Il booklet di Inversa
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INVERSA ONLUS Associazione italiana per i pazienti affetti da Idrosadenite suppurativa cod fiscale 03335290924 Registro delle onlus Presidente - Giusi Pintori [email protected] ULTIMO AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO 22/03/2016 Sommario Sommario ............................................................................................................................................. 1 1. IDROSADENITE SUPPURATIVA..................................................................................................... 2 1.1 Che cos’è? .................................................................................................................................. 2 1.2 Epidemiologia ............................................................................................................................ 2 1.3 I fattori di rischio........................................................................................................................ 2 1.4 Come e dove si manifesta?........................................................................................................ 3 1.5 Diagnosi ...................................................................................................................................... 4 1.6 Trattamento (consigli pratici).................................................................................................... 5 2. ASSOCIAZIONE “INVERSA ONLUS” ............................................................................................. 6 3. ISTANZE DEI PAZIENTI .................................................................................................................. 7 4. LE ATTIVITÀ DI INVERSA ONLUS .................................................................................................. 8 4.1 Le azioni di sensibilizzazione ..................................................................................................... 8 4.2 Azioni formative ...................................................................................................................... 11 4.3 Azioni di supporto al paziente................................................................................................. 13 BIBLIOGRAFIA .................................................................................................................................... 14 1 1. IDROSADENITE SUPPURATIVA 1.1 Che cos’è? L’Idrosadenite suppurativa (HS, Hidradenitis Suppurativa), denominata anche acne inversa o malattia di Verneuil, è una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata dalla comparsa di noduli sottocutanei (cisti), ascessi singoli o multipli, ricorrenti e recidivanti, e fistole [1,2]. La reazione infiammatoria è scatenata dall’ostruzione dei follicoli piliferi in prossimità delle ghiandole sudoripare apocrine, la cui presenza è limitata solo ad alcune zone del corpo, quali in particolare ascelle e inguine [2,3]. Non si tratta di una malattia contagiosa, non è causata da infezioni e non è dovuta ad una scarsa igiene personale, contrariamente ad un diffuso luogo comune [7]. Fonte: Inversa onlus. Realizzazione grafica M@f 1.2 Epidemiologia Ad oggi in Italia non è mai stata fatta una rilevazione statistico-epidemiologica sulla malattia; non è infatti nota la prevalenza. La letteratura scientifica internazionale riferisce comunque una serie di dati che oscilla intorno all’1% della popolazione generale. Nonostante vengano colpiti entrambi i sessi, sembra esserci una maggior prevalenza nelle donne (rapporto uomini:donne varia da 1:2 a 1:5); sembrano inoltre esserci differenze anche a livello delle zone del corpo interessate: nel sesso maschile le lesioni sono più frequenti nella regione ascellare, inguinale e interglutea mentre, nel sesso femminile, sono più colpite la zona ascellare, sottomammaria e genitale [13]. 