golf valcurone merlano

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golf valcurone merlano
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CAMPI DA GOLF
Golf & Country
Valcurone
A poco meno di un’ora da Milano,
nella Val Curone, è attivo un impianto golfistico
inserito con maestria nell’incantevole paesaggio collinare al confine
fra Liguria, Lombardia e Piemonte. Esteso su 72 ettari di terreno,
comprende un circuito da 18 buche, due residenze turistiche,
un centro benessere e un ristorante. Per approfondire l’analisi
del circuito golfistico, la sua manutenzione e il parco macchine
in uso a questo golf club, abbiamo intervistato Mariano Merlano,
superintendent
ANTONIO RANA - FOTO DI SCACINI E CASOTTI
CAMPI DA GOLF
DRENAGGIO
IRRIGAZIONE
L’impianto di irrigazione è automatizzato con software Toro SitePro, con 16 satelliti collegati al computer. La stazio-
ne di pompaggio è costituita da 4 pompe soprabattente
(1200 l/min cad.) regolate da un unico inverter. La stazione di rilancio è dotata di 3 pompe soprabattente (450
l/min). La pressione nominale di uscita è di 10 bar. L’aspirazione avviene tramite pompe ubicate in pre-camera da
50 mc collegata a 2 tubi da 300 mm al bacino artificiale di
95 mila metri cubi. Le tubazioni sono in polietilene PN12,5
PE 80-100 con diametro di 250 mm in uscita alle pompe.
L’impianto è con linea principale ad anello con diametro
variante da 180 a 125 mm. Il
numero complessivo di irrigatori è di 1420.
Sono state realizzate anche
linee secondarie di distribuzione agli irrigatori dai diversi tappeti erbosi. In particolare, su green e battitori campo pratica vi è un
anello in P da 75 mm controllato da saracinesca. La
disposizione degli irrigatori
doppi è a triangolo (Toro
735) con uno che bagna solo
il green e l’altro solo il bordo
green con elettrovalvola incorporata a comando singolo. Il sistema è dotato di
clappè a monte saracinesca
per emergenze. Su tee e vivaio sono presenti 1 saracinesca e 2 o 3 elettrovalvole
da 2” che comandano 2 linee da 63” perimetrali. Gli
irrigatori sono a triangolo
(Toro 8500). Tale sistema è
dotato di clappè a monte e
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L’impianto drenante è differenziato. Nei green è stato realizzato con il sistema “USGA”: 10 cm di pietrisco 3-6 mm
frantumato, ricoperto da 35 cm di sabbia silicea 0,2 mm
(90%) e torba nera lituana (10%). Nei tee: 10 cm di pietrisco
3-6 mm frantumato, ricoperto da 25 cm di sabbia silicea 0,2
mm (90%) e torba nera lituana (10%). Nei fairway e rough
si è mantenuto il fondo composto da materiale argilloso già
presente e sul percorso è stata riportata terra di coltura (30
-50 cm) con all’interno una fitta rete di drenaggi.
Le linee di raccolta del drenaggio sono state realizzate
con tubi microfessurati (diametro 63-100-110 mm) annegati in un primo strato di ghiaino e un successivo strato in
sabbia silicea (su green, tee, bunkers), le linee di scarico
con tubi pieni (diametro 110-140-200-400 mm) a seconda
del bacino. Il drenaggio lungo fairway e rough avviene
mediante pozzetti in plastica grigliati (40X40 cm). Tutti i
drenaggi delle seconde nove buche (10-18) confluiscono
nel lago principale, dal quale attinge la stazione di pompaggio vicino alla buca 1. Nelle prime nove buche (1-9),
dove i livelli l’hanno permesso, le acque sono state recuperate.
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CAMPI DA GOLF
di saracinesca per emergenze. Per fairway , rough e
campo pratica gli irrigatori sono disposti a triangolo (Toro 730-735) con elettrovalvola incorporata comandati in
coppia. Solitamente sono a doppio e a necessità a triplo
rango. Ogni 50-100 metri è inserita una clappè. Nei rough
intorno ai green a 20 metri sono disposti una fila di irrigatori Toro 735 con elettrovalvola incorporata e comando
singolo o doppio.
L’acqua per uso irriguo proviene da nove laghi impermeabilizzati collegati a quello principale della stazione di pompaggio. La capacità complessiva di acqua è di 220 mila
metri cubi. E’ possibile rifornire laghi dal 15 settembre fino al 15 aprile tramite un canale collegato direttamente al
Quando è possibile, si
salta un turno di taglio
dopo la fertilizzazione.
