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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Matelica Fabriano-Matelica euro 1,20 14 >Chiesa 21 n. 12 Anno CIII 5 aprile 2014 >Sport Andrea Bertani, un pilota che vola in alto! Riecco qua il Mercato Coperto! Crisi lavoro: Zamagni in Cattedrale Le ragazze del volley si rilanciano I D U L l 34enne fabrianese ha raggiunto il prestigioso traguardo di comandante di aerei civili: lavora a Singapore e vola in Asia e Australia. omenica scorsa sono stati inaugurati i rinnovati spazi, che restituiscono alla città questa bella struttura, con molte prospettive... ltimo mercoledì della fede: il tema è sul Padre Nostro, ma l'economista riminese parlerà anche di occupazione. 25 a Pallavolo Fabriano di Rossini batte Macerata e fa un bel passo avanti per ottenere la permanenza nel campionato di serie B2. Ma quale Nobel... Sembrano quelle notizie dove i giornalisti si catapultano come lupi sulle prede. I proclami di Renzi? Un deja vu di questi tempi. Una cronaca nera a sfondo sessuale? Ormai un drammatico continuum. Nemmeno lo sport, ed il calcio in particolare, presenta inediti da cavalcare. La Juventus domina e ipoteca il campionato da giornate e si fa fatica a “vendere” anche lì nel guado di un’ovvietà imbarazzante. Ecco allora la voce anomala da verificare e da blandire. Il Papa candidato al Nobel per la pace. Lo aveva annunciato il direttore dell’istituto Nobel ad Oslo, Geir Lundestad, presentando la lista dei 278 nomi scelti dalle migliaia di persone abilitate a depositare candidature. Ovviamente la cosa ci sta tutta, anche solo per l’intervento che ha scongiurato un peggior massacro in Siria e che nel settembre scorso portò alla grande giornata di digiuno per la pace a cui hanno aderito milioni di persone. Quanti gesti di pace, quante esortazioni per ogni focolaio scoppiato in qualsiasi fazzoletto della terra. Troppo facile sceglierlo, ma cosa c’entra con quel “carrozzone” del Nobel? Francesco, con il suo stile understatement, non è tipo da proclami o da grandi visioni geopolitiche: è uomo con i piedi per terra, con un grande senso della realtà che lo porta ad avere molto più senso politico di quanto non dia a vedere. Detto questo, a Oslo a ritirare il premio proprio si fa fatica a immaginarlo. Anzi, la candidatura fa sorgere un sospetto, che proprio la lettura dell’intervista al Papa, pubblicata giorni fa dal Corriere della Sera, sembra suggerire. Ad una domanda riguardo alla sua immagine pubblica, Francesco ha risposto infatti così: «Sigmund Freud diceva, se non sbaglio, che in ogni idealizzazione c’è un’aggressione. Dipingere il Papa come una sorta di superman, una specie di star, mi pare offensivo (e non a caso era spuntato anche un murales a Borgo Pio ndr). Il Papa è un uomo che ride, piange, dorme tranquillo e ha amici come tutti. Una persona normale». Forse è un po’ arbitrario associare questo pensiero alla notizia del Nobel. Ma certo questo è un Papa che sa come vanno le cose del mondo e le guarda sempre con molta scaltrezza e circospezione. È un Papa capace di un rapporto del tutto inedito con i media: li affronta senza timore e con molta naturalezza, ma sa scansare tutte le enfatizzazioni. Non c’è domanda alla quale si sottragga, e anche a quelle che potrebbero scatenare dei casi, sa fornire risposte che lasciano gli interlocutori spiazzati. Quando Ferruccio De Bortoli gli ha chiesto perché avesse rinnovato il passaporto argentino, alludendo quindi a una sua “nostalgia” per la terra d’origine, il Papa ha risposto in modo da lasciare disarmato il suo interlocutore: (...) (Segue a pagina 2) Prodotti da Exporre D edichiamo spazio al grande evento in preparazione per il 2015: l’Expo, che si terrà a Milano. Una vetrina internazionale fondata sull’esposizione di prodotti nutrizionali. Grande il battage ad ogni livello che contempera le Marche e la stessa Fabriano. La speranza è che la città sia coinvolta mediante le sue eccellenze, che indubbiamente ci sono. Sarebbe un volano ulteriore contro la crisi per imporci in una dimensione più grande. Proprio in virtù dell’Expo abbiamo individuato qual è il cibo genuino, unico, realizzato dalle nostre parti. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Balilla Beltrame Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 02/04/14 10.12 2 >EDITORIALI< L'Azione 5 APRILE 2014 Il Papa e l’Imperatore di FRANCESCO IACOBINI N ei 52 minuti di colloquio a quattr’occhi, svoltosi in Vaticano lo scorso 27 marzo, Papa Francesco e Barack Obama hanno senz’altro avuto modo di fare una rassegna dei principali temi caldi dell’agenda internazionale e dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la potenza statunitense. Le preoccupazioni comuni sulle questioni della povertà e dell’esclusione sociale, come pure la questione dell’integrazione degli immigrati d’America (i cosiddetti “indocumentados”, cioè coloro che arrivano negli States in cerca di sopravvivenza senza nemmeno i documenti identificativi) hanno segnato certamente un punto di convergenza significativo. Anche alcuni importanti nodi della politica estera vedono oggi una fondamentale sintonia tra la Santa Sede e gli Usa, pur con accenti talvolta differenti, soprattutto sul Medio Oriente e la Siria. D’altra parte, non sono state nascoste le diversità di posizioni sulle questioni bioetiche (aborto, contraccezione, obiezione di coscienza) circa le quali – fra l’altro – pesa a Roma anche la posizione dell’episcopato americano, compatto – soprattutto nei suoi esponenti più rappresentativi – in una rispettosa ma determinata battaglia culturale e legislativa contro la riforma sanitaria dell’amministrazione Obama e le sue implicazioni in materia appunto di principi e valori. Qui però è opportuno rilevare come l’intera cornice dell’incontro tra il capo della Chiesa e il leader della più grande potenza mondiale (primato insidiato oggi da nuovi protagonisti come la Cina, ma ancora abbastanza solido) sia stata significativamente nuova rispetto al passato. E non solo per la visibile emozione del presidente americano, che non a caso, nella successiva conferenza stampa col premier italiano Matteo Renzi, ha parlato soprattutto della visita al pontefice, e per l’evidente empatia prodottasi appunto tra i due protagonisti. In realtà, ciò che deve aver pesato di più è stata probabilmente la provenienza di Bergoglio e Obama, due americani cresciuti in vita e responsabilità dentro i sistemi istituzionali di cui oggi sono al vertice, e che però hanno mantenuto un costante rapporto col retroterra popolare, emotivo, col sostrato profondo dei rispettivi universi, non perdendone mai l’orizzonte, il calore, gli sguardi. Entrambi, quindi, sono rappresentativi, col segno di biografie credibili, di una comune sollecitudine per le sorti del mondo in quest’ora storica, e in esse del ruolo dell’Occidente, il cui paradigma generale può essere indicato nella dignità di ogni persona e nella convinzione che la crescita economica e lo sviluppo politico si legittimano - e dunque si sostengono - solo a condizione di cogliere il senso profondo dell’esperienza umana, in un quadro di uguaglianza dei diritti fondamentali e reciproco riconoscimento. E’ da qui, probabilmente, che deriva anche la comune idea che la forza dell’Occidente non risieda nell’uso offensivo delle armi, ma nella capacità di essere al servizio di una storia di democrazia, libertà e giustizia, pur in rapporto con gli interessi geo-strategici della potenza americana, non coincidenti con le preoccupazioni della Chiesa come tali ed evidentemente non trattabili nemmeno per Barack Obama, al di là di qualsiasi professione di buona volontà. In ogni caso, la giornata del 27 marzo ha avuto la suggestione di tutti i precedenti incontri di Stato tra i presidenti americani e i pontefici romani, pur nella differenza dei tempi e delle situazioni contingenti. Il Papa e l’Imperatore, se possiamo ricorrere a questa immagine storica, negli ultimi decenni si sono sempre rapportati nella tensione tra la condivisione di valori di fondo comuni o compatibili e la dialettica (o talvolta il contrasto) su capitoli importanti, come il modello di sviluppo, le conseguenze della presenza militare americana nel mondo, le questioni bioetiche. Chi ha parlato, in passato, di legami indissolubili tra il Vaticano e la Casa Bianca, o addirittura della Chiesa come semplice variabile dell’Occidente nel quadro dello scontro EstOvest, ha sempre guardato solo a una parte della storia, tralasciandone aspetti magari meno visibili ma altrettanto importanti e dirimenti. Oggi si è fatto più chiaro a tutti che non è più tempo di Sante Alleanze, e che i papi e i presidenti americani, semmai, possono vivere di un rapporto più libero, dove il comune impegno per l’umanità sia frutto di un’ispirazione precisa, con al centro le urgenze ineludibili del mondo e le attese di giustizia di sterminate masse di uomini e donne di ogni latitudine. Il petrolio dell'Italia L e giornate del Fai, da poco concluse, ci hanno offerto una nuova stupefacente rassegna delle bellezze nascoste o ignorate del nostro Paese. Ma l’iniziativa della benemerita organizzazione è, anche, a nostro avviso, un tentativo di ridare un significato nuovo al concetto di cultura; una cultura, cioè, intesa non come recinto elitario e chiuso intorno ai luoghi sacri alla celebrazione letteraria, ma, piuttosto, come proposta aperta di ricerca delle espressioni artistiche del territorio, quali derivano dalla sua storia e dalla sua tradizione. Compito, questo, innovativo e meritorio, ma anche arduo da perseguire. Si dice spesso che il nostro Paese possiede un terzo dei beni artistici e culturali del mondo intero, e che questo è “il petrolio d’Italia”, la sua fonte di ricchezza, economica oltre che ideale; a queste affermazioni, che è difficile non condividere, non corrisponde però la posizione dell’Italia nel turismo mondiale, scesa Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330 www.lazione.com e-mail: [email protected] Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini www.lazione.com 02 editoriali.indd 2 in tre anni dal terzo al quinto posto, né, più specificamente, quella nel turismo culturale, in cui siamo quarti in Europa dopo Spagna, Francia e Germania (!). Viene da chiedersi perché, e le risposte sono tante; non ultime quelle che riguardano l’insufficienza delle infrastrutture viarie, la disorganicità della comunicazione, l’inadeguatezza di molte strutture ricettive. La realtà è che anche questo nostro “petrolio”, come quello vero, non sprizza spontaneamente dal terreno; come quello vero, richiede organizzazione, investimenti, manutenzione degli impianti e delle strutture, qualificazione delle risorse umane; richiede, per uscir di metafora, tutte le qualità che caratterizzano la buona gestione, in ogni attività umana. Ma non sembra proprio che ciò avvenga, se si considerano, per esempio, i crolli di Pompei, ormai così frequenti da non far più notizia, o le erbacce che prosperano spesso indisturbate fra le pietre antiche di molti Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: [email protected] Impaginazione Tania Bugatti Ferruccio Cocco Daniela Pedica nostri monumenti. E’ difficile dire se si tratti più d’incuria, d’indifferenza o di disorganizzazione, ma probabilmente è una combinazione dei tre fattori; è un fatto che siamo in presenza della grave sottoutilizzazione di un patrimonio, che, a detta di alcuni studiosi, potrebbe generare un due e mezzo per cento del nostro prodotto interno lordo. Il problema di fondo, a nostro avviso, è che, da noi non si è sviluppata ancora una sensibilità comune e condivisa su questi problemi; certo, si parla polemicamente di disinteresse e di degrado dei nostri beni culturali, ma sono concetti che, in generale, servono più come argomenti di dibattito pubblico che di analisi approfondite seguite da azioni concrete. Promuovere questa sensibilità civile è oggi un’esigenza fondamentale, ma richiede un salto di livello; richiede che la gente senta come proprio il patrimonio culturale del suo territorio, che provi l’orgoglio di esserne a Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa Ma quale Nobel... (...) «L’ho rinnovato perché era scaduto». E quando la domanda ha posto il tema di una sua distanza dai temi che toccano l’Europa (De Bortoli: “Perché Santo Padre non parla mai di Europa?), la risposta non è stata meno spiazzante: «Lei ricorda il giorno in cui ho parlato dell’Asia?» E De Bortoli ammette, aprendo una parentesi nella risposta: «Qui il cronista si avventura in qualche spiegazione raccogliendo vaghi ricordi per poi accorgersi di essere caduto in un simpatico trabocchetto». La forza di Francesco è quella di saper disarmare i media, di sfilare sempre loro di mano ogni spunto per sollevare polveroni, sempre strumentali ad altro. E li disarma anche nei loro tentativi di idealizzazione o di mitizzazione. Spiazza, ma senza ingannare o eludere le questioni. Sta alla realtà e non fugge. Certo, Bergoglio saprebbe benissimo gestire anche la situazione di un discorso da tenere ad Oslo, svuotando tutte le possibili iperboli attorno a questo riconoscimento. Ma la sua idiosincrasia per qualsiasi forma di mondanità è cosa ben nota e l’immagine della sedia lasciata vuota al concerto in suo onore in Aula Nervi nel giugno scorso, causa impegni più urgenti (doveva ricevere i nunzi arrivati da tutto il mondo), suona un po’ come un monito. Gli accademici di Oslo sono avvertiti. Non è mancanza di rispetto, è forse un senso più alto del rispetto nei confronti di se stesso e di chi ha a fianco. L’importante è capirne la portata e non scatenare la consueta ridda di polemiche ad uso e consumo dei parolai… della carta. Carlo Cammoranesi parte e senta l’impegno a curarlo e a mantenerlo: è prima di tutto necessario amare la propria casa se si vuol mantenerla bella e renderla piacevole agli ospiti. Un secondo aspetto da considerare è la necessità di uscire dalla logica dell’evento spettacolo: certo, l’evento, purché ben costruito, è un fattore importante di promozione e di divulgazione culturale, ma non può e non deve restare un una tantum, dopo il quale si passa ad altro “ordine del giorno”, né una moda effimera, com’è successo, ad esempio, ai Bronzi di Riace, che, dopo aver ammassato folle tumultuanti di visitatori per una settimana, giacciono dimenticati in un museo della Calabria. Infine, cultura, prima ancora che conoscenza, è educazione: educare fin da piccoli al bello, per poterlo fare proprio, educare alla critica per valutare e apprezzare, liberarci dall’idea perversa che l’arte e la cultura siano materia di specialisti e non parte integrante dei nostri valori più profondi. per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Mario Bartocci Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 02/04/14 10.12 >INCHIESTA< L'Azione 5 APRILE 2014 3 Anche Fabriano coinvolta? Attesa per l'esposizione a Milano sul nutrimento: i nostri spazi Il ciauscolo S famoso ovunque di ALESSANDRO MOSCÈ i è partiti da alcuni seminari territoriali di progettazione partecipata del grande evento che si terrà a Milano e che si incentrerà sul tema “Nutrire il pianeta: energia per la vita”. Ha come obiettivi, tra gli altri, il rafforzamento della vocazione turistica e il potenziamento dell’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari tutelandone i marchi. Aspetti che alle Marche interessano molto. Non solo, perché c’è in ballo un miglior collegamento delle proprie start-up ai circuiti internazionali di scienza, ricerca e tecnologia, nonché l’integrazione dell’Italia-museo con l’Italia-laboratorio. Stiamo parlando di Expo 2015: una vetrina straordinaria che rappresenta il riposizionamento dell’immagine anche marchigiana nel contesto internazionale. La regione potrà offrire una vision di notevole importanza: è quindi necessario coinvolgere gli analisti perché la sintesi possa esprimersi nella maniera più adeguata. Le Marche sono dunque impegnate a costruire la partecipazione a questo evento. L’auspicio, nel nostro caso, è di far vivere Expo 2015 nella dimensione di Paese Marche, distribuendo le opportunità che l’evento offre su tutto il territorio nazionale. ”Expo 2015”, ha affermato il Governatore Gian Mario Spacca, “oltrepassa gli aspetti commerciali e di promozione per divenire la definizione del pensiero strategico da cui può rinascere l’immagine delle Marche. Un’ambizione molto alta che richiede il superamento di ogni forma di narcisismo territoriale per far posto al massimo della condivisione”. L’industria agroalimentare marchigiana vanta primati nel campo della certificazione e lo stesso modello di filiera su cui si basa lo sviluppo del settore, va dalla produzione della materia prima sino alla commercializzazione, a testimonianza del legame con il territorio, della valorizzazione del rapporto genuinità-ambiente e del mantenimento di un elevato livello di competitività. Precisa ancora Spacca: “L’agroalimentare marchigiano, di qualità, tracciabile, libero da organismi geneticamente modificati, sta vivendo un momento felice. I nostri prodotti stanno conquistando i mercati internazionali con performance straordinarie. Un dato su tutti è l’export dell’agroalimentare verso gli Emirati Arabi, che è cresciuto negli ultimi due anni di oltre il 1.000% e che si sta avviando verso i 50 milioni di euro di esportazioni”. Un legame, quello tra le Marche e gli Emirati, che sarà rafforzato con la terza edizione di Marche Endurance Lifestyle che si terrà a giugno: un ponte tra lo stesso Expo Milano 2015 ed Expo Dubai 2020. Viene da chiedersi quali prodotti agro-alimentari fabrianesi potranno trovare spazio. Non dovrebbe mancare il salame storico preparato con diverse fasi di lavorazione: dal taglio al coltello del lardo a cubetti, alla tritatura e alla manipolazione delle carni magre (spalla o prosciutto di maiale) con la successiva mescola dei lardelli con l’impasto magro. Il prodotto è notoriamente insaporito con sale e pepe ed insaccato nel budello gentile. E poi la soppressata di fegato: un salame particolare e tipico del fabrianese come il lardellato, con la stessa tecnica di lavorazione, ma con la particolarità di un’aggiunta del 30% di fegato di maiale. Quindi la soppressata, un altro prodotto della salumeria fabrianese prodotta con il 50% di spalla di maiale e il 50% di pancetta di suino. Le parti tagliate in pezzi non omogenei vengono depurate dai nervi e tritate in diverse passate. Infine il capocollo, che è la sottospalla del maiale. Una volta ripulito dalle asperità della carne viene messo sotto sale. 03 inchiesta.indd 2 Il Governatore Spacca tra i relatori in un primo incontro sull'Expo a Fabriano L’Expo è un’esposizione universale di natura non commerciale (non è dunque una fiera), organizzata dalla nazione che ha vinto una gara di candidatura e prevede la partecipazione di altre nazioni invitate tramite canali diplomatici. La prima Expo è stata quella di Londra (nel 1851). Il suo successo ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative similari, come l’Expo di Parigi del 1889 ricordata per la creazione della Torre Eiffel. Ogni Expo è dedicata a un tema di interesse universale. Il ruolo di Expo è orientato all’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è chiamata a rispondere. È possibile assicurare un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile? Con questa domanda si apre la sfida dell’Esposizione Universale di Milano 2015. Il tema (dall’1 maggio 2015 al 31 ottobre 2015) si propone di affrontare il problema della nutrizione nel rispetto della terra. Alimentazione, sostenibilità, ricerca e sviluppo sono i focus su cui si concentra l’Expo 2015 per trovare il modo di garantire cibo e acqua alla popolazione mondiale. I paesi partecipanti porteranno le loro competenze nei settori dell’agricoltura, della produzione industriale, del commercio dei prodotti e della ricerca scientifica. Il risultato del semestre di lavori, incontri, seminari lascerà il know-how in grado di ottimizzare la catena alimentare proponendo nuove prospettive, riducendo gli sprechi, aumentando la sicurezza alimentare e recuperando il valore nutrizionale del cibo. Dal salame alla cicerchia per rilanciare il cibo genuino di un tempo Ci sono uomini che conquistano il mondo con la violenza delle armi. Noi fabrianesi, invece, lo conquistiamo con odori & sapori dei “prodotti tipici mangiativi”. Arma infallibile! Apre tutte le porte, consolida potere e carriere, crea posti di lavoro, moltiplica fatturati, ottiene commende e cavalierati e altro ancora. È costruita con salami e ciauscoli stagionati, appositamente confezionati nella carta salva aroma, provenienti dai laboratori segreti dei più bravi e conosciuti norcini del contado. Mica solo quest’arma avevamo, abbiamo in dotazione per ringraziare e supplicare persone importanti. Ci sono anche bombe al formaggio pecorino, miele, prosciutti, legumi, fiaschi di vino di Cerreto, già famoso nel Cinquecento nelle “Laudes Piceni” e poi, come leggiamo negli antichi documenti del Comune, grassi capponi, capretti, teneri castrati, piccioni e scatole di pinocchiata e marzapane, con l’aggiunta di risme di carta per l’istruito. Alla contessa Carolina Vallemani, inizio '800, piaceva tutto questo armamentario delizioso, però non acquistava mai insaccati di maiale. Probabilmente la loro produzione avveniva ancora nelle famiglie, come fonte insostituibile di nutrimento, col metodo della salatura della carne, asciugatura col calore e fumo denso di legna e erbe aromatiche. Il passaggio dalla dimensione casalinga a quella artigianale di qualità avvenne con la partenza dei tanti emigranti transoceanici, costretti in mezzo al mare per oltre un mese, dal paesello portavano nel sacco una scorta alimentare sicura, acquistabile altrimenti a peso d’oro nel porto di Genova. Dopo l’unità d’Italia, il ciauscolo e il salame di Fabriano erano già diventati famosi come la mortadella di Bologna e il prosciutto di Parma, non da meno, l’arrosto di suino magro aromatizzato col finocchio, la profumata “porchetta” immancabile nei pellegrinaggi ai santuari. Le ricette, ormai codificate con pesi e misure, sono ancora usate per il rispetto della tipicità territoriale. Altro nostro prodotto esportato altrove, fino a Napoli addirittura, la pasta di grano lavorata denominata dalla forma: baette, boccolotti, capellini, fettuccine, lasagne, maccheroni, spaghetti, vermicelli, ecc. Rappresentavano la risposta domenicale alla solita minestra fatta in casa, con sfoglia di acqua e farina, finto sugo per cuocere “maltagliati”, “strozzapreti” e “squadrucci”. Artigianato perduto. Tutto questo può offrire la nostra terra avara, terra di confine e di transito, la parente povera della civiltà contadina del basso Esino e di quella marinara adriatica. Fredda, umida per sei mesi l’anno, non sempre riusciva a sfamare i suoi abitanti. Ricorrenti carestie e le epidemie per scarso nutrimento. I nostri avi si adattarono con quello che avevano, cioè pascoli per il bestiame, boschi per frutti e legna, campicelli di grano, granturco, farro e ceci e cicerchia, orticelli e pollai. Tanta cicerchia, il “pane dei poveri”. Trent’anni or sono, qui non si trovava più il seme, stava arroccato sulle alture di Arcevia. Una sera, in una cena con cicerchia al rosmarino e pane, l’esperto le presentò sei nobili vini marchigiani. Di gusti semplici, la cicerculam preferì uno del popolo, l’”acquaticcio”. Il sommelier tentò il suicidio. Guardala adesso com’è sotto le mille luci dei saloni del “buon gusto!” Sta già preparando le valigie per l’Expo di Milano. Oh vanità della Cicerchia! Intorno a questa realtà sbarcavano il lunario mezzadri, braccianti e “cortinari” costretti ad emigrare d’inverno per potare e vangare nell’Agro romano, con tanta fatica sostenevano le famiglie lontane. L’incontro di popolazioni di ceppo dialettale laziale-sabino contribuì alla coagulazione della tradizionale cucina fabrianese, ben documentata nell’”Antologia della cucina popolare” edita dalla Comunità Montana nel 1986. Un patrimonio orale tramandato da generazioni di donne, salvato per quelle a venire, lo specchio di “come eravamo”. L’allevamento di ovini, bovini, suini nei grandi latifondi della abbazie delle Comunanze e della nobiltà, oltre ad allietare anche le mense cardinalizie e aristocratiche romane, creò gli “indotti” nei settori della tessitura, tintura di filati, conciatura, della lavorazione dei cuoi, della produzione del salnitro e della carta con decine di donne e uomini occupati. Raggiunsero ottimi livelli qualitativi nel corso dei secoli. L’industrializzazione del recente passato ha spazzato via la civiltà montanara per sempre e con essa le usanze e la religiosità, il modo di parlare. Arduo ricostruirla col ricordo anche in tempo di crisi, ma l’auspicato “ritorno alla terra” con le moderne tecnologie, è una delle strade da percorrere con il coraggio e la fantasia. B. Beltrame 02/04/14 10.14 4 L'Azione 5 APRILE 2014 VENDESI VENDESI immobile uso uffi cio/abitazione completamente ristrutturato di mq. 150 sito in Piazza Garibaldi, 2° piano, con vista interamente sulla Piazza. Trattative private. Cell. 339 4931709. 110 e lode per Eleonora Educare in tempo di web Martedì 25 marzo Eleonora Perulli ha conseguito la Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà Orientali, presso l'Università La Sapienza di Roma, con la votazione di 110 e lode, discutendo la tesi dal titolo "Divina Commedia dall'autore al traduttore, dal traduttore al lettore - giudizi e commenti dei lettori cinesi nel web". Congratulazioni dai genitori, dalla sorella Francesca e da tutti i parenti ed amici. L’Aimc (Associazione Italiana Maestri Cattolici), l’Associazione Genitori in Crescita e l’Uciim di Fabriano propongono l’ultimo dei tre incontri formativi per sabato 12 aprile alle 17 presso l’aula magna dell’Itis con il presidente regionale dell’Aiart, Lorenzo Lattanzi dal titolo “Spegni lo schermo, accendi la vita!”, legato al tema dell’educare nell’era digitale. Katiuscia Pedica Katiuscia, 18 anni Erica... 18 anni! 5 aprile 1996 Perchè non sia un traguardo ma la partenza di una vita da vivere alla grade!!! Auguri da mamma, papà, Debora, Ermanno, Giada. Lorenzo i nonni, gli zii e tutti i suoi cari! Dedicato a te che 18 anni fa con la tua allegria ci hai riempito la vita di gioia. A te che hai il cuore grande per noi e per gli altri. A te che ogni giorno ci rendi orgogliosi. Un augurio infi nito affi nchè tutti i tuoi sogni possano avverarsi e che tu possa volare sempre alto senza mai bruciarti le ali. Oramai sei grande ma per noi sei e rimarrai sempre la nostra "Cucciola". Con tutto l'amore del mondo. Babbo, mamma e Michela Donne Cisl, un aiuto agli altri A conclusione dei festeggiamenti per l’8 marzo, il Coordinamento Donne della Federazione Pensionati Cisl, hanno voluto, come tutti gli anni, fare qualcosa per gli altri. Durante il pranzo hanno raccolto una bella sommetta in cambio dei lavori a cui hanno dedicato tanto tempo durante tutto l’anno. Lo scorso anno si era pensato alla Gli annunci vanno portati in redazione, entro il martedi' mattina Sassoferrato sul digitale per Tv2000 Sabato 5 aprile alle 16 e domenica 6 aprile alle 13.15 l’emittente Tv 2000 (digitale terrestre canale 28, Sky canale 140) trasmetterà, per la rubrica “Borghi d’Italia”, un servizio sulla nostra città di Sassoferrato. 04 mercatino.indd 2 Casa Madonna della Rosa che tanto bene sta facendo alla nostra città, quest’anno, anche su suggerimento della segreteria regionale, hanno voluto devolvere il ricavato ancora a realtà fabrianesi al Movimento per la Vita ed al Centro di Aiuto alla Vita che operano da tanti anni per le madri ed i bimbi della nostra zona. Così, in presenza del responsabile Cisl Guanito Morici, la segretaria Anna Maria Fabrianesi e la coordinatrice Franca Chiari hanno consegnato alle responsabili della due associazioni la somma ricavata, dimostrando ancora una volta che si può festeggiare fra amici pensando però alle necessità degli altri. Porta del Piano in assemblea Il Consiglio della Porta del Piano comunica che giovedì 10 aprile alle ore 21 presso la sala parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore si svolgerà l'assemblea della Porta per decidere i 20 componenti che svilupperanno il progetto del programma "Bilancio Partecipativo"promosso dal Comune di Fabriano. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare. 02/04/14 10.15 5 L'Azione 5 APRILE 2014 >CRONACA Il comandante Andrea Bertani alla guida di un Airbus della Tigerair a Singapore Il fabrianese tra le nuvole Andrea Bertani a Singapore è diventato comandante di aerei di linea di FERRUCCIO COCCO “G ood morning ladies and gentlemen and welcome on board…”. Se vi trovate su un aereo nel sud est asiatico o in Australia, drizzate bene le orecchie e cercate di riconoscere l’accento: a recitare il rituale annuncio di benvenuto a bordo potrebbe essere Andrea Bertani, il primo fabrianese ad essere diventato comandante di un aereo di linea. Il 34enne Bertani ha ottenuto l’ambitissima qualifica nell’agosto scorso a Singapore, dove lavora dal 2010 presso la compagnia Tigerair (una costola del colosso Singapore Airlines). Di ritorno a Fabriano per un paio di settimane di relax, lo abbiamo incontrato per conoscere la sua storia professionale e per capire dalla sua viva voce che cosa si provi a pilotare quei… “bisonti” del cielo! Partiamo dall’inizio: com’è nata la tua passione per il volo? “In realtà è arrivata quasi per caso. Dopo il diploma all’istituto tecnico industriale di Fabriano, infatti, non avevo le idee chiare sul mio futuro e ho fatto diversi lavori. Ben presto mi sono reso conto di non essere adatto per un impiego tra quattro mura: il carattere mi spingeva all’evasione e al movimento. Durante un periodo in cui lavoravo ad Ancona, a pranzo, in un tavolo vicino a dove mangiavo c’era l’equipaggio di un aereo della Lufhtansa atterrato all’aeroporto di Falconara: i loro racconti mi appassionarono. Scattò la scintilla. Di lì a breve chiesi consiglio ad un fabrianese già inserito nel mondo dell’aviazione, che con estrema gentilezza mi illustrò quale poteva essere il miglior iter da seguire: bisognava andare a studiare negli Stati Uniti. Ho mollato il lavoro, ho fatto le valigie e tutto ha avuto inizio”. Puoi raccontarci più dettagliatamente? “Ho frequentato la Oxford Aviation, a Dallas, considerata una delle 05 fabriano.indd 2 migliori scuole di volo. Nel giro di quattro anni, nel 2004, ho ottenuto tutte le licenze. A quel punto ho frequentato un Master in Svezia per l’abilitazione agli Airbus, un tipo di aereo che copre distanze di medio/ lungo raggio e può contenere circa 250 persone”. Così eri pronto per entrare nella cabina di pilotaggio di qualche compagnia aerea? “Sì. Ma all’inizio non è stato facile trovare una collocazione… Si tratta di un settore particolare, bisogna stare attenti a come muoversi. Alcune promesse non mantenute mi hanno lasciato l’amaro in bocca e un po’ di delusione: insomma, non sono state tutte rose e fiori, ho vissuto anche momenti duri. Finché, nel 2006, sono riuscito ad entrare come co-pilota alla Windjet dove sono rimasto per due anni. Non vedendo grandi sbocchi in Italia, viste le scarse possibilità di fare carriera nel mondo dell’aviazione del nostro Paese, ho guardato verso la Turchia: un mercato fiorente e in grande sviluppo. Così sono passato alla Sky Airlines con base ad Antalya – bellissimo posto, ho ricordi splendidi di quel periodo – che copre circa cento destinazioni tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa per conto della Turkish Airlines. Considerando che il mercato asiatico era in grande espansione era il 2010 - ho mirato ancora più a est e ho passato le selezioni per entrare alla Tigerair, appartenente alla Singapore Airlines. Così ho iniziato a volare su circa cinquanta destinazioni nella zona del sud-est asiatico e dell’Australia”. Prima co-pilota e poi, finalmente, dall’estate scorsa… comandante! “Sì: dal sedile di destra sono passato al… sedile di sinistra, quello della guida dell’aereo! Anche se, in realtà, la famosa cloche sugli Airbus non si usa più e la guida si svolge con una sorta di joystick e pulsantiere molto sofisticate. L’iter per diventare comandante è durato circa dieci mesi tra prove di volo, prove scritte, simulazioni di emergenze e screening frontali. Alla fine, nell’agosto 2013, è arrivato il tanto agognato upgrade a comandante. Se ce l’ho fatta è anche grazie ai miei genitori Giusto e Margherita, che fin dall’inizio mi hanno dato piena fiducia e non hanno mai messo in discussione il mio sogno, nonostante fosse molto difficile. Mi hanno supportato in tutto e per tutto. Così come ringrazio e saluto i miei nonni Pietro e Italia e tutti gli zii che mi hanno dato sostegno”. Che cosa provi quando ti trovi lassù, tra le nuvole, a pilotare uno di quei “bisonti” dell’aria? “Prima di tutto sento la responsabilità di ciò che sto facendo. Percorro tratte anche di sei/sette ore e arrivo fino ad una quota di 12 mila metri: l’obiettivo è sempre quello di fare un volo in sicurezza e portare le persone a destinazione sane e salve. Cerco di seguire le regole impartite dai manuali. E poi da lassù vedo dei tramonti e delle albe che possono mozzare il fiato… ”. Com’è strutturata la vita di un pilota? “Generalmente a cinque giorni di lavoro seguono cinque giorni di riposo. In un mese mediamente faccio 12 voli, pari a circa 80/90 ore in aria. Per regolamento internazionale, al massimo un pilota può volare per 100 ore al mese. I giorni di lavoro sono intensi, ma poi c’è la possibilità di riposarsi. Attualmente vivo a Singapore: una grande città, all’avanguardia, forse un po’ troppo al di sopra delle righe; preferisco realtà più semplici”. Che consiglio daresti ad un giovane aspirante pilota di aerei di linea? “Secondo me è uno dei lavori più belli al mondo, una professione che riserva grandi emozioni, la possibilità di viaggiare, di vedere paesi nuovi… Ma non è una passeggiata, servono tanti sacrifici. A chi è veramente motivato, dico di provarci e di non abbandonare questo sogno”. Andrea Bertani (a destra), nell'agosto 2013, al momento dell'upgrade al ruolo di comandante di aerei di linea taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 5 e domenica 6 aprile COMUNALE 2 Via Dante 270/A tel. 0732 71384 DISTRIBUTORI Domenica 6 aprile Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 6 aprile La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante Belardinelli Via Martiri della Libertà CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 02/04/14 10.16 6 >FABRIANO< L'Azione 5 APRILE 2014 Il nuovo sindaco... junior! Si chiama Agnese Mariangeli e punta su ecologia, sport e wi-fi di ELISA PALLOTTA A gnese Mariangeli è il nuovo baby sindaco di Fabriano. La quindicenne, residente a Cerreto, frequenta il Liceo scientifico "Volterra" di Fabriano e alle elezioni si è piazzata con il 79% dei voti al ballottaggio, per un totale di 918 voti. Il regolamento consente anche a chi non risiede in città (Agnese è residente a Cerreto), di ottenere la carica, grazie alla frequentazione di un istituto scolastico fabrianese. Succederà