. I livelli delle variabili si indicano tra parentesi. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 27 / 58 Dichiarazione di variabili Esempio: Event Event (md mv mp mf mc mi) (hd hv hp hf hc hi) * Tipo (Control Clínica) Edad (Joven Adulta); Le variabili [indipendenti] e i loro livelli possono essere dichiarate all’inizio del file SDIS, dopo la dichiarazione dei codici e prima del punto e virgola. L’asterisco separa le dichiarazioni dei codici e delle variabili Mentre si dichiarano le variabili e i loro livelli, si attribuiscono anche i nomi. I livelli delle variabili si indicano tra parentesi. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 27 / 58 Dichiarazione di variabili Esempio: Event Event (md mv mp mf mc mi) (hd hv hp hf hc hi) * Tipo (Control Clínica) Edad (Joven Adulta); Le variabili [indipendenti] e i loro livelli possono essere dichiarate all’inizio del file SDIS, dopo la dichiarazione dei codici e prima del punto e virgola. L’asterisco separa le dichiarazioni dei codici e delle variabili Mentre si dichiarano le variabili e i loro livelli, si attribuiscono anche i nomi. I livelli delle variabili si indicano tra parentesi. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 27 / 58 Esempi di dichiarazione Esempio: Event Event ($Antecedenti=A1 A2 A3) ($Origine=O1 O2 O3 O4) ($Svolgimento=S1 S2 S3 S4) ($Risoluzione=R1 R2 R3 R4) ($Conseguenti=C1 C2); Esempio: State State <seconds> (A P N) (GM GR GS GN) (MM MR MS MN) (C X M G U) * sex (male female) age (6mo 12mo); Esempio: Interval Interval nofrece=no njuega=nj nrecibe=nr nvocal=nv oofrece=oo oalienta=oa oentre=oe ovocal=ov * Edad (3años 5años) Lugar (Casa Calle); G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 28 / 58 Esempi di dichiarazione Esempio: Multievent multievent ($drm=DRM1 DRM2 DRM3 DRM4 DRM5 DRM6 DRM7 DRM8 DRM9) ($irm=IRM1 IRM2 IRM3 IRM4 IRM5 IRM6 IRM7 IRM8 IRM9) ($cp=CP1 CP2 CP3) ($int=DI TI) ($ter2=R Q CA CI SS WES CACK ASS) * colloquio (1 2 3 4) metacognizione (129 133 137 142 150 160 163 167 171 190 198 200 201 206 207 208 213 214 215 218 255 258 264 289 290 308 310 312 313 315 319 321 362 414); Esempio: Timed Timed ($Gazing=G1 G2 G3) ($FaceFace=FF1 FF2 FF3 FF4 FF5 FF6)($NarrativeEnvelope=NE1 NE2 NE3 NE4 NE5)($BodyContact=BC1 BC2 BC3)($BodyStimulation=BS1 BS2 BS3 BS4 BS5 BS6 BS7) * week (4 6 8 10 12) group (IT IM KR); G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 29 / 58 Unità di analisi e sessioni Esempio: schema di due unità sessione; sessione; sessione; sessione / sessione; sessione; sessione; sessione; sessione; sessione / sessione / Unità di analisi: un individuo, una diade, un gruppo, una famiglia. Sessioni: la registrazione può essere unica o spezzata in momenti diversi. Massimo numero di sessioni per unità: 1000. Nel corpo dei dati ogni unità termina con una barra (/). Le sessioni sono separate da punto e virgola (;). Non è obbligatorio che tutte le unità abbiano lo stesso numero di sessioni. Una unità può avere anche soltanto una sessione. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 30 / 58 Unità di analisi e sessioni Esempio: schema di due unità sessione; sessione; sessione; sessione / sessione; sessione; sessione; sessione; sessione; sessione / sessione / Unità di analisi: un individuo, una diade, un gruppo, una famiglia. Sessioni: la registrazione può essere unica o spezzata in momenti diversi. Massimo numero di sessioni per unità: 1000. Nel corpo dei dati ogni unità termina con una barra (/). Le sessioni sono separate da punto e virgola (;). Non è obbligatorio che tutte le unità abbiano lo stesso numero di sessioni. Una unità può avere anche soltanto una sessione. