Uda: Il mio Paese - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri
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Uda: Il mio Paese - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FARA FILIORUM PETRI SCUOLA PRIMARIA DI RAPINO Gruppo di ricerca azione: FOR.MATE Ins. Referente Giuseppina Ferrara Attraverso la conoscenza diretta del territorio, la presa di coscienza dei suoi cambiamenti e delle sue tradizioni , scopriamo il senso di appartenenza, e diventiamo cittadini consapevoli, autonomi, responsabili e critici. Impariamo ad “ abitare il limite “, inteso come confine, come luogo che identifica la nostra identità, ma, che, ci rende capaci di comprendere e di interagire con le differenze e le diversità. CONOSCENZE PERCORSO ARTISTICO ARCHITETTONICO PERCORSO NATURALISTICO (Classe IV) Individuare la posizione geografica del territorio Individuare sulla carta topografica del paese quartieri ed edifici visitato e/o conosciuto Conoscere le principali caratteristiche ambientali Conoscere le origini storiche di quartieri ed edifici del territorio Osservare ed interpretare le trasformazioni Conoscere gli edifici architettonici più importanti ambientali naturali e quelle ad opera dell’uomo Conoscere le principali attività artigianali del paese Conoscere e comprendere le azioni negative Scoprire l’arte della ceramica rapinese: forme, dell’uomo sull’ambiente decori e colori Conoscere la flora e la fauna Realizzare un archivio fotografico Realizzare un archivio fotografico PERCORSO ETNOSTORICO PERCORSO ARCHEOLOGICO (Classe IV) Individuare la posizione geografica del sito Conoscere la tradizione popolare sulla festa delle verginelle archeologico Scoprire la sovrapposizione del culto cristiano su Raccogliere documenti storici relativi al sito quello pagano Scoprire e conoscere il Museo come luogo di Conoscere gli elementi simbolici legati alla festa memoria collettiva Realizzare un archivio fotografico Realizzare un archivio fotografico SCOPRO, CONOSCO E VALORIZZO IL MIO PAESE IL MIO PAESE FASE 1 - Rapino paese del Parco Nazionale della Majella: ricerca/studio degli animali che vivono sul territorio FASE 2 - Analisi di un incidente per cercare le soluzioni appropriate FASE 3 - Presentazione dell’ attività «i cappelli per pensare» ai ragazzi della Scuola Media FASE 4 - Il Parco Nazionale della Majella: argomentazioni positive e negative FASE 5 - Intervista al Sindaco di Rapino FASE 6 - Elaborazione del « manifesto pubblicitario» FASE 7 – Laboratorio «Scrivo il mio Paese» con la Casa Editrice ELSE di Roma PROBLEMATIZZAZIONE Il nostro compito è di far conoscere ad un turista/compagno gli animali che vivono sul nostro territorio, voi li conoscete? (la maestra verbalizza gli interventi) • Giulia: Dietro casa mia ho visto un capriolo che mangiava l’erba. • Carolina: anch’io ho visto un cervo sulla strada che porta a Bocca di Valle • Francesco: il mio papà ha incontrato una mamma cinghiale con i suoi cuccioli. • Letizia: io alla villetta ho visto uno scoiattolo che saltava da un albero all’altro • Giorgio: a Rapino ci sono anche le volpi, a mio nonno hanno mangiato le galline • Federico: il nonno dice che sono le faine a mangiare le galline. A Rapino le faine ci sono • Alessandro: vicino il ristorante «Lo scoiattolo» c’è un grande recinto dove ci sono i lupi Federico: il lupo è l’animale che è rappresentato sui cartelli che si trovano a Rapino Maestra: che tipo di cartelli? Matteo: ci sono dei cartelli alla villetta e al ristorante «Il Vignale», sono i cartelli del Parco della Maiella Bianca: Ci sono perché Rapino fa parte del Parco della Maiella Maestra: Siete sicuri? Raffaele: ce lo dice il cartello che incontriamo venendo da Fara, e poi possiamo chiedere al Sindaco se è vero Enea: possiamo anche fare una ricerca su google Giorgio: il