nel mandato biennale a Danilo Ciccolessi, ex baby sindaco under 16. I 18 consiglieri comunali sono già stati eletti, e a breve sarà nota la lista e convocata la prima riunione con la nomina del nuovo presidente dell’assise e degli assessori. “Il mio programma”, spiega Agnese, “ha un'ampiezza che comprende vari ambiti di interesse, come l'ambiente, lo sport e soprattutto la libera espressione giovanile, che puntualizzo perché ci interessa da vicino. Per quanto riguarda l'ambiente, oltre ad una campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata, abbiamo intenzione di proporre l’iniziativa di due domeniche ecologiche con chiusura del centro al traffico e di inserirvi un mercatino di oggetti usati con intrattenimenti musicali. Vorrei inoltre proporre un’ottimizzazione di alcuni ambienti urbani come i giardini pubblici, le scuole e lo stadio, insieme alla manutenzione del manto stradale”. Prosegue Agnese Mariangeli: “Se possibile vorrei reintrodurre e perfezionare la rete wi-fi comunale gratuita e migliorare i servizi di trasporto urbani, adattandoli alle esigenze di noi giovani, estendendo quindi le linee a luoghi di nostra frequentazione, come gli impianti sportivi. Fabriano è inoltre una città ricca di siti interessanti dal punto di vista ambientalistico, artistico e storico. Vorrei organizzare una mini maratona il cui percorso consista nella visita di questi luoghi. Nell’ambito dello sport l’intenzione sarebbe quella di organizzare delle Olimpiadi dei giovani per gli under 18, con giochi senza frontiere e tornei gratuiti che coinvolgano anche paesi limitrofi come Cerreto, Sassoferrato, Genga e Matelica. Per quanto riguarda la libera espressione, vorrei riproporre il progetto di Poiesis Junior, a cui i ragazzi hanno partecipato con iniziative artistiche, organizzato due anni fa dall’ex sindaco Danilo Ciccolessi. Un’altra proposta sarebbe il cinema nella stagione estiva, continuando inoltre il progetto cineforum. A Fabriano esistono molte realtà di Il gruppo che sosteneva Agnese Mariangeli piccole band, per cui nel mio piano propongo di allestire laboratori musicali a cui parteciperebbero i musicisti fabrianesi o gli appassionati di musica, ai quali poter invitare musicisti di fama, organizzando spettacoli e incontri in collabora- zione. Infine credo che chiederò un incontro al sindaco Giancarlo Sagramola per ricevere dei consigli pratici sul mio compito. Quando mi sono iscritta al liceo non conoscevo l’esistenza del consiglio comunale junior. Ora eccomi qua”. I baby "ciceroni" Educazione musicale da piccini e l'antica Attidium con il metodo Rusticucci Attidium, sotto la pioggia scrosciante e il vento forte, ha accolto circa 400 visitatori per le Giornate Fai di primavera del 22 e 23 marzo (foto). I cento studenti ciceroni, ben preparati dall’archeologa Cristiana Pandolfi, hanno ricevuto i complimenti da parte del pubblico visitatore, accendendone l’interesse. Provenivano dal Liceo classico "Stelluti", accompagnati dalle professoresse Bordi e Cola; dal Liceo scientifico "Volterra" di Fabriano e Sassoferrato, con le professoresse Bellucci e Giorgi; dal Liceo artistico "Mannucci" con la professoressa Daniela Giannantoni e dall’Istituto Turistico "Morea" di Fabriano con le professoresse Fava e Tobaldi. “Il Fai - afferma la delegata Fai di Fabriano e Sassoferrato Rosella Quagliarini - ha trovato la massima collaborazione dei dirigenti scolastici Orsolini del Classico, Verdini dello Scientifico, Breccia dell’Artistico e Strona dal Turistico, ed anche da parte del maggiore Giancarlo Pizzi, vice comandante della Municipale di Fabriano, per l'apparato di sicurezza. Il progetto di coinvolgere gli alunni delle scuole è in vigore a Fabriano da dodici anni, partito proprio in loco e diffusosi poi in un più ampio contesto regionale, dove Sassoferrato è coinvolta da tre anni. Credo che per gli studenti sia uno spazio volto ad una maturazione futura”. Aggiunge Rosella Quagliarini: “A 06 fabriano.indd 2 questa età i ragazzi sono timidi. La mattina, poco prima dell’intervento, li ho visti tremolanti e poi pian piano spediti e appassionanti. Come volontariato cerchiamo di stimolare l’interesse dei visitatori per le realtà territoriali. Durante le giornate di Fabriano sono stati aperti numerosi siti destinati ai visitatori, come l’Oratorio della Carità, la chiesa di San Benedetto, di San Domenico, di Santa Caterina, di San Filippo, di Sant’Agostino, di San Venanzio e la Scala Santa. Per la Maratona Fai del 13 ottobre scorso, sono stati aperti i monasteri della città con circa 150 turisti. L’iniziativa si ripeterà l'anno prossimo”. e.p. “La nostra ricerca pedagogica nasce dalla considerazione che la musica è un dono. Il bambino ci parla attraverso il ritmo già prima di nascere, con il suo battito cardiaco”. Con queste parola il prof. Fulvio Rusticucci, noto educatore e musicoterapeuta, ha introdotto il seminario, svoltosi venerdì 14 marzo presso il Complesso Monumentale del San Benedetto, dal titolo: "Nati per la musica. La qualità della vita nella musica di tutti i giorni. Il metodo Rusticucci". L’evento è stato organizzato dalla Biblioteca "Sassi” in collaborazione con l’Associazione Culturale “Toscanini’ 79”. Con questo incontro la Biblioteca “Sassi” ha dato il via al percorso di adesione al progetto di rilievo nazionale NPM – Nati per la Musica. Dopo Nati per Leggere ecco un’altra importante iniziativa dedicata ai bambini dai 6 mesi ai 3 anni, ma anche oltre. L’obiettivo è quello di promuovere l’educazione musicale fin dalla più tenera età, attraverso iniziative che mirino ad accostare precocemente il bambino al mondo dei suoni e alla musica. A questo proposito, fondamentale sarà il supporto di pediatri, educatori e insegnanti, al fine di sensibilizzare le famiglie sul valore della musica come elemento significativo per la formazione della personalità, della crescita dell’individuo, lo sviluppo dell’immaginazione e della creatività. “L’incontro di oggi vuole essere un primo passo verso il progetto nazionale Nati per la Musica – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Patrizia Rossi – e a tal proposito vorrei ricordare la splendida frase pronunciata dal pianista Ramin Bahrami in occasione del suo concerto qui a Fabriano nell’ambito della Stagione Sinfonica: un bambino, se cresce con il bello della musica, diventerà sicuramente una persona migliore”. “In merito al progetto, presso la Biblioteca “Sassi” è allestita una sezione interamente dedicata a NPM - Nati per la Musica, in analogia con quanto fatto con NPL – Nati per Leggere, - ha affermato la direttrice della Biblioteca “Sassi” Melissa Riccardi - che comprende una ricca raccolta di libri e cd musicali, oltre a particolari pubblicazioni relative all’argomento. Tutto questo allo scopo di incentivare esperienze musicali con i bambini e promuovere nuove opportunità di divulgazione della musica. Inoltre, non mancheranno momenti di ascolto dedicati ai bambini, ragazzi e famiglie, in collaborazione con le scuole di musica. Fondamentale sarà inoltre il coinvolgimento e la formazione costante di genitori ed educatori”. “Il metodo Rusticucci, scientificamente testato dopo ben 35 anni di attività, si basa innanzitutto sull’ascolto del bambino e sulla musica come scoperta di sé, nel movimento, nella dizione e nella comunicazione – ha spiegato il prof. Rusticucci - i nostri figli vivono quotidianamente a stretto contatto con la musica. Il semplice ascolto della nostra voce è già, di per sé, una forte esperienza musicale. Per questo dobbiamo comunicare con loro attraverso il ritmo. La musica va insegnata soprattutto nel linguaggio parlato. Nel metodo Rusticucci al primo posto c’è il bambino, al secondo l’educatore e al terzo posto il messaggio. Il bambino è il vero protagonista”. Il “Metodo Rusticucci” viene adottato, attualmente, in oltre 100 istituti comprensivi, direzioni didattiche, istituti parificati ed in più di 200 nidi comunali e privati, e ovviamente nelle sedi associative di tutta Italia. Nel 2007 l’Associazione Culturale “Toscanini ’79 Metodo Rusticucci”, licenziataria del Metodo “Rusticucci”, ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione e l’autorizzazione ad effettuare corsi di formazione e aggiornamento per il personale della scuola. Elisabetta Monti 02/04/14 10.17 >FABRIANO< L'Azione 5 APRILE 2014 I bimbi scoprono la speleologia di SAVERIO SPADAVECCHIA P iccoli esploratori crescono alla scuola dell’infanzia del “Borgo Ciampicali”: martedì 25 marzo gli alunni della sezione B hanno incontrato Sandro Mariani (presidente del gruppo speleologico del Cai fabrianese, foto) alla scoperta dei segreti del ciclo dell’acqua. Un passaggio per comprendere quali siano le interazioni tra i vari elementi naturali, acqua e terra in particolare. Una nuova occasione, anche in considerazione della programmazione scolastica, che ha permesso di apprendere ed affrontare in maniera originale la conoscenza del ciclo idrologico. Immediato è stato l’interesse dei piccoli studenti fabrianesi nei confronti dell’esperienza del presidente del Gsf, con particolare attenzione nei confronti degli animali e delle strutture nascoste all’interno delle grotte. Emozioni ed interesse che i bambini hanno espresso immediatamente formulando domande, ma anche attraverso la curiosità dimostrata nei confronti degli speleologi che si addentrano nelle viscere delle montagne fabrianesi. Sandro Mariani, impiegando ma- teriale didattico della federazione speleologica marchigiana (http:// www.speleomarche.it/), ha raccontato in maniera semplice ed accattivante la storia di due gocce d’acqua (Plin e Tin), che partendo dalle nuvole vengono separate dal vento per poi ritrovarsi nel mare dopo aver affrontato le “rapide” dei fiumi del territorio. Tin, scendendo nell’argilla, si ritroverà nei prati verdi della campagna marchigiana, mentre Plin cadendo tra le rocce si ritroverà all’interno delle grotte incrociando durante il tragitto tutti gli animali tipici delle cavità naturali (salamandre, gamberetti ed il dolico). I bambini sono stati catturati dalla descrizione fatta dei pipistrelli, dalle loro caratteristiche fisiche e dalla capacità di muoversi al buio attraverso l’utilizzo dell’udito. Un incontro che non è stato limitato ai soli animali, perché Plin incontrerà anche gli speleologi che all’interno della grotta cercheranno di conoscere i segreti delle stalattiti e stalagmiti. Un’esperienza caratterizzata anche dalle immagini proiettate all’interno della sezione, con foto che hanno illustrato la tecnica e l’equipaggiamento che tutti gli speleologi (piccoli o meno) sono tenuti ad indossare. Un’esperienza che potrebbe essere anche replicata dai più piccoli, affrontando percorsi più accessibili senza dimenticare i doverosi dispositivi di sicurezza utilizzati anche dagli “speleologi grandi”. Una giornata di studio e festa, per conoscere attraverso la testimonianza degli adulti, il mondo apparentemente nascosto della natura. Le insegnanti della sezione B Barbara Gubinelli, Carmelina Carullo e Chiara Bigelli ringraziano Sandro Mariani per la grande disponibilità dimostrata nei confronti dei futuri speleologi. Il Mercoledì Santo alla Sacra Famiglia Come è ormai tradizione presso la Sacra Famiglia anche quest’anno verrà rappresentato il dramma teatrale da parte del gruppo “Campo Sportivo”: l’appuntamento è per Mercoledì Santo 16 aprile alle 21 dal titolo “Gesù Cristo ci ha portato la risurrezione” (testo, musica e canzoni appropriate), i cui sentimenti di rinascita devono animare la vita dei credenti in questa terra. Abbiamo sentito l’ideatore ed il regista di questa rappresentazione ,don Nicola Gatti per qualche approfondimento. Cosa significa questo lavoro? "Gesù Cristo ha vissuto la sua esistenza lasciando passare i giorni così come capitavano alla meglio, ma ha cercato di penetrare il progetto che Dio aveva su di lui e su tutti gli uomini. Gesù era Gesù. Però era un uomo come noi ed è vissuto secondo la sua missione e le risorse della sua personalità. Aveva i suoi punti deboli, le sue passioni, giorni di entusiasmo e di scoraggiamento. Cercava però di portare una convivenza di speranza, di cose positive. Un mondo di persone giuste per costruire una società secondo il piano di Dio. Il suo era un servizio che variava a seconda del bisogno della gente. Questo è lo spirito di risurrezione". Ci puoi fare qualche esempio? "Tutto il discorso sulle Beatitudini, la parabola del figliol prodigo, del buon samaritano. A me piace tanto l’incontro e la conversione della samaritana. Amico di tutti, tutti quelli che volevano. Era un uomo che non si fermava alla superficie delle cose. Le cose le pensava, le preparava e chiedeva aiuto. Soprattutto pregava molto. Era una preghiera che nasceva dal profondo del suo spirito e partiva sempre dalle esigenze delle persone. Questi piccoli segni possono scuoterci e farci mettere sul cammino di Dio per dare una mano ai nostri fratelli". Ma come si fa? "Partendo. Ma non da soli, in compagnia di Gesù e dei nostri amici che aspettano il nostro invito a partire". 7 Il grido di Don Ciotti contro la mafia: c'è Libera Fabriano Una piazza gremita e commossa quella di Latina, lo scorso 22 marzo. Centomila persone per un unico grande abbraccio in commemorazione delle quasi 900 vittime di mafia. Per ricordarli tutti, uno ad uno. Quest’anno è stato il capoluogo agropontino ad accogliere la XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno organizzata da don Luigi Ciotti. Il presidio di “Libera Fabriano” era lì, insieme agli altri provenienti da ogni parte d’Italia. Tanto dolore e una ferita dell’anima ancora aperta, che non si cancella, con quei nomi gridati ad alta voce uno ad uno, che ancora graffiano le coscienze di ognuno di noi. Un silenzio non privo di forti riflessioni e di profondo rispetto verso coloro che hanno dato la vita per la libertà e per la giustizia. Alcuni lottando e schierandosi in prima linea. Molti altri morti per puro sbaglio, per un assurdo scherzo del destino. Tra di loro 80 bambini innocenti. Alla lettura dei nomi è seguito l’intervento di don Luigi Ciotti. Più che un intervento è stato un grido di rabbia e di forte speranza allo stesso tempo, un ringraziamento ma anche una richiesta di aiuto: “Sono secoli che parliamo di mafia, basta, non ne possiamo più!”. Esortazioni e messaggi taglienti rivolti a tutti. Chiede fatti don Ciotti, coerenza e responsabilità. Ricerca della verità, della giustizia senza le quali la nostra vita non ha alcun senso. Una verità che nel nostro paese spesso sembra non contare, una verità di fatti, di stragi passate che ancora non conosciamo. Il 70% dei familiari delle vittime di mafia non riesce a capire il perché di questi omicidi, non riesce a risalire ai fatti, dato che molti processi sono caduti in prescrizione. Si rivolge alla magistratura il presidente di “Libera”, ma anche e soprattutto alla politica. Alla cattiva politica, ai “furbetti” che mirano soltanto ai propri tornaconti. Si indigna di fronte ad un tasso di disoccupazione e di povertà vergognoso. Si chiedono riforme contro la corruzione, la causa dei maggiori mali del paese. Molto si sta muovendo anche grazie alla campagna digitale “Riparte il futuro” che ha come primo obiettivo quello di rafforzare la legge contro il voto di scambio politico mafioso. Sono state raccolte già 500mila firme da parte di tanti cittadini che chiedono coerenza, ma soprattutto libertà dalle mafie che fanno della corruzione la loro arma vincente. Un cambiamento che parte non solo dagli organi istituzionali o dalla magistratura, ma anche da ognuno di noi. Perché è la mafiosità degli atteggiamenti da sconfiggere e contrastare, è il velo dell’omertà, è il non chinare la testa di fronte a compromessi e a qualsiasi forma di corruzione. Avere il coraggio di ribellarsi, di dire no, di opporsi alla prepotenza mafiosa. Senza paura. Un messaggio di speranza, quindi, e di gioia, come l’abbraccio e il calore del Papa che il giorno prima ha accolto i familiari delle vittime a Roma, nella chiesa di San Gregorio. Messaggio forte il suo, rivolto ai grandi assenti, alle donne e agli uomini mafiosi: “Convertitevi, cambiate vita, ancora è in tempo se non volete finire nell’inferno”. Una supplica, una richiesta umile e mite di un Papa che con tanta tristezza ascolta quei nomi uno ad uno. Stesso messaggio che Wojtyla rivolse ai mafiosi ad Agrigento nel 1993, ma più mesto stavolta, più pacato, più sofferto. “Una celebrazione che ha commosso tutti, un appello che testimonia la presenza di una Chiesa attenta e sensibile verso tutta l’umanità fragile, ferita ma attenta soprattutto al tema delle mafie, della corruzione, delle tante forme di ingiustizia che negano la dignità umana”, commenta don Ciotti. Chiara Tiberi Cuccaroni e Maiorino presentano i loro libri Venerdì 4 aprile, alle ore 17.30 presso la Biblioteca Sassi, lo scrittore Valerio Cuccaroni presenterà il suo libro “L’Arcatana - Viaggio nelle Marche creative under 35” (prefazione di Antonio Rezza, Gwynplaine edizioni, 2013). Dalle inesplorate Marche sono sempre più numerosi i giovani musicisti, narratori, poeti, cineasti, illustratori, artisti visivi e performativi che si guadagnano la ribalta nazionale e internazionale. L’universo artistico marchigiano under 35 è in continua espansione e, oltre a raccogliere consensi all’esterno, all’interno del territorio genera, in una reazione a catena, la moltiplicazione degli spazi e dei progetti. Sabato 5 aprile, alle ore 17.30 sempre presso la Biblioteca Sassi, appuntamento con la scrittrice Maria Grazia Maiorino che presenterà la sua ultima opera “L’azzurro dei giorni scuri” (Italic, 2012). L’incontro sarà coordinato dallo scrittore e critico letterario Alessandro Moscè. Interverrà Mario Ciappelloni, neurologo e coordinatore dell’Unità Valutativa Alzheimer del distretto sanitario di Fabriano. La Maiorino nel suo libro affronta il delicato tema dell’Alzheimer attraverso una storia intensa: Chiara sta dimenticando il suo passato, Chiara non sa più chi è. Dove sono le chiavi di casa, dove gli occhiali? A impedirle di ricordare è una delle tante forme di demenza che vanno sotto il nome di Alzheimer. 07 fabriano.indd 2 02/04/14 10.22 8 >FABRIANO< L'Azione 5 APRILE 2014 Entriamo nel clima Palio! A confronto i priori della Pisana e del Piano S di ANDREA GIOMBI ono iniziati i lavori dell’Ente Palio di San Giovanni Battista, in vista della ventesima edizione. Un Palio che forse è riduttivo considerare una semplice manifestazione. A tal proposito, abbiamo pensato di intervistare i Priori, cominciando con Giorgio Vergnetta della Porta del Piano e Claudio Tavolini della Porta Pisana. Che cosa è il Palio per Fabriano oggi e cosa potrebbe essere? VERGNETTA - Il Palio è la festa più importante della città ed un’occasione preziosa per ricordare le nostre origini e le nostre specialità, ma dopo 20 anni non siamo riusciti ancora a fare il salto di qualità che faccia uscire il Palio fuori dai confini fabrianesi e che faccia diventare le Porte vere protagoniste della vita cittadina, purtroppo le difficoltà economiche, e forse un po' di stanchezza da parte nostra, ha fatto sì che l’entusiasmo iniziale andasse un po' scemando. Si potrà ritrovare l'entusiasmo rendendo il Palio più presente durante tutto l'anno e cercando di far appassionare alla manifestazione i bambini già dall'età scolare. Un Palio sempre più vivo ed attrattivo può diventare anche un importante veicolo di turismo, tutti gli amici che nel corso degli anni ho portato a vedere il Palio e in modo particolare le infiorate, sono rimasti stupiti dalla bravura degli infioratori, dalla bellezza delle opere realizzate e del centro storico di Fabriano, che nei giorni del Palio, grazie agli addobbi, alle osterie e ai borghi medioevali risulta particolarmente suggestivo. TAVOLINI - Il Palio di San Giovanni Battista giunto ormai alla sua ventesima edizione è sicuramente un evento molto importante per la città, dove il coinvolgimento dei cittadini ad un qualsiasi evento è da sempre vissuto con distacco critico, per questo il traguardo dei 20 anni è un gran traguardo. È un Palio la cui gestione è in mano a pochi e questo lo porta a vivere momenti di scarsa condivisione di idee; si sta spegnendo la voglia di cambiare e di coinvolgere sempre di più i giovani, che dovrebbero essere la vera anima della manifestazione. Quale è il contributo che la vostra Porta, come espressione dell’Ente Palio di San Giovanni, richiede all’amministrazione comunale, soprattutto in merito ai costi delle osterie e delle sedi? VERGNETTA - Il Comune è molto presente nella vita del Palio ed i rapporti sono stati sempre molto buoni, ci piacerebbe comunque che ci sia un coinvolgimento sempre maggiore sia nella parte operativa per la realizzazione del Palio, sia nella fase più strategica, in particolare per quello che riguarda la pubblicità, per far conoscere il Palio anche fuori dei confini della valle del Giano. Per quel che riguarda le esigenze più strettamente organizzative, la nostra Porta è abbastanza fortunata: abbiamo una sede stabile in Via Gioberti chiusa: le date Vista la richiesta inoltrata da una ditta con la quale si chiede di vietare il transito veicolare in via Gioberti al fine di consentire i lavori di smontaggio dell’impalcatura utilizzata per i lavori di manutenzione in un edificio di via Gioberti, il Comando di Polizia Municipale ha emesso l’ordinanza n.20 del 26.03.2014 con la quale stabilisce che nei giorni 7-8-9 aprile, dalle ore 8.30 alle ore 17.30, in via Gioberti la circolazione veicolare è vietata; con alcune eccezioni a seguito specificate. Di seguito le eccezioni. 1 - Nel tratto di via Gioberti, che da via dei Chiavelli arriva fino poco prima di largo Rismondo (civ.76) la circolazione sarà consentita a doppio senso di marcia e limite di velocità di 20 km/h ai soli veicoli dei residenti, a quelli che debbano effettuare operazioni di carico e scarico ed ai mezzi della ditta necessari alle operazioni sopra citate. Nel tratto che da Largo Rismondo arriva a piazza Miliani, la circolazione sarà consentita a doppio senso di marcia e limite di 20 km/h con ingresso/uscita da piazza Miliani ai soli veicoli dei residenti, a quelli che debbano effettuare operazioni di carico e scarico ed ai mezzi della ditta necessari alle operazioni sopra citate. All’inizio di tale tratto (corrispondenza Piazza Miliani) un moviere della ditta controllerà l’accesso dei mezzi e garantirà l’opportuna informativa di sicurezza ai pedoni. 2 - Il transito pedonale nei pressi dell’area dei lavori, per motivi di sicurezza, verrà deviato in percorsi alternativi con apposita segnaletica. 3 - Nei giorni ed orari sopra indicati i veicoli provenienti da via Chiavelli, da via Balbo e da via Damiano Chiesa avranno l’obbligo di proseguire per via Berti. 4 - Dalle ore 8 del 7 aprile alle ore 20 del 9 aprile, in Largo Rismondo la sosta e la fermata sono vietate per consentire il temporaneo deposito dei mezzi e materiali necessari ai lavori. BREVI DA FABRIANO ~ RissA PREsso discotEcA Rione Santa Maria, 22 marzo ore 6. Rissa nel parcheggio presso la discoteca “Altravida”, arresto da parte della Polizia di un 29enne marocchino - residente a Pesaro -per rissa e resistenza a pubblico Ufficiale e denuncia di altri due extracomunitari sui 20 anni. I tre, ubriachi, si azzuffavano per una ragazza, ma sembra che anche altri partecipavano alla baruffa. L’arrestato ha precedenti per droga ed è alla seconda rissa in sette giorni; comunque, il giorno dopo veniva liberato. ~ RiVALi in AmoRE: uno fRAttuRA L’ALtRo San Severino Marche, 25 marzo. Un 45enne di Cerreto d’Esi sperona l’auto del rivale in amore - 47enne abitante nel luogo - rompe il vetro di un finestrino del veicolo e quando l’autista scende lo colpisce alle gambe con un bastone di ferro. I Carabinieri sedano la rissa. Il colpito viene ricoverato per fratture alle gambe, prognosi 30 gg. s. c. L’aggressore è stato denunciato per lesioni, porto abusivo di arma illecita e danneggiamenti. ~ cAdE iL dRoGAto Stazione Ferroviaria, 24 marzo, ore 17.30. Un 36enne di Fabriano mentre stava passeggiando cade improvvisamente per malore ed il personale medico del 118 ed i Carabinieri lo soccorrono - aveva preso eroina - quindi gli fanno una idonea 08 fabriano.indd 2 un locale di proprietà della Curia e l'osteria verrà realizzata presso il chiostro del Complesso San Benedetto, che il Comune ci concede per il mese di giugno. Gli affitti sono naturalmente un costo significativo per un’associazione che si mantiene quasi esclusivamente con gli introiti dell’osteria, per questo sarebbe bello, in un'ottica futura, poter disporre di un locale adeguato per far diventare la sede della Porta un vero luogo di ritrovo piuttosto che un solo deposito di attrezzature. TAVOLINI - In qualità di Priore di Porta Pisana e di portavoce del mio consiglio, penso che ciò che più preme alla mia Porta, iniezione e lo salvano. I Carabinieri svolgono indagini per individuare lo spacciatore e la provenienza della sostanza stupefacente. ~ ELicottERo, AttERRAndo, uRtA PALo Piobbico (PU) 25 marzo. Durante l’atterraggio un elicottero del 118 della base di Fabriano, giunto per soccorrere un deltaplanista, urta un palo che produce la rottura di un vetro, ma atterra bene. Illese le sei persone a bordo. Riparato il guasto, il giorno dopo l’elicottero riprendeva regolarmente la sua opera di soccorso. ~ AcquA si infiLtRA, PRoducE fRAnE E ALtRi dAnni Fabriano, 27-28 marzo. La pioggia insistente provoca frane ed allagamenti ed i VdF fanno interventi per allagamento dell'officina in via Buozzi a causa di scarichi ostruiti; terriccio sulla strada di Argignano; prosciugamento in una casa di Albacina e altri danni presso la stessa frazione; infiltrazioni in un palazzo a Cerreto d’Esi; a Ciaramella frana di terriccio finito sulla strada; a Rocchetta Bassa allagamento del sottopasso della ferrovia per esondazione di un piccolo torrente. ~ 103 Anni con cARtA di fAbRiAno Fabriano, giorni fa. Da Bolzano, giunge a Gianni, titolare dell’antica Cartolibreria Lotti, la richiesta di 20 buste e 20 fogli della pregiata Carta “Florentia” prodotta dalla Cartiere di Fabriano e tagliata a mano. L’uomo è Steno Giulini 103enne di Bolzano, e, da 25 anni, ogni 6 mesi, richiede per posta o per telefono il famoso prodotto fabrianese. “Sono stato male, stavo per partire – ha confessato a Gianni - ma eccomi ancora. Per pagare tramite bonifico, mando mio fratello in banca”. “Prima della malattia ci andava lui in banca” dice Lotti. E’ un signore, è sveglio, sempre pronto, ha una bellissima calligrafia e gli piace solo la nostra carta. Una volta gli spedii per regalo carta da disegno “Rosaspina” e lui me la rimandò, tutta disegnata; sono molto belli, i disegni: forse è un artista; di sicuro è un distinto centenario ed onora la Carta Fabriano. Auguri a lui ed alla nostra carta”. Porthos ~ bRontoLonE Fabriano. I padroni debbono raccogliere gli escrementi dei loro cani, altrimenti sono “multabili”. Sembra difficile coglierli sul fatto, ma le telecamere, nei luoghi in cui registrano, non li “segnalano”? Claudio Tavolini di Porta Pisana è la possibilità di avere una sede a nostra disposizione. Una sede che sia stabile e che possa fungere da laboratorio, da luogo di aggregazione, insomma un punto di riferimento per tutti portaioli e cittadini che vogliano partecipare all’organizzazione del Palio. Inoltre credo che sia da predisporre spazi adeguati per organizzare la propria osteria, principale ed unica fonte di sostentamento della stessa porta, eliminando così i tendoni decisamente inappropriati. L’Ente Palio di San Giovanni dovrebbe essere rifondato a partire dal proprio statuto, attivando una integrazione sinergica con l’amministrazione comunale, dal momento che credo sia la manifestazione più rappresentativa degli ultimi 20 anni. Ritengo che l'aspetto più importante sia quello di uniformare la parte economica gestionale, in quanto non è possibile che le Porte siano in sfida tra loro per le osterie (unico sostentamento economico), quando è molto più bello vedere la sfida in piazza tra i quattro storici quartieri tra giochi, arcieri e fabbri. Quali sono le iniziative per questo ventennale? VERGNETTA - Il programma è ancora in fase di definizione: allo stato attuale è prevista una serata rievocativa nel giorno iniziale in cui verranno ricordati i fabbri e i presidenti dell’Ente che si sono succeduti nel corso del tempo. TAVOLINI - Le iniziative per il ventennio sono solo piccoli ritocchi ad un programma già conosciuto, questo in linea con quanto già detto sopra e con i sempre più limitati budget. Vaccinazioni pediatriche: un dibattito con gli esperti Un convegno-dibattito sul delicato tema “Vaccinazioni pediatriche: scegliere consapevolmente” si svolgerà venerdì 11 aprile (ore 20.30) a Fabriano presso la Sala Ubaldi (in Via Cappuccini, presso l’Istituto Agrario). Interverranno la dottoressa Maria Rita Marchegiani (psicologa) e l’avvocato Roberto Mastalia (esperto in indennizzo danni vaccinali). Il convegno, ad ingresso gratuito, è organizzato da OstetricaGiorgiaTiz e da MammaLicinia&MammaSimona, grazie al sostegno di Cinecittà, Erboristeria Quintessenza, Helios e Jolly Bar. L’idea di dar vita a questo appuntamento è nata in seguito all’interesse e alla richiesta di numerose famiglie di Fabriano e dintorni, al fine di conoscere e ricevere informazioni da persone competenti. “Il nostro fine – dicono le organizzatrici – è quello di promuovere una libera e consapevole informazione per muovere i passi nell’importante e difficile percorso della genitorialità”. Il convegno è aperto all’intera cittadinanza, ai pediatri della zona e a tutti coloro in qualche modo interessati. f.c. ~ ARREstAti 2 sPAcciAtoRi Campodonico 28 marzo ore 1. Dopo un inseguimento, i Carabinieri fermano una Golf su cui c’erano due uomini: un 26enne di Sassoferrato residente a Jesi ed un macedone 30enne residente a Sassoferrato e li arrestano per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. Avevano 36 grammi di cocaina che, durante l’inseguimento, avevano gettato fuori dall’auto. Ora sono agli arresti domiciliari. 