Uda: Il mio Paese - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri

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Uda: Il mio Paese - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
FARA FILIORUM PETRI
SCUOLA PRIMARIA DI RAPINO
Gruppo di ricerca azione: FOR.MATE
Ins. Referente Giuseppina Ferrara
Attraverso la conoscenza diretta del territorio, la presa di coscienza
dei suoi cambiamenti e delle sue tradizioni , scopriamo il senso di
appartenenza, e diventiamo cittadini consapevoli, autonomi,
responsabili e critici.
Impariamo ad “ abitare il limite “, inteso come confine, come luogo
che identifica la nostra identità, ma, che, ci rende capaci di
comprendere e di interagire con le differenze e le diversità.
CONOSCENZE
PERCORSO ARTISTICO ARCHITETTONICO
PERCORSO NATURALISTICO (Classe IV)
 Individuare la posizione geografica del territorio  Individuare sulla carta topografica del paese
quartieri ed edifici
visitato e/o conosciuto
 Conoscere le principali caratteristiche ambientali  Conoscere le origini storiche di quartieri ed
edifici
del territorio
 Osservare ed interpretare le trasformazioni  Conoscere gli edifici architettonici più importanti
ambientali naturali e quelle ad opera dell’uomo  Conoscere le principali attività artigianali del
paese
 Conoscere e comprendere le azioni negative
 Scoprire l’arte della ceramica rapinese: forme,
dell’uomo sull’ambiente
decori e colori
 Conoscere la flora e la fauna
 Realizzare un archivio fotografico
 Realizzare un archivio fotografico
PERCORSO ETNOSTORICO
PERCORSO ARCHEOLOGICO (Classe IV)
 Individuare la posizione geografica del sito  Conoscere la tradizione popolare sulla festa delle
verginelle
archeologico
 Scoprire la sovrapposizione del culto cristiano su
 Raccogliere documenti storici relativi al sito
quello pagano
 Scoprire e conoscere il Museo come luogo di
 Conoscere gli elementi simbolici legati alla festa
memoria collettiva
 Realizzare un archivio fotografico
 Realizzare un archivio fotografico
SCOPRO, CONOSCO E VALORIZZO IL MIO PAESE
IL MIO PAESE
FASE 1 - Rapino paese del Parco Nazionale della
Majella: ricerca/studio degli animali che
vivono sul territorio
FASE 2 - Analisi di un incidente per cercare le soluzioni
appropriate
FASE 3 - Presentazione dell’ attività «i cappelli per
pensare» ai ragazzi della Scuola Media
FASE 4 - Il Parco Nazionale della Majella: argomentazioni
positive e negative
FASE 5 - Intervista al Sindaco di Rapino
FASE 6 - Elaborazione del « manifesto pubblicitario»
FASE 7 – Laboratorio «Scrivo il mio Paese» con la Casa
Editrice ELSE di Roma
PROBLEMATIZZAZIONE
Il nostro compito è di far conoscere ad un turista/compagno gli animali che vivono sul nostro
territorio, voi li conoscete?
(la maestra verbalizza gli interventi)
• Giulia: Dietro casa mia ho visto un capriolo che mangiava l’erba.
• Carolina: anch’io ho visto un cervo sulla strada che porta a Bocca di Valle
• Francesco: il mio papà ha incontrato una mamma cinghiale con i suoi cuccioli.
• Letizia: io alla villetta ho visto uno scoiattolo che saltava da un albero all’altro
• Giorgio: a Rapino ci sono anche le volpi, a mio nonno hanno mangiato le galline
• Federico: il nonno dice che sono le faine a mangiare le galline. A Rapino le faine ci sono
• Alessandro: vicino il ristorante «Lo scoiattolo» c’è un grande recinto dove ci sono i lupi
Federico: il lupo è l’animale che è
rappresentato sui cartelli che si trovano a
Rapino
Maestra: che tipo di cartelli?
Matteo: ci sono dei cartelli alla villetta e al
ristorante «Il Vignale», sono i cartelli del
Parco della Maiella
Bianca: Ci sono perché Rapino fa parte del
Parco della Maiella
Maestra: Siete sicuri?
