Cartella Stampa Antonelli San Marco
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Cartella Stampa Antonelli San Marco
Cartella Stampa Grandi vini, enoturismo e scuola di Cucina in Cantina. Da Antonelli San Marco, viticoltori a Montefalco Un grande rosso, il Sagrantino di Montefalco Docg Il sagrantino è oggi il vitigno più rappresentativo dell’Umbria, terra dall’antica vocazione enoica. La varietà ha concentrazioni polifenoliche non riscontrabili in altre uve a bacca rossa, ed è quindi una materia prima ideale per vini di grande struttura e longevità. Il sagrantino è coltivato da secoli sulle pendici dei Colli Martani che degradano verso le sponde del Clitunno. Ha trovato in questo terroir dal clima mite e dai terreni calcareo-argillosi una dimora ideale: è dimostrato che in altri territori la varietà sagrantino esprime una qualità inferiore. Il Sagrantino di Montefalco Docg, vino simbolo dell’Umbria, nasce anticamente come passito ma si è affermato internazionalmente nella tipologia di vino secco. Il primo riconoscimento ufficiale risale all’esposizione di Perugia sui vini umbri, del 1925. Il Sagrantino di Montefalco Docg è un prodotto a denominazione di origine controllata e garantita dal 1992, nasce nei vigneti, sulle colline e nelle cantine di 5 piccoli borghi della provincia di Perugia: nei comuni di Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Castel Ritaldi. La filosofia di Antonelli San Marco Seguire dalla vite alla bottiglia un percorso di ricerca e miglioramento continuo è la regola di una grande cantina come Antonelli San Marco. Lo stile enologico di Filippo Antonelli, “viticoltore a Montefalco”, si riassume nei concetti di tipicità, equilibrio, bevibilità, eleganza dei vini, che sono ottenuti con estrazioni delicate e con leggeri passaggi in legno. I vini di Antonelli San Marco, in particolare il Sagrantino di Montefalco, non sono vini immediati, ma prodotti dal lungo affinamento in bottiglia con interessanti evoluzioni e maturazioni nel tempo. Antonelli San Marco si converte al Bio. Minori difese, ma più cure e qualità in vigna Una decisa scelta “verde” per migliorare la qualità delle uve. Dopo l’olio extravergine di oliva bio, certificato da IMC, ora è il turno del Sagrantino di Montefalco. A partire dalla vendemmia 2011 i vini Antonelli San Marco, una delle principali cantine umbre, saranno ottenuti con uve a coltivazione biologica. La conversione al Bio è avvenuta da due anni e per il 2011 è attesa la certificazione. Attraverso il metodo di coltivazione biologica Antonelli San Marco intende produrre uve di maggior qualità per vini sempre più importanti. Una sfida coraggiosa, se consideriamo la generale diffidenza del mercato verso i “vini Bio”. “Il primo obiettivo della nostra scelta Bio è di fare un vino più buono e in seconda battuta un vino più salutare – afferma Filippo Antonelli -. Il Bio comporta minori difese chimiche in vigna e rende necessarie maggiori cure pianta per pianta, con interventi mirati a seconda delle varietà, dei terreni, delle caratteristiche dei cru, cercando l’equilibrio delle singole vigne. Con un approccio così attento e personalizzato il taglio delle difese chimiche non diventa una minaccia e anzi il vigneto, divenuto più equilibrato e naturale nel suo insieme, offre uve più interessanti e di maggiore qualità”. Il progetto di Antonelli San Marco è seguito da Ruggero Mazzilli, coordinatore della stazione sperimentale di viticoltura sostenibile e responsabile di “Viticoltura Sostenibile” (www.viticolturasostenibile.it). Cucina in Cantina. Percorsi enogastronomici tra le vigne e degustazioni vino-cibo Antonelli San Marco è una vera azienda enoturistica, in grado di offrire un’esperienza a tutto tondo tra vigneti, cantine, ospitalità rurale e - da febbraio 2010 – anche una scuola di cucina. La novità ideata da Filippo Antonelli è la “Cucina in Cantina”: una moderna e attrezzata cucina a vista con sala di degustaziione di 60 posti. Una scuola di gastronomia tra le vigne, a disposizione dei turisti per partecipare a corsi di cucina, imparare i segreti dei piatti e delle ricette umbre, incontrare i grandi Chef regionali e