dell`Art Nouveau - Art Nouveau Network
Transcript
dell`Art Nouveau - Art Nouveau Network
Eugenio Quarti, studio per ante superiori di un mobile da salotto, 1906 © Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - Castello Sforzesco - Milano MOSTRA CONVEGNO Spazio espositivo Palazzo Lombardia via Galvani, 27 Milano 9.30 - 13.00 26 marzo-24 aprile, 2015 26 marzo 2015 Palazzo Lombardia via Melchiorre Gioia, 37 Milano Sala n. 5, Primo Piano (Blocco 4) La Natura dell’ Art Nouveau www.artnouveau-net.eu This project has been funded with support from the European Commission. This publication (communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia La Mostra Il Convegno Pubblicazioni The Nature of Art Nouveau La Mostra itinerante Pubblicazioni Catalogo della mostra Itinerario della Mostra La Rete Réseau Art Nouveau Apparato iconografico Contatti 2 La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia CREDITI Comitato Scientifico Politecnico di Milano – Dipartimento DAStU: Maurizio Boriani, Massimo Fortis, Mariacristina Giambruno, Sonia Pistidda Regione Lombardia: Sabrina Sammuri, Giuseppe Costa, Benedetta Sevi, Giuseppe Speranza, Maria Rabita Progetto scientifico e grafico Mariacristina Giambruno, Sonia Pistidda, con Rossana Gabaglio, Benedetta Silva, Francesca Vigotti, Rosa Maria Rombolà Progetto espositivo Sabrina Basilico (ricerca documentale e video-documentazione, con Luca Boriani) Fulvia Premoli (progetto e direzione allestimento) Maria Beatrice Servi (ricerca documentale e progetto di allestimento) con Bruno Melotto Fotografia Sabrina Basilico, Maurizio Boriani, Maria Beatrice Servi, Benedetta Silva, Francesca Vigotti Produzione WAZABIT SOCIETÀ COOPERATIVA, Milano - Alessandro Buda PENTACOLOR, Desio (MI) - Giuliano Manselli, Mauro Busnelli CERESIO ARREDAMENTI s.r.l., Biandronno - Marco Ambrosio le Istituzioni e Associazioni: CIVICHE RACCOLTE D’ARTE BERTARELLI, Milano ARCHIVIO DEL CIMITERO MONUMENTALE, Milano Ministero Beni Attività Culturali e Turismo – ARCHIVIO DI STATO DI RAGUSA_Biblioteca Grimaldi, Sezione di Modica SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI ARTISTICI E ANTROPOLOGICI per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese CIVICHE RACCOLTE DI ARTI APPLICATE_Castello Sforzesco, Milano MUSEO DEL BIJOU DI CASALMAGGIORE, Casalmaggiore (CR) – Letizia Frigerio, Paolo Zani MIC – Museo Interattivo del Cinema, Milano – Matteo Pavesi MIDEC – Museo Internazionale del Design Ceramico, Cerro di Laveno Mombello (VA) - Maria Grazia Spirito SORELLE DELLA MISERICORDIA_Casa Filiale Pineta di Sortenna, Sondalo (SO) - Alberto Bruno Pircher COMUNE DI SAN PELLEGRINO TERME (BG) ASSOCIAZIONE AMICI DEL MONUMENTALE – Milano MUSEO ETNOGRAFICO TIRANESE - Bruno Ciapponi Landi VILLA SURRE E CENTRO CONGRESSI, Sarnico (BG) GRASSI VETRATE ARTISTICHE s.r.l., Milano OPEN CARE SERVIZI PER L’ARTE, Milano CARLSBERG ITALIA s.p.a - Laura Marchini I collezionisti privati: Mario e Franco Chiodetti, Giuseppe Faccanoni e Elena Plebani, Luca Palestra, Monica Palestra, Raffaella Alisa Rosa Podreider, Livia Quaglia, Paola Schiantarelli e Umberto Gilardi, e i proprietari che hanno preferito non essere citati. 3 LA MOSTRA La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia Si è cercato di volgere lo sguardo oltre l’opera dei nomi e delle forme artistiche più noti e acclamati, di cui pure la Lombardia presenta eccellenti testimonianze valgano per tutti la memoria di Giuseppe Sommaruga, Alessandro Mazzucotelli, Eugenio e Mario Quarti, Marcello Dudovich; e dei momenti più celebrati - come la milanese Esposizione Internazionale del 1906. Data la rilevanza e la ‘fortuna’, questi sono presenti nella mostra, ma non ne costitutiscono l’asse portante. Eugenio Quarti, studio per ante superiori di un mobile da salotto, 1906 © Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - Castello Sforzesco - Milano L’edizione italiana della mostra itinerante “La Natura dell’Art Nouveau” propone un’integrazione riferita al territorio della Lombardia, regione di cui Milano è capoluogo e sede dell’evento. MOSTRA 26 marzo-24 aprile, 2015 La Natura dell’ Art Nouveau Spazio espositivo Palazzo Lombardia via Galvani, 27 Milano Orari di apertura: Lunedì-Venerdì 13.00-19.00 Sabato: chiuso Domenica: aperture il 29 marzo - 12 aprile - 19 aprile www.artnouveau-net.eu La mostra vuole piuttosto porre in luce aspetti che testimoniano quanto l’Art Nouveau - in Italia dapprima chiamata ‘Floreale’ poi ‘Liberty’- sia un’epoca di passaggio culturale e sociale che trova in questa forma un linguaggio adattabile alle diverse manifestazioni di un mondo in rapida mutazione, ma non disdegnando il quotidiano. Qui il ricorso alla Natura e alla sua simbolizzazione esercitano una mediazione linguistica tra i valori consolidati e le nuove conoscenze che il pensiero filosofico e scientifico andavano costruendo, con determinanti ricadute sulla società e sulla percezione della realtà in generale. This project has been funded with support from the European Commission. This publication (communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. La nuova finestra aperta sull’“invisibile” eppure reale sostanza della Natura, le cui forze sono indagate e reinterpretate in modo inedito; una Natura percorsa da forze insospettate come la radioattività, abitata da esseri infinitesimi che il perfezionamento del microscopio rivela; dove la coscienza umana è vista come un magma di luci e ombre nascoste nel profondo dell’io; tutto questo e certo molto altro, emerge e crea una nuova sensibilità negli anni tra l’ultimo decennio dell’800 e i primi due del ‘900: appunto l’arco temporale, più o meno, dell’Art Nouveau. Layout della Mostra itinerante europea “Art Nouveau and Nature” 4 Poster spettacolo Teatro Lirico, di A. Villa, 1896, Civica Raccolta Stampe A. Bertarelli; Copertina rivista Emporium, 1899, Civica Raccolta Stampe A. Bertarelli Il Liberty nostro, l’Art Nouveau europea, non è dunque solo un imbellettamento del vecchio, ma la sincera ricerca di una transizione all’altezza del cambiamento. L’individuazione dei materiali da esporre nella mostra è un’esplorazione del mondo ‘Liberty’ nell’area lombarda che tende a mettere in relazione tra di loro elementi apparentemente eterogenei (moda, artigianato, editoria, arti visive), ma in realtà accomunati da un’espressione stilistica composita e declinata rispetto alle varie realtà locali. Per questo si sono scandagliati per prima cosa sia gli archivi delle raccolte museali, sia raccolto notizie, anche sul web, di collezioni private. Il risultato raggiunto è stato quello appunto di una raccolta diversificata di materiali, documenti, fotografie, filmati, tuttavia rigorosamente accomunata non solo dal periodo di produzione, ma anche e soprattutto dall’apparato formale ispirato allo stile ‘Floreale’ (l’altra denominazione del Liberty italiano). Così la mostra, accanto a eccellenze come la sala da pranzo realizzata da Eugenio Quarti per l’Esposizione Internazionale di Milano del 1906 e al paravento ‘del cacciatore’ delle vetrerie Grassi, dedica spazio anche a ottiche particolari, forse minori ma capaci di sottili suggestioni nella composizione del quadro globale. I