Filosofia di vita e imprese dalla voce di
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Filosofia di vita e imprese dalla voce di
Heidenhain-cop.I.qxp 9-12-2008 15:38 Pagina I 1/2008 Rivista di alta tecnologia e opinioni a confronto Tecnologie e fair play tra terra e cielo Filosofia di vita e imprese dalla voce di Simone Moro, scalatore “d’altri tempi” In questo numero: Progetto ALMA: sistemi di misura per una nuova generazione di radiotelescopi Come ottenere qualità e accuratezza nelle lavorazioni meccaniche Sistemi di tastatura per far volare la produttività Lavorare in sicurezza con sistemi di misura di posizione EnDat 2.2 Siamo tutti geni in matematica Heidenhain-cop.II_III.qxp 5-12-2008 15:10 Pagina II HEIDENHAIN, da oltre un secolo sul mercato della precisione e della tecnologia, è presente da più di trent’anni in Italia, dove si è imposta come punto di riferimento nel settore dei sistemi di misura lineari e rotativi e dei controlli numerici. 3-5-2008Heid_Prime.qxp 9-12-2008 15:42 Pagina 3 1/2008 Rivista di alta tecnologia e opinioni a confronto Sommario Visto da vicino pag 7 Accuratezza e qualità nelle lavorazioni meccaniche pag 39 TNC 620: il controllo numerico di HEIDENHAIN che innova la tradizione pag 42 Visualizzatori di quote: scende in campo la serie ND 500 di HEIDENHAIN pag 45 La svolta che perfeziona le prestazioni degli encoder induttivi Service pag 62 Verificare gli assi rotanti: un’operazione semplice grazie ad ACCOM 2.8 Segnalazioni pag 64 Corsi 2009: tante occasioni per mantenersi aggiornati Appuntamenti pag 67 2009: un anno speciale Apertamente pag 13 L’era della comunicazione per la macchina utensile sulle vette più alte del mondo pag 18 La vera storia del pi greco, un numero che è una celebrità pag 46 HEIDENHAIN, oltre alla qualità, garantisce sicurezza in qualsiasi circostanza pag 50 Vi presentiamo i nuovi CNC Selca S4000 Retrofit Punto d’incontro pag 25 Progetto ALMA: un’appassionante avventura che va dal deserto al cosmo HEIDENHAIN P.A.S.S. Prodotti. Applicativi. Service. Segnalazioni. Prodotti pag 31 Le innovazioni per iTNC 530 rendono il lavoro più semplice pag 36 Incremento della produttività grazie ai sistemi di tastatura HEIDENHAIN pag 51 Avanguardia nelle lavorazioni con la fresatura planetaria sui CNC S4000 P&N Parole & Numeri pag 69 Le recensioni Applicativi di HEIDENHAIN info pag 54 Option 46 (Python OEM process): ultimo nato per iTNC 530 pag 56 Scopriamo insieme tutte le opportunità di IPC 6110 e Remo Tools SDK pag 59 Scansione ottimizzata per trasduttori rotativi assoluti heidenh@in risponde pag 75 Risponde Lorenzo Gritti pag 76 Risponde Danilo Zaccaria pag 78 Risponde Roberto Galanti 3 3-5-2008Heid_Prime.qxp 4-12-2008 17:34 HEIDENHAIN info n. 1/2008 Direttore responsabile Andrea Bianchi Comitato di Redazione Oscar Arienti Alberto Cattaneo Sabine Menkhoff Micaela Nobile Sergio Perrone Mauro Emilio Salvadego Redazione Luca Carra, Zadig Stefania Aletto, Zadig Impaginazione Giovanna Smiriglia, Impronte Fotografie Arch. La Sportiva – Simone Moro Dino Vittimberga DR. JOHANNES HEIDENHAIN GmbH ESO Hervé Barmasse Simone Moro Shutterstock images Editore HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l. Via Asiago 14 – 20128 Milano tel 02 27 07 51 – fax 02 27 07 52 10 Hanno collaborato a questo numero Silvia Annaratone Pagina 4 Cristina Benussi Fabrizio Bettiol Martina Casartelli Luciano Dal Lago Emiliano Eusebio Roberto Galanti Lorenzo Gritti Francesco Manca Massimo Molla Mauro Nolli Danilo Zaccaria Stampa Arti Grafiche G. Vertemati s.r.l. Via Bergamo 2 20059 Vimercate MI Richiesta arretrati HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l. Via Asiago 14 – 20128 Milano tel 02 27 07 51 – fax 02 27 07 52 10 [email protected] HEIDENHAIN nel mondo Argentina [email protected] Australia [email protected] Austria [email protected] Belgio [email protected] Bielorussia [email protected] Bosnia-Erzegovina [email protected] Brasile [email protected] Bulgaria [email protected] Canada [email protected] Cina [email protected] Corea [email protected] Croazia [email protected] Danimarca [email protected] Federazione Russa [email protected] Filippine [email protected] Finlandia [email protected] Francia [email protected] Germania [email protected] Giappone [email protected] Grecia [email protected] Hong Kong [email protected] India [email protected] Indonesia [email protected] Israele [email protected] Italia [email protected] Macedonia [email protected] Malesia [email protected] Messico [email protected] Montenegro [email protected] Norvegia [email protected] Olanda [email protected] Polonia [email protected] Portogallo [email protected] Regno Unito [email protected] Repubblica Ceca [email protected] Repubblica Slovacca [email protected] Romania [email protected] Serbia [email protected] Singapore [email protected] Slovenia [email protected] Spagna [email protected] Stati Uniti [email protected] Sud Africa [email protected] Svezia [email protected] Svizzera [email protected] Tailandia [email protected] Taiwan [email protected] Turchia [email protected] Ucraina [email protected] Ungheria [email protected] Venezuela [email protected] Vietnam [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 373 del 3 luglio 1995 3-5-2008Heid_Prime.qxp 4-12-2008 17:34 Pagina 5 Risparmio e produttività, le bussole in tempi di crisi Per mettersi al riparo dai possenti venti di recessione che da qualche tempo spirano dall’America verso l’Europa, il risparmio gioca un ruolo importante. E noi italiani risparmiamo più degli altri. Lo ha osservato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, nel suo discorso alla Giornata Mondiale del Risparmio lo scorso 31 ottobre. I punti di forza della nostra economia – ricordati da Draghi – sono il basso indebitamento delle famiglie, che nel 70% dei casi possiede un’abitazione di residenza, e la ristrutturazione dell’apparato produttivo che si è verificata in Italia negli ultimi anni. Banche e aziende italiane, dal canto loro non si sono fatte sedurre più di tanto dalle sirene degli hedge fund e degli altri nuovi strumenti finanziari a cui si deve la pesantissima crisi attuale. Hanno risparmiato e si sono capitalizzate più di altri, pur patendo in pieno la crisi finanziaria che ha investito tutto il pianeta, e che rischia di trasformarsi in deflazione e recessione. “L’economia italiana soffrirà, come tutte le economie avanzate, le conseguenze della crisi”, ha terminato così la sua relazione Draghi. “Se si attesta sul suo baricentro – fatto di alto risparmio, basso debito privato, sistema produttivo vitale, sistema finanziario fondamentalmente solido ed efficiente – sopporterà la crisi con danni limitati e buoni presupposti di ripresa”. Dunque il risparmio – ce lo hanno insegnato anche a scuola – insieme alla produttività, è un fattore chiave per reggere ai venti di crisi. Ma cosa vuol dire risparmio? Dietro questa parola può infatti nascondersi l’insidia di una inazione paralizzante. Nulla di peggio: la previdenza e la cautela vanno bene, ma ora più che mai è anche tempo di investire per aumentare la propria competitività e non far fermare la macchina della produzione e dell’innovazione in tempi di consumi calanti. Ognuno faccia la sua parte: governi e autorità europee, proprio in queste settimane, stanno mettendo le basi per una politica della spesa anticiclica, a costo di derogare temporaneamente al tetto del 3% di deficit/Pil. Le banche vengono continuamente richiamate dallo stesso Draghi a superare la diffidenza riaprendo i cordoni dei crediti sia fra loro che nei confronti delle aziende. Nostra responsabilità di imprenditori è di investire, pur con oculatezza, impegnandoci ad aumentare efficienza e produttività, punti deboli del sistema Italia, a giudicare dalle ultime rilevazioni. Il concetto di risparmio a cui dobbiamo ispirarci è quello ben esemplificato dal risparmio energetico, dove è subito evidente che l’obiettivo non è “fare meno”, bensì “fare di più con meno risorse”. Nel 2008 HEIDENHAIN ITALIANA ha raggiunto in pieno gli obiettivi ambiziosi che si era posta. E tutto lascia presumere che lo stesso avverrà nel 2009. L’anno che si va a concludere ha visto l’integrazione del servizio tecnico/commerciale di Selca nell’organizzazione di HEIDENHAIN ITALIANA. Grazie al nuovo assetto, la nostra Società ha a disposizione nuove risorse e un basket di prodotti ampliato per soddisfare le esigenze dei clienti in modo ancora più completo e efficace. Selca continuerà, con una maggiore focalizzazione, a sviluppare e produrre apparecchiature innovative. Per gli inizi del 2009, è prevista inoltre la fusione con incorporazione della filiale italiana di Anilam in HEIDENHAIN ITALIANA. Entrambe le aziende, Selca e Anilam, facevano già parte del gruppo, ma con il nuovo assetto si vuole consolidare una cultura aziendale condivisa e rafforzare la tendenza positiva già in atto di un business sostenibile e durevole. Processi più snelli e razionali, orientamento al cliente, aumento di efficienza saranno le bussole che ci indicheranno come sempre la rotta. Andrea Bianchi Amministratore Delegato 5 6-11/2008Heid_Riv_Visto.qxp 4-12-2008 18:02 Pagina 6 Visto da vicino Accuratezza e qualità nelle lavorazioni meccaniche 6-11/2008Heid_Riv_Visto.qxp 9-12-2008 9:14 Pagina 7 Visto da vicino Accuratezza e qualità nelle lavorazioni meccaniche Si tratta di aspetti concorrenziali determinanti per la scelta delle macchine utensili. HEIDENHAIN, leader mondiale nei sistemi di misura, indica la strada per ottenere il massimo delle prestazioni Un impiego delle macchine utensili soggetto a cambiamenti troppo rapidi delle condizioni di utilizzo influisce notevolmente sui risultati della lavorazione in termini di accuratezza e qualità. Nella meccanica generale, per esempio, la necessità di produrre con redditività e flessibilità impone di lavorare piccoli lotti e cambiare spesso il mix produttivo. Nell’industria aeronautica e aerospaziale, invece, è richiesta la massima prestazione di asportazione di materiale in fase di sgrossatura mentre, nel successivo processo di finitura, la fresatura deve essere eseguita con estrema precisione. Per la fresatura di stampi di alta qualità occorre un’elevata velocità di lavorazione in sgrossatura, affiancata da un’eccellente qualità superficiale in finitura. Inoltre in tutti i campi di utilizzo viene richiesta anche la massima velocità di avanzamento sul profilo allo scopo di ridurre i tempi di lavorazione. In riferimento alle condizioni di impiego molto mutevoli della produzione, la stabilità termica delle macchine utensili acquista sempre maggior importanza. In particolare, nel caso di lotti piccoli e con commesse in costante variazione, non è possibile ottenere una condizione termicamente stabile. Allo stesso tempo, però, la precisione del primo pezzo diventa un presupposto indispensabile per la redditività della produzione. Il continuo passaggio tra le fasi di foratura, sgrossatura e finitura intensifica le oscillazioni dello stato termico di una macchina utensile. Durante la lavorazione di sgrossatura, la potenza di fresatura aumenta a valori superiori all’80%, mentre per la finitura i valori scendono sotto il 10%. Le crescenti accelerazioni e velocità di avanzamento sono responsabili del riscaldamento delle viti a ricircolazione di sfere negli assi lineari. Il rilevamento della posizione degli assi della macchina riveste, pertanto, un ruolo centrale per la stabilizzazione del comportamento termico delle macchine utensili. e misurazioni della temperatura sono ormai provvedimenti largamente utilizzati. Stabilità termica delle macchine utensili Soluzioni destinate a evitare scostamenti dimensionali, determinati da condizioni termiche differenti dei pezzi, interessano in misura sempre maggiore la progettazione delle macchine utensili. Sistemi di raffreddamento attivi, strutture simmetriche delle macchine Rilevamento della posizione degli assi macchina È possibile rilevare la posizione di un asse NC tramite viti a ricircolazione di sfere in combinazione con un trasduttore rotativo o un sistema di misura lineare. Se la posizione dell’asse NC viene determinata sulla base del passo della vite a ricircolazione di sfere Una fonte essenziale di variazioni termiche è rappresentata dagli assi della macchina basati su viti a ricircolazione di sfere. In funzione delle velocità e delle forze di avanzamento viene rapidamente modificata la distribuzione termica delle viti a ricircolazione di sfere. Le variazioni lineari risultanti (tipiche: 100 µm/m nell’arco di 20 minuti) possono comportare, nel caso di macchine utensili senza sistemi di misura lineari, difetti significativi sul pezzo lavorato. Riscaldamento di una vite a ricircolazione di sfere durante una lavorazione di spianatura a 10 m/min. L’immagine termografica mostra temperature comprese tra 25 °C e 40 °C 7 6-11/2008Heid_Riv_Visto.qxp 4-12-2008 18:02 Pagina 8 Visto da vicino in combinazione con un trasduttore rotativo, la vite a ricircolazione di sfere esercita una doppia funzione: come sistema di azionamento ha il compito di trasmettere forze elevate mentre per la determinazione della posizione deve soddisfare i requisiti di elevata precisione e ripetibilità. Il loop chiuso di posizione comprende però il solo trasduttore rotativo. Non essendo possibile compensare le variazioni dettate da usura e temperatura nella meccanica dell’asse, si parla in questo caso di un funzionamento in “semiclosed loop”. Gli errori di posizionamento degli assi risultano inevitabili e possono influire notevolmente sulla qualità dei pezzi. Se il sistema di misura lineare viene impiegato per rilevare la posizione dell’asse NC (vedi figura in basso), il loop chiuso di posizione comprende la meccanica completa dell’asse. Si parla allora di un funzionamento in “closed loop”. Giochi e imprecisioni negli elementi di trasmissione della macchina non hanno in tal caso alcuna influenza sull’esattezza del rilevamento di posizione. L’accuratezza della misurazione è determinata esclusivamente dalla precisione e dal corretto posizionamento e montaggio del sistema di misura lineare. Questa considerazione, fondamentale per gli assi lineari, è ugualmente valida per gli assi rotativi. Anche in questo caso è possibile rilevare la posizione grazie al rapporto di trasmissione in combinazione con un trasduttore rotativo integrato nel motore e tramite un sistema di misura angolare ultrapreciso sull’asse della macchina. Utilizzando i sistemi di misura angolari, si raggiungono accuratezze e ripetibilità decisamente superiori. Rilevamento della velocità e della posizione Rilevamento della velocità Rilevamento della posizione Misura e regolazione della posizione nel “semiclosed loop” (in alto) e nel “closed loop” (in basso) 8 Interventi per ridurre gli effetti della deriva nel “semiclosed loop” Le viti a ricircolazione di sfere vengono occasionalmente forate e raffreddate dall’interno, per impedire il riscaldamento delle viti stesse e dei componenti adiacenti del telaio. In funzione della dilatazione termica della trasmissione a vite, nel “semiclosed loop” la precisione di posizionamento dipende dalla temperatura. Con il solo incremento termico di 1 K risultano, su un percorso di traslazione di 1 m, errori di posizione fino a 10 µm. Richiedere variazioni termiche nettamente inferiori a 1 K, è veramente troppo per i normali sistemi di raffreddamento. Per assi NC nel “semiclosed loop”, la dilatazione termica delle viti a ricircolazione di sfere può venire approssimata tramite un modello nel controllo numerico. Dal momento che il profilo termico è misurabile solo con notevoli difficoltà durante il funzionamento e dipende inoltre da una grande varietà di fattori (stato di usura delle sfere, avanzamento, forze di lavorazione, percorso di traslazione ecc.), è possibile che con questo sistema si presentino comunque considerevoli errori residui fino a 50 µm/m. Per rinforzare la meccanica dell’asse, le viti a ricircolazione di sfere, in alcune esecuzioni, sono dotate su entrambe le estremità di supporti fissi. In seguito al riscaldamento locale e anche in presenza di supporti rigidi, non è però possibile evitare la dilatazione. Le forze che si formano sono considerevoli, in grado di deformare i supporti più rigidi e persino di piegare componenti del telaio. In seguito alle deformazioni meccaniche varia il comportamento di attrito dell’asse, che comporta un’influenza negativa sulla precisione della traiettoria della macchina. 6-11/2008Heid_Riv_Visto.qxp 4-12-2008 18:02 Pagina 9 Visto da vicino Gli effetti delle variazioni del pretensionamento che determinano usura o le deformazioni elastiche della meccanica dell’asse, non possono essere compensati con precisione. A causa delle limitazioni citate, i provvedimenti supplementari non sono paragonabili alla modalità “closed loop” con sistemi di misura lineari. Effetti della deriva termica nella produzione di serie Nell’industria meccanica si fa sempre più pressante la necessità di produrre pezzi con lotti di dimensioni ridotte. La precisione del primo pezzo diventa quindi un fattore economico rilevante e le macchine utensili per la produzione di piccoli lotti si trovano ad affrontare una vera sfida. Il continuo passaggio attraverso le fasi di attrezzaggio, foratura, sgrossatura e finitura comporta modifiche continue dello stato termico di una macchina. Nella produzione di pezzi le velocità di avanzamento tipiche sono comprese tra 3 m/min e 4 m/min per la sgrossatura, mentre gli avanzamenti richiedono da 0,5 m/min a 1 m/min per la finitura. I movimenti in rapido per il cambio utensile incrementano ulteriormente le velocità medie. Foratura e alesatura richiedono avanzamenti medi trascurabili per quanto riguarda il riscaldamento delle viti a ricircolazione di sfere. Nelle singole fasi del processo, le ripartizioni termiche sulle viti a ricircolazione di sfere variano quindi in funzione degli avanzamenti molto differenti. Nel “semiclosed loop”, anche per lavorazioni complete in un’unica soluzione, gli stati di carico variabili delle viti a ricircolazione di sfere rischiano di comportare problemi di accuratezza sul pezzo. Per una produzione precisa di particolari è quindi indispensabile impiegare macchine utensili con sistemi di misura lineari quali il “closed loop”. Effetti della deriva termica nella produzione in serie di pezzi di piccole dimensioni Esempio di lavorazione di più pezzi da uno stesso grezzo Un grezzo della lunghezza di 500 mm in alluminio viene forato con una macchina utensile e quindi sottoposto ad alesatura. Gli avanzamenti medi durante queste due lavorazioni sono ridotti, lo sviluppo di calore nelle viti a ricircolazione di sfere è trascurabile. Nella successiva fase di produzione il profilo viene fresato mentre l’avanzamento medio e quindi lo sviluppo di calore nelle viti a ricircolazione di sfere aumenta notevolmente. La dilatazione termica delle viti a ricircolazione di sfere determina scostamenti di misura tra la maschera di foratura e fresatura, qualora la fresatrice funzioni nel “semiclosed loop”. In “closed loop” è possibile evitare questo tipo di errori. La quota funzionale tra la posizione del foro e la linea simmetrica del singolo pezzo è di 12 mm e nell’esempio considerato è prevista la classe di tolleranza IT8: risulta perciò uno scostamento ammesso di ±13 µm. Per la lavorazione nel “closed loop” tutti i pezzi rientrano in tale tolleranza. Gli scostamenti misurati nel “semiclosed loop” possono raggiungere i 135 µm. Invece della classe di tolleranza richiesta IT8 si raggiunge soltanto la classe IT13. Lavorazione di componenti per l’industria aeronautica e aerospaziale L’utilità dei componenti integrali nella tecnica aeronautica e aerospaziale è rappresentata dalla possibilità di riunire in un pezzo il minimo peso e impiego ottimale delle caratteristiche dei materiali. I componenti integrali tipici presentano un grado di asportazione del materiale superiore al 95%. Attualmente i processi di produzione sono realizzati su macchine utensili HSC ad alte prestazioni. Grazie alla considerevole quantità di asportazione di materiale dai componenti, anche i tempi di sgrossatura assumono un’elevata rilevanza economica. Elevati avanzamenti e forze di lavorazione comportano però anche un elevato 9 6-11/2008Heid_Riv_Visto.qxp 4-12-2008 18:02 Pagina 10 Visto da vicino calore da attrito nelle viti a ricircolazione di sfere. Le perdite da attrito, così come la dilatazione termica delle viti a ricircolazione di sfere, variano anche nel corso del processo di lavorazione, per esempio a causa dei differenti avanzamenti in fase di sgrossatura e finitura. Se gli assi funzionano in “semiclosed loop”, le tolleranze dei componenti sono diverse per particolari realizzati in successione in piccoli lotti. Le tolleranze di produzione richieste non sono più raggiungibili a causa della dilatazione termica. Tali fonti di errore possono essere eliminate impiegando sistemi di misura lineari, in quanto nel “closed loop” la dilatazione termica delle viti a ricircolazione di sfere viene completamente compensata. Esempio di lavorazione di una leva La figura a lato descrive la realizzazione di una leva di accoppiamento, dove devono essere realizzati due fori a una distanza di 350 mm con una classe di tolleranza IT7. Per valutare l’accuratezza nel “semiclosed loop”, si ripete due volte la produzione del componente integrale sullo stesso grezzo. Il secondo pezzo viene fresato sfalsato di 10 mm verso il basso. Tra le due lavorazioni vengono eseguiti venti cicli di lavorazione dello stesso pezzo sul grezzo. 20 ripetizioni senza contatto dell’utensile; quindi incremento in Z di 10 mm. Condizioni generali Tempo di lavorazione: 1ora e 40 minuti Avanzamento max: 3,5 m/min Avanzamento medio: circa 2,0 m/min Semiclosed loop: variazioni termiche Closed loop: nessuna variazione termica Lavorazione di una leva Se si lavora nel “semiclosed loop”, i due profili del pezzo si discostano tra loro tanto quanto è rilevabile dalla rigatura. La dilatazione termica delle viti a ricircolazione di sfere è perciò tanto più evidente sul pezzo, quanto più gli assi si allontanano durante la lavorazione dai supporti fissi delle viti a ricircolazione di sfere. La quota funzionale da rispettare di 350 mm con una classe di tolleranza di IT7, corrisponde ad uno scostamento ammesso di ±28 µm, che non può più essere soddisfatto nel “semiclosed loop” per il secondo pezzo realizzato. Lo scostamento diventa di 44 µm. Impiegando i sistemi di misura lineari nel “closed loop”, si evita la Semiclosed loop: variazione termica Closed loop: nessuna variazione termica Lavorazione della leva dopo l’incremento in Z di 10 mm 10 6-11/2008Heid_Riv_Visto.qxp 4-12-2008 18:02 Pagina 11 Visto da vicino formazione di rigature tra i due pezzi. Gli scostamenti residui del “closed loop” sono di 10 µm e vanno attribuiti a variazioni termiche nel telaio della macchina. La quota di riferimento indicata dai due fori può essere persino migliorata a IT5. È così possibile garantire una precisione ripetibile sin dal primo pezzo. Effetti della deriva termica nella produzione di stampi La produzione di stampi per stampaggio a iniezione è un compito complesso, data la necessità di ottenere qualità superficiale con strutture in parte molto fini. Per gestire il complicato e costoso processo di erosione, molti stampi vengono fresati direttamente, impiegando frese sempre più compatte con un diametro anche di 0,12 mm. La costruzione di stampi fresati si contraddistingue, oltre che per gli eccellenti requisiti di accuratezza, anche per gli elevati avanzamenti, persino in materiali temprati per ridurre i tempi di lavorazione. La rapida esecuzione non deve tuttavia andare a discapito dell’accuratezza dimensionale, la prima e l’ultima traiettoria di lavorazione devono essere congruenti tra loro affinché i vantaggi acquisiti in termini di tempo non vengano annullati dalla necessità di complesse ripassature. Il riscaldamento delle viti negli assi della macchina dipende, in misura determinante, dal profilo di traslazione dei singoli assi predefinito nel programma NC. Possono pertanto risultare variazioni lineari delle viti a ricircolazione di sfere fino a 150 µm/m. In tali condizioni non è possibile garantire l’accuratezza dello stampo nel “semiclosed loop”. Già per uno stampo di 150 mm di lunghezza, un riscaldamento tipico delle viti a ricircolazione di sfere comporterebbe uno scostamento dei fianchi dello stampo di oltre 20 µm. I sistemi di misura assicurano elevata precisione e qualità della lavorazione Conclusione La lavorazione ottimale di commesse presuppone macchine utensili con elevata stabilità termica. Di conseguenza gli assi della macchina devono raggiungere la precisione richiesta sull’intero campo di traslazione, anche in presenza di velocità e forze di lavorazione molto variabili. La dilatazione termica correlata a velocità e carico ha ripercussioni negative sulle viti a ricircolazione di sfere degli assi lineari della macchina. Durante la lavorazione possono verificarsi nell’arco di 20 minuti errori di posizione fino a 100 µm e oltre, qualora la posizione dell’asse venga determinata soltanto dal passo della vite e dal trasduttore rotativo. Dal momento che questo metodo non compensa gli errori dell’azionamento nel loop chiuso, si parla di funzionamento dell’azionamento di avanzamento nel “semiclosed loop”. Impiegando sistemi di misura lineari è possibile eliminare completamente queste fonti di errore. Gli assi con sistemi di misura lineari funzionano nel “closed loop”, gli errori nella vite a ricircolazione di sfere che si ripercuotono nel rilevamento della posizione sono compensati nel controllo numerico. Vantaggi simili si ottengono anche con sistemi di misura angolari su assi rotativi. I sistemi di misura lineari e angolari assicurano pertanto elevata precisione e qualità della lavorazione persino in condizioni di impiego variabili delle macchine utensili. 