Leggi articolo - Emilio Ceccato
Transcript
Leggi articolo - Emilio Ceccato
10 VE VENEZIA E MESTRE Venerdì 26 Febbraio 2016 Corriere del Veneto GUARDIA MEDICA Centro Storico Malmocco Alberoni Pellestrina Venezia&Mestre [email protected] 0412385648 0412385668 0412385653 Burano Murano S. Erasmo Cavallino Treporti Ca’ Savio 0412385659 0412385661 0412385678 Mestre e Marghera Favaro Veneto Marcon Quarto d’Altino 0412385631 0412385639 0412385642 FARMACIE Alle due Sirene San Polo n.482 Internazionale 041716118 0415223025 0415260117 Laguna, il sindaco scopre di avere i poteri del Magistrato alle Acque Le competenze dell’ex Magistrato alle Acque alla Città metropolitana. «Una buona notizia che rappresenterà una spinta enorme al risanamento ambientale e al rilancio di Porto Marghera», esulta il sindaco Luigi Brugnaro. La scoperta qualche giorno dopo l’incontro con i parlamentari veneziani e il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. La legge 114 dell’11 agosto 2014 ha fatto proprie le modifiche indicate da un emendamento presentato da Andrea Martella che prevede il trasferimento delle competenze al nuovo ente anziché al Provveditorato territoriale per le opere pubbliche. D’accordo manca ancora il decreto attuativo, ma l’iter potrebbe essere più veloce del previsto considerato che lo stesso parlamentare pd ha chiesto un incontro al ministro degli Affari istituzionali Enrico Costa per velocizzare l’approvazione. Il passaggio doveva essere compiuto entro il 31 marzo 2015 ma ha subito un rallentamento a causa delle elezioni amministrative e della costituzione della Città metropolitana. Con l’emendamento è già legge l’attribuzione delle competenze in materia di salvaguardia e di risanamento di Venezia e dell’ambiente lagunare, di polizia lagunare e di organizzazione della vigilanza lagunare, non ché di tutela dall’inquinamento delle acque. Non da ultimo, la legge assegna alla Città metropolitana le risorse umane, finanziarie e strumentali legate a queste funzioni e che erano nella disponibilità dell’organico del Magistrato alle Acque. Sta arrivando così a conclusione un percorso che già i precedenti sindaci avevano cercato di avviare, con le richieste di far Riqualificazione Esultano Luigi Brugnaro Andrea Martella passare a Ca’ Farsetti molte delle competenze che aveva l’ex Magistrato alle Acque. Non a caso Brugnaro parla di «novità epocale, che fa riunire tutte le competenze come ai tempi della Serenissima». Sul tavolo c’è però anche la richiesta dell’Autorità portuale di avere in capo la possibilità di rilascio di autorizzazione per gli scarichi e gli scavi nei canali portuali e opere su aree demaniali portuali al fine di accelerare l’iter e agevolare il Porto nell’esercizio delle proprie competenze e funzioni. La lettera è stata inviata dal presidente Pa- olo Costa alla presidenza del Consiglio e al ministero delle Infrastrutture cercando di sfruttare la riorganizzazione in corso delle competenze dell’ex Mav. «Vedremo — risponde Brugnaro — Se la competenza è unica non vedo perché dovremmo dividerla, potremmo delegarne alcune, ma l’importante è il coordinamento». Ca’ Farsetti diventa così punto di riferimento sulla salvaguardia e il risanamento di Venezia. «Un atto da attuare in nome di quella autonomia nel governo del territorio e di quel rafforzamento di poteri che La protesta Le associazione a Ca’ Farsetti manifestano contro la riforma delle Municipalità stanno nella natura stessa della nuova istituzione», precisa Andrea Martella. Ieri Luigi Brugnaro oltre ad assumere di fatto le nuove competenze del Magistrato alle Acque, ha accentrato anche i poteri delle Municipalità. Ieri sera infatti il consiglio comunale ha cominciato a discutere le otto delibere che prevedono l’azzeramento dei poteri dei Municipi. Respinta qualsiasi richiesta di rinvio da parte