Raffaele: ce lo dice il cartello che
incontriamo venendo da Fara, e poi
possiamo chiedere al Sindaco se è vero
Enea: possiamo anche fare una ricerca su
google
Giorgio: il mio papà ha detto che Rapino
arriva sopra la Majella
Riccardo: sopra la Maiella c’ è la caserma
dei carabinieri di Rapino
Verifichiamo dividendoci a gruppi
• Alcuni cercano su google i paesi del
Parco
• Altri analizzano la cartina che la
maestra fornisce
• Tutti costruiscono le cassette degli
iponimi – iperonimi
DIARIO DI BORDO 13 marzo 2015
Oggi abbiamo verificato che Rapino fa parte del
Parco Nazionale della Maiella.
Prima ognuno ha parlato degli animali che ha
visto qui a Rapino e che Rapino è paese del
Parco Nazionale della Majella
Poi ci siamo organizzati in gruppi e abbiamo
verificato se quello che avevamo detto era vero
Infine abbiamo registrato nelle cassette degli
iponimi – iperonimi i Paesi, le Provincie, la
Regione che sono dentro il territorio del Parco
DIARIO DI BORDO
20 marzo 2015
Questa mattina ci siamo divertiti a cercare le
immagini degli animali che vivono sul nostro
territorio
Poi abbiamo letto un testo che ci ha dato la
maestra, dovevamo dividere in sequenza e dare dei
titoli; abbiamo scoperto a quale fascia di altitudine
vivono gli animali che avevamo trovato su google
Ora conosciamo tutti gli animali che possiamo
incontrare a Rapino.
LA «FLIPPED CLASSROOM»
COMPITO DI REALTÀ: immaginate di essere dei maestri e volete presentare un
animale che vive nel nostro Parco ai vostri alunni. ( preparate la lezione)
Il capriolo
Il capriolo è un ungulato e vive in Europa, in Asia e nel nostro Parco Nazionale
della Majella.
Ha palchi corti, in genere con tre punte. Il suo corpo è di colore tra il rosso e il
marrone.
E’ molto veloce e si trova generalmente nei boschi di montagna.
Il capriolo è cervide di piccole dimensioni: la coda è molto corta e non emerge
dal pelo.
Ogni anno, nel periodo da ottobre a dicembre perde le corna che ricrescono alla
fine dell’inverno.
Le corna sono di cartilagine e sono preda di altri animali che se ne nutrono.
Sono presenti in Italia il cervo nobile e il daino.
In passato il capriolo veniva considerato un animale tendenzialmente solitario,
ma oggi ha un comportamento sociale.
Le femmine vivono spesso riunite in branchi.
Terminata la lezione i compagni pongono le domande, La maestra fa da spettatore, verbalizza le domande e
le risposte
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Come sono i cuccioli dei caprioli?
Quando sono piccoli hanno le macchie bianche come Bamby, poi le macchie come crescono vanno via
Che cosa sono i palchi?
Sono le corna fatte di cartilagine come il nostro orecchio
Perché le femmine vivono in branchi?
Per difendersi dai predatori
Chi sono i predatori?
Prima di tutto il lupo e poi i cacciatori
E perché i maschi vanno da soli?
Perché sono più forti e non hanno paura
Come sono le tane dei caprioli
Non lo so
Come si ripara dal freddo ?
Infoltisce il pelo come il gatto e il cane perché non va in letargo
Quando nascono i cuccioli
Non lo so
Quanti cuccioli nascono?
Non lo so
Il capriolo si fa accarezzare?
No perché è selvatico
Tu lo hai visto un capriolo vero?
Si quando siamo andati a vedere lo spettacolo di Robin Hood a Serramonacesca
Anche Serramonacesca fa parte del nostro parco?
Non lo so
Possiamo andare a vedere nella cassetta degli iponimi Paese!
Diario di bordo 27 marzo 2015
Oggi abbiamo fatto i maestri, mi è
piaciuto molto, dobbiamo farlo più
spesso.
All’ inizio ho avuto paura perché non
sapevo tutte le risposte da dare, poi ho
cercato di ricordare ciò che già sapevo e
tutto è andato bene.