02/04/14 10.21 L'Azione 5 aprile 2014 09 fabriano.indd 2 9 02/04/14 11.52 10 >SPECIALE SCUOLA< L'Azione 5 APRILE 2014 Parlamentari, un modello? La scuola ha il compito di favorire il senso di responsabilità di ognuno P iù volte di fronte ad accuse di comportamenti negligenti o manifestazioni di ignoranza da parte dei parlamentari la giustificazione portata è stata quella che Senato e Camera sono lo specchio dell’intera comunità sociale e come nella società esistono persone diverse con diversi valori e modi di agire, così avviene tra i politici. Si tratta naturalmente di una giustificazione che non regge poiché i deputati e senatori eletti non possono riprodurre una copia in scala ridotta di tutti i pregi e difetti degli italiani, ma dovrebbero configurarsi come componenti di un gruppo scelto tra i cittadini che maggiormente manifestano valori positivi, comportamenti ineccepibili, detentori di una cultura adeguata. Questo perché sono essi a proporre ed approvare le leggi e come professionisti del settore sono i primi a dover rispettare le regole. D’altra parte solleverebbe forti dubbi il fatto che una persona poco rispettosa delle regole e quindi degli altri, sia in grado di decidere in maniera oggettiva la qualità di una legge. Parlando di queste cose vengono facilmente alla mente casi eclatanti di parlamentari indagati o addirittura condannati, ma senza ricorrere a tali manifesti fenomeni, comportamenti quali assenteismo, mancanza di attenzione, carenza di partecipazione, linguaggio volgare, insulti, aggressioni esplicitate in maniera evidente o subdola, nonché chiara ignoranza in ciò che concerne l’educazione civica, gli accadimenti di portata storica, la cultura di base, non sono da giustificare per una persona che occupa incarichi così importanti. Risulta fondamentale che il gruppo dei parlamentari costituisca un modello ineccepibile di bravi cittadini capaci di essere d’esempio per tutti. Partendo da questi principi la comunità dei politici potrà acquistare la fiducia necessaria da parte di tutta la comunità sociale. Nel mondo della scuola, di cui facciamo parte, più volte chiediamo ai docenti di dimostrare buona condotta in ogni cosa che fanno poiché a livello educativo vale più un buon esempio rispetto a tante belle parole. Ecco perché le persone che ci rappresentano nelle sedi di responsabilità dovrebbero essere per tutti dei fari di correttezza e onestà. Di contro quando viene percepito da molti un modo di fare poco serio a livello istituzionale, si perde fiducia negli organi centrali e nel loro operato e ciò compromette la qualità dell’intero sistema. La scuola ha il compito fondamentale di formare il cittadino ed uno degli obiettivi è favorire la capacità critica e il senso di responsabilità di ognuno. Abbiamo il dovere di far crescere i giovani secondo i valori forti del vivere in comunità e con la facoltà di diventare cittadini attivi capaci di pretendere di essere adeguatamente rappresentati nei piani più alti delle istituzioni. Risulta al contempo importante cercare di non innescare, verso i ragazzi, un sentimento di “antipolitica”. Il giusto punto di vista non può essere di mera condanna (perché siamo tutti bravi a scandalizzarci degli errori ed omissioni degli altri) ma di ripresa su se stessi e per se stessi (come mi comporto io? Cosa voglio e desidero essere bene per me?). L’Italia è attraversata da una grande emergenza. Non è innanzitutto quella politica e neppure quella economica Il ruolo necessario del genitore nella formazione del bambino Sono uno di quei genitori che ritengono necessario il ruolo della scuola, oltre a quello della famiglia, per la formazione del bambino; tant’è vero che io stesso mi sono sempre interessato a far parte dell’organizzazione scolastica. Inizialmente ho svolto il ruolo di rappresentante di classe alla scuola elementare “Mazzini”, poi mi è stato dato l’incarico di presidenza del Consiglio d’Istituto. Durante gli anni in cui ho ricoperto questo ruolo c’è stato un cambiamento significativo: la scuola materna ed elementare si è accorpata con la scuola superiore di primo grado, formando l’Isti- 10 fabriano.indd 2 tuto Comprensivo “Marco Polo”. La fusione dei due plessi non è stata così semplice, come potrebbe sembrare, ma mi sento di affermare che il dirigente, il corpo docenti ed il Consiglio d’Istituto hanno agito, seppur con qualche contrasto, come un vero e proprio team, facendo fronte a molte problematiche. Far parte del Consiglio d’Istituto è stata un’esperienza importante, è un modo per partecipare più da vicino alla vita scolastica, cercando di risolvere problematiche varie e di proporre nuove idee per rendere la scuola dei più giovani migliore. I genitori come parte integrante della scuola: è un concetto che ho sempre sostenuto, perché devono sentirsi anche loro partecipi della formazione scolastica dei figli, in quanto per un percorso formativo coerente e a tutto tondo dei ragazzini, bisogna che le due realtà, scuola e famiglia, parlino lo stesso linguaggio e che siano sulla stessa lunghezza d’onda. Dalla comunione di questo principio in Consiglio d’Istituto è nata l’iniziativa “Scuola per Genitori”, il cui scopo era avvicinare i genitori alla scuola ed aiutare loro ad educare e capire i propri figli. Dallo stesso Consiglio d’Istituto sono nati molti altri progetti che sono andati – a cui tutti, dalla destra alla sinistra, legano la possibilità di ripresa del Paese -, ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e l’economia. Si chiama “educazione” (che non sono primariamente le buone maniere o i comportamenti civili). Riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si costruisce la persona, e quindi la società. Non è solo un problema di istruzione. Educare, cioè introdurre alla realtà e al suo significato, mettendo a frutto il patrimonio che viene dalla nostra tradizione culturale, è possibile e necessario, ed è una responsabilità di tutti. Occorrono maestri, e ce ne sono, che consegnino questa tradizione alla libertà dei ragazzi, che li accompagnino in una verifica piena di ragioni, che insegnino loro a stimare ed amare se stessi e le cose. Non abbiamo bisogno di “incattivire” i ragazzi e le persone verso qualcuno, ma c’è bisogno di qualcuno che ci aiuti a ritrovare il senso del vivere e del morire, di qualcuno che non censuri la nostra domanda di felicità e di verità. La scuola può costituire realmente uno poi a buon fine, come la possibilità per i ragazzini che ne avevano bisogno di partecipare a corsi di recupero a carico economico della scuola, o l’opportunità per i ragazzi volenterosi di approfondire la loro formazione partecipando a corsi di potenziamento. Un’altra attività che il Consiglio con tenacia ha portato avanti è stata la costruzione di una nuova struttura per la scuola materna (“Borgo Ciampicale”). La collaborazione tra docenti, dirigente e Consiglio, ha reso possibile realizzare progetti formativi verticalizzati che comprendevano tutti e tre i gradi di istruzione ed ha anche permesso incontri tra docenti della scuola media e dei Licei classico e scientifico, spazio adatto per questa ricerca. Dentro le cose che si studiano, dentro il tempo scolastico, dentro il rapporto con i professori. Bisogna puntare prima di tutto su questi aspetti perché il moralismo rischia di non aiutare a crescere, ciò che aiuta a crescere è solo un luogo, un posto dove il gusto della vita possa avere la possibilità di svilupparsi e dove le esperienze di ognuno servano agli altri per crescere. Per la vita, nostra e di tutti gli altri. Nella scuola, come in altre realtà, c’è bullismo, distrazione, indifferenza, disagi di ogni tipo, povertà intellettuale, decadenza culturale, ma non sarà l’analisi a salvarci, né il ripristino delle regole di comportamento e l’innalzamento della qualità dell’insegnamento, peraltro necessari, ma poter incontrare un adulto che giochi la sua umanità con un sentimento d’amore verso i ragazzi. Tale sentimento potrà creare cittadini capaci di costituire un modello per tutta la società. Andrea Boldrini, Emilio Procaccini, Antonello Gaspari, dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi di Fabriano al fine di preparare lo studente ad un livello di scuola superiore. A distanza di alcuni anni dal termine del mio mandato, posso dire di sentirmi soddisfatto ed onorato di aver dedicato il mio tempo alla scuola, perché credo che sia necessario puntare tutta la nostra attenzione sulla formazione dei bambini e dei ragazzi che saranno il domani. Mauro Mancini 02/04/14 10.26 L'Azione 5 APRILE 2014 >FABRIANO< 11 Il Nordic Walking fa bene I benefici della camminata con bastoncini illustrati in un convegno di DANIELE GATTUCCI V enti sedute di allenamento di un’ora, praticando il Nordic Walking (camminare con l’ausilio di appositi bastoncini) unite ad un intervento di educazione alimentare, effettuate su nove persone affette da Sindrome Metabilica, hanno dimostrato i giovamenti derivanti da questo programma, messo a punto dall’Associazione Nordic Walking School, in collaborazione con il Comitato Regionale Marche, la Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere e il patrocinio dell’Asur Marche – Area Vasta 2, dell’Università di Camerino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Progetto multidisciplinare, i cui risultati sono stati presentati nel corso di un convegno (foto) tenuto nella sala assemblea della Fondazione Carifac, alla presenza di tutti gli attori dell’iniziativa che, come detto, ha documentato, a partire dalla limitazione al ricorso della quantità dei farmaci usati, quanti benefici derivano da un’attenta nutrizione e costante attività fisica. In buona sostanza, un campione (utilissimo, è stato detto, sarebbe estenderlo) di soggetti con sindrome metabilica, cardiopatica e dia- 11 fabriano.indd 2 betica è stato sottoposto a una serie di prove di questa disciplina sportiva che comporta tra gli altri vantaggi, un maggiore dispendio di calorie e nello stesso tempo si è fatto seguire loro, una dieta (gestita da Luca Belli e Giorgia Vici del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) impostata sulla composizione corporea ricavata da diverse tecniche di valutazione. I risultati, tra tutti gli altri, come detto dalla dottoressa Colao del Sian Asur Marche Area Vasta 2, hanno evidenziato “una riduzione del peso, della circonferenza di vita, miglioramento del rapporto massa muscolare/massa grassa, aumento della muscolatura a livello del tricipite e quadricipite”. Al riguardo il dottor Pompeo D’Ambrosio, dell’Unità Operativa di Medicina dello Sport ha posto l’accento sulla qualità e quantità dell’alimentazione nel mondo occidentale odierno: “Siamo una popolazione ipernutrita e per questo occorre commisurare tutti i parametri con lo stile di vita delle persone che dovrebbero aumentare l’attività fisica, abolire il fumo, limitare l’uso di alcool”. La dottoressa Patrizia Rosy Pelliccioni, dell’U- nità Operativa di Cardiologia del “Profili”, sempre riferendosi ai risultati di tale studio ha rilevato che “miglioramenti nella capacità di affrontare lo sforzo, in termini di glicemia, riduzione di colesterolo e trigliceridi. Molto opportuno – ha soggiunto - sarebbe ampliare questa osservazione ad un numero superiore di soggetti”. Osservazione, questa ultima, riproposta dal dottor Franco Gregorio, dell’Unità Operativa di Diabetologia del “Profili”: “Risultati prevedibili come segno ma ancora più probanti in valore assoluto considerando il campione esiguo dei soggetti interessati e la breve durata della studio. Comunque, la riduzione della glicemia, grazie ad una seduta di Nordic Walking (700 calorie, durata media un’ora, coinvolgimento del 90% della muscolatura) corrisponde a un aumento del 30% del metabolismo giornaliero”. In chiusura, dopo l’intervento della dottoressa Elisa Ambrogiani, sul sistema di sorveglianza dei fattori di rischio e misure di prevenzione nella popolazione adulta (per l’area Vasta 2 il livello di attività fisica il 28% è attivo, il 49% parzialmente attivo, il 24% sedentario), il dottor Giampiero Marinelli, fautore dello studio e del convegno ha commentato: “La passione per il Nordic Walking e la professione di medico mi hanno fatto accendere l’interesse su questo progetto reclutando i nove soggetti all’interno del territorio fabrianese. Gli esiti sono davvero incoraggianti, la collaborazione di ogni realtà coinvolta è stata totale, la risposta da parte degli utenti altrettanto, non resta quindi che auspicare una replica allargata di questa sperimentazione”. 02/04/14 10.25 12 >EVENTI< L'Azione 5 APRILE 2014 Il sipario con Ranieri "Viviani varietà" venerdì chiude la stagione teatrale di FERRUCCIO COCCO C i avviamo verso la conclusione della stagione 2013/14 del Teatro Gentile. E la chiusura sarà – come si suol dire – col botto! Venerdì 4 aprile (ore 21), infatti, il protagonista in scena sarà Massimo Ranieri, che non ha certo bisogno di presentazioni. Lo spettacolo si intitola “Viviani varietà”, di Raffaele Viviani, per la regia di Maurizio Scaparro. Si tratta di un viaggio tra le poesie, le parole e le note che vedrà protagonista il cantante/attore napoletano. Un po’ di trama. Nel 1929 sul piroscafo “Duilio”, Massimo Ranieri (Raffaele Viviani) attraversa l’oceano da Napoli a Buenos Aires con la sua compagnia di attori e musicisti. Nella lunga traversata mette in prova lo spettacolo destinato a cercar fortuna nell’orizzonte di promesse e speranze del nuovo mondo, così il vero debutto avverrà col pubblico degli emigranti imbarcati sulla nave per festeggiare la notte del passaggio dell’Equatore. Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro ricompongono la galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere, riunendo nelle sale di terza classe del “Duilio” il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare che va in scena. Nella sala del piroscafo affacciata sul blu dell’oceano, scorrono le melodie più note di Viviani: So’ Bammenella ‘e copp’ ‘e quartiere, Lavannarè, ‘O guappo ‘nnammurato fino a ‘O Sapunariello, che Ranieri canta accompagnato dal nutrito cast di attori. Il piroscafo ricreato per la scena e i costumi portano la firma di Lorenzo Cutùli, le elaborazioni musicali sono di Pasquale Scialò, i movimenti coreografici di Franco Miseria, e i testi sono stati curati direttamente dal nipote di Raffaele Viviani, Angelo Longone Viviani. Informazioni e biglietti allo 0732 3644. Massimo Ranieri Una mostra omaggio a monsignor Scheppers Monsignor Victor Scheppers (1802 – 1877) è il fondatore della Congrega- Scout – Fabriano I, nel 1950 la Fortitudo Calcio, tornei di Pallavolo, nel zione dei fratelli di Nostra Signora della Misericordia. Nasce a Malines in 1974 la società di Pattinaggio che oggi ha uno spazio indipendente presso Belgio, da una famiglia cristiana, nobile e benestante. A venti anni sceglie gli impianti sportivi della città, tornei di basket, nel 1972 il 1° Carnevale la vocazione al sacerdozio, rinunciando ad una vita agiata, per occuparsi dei Bambini, una festa di luci, colori, musica e canto, di sfilate in maschera con zelo e dedizione ai poveri, agli orfani, ai carcerati, convinto che l’e- con premiazioni che è terminato, purtroppo, con il tragico sisma del 1997, ducazione e l’istruzione fossero il modo migliore per riscattare la dignità ma l’operato più significativo dei Fratelli della Misericordia a Fabriano è la dell’uomo. Oggi la Congregazione è presente in Belgio, Italia (Sede Ge- preziosa e proficua opera educativa ed istruttiva a beneficio di tanti giovani neralizia), Argentina, Canada, Uraguay, Burundi ed India con un centinaio dal 1924 al 1997, con il convitto, la sezione distaccata della Scuola Media di religiosi che svolge il suo lavoro per l’educazione scolastica ed il tempo Gentile ed i dopo scuola che a titolo di volontariato vi insegnarono i più libero dei giovani. In Italia la Congregazione è presente a Busnago (Monza) grandi nomi della cultura fabrianese, fra cui i prof. Romualdo Castelli, con il Collegio S. Antonio e a Roma con la Pontificia Scuola Pio IX, con Mons. Gustavo Bernardoni, Mons. Giuseppe Riganelli, Mons. Enrico migliaia di studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, a Jesi Migliarini, la sig.ra Margherita Gagliardi, Mons. Pietro Ragni e tanti altri (An) con il Collegio Pergolesi, Casa famiglia per anziani. A Fabriano i illustri personaggi. La città di Fabriano nel 2011 ha dedicato una via a Fratelli della Misericordia sono presenti dal 1914, prima in via della Portella Fratel Mario Salvatori (1918-1994), sacerdote ed educatore dei Fratelli (oggi via Damiano Chiesa), poi in via Cavour dove continuano a svolgere di Nostra Signora della Misericordia, per il meritorio impegno sociale e la loro tradizionale opera di educaculturale che ha trasmesso ai tanti zione e di assistenza ai giovani. La giovani che frequentavano l’oratorio mostra che verrà aperta domenica 6 del Collegio Gentile. La mostra al aprile e terminerà il 11 maggio, nello Gonfalone seguirà un percorso che splendido scenario dell’Oratorio del parte dalla vita del fondatore per arAl via giovedì 10 aprile la IV edizione della Festa di Scienza e Filosofia, organizzata dal Gonfalone è un omaggio al fondatore rivare ai nostri giorni con le testimoLaboratorio di Scienze Sperimentali insieme a Oicos Riflessioni e al Comune di Foligno. Mons. Victor Scheppers per il dono nianze delle opere che si sono svolte L’appuntamento, che si svolge a Foligno e che raccoglie un bacino d’utenza nazionale, della sua opera nel mondo e festega Fabriano e le tante pubblicazioni è oramai un palco prestigioso per scienziati e filosofi di fama internazionale impegnati giare il centenario delle molteplici come la rivista “Conosciamoci” che nella divulgazione culturale. attività a Fabriano. Sono tanti, anzi da 33 anni diffonde l’operato della Quattro giorni di Festa in cui saranno ben 72 le conferenze, ad ingresso gratuito, che moltissimi i giovani fabrianesi che Congregazione. Inaugurazione alle vedranno protagonisti 64 autorevoli intellettuali, tra cui Massimo Cacciari, Umberto hanno frequentato il Collegio Gentiore 17 di domenica 6 aprile. Galimberti, Giovanni Bignami e Vito Mancuso. Sandro Tiberi le: nel 1947 la fondazione del Gruppo Festa di scienza e filosofia Ecco le uova per la lotta alle leucemie Ritorna l’evento delle “Uova della speranza”, giunta alla diciannovesima edizione, proposta dall’Associazione Sergio Luciani, in collaborazione con l’Ail (Associazione Italiana Leucemie), per raccogliere fondi per la ricerca e la cura delle leucemie. Da venerdì 4 aprile a domenica 6 aprile alcuni volontari dell’associazione saranno presenti a Fabriano in Piazza del Comune, nell’atrio dell’Ospedale cittadino e alla Coop per offrire il tradizionale uovo di cioccolato. Ringraziamo fin d’ora coloro che contribuiranno alla riuscita della manifestazione. Storia: Gilio, canonico ed erudito Ultimo incontro organizzato dall’Archeoclub di Fabriano presso la sede della Biblioteca nel ciclo di incontri dal tema “Fabriano tra 1500 e 1600: storia, arte, cultura”. L’appuntamento è per mercoledì 9 aprile alle 16.30 con Marika Ragni che parlerà di “Gilio: canonico ed erudito fabrianese, autentico interprete del suo tempo”. Diabetici: l'assemblea annuale L’Associazione per la Tutela del Diabetico Atd Onlus di Fabriano, venerdì 11 aprile alle 15.30, terrà l’assemblea annuale dei soci presso la sala Parca dell’ospedale di Fabriano. Tre gli argomenti principali all’ordine del giorno: relazione del presidente sull’andamento delle attività a consuntivo e quelle in previsione per il 2014, discussione ed approvazione del bilancio di esercizio 2013, campo scuola 2014. I "nuovi" attori di Papaveri e Papere si meritano una giusta... promozione Promossi. Sì, perché sono stati davvero bravi i “nuovi” attori lanciati dall’associazione Papaveri e Papere nella commedia “Cinque”, andata in scena il 22 marzo al Teatro Gentile di Fabriano e il 29 marzo al Teatro Casanova di Cerreto d’Esi. Provenienti da una formazione pluriennale all’interno della scuola teatrale di Papaveri e Papere, Roberta D’Angelo, Chiara Greco, Marina Magurno, Daniela Mezzanotte, Francesca Tozzi ed Alessandro Galli hanno dato dimostrazione di saperci fare, calandosi bene nei ruoli rispettivamente assegnati. Un plauso anche al regista Mauro Mori (assistito da Claudia Mengarelli), che ha riadattato il copione di Claudio Salomoni riuscendo a mantenere alto il ritmo della commedia. Non era assolutamente facile tenere i tempi delle frenetiche battute e dell’incalzante dialogo con cinque/sei attori contemporaneamente in scena (alla prima esperienza), per cui l’elogio – per tutti – è doppio. “A sipario chiuso, la sensazione è quella di aver portato a termine un’impresa – dicono i responsabili di Papaveri e Papere - Del resto se un associazione teatrale non tenta, non sperimenta, non rischia, fa torto all’essenza stessa del suo essere compagnia amatoriale, che fa le cose per passione e non per calcolo. Se un ciclo triennale di preparazione non si conclude con uno spettacolo in cui ogni allievo è protagonista, si vanificano le tante serate passate nei laboratori teatrali ad apprendere, perfezionare, costruire, memorizzare, sudare…”. Per chi non ha assistito, la 12 eventi.indd 2 sinossi della commedia – in estrema sintesi – è incentrata su cinque donne che si ritrovano dopo cinque anni dal termine degli studi universitari, a raccontarsi i loro cinque uomini dell’epoca e… quelli attuali. “Il gioco di squadra ha funzionato bene – commentano ancora quelli di Papaveri e Papere - e questa misura te la da il pubblico, che partecipa, ride, sottolinea con l’applauso le scene, dando coraggio a chi sta sul palco ad esibirsi e conferma che si è fatto un bel lavoro a chi sta dietro le quinte a trepidare”. Alla produzione di "Cinque" hanno contribuito Corrieri Arredamenti con gli arredi di scena, Smargiassi Costruzioni con gli spazi per allestire lo spettacolo, Matteo Mingarelli e Antonio Stopponi con le foto di scena, Massimo Arteconi e Mauro Ricci con l’allestimento della scena, Gabriele Bernacconi con la grafica dei manifesti e del programma di sala, Gino Campetella con il service, Andrea Vitali con le riprese video. “Riteniamo di aver ben onorato anche questa volta l’opportunità che l’assessorato alla Cultura del Comune di Fabriano ci ha dato inserendo ‘Cinque’ nel cartellone 2013/2014 del Teatro Gentile, sezione ‘La città in scena’ – concludono i referenti di Papaveri e Papere - e ci proponiamo anche per il prossimo anno con un nuovo allestimento che prosegua nel solco del percorso ‘Fare Teatro a Fabriano’. Percorso che abbiamo avviato nel 2011”. Anche per Cinque si prevedono repliche in altri teatri del circuito regionale. f.c. 02/04/14 10.24 13 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 5 APRILE 2014 Indesit: qualche schiarita Per l'azienda novità appena annunciate e altre in arrivo: ipotesi vendita di ALESSANDRO MOSCÈ A ngelo Casò è stato nominato dall’assemblea dei soci nuovo presidente di Fineldo, la finanziaria della famiglia Merloni che controlla il pacchetto di maggioranza di Indesit Company. Lo afferma una nota del 26 marzo sottolineando che Casò, già vicino a Vittorio Merloni e ad Indesit Company (della quale è stato presidente del collegio sindacale) costituisce un momento di convergenza unanime di intenti della famiglia. Sembrava iniziata l’era di Aristide Merloni. Il nipote dell’omonimo nonno capostipite della dinastia industriale fabrianese era stato, secondo indiscrezioni, indicato come nuovo presidente della Fineldo a partire dal giorno in cui il consiglio di amministrazione ha preso atto delle dimissioni irrevocabili del gemello Andrea. Sarà invece Casò a confrontarsi con i figli e la moglie di Vittorio Merloni. Attualmente presiede il consiglio di gestione dell’Oic ed è membro del Compliance Advisory Panel di Ifac. Casò è altresì consigliere di amministrazione di Mediobanca spa, presidente del collegio sindacale di Benetton Group spa e sindaco effettivo di Italmobiliare. Nel frattempo accordo raggiunto dopo sette ore di confronto a Roma tra il management Indesit e i sindacati sui bonus ai lavoratori. L’intesa si è trovata sui premi annui: quello per le ferie estive (in media 1.000 euro ad operaio) non scenderà al di sotto del 70% anche in caso di presenze in azienda ridotte per il ricorso continuativo alla cassa integrazione straordinaria. Quanto al bonus di risultato (attorno ai 2.000 euro in soluzione unica a fine anno) l’azienda Vorrei fare l'artigiano: la Cgia spiega i segreti della carta A scuola si lavora la carta a mano. La classe V A di Sassoferrato partecipa al concorso Confartigianato “Vorrei fare l’artigiano”. Sandro Tiberi, Maestro Cartaio, spiega ai ragazzi i segreti della lavorazione della carta. Quindi a lezione con un Maestro cartaio. Partecipano al concorso “Vorrei fare l’artigiano”, indetto su tutto il territorio nazionale dall’Anap Confartigianato, anche gli alunni della classe elementare V A tempo pieno dell’Istituto Comprensivo di Sassoferrato. Le insegnanti che seguono il progetto sono Emanuela Micheletti e Liliana Rizzo. Ospite speciale della classe Sandro Tiberi, artigiano e Presidente della Confartigianato di Fabriano, che, dopo aver illustrato la storia della carta, ha guidato tutti gli allievi e le loro insegnanti nella creazione di un foglio di carta fatta a mano. Il progetto “Vorrei fare l’artigiano” nasce dalla collaborazione tra Anap Confartigianato Persone e Giunti Progetti Educativi, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Un viaggio tra antichi e si è impegnata ad erogarlo per intero a prescindere dai giorni lavorati da ciascun operaio, vincolando lo stanziamento al raggiungimento di determinati obiettivi di natura aziendale in termini di produttività, redditività e qualità. Un accordo messo per iscritto e valido per il biennio 2014-2015, che chiude così il capitolo degli scioperi. Infine l’ipotesi vendita. I nomi che circolano da mesi sono quelli di Bosch-Siemens, Whirlpool, Haier e Arcelik, tutti player industriali. Altre fonti avallano gruppi finanziari facenti capo alla famiglia Wallenberg, cioè la dinastia svedese proprietaria del gruppo Electrolux. nuovi mestieri artigiani, un’iniziativa, destinata alle classi IV e V della scuola primaria e alle prime tre classi della scuola secondaria di primo grado, che prevede anche un concorso nazionale a premi: gli studenti dovranno realizzare un’inchiesta giornalistica sui mestieri artigiani, utilizzando foto, interviste e filmati, dando sfogo alla loro creatività. Grazie al progetto “Vorrei fare l’artigiano” l’artigianato entra in classe con un kit didattico e anche con la partecipazione dei maestri d’opera e d’esperienza, vale a dire artigiani in pensione ma appassionati della loro attività, che nelle scuole incontrano i ragazzi per raccontare i ‘segreti’ del mestiere e incoraggiarli ad immaginare e costruire un possibile futuro di formazione e di lavoro nel mondo dell’impresa, in particolare di quella artigiana. ‘Vorrei fare l’artigiano’ intende avvicinare i più giovani al patrimonio produttivo, alle competenze e abilità dell’imprenditoria artigiana che hanno contribuito ad arricchire la cultura e l’economia del nostro territorio e del nostro Paese. Conoscere i tanti aspetti dell’artigianato è importante soprattutto per i bambini che spesso ignorano come nascono prodotti e servizi che utilizzano tutti i giorni. Daniele Gattucci Veneto Banca: anche la Juventus “Per Veneto Banca la solidarietà è importante. Anzi, di rigore.” E’ questo il claim della campagna realizzata con Claudio Marchisio e lanciata sui media locali e nazionali – dai quotidiani alle tv e ai social – per sostenere l’Associazione Amici del Rene di Vicenza (Aarvi). Veneto Banca, Juventus Official Bank, è scesa in campo con la squadra bianconera per realizzare numerose iniziative. La prima riguarda i calci di rigore; Veneto Banca ha deciso di trasformarli da momenti di tensione a occasioni di solidarietà. Per ogni calcio di rigore – a favore, contro, segnato, sbagliato o parato – nelle partite disputate dai bianconeri nel corso della stagione calcistica 2013-2014, Veneto Banca devolverà all’Aarvi 1.000 euro per sostenere la ricerca e migliorare l’assistenza alle persone con malattie renali. L’Aarvi è una Fondazione che raccoglie fondi per l’International Renal Research Institute di Vicenza e per il potenziamento del reparto di nefrologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, entrambi diretti dal professor Claudio Ronco. Due eccellenze italiane nel campo della ricerca e dell’assistenza, che grazie alla partnership Veneto Banca – Juventus potranno farsi conoscere meglio a livello nazionale e raccogliere nuove risorse per le loro attività, di cui beneficiano non solo i pazienti veneti. L’iniziativa dei rigori, in particolare, sosterrà il progetto WAK (Wereable Artificial Kidney o Rene Artificiale Indossabile), un prototipo di rene artificiale miniaturizzato portatile e indossabile che ha l’obiettivo di liberare i pazienti dalla schiavitù della macchina per la dialisi, processo che li costringe a recarsi in ospedale 3 volte alla settimana per sedute che superano le 4 ore 13 spazio lavoro.indd 2 ciascuna. Per donare un contributo all’Aarvi, oltre al bonifico sul conto corrente Veneto Banca dell’associazione (IBAN: IT62 A050 3511 8010 3557 0575 938) è possibile inviare un sms solidale da 1 euro al 45591 o chiamare lo stesso numero da rete fissa da FastWeb, TeleTu o TWT dando un contributo di 2 euro. Grazie alla disponibilità di Marchisio, Caceres e Chiellini, Veneto Banca ha inoltre strutturato con il portale Charity Stars un’asta di beneficienza online, grazie alla quale è possibile acquistare con offerte libere al rialzo le maglie da gioco dei tre calciatori autografate e con dediche personalizzate, oppure due posti nello Sky-box Veneto Banca allo Juventus Stadium. Le iniziative non si fermano qui, ma continuano sui social media Veneto Banca: cliccando “mi piace” sulla pagina facebook dell’istituto, si partecipa a un concorso che mette in palio biglietti per lo Juventus Stadium e le maglie da gara del campione preferito. “E’ proprio il caso di dire che Veneto Banca è ‘scesa in campo’ e ha fatto lavoro di squadra con due partner davvero speciali, Juventus e Aarvi – commenta Riccardo de Fonzo, Direttore Qualità e Comunicazione di Veneto Banca – per un obiettivo importantissimo, la solidarietà. Il risultato di questo lavoro è un progetto ricco di valori che Veneto Banca sostiene quotidianamente in tutti i territori in cui è presente: collaborazione, vicinanza e attenzione. Un ringraziamento speciale al professor Ronco, che guida un’eccellenza veneta riconosciuta in tutto il mondo che l’istituto e la Fondazione Veneto Banca sostengono con orgoglio e a Claudio Marchisio, un atleta generoso e sensibile a queste cause”. 02/04/14 10.33 14 >MATELICA< L'Azione 5 APRILE 2014 di LAURA ANTONELLI T anti vivaci colori, musica, arte e un inno all'enogastronomia locale nella rinnovata cornice dell'ex mercato coperto comunale di Matelica sito in via Umberto I, dove domenica 30 marzo, dalle 11 fino alle 24, si è inaugurato il Mercato (S)coperto, una grande ed ottima vetrina per il nostro territorio. Lo stabile, che da anni aveva perso la vivacità tipica di un mercato, con un evidente stato di abbandono e con pochi negozianti superstiti, è stato il centro di un progetto che dopo un lungo lavoro di ristrutturazione da parte dell'associazione di promozione sociale Officina80 è sbocciato nell'inaugurazione di domenica, primo di tanti auspicabili step con l'obiettivo di diffondere l'iniziativa e di raccogliere adesioni dalla comunità cittadina e dall'intero territorio.Appena entrati nel Nuovo Mercato Coperto, di certo si può respirare un'aria tutta nuova rispetto al passato: infatti, i ragazzi di Officina80 (Valentina Pallotti, Francesca Pettinelli, Filippo Ubaldi, Marta Pallotta, Pietro Tozzi e Francesco Mentonelli) sono al lavoro dallo scorso 19 gennaio, insieme a molti preziosi volontari accorsi nelle «domeniche al mercato», per preparare l'inaugurazione di questo rinnovato spazio, facendo prima di tutto un'attività di pulizia generale del mercato, per poi passare alla ritinteggiatura e infine all'arredo secondo i principi dell'upcycling, ossia con materiali di recupero. Così ristrutturato, il mercato, non può che donare un'ambientazione tra il vecchio e il nuovo, nel quale la chiave distintiva è quella dell'autenticità dell'handmade. Dunque tutto questo è perfettamente in linea con la destinazione che si vorrebbe dare allo stabile: da una parte far rinvigorire l'attività del vecchio mercato, facendo continuare l'attività dei commercianti che già vi sono instaurati, con la particolare attenzione verso la sostenibilità e la relazione con il territorio, con prodotti della cosiddetta «filiera corta», dall'altra avviando una serie di attività parallele oltre alla vendita, come ad esempio la costituzione di fiere temporanee, degustazioni, corsi di cucina, attività per bambini. Ed è proprio ciò che è stato messo in atto per l'inaugu- Inaugurazione di successo: spazi rinnovati e tante prospettive Matelica abbraccia il suo Mercato s-Coperto razione, partendo dalle 11 con il taglio del nastro alla presenza del vice sindaco di Matelica Mauro Canil, e con l'apertura della mostra mercato con l'esposizione e la vendita di prodotti tipici e artigianali a km0 all'interno dei due piani dello stabile. Per tutta la giornata inoltre è stata allestita una mostra fotografica dell'associazione Bottega Fotografica, un'area relax con sala lettura curata da BinarioZero Libreriaequo, un'area ristoro a km0 a cura del Salumificio Bartocci, una pesca di beneficienza organizzata dal gruppo scout Matelica1, il Bar Officina80, animazione e truccabimbi. Grande attenzione dunque è stata data anche ai bambini dapprima, alle 15, con la premiazione dei vincitori del concorso «Disegno una sedia», organizzato dai ragazzi di Officina80 in collaborazione con l'Istituto Comprensivo "Mattei" di Matelica; per proseguire alle 15.30 con 3 laboratori per bambini: il laboratorio di riciclo creativo «RicicliAMO», a cura di Officina80, il laboratorio «Contadini per un giorno», organizzato dall'Associazione CiSei di Tolentino e il laboratorio «Pane insieme» con Carla Messi, erborista e cuoca bio. Alle 17.30, dopo una breve presentazione del progetto, l'iniziativa è proseguita con il laboratorio dei sensi organizzato dal Centro Analisi Sensoriale di Matelica e con l'illustrazione di metodi di abbinamento cibo-vino a cura di Claudio Modesti e Kindustria. Dalle 18.30 si è potuto gustare uno sfizioso «Finger food alla matelicese», aperitivo a cura di Gma ristorazione, da consumare durante la divertente incursione teatrale della compagnia Ruvido Teatro. Dalle 20 in poi si è dato spazio alla musica, con «Il nuovo mercato coperto Live», prima con il rock alternativo in chiave acustica degli Otakus in love e poi con il Èdeejay Leonardo Carloni fino alla fine dell'evento. Rilanciata anche la creatività Il Nuovo Mercato Coperto ha proposto alle classi IV e V dell'Istituto Comprensivo "Mattei" di Matelica di partecipare ad un laboratorio creativo: i bambini che volessero partecipare dovevano disegnare, da soli o in gruppo, una sedia secondo la loro più vivace fantasia. Le foto dei disegni sono state caricate su Facebook ed è stato chiesto agli utenti di mettere un «like» sulla sedia più gradita per ogni classe. I vincitori del concorso hanno visto la realizzazione della loro sedia da parte dei ragazzi di Officina80 e molti volontari presenti nelle «domeniche al mercato». I vincitori del concorso sono: Classe IV C: Alessia Francioni con la sedia «Arcobaleno»; Classe IV D: Letizia Carradori con la sedia «Banana Relax»; Classe V B: Pamela Bartolozzi e Madalina Lungu con «La sedia più alta del mondo»; Classe V D: Joelle Biscardi con «La sedia del bosco». Calcio e atletica: sport premiati Al galà di Macerata tanti riconoscimenti per la città Da sinistra la presentatrice Marica Giannini ed Alessia Pistilli. A destra la squadra del Matelica calcio sul palco delle premiazioni. 14 matelica.indd 2 Il passato e il futuro dell'iniziativa L'idea della riqualifica urbana dell'ex mercato coperto nasce dalla matelicese Valentina Pallotti, che, dovendo svolgere una tesi di master in Arti Civiche con una progettazione in scala 1:1, ha avuto l'idea di prendere ad esempio la struttura matelicese in abbandono. Per fare questo Valentina si è dovuta interfacciare con il privato che possiede l'ex mercato coperto di Matelica, così ha contattato Giancarlo Maccari che è il proprietario dello stabile dal 2009 e che già a sua volta aveva previsto per l'edificio un possibile progetto di recupero del centro storico. Inizialmente l'idea di Valentina era quella di creare una sorta di installazione temporanea nell'ex mercato, ma una volta rilasciata la disponibilità del fabbricato da parte di Maccari e una volta sviluppata l'idea ci si è accorti che numerose persone, dai volontari ai negozianti locali, erano interessate al progetto. L'entusiasmo è arrivato subito anche da parte del proprietario, il quale testimonia che «Se i commercianti gradiscono quest'idea, noi siamo contenti che riprenda vita», sostenendo anche quanto secondo lui sia importante l'interessamento dei giovani per questo tipo di attività poiché il giovane ha energie che è necessario far combaciare con le molte opportunità che l'Italia può offrire, se solo ci si impegna a vederle. Dunque, con questo spirito energico da parte di tutti, lo scorso 4 gennaio Valentina e il suo gruppo hanno presentato il progetto alla cittadinanza presso Sala Boldrini di Palazzo Ottoni. Dal 19 gennaio sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Mercato che si sono svolti ogni domenica dalla mattina a sera inoltrata con grande partecipazione di molti volontari. Il 28 gennaio è stata costituita l'associazione Officina80 che promuove l'iniziativa e che si propone di sviluppare altre attività culturali e d'aggregazione sociale nel territorio. Quella del 30 marzo è stata l'ultima fase di questo primo percorso di progettazione, ma è la prima del nuovo futuro del Mercato coperto. Infatti, in un contesto nel quale Officina80 si ripropone di mettere a disposizione lo spazio e la coordinazione di coloro i quali volessero partecipare alle future iniziative del Mercato, ci sono molte cose che si vorrebbero attuare in questo luogo, come ad esempio creare una rete diretta tra i produttori locali e i consumatori, mettere la wi-fi nello stabile e creare punti di incontro, si pensa anche alla possibile partecipazione a bandi europei per ottenere finanziamenti indispensabili per far vivere il passato di questo luogo storico, nel presente e soprattutto nel futuro. Organizzato dalla Pindaro Eventi, si è concluso a Macerata, la settimana scorsa, il IV° Galà dello Sport nel corso del quale sono state premiate società e atleti che si sono particolarmente distinti nel 2013. Il premio, consistente in una riproduzione di un’opera dell’artista matelicese Mauro Falcioni, è stato assegnato a chi ha riportato più voti a seguito di un sondaggio sul sito “Pindaro eventi” nei vari settori dello sport. La cerimonia di premiazione si è svolta presso il teatro Don Bosco a Macerata gremito in ogni ordine di posti. Per il settore “atleta donna” è stata premiata Alessia Pistilli di Matelica: “Essere fra le “nomination” costituiva già una grossa soddisfazione – ha detto la Pistilli a fine serata – aver vinto è un motivo di orgoglio bellissimo. Non speravo in tanto soprattutto in un’annata in cui le cose per mille motivi non sono andate come avrei voluto. Non posso che ringraziare coloro che mi hanno votato e non potendolo fare personalmente poiché non li conosco approfitto della vostra collaborazione”. Un momento di commozione si è avuto quando Alessia ha voluto dedicare il premio ricevuto a Marina Romoli, una ragazza ventiseienne vice campionessa mondiale junior di ciclismo che, caduta in allenamento, è costretta su una sedia a rotelle. Marina ha ricambiato il gesto di cortesia regalando ad Alessia un asciugamano con una dedica speciale che ha scosso tutti: “Quando avrai un momento di sconforto usalo e pensa alla mia esperienza, pensa alla forza che dobbiamo avere per superare momenti difficili che a tutti capitano nello sport”. Nel corso della stessa serata per la categoria “squadra” il premio della Pindaro Eventi se l’è aggiudicato la squadra di calcio del Matelica. 