Apprendimento

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Apprendimento
L’apprendimento negli adulti
Claudio Arlati
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L’apprendimento negli adulti
• Andragogia, costruire su un terreno
incerto
• Apprendimento, è ancora possibile in età
adulta? La formazione è davvero utile e
necessaria?
• Le frecce al nostro arco (le tecniche, ma
prima vengono gli obiettivi!!!!)
• Quando e come usare le tecniche?
Claudio Arlati
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Andragogia, una definizione
difficile …
Claudio Arlati
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La Formazione permanente
Lifelong learning
Lifewide learning
Persona
Claudio Arlati
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L’Andragogia di Malcom Knowles
(1993)
Self directed
learning
Modello Pedagogico
dell’Insegnamento
Modello Andragogico
dell’Apprendimento
Claudio Arlati
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Pedagogia vs Andragogia
(M.Knowles)
Presupposti
Pedagogia
Andragogia
Concetto di sé
Dipendenza
Autonomia
Esperienza
Di poco valore
Le teorie implicite
costituiscono punto di
partenza e risorsa
Disponibilità
Sviluppo biologico,
pressione sociale
Compiti evolutivi dei
ruoli sociali
Prospettiva
temporale
Applicazione posticipata
Applicazione immediata
Orientamento
all’apprendimento
Per materie
Per problemi
Claudio Arlati
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Condizioni di efficacia
(Malcom Knowles, 1993)
CLIMA ORGANIZZATIVO FAVOREVOLE
CONDIVISIONE DEL MOMENTO PROGETTUALE
DIAGNOSI DEL BISOGNO DI APPRENDIMENTO
SCELTA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI
FORMATORE COME FACILITATORE DI PROCESSI
VALUTAZIONE DEL PROCESSO
Claudio Arlati
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I protagonisti dell’apprendimento
COMMITTENTE
FORMATORE
DISCENTE
Claudio Arlati
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Apprendere in età adulta
Claudio Arlati
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Come si apprende in età adulta
1. Accesso strutturato – o meno a
contenuti formalizzati da altre persone
2. Attivazione occasionale o sistematica di
relazioni con altre persone (conoscenze
tacite, capitale sociale)
3. Azione in prima persona – esperienza
diretta
Claudio Arlati
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Come si apprende in età adulta
1. Lezione frontale – modello genitoriale – anche
2.
3.
lettura di un testo, analisi di una procedura,
accesso a una pagina web
Didattica attiva – apprendimento
organizzativo - apprendimento cooperativo –
comunità di pratiche
Apprendere attraverso l’azione – prova ed
errore – apprendere da contingenze –
apprendere dagli shock emotivi, dalle
emergenze
Claudio Arlati
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Le logiche formative
• FORMARE a: logica didattica, dei
contenuti,dei metodi
• FORMARE con: logica psicologica
dell’evoluzione dei soggetti
• FORMARE per: logica socio-economia
dell’adattamento ai contesti
Claudio Arlati
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Uso generativo delle tecniche
formative
Claudio Arlati
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Logica generativa
• Il formatore deve conoscere metodi e
tecniche, aggiornarsi continuamente …
• Ma : il formatore nei metodi cercherà
occasioni di connessione, generatrici “lì e
ora” di eventi altrettanto unici e irripetibili
quali quelli evocati
Claudio Arlati
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Logica generativa
• Siamo coscienti degli obiettivi formativi che ci
•
•
•
•
proponiamo di raggiungere?
Gli obiettivi sono prefissati
Non si raggiungono “a tutti i costi”, ma
assieme (formatori – formandi) in una logica
circolare, di reciproco apprendimento!
La centratura non è mai limitata al prodotto,
ma è (soprattutto) sul processo
Il formatore facilita l’apprendimento, la logica
è quella della formazione di terza generazione
(Rotondi, 1994)
Claudio Arlati
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Formazione di terza generazione
Parametri
Prima
generazione
Seconda
generazione
Terza
generazione
Chi
conduce il
processo?