mio papà ha detto che Rapino arriva sopra la Majella Riccardo: sopra la Maiella c’ è la caserma dei carabinieri di Rapino Verifichiamo dividendoci a gruppi • Alcuni cercano su google i paesi del Parco • Altri analizzano la cartina che la maestra fornisce • Tutti costruiscono le cassette degli iponimi – iperonimi DIARIO DI BORDO 13 marzo 2015 Oggi abbiamo verificato che Rapino fa parte del Parco Nazionale della Maiella. Prima ognuno ha parlato degli animali che ha visto qui a Rapino e che Rapino è paese del Parco Nazionale della Majella Poi ci siamo organizzati in gruppi e abbiamo verificato se quello che avevamo detto era vero Infine abbiamo registrato nelle cassette degli iponimi – iperonimi i Paesi, le Provincie, la Regione che sono dentro il territorio del Parco DIARIO DI BORDO 20 marzo 2015 Questa mattina ci siamo divertiti a cercare le immagini degli animali che vivono sul nostro territorio Poi abbiamo letto un testo che ci ha dato la maestra, dovevamo dividere in sequenza e dare dei titoli; abbiamo scoperto a quale fascia di altitudine vivono gli animali che avevamo trovato su google Ora conosciamo tutti gli animali che possiamo incontrare a Rapino. LA «FLIPPED CLASSROOM» COMPITO DI REALTÀ: immaginate di essere dei maestri e volete presentare un animale che vive nel nostro Parco ai vostri alunni. ( preparate la lezione) Il capriolo Il capriolo è un ungulato e vive in Europa, in Asia e nel nostro Parco Nazionale della Majella. Ha palchi corti, in genere con tre punte. Il suo corpo è di colore tra il rosso e il marrone. E’ molto veloce e si trova generalmente nei boschi di montagna. Il capriolo è cervide di piccole dimensioni: la coda è molto corta e non emerge dal pelo. Ogni anno, nel periodo da ottobre a dicembre perde le corna che ricrescono alla fine dell’inverno. Le corna sono di cartilagine e sono preda di altri animali che se ne nutrono. Sono presenti in Italia il cervo nobile e il daino. In passato il capriolo veniva considerato un animale tendenzialmente solitario, ma oggi ha un comportamento sociale. Le femmine vivono spesso riunite in branchi. Terminata la lezione i compagni pongono le domande, La maestra fa da spettatore, verbalizza le domande e le risposte • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Come sono i cuccioli dei caprioli? Quando sono piccoli hanno le macchie bianche come Bamby, poi le macchie come crescono vanno via Che cosa sono i palchi? Sono le corna fatte di cartilagine come il nostro orecchio Perché le femmine vivono in branchi? Per difendersi dai predatori Chi sono i predatori? Prima di tutto il lupo e poi i cacciatori E perché i maschi vanno da soli? Perché sono più forti e non hanno paura Come sono le tane dei caprioli Non lo so Come si ripara dal freddo ? Infoltisce il pelo come il gatto e il cane perché non va in letargo Quando nascono i cuccioli Non lo so Quanti cuccioli nascono? Non lo so Il capriolo si fa accarezzare? No perché è selvatico Tu lo hai visto un capriolo vero? Si quando siamo andati a vedere lo spettacolo di Robin Hood a Serramonacesca Anche Serramonacesca fa parte del nostro parco? Non lo so Possiamo andare a vedere nella cassetta degli iponimi Paese! Diario di bordo 27 marzo 2015 Oggi abbiamo fatto i maestri, mi è piaciuto molto, dobbiamo farlo più spesso. All’ inizio ho avuto paura perché non sapevo tutte le risposte da dare, poi ho cercato di ricordare ciò che già sapevo e tutto è andato bene. La ricerca deve essere fatta meglio, bisogna cercare tante notizie per poter rispondere a tutte le domande dei nostri compagni. Bianca Oggi la lezione è stata più divertente . Mi è piaciuto perché con questo lavoro abbiamo studiato insieme senza litigare. La maestra non è mai intervenuta Letizia Fare il maestro è stato interessante ma è un po’ faticoso, per saper rispondere bisogna