nazionali per seminari di approfondimento, ma anche per gustare a pranzo e a cena la gastronomia locale o partecipare a una vera degustazione guidata dei vini Antonelli San Marco: lo stesso vino infatti viene degustato due volte, prima da solo, poi in abbinamento a un cibo, in modo da valutarlo e apprezzarne più compiutamente le caratteristiche organolettiche. I corsi di cucina, in italiano, inglese e tedesco, sono organizzati su appuntamento per piccoli gruppi di 4-8 persone in una moderna ma tradizionale cucina “de Manincor”, tra fornelli e forno a legna. Le lezioni sono tenute da cuoche casalinghe esperte di cucina umbra o da uno Chef ospite, secondo un calendario didattico pubblicato sul sito dell’azienda Antonelli San Marco. Si parlerà di ingredienti freschi e stagionali, di ricette tipiche o creative, di tecniche di cottura, facendo attenzione ai metodi e agli strumenti, come l’uso di pentole in terracotta per i legumi, del forno a legna per gli arrosti, etc. In un’atmosfera conviviale tra chi impara e chi insegna si potranno conoscere le ricette regionali e locali, dagli strangozzi (una pasta di sola acqua e farina) alla torta al testo, dal risotto al Sagrantino alla rocciata (un tipico dolce ripieno di frutta secca, uva e pinoli). Ma anche piatti d’occasione per feste popolari o religiose e naturalmente i segreti della cucina d’autore, seguendo direttamente i consigli dei grandi Chef italiani. A disposizione di turisti e appassionati un team di esperte cuoche casalinghe, coordinato da Wendy Auselbrook. E conclusa la lezione ogni allievo degusterà il menu che ha cucinato in abbinamento ai vini Antonelli San Marco nell’ampia sala attigua alla Cucina in Cantina, oppure nella sala di degustazione di 60 coperti al piano superiore o, ancora, sulla panoramica terrazza esterna nei mesi più caldi e di bel tempo, con splendida vista sulle vigne e sugli olivi. Cucina in Cantina è: - un modo divertente e professionale per imparare a cucinare in uno scenario di naturale bellezza; un nuovo modo di comunicare il vino in cantina, in abbinamento al cibo; un’attività enoturistica che può rendere indimenticabile un soggiorno a Montefalco; uno spazio per eventi privati con degustazioni vino-cibo; uno spazio qualificato per degustazioni verticali e professionali; un centro enoturistico per visite di gruppo e individuali. Il programma di lezioni: - Lezione unica di Cucina in Cantina. La lezione dura 4 ore a scelta la mattina o il pomeriggio per gruppi da 4 a un massimo di 10 persone. Le preparazioni comprendono un menu di stagione completo: primo piatto, secondo piatto con contorni, dessert. La lezione include visita alla cantina, carnet delle ricette preparate, un’attestazione e un souvenir dell’azienda. A richiesta le lezioni possono essere fatte in inglese o tedesco. Sono rivolte ad appassionati, a turisti ed enoturisti. - Lezione con lo Chef ospite. Sono organizzate in base a un calendario che prevede una serie di incontri stagionali con rinomati Chef regionali o nazionali. Le lezioni durano 4 ore, di pomeriggio, e vengono concluse con la cena e la degustazione dei piatti in abbinamento ai vini Antonelli San Marco. Sono rivolte a gruppi di appassionati e addetti ai lavori, per un massimo di 8-12 persone. - Pacchetto di 2 lezioni con soggiorno. Le due lezioni si svolgono una di pomeriggio, la seconda di mattina. Il soggiorno (minimo di 2 notti) è all’interno del bel Casale Satriano, nella tenuta Antonelli San Marco. Le lezioni sono prenotabili ai seguenti contatti. Wendy Auselbrook, Tel +39/742.379158 email [email protected] La storia di Antonelli San Marco Si ha traccia delle origini della tenuta in alcuni documenti medievali, che ricordano San Marco de Corticellis come coorte longobarda, un territorio tra i più vocati alla coltivazione della vite e dell’olivo. Dal XII al XIX secolo la Tenuta appartenne al Vescovado di Spoleto. Gli attuali confini corrispondono grossomodo a quelli descritti in un documento del XIII secolo conservato all’archivio vescovile. Nel 1881 la tenuta venne acquistata da Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto. Ebbe così inizio un’opera di radicale