Le fertilizzazioni
primaverili e quella di
settembre sono a
pront’effetto: ciò
significa che l’azoto è
sotto forma nitrica
ammoniacale e subito
assimilabile dalla
piante, mentre le
concimazione pre-estiva
e pre-invernale sono a
lenta cessione degli
elementi nutritivi.
torrente Curone. Non vi è alcun pozzo e nei mesi estivi vi
è piena autonomia di acqua. In particolare, i consumi di acqua sono diminuiti nel corso degli ultimi tre anni, dai 175
mila metri cubi del 2009, ai 165 mila del 2010 e ai 145 mila
del 2011.
Il periodo di irrigazione va da aprile a ottobre. Le irrigazioni medie massime avvengono nelle settimane estive (luglio, agosto) e siccitose. I green sono irrigati nelle prime
ore del mattino, con un apporto da 5 mm, a giorni alternati con syringing da 1 mm tutte le mattine. Per tee, fairway
e rough è previsto un ciclo notturno, con apporto da 3 mm
al giorno. Ogni ciclo completo d’irrigazione (tee, fairway ,
green, rough e campi pratica) comprende 800 mc d’acqua
per 3 mm di distribuzione. Grazie al water-budget del programma, l’irrigazione viene modificata in relazione all’andamento climatico giornaliero. L’utilizzo del syringing avviene tutte le mattine su green, tee e fairway. Nelle giornata più calde vi è la possibilità di effettuare un ciclo di
syringing di 2 minuti per un totale di 10 minuti per completare tutti e 20 green in seguito all’applicazione di concimi granulari e prodotti chimici che lo richiedano (watering).
MANUTENZIONE E FERTILIZZAZIONE
Il programma di manutenzione e fertilizzazione della superficie erbosa è eseguito da Ecogreen Italia, del ramo societario della Biffi SpA.
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se in 8 fertilizzazioni granulari da marzo ad ottobre.
La fertilizzazione dei tee (10,7 mila metri quadri), avviene
con uno spandiconcime elettrico portato da veicolo multiuso per distribuzione e trasporto fertilizzante. Un unico
operatore porta a termine la fertilizzazione in tre ore. Sono
sostenuti gli apporti azotati, mentre è nulla o quasi la fertilizzazione fosfatica. Vi è inoltre un buon apporto di potassio, pari a quello dell’azoto. Vengono evitate sommini-
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Per il green (circa 12 mila metri quadri), la macchina utilizzata è uno spandiconcime elettrico portato da veicolo
multiuso per distribuzione e trasporto fertilizzante. Un
unico operatore porta a termine la manutenzione in quattro ore. Innanzitutto vi è un controllo degli apporti azotati.
L’integrazione fosfatica è ridotta per prevenire l’infestazione di Poa annua. L’apporto di potassio è molto elevato.
La somministrazione di potassio è prevista in caso di
stress termici, idrici, danni da logorio. La doppia distribuzione di granulari avviene a metà dose incrociando i passaggi. Inoltre, si effettua la calibrazione degli spandiconcime per ogni dose e prodotto utilizzato. Dopo ogni distribuzione si effettua il watering (leggera irrigazione) per consentire al prodotto di pervenire nella zona dell’apparato
radicale. Nel caso di applicazioni di solfato di ferro occorre
effettuare la distribuzione su tappeto erboso perfettamente asciutto. Si tengono basse le dosi di ferro quando le
temperature toccano i 30° C. Si utilizzano inoltre solo prodotti micro granulari al fine di non interferire sullo svolgimento del gioco. Quando è possibile, si salta un turno di
taglio dopo la fertilizzazione. Le fertilizzazioni primaverili
e quella di settembre sono a pront’effetto: ciò significa che
l’azoto è sotto forma nitrica ammoniacale e subito assimilabile dalla piante, mentre le concimazione pre-estiva e
pre-invernale sono a lenta cessione degli elementi nutritivi. La dose di azoto in un anno per ettaro è di kg 313, di fosforo kg 40, di potassio kg 320 più microelementi, suddivi-
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CAMPI DA GOLF
Una delle lavorazioni
che caratterizza
maggiormente la
manutenzione di un
green è il top dressing,
la distribuzione di un
leggero strato di sabbia
sopra al tappeto erboso.
Didascalia da fare.
strazioni di ferro quando le temperature superano i 30° C.