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 30 / 58 Etichette di unità Esempio <Juan3/08/03> sessione; sessione; sessione / <José14/05/02> sessione; sessione; sessione; sessione / le unità possono avere un identificatore (un codice del caso statistico) entro i segni < e > (parentesi angolari) all’inizio dell’unità Non è obbligatorio etichettare tutte le unità. L’identificatore può essere qualsiasi cosa ma dev’essere al massimo di 80 caratteri. Etichettare le unità è utile per identificarle più facilmente nelle tabelle dei risultati. Le unità senza etichetta vengono identificate da un numero consecutivo G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 31 / 58 Variabili Esempio <Juan3/08/03> sessione; sessione; sessione (1)/ <José14/05/02> sessione; sessione; sessione (2)/ Le unità possono essere assegnate a livelli di determinate variabili indipendenti Per assegnare un livello di una variabile, si scrive il numero del livello tra parentesi tonde prima della barra / oppure subito dopo l’etichetta di unità. Se una unità non è assegnata ad alcuna variabile, si considera assegnata implicitamente allo stesso livello dell‘unità successiva. Per questo motivo, se si usano variabili, l’ultima unità dev’essere assegnata obbligatoriamente ad un livello di qualche variabile. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 32 / 58 Variabili Esempio 1 sessione/ sessione/ sessione (1)/ sessione/ sessione/ sessione (2)/ Esempio 2 sessione/ sessione/ sessione/ sessione/ sessione/ sessione/ sessione/ sessione/ sessione sessione sessione sessione (1,1)/ (1,2)/ (2,1)/ (2,2)/ Esempio 1: le prime tre unità sono assegnate al livello 1 della variabile e le tre unità successive, al livello 2 (ogni unità ha una sola sessione) Esempio 2: due variabili indipendenti diverse Non è obbligatorio che tutte le combinazioni di variabili abbiano unità assegnate né lo stesso numero di unità Bisogna indicare tutte le variabile dichiarate nel preambolo G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 33 / 58 Indicazioni delle Variabili Esempio errato sessione/ sessione/ sessione (1,1)/ sessione/ sessione/ sessione (1,2,2)/ Il numero di variabili deve essere lo stesso per ogni unità Nell’esempio la prima assegnazione è ambigua Numero massimo di variabili: 7 Numero massimo di livelli o condizioni per variabile: 12 Numero massimo di unità per combinazione di livelli: 1000 Avendo assegnato unità a livelli di variabili, è possibile successivamente accumulare i risultati in base a differenti combinazioni di questi livelli G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 34 / 58 Sequenze di eventi (ESD) Esempio - mics.sds Event ($mujer = md mv mp mf mc mi) ($hombre = hd hv hp hf hc hi); ,3:21 mp hp md hp mi hc mi hf mf hv mp hv mv hp mv hf mf hc mi hi mc hc mc hv mv hf mp hp mv hf mf hf mf hd mv hv mp hd mc hc mi hc mc hc mi hi mi hi mf hf md hp ,6:45 / I dati di ogni sessione sono una serie di codici nello stesso ordine in cui furono registrati Per definizione, tutti i codici di una ESD sono esaustivi e mutuamente escludentisi Le sequenze di eventi non contengono informazioni sui tempi di occorrenza dei codici né sulle durate Possono contenere informazioni sui tempi di inizio e di fine di alcune o di tutte le sessioni (permette di calcolare indici) G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 35 / 58 Sequenze di eventi (ESD): Esercizio Esempio - mics.sds Event ($mujer = md mv mp mf mc mi) ($hombre = hd hv hp hf hc hi); ,3:21 mp hp md hp mi hc mi hf mf hv mp hv mv hp mv hf mf hc mi hi mc hc mc hv mv hf mp hp mv hf mf hf mf hd mv hv mp hd mc hc mi hc mc hc mi hi mi hi mf hf md hp ,6:45 / Quanti sono i codici utilizzati nella ricerca? Sono tutti mutuamente escludentisi? Ci sono variabili indipendenti? Se sì, quante? Quante sono le unità di analisi? G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 36 / 58 Sequenze di eventi (ESD): Esercizio Esempio - mics.sds Event ($mujer = md mv mp mf mc mi) ($hombre = hd hv hp hf hc hi); ,3:21 mp hp md hp mi hc mi hf mf hv mp hv mv hp mv hf mf hc mi hi mc hc mc hv mv hf mp hp mv hf mf hf mf hd mv hv mp hd mc hc mi hc mc hc mi hi mi hi mf hf md hp ,6:45 / Quanti sono i codici utilizzati nella ricerca? 