trasformazione e ammodernamento degli impianti e delle colture. In una relazione del 1889 si parlava già di vigneti con 5.000 ceppi per ettaro, delle eccellenti caratteristiche dei vini rossi, come della profonda trasformazione delle condizioni di vita dei coloni, “perché la sanità loro, la facilità e comodità di soddisfare alle esigenze domestiche, li rende più adatti e alacri nei lavori, e li affeziona al fondo…”. E’ con questa filosofia rispettosa dell’ambiente e delle persone che l’azienda Antonelli San Marco è arrivata nel 1979 a cominciare l’attività di imbottigliamento. Con una grande e lunga storia alla spalle, una grande e sincera passione per questo territorio, una grande cura della qualità nella produzione dei vini e dell’olio extravergine di oliva biologico. Dal 1992 Antonelli San Marco si dedica anche all’enoturismo, molto prima che si diffondesse la cultura del turismo in cantina, grazie al restauro conservativo del bellissimo Casale Satriano, un casale di charme con 6 eleganti appartamenti con piscina. Oggi l’attuale proprietario, Filippo Antonelli, dirige la tenuta Antonelli San Marco con passione e successo, vivendo tra Montefalco e Roma, dove conduce una seconda azienda vinicola, Castello di Torre in Pietra, una bella e antica realtà agricola alle porte della capitale. Il territorio del Sagrantino di Montefalco “…. Il luogo è bello, posto sopra un colle molto vago et di bellissima veduta, rachoglie dilicati frutti et grano et vino da vendere…”, come scriveva Cipriano Piccolpasso nel lontano 1565. La cantina si trova in località San Marco, ai piedi di Montefalco, non lontano da Bevagna, in un’oasi di naturale e indimenticabile bellezza, tra colline vitate e distese di olivi. Una meta ideale per le migliaia di turisti culturali e gli enoturisti che ogni anno visitano questi luoghi e le migliori cantine, come la tenuta Antonelli San Marco. I vigneti di Antonelli San Marco L’azienda agricola Antonelli San Marco si estende per 170 ettari, riuniti in unico corpo nel territorio del comune di Montefalco (Perugia), nel cuore della Docg, la denominazione di origine controllata e garantita. L’altitudine media è di 350 metri sul livello del mare, con esposizione prevalente a sud e ovest. La tenuta è organizzata in vigneti (40 ettari + 10 in via di impianto), oliveti (10 ettari), bosco (40 ettari) e seminativi. Il sistema di allevamento delle viti è a cordone speronato basso, mentre il sesto d’impianto dei nuovi vigneti è di 2,2 per 0,8 metri, per un totale di 5.700 ceppi/ettaro. Sono praticati l’inerbimento nell’interfilare e il diradamento estivo dei grappoli eventualmente in eccesso. I terreni sono a giacitura collinare, di origine pleistocenica e alluvionale, profondi, argillosi, molto ricchi di calcare. Dal 2011 anche i vigneti, come avviene da 20 anni per l’oliveto, saranno certificati per il metodo di coltivazione biologica. La cantina La cantina di vinificazione è al centro dell’azienda, sotto la casa padronale. E’ una cantina moderna, ampliata di recente con una sala di fermentazione sotterranea su due livelli, che consente la vinificazione e la svinatura per gravità, cioè senza l’uso di pompe che danneggerebbero l’integrità delle bucce. Anche la bella bottaia e il locale per l’affinamento in bottiglia sono stati realizzati sotto il livello del terreno per garantire ai vini una temperatura sempre costante. Mediamente l’azienda Antonelli San Marco produce 2 mila ettolitri di vino l’anno, per un totale di 270 mila bottiglie, di cui 60 di Sagrantino di Montefalco Docg. Casale Satriano, raffinato agriturismo tra le colline e le vigne del Sagrantino Nella campagna di Montefalco l’antico Casale Satriano accoglie gli enoturisti in un’oasi naturale di incontaminata bellezza, in 6 appartamenti indipendenti con piscina comune e splendida vista sui Colli Martani. Il Casale Satriano ha anche un ampio giardino, con barbecue e parco giochi per i bimbi. Gli appartamenti variano per dimensione da 4 a 7 posti letto e sono completamente attrezzati, con rifornimento autonomo, camino, cucina, tv satellitare, arredi rustici ma eleganti. Ogni appartamento porta il nome di una pianta: lauro, pioppo, lecco, noce, olivo e quercia. Da Casale Satriano gli ospiti possono facilmente raggiungere i più bei centri storici dell’Umbria: Spoleto, Assisi, Spello, Orvieto, Perugia, Gubbio. Internet www.satriano.it Visite enoturistiche e degustazioni Antonelli San Marco organizza brevi itinerari enoturistici con degustazione guidata in una sala dedicata con visite di un vigneto, dei locali di vinificazione e della bottaia, secondo un programma molto flessibile, con l’assistenza di personale qualificato; in italiano, inglese o tedesco. I pacchetti di “visita + degustazione” vanno dalla più semplice “visita alla cantina e degustazione di 3 vini a scelta” alla più completa “visita con degustazione guidata e pranzo tipico umbro” fino alla più professionale “visita alla cantina con degustazione verticale guidata di Sagrantino”. Le visite enoturistiche con degustazione e pranzo sono aperte ai visitatori tra la primavera e l’inizio dell’autunno, dal lunedì al sabato, e a seconda delle condizioni meteo i pranzi o le merende possono essere serviti all’aperto. Per informazioni +39/0742.379158 email [email protected] Tutti i Vini di Antonelli San Marco Con la Docg Sagrantino di Montefalco la cantina Antonelli San Marco produce 3 etichette: Il Sagrantino di Montefalco Passito, ottenuto come da disciplinare da uve sagrantino in purezza, è il frutto di un’attenta selezione in vigna, a partire dalle basse rese, appena 20 hl/ettaro, circa 1,4 kg di uva fresca per pianta. La vendemmia avviene nella seconda metà di ottobre, con raccolta manuale e posa delle uve in cassette monostrato, selezionando solo i grappoli più spargoli e di migliore qualità. L’appassimento delle uve avviene in modo naturale su graticci per 75/90 giorni, con cernita delle uve. La fermentazione sulle bucce per 8 giorni avviene a una temperatura controllata di 25 gradi e il vino è affinato in botti di rovere di Slavonia da 10 hl per 15 mesi, poi in bottiglia per un anno. Di colore rosso rubino con riflessi granati, al naso è ricco di note di mora, ribes nero e confettura di lampone. Al gusto è fine, avvolgente, con un finale persistente di frutta rossa. Vino da meditazione, si accompagna a crostate di frutta rossa, pasticceria secca, cioccolata, formaggi molto stagionati. Il Sagrantino di Montefalco in versione secco è ottenuto con uve di alta qualità (40hl/ettaro, 1,4 kg uva/pianta) vendemmiate nella seconda settimana di ottobre con raccolta manuale. La fermentazione sulle bucce dura 15-20 giorni a una temperatura di 25 gradi. L’affinamento viene fatto per 6 mesi in carati da 5 hl di rovere francese a leggera tostatura; in botti di rovere di Slavonia e Francia da 25 hl per 9 mesi, in bottiglia per un anno. Di colore rosso rubino brillante, ha un naso ricco e potente, etereo e complesso, caratterizzato da note fruttate di mora, prugna, con sottili sentori di legno dolce. In bocca è caldo ed elegante con note di frutta rossa e tannini di buona finezza. Sia accompagna a grigliate e arrosti di carne, carni rosse brasate o stufate, cacciagione e formaggi a pasta dura stravecchi. Il cru di Sagrantino di Montefalco è “Chiusa di Pannone”, ottenuto con le uve del vigneto di Chiusa di Pannone, di circa 2,70 ettari, su colline ben esposte e ventilate a 400 metri di altezza. La resa ammonta a 30 hl/ e 1 kg/pianta. La vendemmia è tra la seconda e la terza settimana di ottobre con raccolta manuale delle uve e posa in cassetta. La fermentazione delle bucce dura 20 giorni a una temperatura di 28 gradi, l’affinamento avviene in carati da 500 litri a leggera tostatura per 6 mesi, poi in botti di rovere da 25 ettolitri per 15 mesi, segue infine un affinamento in bottiglia per 2 anni. Il vino non è stabilizzato né filtrato. Con la Doc Montefalco la cantina Antonelli San Marco produce 2 etichette: Il Montefalco Rosso è ottenuto da un uvaggio di uve sangiovese (65%), sagrantino (15%), cabernet sauvignon e merlot, con basse rese per ettaro di 55 hl e 2kg di uva/pianta. La vinificazione è separata per le singole varietà, l’affinamento in botti di rovere di Slavonia e Allier da 25 hl per 9 mesi, più 6 mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino, leggermente