1.3 I fattori di rischio Le cause scatenanti tale patologia sono ad oggi ancora sconosciute, ma è nota la sua correlazione con alterazioni del sistema immunitario. L’HS può insorgere a qualsiasi età, tuttavia è più frequente nell’adulto e, più specificatamente nelle donne, con un esordio generalmente intorno alla 2°-3° decade (età media 20-23 anni); inizia invece ad essere meno frequente dopo i 50-55 anni [2,3,4,5]. Diversi studi hanno evidenziato una forte associazione tra HS ed età, fumo, obesità e genetica. Inoltre, le alterazioni ormonali (pubertà, mestruazioni, menopausa) e/o lo stress emotivo possono scatenare un nuovo episodio o un aggravamento dei sintomi. In uno studio caso-controllo eseguito in Germania, è emerso che le probabilità di contrarre la patologia sono 9,4 volte maggiori nei fumatori (89%) rispetto ai non fumatori o ex fumatori (11%) [9]. 2 Altri studi hanno dimostrato un’associazione rilevante con l’indice di massa corporea (BMI): per ciascuna unità di aumento del BMI, la gravità dell’HS è aumentata di 0,84 unità. Suddividendo i pazienti in tre categorie rispetto al loro BMI, normale, sovrappeso e obesi, è emerso che i pazienti obesi avevano un indice di gravità maggiore rispetto ai pazienti in sovrappeso e i pazienti in sovrappeso erano più gravi di quelli con BMI normale [10]. Studi inerenti le cause genetiche dell’Idrosadenite suppurativa hanno dimostrano, inoltre, che può essere ereditaria; circa 1/3 dei pazienti a cui viene diagnosticata l’HS, infatti, ha già nella propria famiglia una persona affetta da tale patologia [11,12]. Sebbene colpisca la pelle, l’HS è una malattia infiammatoria che riguarda un difetto generale dell’organismo, essendo infatti associata ad alterazioni del sistema immunitario. Ad essa, inoltre, sono spesso associate diverse malattie, tra cui: Artrite, Morbo di Crohn, Cancro [2,5]. 1.4 Come e dove si manifesta? L’Idrosadenite suppurativa può manifestarsi in modo diverso a seconda dell'individuo, con episodi periodici difficilmente prevedibili: le forme lievi sono spesso caratterizzate da leggeri gonfiori, piccole cisti e comedoni (detti comunemente punti neri); le forme più gravi si contraddistinguono invece per la comparsa di fistole (minuscoli tragitti cunicolari sottopelle, eventualmente connessi tra loro) e ascessi (accumulo di pus), che possono rilasciare all’esterno delle secrezioni, spesso maleodoranti, con esiti cicatriziali evidenti [2,6]. Le neoformazioni creano dei canali sottocutanei che le mettono in collegamento tra loro, estendendo il perimetro dell'infiammazione. Queste alterazioni della pelle, oltre che nella zona ascellare e inguinale, possono svilupparsi anche in altre aree del corpo, come ad esempio: sotto al seno, nella zona perianale e dell’interno coscia; tali regioni, soggette tra l’altro a maggiore sfregamento, sono di solito le più frequentemente colpite. L’HS si manifesta infatti nelle zone “inverse” rispetto alle sedi elettive dell’acne; non disdegna però a volte di colpire anche il collo, il cuoio capelluto e l’addome. L’estensione e la gravità delle lesioni è molto variabile; possono inoltre interessare una singola regione della pelle oppure, nella maggior parte dei casi, coinvolgere più aree [2,5,8]. 3 Realizzazione grafica M@f Inversa onlus Le lesioni e le conseguenti medicazioni sono dolorose e difficili e determinano un notevole peggioramento della qualità della vita [2,5]. Nell’immagine a sinistra: Cicatrici e fistole multiple aperte a livello dell'ascella in una persona affetta da Idrosadenite suppurativa grave. Nell’immagine centrale: Lesioni e cicatrizzazione di un gruppo di fistole a livello del seno di una donna affetta da Idrosadenite suppurativa grave. Nell’immagine a destra: Serie di noduli di lieve entità nella zona inguinale. 