Passerella lago 20

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Passerella lago 20
L’ECO DI BERGAMO
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DOMENICA 15 MAGGIO 2016
Provincia
Il direttore artistico Celant
che «dirige» anche per Prada
Direttore artistico dell’installazione di Christo è lo storico e critico d’arte Germano Celant,
tra l’altro direttore della Fondazione Prada.
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www.ecodibergamo.it/cronaca/section/
Tra «Selte» e «Vlado»
dagli Usa alla Bulgaria
si lavora con Christo
Il cantiere. Ecco chi sono le «teste» e le «braccia» del cantiere sul lago
Il nipote Vladimir coordina tutti. Unici italiani, i montisolani della Ziliani
SEBINO
GIUSEPPE ARRIGHETTI
Una «colonia» bulgara
sul Sebino: è quella che da inizio
anno popola l’area tra Sulzano,
Sale Marasino e Iseo dove lavorano gli operai della passerella
di Christo: nell’area di Montecolino, dove la «Caproni» nella
Seconda guerra mondale realizzava ultraleggeri e, segretamente, piccoli sottomarini per i nazifascisti, la società «The Floating Piers» ha installato il suo
quartier generale. Ed è qui dove
c’è un continuo via vai di barche,
chiatte e motoscafi, e di tecnici,
operai, ingegneri e sommozzatori: tutti insieme muovono il
motore che da quasi due anni
tiene gli occhi del mondo dell’arte - e non solo - puntati sul
lago. Se a capo di tutto c’è lui,
Christo Vladimirov Yavachev, il
suo fidatissimo e fedelissimo
braccio destro è il nipote Vladimir (stesso cognome), direttore
generale delle operazioni. In
cantiere lo chiamano «Vlado»,
come l’etichetta adesiva attaccata sul caschetto rosso, ed è il
ritratto del pragmatismo e dell’operatività. Suo interlocutore
fisso, Frank Seltenheim, detto
«Selte», ingegnere tedesco dalla
capigliatura «vikinga»: è in capo
a lui il coordinamento delle
operazioni di assemblaggio dei
pezzi che compongono la passerella. Vlado decide, Selte coordina l’attività degli operai in
cantiere. I due lavorano a stretto «giro» con il «chief engineer»
(il capo ingegnere) americano
Seltenheim, Vladimir, Christo e Davenport FOTO WOLFGANG VOLZ
Vince Davenport, un altro fedelissimo dell’artista. Insieme alle
«teste», lavorano le «braccia».
Gli operai: probabilmente per
ragioni linguistiche, forse per
un pizzico di patriottismo o magari perché già li conoscevano
per passate collaborazioni, sono tutti bulgari. «The Floating
Piers srl» ne ha assunti una cinquantina e li ha fatti arrivare in
Italia a gennaio. Con la tuta da
lavoro arancione fluorescente,
hanno prima unito uno a uno i
duecentomila cubi di polietilene espanso per costruire i tronconi della passerella, larga 15
La sicurezza affidata
all’ingegnere del mare
«I lavori? In anticipo»
Complicato gestire un
cantiere per un’opera d’arte come i pontili galleggianti di Christo. Così la società «The Floating
Piers», dopo aver interpellato
per il progetto preliminare il
gruppo internazionale Arup, ha
affidato la direzione lavori e la
responsabilità della sicurezza
all’ingegner Mario Boero, di Ge-
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nova: il curriculum parla da solo.