12, 6 per le donne e 6 per gli uomini Sono tutti mutuamente escludentisi? Ci sono variabili indipendenti? Se sì, quante? Quante sono le unità di analisi? G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 36 / 58 Sequenze di eventi (ESD): Esercizio Esempio - mics.sds Event ($mujer = md mv mp mf mc mi) ($hombre = hd hv hp hf hc hi); ,3:21 mp hp md hp mi hc mi hf mf hv mp hv mv hp mv hf mf hc mi hi mc hc mc hv mv hf mp hp mv hf mf hf mf hd mv hv mp hd mc hc mi hc mc hc mi hi mi hi mf hf md hp ,6:45 / Quanti sono i codici utilizzati nella ricerca? 12, 6 per le donne e 6 per gli uomini Sono tutti mutuamente escludentisi? no, sono mutualmente escludentisi all’interno delle donne e degli uomini Ci sono variabili indipendenti? Se sì, quante? Quante sono le unità di analisi? G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 36 / 58 Sequenze di eventi (ESD): Esercizio Esempio - mics.sds Event ($mujer = md mv mp mf mc mi) ($hombre = hd hv hp hf hc hi); ,3:21 mp hp md hp mi hc mi hf mf hv mp hv mv hp mv hf mf hc mi hi mc hc mc hv mv hf mp hp mv hf mf hf mf hd mv hv mp hd mc hc mi hc mc hc mi hi mi hi mf hf md hp ,6:45 / Quanti sono i codici utilizzati nella ricerca? 12, 6 per le donne e 6 per gli uomini Sono tutti mutuamente escludentisi? no, sono mutualmente escludentisi all’interno delle donne e degli uomini Ci sono variabili indipendenti? Se sì, quante? no, nessuna variabili indipendente Quante sono le unità di analisi? G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 36 / 58 Sequenze di eventi (ESD): Esercizio Esempio - mics.sds Event ($mujer = md mv mp mf mc mi) ($hombre = hd hv hp hf hc hi); ,3:21 mp hp md hp mi hc mi hf mf hv mp hv mv hp mv hf mf hc mi hi mc hc mc hv mv hf mp hp mv hf mf hf mf hd mv hv mp hd mc hc mi hc mc hc mi hi mi hi mf hf md hp ,6:45 / Quanti sono i codici utilizzati nella ricerca? 12, 6 per le donne e 6 per gli uomini Sono tutti mutuamente escludentisi? no, sono mutualmente escludentisi all’interno delle donne e degli uomini Ci sono variabili indipendenti? Se sì, quante? no, nessuna variabili indipendente Quante sono le unità di analisi? 1 sola G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 36 / 58 Sequenze di multieventi (MSD) Esempio - mics.sds Multievent ($hablante=m h) ($acto=che emo apr emp nie otr) ($valencia=p n); ,8:10 m emo p. h emo p. m emp p. h otr p. h emp p. m che n. h che n ,8:20/ Un gruppo di codici costituisce un multievento I multievento sono riportati nello stesso ordine in cui sono comparsi (e registrati) separati da un punto. I codici registrati in un multievento si sovrappongono. I multieventi non contengono informazioni sui tempi di occorrenza dei codici né le durate. Possono contenere informazione sui i tempi di inizio e fine di alcune o di tutte le sessioni (permette di calcolare alcuni indici). G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 37 / 58 Sequenze di multieventi (MSD) Esempio - mics.sds Multievent ($hablante=m h) ($acto=che emo apr emp nie otr) ($valencia=p n); ,8:10 m emo p. h emo p. m emp p. h otr p. h emp p. m che n. h che n ,8:20/ Un gruppo di codici costituisce un multievento I multievento sono riportati nello stesso ordine in cui sono comparsi (e registrati) separati da un punto. I codici registrati in un multievento si sovrappongono. I multieventi non contengono informazioni sui tempi di occorrenza dei codici né le durate. Possono contenere informazione sui i tempi di inizio e fine di alcune o di tutte le sessioni (permette di calcolare alcuni indici). G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 37 / 58 Sequenze di multieventi (MSD) Esempio - mics.sds Multievent ($hablante=m h) ($acto=che emo apr emp nie otr) ($valencia=p n); ,8:10 m emo p. h emo p. m emp p. h otr p. h emp p. m che n. h che n ,8:20/ Un gruppo di codici costituisce un multievento I multievento sono riportati nello stesso ordine in cui sono comparsi (e registrati) separati da un punto. I codici registrati in un multievento si sovrappongono. I multieventi non contengono informazioni sui