11 12-17/2008Heid_Riv_Apert.qxp 9-12-2008 15:44 Pagina 12 ApertaMente L’era della comunicazione sulle vette più alte del mondo La vera storia del pi greco, un numero che è una celebrità 12-17/2008Heid_Riv_Apert.qxp 9-12-2008 15:44 Pagina 13 ApertaMente Intervista a Simone Moro L’era della comunicazione sulle vette più alte del mondo Le cime delle montagne sembrano luoghi rimasti inviolati, non toccati dallo scorrere del tempo. Chi da “professionista” le raggiunge, è a metà strada fra passato e futuro, fra la sfida solitaria al gigante di roccia e il supporto dato dalle nuove tecnologie “Anche se le motivazioni sono molteplici ed individuali, il mio è un alpinismo come tanti altri, praticato da una persona come tante altre che ha deciso di intendere la propria attività non come il fine della propria vita, ma come mezzo per scoprire e amare la vita. Scalare le montagne è la chiave per conoscere le culture, i popoli, i problemi del mondo. È anche, il modo per individuare i propri limiti personali, tecnici e psicologici, nella consapevolezza che tali limiti si possono superare con la determinazione, la motivazione, l’allenamento. In fondo sono gli stessi stimoli che motivano le persone a evolvere nella sfera affettiva, lavorativa, sociale. Se gli individui sono mossi dunque Simone Moro, fotografato dal compagno di spedizione Hervé Barmasse, raggiunge la vetta del Beka Brakai Chhok, 6.940 m 13 12-17/2008Heid_Riv_Apert.qxp 9-12-2008 15:44 Pagina 14 ApertaMente dagli stessi stimoli, seppure in ambiti così diversi, non è forse ora che si smetta di definire gli alpinisti come dei pazzi?” Questo è Simone Moro. La sua vita tra le montagne che inizia a soli tredici anni, lo ha aiutato ad essere più riflessivo rispetto a chi vive in una grande città, costretto a combattere con il traffico e le corse tra le gabbie di cemento. Oltre trenta spedizioni sulle vette più alte del pianeta, fanno di Simone l’alpinista italiano più conosciuto al mondo dopo Reinhold Messner. Per nove volte è salito su cime di 8.000 m tra cui l’Everest, del quale ha Simone immortalato durante una delle sue imprese. Nella sua carriera di scalatore “professionista” ci sono anche diverse prime invernali, aperture di nuove vie e salite in velocità Tecnologia d’alta quota Le ultime spedizioni di Simone Moro sono state caratterizzate dalla presenza di tecnologie capaci di seguire quasi in diretta i principali momenti della scalata. Un sistema di comunicazione telefonica, che si fonda sull’utilizzo di satelliti, rende possibile comunicare in tempo reale il diario di bordo, mentre l’impresa è ancora in corso. Anche le spedizioni future si avvarranno della medesima tecnologia. Per il progetto Traversata Everest – Lhotse sono state coinvolte emittenti radiofoniche nazionali, trasmissioni televisive e sistemi di comunicazione on-line, che hanno reso possibile portare al grande pubblico l’evento e l’evolversi dell’intero progetto, riuscendo così ad appassionare milioni di spettatori. I moderni strumenti portatili di comunicazione satellitare hanno consentito di avere contatti con Simone nelle varie fasi dell’impresa. Grazie a una videocamera digitale sono state filmate e fotografate le fasi cruciali della traversata e i momenti salienti del progetto. Per tutte le sue imprese, le news sul sito di Simone – www.simonemoro.com – riportano giornalmente l’evoluzione della spedizione alpinistica. Grazie a un satellite geostazionario e agli apparati telefonici e di invio dati a esso connessi, è infatti possibile, nel corso delle spedizioni stesse, inviare giornalmente dei report scritti con annessi video e registrazioni vocali. Su “radio 24 il Sole 24 ore” e sul sito di Simone Moro è stato possibile ascoltare la registrazione della telefonata dalla vetta o durante le situazioni più difficili e spettacolari della salita. Apparati radio, telefonici e computer per l’invio dati dal campo base e PC palmare per invii dalla montagna, sono stati alimentati con energia fornita da pannelli solari e da un piccolo generatore di corrente a motore. Nel corso delle sue imprese, Simone utilizza anche un cardiofrequenzimetro che, persino per quanto riguarda il cinturino, è appositamente concepito per l’alta montagna e le condizioni estreme. Questo strumento è prezioso per misurare la frequenza cardiaca durante tutta la spedizione, per avere informazioni sull’intensità dello sforzo, il consumo energetico e l’acclimatazione ad altitudine elevata. Il collegamento satellitare permette l’invio di svariati tipi di informazioni, dalle curve di frequenza cardiaca alle fotografie dell’ascesa. Le condizioni estreme imposte da simili imprese esigono abbigliamento e attrezzature altamente tecnologiche, in materiali appositamente studiati. Sacchiletto in piumino con costruzione radiale e diagonale delle camere per garantire massimo calore, guanti rinforzati e impermeabili e tute dai colori sgargianti e ben visibili, con particolari imbottiture, cuciture e cappucci dotati di boccaglio, proteggono dalla spietatezza del clima. L’aggiunta di tasche e anelli di aggancio permettono di trasportare piccole attrezzature e di mantenere le borracce a contatto con il calore del corpo, in modo che l’acqua non ghiacci. Zaini ultraleggeri, robusti, capienti e attrezzati con particolari spallacci, schienali ed elementi riflettenti sono insuperabili alleati durante queste spedizioni. Le tende, che devono affiancare altissima efficienza a un ingombro minimo, hanno un design a cupola geodetica e paleria in alluminio flessibile, estremamente leggera. 14 12-17/2008Heid_Riv_Apert.qxp 9-12-2008 15:44 Pagina 15 ApertaMente compiuto la traversata Sud-Nord in solitaria. Al suo attivo ci sono prime invernali, apertura di nuove vie, salite in velocità, cinque vette di oltre 7.000 m e sette vette di 6.000 m. Come è nata questa passione per la montagna? Devo tutto ai miei genitori, al loro modo di propormi le cose. Niente forzature o imposizioni, anche se le regole e i valori da rispettare erano chiari. Quali sono i modelli di riferimento che ti hanno influenzato? Fin da adolescente sognavo di fare come Reinhold Messner: vivere un’esistenza fatta di viaggi, scalate, contatti con il mondo dentro e fuori di me. Cominciai a capire come diventare un professionista… e ci sono riuscito! Che stimoli ti hanno portato a scegliere l’alpinismo? Il richiamo della montagna e degli spazi aperti in alternativa a strutture di arrampicata in plastica. Anche quando facevo gare di arrampicata non ho mai smesso di andare in montagna per arrampicare su pareti di roccia o cascate di ghiaccio. Come si può intervenire per avvicinare i ragazzi all’alpinismo? La scuola potrebbe integrare il lavoro della famiglia, proponendo la montagna con stimoli cari ai giovani. In montagna l’individuo ha un ruolo molto meno anonimo rispetto a quello che gli riserverebbe una vita condotta tra vicoli, scrivanie e sportelli delle nostre città. Purtroppo molti trascorrono l’esistenza in poltrona e non ricordano più di cosa veramente viviamo. Il mondo migliore non lo fa la montagna, lo facciamo noi anche attraverso la Simone Moro, che arrampica fin da quando era un ragazzino, ama la sfida solitaria ed è fra i più conosciuti alpinisti italiani montagna e i molti altri spazi che esistono fuori e dentro di noi. Il presidente Ciampi ti ha conferito una medaglia di grande rilievo. Per quale gesto? A poche ore dal successo, mentre stavamo studiando i dettagli per affrontare l’ultimo tratto della nostra impresa sul Lhotse, raccolgo un disperato SOS: un alpinista inglese, impegnato con i compagni di cordata nell’ascensione del monte nepalese, era precipitato per un centinaio di metri durante la discesa dalla parete Ovest, a circa 8.000 m di altitudine. Il giovane era stato abbandonato al suo destino dai suoi stessi compagni di cordata. L’impresa che avevo preparato era ormai a portata di mano, ma decisi in fretta, non potevo fare altrimenti. Nonostante il buio in arrivo e l’elevatissimo rischio di valanghe, grazie all’esperienza e alla preparazione fisica e mentale, riuscii a raggiungere l’alpinista ferito, in forte stato di shock e semi assiderato. La situazione era disperata, ma dopo un’estenuante fatica lo salvai. Per questa impresa, il 9 gennaio 2003, ho ricevuto nella sede dell’Unesco a Parigi, dal segretario generale dell’ONU Kofy Annan e alla presenza dei ministri dello sport di oltre centoventi paesi, il premio “Pierre de Coubertin International Fair Play Trophy”, la più alta onorificenza per il fair play in ambito sportivo. Carlo Azeglio Ciampi, allora capo dello stato, mi ha conferito la medaglia d’oro al valor civile, in virtù del mio: “nobile 15 12-17/2008Heid_Riv_Apert.qxp 9-12-2008 15:44 Pagina 16 ApertaMente esempio di elette virtù civiche ed esemplare spirito di solidarietà“. Essere premiato dal presidente della repubblica è stata un’emozione fortissima, per la prima volta nella mia vita faticavo a respirare anche in pianura. Nell’era della comunicazione quanto è importante l’aiuto offerto da determinate tecnologie? Nell’alpinismo c’è un lato contemplativo che mal si sposa con la tecnologia. È romantico pensare a un’alpinista nel 1953 che con blocknotes e matita prende appunti... meno poetico è immaginare Simone Moro dentro la sua tenda che con il computer invia notizie via satellite. La tecnologia per me non è un fine, ma uno strumento che mi permette di raccontare quello che sto facendo. È un’arma a doppio taglio, perché posso raccontare in diretta un’impresa felice o un grande fallimento. Gli strumenti che utilizziamo nelle nostre uscite sono come un martello: per un chiodo va bene, per altri scopi è male usato. Cosa pensi dell’alpinismo che insegue i primati? Raggiungere gli 8.000, spuntando a uno a uno i quattordici colossi montuosi del pianeta che si è riusciti a violare, è ormai diventata materia di collezionismo. Né conta molto “la via di salita”, dal momento che la quasi totalità degli scalatori raggiunge la vetta seguendo la via normale quella, per intenderci, intrapresa dai primi scalatori di mezzo secolo fa. È una tentazione dalla quale pochi sono immuni; anch’io, del resto, ho scalato anche lungo le vie normali. Da tempo, però, l’alpinismo ha per me un’altra natura, necessita di approcci fisici e mentali che tendono verso l’avventura verticale. In bilico tra successi, rinunce o fallimenti, non 16 Estate 2008: dal Batura II al Beka Brakai Chhok Il Batura II – 7.762 m – fa parte del gruppo del Batura Muztagh, in Pakistan, nella zona Ovest del Karakorum. La spedizione di Simone Moro, alla quale hanno partecipato anche gli alpinisti Hervé Barmasse, valdostano, e i due gemelli originari della Patagonia, Damian e Willy Benegas, intendeva scalarne il versante meridionale – meno pericoloso di quello occidentale ma decisamente più ostico. La spedizione, che voleva seguire una nuova pista rispetto a quelle tentate in precedenza da altri scalatori, è partita ai primi di luglio e ha raggiunto Islamabad in Pakistan dove sono stati fatti gli ultimi preparativi: Chilas, Aliabad, Hassanabad, 4 giorni di trekking e poi, finalmente, il campo base sul ghiacciaio Batokshi, a circa 3.900 m di quota. L’intento era quello di raggiungere la vetta del Batura II senza mai avvalersi di portatori d’alta quota e ossigeno. Concesso un unico piccolo lusso: un cuoco pakistano come aiuto al campo base. Ma le cose sono andate diversamente. La spedizione, ridotta a due soli componenti, Simone Moro e Hervé Barmasse, dopo aver rinunciato al Batura II imprevedibilmente “violato” dai coreani – e non era intenzione di Moro “mettersi a gareggiare” – ha esplorato la zona e si è orientata verso un’altra meta che, certo, non era un ripiego. In puro stile alpino e in sole 43 ore tra andata e ritorno, è stata raggiunta la vetta inviolata del Beka Brakai Chhok, 6.940 m, nel Karakorum pakistano. Nel precedente tentativo gli alpinisti erano rimasti 11 giorni sulla montagna, organizzando cinque campi in salita e tre in discesa per raggiungere solo i 6.000 m… Partendo alle cinque del mattino dalla base della parete a 4.750 m, i due alpinisti hanno affrontato una salita su terreno costantemente difficile e pericoloso, superando strapiombi di ghiaccio, pareti verticali e crepacci, mantenendosi sempre legati in conserva fino a quota 6.000 in corrispondenza di un cresta affilata e aerea. Da questo punto in avanti, grazie a un lungo delicatissimo traverso di cinque tiri di corda da 60 m, è stato raggiunto un ampio plateau. Simone Moro e Hervé Barmasse lo hanno attraversato in neve fresca fino al ginocchio per poi raggiungere, intorno alle 21.30, la base della piramide sommitale della montagna, a quota 6.500 metri. Un bivacco al gelo, senza tenda, sacco a pelo o qualsiasi altro conforto, al solo riparo di un seracco. Poi, alle prime luci dell’alba, gli ultimi 400 m di salita verso la vetta, conquistata il primo agosto 2008. mi è mai mancato l’entusiasmo per affrontare traversate e scalate invernali. Mi sono cimentato in salite in velocità, ho aperto nuove vie sempre cercando di raccogliere il testimone lasciato dai grandi alpinisti del passato. Ma ho fatto “il mio alpinismo”, senza mai cadere in una emulazione. L’alpinismo deve superare il culto della performance per recuperare il gusto dell’avventura? L’alpinismo – mi riferisco in particolare alle spedizioni extraeuropee – ha perso fantasia e spirito d’avventura. Le spedizioni tendono un po’ tutte ad assomigliarsi e gli alpinisti pensano, scalano e riportano le loro imprese in 12-17/2008Heid_Riv_Apert.qxp 9-12-2008 15:44 Pagina 17 ApertaMente corre quando si è così incoscienti da credere che la tecnologia riesca ad alleviare o peggio annullare i rischi che l’alta quota e gli elementi naturali possono presentare. In un mare calmo e bonaccia di vento tutto può sembrare facile. Con mare forza sette e tempesta anche la barca più sofisticata e attrezzata diventa un fuscello in balia degli elementi. In montagna è lo stesso e lassù non c’è neppure la possibilità di essere salvati… modo ripetitivo, quasi dovessero costruire una “carriera”. Del resto il fenomeno è sotto gli occhi di tutti: un qualsiasi sito internet, nelle stagioni che precedono o seguono il periodo monsonico, trabocca di informazioni sulle scalate ai tetti del mondo. Forse il fenomeno è dovuto a una difficoltà ad accettare gli eventuali fallimenti o al timore di non avere sufficiente appeal sul grande pubblico. Questo è stato un anno tragico per la montagna, segnato da troppi lutti. Pensi che queste spedizioni allargate che, come accennavi prima, affrontano la montagna come una routine, deresponsabilizzino il singolo scalatore producendo un calo di attenzione e, quindi, un più alto numero di incidenti? Di sicuro. Quando si è in tanti si delega ad altri o si ripartiscono con altri delicate operazioni come l’attrezzamento di punti esposti e pericolosi, piuttosto che il lavoro di apertura della via e della traccia di salita; tutto diventa drammaticamente più pericoloso e può sfuggire il controllo totale della situazione. Inoltre, si è influenzati dalle “follie” di altri, magari inesperti, che non sanno rinunciare quando invece occorrerebbe farlo, quando è troppo tardi per continuare a scalare rischiando così di raggiungere la cima nell’oscurità. Quando si è in tanti ci si Durante le sue spedizioni Simone ha violato i tetti del mondo rallenta l’un l’altro e si devono superare uno alla volta tratti difficili o esposti. Le ore se ne vanno e, con loro, anche il coefficiente di sicurezza. L’ambizione cieca e sorda è il pericolo maggiore quando si è in tanti sulla stessa via. Affidarsi eccessivamente alla tecnologia, fidarsi troppo di questi nuovi supporti, può generare una sicurezza eccessiva e illusoria che porta a una sottovalutazione dei rischi? Questo è un altro pericolo che si Una vita sulle cime, ma con fair play Simone Moro, nato nel 1967, laureato con 110 e lode in scienze motorie, parla cinque lingue. Guida alpina, atleta, istruttore federale e, dal 1992 al 1996, allenatore della nazionale italiana FASI di arrampicata sportiva. Ha iniziato ad arrampicare fin da ragazzino, diventando quindi un professionista in grado di cimentarsi in spedizioni che hanno violato i tetti del mondo: Himalaya, Karakorum,Thien Shan, Pamir, Ande, Patagonia, Antartide. Si è dedicato anche all’arrampicata sportiva sempre con difficoltà intorno al decimo grado. Un livello tecnico tutt’ora mantenuto, benché la sua scelta radicale lo conduca ormai a cimentarsi con l’alta quota e ardue salite su cascate di ghiaccio. È possibile il recupero dello spirito delle origini? Ci si è lasciati alle spalle quell’alpinismo vero che ha il gusto di misurarsi con montagne vergini e versanti sconosciuti o poco saliti. L’alpinismo che prova l’emozione di ripercorrere scalate intraprese un’unica volta e mai più rivisitate, che conosce i concatenamenti di più montagne o le insidie delle salite invernali. Rare e piacevoli eccezioni, per la maggior parte rappresentate da scalatori provenienti dall’Europa dell’Est, si misurano ancora con l’avventura, ma sono davvero in pochi, sia a livello nazionale, sia internazionale. Le montagne non si conquistano né si vincono, ma è la natura a decidere se concedersi, lasciarsi corteggiare, stabilire una tregua. Fatica, fantasia, inventiva, fame d’ignoto e d’avventura dovrebbero tornare a essere ingredienti essenziali dell’alpinismo e l’avere con sé un satellitare non modifica questi presupposti. La comunicazione si avvale oggi di strumenti sofisticati, grazie ai quali è possibile trasmettere ad altri l’esaltazione, la fatica, la paura e, a volte, anche la noia che accompagnano alcune giornate. Ma le difficoltà e i pericoli si affrontano da soli e, confrontandosi con la montagna in una partita lontana dai soliti stereotipi, anche l’insuccesso ha un sapore diverso. 17 18-23/2008Heid_Riv_Apert.qxp 4-12-2008 19:24 Pagina 18 ApertaMente La vera storia del pi greco, un numero che è una celebrità di Rainer Mais* Una vita passata sugli spalti e un ruolo da primo attore fin dall’antichità. E ancora oggi il pi greco è conteso da entusiastici gruppi di fan Il volume della sfera qual è? Quattro terzi pi greco erre tre. Formula che tutti noi abbiamo frettolosamente enunciato, ma facendo sempre un po’ esplodere quel “pi greco”, come per distinguerlo dal resto e riconoscergli la sua altera, antica nobiltà. Ancora oggi il pi greco mantiene inalterata la sua importanza, e non solo in ambito matematico. In occasione di una visita a Chieming in Baviera, ci siamo imbattuti in un agricoltore preoccupato perché un gasdotto in fase di progettazione, dovendo correre intorno al globo, avrebbe incrociato in questo percorso proprio la sua aia. In effetti, proveniendo dalla Russia attraverso la Repubblica Ceca, dovrebbe passare proprio per Chieming e, quindi, proseguire verso Sud-Ovest. Per il contadino, senza dubbio, sarebbe una catastrofe dal momento che il gasdotto, posato in superficie, dividerebbe la sua azienda agricola esattamente a metà. I polli non potrebbero quindi più spostarsi da un lato all’altro dell’aia, ragione che l’ha spinto a richiedere di portare il gasdotto a 1 m di altezza, così da permettere agli animali di scorrazzarci liberamente sotto. Gli ingegneri responsabili del progetto gli hanno spiegato che, 18 Archimede di Siracusa, matematico, fisico e ingegnere greco (287-212 a.C.) 18-23/2008Heid_Riv_Apert.qxp 4-12-2008 19:24 Pagina 19 ApertaMente in tal caso, si sarebbe dovuto sollevare l’intero gasdotto in tutto il mondo – e quindi non solo a Chieming – e sarebbe così diventato complessivamente più lungo. Tale soluzione comporterebbe enormi costi aggiuntivi ai quali l’agricoltore avrebbe dovuto partecipare accollandosi la maggiorazione per l’allungamento del gasdotto. Il costo per ogni metro o parte di esso aggiunto ammonterebbe a 100 €. L’azienda dovrebbe sostenere anche i costi per il supporto necessario a sollevare il condotto in tutto il globo. L’agricoltore era confuso, in quanto non era in grado di calcolare di quanto si sarebbe allungato il gasdotto nel mondo e il conseguente ammontare dei costi a suo carico. Mi pregò quindi di aiutarlo. E proprio qui ebbe inizio il mio problema. Ero sicuro che con un raggio medio della Terra pari a 6.371 km avrei dovuto calcolare dapprima la circonferenza del pianeta e a tale scopo si impiega – lo sa anche un bambino – il pi greco. Ma qual è il valore preciso di questa costante matematica? Qualcuno lo conosce? Si sa il valore del pi greco e qual è esattamente la sequenza di cifre decimali? Quante cifre dopo Calcolo del raggio terrestre Akira Haraguchi, record giapponese per aver recitato a memoria 83.431 cifre decimali del pi greco la virgola occorre calcolare per risolvere con esattezza questo problema? Mi collegai immediatamente a Internet e, cercando su Google il termine “cerchio” e “pi”, rimasi colpito dal numero di risultati trovati dal motore di ricerca: 1.240.000! L’intera umanità, dall’antichità fino ai nostri giorni, si è occupata del pi greco e ancora se ne sta interessando. Esistono club che si occupano del (pi) e che accettano soltanto i candidati che sono in grado di recitare a memoria un determinato numero di cifre decimali. Il record attuale è stato conseguito il 2 luglio 2005 dal giapponese Akira Haraguchi, che ha recitato a memoria 83.431 cifre decimali del . Ignoravo tutto questo. Non sapevo nemmeno che i fan del al 14 marzo lo commemorassero, dal momento che negli Stati Uniti la denominazione corrente di questa data è 3/14. Il 22 luglio si festeggia inoltre il giorno dell’approssimazione del , in onore dell’approssimazione di questo numero con la frazione 22/7 fatta da Archimede di Siracusa (287-212 a.C.), famoso matematico, fisico e ingegnere greco. Era una mente davvero geniale e sosteneva che la circonferenza c di un cerchio presenta, rispetto al diametro d, esattamente lo stesso rapporto che lega la superficie del cerchio al quadrato del raggio (r2). Archimede iscrisse e circoscrisse i cosiddetti poligoni nel cerchio con un massimo di 96 lati, avvicinandosi così alla circonferenza del cerchio e li calcolò. Raggiunse, in modo straordinario per quell’epoca, 19 18-23/2008Heid_Riv_Apert.qxp 4-12-2008 19:24 Pagina 20 ApertaMente una valutazione estremamente precisa della costante matematica del , dalla quale risultò che il rapporto cercato doveva essere leggermente minore di 3+10/70 e di poco maggiore di 3+10/71! 10 10 3,1408450...=3+ –– < <3+ –– =3,1428571... 