1.5 Diagnosi L’HS è una patologia ancora oggi fortemente sottodiagnosticata e scarsamente conosciuta, anche se la letteratura internazionale parla di una prevalenza dell’1% della popolazione. Si tratta però di una malattia dolorosa per i pazienti ed orfana di diagnosi e terapie. Per formulare una corretta diagnosi è fondamentale effettuare un’accurata e attenta anamnesi del paziente e grazie all’osservazione clinica (tipo di lesione, localizzazione elettiva e decorso) è possibile arrivare così ad una diagnosi. Questo processo, tuttavia, comporta spesso un ritardo di diversi anni nella sua elaborazione [1,2,5]. Occorre più precisamente valutare [13]: • Le lesioni tipiche: noduli dolorosi sotto la pelle, anche profondi, che spesso progrediscono in un ascesso, successivamente in fistola e poi in esisti cicatriziali anche importanti. • La localizzazione: le ascelle, i glutei, la zona perianale, l’inguine, il seno, il collo, il cuoio capelluto, l’addome. • Le recidive e la cronicità: la comunità scientifica internazionale parla di Idrosadenite suppurativa quando ci sono manifestazioni per almeno sei mesi. Per la determinazione del livello di gravità della malattia, il sistema di classificazione maggiormente utilizzato in ambito medico è la “Scala di Hurley”, che sulla base della presenza/assenza di ascessi, cicatrizzazioni, tragitti fistolosi e l’estensione soggettiva della malattia, permette di classificare 3 stadi di HS [5] : 4 STADIO DI GRAVITA' STADIO I: Ascessi singoli o multipli, che inizialmente si presentano sotto forma di piccoli noduli duri Poche regioni interessate, con lieve infiammazione (può essere confuso con l’acne conglobata e severa) Assenza di esiti cicatriziali e tragitti fistolosi STADIO II: Ascessi ricorrenti, lesioni singole o multiple largamente distinte Formazione di tragitti fistolosi e cicatrizzazione STADIO III: Diffuso coinvolgimento con ascessi multipli, fistole multiple connesse tra loro, ulcerazioni con suppurazione cronica Cicatrici ipertrofiche 1.6 Trattamento (consigli pratici) Come già affermato precedentemente, l’Idrosadenite Suppurativa è una patologia orfana di cure. Non esistono farmaci e terapie specifiche; è però attualmente in fase di autorizzazione un farmaco per il suo trattamento. Ai pazienti si possono tuttavia suggerire dei consigli pratici per la gestione della malattia, emersi sia da ricerche scientifiche che da una serie di testimonianze, come ad esempio: • • • • • • • • • smettere di fumare; perdere peso; modificare lo stile di vita; mantenere una corretta alimentazione (alcuni pazienti hanno tratto giovamento e riscontrato una riduzione dei sintomi grazie all'assunzione molto limitata e a rotazione di lievito, glutine e latticini dalla dieta) ridurre gli episodi di stress; rivolgersi ad uno psicoterapeuta per un eventuale supporto psicologico e presa in analisi della situazione psico-affettiva; accertarsi di aver ricevuto una corretta diagnosi; evitare di sperimentare delle terapie (anche dietro suggerimento del medico); recarsi in centri specializzati contro l’HS siano essi dermatologici che chirurgici. 5 2. ASSOCIAZIONE “INVERSA ONLUS” Il 17 novembre 2010 è nata INVERSA ONLUS, la prima associazione italiana per i pazienti affetti da idrosadenite suppurativa, di cui Giuseppina Pintori è la Presidente. L’associazione cerca di creare una rete di informazioni attraverso database che evidenziano l’età di esordio della patologia, l’evoluzione della stessa e le terapie cliniche e chirurgiche. Inversa Onlus sostiene proattivamente ogni singola persona che le si rivolge, trasmettendo indicazioni, spiegazioni e ogni informazione in suo possesso, per aiutarla concretamente nella gestione della cronicità. Attraverso queste attività sistematiche, focalizza i centri di riferimento che prendono in carico i pazienti e le modalità con cui questi hanno accoglienza. Si impegna con costanza a tessere rapporti con il mondo medico senza mai perdere autonomia ed indipendenza, evidenziando con forza e determinazione le necessità dei malati, cercando di attirare