studiare di più. Alessandro Se ogni gruppo presenta un animale diverso possiamo studiare più animali e conoscere di essi più caratteristiche Raffaele Fare la maestra è stato proprio bello e a me sembra che impariamo di più e ci divertiamo pure. Asia A coppie gli alunni classificano gli animali CLASSIFICAZIONI 30 marzo 2015 Oggi, abbiamo classificato gli animali Prima li abbiamo classificati con gli iponimi e gli iperonimi Poi abbiamo costruito il grafico ad albero per ogni fascia di altitudine Infine abbiamo costruito il cartellone Viene mostrata questa immagine. I ragazzi riconoscono subito la macchina del vigile di Rapino e anche la strada che da Rapino porta a Fara. A terra c’è un capriolo morto PROBLEMA: Cosa può essere successo? • Francesco: un capriolo stava attraversando la strada correndo ed è stato investito da una macchina. Le maestre raccontano l’episodio perché testimoni dell’accaduto • Francesco: Maestra, io mi sono ricordato che su quella strada ci sono dei cartelli che raffigurano un capriolo Si presenta il cartello • Riccardo: questo cartello significa «attenzione ai caprioli» • Bianca: il cartello vuole dire che su questa strada passano i caprioli Avete sentito parlare di qualche incidente simile? • Bianca: mio padre ha visto tre cinghiali morti investiti da una macchina • Maestra: Anche mio marito una volta su quella strada ha investito un cinghiale (racconta il fatto) • Letizia: spesso sulla strada ci sono scoiattoli che sono stati investiti dalle macchine • Matteo: io ho visto un tasso morto Problema Sulla strada che da Rapino porta a Fara vengono investiti molti animali Soluzioni proposte Perchè Il Sindaco dice Conferma soluzione Federico: mettere dei cartelli con il limite di velocità Raffaele: se l’automobilista va piano può frenare per evitare di investire l’ animale Enea: se non vengono rispettati i cartelli, i dossi riducono la velocità perché c’è il rischio di rompere la macchina Asia: i cartelli luminosi attirano l’attenzione dell’ autista che si ricorda che deve fare piano Matteo: se c’è l’autovelox l’automobilista fa piano per non prendere la multa Tutte le strade di Rapino purtroppo hanno questo problema. La strada considerata è sotto la giurisdizione della regione e il Comune non può mettervi cartelli di divieto o altro. I dossi non possono essere messi su una strada statale perché pericolosi soprattutto per i camion L’autovelox può essere utilizzata solo su una strada dove sono avvenuti incidenti mortali Si possono richiedere alla Regione i cartelli luminosi di avviso di pericolo Il Parco deve proteggere gli animali perciò su questa strada è necessario ridurre la velocità rispettando i cartelli di avviso di pericolo Giorgio: mettere dei dossi per ridurre la velocità Giulia: mettere dei segnali luminosi con la scritta «ATTENZIONE» Federico: mettere l’autovelox DIARIO DI BORDO 01 aprile 2015 Questa mattina con la maestra Pina e la maestra Paola abbiamo discusso sull’incidente accaduto sulla strada che porta a Fara. Abbiamo capito che su questa strada spesso vengono uccisi degli animali investiti dalle macchine, perciò è un problema che va risolto. Abbiamo cercato delle soluzioni e abbiamo discusso tra di noi se potevano essere utili. Abbiamo verbalizzato su una tabella le nostre proposte. Abbiamo deciso di andare a parlarne con il Sindaco e gli abbiamo scritto una mail per chiedergli un appuntamento. «SEI CAPPELLI PER PENSARE» E. DE BONO COMPITO DI REALTA’: Immagina di essere un giornalista, racconta l’accaduto dell’ incidente del capriolo (ai ragazzi della media) interpretando il punto di vista del cappello che ti viene assegnato. CAPPELLO BIANCO:FORNISCE I DATI OGGETTIVI, NIENTE INTERPRETAZIONE Il 2 marzo sulla strada che da Rapino porta a Fara è successo un incidente, una macchina ha investito un