musei coinvolti nella ricerca documentale sono: la Raccolta d’Arti Applicate del Castello Sforzesco a Milano, il Museo Internazionale Design Ceramico (MIDeC) a Cerro di Laveno (VA), il Museo del Bijou a Casalmaggiore (CR), il Museo Interattivo del Cinema a Milano, la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano. Importanti per l’allestimento della mostra sono stati i contatti instaurati con molti collezionisti privati, che hanno permesso di indagare alcuni filoni del Liberty lombardo. La mostra illustra la diffusione di questo stile in zone decentrate rispetto a Milano, quali la provincia di Bergamo e la Valtellina, in provincia di Sondrio, ma anche volte ad individuare la connessione tra un movimento culturale e la società. Testo: Fulvia Premoli, Maria Beatrice Servi; Ricerca iconografica: Sabrina Basilico Ballerina, bronzo, 1905 ca., Collezione Palestra; Arazzo dei Leoni, D. Cambellotti, 1914 ca., particolare 5 L’attrice Lyda Borelli nel Matrimonio di Giacomina al teatro Olimpia di Milano, modelli di Rosa Genoni, Casa Haardt (dalla rivista Margherita, anno 1908, 15 luglio, n. 14 - Ministero Beni Attività Culturali e Turismo - AS RG - SASM, Biblioteca Grimaldi, n.2415) THE EXHIBITION The Nature of Art Nouveau in Lombardia The Italian issue of the travelling exhibition “The Nature of Art Nouveau” is focused on Lombardia, the region where the exhibition will be held in Milan chief town. The point of view here overlooks the best renown works and artists, even though well represented at highest level - few for all, Giuseppe Sommaruga, Alessandro Mazzucotelli, Eugenio and Mario Quarti, Marcello Dudovich -, and top events like the International Exhibition, 1906. Given their fame, all of those are included in the exhibiton, while not being its backbone. The exhibition aims rather at highlighting how Art Nouveau - called in Italy at first “Floreale”, later “Liberty” - has been a transition moment in both cultural and social terms, and how Liberty has provided an adaptable language, suiting the varied range of features of a fast changing world, not despising everyday life. Resorting to Nature and its symbolization is almost like performing language mediation between tradition and new knowledge as being built by philosophical and scientific thought, with ultimate consequence on society and on the perception of reality in general terms. The new window opened into the invisible yet real data of Nature, now surveyed and understood as an unknown world - inhabited by unexpected forces like radioactivity, and infinitesimal beings made visible thanks to the improvement of microscopes; where human consciousness is seen like a magma of light and shadow hidden in the depth of the self. All of this, and surely much more comes up and gives shape to a new sensibility between the last tens of ‘800 and the first Twenties of ‘900: more or less, the years of Art Nouveau. Italian Liberty, that is European Art Nouveau, is not just an embellishment of the Old, but a true research of a suitable transition to a modern, industrial middle class society. The items shown at the exhibition uncover the relationship between different sectors - architecture, fashion, craftmanship, publishing, visual arts, cinema...- where Liberty Style has brought a new expression, witnessing a cross fertilization in-between the fabric of a society in search of a new identity. In order to gather suitable examples, Public Archives and Museum Archives have been surveyed, as well as the Web, and Private Collectioners all over the Region. Text: Fulvia Premoli, Maria Beatrice Servi; Images selection: Sabrina Basilico Brocca da toilette, 1907, Collezione Chiodetti; Scrivania in legno pirografato, inizi ‘900, Collezione Schiantarelli 6 CONVEGNO di apertura 26 marzo 2015 9.30 - 13.00 Palazzo Lombardia via Melchiorre Gioia, 37 Milano Sala n. 5, Primo Piano (Blocco 4) 9.30 Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Apertura dei lavori Gabriele Pasqui, Direttore Dipartimento DAStU, Politecnico di Milano Saluti istituzionali Maurizio Boriani, Ordinario di Restauro al Politecnico di Milano, Comitato Scientifico della mostra Art Nouveau and Ecology in Lombardia 10.30 Intorno al Liberty oggi Dialogo tra Marco Dezzi Bardeschi e Philippe Daverio 11.30 Guy Conde-Reis, Architetto, Direction des Monuments et des Sites, Bruxelles - Membro del Reseau Art Nouveau Network Art Nouveau e società industriale a Bruxelles. Alcuni cantieri di restauro 12.00 Fulvia Premoli, architetto, Progetto espositivo della mostra Uno sguardo sul Liberty in Lombardia: la mostra Sonia Pistidda, Mariacristina Giambruno, Comitato Scientifico della mostra Per un itinerario del Liberty in Lombardia Intervengono: Matteo Pavesi, direttore del MIC, Museo Interattivo del Cinema, Milano Francesca Tasso, Conservatrice delle Civiche Raccolte di Arte Applicata del Museo Civico di Milano Letizia Frigerio/Paolo Zani, Museo del Bijou di Casalmaggiore Raffaella Podreider, Luca Palestra, Giuseppe Faccanoni, collezionisti 13.00 Alessandro Balducci, Prorettore Vicario Politecnico di Milano Conclusione lavori Inaugurazione della mostra 7 PUBBLICAZIONI Lombardia Liberty. Casa, industria e loisir Il contributo raccoglie tre itinerari tematici rappresentativi della diffusione del “fenomeno” Liberty nella Regione. I temi attorno ai quali si costruiscono gli itinerari sono quelli che esemplificano meglio come il Liberty abbia espresso, in questo caso attraverso la produzione architettonica, le istanze del nuovo secolo, in una parabola che, nell’arco di una manciata di anni, ne ha visto una rapida diffusione nel territorio lombardo e una altrettanto veloce scomparsa dal repertorio costruttivo. www.artnouveau-net.eu Lombardia Liberty A rappresentare come il nuovo linguaggio ebbe Casa, industria e loisir parte nella costruzione della città borghese, dunque alla espansione urbana che si registra tra la fine del XIX secolo e i primi anni del XX, è stata scelta Milano, dove il Liberty mostra nei palazzi signorili i suoi esempi forse migliori e caratterizza interi brani urbani sorti sulla maglia definita dal Piano Beruto. This project has been funded with support from the European Commission. This publication (communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. La villeggiatura, un fenomeno che agli albori del Novecento si diffonde e si allontana dalle città grazie alle nuove infrastrutture che in quegli anni nascono per il trasporto pubblico, vede i laghi e le prealpi lombarde protagonisti. Ville, villini, ma anche alberghi, Kursaal e casinò nascono nelle nuove zone turistiche della borghesia lombarda. L’itinerario tocca dunque il lago di Como, Lanzo d’Intelvi, Varese, San Pellegrino Terme e Sarnico. Il Liberty, anche se in misura minore rispetto ad altre funzioni, ha alcuni interessanti esempi anche nella realizzazione degli edifici industriali che proprio negli anni della sua ascesa andavano realizzandosi in tutto il territorio della regione, concentrandosi maggiormente a Milano, nell’alto milanese e nella zona di Bergamo. I volumi non vogliono essere esaustivi della molteplicità di edifici ascrivibili al “Liberty” presenti nel territorio lombardo ma propongono una selezione ragionata a partire dalla loro concentrazione in determinati luoghi geografici o dalla rappresentatività per una determinata funzione. La selezione degli edifici illustrati e la scelta degli itinerari proposti prende avvio da una accurata ricerca bibliografica e dalla messa a sistema di quanto contenuto nei volumi analizzati; l’attuale stato di conservazione e di trasformazione dei siti è stato successivamente verificato attraverso sopralluoghi diretti. Ulteriori criteri di selezione sono stati individuati nella visibilità dall’esterno o dalla apertura al pubblico degli edifici proposti, dunque dalla possibilità per il visitatore di cogliere nello loro complessità i caratteri del Liberty lombardo. 