l’attenzione attraverso relazioni ai meeting di dermatologia in Italia, partecipazione ad venti di movimenti e associazioni che si occupano dei temi della salute, coltivando al tempo stesso rapporti con i maggiori esperti mondiali. All’interno del sito www.inversaonlus.it sono presenti una serie di consigli e raccomandazioni rivolti ai pazienti, quali [13]: recarsi da un medico per confermare la diagnosi; rivolgersi ai numerosi altri pazienti iscritti per ottenere conferma delle indicazioni fornite in merito agli specialisti con maggiore esperienza su questa specifica patologia; modificare lo stile di vita e l'alimentazione; rivolgersi eventualmente allo psicoterapeuta per un supporto psicologico; favorire ed incentivare una buona relazione con i medici riferendo il proprio stato di salute, le terapie effettuate e l'adesione ad esse, le proprie condizioni personali, familiari, economiche e sociali; chiedere al medico di riferimento informazioni sulle prescrizioni suggerite, sulle modalità di assunzione dei farmaci, sulle medicazioni da effettuare e sull'igiene personale, sulla depilazione; instaurare una relazione con altri pazienti nei gruppi suggeriti di mutuo aiuto; restare in contatto con l'associazione per supporto e consigli e per trasmettere le esperienze con la comunità scientifica, con le istituzioni e all’interno della società. È inoltre possibile trovare delle testimonianze di alcuni pazienti aderenti all’associazione; un’importante caratteristica che li accomuna è il forte dolore, la limitazione nei movimenti, la compromissione delle zone intime, l’evoluzione negativa dei rapporti relazionali. L’obiettivo di Inversa Onlus è dunque fare emergere le persone da una sofferenza silenziosa e nascosta e sollecitare un'innovazione culturale che ponga concretamente e non solo idealmente, il paziente al centro. 6 3. ISTANZE DEI PAZIENTI L’idrosadenite suppurativa, a causa delle sue manifestazioni cutanee, ha un enorme impatto sulla qualità di vita dei pazienti (QoL). Diversi studi hanno mostrato come le persone affette da HS possano sperimentare episodi depressivi, essenzialmente causati dell’impatto che la malattia ha sia sull’aspetto fisico che psicologico, con aumentato rischio di suicidio. In particolare, secondo alcuni dati raccolti, è l’avanzamento della patologia la principale fonte di malessere [3,5,6,16,17]. Inoltre, febbre e stanchezza, che spesso sorgono nei casi più gravi, possono impedire alle persone di svolgere normalmente anche le più comuni e semplici attività quotidiane. L’HS ad oggi non è ancora riconosciuta come una patologia cronica e soprattutto non è considerata una malattia invalidante; emergono quindi le difficoltà dei pazienti affetti da HS legate alla gestione di una patologia cronica che non riscontra consapevolezza nel panorama scientifico nazionale. In considerazione a quanto emerso, quindi, i pazienti affetti da idrosadenite suppurativa richiedono: 1. Riconoscimento della malattia come patologia invalidante in modo da poter: a. concedere la disabilità grave, come previsto da ex articolo 3 comma 3 della legge 104/92; b. concedere di essere chiamato a visita per l’invalidità civile e riconoscimento della legge 104/92 entro 30 gg dalla data di presentazione della domanda; c. concedere la possibilità di passare dal lavoro full-time al part-time (e viceversa) senza discriminazioni o licenziamenti; d. introdurre, in regime di esenzione, le seguenti prestazioni: esami clinici, terapia antibiotica, visita dermatologica. 2. Svolgimento di uno studio epidemiologico sul paziente affetto da HS al fine di evidenziare: a. b. c. d. e. f. g. prevalenza della patologia; percentuale di diagnosi reale (differenziale); gravità della patologia; distribuzione della patologia per età e sesso; tipologia di terapia prescritta, sia farmacologica che chirurgica, a seconda della gravità; possibili effetti negativi con altri farmaci biologici; stima dei costi sanitari diretti e indiretti. 