capriolo che è morto. Anche la macchina si è ammaccata e ci vogliono molti soldi per aggiustarla. Il vigile di Rapino è andato sul posto dove c’è stato l’incidente. Asia, Enea, Giorgio CAPPELLO ROSSO: FORNISCE IL PUNTO DI VISTA EMOTIVO, L’OPPOSTO DEL CAPPELLO BIANCO DIALOGO TRA L’AUTISTA E IL VIGILE «Oddio, il capriolo è morto, si è pure rotta la macchina! E adesso come faccio?» «Povero capriolo! Tu correvi troppo, perciò non ti sei potuta fermare. Dove dovevi andare? Perché correvi così veloce?» «Dovevo andare a Rapino perché mia mamma si è sentita male e allora sono corsa ad aiutarla» «Ah! Adesso ho capito! Però non hai rispettato il limite di velocità, pensa se il capriolo aveva un cuccciolo, lui pure adesso morirà, morirà di fame. Poverino! Beh, comunque a te ci vuole una bella multa» Bianca e Riccardo CAPPELLO NERO: INDICA LA VALUTAZIONE NEGATIVA, GLI ERRORI E LE LACUNE L’ autista andava veloce, non ha fatto attenzione ai cartelli, non ha visto il capriolo, ma anche il capriolo correva veloce e non ha visto la macchina perciò si sono scontrati. L’automobilista è in ospedale, la macchina non si potrà aggiustare, il capriolo era una femmina e aveva i cuccioli che adesso moriranno di fame» Alessandro e Giulia CAPPELLO GIALLO: E’ IL PENSIERO POSITIVO E COSTRUTTIVO, ESPRIME OTTIMISMO Il capriolo è morto perché la macchina lo ha investito ma l’autista non sapeva quello che poteva succedere. La macchina si è ammaccata, però si può riparare dal meccanico. L’autista non è ferito anche se ha ucciso il capriolo, per fortuna il capriolo è un maschio quindi non ha cuccioli. Carolina, Matteo CAPPELLO VERDE: E’ IL PENSIERO CREATIVO, NON GIUDICA MA CREA NUOVE IDEE Il capriolo è stato investito perché l’autista non ha visto il cartello che era nascosto dagli alberi, andava troppo forte e non è riuscito a frenare. Per evitare gli investimenti di altri animali bisogna far mettere dei dossi e mettere altri cartelli di pericolo e di limite di velocità. Se il Comune non ha i soldi per acquistarli potremmo costruirli con il riciclaggio. Si possono mettere dei cartelli luminosi, che vanno ad energia solare, e si può illuminare anche la strada così di notte gli animali non vengono investiti. Letizia e Raffaele CAPPELLO BLU: DIRIGE GLI ALTRI CAPPELLI, E’ IL COLORE DELLA CALMA E DEL CONTROLLO, CERCA ORDINE E SINTESI I nostri compagni hanno lavorato molto bene, al gruppo con il cappello nero abbiamo suggerito qualche parolina e anche a quello con il cappello giallo. Secondo noi il compito più facile è stato quello dei cappelli bianchi perché hanno dovuto solo raccontare il fatto accaduto, invece il compito più difficile è stato quello dei cappelli gialli perché nel fatto accaduto non c’è nulla di positivo. Francesco e Federico RIFLESSIONI 15 aprile 2015 A noi questo lavoro è piaciuto molto. Per noi, cappelli blu, non è stato difficile ci siamo sentiti maestri e questo ruolo ci è piaciuto molto. FRANCESCO 15 aprile 2015 Oggi noi abbiamo impersonato il cappello verde ed è stato molto bello perché abbiamo dovuto inventare delle soluzioni per non far investire gli animali. Ci sentiamo molto soddisfatti perché le soluzioni che abbiamo proposto secondo noi sono molto giuste. E’ stato bello presentare il lavoro ai ragazzi più grandi. RAFFAELE 15 aprile 2015 Oggi il nostro cappello è il bianco che racconta i fatti e i dati oggettivi .Il nostro compito è stato facile perché già conoscevamo bene il fatto. E’ stato molto bello lavorare in gruppo. ASIA 15 aprile 2015 Il lavoro dei cappelli è stato molto divertente, abbiamo dovuto provare dispiacere per la morte del capriolo e non è stato difficile perché poverino è morto davvero! Il lavoro a coppie è bello e divertente. A me piace lavorare con mio cugino Riccardo BIANCA 15 aprile 2015 Abbiamo interpretato il cappello