02/04/14 10.31 15 L'Azione 5 APRILE 2014 “L’Ingegnere” Mattei sale sul palco del Piermarini di ANTONIO GENTILUCCI E’ di sicuro il pezzo forte della stagione teatrale, lo spettacolo “L’ingegnere” dedicato a Mattei, in scena al Piermarini sabato 5 aprile, alle 21.15. Lo è perché a Matelica il rispetto e la curiosità per Mattei non conoscono tramonto, né flessioni…generazionali (la sua storia lo rende affascinante anche per i ragazzi di oggi, che non ne hanno vissuto, direttamente o indirettamente, l’epopea). Ma lo è anche perché l’ingegnere è riuscito a far lavorare insieme Ruvido Teatro, la Banda “ Veschi” e la Corale Polifonica. E allora siamo andati a sentire il regista, Fabio Bonso, per saperne di più e “strappare” qualche anticipazione! Come nasce l’idea di questo spettacolo su Mattei? Dopo che l’amministrazione ci aveva dato il compito di organizzare una piccola stagione teatrale, dove le risorse erano minime, ho pensato ad alcune proposte che coinvolgessero il territorio, contenendo i costi. L’idea di uno spettacolo su Mattei era già stata proposta da Ruvidoteatro per l’anniversario di 2 anni fa, ma poi non se ne fece niente. Ora poteva essere il momento giusto, e per di più poter coinvolgere altre due realtà culturali di Mate- 15 matelica.indd 2 lica come la corale e la banda, ci pareva importante. Primo, perché non avevamo mai collaborato in funzione di un progetto comune, poi perché l’idea di lavorare ad uno spettacolo avendo a disposizione un impatto musicale così ampio anche se diverso, diventava, per me personalmente, una bella sfida. L’argomento Mattei è stato affrontato molte volte. In effetti l’affrontare un personaggio così importante, per certi versi scomodo e ingombrante, soprattutto nella sua città d’adozione, poteva essere controproducente. Ma, sai come si dice, se le cose sono troppo facili non c’è gusto. E allora ho ini- Tanta curiosità sullo spettacolo di Ruvido Teatro con Banda e Corale ziato a cercare e documentarmi su tutto quello che passava su Mattei, e devo dire che facendo girare la voce ho avuto aiuti, suggerimenti, consiglio di testi, anche difficili da trovare, che varie persone mi hanno indicato o suggerito. E’ da questo che sono partito per scrivere una drammaturgia composta di tratti meno conosciuti di Mattei, immaginando pensieri e considerazioni di persone che lo hanno incontrato nel corso della sua vita. Penso alla moglie, alla madre, ad alcune persone del nostro territorio con cui l’ingegnere aveva rapporti o di lavoro o di amicizia. Quindi sarà uno spettacolo tutto di parola? Ci sarà il racconto, magari in prima persona di Mattei, su alcuni ricordi che lui analizza e ci trasmette. Ma ci saranno anche momenti di vita quotidiana del tempo, riferiti proprio a Matelica. E poi atmosfere ricostruite attraverso la suggestione di immagini e movimenti di gruppo, per raccontare attraverso il corpo e la musica, le grandi ed importanti conquiste di Mattei con l’azienda di cui era presidente. La suggestione della terra, come elemento che dà energia, le cose e i pensieri, anche solo immaginate, che ci riportano alle grandi motivazioni dell’azione del presidente. E la presenza del coro e della banda? E’ una presenza importante, perché danno forza e immagine ai fatti e alle scene che si susseguono nel corso dello spettacolo, non solo attraverso i brani musicali proposti, ma anche con una compenetrazione fisica nella struttura dello spettacolo. Diversificando il contributo, con la banda che diventa colonna sonora del periodo della vita di Mattei, e il coro che ricrea atmosfere e suggerisce situazioni attraverso la musicalità delle voci. Insomma un progetto complesso… Certo, anche perché devi scrivere una partitura dove oltre agli attori devi far muovere e intervenire due gruppi numerosi come la banda e il coro. Ma bisogna dire che il lavoro fatto con Cinzia Pennesi, direttrice del coro, ha portato a influenze reciproche sui modi e i temi da sviluppare sugli interventi degli oltre venti coristi, alla ricerca di una comunicazione il più possibile vicina alle scene più rappresentative dello spettacolo. Con Nando Cingolani, responsabile della banda, e il maestro Bartoloni ci siamo divertiti a trovare le musiche che più si avvicinavano al periodo in cui si svolgono i fatti, ripescando brani storici e meno noti degli anni 40/50, e adattarli ai ritmi e tempi dello spettacolo. 02/04/14 10.30 16 >MATELICA< Quel ragazzo del Novecento Don Franco Paglioni: sabato la presentazione del libro con Sgreccia di ANTONIO GENTILUCCI D presenti, in modo vivido e preciso. Ho cominciato per scherzo e parola dopo parola, nel giro di un mese, mi sono trovato tra le mani un vero e proprio libro e, anche se era appena il primo, mi sono detto: perché non pubblicarlo? Il problema ora era trovare l’editore disposto a pubblicare un libro, seppur con un nome non del tutto sconosciuto, dal momento che don Franco lo conoscono tutti…”, attimo di pausa e ”…in bene o in male…”, chiosa. “Ho deciso dunque di fare l’offerta al signor Ciccolini, patron della Halley, che con mia meraviglia ha subito accettato la proposta. Da quel momento, tutto si è svolto nel giro di un mese circa. Dovendo impegnare dei soldini il sig. Ciccolini si è rivolto al suo amico di liceo, prof. Ernesto Bentivoglia, che ha curato il restyling del mio libro e, come mi ha riferito lo stesso Ciccolini, restando ammirato dalla qualità e dalla sensibilità di uno ifficile resistere alla tentazione, al momento di parlare del libro, di chiedere qualche anticipazione, qualche battuta, qualche aneddoto relativo alla sua genesi. Soprattutto quando l’autore è Don Franco Paglioni, famoso perché di aneddoti, ironie e battute ha condito ogni sua omelia e ogni suo scritto. Già l’inizio, alla nostra domanda sul perché di questo volume, è suggestivo: “Avevo letto un libro in cui si diceva che l’uomo, nella vita, dovrebbe aver fatto almeno tre cose: fare un figlio, piantare un albero e scrivere un libro. Mi ha fatto riflettere: era troppo tardi ormai per fare un figlio, riguardo all’albero non avevo concorrenti perché ho riempito la parrocchia di Regina Pacis di piante: ulivi, tigli, cipressi… Che altro volete per l’ossigeno dei vostri figli? Alla fine dunque, era rimasto il libro. Mi sono interrogato sulla mia età, ma poi mi sono fatto La presentazione ci coraggio, perché avevo sarà sabato 5 aprila mente lucida, come le, ore 16, presso tutti gli anziani, sulle il Cinema Teatro. cose passate. Ho dePresenti, oltre ciso così di scrivere la all’autore, Mons. storia della mia vocaElio Sgreccia, zione, unita ad episodi l’editore Giovanni drammatici degli anni Ciccolini Trenta e Quaranta. Mi e il sindaco sono meravigliato di Paolo Sparvoli. come tanti episodi, pur lontani nel tempo, per me erano ancora scritto, parole sue, “che potrebbe pure essere lanciato da qualche coraggioso editore sul piano nazionale”, perché si tratta di una storia vera. Non è solo un libro intimista, ma vi sono gli episodi storici che hanno caratterizzato la storia italiana e mondiale. Pur nella drammaticità degli avvenimenti ci sono tratti di humour ed episodi caratteristici del periodo storico che mi ha maggiormente impressionato”. Ci par di capire che si è soffermato su un periodo ben preciso… “Sì, il romanzo parla specialmente di un periodo della vita dello scrittore: un tempo che va dalla nascita agli anni 44 di vita fino, in buona sostanza, alla mia esperienza di parroco a Braccano. Nello scritto cerco di rispondere alle domande che più spesso i fedeli mi rivolgono: “perché ti sei fatto prete?” “Ti sei mai pentito di essere prete?”, domande a cui io rispondo, anche se la risposta è difficile, trattandosi del mondo dello spirito e dell’intervento di Dio sulla mia vita, pur nella libertà che mi ha lasciato nelle mie decisioni finali. E’ stato dunque anche un esame della mia vita”. E lei è stato severo con se stesso? “I problemi ci sono stati, in seminario, quando qualcuno andava via. E in età adolescenziale, con il seminario chiuso a causa del bombardamento di Fabriano. Nove mesi di cuccagna: seminarista senza seminario, con professori raccattati tra il clero matelicese, che ci istruivano a casa Sarti, lontani dal rigore e la disciplina proprie di seminari e collegi. Ma abbiamo dato alla fine dimostrazione di senso di responsabilità perché, pur ragazzi, una volta andammo a pregare insieme nella chiesa di Sant’Agostino davanti alla Madonna di Lourdes, affinché ci desse un aiuto per risolvere i nostri problemi di vita.” Ma a lei è piaciuto il libro? E’ soddisfatto del suo lavoro? “Non credo di aver realizzato un capolavoro, ma penso che sia piacevole a leggersi e serva a dare una qualche risposta ai curiosi, specialmente le donne, che vorrebbero entrare nella mente del prete per scoprire non come sembra, ma come veramente è, nel suo intimo. Penso che le vendite andranno bene, rincuorando l’editore Ciccolini. E’ per me una grande soddisfazione avere portato a termine una fatica alla rispettosa età di ottantacinque anni, perché lo scritto, superbia a parte, è piacevole, i periodi scorrono lisci, gli aggettivi non mancano. Sotto il mio scritto si vede la mano sagace del prof. Bentivoglia che, pur rispettando l’impostazione generale del libro, lo ha ingentilito”. Appuntamento a sabato 5 aprile allora! Esanatoglia: gli alfieri del motocross Inizio di campionato ricco ed emozionante quello che abbiamo visto al Crossodromo “Gina Libani Repetti” di Esanatoglia domenica 9 marzo. Circuito ormai storico nelle Marche e non solo che ha accolto ben 241 piloti e allestito un paddock mai visto negli ultimi anni. Dalla mattina il fondo gara si presenta fresato e innaffiato dalle intense piogge dei giorni precedenti, ma forse troppo impegnativo per tutti i piloti delle diverse categorie, tanto che una parte della pista è stata chiusa e conseguentemente ridotta. Prima delle gare i 7 turni di qualifiche hanno inquadrato i piloti più competitivi e pronti a far bene fin da subito. I primi a partire sono i numerosi iscritti degli agonisti categoria mx2 gruppo A(cilindrata 250cc), che vedono, a seguito di due manches, la vittoria di Alessandro Lentini (Ktm Milano), mentre il pilota fabrianese Lorenzo Gabrielli su Yamaha si classifica ottavo; nella stessa categoria altri quattro piloti locali: Simone Artibani, Sandro Blanca, Mirco Rustichelli (motoclub Esanatoglia) e Nicolò Cofani su Husqvarna del team Ragni Moto di Fabriano. Nel gruppo B della stessa categoria vince Manuel Baruffa (Honda Panicale). Rimaniamo nella categoria agonisti ma della classe regina mx1 (cilindrata 450cc), dove sul gradino più alto del podio sale Simone Iommi (team Luna Rossa), mentre bella prova del pilota matelicese Simone Fiorgentili che dopo diversi anni fuori dai campi di gara ritrova una settima posizione assoluta in sella alla Suzuki del team Turchetti Gomme; subito dietro di lui in ottava posizione il pilota fabrianese Luca Goffredi (Ktm Derapassion). La categoria dei più "vecchietti" Over40, ma 16 matelica.indd 2 per questo non meno veloci degli altri, è stata vinta dal veterano di punta Manlio Giachè su Honda 450, che da diversi anni mette a tacere i piloti tra i più forti d'Italia della sua categoria; nella stessa categoria troviamo anche Armando Pecci (motoclub Esanatoglia). Non da meno Andrea Goffredi (Ktm derapassion) stravince entrambe le manche nella classe mx2 . Categoria amatori mx2 vinta da Matteo Gambarara (Honda Benelli) e dietro di lui bravo Giuliano Inesi (motoclub Esanatoglia) a chiudere in seconda posizione. Geronzi Stefano sale sul gradino più alto del podio della classe mx1, mentre bruttissima caduta nel finale di gara del pilota Esanatogliese Alex Bidolli su Honda, ma per fortuna niente di grave per lui. Nella categoria Top rider dei più forti, ma, purtroppo, anche dei più sfortunati, non si è potuta disputare la seconda e decisiva manche,causa problemi di luce: rimangono dunque valide le posizioni delle prime manche, molto discusse a fine gara per non aver potuto disputare le seconde. Classe mx1 vinta da Daniele Bricca (Honda Cerbone) che tiene dietro di sé piloti del calibro come Samuel Zeni e Samuele Bernardini che partecipa a competizioni a livello mondiale; ottima posizione di Michele Procaccini su Honda che sigilla un decimo posto. Gilles Neri (Honda Fermignano) sale sul gradino più alto del podio nella classe mx2, seguito dal forte pilota locale Luca Pedica (Ktm Carpe Diem) e da Nicola Dolce del Team Turchetti Gomme che conclude in quinta posizione. Gian Marco Lodovici L'Azione 5 APRILE 2014 Potentini: “Biogas è illegale, questo non basta?” Come Comitato per la Tutela del Territorio di Matelica non vorremmo fare polemica e tanto meno retorica su un argomento ormai talmente colmo di scandali, illegalità e speculazione che diviene quasi noioso e certamente inutile cercare di convincere ancora chi vuole inspiegabilmente validare un progetto che più va avanti più dimostra tutta la sua parentela con una certa “italietta” da cui si fa ancora grande fatica a liberarsi. Il riferimento è all’articolo apparso sul L’Azione del 22 marzo scorso. “Un problema? Non è il biogas” in cui si leggono dei numeri che definire assurdi è minimalismo bonario. Ma il problema non sono i numeri assolutamente non veritieri, ma il tentativo di far passare per valido un progetto, quello del biogas, che in pochi mesi, un anno per le centrali marchigiane più anziane, dichiara di fatto gravissime deficienze progettuali, funzionali ma soprattutto legali. Perché gente anche “culturalmente adeguata” considera l’illegalità un fatto secondario, non valutabile, giustificabile, non facente parte della critica di un progetto? Perché immagino che chi scrive sa bene che la Corte dei Conti con sentenza n.93 del 20 maggio 2013 ha definito “incostituzionale” e quindi non applicabile la legge regionale 3/2012 su cui si basa la realizzazione di decine di centrali a biogas marchigiane compresa la matelicese, e che inoltre (anche la beffa) la stessa regione marche con delibera n.1191 del 01/08/2012 allegato 3.1 ha inserito, previo monitoraggio, il territorio matelicese in fascia A per superamento dei valori limite delle concentrazioni in aria di polveri sottili (PM10) e degli ossidi di azoto, vietando la costruzioni in tali zone di centrali del tipo come quella in funzione a Matelica, salvo precisare che tale delibera non è retroattiva. Quindi prima è stata autorizzata e dopo pochi mesi è stato detto che non si può fare, quindi dichiarando in deroga la salvaguardia della salute dei cittadini. Perché ricordiamo che queste centrali sono da 0.999 MW, mentre, per la LR 3/2012, se fossero state da 1 MW sarebbero state necessarie delle precauzioni quasi da centrale nucleare! Cioè con 0.001 MW in meno cambia il mondo. Poi la risoluzione “splendida” della giunta regionale per aggirare l’incostituzionalità con l’idea di legalizzare un VIA POSTUMO, cioè prima costruisci un grattacielo e poi mi chiedi se lo puoi fare…avvilente per chi crede nella giustizia, eccitante per chi specula nel torbido. E tutto questo non vale nulla? L’essere fuori legge è un fatto “insignificante” per cittadini matelicesi? Il problema non è più solo il rispetto dell’ambiente e dei soldi dei contribuenti ma anche un pericolosissimo nuovo filone definibile come “l’anarchia degli speculatori”, cioè la legge vale solo per i cittadini normali, quelli potenti sono sopra la legge, e chi ha scritto l’articolo a cui vogliamo replicare, di fatto si dichiara fuori della legalità perché non considera il rispetto della legge italiana. Solo brevi citazioni dei numeri portati a valutazione; il consumo di gasolio necessario allo spandimento del digestato: 3000 kg in un anno per 400 ore di trattori…temiamo che ci manchi qualche zero. 400 ore significa meno di un mese di spargimento in quanto sono sempre due trattori a movimentare giornalmente, mentre già oggi girano trattori e gireranno, come nel 2013, fino a fine novembre. Un trattore da oltre 200 cavalli non è una fiat 500 come i consumi riportati farebbe dedurre…minimo consuma 15 kg/ora, che per le 400 ore citate, che rappresentano una frazione del lavoro reale, porta esattamente il doppio cioè 6000 kg, che bastano appena per un mese…non per un anno…oppure i 50 km citati di arrivo sono 70, senza addentrarci nell’aspetto del declassamento del territorio: i terreni dedicati allo spargimento dei 400 q. giornalieri di digestato (circa 3.000.000 di q. nella vita minima della centrale da smaltire solo in questo territorio) che non è un concime come si vuole far credere; un concime è utile in funzione dello stato del terreno: troppo concime organico sterilizza il terreno; è come alimentare un essere umano solo con proteine e nient’altro. E il valore degli immobili a ridosso della centrale? E la perdita di produzioni agroalimentari che porteranno il territorio fuori dai mercati “veri” e virtuosi del saper fare? E dei 5 incidenti in un anno delle centrali a biogas nella Regione Marche definibili “disastri ambientali” tutti uguali: sversamento accidentale della centrale con inquinamento delle falde acquifere e distruzione di corsi d’acqua, sono da considerarsi un’ordinaria statistica? E 1.800.000 euro all’anno di contributi a fondo perduto prelevati dalle nostre bollette energetiche (oltre al valore dell’elettricità strapagata immessa nella rete) che intasca ogni centrale? A Matelica non un ospedale, due! E il fatto che l’Italia è oggi in surplus di energia elettrica per i contratti di fornitura che deve rispettare per altri decenni, per l’energia alternativa che sta producendo e per il calo dei consumi? Siamo al ridicolo e soprattutto è inspiegabile come dei cittadini possano ancora “tifare” per questi progetti in cui dalla Magistratura di Ancona alla Corte dei Conti non c’è la minima evidenza di trasparenza e rispetto delle ordinarie regole dettate dalla legge e dalla saggezza. Caro Trecciola, esattamente il contrario del suo poetico dire: c’è la possibilità di morire per quello che facciamo, non per quello che non facciamo. Roberto Potentini, Comitato per la Tutela del Territorio di Matelica 02/04/14 10.38 17 >MATELICA< L'Azione 5 aprile 2014 Delpriori: “Non sono contro qualcuno, ma per Matelica” di antonio gentilucci S abato 29 marzo, ore 18, presso un Cinema Teatro stracolmo che in termini sportivi si sarebbe definito “gremito in ogni ordine di posto” c’è stata la presentazione ufficiale del candidato sindaco per la lista civica “PerMatelica, Alessandro Delpriori. La novità, nelle forme, si percepisce subito: si arriva convinti si trovare il classico tavolo sul palco, con il candidato stretto al centro tra maggiorenti ed alleati. E invece assistiamo ad un format innovativo per Matelica, più agile e immediato che, al di là dei contenuti espressi, ci è piaciuto. Si spengono le luci e parte una sequenza di filmati, incentrati sull’hashtag “#iocisto”, che è il motto della campagna, in cui diversi cittadini sostenitori spiegano perché… “io ci sto”. Studenti e lavoratori, mamme e figli, volti noti e visi freschi. Tra questi, i politici Casoni, Montesi e Belardinelli e personalità della società civile, come l’enologo Potentini, la dott.ssa Anna Grazia Ruggeri, la Maestra Cinzia Pennesi. Si riaccendono le luci e sul palco, “presentato” da una breve introduzione del giovane Pietro De Leo, sale il candidato sindaco. “Ci hanno detto che siamo un’armata Brancaleone”, esordisce subito Delpriori, facendo riferimento all’eterogeneità dei suoi sosteni- Si è presentato sabato il nuovo candidato sindaco tori, “ma le armate vanno contro qualcosa, ma non abbiamo tempo per litigare: siamo per Matelica”. E’ uno stile che va per immagini (e non poteva essere altrimenti per uno storico dell’arte!). Ritorna anche lui alle vicende dello scorso anno, e alla protesta dell’8 marzo contro le industrie insalubri: “Le donne quei giorni erano anda-te lì per difendere il futuro dei loro figli. Questo è stato chiamato coraggio: ma non è positivo dover arrivare a definire così quella che la semplice natura delle cose”. Dal passato al presente, il suo modello di impegno si incarna sull’esempio dell’indomani, quello dei volontari che hanno restaurando il mercato coperto: un “simbolo straordinario” di ragazzi matelicesi che, rimboccandosi insieme le maniche, trasformano una ferita storica fatta a Matelica e alla sua bellezza “in un posto bello, un monumento alla modernità. Uno spazio economico che, vendendo prodotti nostri tipici in filiera corta, diventa anche, per questo, spazio culturale”. Ma l’enunciazione dell’universo simbolico finisce con l’omaggio alla generazione uscita dalla Guer- Deputati 5 Stelle a ruota libera Venerdì sera presso la sala Boldrini di palazzo Ottoni, si è svolto un incontro con due cittadini portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati: Mattia Fantinati, Membro della commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo e Patrizia Terzoni, Segretario alla commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici. Oltre a loro, Leonardo Mori ed Edoardo Cingolani, entrambi di Matelica ed entrambi papabili candidati per le comunali, e Monica Pigotti, attivista del Movimento, anch’essa probabile candidata alle elezioni amministrative a Camerino. Si parte subito, poco dopo le 21, parlando di temi in generale legati al nostro territorio come la globalizzazione. Fenomeno che può essere visto e descritto sia come un’opportunità, sia come una minaccia, in quanto nel primo caso comprende tutta la fetta di mercato estero che può essere interessata ad un prodotto locale, nel secondo caso invece interessa la disoccupazione in quanto la concorrenza di imprese estere e la delocalizzazione ha letteralmente spazzato via nel nostro entroterra centinaia di imprese negli ultimi anni. Tenere a mente questi elementi per puntare sulla forza del nostro territorio è fondamentale per Mori. Forza intesa come: Verdicchio, ora si fattura solo il 2% del possibile fatturato realizzabile, turismo, legato ai beni culturali ed all’enogastronomia ed infine agricoltura, a km 0 e di qualità senza la minaccia del biogas. Pillole di programma elettorale riprese anche da Mattia Fantinati, che ha spiegato al pubblico come il governo attuale e precedente non stia puntando sulle piccole e medie imprese. “Si fanno decreti legge solo per grandi lobby dell’energia, della finanza e delle assicurazioni, inoltre ci sono tantissimi finanziamenti che non funzionano – spiega il deputato – se quei soldi venissero investiti sulle microimprese per togliere tasse odiate come l’Irap, potremmo difendere molto meglio il made 17 matelica.indd 2 ra, incarnata da quel suo nonno che si faceva passare il mal di schiena andando a zappare nell’orto: “Sono pronto a prendermi il vostro mal di schiena, e venire insieme a voi nell’orto. Ho delle idee, ma ho bisogno di ascoltarvi: parlerò con tutti gli imprenditori, tutti i commercianti”. Riguardo alle sue, di idee, fanno leva sul tema più sentito, quello del lavoro e vanno dalla proposta di una garanzia comunale alle aziende in difficoltà perché possano accedere ai fondi a disposizione ad un progetto che, grazie all’Università, aiuti le buone idee a diventare impresa, affiancando i giovani, aiutandoli a compiere i primi passi e aiutandoli ad accedere ai fondi disponibili. Ma l’idea più ambiziosa la lancia subito dopo: ”Il passo più difficile, ma anche quello più bello. A Matelica abbiamo il Verdicchio, che non è e non deve essere soltanto il vino. La filiera occupa quasi 300 dipendenti. Dobbiamo difenderla e puntare su di essa. Quando dico Verdicchio penso non solo ad un vino ma ad un brand, come Montalcino seppe fare trent’anni fa. In dieci anni la portata di questo brand può salire vertiginosamente, e far impennare il numero di occupati. La cultura vuol dire anche questo: far fruttare economicamente, razionalmente, tutte le cose che abbiamo”. E riguardo al commercio? Snocciola esempi personali di una cultura che è diventata volano economico, i quasi 40.000 visitatori di Caldarola grazie alla mostra del De Magistris, suggerendo che “potrebbe essere un toccasana per un centro storico che langue. Dobbiamo riconvertire e ridonare il centro storico alla città”. Per far leva su turismo e cultura, non si può più far da soli: “Occorre creare sinergie con gli altri Comuni e le altre istituzioni dell’entroterra, Camerino come Fabriano”. Affida poi la chiusura prima ad una considerazione: i “servizi sociali” sono un concetto obsoleto. Tutto deve avere una valenza sociale, la cultura come l’economia, come lo sport. “Pensate al ragazzo che va a giocare a calcio a Matelica. Cosa insegniamo a quel ragazzo? Io credo che noi insegniamo il gioco in Italy”. Fantinati conclude poi l’intervento parlando di turismo e della mancanza di infrastrutture, sia a livello di beni culturali sia a livello di enogastronomia. Mancanza inconcepibile per un paese come l’Italia. La parola passa poi, per l’intervento conclusivo, a Patrizia Terzoni. La deputata grillina entra in scivolata sul tema del biogas: “Innanzitutto soldi spesi male, 23 miliardi per aumentare l’efficienza delle centrali, quando con un quinto di quei soldi si potevano levare Irap o Imu, inoltre il monitoraggio ambientale delle centrali è stato inesistente fino al nostro decreto legge (proposto dai 5 Stelle e accettato dal governo n.d.r.). Infine – conclude la Terzoni - il digestato è stato usato finora come fertilizzante solo perché nessuno in Europa si è impegnato a fare un’interrogazione in merito, nonostante è accertato che questo materiale non è adatto alla concimazione dei campi”. Addirittura è lei stessa a proporre un modello di centrale a biomasse, più piccolo, gestito dalle singole aziende agricole, monitorato prima e dopo l’installazione con frequenza e con vincoli ambientali ben precisi. Concluso l’intervento, si passa alle domande del pubblico. Inizia il vero e proprio incontro. Tante domande, molti temi toccati e parecchie testimonianze e storie di difficoltà economiche. A partire dal turismo, con teatri usati come campagna elettorale e non più metà da parte di turisti soprattutto stranieri a causa della bassa qualità degli spettacoli. Per una volta la causa non è la mancanza di soldi pubblici, ma lo spreco da parte dei dirigenti, spesso scelti da sindaci e amministrazioni (si parla ad esempio della stagione teatrale dello Sferisterio). Intervengono poi alcuni agricoltori del posto, sull’orlo del baratro a causa dei pochi aiuti da parte di regione ed enti di riferimento, che finanziano solo grandi imprenditori. Per loro, tra l’altro, è quasi impossibile riuscire ad inserirsi nel commercio locale, in quanto manca una filiera organizzata e non c’è più una cultura agricola da parte del consumatore. Tanti prodotti locali stanno pian piano sparendo e tante aziende agricole…pure. E’ Joselito Arcioni, consigliere comunale 5 Stelle di Fabriano, a proporre un nuovo metodo di ragionamento in merito, cambiando la logica da agricoltura industriale a agricoltura locale. L’incontro è poi andato avanti quasi fino alla mezzanotte, con una partecipazione sempre più calda e sempre più costruttiva da parte dei presenti, interessati ed incuriositi da questo nuovo modo di fare politica. Riccardo antonelli di squadra, l’impegno, io credo che noi dobbiamo insegnare l’attività costante, lo sporcarsi le mani […] Noi dobbiamo imparare questo: lo sport è sociale, lo sport è un’attività educativa". Parlerà poi anche di scuola, con riferimento all’edificio Spontini da restaurare, con i fondi ad hoc stanziati dal governo, e sanità dove “l’impegno del Comune è quello di lottare per far tornare l’ospedale ad essere punto di riferimento. Ma ve lo dico subito: non sarà per nulla facile”. C’è tempo solo per dare già appuntamento al 21 aprile per la presentazione della lista. Delpriori inizia già a fornire date, come Renzi?! Il motocross per Montesi Nessuno dall’opposizione ha mai detto di essere contro la pista di motocross e contro iniziative di questo genere e di non avere a cuore le persone che hanno questa passione come qualsiasi altra passione sportiva. Ci rendono pertanto stupiti le affermazioni ed i titoli dei giornali di questi giorni. Allo stesso tempo abbiamo chiesto un Consiglio comunale su questo tema, perché pensiamo che il Consiglio comunale e i cittadini tutti abbiano il diritto di conoscere di cosa si tratti, perché riteniamo che le procedure adottate dalla Giunta, ancora una volta non siano state le più appropriate, perché non vi è stata alcuna considerazione riguardo agli effetti che una variante fatta in questo modo semplificato potrebbero avere in un’area fortemente sensibile dal punto di vista ambientale e idrogeologico. Perché anche, la sicurezza dell’assoluta legittimità delle procedure adottate siano di garanzia per gli stessi utilizzatori e gestori della pista. Tanto peregrina, d’altronde, la nostra posizione di richiesta di approfondimenti e di garanzia non è, se dopo la nostra richiesta di convocazione del Consiglio comunale, la Giunta ha fatto convocare d’urgenza la Commissione Urbanistica, dopo che come avevamo denunciato, non era stata convocata sull’argomento. Noi non siamo contro nessuno, ma per la tutela del bene di tutti ed anche in questa vicenda lo abbiamo dimostrato. Nel Consiglio comunale e anche nella stessa Commissione Urbanistica, ci faremo promotori di iniziative ed atti concreti, per correggere le anomalie che abbiamo riscontrato nella procedura adottata, per salvaguardare la tutela ambientale e la sicurezza dei cittadini ed anche il diritto di questo gruppo di cittadini di poter svolgere e praticare la loro pratica sportiva. Massimo Montesi, capogruppo consiglio comunale 02/04/14 10.36 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 5 APRILE 2014 Sgarbi "inaugura" il Salvi A Sassoferrato una Galleria raccoglie le opere della Rassegna D omenica 6 aprile, alle ore 17, alla presenza di Vittorio Sgarbi, verrà inaugurata a Sassoferrato, nel prestigioso Palazzo degli Scalzi (Sec. XVII) la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Giovan Battista Salvi - MAM’S (Mondo Arte Marche Salvi). Questo nuovo spazio museale (foto) nasce da una collezione di circa quattromila opere che il Comune di Sassoferrato ha raccolto, grazie ad acquisti e donazioni, durante le 63 edizioni della Rassegna d’Arte Internazionale/ Premio G.B. Salvi. Il premio, nato nel 1951, è fra i più antichi istituiti in Italia nel secondo dopoguerra e il più longevo delle Marche. È intitolato a Giovan Battista Salvi, famoso pittore italiano del Seicento, noto come “Il Sassoferrato” dal nome del suo paese d’origine. Il Museo, fortemente voluto dal Comune di Sassoferrato, nasce per rispondere all’esigenza della conservazione delle opere e della loro esposizione al pubblico. La realizzazione della galleria ha avuto un costo complessivo di euro 330.000; la spesa è stata sostenuta grazie ad un contributo di euro 300.000 della Regione Marche con finanziamento tramite fondi Fas (Progetto Integrato di recupero e valorizzazione luoghi della cultura) e euro 30.000 con fondi a carico del bilancio comunale. Il progetto di allestimento è stato curato dallo studio Mjras di Urbino, guidato dalla professoressa Silvia Cuppini, dall’architetto Roberto Bua e dal grafico Joan Martos, con la collaborazione della dottoressa Arianna Bardelli. L’allestimento della galleria è tematico, ogni parete è costruita come una ipotetica mostra, con la possibilità di variare nel tempo, sfruttando anche le nuove acquisizioni. Alcune pareti espositive sono apribili e hanno al loro interno parte del deposito della collezione, che diventa così fruibile al pubblico. Le opere del deposito sono organizzate secondo un criterio cronologico ed offrono, quindi, una visione della storia dell’arte italiana ed internazionale dagli anni Cinquanta ad oggi. Ci saranno, inoltre, due sale dedicate rispettivamente alle ultime acquisizioni e agli artisti di Sassoferrato che si sono distinti partecipando negli anni alla Rassegna. La documentazione storica sarà poi facilmente consultabile attraverso la restituzione informatica dei cataloghi che hanno accompagnato le varie edizioni del premio. Il nuovo museo evidenzia una doppio aspetto di Sassoferrato: la sua forza centripeta, attraverso il forte potere d’attrazione esercitato dalla Rassegna-Premio su tanti artisti del Novecento, e la sua forza centrifuga, in termini di straordinaria diffu- sione delle opere del Salvi in tutto il mondo. In tempi brevi sarà istituito un comitato scientifico, composto da personalità di rilievo del mondo universitario e culturale nazionale, che avrà il compito di coadiuvare e consigliare l’Amministrazione comunale nella programmazione delle molteplici attività che verranno svolte all’interno del nuovo museo; attività che coinvolgeranno tutte le realtà culturali della regione, in stretta sinergia con enti ed associazioni, puntando sulla cultura come volàno di un nuovo sviluppo. Il MAM’S sarà uno spazio vivo, un centro culturale per la produzione di idee. Ciò sarà possibile anche attraverso l’aggregazione di intelligenze e professionalità, secondo la logica del co-working. Il Comune, inoltre, aderendo al programma di sviluppo territoriale della Regione Marche “Distretto Culturale Evoluto”, con il progetto “La valle della creatività”, esprime la volontà di innescare dinamiche che consentano una gestione innovativa e all’avanguardia della galleria. Il progetto prevede, tra l’altro, la formazione di figure professionali specializzate, giovani imprenditori della cultura capaci di rendere il territorio e i suoi beni culturali attrattivi su scala vasta (nazionale ed internazionale), anche attraverso una comunicazione moderna e attenta all’uso dei nuovi linguaggi del contemporaneo, l’uso delle nuove tecnologie web e l’integrazione dei diversi social-network. Una sfida ambiziosa per un futuro di sviluppo e di crescita per tutto il territorio. Ugo Pesciarelli, sindaco di Sassoferrato Massimo Bardelli, assessore alla Cultura I libri amici dei ragazzi: Un Comune "riciclone": il ventennale dell'evento differenziata al 79,78%! Un libro per amico… da vent’anni. Apre i battenti sabato 5 aprile la Mostra del Libro per Ragazzi, tradizionale evento culturale di primavera, organizzato dall’Istituto comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado dei Comuni di Sassoferrato e Genga. Giunta, appunto, alla ventesima edizione, la mostra, che richiama ogni anno a Sassoferrato centinaia di appassionati della letteratura per ragazzi, resterà aperta fino a venerdì 11 nella sede dell’Istituto scolastico di piazzale Partigiani del Monte Strega. La cerimonia inaugurale, introdotta dagli interventi dei sindaci di Sassoferrato e Genga, rispettivamente Ugo Pesciarelli e Giuseppe Medardoni, e della dirigente dell’Istituto Carla Santini, si terrà al Cinema Teatro del Sentino con inizio alle ore 16. Promossa con la collaborazione