3. Definizione ed implementazione di programmi di supporto per il paziente. Uno degli obiettivi dichiarati da Inversa Onlus è quello di promuovere la “conoscenza e la coscienza” della patologia attraverso giornate di formazione medico-paziente, riducendo il più possibile l’asimmetria informativa. A tale scopo, si richiede che vengano svolte attività indirizzate ai pazienti affetti da HS affinché abbiano piena consapevolezza dell’HS, delle sue cause, dei sintomi, delle modalità diagnostiche, della terapia e soprattutto delle possibili azioni preventive. Inversa onlus si fa promotrice di un approccio nel quale le esperienze delle persone affette da idrosadenite siano continuamente tenute in considerazione per qualsiasi iniziativa sia essa clinica, scientifica, assistenziale, istituzionale. 7 4. LE ATTIVITÀ DI INVERSA ONLUS Tra le principali attività svolte dall’associazione spiccano le azioni di sensibilizzazione della comunità scientifica e la diffusione sociale della patologia, azioni formative attraverso la partecipazione dell’Associazione e psicologico ai pazienti. L’impegno di Inversa Onlus si 4.1 Le azioni di sensibilizzazione a. Le giornate dedicate all’HS 2° Evento Nazionale dell’Associazione - Roma, 7 giugno 2016 In occasione della Giornata Mondiale sull’Idrosadenite Suppurativa, 5 anni dopo il primo Congresso, l’Associazione sta organizzando un evento internazionale per promuovere la conoscenza della malattia. All’evento interverranno figure di spicco del panorama medico e dermatologico Italiano ed Europeo e non mancheranno i racconti e le esperienze dei pazienti ed il confronto con le istituzioni 1° Evento Nazionale dell’Associazione - Cagliari, 3-4 giugno 2011 Il Primo evento dell’Associazione si è svolto quasi un anno dopo la costituzione dell’Associazione, con lo scopo di sollecitare la pubblica opinione e le istituzioni competenti ad occuparsi seriamente della patologia. Hanno partecipato all’evento come componenti del Comitato Scientifico dell’Evento il dottor Vincenzo Bettoli, dottor Alessandro Borghi, dottoressa Laura Atzori, dottor Luigi Naldi, dottor Mauro Picardo, dottor Mauro Barbareschi. Contestualmente all’evento è stata organizzata una mostra d'arte a scopo raccolta fondi per la ONLUS grazie alla donazione di oltre 30 artisti italiani. 8 b. Presenza attiva sui social media A gennaio 2016 l’associazione ha pubblicato lo Spot di Inversa Onlus che ha raggiunto fino ad oggi più di 2.000 visualizzazioni. https://www.youtube.com/user/inversaonlus Sul portale di Facebook è presente un gruppo chiuso dell’Associazione, che ha la funzione di forum e di scambio tra i pazienti e tutti coloro che entrano in contatto con la malattia. https://www.facebook.com/groups/inversaonlus/?ref=ts&fref=ts https://twitter.com/hashtag/inversaonlus?src=hash Hashtag utilizzati: #idrosadenite #hidradenitis #hs #inversaonlus #ascessi #cisti #fistole www.linkedin.com c. Lo spot dell’associazione 9 d. Brochure Nel 2015 l’associazione, in collaborazione con la giornalista Andrea Marcolongo, ha prodotto una brochure informativa inviata alle Società Scientifiche Dermatologiche, ai pazienti e scaricabile dal sito internet http://www.inversaonlus.it/ e. Progetto “NON STIAMO PIÙ NELLA PELLE” “Non stiamo più nella pelle” è un progetto per i pazienti iscritti all’associazione che propone ai suoi iscritti la registrazione di un video di 2 minuti per esprimere liberamente com'è la propria vita con l’HS. Attraverso il progetto i pazienti di idrosadenite suppurativa avranno la possibilità di rendere pubblico il loro vissuto di malattia e contribuire attivamente alla creazione della consapevolezza sociale e scientifica. Inversa onlus ritiene infatti che nessuno più del paziente sappia rappresentare meglio cosa significa vivere con l'Hs: dolore, ascessi, cisti infiammate, drenaggi, medicazioni che non si sanno fare, assunzione di molti farmaci, medici