Metafora
(il
formatore)
Metodolog
ie
prevalenti
Formatore –
docente
Formatori e
partecipanti
Partecipanti
Oratore
Guida
Facilitatore –
Regista
Lezione
Metodi didattici
monodirezionale in aula
Claudio Arlati
Metodi didattici
dentro e fuori
l’aula
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Formazione di terza generazione
• Il formatore di terza generazione non ha
definito un percorso obbligatorio a priori, ma
una costellazione di configurazioni possibili tra
le quali è il partecipante a scegliere
Claudio Arlati
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Formazione di terza generazione
Le 5 dimensioni sulle quali il formatore deve lavorare :
1. Individuale – considerare tutti e ciascuno nello
sviluppo del processo d’apprendimento
2. Temporale – da corsi “quando si può” alla
formazione permanente
3. Spaziale – dall’aula al molteplice
4. Organizzativa – tradurre l’apprendimento
individuale in apprendimento organizzativo
5. Economico – sapere dimostrare che il costo della
formazione si traduce in valore aggiunto
Claudio Arlati
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Alcune tecniche
Claudio Arlati
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Alcune tecniche
• Metodo : strada da percorrere per
raggiungere un determinato risultato
• Tecnica : dal greco tèchnè, arte;
soluzione operativa concreta
Claudio Arlati
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Lezione frontale
Descrizione
Un esperto espone e
spiega un
contenuto/argomento.
In chiave deduttiva
(spiegazione teorica +
esempi pratici).
In chiave induttiva
(esempi pratici +
spiegazione teorica).
L’esposizione può
essere attiva (basata
sulle domande dei
partecipanti).
Obiettivi
• sapere (conoscenza
di contenuto
argomento)
Formatore
Efficacia
I partecipanti sono
contenitori vuoti da
riempire.
Se la lezione è attiva,
sono viaggiatori, con
una propria mappa
mentale.
Il formatore dev’essere
preparato e capace di
gestire dubbi e
obiezioni. Deve sapere
ricostruire mappe più
complete di quelle in
possesso dei
partecipanti.
Numero partecipanti
(max 15-25).
Tempi ridotti (ascoltare
è faticoso).
Passività dei
partecipanti.
Memorizzazione labile
nel tempo.
Claudio Arlati
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Casi
Descrizione
Una situazione
concreta che richiede
una diagnosi (cause
e/o elementi rilevanti
e/o presa di decisioni)
Obiettivi
Formatore
• sapere (conoscenza
Efficacia
• sceglie il caso
di un’esperienza – utile • costruisce la griglia
anche al NOSTRO
contesto?)
•sapere fare (capacità
di analisi, previsione,
decisione)
• sapere fare
(valutazione critica
delle informazioni)
• sapere essere
(capacità di dialogo,
confronto con gli altri)
La riuscita del caso
dipende molto dal
formatore, dalla sua
d’analisi del caso
• gestisce le dinamiche capacità di orientare il
di gruppo e valorizza il dibattito e focalizzare
la discussione
disaccordo tra i
(DIPENDENZA dal
partecipanti
formatore)
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Discussione di gruppo
Descrizione
I partecipanti
interloquiscono in
gruppo su un tema che
già conoscono e sul
quale sono in grado di
dire la loro (opinioni,
proposte, esperienze,
domande)
Obiettivi
Formatore
• sapere (riflettere su
punti di vista, costrutti
o modelli presentati in
precedenza)
• saper fare (partendo
da idee predefinite
costruirne altre)
• sapere essere
(gestire le dinamiche di
gruppo)
• costruisce la griglia
di discussione
• gestisce il gruppo
(modera)
Claudio Arlati
Efficacia
Permette un elevato
coinvolgimento dei
partecipanti. Permette
l’approfondimento
delle parti di un tema
che interessano
maggiormente i
partecipanti.
Partecipanti meno
ferrati sul tema o più
introversi possono
sentirsi esclusi o
colpiti.
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Role playing
Descrizione
I partecipanti
drammatizzano
comportamenti di ruoli
sociali o organizzativi.
Simulazione di
situazioni reali, con
ruoli ben definiti
Obiettivi
• saper fare
Formatore
(comunicare,
negoziare, mediare,
ascoltare, osservare,
addestrare)
• saper essere
(flessibili, situazionali,
aiuto a percepirsi più
realisticamente,
esercizio di situazioni
anche conflittuali senza
rischi sociali)
• deve preparare
accuratamente il role
playing, standone
accuratamente fuori
(osserva, non
interviene MAI!)
• gestisce il debriefing
Claudio Arlati
Efficacia
Per alcuni partecipanti
può risultare una
tecnica minacciante o
come una finzione
inutile.
