il surrealismo salvador dalì (1904
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il surrealismo salvador dalì (1904
Anna Degli Esposti 5 I – marzo 2012 - Pagina 1 di 3 il surrealismo Il surrealismo è una realtà artistica che nasce nei primi decenni del '900 come movimento innanzitutto letterario e solo successivamente artistico, quando nel 1924 Andrè Breton pubblica il primo manifesto del Surrealismo: “ Molto oppurtanamente Freud ha concentrato la propria critica sul sogno. E' inammissibile, infatti, che su questa parte importante ci sia soffermati ancora poco.” così In questi termini il Surrealismo, ai fini del suo ideatore, si propone come rivalutazione dell'uomo e della suo psiche, alla luce degli studi di Freud sull'incoscio umano, al fine di scovare quella realtà superiore, la surrealtà, che riesca a conciliare i due momenti dell'esistenza: quello della veglia e quello del sonno. In alte parole il surrealismo è un automatismo psichico, vale a dire un processo che si realizza senza il controllo della ragione e fa si che l'inconscio*, quella parte di noi che si fa viva nel sogno, emerga e si esprima divenendo operante anche mentre siamo svegli. Viene così raggiunta la surrealtà, in cui veglia e sonno si conciliano e si compenetrano in modo armonico. L'inconscio, l'immaginazione e il sogno diventano oggetto di studio e di rappresentazione. L' arte surrealista porta alle estreme conseguenze delle tematiche romantiche inerenti al mondo dei simboli e all'irrazionale. Fra gli artisti che aderirono al movimento surrealista incontriamo Joan Mirò, Renè Magritte e Salvador Dalì. *Con il termine inconscio Freud intendeva un complesso di processi, contenuti ed impulsi che non affiorano alla coscienza del soggetto e che pertanto non sono controllabili razionalmente. salvador dalì (1904-1989) Salvador Felipe Jacinto Dalì nasce a Figures, in Catalogna, l'11 Maggio 1904 e si spegne il 23 Gennaio 1989. Figura eclettica e e alquanto bizzarra, Salvador Dalì è il personaggio nel quale il Surrealismo trova la propria espressione più completa ed esasperata. L'adesione al Surrealismo è sincera e motivata, tanto che inventa una sua particolare tecnica, da lui stesso definita 'paranoico-critica'. Le immagini che l'artistica cerca di fissare sulla tela nascono dal torbido agitarsi del suo inconscio, la paranoia**, e riescono a prendere forma pittorica solo grazie alla realizzazione del delirio. Ecco allora che il delirio trova le più raccapriccianti espressioni incarnandosi in esseri ripugnanti, animali mostruosi, frammenti anatomici, forme ambigue dai mille significati, e inquietanti che, a seconda di come si guardano possono sembrare cose diverse o più assieme. Il risultato è un linguaggio artistico estremamente complesso, la cui comprensione, non è quasi mai semplice se non addirittura impossibile. **Per paranoia si intende una psicosi caratterizzata da un delirio cronico, basato su un sistema di convinzioni a tema persecutorio non corrispondenti alla realtà. Anna Degli Esposti 5 I – marzo 2012 - Pagina 2 di 3 Il tema del corpo umano a cassetti è una costante nella produzione artistica di Dalì, che fondendosi con il tema del fascino spettrale dà vita al noto dipinto la giraffa infuocata. 1936-1937 Olio su tela, 35x27 cm Basilea, Kunstmuseum Offentliche Kunstsammlung Non di facile lettura, il quadro reca un titolo che non ci indirizza verso il vero soggetto della sua rappresentazione. La giraffa infuocata è infatti, posto in secondo piano e il titolo gli è stato assegnato a caso. descrizione compositiva: il dipinto rappresenta , sullo sfondo di un paesaggio desolato, una grande figura femminile in primo piano. A destra, in secondo piano un'altra donna leva in alto un drappo rosso, simbolo di violenza. Entrambe le figure scheletriche sono sorrette da stampelle e mostrano simboli fallici. Ma sono i cassetti che si aprono, inqueietanti e vuoti, sia