tempi di occorrenza dei codici né le durate. Possono contenere informazione sui i tempi di inizio e fine di alcune o di tutte le sessioni (permette di calcolare alcuni indici). G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 37 / 58 Rappresentazione del tempo Il tempo è rappresentato numericamente: Nei dati Event e Multi per indicare inizio e fine delle sole sessioni. Nei dati State e Timed per indicare inizio e fine sia dei codici delle sessioni. Formati di tempo permessi in SDIS: formato vecchio nuovo esempio u u:v u:v:v u.u u:v.u u.u.u u.u:v ss mm:ss hh:mm:ss 3, 82 o 4098 3:48 14:06:51 3.156 3:48.7 120.3102.156 120.3102:42 G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 38 / 58 Rappresentazione del tempo: esempio Esempio del formato mm:ss (dati TSD) mr,00:00-01:07 mp,01:25- ma,01:37- mp,01:48ma,02:12-02:27 mp,03:19- ma,03:33- mp,04:24-04:27 mp,05:28- mr,05:30- ma,07:14-07:48 mp,07:59mr,08:32-09:49 mr,10:11- mp,22:00-22:22 ma,22:34- ,22:35; Il primo formato utilizzato nel file determina qual è il formato da usare nel resto dei dati Non si possono mischiare formati di tempo diversi All’interno di una sequenza, i tempi devono sempre essere uguali o maggiori dei precedenti (crescenti) G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 39 / 58 Dichiarazione dell’unità di tempo Esempio Timed <secondi> A B C D * Tipo (Alto Medio Basso); È possibile assegnare un nome o etichetta all’unità di tempo utilizzata. Per farlo si scrive il nome tra parentesi angolari immediatamente dopo la dichiarazione del tipo di dati. Se non si assegna un nome all’unità di tempo, nei risultati verrà indicato “unità di tempo”. Quando si usa un formato di tempo con più di un campo (mm:ss), l’etichetta fa riferimento all’unità più a destra nel formato. Per esempio, se il formato è mm:ss e significa ‘minuti:secondi’, allora l’etichetta deve essere <secondi>. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 40 / 58 Tempi di inizio e fine sessione Esempio Event <secondi> a b c d; ,10 c c c a c c a c d d b a ,25; ,0 a a a c a d a b b b ,14/ È opzionale indicare i tempi di inizio e fine delle sessioni (non si usano nei dati Interval). Questi tempi si scrivono al principio e alla fine dei dati della sessione. I tempi devono sempre essere preceduti da una virgola (che li distingue dai codici di comportamento). Nei dati Event un tempo di inizio ne esige sempre uno di fine e viceversa. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 41 / 58 Inizio e fine di sessioni SDIS rappresenta il tempo sempre in forma discreta. I tempi di fine possono essere espressi: in modo esclusivo: ad es., 56 [56 escluso] in modo inclusivo: ad es., 55) [55 incluso] Esempio Event; ,2 MEmp HNie MQue HApr MQue HQue MEmo ,56/ oppure Event; ,2 MEmp HNie MQue HApr MQue HQue MEmo ,55)/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 42 / 58 Sequenze di stati (SSD) Rappresentazione del tempo: 1 tramite l’inizio Si indicano solo i tempi di inizio degli stati dentro alla sequenza. Il tempo di fine di uno stato è uguale a quello di inizio del seguente. Il tempo di fine dell’ultimo stato della sequenza si indica esplicitamente tramite il tempo di fine della sessione. Una virgola separa ogni codice dal suo tempo di inizio. Non esistono “tempi vuoti” tra due occorrenze consecutive di stati. Esempio State; Des,0 Per,2 Obj,5 Des,6 Obs,10 Obj,11 Des,13 ,18/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 43 / 58 Sequenze di stati (SSD) Rappresentazione del tempo: 1 tramite l’inizio Si indicano solo i tempi di inizio degli stati dentro alla sequenza. Il tempo di fine di uno stato è uguale a quello di inizio del seguente. Il tempo di fine dell’ultimo stato della sequenza si indica esplicitamente tramite il tempo di fine della sessione. Una virgola separa ogni codice dal suo tempo di inizio. Non esistono “tempi vuoti” tra due occorrenze consecutive di stati. Esempio State; Des,0 Per,2 Obj,5 Des,6 Obs,10 Obj,11 Des,13 ,18/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 43 / 58 Sequenze di stati (SSD) Rappresentazione del tempo: 1 tramite l’inizio Si indicano solo i tempi di inizio degli stati dentro alla sequenza. Il tempo di fine di uno stato è uguale a quello di inizio del seguente. Il tempo di fine dell’ultimo stato della sequenza si indica esplicitamente tramite il tempo di fine della sessione. Una virgola separa ogni codice dal suo tempo di inizio. Non esistono “tempi vuoti” tra due occorrenze consecutive di stati. Esempio State; Des,0 Per,2 Obj,5 Des,6 Obs,10 Obj,11 Des,13 ,18/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 43 / 58 Sequenze di stati (SSD) 2 tramite le durate Si indicano le durate degli stati, secondo l’ordine di comparsa. Il segno = separa ogni codice dalla sua durata. Non esistono “tempi vuoti” tra due occorrenze consecutive di stati. Esempio State; Des,0 Per,2 Obj,5 Des,6 Obs,10 Obj,11 Des,13 ,18/ oppure: State; Des=2 Per=3 Obj=1 Des=4 Obs=10 Obj=2 Des=5/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 44 / 58 Sequenze parallele di stati (SSD) Esempio State ($madre = a b c) ($figlio = x e z); b=10 c=15 b=2 c=13 a=31 c=5 % 76 % & z=1 e=25 x=20 e=10 z=9 e=8 x=3 % 76 % / È possibile definire più di un insieme di codici mutuamente escludentisi I codici di ogni insieme si scrivono in sequenze separate da & In ogni sequenza i codici sono mutuamente escludentisi Sequenze diverse si sovrappongono temporalmente Ogni sequenza deve avere la stessa durata SDIS permette un massimo di 20 sequenze parallele per sessione In una sequenza parallela il tempo deve essere indicato in modo unico non è possibile mischiare le categorie dentro una stessa sequenza G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 45 / 58 Sequenze parallele di stati (SSD) Esempio State; X,0 Z,3 oppure: State; X=3 Z=1 A,0 C,2 D,5 A,6 B,10 D,11 A,13 & X,4 e,7 Z,10 e,12 X,16 ,18/ A=2 C=3 D=1 A=4 B=1 D=2 A=5 & X=3 e=3 Z=2 e=4 X=2/ Sequenze parallele diverse possono usare diverse rappresentazioni di tempo (, oppure =) G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 46 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) Tipi di codici in base alla rappresentazione del tempo Codici regolari: Momentanei (eventi): codice,tempo Durevoli (stati): codice,inizio-fine codice,inizio-fine) codice,inizioCodici contestuali (stati): codice,+inizio codice,-fine codice,-fine) G. Rossi (Dip. Psicologia) battito,10:21:33 dormire,23:15-28:44 dormire,23:15-28:43) dormire,23:15in_patio,+09:20:13 in_patio,-09:50:21 in_patio,-09:50:20) Tsac 2016-17 47 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) Esempio: codici regolari Timed; ,5:51 Dann,5:52 Expl,5:53-5:55 Piange,5:54-5:59 Dann,5:56 Cont,5:56 Dist,5:58-6:01 Preg,6:01 Resi,6:01-6:03 ,6:04/ oppure: Timed; ,5:51 Dann,5:52 Expl,5:53-5:54) Piange,5:54-5:59 Dann,5:56 Cont,5:56 Dist,5:58- Preg,6:01 Resi,6:01-6:02) ,6:04/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 48 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) Esempio: codici regolari e contestuali Timed ($madre = a b c) ($figlio = x e z) ($luogo = m n); ,0 m,+0 x,3 x,6 a,6-18 x,10 b,19-33 e,40- x,45-60 b,57-62 m,-70 n,+70 z,73-81 a,75 a,78-89 e,81 n,-90/ G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 49 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) I tempi di inizio o di occorrenza dei codici devono essere crescenti lungo la sequenza Un codice regolare e durevole come dormire,23:15- ha un tempo di fine aperto fino all’inizio del codice che segue nella sequenza L’inizio di un codice contestuale chiude automaticamente tutti i codici contestuali aperti e dichiarati mutuamente escludentisi con lui (vedi esempio) Esempio Timed; a,+3 ... a,-24 b,+24 ... equivale a: Timed (a b c); a,+3 ... b,+24 ... G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 50 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) Un codice è regolare o contestuale in base al modo in cui è utilizzato la prima volta nel file