giallo. Il nostro compito era quello di trovare la parte positiva dell’incidente. Non è stato molto facile perchè non c’è niente di positivo, però siamo riusciti lo stesso nel nostro compito MATTEO Noi abbiamo rappresentato la parte del cappello nero che racconta la storia in modo negativo. E’ stato bello costruire i cappelli ma anche costruire il dialogo in modo negativo. A noi il lavoro ci è piaciuto molto anche se ci è dispiaciuto per la morte del capriolo. Ci è piaciuto soprattutto perché ognuno ha raccontato il suo pensiero GIULIA I ragazzi di terza media sono divisi in due gruppi, ascoltano l’interpretazione dei piccoli, ogni gruppo discute sul colore del cappello da consegnare, i gruppi si confrontano e consegnano i cappelli. Consegniamo il cappello nero perché i bambini hanno presentato il fatto tutto in negativo . Consegniamo il cappello blu ai bambini che hanno presentato il fatto in maniera distaccata riorganizzando i gruppi e il verde ai bambini che hanno dato delle soluzioni per risolvere il problema. Consegniamo il cappello rosso perché i bambini si inseriscono nel problema esprimendo le loro emozioni . Il fatto viene presentato dai bambini in modo oggettivo perciò consegniamo il cappello bianco . Consegniamo il cappello giallo perché i bambini evidenziano gli aspetti positivi anche se il fatto che è successo è negativo. DIARIO DI BORDO Rapino 15 aprile 2015 Questa mattina abbiamo rappresentato il fatto , interpretando i nostri ruoli, ai ragazzi delle medie che hanno dovuto riconoscere e consegnarci il cappello giusto . Siamo stati contenti perché sono riusciti ad indovinarli tutti. Questo vuol dire che anche noi siamo stati bravi ad interpretare il colore del nostro cappello. Intervista al Sindaco di Rapino ROCCO MICUCCI Il Parco a Rapino Noi diciamo che… Altri dicono che… Il Sindaco dice …. • Protegge gli animali e il loro habitat • Vieta la caccia • Protegge i fiori in estinzione e quelli più rari • Non deturpa il paesaggio con la costruzione di alberghi, ville, fabbriche • Mantenere l’ ambiente pulito proteggendolo dall’inquinamento • Evita gli incendi vietando l’accensione dei fuochi • Protegge i boschi e i ripari degli animali • Richiama tanti turisti • Vieta la caccia • Vieta il taglio degli alberi • Vieta di raccogliere fiori • Vieta ai turisti di campeggiare • Vieta la costruzione di ville, alberghi e fabbriche • Vieta di ascoltare la musica ad alto volume Il Parco è stato istituito con una legge nazionale il 5 giugno 1995. Il parco protegge la fauna, la flora, le acque, le coltivazioni e i borghi. Anche per costruire si devono rispettare delle regole. I vincoli che ci sono nella zona del Parco servono a conservare l’ambiente integro e questo è una risorsa che gli abitanti del Parco possono vantare. Per incentivare il turismo bisogna creare servizi perciò l’Amministrazione ha provveduto a creare un’area camper, un museo della ceramica (tradizione di Rapino), depliant e libri per far conoscere Rapino nel mondo, preservare ed incentivare le feste e le tradizioni e a crearne di nuove come il mercato di primavera per promuovere i prodotti del Parco DIARIO DI BORDO Oggi 24 aprile siamo andati al Comune di Rapino per intervistare il Sindaco che ci ha ricevuti nella Sala Consiliare. Ci siamo seduti intorno al grande tavolo circolare e ci siamo sentiti felici perché il Sindaco ci dava risposte precise e chiare sul Parco Nazionale della Majella. Quando siamo usciti eravamo orgogliosi di noi perché le domande le avevamo pensate noi a seguito del lavoro fatto con la maestra Pina. Il Sindaco è rimasto sorpreso e interessato. Alla fine ci ha regalato matite, adesivi e cartine del Parco, ma la cosa più bella è stato ricevere il Libro-Game. Vi invitiamo a visitare Rapino Per ammirare le bellezze del parco Nazionale della Majella