dei due citati Comuni e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Pergola e del supermercato Conad, l’iniziativa ha quale obiettivo quello di avvicinare sempre più i giovani alla lettura e a sensibilizzarli sugli effetti che questa è in grado di produrre per la loro crescita culturale e formativa. L’iniziativa non si caratterizza soltanto come semplice evento espositivo, ma, in particolare nella giornata inaugurale, propone una serie di eventi collaterali (esibizioni musicali, sketch, rappresentazioni teatrali ed altro ancora) che vedranno protagonisti gli alunni di tutti e tre gli ordini scolastici (infanzia, primaria e secondaria). L’evento espositivo sarà aperto al pubblico tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 16 alle 18. “Differenziata” da record per il Comune. Secondo l’ultima analisi della Provincia di Ancona, resa nota nei giorni scorsi, il Comune di Sassoferrato è al terzo posto per la di raccolta differenziata dei rifiuti con una percentuale pari al 79,78%. «E’ un risultato davvero eccezionale, di portata storica per la nostra comunità - dichiara l’assessore all’ambiente Marco Giulietti - frutto, in primis, dell’introduzione della raccolta “Porta a porta” sul territorio. La risposta della cittadinanza è stata eccezionale». I miglioramenti ottenuti nella raccolta differenziata hanno portato in questi anni benefici ai cittadini anche in termini di riduzione dei costi, ma per quanto concerne il futuro la situazione non appare così rosea sotto questo aspetto. «Purtroppo - dice ancora Giulietti - per il 2014 ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione. In primo luogo, “grazie” all’eterna indecisione di alcuni enti sovraccomunali ed alle pressioni di alcuni Comuni della nostra Provincia relativamente all’impiantistica, sono purtroppo aumentate alcune voci di costo relative al trattamento dei rifiuti prima del loro conferimento in discarica. In secondo luogo, a seguito della crisi economica che attanaglia il territorio, il tributo “Tares” dell’anno 2013 non ancora riscosso si aggirerebbe intorno all’10% del totale e, stando alla nuova normativa nazionale, tale importo andrà a costituire un’ulteriore voce di costo in fase di tariffazione 2014». Ugo Gentilini: "Il turismo come strada di rilancio" Ugo Gentilini (foto), nato a Sassoferrato, per anni in politica, segretario locale dell'ex Dc, consigliere provinciale dal 1985 al 1993. Lavora come libero professionista presso la Lorev Impianti srl di Fabriano e svolge mansioni di responsabile commerciale per il nord Africa, in particolare Marocco e Algeria. Un aggettivo per definire Sassoferrato? Una piccola cittadina bellissima, dimenticata, e poco conosciuta se si pensa alla sua storia. E il sassoferratese? Oserei dire un po’ menefreghista, più preoccupato alla cura del suo orto che non al bene comune. Cosa le piace di più e cosa di meno, della sua città? E’ il mio paese, qui sono nato, qui son vissuto, a questo paese ho dedicato una bella fetta della mia vita, qui ho i miei amici, qui c’è una parte di me che gioisce e che soffre. Di Sassoferrato mi piace la sua posizione geografica, mi piace la natura che lo circonda, mi piacciono i monumenti che malgrado l’incuria, sono arrivati intatti a noi. Mi piace la cucina e l’aria pulita che ancora riusciamo a respirare. Non mi piace questo stato di abbandono, soprattutto l’abbandono delle nostre frazioni che invece potrebbero dare un contributo consistente alla cura del territorio. Non mi piacciono le tante scelte fatte negli 18 sasso.indd 2 anni passati e che oggi in un modo o nell’altro stiamo pagando. E non mi piace neanche come trattiamo le tante strutture giunte fino a noi, che sono veri monumenti, e la storia di questo nostro paese che non sappiamo sfruttare a dovere. Tre idee per Sassoferrato... Vedi, oggi il problema più grave che viviamo, sia come nazione sia come sassoferratesi, è il problema del lavoro. Non è pensabile immaginare il ritorno di un Wainer o di un Merloni che ti mettono a disposizione 500/600 posti di lavoro, tutto questo è finito, come a suo tempo fini la miniera di Cabernardi, il cementificio, e prima ancora il pastificio. Sono cicli, e come tali destinati a terminare. Sopra accennavo ai nostri monumenti, l’ho fatto perché io credo che l’unica scappatoia che abbiamo per ridare slancio all’economia, sia puntare sull’unica strada percorribile, cioè il turismo. Perché non pensare a qualche iniziativa culinaria permanente da ubicare nelle varie cantine, vecchie botteghe etc? Ci vorranno mesi? Ok, ma partiamo. Perché non creare opportunità ai tanti piccoli artisti (nascosti) che abbiamo nel nostro territorio? Cosa sogna per la sua città? Sogno un matto con una barca di soldi, che viene e ci dica, "ecco, vi metto a disposizione 12-15 milioni di euro per poter realizzare le cose che più vi stanno a cuore, curate con amore ciò che i vostri avi vi hanno lasciato. Curateci questo paese meraviglioso e abbiatene cura, perché questa è la vostra casa, e il mantenimento di queste bellezze dipende solo ed esclusivamente dall’amore che ognuno dei suoi cittadini dona alla sua città". Per accentuare un turismo “locale” o “forestiero”, di cosa abbiamo bisogno? Abbiamo bisogno di infrastrutture. Ma ti rendi conto che oggi, quando la strada delle grotte è chiusa, e succede spesso, un carico di merci su gomma, da o per Sassoferrato, deve fare un giro di circa 140 km in più tra andata e ritorno, perché non abbiamo alternative? Una scelta diversa degli anni ‘80, mi riferisco alla variante di Fabriano, avrebbe messo Sassoferrato nella condizione di non soffrire oggi la mancanza di collegamenti in direzione porto, aeroporto, autostrada. E la Pedemontana che fine ha fatto? C’è qualcuno che paga per tutto il danno arrecato? Cosa le piacerebbe modificare o eventualmente fare di nuovo, nell’arredo urbano di Sassoferrato? Mi piacerebbe vedere più verde, il paese più pulito, le strade sistemate, una bella ripulita ai tre fiumi che attraversano la città, e un sognissimo, vedere sistemata, una volta per tutte, la struttura dell’ex cementificio. Ma questo credo rientri nelle competenze di quel famoso matto a cui prima facevo riferimento. A maggio ci sono le elezioni comunali, cosa chiederebbe al futuro sindaco? Gli direi di fare una scommessa, e giocarsi tutto sulla voce turismo, sono convinto che se vogliamo uscire da questo stallo, e ridare vita al nostro paese, questa sia l’unica strada. Abbiamo tutto ciò che serve, dobbiamo solo crederci e investirci sopra il necessario, i risultati prima o poi arriveranno. Gli direi anche di seguire con più attenzione qualche iniziativa per i giovani. Non trascurare il territorio, maggior controllo sotto l’aspetto sicurezza, fare l’impossibile affinchè i nostri anziani possano vivere la loro terza età sereni e senza patemi. Benigno Amori 02/04/14 10.35 L'Azione 5 APRILE 2014 >CERRETO D'ESI< Giovanni Falcone: un esempio d'uomo P di MICHELA BELLOMARIA rotagonista la legalità venerdì 28 marzo presso il Palacarifac di Cerreto d’Esi. Maria Falcone è stata la relatrice d’eccezione dell’incontro “ impegno e legalità: Falcone uomo e magistrato”, volto agli alunni delle scuole del territorio. Davvero significativo e interlocutorio il grande applauso con cui i ragazzi hanno accolto la sorella del magistrato. Dopo gli interventi delle autorità, un silenzio carico di attenzione è calato sul Palacarifac quando la Falcone ha preso la parola. La professoressa, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, ha esordito prendendo spunto dalla celebre frase di Giovanni, “gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe degli altri uomini”. Maria Falcone ha spiegato come questa frase rappresenti un testamento che Giovanni ha lasciato non solo a lei, bensì a tutti gli italiani. Con il suo intervento, la professoressa ha contestualizzato il momento storico in cui sono state dette quelle parole: durante un’intervista sulla sua vita rilasciata nel 1985, poco prima che si aprisse il maxi processo. Giovanni Falcone pronunciò quella frase sapendo che la sua vita sarebbe finita col maxi processo. In quegli anni, in cui dopo un delitto mafioso (anche eccellente) la risposta dello Stato era blanda e velocemente tutto tornava sotto silenzio, Falcone cercava di scuotere le coscienze, continuando a portare avanti la lotta alla mafia con la forza di uno Stato di diritto, cercando di risvegliare il senso di Stato. Ecco da dove nasce l’esigenza di portare avanti le sue idee nelle scuole: perchè la mafia non si combatte solamente con la repressione ma con un salto generazionale, con i giovani che dismettono i disvalori della mafiosità. “Sono qua per dire a voi giovani che avete una grande responsabilità: mettere da parte l’indifferenza. Dopo quel 23 maggio mi è caduto il mondo addosso come sorella e come cittadina. Soprattutto dopo la morte di Borsellino che mi aveva detto 'continuerò il lavoro di Giovanni' tutto è finito. E questo non l’ho potuto accettare. Dovevo a Giovanni che i giovani conoscessero le sue idee. La necessità di far andare avanti le sue idee, fondamentali per la democrazia, la cosa che Giovanni amava di più”. Giovanni Falcone è considerato la personificazione del senso dello Stato anche fuori dai confini nazionali, soprattutto negli Stati Uniti, tanto che un suo monu- mento è stato eretto nell’accademia Fbi di Quantico. Concludendo il suo intervento, Maria Falcone ha esortato i ragazzi riuniti nel Palacarifac a ricordare Giovanni non solo come magistrato ma come portatore del senso dello Stato inteso come possibilità pacifiche per tutti noi, per la sua cultura, per il suo smisurato amore per la comunità di cui un simbolo concreto è rappresentato dall’Albero Falcone, emblema della rinascita civile siciliana e nazionale. L’iniziativa si è conclusa con Giovanni Foresta, poeta locale e militare dell’Arma della Caserma di Cerreto d’Esi, che ha donato a Maria Falcone la poesia “Ambita Patria”. Poesia ed arte: al Teatro Casanova ecco lo spettacolo! Domenica 6 aprile presso il teatro Casanova di Cerreto andrà in scena la prima edizione dell’atteso festival dal titolo “Insieme a teatro in poesia, arte e spettacolo”. Questo progetto, ideato dal poeta locale Giovanni Foresta, da Stefano Prioretti e Maria Emery, è promosso dal Comune di Cerreto d’Esi in quanto fortemente voluto dall’Amministrazione a cui è stato proposto, dal sindaco David Alessandroni e dall’assessore alla cultura Adelaide Chiucchi che hanno subito recepito l’iniziativa, individuando nel Casanova la location ideale. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, si avvale della collaborazione della Pro Loco, dell’Avis e dell’Associazione 4 maggio 2008. L’idea di partenza del festival: l’arte e la cultura possono aggregare, servire da collante per la nostra comunità che si dà appuntamento in teatro, luogo votato fin dall’antichità all’incontro tra popoli, che ha visto nascere la cultura classica, la commedia dell’arte. Analizzando il ricco programma, colpisce l’impegno degli organizzatori nel coniugare al meglio l’arte, la poesia, la cultura e la musica. Da sottolineare come molti artisti della zona abbiano aderito con entusiasmo, apportando il proprio Che divertimento pitturare sulla stoffa! Si è conclusa in maniera ottima una splendida esperienza che si è tenuta all’oratorio di Cerreto d’Esi: il Laboratorio di Pittura su Stoffa. Ogni giovedì dalle ore 17 alle 18 per la durata di un mese e mezzo, circa 30 bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, hanno dato spazio alla loro fantasia, creatività e manualità elaborando dei bellissimi capolavori su stoffa. Ad aiutare le educatrici del centro è stata la gentile presenza di Massimo Melchiorri. Con molta semplicità e chiarezza, ha saputo catturare l’attenzione dei partecipanti spiegando loro alcune tecniche da utilizzare, suscitando curiosità e subito tanta voglia di mettere in atto ciò che era stato appreso. Ogni bambino aveva a disposizione due maglie bianche da poter pitturare e sulle quali mettere in atto le tematiche principali del laboratorio: rappresentazione di identità facciali, impronta della propria mano e rappresentazione del proprio nome con due tecniche diverse. I bambini con pennelli in Furto notturno alla sede cerretese della Caritas Caro “amico” che ti sei volutamente introdotto nottetempo nella nostra sede Caritas di Cerreto d’Esi, noterai che non ti stiamo buttando addosso l’appellativo di “ladro” poiché non conosciamo il motivo di questo tuo gesto estremo che ti ha portato ad impadronirti della nostra “misera” cassa: non spetta a noi buttarti addosso un appellativo così violento; papa Francesco ce lo insegna. Ora però ci siamo posti un interrogativo su questo tuo gesto e ne abbiamo tratto le seguenti diverse ipotesi. La prima è la seguente... Forse sei uno che “ti fai” e, spinto dalla crisi di astinenza e dalla mancanza di liquido, sei stato costretto a sottrarci quei 90 e poco più di euro che erano in cassa. Se questo fosse il problema noi non ci sentiamo di condannarti. Ma ci è doveroso ricordarti che hai una dignità che tu stesso devi rispettare e inoltre devi avere rispetto anche per quelli che ti sono intorno e che, forse, ti voglio bene. Devi sforzarti a cambiare la tua vita. Come…? Certo non è semplice. Potresti, per cominciare, rivolgerti all’Associazione “4 Maggio 2008” nelle persone di Paola e Alvaro. Loro, che hanno pagato a caro prezzo una situazione parallela alla tua, sono ansiosi di aiutarti e consigliarti: lo fanno per il tuo bene. Ma, ricordati, hanno bisogno della tua totale collaborazione. Quindi non esitare ed affrettati a farlo. Quello che ha sottratto dalla cassa consideralo un nostro contributo affinchè tu possa uscire da quel tunnel… vincitore! La seconda ipotesi è la seguente. Forse sei uno che ha perso il lavoro; la cassa integrazione e la mobilità sono finite e non vi sono prospettive congrue tali da darti un minimo di sussistenza e un futuro più roseo. La tua famiglia è lì che bussa alla tua porta ma tu non sei in grado di dare risposte. Ecco allora il gesto estremo che comunque non ti fa arrivare molto lontano vista l’esigua somma che hai sottratto. Anche in questo caso non ci sentiamo di emettere sentenze. Ma una bacchettata sicuramente la meriti. Caro figliolo, non facevi prima a passare per la porta anziché per la finestra? La nostra struttura è li per aiutare coloro che si trovano in difficoltà. Bastava parlarne. Chi si rivolge a noi bene o male qualcosa ottiene; non ci risulta aver sbattuto la porta in faccia a nessuno (anche quando in alcuni casi ci vorrebbe). Attualmente non abbiamo grandi mezzi però, in caso di bisogno estremo come il tuo, il Padre Eterno ci ha sempre messo una pezza sensibilizzando i cuori della gente che, nonostante tutto, qualcosa concede sempre. Ora, se sei tu colui cui alla nostra ipotesi, rompi gli indugi ed il pudore: varca quella porta e... lascia perdere le finestre…! Terza ipotesi è la seguente… Forse sei uno che ama le bravate; sei il classico “spacconcello” che ama vantarsi nei confronti del gruppo che frequenti nel quale anche ti nascondi al momento del bisogno. Potresti essere anche uno che crede ancora nei guadagni “facili” per ottenere tutto quello che si vuole per rimanere al passo con gli altri. Le cronache ci insegnano che di questi casi ce ne sono tanti; possono finire con un futile gesto (come questo furtarello) oppure in gesti estremi di violenza con, non anche, la… morte di qualcuno. Se questo personaggio appena descritto sei tu, ricordati che la strada che stai percorrendo può portare solamente alla tua rovina. Forse sei ancora giovane ma hai, comunque, una mente per ragionare e prima di commettere ulteriori “stupidate” conta fino a 10 in modo che hai il tempo di pensare al danno che compi agli altri ma anche e soprattutto a te stesso. Anche qui ci consideriamo esenti da esprimere condanne; non sapendo chi sei, non possiamo percepire cosa si nasconde dietro la “facciata” o quali drammi sono nascosti nel lato oscuro della tua vita; comunque qualcosa che non quadra sicuramente ci sarà. Consiglio? Sforzati a rovesciare quella medaglia ed estirpa dal lato oscuro i problemi che ti sforzi a reprimere ma che comunque condizionano la tua vita. Parlane con qualcuno. Affrontandoli, ti sarà comunque di aiuto. 19 mano intrisi di colore, hanno iniziato a dipingere e stampare il loro modello di espressione preferito (sorrisi, facce solari, facce arrabbiate, ecc.). Poi si è passati all’uso della propria mano per lasciare il segno sulla maglietta. Non è venuto meno anche il proprio nome che è stato scritto in due modalità diverse utilizzando due differenti mezzi. Vogliamo ringraziare tantissimo il professor Melchiorri che è stata una preziosa presenza, ringraziamo il parroco don Gabriele per averci concesso la possibilità e lo spazio per eseguire questo laboratorio. Un grazie va anche, come sempre, ai genitori dei bambini che hanno creduto in noi educatori facendo partecipare i propri figli, dando l’opportunità di svolgere questo progetto pensato, creato e realizzato con tanto impegno. Le educatrici Silvia e Manuela, Oratorio Santa Maria Assunta Cerreto d’Esi contributo al programma, sposando in toto uno degli obiettivi del progetto: promuovere e valorizzare il nostro straordinario territorio, le sue ricchezze e le sue peculiarità attraverso ogni forma d’arte. Il festival sarà inaugurato da una mostra d’arte di pittura, di lavorazioni in ceramica e di artigianato locale che prenderà il via, sempre in teatro, già dalla mattina, con la presenza degli artisti Massimo Melchiorri, Paolo Rinaldi, Annalisa Cola, Giuliana Cardinali, Irene Mercuri e Rosa Frisina. All’interno della mostra ci sarà uno spazio dedicato al parco Gola della Rossa e di Frasassi e un laboratorio naturalistico per i bambini curato dalle operatrici del centro di educazione ambientale. Lo spettacolo vedrà tanti artisti avvicendarsi sul palco: le atlete della Ginnastica Fabriano Cerreto d’Esi, gli allievi della Dance Studio Soak di Fabriano, un quartetto di sassofoni della banda comunale di Cerreto guidato dal maestro Diego Marani, la pianista e soprano Rosita Tassi, il cantante tenore Giuseppe Sabbatini e la cantante Maria Grazia Todi dei “Notturni“. Il programma prevede uno spazio per i versi, con i poeti Giovanni Foresta, Antonio Cerquarelli, Francesca Luzi e l'esordio della piccola Giulia Tagnani che interpreteranno per il pubblico le loro poesie, mentre il professore Enzo Bonacucina leggerà alcuni versi di Umberto Alessandroni e di Giovanni Foresta, portando sul palco, nel corso della serata, la figura della poetessa Alda Merini da lui interpretata in lettura di una poesia. Contestualmente, si svolgerà la vendita del libro di poesie “Un fremito di verdeluna” di Antonio Cerquarelli e il libro “Eco di un percorso” di Giovanni Foresta. Quest’ultimo devolverà il ricavato alle associazioni di volontariato di Cerreto. Giovanni Foresta, Stefano Prioretti e Maria Emery ringraziano fin da ora il Comune di Cerreto, la Fondazione Carifac e i partner commerciali che hanno contribuito all’evento: Print & Gadget, Keykem Consulting Group, pasticceria Osvaldo, ditta Ome, azienda agraria vitivinicola Tomassetti, Puliservice, Bar Centrale di Fabriano, officine meccaniche Omb, Arti Grafiche Anea, i cittadini che hanno elargito un contributo e Radio Gold. m.b. Enrico Biondi, responsabile sede Caritas di Cerreto d'Esi 19 cerreto.indd 2 02/04/14 11.57 25 L'Azione 5 APRILE 2014 >SPORT La grande esultanza delle fabrianesi (foto di Matteo Mingo) VOLLEY Serie B2 femminile Fabriano, mezza salvezza! Le ragazze di Rossini battono Macerata e tirano un sospirone... di LORENZO CARSETTI N essuno lo dice, ma molti lo pensano. Forse siamo fuori dalle sabbie mobili. La Pallavolo Fabriano ha piegato 3-1 l’Helvia Recina Macerata (24-26, 25-22, 25-17, 25-17), bissando il successo della settimana precedente con Perugia, e quindi capitalizzato a pieno il doppio turno casalingo. Una prova di carattere degna dei tempi migliori, con errori ridotti ai minimi termini e una grande efficienza in tutti i reparti. Coach Rossini ha ritrovato le sue ragazze nel momento più difficile della stagione, le ha chiamate CICLISMO a raccolta chiedendo uno sforzo supplementare da ciascuna e ha ricevuto in cambio due vittorie che possono valere la salvezza. La forbice che divide da Altino è tornata ad allargarsi a sette lunghezze, ma le abruzzesi sono dure a morire: sabato scorso hanno ceduto a Gabicce solo al quinto set, confermandosi con il coltello tra i denti. Questo weekend, in ogni caso, può essere quello della staffa. Fabriano sarà impegnata a Montegranaro, mentre le teatine se la vedranno con la capolista, nella bolgia di Pescara. E’ stato il giorno del riscatto per una devastante Monica Ciccolini, che ne ha messi a terra 24 e si è ripresa Il personaggio Giorgio Farroni stagione al via Con l’arrivo della primavera, inizia ad entrare nel vivo la stagione agonistica del ciclismo e con essa torna in auge il nome del fabrianese Giorgio Farroni (foto), l’atleta paralimpico simbolo della città (e non solo). “Le gare importanti si avvicinano – ci comunica Giorgio – La prima settimana di maggio parteciperò ad un happening internazionale a Verolanuova in provincia di Brescia, poi sarò di scena a Castiglione della Pescaia per la prima prova di Coppa del Mondo. Ma l’obiettivo principale sono i Mondiali di fine agosto a Greenville negli Stati Uniti”. Insomma, Farroni sembra ben intenzionato ad incrementare il suo già ricchissimo palmares che – ricordiamo – è composto da due medaglie olimpiche (bronzo a Pechino 2008 e argento a Londra 2012), tre titolo mondiali, ventiquattro campionati italiani tra strada, cronometro e pista nella propria categoria di disabilità, nonché il record di 1’24” nel chilometro da fermo. f.c. 25 sport.indd 2 la squadra sulle spalle dopo un girone di ritorno vissuto di stenti. Le ha fatto da “sparring partner” Sofia Cerini, sempre più decisiva, abile a non cadere nella trappola delle maceratesi, che spesso e volentieri le sbarravano la corsia centrale murando a due. “Non ci aspettavamo questo accorgimento da parte loro – confessa Porfirio Rossini – ma per fortuna abbiamo migliorato i fondamentali a terra e questo ha consentito a Monica Sonaglia di spingere la palla anche verso le schiacciatrici, che così avevano più campo”. Non è stato facile, tuttavia, avere ragione del plotone di coach Giganti, che nel primo set l’aveva PATTINAGGIO imbroccata bene sfruttando un doppio errore delle cartaie, sul 24 pari, che regalava alle ospiti il vantaggio del match. Da lì in poi, però, Fabriano è uscita alla distanza con Ciccolini, che ha sparato a tutta sulle ottime assistenze di Sonaglia, brava a sfruttare una Vincenti tornata ai livelli che le competono anche in ricezione. Avanti 2-1, comunque, c’è stato spazio per il blackout del sabato sera, neutralizzato grazie ad un perentorio turno in battuta di Cerini: sotto 3-10 nel quarto parziale, infatti, c’è voluto il servizio della giovanissima centrale per ricucire lo strappo e rimettere la freccia. Adesso c’è la possibilità di allungare. Campionati Regionali su Strada La Fortitudo Fabriano al 1° posto: brave le Allieve nell'Americana A San Benedetto del Tronto si sono svolti i Campionati Regionali su Strada riservati alle categorie maggiori. I baldi giovani della Fortitudo Fabriano Pattinaggio si sono ben comportati. Il primo posto è arrivato nell’Americana grazie alle prestazioni di Elisa Scassellati, Alice Comodi Ballanti, Camilla Fattori ed Erica Greci (foto). Altre medaglie sono giunte con Alice Comodi Ballanti (seconda nella 5 mila punti, categoria Allieve), Camilla Fattori (terza nei 200 crono, categoria Allieve) ed Alessandro Mataloni (secondo nei 200 crono e terzo nei 5 mila punti, categoria Allievi). A seguire, tutti gli altri piazzamenti. Categoria Ragazze: Elisa Scassellati quinta nei 300 sprint e quarta nei 2 mila punti, Maria Ninno dodicesima nei 300 sprint e nona nei 2 mila punti. Categoria Ragazzi: Alessandro Hutici quinto nei 300 sprint e nei 2 mila punti. Categoria Allieve: Alice Comodi Ballanti settima nei 200 crono, Camilla Fattori quarta nei 5 mila punti, Erica Greci quarta nei 200 crono e quinta Sabato 5 aprile si va a Montegranaro per la caccia a quella vittoria che, con quattro giornate dalla fine, garantirebbe la serenità alla Pallavolo Fabriano. Classifica. Pescara 53, Gabicce 49, Moie 48, Manoppello 41, Battistelli Rimini e Montegranaro 35, Gubbio 32, Macerata 29, Stella Rimini 28, Fabriano 27, Altino 20, Perugia 17, Lorese 15, Jesi 12. Settore giovanile. Quarta vittoria di fila per le ragazze di Prima Divisione contro il Camerano 3-0 (25-17; 25-22; 25-19). Tabellino: Angeletti, Balducci, Bravetti, Carnevali, Fattorini, Malefora, Malzew, Mollari, Paolucci, Pallotta (L1); all. Rossini e Moretti. PUGILATO Esordienti Senior Matteo Mantini sùbito vincente Domenica scorsa a Civitanova Marche è iniziato il Torneo Esordienti Senior, organizzato dalla Società Pugilistica Nuova Cluana Boxe di Civitanova. Si tratta di un torneo regionale per Esordienti, ossia tra chi ha alle spalle da 0 a 3 incontri. La Pugilistica Fabrianese Liberti si è presentata con Matteo Mantini di Matelica (categoria senior, peso 69 Kg, foto sotto) che finora non aveva disputato alcun incontro e ha vinto ai punti contro il dilettante Marco Bacchiocchi affiliato alla Società Pugilistica Audax Boxe di Fano. Con questa vittoria Matteo si è qualificato ai quarti di finale che si svolgeranno a Fermo. f.c. nei 5 mila punti. Categoria Allievi: Lorenzo Hutici dodicesimo nei 200 crono e diciassettesimo nei 5 mila punti. Categoria Senior: Tiziano Arteconi tredicesimo nei 200 crono e nei 5 mila punti. Infine, Alessandro Hutici, Alessandro Mataloni e Lorenzo Hutici hanno ottenuto il 4° posto nella 3 mila Americana. Come società, la Fortitudo si è classificata sesta su tredici partecipanti all’evento. Prossimo appuntamento a Pollenza il 5 e 6 aprile per i Campionati Regionali su Pista, ai quali parteciperanno tutte le categorie. Ferruccio Cocco 02/04/14 10.56 21 >CHIESA< L'Azione 5 APRILE 2014 Il lavoro secondo Zamagni Tutti in Cattedrale per ascoltare il professore I di MONS. GIANCARLO VECERRICA* nvito tutta la diocesi a questo incontro, che completa il nostro percorso dei “mercoledì della fede” sul Padre Nostro. Papa Francesco ci ha detto in questi giorni: “Questo è il nostro Padre, il Dio che ci ama e ci aspetta. Sempre”. Come il Padre nostro entra nella realtà del lavoro, che manca sempre più o che non rispetta la dignità umana? Come Dio ci è Padre nella vita della scuola, dove spesso gli adulti fanno fatica e dove spesso i ragazzi non ci vivono bene? Con queste domande e con altre che chiunque può presentare nei prossimi giorni a don Tonino Lasconi ascolteremo un grande testimone dell’impegno dei cattolici nella vita sociale, il prof. Stefano Zamagni (nella foto). La nostra Chiesa diocesana intende così prepararsi alla Pasqua e aiutare le famiglie che soffrono per la mancanza del lavoro e preparare l’incontro con il Papa di sabato 10 maggio sul tema della scuola nel pellegrinaggio che proponiamo. Cordialmente invito tutti a questo incontro! *Vescovo della Diocesi Ultimo Mercoledì della fede La vocazione all'amore per la pastorale familiare Ecco i prossimi due appuntamenti di pastorale diocesana familiare, inseriti nel percorso diocesano di formazione sposi: “Scoprire la bellezza e la grandezza della vocazione all’amore”. Domenica 6 aprile – ore 15 presso l’Aula teologica del Seminario di via Serraloggia. Il tema dell’incontro è : “Sessualità, dono totale di sé. Per un’ecologia dell’amore: con tutto il corpo, con tutto il cuore”. Relatori: Mirco e Rita Pizzoli, responsabili della pastorale familiare Regione Lombardia. Sposati da 37 anni con tre figli, la formazione è nata e cresciuta nel movimento Equipes Notre Dame a cui appartengono da circa 32 anni, dove hanno svolto vari servizi anche a livello nazionale. Dal 1995 collaborano con la Commissione Famiglia della diocesi di Brescia e dal 1998 sono nella Consulta regionale Lombarda di Pastorale Familiare. Nel 2008 poi e sino ad oggi sono stati nominati Coppia Incaricata Regionale e pertanto partecipano ai lavori della Consulta Nazionale di Pastorale Familiare. Poi lunedì 7 aprile alle ore 18.45 presso la chiesa di San Biagio e Romualdo per il percorso di accompagnamento sposi in condizione di separazione e divorzio, il tema è: il perdono. Relatrice: Sabrina Caporali di Todi, sposa separata appartenente all’associazione “Sposi fedeli al sacramento del matrimonio”. Figli di un solo Padre: la Via Crucis cittadina Nell’anno in cui la nostra diocesi sta riflettendo sulla figura di Dio Padre di ogni uomo le Aggregazioni della Consulta dei laici hanno pensato di intitolare la XIII^ edizione della Via Crucis cittadina “Figli di un solo Padre” proprio a significare la volontà di proseguire la riflessione sulla paternità divina nell’ambito del mistero della sofferenza e della prova estrema simboleggiato dal cammino del crocefisso. Le dieci stazioni di venerdì 11 aprile che scandiranno il percorso sono state commentate da Don Tonino Lasconi che recentemente ha dato alle stampe il suo ultimo lavoro proprio sulla Via Crucis (“Le parole dal Legno”) e da tale testo ha tratto i brani della scrittura che ispirano la meditazione che poi si sviluppa in ogni quadro che descrive il percorso doloroso di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo sottopostosi volontariamente al supplizio per amore dei fratelli. Il percorso cittadino prende l’avvio dalla chiesa di S. Caterina, punto culminate del nostro centro storico per poi discendere verso il corso del Giano costeggiato da via Le Conce per poi risalire fino alla chiesa di S. Nicolò, piazza Garibaldi ed attraverso corso Repubblica e p.zza del Comune giungere all’epilogo in Cattedrale. Ad aprire la Via Crucis quest’anno ci saranno i giovani di Melano che porteranno a spalla la grande croce, simbolo delle Giornate Mondiali della Gioventù, accompagnati da Don Andrea che condurrà anche la preghiera durante il cammino. Ci auguriamo che le condizioni climatiche, in un inverno mai così mite, facilitino la partecipazione di un popolo numeroso che, consapevole delle difficoltà sociali presenti, si affida a Colui che solo può dare ristoro e speranza. Massimo Stopponi 21 chiesa.indd 2 FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia - Cattedrale S.Venanzio - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco Un altro ravvicinato incontro, l’ultimo dell’anno, per i Mercoledì della Fede dopo quello con Mons. Maniago, è previsto per mercoledì 9 aprile sempre alle 18.30 nella Cattedrale di Fabriano con l’illustre ospite Stefano Zamagni, docente di Economia Politica presso l’Università di Bologna che affronterà il tema del Padre Nostro sul fronte della “vita sociale: nel lavoro e nella scuola”. FESTIVE DEL SABATO ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - M. della Misericordia - Collegio Gentile - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Cattedrale S.Venanzio - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco - Collegiglioni AGENDA LITURGICA FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: di Don Leopoldo Paloni ~ COMUNITÀ DEI DIACONI: sabato 5 aprile alle ore 15 a S. Filippo di Fabriano. ~ ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA: sabato 5 aprile alle ore 21 a S. Filippo di Fabriano. ~ IL VESCOVO CELEBRA A SAN MICHELE: domenica 6 aprile alle ore 10.30. ~ IL VESCOVO CELEBRA A COLLAMATO: domenica 6 aprile alle ore 11.30. ~ MERCOLEDÌ DELLA FEDE IN CATTEDRALE: mercoledì 9 aprile alle ore 18.30 il prof. Stefano Zamagni parlerà sul tema “Il Padre Nostro nel mondo del lavoro e della scuola”. A Roma dal Papa con l'Ufficio Scuola L’Ufficio Pastorale Pellegrinaggi e l’Ufficio Scolastico Diocesano si stanno organizzando per l’incontro a Roma con il Papa per sabato 10 maggio. “La Chiesa per la scuola” è lo slogan ed è prevista una mobilitazione di dirigenti, docenti, alunni, genitori e catechisti per l’appuntamento in piazza S. Pietro. Anche la nostra Diocesi sarà presente con questo programma: alle 6 partenza da Fabriano, alle 10 celebrazione eucaristica in S. Maria in Traspontina (via della Conciliazione), alle 12 pranzo libero al sacco, alle 14 l’attesa udienza con Papa Francesco, quindi alle 18.30 la partenza da Roma ed alle 22 l’arrivo a Fabriano. Info: don Andrea Simone 338 3027782 e Marco Antonini 340 3726564. Prenotazioni presso la Curia di Fabriano (dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30). ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 17.00: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - S.Maria in Campo - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 02/04/14 12.10 22 >DEFUNTI< L'Azione 5 APRILE 2014 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Mercoledì 9 aprile saranno trascorsi due anni da quando PAOLA CAVALLARI IN CAMILLI MELETANI è tornata alla casa del Padre CHIESA di S. VENANZIO Venerdì 11 aprile ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amata LUCIANA COSTANTINI in PALECO Il marito, i figli, la nuora, i nipoti e i parenti la ricordano con affetto. S. Messa venerdì 11 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di ALBACINA Martedì 8 aprile ricorre il 17° anniversario della scomparsa dell'amato ORATORIO di S. MARIA Lunedì 7 aprile ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amato ENZO CACCIAMANI La moglie, il figlio, la nuora, la nipotina, il fratello, il nipote, ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S. Messa lunedì 7 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA della MISERICORDIA Martedì 8 aprile ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato GIANFRANCO BURATTINI La moglie, le figlie, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa martedì 8 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di MARISCHIO Lunedì 7 aprile ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato GINO GRIMACCIA La moglie, il figlio, la nuora, la sorella lo ricordano con immenso affetto. In quel giorno sarà celebrata una S. Messa in ricordo alle ore 9. Si ringraziano coloro che si uniranno in preghiera. DUILIO CHIODI La moglie, i figli, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa martedì 8 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO RINGRAZIAMENTO ANNUNCIO ANNUNCIO Il mese scorso è deceduta la sig.ra LINA BORIA di Serra.S. Quirico. I figli hanno devoluto in memoria della mamma alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Sclerosi Multipla) una somma di denaro. L’Aism di Fabriano ringrazia e porge il suo cordoglio. Edgardo Bacchi Domenica 30 marzo, a 86 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari EDDA GRILLINI ved. BATTELLI Lo comunicano i figli Maria Gerarda, Patrizia, Teresa, i generi Lino e Rodolfo, i nipoti Rodolfo Junior, Gigi, Antonella, Andrea, Samuele, Rebecca, Susanna, Martina, la cognata Elena, i parenti tutti. Marchigiano Mercoledì 26 marzo a 104 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari FERMINIA CANAVARI ved. ZAMPARINI Lo comunicano i figli Daniele ed Italo, le nuore Giampiera ed Anna Maria, i nipoti Roberta con Giovanni e Saverio con Rosella, le pronipoti Sara ed Alessia ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni ANNUNCIO ANNUNCIO Lunedì 31 marzo, a 69 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari UMBERTO BARTOCCI Lo comunicano la moglie Natalina Leopardi, le figlie Lara e Letizia, il fratello Luciano, la sorella Augusta, il genero Ian ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli Mercoledì 26 marzo a 86 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari FERNANDO CICCACCI Lo comunicano a moglie Francesca, il figlio Corrado, le sorelle, la nuora Annalisa, i nipoti Leonardo ed Andrea, i cognati ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli ANNUNCIO ANNUNCIO Sabato 29 marzo, a 96 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari RINA LATINI ved. ANTONINI CONSORELLA DELLA PIA UNIONE DELL'ADDOLORATA Lo comunicano il figlio Luigi, la nipote Daniela con Alessandro e il pronipote Andrea, la cognata Nena, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 30 marzo a 82 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari GIULIA BIDOLLI ved. MARINELLI Con dolore lo comunicano i figli Nadia e Mirco, il genero Luigi, la nuora Rosalba, i nipoti Matteo, Gaia e Giada, i fratelli, la sorella, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni "Il tempo trascorre veloce ed abbrevia l'attesa di quando potremo rivivere insieme, e per sempre, le infinite, profonde, meravigliose, tenerissime emozioni di gioia, di sofferenza, di complicità.....di amore grande che abbiamo avuto la fortuna di condividere e che custodiamo gelosamente nei nostri cuori.... ... Arrivederci nostro dolcissimo, indimenticabile tesoro!" ANNIVERSARIO ORATORIO di S. MARIA Sabato 12 aprile ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato MICHELE FALCIONI La moglie, le figlie, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa sabato 12 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Sabato 29 marzo, a 88 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LINA MANCINELLI ved. SONAGLIA Lo comunicano la figlia Anna con il genero Ivano Simonetti, i nipoti Federico e Stefania, i parenti tutti. Marchigiano Martedì 8 aprile ricorre il 28° anniversario della scomparsa dell'amato SERGIO COSTANTINI La mamma Rosa lo ricorda con affetto e dolore. Saranno celebrate SS. Messe martedì 8 aprile a S. Maria Maddalena alle ore 18.30 e domenica 13 aprile al Collegio Gentile alle ore 9. Durante le celebrazioni sarà ricordato anche il padre EGIDIO Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Martedì 1 aprile, a 93 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA PRIORETTI ved. ARGALIA Con dolore lo annunciano il figlio Giobbe, la nuora Maria, i nipoti Romina con Giuseppe e Giordano, con Maria Antonietta, i pronipoti Riccardo, Leonardo, Eleonora ed Alex, i fratelli Lina, Remo, Appollonia e Carlo, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni "Quelli che non hanno nessuna sofferenza da sopportare, sono come acque che imputridiscono. Ma quelli che sopportano le sofferenze, sono come le acque che scorrono veloci e sono ancora più limpide quando passano sulle rocce e cadono in cascata" (Santo Curato d'ARS) Lunedì 14 aprile ricorre il 3° anniversario dalla scomparsa dell’amato BRUNO SASSI I familiari e gli amici lo ricordano con grande amore ed affetto e pregano per lui nella S. Messa di sabato 12 aprile alle ore 18.30 nella chiesa di San Venanzio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Domenica 30 marzo a 73 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari MARIO MEZZANOTTE Lo comunicano le cognate Angela e Vanda, i nipoti Francesco, Maria Adele, Mario, la zia, i cugini, i parenti tutti. Marchigiano GLI ANNUNCI VANNO PORTATI IN REDAZIONE ENTRO IL MARTEDÌ MATTINA Tutto in fermento per i due Papi-Santi L’immagine scelta per la canonizzazione dei due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, li fissa entrambi con uno sguardo buono e sereno, che reggono la croce di Cristo, il famoso pastorale che fu per primo di Paolo VI. Sono ritratti insieme due Pontefici molto diversi per storia, provenienza ecclesiale, indole e carattere, che verranno fatti Santi da Papa Francesco in una giornata che si preannuncia “storica” per la Chiesa cattolica. Alla cerimonia in San Pietro a Roma domenica 27 aprile si attendono, infatti, centinaia di migliaia di persone: dall’Italia, da Bergamo in particolare, diocesi natia di Roncalli, ma poi naturalmente dalla Polonia dove Wojtyla è giustamente venerato per il suo ruolo non solo ecclesiale ma anche storico (la “caduta del muro” e l’uscita dalla dittatura comunista). Nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la cerimonia, oggi (31 marzo) il vicario del Papa per Roma, il cardinale Agostino Vallini, ha parlato di “grande attenzione e gioia in tutto il mondo” per questi due “vescovi di Roma” che diventano Santi insieme. Di Giovanni XXIII ha ricordato la forza interiore serena e la “particolare ispirazione divina” che lo ha spinto a indire il Concilio Vaticano II, che purtroppo non ha fatto a tempo a vedere concluso. Di Giovanni Paolo II ha richiamato il “coraggio indomito” e il grande servizio alla Chiesa di Roma, della quale ha visitato quasi tutte le parrocchie. Canonizzazione web 2.0. L’evento della doppia canonizzazione porterà una grossa novità sul piano comunicativo. Su internet sarà probabilmente la cerimonia sacra più “social” e “2.0” che si possa immaginare. Come ha spiegato il direttore della Sala stampa della Santa sede, p. Federico Lombardi, per l’occasione scendono in campo tutti i “social” più amati a livello mondiale: Twitter, Facebook, YouTube, Instagram, Storify, un sito ufficiale curato dall’Università Lumsa www.2papisanti.org, con versione inglese www.2popesaints.org, un’applicazione sia per Android sia per Ios intitolata “Santo Subito” in varie lingue; e ancora potenziamento dei siti già esistenti (ad esempio, su Facebook “PapaGiovanniPaoloII”, su Twitter “santowojtyla”, su YouTube “adminkarol”, il portale in 7 lingue www.karol-wojtyla.org ecc.). I mass media tradizionali, stampa, radio e tv, saranno comunque presenti in massa. Sono già registrati oltre 400 giornalisti di testate di tutto il mondo e si allestirà uno speciale “media center” nell’atrio dell’aula Paolo VI, che potrà ospitare centinaia di operatori. Le iniziative a Roma e a Bergamo. Le due città e diocesi più coinvolte in questa cano- 22 defunti.indd 2 nizzazione, Roma e Bergamo, hanno presentato le proprie iniziative. Per la capitale sono stati annunciati un incontro di preparazione per i giovani martedì 22 aprile nella basilica di S. Giovanni in Laterano e una “notte bianca di preghiera” sabato 26 (dalle ore 21, previsti i confessori) in una decina di chiese del centro. Ne ha parlato oltre al card. Vallini anche monsignor Walter Insero, incaricato per le comunicazioni del vicariato. La diocesi di Bergamo, come ha invece spiegato il segretario generale, monsignor Giulio Dellavite, realizzerà alcune “opere-segno” di carità in memoria sia del “proprio Papa Giovanni XXIII” sia di Giovanni Paolo II, stanziando cifre considerevoli. Si tratta di una scuola edile ad Haiti (800mila euro), il supporto alla parrocchia di Shengjin in Albania (600mila euro) per una nuova chiesa e centro pastorale, una casa di accoglienza per poveri a Bergamo (600mila euro e 300mila all’anno per la gestione), il sostegno al fondo “famiglia-lavoro” (600mila euro), la nascita di un secondo fondo “famiglia-casa” (3 milioni di euro in due anni), il tutto finanziato dalle donazioni e vendendo immobili di proprietà. Infine verranno istituite borse di studio per giovani 18-35enni. Per dare il buon esempio, ai preti bergamaschi il vescovo, monsignor Francesco Beschi, ha chiesto di devolvere una loro mensilità. Niente biglietti o “pass”. Per quella che è stata definita una “festa della santità”, un “grande evento spirituale” per onorare “due giganti della fede”, la partecipazione dei fedeli sarà libera: non sono previsti biglietti o particolari permessi di accesso. Chi vorrà partecipare dovrà arrivare presto, perché si prevedono alcune centinaia di migliaia di persone e piazza San Pietro e via Conciliazione potrebbero riempirsi presto, sin dalla prima mattina. C’è la “possibilità” che alla cerimonia sia presente anche il Papa emerito Benedetto XVI, ha detto p. Lombardi. Diversi gruppi vocali (Cappella Sistina, Vicariato, Cracovia e altre) daranno vita a una sorta di “corale multipla” che accompagnerà il rito. Sono previsti oltre 1.000 tra cardinali e vescovi e 5mila preti concelebranti, insieme a migliaia tra capi di Stato, diplomatici, politici, autorità varie. La mattina di lunedì 28 verrà celebrata in San Pietro una messa di ringraziamento presieduta dal cardinale Angelo Comastri. Luigi Crimella Appuntamento a Roma per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II 02/04/14 12.13 23 L'Azione 5 APRILE 2014 >CULTURA Un'attività musicale didattica per i più giovani Il direttore generale della Form, Fabio Tiberi al Gentile mentre parla alle scolaresche Foto Cico La classica per le scuole P di EMILIO PROCACCINI arallelamente alla realizzazione della Stagione Sinfonica, fatta di concerti pomeridiani e serali, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana svolge nella regione un’attenta attività didattica riservata alle scuole. Proprio in virtù del ruolo preminente che essa ricopre nella città di Fabriano, era sicuramente opportuno continuare a rivolgersi, dopo l’incontro del febbraio scorso - con la partecipazione del pianista iraniano Ramin Bahrami - dedicato alle Scuole Secondarie di II° grado, agli alunni questa volta, però, degli istituti comprensivi. Nelle scorse giornate del 26 e 27 marzo, in orario mattutino, i professori dell’Orchestra e il conduttore dell’iniziativa, il prof. Fabio Tiberi, hanno incontrato le classi quinte della Scuole Primarie nonché le prime e le seconde delle Secondarie di I° grado. È stata proposta un’ esibizione dal titolo “Archi, legni e ottoni, dove son le percussioni?” evidentemente dedicata alla scoperta dei fondamenti costitutivi dell’orchestra sinfonica. Esiste al riguardo un repertorio novecentesco dedicato al disvelamento didattico delle famiglie strumentali e culminante con due reali capolavori: “Pierino e il lupo” di Serghey Prokofiev e “The Young Person’s Guide to the Orchestra” di Benjamin Britten. Consci di tale bagaglio, utilizzando musiche di Rossini, Mozart, Zequihna de Abreu (autore del famosissimo Tico-Tico) e del compositore pesarese Mario Mariani (con il suo intrigante e spassoso “Die Wolf-Gangesters), i musicisti e Fabio Tiberi hanno focalizzato le modalità di produzione del suono di ogni singola sezione e famiglia strumentale, offrendo delle modalità propositive non frontali ma basate sulla partecipazione attiva degli studenti che hanno positivamente e concretamente interagito. Si è poi posta attenzione sul ruolo del direttore d’orchestra, dimostrando come la sua funzione sia utile e richiesta a partire un certo livello di consistenza numerica dei musicisti e non necessariamente identificabile con quella del mero ispiratore o “comandante in campo” che sale sul podio a tutti i costi. Questa esperienza non sarebbe stata possibile senza l’iniziativa congiunta dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, della Fondazione Carifac e del Comune di Fabriano con le scuole di base della città, i cui rispettivi responsabili ne hanno condiviso le finalità educative e costruito le condizioni logistico-operative per favorire la presenza dei ragazzi a teatro. Perseverando su questa linea culturale sarà forse possibile continuare a costruire un rapporto sempre più stretto fra la musica di qualità, la città, il teatro e le nuove generazioni. Fondazione e Form: Sinfonica al Gentile come educare i piccoli con il russo Pavel Berman Scoprire l’incanto della musica classica sin da piccoli, attraverso l’ascolto e il coinvolgimento diretto dei ragazzi. Questo l’obiettivo prestigioso che la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana ha voluto raggiungere in collaborazione con la Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana ed il Comune di Fabriano. Un plauso particolare per il direttore del sodalizio musicale Fabio Tiberi che ha saputo coinvolgere con semplicità e professionalità tutti i giovani studenti delle scuole del territorio. L’iniziativa, infatti, dedicata esclusivamente agli studenti delle Scuole Medie ed Elementari di Fabriano costituisce un evento collaterale alla Stagione Sinfonica 2013/2014 ed è stato fortemente voluto e finanziato dalla Fondazione Carifac. Dopo il grande successo dell’esperienza con il pianista Ramin Bahrami, durante la quale gli studenti delle “Superiori” hanno potuto assistere in diretta alla prove del grande maestro ed interagire con lui, la Fondazione ha voluto completare il “quadro didattico” con una nuova importante iniziativa musicale rivolta ai più piccoli: stavolta con la Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana. Sono stati ben 900 i ragazzi provenienti dagli Istituti Comprensivi della città (“Fernanda Imondi Romagnoli”, “Marco Polo” ed “Aldo Moro”) che hanno preso parte agli incontri di mercoledì 26 e giovedì 27 marzo presso il Teatro Gentile. In particolare, nella mattinata del 26 marzo sono stati coinvolti gli studenti delle classi prime e seconde medie, mentre 23 cultura.indd 2 nella giornata di giovedì 27 è stata la volta delle classi quinte elementari. A presentare l’evento il Direttore generale della Form, Fabio Tiberi. Presente anche l’assessore alla Cultura del Comune di Fabriano Patrizia Rossi. Tema dell’incontro: “Archi e fiati, legni e ottoni, dove sono le percussioni”. Un vero e proprio viaggio alla scoperta del suono. Una lezione speciale di musica a tutti gli effetti, grazie alle numerose esibizioni della Form e all’energia del Maestro Tiberi che ha saputo creare un interesse nei piccoli allievi in modo vivace ed originale. Il “viaggio” è iniziato sulle note dell’ouverture de “Il signor Bruschino” di Gioacchino Rossini, per proseguire con Mozart, Strauss, Debussy, Verdi. Nelle “dimostrazioni pratiche” dei vari strumenti, i musicisti della Form si sono esibiti anche in “Viva la vida” dei Coldplay fino ad arrivare alla sigla del cartone animato “I Simpson”. Davvero entusiasmante la partecipazione ed il coinvolgimento dei ragazzi che, grazie a questa importantissima iniziativa, hanno potuto vivere un’esperienza unica e utile per ampliare le loro conoscenze in campo musicale. Come sottolineato in precedenza dal dirigente scolastico dell’Istituto “Marco Polo”, Antonello Gaspari, progetti come questi si rivelano senza dubbio fondamentali per i giovani studenti, per arricchire il loro bagaglio culturale. La Form ha poi concluso l’incontro sulle note di “The man i love”, “I got Rhytm” di George Gershwin e di “Die Wolf-Gangster “di Mario Mariani. Elisabetta Monti Proseguendo nella sequenza dei violinisti solisti, dopo il giovanissimo giapponese Sunao Goko e il serbo-americano Stefan Milenkovic, domenica 6 aprile alle ore 17 presso il Teatro Gentile sarà la volta del russo Pavel Berman. Figlio d’arte – il padre Lazar è stato uno dei più importanti pianisti esponenti della prestigiosa classe di Alenxander Goldenweiser presso il Conservatorio di Mosca -, dopo aver posseduto vari preziosi strumenti si esibisce ora con lo Stradivari “Conte De Fontana” del 1702, già appartenuto a David Oistrach. Insieme alla Filarmonica Marchigiana, diretta da Manlio Benzi (docente di Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro), Berman eseguirà il Concerto in re minore op.8 (1882) di Richard Strauss. Il lungo lavoro del compositore bavarese è stato principalmente focalizzato sull’opera e sui poemi musicali, nei quali ha raggiunto livelli d’eccellenza artistica, ma egli ha anche frequentato altre tipologie formali fra le quali quella dei concerti solistici. Essi sono condensati in due periodi molto lontani fra loro: il primo che si conclude nel 1885 con la Burlesca per pianoforte e il secondo che va dal 1942 al 1947. Il Concerto per violino appartiene evidentemente alla prima fase e non può non avere una forte ascendenza brahmsiana. Troppo vicini e permeanti erano, infatti, l’eco del Concerto di Brahms (1878), il tipo di scrittura che esso propugnava e, più in generale, il modello estetico che il maestro amburghese aveva consolidato nel mondo austro-tedesco negli ultimi decenni del XIX secolo. Solo più tardi Strauss maturerà quelle peculiarità stilistiche di geniale superfetazione del linguaggio tardoromantico - di cui è particolarmente predittivo il terzo movimento del concerto in programma - che lo proietteranno indenne ed avulso dalle rivoluzioni linguistiche nella prima metà del novecento. La seconda parte del programma prevede, poi, la Quarta Sinfonia di Caikovskij (1878), opera di svolta rispetto alle prime tre, ispirate più evidentemente dalla musica popolare, anche perché fondata tematicamente e strutturalmente non su di una ordinaria melodia ma piuttosto su di un motto iniziale, affidato agli ottoni, dalla valenza prevalentemente ritmico-timbrica, che innerva tutto il primo movimento e che riappare prima della coda dell’ultimo movimento in forma di rondò. e.p. 02/04/14 10.59 24 >CULTURA< L'Azione 5 APRILE 2014 I vent'anni del Vox Nova I l Vox Nova ha scelto, come primo concerto per festeggiare i propri vent’anni di attività, l’ultimo originalissimo capolavoro di Rossini, la Petite Messe Solennelle. A dispetto del modesto titolo si tratta di una vera meraviglia, considerata il testamento spirituale del maestro pesarese, e scritta in effetti pochi anni prima della sua morte. La novità delle invenzioni armoniche, melodiche e soprattutto ritmiche, come anche la particolarità dell’accompagnamento (due pianoforti che suonano spesso in modo quasi “percussivo” ed un harmonium, compagine mai usata in precedenza per una messa) ne fanno una delle composizioni sacre più interessanti di tutti i tempi. Ed ecco cosa troviamo appuntato da Rossini sull’ultima pagina del manoscritto: “Buon Dio: eccola terminata questa povera piccola messa. Ma è musica sacra, quella che ho appena finito di scrivere, o musica sacrilega? Io ero nato per l’opera buffa, tu lo sai! Un po’ di tecnica e un po’ di cuore, tutto qui. E allora che tu sia benedetto, e accordami il paradiso!”. Sotto la direzione del maestro Pasquale Veleno, oltre al nostro Coro Polifonico cittadino preparato come sempre da Alberto Signori ascolteremo anche il Coro dell’Accademia di Pescara ed i solisti Maura Menghini (soprano), Agata Bienkowska (contralto), Roberto Jachini Virgili (tenore), Carlo Riccioli (basso). Gli strumentisti saranno Giuliano Mazzoccante (pianoforte I), Alberto Ortolano (pianoforte II) e Lorenzo Fragassi (harmonium). La serata, ad ingresso libero, si svolgerà domenica 13 aprile alle ore 21, presso la chiesa di San Domenico grazie anche al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, del Comune di Fabriano e delle ditte “Made in Fabriano Academy” e “Diatech Pharmacogenetics”. Dall'alto il direttore storico che ha guidato il Coro Polifonico per parecchi anni Alberto Signori, e a fianco il Vox Nova durante l'ultimo concerto di primavera nella chiesa di San Benedetto Domenica 13 aprile sarà festeggiata la ricorrenza con un originale capolavoro di Rossini Il gruppo fabrianese in una delle recenti esibizioni La Petite Messe Solennelle La novità musicale presso la chiesa di S. Domenico Non si può mai pensare che tutto piaccia a tutti e in questo senso la musica, che tocca corde intime e personali, non può sfuggire alla legge di una soggettività che rende una melodia o un’armonia più o meno bella esteticamente per l’orecchio di chi l’ascolta. Eppure è difficile, nei riguardi della Petite Messe Solennelle di Rossini, che il Coro Polifonico Vox Nova eseguirà domenica delle Palme presso la chiesa di San Domenico, non provare sensazioni di trasporto, di piacevolezza e di coinvolgimento. E’ difficile, soprattutto, per chi questa messa ha il piacere di cantarla e forse, ancor di più, di cantarla nelle sue parti corali. Sarà per quel suo essere nata con un accompagnamento strumentale originalissimo, per quel suo “essere piccola e solenne” insieme, per quella leggerezza di fondo, quella vitalità evidente che si accompagna ad una sacralità liberata dai 24 cultura.indd 2 pesanti fardelli del sacro solenne e maestoso. Solo per pochi dei coristi che eseguiranno il concerto ad aprile la Petite Messe Solennelle è una vera novità. Per alcuni è un piacevole ritorno, avendola già eseguita in altre circostanze e contesti, per altri è un appuntamento mancato in passato e, ora, un’opportunità ritrovata. Per tutti la Petite Messe costituisce una prova realizzata a vent’anni dalla nascita di un Coro che, raggiunta una propria maturità, può guardarsi indietro nel tempo e ripensare con nostalgia alle origini, a quando, facendo i conti con una precarietà ancora tutta da gestire, si riuniva a San Benedetto, chiesa della comunità monastica di San Silvestro che in qualche modo per il Vox Nova ha costituito quello che il monachesimo ha rappresentato spesso per la cultura nel corso dei secoli. E’ stato un baluardo, un asilo, una difesa da condizioni esterne avverse. Dicevamo che la Petite Messe sarà per il coro una prova e questo anche perchè il ritmo serrato di certe parti vocali va sostenuto e conservato nella leggerezza con cui tali parti sono state pensate dal suo autore, un ritmo che fa da sostegno a una melodia che nel rincorrersi delle quattro voci si sviluppa in modo a volte così coinvolgente che ci si smarrisce. Allora per chi canta, e lo fa amatorialmente, è un po’ come perdersi nell’ascolto di ciò che l’insieme produce. In questi momenti è la presenza delle voci vicine, quelle della propria sezione, o delle altre, a fare da riferimento, a dare l’appiglio per continuare a muoversi in libertà tra la bellezza di una messa che il suo autore definiva semplice e umile. Ciò penso possa essere l’ennesima conferma che l’arte, che sopravvive al tempo, forse appartiene anche ad un certo tipo di semplicità che rende più netta la percezione di una bellezza che spesso una sovrabbondante complessità nasconde. Il Vox Nova agli esordi nel 1994 Claudia M. Cozza 02/04/14 10.57 24 >CULTURA< L'Azione 5 APRILE 2014 I vent'anni del Vox Nova I l Vox Nova ha scelto, come primo concerto per festeggiare i propri vent’anni di attività, l’ultimo originalissimo capolavoro di Rossini, la Petite Messe Solennelle. A dispetto del modesto titolo si tratta di una vera meraviglia, considerata il testamento spirituale del maestro pesarese, e scritta in effetti pochi anni prima della sua morte. La novità delle invenzioni armoniche, melodiche e soprattutto ritmiche, come anche la particolarità dell’accompagnamento (due pianoforti che suonano spesso in modo quasi “percussivo” ed un harmonium, compagine mai usata in precedenza per una messa) ne fanno una delle composizioni sacre più interessanti di tutti i tempi. Ed ecco cosa troviamo appuntato da Rossini sull’ultima pagina del manoscritto: “Buon Dio: eccola terminata questa povera piccola messa. Ma è musica sacra, quella che ho appena finito di scrivere, o musica sacrilega? Io ero nato per l’opera buffa, tu lo sai! Un po’ di tecnica e un po’ di cuore, tutto qui. E allora che tu sia benedetto, e accordami il paradiso!”. Sotto la direzione del maestro Pasquale Veleno, oltre al nostro Coro Polifonico cittadino preparato come sempre da Alberto Signori ascolteremo anche il Coro dell’Accademia di Pescara ed i solisti Maura Menghini (soprano), Agata Bienkowska (contralto), Roberto Jachini Virgili (tenore), Carlo Riccioli (basso). Gli strumentisti saranno Giuliano Mazzoccante (pianoforte I), Alberto Ortolano (pianoforte II) e Lorenzo Fragassi (harmonium). La serata, ad ingresso libero, si svolgerà domenica 13 aprile alle ore 21, presso la chiesa di San Domenico grazie anche al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, del Comune di Fabriano e delle ditte “Made in Fabriano Academy” e “Diatech Pharmacogenetics”. Dall'alto il direttore storico che ha guidato il Coro Polifonico per parecchi anni Alberto Signori, e a fianco il Vox Nova durante l'ultimo concerto di primavera nella chiesa di San Benedetto Domenica 13 aprile sarà festeggiata la ricorrenza con un originale capolavoro di Rossini Il gruppo fabrianese in una delle recenti esibizioni La Petite Messe Solennelle La novità musicale presso la chiesa di S. Domenico Non si può mai pensare che tutto piaccia a tutti e in questo senso la musica, che tocca corde intime e personali, non può sfuggire alla legge di una soggettività che rende una melodia o un’armonia più o meno bella esteticamente per l’orecchio di chi l’ascolta. Eppure è difficile, nei riguardi della Petite Messe Solennelle di Rossini, che il Coro Polifonico Vox Nova eseguirà domenica delle Palme presso la chiesa di San Domenico, non provare sensazioni di trasporto, di piacevolezza e di coinvolgimento. E’ difficile, soprattutto, per chi questa messa ha il piacere di cantarla e forse, ancor di più, di cantarla nelle sue parti corali. Sarà per quel suo essere nata con un accompagnamento strumentale originalissimo, per quel suo “essere piccola e solenne” insieme, per quella leggerezza di fondo, quella vitalità evidente che si accompagna ad una sacralità liberata dai 24 cultura.indd 2 pesanti fardelli del sacro solenne e maestoso. Solo per pochi dei coristi che eseguiranno il concerto ad aprile la Petite Messe Solennelle è una vera novità. Per alcuni è un piacevole ritorno, avendola già eseguita in altre circostanze e contesti, per altri è un appuntamento mancato in passato e, ora, un’opportunità ritrovata. Per tutti la Petite Messe costituisce una prova realizzata a vent’anni dalla nascita di un Coro che, raggiunta una propria maturità, può guardarsi indietro nel tempo e ripensare con nostalgia alle origini, a quando, facendo i conti con una precarietà ancora tutta da gestire, si riuniva a San Benedetto, chiesa della comunità monastica di San Silvestro che in qualche modo per il Vox Nova ha costituito quello che il monachesimo ha rappresentato spesso per la cultura nel corso dei secoli. E’ stato un baluardo, un asilo, una difesa da condizioni esterne avverse. Dicevamo che la Petite Messe sarà per il coro una prova e questo anche perchè il ritmo serrato di certe parti vocali va sostenuto e conservato nella leggerezza con cui tali parti sono state pensate dal suo autore, un ritmo che fa da sostegno a una melodia che nel rincorrersi delle quattro voci si sviluppa in modo a volte così coinvolgente che ci si smarrisce. Allora per chi canta, e lo fa amatorialmente, è un po’ come perdersi nell’ascolto di ciò che l’insieme produce. In questi momenti è la presenza delle voci vicine, quelle della propria sezione, o delle altre, a fare da riferimento, a dare l’appiglio per continuare a muoversi in libertà tra la bellezza di una messa che il suo autore definiva semplice e umile. Ciò penso possa essere l’ennesima conferma che l’arte, che sopravvive al tempo, forse appartiene anche ad un certo tipo di semplicità che rende più netta la percezione di una bellezza che spesso una sovrabbondante complessità nasconde. Il Vox Nova agli esordi nel 1994 Claudia M. Cozza 02/04/14 12.43 25 L'Azione 5 APRILE 2014 >SPORT La grande esultanza delle fabrianesi (foto di Matteo Mingo) VOLLEY Serie B2 femminile Fabriano, mezza salvezza! Le ragazze di Rossini battono Macerata e tirano un sospirone... di LORENZO CARSETTI N essuno lo dice, ma molti lo pensano. Forse siamo fuori dalle sabbie mobili. La Pallavolo Fabriano ha piegato 3-1 l’Helvia Recina Macerata (24-26, 25-22, 25-17, 25-17), bissando il successo della settimana precedente con Perugia, e quindi capitalizzato a pieno il doppio turno casalingo. Una prova di carattere degna dei tempi migliori, con errori ridotti ai minimi termini e una grande efficienza in tutti i reparti. Coach Rossini ha ritrovato le sue ragazze nel momento più difficile della stagione, le ha chiamate CICLISMO a raccolta chiedendo uno sforzo supplementare da ciascuna e ha ricevuto in cambio due vittorie che possono valere la salvezza. La forbice che divide da Altino è tornata ad allargarsi a sette lunghezze, ma le abruzzesi sono dure a morire: sabato scorso hanno ceduto a Gabicce solo al quinto set, confermandosi con il coltello tra i denti. Questo weekend, in ogni caso, può essere quello della staffa. Fabriano sarà impegnata a Montegranaro, mentre le teatine se la vedranno con la capolista, nella bolgia di Pescara. E’ stato il giorno del riscatto per una devastante Monica Ciccolini, che ne ha messi a terra 24 e si è ripresa Il personaggio Giorgio Farroni stagione al via Con l’arrivo della primavera, inizia ad entrare nel vivo la stagione agonistica del ciclismo e con essa torna in auge il nome del fabrianese Giorgio Farroni (foto), l’atleta paralimpico simbolo della città (e non solo). “Le gare importanti si avvicinano – ci comunica Giorgio – La prima settimana di maggio parteciperò ad un happening internazionale a Verolanuova in provincia di Brescia, poi sarò di scena a Castiglione della Pescaia per la prima prova di Coppa del Mondo. Ma l’obiettivo principale sono i Mondiali di fine agosto a Greenville negli Stati Uniti”. Insomma, Farroni sembra ben intenzionato ad incrementare il suo già ricchissimo palmares che – ricordiamo – è composto da due medaglie olimpiche (bronzo a Pechino 2008 e argento a Londra 2012), tre titolo mondiali, ventiquattro campionati italiani tra strada, cronometro e pista nella propria categoria di disabilità, nonché il record di 1’24” nel chilometro da fermo. f.c. 25 sport.indd 2 la squadra sulle spalle dopo un girone di ritorno vissuto di stenti. Le ha fatto da “sparring partner” Sofia Cerini, sempre più decisiva, abile a non cadere nella trappola delle maceratesi, che spesso e volentieri le sbarravano la corsia centrale murando a due. “Non ci aspettavamo questo accorgimento da parte loro – confessa Porfirio Rossini – ma per fortuna abbiamo migliorato i fondamentali a terra e questo ha consentito a Monica Sonaglia di spingere la palla anche verso le schiacciatrici, che così avevano più campo”. Non è stato facile, tuttavia, avere ragione del plotone di coach Giganti, che nel primo set l’aveva PATTINAGGIO imbroccata bene sfruttando un doppio errore delle cartaie, sul 24 pari, che regalava alle ospiti il vantaggio del match. Da lì in poi, però, Fabriano è uscita alla distanza con Ciccolini, che ha sparato a tutta sulle ottime assistenze di Sonaglia, brava a sfruttare una Vincenti tornata ai livelli che le competono anche in ricezione. Avanti 2-1, comunque, c’è stato spazio per il blackout del sabato sera, neutralizzato grazie ad un perentorio turno in battuta di Cerini: sotto 3-10 nel quarto parziale, infatti, c’è voluto il servizio della giovanissima centrale per ricucire lo strappo e rimettere la freccia. Adesso c’è la possibilità di allungare. Campionati Regionali su Strada La Fortitudo Fabriano al 1° posto: brave le Allieve nell'Americana A San Benedetto del Tronto si sono svolti i Campionati Regionali su Strada riservati alle categorie maggiori. I baldi giovani della Fortitudo Fabriano Pattinaggio si sono ben comportati. Il primo posto è arrivato nell’Americana grazie alle prestazioni di Elisa Scassellati, Alice Comodi Ballanti, Camilla Fattori ed Erica Greci (foto). Altre medaglie sono giunte con Alice Comodi Ballanti (seconda nella 5 mila punti, categoria Allieve), Camilla Fattori (terza nei 200 crono, categoria Allieve) ed Alessandro Mataloni (secondo nei 200 crono e terzo nei 5 mila punti, categoria Allievi). A seguire, tutti gli altri piazzamenti. Categoria Ragazze: Elisa Scassellati quinta nei 300 sprint e quarta nei 2 mila punti, Maria Ninno dodicesima nei 300 sprint e nona nei 2 mila punti. Categoria Ragazzi: Alessandro Hutici quinto nei 300 sprint e nei 2 mila punti. Categoria Allieve: Alice Comodi Ballanti settima nei 200 crono, Camilla Fattori quarta nei 5 mila punti, Erica Greci quarta nei 200 crono e quinta Sabato 5 aprile si va a Montegranaro per la caccia a quella vittoria che, con quattro giornate dalla fine, garantirebbe la serenità alla Pallavolo Fabriano. Classifica. Pescara 53, Gabicce 49, Moie 48, Manoppello 41, Battistelli Rimini e Montegranaro 35, Gubbio 32, Macerata 29, Stella Rimini 28, Fabriano 27, Altino 20, Perugia 17, Lorese 15, Jesi 12. Settore giovanile. Quarta vittoria di fila per le ragazze di Prima Divisione contro il Camerano 3-0 (25-17; 25-22; 25-19). Tabellino: Angeletti, Balducci, Bravetti, Carnevali, Fattorini, Malefora, Malzew, Mollari, Paolucci, Pallotta (L1); all. Rossini e Moretti. PUGILATO Esordienti Senior Matteo Mantini sùbito vincente Domenica scorsa a Civitanova Marche è iniziato il Torneo Esordienti Senior, organizzato dalla Società Pugilistica Nuova Cluana Boxe di Civitanova. Si tratta di un torneo regionale per Esordienti, ossia tra chi ha alle spalle da 0 a 3 incontri. La Pugilistica Fabrianese Liberti si è presentata con Matteo Mantini di Matelica (categoria senior, peso 69 Kg, foto sotto) che finora non aveva disputato alcun incontro e ha vinto ai punti contro il dilettante Marco Bacchiocchi affiliato alla Società Pugilistica Audax Boxe di Fano. Con questa vittoria Matteo si è qualificato ai quarti di finale che si svolgeranno a Fermo. f.c. nei 5 mila punti. Categoria Allievi: Lorenzo Hutici dodicesimo nei 200 crono e diciassettesimo nei 5 mila punti. Categoria Senior: Tiziano Arteconi tredicesimo nei 200 crono e nei 5 mila punti. Infine, Alessandro Hutici, Alessandro Mataloni e Lorenzo Hutici hanno ottenuto il 4° posto nella 3 mila Americana. Come società, la Fortitudo si è classificata sesta su tredici partecipanti all’evento. Prossimo appuntamento a Pollenza il 5 e 6 aprile per i Campionati Regionali su Pista, ai quali parteciperanno tutte le categorie. Ferruccio Cocco 02/04/14 10.56 26 >SPORT< CALCIO Serie D Jachetta in extremis e il Matelica vola! MATELICA FERMANA 1 0 MATELICA - Spitoni, CorazzI, Gilardi, Ercoli, Tonelli, Moretti, Gadda, Lazzoni (33’ pt Passeri), Mangiola (32’ st Scotini), Cognigni (34’ st Jachetta), Cacciatore. All. Carucci FERMANA - Boccanera, Mauro, Labriola (15’ st Paris), Marini, Fruci, Zivkov (1’ st Vita), Marcolini, Forò, Vallorani, Ragatzu (31’ st Iovannisci), Negro. All. Scoponi RETE - 46’ st Jachetta di MAURIZIO FONTENOVA N el segno di Wonder-boy. Ancora una volta Luca Jachetta da Fabriano risulta il match-winner, allo scadere del tempo, in diretta nazionale sugli schermi di Rai Sport 1, con un gol dal marchio di fabbrica inconfondibile: stop a seguire, dribbling sul portiere, finta e palla in buca d’angolo. Così il Matelica "mata" anche la Fermana, pur giocando in undici contro dieci per l'espulsione di Filippo CALCIO Spitoni, che evita il gol uscendo fuori area, ma rimedia il rosso. Ancora una volta è stato decisivo “il fattore Luca”: all’andata Luca Cognigni di testa non aveva avuto pietà, stavolta Luca Jachetta veste i panni del giustiziere, si alza dalla panchina, ha qualche linea di febbre, ma la classe non è acqua e la temperatura non lo ferma: dopo il gol libera l’entusiasmo in scivolata sul prato sotto la tribuna e la febbre la trasmette a tutto il pubblico. Un gran gol che, speriamo, apra gli occhi a chi ancora non lo conosce, un giocatore dalla classe immensa, il classico bravo ragazzo della porta accanto, lui che le porte quando serve... le sa aprire eccome! Ecco un ragazzo che meriterebbe di giocare sempre davanti alle telecamere della Rai! A buon intenditor poche parole, Luca... Il nostro Luca merita palcoscenici molto più importanti della serie D! Dove sono tutti questi scopritori di talenti che cercano in modo affannoso il cognome esotico ed estero e non si accorgono dei campioni di stile e bravura che giocano nel giardino di casa? Ormai gli ultimi minuti non sono più la “zona Cesarini” ma la “zona Jachetta”. Prima Categoria girone B Luca Jachetta (8 reti finora) Domenica 6 aprile è in programma un nuovo probante test per mantenere il secondo posto, in trasferta a Civitanova. Facciamo un piccola richiesta a Wonder-boy: possibilmente la pratica risolvila prima, soprattutto per le coronarie dei tifosi, che in tanti ti seguiranno al Polisportivo. Se poi ti piace segnare al 93', come il tuo anno di nascita, va bene lo stessto, ciao Campione. CALCIO L'Azione 5 APRILE 2014 CALCIO Prima Cat. Girone A Il Sasso Fabiani, ha perso pareggio la strada pirotecnico Sale a sette il numero di partite consecutive senza vittorie per il Sassoferrato Genga: contro l’Urbino Pieve la squadra di Ciattaglia perde 2-1. I padroni di casa partono subito forte sfiorando il gol in più di un’occasione. Il vantaggio arriva al 36’ con Manna bravo a depositare in rete una respinta corta del portiere ospite. Sul finire del primo tempo l’arbitro Lorenzini di Macerata espelle il calciatore dell’Urbino Pieve Gambi. Nella ripresa il Sassoferrato Genga, sotto di un gol ma con un uomo in più, prova a reagire ma ad andare a segno è ancora una volta la squadra di casa con Kekeo che all’83’ in tuffo di testa devia la palla alle spalle di Ricci. Il gol che chiude la partita sul risultato di 2-1 lo segna al 93’ il capitano Carletti Orsini La formazione del Sassoferrato Genga: Ricci, Altarocca, Giacchini, Fioranelli (56’ Testa), Carletti, Tinti, Balducci, Zucca, Sebastianelli (46’ Ricci), Monno, Piermattei (74’ Fiori); all. Ciattaglia Prossimo turno: Sassoferrato GengaAvis Montecalvo (all'andata finì 2-2) Luca Antonio Somma Prima Categoria girone B Fabriano Cerreto vince La Fortitudo Fabriano con Martellucci-Silvi corre come un treno FABRIANO CERRETO AVIS ARCEVIA 2 0 FABRIANO CERRETO - Ruggeri, Zaccagnini, Di Luca, Lamnari, Galuppa, La Mantia, Martellucci (42’ st Piccolini), Pellegrini, Loenzetti, Silvi (25’ st Battistoni), Guidarelli. All. Tiranti AVIS ARCEVIA - Giommetti, Fenucci (34' st Sagrati), Memè, Belfiore (1' st Quattrini), Montalbini, Ciniello, Serafini, Api Davis, Mizdrak E., Titti, Bittoni (21' st Api Diego). All. Mariani RETI - 38’ pt Martellucci, 16’ st Silvi Grande prova di carattere del Fabriano Cerreto che sul proprio campo supera con un secco 2-0 una diretta concorrente per i play-off, l'Avis Arcevia, che era scesa in campo per portare a casa l'intera posta. In questo ultimo periodo la squadra allenata da Tiranti è stata messa a dura prova anche dalla Coppa Italia. Infatti, dopo la fase estenuante delle eliminazioni, il Fabriano Cerreto disputerà la finale mercoledì 16 aprile a San Severino Marche contro il Santa Maria Apparente. In questa competizione il Fabriano Cerreto è andato come un treno, mentre in campionato ha altalenato prestazioni ottime ad altrettante deludenti. Adesso la prova della verità in questi ultimi due ap- Terza Categoria: il Serradica va Nel girone C, il Serradica batte in trasferta per 2-1 l’Atletico 2008 e conquista la terza posizione in campionato. L’Argignano pareggia in casa 0-0 contro il Maiolati e raggiunge in vetta alla classifica l’Avis Pergola a quota 42 punti. Nel girone F, il Real Matelica vince in trasferta per 3-2 contro la Palombese. Prossimo turno: Poggio San MarcelloArgignano (all'andata finì 2-3), SerradicaAtl. Chiaravalle (1-3). 