Consulente del porto di Genova
e di vari aeroporti italiani, la sua
preparazione si è consolidata
nella gestione della sicurezza di
sistemi complessi. «E un sistema complesso – spiega lui – è anche il pontile di Christo sul lago
di Iseo: in questi mesi ho cercato
soprattutto di fare capire che la
metri e lunga 3,2 chilometri nella parte galleggiante, e in questi
giorni li stanno trainando uno a
uno verso l’isola di San Paolo,
verso Monte Isola e verso Sulzano. Qui entrano in gioco altri
due «ingranaggi»: una squadra
di 10 sommozzatori francesi,
che hanno il compito di collegare la passerella ai 150 corpi morti posati sul fondo del lago. Si
tratta di «àncore» particolari,
simili a parallelepipedi di acciaio e cemento con un peso variabile tra le cinque e le sette tonnellate. Sono stati trasportati
nella loro corretta posizione per
sicurezza è un concetto a cui
concorrono diversi aspetti. La
viabilità, la mobilità, l’assistenza
ai visitatori, oltre che naturalmente la posa dei tronconi sul
lago, sono aspetti tutti diversi fra
loro ma comunque tutti convergenti verso lo stesso obiettivo».
Per quanto riguarda nello
specifico la preparazione della
passerella, «è ormai concluso
l’assemblaggio dei cubi, ora procediamo speditamente nella posa dei tronconi. Si sta lavorando
decisamente bene, tanto che
siamo in anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale».
L’unico intoppo è legato ai curiosi: «Sinceramente non ci
aspettavamo così tanta ressa già
in queste domeniche: sembra
mezzo di palloni industriali che,
una volta raggiunta la postazione, sono stati svuotati dell’aria e
hanno adagiato sul fondo le zavorre. Il secondo ingranaggio,
fondamentale in questa fase dei
lavori, è l’unica azienda italiana
ammessa al cantiere di Montecolino: la «Ziliani spa» di Monte
Isola, ditta con cento anni di attività alle spalle e specializzata
nella realizzazione di opere
portuali e lacuali. A guidarla sono Angelo Ziliani e il figlio Alessandro: «Abbiamo firmato il
contratto direttamente con
Christo a fine 2015 e la soddisfazione per noi è duplice: da un lato, facciamo conoscere nel
mondo il lago; dall’altro, collaboriamo alla realizzazione di un
progetto artistico unico». La Ziliani spa, con una decina di addetti riconoscibili per il caschetto verde, ha prima ampliato gli
scivoli da cui i tronconi della
passerella sono stati immessi
nel lago e ora sta fornendo assistenza con le sue chiatte per installare i tratti di camminata
galleggiante più vicini a riva.
«Qui – spiega Ziliani – non è
possibile attaccare la passerella
ai corpi morti sui fondali e abbiamo suggerito la soluzione alternativa: pali di ferro infilati
sul fondo che sbucano per circa
un metro dalla passerella impedendole di andare alla deriva.
Abbiamo quasi finito, poi ci sarà
da posare il telo». Serviranno almeno 80 persone, «benzina»
nuova per il motore-Christo.
Uno dei sub francesi che ha lavorato sott’acqua FOTO WOLFGANG VOLZ
Si lavora alacremente per posare i vari
componenti dei pontili galleggianti,
finora in anticipo sul programma
FOTO WOLFGANG VOLZ
©RIPRODUZIONE RISERVATA
l’assalto a Fort Apache! Abbiamo quindi deciso di prendere
dei provvedimenti drastici e attiveremo un servizio di controllo e vigilanza permanente, per
impedire che le persone incorrano in rischi assolutamente
evitabili».
Pensando poi ai 16 giorni
compresi fra il 18 giugno e il 3 luglio, Boero conclude: «Le difficoltà ci saranno, ne sono consapevole: sarà messa a dura prova
in particolare la mobilità attorno al lago. Ma sono altrettanto
convinto che per il Sebino e per
tutte le persone che concorrono
alla realizzazione di questo sogno si tratti di una bella avventura che mi rende estremamente
fiducioso».
La passerella a San Paolo FOTO DA INSTAGRAM - UMBERTA GNUTTI BERETTA
L’ECO DI BERGAMO
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DOMENICA 15 MAGGIO 2016
TRASPORTI
La Sab allunga
orari e corse
per raggiungere
la riva bresciana
A
desso è ufficiale: dopo
la richiesta avanzata
in prefettura alle
compagnie che gestiscono il trasporto
pubblico su autobus, Arriva Italia,
la società che ha acquisito la bergamasca Sab, ha scritto a Mauro
Bonomelli, consigliere provinciale con delega ai Trasporti e sinda-
Breafing (Christo con un curioso colbacco) a Montecolino FOTO VOLZ
saglio e davanti al municipio e poi
avrà come capolinea la stazione
dei treni di Pisogne». Così potranno essere sfruttati al meglio i parcheggi di Lovere e l’area di Costa
Volpino dove troveranno posto,
per 12 euro al giorno, 100 camper.