VIENI A VISITARLO! VIENI A Venite a scoprire Rapino E AD AMMIRARE I NOSTRI ANIMALI ...un paese meraviglioso Venite a scoprirlo Nel Parco Nazionale della Majella Potrai ammirare animali in libertà LABORATORIO DI SERIGRAFIA: SCRIVO IL MIO PAESE LEGGERE PROGETTARE RITAGLIARE RILEGARE ASSEMBLARE STAMPARE ASCIUGARE Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Cesare Pavese DIARIO DI BORDO Con i ragazzi della Casa Editrice ELSE abbiamo costruito un libro inventariando i luoghi del nostro paese che porteremo sempre nel cuore. È stata una esperienza unica ed irripetibile, come per magia abbiamo visto nascere le pagine del nostro libro. Saremo orgogliosi di presentarlo anche ai nostri genitori. «Inventario» resterà per sempre nelle librerie della scuola e di casa nostra. COMPETENZE SOCIALI RELAZIONALI Accetta di non aver sempre ragione Accetta le ragioni dell’altro Sa lavorare in gruppo Sa esporre ai compagni Sa esporre in pubblico Sa esporre con un registro formale De Nardis F. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Di Battista C. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Grosso A. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Hoxhaj E. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Lombardi A. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Marrongelli G A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci B. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci F. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci R. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Paolucci L. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Salvatore R. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Tatasciore M. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D COMPETENZE LINGUISTICHE Si esprime in forma chiara e comprensibile Utilizza un lessico appropriato Rispetta il proprio turno Argomenta le proprie idee Sa ribattere Coglie il punto di vista dell’altro De Nardis F. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Di Battista C. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Grosso A. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Hoxhaj E. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Lombardi A. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Marrongelli G A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci B. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci F. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci R. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Paolucci L. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Salvatore R. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Tatasciore M. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE Formula ipotesi pertinenti alla situazione rilevata Verifica le ipotesi formulate Rileva dati, li analizza, li classifica e li rappresenta su graficI e tabelle Ricerca, analizza, descrive e classifica animali Accede a siti internet per cercare informazioni e immagini . Scrive semplici testi con la videoscrittura utilizzando anche le immagini De Nardis F. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Di Battista C. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Grosso A. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Hoxhaj E. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Lombardi A. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Marrongelli G A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci B. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci F. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Micucci R. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Paolucci L. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Salvatore R. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D Tatasciore M. A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D