71 70 Confrontando il valore limite superiore con il risultato della frazione 22/7 – basta ricordare il giorno di approssimazione del del 22 luglio – si ottiene 3,1428571, ovvero esattamente il numero che rappresentava per Archimede il valore limite superiore. Con un altro calcolo Archimede arrivò alla frazione 211875 67441 –––––––– Archimede iscrisse e circoscrisse i cosidetti poligoni nel cerchio con un massimo di 96 lati Questo dimostra il risultato 3,141635 e quindi un’approssimazione ancora più precisa alla costante matematica odierna del . Le prime 20 posizioni decimali oggi sono le seguenti: =3,1415926535 8979323846… dove i puntini stanno a indicare che la sequenza numerica non si riproduce ciclicamente, ossia non ipotizza un modello prevedibile e, quindi, prosegue sempre all’infinito. Indipendentemente dal numero di cifre è sempre solo un’approssimazione al numero attuale. Non è sorprendente? Ormai i computer sono in grado di calcolare fino a oltre 1.240 miliardi di posizioni del e non siamo ancora soddisfatti. Il è ancora infinito. Dal momento che Archimede aveva 20 18-23/2008Heid_Riv_Apert.qxp 4-12-2008 19:24 Pagina 21 ApertaMente già calcolato il con grande precisione, individuando anche l’importanza che questo numero riveste per cerchi e sfere, in suo onore viene a volte chiamato anche numero di Archimede. intorno alla ruota o lungo la circonferenza del cerchio, tagliarla, misurarla con un metro a nastro e determinarne la lunghezza in rapporto al diametro. Perché il pi greco era così importante persino nell’antichità, tanto da tenere occupati i principali scienziati dell’epoca? Perché oggi, benché questo numero venga continuamente ricalcolato con tecnologie sempre più avanzate e procedure costantemente perfezionate, non si registrano di anno in anno nuovi record in merito? I babilonesi arrivarono così già nel 2.000 a.C. a un valore leggermente superiore al 3. Ma solo Archimede e altri rinomati matematici in Cina, Persia, Egitto ecc. cercarono di calcolare con esattezza questo valore. Nel XVI secolo si diede vita a una regolare caccia al record per determinare la “corretta costante matematica del ”. Persino nella Bibbia si può leggere, nel primo libro dei Re nel capitolo 7, versetto 23, quanto segue: “Fece un bacino di metallo fuso di dieci cubiti da un orlo all’altro, rotondo; la sua altezza era di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti”. Il testo, che parla della reggia di Re Salomone, sovrano di proverbiale saggezza, indica nei dettagli le dimensioni dell’edificio utilizzando l’unità di misura dell’epoca: il cubito. Il passaggio citato descrive chiaramente un lago circolare artificiale, del diametro di 10 cubiti con una superficie di 30 cubiti, che circondava il palazzo. Questo dimostra che gli architetti di allora eseguivano già i calcoli utilizzando il coefficiente 3 che, come ormai sappiamo, è solo approssimativo. Questo coefficiente non è stato sempre denominato con la lettera greca pi minuscola (). La definizione fu introdotta A quel tempo per ricoprire le ruote o per determinare i volumi dei fusti di vino si doveva conoscerne la circonferenza, cosa che rendeva indispensabile trovare il corretto. Il processo più semplice per raggiungere lo scopo consisteva nel porre una fune nel 1706 da William Jones, (1675-1749), un erudito gallese, che lo fece derivare dalla prima lettera della parola greca “perifereia” (zona marginale), tenendolo per così dire a battesimo. Da allora, grazie anche all’opera del matematico svizzero Leonhard Euler (1707-1783), si continua a impiegare questa denominazione. Nel 1596 spettò al matematico tedesco Ludolph van Ceulen (1540-1610) il compito di calcolare con precisione le prime 35 cifre decimali del . Si dice che se ne sia occupato per 30 anni, tanto che il , per questa ragione, a volte viene definito “numero di Ludolph”. Per poter aiutare il povero agricoltore di Chieming, dovevo Costante matematica pi pi= Circonferenza Diametro pi= U d Nel XVI secolo si diede vita a una regolare caccia al record per determinare la “corretta costante matematica del ” 21 18-23/2008Heid_Riv_Apert.qxp 4-12-2008 19:24 Pagina 22 ApertaMente Negli Stati Uniti, il 22 luglio, si festeggia il giorno dell’approssimazione del pi greco. A Seattle (Oregon, USA), gli hanno dedicato una fontana imparare che il è un numero reale, ma non razionale, in quanto non può essere rappresentato come frazione con numeratore e denominatore interi e, quindi, nemmeno come numero decimale finito. Leggendo imparai che il è irrazionale, infinito e trascendente! Non è incredibile? Un numero si definisce trascendente quando non può essere considerato una soluzione di un’equazione algebrica di qualsiasi grado. Ora iniziava a farsi più complicato. Secondo il dizionario il termine "trascendente" indica qualcosa che oltrepassa i limiti dell’esperienza, immateriale, soprannaturale o, secondo un punto di vista 22 matematico, che va al di là dell’algebra. Che razza di numero! Piano piano mi resi conto che il appare agli occhi di noi comuni mortali come qualcosa di mistico e misterioso, in quanto non rilevabile a livello matematico. Ecco il motivo del culto del . Con la prova che il è trascendente, si è arrivati così anche all’impossibilità di determinare la cosiddetta quadratura del cerchio. Il problema, vecchio di 2.000 anni, riguarda la costruzione di un quadrato di uguale superficie utilizzando compasso e riga. Ancora non ci si è rassegnati di fronte a questa impossibilità di ottenere la quadratura del cerchio a causa della trascendenza del . Sopravvivono tuttora alcuni irragionevoli matematici che, per hobby, pubblicano presunte soluzioni per tale quadratura e credono fermamente di essere nel giusto. Come si può calcolare un numero irrazionale, infinito e trascendente? Ero sconcertato e pensare che volevo solo calcolare la maggiore lunghezza del gasdotto e l’importo che l’agricoltore avrebbe dovuto pagare. Un problema risolvibile? Le cifre decimali sono effettivamente così importanti 18-23/2008Heid_Riv_Apert.qxp 4-12-2008 19:24 Pagina 23 ApertaMente Grazie ai radiotelescopi la sequenza di cifre del pi greco è stata inviata nell’Universo Del resto il è così importante che la sequenza di cifre del , in collaborazione al programma SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) all’Università di California, è stata inviata con i radiotelescopi nell’Universo. L’umanità ritiene che l’intelligenza extraterrestre, se presente, debba conoscere anche questa importante costante matematica. per l’allungamento del gasdotto? Di quanto si sarebbe allungato il gasdotto e quanto avrebbe dovuto pagare l’agricoltore di Chieming? (La soluzione è riportata nel box sottostante). * Rainer Mais è un habitué di queste pagine. Dal 1993 al 2004 è stato Amministratore Delegato della HEIDENHAIN MICROPRINT GmbH, con sede a Berlino Soluzione U =2 · r · U + x =2 · (r +1 m) · 2 · r · + x =2 · r · +2 · · m x =2 · · m Legenda: U = circonferenza x = allungamento del gasdotto r +1 m = incremento del raggio di 1 m per U si impiega 2 · r · Incrementando il raggio di 1 m la circonferenza aumenta di 2 · · m =6,28 m. La cosa straordinaria è che questo rapporto vale per qualsiasi dimensione del cerchio, sia che si tratti della dimensione di una palla, della Terra o di una galassia. Per questo problema la sequenza di cifre decimali non riveste alcuna importanza. Con =3 risulta un allungamento di 6,00 m, con =3,14 di 6,28 m e con =3,14159 di 6,28318 ecc. L’allungamento del gasdotto di circa 40.000 km di lunghezza è pari a 6,28 m e l’agricoltore deve pertanto pagare 700 €, calcolando un prezzo pari a 100 € per ogni metro o parte di esso. Volendo calcolare l’allungamento in millimetri, occorre eseguire il calcolo con 3 cifre decimali ottenendo 6.282 mm! Per esprimere il risultato in micrometri o nanometri, si necessita sempre di cifre decimali, ossia con 3,141592 il risultato è 6.283.184 µm o con 3,141592653 è di 6.283.185.306 nm! 23 24-29/2008Heid_Riv_Punto.qxp 5-12-2008 10:05 Pagina 24 Punto d’incontro Progetto ALMA: un’appassionante avventura che va dal deserto al cosmo 24-29/2008Heid_Riv_Punto.qxp 9-12-2008 15:48 Pagina 25 Punto d’incontro Progetto ALMA: un’appassionante avventura che va dal deserto al cosmo I sistemi di misura HEIDENHAIN, già testati in passato e ora impiegati per il controllo del più grande telescopio riflettore del mondo, sono un supporto fondamentale dell’intera operazione Il 14 luglio 2007 comunicati stampa e annunci di agenzia diffondevano come un tam tam la notizia della prima luce del più grande telescopio riflettore del mondo: il gran telescopio delle Isole Canarie, noto anche come “Grantecan”. Così come in altri nuovi telescopi di queste dimensioni, per il controllo dello strumento sono stati impiegati i sistemi di misura HEIDENHAIN. Sull’asse di azimuth è stato installato il nastro ERA 780C, collocato sulla culla dello specchio primario del diametro di 15 m con dodici testine di scansione. Fra i sistemi di misura angolari ERA montati fino a questo momento in tutto il mondo, questo è il più grande, ma per HEIDENHAIN si tratta di un progetto ormai entrato a far parte del passato. La fase di sviluppo, infatti, si era conclusa da anni e l’ultimo intervento di HEIDENHAIN risaliva all’installazione dei sistemi di misura angolari, nell’autunno del 2005. Mentre il telescopio Grantecan era ufficialmente al servizio degli astronomi, HEIDENHAIN, a seguito di contatti precedentemente intercorsi, riceveva in quegli stessi giorni la proposta ufficiale di collaborazione per una nuova e più impegnativa sfida. Si trattava del progetto ALMA (Atacama Large Millimeter Array), che sarà realizzato nell’ambito di una collaborazione internazionale tra USA, Unione Europea, Giappone e Cile. Che cos’è il progetto ALMA Il progetto ALMA prevede la costruzione di sessantaquattro radiotelescopi, ognuno dei quali dotato di una parabola di 12 m di diametro destinata a ricevere le onde elettromagnetiche provenienti dallo spazio profondo, inizialmente in una banda di lunghezza compresa tra 0,85 mm e 3 mm, per arrivare in seguito fino a 9,6 mm. Gli astronomi ripongono molte speranze in questo progetto considerando l’elevato potere risolutivo dalle antenne di ALMA, equiparabile a quello dei più grandi telescopi ottici, quali il VLT (Very Large Telescope di ESO in Cile) o il Keck (telescopio installato sul Mauna Kea, Hawaii). Una delle caratteristiche principali va individuata nella promettente possibilità di far lavorare assieme le sessantaquattro parabole riceventi indirizzandole verso un unico oggetto stellare, proprio come se si trattasse di un solo grande e potente radiotelescopio. Si potrà far lavorare assieme le sessantaquattro parabole riceventi indirizzandole verso un unico oggetto stellare, proprio come se si trattasse di un solo grande e potente radiotelescopio (Foto ESO) 25 24-29/2008Heid_Riv_Punto.qxp 5-12-2008 10:05 Pagina 26 Punto d’incontro La radioastronomia annovera fra le sue prerogative la possibilità di osservare oggetti celesti remoti, avvolti dalla polvere cosmica che ne attenua la luce impedendo l’osservazione da parte dei telescopi ottici. Le antenne di ALMA saranno in grado di superare gli ostacoli appena accennati e di osservare la radiazione emessa da questi corpi celesti, così da poterne studiare le proprietà fisico chimiche. Un’ulteriore motivazione a sostegno della radioastronomia ad alta risoluzione con ALMA è rappresentata dall’osservazione di galassie molto lontane che, come è stato evidenziato agli inizi del Novecento, dall’istante iniziale del Big Bang continuano ad allontanarsi l’una rispetto all’altra a velocità elevata, effetto reso evidente da una banda dello spettro visibile spostata verso il rosso. L’enorme lontananza rende appena percepibile l’intensità delle onde radio che supera di pochissimo il rumore di fondo dello spazio cosmico. L’ampia superficie virtuale di ricezione di ALMA consentirà l’osservazione di oggetti celesti ancora più distanti. Grazie alle misurazioni di precisione del satellite WMAP, l’età dell’universo può essere valutata con relativa esattezza intorno ai 13,7 miliardi di 2009, anno internazionale dell’astronomia L’UNESCO, nel dicembre 2005, ha inoltrato la richiesta di proclamare il 2009 come anno internazionale dell’astronomia. L’assemblea delle Nazioni Unite ha immediatamente accolto tale proposta. L’iniziativa darà modo anche ai meno esperti di avvicinarsi al mondo dell’astronomia e comprendere l’universo e i suoi misteri oltre al sistema solare che ospita la nostra Terra. Per maggiori informazioni visitare il sito web ufficiale, in italiano: http://www.astronomy2009.it/ anni. Le onde registrate sono state pertanto in viaggio per un periodo pari a 12,6 miliardi di anni. ALMA aiuterà così a ottenere informazioni dettagliate sulla composizione della prima fase evolutiva dell’universo. Oltre alla gamma delle distanze, l’elevata capacità di risoluzione di ALMA contribuirà a raggiungere una migliore possibilità di osservazione di comete, asteroidi e pianeti del nostro sistema solare, determinandone forma, dimensioni e periodi di rotazione, in particolare per i corpi minori. Le antenne saranno installate nel deserto di Atacama, in Cile, a 5.000 m di altitudine su un’area molto estesa. In base ai diversi esperimenti le antenne potranno essere posizionate secondo diverse modalità, per esempio raggruppate in cerchi, stabilendo 500 m come diametro della circonferenza oppure, diversamente, potranno essere distanziate in un’area di 14 Km2. La realizzazione del progetto rappresenta una grande sfida sia per l’uomo sia per la strumentazione e i sottosistemi impiegati. L’altitudine di 5.000 m rende difficoltosa Le antenne saranno installate nel deserto di Atacama, in Cile, a 5.000 m di altitudine e su un’area molto estesa (Foto ESO) 26 24-29/2008Heid_Riv_Punto.qxp 5-12-2008 10:05 Pagina 27 Punto d’incontro l’esecuzione dei lavori, sia durante l’installazione sia nel successivo periodo di funzionamento anche a causa delle basse temperature e dei forti venti. A 3.000 m è in fase di ultimazione un campo base dove le antenne verranno assemblate e, quindi, trasferite sul luogo di impiego con l’aiuto di veicoli speciali, appositamente costruiti in Europa. Questi rientrano fra i principali investimenti del progetto e sono predisposti anche per il trasporto delle antenne in caso di riorganizzazione dell’array. Il progetto ALMA nasce da una collaborazione tra Europa, USA, Giappone e Cile, ognuno dei quali fornisce il proprio contributo al progetto ed è rappresentato da un’organizzazione della propria area geografica. Per quanto riguarda Veicolo speciale per il trasporto di antenne (Foto ESO) Antenna di modello americano a sinistra e di modello europeo a destra (Foto ESO) l’Europa, l’ESO (European Southern Observatory – Osservatorio europeo per l’emisfero australe – con sede a Garching nei pressi di Monaco di Baviera) è responsabile dell’installazione di un massimo di trentadue antenne. Anche NSF (National Science Foundation, USA/Canada) e NRAO (National Radio Astronomy Observatory) hanno il compito di erigere trentadue antenne. Entrambi gli enti, per ora, hanno inizialmente siglato un contratto che prevede la costruzione di venticinque antenne. Il design delle antenne è stato sviluppato dai partner in totale libertà e si differenzia pertanto in misura sostanziale: la figura a lato mostra a sinistra il modello americano e, a destra, quello europeo. Il Giappone contribuisce al progetto con dieci antenne complementari. La fase di design dei progetti è durata molto a lungo: HEIDENHAIN fu coinvolta nel 1999 e ha collaborato ai progetti per tutti questi anni. 27 24-29/2008Heid_Riv_Punto.qxp 5-12-2008 10:05 Pagina 28 Punto d’incontro ALMA e HEIDENHAIN Un prototipo dell’antenna dotato dei sistemi di misura angolari e delle elettroniche di interpolazione prodotte da HEIDENHAIN, è stato già ampiamente testato negli scorsi anni in un’area appositamente predisposta negli USA, dimostrando ottima funzionalità riguardo agli obiettivi preposti. Verso la fine del 2007, infine, è stata individuata in una località europea il luogo ideale per la costruzione in serie delle antenne di responsabilità dell’ESO. Al momento è in fase di costruzione la prima delle antenne di serie che sarà successivamente trasportata nel campo base a 3.000 m. Una volta terminati i test definitivi nel sito Un’antenna prototipo (foto ESO) 28 L’asse di azimuth delle antenne realizzate dall’ESO sarà dotata di un nastro METALLUR ERA 7480C installato su un diametro di circa 3 metri predisposto, si prevede di costruire ogni due mesi una nuova antenna e di trasportarla sul luogo di impiego a 5.000 m. Si pensa di concludere la fase di costruzione del progetto entro il 2012, quando sarà pronto l’array di radiotelescopi. Durante questo periodo le singole antenne saranno comunque utilizzate dalla comunità di astronomi poiché, oltre al funzionamento in maniera interferometrica, cioè l’impiego contemporaneo su un unico obiettivo, possono anche essere controllate separatamente l’una dall’altra. A questo proposito si stanno ultimando le sedi per gli alloggi e le aree per la strumentazione e il comando. HEIDENHAIN fornisce gli strumenti di ultima generazione. Ciascuna delle prime venticinque antenne commissionate sarà dotata di sistemi di misura angolari del tipo ERA 4000 e ERA 7000. L’asse di elevazione sarà provvisto di un encoder ERA 4280C. L’asse di azimuth, invece, sarà dotato di un nastro METALLUR ERA 7480C installato su un diametro di circa 3 m. Per l’elaborazione dei segnali di scansione sarà fornita un’elettronica di nuova concezione, appositamente sviluppata per rispondere alle esigenze del progetto. Guardando avanti Cosa ci prospetta il futuro? I grandi telescopi nel mondo continueranno 24-29/2008Heid_Riv_Punto.qxp 9-12-2008 15:48 Pagina 29 Punto d’incontro ad essere costruiti con il supporto di HEIDENHAIN? Al momento sia l’ESO sia la corrispettiva istituzione nordamericana stanno svolgendo studi indipendenti sui telescopi riflettori di dimensioni molto elevate, che arrivano fino a 42 m di diametro e che costringono progettisti e costruttori ad affrontare sfide completamente nuove. Anche per quanto riguarda la tecnologia di misura è necessario percorrere nuove strade nell’ambito di questi progetti. HEIDENHAIN è in contatto con entrambi i partner e probabilmente, anche in futuro, i sistemi di misura HEIDENHAIN continueranno a essere impiegati nei progetti di telescopi tecnologicamente all’avanguardia. Glossario Azimuth: distanza angolare in orizzontale tra un punto di riferimento (solitamente il Nord) e l’oggetto osservato. Elevazione: misura dell’angolo in verticale dal piano orizzontale di riferimento (per telescopi e radiotelescopi il range di escursione è al massimo di 90°). Perché i telescopi sono in Cile? La maggior parte dei siti di osservazione terrestri con l’ausilio dei più potenti telescopi ottici è dislocata sugli altopiani cileni. La scelta non è casuale: infatti, in questi luoghi aridi, oltre a esserci turbolenza atmosferica molto bassa, si registra anche la presenza del maggior numero di notti serene nell’arco di un anno. Nel caso di ALMA la zona è stata selezionata anche per la buona immunità dai disturbi radio originati da fonti terrestri che possono creare problemi nell’acquisizione dei deboli segnali provenienti dallo spazio. (foto ESO) WEB LINK ALMA: www.eso.org/sci/facilities/alma/ ESO: www.eso.org/ NRAO: www.nrao.edu/ NRC: http://hia-iha.nrc-cnrc.gc.ca/main_e.html Prima luce: termine usato per sponsorizzare un nuovo telescopio ottico durante la prima vera osservazione di un oggetto stellare successivamente al periodo di integrazione e test. Spettro visibile: serie di colori – l’unica a essere percepita dall’occhio umano – fisicamente identificata da una gamma di lunghezze d’onda con indici di propagazione differenti a seconda del mezzo o ambiente in cui si trasmettono. Le lunghezze d’onda trasportano anche informazioni relative al corpo da cui si sono originate o riflesse e, per questo motivo, sono registrate dagli studiosi di diversi campi di studio. 29 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 30 HEIDENHAIN P.A.S.S. Prodotti.A pplicativi.S ervice.S egnalazioni. Le innovazioni per iTNC 530 rendono il lavoro più semplice – Incremento della produttività grazie ai sistemi di tastatura HEIDENHAIN – TNC 620: il controllo numerico di HEIDENHAIN che innova la tradizione – Visualizzatori di quote: scende in campo la serie ND 500 di HEIDENHAIN – La svolta che perfeziona le prestazioni degli encoder induttivi – HEIDENHAIN, oltre alla qualità, garantisce sicurezza in qualsiasi circostanza – Vi presentiamo i nuovi CNC Selca S4000 Retrofit – Avanguardia nelle lavorazioni con la fresatura planetaria sui CNC S4000 – Option 46 (Python OEM process): ultimo nato per iTNC 530 – Scopriamo insieme tutte le opportunità di IPC 6110 e Remo Tools SDK – Scansione ottimizzata per trasduttori rotativi assoluti – Verificare gli assi rotanti: un’operazione semplice grazie ad ACCOM 2.8 – Corsi 2009: tante occasioni per mantenersi aggiornati 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 31 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Le innovazioni per iTNC 530 rendono il lavoro più semplice DCM, KinematicsDesign, KinematicsOpt, controllo adattativo dell’avanzamento, convertitore DXF. Sono solo alcune delle nuove funzioni per costruttori di macchine e utilizzatori rese possibili dai recenti aggiornamenti del software Il controllo numerico iTNC 530, conosciuto per la sua versatilità nel controllo di fresatrici, alesatrici, foratrici e centri di lavoro, si è arricchito ulteriormente di caratteristiche e funzioni utili che permettono di facilitare la lavorazione e azionare la macchina con maggior iTNC 530 unisce alla versatilità del controllo numerico nuove caratteristiche e funzioni che aumentano comfort di comando e sicurezza sicurezza e flessibilità. Innovazioni che in termini di comfort di comando e sicurezza operativa rappresentano davvero un valore aggiunto. iTNC 530 ha alle spalle anche altri successi, per esempio smarT.NC. Questo nuovo modo operativo, costituisce un significativo avanzamento nella realizzazione di un’interfaccia utente di impiego pratico per la programmazione in officina. Controllo anticollisione dinamico DCM (opzione) DCM (Dynamic Collision Monitoring) è il controllo anticollisione dinamico che garantisce all’operatore la possibilità di prevenire danni alla macchina, grazie a una elevata verifica dei movimenti programmati all’interno dell’area di lavoro della stessa. Normalmente i programmi NC generati con sistemi CAD/CAM si limitano a evitare la collisione tra utensile e pezzo, senza considerare i componenti della macchina presenti nell’area di lavoro. L’intervento di HEIDENHAIN ha colmato questa mancanza. Lo schermo, che può essere suddiviso e mostrare insieme il programma e la cinematica della macchina, permette all’operatore di individuare i componenti a rischio di collisione e di rimuoverli. Di fronte a un rischio di collisione, iTNC 530 interrompe automaticamente la lavorazione. 31 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 32 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti DCM in modalità Prova Programma La modalità permette il controllo delle possibili collisioni ancora prima di avviare la lavorazione, aumentando l’affidabilità della macchina e riducendone i tempi di inattività. In caso di collisione compare un avviso e i corpi in collisione appaiono colorati in rosso. Controllo degli elementi di serraggio La funzionalità DCM include ora anche il controllo degli elementi di serraggio del pezzo in lavorazione consentendo di identificare ed evitare in anticipo le possibili collisioni con l’utensile. La definizione degli elementi di serraggio può essere eseguita in modo semplice utilizzando il PC TOOL standard FixtureWizard. iTNC 530, grazie a KinematicsDesign, offre maggiore rapidità nello sviluppo di tabelle cinematiche permette infatti di definire con un supporto grafico le tabelle cinematiche della macchina. KinematicsOpt (opzione) Pezzi che richiedono lavorazioni complesse vanno di pari passo con movimenti altrettanto complessi degli utensili. Per la lavorazione a cinque assi, in particolare, devono essere applicati requisiti di precisione sempre più severi. La nuova funzione KinematicsOpt risponde a KinematicsDesign Maggiore rapidità nello sviluppo di tabelle cinematiche. Questa è la promessa che HEIDENHAIN fa ai costruttori della macchina. PC TOOL KinematicsDesign iTNC 530: nuove funzioni per diverse esigenze • Ampliamento del controllo anticollisione dinamico DCM: monitoraggio dei dispositivi di serraggio e verifica delle collisioni anche in modo lettura programma • Cicli di tastatura per la misura e la compensazione della cinematica degli assi rotativi • Traslazione con sovrapposizione volantino in direzione attiva dell’asse utensile (asse virtuale) KinematicsOpt: fase di misurazione di assi rotativi 32 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 33 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Con il controllo anticollisione dimamico l’operatore può prevenire danni alla macchina questa esigenza, permettendo di far conto su un livello di precisione ripetibile anche per lunghi periodi e su una elevata qualità di produzione nelle lavorazioni di serie. Controllo e ottimizzazione della macchina sono così regolati: • sistema di tastatura 3D con cicli specifici per misurare automaticamente gli assi rotativi della macchina, indipendentemente dal fatto che l’asse rotativo sia rappresentato da una tavola circolare oppure da una testa orientabile. La misura degli assi rotativi è garantita da una sfera di calibrazione, fissata in un punto qualsiasi della macchina; • sulla base dei valori misurati iTNC 530 determina la precisione statica di orientamento; • la nuova geometria della macchina viene memorizzata all’interno della tabella cinematica. Lavorare con teste intercambiabili è ora più semplice grazie al nuovo ciclo 452 COMPENSAZIONE PRESET. Con questo ciclo l’operatore è in grado di eseguire da solo la misura e la calibrazione di una nuova testa di fresatura montata sulla macchina. KinematicsComp (opzione) Performance elevate relative alle tolleranze del pezzo richiedono che anche le macchine utensili abbiano requisiti eccellenti. La norma ISO 230-1 indica per un asse lineare sei possibili errori e ancora di più per un asse rotativo. In sostanza, tanto maggiore è il numero di assi di una macchina, tanto più elevata sarà la possibilità di errori. Inoltre, nella lavorazione a cinque assi o per macchine di grandi dimensioni, entrano in gioco anche gli assi paralleli, Nel modello cinematico il costruttore descrive il grado di libertà della sua macchina nonché la posizione degli assi rotativi. È possibile integrare in questo modello esistente il comportamento effettivo di tutti gli assi 33 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 34 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti È possibile, per esempio, eseguire i programmi NC creati esternamente, tenendo in considerazione le più diverse trasformazioni delle coordinate. Il programma NC vero e proprio, in questo caso, non deve essere modificato. La funzione Impostazioni globali del programma, studiata per facilitare il lavoro, prevede anche la possibilità di impostare le sovrapposizioni del volantino, di scambiare gli assi e bloccarli. La funzione asse virtuale VT, ora operativa, è fondamentale per la lavorazione di grandi stampi complicando a livello meccanico la soluzione dei diversi