8 5 Milano Edificio | Building Casa Campanini Architetto | Architect A. Campanini 1904-06 Costruito tra il 1904 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini, l’edificio si caratterizza per le grandi cariatidi, realizzate dallo scultore Michele Vedani, che ne segnano l’ingresso. Il piano terreno, in materiale lapideo grigio, culmina in una cornice di cemento decorativo ornata da motivi floreali. Ai piani superiori i fronti sono rivestiti da intonaco, da cui emergono le figure antropomorfe e i motivi floreali che compongono il ricco apparato decorativo, arricchito dai ferri dei balconi realizzati dal Mazzucotelli. Gli interni, che si intravvedono dalla cancellata di ingresso dovuta ad una collaborazione tra lo stesso Campanini e il Mazzucotelli, conservano vetri policromi, fregi e affreschi. www.artnouveau-net.eu This project has been funded with support from the European Commission. This publication (communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. Milano Liberty e città borghese Milano Liberty e città borghese Indirizzo | Address: Via V. Bellini, 11 Visitabile | Visitable: SI (su appuntamento) 1 14 6 Campo dei Fiori (Varese) Edificio | Building Villa Mercurio Edificio | Building Grand Hotel Architetto | Architect G. Sommaruga 1912 Architetto | Architect R. Squadrelli 1904 La villa è articolata su più livelli, con un andamento asimmetrico grazie all’impiego di tetti spioventi. La facciata è in bugnato rustico in corrispondenza del seminterrato, con una rifinitura in laterizi alternati con fasce intonacate per i piani superiori. Il piano terra accoglie un grande salone centrale. Un giardino di impianto informale e una portineria completano il complesso. La società anonima dei grandi alberghi di San Pellegrino invita l’architetto Romolo Squadrelli a progettare “in stile moderno” il Grand Hotel, in collaborazione con l’ingegnere Luigi Mazzocchi. Sui principi della simmetria e della razionalità si innestano i nuovi materiali e la decoratività degli elementi, coniugando così il ricordo della tradizione accademica e, al contempo, il suo rinnovamento. Finestre a una, due e tre luci; tetto carenato ai lati e a cupola nella parte centrale; lesene con decorazioni in cemento e in ferro. Della grande hall ornata da eleganti colonnine in ferro rivestite di cemento colorato a simulare il marmo e da decorazioni a motivi geometrici e floreali oggi non rimane nulla. Lo stato attuale è il risultato delle trasformazioni decó degli anni Venti e del degrado dopo che la cittadina termale ha perso il suo ruolo di attrazione turistica. The house is articulated in different levels, with an asymmetric trend thanks to the use of sloping roof. The front is made up of ashlar work where there is the basement, with brick finishing alternated with bands plastered in the higher floors. In the ground floor is placed a large central hall. A garden with an informal installation and a reception complete the complex. www.artnouveau-net.eu This project has been funded with support from the European Commission. This publication (communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. Prealpi e laghi lombardi Liberty e loisir Prealpi e laghi lombardi Liberty e loisir 11 Indirizzo | Address: Via Campo dei Fiori, 75 Visitabile | Visitable: NO Indirizzo | Address: Viale B. Belotti Visitabile | Visitable: NO 36 Gallarate (Varese) Edificio | Building Manifattura e Ville F.lli Borgomaneri Architetto | Architect Studio Tenconi e Moroni www.artnouveau-net.eu This project has been funded with support from the European Commission. This publication (communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. L’alta pianura Liberty e industria Il sito si compone della grande fabbrica e dalle tre residenze che furono edificate per il Fratelli Borgomaneri, industriali del cotone, su progetto dell’ingegnere Filippo Tenconi e dell’architetto Carlo Moroni. L’edificio industriale affaccia su via Roma con un fronte intonacato scandito da lesene in cemento decorativo. Nastri floreali corrono sotto il cornicione marcapiano che separa il coronamento centrale ad arco ribassato. Sobrio e ispirato alla funzione manifatturiera, l’apparato decorativo si complica e diversifica nelle tre ville. L’edificio di Carlo Borgomaneri ha un apparato decorativo semplice, che si complica in quello di Gino, dove il cotto delle facciate è accostato ai ferri della balaustra sommitale e ai cementi decorativi delle cornici delle aperture. L’ultimo dei tre edifici, costruito per Vito Borgomaneri, è quello che meglio interpreta il linguaggio Liberty, con un apparato decorativo ricco di elementi floreali, teste femminili e articolati ferri battuti. L’alta pianura Liberty e industria Indirizzo | Address: Via Roma Visitabile | Visitable: NO 1 24 9 The site consists of the large factory and three houses, which were built for Borgomaneri brothers, cotton industrialists, from Filippo Tenconi and Carlo Moroni’ project. The industrial building has a plastered front, marked by pilasters made up of decorative concrete, on Rome street. Floral strips run under the cornice, which Il Catalogo In occasione della tappa italiana si pubblica la ristampa, in italiano, del catalogo bilingue Un monde étrange. Hybridation dans l’Art nouveau et le Symbolisme / A strange world. Hybridisation in Art Nouveau and Symbolism. La ristampa si apre con il contributo “La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia” di Fulvia Premoli (progetto e direzione allestimento) e Maria Beatrice Servi (ricerca documentale e progetto di allestimento). Mostra Eugenio Quarti, studio per ante superiori di un mobile da salotto, 1906 © Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - Castello Sforzesco - Milano La Natura dell’ Art Nouveau MOSTRA 26 marzo-24 aprile, 2015 Spazio espositivo Palazzo Lombardia via Galvani, 27 Milano Orari di apertura: Lunedì-Venerdì 13.00-19.00 Sabato: chiuso Domenica: aperture il 29 marzo - 12 aprile - 19 aprile www.artnouveau-net.eu 26 marzo - 24 aprile 2015 Spazio Espositivo Palazzo Lombardia via Galvani, 27 Milano Orari di apertura: Lunedi - Venerdì 13.00-19.00 Sabato: chiuso Domenica: aperture il 29 marzo - 12 aprile - 19 aprile (13.00 - 19.00) 10 LA MOSTRA ITINERANTE COMUNICATO STAMPA Come parte del progetto “Art Nouveau and Ecology”, il Réseau Art Nouveau Network presenta: THE NATURE OF ART NOUVEAU Un’itinerante mostra interattiva Alla fine del XIX secolo, un movimento di