Tunisia - ArchideaProgetti

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TUNISIA
NORMATIVA
Le importazioni sono libere.
Documenti di spedizione
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU) usualmente richiesta per tutte le spedizioni
(salvo all`interno dell`Unione europea), le spedizione destinate alla Tunisia, devono
essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
A partire dal 1° gennaio 2007, sono state apportate delle modifiche operative alla
compilazione del DAU.
a) Fattura commerciale
Deve essere redatta in tre copie, oltre alle informazioni usuali, deve riportare le
seguenti informazioni:
- data di conclusione del contratto non superiore a tre mesi;
- il valore FOB, qualunque sia la modalità di spedizione;
- il riferimento, all`occorrenza, di un rappresentante accreditato in Tunisia;
- la seguente dichiarazione ¨ si certifica che le merci riportate nella fattura
sono di fabbricazione e origine... e che i prezzi di seguito indicati concordano
con i prezzi in vigore sul mercato di esportazione¨;
- eventualmente, la clausola si conformità alle norme.
Le importazioni di merci sono sottoposte all`obbligo di domiciliazione presso
una banca con qualità di intermediario con la Banca centrale della Tunisia.
b 1) Documento EUR-MED
Con decisione n.1/2006 del Consiglio di associazione UE-Tunisia, del 28 luglio
2006, che modifica il protocollo n. 4 dell’accordo euromediterraneo, relativo
alla definizione della nozione di prodotti originari e ai metodi di cooperazione
amministrativa, è stato sancito che per beneficiare del regime preferenziale
applicato ai prodotti comunitari importati in Tunisia, occorre presentare il
certificato EUR 1 o in alternativa il certificato EUR-MED quale giustificativo di
origine.
Vedi anche nota (11).
b) Documento EUR.1 o EUR-MED
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ad alcuni prodotti originari
dell`Unione Europea, gli esportatori possono emettere un certificato EUR.1 o
EUR-MED che servirà a destinazione, come giustificativo d`origine. (11)
Le spedizioni inferiori a 6.000 euro, comportano la redazione di una
dichiarazione. Questa deve essere redatta su una fattura, un buono di
consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in
modo sufficientemente dettagliato per essere identificati.
La dichiarazione è la seguente:
¨L`esportatore dei prodotti riportati nel presente documento (autorizzazione
doganale n°..), (2) dichiara che, salvo indicazione contraria, questi prodotti
hanno origine preferenziale.....¨ (3)
- cumulation applied with (nome del paese o dei paesi);
- no cumulation applied (4).
¨....................¨
(luogo e data)
¨....................¨
(firma dell`esportatore e indicazione per esteso del nome della persona
firmataria).
Le regole relative all`emissione e all`utilizzazione di questi documenti sono
precisati nell`Allegato X.
c) Certificato d`origine
Su richiesta dell`importatore per i prodotti non comunitari.
Le regole relative all`emissione e utilizzazione del documento sono precisate
nell`allegato XI.
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali.
(6)
Nota:
Se il paese esportatore non è il paese di origine dei vegetali, questi devono
essere accompagnati da una copia del certificato di origine certificato, conforme
del paese esportatore e di una dichiarazione complementare attestante che la
spedizione non ha subito modificazioni durante lo stoccaggio tale da rendere la
merce non conforme alle esigenze fitosanitarie tunisine.
Questi certificati non devono essere fatti più di 14 giorni prima della data di
spedizione. Devono inoltre riportare una dichiarazione supplementare ufficiale
che riporti le menzioni obbligatorie in relazione ai prodotti.
e) Certificato di macellazione
Secondo il rito islamico (7) è necessario per le carni.
f) Certificato sanitario
Per i prodotti di origine animale rilasciato dalle ASL di appartenenza e per il
latte, per il quale il certificato dovrà contenere informazioni relative alla
radioattività e alla diossina.
NOTA:
La Tunisia ha deciso di aprire il mercato alle importazioni, di carne bovina (se
certificata BSE) e di volatili provenienti dall`Unione europea; mentre ha chiudo
il mercato ai bovini vivi importati per allevamento a causa della febbre
catarrale e agli uccelli vivi a scopo ornamentale.
Prima della spedizione è sempre utile informarsi presso il proprio importatore.
g) Certificato o attestato di libera vendita per i cosmetici.
Redatto sulla base delle informazioni fornite dall`esportatore, attesta che i
prodotti spediti sono conformi alla legislazione italiana e in libera e corrente
vendita in Italia.(8)
Visti
Non è richiesto alcun visto consolare.
Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi sia alcuna normativa in proposito, conviene utilizzare legni indenni da
parassiti.