problemi di precisione. Gli assi risentono inoltre di una deriva, causata da una distribuzione termica irregolare nei componenti della macchina, che genera spostamenti (traslazioni) ma, soprattutto, rotazioni. Con la funzione KinematicsComp di iTNC 530 non è più un problema memorizzare la descrizione dettagliata degli errori della macchina nel controllo numerico. Nel modello cinematico, ora, è possibile integrare il comportamento effettivo di tutti gli assi, senza doversi limitare alla definizione della geometria nominale. Inoltre, con KinematicsComp, è anche possibile definire una compensazione termica determinata dai dati inviati dai vari sensori, collocati in posizioni cruciali della macchina. Saranno soprattutto le macchine di grandi dimensioni, dove lunghi percorsi di traslazione e grandi masse in movimento 34 possono generare errori relativamente elevati, a beneficiare dei vantaggi di KinematicsComp. Impostazioni globali del programma (opzioni) La funzione Impostazioni globali del programma GS, con l’inserimento di nuovi ampliamenti garantisce all’utente maggiore flessibilità e versatilità di lavoro. Il controllo adattativo dell’avanzamento è ancora più completo e arricchito di novità interessanti Attivazione dell’asse virtuale VT Un’importante novità, inclusa nell’opzione GS, è la funzione asse virtuale VT. Volendo per esempio impostare un sovrametallo costante durante la lavorazione di uno stampo con TCPM (Tool Center Point Management) attivo, è sufficiente traslare l’asse virtuale VT con il volantino nella direzione attuale dell’utensile. In caso di impiego del volantino HEIDENHAIN HR 420 è possibile selezionare direttamente l’asse virtuale VT e visualizzare sul display il valore della traslazione impostata. Funzioni di programmazione sempre più efficienti AFC Controllo adattativo dell’avanzamento Anche il controllo adattativo 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 35 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Il convertitore DXF ottimizza tempi di programmazione e testing e assicura l’esatta corrispondenza tra il profilo prodotto e quello predefinito dell’avanzamento AFC (Adaptive Feed Control) presenta interessanti novità e arricchimenti. Per esempio, è ora possibile seguire l’andamento della potenza del mandrino in funzione all’avanzamento in una finestra nel video di iTNC 530. Quest’ultimo, durante la fase di apprendimento, visualizza in una finestra sovrapposta la potenza di riferimento memorizzata. Rotazione base 3 (upgrade funzionale) Questa funzione consente a iTNC 530 la correzione di qualsiasi posizione inclinata del pezzo nello spazio. È possibile esclusivamente Rielaborata e adattata, la nuova Gestione file offre una vasta gamma di prestazioni sulle macchine dotate di almeno due assi rotativi e solo dopo che il costruttore della macchina abbia abilitato questa funzionalità. Convertitore DXF (opzione) Perché programmare ancora profili complessi quando si dispone già del disegno in formato DXF? Con le nuove versioni software è possibile aprire file DXF direttamente su iTNC 530 per estrarre facilmente i profili in esso contenuti. Si risparmiano così operazioni complesse di programmazione e test e si ha la certezza che il profilo definito corrisponda esattamente al disegno del progettista. L’impostazione di zoom e l’origine dell’ultimo file DXF selezionato vengono memorizzati dal TNC. Selezionando nuovamente il file, queste impostazioni sono immediatamente disponibili. Di grande utilità anche la nuova finestra informativa che dà visibilità a tutti i dati dell’elemento selezionato. Per le posizioni di lavorazione sono riportate le coordinate X/Y, per gli elementi del profilo il punto iniziale e finale, per i cerchi anche il centro e il senso di rotazione. Nuova Gestione file Interamente rielaborata per la gestione anche di file generati con il modo operativo smarT.NC, è dotata di un’ampia gamma di nuove funzionalità: • possibilità di ordinare i file per nome, tipo, dimensione, data ultima modifica e stato; • possibilità di selezione rapida dei file semplicemente immettendo in tastiera la prima lettera del nome; • gestione preferiti; • visualizzazione configurabile delle informazioni su file; • formato configurabile della visualizzazione della data. Creazione di file di service Per risolvere errori e dubbi in modo più semplice ed efficace è disponibile una funzione che concentra tutti i dati rilevanti per la ricerca guasti in un file *.zip che, tra l’altro, contiene: • il programma NC attivo; • la tabella utensili TOOL.T; • eventualmente le tabelle punto zero attive; • i file di sistema importanti. Il file *.zip, leggibile anche tramite interfaccia dati, può essere spedito via e-mail al costruttore della macchina. 35 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 36 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Incremento della produttività grazie ai sistemi di tastatura HEIDENHAIN L’impiego di sistemi di tastatura riduce i tempi di attrezzaggio, contribuisce ad aumentare l’operatività della macchina e migliora l’accuratezza dimensionale dei pezzi finiti I sistemi di tastatura trovano impiego principalmente su fresatrici e centri di lavoro. Particolarmente indicati per diverse funzioni di misura, sia in officina sia nella produzione in serie, sono disponibili in due versioni a seconda dell’applicazione prevista: • il sistema di tastatura per la verifica dei pezzi in lavorazione TS viene fissato direttamente al mandrino della macchina utensile. È disponibile a scelta con cavo o con interfaccia a infrarossi. Allineamento del pezzo da lavorare, definizione di origini e misura della qualità della lavorazione rientrano tra gli impieghi tipici; • il sistema di tastatura per utensili TT misura in modo completamente automatico utensili fermi o rotanti direttamente sulla macchina, a seconda dei cicli a disposizione del controllo NC. Elevata stabilità nel tempo grazie al sensore ottico immune all’usura I sistemi di tastatura HEIDENHAIN generano alla deflessione dello stilo un segnale di commutazione da un sensore ottico. Il flusso luminoso generato da un LED viene trasformato in fasci dal sistema di lenti focalizzatrici e va a colpire un fotoelemento differenziale sotto forma di punto luminoso. Alla deflessione dello stilo, il punto luminoso cambia posizione sull’elemento, generando così un 36 segnale di commutazione. Grazie al commutatore ottico che funziona in assenza di contatto, il sensore è immune all’usura garantendo così un’elevata stabilità nel tempo dei sistemi di tastatura HEIDENHAIN. di tastatura è effettivamente in uso, è ora di circa 800 ore per il TS 640 e di circa 200 ore per il compatto TS 440. Volendo fare un esempio applicativo si può dire che, impiegando il sistema di tastatura in media per il Indicatore ottico Grazie all’indicatore ottico dei sistemi di tastatura HEIDENHAIN, l’operatore è in grado di verificare, tramite una segnalazione luminosa, se il sistema è correttamente acceso oppure spento. Anche la tastatura manuale risulta particolarmente pratica in quanto la deflessione dello stilo è segnalata dall’accensione permanente di un LED. Durata delle batterie più che raddoppiata Lavorare con i sistemi di tastatura TS 640 e TS 440 è più pratico. Il perfezionamento dell’elettronica ha ridotto nettamente l’energia necessaria al funzionamento facendo sì che la durata delle batterie sia più che raddoppiata. L’autonomia, ossia il tempo in cui il sistema Il TS 740 consente di eseguire sulla macchina utensile funzioni di misurazione dai requisiti particolarmente elevati in termini di accuratezza e ripetibilità di tastatura 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 37 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti 5% del tempo di lavorazione con funzionamento a tre turni per 220 giorni all’anno, le batterie del TS 640 devono essere sostituite dopo 3 anni circa, mentre quelle del compatto TS 440 dopo soli 9 mesi. Oltre alle batterie al litio, i sistemi di tastatura HEIDENHAIN possono utilizzare anche le comuni batterie alcaline o gli accumulatori ricaricabili. L’elettronica particolarmente sofisticata rende addirittura possibile l’impiego di batterie con una tensione molto bassa. Rispetto alle batterie al litio, questi tipi richiedono tuttavia intervalli di sostituzione più brevi. TS 740: sistema di tastatura a infrarossi I sistemi di tastatura quali TS 640 e TS 440 impiegano come sensore un commutatore ottico. Il TS 740 dispone invece di un sensore di nuova concezione, il cui cuore è rappresentato da elementi di compressione. Alla tastatura del pezzo, lo stilo viene deflesso esercitando delle forze su tali elementi. La differenza di tali forze viene rilevata dall’elettronica che genera poi il segnale di commutazione. Con questo sistema è possibile raggiungere un’accuratezza pari a ≤±1 µm e una ripetibilità di 2 ≤0,25 µm. Il TS 740 è concepito anche per l’impiego su macchine utensili moderne con cambio utensili rapido. Inoltre, elevate accelerazioni o decelerazioni non determinano alcun segnale di commutazione incontrollato. Il TS 740 si differenzia dal TS 640 per la maggiore accuratezza e ripetibilità a una velocità di tastatura di 0,25 m/min (TS 640: 3 m/min.) nonché per le minime forze di tastatura. TS 740 consente, quindi, di eseguire sulla macchina utensile funzioni di misurazione dai requisiti particolarmente elevati in termini di accuratezza e ripetibilità di tastatura. tastatura è particolarmente TS 444: sistema di tastatura interessante per gli operatori che con alimentazione ad aria producono in serie e che non compressa, senza batterie possono permettersi di Il TS 444 offre una soluzione interrompere in momenti critici il innovativa ed elegante che sfrutta processo di lavorazione per il ciclo “Pulizia del punto di misura” sostituire le batterie. Ma anche per per alimentare il tastatore. gli operatori che utilizzano di rado il Per il funzionamento del TS 444 è sistema di tastatura e che non richiesta soltanto l’alimentazione ad dispongono sempre di batterie aria compressa tramite il mandrino. pronte all’uso, il TS 444 rappresenta L’aria viene convogliata nello una interessante alternativa. strumento attraverso il cono di fissaggio e alimenta la girante della turbina che, tramite variazione del Interfaccia universale UTI 192 campo magnetico, genera energia I sistemi di tastatura HEIDENHAIN elettrica che viene accumulata in possono essere collegati ai principali condensatori a elevate prestazioni. CN per fresatrici, alesatrici e centri Come per gli strumenti di tipo di lavoro. Infatti HEIDENHAIN ha tradizionale, l’aria che fuoriesce viene realizzato l’interfaccia universale utilizzata per la pulizia del punto di UTI 192 (Universal Touch Probe misura. La carica del sistema di tastatura e la pulizia del punto di misura vengono quindi eseguiti in un unico ciclo. Il TS 444 consente pertanto di eliminare completamente i processi di gestione, immagazzinaggio e smaltimento delle batterie. Il tempo di carica dipende dalla pressione dell’aria, ossia maggiore è la pressione minore è il tempo di carica. Per garantire un opportuno tempo di carica, si consiglia di impiegare una pressione di alimentazione di 5 bar. Con una pressione di 5,5 bar, per esempio, il sistema di tastatura viene completamente caricato in 3 secondi circa. Con i condensatori completamente carichi è possibile eseguire un ciclo Per il funzionamento del TS 444 è richiesta di tastatura di 2 minuti. soltanto l’alimentazione ad aria compressa tramite Questo sistema di il mandrino 37 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 16:04 Pagina 38 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Interface) che, oltre a consentire il collegamento contemporaneo di un tastatore pezzo e di uno utensili, rende compatibile i segnali d’uscita con la norma IEC 61 131-2. È implicito che le funzioni di tastatura disponibili dipendono dai cicli implementati sul CNC stesso. HEIDENHAIN, a corredo dei tastatori, è in grado di fornire cicli per l’allineamento automatico, definizione origini, misurazione pezzo e misurazione utensile. UTI 192 ha un design compatto, può essere facilmente fissato nell’armadio elettrico e consente un ampio range di interfacciamenti elettrici. Mette a disposizione diverse routine specifiche per i sistemi di tastatura HEIDENHAIN come per esempio la possibilità di attivare i tastatori tramite un comando macchina. UTI 192 dispone di segnalazioni luminose per agevolare la configurazione del sistema e le operazioni di service. Misura e verifica dell’integrità degli utensili La misura di utensili direttamente sulla macchina consente di possibilità per la misura degli utensili: il sistema di tastatura a contatto TT 140 e i sistemi laser TL. TT 140 • Il segnale di commutazione è generato da un sensore ottico immune all’usura e particolarmente affidabile. • L’elemento di tastatura di forma discoidale è di facile sostituzione. • Lo stilo di collegamento all’elemento di tastatura presenta un punto di rottura nominale, proteggendo così il sistema di tastatura da danni meccanici in caso di urto accidentale. Nel TT 140, il segnale di commutazione è generato da un sensore ottico immune all’usura e particolarmente affidabile contenere i tempi passivi, incrementare l’accuratezza di lavorazione e ridurre gli scarti e le ripassature. HEIDENHAIN offre due diverse I sistemi laser di tastatura consentono di misurare gli utensili alla velocità nominale in assenza di contatto 38 Sistemi laser TL Micro e TL Nano • Consentono di misurare gli utensili alla velocità nominale in assenza di contatto. • Grazie ai cicli di misura, inclusi nello standard di fornitura, è possibile rilevare lunghezza e diametro dell’utensile, controllare la forma dei singoli taglienti e stabilire l’usura o la rottura dell’utensile. Conclusione I sistemi di tastatura HEIDENHAIN offrono una serie di nuovi vantaggi e innovazioni. In particolare, rispetto agli strumenti standard, si contraddistinguono per un maggior tempo di autonomia e per la gestione più flessibile delle batterie. Il TS 444, nello specifico, è privo di batterie in quanto è in grado di autoalimentarsi attraverso l’aria compressa che viene soffiata per la pulizia del pezzo. Oltre al sensore ottico standard, HEIDENHAIN ha lanciato un nuovo principio che consente un’accuratezza di misura molto elevata, offrendo così uno dei sistemi di tastatura per macchine utensili fra i più precisi nell’ambito di quelli attualmente presenti sul mercato. 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 39 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti TNC 620: il controllo numerico di HEIDENHAIN che innova la tradizione Pratico e compatto, è indicato per l’impiego su fresatrici, alesatrici e foratrici universali per produzioni singole e di serie Il controllo numerico TNC 620, grazie alla semplicità di comando, è facilmente programmabile anche dagli operatori meno esperti movimento degli assi o utilizzando con estrema precisione il volantino elettronico. La programmazione orientata all’officina permette una rapida familiariazzazione con TNC 620, guidando il lavoro attraverso dialoghi intuitivi e supporto grafico. Grazie alla potente interfaccia Fast Ethernet, il TNC 620 è in grado di eseguire con rapidità sia il trasferimento sia la lavorazione di programmi di lavoro, anche molto lunghi, creati esternamente da stazioni CAD/CAM. Il controllo numerico TNC 620 è compatto e versatile e può controllare fino a un massimo di cinque assi. Ulteriormente perfezionato e dotato di regolazione digitale degli azionamenti, il TNC 620 pur restando fedele al concetto base di funzionamento dei controlli numerici HEIDENHAIN, si fonda su una nuova soluzione software. Questa, benché sia altamente innovativa, non procura alcun problema all’operatore già esperto di TNC che desidera lavorare con TNC 620. Il nuovo controllo numerico, grazie alla semplicità di comando, è facilmente programmabile anche dagli operatori meno esperti. I movimenti di traslazione sono eseguibili manualmente e in modo semplice, usando i tasti di Schermo con “Split Screen” Tutte le informazioni necessarie per la programmazione, il funzionamento e il monitoraggio del programma di lavoro sono chiaramente visualizzate sullo schermo piatto a colori TFT da 15” con risoluzione XGA (1024x768 pixel). La modalità “Split Screen” dà modo di dividere a metà lo schermo e di visualizzare su un lato i blocchi NC e sull’altro la grafica o l’indicazione di stato. Quest’ultima, sempre visibile durante l’esecuzione del programma, informa sulla posizione dell’utensile, sul programma in corso, sui cicli attivi ecc., specificando anche i tempi di lavorazione attuale. 39 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 40 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Pannello di comando funzionale Orientato alla programmazione in officina, così come tutti i TNC HEIDENHAIN, il pannello di comando ha una disposizione di tasti estremamente razionale, pensata per facilitare l’immissione del programma. Le funzioni, alcune delle quali disponibili anche in softkey, sono rese chiaramente identificabili da simboli autoesplicativi o semplici abbreviazioni. Lavorazioni ripetitive: cicli orientati alla pratica per semplificarle TNC 620 agevola gran parte delle lavorazioni in officina con cicli appositamente concepiti, memorizzando le lavorazioni ripetitive e frequenti che comprendono diverse fasi operative. I cicli di lavorazione standard per foratura e maschiatura (con e senza compensatore) possono venire integrati con altri per filettatura, alesatura e tornitura. Sono previsti anche cicli per maschere di fori (cerchio e serie di fori) e cicli di fresatura per spianatura di superfici piane, svuotamento e finitura di tasche, scanalature e isole. Per l’esecuzione di tasche sono di grande utilità i cicli SL (Subcontour List), che permettono di adottare la descrizione profilo per diverse operazioni di lavorazione che impiegano utensili differenti. Per la lavorazione possono essere sovrapposti fino a dodici profili parziali. Per la sgrossatura, TNC 620 tiene conto del sovrametallo di finitura sulle superfici laterali e di base e, dovendo usare più utensili, riconosce le superfici non lavorate, così da poterle trattare in modo mirato con utensili più piccoli. Per misurare e controllare automaticamente i pezzi, l’operatore può affidarsi a cicli di tastatura che, così come quelli di lavorazione, 40 vengono facilmente immessi nel programma. Grazie al dialogo con testo in chiaro HEIDENHAIN, la grafica mostra passo dopo passo, in modo interattivo, le diverse operazioni da eseguire e si rivela particolarmente utile nell’esecuzione di componenti non quotati a norma NC con la potente programmazione FK. Riutilizzo degli elementi programmati del profilo La conversione delle coordinate è la soluzione di TNC 620 che consente di utilizzare in punti diversi del pezzo un profilo già programmato, ma modificato per posizione o grandezza. Ruotare il profilo, ingrandirlo, ridurlo, rappresentare in speculare il sistema di coordinate, spostare il punto zero, sono tutte operazioni rese più facili da TNC 620. Collegamento in rete TNC 620 può essere integrato in reti e collegato a PC, posti di programmazione e altre memorie dati. Senza alcun software complementare comunica con i server NFS e reti Windows utilizzando il protocollo TCP/IP. I tempi di trasferimento dei dati sono brevissimi: 100 Mbit/s. I programmi trasmessi, salvati nella memoria interna di TNC 620, vengono eseguiti a velocità elevata. Una grafica raffinata a supporto dell’operatore La grafica bidimensionale di TNC 620 rende più sicura la programmazione. Sullo schermo viene visualizzato contemporaneamente ogni movimento di traslazione programmato. Un test grafico, una volta creato il programma NC, ancora prima della lavorazione vera e propria del pezzo è in grado di simularla graficamente, rappresentandola in diversi modi: • vista dall’alto con differenti livelli di profondità; • tre proiezioni (come nel disegno del pezzo); • visualizzazione 3D. TNC 620, grazie ai tasti funzione dedicati, rende più sicura la programmazione. Lo schermo permette di visualizzare contemporaneamente ogni movimento di traslazione programmato 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 41 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Eventuali errori logici nel programma NC vengono controllati prima del posizionamento del pezzo sulla macchina. Suggerimenti sulla causa degli errori e sulla loro risoluzione facilitano la ricerca evitando tempi di inattività. I dettagli possono essere ingranditi e viene indicato il tempo di lavorazione calcolato in ore, minuti e secondi. Gestire con facilità le applicazioni complesse Anche quando ci si trova di fronte a funzioni particolamente complesse, TNC 620 è all’altezza della situazione, permettendo, per esempio, l’orientamento del piano di lavoro intorno a uno o più assi rotativi. Il programma di lavorazione, con la consueta semplicità, viene creato nel piano principale (solitamente X/Y). Grazie a cicli speciali anche la lavorazione di profili, scanalature e gradini presenti sullo sviluppo di un cilindro, non rappresenta un problema. In caso di lavorazione simultanea con un massimo di cinque assi, le funzioni speciali vengono in aiuto e, grazie a calcolo preventivo dinamico del profilo e algoritmi per la Sistemi di tastatura in 3D Funzioni di allineamento, misurazione e controllo sono automatizzate in combinazione ai cicli di tastatura di TNC 620. I sistemi di tastatura 3D, montati direttamente nel portautensili dal costruttore della macchina, sono dotati, a seconda del tipo di macchina, di diversi coni di serraggio. Gli stili con sfere di tastatura in rubino sono disponibili in diversi diametri e lunghezze. La nuova soluzione hardware: collegamento universale e digitale dei diversi componenti del controllo numerico definizione della traiettoria, è garantita l’elevata qualità della superficie dei pezzi. Universale e digitale Design dell’hardware compatto e all’avanguardia L’unità logica MC per i controlli numerici digitali HEIDENHAIN è sempre stata accanto all’unità di regolazione CC, nel quadro elettrico. Ora, invece, trova spazio nel pannello di comando posto sul retro del grande schermo ergonomico. Ci si lascia alle spalle il cablaggio complesso che appartiene ormai al passato. L’unità di regolazione CC, ancora nel quadro elettrico, è collegata ai moduli di potenza con l’interfaccia PWM. HSCI: alta tecnologia per grandi vantaggi Unità logica, unità di regolazione e altri componenti del sistema di controllo HEIDENHAIN si avvalgono della nuova e potente interfaccia HSCI (HEIDENHAIN Serial Controller Interface), nuovo protocollo in tempo reale firmato da HEIDENHAIN per Fast Ethernet. Il sistema ha caratteristiche eccellenti, in grado di assicurare estrema precisione e qualità superficiale affiancate da velocità di traslazione e alta affidabilità. HSCI, insieme all’interfaccia per sistemi di misura puramente digitale EnDat 2.2, unisce alta tecnologia a grandi vantaggi: • cablaggio più semplice; • messa in funzione più intuitiva; • svariate possibilità di diagnosi; • maggiore immunità ai disturbi. Processore Intel Per il programma NC e PLC viene impiegata come supporto di memoria una scheda Compact Flash che, essendo ancora più insensibile alle vibrazioni meccaniche, è ottimale per garantire la sicurezza della memorizzazione dei dati. L’interfaccia Fast Ethernet integrata di serie permette una facile connessione del TNC alla rete aziendale, rivelandosi utile per la trasmissione dei dati. Grazie all’interfaccia USB, le unità di immissione, visualizzazione e supporti per lo scambio di dati possono essere collegate a TNC 620. 41 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 42 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Visualizzatori di quote: scende in campo la serie ND 500 di HEIDENHAIN Rappresenta la soluzione ideale per qualsiasi macchina utensile manuale. Operazioni rese più semplici dal supporto dato all’operatore. Fresare, forare e tornire non sono più un problema I visualizzatori di quote HEIDENHAIN fanno scoprire il piacere di risparmiare tempo. Un vantaggio reso possibile grazie a una serie di caratteristiche mirate a garantire rapidità e sicurezza incrementando, nel contempo, la produttività di macchine utensili manuali. Si assicura un aumento dell’accuratezza dimensionale dei pezzi prodotti, così come la massima praticità. Un monitoraggio del profilo, che indica se l’utensile opera entro determinate tolleranze limite selezionate, si conferma particolarmente utile per lavorazioni di fresatura e tornitura 2D. Tutto in vista sul display grafico I visualizzatori della serie ND 500 sono dotati di display grafico. L’operatore sperimenterà la comodità di poter disporre, oltre che dei valori di posizione, anche di una serie di ulteriori informazioni particolarmente utili: origine, utensile, avanzamento, tempi di lavorazione, unità di misura, modalità di visualizzazione. L’ottima leggibilità del display, che riporta in modo chiaro le posizioni sulla base dell’origine selezionata, riduce notevolmente gli errori di lettura rendendo ancora più affidabile la lavorazione. Per quanto riguarda la definizione delle funzioni, le istruzioni con testo in chiaro e la maschera di guida supportano validamente l’operatore. 