«Il costo per un ticket di andata
e ritorno con questa navetta –
aggiunge Bonomelli – sarà di 5
Si avvitano le viti giganti tra i blocchi bianchi WOLFGANG VOLZ
Un sub all’opera nel cantiere dell’installazione FOTO VOLZ
Vele e motoscafi «al largo»
Vicino alla passerella
solo a remi. O con il kayak
Lago d’Iseo
Le regole di navigazione per le
imbarcazioni private nei giorni
della passerella: nessuno potrà
ormeggiare a Monte Isola
Cosa succederà, in
«quei» 16 giorni, sul lago. Sull’acqua? Quale tipo di mobilità sarà
consentita alle imbarcazioni
private? Ci saranno limitazioni
per vele e motoscafi? Se un albergo volesse portare i suoi ospiti a Monte Isola, come può fare?
Sono domande che circolano tra
gli operatori turistici, ma anche
tra chi vive sul lago e vorrebbe
organizzarsi in autonomia una
gita alla passerella. Risposte
univoche, chiare e definitive ancora non ci sono, perché tutto dipende dal piano per la sicurezza
che deve essere licenziato dalla
prefettura bresciana. Dall’Autorità di bacino arrivano però le
prime indicazioni, con un’ordinanza, quindi un documento ufficiale, che spiega nel dettaglio
Con il windsurf non ci si potrà avvicinare all’opera FOTO NICKY LAZZARONI
come ci si può muovere in barca dine, ne prenderemo atto». La
da qui al 15 settembre in zona prudenza sarà una virtù più che
passerella. «Noi abbiamo pro- mai necessaria per tutti coloro
posto – spiega Giuseppe Facca- che nei sedici giorni di Christo
noni, presidente dell’Autorità di navigheranno sul Sebino: il lago,
bacino – che le imbarcazioni pri- nella parte bergamasca, rischia
vate possano approdare a Mon- di diventare trafficato come
te Isola al porto di Carzano, che un’autostrada. Già oggi il rapdispone di 12 attracchi». Atten- porto tra barche a vela e motozione, approdare e non ormeg- scafi è difficile, se in più aggiungiare: «Significa che la barca può giamo il numero di corse eccearrivare a Carzano, far scendere zionale dei battelli della Navigale persone e poi andarsene. At- zione, il servizio delle imbarcatualmente l’approdo prevede la zioni delle forze dell’ordine e gli
possibilità di lasciare la barca appassionati di windsurf conferma per due ore,
centrati tra Solto
ma per il periodo delCollina e Pisogne, il
la passerella il limite
quadro che ne esce
sarà abbassato fino
non è certo dei più
al tempo strettarassicuranti.
mente necessario
«Varranno tutte
per far scendere e rile norme previste
salire le persone».
dal codice della naCiò significa esvigazione – precisa
senzialmente una
Faccanoni – e a concosa: il proprietario Giuseppe Faccanoni
trollare che non ci
di una barca può tra- (Autorità di bacino)
siano i soliti furbetti
sportare i propri
pare, ma questo è
amici a Monte Isola, lasciarli lì a ancora da definire, che sarà la
godersi la passerella e poi torna- Guardia di Finanza». Nell’area
re a riprenderli. Trattamento della passerella, dal 18 giugno al
identico per gli ospiti di un al- 3 luglio vietata la navigazione a
bergo che voglia mettere a loro vela; i mezzi a motore dovranno
disposizione un servizio di tra- viaggiare alla velocità minima
sporto lacuale. Attenzione però: consentita dalla navigazione; la
«Questa soluzione – conclude fascia più vicina alla passerella
Faccanoni – non possiamo ven- sarà interdetta alla navigazione
derla come definitiva né certa: a eccezione dei natanti a «prose il piano per la sicurezza stabi- pulsore manuale»: barche a relirà che anche i 12 attracchi di mi, canoe e kayak. Loro potranCarzano devono essere lasciati a no arrivare dove vogliono.