violaceo, al naso ricorda i frutti di bosco, ciliegia e prugna, mentre in bocca è ampio, caldo ed equilibrato. Si abbina a primi piatti saporiti, come ravioli, risotti, tagliatelle, carni rosse al sangue o alla griglia e a formaggi stagionati. Il Montefalco Rosso Riserva è ottenuto da un uvaggio di uve sangiovese (70%), sagrantino (15%), cabernet sauvignon (15%), con basse rese per ettaro di 50 hl e 1,6kg di uva/pianta. La vinificazione è separata per le singole varietà, l’affinamento in botti di rovere di Slavonia e Francia da 25 hl per 9 mesi, più 1 anno in bottiglia. Di colore rosso rubino cupo, al naso è intenso e fine con delicate note di ciliegia e prugna. In bocca è elegante, con un’equilibrata tannicità finale. Si abbina a carni rosse alla griglia, a primi molto saporiti e a formaggi stagionati. Gli altri vini Con uve rosse sangiovese in purezza Antonelli San Marco produce il Baiocco, Umbria Igt, un rosso rubino brillante, fruttato e floreale, da tutto pasto. Il Trebbiano Spoletino, Umbria Bianco Igt, è ottenuto da trebbiano spoletino in purezza, con raccolta a maturazione avanzata a metà ottobre in vigneti di collina a 350 metri d’altezza. Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, ha un naso intenso e persistente di fiori di mandorlo, biancospino, frutta tropicale, con un finale leggermente speziato. In bocca è secco, caldo, morbido e con una buona acidità, tipica del vitigno. Si abbina a salumi nobili, piatti a base di pesce, con secondi elaborati di pesce e carne, formaggi saporiti a pasta semidura e stagionati. Il Grechetto Colli Martani Doc è ottenuto con uve grechetto in purezza, fermentate a 18 gradi e con permanenza prolungata sui lieviti per 90 giorni, con un affinamento in serbatoi inox e 3 mesi in bottiglia. Di colore giallo paglierino carico al naso ha note eleganti fruttate e floreali di pesca, mandorlo e biancospino. In bocca è armonico e caldo. Si accompagna ad antipasti e primi piatti, come zuppe, minestre di legumi, torte rustiche, grigliate di pesce e carni bianche. Grappe e Olio Extravergine di Oliva biologico Grappa di Sagrantino È ottenuta dalla distillazione a ciclo discontinuo di vinacce di uva sagrantino, con alambicco di rame a bagnomaria. La versione Riserva fa un affinamento in barrique di Allier per 24 mesi. La versione di Annata ha un naso di forte intensità e un gusto secco, morbido e delicato. La versione Riserva è di colore giallo oro con riflessi ambrati. Al naso ha note di legno che le conferiscono grande complessità, mentre al gusto è corposa, complessa e persistente. Alcol 42 gradi. Olio extravergine di oliva biologico San Marco E’ l’olio extravergine di oliva di qualità dell’azienda, prodotto con le cultivar moraiolo (70%) e frantoio (30%). Gli olivi sono in terreni ricchi di scheletro, particolarmente vocati per l’olivicoltura, esposti a sud a 430 metri sul livello del mare. La raccolta delle olive a partire dalla seconda metà di ottobre è effettuata rigorosamente a mano, con posa in cassette e trasporto immediato al frantoio. La frangitura (ogni 24 ore) è effettuata con le tradizionali mole di pietra, l’estrazione a freddo a ciclo continuo permette di conservare al meglio le caratteristiche organolettiche. L’olio non viene filtrato, quindi può dar luogo a un velo di deposito che non ne altera la qualità. La certificazione biologica degli oliveti, a cura di I.M.C., non consente l’utilizzo né di concimi chimici né di antiparassitari. E’ un olio dal sapore medio-forte tendente al piccante, di colore verde smeraldo tendente al giallo e dal naso fruttato ed erbaceo. Ottimo a crudo per insalate, verdure cotte, legumi, pastasciutte in bianco e zuppe. Il Sagrantino nella storia Il primo documento che cita ufficialmente il vitigno risale al VXI secolo ed è conservato nell’archivio notarile di Assisi. Esistono comunque numerose testimonianze storiche antecedenti. Plinio il Vecchio, nella sua “Storia Naturale”, descrive l'Itriola, tipica uva del territorio, che alcuni studiosi ritengono assimilabile al Sagrantino. Altre fonti ipotizzano che il vitigno sia stato importato dall’Asia Minore dai seguaci di