da cercare, difficoltà a muoversi, vestirsi, relazionarsi. f. La federazione europea Inversa onlus ha creato un sentito comune nel quale i pazienti si sentono ascoltati ed accolti e trovano suggerimenti fondamentali che li aiutano a gestire la malattia sia nelle fasi acute sia nel lungo percorso di cronicità. "Il linguaggio delle emozioni è un linguaggio universale": questo emerge dalle relazioni instaurate con i pazienti italiani. Utilizzando lo stesso metodo è stato possibile aprire un dialogo anche con i pazienti stranieri. Toccando le corde emotive delle persone è emerso che anche fuori dal nostro paese i malati sono disponibili alla relazione. Così facendo è nata una rete di condivisione forte dove le persone che sino a quel momento hanno solo subito la malattia iniziano a ragionare insieme. Il valore della start up per la nascita di una federazione europea sull’HS è enorme. L'assenza di cura rende più deboli, più fragili, più pronti ad essere nullificata dal dolore. L'obiettivo dei primi incontro con cinque paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Belgio, Danimarca) è stato quello di rilevare insieme le esigenze e le carenze di cura e assistenza nei diversi stati e decidere di portare avanti i rapporti per far nascere una federazione, che forte delle esperienze dei pazienti, ipotizzi e programmi nuovi scenari e consenta di giungere anche alla ricerca scientifica uniti, così come regolamentato dall'Unione Europea. 10 4.2 Azioni formative Dalla sua fondazione ad oggi l’Associazione Inversa Onlus è stata presente a numerosi eventi nazionali ed internazionali, ha incontrato le istituzioni e partecipato a varie iniziative sociali. L’impegno costante dell’associazione si riflette al suo interno in una ricerca costante di formazione, collaborazioni e rapporto con le aziende. Anni Incontro Istituzionali Iniziative Sociali Corsi di aggiornamento 2010-2011 Rappresentanza Eventi Scientifici 4 2012-2013 18 3 2 1 2014-2015 16 1 6 1 2016 1 1 1 In particolare tra le sue partecipazioni Inversa è stata presente a: Eventi nazionali delle principali Società di Dermatologia degli ultimi anni quali: ADOI, Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani SIDEMAST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse SIDEP, Società Italiana Psicodermatologia SIDCO, Società Italiana di Dermatologia, Chirurgia e Oncologia SIDAPA, Società Italiana di Dermatologia Allergologia Professionale e Ambientale Ferrara Acne Day, (Giornate di Aggiornamento su Acne e dermatosi correlate) organizzate con il patrocinio di ADOI, SIDEMAST e l’Università di Ferrara dove l’Associazione è stata presente con un focus sulla malattia dal 2010 Progetto di Slow Medicine “FARE DI PIÙ NON SIGNIFICA FARE MEGLIO” il cui scopo è di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari attraverso un uso più appropriato e più equo delle risorse disponibili e una maggiore sostenibilità economica e ambientale dei servizi sanitari. Nel 2015 la clinica dermatologica dell’Università degli Studi di Tor Vergata Tor Vergata ha organizzato un evento formativo interamente dedicato L’equipe di Tor Vergata è sempre stata molto attenta ai bisogni dei pazienti affetti da Idrosadenite Suppurativa, al punto da stringere un ottimo rapporto con l’associazione sia per capire insieme i bisogni dei pazienti che per meglio organizzare l’ambulatorio delle persone colpite dalla patologia. Purtroppo il Professor Chimenti che seguiva la UOC Dermatologia di Tor Vergata è venuto a mancare da poco, lasciando una forte testimonianza dell’impegno vero i paziento affetti da HS. 11 Per gli incontro istituzionali si ricordano: L’incontro nel 2012 con l'Assessorato Sanità della Regione Sardegna alla presenza dell’Associazione e del Dottor. Vincenzo Sedona, che ha contribuito a promuovere l’associazione anche attraverso diverse uscite della stampa Ad inizio 2016 è stato organizzato un incontro sulla patologia