26 sport.indd 2 puntamenti. Battendo l'Avis Arcevia, i ragazzi di Tiranti sono saliti a quota 43 punti al quarto posto in classifica e, per il momento, potranno disputare la fase successiva per poi poter accedere alla categoria superiore. Nel prossimo impegno il Fabriano Cerreto affonterà il Villa Musone, formazione molto arcigna che nell'ultima giornata in trasferta ha stoppato sull'1-1 la capolista Camerano ed è salita a quota 40 punti insieme a Fortitudo e Real Cameranese, ad un solo punto dalla quinta classificata, il Filottrano. Sicuramente sarà una gara da affrontare con le molle, anche perché in trasferta il Fabriano Cerreto non va proprio a vele spiegate. Ritornando alla gara contro l'Arcevia, la squadra di casa ha letteralmente schiantato gli avversari che si sono difesi molto ordinatamente, ma in avanti ha creato ben poco e solo nel finale, quando i locali giocavano in dieci, ha impensierito in due occasioni Ruggeri. In vantaggio al 38' del primo tempo con un colpo di testa di Martellucci su assist di Guidarelli, il Fabriano Cerreto ha chiuso i primi 45' all'attacco. Nella ripresa, dopo il raddoppio al 16' con Silvi, la squadra resta in nove per la doppia espulsione di Zaccagnini e Lamnari. Un successo che dà fiducia alla squadra e ossigeno per la classifica in vista del rush finale, che si preannuncia emozionante. Angelo Campioni CALCIO MONSERRA FORTITUDO FABRIANO 0 2 MONSERRA - Colangelo, Lucarini, Testaguzza, Martinelli S. (46’ Ciurcina), Mariscoli, Borrelli (44’ Cervasi), Pierantonietti, Santoni, Puerini, Martinelli M., Guerra (75’ Brescini). All. Marziali FORTITUDO FABRIANO - Tamburini, Ruggeri, Gobbi, Clementi, Ippolito, Moretti, Biocco, Scaloni, Pallotta (60’ Fiori), Biagini (88’ Ranaldi), Vincioni (63’ Angeletti). All. Ranaldi RETI - 24’ st Fiori, 36’ st Biocco Prestazione vincente e convincente della Fortitudo Fabriano che, con una gara accorta e senza sbavature, supera per 0-2 il Monserra e si porta a quota 40 punti, a pochi passi dalla zona play-off. Per accedere al turno successivo è rimasto un solo posto: se la classifica rimanesse invariata, dopo le ultime due gare faranno i play-off Collemarino, Vallesina City, Fabriano Cerreto e Filottrano che ha 41 punti, solo uno in più dei cartai. Quindi si spera in un passo falso di quest'ultima formazione ed il successo in entrambe le gare della squadra allenata da Gaetano Ranaldi per accedere alla successiva fase che potrebbe portare, se si vincesse sempre, anche alla CALCIO Seconda Categoria promozione alla categoria superiore. Sognare è lecito, ma bisogna restare con i piedi ben piantati a terra se si vuole ottenere questo importante risultato. La squadra è in forma e non ha accusato il primo vero caldo primaverile, quindi aspettiamo le ultime gare per poi "cantare vittoria". Contro il Monserra, la Fortitudo tiene bene il campo nel primo parziale andando vicina al gol in più di un'occasione, poi, nella ripresa, con il Monserra in dieci per l'espulsione di Mariscoli, passa in vantaggio con una punizione dell'appena entrato Fiori ed infine raddoppia a 9' dal termine con l'inossidabile Biocco sul filo del fuorigioco. La vittoria rossoblù non fa una piega e la classifica fa ben sperare per il rush finale. Prossimo incontro (uno spareggio per la zona play-off) di fronte al pubblico amico contro il Vallesina City. a.c. Giacomo Biocco della Fortitudo Settore giovanile Fortitudo Fabriano Pulcini rossoblù... di bronzo! Grande prestazione dei Pulcini 2004 della Fortitudo Fabriano (foto) al torneo “Futuri Campioni Tour 2014”. La Fortitudo ha conquistato il terzo posto nella giornata di sport celebrata allo stadio “Cardinaletti” di Jesi. La squadra fabrianese ha affrontato una giornata intensa di sport (ben 16 le squadre coinvolte tra cui la sanmarinese Folgore, la Vis Pesaro, la Jesina, la Falconarese ed altre ancora). Una domenica con un programma intenso, che ha visto la prima partita battere il calcio d’inizio intorno alle ore 9 di domenica 30 marzo fino al triplice fischio finale intorno le ore 18. Sono scesi in campo, guidati da Gabriele Fiorani: Nicolas Casoni Perugini, Filippo Regni, Mathias Cecchetelli, Filippo Marà, Adam Kraiche, Elias Tagnani, Antonio Pariano, Matteo Paterniani, Lorenzo Carnevali e Tommaso Procaccini. s.s. Disfatta totale dell’Albacina che perde con un pesante 7-0 contro il Falconara. Dopo quindici minuti di gioco la squadra di casa è già avanti per 1-0 grazie alla rete di Mansi. Il secondo gol arriva al 30’ ed è firmato da Araco mentre il terzo lo mette a segno ancora una volta Mansi. Nella ripresa il Falconara dilaga. Al 57’ Franceschini porta i suoi sul 4-0 mentre il 5-0 lo realizza ancora una volta Araco autore di una doppietta. A tre minuti dal termine Mansi deposita in rete la sua tripletta personale mentre il gol del definitivo 7-0 lo segna Pozzi al 90’. La formazione dell’Albacina: Pettinelli, Archetti, Polli, Dal Vecchio, Zampetti, Julius, Scipioni (52’ Amedu), Biagini, Ruggeri (66’ Brencio), Lippera, Stridi (59’ Carbini); all. Biagini. Nel girone F, la Fabiani Matelica pareggia per 3-3 in trasferta contro l’Elfa Tolentino. Reti matelicesi di Vrioni, Bartilotta e Dolce. Prossimo turno: Albacina-Cupramontana (all'andata terminò 1-1), Fabiani Matelica-Sefrense (1-0) l.a.s. classifiche SERIE D Ancona 67; Matelica 57; Termoli 56; Maceratese 52; Giulianova e Vis Pesaro 44; Jesina, Civitanovese, Celano e Fermana 39; Fano 38; Sulmona e Recanatese 36; Agnonese 35; Amiternina 33; Angolana 22; Isernia 21; Bojano 1. PRIMA CATEGORIA gir. A Barbara 56; Gabicce Gradara 53; Della Rovere e Montecalvo 46; Sassoferrato Genga 43; Usav Pesaro 42; Urbino Pieve e Mondolfo 39; Laurentina 38; Piobbico 37; Villa San Martino e Cuccurano 36; Peglio 33; Fermignanese 28; Santa Cecilia Urbania 23; Montecchio 10. PRIMA CATEGORIA girone B Camerano 51; Collemarino 48; Vallesina City 45; Fabriano Cerreto 43; Filottrano 41; Real Cameranese, Villa Musone, Fortitudo Fabriano e Osimana 40; Avis Arcevia e Le Torri Castelplanio 39; Vigor Castelfidardo e Monsano 38; Filottranese 23; San Biagio 19; Monserra 14. SECONDA CATEGORIA girone D Leonessa Montoro 59; Borgo Minonna 54; Falconarese e Sampaolese 47; Staffolo 46; Chiaravalle 45; Cupramontana 43; Falconara 40; Castelbellino 37; Osimo Stazione 35; Victoria Strada 34; Borghetto 33; Labor 29; Spes Jesi 27; Albacina 18; Pianello Vallesina 10. SECONDA CATEGORIA girone F Amatori Corridonia 69; Muccia 59; Francavilla 54; Elfa Tolentino 50; Fabiani Matelica 45; Serralta 43; Giovani Tolentino, Esanatoglia e Sarnano 39; San Ginesio 37; Rione Pace 32; Colbuccaro 28; Sefro 26; Urbisalviense 24; Robur 17; Juventus Club 13. TERZA CATEGORIA girone C Argignano e Avis Pergola 42; Serradica 41; Morro d'Alba 40; Serrana 38; Maiolati 37; Aurora Jesi 35; Poggio San Marcello 31; Chiaravalle 27; Urbanitas Apiro 23; Atletico 15; Rosora Angeli 13; San Marcello 10. TERZA CATEGORIA girone F Pioraco 49; Treiese 43; Nova Camers 40; Real Matelica 37; Visso 36; Belfor tese 35; Real Tolentino 33; Castelraimondo 32; Pievebovigliana 31; Palombese 27; Abbadiense 17; Sforzacosta 15; Collevario 4. 02/04/14 10.54 BASKET Divisione Nazionale C La Toscana è amara: Halley va al tappeto di ANTONIO GENTILUCCI N on porta frutti all’Halley Matelica il penultimo viaggio in terra toscana della stagione regolare. Le premesse erano delle migliori, con il recupero di Apet Novatti, che rientrava dopo l’operazione al ginocchio. Ma chissà, forse la sveglia mattiniera unita al cambio dell’ora hanno giocato classifiche DIVISIONE NAZIONALE C Bottegone 44; Pisaurum 36; Osimo e Monsummano 30; Halley Matelica e Fucecchio 28; Empoli 24; Civitanova e Liburnia Livorno 22; Loreto Pesaro 18; Gubbio e Valdisieve 16; Altopascio 14; Pontedera 4. SERIE C REGIONALE Perugia 46; Tolentino 40; Bramante Pesaro e Janus Fabriano 36; Urbania 34; Gualdo e Fermignano 28; Pontevecchio 22; Umbertide 18; Aesis Jesi e Cagli 12; San Severino e Fano 8; Maior Senigallia 6. PROMOZIONE girone A Cerreto 30; New Basket Jesi 28; Temmates Jesi 26; Spider Fabriano e Marotta 22; Dinamo Ancona 20; Brown Sugar Fabriano 14; Adriatico Ancona e Chiaravalle 10; P73 Ancona 8; Vallesina 0. PROMOZIONE girone B Fortitudo Castelfidardo 30; Pro Osimo, Lully Porto Recanati e Independiente Macerata 24; Gruppo ’82 Tolentino e Cus Camerino 20; Adriatica Porto Recanati 14; Pollenza 12; Futura Osimo e Gladiatores Matelica 10; Acli Recanati 2. un brutto scherzo alla squadra di coach Sonaglia. Fatto sta che dopo un avvio equilibrato, Fucecchio riesce a scappare nel terzo quarto, esaltandosi minuto dopo minuto. L’avvio è fulminante e sembra preannunciare una bella partita: 4-4 in un amen. Poi Fucecchio prova a scappare con Tessitori e Cei (10-4). Matelica ricuce con Sorci da tre e poi Amoroso da rimbalzo offensivo (10-9). Da lì in poi, fino alla sirena dell’intervallo lungo, si assiste ad una partita sostanzialmente in equilibrio, garantito da due squadre che sbagliano moltissimo: Matelica gioca a corrente alternata ed è molle in difesa. Fucecchio ci mette voglia e ha buone percentuali. L’Halley soffre molto la stazza (e i gomiti) sottocanestro di Tessitori, che però deve pagare dazio quando Amoroso, più veloce, lo batte in uno contro uno, oppure, se raddoppiato sottocanestro, scarica per Quercia o Sorci. A metà secondo periodo siamo ancora sul 28-27. Fucecchio prova a scappare (34-27) e Sonaglia cerca di sparigliare le carte facendo entrare Novatti. L’argentino contribuisce ad una maggiore fluidità ed è Sorci a capitalizzare, con 5 punti consecutivi: "gap" subito ricucito e sirena che fissa il 3938. Nel terzo quarto Sorci firma il sorpasso, ma è un fuoco di paglia che Fucecchio spegne presto, grazie ad una freschezza atletica e agonistica che diventa minuto dopo minuto più evidente e che prende simbolicamente un nome e cognome. A Casciani, fin lì il più attivo, si affianca il giovane Alessio Melosi, classe 1992, che si esalta e comincia a spaccare in due la difesa, con penetrazioni acrobatiche e canestri ad alto efficiente di difficoltà. Sono lui e Casciani a regalare a Fucecchio il primo vantaggio in doppia cifra (60-50), mentre l’attacco mateli- BASKET FUCECCHIO HALLEY MATELICA 83 70 FUCECCHIO – Danesi 12, Caciolli ne, Casciani 22, Barnini, Melosi 26, Cei 6, Innocenti 4, Gazzarrini, Tessitori 13, Susini ne. All. Barontini HALLEY MATELICA - Porcarelli, Sorci 14, Pecchia 7, Novatti 6, Montanari 2, Gatti 2, Quercia 20, Amoroso 18, Hysa ne, Usberti 1. All. Sonaglia cese è in panne. Melosi chiude il quarto tagliando in due la difesa matelicese veleggiando sul 62-51. Matelica deve decisamente cambiare registro. Pecchia e Novatti accennano ad una reazione, ma ormai Fucecchio vola. Melosi piazza il 73-57 che diventa il suggello della vittoria. Sabato 5 aprile match casalingo contro il Pontedera (PalaCarifac di Cerreto d'Esi, ore 18.30). Espugnato Fano, i fabrianesi affrontano la capolista Il playmaker Michele Bugionovo (foto di Martina Lippera) 27 sport.indd 2 Promozione Il Cerreto è vicino alla promozione in D: mancano tre giornate Il Cerreto compie un altro passo verso la serie D vincendo di misura contro Chiaravalle (53-50). Gli uomini di D’Innocenzo hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio sull’ostico Chiaravalle ma i 21 punti di Jachetta, unico in doppia cifra per i cerretesi, hanno messo la sfida sui binari giusti e i biancoblù sono ora distanti appena due successi dalla promozione nella categoria superiore. Il primo potrebbe essere raccolto sul campo del non irresistibile Adriatico Ancona venerdì 4, alle ore 21. Perde invece l’occasione di agguantare il terzo posto la Spider Fabriano, battuta fra le mura amiche dai Teammates Jesi 61-72. Per la discontinua squadra di Porcarelli l’obiettivo più realistico sembra ora essere quello di tenere a distanza Marotta e Dinamo Ancona: i ‘ragnetti’ affronteranno proprio quest’ultima, in trasferta, nel prossimo turno (giovedì 3 aprile) per conservare il quarto posto. Con ogni probabilità in tal caso ci sarebbe il derby al primo turno playoff con i Brown Sugar Fabriano, vincenti sul campo della P73 Conero Basket 61-77 e ormai a un passo dal settimo posto matematico. Per la squadra di Rapanotti (venerdì 4 aprile, ore 21.15 Palestra Mazzini) ora c’è il difficile impegno contro la vice capolista New CERRETO CHIARAVALLE 53 50 CERRETO – Prato 4, Cerini 4, Beltran, Jachetta 21, Moscatelli 8, Marsico 6, Capodimonte, Perulli 6, Cafasso, Chiarucci 4. CHIARAVALLE - Fileni 6, Frittelli 4, Petrolati 8, Castellani, Guazza, Rotti 2, Marcelloni 11, Castelli 8, Marchini 11. SPIDER FABRIANO TEAMMATES JESI 61 72 SPIDER FABRIANO – Battistoni, Pietrini, Fabrianesi 9, Narcisi 5, Mazzoni 6, Pallotta 14, Rossini 6, Cecchini 13, Cortese 8, Carnevali. TEAMMATES JESI - Cioccolanti 10, Staffolani, Goro, Bianchi A. 8, Fermani 11, Massani 4, Rettaroli 11, Bianchi M. 15, Cavalieri 4, Agostinelli 9. Basket Jesi. Nel girone B, i Gladiatores Matelica sono stati sconfitti 47-61 da Pollenza e ora si apprestano a disputare la trasferta di Recanati contro l’Adriatico (venerdì 4 aprile). Luca Ciappelloni Serie C femminile - play-off La Thunder è combattiva ma deve cedere al Fermano Serie C regionale in uscita dalla panchina (14-24 al 10’). Ricci e Tonelli limitano i danni per i padroni di casa ma la Janus resta in controllo totale della partita con buoni spunti anche da Silvi e Piermartiri, di nuovo in rotazione al posto di Romagnoli, ancora ai box per noie muscolari. La Janus arriva anche a +16 e nel finale di secondo quarto Paci e Antognoni riescono solo a limare lo svantaggio (27-41 al 20’). I ritmi di gioco si alzano vertiginosamente nella ripresa, Fano realizzerà addirittura 52 punti nei secondi 20’ ma non mette eccessiva apprensione ai biancoblù che trovano anche le triple di Pellacchia e Bugionovo in chiusura di terzo quarto (54-65 al 30’). L’ultima frazione è invece da brividi per Fabriano, costretta ad utilizzare per tutto il match col contagocce Sifford per un problema fisico e messa alle corde da un Fano indomabile: Antognoni e Ricci si confermano i più in palla, Tonelli infila la tripla addirittura del -2 (74-76 al BASKET BASKET Janus a caccia del terzo posto Rispetta i pronostici la Janus Fabriano andando ad espugnare il campo di Fano 79-88 e confermando il terzo posto provvisorio quando manca una sola giornata al termine della regular season. La squadra di Lupacchini e Cutugno sembra ancora sfruttare la scia positiva della rocambolesca vittoria sulla Bramante Pesaro ed inizia fortissimo anche a Fano. I soliti Venturi e Sifford fanno la voce grossa vicino a canestro, ben supportati anche da Nizi, positivo 27 >SPORT< L'Azione 5 APRILE 2014 FANO JANUS FABRIANO 79 88 FANO – Ricci 16, Bernardini 8, Benedetti 9, Eusebi, Caverni 1, Ferraro 4, Tonelli 12, Romani, Antognoni 20, Carducci 3, Paci 6, Fronzoni. All. Fiorentino JANUS FABRIANO - Carnevali 6, Fabrianesi, Bugionovo 17, Silvi 6, Piermartiri 6, Nizi 11, Sifford 6, Venturi 24, Loretelli, Pellacchia 12. All. Lupacchini 38’). Ci pensa allora Bugionovo con sei punti in un amen a ricacciare indietro i padroni di casa con la collaborazione di Pellacchia che dalla lunetta cristallizza il vantaggio fabrianese. Nel prossimo ed ultimo turno di campionato la squadra di Lupacchini e Cutugno affronterà la capolista Perugia (domenica 5 aprile, ore 18, PalaGuerrieri), già sicura del primo posto. A Fabriano sarà necessaria una vittoria, oppure sperare nell’improbabile sconfitta della Bramante Pesaro proprio con Fano, per garantirsi il terzo posto, fondamentale soprattutto in ottica secondo turno playoff: l’ultimo gradino del virtuale podio del girone A equivarrebbe infatti ad evitare il potenziale incrocio con Falconara, assoluta dominatrice dell’altro girone. l.c. Nella primo turno dei playoff, la Thunder Matelica esce sconfitta 45-32 dal campo del Fermano, ma ha dimostrato di avere grinta e determinazione contro una formazione completa in tutti i ruoli e con giocatrici che l’anno scorso militavano nel campionato di serie B. Parte bene Matelica che riesce a far circolare la palla con precisione, scegliendo sempre soluzioni facili. Il primo quarto si chiude avanti di tre lunghezze (8-11). Nel secondo quarto il Fermano prova a spingere, ma la Thunder non si lascia sorprendere e risponde colpo su colpo. Solo negli ultimi 2’ le padrone di casa approfittano di due leggerezze matelicesi per portarsi sul +7 (25-18). Il 3° quarto si apre con le due difese che la fanno da padrone (parziale di 6-6), poi però Matelica perde lucidità, complice una condizione fisica precaria che in questo periodo sta penalizzando molto il risultato finale, favorendo la vittoria di Fermo con un break di 14-8. Il tabellino: Ricciutelli 7, Stopponi 2, Belli, Granini 4, Pecchia L., Stronati 6, De Michele, Pecchia D., Zabaleta 5, Fedeli 8; all. Costantini; ass Piermartiri. Per quanto riguarda il settore giovanile, si è concluso il campionato della formazione Under 15 della Thunder Matelica nel match contro le parietà della Pallacanestro Fabriano per 90-48, dando vita ad un incontro intenso dove tutte le ragazze, anche le nuove entrate, hanno potuto mostrare i loro progressi. Migliore in campo per Matelica è stata Alessandra Tozzi, che con 29 punti ha stabilito il suo record stagionale. Il tabellino matelicese: Tozzi 29, Zamparini 24, Martelli 14, Morosi, Cola 2, Uffizialetti 15, Romagnoli 2, Bartilotta 4; all. Costantini. TENNIS Janus Tennis Club Racchette fabrianesi a tutta! Continuano a mietere successi le giovani racchette dello Janus Tennis Club Fabriano che proseguono il loro tour tennistico attraverso le tappe del Fit Junior Program. Nella tappa "racchetta verde" di Numana, da segnalare l’ottima prestazione di Linda Pallucchi capace di spingersi fino in finale prima di cedere al tie-break conclusivo per un punto solamente. Tra i ragazzi invece Riccardo Mancinelli è stato capace di superare agevolmente la fase a gironi e chiudere con un buon quinto posto, mentre per Mattia Conti, Nicolò Spuri e Valerio Conti rimane il rammanico di una qualificazione sfumata al fotofinish, vuoi anche per la difficoltà di gironi serratissimi dove i ragazzi si sono comportati comunque egregiamente. Da segnalare pure i debutti per i ragazzi Nickolas Marcelli e Maxim Panfili. Nella tappa "racchetta gialla" di Monsano, bellissimo exploit di Gabrile Laurenzi capace di aggiudicarsi la tappa sbaragliando una concorrenza agguerittissima, dove il nostro Lorenzo Carnevali si è dovuto arrendere alla fase eliminatoria, pur mostrando ottime capacità tennistiche. Tra le ragazze invece ottimo secondo posto di Nadin Barbarossa, capace di competere ottimamente con ragazzine di uno o due anni più grandi di lei, e da segnalare poi la bella prestazione di Francesca Tassi capace di approdare in semifinale. In bocca al lupo per i prossimi appuntamenti tennistici a tutti i ragazzi dello Janus Tennis Club, orgoglio per i maestri Valerio e Alessio! 02/04/14 10.53 28 >SPORT< CALCIO a 5 Il punto della settimana L'Azione 5 APRILE 2014 GINNASTICA RITMICA Serie C Il Real accelera Le tre giovani di Julieta sempre più proiettate In C2 un altro passo falso del Cerreto verso la finalissima di FERRUCCIO COCCO C onsueta panoramica settimanale sul calcio a 5 del nostro territorio: dalla serie C1 fino alla serie D. SERIE C1 – E’stata una settimana in altalena, quella appena trascorsa, per il Real Fabriano. I ragazzi di mister Francesco Rinaldi, infatti, prima hanno perso il match di recupero con l’Audax Sant’Angelo per 2-5 (reti fabrianesi di Ciculi e Angeloni), poi si sono rifatti conquistando una bella vittoria per 4-2 contro l’Adverso Ascoli Piceno grazie alle segnature di Angeloni, Carnevali e Morelli, più un autogol a favore. Il Real si mantiene così all’interno della zona play-off e, anzi, allunga a +4 sulla più diretta inseguitrice (l’Urbino). Nel prossimo turno, venerdì 4 aprile, i fabrianesi andranno in trasferta a Falconara. La classifica dopo ventisette giornate: Fermo 62; Corinaldo 61; Cus Macerata 58; Bocastrum United 51; Real Fabriano 49; Urbino 45; Sant’Angelo 43; Ascoli 41; Fano 38; Torrese 36; Castelbellino 31; Falconara e Osimo 27; San Crispino 26; Riviera delle Palme 22; Montegranaro 0. SERIE C2 – Seconda sconfitta consecutiva patita dal Cerreto, steso a Simone Morelli (Real Fabriano) Treia 5-4. I cerretesi hanno condotto per gran parte della gara grazie ai gol di Teo Innocenzi, Gubinelli, Biondi e Mosconi, ma poi nel finale di partita sono stati beffati. Un leggero calo, dunque, per il team di mister Kristian Giordani dopo un periodo d’oro che l’aveva fatto letteralmente decollare. Il Cerreto resta comunque ampiamente in zona play-off e non deve mollare questo obiettivo. Venerdì 4 aprile si torna a giocare in casa contro il Santa Maria Nuova (PalaCarifac, ore 21.30). Un match assolutamente da non fallire. La classifica dopo ventisette giornate: Nuova Ottrano 63; Grottaccia 62; Castrum Lauri 49; Cerreto 46; Gagliole ATLETICA 45; Campocavallo 43; Sambucheto, Recanati e Cantine Riunite 39; Futsal Macerata 38; Santa Maria Nuova 33; Treia 31; Appignano 30; Montelupone 28; Potenza Picena 24; Casenuove 12. SERIE D – Nulla di invariato nei quartieri alti: le tre “big” vincono sempre. Il Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti batte 7-2 il Serralta e rimane incollato al San Severino, a sua volta vincente sul Campodonico per 11-3. Ad una sola lunghezza di distanza non demorde la Junior Matelica, che si è imposta per 10-4 sulla Cingolana con reti di Prearsi (4), Orpello (3), Gelmi (2) e Cordovani. Niente da fare per il Nebbiano a Castelraimondo: 6-1 per i locali. Idem la Virtus Matelica, sconfitta 4-0 dal Moscosi. Al termine della fase regolare di campionato mancano solo due giornate e a questo punto per decidere la promozione diretta in C2 potrebbe rivelarsi decisiva la partita di venerdì 4 aprile tra Nebbiano e San Severino. La classifica dopo ventiquattro giornate: San Severino e Cerreto d’Esi 60; Junior Matelica 59; Frontale 48; Avenale 46; Cus Camerino 39; Nebbiano 37; Serralta 35; Castelraimondo e Moscosi 29; Polisportiva Victoria 24; Cingolana 14; Campodonico e Virtus Matelica 7. Coppa Giovani 2014 - femminile Il gruppo fabrianese trionfa ancora con le ragazze tra 12 e 15 anni Un trionfo, tanto per bissare lo strepitoso successo dell’anno scorso. L’Atletica Fabriano al femminile ha alzato ancora al cielo la Coppa Giovani, stavolta, ovviamente, edizione 2014, al termine di due intensissime giornate di gare al palaindoor di Ancona, confermando di essere la migliore interprete dell’atletica al femminile nella fascia d’età dai 12 ai 15 anni. Artefici di questo nuovo splendido risultato sono state le squadre Ragazze e Cadette che, in classifica combinata tra le due categorie, hanno vinto con 486 punti, davanti a Senigallia (441) e Sangiorgese (422). Si trattava di sommare i migliori 14 punteggi, ottenuti in almeno 12 gare diverse ed in questi termini vanno segnalate le tre vittorie che hanno garantito 120 punti nel forziere, strepitosa quella di Martina Ruggeri con 5.13 nel lungo, che la migliora di ben 25 centimetri e che naturalmente è il nuovo record sociale, così come travolgente è stata la volata della 4x200 Cadette, composta da Martina Ruggeri, Gaia Gagliardi, Beatrice Giacometti ed Elisa Maggi, per un crono finale di 1’52”21 che migliora il primato biancorosso addirittura di sette secondi. Scontata e mai in discussione, la vittoria di Maria Nora Conti nel salto triplo, non lontana dal personale con 9.82. Di assoluto rilievo anche il secondo posto di Elisa nei 200 in 27”20 (record) e di Martina nei 60 ostacoli in 10”00 (record) e di Marika Giacometti (categoria Ragazze) con 8”82 nei 60 piani. Al secondo posto, con la stessa misura della prima, anche Ludmylla Tavares nell’alto (1.46) al termine di una gara decisamente troppo nervosa. Punti importantissimi sono arrivati anche dal terzo posto di Elisa Maggi nei 60 (8”18), dal quarto di Benedetta Dell’Osso con 8.53 nel 28 sport.indd 2 Viareggio ha ospitato la fase interregionale del Campionato Nazionale di serie C, gara particolarmente importante in quanto sarà Fabriano la sede della finalissima il 17 e 18 maggio. La Ginnastica Fabriano ha mandato in pedana Sofia Raffaeli, Giulia Fattorini e Talisa Torretti (nella foto con Julieta Cantaluppi) per l’esecuzione di un corpo libero a squadra e tre esercizi individuali. Ottima la prestazione con il miglior punteggio ex equo, ma secondo posto in classifica per regolamento federale, con la convinzione di poter lottare nella finale di Fabriano per i primi posti. Sicuramente la loro allenatrice, Julieta Cantaluppi, utilizzerà queste settimane per correggere e migliorare l’esecuzione e le difficoltà degli esercizi delle tre ginnaste fabrianesi. Siamo arrivati invece alla prima assegnazione di un titolo italiano, che è quello del Campionato di Categoria che si svolgerà questo fine settimana a Giovinazzo nei pressi di Bari. Foltissima la rappresentanza della Ginnastica Fabriano a dimostrazione della ottima scuola di agonismo diretta da Kristina Ghiurova. Tra le Allieve di Prima Fascia CALCIO e CALCIO a 5 Sofia Raffaeli e in quelle di Seconda Fascia Talisa Torretti e Giulia Fattorini. Tra le Junior di Prima Fascia Daniela Mogurean, Lavinia Muccini e Milena Baldassarri e tra le Junior di Seconda Fascia Letizia Cicconcelli mentre nelle Senior saranno presenti Cecilia Meriggiola, Camilla Zuccaro e Martina Centofanti. Un campionato, quello di Categoria, molto ma molto impegnativo, in quanto è la vetrina delle migliori ginnaste italiane. La Ginnastica Fabriano ha delle importanti carte da giocare, per cui sarà tra le protagoniste della giornata. L'attività della Virtus Fabriano Allievi e Giovanissimi ok getto del peso, dal quinto di Sara Zuccaro (Ragazze) nel lungo con 3.82, dal sesto di Maria Nora Conti nel lungo con 4.34 e di Lucia Marcellini con 8.13 nel triplo, dal settimo di Sara Zuccaro con 1.18 nell’alto e dal nono di Giorgia Gerace (Ragazze) con 7.22 nel peso. I maschietti, che l’anno scorso avevano conquistato uno splendido secondo posto grazie in particolare alla fortissima squadra Cadetti (quasi tutti passati quest’anno nella categoria Allievi) non sono riusciti a far meglio del settimo posto. Di rilievo il terzo posto di Diego Caporicci, ancora con 1.61 nell’alto, il record personale di Thomas Cipriani con 10.15 nel getto del peso e di Patrick Veiga (Ragazzo) con 10.25 anche lui nel peso. Nella foto sopra, alcune ragazze della squadra fabrianese; qui a sinistra, Archetti e Rosei mostrano con orgoglio la Coppa appena vinta Battuta d’arresto per la formazione di C2 della Virtus Fabriano nella trasferta di San Costanzo: 7-4 il finale per i padroni di casa del Real (3-3 il primo tempo), con i fabrianesi che rimangono comunque ad un punto dalla zona play-out, a tre giornate dal termine. Venerdì 4 aprile diventa enormemente importante la gara interna con il DLF Falconara (PalaGuerrieri, ore 21.30). Rush finale anche per i campionati Regionali Allievi e Giovanissimi, conclusisi sabato 29. Per gli Allievi sconfitta a Lucrezia contro il Bulldog per 6-2 (4-0 il primo tempo) e vittoria casalinga nell’ultima di campionato contro il Fano squadra B per 11-1. Un campionato al di là delle aspettative quello della squadra di Manzetti: allestita in extremis, la formazione fabrianese ha ben figurato con 25 punti finali che le hanno consentito di sfiorare la qualificazione ai play-off. Anche i Giovanissimi di Tizzoni hanno concluso la stagione con una vittoria ed una sconfitta. Perentoria la vittoria per 5-0 contro lo Jesi, mentre logica la sconfitta per 10-2 nell’ultima di campionato, sempre in casa contro l’Audax Senigallia. Anche qui campionato al di là delle aspettative dei ragazzini fabrianesi, con 12 punti finali che consentono di terminare sì in coda al girone, ma davanti alle formazioni di Jesi e Falconara. Per questi ragazzi è previsto ora un Campionato Primavera a livello provinciale, che inizierà sabato 12 aprile. In campo finalmente i Pulcini C6, nelle gare con la Labor e con il Cupramontana, mentre in questo week end giocheranno in casa contro il Cerreto. Gli Esordienti C9 giocheranno lunedì 14 la gara rinviata contro Le Torri, mentre gli Esordienti C11, dopo la gara a Pianello con il Vallesina City, giocheranno sabato 5 aprile a Castelfidardo contro la Junior. Ricordiamo infine che la società propone anche un periodo di prova nei mesi di aprile e maggio di attività promozionale, per i nati dal 1998 al 2008, a titolo gratuito: per informazioni ci si può rivolgere alla sede in via Carlo Urbani 22 C, od ai numeri telefonici 335 5956770 (Gaetano), 334 9881226 (Gabriele) e 328 3835717 (Riccardo). Calcio: Galassia in luce con i promettenti Cadetti Fine settimana a luci alterne per i giovani atleti della Galassia Sport. Apre le danze domenica 30 la rappresentativa della categoria Giovanissimi, che incontra in una emozionante partita in trasferta gli ostici avversari della Jesina. In palio il secondo posto nel campionato provinciale Giovanissimi girone C. Il finale è stato di 3-2 per i leoncelli. Di Gubinelli entrambi i gol fabranesi. Lunedi 31 marzo è stata invece la rappresentativa della categoria Giovanissimi Cadetti a scendere in campo sempre in trasferta contro la Nuova Folgore di Ancona. La partita è stata da vivace e meritata la vittoria fabrianese per 5-2 grazie ai gol di Piermartini, Pecci (3) e Alianello. 