I codici che si usano come contestuali non si possono usare come regolari (e viceversa) in un stesso file. Nessun codice può sovrapporsi temporalmente con se stesso (vedi esempio) Esempio sbagliato . . . Cont,247 Cont,247 . . . Llora,238 Llora,238-251 . . . G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 51 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) Nei dati TSD è possibile utilizzare il segno & per separare sequenze parallele Anche così, dentro ogni sequenza parallela non si possono avere codici che si sovrappongono Esempio ... Cont,245-250 Cont,254 ... & Llora,230 Llora,238-251 ... Esempio sbagliato ... Cont,245-250 Cont,250 Cont,254 ... & Llora,230 Llora,235-239 Llora,238-251 ... G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 52 / 58 Sequenze di eventi con tempo (TSD) e di stati (SSD) Codici combinati: Due o più codici non mutulamente escludentisi hanno informazione di tempo uguali? Possono costituire un codice combinato e si separano con il segno +, seguiti dal tempo. Esempio 1 (TSD): a e b co-occorrono dalla unità di tempo 10 fino alla 15 Esempio 2 (SSD): a e b co-occorrono e durano 5 unità di tempo Esempio 1 (TSD) a+b,10-15 equivale a a,10-15 b,10-15 Esempio 2 (SSD) a+b=5 equivale a G. Rossi (Dip. Psicologia) a=5 b=5 Tsac 2016-17 53 / 58 Tempi predeterminati (TSD) Tempo di inizio della sessione: per default, è uguale al tempo più piccolo specificato nella sessione. Esempio: Timed; x,5-10 e,7-20 / %Il tempo di inizio è 5 Specificazione di inizio di sessione predeterminato: Timed; ,0 x,5-10 e,7-20/ %Il tempo di inizio è 0 Tempo di fine della sessione: per default, è uguale al tempo di fine dell’ultimo codice. Esempio: Timed; x,5-10 e,7-20/ %Finisce in 19) Specificazione di fine di sessione predeterminata: Timed; x,5-10 e,7-20 ,25/ %Finisce in 24) G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 54 / 58 Sequenze di intervalli (ISD) Esempio (ISD) Interval=5; , Nvoc OEnt, NVoc OEnt, OOfr Llue, NOfr NVoc NRie Llue, Llue, Llue, Llue, Llue, NVoc Llue, Llue / I dati sono ottenuti mediante campionamento di tempo Tutti gli intervalli hanno la stessa ampiezza temporale Un intervallo può contenere uno, più o nessun codice Un intervallo si separa dal seguente mediante una virgola G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 55 / 58 Sequenze di intervalli (ISD) Ampiezza dell’intervallo e Tipo di campionamento di tempo possono essere indicati dopo la dichiarazione Tipo di dati. Ad es., per una ampiezza di 10 unità di tempo: Interval=10; % campionamento momentaneo Interval=10’; % ad intervallo parziale Interval=10”; % ad intervallo totale Si possono abbreviare le informazioni se i gli stessi codici si ripetono negli intervalli consecutivi. Per esempio: B C, B C,,,, A C, B, B equivale a B C *2, *3, A C, B *2 Se l’intervallo non ha nessun codice, si scrive semplicemente una virgola G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 56 / 58 Sequenze di intervalli (ISD) e di multieventi (MSD) Codici contestuali Si usano in molti intervalli o multieventi consecutivi. codice+ nell’intervallo dove comincia codice-) nell’intervallo dove termina (incluso) oppure. . . codice- nell’intervallo seguente a quello dove termina (non incluso) L’inizio codice+ chiude automaticamente tutti i codici contestuali aperti e dichiarati mutuamente escludentisi fra loro v t e+, a, v, c, v t, , a e-), t, v, d+, v a, t d-, , v / equivale a v t e, a e, v e, c e, v t e, e, a e, t, v, d, v a d, t, , v / G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 57 / 58 Compilazione di dati SDIS Prima di analizzare un file SDIS, bisogna verificare la sua sintassi. Il programma GSEQ verifica e compila i file SDIS. Dopo la compilazione: Se il file non contiene errori sintattici: un file di dati compilato .MDS (binario). Se il file contiene errori: Una lista di errori, che l’utente deve correggere. Il file MDS è predisposto per essere analizzato. G. Rossi (Dip. Psicologia) Tsac 2016-17 58 / 58