ampia portata che ha la sua principale fonte di ispirazione nella natura, determina una rigenerazione artistica in tutta l’Europa. Da Barcellona a Helsinki e da Glasgow a Nancy, la natura modella questa nuova estetica e da vita a forme che hanno rivoluzionato gli stili di vita, come la scienza e l’arte, uniti nella corsa per la modernità. The Nature of Art Nouveau vi invita ad esplorare il “tempio della natura”, come celebrata da Charles Baudelaire, un mondo che accoglie i simboli, le scoperte scientifiche e le influenze provenienti da terre lontane. A partire da un repertorio rivitalizzato, gli artisti Art Nouveau traducono il personale concetto di bellezza con linguaggi propri. Anche se la loro ispirazione è saldamente radicata nella quotidianità, il regno che creano è un paradiso immaginario popolato da figure organiche e sensuali, mondi utopici, sogni e misteri .... Concepita dalla storica dell’arte catalana Teresa-M. Sala, The Nature of Art Nouveau è una mostra basata sia su informazioni enciclopediche che sperimentazioni individuali. Utilizzando fotografie e documenti, insieme ad una scenografia dinamica creata da Antoni Garau, offre una visione sintetica dell’Art Nouveau portando al contempo alla vita i “profumi, suoni e colori” del mondo naturale. Ogni città presenterà la propria originale visione della mostra, e alcuni partner mostreranno insieme alle immagini una selezione di creazioni artistiche locali. Fondato nel 1999 e finanziato dalle istituzioni partner e dalla Commissione Europea, la missione del Réseau Art Nouveau Network è quella di proteggere e far conoscere il patrimonio Art Nouveau in Europa, attraverso seminari, letteratura divulgativa, scambio di esperienze tra i partner e mostre itineranti. Come Art Nouveau in Progress, la prima mostra organizzata dal Network nella sua seconda fase (2002-2004), The Nature of Art Nouveau sarà presentata in ciascuna delle città partner, a partire da Bruxelles e Helsinki, da ottobre 2013. Sarà accompagnata da un catalogo e da un libretto di attività per i bambini. Per scoprire le date e i luoghi della mostra, e per le ultime notizie sulle attività delle città partner, visitate il nostro sito www.artnouveau-net.eu. 11 Curatore della Mostra, Teresa-M. Sala, e scenografi Antoni Garau e Carles Fargas Teresa-M. SALA Professore ordinario di Storia dell’Arte presso l’Università di Barcellona, Teresa-M.Sala ha insegnato presso le Facoltà di Belle Arti e di Geografia e Storia presso l’Università di Barcellona dal 1991 e il 1992. I suoi interessi di ricerca riguardano Modernismo e Art Nouveau, (con particolare attenzione per gli arredi e gli interni), oltre al rapporto tra arte e letteratura, dal romanticismo al surrealismo, in particolare nel movimento simbolista. Teresa-M.Sala è membro del GRACMON (un gruppo di ricerca per la storia dell’arte e del design contemporaneo presso l’Università di Barcellona). Ha svolto attività di ricerca in diversi progetti: aree di svago nella Barcellona del 1900, un progetto di ricerca sugli antecedenti dell’industria culturale (2009-2011) e sul rapporto tra le arti e natura: Biologia e Simbolismo in Barcellona del 1900. Ha curato diverse mostre, tra le quali Barcellona 1900, presso il Museo Van Gogh, Amsterdam. E’ autore di numerose pubblicazioni (libri, cataloghi e articoli) e ha partecipato a diverse mostre. FARGAS GARAU SL Carles Fargas / Antoni Garau Design muséographique et graphique d’expositions Carles FARGAS VILLANUEVA e Antoni GARAU VADELL hanno studiato Belle arti e Storia dell’arte presso l’Università di Barcellona: specializzati in museologia e museografia, che insegnano presso l’Università di Barcellona. Entrambi hanno lavorato per il Ministero della Cultura, il Comune e la Provincia di Barcellona, prima di fondare Fargas Garau SL (1991). Gestiscono e coordinano le diverse attività che fanno parte integrante di progetti culturali, con una prospettiva interdisciplinare. Il loro lavoro spazia dalla creazione di mostre temporanee alla progettazione di layout musei o centri di interpretazione. Attraverso la loro collaborazione con partner specializzati, sono coinvolti in progetti fin dalle prime fasi. Hanno curato diverse mostre, tra le quali Barcellona 1900, presso il Museo Van Gogh, Amsterdam. 12 LA MOSTRA Concepita come un’esperienza visiva e sensoriale piuttosto che una mostra tradizionale, The Nature of Art Nouveau porta i visitatori in un viaggio nell’Europa alla fine del XIX secolo. Le tre aree espositive presentano un’ampia raccolta di immagini offrendo una visione generale e, al contempo, uno sguardo di dettaglio di un importante periodo artistico. Art Nouveau e Natura Come Charles Baudelaire, una citazione dal cui lavoro apre la mostra, un gran numero di artisti, alla fine del XIX secolo, hanno espresso ammirazione sconfinata per la natura ed il suo ruolo fondamentale come fonte di ispirazione. In tutta Europa scrittori, pittori, scultori, architetti e designer riscoprono la natura attraverso il prisma della scienza. Una serie di importanti pubblicazioni apparse dopo il 1860 (comprese quelle di Haeckel, Dresser e Blossfeldt), ha permesso l’accesso ad un repertorio unico di forme nuove, proveniente dallo studio scientifico delle varie specie e dalla diffusione della teoria dell’evoluzione di Darwin. Nel 1864, Hippolyte Taine, allora docente di Estetica presso l’Ecole des Beaux Arts, invita gli artisti a cercare “le verità universali sottostanti”, sforzandosi di cogliere “l’essenza della vita” nelle loro opere. Haeckel avanza la teoria che l’arte è stata fondata sulla biologia, dichiarando: “la natura ha dato vita ad una massa inesauribile di forme meravigliose, la cui bellezza e varietà superano qualsiasi forma artistica creata dall’uomo”. Tuttavia, il notevole entusiasmo suscitato dall’arte giapponese nello stesso periodo, ed il suo ruolo fondamentale nella concezione di Art Nouveau, servono a ricordare che tanto l’interpretazione poetica delle forme naturali quanto l’osservazione scientifica giocano un ruolo importante nel processo creativo. Anche se la Natura è stato un tema universale a partire dal tardo XIX secolo fino agli inizi del XX secolo, la diversità mostrata nelle sue differenti espressioni artistiche dimostra che specifici luoghi e artisti sono stati profondamente influenzati dal proprio patrimonio culturale, dalla storia personale, dallo sviluppo e dall’identità. Ci sono vari esempi ben noti di questo fenomeno. Gallé, da Nancy, era un botanico esperto, ma ha dimostrato anche un avido interesse per la poesia e per la collezione di oggetti giapponesi d’arte: evidente il suo impegno assiduo nella riproduzione fedele delle forme naturali, comprese le imperfezioni. A Bruxelles, la linea “colpo di frusta” di Horta riproduce le forme flessuose del regno vegetale in un movimento continuo che armonizza l’esterno e l’interno dei suoi edifici. Lo stile vigoroso del Modernismo catalano, con la sua visione organica dell’architettura, era espressione di indipendenza, sia artistica che politica. E in Finlandia e Norvegia, il nuovo apprezzamento per l’arte popolare, con la commistione di natura, mitologia e folklore, espresso attraverso le forme moderne dell’Art Nouveau, riflette il nazionalismo romantico a lungo soffocato dall’occupazione straniera. 