Si suddivide la dose in due parti e si effettua una distribuzione incrociata dove possibile. È previsto inoltre il watering dopo le somministrazioni. Dopo la fertilizzazione si
salta un turno di taglio. Le fertilizzazioni primaverili e di
settembre sono a pront’effetto, cioè l‘azoto è sotto forma
nitrica ammoniacale e subito assimilabile dalla piante,
mentre le concimazione pre-estiva e pre-invernale sono a
lenta cessione degli elementi nutritivi. La dose di azoto in
un anno per ettaro è di kg 310, di fosforo kg 20, di potassio
kg 280 più microelementi, suddivise in 7 fertilizzazioni
granulari da marzo ad ottobre.
La fertilizzazione dei fairway , semi-rough e campo pratica (141 mila metri quadri) avviene con un trattore più
spandiconcime portato. Gli operatori sono due, uno per la
somministrazione e l’altro per il trasporto in loco del fertilizzante. Il tempo di operazione è di circa 10 ore. Gli apporti azotati sono controllati, mentre quasi nulla è la fertilizzazione fosfatica. È buona la somministrazione di potassio. Si effettua l’operazione di watering dopo ogni distribuzione di granulare, suddividendo la dose in due parti ed
effettuando una distribuzione incrociata dove possibile.
Quando possibile, si salta un turno di taglio dopo la ferti-
lizzazione. Le fertilizzazioni primaverili e quella di settembre sono a pront’effetto cioè l’azoto è sotto forma nitrica
ammoniacale e subito assimilabile dalle piante, mentre le
concimazione pre estiva e pre invernale sono a lenta cessione degli elementi nutritivi. La dose di azoto in un anno
per ettaro è di kg 250, di fosforo kg 30, di potassio kg 200
più microelementi, suddivise in 6 fertilizzazioni granulari
da marzo ad ottobre.
La fertilizzazione del rough (250 mila metri quadri) avviene con un trattore più spandiconcime portato. Il tempo di
esecuzione è di circa 10 ore. In questo caso, gli apporti
azotati sono molto controllati. Inoltre la fertilizzazione fosfatica è minima e l’apporto di potassio è contenuto. Si effettua il watering dopo ogni distribuzione di granulare. La
dose di azoto in un anno per ettaro è di kg 50, di fosforo kg
5, di potassio kg 35 più microelementi, suddivise in 2 fertilizzazioni granulari a aprile e settembre.
COLTIVAZIONI
E TOP DRESSING
Su ogni superficie erbosa del campo da golf vengono effettuate specifiche coltivazioni. Sui tee sono previste carotatura (metà maggio), chiodatura (settembre) e tre di ver-
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Per i green, l’altezza di
taglio varia dai 3 ai 3,5
mm e nei mesi di
crescita vengono
tagliati sei volte a
settimana.
Didascalia da fare.
accorgimenti per evitare l’utilizzo dei fitosanitari. Sui
green la scelta della varietà tra le più resistenti a Sclerotinia homeocarpa e a Rhizoctonia solani e R. cerealis, ha portato in tre anni a non effettuare trattamenti con propiconazolo e tolchoflos metile. La densità e il buon drenaggio
del substrato hanno impedito la crescita del muschio. In
particolare, per limitare il feltro, si taglia con le lame sempre affilate, si rimuove la rugiada, si evita di avere oscillazioni ampie di azoto e non si irrigare troppo in estate per
non formare zone di ristagno. L’utilizzo di agenti umettanti per far infiltrare meglio l’acqua nei terreni sabbiosi di
green e tee è molto importante. Le chiazze
idrofobiche possono essere un problema
per i substrati modificati. Per quanto riguarda l’utilizzo di fitofarmaci, tutti gli interventi chimici sono effettuati in post
emergenza, tranne per il controllo di Microdochium nivale dove si interviene nel mese
di novembre-dicembre. Per Pythium si interviene solo se si verificano le condizioni
climatiche di caldo umido difficili nella zona
in cui è ubicato il golf club. Sui tee e fairway
in L93 gli interventi per controllare la sclerotinia sono necessari. Non sempre un
buon livello di fertilizzazione contiene l’attacco di questo patogeno. Tutti i prodotti
Mariano Merlano
sono registrati per l’impiego su tappeto ersuperintendent del Golf.
ticut (uno ad aprile, uno a giugno ed uno a settembre). Sui
green si effettuano carotatura (metà maggio), chiodatura
(settembre) e verticut (ogni mese da aprile ad ottobre).
Per i fairway sono previste chiodatura (giugno) e verticut
(uno a maggio ed uno a settembre).
Una delle lavorazioni che caratterizza maggiormente la
manutenzione di un green è il top dressing, la distribuzione di un leggero strato di sabbia sopra al tappeto erboso.