La ricerca deve essere fatta meglio,
bisogna cercare tante notizie per poter
rispondere a tutte le domande dei nostri
compagni.
Bianca
Oggi la lezione è stata più divertente .
Mi è piaciuto perché con questo lavoro
abbiamo studiato insieme senza litigare.
La maestra non è mai intervenuta
Letizia
Fare il maestro è stato interessante ma
è un po’ faticoso, per saper rispondere
bisogna studiare di più.
Alessandro
Se ogni gruppo presenta un
animale diverso possiamo studiare
più animali e conoscere di essi più
caratteristiche
Raffaele
Fare la maestra è stato proprio
bello e a me sembra che impariamo
di più e ci divertiamo pure.
Asia
A coppie gli alunni classificano gli animali
CLASSIFICAZIONI
30 marzo 2015
Oggi, abbiamo
classificato gli animali
Prima li abbiamo
classificati con gli
iponimi e gli iperonimi
Poi abbiamo costruito
il grafico ad albero per
ogni fascia di
altitudine
Infine abbiamo
costruito il cartellone
Viene mostrata
questa immagine.
I ragazzi riconoscono
subito la macchina
del vigile di Rapino e
anche la strada che
da Rapino porta a
Fara.
A terra c’è un capriolo
morto
PROBLEMA: Cosa può essere successo?
• Francesco: un capriolo stava attraversando la
strada correndo ed è stato investito da una
macchina.
Le maestre raccontano l’episodio perché testimoni
dell’accaduto
• Francesco: Maestra, io mi sono ricordato che su
quella strada ci sono dei cartelli che raffigurano
un capriolo
Si presenta il cartello
• Riccardo: questo cartello significa «attenzione ai
caprioli»
• Bianca: il cartello vuole dire che su questa
strada passano i caprioli
Avete sentito parlare di qualche incidente simile?
• Bianca: mio padre ha visto tre cinghiali morti
investiti da una macchina
• Maestra: Anche mio marito una volta su quella
strada ha investito un cinghiale (racconta il
fatto)
• Letizia: spesso sulla strada ci sono scoiattoli che
sono stati investiti dalle macchine
• Matteo: io ho visto un tasso morto
Problema
Sulla strada che da Rapino porta a Fara vengono investiti molti animali
Soluzioni
proposte
Perchè
Il Sindaco dice
Conferma
soluzione
Federico:
mettere dei
cartelli con il
limite di velocità
Raffaele: se
l’automobilista va piano
può frenare per evitare
di investire l’ animale
Enea: se non vengono
rispettati i cartelli, i
dossi riducono la
velocità perché c’è il
rischio di rompere la
macchina
Asia: i cartelli luminosi
attirano l’attenzione
dell’ autista che si
ricorda che deve fare
piano
Matteo: se c’è
l’autovelox
l’automobilista fa piano
per non prendere la
multa
Tutte le strade di Rapino
purtroppo hanno questo
problema.
La strada considerata è
sotto la giurisdizione della
regione e il Comune non
può mettervi cartelli di
divieto o altro.
I dossi non possono
essere messi su una
strada statale perché
pericolosi soprattutto per
i camion
L’autovelox può essere
utilizzata solo su una
strada dove sono avvenuti
incidenti mortali
Si possono richiedere alla
Regione i cartelli luminosi
di avviso di pericolo
Il Parco deve
proteggere gli
animali perciò su
questa strada è
necessario ridurre
la velocità
rispettando i
cartelli di avviso di
pericolo
Giorgio: mettere
dei dossi per
ridurre la
velocità
Giulia: mettere
dei segnali
luminosi con la
scritta
«ATTENZIONE»
Federico:
mettere
l’autovelox
DIARIO DI BORDO
01 aprile 2015
Questa mattina con la maestra Pina e la maestra Paola
abbiamo discusso sull’incidente accaduto sulla strada che
porta a Fara.
Abbiamo capito che su questa strada spesso vengono uccisi
degli animali investiti dalle macchine, perciò è un problema
che va risolto.