per riunire gli stakeholders di vario ambito istituzionale. Hanno partecipato alcuni esponenti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e della regione. A seguito dell’incontro la Senatrice Laura Bianconi ha inoltrato al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la richiesta di un tavolo tecnico sul tema dell’HS. 12 4.3 Azioni di supporto al paziente Progetto “Peer Support” Il Progetto Peer Support è l'evoluzione dei risultati concreti ottenuti della rete che Inversa onlus ha creato tra i pazienti, i quali, sino a pochi anni fa, erano totalmente soli ed assenti nei mondo social e nel web. Nella Community dei pazienti nel corso degli anni le persone hanno chiesto aiuto e messo in comunione il loro vissuto e condiviso ogni aspetto del loro percorso di malattia. Si è visto che questo fatto ha spontaneamente formato pazienti esperti che aiutano quelli che lo sono meno e che questi ultimi traggono da questa relazione di aiuto notevole giovamento nella loro salute fisica e psicologica, nel miglioramento delle relazione medico-paziente. Attraverso incontri face to face e con l'ausilio della videoterapeutica e della teledermatologia si sta procedendo alla verifica scientifica dell'efficacia del Peer Support che per il momento coinvolge un limitato numero di pazienti che a loro volta potranno essere formati per svolgere mansioni di assistenza ad altri. Le caratteristiche etiche della figura del Peer Supporter sono: Sostenersi reciprocamente e scegliere liberamente di farlo; Trasmettere la speranza insita in chi aiuta a chi viene aiutato; Essere di mentalità aperta, non giudicare, accogliere e accettare con cuore compassionevole ogni persona come individuo unico; Essere empatici, sapersi mettere nei panni dell'altro, fare domande premurose e ascoltare con sensibilità, rispondere emotivamente o spiritualmente a ciò che l'altra persona sta provando; Essere rispettosi e apprezzare gli altri, in cui si vedono talenti importanti ed unici e trattano le persone con gentilezza, calore e dignità, valorizzare la diversità umana; Essere facilitatori del cambiamento rispetto a situazioni di disagio, abusi o negligenza o rifiuto; Essere onesti e diretti nel sostegno reciproco, riservati e attenti alla privacy per giungere con fiducia alla cura di questioni relative alla stigmatizzazione, all'oppressione, crisi e insicurezza; Tener conto che il potere tra pari è equamente condiviso perchè tutti hanno da imparare e da insegnare (per quanto possibile) e possono realizzare un bisogno fondamentale dell'individuo: dare e ricevere; Essere trasparenti e fissare le aspettative con ogni persona su ciò che può e non può essere offerto in un rapporto di mutuo sostegno, con un linguaggio semplice e in posizione correlata ai medici e non sostitutiva; Far emergere le competenze, i doni e i talenti che di possono utilizzare per migliorare la propria vita. Il supporto tra pari si concentra su ciò che è forte, non ciò che è sbagliato nella vita di un altro. 13 BIBLIOGRAFIA 1. Jemec GBE, Revuz J, Leyden JJ, (2006). Hidradenitis suppurativa. Berlin: Springer Verlag 2. Jemec G. (2012) Hidradenitis Suppurativa. N Engl J Med.; 366:158-64 3. Collier F., Smith R., Morton C. Diagnosis and management of hidradenitis suppurativa. BMJ. 2013; 346:f2121. 4. Fimmel S, Zouboulis CC. Comorbidities of hidradenitis suppurativa (acne inversa). Dermatoendocrinol 2010; 2:9-16. 5. Zouboulis CC, Tsatsou F (2012) Disorders of the apocrine sweat glands. In: Goldsmith LA, Katz SI, Gilchrest BA, Paller AS, Leffell DJ, Wolff K (eds) Fitzpatrick’s Dermatology in General Medicine. 8th ed, McGraw Hill, New York Chicago, pp 947-959. 6. Mayo Health Clinic. Hidradenitis Suppurativa. Available at: http://www.mayoclinic.com/health/hidradenitis-suppurativa/DS00818. Published April 9, 2013. Accessed August 23, 2013. 7. The British Association of Dermatologists. 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