42 Il visualizzatore di quote ND 500, grazie al display grafico, agevola l’operatore durante le fasi di lavorazione Accesso veloce alle funzioni I tasti funzione permettono di selezionare in modo rapido e diretto tutte le funzioni principali. I dati richiesti vengono inseriti grazie ai softkey con informazioni localizzate con testo in chiaro. Di facile accesso anche il calcolatore tascabile integrato: è sufficiente calcolare le posizioni complesse e, quindi, confermare direttamente il valore ottenuto sul display. Visualizzazione percorso residuo L’indicazione del percorso residuo è di fondamentale importanza per migliorare la produttività e semplificare il lavoro: è sufficiente inserire la quota da raggiungere per far sì che il visualizzatore indichi la 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 43 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Sistemi di misura lineari LS 328C/LS 628C: grande accuratezza e una costruzione robusta per un impiego che dura nel tempo Al sistema di misura lineare è affidato il compito di rilevare l’esatta posizione di un asse direttamente sulla slitta, senza che il risultato di misura possa subire influenze dovute al gioco di elementi di trasmissione o all’errore passo vite. Naturalmente, accuratezza della misurazione e qualità della riga graduata vanno di pari passo. I sistemi di misura lineari HEIDENHAIN sono dotati di righe graduate DIADUR, che assicurano precisione elevata. Questi sistemi di misura danno anche garanzia di robustezza e resistenza alle vibrazioni. Riga e unità di scansione sono protette da trucioli, polvere e spruzzi d’acqua da un carter in alluminio, chiuso verso il basso da guarnizioni a labbro elastiche. La scansione fotoelettrica delle righe graduate funziona in assenza di contatto. In questo modo evita di essere soggetta a usura nel tempo. È sufficiente allineare la riga in diversi punti rispetto alla guida della macchina e il montaggio è fatto, in modo semplice e veloce. Per l’allineamento della riga si possono utilizzare bordi o punti di battuta. Distanza tra alloggiamento e unità di scansione sono facilmente regolabili, assicurandosi anche il rispetto delle tolleranze laterali, tramite il dispositivo di bloccaggio per il trasporto o con il calibro di montaggio per LS 328C/LS 628C. Il cavo di collegamento si allaccia a innesto alla base di montaggio e, in caso di danneggiamento durante il funzionamento estremo in officina, può essere sostituito senza il fastidio di dover smontare il sistema di misura. È possibile ordinare il cavo di collegamento nella lunghezza desiderata. quota residua e mostri graficamente la direzione nella quale occorre eseguire la traslazione. Questa funzionalità è particolarmente utile quando ci si trova di fronte a pezzi complessi. In modalità operativa di fresatura si tiene conto anche del raggio utensile nel piano di lavoro (R+ o R-). Visualizzazione percorso residuo: traslazione verso il punto 0 Somma per assi longitudinali In modalità tornitura si può usufruire di una doppia possibilità di visualizzazione: • visualizzazione singolo, dove le indicazioni delle posizioni si riferiscono al punto zero impostato per ciascuna slitta assiale; • visualizzazione somma, per torni con doppia slitta. La posizione viene ottenuta sommando algebricamente la posizione delle due slitte longitudinali. Questa funzionalità permette di visualizzare la posizione assoluta dell’utensile riferita all’origine pezzo senza ricorrere a calcoli. 43 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 44 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Sagome di fori Corone di fori (circonferenza completa o archi di circonferenza) e serie di fori realizzabili con immediatezza, svincolati dalla necessità di dover eseguire troppi calcoli. Una volta inserite le dimensioni geometriche e il numero dei fori del disegno, i visualizzatori della serie ND 500 determinano, sulla base di dati, le coordinate dei singoli fori nel piano di lavoro. Il display grafico rivela tutta la sua funzionalità proprio in questo tipo di lavorazione dal momento Visualizzazione singolo e somma per torni con slitta longitudinale e superiore che tutte le maschere di fori, ancora prima della lavorazione, possono essere visualizzate e testate attraverso la loro rappresentazione grafica. Informazioni a portata di mano Durante tutte le fasi di lavorazione l’operatore viene costantemente supportato dalla guida integrata che fornisce ogni informazione necessaria. Sarà sufficiente premere il softkey GUIDA e sullo schermo del visualizzatore di quote compariranno tutte le indicazioni relative alla procedura in esecuzione. Un’ulteriore serie di informazioni può essere visualizzata attraverso il softkey LISTA DI ARGOMENTI. La presenza di un braccio snodabile consente di fissare i visualizzatori di quote ND 500 alla macchina. Naturalmente è possibile fissarli anche direttamente dalla base di supporto 44 Montaggio I visualizzatori di quote della serie ND 500 possono essere fissati alla macchina direttamente dalla base di supporto oppure attraverso un braccio snodabile. In entrambi i casi, i componenti necessari a eseguire l’operazione sono inclusi nella fornitura standard del visualizzatore e permettono la regolazione e l’orientamento del display. 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 45 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti La svolta che perfeziona le prestazioni degli encoder induttivi Le nuove serie ECI/EQI 1100 e ECI/EQI 1300 di HEIDENHAIN sono state rese meccanicamente compatibili con i resolver maggiormente diffusi e si adattano alle più diverse esigenze È stato fatto un passo avanti nel campo degli encoder induttivi. Le serie ECI/EQI 1100 e ECI/EQI 1300 di HEIDENHAIN, infatti, sono ora disponibili in versioni meccanicamente compatibili con i più diffusi modelli di resolver. A seconda del tipo di applicazione o di accuratezza richiesta, è quindi possibile utilizzare un encoder assoluto induttivo o ottico come alternativa a un resolver. Gli encoder serie ECI/EQI 1100 con interfaccia EnDat 2.1, grazie a un perfezionamento della scansione induttiva consentono anche un aumento della risoluzione assoluta nel giro da 16 a 18 bit (262.144 valori di posizione giro); gli encoder serie ECI/EQI 1300 con interfaccia EnDat 2.1 consentono una risoluzione assoluta nel giro pari a 19 bit (524.288 valori di posizione giro). Grazie a queste innovazioni, l’azionamento può beneficiare di una Negli encoder ECI/EQI 1100 e ECI/EQI 1300 risulta evidente l’estrema praticità di montaggio e l’idoneità per applicazioni a elevata affidabilità e robustezza migliore regolazione dell’anello di controllo. L’utilizzo di azionamenti abbinati a encoder anziché a resolver offre migliori prestazioni in termini di accuratezza di posizionamento, stabilità della velocità e dinamica di regolazione. Questo si ottiene grazie a una maggiore ampiezza della banda passante e a un numero sensibilmente maggiore di periodi del segnale per la costruzione del valore di posizione nel giro singolo. Il valore di posizione è già fornito dall’encoder attraverso un’elettronica integrata e L’impiego di azionamenti abbinati a encoder anziché a resolver offre un sensibile miglioramento di accuratezza di posizionamento, stabilità della velocità e dinamica di regolazione trasmessa come informazione digitale pura all’elettronica successiva tramite la veloce interfaccia dati EnDat; come opzione, il valore di posizione può essere trasmesso anche come segnale analogico incrementale 1VPP. Una EEPROM read & write, avvalendosi di un’interfaccia sincrono-seriale, fornisce i parametri utente, utilizzabili in ogni momento per l’autoconfigurazione automatica. La tecnologia multigiro reale rende superfluo effettuare un ciclo di homing dopo un calo di tensione o un riavvio, oppure ricorrere ai sistemi a battery back-up che richiedono manutenzione regolare. I parametri di allarme e di diagnosi, presenti nell’interfaccia EnDat, assicurano un’elevata funzionalità dell’encoder. Nei nuovi encoder serie ECI/EQI 1100 e ECI/EQI 1300 risultano immediatamente evidente l’estrema praticità di montaggio e l’idoneità d’impiego in applicazioni a elevata affidabilità e robustezza. 45 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 46 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti HEIDENHAIN, oltre alla qualità, garantisce sicurezza in qualsiasi circostanza Dalla crescente richiesta di sicurezza contro i rischi nasce una straordinaria innovazione: introdotti i primi sistemi di misura di posizione EnDat 2.2 per applicazioni di sicurezza secondo la categoria SIL-2 Regole e disposizioni di legge richiedono una sempre più stretta osservanza di quei requisiti capaci di garantire come prima cosa la tutela delle persone e, in seconda battuta, la salvaguardia di beni materiali e dell’ambiente. Concordemente con gli standard di sicurezza e con la normativa nazionale ed estera, attribuiscono una sempre maggior importanza al fattore protezione nella realizzazione di macchine e impianti tendendo verso la minimizzazione o, meglio ancora, l’eliminazione dei rischi che potrebbero verificarsi in condizioni di esercizio più o meno ottimali di macchine e impianti. Diventa quindi indispensabile la presenza di sistemi di misura di posizione. Il crescente impiego di processori e sistemi programmabili ha comportato una rielaborazione della norma EN 954-1, relativa ai macchinari. Ormai obsoleta rispetto ai nuovi requisiti, è stata inglobata nella successiva EN ISO 13 849. Sono stati inclusi anche l’affidabilità dei componenti e dei codici programmabili secondo la IEC 61 508 e gli standard sui prodotti da essa derivati, quali la IEC 62 061 per gli azionamenti elettrici. La presenza di assi mobili costituisce un potenziale pericolo nella costruzione di macchine e impianti dato che le funzioni di sicurezza fondamentali sono sempre più 46 completamente innovative per le applicazioni orientate alla sicurezza. integrate direttamente nell’azionamento. Per questa ragione la trasmissione dei valori di posizione da un sistema di misura verso il controllo numerico dell’azionamento diventa preferibilmente digitale e occorrono sistemi elettronici complessi sia nel controllo numerico dell’azionamento, sia nei sistemi di misura destinati al preciso rilevamento della posizione. L’attuale funzionalità di macchine e impianti e gli elevati requisiti di sicurezza prescritti nelle nuove norme, richiedono sistemi di misura di posizione con soluzioni La generazione di valori di posizione ridondanti prevede attualmente diverse soluzioni. Un sistema reale a due canali è il risultato dell’installazione di due sistemi di misura per ogni asse. Ragioni di costo rendono però auspicabile una soluzione con un solo sistema di misura di posizione. Se fino a ora sono stati impiegati a tale scopo sistemi di misura analogici con segnali seno/coseno, il futuro delle applicazioni orientate alla sicurezza vedrà scendere in campo soluzioni a encoder singolo, capaci di una determinazione ridondante del valore di posizione sulla base di una trasmissione puramente seriale dei dati. I sistemi di misura di posizione di sicurezza HEIDENHAIN Sistema globale di azionamento sicuro 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 47 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti rappresentano la soluzione ideale: grazie all’interfaccia EnDat 2.2, puramente seriale, sono supportati i sistemi a encoder singolo per applicazioni di sicurezza a norma EN 13 849 o IEC 61 508. D’ora in poi, anche nelle applicazioni di sicurezza, sarà possibile sfruttare tutti i vantaggi della trasmissione seriale dei dati. Sistema di misura di posizione: principio d’avanguardia e garanzia di alta sicurezza Le norme DIN EN ISO 13 849-1 e DIN EN IEC 61 508, in base alle quali sono testati i sistemi di misura HEIDENHAIN per applicazioni di sicurezza, propongono una diversa valutazione dei sistemi orientati al controllo dei rischi. Non ci si limita Sistema di misura di posizione di sicurezza più alla stima della struttura del sistema, ma si considera anche la possibilità di guasto di elementi costruttivi o sottosistemi. I costruttori di impianti di sicurezza, trovandosi a dover realizzare sistemi completi, sono avvantaggiati da questa concezione modulare che EnDat 2.2: tante funzioni in poco spazio Tanti i vantaggi che, a fronte di un ingombro minimo, l’interfaccia EnDat 2.2 offre ai sistemi di misura: • Cablaggio semplice e compatto L’elevata risoluzione interna dei segnali di misura rappresenta un punto di forza dei sistemi di misura EnDat 2.2. I segnali incrementali supplementari non devono più essere trasmessi, dal momento che la trasmissione puramente digitale rende già sufficienti cavi con schermatura semplice e pochi fili. I connettori risultano quindi più compatti e di facile inserimento, mentre i diametri ridotti dei cavi consentono raggi di curvatura inferiori. Oltre ai valori di posizione, l’interfaccia EnDat 2.2 trasmette altre informazioni come, per esempio, la temperatura del motore, eliminando così linee separate. • Incremento dell’immunità ai disturbi L’immunità ai disturbi risulta essere nettamente migliorata grazie alla trasmissione puramente digitale dei valori di posizione. Gli influssi elettromagnetici sul cavo di collegamento tra sistema di misura e controllo numerico non si ripercuotono più sulla precisione di posizionamento. • Messa in funzione agevolata I sistemi di misura dotati di interfaccia EnDat dispongono di una targhetta elettronica, essenziale per semplificare la messa in funzione. L’encoder stesso, tramite l’interfaccia EnDat, può richiamare, dopo averle memorizzate, tutte le principali informazioni, per esempio tipo di sistema, periodi del segnale, valori di posizione al giro, formato di trasmissione dei valori di posizione, senso di rotazione, velocità di rotazione massima ammessa, accuratezza in funzione della velocità di rotazione, avvertimenti e allarmi, numero di identificazione e di serie. In un’area di memoria definibile a piacere sono archiviate le informazioni OEM, per esempio la “targhetta elettronica” del motore, in cui è installato il sistema di misura con indicazione del tipo di motore, correnti massime ammesse ecc. 47 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 48 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Incrementale Assoluto permette di far affidamento su sottosistemi già qualificati. I sistemi di misura di posizione di sicurezza con trasmissione puramente seriale dei dati tramite EnDat 2.2 soddisfano pienamente tale esigenza. In un motore sicuro, il sistema di misura di sicurezza determina un sottosistema di questo tipo ed è composto da encoder con modulo di trasmissione EnDat 2.2, linea di trasmissione con comunicazione EnDat 2.2 e cavo, modulo di ricezione EnDat 2.2 con funzione di sorveglianza. Passando dalla teoria alla pratica, l’utilizzo del sistema completo “azionamento sicuro” offre garanzie su più fronti: • sistema di misura di posizione di sicurezza; • controllo numerico orientato alla sicurezza (incluso master EnDat con funzioni di sorveglianza); • modulo di potenza con cavo di potenza del motore e il motore; • connessione meccanica tra sistema di misura e motore. Sistema di misura di posizione integrato nell’applicazione Un accoppiamento meccanico e un collegamento elettrico connettono il sistema di misura di posizione al sistema principale. L’accoppiamento meccanico del sistema di misura al 48 La trasmissione puramente digitale garantisce un incremento dell’immunità ai disturbi motore è affidato al collegamento dell’albero e al giunto, entrambi predefiniti dalla geometria dello strumento. L’integrazione elettrica è realizzata mediante collegamento del master EnDat con funzioni di sorveglianza nel controllo numerico sicuro. Tenendo conto delle misure di implementazione predefinite il sistema di misura di posizione sicuro, come sottosistema con relative probabilità di guasto, può essere integrato nella valutazione di sicurezza del sistema completo del costruttore di impianti e motori. Valore di posizione trasmesso con EnDat 2.2 Il sistema di misura di posizione fonda la propria idea di sicurezza su: • due valori di posizione indipendenti generati nell’encoder; • bit di errore supplementari che vengono trasmessi tramite il protocollo EnDat 2.2 al master EnDat. A questo fanno capo diverse funzioni di sorveglianza che consentono di rilevare guasti nel sistema di misura e durante la trasmissione. Viene per esempio eseguito un confronto fra i due valori di posizione. Il master EnDat predispone quindi per il controllo numerico sicuro due valori di posizione e bit di errore indipendenti tramite due interfacce del processore. Al controllo numerico, inoltre, è affidato il compito di monitorare la funzionalità sia del sistema di misura di posizione di sicurezza, sia del master EnDat con test ad attivazione periodica. L’architettura del protocollo EnDat 2.2 permette la messa in atto di informazioni e meccanismi di controllo rilevanti per la sicurezza in background. Infatti, le informazioni importanti per la sicurezza vengono memorizzate in cosiddette informazioni supplementari, che il controllo numerico può richiedere a ogni ciclo di interrogazione in aggiunta alla posizione vera e propria. L’architettura del sistema di misura secondo IEC 61 508 è del tipo testato a un canale. Sistema di misura di posizione: impiego a tutto campo HEIDENHAIN ha ideato sistemi di misura di posizione di sicurezza che è possibile utilizzare come sistemi a encoder singolo nelle applicazioni con categoria di controllo SIL-2. A tale proposito si può usufruire delle funzioni del sistema di misura di posizione sicuro anche per le seguenti funzioni di sicurezza del sistema completo: spegnimento sicuro, arresto controllato sicuro, incremento limitato sicuro, velocità limitata sicura, accelerazione limitata sicura, velocità ridotta sicura, posizione limitata sicura, disinserimento coppia sicuro. L’integrazione del sistema di misura di posizione sicuro nella concezione di sicurezza di un motore o di una macchina, prevede la presa in esame di determinate restrizioni predefinite dalle norme. Pertanto, il controllo numerico sicuro deve per esempio comandare le due interfacce master EnDat tramite due interfacce indipendenti, per esempio due diversi microprocessori. In caso di errore il CN passa in uno stato sicuro. Il CN sicuro centra il proprio 30-49/2008Heid_Riv_PASS.qxp 9-12-2008 15:55 Pagina 49 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Segnale e regolazione per la massima sicurezza: in entrambi i casi la qualità è eccellente I primi trasduttori rotativi “sicuri” della serie ExN 400 ed ExN 1300 sono al momento utilizzati per motori elettrici in possesso di requisiti straordinariamente elevati. Anche in condizioni di impiego estreme vengono richieste affidabilità di funzionamento e sicurezza di trasmissione dei dati di misura. La scansione ottimizzata (con traccia assoluta codificata in seriale) soddisfa tali esigenze. I nuovi encoder rotativi, infatti, si avvalgono di scansione fotoelettrica single-field e di un’elettronica di valutazione. Tali accorgimenti permettono un’eccellente qualità dei segnali di scansione e una sensibilità notevolmente ridotta alla contaminazione, consentendo quindi elevata interpolazione con qualità di regolazione ottimizzata. Tracce di olio provenienti dal cuscinetto, polvere dai freni, gas dalle condutture del motore, rischiano di contaminare gli encoder montati su servomotori. La resistenza alle contaminazioni nella zona di scansione è invece di primaria importanza per la qualità del segnale e del controllo del drive. In questi casi l’utilizzo delle nuove elettroniche di valutazione e scansione migliora significativamente l’affidabilità. I segnali sorgenti sono processati direttamente e convertiti in informazioni digitali. La scansione ottimizzata e la compensazione interna migliorano la qualità del segnale interno x4 o x5, il che rende possibile nel chip un’interpolazione a 14 bit affidabile. La stessa scansione single-field, priva di compensazione del segnale, riduce l’errore di interpolazione del 50%. Questo elimina elaborazioni complesse e costose nell’elettronica successiva e conduce a una trasmissione difficilmente influenzata da rumori esterni. La combinazione tra scansione e elettroniche di elaborazione con la funzione integrata Safety Technology spicca tra le soluzioni offerte dal mercato. Una qualità del segnale migliorata e una riduzione dell’influenza delle variazioni di temperatura permettono di aumentare le prestazioni del control loop e di ridurre le fluttuazioni della velocità. L’interpolazione e la formazione del valore di posizione nel trasduttore rotativo consentono una trasmissione sicura puramente digitale dei dati a tutto vantaggio dell’elettronica successiva. Nonostante le innovazioni, le dimensioni dei trasduttori rotativi sono invariate, né occorrono modifiche meccaniche dei collegamenti ai motori. funzionamento sull’analisi dei valori di posizione e dei bit di errore tra i quali, a seconda della funzione di sicurezza richiesta, rientrano per esempio il monitoraggio dell’errore di inseguimento, la sorveglianza di arresto o anche il confronto tra i due valori di posizione. Anche i test di efficacia nel master EnDat e nel sistema di misura devono essere avviati dal controllo numerico. In tal caso i bit di errore vengono sottoposti a dinamica forzata, ossia intenzionalmente attivati e, quindi, viene sottoposta ad analisi la reazione che ne consegue. È fondamentale che, in caso di errore, il controllo numerico assuma uno stato sicuro. La reazione che il controllo numerico sicuro attiva in caso di rilevamento di errori dipende dall’applicazione ed è pertanto parte integrante della concezione del costruttore del motore o del CN. HEIDENHAIN è il primo produttore di sistemi di misura di posizione sicuri da impiegare in applicazioni orientate alla sicurezza sulla base di una trasmissione dati puramente seriale con interfaccia EnDat 2.2. Si tratta di un grande passo avanti in favore dei costruttori di macchine e impianti che, anche nelle applicazioni di sicurezza, possono ora approfittare di tutti i vantaggi della trasmissione dati seriale. Si va dall’ottimizzazione dei costi alle possibilità diagnostiche, dalla messa in servizio automatica alla rapida formazione del valore di misura, per la quale l’integrazione HEIDENHAIN offre totale supporto. Per coprire tutti i casi applicativi, oltre ai trasduttori rotativi già disponibili, è previsto un impiego futuro della soluzione descritta anche per i sistemi di misura lineari e angolari assoluti con EnDat 2.2. Ulteriori informazioni: www.endat.de 49 50-53/2008_Riv_Pass_Selca.qxp 5-12-2008 14:27 Pagina 50 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Vi presentiamo i nuovi CNC Selca S4000 Retrofit I controlli numerici Selca S4000 Retrofit rispondono a tutte le esigenze di retrofitting delle macchine utensili. Grandi prestazioni a fronte di tempi e costi ridotti I nuovi S4000R, risultato di un attento e rigoroso lavoro di ingegnerizzazione mirato a ridurre i tempi e i costi di retrofit, pur avendo prestazioni simili a quelle dei CNC S4000 si avvalgono di caratteristiche hardware specifiche. L’unità video/tastiera, completamente rinnovata, offre un display LCD a colori da 15 pollici con touch screen e tastiera integrata. L’ampiezza dello schermo assicura un’eccellente visibilità e il touch screen consente di velocizzare l’operatività a bordo macchina. L’unità centrale, dotata di una struttura rack con sviluppo orizzontale come quella usata sui CN di generazione precedente, permette una semplice e veloce collocazione all'interno dell’armadio elettrico già presente sulla macchina. Sia l’unità video/tastiera sia l’unità centrale si caratterizzano per la compatibilità dimensionale con i controlli numerici precedenti, assicurando minimi interventi di adattamento sulle macchine utensili da retrofittare. Proseguendo nella tradizione Selca, i CNC S4000R operano in ambiente Windows XP e hanno una potente architettura bi-processore: • CPU PC per la gestione dell’interfaccia operatore e dei sistemi esterni CAD/CAM; • CPU Motorola per il controllo in tempo reale della macchina utensile. Nella loro configurazione base sono dotati di memoria RAM da 256 MB, hard disk S-ATA da 40 GB, scheda di rete con software SELNETWIN4000 e due porte USB situate lateralmente all’unità video. Questa ricca configurazione, oltre a garantire un’immediata connettività del CNC tramite la scheda di rete e le porte USB, consente di editare, utilizzare e immagazzinare programmi di grandi dimensioni, installare diversi moduli opzionali e sfruttare a bordo macchina tutte le più evolute funzionalità di programmazione tipiche dei CNC Selca. Per soddisfare qualsiasi necessità di retrofit, i CNC S4000R sono disponibili in tre diversi modelli: • S4045PR, ideale per il retrofit delle macchine più sofisticate che necessitano delle funzioni TCPM continuo su quattro o più assi; • S4045R, adatto al retrofit di quasi tutte le macchine utensili destinate alla lavorazione di stampi o nella meccanica generale; • S4040R, ottima soluzione per macchine che lavorano in rete con sistemi CAD/CAM e nei casi in cui non sono richieste al CNC funzioni di programmazione tridimensionale evolute. Per soddisfare le diverse necessità di retrofit, i CNC S4000R sono disponibili in tre diversi modelli 50 I tre modelli sono disponibili solo in versione analogica e possono essere allestiti in diverse configurazioni. 