Sui green, privi ancora di Poa annua e costituiti da Agrostis ‘Declaration’ in purezza, vengono effettuate almeno
otto operazioni di top dressing. In particolare, dopo aver
effettuato un verticut, la dose di sabbia è di
10 mc per ettaro. Nel caso di carotatura, la
dose arriva a 25 mc. Per un top dressing dei
tee, sempre in Agrostis L93 ad altezza 10
millimetri, la dose è di 20 mc dopo un verticut. In media, avvengono quattro operazioni all’anno. Per i fairway tagliati a 14 mm
sempre in L93, la quantità è di 25 mc per
ettaro suddivisi in due interventi all’anno
Per un tappeto di alta qualità è necessario
qualche intervento chimico, anche se prima di trattare si cerca di effettuare tutti gli
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FITOSANITARI,
FITOFARMACI
E DISERBANTI
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IDENTIKIT
Ubicazione e struttura. Il Golf & Country Valcurone è situato a Momperone (AL), a 290 metri sul livello del mare. Si estende su una superficie di 72
ettari fra Piemonte, Lombardia e Liguria e specificatamente fra le Valli del
Curone, Grue ed Ossona. Il percorso
golfistico, che si snoda per una lunghezza di m. 6.240, è caratterizzato
da 18 buche PAR 72. Oltre al circuito,
la struttura è composta anche da due
residence, un centro benessere ed un
ristorante.
Realizzazione. È sorto in un contesto
geografico, naturale, storico ed enogastronomico ad alto valore aggiunto,
grazie anche alla collaborazione fra le
amministrazioni locali e Biffi SpA di
Villa d’Adda (BG) (azienda leader nel
settore impiantistico sportivo “chiavi
in mano”), che ha provveduto a realizzare questo impianto golfistico, dando
prova di una capacità programmatica
tracciando il solco dello sviluppo di
questo territorio per i prossimi decenni. Il progettista del golf club è stato
l’architetto Luigi Rota Caremoli (Unipro Italia). Nel 2007 sono state realiz-
zate le buche 1-9, nel
2008 le buche 10-18.
Informazioni climatiche.
In gennaio-febbraio si registrano temperature medie minime, mentre sono
massime in luglio-agosto.
Le piogge sono abbondanti nel semestre invernale e
primaverile (in totale 800
mm/anno). Nei mesi estivi
il clima è buono grazie all’anticiclone delle Azzorre.
Il livello di umidità è medio, con brezza proveniente da sud-est. In questo
periodo sono possibili precipitazioni temporalesche pomeridiane. La temperatura massima si aggira
intorno a 27-33° C. In autunno le precipitazioni sono piuttosto forti che
causano fenomeni alluvionali in ottobre e novembre.
Tappeto erboso. Il green è costituito
da Agrostis stolonifera spp. Declaration (superficie 1,5 ha), il collar da
Agrostis stolonifera spp. Declaration (1
ha), i tee da Agrostis stolonifera spp. L
boso e sono distribuiti nel giorno di chiusura del circolo al
gioco. Sui green non vengono utilizzati diserbanti nemmeno antigerminelli. La densità dell’erba è così elevata
che non dà spazio di crescita alle malerbe. Sui tee si interviene in maniera localizzata con mccp + dicamba a dose
molto bassa per eliminare il trifoglio repens. Sui fairway
vengono effettuati due interventi antigerminelli con pendimetalin, e localizzati sulle dicotiledoni. Sui rough si interviene in maniera localizzata per diserbare le dicotiledoni presenti; essendo un campo nuovo e ben costruito, la
gramigna (Cynodon dactilion) non è ancora un problema.
IL PARCO MACCHINE
Il parco macchine del Golf & Country Valcurone fa capo alla Ecogreen Italia ed è costituito soprattutto da macchinari di marca Jacobsen. In particolare, in questa struttura
trovano utilizzo otto tosaerba Jacobsen, di cui due per il
green, due per il fairway, due per il rough ed uno rispettivamente per il tee-collar ed il prerough. Completa la linea
dei tosaerba un modello Toro per il rough. I veicoli multiu-
93 (1,2 ha), i fairway da Agrostis stolonifera spp. L 93 (14 ha), i semi rough
da Loietti in mix (4 ha), i rough da Poa
pratensis e Festuca Arundinacea (25
ha), il campo pratica da Agrostis stolonifera spp. L 93 (2,5 ha). La piantumazione è costituita da Acero Campestro, Acero saccarino, Ciliegio, Carpino, Pioppo cipressino, Ontano nero e
Querce. I bunkers sono 95 in sabbie silicee (2 ha).
so sono cinque e di vario utilizzo: due modelli John Deere
Gator, un Fiorino Fiat (strada), un Kubota RTV 900 ed un
Jacobsen Cushman. I trattori sono due John Deere, mentre le rastrellatrici per bunker sono Jacobsen Smitcho.