13 The Nature of Art Nouveau La mostra si propone di evidenziare e di esplorare la diversa natura, le origini, i processi creativi e i modi di espressione dell’Art Nouveau. Il Layout 1. L’occhio di un’epoca Questa sezione presenta le 4 principali fonti di ispirazione degli artisti europei, alla fine del XIX secolo: - Evoluzionismo e microscopia (Haeckel, Darwin) - Repertori decorativi (manuali per la composizione ornamentale ed enciclopedie) - Giapponismo - Fotografia della Natura 2. Laboratorio della Natura Qui, i visitatori possono sperimentare l’ambiente dello studio di un artista, con tavoli di lavoro ricostruiti, e vivere il ruolo di creatore, attraverso le forme e i decori che derivano dalle leggi che governano il mondo naturale. I grandi principi creativi dell’Art Nouveau sono presentati attraverso: - Linea - Ornamento e struttura - Simbolismo - Materiali e Tecniche - Metamorfosi e ibridazione 3. Paesaggi artificiali Questa zona finale apre la porta ad un mondo immaginario, dove i sensi e gli elementi corrispondono tra loro. Esplora il modo in cui gli artisti animano la sostanza della terra, la forza del fuoco, la fluidità dell’acqua e la leggerezza dell’aria. Comprende anche i temi preferiti dagli artisti dell’Art Nouveau, come la primavera o l’industria. Qui il visitatore può camminare attraverso una foresta di immagini e di luci, in uno spazio a metà strada tra il reale ed un mondo immaginario. Dopo ... Molte delle città partner completano il quadro di influenza della natura sull’Art Nouveau con la presentazione di opere dalle proprie collezioni locali ... 14 Un primo sguardo alla Mostra… 15 PUBBLICAZIONI Catalogo della Mostra La mostra è accompagnata dal catalogo Un monde étrange. Hybridation dans l’Art nouveau et le Symbolisme / A strange world. Hybridisation in Art Nouveau and Symbolism - (bilingue, Francese e Inglese) che raccoglie i contributi di Teresa–M. Sala (curatore della mostra), Hélène Guéné (Professore Emerito di Storia dell’Arte Contemporanea) e Vincent Munier (fotografo). Seguono 28 casi studio, presentati da ogni città coinvolta nell’organizzazione dell’iniziativa. 16 ITINERARIO DELLA MOSTRA March-May 2014 October –February 2014 June–September 2014 October - December 2013 Sept– Oct 2014 December 2013 - April 2014 January–April 2015 March – June 2015 Dec 2014–Feb 2015 May -J uly 2014 October - December 2014 Due mostre hanno luogo contemporanemente: 1 2 Helsinki (Finlandia) 4 October 2013 – 16 February 2014 Brussels (Belgio) 3 October 2013 – 1st December 2013 Alesund (Norvegia) 22 March 2014- 10 May 2014 Nancy (Francia) 20 December 2013 – 13 April 2014 Riga (Lettonia) 10 June 2014 – 7 September 2014 Barcelona (Catalogna) 9 October 2014 - 28 December 2014 Ljubljana (Slovenia) 20 January 2015 - 19 April 2015 Terrassa (Catalogna) 10 May 2014- 13 July 2014 Bad Nauheim (Germania) 12 September 2014 – 26 October 2014 Aveiro (Portogallo) 1 December 2014- 27 February 2015 Milano (Italia) 26 March 2015- 24 April 2015 17 LA RETE RÉSEAU ART NOUVEAU Art Nouveau: un fenomeno culturale spiccatamente europeo Jugendstil, Stile Moderno, Glasgow Style, Sezessionstil, Nieuwe Kunst, Liberty, Modernismo, Ecole de Nancy, Style Sapin ... ci sono tante versioni differenti di un fenomeno culturale che comprendeva la maggior parte dei paesi europei: l’Art Nouveau. A cavallo dei secoli XIX e XX, questo movimento, motivato da ideali estetici e una spinta verso la modernità, ha fatto uso delle possibilità offerte dalla tecnologia industriale e dai nuovi materiali, coniugando la sua aspirazione alla bellezza con la perfezione artigianale e l’attenzione al dettaglio. Il risultato è una totale armonia tra architettura, arredi e decorazione. Un patrimonio in pericolo? Dimenticato per decenni, oggi il patrimonio Art Nouveau gode di popolarità e sembra essere ben protetto. Le apparenze, tuttavia, sono ingannevoli. A parte gli esempi più rappresentativi, il cui valore è universalmente riconosciuto, alcune importanti opere rimangono ancora sconosciute al grande pubblico, hanno poca protezione o potrebbero essere state addirittura distrutte. Inoltre, alcuni paesi sono in ritardo per quanto riguarda le politiche di tutela. Una rete europea impegnata e intraprendente? Nel 1999, su iniziativa del Dipartimento di Monumenti e dei Siti della Regione di Bruxelles Capitale, diverse organizzazioni di città europee che vantano un ricco patrimonio Art Nouveau -da Helsinki a Barcellona, e da Glasgow a Budapest - hanno deciso di unire le forze e creare la prima rete di cooperazione europea. Ricerca, protezione e sensibilizzazione dell’Art Nouveau sono stati i principi chiave dell’ambizioso programma del Réseau Art Nouveau Network. Intraprendente ed impegnato, favorisce un approccio rigorosamente scientifico, in modo che i professionisti siano tenuti al corrente degli sviluppi e che il pubblico sia consapevole del valore culturale e della dimensione europea di questo patrimonio, così vicino a noi. Progetti Il Réseau Art Nouveau Network, attraverso 4 finanziamenti della Commissione europea, ha avviato i seguenti progetti: Progetto 1 (1999-2000): in questa fase di avvio, i 14 paesi partecipanti concretizzano la loro partnership di cooperazione attraverso una serie di incontri, creando un sito web e una identità grafica, e producendo un report: “ Art Nouveau in Europe Today; a General Appraisal ”. Progetto 2: Art Nouveau in Progress (2001-2004): le 13 città partner hanno sviluppato una mostra itinerante omonima con cataloghi di accompagnamento, e organizzato due conferenze sullo stesso tema, oltre ad una campagna di sensibilizzazione pensata per i giovani. Progetto 3: Art Nouveau and Society (2005-2008): 19 città hanno messo a punto una presentazione multimediale che illustra l’Art Nouveau nel suo contesto storico, sociale ed economico; sono stati anche organizzati 6 laboratori storici (giornate di studio aperte al pubblico) e 3 sessioni di scambio multilaterali (seminari per i professionisti) e una serie di strumenti didattici per insegnanti e alunni. 