San Francesco: il nome sarebbe riconducibile ai Sacramenti in quanto l’uva era coltivata dai frati che ne ricavavano un passito destinato ai riti religiosi. Non mancano i sostenitori dell'ipotesi autoctona, che lo vorrebbe ottenuto per selezione da cloni locali. Se già nel 1088 si scriveva di terre piantate a vigna in Montefalco, risalgono al Duecento numerosi documenti che testimoniavano la cura costante che “i vignaioli riservano al campo piantato a vigna”. Dalla prima metà del Trecento le leggi comunali iniziavano a tutelare vite e vino, dedicandogli interi capitoli e rubriche di statuti comunali. Nel 1451 il noto pittore fiorentino Benozzo Gozzoli, chiamato dai francescani ad affrescare l'abside della loro chiesa, oggi museo civico fra i più importanti del Centro Italia, alludeva forse al Sagrantino dipingendo la bottiglia di vino rosso sulla mensa del cavaliere da Celano negli affreschi dedicati alla vita di San Francesco. A partire dal 1540 un'ordinanza comunale stabilisce ufficialmente la data d'inizio della vendemmia a Montefalco; questa tradizione continua ai nostri giorni grazie alla Confraternita del Sagrantino, che a settembre raduna cittadini e curiosi in piazza per la lettura dell’antico scritto. La gelata dell'inverno 1586 fu un flagello per le piantagioni viticole di Montefalco, che tornarono a produrre soltanto dopo alcuni decenni. Nel 1622 il cardinale Boncompagni, legato di Perugia, inasprì severamente le sanzioni stabilite dallo statuto comunale, prevedendo persino “la pena della forca se alcuna persona tagliasse la vite d'uva”. Nell'Ottocento il Calindri, nel suo "Saggio geografico, storico, statistico del territorio Pontificio", cita Montefalco “al vertice dello Stato per i suoi vini”. In quel periodo iniziano ad arrivare importanti riconoscimenti al Sagrantino, vitigno vocato alla scarsa produttività. Nel 1925 alla Mostra enologica dell'Umbria, la cittadina è definita centro vinicolo più importante della regione: “Montefalco occupa il primo posto nella cultura del vigneto specializzato con un prodotto medio annuo di 65 quintali d'uva per ettaro”. Quasi scomparso dai vigneti umbri negli anni ‘60, è stato recuperato grazie all’impegno di alcuni coraggiosi vignaioli, ottenendo nel 1979 il riconoscimento della Doc, seguita nel 1992 dalla Docg, suggello della lunga e importante tradizione. I vini di Montefalco in pillole Sagrantino di Montefalco Docg – Secco Vino di grande struttura ottenuto esclusivamente da uve sagrantino. Grazie al ricchissimo contenuto di polifenoli e tannini ha una longevità importante, necessita però di un lungo periodo di affinamento nel legno prima, in bottiglia poi. Si accompagna a carni alla griglia, con salse brune, e a cacciagione. Temperatura di servizio: 18 ° C. Sagrantino di Montefalco Docg – Passito Ottenuto da uve sagrantino vinificate in purezza. I grappoli vengono scelti accuratamente e messi ad appassire su graticci per almeno 2 mesi, dopodichè si passa alla vinificazione fermentando il mosto con le bucce. Si ottiene un vino passito molto particolare perché, pur essendo un vino dolce, rimane asciutto grazie al suo patrimonio tannico. Vino da meditazione, si accompagna a formaggi stagionati o a dolci secchi della tradizione umbra. Temperatura di servizio: 12 ° C. Montefalco Rosso Doc Nasce dall’impiego di sangiovese (60-70%), sagrantino (10-15%) e altri vitigni (merlot, cabernet sauvignon, etc). In particolare l’unione tra sangiovese e sagrantino apporta tipicità e struttura a un vino da tutto pasto. Si abbina a primi piatti, carni arrosto e alla griglia, pollame nobile. Temperatura di servizio: 16° C. Montefalco Bianco Doc Vino bianco a base di grechetto, altra uva tipica della zona, e trebbiano. Agli aromi e ai sapori tipici del grechetto, si accompagna la nota di freschezza tipica dell’uva trebbiano. In cucina si accompagna ad antipasti magri, minestre in brodo e asciutte, pesce e carni bianche. Temperatura di servizio: 10 ° C. Contatti Antonelli San Marco Località San Marco 60, Montefalco (Perugia) Tel 0742.379158 Internet www.antonellisanmarco.it Ufficio Stampa Massimiliano Rella [email protected] Cell. +39/347.8872490