50-53/2008_Riv_Pass_Selca.qxp 5-12-2008 14:27 Pagina 51 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Avanguardia nelle lavorazioni con la fresatura planetaria sui CNC S4000 La fresatura planetaria è un innovativo sistema di fresatura dei CNC Selca S4000 in grado di combinare il notevole volume di truciolo asportato con la fresatura ad alta velocità Prima di addentrarci nella spiegazione di tutte le caratteristiche della fresatura planeria nei CNC Selca S4000, è necessaria una breve introduzione. Nella fresatura tradizionale l’utensile entra nel pezzo con un moto di avanzamento rotatorio e asporta il materiale seguendo il principio fisico della deformazione del materiale, che diverrà truciolo per effetto dello schiacciamento del tagliente sul pezzo. Conseguenza di questa modalità tradizionale di fresatura, quando l’utensile (parliamo di una fresa cilindrica normale a rotazione oraria) viene condotto in pieno nel pezzo, è l’inevitabile scontro con una serie di problematiche: • surriscaldamento dell’utensile e del pezzo, perché la fresa è in fase di entrata in pieno nel materiale con una fascia di contatto di 180° utensile/pezzo. Tale fase, sebbene considerata neutra, è critica poiché il materiale viene asportato in fase discorde: il tagliente entra in presa e inizia a formare il truciolo strisciando il tagliente verticale nel pezzo. La massima sezione del truciolo si ottiene quando il tagliente ha compiuto una rotazione di 90° in senso orario, per poi diminuire la sezione quando si trova in fase di uscita dal pezzo (il tagliente ha compiuto una rotazione di 180°); • difficoltà di evacuazione del truciolo, che è di forma arricciata, voluminoso e pericoloso se pizzicato dal tagliente in fase di ritorno, cosa questa inevitabile se si affrontano grandi profondità di passata; • maggiore richiesta di potenza al mandrino se si esegue una fresatura in pieno e non su fascia. I CNC Selca S4000 sono particolarmente apprezzati per il loro mix tra prestazioni, funzionalità e semplicità del linguaggio di programmazione 51 50-53/2008_Riv_Pass_Selca.qxp 5-12-2008 14:27 Pagina 52 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti Per ovviare a questi inconvenienti i provvedimenti sono: • step in Z moderati o ridotti in funzione dei dati di lavoro degli utensili; • impiego di liquidi lubrorefrigeranti, laddove possibile, spinti ad alta pressione quali attenuanti dell’insorgere del calore e fonti veicolari di allontanamento dei trucioli con conseguenze di shock termici. La risposta dei CNC Selca S4000 alle problematiche sopra esposte è la fresatura planetaria, un modo nuovo di condurre l’utensile in pieno nel pezzo a grandi profondità di passata senza sollevare i problemi sopra esposti. Con l’avvento di nuove tecnologie costruttive presenti sulle macchine moderne e con utensili che sopportano velocità di taglio sempre maggiori – grazie alle combinazioni di rivestimenti superficiali in grado di fornire alta resistenza all’usura mantenendo inalterata la tenacità strutturale dell’utensile stesso – è possibile condurre un utensile nel pezzo ad alta profondità di passata Effetto della fresatura planetaria sul profilo centrale ingrandito (anche fino a 1,5 - 2 volte il diametro). Questo senza che subentri surriscaldamento del pezzo e dell’utensile e, grazie all’entrata in gioco dell’alta velocità, con trucioli di piccola dimensione. Il principio alla base della fresatura planetaria è semplice: l’utensile ruota su se stesso ad alta velocità e il moto di avanzamento, che nella fresatura tradizionale è solo di tipo lineare, si scompone in lineare con piccole traiettorie circolari. Effetto della fresatura planetaria nella zona di attacco 52 In sostanza la fresa, mentre segue il profilo programmato, orbita lungo un piccolo raggio definito da programma, spostando le problematiche da fresatura in pieno a fresatura di finitura su fascia; in altre parole, poco materiale laterale per grandi profondità. Con la fresatura planetaria, quindi, l’utensile può essere sfruttato maggiormente per l’altezza del tagliente, cosa che normalmente non avviene per lavorazioni ripetute in Z, dato che la fresa tende a essere sfruttata solo in punta. Inoltre il volume di trucioli asportato e la produttività aumentano perché un’unica passata asporta il volume equivalente a più passate. Normalmente l’utilizzo di una fresa a candela a quattro taglienti, indicata per finiture, è impensabile per una lavorazione in pieno in profondità nel pezzo: a parte il rumore, che già evidenzia le difficoltà di taglio, sulla parete rimangono i segni elicoidali delle vibrazioni generate dall’utensile. Il rimedio tradizionale è ricorrere a un utensile a due tagli, così che un solo tagliente sia impegnato nel pezzo e abbia un vano maggiore per raccogliere il 50-53/2008_Riv_Pass_Selca.qxp 9-12-2008 15:08 Pagina 53 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Prodotti di tempo. Al contrario, se I è troppo piccolo, avvengono delle picchiate dell’utensile nel pezzo. • Il parametro J è responsabile dell’avanzamento per dente e quindi del feed rate di lavoro: più J è grande e più la lavorazione risulta essere efficiente in termini di tempo totale di lavoro, ma si aumenta la sezione del truciolo asportato e di conseguenza la forza esercitata sull’utensile. Il feed rate programmato non viene effettivamente mantenuto durante l’esecuzione dei cerchietti ma sarà dato da: Effetto della fresatura planetaria sul profilo da eseguire truciolo. Con la fresatura planetaria tuttavia è possibile utilizzare una fresa a quattro tagli, con indubbi vantaggi sia in termini di maggiore robustezza dell’utensile – per via del nucleo più grosso – sia in termini di avanzamento al giro – sicuramente minore in una fresa a due tagli – sia infine in termini di asportazione del truciolo. Infatti benché il vano dei singoli taglienti sia più ristretto, risulta molto più piccolo e flessibile anche il truciolo staccato in fase di orbitazione. La fresatura planetaria può essere utilizzata sui CNC S4000 su qualsiasi profilo programmato in ISO o in Proget2, il linguaggio di programmazione Selca, aperto o chiuso. I parametri inseriti dal programmatore definiscono le modalità di esecuzione in funzione del diametro fresa, del materiale da lavorare e della profondità di passata. Il codice G preposto all’attuazione di questa modalità è G4725 e i parametri che seguono servono per ottimizzarne la lavorazione: I: corrisponde al raggio dell’orbitazione (o del cerchietto) percorso dalla fresa (default I1); J: Q: K: K1: K2: corrisponde alla distanza in mm tra una orbitazione e l’altra (default J1); corrisponde al sovrametallo sul profilo (default Q0); imposta un modo di lavorazione della planetaria, ossia definisce il senso della lavorazione concorde o discorde rispetto al senso di percorrenza del profilo; l’unione dei cerchietti è fatta a filo pezzo, in modo da avere la lavorazione concorde (default K1); l’unione dei cerchietti è fatta dalla parte opposta al filo pezzo, in modo da avere la lavorazione discorde. Il codice G4724 chiude la macro e attua il ciclo sul profilo che è compreso tra G4725 e G4724. È senz’altro degna di nota l’efficacia della fresatura planetaria in funzione del feed rate programmato e dei parametri I e J. • Il parametro I è responsabile del feed rate dell’utensile: più è grande il cerchio, più il feed rate sale, ma si allarga il canale di fresatura con conseguente perdita F = klllllll acc x R x D7 x 6C (mm/min) dove: acc è l’accelerazione degli assi della macchina impostato nel set up del sistema (accelerazione in lavoro) R è il valore impostato nel parametro I della G4725 D7 è il valore impostato nel set up del sistema (Moltiplicatore accelerazione centripeta per modo G733) Supponendo di avere impostato acc:500, I1 e D7=0.75, il feed rate ottenuto in lavorazione sarà 1161 mm/min, anche se nel programma è stato impostato un feed rate superiore. Come dati di partenza, si consiglia di inserire nel parametro I un valore pari a 0.1 x raggio fresa e nel parametro J mettere 1/3 di I. La profondità può essere pari a 1.5 o 2 x D a seconda del materiale da lavorare, del materiale utensile, delle condizioni utensile (sporgenza), della velocità di taglio. Il feed rate programmato deve essere di poco superiore a quello calcolato con la formula sopra descritta. 53 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 5-12-2008 14:36 Pagina 54 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi Option 46 (Python OEM process): ultimo nato per iTNC 530 Al via un linguaggio di programmazione ad alto livello orientato agli oggetti. Vi raccontiamo il motivo delle nostre scelte e tutti i vantaggi che faciliteranno il vostro lavoro HEIDENHAIN, ancora una volta, propone una novità che troverete sicuramente utile. Del resto, la nostra filosofia è quella di studiare continuamente soluzioni che possano facilitare e migliorare il vostro lavoro, partendo sempre dalle esigenze che riscontrate quotidianamente. Ecco allora che, fondata proprio su questo principio, dalla versione 34049x-04 del controllo HEIDENHAIN iTNC 530 si fa strada l’opzione software 46 (Python OEM process). Un nome che, a prima vista, può apparire curioso ma che nulla ha a che fare con i famosi rettili e con Harry Potter. La sua origine affonda comunque radici nel mondo dei media. Il termine Python, in realtà, fa infatti riferimento allo show televisivo della BBC “Monty Python’s Flying Circus”, che ha influenzato il creatore di questo linguaggio di programmazione. Ormai avrete capito che Python è un linguaggio di programmazione di alto livello orientato agli oggetti, che rappresenta qualcosa di innovativo nel settore. Il linguaggio Python, tanto per fare un po’ di storia, nasce nel 1989 ad Amsterdam, dove il suo creatore, Guido van Rossum, lavorava come ricercatore. Il Python è innanzitutto 54 un linguaggio di script pseudocompilato. Questo significa che, come nel caso del Perl e del Tcl/Tk, ogni programma sorgente necessita di essere pseudocompilato da un interprete. L’interprete, per chi non lo sapesse, è un normale programma che, una volta installato dall’operatore sulla propria macchina, avrà appunto il compito di “interpretare” il codice Schema a blocchi che mostra le associazioni basilari quando Python viene utilizzato nel iTNC 530 sorgente e di eseguirlo. Quindi, diversamente dal C++, non sarà più presente una fase di compilazione – un linking che trasforma il sorgente in eseguibile – ma avremo a disposizione solo il sorgente che viene eseguito dall’interprete. Chi ha familiarità con il concetto informatico di “orientato agli 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 5-12-2008 14:36 Pagina 55 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi fare Python sul controllo numerico HEIDENHAIN? oggetti (OOP)”, non faticherà a comprendere cosa significa dire che Python supporta le classi, l’ereditarietà, il polimorfismo e si caratterizza per il binding dinamico. Ragionando in termini di C++ è possibile affermare che tutte le funzioni sono virtuali. La memoria viene gestita automaticamente e non esistono specifici costruttori o distruttori. Detto tutto questo, quali sono, dunque, i principali vantaggi offerti da questo sistema? Primo fra tutti e di indiscutibile interesse è sicuramente la portabilità, grazie alla quale il medesimo programma potrà girare senza alcun problema su una piattaforma Linux, Mac o Windows, purché vi sia installato l’interprete. Se vi state domandando perché HEIDENHAIN ha scelto Python, la risposta è semplice e senz’altro convincente: Python è nativo Unix. Si tratta quindi di un “interprete” che, di fatto, è già presente nel controllo e viene abitualmente utilizzato dai programmatori HEIDENHAIN per le normali funzioni del CN. Di conseguenza, l’opzione 46 fa sì che l’interprete diventi disponibile per il costruttore della macchina. Ma non è tutto. Python ha anche il vantaggio di essere un software con licenza GPL in accordo con Free Software Foundation. La proprietà legale appartiene alla Python Software Foundation (PSF), il che permette a chiunque di installare l’interprete sulla propria macchina e reperire tutte le informazioni gratuitamente nell’osservanza dei vincoli GPL (GNU – General Public License: www.gnu.org/copyleft/gpl.htlm). Un altro elemento importante Esempio di applicazione: calcolo del seno di un angolo dato per inquadrare Python va cercato nella facilità di apprendimento di questo sistema. Sono sufficienti un paio di giorni perché chiunque, anche i meno esperti, riesca a impararne l’uso e a scrivere le prime applicazioni. In questo ambito assume una funzione fondamentale la struttura aperta del linguaggio, priva di dichiarazioni ridondanti ed estremamente simile a un linguaggio parlato. L’indentazione si presenta con un ruolo differente, trasformandosi da stile di buona programmazione studiato per facilitare la lettura del codice, in parte integrante della programmazione stessa. Il suo compito diventa infatti quello di consentire la suddivisione del codice in blocchi logici. Ora che abbiamo risposto alla prima domanda siamo pronti ad affrontare la successiva: a cosa serve il Python nel CN HEIDENHAIN? In questo caso la soluzione è un po’ più spinosa, dal momento che sarebbe sicuramente più semplice rispondere a un altro tipo di interrogativo: cosa non è in grado di A livello operativo possiamo delegare a Python diversi compiti: • eseguire calcoli più o meno complessi, per esempio trigonometrici o semplicemente con virgola mobile; • gestire file, scrivere log, cercare valori in tabelle o stringhe in file formato testo, o altro ancora come, per esempio, gestire un cambio utensili con più di quattro magazzini, mentre il software HEIDENHAIN è limitato a un massimo di quattro; • attivare finestre di pop-up con grafici, tabelle, animazioni, testi, campi di input, pulsanti, ecc.; • creare addirittura softkey verticali, anche a sinistra dello schermo; • arrivare a ridisegnare completamente l’interfaccia grafica del controllo. Per realizzare finestre di pop-up o interfacce grafiche in genere, il controllo HEIDENHAIN utilizza la libreria grafica GTK – la medesima che viene impiegata per Linux Gnome – con estensione a Python (PyGTK www.pygyk.org). Come ambiente di disegno grafico suggeriamo Glade (http://glade.gnome.org/). Per quanto riguarda lo scambio dati tra PLC e Python, HEIDENHAIN ha invece realizzato una propria libreria PyJH che permette la lettura/scrittura di segnali PLC e tabelle HEIDENHAIN (tabelle utensili, tabella motori, ecc.). Infine, a proposito dell’ambiente di sviluppo e debug, HEIDENHAIN propone il posto di programmazione, disponibile anche in versione demo e liberamente scaricabile dal sito www.heidenhain.it. 55 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 5-12-2008 14:36 Pagina 56 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi Scopriamo insieme tutte le opportunità di IPC 6110 e Remo Tools SDK Un nuovo prodotto, IPC 6110, offre l’occasione per presentare un interessante esempio applicativo effettuato con uno strumento software da tempo utilizzato con successo: il Remo Tools SDK Il PC industriale IPC 6110 di HEIDENHAIN è stato concepito in primo luogo per l’impiego su macchine utensili dotate di iTNC 530. Ma, sperimentandolo in combinazione al sistema operativo Windows XP Embedded, saltano subito all’occhio una serie di altre opportunità: pratiche soluzioni di comando remoto grazie al software preinstallato, gestione di software supplementare specifico del costruttore della macchina (per esempio programmi di manutenzione basati su Windows, software per gestione utensili, interfacce HMI personalizzate), server per soluzioni Teleservice. Collegato al controllo numerico iTNC 530, il PC industriale Posto di caricamento utensili: IPC 6110 permette l’immissione dei dati utensile IPC 6110 può essere impiegato anche come unità di comando decentrata, il che rende possibile gestire a distanza il CN, per esempio dai posti di manovra. La concezione di comando così adattata consente di lavorare con la medesima sicurezza e praticità garantite da un “vero” CN. Il semplice collegamento a iTNC 530 è utile anche nel caso di installazione di software supplementare. In particolare può essere di grande aiuto quando occorre richiedere informazioni dal CN, per esempio programmi di elaborazione dei tempi di lavorazione per analisi di produttività, per la gestione dei programmi di manutenzione o per l’invio di messaggi di errore. 56 Il collegamento di IPC 6110 come unità di comando decentrata è molto semplice: necessita solo di alimentazione elettrica, connessione Ethernet al CN e immissione dell’indirizzo IP del controllo numerico (a scelta anche tramite nome DHCP). Il collegamento Ethernet può essere diretto o, in caso di collegamento di rete supplementare, tramite uno switch Ethernet separato. Se il PC industriale IPC 6110 è collegato a un controllo numerico, utilizza il software TNCterminal per connettersi al sistema di controllo come unità di comando decentrata. Allo spegnimento del CN è possibile arrestare anche IPC 6110, senza intervenire separatamente. 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 9-12-2008 16:19 Pagina 57 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi Attivando il TNC terminal, l’operatore prende possesso dei comandi della macchina da remoto. Contemporaneamente, sul video del controllo appare una finestra di pop-up che indica l’operazione remota in atto. In questo caso la tastiera del CN è disabilitata. Quando il video di IPC 6110 visualizza il contenuto del monitor di iTNC 530 connesso, la tastiera dell’IPC diventa operativa. Oltre ai tasti presenti su ogni PC, sono disponibili quelli di funzione controllo numerico: • tasti modi operativi (Manuale, MDI, Esecuzione singola, Esecuzione continua, Volantino e smarT.NC); • tasto Programming and Editing; • tasto Test Run; • tasto Program Management (PGM MGT); • tasti di Help (HELP and ERR); • tasti cursore e GOTO; • tasti specifici per smarT.NC; • CALC, MOD, DEL, ENT, NOENT, GOTO,END, CE, –/+ special key; • softkey orizzontali e verticali. Tutto ciò permette di operare sulla postazione IPC 6110 come se ci si trovasse davanti al CN. IPC 6110 Processore Intel Celeron 400 MHz Memoria 512 MB RAM CFR Compact Flash Memory Card 1 GB capacità di memoria ca. 500 MB di memoria disponibile Video XGA 15”, risoluzione 1024x769 Tastiera ASCII Blocco di tasti per funzioni TNC (snap-on keys) Interfacce 1 slot per Compact Flash Card 3x USB 1.1 (di cui uno accanto allo schermo) fino a 500 mA in ciascuno 1x Ethernet 1x RS 232 Alimentazione da 85V a 264V; da 47 Hz a 440 Hz Consumo 60 W Raffreddamento Ventilazione integrata Protezione (IEC 60529) Fronte IP 54; retro IP 20 Peso ca. 7,7 Kg Caratteristiche di IPC 6110 Remo Tools SDK Tutti i controlli HEIDENHAIN hanno sempre avuto un’interfaccia verso il mondo esterno: mentre i più datati supportavano solamente l’interfaccia seriale, a partire dai controlli TNC 426/TNC 430 si è aggiunta come opzione anche la scheda di rete Ethernet. In iTNC 530 infine, è divenuta standard su tutti i modelli. In ogni caso, sia che si utilizzi l’interfaccia seriale, sia la scheda di rete Ethernet con protocollo TCP/IP, è possibile trasferire Software Development Kit Implementare il protocollo LSV-2 è decisamente semplice, grazie al pacchetto software distribuito da HEIDENHAIN – Remo Tools SDK (Software Development Kit) – dotato di due differenti tipi di componenti software: • ActiveX-Control “LSV2ctrl-2.ocx” è un particolare tipo di componente COM. Si accede all’interfaccia di programmazione dei controlli Active-X attraverso funzioni, proprietà e operazioni direttamente dall’ambiente di sviluppo del software. LSV2ctrl-2.ocx permette in modo semplice e veloce di implementare applicazioni remote come diagnosi, file management e operazioni DNC. Il mezzo di comunicazione può essere indifferentemente Ethernet (TPC/IP) o seriale. Questo componente è funzionante solo su TNC e iTNC; • il componente COM “HEIDENHAIN DNC”, decisamente più potente e complesso del precedente, rappresenta l’evoluzione del prodotto. Offre un semplice e uniforme accesso alle applicazioni e ai servizi Windows, per le funzioni DNC di varie famiglie di controlli del gruppo HEIDENHAIN. Entrambi i componenti sono indipendenti dal linguaggio di programmazione e basati sulla tecnologia Microsoft® COM. È possibile utilizzare tool di sviluppo per applicazioni in ambiente Microsoft Windows®: VC++, VB e Delphi. 57 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 9-12-2008 16:01 Pagina 58 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi TNCterminal: la videata del CN viene trasferita integralmente su IPC 6110 programmi al CN definiti dalle specifiche del protocollo LSV-2. In passato si poteva comunicare con i protocolli ME e FE, operanti in modalità file-server, solo con il controllo numerico che, in questo caso, sovraintende alle comunicazioni in modo monodirezionale, con tutta una serie intrinseca di limitazioni. Ora, invece, il protocollo LSV-2 permette di realizzare task di comunicazione più complesse, in modo bidirezionale e basandosi sullo standard DIN 66019. L’introduzione del protocollo LSV-2 ha aperto la strada a un’ampia gamma di funzionalità: • trasferimento di dati; • gestione file (cancella, copia e rinomina); • gestione direttori; Sinottico eseguito con VB. IPC 6110 visualizza un’istruzione di impianto real-time 58 gestione Pallet integrata, con la quale è stata costruita la logica di funzionamento dell’applicazione. • screen dump su PC; • operazioni remote delle funzioni del controllo: remotaggio dello schermo del CN su di un PC esterno e simulazione dei tasti del controllo; • operazioni DNC: start e stop ciclo, compreso DNC file transfer; • diagnosi di eventi TNC (messaggi di errore, pressione dei tasti, ecc.). È possibile integrare Remo Tools SDK e IPC 6110? Ecco come fare Remo Tools SDK e IPC 6110 rappresentano i “mattoni” necessari per costruire applicazioni di tipo SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition). Si pensi, per esempio, a una macchina utensile dotata di un magazzino Pallet a giostra. iTNC 530 ha una completa Attraverso la tabella Pallet in “esecuzione continua” o tramite impostazioni manuali (attivate da finestra PLC), viene comandata una richiesta di scarico del Pallet in macchina e un successivo carico del Pallet selezionato. Il controllo numerico intercetta il comando e lo trasferisce a una Macro che, attivando le sequenze opportune, dà il via a una serie di movimenti di assi e azionamenti di attuatori fino al completamento dell’operazione di cambio. L’area di lavoro e il magazzino Pallet si troveranno in aree separate. La presenza di un pannello operativo nella zona del magazzino Pallet darà modo sia di visualizzare in tempo reale lo stato dei Pallet, sia di eseguire le operazioni manuali. L’immagine a lato rappresenta un esempio di utilizzo di un IPC 6110 e un software scritto in Visual Basic le cui librerie sono state completate con il Remo Tools SDK. Vengono intercettate in lettura e scrittura alcune variabili PLC (Word e stringhe) al fine di riprodurre i movimenti in real-time e inviare i comandi al controllo numerico dalla postazione Pallet. In questo caso i softkey di IPC 6110 sono stati assegnati a specifiche task: • attivazione della connessione con il controllo numerico; • selezione di Pallet in modo manuale; • singoli movimenti Pallet (nel solo modo manuale); • accesso in lettura e scrittura della tabella Pallet in esecuzione su CN. 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 5-12-2008 14:36 Pagina 59 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi Scansione ottimizzata per trasduttori rotativi assoluti Una risposta a tutte le esigenze di qualità e sicurezza, anche per utilizzi in condizioni estreme. Tante innovazioni che non determinano un aumento di dimensioni o richiedono modifiche al formato del motore I trasduttori rotativi per motori elettrici necessitano di requisiti elevati: nonostante siano spesso richieste condizioni di impiego estreme, devono infatti garantire affidabilità di funzionamento e sicurezza di trasmissione dei dati misurati. Il principio di scansione ottimizzato, grazie alla traccia assoluta codificata in modo seriale, risponde a queste esigenze. I trasduttori rotativi assoluti con scansione ottimizzata si contraddistinguono per elevata qualità dei segnali di scansione e sensibilità notevolmente ridotta alla contaminazione. Grazie all’unità di scansione e conteggio di nuova concezione è possibile un’eccellente interpolazione con qualità di regolazione ottimizzata. Interpolazione e definizione del valore di posizione nel trasduttore rotativo consentono una sicura trasmissione puramente digitale dei dati e supportano l’elettronica successiva. Sono state inoltre considerate le funzionalità tecniche di sicurezza a norma IEC 61 508 affinché, in futuro, i trasduttori rotativi possano essere impiegati in applicazioni SIL-2. Le novità lasciano invariate le dimensioni dei trasduttori rotativi e non richiedono modifiche tecniche alle dimensioni del motore. In molti settori dell’automazione, Scansione fotoelettrica di una graduazione con codice Gray secondo il principio di misura a immagini della robotica, dei sistemi di manipolazione nonché nella tecnologia di azionamento di macchine utensili o di produzione si impiegano servomotori regolati. I requisiti in termini di dinamica, sincronizzazione e immunità ai disturbi impongono sempre maggiori fattori di guadagno nei loop chiusi. I sistemi di misura utilizzati influiscono pesantemente sulle principali caratteristiche del motore, quali precisione di posizionamento, comportamento di sincronizzazione, larghezza di banda e, quindi, comportamento di guida e di disturbo del motore, perdita di potenza, grandezza costruttiva. Risoluzione e scostamenti di posizione all’interno di un periodo del segnale sono fattori decisivi, così come sono determinanti il principio di scansione e l’ulteriore elaborazione dei segnali di scansione. I sistemi di misura HEIDENHAIN funzionano di norma secondo il principio della scansione fotoelettrica di un supporto di misura regolarmente strutturato. Il principio di misura a immagini, impiegato anche nei trasduttori rotativi assoluti, si avvale di un disco graduato strutturato che ruota relativamente a un punto di scansione. La luce incidente viene trasformata in segnali elettrici nei fotoelementi. L’informazione assoluta di posizione è determinata dalla graduazione del disco. 