18 Progetto 4: Art Nouveau and Ecology (2010-2015) Sponsorizzato dal Programma Cultura della Commissione europea 2007-2013 Con questo nuovo progetto quinquennale, il Réseau Art Nouveau, oltre a continuare le attività già avviate, si impegna a sensibilizzare il pubblico europeo su tematiche attuali e urgenti: l’importanza dell’ecologia dal periodo Art Nouveau a oggi, Art Nouveau e sviluppo sostenibile, e gli effetti del clima sugli edifici Art Nouveau. La mostra itinerante dal titolo “The Nature of Art Nouveau” permette al pubblico di osservare i materiali impiegati nelle varie fasi della loro trasformazione, dallo stato iniziale - non trattato – fino a quello per l’opera d’arte finita. Questa mostra itinerante tocca tutte le città coinvolte nel progetto (inaugurazione Helsinki, 4 ottobre 2013), e sarà poi ospitata in altre tappe europee alla fine del programma. Il progetto ha anche fornito l’occasione per celebrare il decimo anniversario della rete, in occasione di una conferenza internazionale sul tema “L’accoglienza dell’Art Nouveau” (Bruxelles, 4- 5 dicembre 2010). Questo progetto comprende cinque laboratori storici: L’Herbarium Art Nouveau (Terrassa, 3 giugno 2010) Turismo e conservazione del patrimonio Art Nouveau: una fonte di finanziamento ... una fonte di problemi? (Barcellona, 4 giugno 2011) Natura, creatività e produzione nel periodo Liberty (Milano, novembre 2011) Materie prime e Art Nouveau (Aveiro, gennaio 2013) Riga (Settembre 2014) Questi laboratori sono giornate di studio, occasioni per condividere conoscenze e competenze, attraverso la ricerca, il know-how e l’esperienza: i temi sono stati individuati per attirare sia il grande pubblico che i professionisti. I programmi, le procedure e la registrazione elettronica per le conferenze sono disponibili on-line. Le sessioni di scambio multilaterale danno a tutti i professionisti coinvolti nell’Art Nouveau in Europa l’opportunità di condividere le loro conoscenze ed esperienze. Durante questa fase, l’attenzione è rivolta ai temi chiave dell’Unione europea, in particolare l’ecologia ed il volontariato: Il ruolo delle organizzazioni senza scopo di lucro (Barcellona, 2011) I monumenti nazionali: le politiche di protezione e di sostegno finanziario in tutta l’Unione Europea (Bruxelles, 2010 e Helsinki, 2013) Come possiamo conservare la conoscenza artigianale nel restauro e manutenzione? Come possiamo affrontare la scomparsa di alcuni materiali e adattarli alle norme vigenti e al cambiamento climatico? (Ålesund, 2014) I partecipanti all’innovativo laboratorio di questo progetto hanno delineato uno studio di fattibilità per una mostra di sedie in stile Art Nouveau rivolta soprattutto a visitatori ipovedenti. Per la prima volta il pubblico sarà in grado di apprezzare la dimensione tattile dell’Art Nouveau, seduto su copie delle sedie realizzate da maestri artigiani! Project management: Direction des Monuments et Sites de la Région de Bruxelles-Capitale (BE) Città co-organizzatrici: Ålesund (NO), Aveiro (PT), Bad Nauheim (DE), Barcellona (ES), Bruxelles (BE), Helsinki (FI), Lubiana (SL), Nancy (FR), Regione Lombardia (IT), Riga (LV), Terrassa (ES). Partner associati: Glasgow (Regno Unito), La Chaux-de-Fonds (CH), La Habana Vieja (CU). 19 APPARATO ICONOGRAFICO 2 1 4 3 Alesund 1-2, schizzi. Gustav Gaudernack. Esente da diritto d’autore. Foto: Jugendstilsenteret Aveiro 3, Museo Art Nouveau, Francisco Silva Rocha, 1907-1909 4, Pannello in tessere, Fonte Nova di fabbrica - dipinto da Licínio Pinto, 1912 20 2 1 3 4 Bad Nauheim 1. Wächterfigur Sprudelhof Bad Nauheim © Foto: Hölzinger. 2. Fenster Sprudelhof Bad Nauheim © Foto: Hölzinger. Barcelona 3. Decorazione murale della Sala Mermaid, Hotel España, Ramon Casas, Barcelona © G. Noga / IMPUiQV. 4. Decorazione di Gaspar Homar, 1904 per Lluís Domènech i Montaner, Casa Lleó Morera. Barcelona © G. Noga / IMPUiQV. 21 1 2 4 3 5 6 Bruxelles 1, Palazzo de Blanc, O. François e P. Livemont, 1897. Foto: A. de Ville de Goyet © MRBC. 2, Palazzo Van Stappen, arch. George Hobe, 1899. Foto: A. de Ville de Goyet © MRBC. Helsinki 3, Edificio Compagnia di Assicurazione Pohjola. Architetti Gesellius - Lindgren - Saarinen 1901. La creatura del poema epico nazionale finlandese. Foto: City Museum Helsinki. 4, Edificio Compagnia di Assicurazione Pohjola. Architetti Gesellius - Lindgren - Saarinen 1901. Scalone. Foto: City Museum Helsinki. La Habana 5, Dettaglio dei Pellicani sulla facciata principale. Narcis Bou y Arturo Marqués, casa Braulio Menéndez o de Los Pelícanos (1913) Mercaderes 265-267. La Habana © Orlando Inclán, La Habana. 6, Particolare del fauno sulla facciata principale. Arturo Marqués Marqués, Palacio Cueto (1905), Plaza Vieja. La Habana © Orlando Inclán, La Habana. 22 1 2 3 4 5 6 Ljubljana 1, Asciugamano con motivo intrecciato di tulipani © Museo e Gallerie di Lubiana, Museo della città di Lubiana, n.: 510: LJU; 00.005.806. Foto: Damjana Šalehar. 2, Donna in una viola, finestra di vetro acidato prodotto dalla Chech Rechwald da Plzen, Grand Hotel Union, © Foto: Dragan Arrigler Nancy 3, Jacques Gruber, vetrata decorata Luffas e ninfee bianche (1907-1908), © Musée de l’Ecole de Nancy, foto: Claude Philippot, Nancy. 4, Émile Gallé, La notte giapponese (1900), vaso, © Musée de l’École de Nancy, foto: Studio Immagine, Nancy. Regione Lombardia 5, Alessandro Mazzucotelli, Palazzo Moneta (Milan 1904), © foto: Alessandro Morelli, Milano. 6, Alessandro Mazzucotelli, disegno e modello di lampada (Milano 1904) © Civica Raccolta Stampe Achille Bertarelli, Milano. 23 1 2 4 3 Riga 1, Architetto Friedrich Scheffel, i decori del tetto a Meistaru iela 10/12 (Riga 1909) © Centro Riga Art Nouveau. Foto: Romvalds Salcevičs. 2, Pittore Janis Rozentāls, il mosaico sulla facciata a Merkela Iela 13 (Riga, 1909) © Centro Riga Art Nouveau. Foto: Romvalds Salcevičs. Terrassa 3, Joaquim Vancells, Vetrate nella Sala dell’Istituto Industriale Terrassa (Terrassa 1901-1906), © Museu de Terrassa, foto: Montserrat Fontich, Terrassa. 4, Joaquim Vancells, Domus Industriae, Sala dell’Istituto Industriale Terrassa (Terrassa 1901-1906), © Museu de Terrassa, foto: Montserrat Fontich, Terrassa. Questo progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea. Questa pubblicazione (cartella stampa) riflette solo il punto di vista degli autori e la commissione non può essere considerata responsabile in alcun modo delle informazioni ivi contenute. 24 PRESS RELEASE As part of its “Art Nouveau and Ecology” project, the Réseau Art Nouveau Network presents: THE NATURE OF ART NOUVEAU An interactive travelling exhibition At the end of the 19th century, a far-reaching movement which brought about an artistic regeneration emerged in Europe, with Nature as its chief source of inspiration. From Barcelona to Helsinki and from Glasgow to Nancy, nature shaped this new aesthetic and gave life to forms which revolutionised lifestyles, as science and art were united in the drive for modernity. The Nature of Art Nouveau invites you to explore “nature’s temple”, as celebrated by Charles Baudelaire, a world incorporating symbols, scientific discoveries and influences from faraway lands. Armed with a revitalised repertoire, Art Nouveau creators translated their personal perceptions of beauty into their own individual languages. Although their inspiration was firmly rooted in the practical needs of daily life, the realm they created became an imaginary paradise peopled with organic, sensual figures, utopian worlds, dreams and mysteries…. Conceived by the Catalan art historian Teresa-M. Sala, The Nature of Art Nouveau is an exhibition based on both encyclopaedic information and individual experimentation. Using photographs and documents, together with a dynamic scenography created by Antoni Garau, it offers a concise view of Art Nouveau yet also aims to bring vividly to life the “perfumes, sounds and hues” of the natural world. Each city will present its own vision to the exhibition according to its location, and some partners will be completing the picture by showing a selection of local artistic creations. Founded in 1999 and financed by partner institutions and the European Commission, the mission of the Réseau Art Nouveau Network is to protect and raise awareness of the Art Nouveau heritage across Europe, through seminars, literature available to the general public, exchanges of experience between partners and travelling exhibitions. Like Art Nouveau in Progress, the first exhibition organised by the Network in its second phase (20022004), The Nature of Art Nouveau will be presented in each of the partner cities successively, starting in Brussels and Helsinki, from October 2013. It will be accompanied by a catalogue and an activity booklet for children. To find out the dates and locations of the exhibition, and for news of the partner cities’ latest activities, visit our website www.artnouveau-net.eu and download these online. 