dell’opposizione, il sindaco ha deciso di tirare dritto promettendo l’istituzione di un gruppo di lavoro per la riorganizzazione — successiva — della macchina comunale «in modo trasparente». A nulla sono serviti anche gli interventi dei presidenti delle Municipalità e dei rappresentanti delle associazioni che hanno manifestato in Consiglio contro il nuovo regolamento. Così come a nulla sono serviti gli emendamenti presentati dall’opposizione, molti dei quali dichiarati inammissibili. «Il suo attacco ai Municipi caro sindaco — ha detto Andrea Martini. in rappresentanza dei cinque presidenti con esclusione del fucsia Bellato di Favaro — non è motivato da costi e spese ma da motivazione politica, attaccare e sopprimere l’unica voce di dissenso. Le Municipalità esistono perché c’è una legge che lo prevede, svuotarlo è illegittimo». «Nessuna manovra antidemocratica, o esproprio di poteri e funzioni — ha spiegato l’assessore al Welfare Simone Venturini — Stiamo facendo una riorganizzazione della macchina amministrativa che non va ad attaccare il ruolo politico». La discussione è continuata tutta la sera. Francesco Bottazzo Traffico acqueo le categorie chiedono riordini e nuove regole VENEZIA «Noi siamo per il La vicenda Un emendamento del parlamentare pd Andrea Martella alla legge 114 dell’11 agosto 2014 (misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa) ha trasferito le competenze del Magistrato alle Acque alla Città metropolitana Adesso serve il decreto attuativo del presidente del Consiglio per rendere operativo il passaggio dei poteri. Ieri sera intanto in consiglio comunale è cominciata la discussione sulla riorganizzazione della macchina comunale e dei Municipi L’albergo, il parco e due piastre sopra i binari. La riqualificazione della stazione di Mestre si avvicina dopo l’incontro di lunedì tra il sindaco Luigi Brugnaro e l’amministratore delegato di Ferrovie Renato Mazzoncini. Adesso la firma dell’accordo non è più rinviabile e pone le basi per la centralità del terminal mestrino anche in funzione Tav. Sindaco e ad hanno infatti discusso anche del passaggio dell’alta velocità a Venezia convergendo nella necessità di portare tutte le «frecce» a Mestre ad eccezione di quelle dirette a Trieste su cui si aprirà un successivo confronto. Tornerebbero in pista sia la stazione di via Olimpia a due passi da piazza Ferretto, ma anche il terminal all’aeroporto raggiungibile attraverso un rac- © RIPRODUZIONE RISERVATA Stazione, accordo sul restyling C’è la doppia fermata della Tav La vicenda Martedì il sindaco Luigi Brugnaro ha incontrato a Roma l’amministratore delegato di Ferrovie Renato Mazzoncini Sul tavolo l’accordo per la riqualificazione della stazione di Mestre e il passaggio della Tav a Mestre. Confermata la centralità del terminal di via Piave cordo ferroviario «a cappio» che colleghi la Venezia-Trieste al Marco Polo con binari ferroviari che da Dese dovrebbero arrivare, in tunnel, fino alla stazione sotto l’attuale aerostazione. E parrebbe che una non escluda l’altra ripercorrendo quello già previsto, con il doppio terminal a pochi chilometri di distanza, a Milano e Roma. Anche perché il presidente di Save Enrico Marchi sta insistendo per avere la fermata a Tessera così come prevedevano i progetti ufficiali di Rfi che escludevano Mestre, oggi evidentemente messi in discussione. Un confronto a 360 gradi che ha avvicinato Ca’ Farsetti e Ferrovie, sembrate più che mai distanti nelle settimane scorse quando l’amministrazione veneziana ha disertato le VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQWRuIyMjYy5sYXp6YXJpbiMjI1Jpc3VsdGF0aSBSaWNlcmNhIyMjMjYtMDItMjAxNiMjIzIwMTYtMDItMjZUMTE6MjY6MTFaIyMjVkVS conferenze dei servizi convocate in Regione per la firma dell’accordo sulla stazione di Mestre. Il prossimo via libera permetterà ai privati