59 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 5-12-2008 14:36 Pagina 60 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Applicativi Principio di scansione Il principio di scansione dei trasduttori rotativi con scansione ottimizzata genera il valore di posizione assoluta servendosi di due sole tracce della graduazione: l’informazione assoluta è codificata sul disco graduato di nuova concezione in un’unica traccia. Il modello di questa struttura codificata seriale è univoco su un giro. Accanto è disposta la traccia incrementale che viene interpolata per il valore di posizione e, allo stesso tempo, impiegata per generare un segnale incrementale opzionale. Le informazioni delle due tracce vengono elaborate insieme nella nuova elettronica di elevata integrazione, così da formare un valore di posizione assoluto ad alta risoluzione, circa 33 milioni di passi di misura al giro. La scansione speciale della traccia incrementale determina un filtraggio ottico che genera segnali particolarmente omogenei. In sostituzione dei consueti fotoelementi singoli, un ampio Disco graduato con 13 tracce con codice Gray Errori di posizione nell’arco di un periodo del segnale rappresentati per un giro fotosensore di struttura speciale per ogni traccia della graduazione, origina segnali di scansione di ottima forma sinusoidale ed elevata stabilità anche a velocità decisamente differenti. Maggiore risoluzione, migliore regolazione I segnali di scansione uniformi e perfettamente sinusoidali della scansione ottimizzata determinano Disco graduato con traccia codificata seriale e traccia incrementale Segnali di scansione con rappresentazione Lissajous 60 una considerevole riduzione degli errori di posizione nell’arco di un periodo del segnale. È quindi possibile un’affidabile interpolazione a 14 bit nel trasduttore rotativo. La maggiore risoluzione così ottenuta genera passi di misura più fini che, a loro volta, sono fondamentali per l’elevata qualità di regolazione e una messa a punto della velocità perfettamente adattata. Precisione costante La struttura codificata seriale, disposta in un’unica traccia e combinata al principio di scansione ottimizzato, consente una precisione elevata indipendentemente dalla velocità del trasduttore rotativo. In altre parole, la precisione di posizionamento rimane invariata sia alla velocità massima sia in prossimità dell’arresto. Insensibilità alla contaminazione A livello teorico la contaminazione per trasduttori rotativi incapsulati integrati in un motore elettrico non rappresenta alcun problema. Nella pratica, invece, si nota nel trasduttore rotativo un aumento di tracce di oli provenienti dai cuscinetti, polveri generate dai freni e fuoriuscite di gas dall’avvolgimento del motore. I sistemi di misura con 54-61/2008Heid_Riv_Pass_Ap.qxp 9-12-2008 16:01 Pagina 61 HEIDENHAIN P.A.S.S. -Applicativi due tracce, nonché l’elevato grado di integrazione della nuova elettronica di scansione e conteggio. Tale elettronica consente anche un range di tensione di alimentazione esteso tra 3,6 e 14 V. Si è potuto così rinunciare al monitoraggio della tensione di alimentazione dell’apparecchio rendendo superflue le linee dei sensori e le linee di alimentazione aggiuntive nell’elettronica successiva. Andamento dell’accuratezza in funzione della velocità di rotazione Influsso della contaminazione sulla precisione di posizionamento (valori misurati tipici) scansione ottimizzata sono estremamente insensibili alla contaminazione, sia per la vasta superficie di scansione che si estende sulla larghezza completa della graduazione, sia per la speciale disposizione dei diversi settori di scansione. PCB per trasduttori rotativi assoluti con scansione ottimizzata (tramite Opto Asic) o con scansione mediante 4 fotoelementi Elettronica di scansione e conteggio di nuova concezione La netta riduzione dei singoli componenti comporta una migliore affidabilità in fase di produzione e nell’impiego pratico. Determinante a tale scopo è la riduzione della scansione, che passa da tredici a sole La nuova elettronica di scansione e conteggio presenta particolari vantaggi soprattutto in combinazione con l’interfaccia EnDat, che consente il monitoraggio e la diagnosi estese del sistema di misura senza ulteriori linee. La diagnosi genera messaggi di errore e allarmi e rappresenta uno strumento indispensabile per garantire l’elevata affidabilità del sistema globale. Siccome l’interpolazione ha luogo nel trasduttore rotativo, è possibile una trasmissione dei dati puramente digitale e pertanto insensibile ai disturbi. Eliminando le linee per i segnali analogici si riduce anche il cablaggio di collegamento con possibilità di adottare cavi più semplici e sottili nonché connettori compatti. L’elettronica successiva, quindi, dispone già del valore di posizione completo senza dover ricorrere a dispendiose interrogazioni e operazioni di calcolo. Nei sistemi di misura con interfacce puramente seriali le cifre di valutazione riproducono lo stato attuale del sistema di misura e determinano la “riserva funzionale” di uno strumento. Con l’interfaccia EnDat 22 le cifre di valutazione possono essere ciclicamente esportate dal sistema di misura, senza compromettere la qualità della regolazione degli assi. 61 62-63/2008Heid_RivPass_Serv.qxp 5-12-2008 14:47 Pagina 62 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Service Verificare gli assi rotanti: un’operazione semplice grazie ad ACCOM 2.8 Con la nuova versione 2.8 del software ACCOM potrete analizzare la precisione di posizionamento degli assi rotanti e inviare al controllo le necessarie tabelle di compensazione In Internet, andando sul sito www.heidenhain.it e cliccando su Download nella sezione Assistenza tecnica, troverete una bella sorpresa: la release 2.8 è già a vostra disposizione. HEIDENHAIN ha infatti introdotto di recente la nuova versione 2.8 dell’ormai noto software ACCOM, destinato all’elaborazione dei dati rilevati con i sistemi di calibrazione KGM/DBB/VM. Una soluzione innovativa, che scoprirete arricchita di un’importante funzione studiata per consentire la verifica degli assi rotanti. La precedente versione ACCOM prevedeva quattro funzionalità base: DBB circolar test – per eseguire test con ballbar e procedere alla loro valutazione in accordo allo standard ISO 230-4; KGM circular test – per eseguire test con movimenti circolari con un raggio da 1 a 110 mm. La valutazione dei dati acquisiti è in accordo allo standard ISO 230-4; KGM free-form test – per eseguire un test su un percorso a forma libera completamente definito e programmato dall’utente. È possibile, per esempio, simulare la prova NAS in un piano. Inoltre si possono valutare due percorsi particolari, in accordo alla ISO 16791-6, per stimare l’accuratezza dell’avanzamento e di interpolazione su due assi; VM linear test – per esaminare l’accuratezza di posizionamento statico della macchina su un percorso rettilineo in accordo agli standard internazionali ISO 230-2, ISO 230-3 e alle norme tedesche VDI/DGQ 3441. Come potete vedere a questa già ampia gamma di possibilità HEIDENHAIN ha quindi aggiunto la nuova funzione, il Rotary test, che utilizzando un sistema di misura angolare HEIDENHAIN (RON 905, RON 886, ROD 880), dà modo di determinare l’accuratezza di un’asse rotante (tavole rotanti oppure basculanti, teste bi-rotative), i cui errori di posizione risultano spesso fattori determinanti per l’accuratezza del pezzo in lavorazione. Inoltre è necessario sottolineare che il software in questione permette di effettuare il test per l’accuratezza di posizionamento in accordo agli standard internazionali ISO 230-2, ISO 230-3 e alle norme tedesche VDI/DGQ 3441. Il Rotary test utilizza un sistema di misura angolare HEIDENHAIN per determinare l’accuratezza di un asse rotante 62 62-63/2008Heid_RivPass_Serv.qxp 5-12-2008 14:47 Pagina 63 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Service Maschera iniziale del software ACCOM 2.8 Come funziona il Rotary test Così come accade nelle altre tipologie di test, anche nel caso del Rotary test il part program può essere generato automaticamente dal software ACCOM e trasferito via rete al controllo HEIDENHAIN. Nel caso vengano utilizzate macchine con CNC differenti, il part program va realizzato a bordo macchina in linguaggio ISO e successivamente copiato in ACCOM. L’impostazione del test è semplice e veloce e tutti i parametri funzionali devono essere inseriti in un’unica maschera di configurazione. ai valori misurati vengono riportati anche il valore all’inversione (B), l’accuratezza bidirezionale di posizionamento (A), la deviazione standard di posizionamento (E), il valore medio bidirezionale della deviazione standard di posizionamento e i valori di ripetibilità bidirezionali (R) e unidirezionali (R+, R-) (vedi figura accanto). Protocollo di misura in accordo alla ISO 230-2 Esiste anche la possibilità di introdurre i valori della temperatura ambiente al momento della misurazione, così come viene prescritto, per esempio, dalla ISO 230-3. È inoltre consentito analizzare i dati riscontrati tenendo conto anche di questa variabile. Il protocollo di misura contiene gli errori di posizione rispetto al valore teorico; questi valori possono essere utilizzati per la compilazione della tabella di compensazione del controllo numerico. È interessante sottolineare che tale operazione avviene automaticamente nel caso si disponga di un TNC HEIDENHAIN. Infine va segnalata la possibilità di compilare una tabella che contenga i valori medi delle rilevazioni effettuate selezionando anche il verso di approccio al punto di misura, che può essere orario o antiorario, così come viene richiesto da alcuni controlli numerici. La nuova versione del software redige protocolli di misura con i valori tabellari dei dati calcolati e con le grandezze statistiche richieste in conformità alla normativa di riferimento adottata. Per esempio, nel caso della ISO 230-2, oltre Parametrizzazione del test Grafico in accordo alla ISO 230-3 (deriva della posizione nel tempo) 63 64-65/2008Heid_RivPass_Segn.qxp 9-12-2008 16:23 Pagina 64 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Segnalazioni Corsi 2009: tante occasioni per mantenersi aggiornati Vi abbiamo riservato un’offerta vastissima e sempre più flessibile, indispensabile per garantire livelli alti di professionalità e formazione continua Venire incontro alle diverse esigenze di chi opera con i controlli numerici. Questa è la filosofia dei corsi su prodotti a marchio HEIDENHAIN e a marchio Selca. Per il 2009 l’offerta è ampia e qualificata dalla presenza di insegnanti eccellenti e tecnologie innovative. I corsi, di diversa durata, si svolgono presso gli uffici HEIDENHAIN di Milano, Ivrea (TO) e Noale (VE), ma sono organizzabili anche con modalità concordate con le aziende. Vediamoli insieme. Corsi per utilizzatori finali TNC 001 è il corso base di uso e programmazione con linguaggio HEIDENHAIN testo-in-chiaro. Studiato per formare una conoscenza approfondita di iTNC 530, è rivolto a chi ha familiarità con le lavorazioni su macchine utensili. Si parte dai fondamenti, come per esempio l’uso della tastiera e dell’unità video, per arrivare alla conoscenza di operazioni più complesse. corso/ mese TNC 001 Gennaio Febbraio Marzo 19-23 TNC 002 è invece pensato per chi ha necessità di programmare sui CN HEIDENHAIN profili complessi 2D non completamente quotati tramite funzioni FK. Aperto a chi ha dimestichezza con gli argomenti del corso base, consente un ulteriore approfondimento delle diverse funzioni operative. Se poi, quanti già conoscono i fondamenti della programmazione HEIDENHAIN in testo in chiaro volessero approfondire la nuova piattaforma di programmazione per iTNC 530, avranno la possibilità di farlo frequentando smarT.NC. Tutto ciò che è inerente la programmazione base e l’uso dei CNC Selca serie S3000 e S4000 è acquisibile con SLC 001. Potrete disporre di tutte le nozioni e le Aprile 20-24 TNC 002 SCL 002 Giugno Luglio 22-26 Agosto Settembre Ottobre 14-18 23-24 17-19 08-10 19-21 17-19 13-15 21-22 15-16 TNC PROF 08-10 01-03 SCL PROF 08-10 01-03 Il calendario corsi per ultilizzatori finali 01-04 02-03 16-18 17-19 SCL PGI 64 30 11-12 20-22 Novembre Dicembre 21-22 smarT.NC SCL 001 Maggio conoscenze necessarie a operare in piena autonomia, ma senza entrare nel dettaglio delle funzionalità più avanzate che sono invece trattate in SLC 002. Il corso prende in esame la programmazione di profili geometrici, anche non completamente quotati, tramite linguaggio Proget2 e gli argomenti inerenti la programmazione avanzata e parametrica dei CNC Serie S3000 e S4000. Infine, SLC PGI vi toglierà ogni dubbio sulla programmazione per autocomposizione facilitata delle 64-65/2008Heid_RivPass_Segn.qxp 9-12-2008 16:23 Pagina 65 HEIDENHAIN P.A.S.S. - Segnalazioni corso/ mese HI MAN1 HI PLC1 Gennaio Febbraio Marzo 26-29 Aprile Maggio Luglio Agosto 27-30 Settembre Ottobre Novembre Dicembre 19-22 02-04 04-06 HI PLC2 16-18 18-20 SCL APP 24-26 PLC-NCK 26-27 NC-OPT Giugno 26-28 09-11 20-22 04-05 02-05 25-28 19-20 13-16 23-26 Il calendario dei corsi per costruttori e retrofittatori fasi di lavorazione tramite la Programmazione Grafica Interattiva e Conversazionale relativa ai CNC Serie S4000, fornendovi una conoscenza completa della programmazione grafica Selca. Si parte dalla presentazione degli ambienti Conversazionale e PGI per arrivare ai diversi cicli di lavorazione. Corsi personalizzati Chi desiderasse ottenere conoscenze ancora più specifiche potrà orientarsi sui corsi personalizzati. Argomenti, durata e sede del corso vengono concordati tra il cliente e il personale docente di HEIDENHAIN ITALIANA, ottimizzando così tempi e modalità di svolgimento del corso e permettendo di elaborare una formazione su misura. I corsi possono guidare alla conoscenza dell’operatività dei controlli, per fresatrici o per torni, a marchio HEIDENHAIN e a marchio Selca. Allo stesso modo, è possibile dedicare il corso ad argomenti specifici, come funzioni particolari o nuove opzioni software. Corsi per OEM e retrofittatori Si chiama HI PLC1 il corso base per il linguaggio di programmazione PLC HEIDENHAIN, specifico per chi si accosta a questo prodotto ma conosce la macchina utensile, ha familiarità con l’interfaccia TNC HEIDENHAIN o ha partecipato al corso MAN01. I programmatori PLC più esperti interessati ad approfondire il linguaggio PLC HEIDENHAIN potranno invece seguire HI PLC2. SLC APP è pensato per chi vuole apprendere il linguaggio di programmazione PLC e le procedure per la configurazione e messa in servizio dei CNC Selca serie S4000. Ai partecipanti viene richiesta la conoscenza dei rudimenti dei linguaggi di programmazione e degli automatismi presenti sulle macchine utensili. Corsi per docenti: garanzia di professionalità Una novità tra i corsi: con l’anno scolastico 2008/2009 HEIDENHAIN ITALIANA ha introdotto corsi specifici destinati ai docenti di scuole tecniche, professionali e centri di formazione. Assicurano un aggiornamento continuo e permettono agli insegnanti di preparare gli studenti a operare in piena autonomia sui CN. SLC PROF verte sulla programmazione base e il linguaggio evoluto Proget2 relativo ai CNC Selca. TNC PROF mette al centro il controllo numerico HEIDENHAIN iTNC 530, affrontato nei suoi aspetti pratici e innovativi. Importante: la partecipazione ai corsi per tutti i docenti è gratuita. Per chi desidera affrontare il PLC HEIDENHAIN di nuova generazione può frequentare PLC NCK, che è rivolto a programmatori PLC esperti interessati allo sviluppo del PLC su base NC-Kernel. I due corsi seguenti affrontano temi più legati alle attività in field. NC-OPT è destinato al personale addetto alla messa in servizio presso il cliente finale e al personale addetto all’assistenza tecnica. Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi per la configurazione di base e la corretta taratura dei CN HEIDENHAIN. MAN 001, per concludere, è indispensabile agli addetti alla manutenzione di macchine utensili equipaggiate di CN e azionamenti HEIDENHAIN. Richiede la conoscenza delle macchine utensili a CN mentre non è indispensabile la conoscenza dei TNC HEIDENHAIN. A fine corso i partecipanti avranno una conoscenza generale dei componenti HEIDENHAIN, saranno in grado di operare sul TNC e individuare le anomalie, eseguire un back-up, aggiornare il software e testare i sistemi di misura HEIDENHAIN attraverso lo strumento di diagnostica PWM 9. Per tutti i corsi è possibile iscriversi e avere informazioni più dettagliate telefonando allo 02 27 07 52 30, scrivendo a [email protected] o [email protected], oppure consultando il sito www.heidenhain.it, sezione Servizi e documentazione. 65 66-67/2008Heid_Riv_Appunt.qxp 5-12-2008 14:51 Pagina 66 Appuntamenti 2009: un anno speciale per la macchina utensile 66-67/2008Heid_Riv_Appunt.qxp 5-12-2008 14:51 Pagina 67 Appuntamenti 2009: un anno speciale per la macchina utensile La EMO a Milano è un’opportunità irripetibile per gli operatori della macchina utensile. Ma non mancheranno i consueti e apprezzati appuntamenti in tutta Italia relative a tutti gli appuntamenti in cui è possibile incontrare HEIDENHAIN ITALIANA, potete consultare il nostro sito www.heidenhain.it. Anno speciale il 2009 per il settore della macchina utensile: dal 05 al 10 ottobre 2009 torna a Milano la EMO – la “mondiale della macchina utensile” promossa da CECIMO, Comitato Europeo di Cooperazione tra Industrie della Macchina Utensile. Con un importante plus: il centro espositivo fieramilano a Rho che, grazie alla fruibilità degli spazi e alle dotazioni tecnologiche avanzatissime, può offrire condizioni operative all’altezza delle aspettative. In quei giorni, i riflettori del mondo manifatturiero saranno puntati su Milano; agli operatori dei cinque continenti, e in particolare a quelli del comparto italiano, sarà offerta grande visibilità e un’occasione unica per giocare al meglio le proprie carte. HEIDENHAIN e Selca non mancheranno all’appello e presenteranno, come di consueto, novità e innovazioni di sicuro interesse per tutto il mercato. Appuntamenti in tutta Italia La EMO di certo polarizzerà l’attenzione, ma non dobbiamo dimenticare i molti appuntamenti che vedranno HEIDENHAIN ITALIANA presentare i prodotti sia a marchio HEIDENHAIN sia a marchio Selca, riservandole un ruolo da protagonista. Gli eventi che abbiamo scelto ci permetteranno di incontrare un pubblico molto vasto, spaziando, come sempre, dal settore della meccanica a quello dell’automazione. Tra le fiere, quattro sono già state messe in agenda: MC4 a Bologna (controllo di movimento) il 18 febbraio, MEC-SPE a Parma (meccanica specializzata) dal 19 al 21 marzo, IPACK-IMA (packaging) e Plast (materie plastiche e gomma) a Milano dal 24 al 28 marzo. Oltre alle fiere, continueremo a essere presenti nelle open house, dove i più stimati costruttori di macchine utensili ci invitano come partner privilegiati. Possiamo così spiegare le peculiarità delle nostre apparecchiature nelle loro migliori applicazioni. Per ricevere informazioni aggiornate HEIDENHAIN torna tra i banchi Nel 2009 proseguiranno anche le attività di “Programma Scuola”, il progetto di HEIDENHAIN ITALIANA per affiancare e sostenere gli enti formativi del settore della meccanica e dell’automazione. Attraverso corsi e workshop, rivolti a insegnanti e studenti, stiamo incontrando scuole in tutta Italia e contribuendo ad avvicinare i giovani all’utilizzo del controllo numerico, vera cabina di regia delle macchine utensili. Grazie agli innovativi software di simulazione a marchio HEIDENHAIN e Selca, gli studenti possono apprendere la programmazione dei CN direttamente sui PC della propria aula, inviando poi i programmi alla macchina in officina per l’esecuzione. E inoltre, HEIDENHAIN apre le sue porte e accoglie i gruppi di studenti in visite guidate presso i propri uffici, per far conoscere dal vivo la realtà di una grande azienda. Ulteriori informazioni sul Programma Scuola si trovano nel sito www.heidenhain.it, nella sezione Servizi e documentazione oppure scriveteci all’indirizzo [email protected]. 