Abbiamo cercato delle soluzioni e abbiamo discusso tra di noi
se potevano essere utili.
Abbiamo verbalizzato su una tabella le nostre proposte.
Abbiamo deciso di andare a parlarne con il Sindaco e gli
abbiamo scritto una mail per chiedergli un appuntamento.
«SEI CAPPELLI PER PENSARE» E. DE BONO
COMPITO DI REALTA’: Immagina di essere un
giornalista, racconta l’accaduto dell’ incidente
del capriolo (ai ragazzi della media)
interpretando il punto di vista del cappello che ti
viene assegnato.
CAPPELLO BIANCO:FORNISCE I DATI OGGETTIVI, NIENTE
INTERPRETAZIONE
Il 2 marzo sulla strada che da Rapino porta a Fara è
successo un incidente, una macchina ha investito un
capriolo che è morto.
Anche la macchina si è ammaccata e ci vogliono molti
soldi per aggiustarla.
Il vigile di Rapino è andato sul posto dove c’è stato
l’incidente.
Asia, Enea, Giorgio
CAPPELLO ROSSO: FORNISCE IL PUNTO DI VISTA
EMOTIVO, L’OPPOSTO DEL CAPPELLO BIANCO
DIALOGO TRA L’AUTISTA E IL VIGILE
«Oddio, il capriolo è morto, si è pure rotta la macchina! E adesso come faccio?»
«Povero capriolo! Tu correvi troppo, perciò non ti sei potuta fermare. Dove dovevi
andare? Perché correvi così veloce?»
«Dovevo andare a Rapino perché mia mamma si è sentita male e allora sono corsa
ad aiutarla»
«Ah! Adesso ho capito! Però non hai rispettato il limite di velocità, pensa se il
capriolo aveva un cuccciolo, lui pure adesso morirà, morirà di fame. Poverino! Beh,
comunque a te ci vuole una bella multa»
Bianca e Riccardo
CAPPELLO NERO: INDICA LA VALUTAZIONE NEGATIVA,
GLI ERRORI E LE LACUNE
L’ autista andava veloce, non ha fatto attenzione ai cartelli, non ha visto il
capriolo,
ma anche il capriolo correva veloce e non ha visto la macchina perciò si sono
scontrati.
L’automobilista è in ospedale, la macchina non si potrà aggiustare, il capriolo
era una femmina e aveva i cuccioli che adesso moriranno di fame»
Alessandro e Giulia
CAPPELLO GIALLO: E’ IL PENSIERO POSITIVO E COSTRUTTIVO,
ESPRIME OTTIMISMO
Il capriolo è morto perché la macchina lo ha investito ma l’autista
non sapeva quello che poteva succedere.
La macchina si è ammaccata, però si può riparare dal meccanico.
L’autista non è ferito anche se ha ucciso il capriolo, per fortuna il
capriolo è un maschio quindi non ha cuccioli.
Carolina, Matteo
CAPPELLO VERDE: E’ IL PENSIERO CREATIVO, NON GIUDICA MA
CREA NUOVE IDEE
Il capriolo è stato investito perché l’autista non ha visto il cartello che era
nascosto dagli alberi, andava troppo forte e non è riuscito a frenare.
Per evitare gli investimenti di altri animali bisogna far mettere dei dossi e
mettere altri cartelli di pericolo e di limite di velocità. Se il Comune non ha i
soldi per acquistarli potremmo costruirli con il riciclaggio.
Si possono mettere dei cartelli luminosi, che vanno ad energia solare, e si
può illuminare anche la strada così di notte gli animali non vengono
investiti.
Letizia e Raffaele
CAPPELLO BLU: DIRIGE GLI ALTRI CAPPELLI, E’ IL COLORE DELLA
CALMA E DEL CONTROLLO, CERCA ORDINE E SINTESI
I nostri compagni hanno lavorato molto bene, al gruppo con il cappello nero
abbiamo suggerito qualche parolina e anche a quello con il cappello giallo.
Secondo noi il compito più facile è stato quello dei cappelli bianchi perché hanno
dovuto solo raccontare il fatto accaduto, invece il compito più difficile è stato quello
dei cappelli gialli perché nel fatto accaduto non c’è nulla di positivo.