in corrispondenza del seno sia lungo la gamba destra della donna in primo piano, a costituire la simbologia psicoanalitica più evidente. Significato intrinseco: “E' il corpo umano- afferma Dalì- oggi pieno di cassetti che solo la psicoanalisi è in grado di aprire”. Pertanto i cassetti rappresentano i segreti e i problemi che gelosamente l'uomo custodisce; spetta all'artista, come ad un ladro, il compito di aprirli e frugarvici dentro alla ricerca dell'essenza vera dell'uomo. Solo così l'inconscio diviene conscio, e l'uomo può pervenire ad un equilibrio interiore. sogno causato dal volo di un'ape 1944 olio su tela, 51×41 cm El Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid Come ci suggerisce il titolo, lo spunto è banale. L'artista stava dormendo quando un'ape improvvisamente lo punge. descrizione compositiva: in basso, bellissima nella sua sensuale nudità, Gala riposa, sollevata magicamente sopra un scoglio frastagliato. In veste di moglie ed ispiratrice viene accompagnata da un melograno, l'attributo iconografico della Venere. La puntura, comunque c'è già stata, e la sua percezione assume la forma di due tigri feroci che balzano fuori dalle fauci di un pesce a sua volta scaturito da una rossa melograna spaccata. Le tigri da sempre sono considerati gli animali più belli così a loro volta sono attratti dalla bellezza della Venere. Pertanto al gusto quasi fummetistico che l'artista propone nel rappresentare le due tigri ed il pesce, si staglia la perfezione del un nudo femminile, che rende ancora una volta evidenteil legame con l'arte classica. Anna Degli Esposti 5 I – marzo 2012 - Pagina 3 di 3 Sullo sfondo un assurdo elefante che, in sintesi, rappresenta l'amore. Cercare significati ha poco valore perchè ve ne sono dei più svariati. Cio' dipende dalla natura stessa dell'ispirazione che, attingendo dalle dimensioni del sogno o della paranoia, è necessariamente visionaria e incoerente. Allora, è la sola riflessione di Dalì che può forse rincuorarci: “Il fatto che neppure io, mentre dipingo, capisca il significato dei miei quadri, non vuol dire ch'essi non ne abbiano alcuno: anzi, il loro significato è così profondo, complesso, coerente, involontario, da sfuggire alla semplice analisi dell'intuizione logica” persistenza della memoria (orologi molli) 1931 olio su tela 24×33 cm The Museum of Modern Art di New York, New York descrizione compositiva il paesaggio dove è ambientata la scena è desertico, presenta colori terrosi, in contrasto con il giallo e il blu del cielo. In primo piano sembrerebbe esserci un mostro dal volto allungato, il naso pronunciato e le ciglia lunghissime. Sulla sinistra è collocato un ramo d'albero secco che poggia su un supporto rettagongolare che funge da tavolo. I soggetti della composizione risultano essere comunque i tre orologi molli, privi di consistenza. Il motivo per cui abbia voluto rappresentarli in questo modo è a noi precluso. Tuttavia, è possibile inviduare alcuni aspetti simbolici. La composizione è infatti costruita sull'avvicinamento di elementi in contrasto fra di loro per significato. Ne sono un esempio la baia e l'acqua, simboli di vita, in opposizione all'albero e il deserto, presagi di morte. significato intrinseco gli orologi rappresentano da un lato, la metamorfosi in quanto sono invasi da insetti e da larve, e sembrano in procinto di liquefarsi; dall'altro il tempo. La lettura del lettore deve tuttavia concentrarsi sul tempo, come ci suggerisce il titolo. L'intera vita dell'uomo e della società, nel suo insieme, è dettata e scandita dai ritmi temporali. Pertanto, Il concetto di velocità, oltre ad apparire molto attuale, verrà ripreso con forza dalla successiva avanguardia, il futurismo, di cui diventerà il suo il “motore” trainante. (deve ammettere che il titolo è originale...immagino che nessuno fino ad allora l'avesse pensato)
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