Completano il parco macchine, una terna usata Fai, un
escavatore Yanmar ed un generatore per la stazione di
pompaggio di rilancio da 50 KW della Hummer. Inoltre, il
golf club possiede una botte per trattamenti cushman, un
top dresser per cushman, un top dresser Valentini da 2
mc, tre decespugliatori Echo, due tagliasiepi e tre Flymo.
A tale proposito, a Mariano Merlano abbiamo chiesto di
esprimere un voto da 1 (minimo) a 10 (massimo) sulla qualità di tali macchine. Il superintendent del Golf & Country
Valcurone ha distinto l’utilizzo dei macchinari a seconda
del tappeto erboso e dei vari utilizzi.
TOSAERBA
Per i green, l’altezza di taglio varia dai 3 ai 3,5 mm e nei
mesi di crescita vengono tagliati sei volte a settimana. I
tosaerba utilizzati sono due Jacobsen Gplex III tripla eli-
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coidale leggera a 11 lame
con tre ruote motrici. Una è
dotata di groomer e l’altra è
utilizzata principalmente
per rullare ed effettuare i
verticut. Le ore annue di
utilizzo per le due macchine
sono 800 (500 per il taglio,
300 per rullatura e verticut).
Il taglio è preciso, la trazione è ottima, le regolazioni
sono pensate per mani
esperte (voto 8,5).
Per i tee e collar, l’altezza
di taglio varia dai 10 ai 12
mm e nei mesi di crescita
vengono tagliati tre volte a
settimana. Il tosaerba utilizzato è la Jacobsen Gplex
III tripla elicoidale leggera a 8 lame con tre ruote
motrici. Le ore di utilizzo all’anno sono 370 (voto 8,5).
Lo staff
Per il fairway, altezza di taglio a 14 mm, la frequenza da due a tre volte a settimana,
i tosaerba utilizzati sono le Jacobsen Fairway 305 quintuple elicoidali a 9 lame. Le ore di utilizzo per anno a tosaerba sono 450. Si tratta di macchine a quattro ruote motrici, con ottima trazione e taglio. Le regolazioni sono professionali. Il percorso dei tubi idraulici è migliorabile (voto
7,5).
Per il taglio del semi rough, altezza a 35 mm con frequenza di una volta a settimana, il tosaerba utilizzato è uno Jacobsen Triking 1900D. Le ore di utilizzo all’anno sono
380. È dotato di tre ruote motrici. Il taglio è efficace ed ha
un buon grip nelle pendenze. È priva di ammortizzatori nel
sedile (voto 7).
Per i rough, altezza di taglio a 64 mm e frequenza di una
volta a settimana, i tosaerba utilizzati sono le due Jacobsen AR 250 quintupla rotativa a quattro ruote motrici.
Possiedono un’ottima tenuta nelle pendenze laterali, buona maneggevolezza e precisione, nonché consumi contenuti per la mole di lavoro svolto. Questo è il taglio che richiede fino a 1000 ore all’anno (voto 8,5).
Per la rastrellatura dei bunkers possiedono due Jacobsen Smitcho. Sono maneggevoli e veloci. Le ore totali di
utilizzo annuo sono 450 (voto 8).
ore di utilizzo all’anno sono 400. È caratterizzato da ottima
manovrabilità, buona trazione nonostante la sola trazione
posteriore. L’altezza da terra è relativamente bassa per le
pendenze del Golf & Country Valcurone (voto 8).
Il Kubota RTV 900 viene utilizzato 430 ore all’anno. Il veicolo è dotato di cassone dalla buona capienza, idrostatico
con ribaltamento idraulico (voto 7,5). Il John Deere GATOR HPX 4X4 viene utilizzato 590 ore annue. Questo veicolo è dotato di cassone con capienza limitata, meccanico
con ribaltamento elettrico (voto 8). Il John Deere GATOR
CX 4X2 è utilizzato 480 ore all’anno. Si tratta di un veicolo
leggero con cassone a ribaltamento manuale a benzina
(voto 9). ◗
VEICOLI MULTIUSO
Per quanto riguarda i veicoli multiuso, lo Jacobsen Cushman è fornito di cabina con filtri a carboni attivi. Viene utilizzato sia per trattamenti con botte Bargam da 500 litri su
green, tee, fairway , sia per top dressing di green e tee. Le
A sinistra Luca Ceresoli, presidente del circolo, insieme al
superintendent Mariano Merlano.
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