Francesco e Federico
RIFLESSIONI
15 aprile 2015
A noi questo lavoro è piaciuto molto. Per noi,
cappelli blu, non è stato difficile ci siamo sentiti
maestri e questo ruolo ci è piaciuto molto.
FRANCESCO
15 aprile 2015
Oggi noi abbiamo impersonato il cappello verde ed è stato
molto bello perché abbiamo dovuto inventare delle
soluzioni per non far investire gli animali.
Ci sentiamo molto soddisfatti perché le soluzioni che
abbiamo proposto secondo noi sono molto giuste. E’ stato
bello presentare il lavoro ai ragazzi più grandi.
RAFFAELE
15 aprile 2015
Oggi il nostro cappello è il bianco che racconta i
fatti e i dati oggettivi .Il nostro compito è stato
facile perché già conoscevamo bene il fatto. E’
stato molto bello lavorare in gruppo.
ASIA
15 aprile 2015
Il lavoro dei cappelli è stato molto divertente, abbiamo
dovuto provare dispiacere per la morte del capriolo e
non è stato difficile perché poverino è morto davvero! Il
lavoro a coppie è bello e divertente. A me piace lavorare
con mio cugino Riccardo
BIANCA
15 aprile 2015
Abbiamo interpretato il cappello giallo. Il nostro
compito era quello di trovare la parte positiva
dell’incidente.
Non è stato molto facile perchè non c’è niente
di positivo, però siamo riusciti lo stesso nel
nostro compito
MATTEO
Noi abbiamo rappresentato la parte del cappello
nero che racconta la storia in modo negativo. E’
stato bello costruire i cappelli ma anche costruire
il dialogo in modo negativo. A noi il lavoro ci è
piaciuto molto anche se ci è dispiaciuto per la
morte del capriolo. Ci è piaciuto soprattutto
perché ognuno ha raccontato il suo pensiero
GIULIA
I ragazzi di terza media sono divisi in due gruppi, ascoltano l’interpretazione dei piccoli, ogni gruppo discute
sul colore del cappello da consegnare, i gruppi si confrontano e consegnano i cappelli.
Consegniamo il cappello
nero perché i bambini
hanno presentato il fatto
tutto in negativo .
Consegniamo il cappello blu ai bambini
che hanno presentato il fatto in maniera
distaccata riorganizzando i gruppi e il
verde ai bambini che hanno dato delle
soluzioni per risolvere il problema.
Consegniamo il cappello rosso
perché i bambini si inseriscono
nel problema esprimendo le
loro emozioni
.
Il fatto viene presentato
dai bambini in modo
oggettivo perciò
consegniamo il cappello
bianco .
Consegniamo il cappello giallo
perché i bambini evidenziano gli
aspetti positivi anche se il fatto che
è successo è negativo.
DIARIO DI BORDO
Rapino 15 aprile 2015
Questa mattina abbiamo rappresentato il fatto ,
interpretando i nostri ruoli, ai ragazzi delle medie
che hanno dovuto riconoscere e consegnarci il
cappello giusto . Siamo stati contenti perché sono
riusciti ad indovinarli tutti. Questo vuol dire che
anche noi siamo stati bravi ad interpretare il
colore del nostro cappello.
Intervista al Sindaco di Rapino
ROCCO MICUCCI
Il Parco a Rapino
Noi diciamo che…
Altri dicono che…
Il Sindaco dice ….
• Protegge gli animali e il
loro habitat
• Vieta la caccia
• Protegge i fiori in
estinzione e quelli più rari
• Non deturpa il paesaggio
con la costruzione di
alberghi, ville, fabbriche
• Mantenere l’ ambiente
pulito proteggendolo
dall’inquinamento
• Evita gli incendi vietando
l’accensione dei fuochi
• Protegge i boschi e i ripari
degli animali
• Richiama tanti turisti
• Vieta la caccia
• Vieta il taglio degli
alberi
• Vieta di
raccogliere fiori
• Vieta ai turisti di
campeggiare
• Vieta la
costruzione di
ville, alberghi e
fabbriche
• Vieta di ascoltare
la musica ad alto
volume
Il Parco è stato istituito con una legge
nazionale il 5 giugno 1995. Il parco
protegge la fauna, la flora, le acque, le
coltivazioni e i borghi.