disposizione delle forze dell’or- Giuseppe Arrighetti
Una mostra racconta l’artista. L’inaugurazione è top secret
SULZANO
Altre date da segnare
in calendario: 11 giugno-10 luglio. Esattamente una settimana prima dell’inaugurazione
della passerella, ecco che una
mostra racconterà le più grandi opere d’arte di Christo. Dove? Alle «Palafitte» di Sulzano,
la nota struttura di via Cesare
Battisti (la litoranea che da
Iseo conduce a Sulzano) chiusa ormai da qualche anno, dopo un glorioso passato come
prestigioso ristorante sull’acqua. A curare l’esposizione (a
ingresso libero) Renato Genti-
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le, funzionario di zona della
Soprintendenza di Brescia. E
per l’inaugurazione della rassegna, ecco la prima passerella
di autorità: sembra infatti che
il primo «big» confermato sia
Dario Franceschini, attuale
ministro dei Beni e delle Attività culturali: « Il ministro presenzierà all’apertura della mostra, insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto
Maroni e all’artista Christo –
annuncia Gentile –. La data del
taglio del nastro rimarrà però
top secret per questioni di sicurezza: le palafitte sono trop-
euro».Le autorità bergamasche
hanno infine chiesto, ma si attende ancora una risposta, che la navetta Sulzano-Pisogne tra mezzanotte e le sette del mattino passi
anche da Costa Volpino e capolinea Lovere. «Se così fosse – conclude il consigliere provinciale –
avremmo un collegamento all’ora
per tutte le 24 ore del giorno».
co di Costa Volpino, confermando
che nel periodo della passerella i
paesi dell’Alto Sebino saranno
collegati alla stazione ferroviaria
di Pisogne – e da lì a quella di
Sulzano – in maniera continua.
«Dalle 8 alle 24 ogni ora – spiega
Bonomelli – da piazzale Marconi
di Lovere partirà una navetta che
si fermerà a Costa Volpino, al Ber-
po piccole per ospitare una
ressa di persone, inclusi tutti i
fan del maestro della land art».
Bocche cucite sulla data del
vernissage dunque, ma non sui
contenuti: la mostra ospiterà
filmati, documenti, fotografie
e gigantografie fornite dallo
stesso artista per regalare ai visitatori un ampio sguardo sui
suoi lavori.
Una sorta di rassegna didattica che mette in risalto la componente documentale della
land art, fondamentale per
molti esponenti di questa corrente: «Così come The floating
Christo inaugurerà la mostra
piers- spiega Gentile - gran
parte delle opere di Christo sono rimaste in vita pochi giorni,
per poi essere smontate. Grazie a gigantografie e filmati,
questa esposizione regalerà
invece ai visitatori l’emozione
di trovarsi di fronte ai più celebri lavori dell’artista, ammirando anche l’evoluzione dei
lavori di costruzione della passerella».
E proprio a proposito di lavori: la mostra sarà allestita
una settimana prima dell’apertura di The floating piers e sarà
visitabile anche per una setti-
mana dopo la chiusura della
passerella. Questo consentirà
di vedere dalle palafitte, punto
di vista privilegiato, la fase di
allestimento e di smontaggio
dell’opera d’arte targata Christo.
Venendo proprio alle palafitte, da mesi si rincorrono voci
di una possibile riapertura della struttura demaniale (gestita
dall’Autorità di bacino per conto della Regione Lombardia)
che, da patinato ristorante vista lago, potrebbe presto diventare sede di esposizioni e
rassegne culturali. Così fosse,
sarebbe l’ennesimo regalo
confezionato da Christo per il
Sebino.
Sara Venchiarutti