Un formatore troppo
invasiva inibisce i
partecipanti ad
esprimersi nella
simulazione.
Serve molto tempo.
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Laboratori formativi
Descrizione
Sulla base
dell’andamento del
percorso formativo, i
partecipanti sono
invitati a discutere di
situazioni variamente
attinenti il loro ruolo
professionale o
personale, vivendo in
diretta un’esperienza
vera, anche di natura
emozionale.
Obiettivi
Formatore
• saper fare (gestione
delle relazioni
interpersonali,
esplorazione di un
oggetto, problem
solving)
• saper essere (usare i
propri “muscoli
relazionali” rispetto ad
un qualche oggetto
sede d’investigazione,
ridurre il blocco
d’energie utilizzate per
il controllo delle
emozioni)
• sono i partecipanti i
protagonisti –
commitenti. Devono
essere lasciati liberi di
partecipare o no.
• il formatore NON
eroga sapere, ma crea
il clima per lo sviluppo
dei partecipanti.
• non si intromette,
valorizza il contributo
dei partecipanti,
orienta.
Claudio Arlati
Efficacia
Aumenta la fiducia in
sé e diminuisca la
resistenza al
cambiamento.
Favorisce le relazioni e
predispone al
cambiamento.
Suscita aspettative nei
partecipanti che
possono non trovare
riscontro nelle scelte
effettuate
dall’organizzazione.
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On the job
Descrizione
I partecipanti sono
formati al loro lavoro
mentre lo stanno
svolgendo (guarda e
impara).
Cosa mi attendo da te?
Obiettivi
• saper fare
(acquisizione di nuove
abilità operative o di
abilità operative
consolidate in contesti
nuovi)
• saper essere
(incremento del senso
di responsabilità)
Formatore
Efficacia
L’addestramento va
costruito su misura per
l’azienda e per il
partecipante cui è
destinato.
Il formatore è,
solitamente, chi
affianca e fa vedere
come si fa. Può essere
anche coach o mentor.
L’istruttore deve essere
capace nel trasferire,
non solo capace nel
fare.
Il partecipante
dev’essere motivato ad
apprendere (viene
assunto?).
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La scelta metodologica
Claudio Arlati
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Le variabili
I partecipanti
Sintonia con il percorso
Il Formatore
Tecnica
Apprendimento
Logistica
Claudio Arlati
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I partecipanti
• Chi partecipa? (singoli, gruppo)
• Singoli (età, sesso, esperienza professionale,
•
•
esperienza formativa, ruolo ricoperto,
prospettive) : alcuni metodi richiedono
esperienza professionale o formativa pregressa
Singoli (libertà di partecipare al corso): correlata
positivamente alla disponibilità a mettersi in
gioco
Il gruppo (numerosità, socializzazione, clima
interno al gruppo, omogeneità/disomogeneità)
Claudio Arlati
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Il formatore
– Ha già sperimentato la tecnica o è la prima volta?
– Sa gestire un diverso ruolo didattico?
Consulente (risolutore di problemi – es. action learning)
Project management (progettista di percorsi di
apprendimento)
Tutor (promotore della socializzazione, gestione delle
dinamiche di gruppo)
Docente (fornisce modelli – es. lezione frontale, casi)
Trainer (predispone occasioni di apprendimento di modelli –
es. discussione di gruppo)
Facilitatore (capacità di favorire la crescita personale,
l’apprendere ad apprendere – es. laboratori esperienziali)
Claudio Arlati
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Logistica
• Tempo a disposizione (per la
progettazione, per la realizzazione : dai
60/90 min. della lezione frontale alle
settimane dell’action learning)
• Spazi disponibili (quali spazi dedicati?
residenzialità?)
Claudio Arlati
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Sintonia con il percorso
• Quale metodo inserire in quale momento
del percorso formativo?
• Le varie tecniche sono mattoncini che
debbono incastrarsi in un percorso
unitario
Claudio Arlati
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Apprendimento
• Sapere? Saper fare? Saper essere?
• Cioè … Conoscenze, Abilità,
Comportamenti
Claudio Arlati
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Apprendimento
Metodi
Sapere
Casi
Saper fare
Saper essere
+
Discussione
di gruppo
+
Lezione
frontale
+
Laboratorio
+
Role playing
+
Claudio Arlati
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