25 Curator of the Exhibition, Teresa-M. Sala, and the scenographers Antoni Garau and Carles Fargas Teresa-M. SALA A tenured professor of Art History at the University of Barcelona, Teresa-M.Sala has taught at the Faculties of Fine Art and of Geography and History at the University of Barcelona from 1991 and 1992. Her research interests cover Modernisme and Art Nouveau, (with particular emphasis on furniture and interior decoration) in addition to the relationship between art and literature, from Romanticism to Surrealism, where her work focuses on the Symbolist movement. Teresa-M.Sala is a member of GRACMON (a research group for art history and contemporary design at the University of Barcelona). She has carried out research on various projects: Leisure Areas in the Barcelona of 1900, an e-research project on the antecedents of the culture industry (2009-2011) and on The Relationship between the Arts and Nature: Biology and Symbolism in the Barcelona of 1900. She has curated several exhibitions, notable among these being Barcelona 1900, held at the Van Gogh Museum, Amsterdam. Teresa-M. Sala is the author of various publications (books and catalogues as well as articles), and she has participated in several exhibitions. FARGAS GARAU SL Carles Fargas / Antoni Garau Design muséographique et graphique d’expositions Carles FARGAS VILLANUEVA and Antoni GARAU VADELL studied fine arts and art history at the University of Barcelona. They specialised in museology and museography, which they teach at the University of Barcelona. They both worked for the Catalan Ministry of Culture, the City and Province of Barcelona, before establishing Fargas Garau SL in 1991. From their company, Fargas and Garau manage and coordinate the different tasks that form an inherent part of cultural projects, using an interdisciplinary perspective. Their work ranges from setting up temporary exhibitions to designing museum layouts or interpretive centres. Through their collaboration with specialist partners they are involved in projects from the very first stages, guiding them to completion. 26 THE EXHIBITION Conceived as a visual and sensory experience rather than a traditional exhibition, The Nature of Art Nouveau takes visitors on a journey around Europe at the end of the 19th century. The 3 display areas feature a large collection of images offering a general perspective as well as a microscopic view of a major period in art. Art Nouveau and Nature Like Charles Baudelaire, a quotation from whose work opens the exhibition, a great many artists at the end of the 19th century expressed boundless admiration for nature and its crucial role as a source of inspiration. Throughout Europe, writers, painters, sculptors, architects and designers rediscovered nature through the prism of science. Through a number of key publications which appeared after 1860 (including those of Haeckel, Dresser and Blossfeldt), they had access to a unique repertoire of new forms, created as a result of the scientific study of various species in the wake of the successful reception of Darwin’s theory of evolution. In 1864, Hippolyte Taine, then Professor of Aesthetics at the Ecole des Beaux Arts, invited artists to seek “the underlying universal truths” by striving to capture “the essence of life” in their works. Haeckel advanced the theory that art was founded on biology, declaring: “nature has given birth to an inexhaustible mass of marvellous forms, the beauty and variety of which surpass any artistic form created by man”. However, the remarkable enthusiasm aroused by Japanese art during the same period, and its vital role in the conception of Art Nouveau, serve as a reminder that the poetic interpretation of natural forms plays as important a part as scientific observation in the creative process. Although Nature was a universal artistic theme in the late 19th and early 20th centuries, the diversity shown in its treatment demonstrates that individual places and artists were profoundly influenced by their own cultural heritage, personal history, specific development and unique identity. There are various well-known examples of this. Gallé, from Nancy, was an experienced botanist but also had an avid interest in poetry and in collecting Japanese objets d’art. He aimed for total accuracy when reproducing natural forms, including all imperfections. In Brussels, Horta’s “whiplash” line reproduces the supple forms of the plant kingdom in a continuous movement harmonising the exterior and interior of his buildings. The vigorous style of Catalan Modernisme, with its organic vision of architecture, was an expression of artistic and even political independence. And in Finland and Norway, the new appreciation for popular art with its mixture of nature, mythology and folklore translated into the modern forms of Art Nouveau, reflected the romantic nationalism long stifled by foreign occupation. 27 The Nature of Art Nouveau The exhibition seeks to highlight and explore the diverse nature, origins, creative processes and modes of expressions of Art Nouveau. The Layout 1. The Eye of an Era This section presents the 4 main sources of inspiration used by European artists at the end of the 19th century: - Evolutionism and microscopy (Haeckel, Darwin) - Decorative repertoires (manuals for ornamental composition and encyclopaedias) - Japonism - Nature photography 2. Nature’s Studio Here, visitors can experience the environment of an artist’s studio, with reconstructed work tables where they can take the role of creator, devising forms and decoration based on the laws governing the natural world. The major creative principles of Art Nouveau are presented: - Line - Ornament and Structure - Symbolism - Materials and Techniques - Metamorphosis and Hybridisation 3. Artificial Landscapes This final area opens the door to an imaginary world, where the senses and the elements correspond with each other. It explores the way in which the artists brought to life the substance of the earth, the force of fire, the fluidity of water and the lightness of air. It also includes themes favoured by Art Nouveau artists, such as spring or industry. Here the visitor can walk through a forest of images and of lights, in a space mid-way between a real and an imaginary world. Afterwards… Several of the partner cities complete the picture of nature’s influence on Art Nouveau with their presentations of works from their own local collections… 28 THE RÉSEAU ART