Anche per costruire si devono
rispettare delle regole. I vincoli che ci
sono nella zona del Parco servono a
conservare l’ambiente integro e
questo è una risorsa che gli abitanti
del Parco possono vantare. Per
incentivare il turismo bisogna creare
servizi perciò l’Amministrazione ha
provveduto a creare un’area camper,
un museo della ceramica (tradizione
di Rapino), depliant e libri per far
conoscere Rapino nel mondo,
preservare ed incentivare le feste e le
tradizioni e a crearne di nuove come il
mercato di primavera per promuovere
i prodotti del Parco
DIARIO DI BORDO
Oggi 24 aprile siamo andati al Comune di Rapino per
intervistare il Sindaco che ci ha ricevuti nella Sala
Consiliare. Ci siamo seduti intorno al grande tavolo
circolare e ci siamo sentiti felici perché il Sindaco ci dava
risposte precise e chiare sul Parco Nazionale della
Majella.
Quando siamo usciti eravamo orgogliosi di noi perché le
domande le avevamo pensate noi a seguito del lavoro
fatto con la maestra Pina.
Il Sindaco è rimasto sorpreso e interessato. Alla fine ci ha
regalato matite, adesivi e cartine del Parco, ma la cosa più
bella è stato ricevere il Libro-Game.
Vi invitiamo a visitare Rapino
Per ammirare le bellezze del parco
Nazionale della Majella
VIENI A VISITARLO!
VIENI A
Venite a scoprire
Rapino
E AD AMMIRARE I NOSTRI ANIMALI
...un paese meraviglioso
Venite a scoprirlo
Nel Parco Nazionale della
Majella
Potrai ammirare animali in libertà
LABORATORIO DI SERIGRAFIA: SCRIVO IL MIO PAESE
LEGGERE
PROGETTARE
RITAGLIARE
RILEGARE
ASSEMBLARE
STAMPARE
ASCIUGARE
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che
nella gente, nelle piante, nella terra c’è
qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei
resta ad aspettarti.
Cesare Pavese
DIARIO DI BORDO
Con i ragazzi della Casa Editrice ELSE abbiamo costruito
un libro inventariando i luoghi del nostro paese che
porteremo sempre nel cuore.
È stata una esperienza unica ed irripetibile, come per
magia abbiamo visto nascere le pagine del nostro libro.
Saremo orgogliosi di presentarlo anche ai nostri genitori.
«Inventario» resterà per sempre nelle librerie della scuola
e di casa nostra.
COMPETENZE SOCIALI RELAZIONALI
Accetta di non
aver sempre
ragione
Accetta le
ragioni
dell’altro
Sa lavorare in
gruppo
Sa esporre ai
compagni
Sa esporre in
pubblico
Sa esporre con
un registro
formale
De Nardis F.
A B C D
A B C D
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Di Battista C.
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Grosso A.
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Hoxhaj E.
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Lombardi A.
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Marrongelli G
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Micucci B.
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Micucci F.
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Paolucci L.
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Salvatore R.
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Tatasciore M.
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A B C D
A B C D
A B C D
COMPETENZE LINGUISTICHE
Si esprime in
forma chiara e
comprensibile
Utilizza un
lessico
appropriato
Rispetta il
proprio turno
Argomenta le
proprie idee
Sa ribattere
Coglie il punto
di vista
dell’altro
De Nardis F.
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Tatasciore M.
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COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE
Formula ipotesi
pertinenti alla
situazione
rilevata
Verifica le ipotesi
formulate
Rileva dati, li
analizza, li
classifica e li
rappresenta su
graficI e tabelle
Ricerca,
analizza,
descrive e
classifica
animali
Accede a siti
internet per
cercare
informazioni e
immagini .
Scrive semplici
testi con la
videoscrittura
utilizzando anche
le immagini
De Nardis F.
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