Controllo delle merci
Esiste un controllo di conformità alle norme sulle importazioni che si svolge in tre modi:
- un controllo tecnico sistematico, da parte del servizio preposto (9)
- un certificato di conformità alle norme del paese di origine, europeo o internazionale;
in questo caso, la fattura deve comportare una clausola di conformità firmata
dall`esportatore e vistata da una Camera di commercio che dica: ¨si certifica che i
prodotti oggetto di questa fattura sono conformi alle specifiche richieste
dall`importatore tunisino, alle norme tunisine in vigore o in mancanza alle norme
internazionali se ne esistono¨,
- una lista di carico.
Trasporto
Assicurazione Trasporto
La regolamentazione in vigore in Tunisia prevede che le spedizioni destinate al
Paese superiori a 3.000 dinari debbano essere assicurate presso compagnie
locali accreditate.
Per i trasporti marittimi, l`assicurazione minima è la garanzia ¨FAP franc
d`avaries particuliers sauf - (Franco lungo bordo)¨.
Documenti di trasporto
Lista dei colli
Spedizione temporanea
E` possibile esportare temporaneamente con destinazione Tunisia, secondo le procedure
ATA.(10)
La procedura permette l`ammissione temporanea:
- di materiale professionale,
- di merci destinate ad essere presentate a fiere; mostre ed altre manifestazioni
commerciali,
- di merci in transito.
Altri documenti
Un decreto fissa i criteri generali di fabbricazione, di utlizzo e di commercializzazione dei
materiali e oggetti destinati ad essere messi in contatto con le derrate alimentari.
SPECIFICA NOTE
(1)
Codificazione iso-alfa per i paesi e per le monete:
- una codificazione iso-alfa su due caratteri per i paesi e territori;
- una codificazione iso-alfa su tre caratteri per le monete.
La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio
estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a decorrere dal 1
giugno 2005 è allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18
maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12
Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana
(DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni.
(2)
Se la dichiarazione sulla fattura è redatta da un esportatore riconosciuto, il numero
di autorizzazione di questo esportatore deve essere indicato sullo stesso documento.
Se la dichiarazione sulla fattura è redatta da un esportatore non riconosciuto
l`indicazione tra parentesi è omessa, ossia lo spazio deve essere lasciato in bianco.
(3)
L`origine dei prodotti deve essere indicata (....)
Conviene riempire la prima indicazione o barrarla in funzione dell`esistenza o meno
di un cumulo di origine euro-meditaerranea.
(4)
Comunque queste indicazioni sono facoltative se le stesse già figurino nel documento
propriamente detto.
(5)
Il certificato viene rilasciato dalle ASL di appartenenza, ufficio veterinario.
(6)
Il certificato viene rilasciato dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza
(su richiesta dell'interessato 10 giorni prima della partenza del prodotto).
(7)
Il certificato viene rilasciato dalla Direzione del Centro Islamico culturale d'Italia, via
della Moschea, 85 - 00197 Roma - tel. 06.8082167 - fax 06. 8079515 cui va
indirizzato un fax di richiesta per ottenere le informazioni circa i tempi, modalità e
costi.
(8
)
Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia
l`attestato di libera vendita.
Il certificato di libera vendita va richiesto al Ministero della Salute (la richiesta va fatta
alla sede centrale di Roma, 30 giorni prima della spedizione delle merci e per
conoscenza all`assessorato della sanità locale.
L`attestato di libera vendita va richiesto alle Camere di commercio di competenza
(Allegato XV – fac-simile attestato).
Ministero della Salute
Direzione Generale dei Farmaci e dei Dispositivi Medici –Ufficio VII
Viale della Civiltà Romana, 7 - 00144 Roma
Tel. 06 59943199 Fax 06 59943352.
http://www.ipocm.ministerosalute.it/cosmetici/paginaInternaCosmetici.jsp?id=153&m
enu=commercializzazione
(9)
L'attestazione di corrispondenza alle disposizioni in vigore avviene da parte
dell'INNORPI ( con l'apposizione del marchio di conformità alle norme. La Tunisia
accetta tutti i principali standard internazionali quali ISO 9000, DIN,ASTM (USA), BS
(inglese), FN (francese), JIS (giapponese) ed in generale tutti gli standard sempre
che questi non siano inferiori a quelli locali eventualmente esistenti.
(10)
(11)
Rilasciato dalle Camere di commercio di competenza.
Decisione n.1/2006 del Consiglio di associazione UE-Tunisia, del 28 luglio 2006, che
modifica il protocollo n. 4 dell’accordo euromediterraneo, relativo alla definizione
della nozione di prodotti originari e ai metodi di cooperazione amministrativa
Protocollo n. 4 relativo alla definizione della nozione di prodotti originari e ai metodi
di cooperazione amministrativa.
http://www.eur-lex.europa.eu/JOHtml.do?uri=OJ:L:2006:260:SOM:IT:HTML
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