67 68-73/2008Heid_Riv_ParNum.qxp 5-12-2008 14:55 Pagina 68 P&N Parole e Numeri Solo questione di fortuna? – Dalla termodinamica del motore all’aerodinamica della carrozzeria – Curve per tutti gusti – Si può imparare la matematica dagli animali? – L’indiscutibile fascino della simmetria 68-73/2008Heid_Riv_ParNum.qxp 5-12-2008 14:55 Pagina 69 Parole e Numeri Solo questione di fortuna? Come far buon uso della matematica per fare le scelte giuste nella vita Il “principio del marpione” “Abbiamo costruito mille templi che ci prova con tutte le alla fortuna e nessuno alla ragazze che gli capitano a ragione”, scriveva Marco tiro, per esempio, è Cornelio Frontone. Ormai i vincente: da un punto di templi non si costruiscono più, vista probabilistico prima o ma alla fortuna ancora oggi si poi qualcuna cederà. offrono tributi, come ci ricorda Viceversa, se avete Chance. Dai giochi d’azzardo intenzioni serie, sappiate agli affari (di cuore). che avrete la massima Amir Aczel, matematico e probabilità di trovare la divulgatore scientifico, dedica il vostra metà se, uscendo volume alla fortuna, intesa però con circa il 37% delle come caso. “È facile pensare al candidate che stimate di caso come a qualcosa che ci poter conoscere nel corso supera” scrive Amir Aczel. Paul Cèzanne - Giocatori di carte della vostra vita, “Divinità antiche, astrologia, sceglierete la prima che risulterà essere migliore di tutte superstizione erano tutti modi per spiegare l’inspiegabile”. le precedenti. Fate una prima stima istintiva del numero Oggi abbiamo uno strumento in più: il calcolo delle delle candidate che pensate di poter incontrare nell’arco probabilità che tenta di comprendere l’incomprensibile e della vita. Servirà anche a capire se siete degli inguaribili dare ordine al caso. Eppure il testo di Aczel contiene ottimisti. pochissima matematica – limitata alle quattro operazioni – ma molti esempi quotidiani, che vanno dalle regole per un buon investimento fino alla scelta del partner ideale. Trovare il partner giusto? È tutta questione di probabilità Il posto d’onore è dedicato ai giochi d’azzardo, dove la probabilità che si verifichi un certo evento è oggettiva. Nelle prossime settimane Marisa uscirà con cinque uomini Altra cosa è invece stabilire quale sia la probabilità di diversi che non conosce e che non si conoscono fra loro. Quindi, le probabilità che queste uscite prese a una a una vadano a buon passare un esame, ottenere fine, dando il via almeno potenzialmente a una storia romantica, un posto di lavoro, sono indipendenti. conquistare la persona La donna, senz’altro un’ottimista, valuta intorno al 20% la amata, probabilità che i probabilità che un appuntamento vada bene. Che probabilità ha, matematici definiscono veramente, di trovare dopo le cinque uscite almeno un uomo soggettiva, in quanto adatto a lei? Bisogna applicare la cosiddetta “legge dell’unione dipende dalla percezione che di eventi indipendenti”, secondo la quale la probabilità che abbia ciascuno di noi ha della luogo almeno uno fra un certo numero di eventi A, B, C… è pari realtà. Comunque, che la a 1 meno il prodotto delle probabilità che tali eventi “non” si probabilità sia oggettiva o verifichino. In simboli: soggettiva, la domanda è: P(A U B U C…) =1- P(¬A) x P(¬B) x P(¬C ). conoscere un po’ di calcolo delle probabilità può aiutare a Tornando ora a Marisa, se lei valuta di avere il 20% di probabilità, prendere decisioni più ovvero una probabilità pari a 0,20 di incorrere in una storia favorevoli? La risposta di romantica, significa che la probabilità di insuccesso, ovvero Aczel ovviamente è sì. il contrario, è dell’80%, in pratica una probabilità pari a 0,80. CHANCE Se in alcuni casi si può Morale: la probabilità che dopo le cinque uscite trovi almeno Dai giochi d’azzardo aiutare la fortuna tentando un uomo adatto a una relazione vale: agli affari (di cuore) la sorte in un’unica volta, la Amir D. Aczel P =1-0,80x0,80x0,80x0,80x0,80=0,67 grande quantità di tentativi Raffaello Cortina Editore, diventa invece buona alleata Praticamente è pari al 67%. Non male! Milano, 2005 in altre occasioni. Traduzione di F. Rigamonti 69 68-73/2008Heid_Riv_ParNum.qxp 5-12-2008 14:55 Pagina 70 Parole e Numeri Dalla termodinamica del motore all’aerodinamica della carrozzeria Per alcuni guidare è una passione, per altri un mestiere, alla Scuola guida Newton è, soprattutto, studio della fisica: ogni auto è un laboratorio su due ruote e ogni suo pezzo, caratteristica o funzionamento ha una ragione scientificamente determinata. Come spiega Barry Parker, autore del libro e fisico canadese – cresciuto al seguito di un padre meccanico – quasi tutti gli aspetti della guida coinvolgono la fisica. La manutenzione e le prestazioni di un’auto si basano su concetti basilari come forza, momento ed energia; il suo sistema di accensione dipende dai principi dell’elettricità e del magnetismo e senza il concetto di attrito non si potrebbe spiegare il sistema di frenaggio. Se poi i freni si rompono, anche i danni che ne conseguono possono essere predetti con la fisica (basti pensare a tutti i programmi di simulazione che si usano per testare virtualmente le resistenza all’urto di un’automobile). Parker utilizza pochissima matematica, come lui stesso ci tiene a precisare, e inserisce molte figure esplicative e diagrammi. Tuttavia, il modo schematico in cui è organizzato il libro, la metodica suddivisione e presa in esame delIe varie parti dell’automobile e delle tecniche di guida, lo rende di facile consultazione se pur un po’ faticoso da leggere tutto d’un fiato. Gli ultimi capitoli, in particolare, sono decisamente intriganti e originali. Visto che nessun trattato che SCUOLA GUIDA NEWTON La fisica dell’automobile Barry Parker Edizioni Dedalo, Bari, 2008 Traduzione di E. Maurutto contempli automobili e fisica può prescindere dal concetto di collisione, Parker nella parte intitolata “Corso di sicurezza stradale”, tratta sia gli scontri con gli ostacoli fissi sia gli Curve per tutti gusti Una panoramica che va dalle più importanti curve geometriche fino alle “strane” curve dei nostri giorni Un libro che parla delle curve che, fin dall’antichità, hanno attirato l’interesse e lo studio di matematici e ingegneri, ma anche la curiosità di molti artisti. Giotto, si sa, pare abbia disegnato a mano libera un cerchio perfetto per dimostrare la propria abilità. Dunque il cerchio legato all’arte, a una sfida, all’idea di massima precisione, il cerchio espressione in sé compiuta, curve apparentemente “inventate” che però, quasi sempre, si ritrovano tali e quali in molte 70 Vasilij Kandinsky - Studio sul colore: quadrati con cerchi concentrici 68-73/2008Heid_Riv_ParNum.qxp 5-12-2008 14:55 Pagina 71 Parole e Numeri scontri frontali per poi concludere, consolatorio, con un bel paragrafo dedicato ai sistemi di sicurezza. “Dopotutto”, spiega “la fisica è la scienza che si occupa delle interazioni reciproche tra oggetti: atomi che si frantumano gli uni contro gli altri, molecole di gas che si scontrano e sfere o altri oggetti che rimbalzano gli uni sugli altri”. Dopo lo spavento e il rischio possiamo concederci un po’ di alta velocità parlando di corse automobilistiche e goderci un simpatico tributo a Enzo Ferrari. Nelle vetture da corsa, sicuramente più che nelle utilitarie, la fisica gioca un ruolo fondamentale. La scelta dei pneumatici, il trasferimento del carico alla partenza, la posizione del baricentro e il momento di inerzia sono aspetti molto importanti in una gara e sono tutti determinati dai principi della fisica. La stessa strategia di gara, basata principalmente sulla ricerca della traiettoria più veloce, equivale, istante per istante, alla risoluzione di un problema di dinamica. Abbandonata la fisica deterministica ci si addentra, anche se superficialmente, nella teoria del caos, ovvero in quella branca della fisica e della matematica che studia tutti quei fenomeni che dipendono sensibilmente dai dati iniziali, come per esempio le evoluzioni atmosferiche turbolente. Il libro termina con uno sguardo al futuro. Come saranno le macchine di domani? Sicuramente saranno ibride, capaci cioè di sfruttare fonti diverse di energia all’interno di un unico veicolo. Grazie a computer di bordo e a sensori posizionati sulle strade, non avranno neppure più bisogno di un guidatore, ma faranno tutto da sole. Chissà che, arrivati a quel punto, non si renda necessario mandarle alla Scuola guida Newton perché ritrovino la loro identità. scientifico, ci racconta proprio questo “altro” del cerchio attraverso brevi immagini, citazioni, foto, semplici osservazioni che alla fine ci fanno quasi del tutto dimenticare la natura squisitamente matematica di questa figura geometrica. Cresci insegue le innumerevoli apparizioni del cerchio in tutti i possibili campi del sapere. A volte la connessione diretta con la figura geometrica vera e propria è un po’ debole, ma risulta certamente interessante questo excursus in zone “non sospette” alla ricerca di situazioni in cui il cerchio si manifesta con “spirito matematico”. Struttura molecolare IL CERCHIO CURVA PERFETTA Luciano Cresci Hoepli, Milano, 2008 manifestazioni della natura. Ne Il cerchio curva perfetta, Luciano Cresci, ingegnere e divulgatore Partendo da una carrellata sulle numerose “virtù” matematiche del cerchio, spesso legate ad alcune questioni rimaste a lungo irrisolte, l’autore ci guida dal cerchio statico e immobile della geometria euclidea fino a un “cerchio in movimento” che, attraverso operazioni geometriche semplici, si trasforma in altre curve (utilizzate tra l’altro in meccanica e in ottica), ospita i pipistrelli di Escher, apparentemente infiniti, oppure si frastaglia nelle illusioni ottiche di Fraser. Nella seconda parte del libro Luciano L’autore spazia dall’astronomia ai labirinti fino al cerchio di Vercingetorige e ai famosi studi sul cerchio nei dipinti di Kandinsky. Nel complesso un libro gradevole e curioso, ma anche una piccola enciclopedia da consultare a volte per “far quadrare il cerchio” operazione che, come si sa, risulta essere matematicamente impossibile. 71 68-73/2008Heid_Riv_ParNum.qxp 5-12-2008 14:55 Pagina 72 Parole e Numeri Si può imparare la matematica dagli animali? Insoliti professori per scoprire trucchi e strategie capaci di migliorare le nostre performance matematiche I cani sono in grado di fare conti? Ovviamente no, almeno non nel modo in cui li facciamo noi. Eppure, quando una palla viene gettata in acqua, i cani prima corrono lungo la spiaggia e poi scelgono il punto giusto per gettarsi in acqua e raggiungere la palla nel più breve tempo possibile. Risolvere questo problema con carta e penna richiede tempo e calcoli, ma il cervello canino sembra arrivare alla soluzione rapidamente e istintivamente. Lo stesso dicasi per le formiche del deserto tunisino che trovano la strada con una valutazione assoluta della posizione, cioè senza l’ausilio delle stelle, che richiederebbe, se la facessimo con carta e penna, misure e conti precisissimi. Le aragoste invece riescono a navigare sentendo il campo magnetico terrestre con la stessa accuratezza di un GPS. Ma allora possiamo affermare che gli animali conoscono la matematica? Non esageriamo. Keith Devlin, l’autore di L’istinto matematico – Perché sei anche tu un genio dei numeri sostiene che esistono due tipi di matematica, quella naturale e quella simbolica. La matematica naturale si è evoluta per milioni di anni arrivando a dotare animali e umani di incredibili abilità matematiche, ciascuna legata a specifici bisogni di sopravvivenza, come la navigazione, l’orientamento e la caccia delle prede. La matematica simbolica è un’esclusiva degli umani e ha “solo” 3.000 anni. Ciò che la caratterizza è l’aspetto di astrazione. I conti che ci insegnano a scuola, quelli con le x e le y, devono valere a prescindere da quale sia il significato di quella x e di quella y, anzi x e y non devono avere alcun significato specifico, devono essere “incognite”. Il problema è che il cervello umano si è sviluppato come un dispositivo che cerca significati. Per questo motivo, sostiene Devlin, tante persone lottano con la matematica “simbolica” spiegata a scuola. Prive di un contesto, le regole per manipolare rappresentazioni simboliche di numeri hanno poco senso per la maggior parte di noi. Nel maneggiare tali regole, commettiamo errori che mai faremmo facendo la spesa, attività nella quale utilizziamo, senza saperlo, il nostro “istinto matematico”. Abilità di strada I bambini mostrano precocemente le loro prime abilità nel contare e i commercianti di strada brasiliani sviluppano regole di aritmetica mentale tutte loro – distinte dai sistemi formali insegnati a scuola – che li rendono commercianti abilissimi e veloci. Viceversa, quando agli stessi commercianti vengono dati calcoli numerici analoghi, ma da svolgere all’interno di un test, il risultato è disastroso. Devlin attribuisce tutto questo a uno scorretto insegnamento della matematica nella scuola. Gli studenti imparano le regole anziché comprenderne il funzionamento. E allora, come si può aiutare L’ISTINTO MATEMATICO Perché sei anche tu un genio dei numeri Keith Devlin Edizioni Raffaello Cortina, Milano, 2007 Traduzione di T. Barone 72 l’apprendimento scolastico della matematica? Secondo Devlin è già molto arrivare a spiegare come i concetti simbolici della matematica siano connessi alla matematica naturale. Così facendo la pratica delle regole matematiche diventa qualcosa di più concreto nel nostro cervello e, quindi, più accettabile. Non resta che mettersi al lavoro. 68-73/2008Heid_Riv_ParNum.qxp 5-12-2008 14:55 Pagina 73 Parole e Numeri L’indiscutibile fascino della simmetria La storia di una strategia “per piacere” usata da tutti, dalla natura fino all’industria I nostri occhi e le nostre orecchie sono portati a cercare e apprezzare ciò che è simmetrico, dalle fughe di Bach ai fiocchi di neve, dalle piramidi ai bellissimi azulejos dell’Alhambra di Granada. In chimica e fisica il concetto di simmetria spiega la struttura dei cristalli e la teoria delle particelle fondamentali; secondo la biologia evoluzionistica la natura sfrutta la simmetria nella lotta per la sopravvivenza; simmetria e rottura della simmetria sono idee centrali nell’arte, nella letteratura e nella musica. Perfino l’industria usa la matematica della simmetria per individuare il modo più efficiente di immagazzinare musica su un CD o di proteggere la nostra conversazione al cellulare da interferenze esterne. Il disordine perfetto, di Marcus du Sautoy – uno tra i principali matematici viventi – ci racconta come l’umanità sia arrivata a capire questo affascinante ma complicato mondo della simmetria, che rappresenta, come abbiamo visto, un aspetto cruciale del nostro metodo di interpretare e manipolare il mondo. “Dietro ogni passo del nostro cammino evolutivo” – scrive du Sautoy – “dalle prime pitture rupestri all’arte moderna, dalla musica all’architettura, all’ingegneria, fino ai codici informatici, si celano l’ordine e la struttura della simmetria”. Ma du Sautoy non si limita a questi argomenti e nel libro descrive anche la sua vita di matematico all’interno di una comunità di ricercatori che vivono ogni giorno ai limiti estremi della ricerca astratta. “È stato un progetto letterario difficile” scrive du Sautoy “perché combina la storia della simmetria con la mia storia personale, con quello che faccio come matematico. È diviso in dodici capitoli, che rappresentano ognuno un mese del mio lavoro nel corso di un anno. Ho provato a raccontare quello che faccio – credo che per le persone sia un mistero cosa fa un matematico tutto il giorno – ho provato a dare accesso al mondo in cui vivo”. Per questo l’inizio e la fine del libro sono dedicati a quello che i matematici considerano a tutt’oggi uno dei più importanti risultati nel campo della simmetria. Si tratta della scoperta IL DISORDINE PERFETTO L’avventura di un matematico nei segreti della simmetria Marcus du Sautoy Rizzoli, Milano, 2007 Traduzione di D. Didero di un “oggetto” simmetrico oggi noto come “il Mostro” che vive in uno spazio a 196.883 dimensioni. Detto così potrebbe far paura, ma va riconosciuta a du Sautoy non solo la sua grande capacità di raccontare storie, ma anche l’abilità e lo sforzo di rendere commestibili e a volte addirittura attraenti idee così complesse da essere normalmente considerate incomunicabili. Sia in natura sia negli oggetti creati dall'uomo la simmetria è legata all'immagine della bellezza 73 74-78/2008HeidRiv_Risponde.qxp 5-12-2008 15:05 Pagina 74 heidenh@in risponde L’alta tecnologia HEIDENHAIN offre soluzioni precise. HEIDENHAIN info dedica uno spazio ad hoc a tutte le particolari esigenze tecniche dei lettori. Inviate le vostre domande a [email protected]: il nostro team di specialisti vi risponderà su queste pagine. In questo numero risposte di: Lorenzo Gritti, service engineer TNC; Danilo Zaccaria, senior NC programming engineer; Roberto Galanti, NC programming engineer 74-78/2008HeidRiv_Risponde.qxp 9-12-2008 16:24 Pagina 75 heidenh@in risponde Posso recuperare l’indicazione d’errore che è apparsa sul video anche dopo averla cancellata e aver spento il controllo numerico? Risponde Lorenzo Gritti Service engineer TNC Capita con frequenza che i clienti ci chiedano informazioni a proposito di segnalazioni di allarme comparse sul video del TNC. Una risposta a questo tipo di interrogativo e una diagnosi corretta del fenomeno sono possibili solo se si dispone della descrizione esatta del tipo di allarme segnalato e della condizione in cui questo appare. Come fare, allora, per poter ottenere le indicazioni necessarie? Prima di tutto va detto che queste informazioni possono essere riprese successivamente sul controllo numerico grazie a una semplice manovra. Infatti, a partire dal TNC 426/TNC 430, è possibile creare un file che contiene queste notizie. Per ottenere il file in questione vanno effettuate le manovre seguenti, nella successione indicata: • entrare in EDIT di un programma; • premere il tasto MOD; • digitare il numero codice: LOGBOOK; • definire i parametri: - indicare il nome file, dal momento che il TNC assegna in automatico il nome TNC:\LOGBOOK.A; - indicare intervallo di tempo, ora e data di inizio e ora e data di fine entro le quali il TNC deve recuperare le informazioni che poi scriverà nel file. Va segnalato che il TNC è dotato di un buffer di memoria interno di circa 4 MB. Questo accorgimento rende possibile andare indietro nel tempo anche per un periodo di diversi giorni; • premere il tasto ESEGUIRE. Il controllo numerico dopo qualche istante aprirà automaticamente il file generato. Nell’esempio riportato si evidenziano gli allarmi N4226 e N38. Errori di questo tipo vengono generati quando l’asse non segue il comando impostato. Il file memorizzato sull’hard disk del controllo numerico potrà essere successivamente salvato su un personal computer e, in caso di necessità, spedito a HEIDENHAIN o al costruttore della macchina per una verifica più approfondita. 75 74-78/2008HeidRiv_Risponde.qxp 5-12-2008 15:05 Pagina 76 heidenh@in risponde Ho un controllo numerico HEIDENHAIN iTNC 530 con attiva l’opzione AFC per il controllo adattativo dell’avanzamento. Durante la fase di maschiatura, all'interno di un programma con varie lavorazioni, la macchina si arresta per sforzo eccessivo. Come mai? Risponde Danilo Zaccaria Senior NC programming engineer OEM application support La funzione AFC di iTNC 530 è predisposta per il controllo adattativo dell'avanzamento. Quindi, dopo essere stata attivata, sorveglia costantemente la corrente assorbita dal mandrino, reagisce in tempo reale alle variazioni di carico e, di conseguenza, regola opportunamente la velocità d’avanzamento degli assi. Quando però ci si trova, come nel nel caso specifico, in fase di maschiatura, mandrino e asse utensile vengono sincronizzati. Questa caratteristica impedisce al CN di effettuare una corretta regolazione del sistema. L’apposito softkey, tra l'altro, è in grado di disattivare la supervisione solo per tutta la durata del programma e non per le sue singole fasi. È quindi impossibile disinserire la supervisione anche durante la fase di maschiatura. Da qui nasce l’esigenza di poterla disattivare solamente durante l’esecuzione del ciclo specifico. 76 74-78/2008HeidRiv_Risponde.qxp 5-12-2008 15:05 Pagina 77 heidenh@in risponde Normalmente il controllo adattativo si attiva automaticamente con la rotazione mandrino (M3/M4) e si disattiva con il suo arresto (M5). Pertanto non è prevista alcuna ulteriore funzione M specifica che consenta di intervenire diversamente attivando o disattivando il controllo a seconda delle esigenze di lavorazione. È tuttavia possibile suggerire una soluzione a questo problema. La funzionalità può essere utilizzata al meglio grazie all’utensile e alla strategia di regolazione a esso associata. Per ottenere questo risultato, come prima cosa vanno individuate tutte le strategie normalmente utilizzate per la propria produzione. Una volta fatto questo passo, con le stesse strategie va compilata una tabella semplice e intuitiva. Nella tabella in questione è possibile impostare le seguenti funzioni: • FMIN: velocità avanzamento assi minima nel materiale pezzo (%) • FMAX: velocità avanzamento assi massima nel materiale pezzo (%) • FIDL: velocità in aria (%) • FENT: velocità in entrata/uscita nel materiale pezzo (%) • OVLD: reazione al sovraccarico • POUT: potenza del mandrino in uscita dal materiale pezzo (%) • SENS: sensibilità della regolazione (%) • PLC: valore trasferito al PLC. Vediamo, quindi, che ogni utensile può venire associato a strategie differenti. Se lasciate il campo della funzione AFC relativo al maschiatore privo di indicazione, la funzione non verrà attivata. Si otterrà così la non attivazione di quella specifica fase di lavorazione senza compromettere la restante parte di programma. È possibile usufruire di questa interessante possibilità operativa per qualsiasi tipo di utensile le cui caratteristiche non si prestano al corretto funzionamento dell’opzione AFC, per esempio con utensili di piccolo diametro (≤5 mm). 77 74-78/2008HeidRiv_Risponde.qxp 5-12-2008 15:05 Pagina 78 heidenh@in risponde Devo realizzare il programma di lavorazione per alcuni vecchi disegni su supporto cartaceo che non sono completamente quotati. Come posso programmare tali profili? Risponde Roberto Galanti NC Programming engineer Già nel controllo TNC 410 sono disponibili delle funzioni di programmazione che si possono ottenere premendo il tasto FK. Tali funzioni permettono di programmare profili non quotati a norma NC. Per ottenere questo risultato occorre prima di tutto indicare il tipo di profilo, precisando se si tratta di una linea o di una curva. Quindi, successivamente, vanno inseriti i dati disponibili dalla quotatura sul disegno o anche altri dati indicati in modo implicito sul disegno come, per esempio, punti di tangenza o distanze tra differenti punti del profilo. Una volta eseguite queste operazioni il controllo, in base ai dati inseriti, calcolerà il profilo risultante. Disegno del profilo non completamente quotato A differenza della programmazione di profili standard, dove per ogni tratto di profilo è richiesto che vengano indicati i punti finali, nella programmazione FK i tratti di profilo non completamente definiti vengono semplicemente indicati in rosso sulla grafica di programmazione. Questo sarà visibile fino a quando il controllo non sarà in grado di calcolare un profilo definito in modo univoco. È possibile che il calcolo effettuato dal controllo produca un numero limitato di differenti tipi di profili completamente definiti. In questo caso, attraverso dei softkey, il controllo consente di visualizzare graficamente le varie soluzioni. A questo punto si potrà selezionare quella corrispondente al disegno. Una volta che il profilo è stato completamente definito con le funzioni FK, sarà possibile simulare o eseguire la lavorazione del profilo realizzato. Eventualmente è anche consentito convertire il profilo FK in un profilo standard HEIDENHAIN. Per farlo sarà sufficiente premere un softkey. 78 Immagine della grafica di programmazione di iTNC 530 Heidenhain-cop.II_III.qxp 5-12-2008 15:10 Pagina III Volete sapere di più sulle nostre apparacchiature? Volete conoscere le novità più recenti? Una documentazione ricca e aggiornata è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Compilate questo modulo e inviatelo al numero di fax 02 27 05 52 10. HEIDENHAIN ITALIANA vi farà avere dove preferite quello che più vi interessa. HEIDENHAIN ❏ Catalogo generale ❏ I sistemi di misura lineari migliorano l’accuratezza delle lavorazioni ❏ Accuratezza delle macchine utensili ❏ Sistemi di misura di posizione di sicurezza ❏ EnDat 2.2 – interfaccia bidirezionale per sistemi di misura ❏ Sistemi di misura lineari per macchine utensili a CNC ❏ Sistemi di misura lineari aperti ❏ Sistemi di misura di posizione di sicurezza ❏ Sistemi di misura per assi di avanzamento con motori diretti ❏ Tastatori di misura ❏ Trasduttori rotativi ❏ Trasduttori rotativi per motori elettrici ❏ Trasduttori rotativi per servodrive altamente dinamici ❏ Trasduttori rotativi con scansione ottimizzata ❏ Sistemi di misura angolari con cuscinetto integrato ❏ Sistemi di misura angolari senza cuscinetto integrato ❏ Motori HEIDENHAIN ❏ iTNC 530 – funzioni software NC 340 49x-05 ❏ TNC 320 ❏ TNC 620 ❏ TNC 124 ❏ Posto di programmazione iTNC 530 ❏ Posto di programmazione TNC 320/TNC 620 ❏ DNC RemoTools SDK virtual TNC ❏ Tecnologia di controllo di sicurezza per macchine utensili ❏ MANUALplus 4110 ❏ MANUALplus 620 ❏ CNC PILOT 4290 V.7 ❏ DataPilot 4290 V.7 ❏ Sistemi di tastatura 3D per macchine utensili ❏ Sistemi di calibrazione ❏ Elettroniche di interpolazione e digitalizzazione ❏ Visualizzatori di quote/sistemi di misura lineari per macchine utensili manuali ❏ CD-ROM – Sistemi di misura lineari per macchine utensili a CNC ❏ CD-ROM – Presentazione iTNC 530 ❏ DVD – Posto di programmazione iTNC con smarT.NC ❏ CD-ROM – Posto di programmazione TNC 320/TNC 620 ❏ CD-ROM – TNC Training ❏ CD-ROM – DataPilot 4290 V.7 ❏ CD-ROM – DataPilot 4110 ❏ CD-ROM – Sistemi di tastatura 3D ❏ CD-ROM – Visualizzatori di quote Selca ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ ❏ CNC S4000 CNC S4060D CNC S4000R CNC SP6000 Funzioni G Programmazione Conversazionale PGI – Programmazione Grafica Interattiva PROG4000 – Modulo di simulazione CNC S4000 SELCAM – Moduli CAM tridimensionali SELDXF – Convertitore DXF CD-ROM – Demo SelCAM-POWER / SelCAM-COMPACT SELBOX – Volantini elettronici portatili Centratura/Misura – Modulo software TELEDIA4000 – Telediagnosi SELCONTROL – Monitoraggio e comando di macchine utensili tramite sms ❏ SMI – Unità rotostatoriche per elettromandrini Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Società . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indirizzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CAP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Località . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Provincia . . . . . . . . . e-mail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INFORMATIVA SULLA RACCOLTA DATI Desideriamo informarLa che i dati personali raccolti tramite la compilazione del precedente formulario saranno utilizzati da parte di HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l. ai sensi della legge 196/2003 con modalità automatizzate al fine di permettere l’erogazione del servizio richiesto. Il conferimento del consenso al trattamento dei dati personali forniti è necessario per gli scopi di cui al punto precedente. Qualora i dati non venissero comunicati non sarà possibile fornire quanto richiesto. TITOLARE E RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO Titolare del trattamento è HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l. Via Asiago 14 - 20128 MILANO. Qualunque richiesta relativa alla modifica, correzione, cancellazione dei dati fornitici può essere indirizzata alla sede sopraccitata. ❏ accetto ❏ non accetto Una tecnica di misura a cui affidarsi a occhi chiusi? Nella robotica, nelle macchine da stampa e nelle macchine utensili, la sicurezza è sempre una priorità. Ma cosa permette di definire la sicurezza assoluta? Con “Functional Safety”, HEIDENHAIN mette a disposizione sicurezza certificata in tutto il sistema. Ogni volta che si tratta di operare in modo sicuro, per esempio con le porte aperte o in altre applicazioni, HEIDENHAIN vi offre tutto quello di cui avete bisogno: trasmissione ridondante dei valori di posizione, sistemi di misura con self-test, elettroniche e controlli numerici con sicurezza integrata e molto altro ancora. Occhi aperti, dunque: dove leggete “Functional Safety“ sui dispositivi HEIDENHAIN, trovate sicurezza certificata. HEIDENHAIN ITALIANA S.r.l., 20128 Milano, Via Asiago 14, Tel.: 02270751, Fax: 0227075210, http:\\www.heidenhain.it, E-Mail: [email protected] Sistemi di misura angolari Sistemi di misura lineari Controlli numerici Visualizzatori di quote Tastatori di misura Encoder
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