02/04/14 10.50 L'Azione 5 APRILE 2014 >FUORI PORTA < 29 Anche un cortometraggio Un'esperienza cinematografica al carcere pesarese servizio a cura di SILVIA RAGNI C iak, si gira. La Casa Circondariale pesarese si è improvvisata location di un esperimento inedito: un cortometraggio ideato e interpretato interamente dai detenuti. “Futili Motivi”, questo il titolo del corto, snoda la sua trama attraverso le insondabili traiettorie del fato che conducono, a volte imperscrutabilmente, dietro le sbarre. Da “Penna Libera Tutti” di marzo abbiamo tratto pareri e testimonianze dirette di chi ha vissuto l’emozionante esperienza della “settima arte” in prima persona. FUTILI MOTIVI Odissea nell’Italia moderna tra sogno e realtà Esperimento cinematografico di debuttanti assoluti Ebbene sì, questa manica di lazzaroni impenitenti ha oltrepassato i confini in muratura di questo splendido edificio, evadendo dalla clausura impostagli ed emigrando in direzione della settima arte. Quando ci siamo resi conto che la direzione ci avrebbe dato carta bianca per poter realizzare davvero un cortometraggio ideato e interpretato da noi, abbiamo afferrato al volo questa opportunità e ci siamo prodotti in uno sforzo creativo che Sono le politiche per la famiglia e le disabilità le priorità fondamentali delle politiche sociali 2014 per la Regione Marche. Per questo motivo, nel bilancio dell’anno corrente, la giunta ha stanziato 68 milioni di euro per le Politiche sociali senza apportare tagli rispetto al 2013, come è invece avvenuto per la maggioranza degli altri settori (restano esenti, insieme con il Sociale, solo la Sanità e i Trasporti) e coprendo di tasca propria i mancati trasferimenti nazionali che dal 2008 ad oggi sono stati drasticamente ridotti. “Anche se cominciamo a vedere i primi segnali di ripresa dalla crisi economica, il disagio sociale è in crescita” ha commentato il presidente della Regione Gian Mario Spacca. Per questo la Regione ha previsto risorse in aumento per dare sicurezza alla comunità marchigiana, per dare risposte concrete e immediate a tutela della coesione sociale. La giunta regionale ha quindi deciso di esentare il settore dei Servizi sociali, del Trasporto pubblico e della Sanità dai tagli tra il 20 e il 40% che hanno interessato tutti gli altri settori. L’obiettivo è quello di continuare a garantire il sistema a rete di servizi e strutture che risponde alle esigenze del territorio sia sulla costa che nell’entroterra. Dei 68 milioni stanziati, circa 54,5 sono costituiti da fondi regionali e circa 13,5 milioni sono quota parte di fondi statali. Queste risorse al 90% saranno trasferite ai Comuni come già accaduto negli anni passati quando la Regione ha messo a disposizione degli enti locali 61 milioni di euro per compensare l’azzeramento del Fondo nazionale per le politiche sociali. La particolare attenzione alle politiche familiari e le conseguenti scelte legislative e di programmazione si basano sui significativi cambiamenti in corso nella famiglia: il 29 fuori porta.indd 2 potesse rappresentarci non più come parcheggiati peccatori, ma come illustratori di uno spaccato della società moderna. L’idea di questo cortometraggio è stata quella di parlare anche di carcere (quando dimenticheremo?) ma prendendo l’argomento non tanto per manifestare la vita del carcerato, quanto per dimostrare come sia un luogo in cui chiunque può avere la malasorte di capitare. Abbiamo tentato di riuscire a far convivere sogno e realtà, giocando con loro sino a svelare quanto le differenze svaniscano, quando realizziamo che, sognando, stiamo comunque vivendo una nostra realtà, virtuale e parallela (…). Doveroso da parte mia ammettere che siamo stati notevolmente appoggiati dalla direzione dell’Istituto, che ci ha accontentato in quasi tutte le nostre richieste di poter accedere ai vari ambienti che fossero risultati necessari alla rappresentazione delle varie scene (…). Naturalmente ci siamo avvalsi della competenza e dei mezzi tecnici di “strani soggetti”, venuti dall’esterno ed inizialmente letteralmente terrorizzati dal dover interagire con dei criminali, così si dice di noi, vero? Con il tempo, però, le tensioni si sono allentate e anche Massimiliano e Maurizio sono diventati due di noi ed abbiamo creato un fantastico gruppo di lavoro, in cui tutti, ma tutti veramente, avevano voce ed autorità nel decidere e suggerire migliorie alla storia ed alla sua realizzazione (…). Cosa ci rimarrà di questa esperienza? Sono convinto di poter interpretare il pensiero anche dei miei compagni d’avventura, indicando questo esperimento come il più riuscito tentativo di fornire, a dei soggetti in difficoltà, i mezzi per alzare la testa e gridare al mondo come la strada, il peccato e il disonore della galera non abbiano tarpato la capacità di esprimere la voce, ancora pura, delle loro anime (…). Enrico Suppa BREVE CHIACCHIERATA CON REGISTI E ATTORI DI “FUTILI MOTIVI” Dato che lei è un regista di cortometraggi ed è quindi dotato di uno spiccato senso della sintesi, ci può riassumere in meno di quindici parole la trama e il senso del cortometraggio? Max: Impossibile…Poi, per comprendere il senso del cortometraggio, bisogna aspettare di vederlo perché la trama è abbastanza complessa e non voglio svelarne i contenuti, lasciando così agli spettatori la dovuta “suspance”… Come è stato il suo rapporto con una troupe formata da certi personaggi, così poco raccomandabili? Max: Un ottimo rapporto. Ottimo perché i personaggi così “poco raccomandabili” si sono rivelati dei buoni collaboratori, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico che la recitazione. La cosa ha ancora più valore dato che si tratta di persone che non avevano alcuna competenza professionale. Pensa che questo corto avrà un seguito e, a proposito, parteciperà a qualche concorso o sarà comunque proiettato all’ esterno di queste mura? Max: Spero molto che ci sarà un seguito. Mi piacerebbe che fosse proiettato anche all’esterno e, perché no, anche ad un concorso. E’ il momento di intervistare i nostri due attori con più talento del film. C’è da morire di risate, sono Claudio e Ale. Sappiamo che siete risultati gli attori con più talento del film. Ve lo aspettavate o comunque faceva Servizi sociali: nessun taglio Famiglia e disabilità sono le priorità della Regione Marche progressivo invecchiamento della popolazione e la crescente presenza degli stranieri, la crisi del lavoro, la precarizzazione generalizzata e il moltiplicarsi dei casi di povertà. “Oltre 60 dei 68 milioni di euro a disposizione – spiega l’assessore alle Politiche sociali Luigi Viventi – rientrano di fatto alle famiglie come servizio o come sostegno, in relazione alle principali difficoltà socio-economiche. L’istituzione famiglia, al di là delle singole valutazioni, costituisce sul territorio una formidabile rete di protezione sociale e per questo va sostenuta. Non si tratta solo di un dovere sociale, ma anche di politica lungimirante: l’assistenza domiciliare, ad esempio, ha dei costi inferiori rispetto a quella nelle strutture e parte dei vostri sogni? Claudio: Non mi aspettavo di avere tutte queste qualità nascoste. Con le occasioni si scoprono cose sorprendenti di noi stessi. Ale: Sì, me l’aspettavo. Anche se l’inizio non è stato facile. Seconda ed ultima domanda per le nuove star di Villa Fastiggi. Pensate che la vostra vita sentimentale avrà un’ impennata dopo l’eventuale successo che otterrete con la vostra prestazione? Claudio: Certo. Perché ora spero che tutte le fans over 40 mi saltino addosso. La cosa importante è che siano belle o non ci potrà che essere amicizia. Se poi sono belle e ricche sono disposto anche a sposarmi. Ale: Già sono rovinato così, quindi spero che non ci debba essere nessuna impennata (non ci crede nessuno!). Nello questo naturalmente incide sulla spesa pubblica”. In questo contesto dunque, le politiche familiari non si esauriscono con le specifiche politiche sociali, ma sono oggetto di impegno per tutti i settori dell’amministrazione pubblica regionale e locale. Allo stesso modo, una efficace azione di sostegno sociale, non può limitarsi agli interventi di carattere economico, ma prevede una serie di azioni volte a una appropriata ed efficace strutturazione dei servizi presenti sul territorio. 02/04/14 12.26 30 >DIALOGO< L'Azione 5 APRILE 2014 Anche Serra sostiene la “Carta Fabriano” di MARTA CERIONI L’ Università degli Adulti di Serra San Quirico rappresenta un appuntamento stabile a cui l’amministrazione comunale - che ne è l’ente organizzatore - tiene particolarmente per l’alto valore culturale e formativo nonché aggregante. I programmi sono individuati a giugno dagli allievi tramite un test di gradimento ed elaborati da un Comitato organizzatore in cui sono presenti, fra i molti, le parrocchie, alcuni docenti della scuola locale e l’assessore alla Cultura. Quest’anno, ad esempio, sono stati attivati i corsi di: astronomia, biologia, economia domestica, educazione alla salute, geografia, letteratura italiana, musica e canto, poesia contemporanea, storia locale, il “prato nel piatto” (cucina con le erbe), fotografia digitale, diritto e teatro. Ogni anno si individua anche una tematica che possa interessare tutti i corsi al fine di creare un approccio interdisciplinare che consenta al corsista di analizzare tutti gli aspetti di un argomento. In questo momento di crisi economica ed etica, si è puntata l’attenzione su come trasformare le difficoltà in opportunità ovvero sulla “resilienza”: “fil rouge” trasversale trattato in tutti i corsi attivati. I docenti sono retribuiti (salvo chi decide di rinunciare al compenso) dal Comune, il quale predilige docenti giovani, incentivando una sorta di patto generazionale. Il progetto è sostenuto anche dalla Provincia di Ancona. Con la modesta quota annuale di 43 euro, l’allievo può seguire tutti i corsi e le attività collaterali come itinerari culturali e visite guidate ad istituzioni e musei che sono da supporto ai programmi svolti durante le lezioni. L’amministrazione comunale, inoltre, mette a disposizione dell’Uda i locali della biblioteca, anche per promuovere tutte le attività cerimonia di inaugurazione e si chiude a giugno con un saggio finale di tutte le attività svolte dagli allievi (rappresentazione teatrale, concerto musicale, declamazione delle poesie e mostra di fotografie). Il Comune di Serra San Quirico, pertanto, condivide pienamente lo spirito della “Carta di Fabriano” e tenta quotidianamente di attuarne gli obiettivi da 18 anni, consapevole che anche nei piccoli centri urbani debbano prosperare cultura e formazione per chi ha terminato il consueto ciclo di studi. Solo in questo modo, si contribuirà ad aggiornare un L'assessore di Serra S. Quirico cittadino consapevole Marta Cerioni durante l'intervento all'UniFabriano ed attivo, in piena aderenza ai programmi di che ivi si svolgono, cercando “apprendimento permanente” di costruire una sinergia con senza trascurare i momenti le varie iniziative presenti nel di socializzazione costituiti territorio. L’anno accademico dalle visite didattiche e dai si apre a novembre con una corsi più “ricreativi”. Cancellare questi scempi Tra non molto la nostra città ospiterà una delle mostre più importanti della storia dell’arte mondiale, da Giotto al Gentile, due artisti che hanno anticipato l’arte del Rinascimento. Sicuramente per questo evento unico, Fabriano sarà invasa da molti turisti che oltre ad apprezzare questa storica mostra pittorica, avranno modo di apprezzare le bellezze che sa offrire la nostra città. Giotto e Gentile due geni dell’arte che hanno donato all’intera umanità capolavori di inestimabile valore ed innata bellezza. Sicuramente non possiamo considerare arte questo biglietto da visita, questo fantomatico writers che da molto, troppo tempo è posto sul muro esterno del Teatro Gentile in via Gentile da Fabriano dove questa fantomatica signora Giada con l’ausilio di una bomboletta spray ha mandato la signora Annalisa in un “posto assai noto”. Tutta la città invita le due contendenti a recarsi sul posto e a togliere a loro spese questa scritta. Dobbiamo ricordare alla signora Giada che questo scempio per toglierlo costerà dei soldi all’intera comunità, speriamo vivamente che quanto prima questa scritta possa essere cancellata. Andrea Poeta I parcheggi L'Edimar in visita alla Pars per i disabili I ragazzi dell'oratorio di S. Nicolò al centro recupero di Corridonia vanno tutelati Gli educatori del Centro Edimar, oratorio della parrocchia di S. Nicolò si sono concessi una visita alla Pars “Pio Carosi” di Corridonia, centro di recupero per tossico-dipendenti, accompagnati dal parroco ed alcuni adulti. Un folto gruppo di ragazzi e di varia età, dalle medie agli universitari, mossi dalla curiosità di osservare da vicino la comunità dell’entroterra maceratese, ha incontrato due coetanei, ex tossico dipendenti, accompagnati da una psicologa, che li segue nel loro percorso di recupero. Un incontro che apparentemente poteva sembrare formale si è trasformato in una coinvolgente chiacchierata. Ciò per merito dei due ragazzi che hanno raccontato la loro esperienza a cuore aperto. Entrambe le storie sono legate da un filo conduttore, che ne ha segnato in negativo la loro adolescenza: l’incontro con la droga. Da spasso del sabato sera si è passati al vero e proprio abuso, sfociato in dipendenza da sostanze come la cocaina e la marijuana. Una vita diversa che ti può rendere indipendente e forte ai tuoi occhi, come nel caso dello spacciatore che si guadagna quanto basta per sopravvivere, tale da scappare via di casa, ma in realtà ti rende debole e dipendente da una cosa che ti porterà alla morte emotiva e, in alcuni casi, fisica. Proprio il dramma della perdita di alcuni amici per overdose sembrava aver provocato una riflessione in entrambi i ragazzi, ma effettivamente la dipendenza è stata anche più forte di questo. Piano piano la famiglia, gli amici, la scuola scomparivano a favore di una totale alienazione dalla vita sociale. Il percorso dei due ragazzi si è ricongiunto alla comunità della Pars e attualmente insieme ad altri 9 ragazzi, seguiti ognuno da operatori, stanno provando a tornare alla vera vita, quella per cui vale la pena, appunto, vivere. Anche se consapevoli che non potrà tornare tutto com prima: l’abuso di sostanze stupefacenti incide ineluttabilmente sul nostro organismo. Qui la giornata ha un senso: ci sono degli orari e delle regole da rispettare, si lavora, si cucina, si mangia insieme. Anche la sera non ci si annoia mai: che sia la visione di un film, una riflessione di gruppo, lettura di testi religiosi o una semplice conversazione in cui ognuno racconta la propria giornata. Sarà forse un caso che ogni banale azione si fa in gruppo? No, perché questi ragazzi per la prima volta si sentono forti e amati, grazie alla presenza di un amico al proprio fianco, di qualcuno su cui contare e qualcosa nel quale credere. Tutto questo è la scoperta dell’amicizia. Con gli educatori del Centro Edimar ne è nato un dibattito intrigante: dal tema attuale della liberalizzazione per fini commerciale delle droghe leggere fino alla questione educativa. Piuttosto che individuare qualcuno a cui addossare la responsabilità, come potrebbe essere la mancata vigilanza dei genitori sui comportamenti del figlio, i ragazzi della comunità hanno risposto che preferiscono ricordarsi dei cosidetti “benefattori”, ovvero tutti coloro che gli hanno dimostrato affetto e li hanno sostenuti nel momento del bisogno. Anche la psicologa ha fatto notare che il fenomeno dell’abuso di droghe sta dilagando tra i giovani d’oggi: se qualche anno fa teneva degli incontri sulla prevenzione nelle classi dei maturandi, negli ultimi mesi si è trovata di fronte “bambini” delle medie. Un dato sempre più preoccupante. Soffermandoci sulla vita quotidiana, nella comunità si dà maggiore risalto al lavoro, spesso manuale. Infatti, è stata aperta anche una bottega in cui si producono e vendono marmellate e olio. Naturalmente, i ragazzi non sono “segregati” intorno ai confini di questo spazio verde: il fine settimana sono concesse delle uscite e ogni cinque mesi possono tornare a casa per qualche giorno per valutare i progressi. Cosa si portano gli educatori a casa? Senza dubbio hanno acquisito maggiori indicazioni riguardo ad un problema, ormai, sociale e questa conoscenza permetterà loro di aiutare anche i conoscenti che si trovano nella stessa situazione. L’incontro li ha resi consapevoli di proseguire su questa strada da percorrere insieme: solo l’amicizia che ci lega può renderci felici e realizzati. Nicolò Cammoranesi 30 dialogo.indd 2 E’ spiacevole sentire che dei perfetti imbecilli hanno il brutto vizio di sentirsi padroni del mondo e soprattutto di togliere i diritti alle persone più sfortunate. Mi riferisco a tutti quei cittadini che sistematicamente parcheggiano la loro automobile nei posti, segnati in giallo, e destinati ai disabili, ossia a tutti coloro che sono in possesso di un contrassegno d’invalidità. Ecco perché ho presentato un'interpellanza attraverso la quale chiedo che venga installato in corrispondenza di ciascun cartello di “divieto di sosta parcheggio per disabile” un cartello su cui sia indicato il numero di telefono del Comando dei Vigili Urbani per far sì che possano essere segnalati gli abusi e usi impropri del parcheggio. Questa iniziativa mi auguro serva soprattutto come deterrente e disincentivo all’utilizzo di zone riservate da parte di chi non ne ha diritto. Pino Pariano, presidente Consiglio comunale città di Fabriano Un televisore per la Pediatria Come forma di ringraziamento - successivo al ricovero del proprio figlio - è stato regalato alla Uoc di Pediatria un televisore LG 32 pollici (del valore di 317 euro) dalla famiglia Silvestrelli-Pierotti, residente a Gubbio. Abbiamo pensato di collocarlo nella sala d’aspetto per distrarre durante l’attesa i piccoli pazienti ed i loro familiari; tale dono permetterà così un miglioramento del “confort alberghiero” e dell’accoglienza del piccolo paziente nel nostro reparto. Il direttore, i medici e tutto il personale della Pediatria sentitamente ringraziano. Domenico Maddaloni, responsabile Uoc Pediatria 02/04/14 10.46 31 >DIALOGO< L'Azione 5 APRILE 2014 Elisoccorso da migliorare Il caso dell'incidente di Piobbico solleva domande e alcuni confronti di DANIELE GATTUCCI I n tempi di piena spending review, tutti i settori della pubblica amministrazione sono soggetti a tagli, più o meno pesanti, con il mondo della sanità che accorpa, chiude, riduce o quanto meno rivede ogni sua struttura al servizio del cittadino. In qualche caso però, l’azione di risparmio sui bilanci dell’Asur, potrebbero essere reali. Provo a motivarne le ragioni ed è indispensabile tornare all’antefatto avvenuto da pochi giorni. Sembrava una giornata perfetta per il parapendio, ma il vento ha giocato un brutto scherzo a M.B.,37enne perugino. L’uomo si era lanciato intorno alle 12 dalle Balze della Penna del Monte Montiego, facente parte del complesso del Ne- rone, nei pressi di Piobbico. Una folata di vento però lo ha scaraventato contro le rocce, con il paracadute che si incastrava lasciano l’escursionista penzolante a circa 400 metri di altezza. E’ stato proprio lui a dare l’allarme, chiamando la moglie con il cellulare. Immediati sono partiti i soccorsi, con impegnati vigili del fuoco (di Cagli, Pesaro e Urbino), ambulanza, soccorso alpino e protezione civile che hanno risposto in massa utilizzando anche due elicotteri: uno dei pompieri proveniente da Bologna, l’altro della protezione civile. Nonostante il massiccio utilizzo di uomini e mezzi, le operazioni si sono rivelate complicate più del previsto per la posizione difficile in cui si trovava l’uomo. Ci sono volute ore per imbragarlo e portarlo a terra, con momenti di paura quando, fiaccato dalla stanchezza e dal freddo, l’uomo ha perso conoscenza e smesso di rispondere. Tutto, comunque, si è risolto al meglio perché il trentasettenne è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona, dove gli è stato diagnosticato un principio di ipotermia oltre ad alcuni traumi dovuti all’impatto con la roccia. Sin qui la notizia che risale a martedì 25 marzo e a questo punto voglio innestare alcuni spunti di riflessione. L’eliambulanza Icaro2 partita da Fabriano, come in tutti i giorni feriali non aveva a bordo il TE, ossia il tecnico di elisoccorso, presente solo il sabato e la domenica e questa è la dimostrazione che gli incidenti in montagna avvengono anche nei feriali. Ebbene, Icaro2, non ha fatto altro che posizionarsi sotto la parete ad aspettare!? Successivamente arriva l’elicottero dei Vigili del Fuoco proveniente da Bologna, che non è riuscito a fare nulla di più: quanto ci costa questa inefficienza? Alla fine della storia, come detto, il Soccorso Alpino è riuscito a portare a terra l’infortunato ma scopriamo che in Valle d’Aosta, per esempio, l’elisoccorso con a bordo due guide alpine (giustificato per ambiente) e un medico del soccorso alpino fanno interventi del genere senza perdite di tempo e con massima efficienza. Tornando alle Marche, scopriamo invece che il personale sanitario percepisce un gettone presenza per 10 ore pari a 800,00 euro per il medico e 400,00 per l’infermiere a bordo di Icaro2 al giorno e qui viene spontaneo domandarsi: poi ci scandalizziamo degli stipendi dei manager pubblici. Non è tutto, perché c’è un'altra scoperta. In Valle d’Aosta gli stessi sanitari percepiscono uno stipendio di circa un terzo, facile fare i debiti conti, ma tornando al povero infortunato, probabilmente, se fosse stato recuperato in tempi accettabili non avrebbe sviluppato un principio di ipotermia ed il trattamento tempestivo dei traumi avrebbe migliorato l’evoluzione clinica (visto che è stato proprio lui a dare l’allarme). Pertanto ci chiediamo se l’assessorato alla Sanità ed il 118 potrebbero rispondere e provvedere a migliorare il servizio riducendo i costi e migliorandone l’efficienza, considerato che in altre regioni già funzionano? Fabriano, fucina Genga: la minoranza La città è bella di natali artistici contro quella nomina dopo le potature Fabriano, piccola realtà ma che fa parlare molto di sé. Per chi viene da fuori se ne innamora, è una perla delle Marche, ma ogni perla ha bisogno di qualcuno che la lucidi, in maniera tale, che il suo splendore non finisca. Una culla dell’intelligenza, di persone che hanno combattuto quella stagnazione atrofizzante da un bradisismo ideologico, nell’intento di formare menti eccellenti, senza esacerbare estraneitismo emotivo dalla società. Nei secoli scorsi ci sono ricordi indelebili di menti eccelse, estasiare gli occhi e la mente vedendo le opere di Antonio da Fabriano (Fabriano, XV secolo – XV secolo) nel Palazzo Baravelli, di cui una sua opera. il “S. Girolamo” (1451) è esposta alla “Walter Art Gallery” di Baltimora. In alcune delle sue opere scevra da correnti nordiche (fiamminghe), in altre abbraccia la scuola della Toscana, corrente artistica di Piero della Francesca distaccandosi di netto dalla scuola marchigiana. Le difficoltà della vita fortificano il sapere, un giovanissimo Quirino Ruggeri (Albacina, 24 marzo 1883 / Roma, 12 giugno 1950) si recò all’estero, ma ritornando in Italia si affermò nella moda sartoriale, apprezzato anche da Filippo Tommaso Marinetti per la realizzazione di un soprabito “tipo optical”, incominciando a frequentare gli avanguardisti del gruppo “Valori Plastici” trasmigrò la sua cultura anche nell’arte, più precisamente nella scultura dal gusto naturalistico arcaiche, realizzando sculture in gesso, lavorazioni con fusi di bronzo, facendo imparare la sua arte anche ad Edgardo Mannucci. Fabriano è una vera fucina di natali artistici-culturali, nel 1966 premio ambito, medaglia d’oro al merito artistico se l’aggiudicò Edgardo Mannucci (Fabriano, 10 giugno 1904 / Arcevia, 21 novembre 1986), con le sue opere informali, elaborazioni di opere usando materiali grezzi e metalli, essendo avvezzo alla tecnica della "saldatura diretta" con l'assiemaggio di più elementi differenti come ad esempio il rame e il bronzo, è esposto in parecchie città e Nazioni, da Dallas al "Museum of Modern Art", o ad Otterlo al “Museum Kroeller Muller”. Un artista non convenzionale è Aurelio Ceccarelli, con il suo stile proveniente dall’antica tradizione dei“Muralisti Sudamericani”, con le sue opere a volte di denuncia sociale, predomina nelle sue creazioni la lotta contro la violenza e la sopraffazione, temi giustamente etici, illustrando con allegoria denunce sociali. Per abbattere questa “Terza età del capitalismo”, come la coniugò il sociologo francese Luc Boltanski, cioè un’era in cui per l’individuo passa in primo piano solamente l’accumulo immenso di capitale, ma riuscire nell’intento di compenetrare unitamente tecno-creatività e fervida inventiva rigeneratrice di gusto culturale, abituando i nostri occhi a sapere guardare il gusto, osservandone i suoi lati non convezionali. Paolo Gionchetti 31 dialogo.indd 2 Con una mozione presentata dal gruppo di minoranza del Partito Democratico di Genga nell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco di Genga Giuseppe Medardoni, dopo essersi ritenuto soddisfatto dell’operato del direttore marketing del Consorzio Frasassi, Maurizio Tosoroni, si è impegnato a sollevarlo dall’incarico assegnatogli e ad inviare tutti gli atti riguardanti la sua nomina presso la Procura della Corte dei Conti di Ancona. Sin dalla nomina avvenuta senza selezione pubblica e carente dei requisiti minimi richiesti per l'accesso a ricoprire un incarico in posizione dirigenziale (laurea), la minoranza si è sempre battuta per ottenere chiarimenti in merito, anche tramite esposti presso il Ministero della Funzione Pubblica e presso la Procura della Corte dei Conti. Avendo inizialmente ottenuto un parere concorde sull'illegittimità dell'incarico, dopo chiarimenti del direttore del Consorzio, Marco Filipponi, tale nomina è stata considerata legittima, fatti salvi i pareri degli organi interni dell’ente. Il Revisore dei Conti (organo interno) non ha mai modificato il proprio parere sull'illegittimità della posizione ricoperta, pertanto è evidente che il suddetto mandato è da considerarsi illegittimo. Il gruppo di minoranza ha quindi presentato una mozione sull’inconferibilità dell'incarico, che è stata approvata con quattro voti favorevoli (minoranza) e sette astenuti (maggioranza), in un animato ed insolitamente partecipato Consiglio comunale, dove si discutevano anche di altre problematiche inerenti l’ente pubblico che gestisce le Grotte. La minoranza si è ritenuta inoltre insoddisfatta sulle altre interrogazioni rivolte al sindaco, che presiede l'assemblea del Consorzio, principale organo di indirizzo politico e amministrativo dell'ente, visto altresì che le relative risposte sono state dettate dal direttore generale del Consorzio. Lo stesso, che si è pronunciato su una mozione, presentata sempre dalla minoranza, sulla sua incandidabilità, in quanto eletto direttore dal consiglio di amministrazione del Consorzio Frasassi, di cui era componente fino a pochi giorni prima, proprio lo stesso giorno delle sue dimissioni dalla carica di consigliere comunale del Comune di Genga. Circolo Pd Genga La nuova veste di viale Stelluti Scala è un incoraggiante segnale, da parte dell’amministrazione comunale, di un doveroso miglioramento d’immagine della città. E’ un costo oneroso per le casse del Comune, in questo particolare momento dove le difficoltà di lavoro nel nostro territorio sono incerte e gravi per le tante famiglie che si rivolgono bisognose in Comune, ma sicuramente la potatura delle piante ha portato un notevole beneficio alle abitazioni, dei primi piani, che possono godere di più luce e nei mesi autunnali si evita il tappeto di foglie che spesso chiudono i tombini, creando pericolose pozze d’acqua. Se percorriamo viale Stelluti Scala si rimane stupiti nel vedere la notevole differenza di prospettiva: da un lato un’apertura e la scoperta delle abitazioni e dall’altro le piante, ora spoglie, ma che nel periodo estivo nascondono i palazzi. Anche il giardino di via Stelluti Scala necessita di potature su alcune piante che hanno raggiunto un'altezza elevata. La manutenzione del verde in città è un grande impegno finanziario e per questo motivo si tende di rimandare i lavori di anno in anno. Ma in alcune eccezioni si dovrebbe dare precedenza per esempio alla potatura delle piante che mettono in pericolo la sopravvivenza dei nostri beni monumentali come la drammatica situazione della chiesetta “Madonna di Loreto” di cui le piante l’avvolgono, la non concepibile visione delle piante in Piazza F. Altini, che coprono e annullano la prospettiva di una struttura monumentale che non viene altrimenti valorizzata. Molto impegnativa è la manutenzione del parco Regina Margherita per la varietà e l’altezza delle piante che necessitano di un buon restyling. Di recente sono state eseguite significative potature nella piazzetta di Santa Maria Maddalena e il taglio di un abete di elevata altezza ormai secco, davanti all’Oratorio del Gonfalone. Sandro Tiberi Collamato: è piaciuto "Lo Sposo dell'Umanità" La sera di domenica 16 marzo, a Collamato, ha preso forma la Bellezza. La bella chiesa parrocchiale di San Paterniano ha ospitato lo spettacolo della Pastorale Giovanile della Diocesi: "Lo Sposo dell'Umanità". Bello! Bella la musica; drammatica quando accompagnava le ultime parole di Gesù sulla croce, potente alla voce di Dio, suadente alle insinuazioni del diavolo, dolce all’amore dello Sposo e della Sposa, al matrimonio di Dio con l'umanità. Bella tutta l’opera, grazie alla parola di Dio ideata da Don Umberto Rotili, alle musiche e alla magistrale direzione del giovane Matteo Volpotti e alla bella interpretazione delle voci e dei coristi. Bello il pubblico, intervenuto numerosissimo, che ha seguito in silenzio, ma in un silenzio attento e partecipe, la tematica proposta dall’Oratorio. Bella la tela del Domiziani, un'originale crocifissione del ‘500 esposta al pubblico per l’occasione sull’altare maggiore. Alla fine, all'uscita sulla Piazza del Castello, la natura che ha dato il meglio di sé, offrendo lo spettacolo di un cielo stellato come non mai e un paesaggio mozzafiato, dai Sibillini alle vallate sfiorate dalla luna piena. Una, quella dell’arte e del creato insieme, che acquietava gli animi ed ispirava ad alzare la testa, a guardare in alto, lassù lontano dalle immanenze quotidiane di quaggiù. Il Comitato parrocchiale 02/04/14 10.43 32 >ULTIMA< L'Azione 5 APRILE 2014 Nuove scoperte sul ponte di ALESSANDRO MOSCÈ L’ architetto Giampaolo Ballelli si è reso protagonista di una stupefacente scoperta che ha a che fare con il ponte dell’Aera e che confluirà, probabilmente, in un esame approfondito attraverso la stesura di un volume con il supporto di altri appassionati. “Parliamo del monumento cittadino sul quale famosi storici dell’arte hanno scritto di più. L’opera salì agli onori della cronaca ben cinque secoli fa, quando l’architetto Giorgio Vasari descrisse la vita e le opere di più di 160 architetti, scultori e pittori da Cimabue a Michelangelo. Quando parlò del grande architetto Bernardo Rossellino annoverò tra le sue opere eccellenti il ponte dell’Aera di Fabriano descrivendolo come manufatto straordinario”, ci riferisce Ballelli, esperto conoscitore di storia fabrianese, professionista che ha approfondito attentamente l’origine del ponte. “Passarono tre secoli e l’archeologo e storico dell’arte francese Jean Baptiste D’Agincourt pubblicò un’opera enciclopedica: Histoire de l’art. Nel trattato descrisse, tra le più famose opere italiane, il ponte dell’Aera, ed allegò una tavola descrittiva con planimetria e prospetto. Arriviamo al 1907 quando l’architetto fabrianese Icilio Bocci diede alle stampe un breve trattato, arricchito da 32 ultima.indd 2 L'architetto Ballelli rivela assonanze tra l'originaria struttura dell'Aera e lo stemma della nostra città preziose foto, Il ponte dell’Aera e l’Ospedale di Santa Maria del Buon Gesù”. L’oblio definitivo del ponte arriva con la tombatura del fiume operata circa sessant’anni fa per motivi igienicosanitari. Nessuno lo ha pienamente analizzato sotto il profilo architettonico come sta facendo Giampaolo La formella dello stemma della città Ballelli, il quale sup- di Fabriano in piazza Giovanni Paolo II portato dal comitato “Alla Scoperta del Giano” e mondiale, è ancora in ottime dall’impegno della stessa as- condizioni. Gli unici danni, sociazione “Hypogeum”, ha purtroppo, sono imputabili deciso di cercare le risposte all’opera dell’uomo al fine alle domande che riguardano di aprire scarichi, occupare il monumento: in quale stato spazi e far passare tubazioni di trova? L’Aera è il ponte di vario tipo. Da almeno che compare nell’arme della cinque secoli il ponte è cocittà di Fabriano? Si tratta di nosciuto con due soli fornici un opera del XIII o del XV che poggiano su un’unica secolo? Per quale motivo una pila centrale. Nello stemma delle sue campate è chiusa? di Fabriano, al contrario, troForse per un sofisticato si- viamo tre o quattro distinte stema idraulico? Afferma campate. Questa evidente Giampaolo Ballelli nella sua difformità ha fatto supporre meticolosa disamina: “Tutto agli storici che non poteva andrà approfondito con il trattarsi del ponte dell’Aera. necessario rigore storico e Un attento rilievo ci ha fatto scientifico, ma si possono scoprire un’incredibile realgià dare alcune risposte. Il tà”, annota Ballelli. “Si tratta ponte dopo secoli dalla sua di due campate nascoste, da costruzione, diversi terremoti secoli dimenticate. Possiamo distruttivi ed il bombarda- affermare con sicurezza che mento della seconda guerra il ponte originale è compo- La bozza del ponte dell'Aera del XIII secolo sto da quattro campate, con archi leggermente ribassati che presentano archivolti di pregevole fattura con cunei di pietra calcarea regolari dello spessore tra i 12 e i 14 centimetri, e lunghezza di 40 centimetri. Le arcate poggiano su tre solidi pilastri di pietra che nella parte bassa sono a forma di rostro, per fendere al meglio la corrente del fiume. La struttura originale è databile alla seconda metà del XIII secolo ed è realizzata esattamente come venne rappresentata nella formella della prima metà del XV secolo che si trova in piazza Giovanni Paolo II. Nella formella il fabbro nella sua officina lavora sopra un ponte a quattro arcate. Due autorevoli storici, Marcelli e Uncini, attribuiscono a Gentile da Fabriano il disegno della formella. Possiamo dire che, nella prima parte del XV secolo, prima che il ponte subisse l’ampliamento voluto da Papa Nicolò V, quello era l’aspetto del ponte. In quanto alla data della sua costruzione, ha una parte centrale più antica, realizzata in conci di pietra calcarea bianca o leggermente rosata. A questa poderosa struttura si affianca l’ampliamento del XV secolo. La parte a valle e a monte è una struttura complessa, realizzata in mattoni di cotto rosso tipici delle argille fabrianesi. Le luci libere e l’allineamento degli estradossi con il ponte del XIII secolo, vengono ottenute con un complicato gioco di archi, vele e crociere. Questo ampliamento interessa, a meno di ulteriori scoperte in fase di restauro, solo i due fornici centrali del ponte del XIII secolo. Sull’ampliamento, invece, si trovano gli edifici che fiancheggiano il ponte, la farmacia ed il cinema sul lato a monte, la cartolibreria ed altri negozi a valle”. Giampaolo Ballelli conclude la sua analisi: “Il ritrovamento di altre due campate esclude che la chiusura di un fornice servì a regolare la corrente del fiume in caso di piena. Come sostenne l’architetto Bocci, questa condizione è peggiorativa sia per il deflusso delle acque sia per la conservazione del monumento. È probabile che i Chiavelli, con la realizzazione del vallato cupo e la deviazione del rivo che in origine scorreva al centro dell’attuale corso della Repubblica, nel fosso lungo le nuove mura di cinta, diminuirono l’afflusso di acqua a monte del ponte. Questo consentì di limitare il deflusso delle acque del Giano alla sola terza arcata. Nei secoli successivi si realizzarono dei locali nell’alveo originale del torrente. Altro che solai di calcestruzzo armato o abbassamenti dell’alveo del fiume. Il ripristino della parte centrale del ponte del XIII secolo risolverebbe tutti i problemi legati alla sicurezza”. ERRATA CORRIGE La settimana scorsa, in un articolo di Alessandro Moscè, è stato erroneamente riportato che il Ponte dell’Aera è stato attribuito a Bernardo Rossellino da Leon Battista Alberti. In realtà Alberti è stato il maestro di Rossellino, e la costruzione del ponte gli venne attribuita da Giorgio Vasari. 02/04/14 10.44
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