di realizzare la nuova torre al posto dell’ex palazzo delle Poste, al recupero dell’ex parco ferroviario tra ampliamento del parco Piraghetto e la costruzione di nuove case, e al trasferimento delle famiglie che abi- Fronte comune Accordo tra il Comune e le Ferrovie sulla riqualificazione della stazione di Mestre e sulla Tav lavoro e il traffico acqueo è parte fondamentale del lavoro a Venezia, garantiremo a tutti di poter lavorare». Ieri, al tavolo tecnico convocato a Ca’ Corner, il sindaco ha rassicurato le associazioni di categoria di trasportatori, motoscafisti, artigiani e gondolieri nel secondo incontro sul traffico acqueo, dal suo insediamento a giugno. Tutti i partecipanti hanno consegnato un documento con osservazioni e richieste illustrate al sindaco. Actv ha chiesto il riordino del rio di Cannaregio dove la navigazione è resa difficile da un numero eccessivo di barche e da approdi che restringono il canale. Inoltre, l’azienda ha sollecitato un intervento di sistemazione delle paline antinebbia e chiesto di rendere più chiare e rigide le norme di navigazione a visibilità ridotta. I motoscafisti hanno chiesto di rivedere le ordinanze che limitano i transiti in Canal Grande e i trasportatori hanno sollevato il problema delle rive. «Ma stiamo già lavorando con l’amministrazione», ha detto Francesco Tagliapietra di Ascom. Confartigianato ha chiesto di scrivere un nuovo piano del traffico, con l’estensione del disco orario in ogni riva. (g.b.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Operazione royalties Boom del look da gondoliere i pope comprano un gondolone VENEZIA Con le royalties di Intesa tra sindaco e Ferrovie. Prevista una piastra sopra i binari MESTRE 0415370877 041680111 041615985 Summit a Ca’ Corner L’emendamento a una legge del 2014 del pd Martella trasferisce le competenze alla Città metropolitana. Bagarre in consiglio sull’azzeramento delle Municipalità VENEZIA Del Litorale Alla Dogaressa Al Doge tano tra i due passaggi a livello della Gazzera. La novità sta nelle due piastre che potrebbero essere realizzate sopra i binari: una altezza di via Ulloa ripercorrendo il vecchio progetto di Renzo Piano, un’altra (pedonale) per collegare l’area del Piraghetto alla Gazzera. Nessun obbligo, ma una porta tenuta aperta qualora si presentasse l’occasione per ulteriori interventi di riqualificazione di tutta l’area. «Siamo pronti per la firma ma anche a coinvolgere i privati per il superamento delle barriere tra Mestre e Marghera», spiega il sindaco. «Faccia presto — lo incalza il pd Andrea Ferrazzi — Così si mette un punto sulla centralità della stazione di Mestre». F.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA cappelli e divise i gondolieri rinnovano le gondole del servizio pubblico. Nel cantiere di Crea è già in costruzione il primo di due gondoloni da parada che sostituiranno altre barche da traghetto, grazie ai primi 1500 euro frutto delle royalities di magliette e abbigliamento. A settembre i gondolieri hanno lanciato il primo logo disegnato dal marchio Emilio Ceccato del Gruppo Al Duca D’Aosta e a gennaio sono iniziate le vendite, soprattutto nel negozio ai piedi di Rialto trasformato in un piccolo museo. I proventi vengono investiti in progetti a sostegno della tradizione della gondola. L’iniziativa ha attraversato l’Oceano: i gondolieri californiani, del Texas e di Newport vestiranno le stesse divise. Dagli States in più arriva una testimonial d’eccezione, Kathleen Kennedy Townsend. «La costruzione della barchetta da parada dà lavoro agli squeri e mantiene viva la tradizione», commenta Aldo Reato presidente dei gondolieri.Intanto tra 20 giorni sarà attivo il traghetto del Carbon e tra un mese e mezzo quello della Dogana, mentre per Ca’ Rezzonico e S.Marcuola si deve attendere ancora. (e.lor.) © RIPRODUZIONE RISERVATA