NOUVEAU NETWORK Art Nouveau: a distinctly European cultural phenomenon Jugendstil, Modern Style, Glasgow Style, Sezessionstil, Nieuwe Kunst, Stile Liberty, Modernisme, Ecole de Nancy, Style Sapin... there are so many different versions of a cultural phenomenon which encompassed most European countries: Art Nouveau. At the turn of the 19th and 20th centuries, this movement, motivated by aesthetic ideals and a drive towards modernity, made use of the possibilities offered by industrial technology and new materials, combining its aspiration to beauty with perfect craftsmanship and attention to detail. It therefore achieved total harmony between architecture, furniture and decoration. A heritage in danger? Forgotten for decades, today the Art Nouveau heritage enjoys popularity and seems to be well protected. Appearances, however, are deceptive. Apart from the most important examples, whose worth is universally acknowledged, several remarkable creations remain unknown to the general public, have little protection or may even have been destroyed. Furthermore, certain countries are lagging behind with regard to conservation policies, which is endangering a great many important examples of this style. An enterprising and committed European network? In 1999, at the initiative of the Department of Monuments and Sites of the Brussels Capital Region, several organisations from European cities boasting a rich Art Nouveau heritage –from Helsinki to Barcelona, and from Glasgow to Budapest – decided to join forces and create the first European cooperative network. Research, protection and raising awareness of Art Nouveau were the key principles of the ambitious programme planned by the Réseau Art Nouveau Network for the following years. Enterprising and committed, it favours a rigorously scientific approach, ensuring that professionals are kept abreast of developments and that the public are aware of the cultural value and European dimension of this heritage, which is so close to us. Projects The Réseau Art Nouveau Network has benefitted from 4 subsidies from the European Commission, enabling the following successive projects to be carried out: Project 1 (1999-2000): during this launch phase, the 14 participating countries planned their cooperative partnership in a series of meetings, created a website and a graphic identity, and produced a report; “ Art Nouveau in Europe Today; a General Appraisal ”. Project 2 : Art Nouveau in Progress (2001-2004): the 13 partner cities developed an eponymous travelling exhibition with accompanying catalogues, and organised two conferences on the same theme, as well as an awareness campaign designed for young people. Project 3 : Art Nouveau and Society (2005-2008): 19 cities took part in producing a multimedia presentation, showing Art Nouveau in its historical, social and economic context; 6 historical laboratories (study days open to the general public) and 3 multilateral exchange sessions (seminars for professionals) were also organised, and a range of educational tools were created for teachers and pupils. 29 Project 4 :Art Nouveau and Ecology (2010-2015) Sponsored by the European Commission’s Culture Programme 2007-2013 With this new five-year project, the Réseau Art Nouveau Network aims to pursue its existing activities while raising awareness of highly topical issues among the general public in Europe: the importance of ecology from the Art Nouveau period to the present, Art Nouveau and sustainable development, and the effects of the climate on Art Nouveau buildings. The travelling exhibition entitled “The Nature of Art Nouveau” will allow the general public to observe the materials used for Art Nouveau creations at different stages in their transformation, from their untreated state to the finished work of art. This innovative exhibition will travel to all the cities involved from October 2013, and will then be taken to other European cites at the end of the programme. The inauguration will take place in Helsinki on 4 October 2013. The project also provided an opportunity to mark the network’s tenth anniversary, an occasion celebrated at an international conference held in Brussels on 4 and 5 December 2010 on the theme “The Reception of Art Nouveau”. This project includes five historical laboratories: The Art Nouveau Herbarium (Terrassa, 3 June 2010) Tourism and the Preservation of the Art Nouveau Heritage: a source of financing …a source of problems? (Barcelona, 4 June 2011) Nature, Creativity and Production in the Art Nouveau Period (Milan, November 2011) Raw Materials and Art Nouveau (Aveiro, January 2013) Riga (September 2014) These laboratories are study days offering everyone the opportunity to exchange knowledge and skills, combining research, practical know-how and experience. Their themes have been planned to attract the general public and professionals alike. The programmes, proceedings and electronic registration for the conferences are available online. The educational booklets for children present Art Nouveau in an entertaining way, whilst informing them of the ecological problems facing us today. Young people can also find out about our new online activities, all on the theme of ecology, in the “Children” section on our website. The multilateral exchange sessions give all professionals involved in Art Nouveau in Europe the opportunity to share their knowledge and experiences. During this phase, the focus is on the key themes of the European Union, particularly ecology and voluntary work: The role of non-profit making organisations in Art Nouveau (Barcelona, 2011) Listed buildings: protection policies and financial support throughout the European Union (Brussels, 2010 and Helsinki, 2013) How can we preserve artisanal knowledge in restoration and maintenance work? How can we deal with the disappearance of certain materials and adapt to current norms and climate change? (Ålesund, 2014) Participants in the innovation laboratory for this project have planned a feasibility study for an exhibition of Art Nouveau chairs aimed especially at partially-sighted visitors. For the first time, the public will be able to appreciate the tactile side of Art Nouveau, by sitting on copies of the chairs made by master designers! Project management: Direction des Monuments et Sites de la Région de Bruxelles-Capitale (BE) Co-organising cities: Ålesund (NO), Aveiro (PT), Bad Nauheim (DE), Barcelona (ES), Brussels (BE), Helsinki (FI), Ljubljana (SL), Nancy (FR), Regione Lombardia (IT), R_ga (LV), Terrassa (ES). Associated partners: Glasgow (UK), La Chaux-de-Fonds (CH), La Habana Vieja (CU). 30 CONTATTI / CONTACTS: Réseau Art Nouveau Network, Ufficio di coordinamento, Brussels Anne-Sophie Riffaud-Buffat Anne-Lise Alleaume Musée Horta 25 rue Américaine BE - 1060 BRUXELLES-BRUSSEL Telefono: +32 (0)2 543 04 94 Web: www.artnouveau-net.eu Email: [email protected] Email: [email protected] 31
Documenti analoghi
Un mondo strano - Art Nouveau Network
per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza,
OPEN CARE SERVIZI PER L’ARTE, Milano
Pavia, Sondrio, Varese
CARLSBERG ITALIA s.p.a - Laura Marchini
CIVICHE RACCOLTE DI ARTI AP...